i controlli e la certificazione delle sementi di …scs.entecra.it/circolari -informazioni/pdf...

85
22/02/2017 1 Corso per tecnici accreditati ai controlli sotto sorveglianza ufficiale Dott. Mauro Vaccarella CREA SCS Sede di Palermo Milano, 22/02/2017 I CONTROLLI E LA CERTIFICAZIONE DELLE SEMENTI DI CEREALI A PAGLIA

Upload: vuliem

Post on 15-Feb-2019

220 views

Category:

Documents


1 download

TRANSCRIPT

22/02/2017 1

Corso per tecnici accreditatiai controlli sotto sorveglianza ufficiale

Dott. Mauro Vaccarella

CREA SCS Sede di Palermo

Milano, 22/02/2017

I CONTROLLI E LA CERTIFICAZIONE DELLE SEMENTI DI CEREALI A PAGLIA

22/02/2017 2

CLASSE Monocotiledoni FAMIGLIA PoaceaeORDINE Poales

Genere Specie Nome volgare

Triticum Triticum durum Desf. Frumento duro

Triticum aestivum L. Frumento tenero

Hordeum Hordeum vulgare L. Orzo

Avena  Avena sativa L. Avena

Secale Secale cereale L. Segale

X Triticosecale Wittmack Triticale

22/02/2017 3

22/02/2017 4

22/02/2017 5

22/02/2017 6

Avena: infiorescenza

• L’infiorescenza è a pannocchia terminale determinata; consiste di un asse principale detto rachide sul quale si inseriscono assi secondari laterali (da 4 a 6) raggruppati ai nodi. Le ramificazioni secondarie, che possono essere semplici o ramificate, portano spighette poliflore che si trovano pendule su di un sottile peduncolo che termina la branca della pannocchia. Ogni spighetta contiene 2 o 3 fiori mentre l’infiorescenza generalmente presenta da 20 a 120 spighette. Nel 2016 controllati circa 1700 ha

22/02/2017 7

Orzo

Rappresenta la principale fonte alimentare per un gran numero di poopolazioni che vivono in zone dove il frumento non si adatta bene. La granella è utilizzata anche per l’alimentazione del bestiame, per la produzione di malto e nell’industria di torrefazione; la pianta può essere raccolta verde ed utilizzata come foraggio. Prevalentemente autogamo. Nel 2016 controllati 8,559 ha

22/02/2017 8

SEGALE

La Segale (Secale cereale 2n=14) viene coltivata nelle regioni agrarie più fredde grazie alle sue esigenze termiche più limitate rispetto ai frumenti. La semente è utilizzata per la produzione di granella per la panificazione ma la pianta è impiegata anche come coltura da erbaio sia per la produzione di foraggio verde sia per la fienagione.Presenta fecondazione incrociata anemofila e l’autofecondazione è impedita da meccanismi di incompatibilità. Nel 2016 controllati 260 ha

22/02/2017 9

TRITICALE

E’ una nuova specie realizzata attraverso l’ibridazione tra il frumento e la Segale.

Grano duro (tetraploide 2n=28) X Segale (diploide 2n= 14) = Triticale esaploide (2n=42)

Grano tenero (esaploide 2n=42) X Segale (diploide 2n= 14) = Triticale ottoploide (2n=56)

Triticale ottoploide (2n=56) X Segale (diploide 2n= 14) = Triticale decaploide (2n=70)

Coniuga alcuni caratteri di pregio dei frumenti (produttività, contenuto proteico e morfofisiologiaadeguata) ed altri della segale (rusticità, resistenza alle malattie dell’apparato fogliare e resistenza al freddo). Generalmente autogamo può presentare impollinazione incrociata a livelli elevati (19%). Ciò dipende dai parentali utilizzati e dalle condizioni ambientali. Nel 2016 controllati 1966 ha

22/02/2017 10

CONTROLLO IN CAMPO

• Il controllo in campo ha lo scopo di valutare i requisitivarietali delle colture: identità e purezza varietale

• L’epoca della visita viene scelta in funzione delmomento in cui sia possibile valutare il maggiornumero di caratteri

22/02/2017 11

Disposizioni tecniche applicative relative ai controlli ed alla certificazione ufficialedelle sementi di frumento tenero, frumento duro,orzo, triticale e segale.

Approvate dal Ministero dell’Agricoltura eForeste il 23 marzo 1973

Definiscono le condizioni per l’ammissione alcontrollo, le prescrizioni di carattere tecnico, icontrolli e i rilievi.

22/02/2017 12

CONTROLLO IN CAMPO

• Accertamento dell’origine del seme impiegato

• Identificazione dell’appezzamento

• Verifica della superficie

• Precedenti colturali

• Altre varietà coltivate nella stessa azienda

• Altre colture della stessa varietà non da seme o

destinate ad altre categorie

Accertamenti preliminari

22/02/2017 13

Precedenti colturali

Non è ammessa la produzione di seme su stoppie divarietà diverse

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 14

• Stato generale della coltura• Isolamento• Presenza di altre specie di piante• Identificazione della varietà• Epurazione• Presenza di piante di varietà diverse o disgiuntive• Presenza di gravi malattie trasmissibili per seme

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 15

Stato generale della coltura

• Viene valutato lo stato in cui si trova la coltura almomento della visita e se ci sono aree dascartare per eccessiva presenza di infestanti oper avversità biotiche o abiotiche

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 16

Isolamento (Frumento duro e tenero, Orzo e Avena)

• Devono essere rispettate le distanze minime diisolamento, anche creando fasce di bordo perevitare possibili fonti di inquinamento

• Prebase e base 8 m• Certificate di I e II r. 4 m

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 17

Isolamento

• Secale cereale ad esclusione degli ibridi:- per la produzione di sementi di base: 300 m- per la produzione di sementi certificate: 250 m

• xTriticosecale varietà ad autofecondazione:- per la produzione di sementi di base: 50 m- per la produzione di sementi certificate: 20 m

Queste distanze possono non essere osservate se esiste una sufficiente protezione controqualsiasi impollinazione estranea indesiderata.

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 18

Isolamento

• Ibridi di Secale cereale:- per la produzione di sementi di baseove si ricorra alla maschiosterilità: 1000 move non si ricorra alla maschiosterilità: 600 m

- per la produzione di sementi certificate: 500 m

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 19

Isolamento

• Ibridi di Avena, Hordeum, Triticum e xTriticosecale:- per la produzione di sementi di baseove si ricorra alla maschiosterilità: 1000 move non si ricorra alla maschiosterilità: 600 m

- per la produzione di sementi certificate: 500 m

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 20

Presenza di altre specie di piante

• Non è tollerata eccessiva presenza di erbe infestanti,con particolare riferimento a quelle i cui semi sonodifficilmente separabili con la selezione meccanica(Avena fatua, Avena sterilis, Avena ludoviciana, Viciaangustifolia, Raphanus raphanistrum, Agrostemmagithago, Cynara syriaca)

CONTROLLO IN CAMPOAccertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 21

Identità e purezza varietale

• La coltura deve mostrare identità e purezza varietalein grado sufficiente sulla base dei caratteri distintivi.

• Si procede per camminamento, trasversalmente alladirezione di semina, per accertare se le condizioni

minimali risultino rispettate.

CONTROLLO IN CAMPOAccertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 22

Identità e purezza varietale

• In caso di dubbi si procede alla determinazione persaggi, prendendo particolarmente in esame, perciascun appezzamento, diverse zone per una superficiecomplessiva di 200 mq, effettuando il conteggio dellespighe di varietà diverse da quella coltivata o concaratteri disgiuntivi.

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 23

Valori minimi di purezza varietale (Frumento duro ) Impurità varietale

• Sementi di prebase e base 999,5%° 0,5 %°• Sementi certificate di I ripr. 999,0%° 1 %°• Sementi certificate di II ripr. 997,0%° 3 %°

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 24

Valori minimi di purezza varietale (Orzo e Frumento tenero) Impurità varietale

• Sementi di prebase 999,5%° 0,2 %°• Sementi di base 999,5 %° 0,5 %°• Sementi certificate di I ripr. 999,0%° 1 %°• Sementi certificate di II ripr. 997,0%° 2 %°

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 25

Valori minimi di purezza varietale (Avena) Impurità varietale

• Sementi di prebase 999,5%° 0,2 %°• Sementi di base 999,5 %° 0,5 %°• Sementi certificate di I ripr. 999,0%° 1 %°• Sementi certificate di II ripr. 997,0%° 3 %°

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 26

Valori minimi di purezza varietale (Triticale autogamo) Impurità varietale

• Sementi di prebase e base 999%° 1 %°• Sementi certificate di I ripr. 997,0%° 3 %°• Sementi certificate di II ripr. 990,0%° 10 %°

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 27

Valori massimi di impurità varietale (Triticale allogamo e Segale)

• Sementi di base: 1 per 30 m2

• Sementi certificate: 1 per 10 m2

• Produzione sementi di base con uso di ♂ sterilità:♂ sterilità deve superare il 98%

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 28

La coltura presenta una identità e purezza sufficiente per quanto riguarda le caratteristiche dei componenti. Se le sementi sono prodotte utilizzando un’agente chimico ibridizzante la coltura deve essere conforme alle altre norme e condizioni seguenti:

i. la purezza varietale minima di ciascun componente è la seguente: - Avena nuda, Avena sativa, Avena strigosa, Hordeum vulgare, Triticum aestivum,

Triticum durum, Triticum spelta: 99,7% - xTriticosecale autoimpollinante: 99,0%

ii. la percentuale minima di piante ibride è del 95%; essa va valutata in conformità dei metodi eventualmente seguiti a livello internazionale. Nei casi in cui la percentuale di ibridi è determinata nel corso dell’esame delle sementi prima della certificazione non è necessario valutarla nel corso dell’ispezione in campo. °

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioniPurezza varietale in ibridi di Avena, Hordeum ,Triticum e xTriticosecale

22/02/2017 29

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 30

Epurazione• All’atto della visita devono già essere state

eliminate dalla coltura eventuali piante di altrevarietà, i fuori tipo, le piante di altre specie e lepiante attaccate da gravi malattie

CONTROLLO IN CAMPOAccertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 31

Presenza di gravi malattie trasmissibili per seme

• La presenza di piante affette da gravi malattie trasmissibili perseme è tollerata nella seguente misura:

• Ustilago tritici – nessuna tolleranza• Ustilago nuda – nessuna tolleranza• Ustilago hordei – nessuna tolleranza• Claviceps purpurea – tracce• Tilletia – nessuna tolleranza• Fusarium – tracce• Helminthosporium – tracce

CONTROLLO IN CAMPOAccertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 32

Presenza di gravi malattie trasmissibili per seme

CONTROLLO IN CAMPOAccertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 33

Stima della produzione• Viene stimata la presumibile produzione della

coltivazione approvata

Verbale di visita in campo• Viene redatto e compilato in ogni sua parte

CONTROLLO IN CAMPO

Accertamenti sulle coltivazioni

22/02/2017 34

N° varietà ammesse per azienda:Base 1 varietàCertificate  2 varietà

Superficie delle coltivazioni:Base > 2 haCertificate  > 2 ha

Deroghe previste in caso di strutture aziendali autonome e buonaorganizzazione.

CONTROLLO IN CAMPO

22/02/2017 35

22/02/2017 36

22/02/2017 37

22/02/2017 38

22/02/2017 39

22/02/2017 40

IL CONTROLLO DELLA IDENTITA’ E DELLA PUREZZA VARIETALE

• IDENTITÀ VARIETALE: l’insieme dellecaratteristiche morfo-fisiologiche che descrivonouna varietà e la differenziano da tutte le altre

• PUREZZA VARIETALE: il grado di omogeneitàdelle piante di una varietà ossia l’uguaglianza ditutte le piante di una varietà tra loro

22/02/2017 41

• I caratteri distintivi delle varietà sono espressi nelleschede descrittive ufficiali depositate all’atto dellaregistrazione e rilevabili sulle piante del campione“standard”

• Le schede descrittive forniscono tutti gli elementimorfofisiologici per definire e distinguere una varietà(identità)

• CPVO (Community Plants Varieties Office)• UPOV (Union Protection Obtentions Vegetales)

IL CONTROLLO DELLA IDENTITA’ E DELLA PUREZZA VARIETALE

22/02/2017 42

• Attraverso l’esame dei caratteri distintivi si arriva inoltre alladeterminazione delle piante “fuori-tipo” che consentono lavalutazione della purezza varietale.

• FUORI TIPO: individui che differiscono dalla varietà per unopiù caratteri distintivi; il numero delle piante fuori tipo indica ilvalore della purezza del lotto considerato e viene espresso inriferimento a 1.000 piante della popolazione

IL CONTROLLO DELLA IDENTITA’ E DELLA PUREZZA VARIETALE

22/02/2017 43

• PIANTA: Altezza (Stelo e spiga senza le ariste in cm) • CULMO: Glaucescenza dello stelo (ultimo internodo) • FOGLIA: Glaucescenza• SPIGA: Glaucescenza• SPIGA: Forma (vista di profilo) • SPIGA: Colore (a maturazione) • ARISTE: Colore• EPOCA DI EMERGENZA DELLA SPIGA: prima spighetta visibile sulle

spighe del 50% di piante

MACROCARATTERI

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 44

• GLUMA INFERIORE: Forma e lunghezza del mucrone• GLUMA INFERIORE: Forma e larghezza della spalla• GLUMA INFERIORE: Pubescenza della superficie esterna

MICROCARATTERI

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 45

MOLTO ALTA9ALTA7MEDIA5BASSA3MOLTO BASSA1

(*) PIANTA: ALTEZZA (STELO E SPIGA CON ESCLUSIONE DELLE ARISTE) IN CM

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 46

MOLTO FORTE9FORTE7MEDIA5DEBOLE3ASSENTE O MOLTO DEBOLE1

(*) CULMO: GLAUCESCENZA DELLO STELO (ULTIMO INTERNODO)

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 47

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 48

MOLTO FORTE9FORTE7MEDIA5DEBOLE3ASSENTE O MOLTO DEBOLE1

(*) FOGLIA TERMINALE: GLAUCESCENZA DEL LEMBO8

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 49

MOLTO FORTE9FORTE7MEDIA5DEBOLE3ASSENTE O MOLTO DEBOLE1

(*) SPIGA: GLAUCESCENZA

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 50

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

MOLTO FORTE9FORTE7MEDIA5DEBOLE3ASSENTE O MOLTO DEBOLE1

SPIGA:INTENSITÀ DELLA GLAUCESCENZA

22/02/2017 51

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 52

FUSIFORME5CLAVATA4SEMI‐CLAVATA3A BORDI PARALLELI2PIRAMIDALE1

SPIGA: FORMA (VISTA DI PROFILO)

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 53

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 54

ARISTE PRESENTI3BARBA PRESENTE2ASSENTI1

SPIGA: PRESENZA DI BARBA O ARISTE

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 55

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 56

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

FRUMENTO DURO

FRUMENTO TENERO

22/02/2017 57

FORTEMENTE COLORATA3

LEGGERMENTE COLORATA2

BIANCA1(*) SPIGA: COLORE (A MATURAZIONE)

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 58

NERO4

BRUNO3

BRUNO CHIARO2

BIANCASTRO1

(*) ARISTE: COLORE

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 59

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 60

MOLTO LUNGO9LUNGO7MEDIO5CORTO3MOLTO CORTO1

(*) GLUMA INFERIORE: LUNGHEZZA DEL MUCRONE (COME PER 16)

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 61

FORTEMENTE ARCUATO4

MEDIAMENTE ARCUATO3

LEGGERMENTE ARCUATO2

DIRITTO1

GLUMA INFERIORE: FORMA DEL MUCRONE (COME PER 16)

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 62

ELEVATA CON PRESENZA DI UN 2° MUCRONE5

ELEVATA4

DIRITTA3

ARROTONDATA2

INCLINATA1

GLUMA INFERIORE: FORMA DELLA SPALLA(SPIGHETTA DEL TERZO MEDIO DELLA SPIGA) 1618

UPOV

codiceN°

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 63

LARGA7

MEDIA5

STRETTA3

GLUMA INFERIORE: LARGHEZZA DELLA SPALLA (COME PER 16) 1719

UPOV

codiceN°

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 64

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 65

PRESENTE9

ASSENTE1

(*) GLUMA INFERIORE: PUBESCENZA DELLA SUPERFICIE ESTERNA (COME PER 16) IN CASO DI PRESENZA SPECIFICARE L'INTENSITA'2022

UPOV

codiceN°

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 66

MOLTO TARDIVATARDIVAMEDIAPRECOCEMOLTO PRECOCE

(*) EPOCA DI EMERGENZA DELLA SPIGA (PRIMA SPIGHETTA VISIBILE SULLE SPIGHE DEL 50% DI PIANTE) 56

UPOV

codiceN°

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

13

57

9

22/02/2017 67

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 68

RECLINATO

SEMI‐RECLINATO

ORIZZONTALE5

SEMI‐ERETTOERETTO

(*) ULTIMA FOGLIA: PORTAMENTO-5

UPOV

codiceN°

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

9

3

7

1

22/02/2017 69

MOLTO FORTE9

FORTE7

MEDIA5

DEBOLE3

ASSENTE O MOLTO DEBOLE1CULMO: PUBESCENZA DEL NODO SUPERIORE9 10

UPOV

codiceN°

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 70

SPESSA ( 3/4 E TUTTO PIENO) 7

MEDIA ( 1/2 PIENO) 5

SOTTILE (VUOTO E 1/4 PIENO) 3

(*) PAGLIA: PIENEZZA IN SEZIONE TRASVERSALE (A META' TRA LA BASE DELLA SPIGA E L’ULTIMO NODO) 2124

UPOV

codiceN°

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 71

PRINCIPALI CARATTERI RILEVABILI DURANTE LE VISITE IN CAMPO

22/02/2017 72

Orzo : caratteri rilevabili in campo per la determinazione dell’identità varietale (CPVO-TP/019/4 Date: 01/10/2015)

• Taglia della pianta• Glaucescenza delle guaine fogliari e della spiga• Numero dei ranghi della spiga• Pigmentazione antocianica delle auricole e delle ariste• Portamento della spiga• Lunghezza delle ariste• Morfologia del collaretto• Lunghezza e curvatura del primo internodo del rachide• Lunghezza dei peli della rachilla• Spine sulle nervature laterali della parte dorsale della glumella

inferiore• Colorazione antocianica delle nervature della glumella inferiore

22/02/2017 73

Orzo

Intensità della colorazione antocianica delle auricole

22/02/2017 74

Orzo

Spiga: forma

Spiga : portamento

22/02/2017 75

Orzo

Ariste: lunghezza in confronto con la spiga

Rachide: curvatura del primo segmento

22/02/2017 76

Orzo

Spighette sterili: disposizione (nel terzo mediano della spiga)

Spighetta mediana: lunghezza della gluma e resta in rapporto alla cariosside

22/02/2017 77

Orzo

Colorazione antocianica delle nervature della glumella inferiore

22/02/2017 78

Avena : caratteri rilevabili in campo per la determinazione dell’identità varietale (CPVO-TP/020/2 Date: 01/10/2015)

• Taglia della pianta• Glaucescenza delle guaine fogliari e della pannocchia• Pelosità della lamina fogliare• Disposizione degli assi secondari sul rachide della

pannocchia• Densità della pannocchia• Lunghezza del rachide della pannocchia• Portamento delle spighette• Villosità e rugginosità del dorso della glumella inferiore• Villosità della parte basale della glumella inferiore

22/02/2017 79

Avena

Foglie inferiori: villosità della guaina

Lamina fogliare: villosità del margine della foglia precedente la foglia bandiera

22/02/2017 80

Avena

Culmo: villosità del nodo superiore

Pannocchia: portamento delle branche

22/02/2017 81

Segale : caratteri rilevabili in campo per la determinazione dell’identità varietale (CPVO-TP/058/1 Final English Date: 31/10/2002)

• Taglia e portamento della pianta• Glaucescenza delle guaine fogliari e della spiga• Villosità del culmo al di sotto della spiga • Spiga: lunghezza, densità e portamento

22/02/2017 82

Segale

22/02/2017 83

Triticale : caratteri rilevabili in campo per la determinazione dell’identità varietale (CPVO-TP/121/2 Rev.1 English Date: 16/02/2011)

• Taglia e portamento della pianta• Colorazione antocianica delle auricole della foglia bandiera• Glaucescenza delle foglie e della spiga• Colorazione antocianica delle antere• Villosità del culmo nella parte prossimale del colletto • Spiga: lunghezza, densità , portamento e distribuzione delle ariste• Lunghezza del mucrone della glumella inferiore• Villosità della superficie esterna della glumella inferiore

22/02/2017 84

Triticale

Spiga: distribuzione delle ariste

Gluma inferiore: lunghezza del primo becco (spighette del terzo mediano della spiga)

22/02/2017 85

Grazie per l’attenzione.