i derivati di credito

27
http://www2.units.it/dircomp// I derivati di credito . Struttura, dinamica e regolazione dei prodotti finanziari strutturati: il caso dei Total Return Swaps di Luca Amorello Lecture in “Diritto comparato dei contratti” Università degli Studi di Trieste - 30 Aprile 2014

Upload: luca-amorello

Post on 15-Jul-2015

65 views

Category:

Economy & Finance


4 download

TRANSCRIPT

Page 1: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

I derivati di credito.

Struttura, dinamica e regolazione dei prodotti finanziari strutturati: il caso dei Total Return Swaps

di Luca Amorello

Lecture in “Diritto comparato dei contratti”Università degli Studi di Trieste - 30 Aprile 2014

Page 2: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Di cosa parliamo oggi?

1. Che cosa sono i derivati: definizione e strumenti;

2. Chi regola i derivati: ISDA, ESMA, SEC;

3. I Total Return Swaps (TRSs): analisi di un caso;

4. Struttura e scopi di questi prodotti finanziari;

5. Relazione tra contratti, Corporate Governance e regolazione;

6. Law&Finance ovvero l’ingegneria della regolazione finanziaria;

Page 3: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Che cos’è un contratto derivato? Il termine, così come inteso oggi nella pratica

finanziaria globale, si riferisce ad un qualsiasi strumento il cui valore “deriva” dall’andamento del prezzo di uno strumento sottostante o di un indice;

Qual è la funzione di questi contratti? Perché si stipulano?

Funzione d’investimento;

Diversificazione di un portafoglio;

Copertura da eventuali rischi di credito;

Arbitraggio o speculazione;

Page 4: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Ma perché i DRV sono così importanti?

Page 5: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Se guardiamo alla struttura…

Ogni strumento derivato – sia che si tratti di una “plain vanilla transaction” sia che si tratti di uno prodotto ibrido complesso – può essere scomposto in piccoli mattoncini di base:

a) Forwards;

b) Options;

Page 6: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

E’ il mattoncino più semplice in assoluto.

Si tratta di un contratto che obbliga una controparte a comprare - e l’altra a vendere – uno specifico sottostante o fidget (es. asset, tasso d’interesse, indice o merce) ad uno specifico prezzo, quantità e data in futuro.

a) Forward:

Page 7: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

E’ il secondo mattoncino fondamentale dei contratti derivati;

Il contratto d’opzione da al possessore, in cambio del pagamento di un premio, il diritto - ma non l’obbligazione -di comprare (opzione put) o vendere (opzione call) il sottostante ad un prezzo, chiamato strike price, entro un certo periodo di tempo o ad una data specifica.

b) Option:

Page 8: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Page 9: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Alcune precisazioni: Forwards e Options (come buona parte dei derivati più

complessi) possono essere negoziati o nei mercati borsistici ufficiali o nei mercati non regolamentati (es. NASDAQ, Forex); questi ultimi sono detti “Over-the-Counter” (OTC);

La negoziazione nei mercati “Over the Counter” è del tutto informale, non ci sono contratti e modalità di vendita standardizzati e le transazioni non sono sottoposte alle norme che disciplinano i mercati ufficiali (es. ammissioni, controlli, obblighi informativi);

La regolazione e la definizione di questi contratti dunque viene affidata agli stessi attori di mercato: sono i player finanziari mediante best-practices, guidelines e standards a decidere le regole del gioco cui sottoporsi;

Page 10: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

“Self-regulation”: l’ISDA In questo mercato a svolgere un ruolo deteminante è l’ISDA

(International Swaps and Derivatives Association), http://www2.isda.org/

I membri sono principalmente Investment Banks, Hedge Funds, Mutual Funds e altri player globali (circa 800 membri);

Sono loro a scrivere (e a detenere il copyright de-) gli standard contrattuali, le regole di disclosure e le legal opinions per questo tipo di transazioni;

Svolge inoltre ruolo di standardizzazione contrattuale in un mercato non regolato;

Si può parlare di regolazione globale dei contratti derivati?

Page 11: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Il ruolo dell’ESMA e della SEC Accanto all’ISDA un ruolo nella regolamentazione di questi

prodotti in Europa è svolto dalla European Securities and Markets Authority (ESMA): la normativa fondamentale è contenuta nella European Market Infrastructure Regulation (EMIR), entrata in vigore nell’agosto 2012.

In USA nel 2010 viene introdotto il Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act (Dodd-Frank), per mezzo del quale per la prima volta vengono affidati alla Securities Exchange Commission (SEC) e alla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) poteri regolatori (in particolare sugli obblighi informativi e di disclosure) e poteri di supervisione (Enforcement e Anti-Fraud prohibitions).

Page 12: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

I derivati come arma di distruzione di massaAbbiamo capito finora che i contratti derivati complessi possono essere decostruiti e analizzati in Forwards e Options…

Proviamo ora ad analizzare un derivato più complesso: il Total Return Swap (TRS).

Innanzitutto si tratta di contratti derivati “Swaps”: si tratta di contratti per mezzo dei quali due soggetti si accordano per scambiarsi due flussi di cassa derivanti da due diversi sottostanti (i quali possono essere titoli, mutui, indici, ecc.) lungo un certo periodo di tempo.

I flussi di cassa possono essere fissi o variabili a seconda del tasso di interesse cui è legato il sottostante.

Page 13: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

I Total Return Swaps sono degli Swap un po' particolari:

AmorelloBANK

BUSSANI FUND.

PEPI CORP.

Page 14: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Analisi di un caso concreto:CSX Corp. v. Children's Investment Fund

Management (UK) LLP & others;

Background: due Hedge Funds (per semplicità TCI) vogliono assumere il controllo della CSX Corp., una delle più grandi società ferroviare in USA. Tuttavia il suo consiglio di

amministrazione si oppone all’acquisizione.

Problema: TCI potrebbero acquistare le azioni di CSX Corp. sul mercato, ma la Section 13(d) del Securities Exchange Act prevede che le partecipazioni superiori al 5% in una società devono essere rese pubbliche. Ma così facendo il board potrebbe adottare degli atti che rendano impossibile il takeover da parte degli Hedge Funds.

Page 15: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Che fare dunque? TCI decide di stipulare con otto banche (Deutsche Bank, Citigroup

e altri) una serie di TRSs legati all’andamento del valore azionario di CSX.

TCI stipula TRSs per un valore complessivo pari al 2% del valore azionario di CSX con ciascuna banca.

In particolare: le banche si obbligano a versare a TCI un flusso pari ad ogni apprezzamento azionario ed ogni interesse maturato sulle azioni mentre TCI si obbliga a versare periodicamente alle banche un flusso di cassa calcolato sul LIBOR e ogni deprezzamento delle azioni.

Page 16: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Banks (Deutsche Bank, Citigroup, ecc.)

TCI (2 Hedge Funds)

CSX CORP.

Le banche acquistano le azioni di CSX per tutelarsi dal rischio di deprezzamento per un valore corrispondente alla propria esposizione in TRS. (circa 2% ciascuna per un valore complessivo pari al 15% di CSX)

Le banche non hanno più interesse sull’andamento di CSX. I due fondi potranno influenzare così il voto in consiglio di amministrazione. Se le banche non dovessero ubbidire vi è il rischio che TCI decida di chiudere i contratti e rivolgersi a qualche competitor molto più accondiscendente.

Nessun obbligo di disclosure per questa operazione: tutto rimane riservato. Il consiglio di amministrazione di CSX da un momento potrebbe essere sostituito e la società acquisita.

Page 17: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Per le otto banche l’apprezzamento azionario e gli interessi che le azioni maturano sono un rischio! Come faranno a tutelarsi da questo rischio di credito?

Semplicemente compreranno loro stesse le azioni per un ammontare complessivo alla loro esposizione in TRSs (2%): in questo modo non faranno altro che trasferire quanto ricevuto dalle azioni agli Hedge Funds, mentre il loro vero profitto deriverà dal pagamento dell’interesse sul LIBOR da parte dei due fondi.

Poiché le banche non superano la soglia del 5% non avranno obblighi di disclosure nell’acquisizione delle azioni.

Page 18: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Le banche ora sono diventate azioniste di CSX! Essendo azioniste potranno votare in consiglio di amministrazione e avendo nell’insieme la partecipazione di maggioranza (il 15%) potranno controllare la società!

Tuttavia la struttura di questi contratti TRSs fa sì che le banche non abbiano alcun interesse nell’andamento e nella gestione di CSX. I loro guadagni infatti derivano dal flusso di cassa calcolato sul LIBOR e qualora la società dovesse andar male, le banche riceverebbero comunque ogni deprezzamento azionario da parte dei due fondi TCI.

Chi è che invece ha interesse nella gestione di CSX?

Page 19: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

TCI mediante questo meccanismo, pur non essendo proprietaria delle azioni (che ricordiamo sono in mano alle banche) potrà comunque influenzare il consiglio di amministrazione di CSX.

Le banche infatti non avendo alcun interesse nell’andamento della società e avendo come unico guadagno il pagamento del flusso di cassa LIBOR da parte di TCI, saranno ben disposte a votare in consiglio di amministrazione a beneficio dei fondi stessi.

Nel caso di specie TCI, avendo una posizione in TRSs pari al 15% delle azioni di CSX, potrebbe chiedere alle banche di votare in consiglio di amministrazione la nomina di nuovi amministratori favorevoli all’acquisizione della società stessa da parte degli stessi Hedge Funds. E tutto questo senza necessità di adempiere ad alcun obbligo di disclosure!

Page 20: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Questi TRSs inoltre prevedono una clausola di riscatto: ovvero qualora TCI volesse terminare i TRSs, lo potrebbe fare acquistando direttamente le azioni sottostanti dalle banche.

Se TCI dunque decidesse di riscattare le azioni, otterrebbe

immediatamente la partecipazione di controllo della società senza dover adempiere ad alcun obbligo informativo e senza dover reperire le azioni sul mercato.

In sintesi: con una serie di contratti TRSs riusciamo a:

acquisire la partecipazione di maggioranza di una società; mettere fuorigioco il consiglio di amministrazione; evitare tutta la normativa societaria in tema di acquisizioni; tenere tutta l’operazione riservata fino all’ultimo;

Page 21: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Contratto, Governance e regolazione Nel mondo finanziario esiste una relazione giuridico/economica tra le

tipologie contrattuali adottate, le strutture di Corporate Governance e le disposizioni regolamentari.

Nel caso in esame mediante un contratto derivato è stato possibile coprire un’acquisizione societaria che altrimenti si sarebbe dovuta rendere pubblica sulla base della normativa vigente.

L’impatto che questi contratti possano avere nella struttura societaria e i risultati che questi possono produrre nella gestione d’impresa rendono necessario l’intervento del legislatore per rimediare a criticità che rendono opaco il mercato dei capitali e che il mercato stesso non è in grado di risolvere autonomamente.

E’ in questo momento dunque che entra in gioco il legislatore.

Page 22: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Quali criticità in questi TRSs? Le informazioni nella Finanza Internazionale sono fondamentali. Il

prezzo di ogni strumento finanziario, il rating, il rendimento, ecc. dipendono tutti dalle informazioni che vengono rese disponibili agli operatori di mercato. Trasparenza e simmetria informativa sono elementi essenziali per una “Finanza buona”.

Nell’operazione di cui sopra questa trasparenza viene a mancare proprio perché non ci sono obblighi informativi per i due fondi sulle loro posizioni in derivati.

Il “costo” di questa opacità per tutti gli altri operatori di mercato (CSX Corp., altri investitori, azionisti, creditori, ecc.) è nettamente superiore rispetto ai benefici di TCI derivanti dall’acquisizione.

Vi è dunque la necessità di riequilibrare il mercato eliminando ogni possibile asimmetria tra le parti in gioco.

Page 23: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Il ruolo della Law & Finance Per fare ciò i policymakers utilizzano gli strumenti di Law &

Finance i quali consistono nella:

1. Analisi dei modelli economico/finanziari (es. ECMH);

2. Analisi dei mercati per individuare criticità e opacità;

3. Individuazione dei cd. “transaction costs” e di strategie per eliminarli;

4. Costruzione delle regole sulla base dei dati ottenuti;

Page 24: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Nel caso dei TRSs cosa si è fatto? In Usa con la citata sentenza CSX Corp. v. Children's Investment Fund

Management (UK) LLP & others la Corte - sulla base delle indicazioni della SEC - ha interpretato in maniera estensiva la nozione di “beneficial owner” (ex. Rule 13d-3(a) of Securities Exchange Act) estendendo gli obblighi informativi “to all those persons who have the ability to change or influence control”.

In Italia la Consob – sulla base di quanto già adottato da UK, Francia e Germania - ha nel 2011 adottato una delibera (n. 17919) che modifica il Regolamento Emittenti (artt. 116-terdecies e ss.) e che prevede un nuovo regime di trasparenza, con relativi obblighi di comunicazione al mercato e all'Autorità, in caso di detenzione di strumenti finanziari aventi come sottostante azioni di società quotate che prevedono un regolamento in contanti.

Nel 2013 poi l’ESMA e la Commissione Europea hanno emendato la cd. “Trasparency Directive” (2004/109/EC) prevedendo ora la “disclosure of major holdings of all financial instruments that could be used to acquire economic interest in listed companies and has the same effect as holdings of equity”.

Page 25: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Cosa abbiamo imparato oggi?1. Abbiamo definito cos’è un derivato;

2. Abbiamo individuato i Forwards e le Options come blocchi attraverso cui strutturare derivati complessi;

3. Abbiamo imparato che nel mondo della finanza globale gli attori di mercato provvedono a strutturare e disciplinare da sé questi prodotti (self-regulation);

4. Abbiamo evidenziato il ruolo dell’ISDA, dell’ESMA e della SEC nella regolamentazione finanziaria;

5. Abbiamo analizzato un contratto derivato complesso (Total Return Swap) evidenziandone le criticità di mercato;

6. Abbiamo rilevato una stretta relazione tra questi prodotti finanziari, la struttura societaria e di Governance delle imprese e la regolazione;

7. Abbiamo infine tracciato il ruolo della Law & Finance nella regolazione dei mercati finanziari.

Per ulteriori info/domande/curiosità/suggerimenti per la tesi:

Mail: [email protected]

Skype: luca.amorello

Page 26: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//

Qualche fonte per approfondire…

Sugli strumenti derivati in generale:

1. Skeel, David A. and Partnoy, Frank, The Promise and Perils of Credit Derivatives. University of Cincinnati Law Review, Vol. 75, p. 1019, 2007; Available at: http://ssrn.com/abstract=929747

2. McLaughlin, Robert M, Over-the-counter derivative products : a guide to business and legal risk management and documentation, McGraw-Hill Pub., 1999.

Alcuni esempi di metodologia Law & Finance:

1. Whitehead, Charles K., The Evolution of Debt: Covenants, the Credit Market, and Corporate Governance (August 11, 2009). The Journal of Corporation Law, Vol. 34, No. 3, p. 641, Spring 2009. Available at : http://ssrn.com/abstract=1205222

2. Gilson, Ronald J. and Whitehead, Charles K., Deconstructing Equity: Public Ownership, Agency Costs, and Complete Capital Markets. Columbia Law Review, Vol. 108, p. 231, 2008. Available at : http://ssrn.com/abstract=991352

Page 27: I derivati di credito

http://www2.units.it/dircomp//