i deserti -...

18
CORSI SPECIALI DI ABILITAZIONE ALL’INSEGNAMENTO SECONDARIO Corso di Fondamenti e didattica di scienze della terra Docente: Prof. Saccani I deserti

Upload: doancong

Post on 16-Feb-2019

227 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

CORSI SPECIALI DI ABILITAZIONE ALL’INSEGNAMENTO

SECONDARIO

Corso di Fondamenti e didattica di scienze della terra

Docente: Prof. Saccani

I deserti

Page 2: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

Per fornire agli studenti la metodologia e la strategia idonea a risolverlo si terrà conto delle loro capacità cognitive e procedurali, strutturando l’UD come segue.

Collocazione

curricolare

3^ media inferiore

Tempo previsto 4ore

Prerequisiti

Notizie sui climi. In particolare si fa riferimento alla temperatura,

alla pressione atmosferica, alle precipitazioni e alle celle di

circolazione dei venti.

Riconoscere i diversi componenti del suolo

Distinguere i diversi orizzonti del suolo

Conoscere i principali tipi di rocce

Obiettivi cognitivi Comprendere come si forma un suolo

Descrivere l’influenza che l’uomo ha nella desertificazione

Descrivere l’influenza che gli animali hanno sul suolo

Spiegare il fenomeno della desertificazione

Obiettivi operativi Saper descrivere l’aspetto di un terreno inaridito

Saper determinare la composizione di un terreno , se è calcareo,

saper determinare la sua permeabilità.

Saper descrivere il fenomeno dell’erosione del terreno

Per fornire agli studenti la metodologia e la strategia idonea a risolverlo si terrà

conto delle loro capacità cognitive e procedurali, strutturando l’UD come segue.

Page 3: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

Contenuti Regioni desertiche

La vegetazione, i deserti e l’uomo

Le cause della desertificazione

Azione del vento

Il residuo di deflazione o "pavimento del deserto

La corrasione e la sedimentazione eolica

Metodologia Accertamento prerequisiti

Introduzione problematica agli argomenti

Lezione interattiva

Attività di laboratorio

Analisi casi reali

Integrazione del glossario scientifico

Verifica Test, interrogazione dialogica, relazione laboratorio

Page 4: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

Regioni desertiche

I deserti sono regioni caratterizzati dalla scarsità di precipitazioni, dalle forti escursioni termiche e

dall’ azione modellatrice del vento e dei fenomeni termoscalstici. Le principali aree desertiche della

Terra si trovano nel Sahara, nel Kalahari, in Arabia, in Iran, in Turkestan, nelle regioni centrali della

Cina, nell’ Australia centro occidentale, in Patagonia.

A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e deserti freddi.

I deserti caldi sono caratterizzati da massime diurne che arrivano fino a 70° C, mentre le minime

possono scendere sotto i 0 ° C. Gli eventi meteorici sono molto rari, ma quando si verificano sono

improvvisi e violenti. I deserti freddi sono contraddistinti da rilevanti escursioni termiche annue,

con temperature che possono scendere fino a -30 ° C nei periodi freddi. Le precipitazioni sono

molto rare e scarse.

Page 5: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

La vegetazione

In molte regioni desertiche sono presenti formazioni vegetali che si sono adattate alla scarsità

d'acqua e all'intenso calore diurno. Le piante del deserto sono generalmente in grado di conservare

e sfruttare al massimo la poca acqua a loro disposizione. Molte angiosperme tipiche dei deserti

inoltre vivono soltanto per pochi giorni: i loro semi giacciono al suolo, talvolta per anni, fino a che un

acquazzone permette loro di germogliare. Le specie legnose hanno forti radici che raggiungono

l'acqua in profondità; oppure straordinariamente estese in superficie, atte a catturare la rugiada o le

gocce d'acqua delle piogge più leggere. Le piante del deserto hanno di solito foglie piccole, che

limitano la traspirazione; altre piante durante la stagione arida perdono le foglie, realizzando la

fotosintesi attraverso i fusti. Le piante grasse conservano l'acqua nei loro fusti carnosi e nelle radici;

le spine, che sono foglie modificate, servono a proteggerle dagli animali, che altrimenti le

distruggerebbero per ricavarne acqua. Molte piante del deserto assimilano e immagazzinano

anidride carbonica solo di notte; durante il giorno i loro pori sono chiusi per impedire l'evaporazione

dei liquidi..

I deserti e l'uomo

Le popolazioni che vivono nei deserti hanno dovuto

adattare il loro stile di vita alle severe condizioni

dell'ambiente: così i beduini dell'Africa settentrionale, i San

del Kalahari e gli aborigeni australiani. Ad esempio, i

Tuareg praticano l'agricoltura esclusivamente nelle oasi, e

grazie al nomadismo possono anche allevare bestiame.

Page 6: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

La desertificazione

La riduzione di un territorio fertile a deserto (comune a diverse regioni del nostro pianeta) è un processo

complesso che prende il nome di desertificazione. Esso è provocato da diversi fattori, tra i quali le

variazioni climatiche e le attività umane".

Questo "degrado" rende il terreno improduttivo e la scarsa produttività dei terreni, che è una delle cause

principali della povertà, oggi minaccia circa un miliardo di abitanti di oltre cento paesi e un quarto delle

terre del Pianeta, con pesanti conseguenze sulle condizioni di vita delle popolazioni locali e

sull'ambiente naturale.

Inoltre, la desertificazione di terreni un tempo produttivi favorisce la diffusione di carestie ed epidemie,

che rappresentano un vero flagello per l'umanità.

La desertificazione, dunque, è una delle più gravi emergenze ambientali.

La situazione è particolarmente drammatica in Africa, dove il 73% delle terre aride coltivate sono

coinvolte dal degrado e dalla desertificazione e dove, solo nel Sahel (fascia sub-sahariana), l'avanzata

del deserto uccide 200.000 persone l'anno.

L'avanzata dei deserti, tuttavia, interessa quasi tutti i continenti e non risparmia neanche il nostro

Paese: recenti ricerche indicano che circa il 27% del territorio italiano è esposto a un elevato rischio di

erosione del suolo.

Page 7: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

Anche l’uomo, con le sue attività contribuisce alla desertificazione di vaste aree della Terra. Vediamo

quali sono le cause della desertificazione, oltre alla deforestazione.

Sfruttamento eccessivo del terreno a pascolo.

Le quantità sempre maggiori di bovini e ovini che, a causa della crescente richiesta di carne, pascolano

sul terreno, distruggono la vegetazione; la conseguenza è che lo strato superficiale del terreno viene

eroso ad opera del vento e della pioggia.

Sfruttamento agricolo.

I terreni poveri hanno bisogno di tempo, tra una coltura e l'altra, per ricostituire le sostanze nutritive. Lo

sfruttamento intensivo non consente ciò, rendendo il terreno improduttivo; privato di qualsiasi tipo di

vegetazione, il terreno rimane esposto all'azione erosiva del vento e della pioggia.

Cattiva irrigazione e salinizzazione.

L'irrigazione eccessiva delle colture può far marcire le radici delle piante. Inoltre, senza un adeguato

sistema di drenaggio dell'acqua, l'irrigazione può provocare l'accumulo di sali nella terra, che diviene

improduttiva. Ciò è dovuto al fatto che l'acqua che ristagna in superficie evapora più facilmente, lascian-

do sul terreno i sali disciolti. Una volta salinizzato, il terreno dovrebbe essere lasciato incolto per un

tempo sufficiente affinchè l'acqua piovana dilavi i sali eccessivi, ma spesso questo non avviene.

Esistono delle soluzioni al problema? Innanzitutto è necessario arrestare il processo di desertificazione;

per far ciò è indispensabile ridurre drasticamente il consumo di carne bovina nei paesi occidentali. Negli

Stati Uniti, infatti, l'eccessivo sfruttamento del terreno a pascolo è la principale causa della

desertificazione. Una volta eliminate le cause, si può recuperare la produttività del terreno trasformato in

deserto, sottoponendolo a un programma di rimboschimento e irrigandolo con tecniche adeguate.

Interventi simili sono, però, difficili e costosi e richiedono pertanto piani di cooperazione internazionali.

Page 8: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

Tra le cause della desertificazione si pensa che una grossa responsabilità sia da attribuire alla deriva

dei continenti. Provocando l'innalzamento di lunghe catene montuose lungo le coste, infatti, i movimenti

delle placche determinerebbero grosse modifiche climatiche nelle zone dell'entroterra. Le brezze di mare

ricche di umidità verrebbero bloccate dai monti, sui quali scaricherebbero la pioggia fino a soffiare, ormai

calde e secche, su un territorio sempre più arido.

Oggi, in base a studi geologici e all'analisi dei fossili caratteristici di queste zone, si pensa che i deserti

siano stati in precedenza normali regioni ricche di vegetazione, e che, in seguito a cambiamenti climatici,

si siano trasformati progressivamente nelle sterili formazioni che conosciamo. Ad esempio, in epoca

preistorica il Sahara era certamente una grande distesa verde, solcata da numerosi fiumi che formavano

laghi e paludi. Il clima è lentamente cambiato nel corso dei secoli e i prati e i boschi si sono ridotti fino a

scomparire. Oggi, a testimonianza che un tempo il paesaggio era molto diverso da quello attuale,

sopravvivono sparsi nelle oasi alcuni esemplari di piante molto antiche.

Azione del vento

Il vento è un importante agente del modellamento della superficie terrestre.

Al vento si può attribuire la capacità di erodere, trasportare e depositare sedimenti.

Nelle zone aride l’azione meccanica del vento è significativa e può trasportare notevoli quantità di

sedimento. Ciò produce una alta erosione del suolo con ricadute negative sull’agricoltura.

L'azione del vento, quindi la sua capacità di trasportare a distanza particelle solide (chiamata deflazione),

avviene prevalentemente in sospensione o per saltazione, e dipende dalla dimensione, dal peso

specifico e dalla forma delle particelle stesse. Minore importanza riveste il trasporto per rotolamento e per

reptazione (cioè il moto di una particella è causato dagli urti che questa subisce ad opera di altre

particelle). Quindi elementi come la ghiaia minuta vengono messi in movimento solo in casi eccezionali e

comunque compiono percorsi molto brevi ed è per questo motivo che non si ritrovano nei classici depositi

eolici

Page 9: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

Nello schema qui sotto il movimento della sabbia che si attua prevalentemente mediante salti successivi.

La maggior parte del trasporto coinvolge elementi molto piccoli, come le polveri, le ceneri

vulcaniche o le sabbie finissime, che vengono prelevate dal terreno e poi trasportate in

sospensione, soprattutto quando soffia un vento vorticoso capace di sollevare questi elementi a

grandi altezze (anche 3 Km; nelle regioni aride dopo periodi di vento intenso il cielo può rimanere

offuscato per giorni). In alcune condizioni particolari queste particelle possono formare i nuclei di

condensazione del vapore acqueo per poi essere trasportate a terra con la pioggia (è il fenomeno

delle piogge di sangue, soprattutto nelle zone mediterranee, dovuta a sabbia rossastra

proveniente dal Sahara) e si stimano in vari milioni di tonnellate le finissime sabbie sahariane

trasportate ogni anno dal vento verso l'Europa e l'Atlantico.

Nella foto di fianco la grande depressione

desertica di Saline Valley (California, Stati

Uniti), al centro si trovano notevoli accumuli

evaporitici.

Page 10: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

Il residuo di deflazione o "pavimento del deserto

Un caso frequente è quello che si abbiano al suolo materiali incoerenti di granulometria varia (come

limo, sabbie e ghiaia mescolati) e vediamo che la deflazione è un agente erosivo molto selettivo e

asporterà solo le particelle più minute, lasciando sul posto solo quelle più grosse che non è riuscito a

trasportare; dopo un certo arco di tempo il terreno avrà perso una certa quantità di sedimento e il

materiale rimasto formerà uno strato formato esclusivamente da materiale grossolano (come le ghiaie)

detto residuo di deflazione o "pavimento del deserto"; giunti a questo stadio il processo di

deflazione si arresterà poiché non ci sarà più materiale da trasportare e lo strato di ghiaia proteggerà

quelli sottostanti dall'erosione. Questo processo da quindi vita a dei paesaggi e deserti

esclusivamente ghiaiosi come i reg ( se il pavimento si forma al di sopra della roccia in via di

degradazione) o nei serir ( se il pavimento si forma su depositi alluvionali). La naturale protezione

contro questo fenomeno è data dalla copertura vegetale .

Nelle foto il "pavimento del deserto" del Sahara.

Page 11: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

La corrasione

L’azione erosiva del vento sulle rocce compatte e sui minerali a

granulometria grossolana è dovuta alle particelle trasportate ed è

detta corrasione.

Questo fenomeno è particolarmente intenso vicino alla superficie

del suolo, fino a qualche metro di altezza, e per questo spesso le

rocce prendono la forma a "fungo", e sulla superficie stessa i

ciottoli subiscono un'azione abrasiva che dà vita a ciottoli

sfaccettati. Ciò è anche dimostrato dai pali telefonici ed elettrici

posti nel deserto del Sahara, rapidamente usurati fino ad

un’altezza di 1, 2 metri.

La sedimentazione eolica

I materiali trasportati dal vento si depositano quando il vento cessa oppure quando la sua energia

diminuisce al di sotto del limite necessario per il trasporto. Il materiale più grossolano, cioè la sabbia,

trascinato prevalentemente “rasoterra” per rotolamento o per saltazione, si accumula sotto forma di

dune. I depositi caratterizzati dalla prevalenza di dune sono chiamati erg.

Solitamente la forma delle dune è definita e non sono accumuli casuali di sabbia, mentre possono

variare notevolmente le dimensioni, e solitamente si raccolgono a formare dei campi di dune.

Page 12: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

Nello schema accanto il movimento della sabbia su una duna;

questo causa anche il movimento della duna stessa, e sotto dei

ciottoli sfaccettati. Nei disegni sotto i vari tipi di dune, dall'alto a

sinistra: dune barcane, dune longitudinali, dune trasversali, dune

paraboliche.

A seconda della forma le dune si dividono in:

Dune longitudinali disposte parallelamente alla direzione del vento. Sembra che si formino nei punti

ove il flusso d'aria è meno intenso, e la sabbia si accumula in questi punti formando le dune che

possono arrivare a lunghezze di oltre 100 Km.

Dune trasversali sono poste ortogonalmente alla direzione del vento dominante.

Page 13: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

Le barcane sono le dune con la forma più "classica“. Presentano la forma a mezzaluna con il lato

convesso rivolto al vento (quelle con il lato concavo rivolto al vento si chiamano paraboliche) e i due bracci

sono allungati nella direzione del vento. Questo tipo di duna si dispone su terreni abbastanza piatti, dove il

rifornimento di sabbia è limitato e forma spesso dei campi di dune; quando due dune si congiungono

lateralmente possono dare luogo ad una duna trasversale, mentre se si allunga in braccio (o entrambi) si

possono avere delle dune longitudinali.

Dune paraboliche o a U, che contrariamente alle barcane, hanno la parte convessa rivolta sottovento;

sono spesso stabilizzate e si trovano frequentemente lungo le coste, formate dal trasporto della sabbia delle

spiagge adiacenti; in una fase successiva la vegetazione può frenare o arrestare che il fenomeno si

propaghi nell'entroterra

Sia le barcane che le dune trasversali sono nettamente asimmetriche in sezione, con la parte sotto vento

più ripida, con pendenza di 30-35° .

Il materiale a granulometria inferiore a quello della sabbia, trasportato in sospensione a grandi altezze, è

distribuito su vaste aree e forma depositi stratiformi assai estesi, il loess.

Il loess (termine tedesco) è un materiale molto fine (i granuli hanno un diametro compreso tra 0,001 e 0,05

mm trasportato in sospensione dal vento anche a notevoli distanze e generalmente si depone in ambienti di

steppa e prateria poiché le piante erbacee, che crescono in questi ambienti, trattengono le particelle al suolo

ed evitano la loro rimobilizazzione Oggi i loess coprono circa il 10% delle terre emerse, tipici sono i loess

nella Cina che deriverebbero dai deserti dell'Asia centrale ed hanno uno spessore superiore ai 100 metri nel

bacino del Huang-Ho (in alcune zone si può considerare un processo tuttora in attuazione). Anche in Europa

e in America settentrionale si ritrovano questo genere di depositi con spessori minori, deposti durante le fasi

fredde del Pleistocene in aree di steppe e tundra.

Page 14: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

In figura accanto una parete verticale di loess nell'Illinois, Stati

Uniti. Sotto, da sinistra, l'avanzamento di dune che ha costretto

alla costruzione di un nuovo tratto di strada, un campo di dune

barcane nel Sahara, e in fine delle dune barcane che hanno

invaso le zone coltivate in Egitto

Page 15: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

Fossili abbondano nel deserto del sahara e i bambini, portando gli

animali al pascolo, li trovano e li scambiano

con l'antico rito del tabadul, cioè il baratto. Questi fossili sono databili

intorno ai 40 milioni d'annie sono pezzi più che mai unici, muti testimoni di

quando il deserto del Sahara era ricoperto d'acqua.

Le Rose del Deserto il cui colore più tipico è uno splendido arancione scuro

quasi marroncino hanno dimensioni che variano da pochi centimetri fino ad

oltre un metro di lato.

Si tratta di una formazione minerale che nasce dal fenomeno di

evaporazione di vene di gesso umido presenti sotto la sabbia a causa della

penetrazione in profondità del calore solare.

il gesso risalendo verso la superficie si cristallizza e forma delle concrezioni

che ricordano molto da vicino i petali del fiore della rosa.

Il paesaggio del deserto è uno dei più vari sulla terra. Caratteristici dei

deserti sono le mesa (o meseta), vasti altopiani a superficie tabulare

originati dalla erosione di rocce a giacitura suborizzontale. I butte

sono rilievi torriformi la cui sommità ha un’estensione molto limitata.

Nella foto di fianco butte e mesas nella Monument Valley in Arizona.

Page 16: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

Verifica

1) Perché nelle zone desertiche si osservano strutture rocciose come

quella in figura?

2) Il clima arido ò caratteristico solo di alcune zone calde?

3) Questa forma è prodotta dal vento che soffia

da sinistra verso destra o falso V F

4) L’azione abrasiva del vento si chiama…………..; la sabbia spostata dal vento del deseto si

accumula formando modesti rilievi chiamati …………..; le polveri sottili vengono portate dal vento a

grandi distanze e formano terreni chiamati ………….. .

5) Descrivi le due diverse modalità con cui avviene il trasporto delle particelle del vento

6) Che cos’è il pavimento del deserto?

Page 17: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

7) Spiega per quale motivo gli effetti della corrasione sono in genere evidenti fino a un’altezza

di non oltre un paio di metri dal suolo.

8) In un periodo di siccità il terreno non irrigato spesso si spacca in numerose e profonde fessure.

La vegetazione è scarsa e inaridita.

Descrivi in generale l'aspetto di un terreno inaridito.

Fotografalo e disegnane successivamente una parte in

modo dettagliato.

Se puoi, raccogli qualche campione della vegetazione e

mettilo nell'erbario.

Raccogli un campione di terreno e in laboratorio determina

La sua composizione

Raccogli un terzo campione di terreno e in laboratorio

determina la sua permeabilità.

Spiega il fenomeno della desertificazione e indica le aree

del mondo che stanno correndo questo rischio.

Page 18: I deserti - altervista3.altervista.orgaltervista3.altervista.org/attachments/article/59/ud_i_deserti.pdf · A seconda della temperatura, i deserti sono distinti in deserti caldi e

10) Dove non ci sono alberi o altro tipo di vegetazione, l'acqua e il vento erodono facilmente

il suolo che può diventare in breve tempo improduttivo. In molte aree si cerca di fermare

l'erosione piantando piccoli arbusti che funzionano come "piante pionere" e colonizzano il

terreno. Successivamente vengono poi piantati arbusti più grandi e alberi.

Osserva un terreno arido e con

scarsa vegetazione, e

descrivine l'aspetto generale.

Osserva se vi sono solchi

lasciati dall'acqua.

Se c'è vento, osserva se

vengono sollevate e portate via

particene del terreno o altri

detriti.

Se esiste qualche ciuffo d'erba o

arbusto, fotografalo o disegnalo.

Descrivi in generale il fenomeno

dell'erosione del terreno e

illustra la tua risposta con

fotografie o disegni.

9) Descrivi le caratteristiche climatiche tipiche delle regioni desertiche