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I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione ANMCO Corso di Formazione Regionale

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Page 1: I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione

I fattori di rischio: dal singolo fattore al

concetto di rischio globale.

Il rischio globale e le carte del rischio

Massimo UguccioniArea Prevenzione ANMCO

Corso di Formazione Regionale

Page 2: I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione
Page 3: I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione

Due strategie complementari

Strategia di comunità Spostare verso livelli più bassi i FR in tutta la popolazione attraverso: • interventi educazionali (media, a scuola, sul lavoro, durante eventi ad hoc..)• interventi “eco-amministrativi” (es. piste ciclabili, legislazione sugli alimenti, tasse sul fumo….)

Strategia individualeEducazione/informazione personaleIndividuazione soggetti ad Alto Rischio Trattamento soggetti ad Alto RischioTrattamento soggetti con patologia manifesta (prevenzione secondaria)

Page 4: I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione

World Health Report – WHO – October

2002

Strategia di popolazione

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World Health Report – WHO – October 2002

Strategia di popolazione: un esempio di successo

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Obiettivi ottimali per la prevenzione nella popolazione

generale

• Dieta equilibrata

• Attività fisica regolare

• Astensione dal tabacco

• Colesterolo < 190mg/dl

• Pressione arteriosa < 130/80 mmHg

• Indice massa corporea < 25 kg/m2

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L’identificazione delle persone a rischio cardiovascolare elevato è uno degli obiettivi principali della prevenzione primaria individuale e costituisce la premessa necessaria per l’attivazione di azioni finalizzate alla riduzione dei fattori di rischio modificabili

Strategia individuale

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La modalità più appropriata per identificare le La modalità più appropriata per identificare le persone persone a rischio di ammalare è quella realizzata a rischio di ammalare è quella realizzata attraverso la attraverso la valutazione del Rischio Cardiovascolarevalutazione del Rischio Cardiovascolare

La modalità più appropriata per identificare le La modalità più appropriata per identificare le persone persone a rischio di ammalare è quella realizzata a rischio di ammalare è quella realizzata attraverso la attraverso la valutazione del Rischio Cardiovascolarevalutazione del Rischio Cardiovascolare

Rischio CardiovascolareRischio CardiovascolareRischio CardiovascolareRischio Cardiovascolare

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Probabilità, osservata o calcolata, di un evento

cardiovascolare,fatale o non fatale,in un soggetto

o in una popolazione in studio

Probabilità, osservata o calcolata, di un evento

cardiovascolare,fatale o non fatale,in un soggetto

o in una popolazione in studioLast JM.- "A Dictionary of Epidemiology" Third Edition – Oxford University Press

1995

Last JM.- "A Dictionary of Epidemiology" Third Edition – Oxford University Press

1995

Rischio AssolutoRischio AssolutoRischio AssolutoRischio Assoluto

Page 10: I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione

Il rapporto fra il rischio di un evento cardiovascolare,

fatale o non fatale, negli esposti rispetto ai non esposti

incidenza negli esposti RR = ----------------------

incidenza nei non esposti

Il rapporto fra il rischio di un evento cardiovascolare,

fatale o non fatale, negli esposti rispetto ai non esposti

incidenza negli esposti RR = ----------------------

incidenza nei non esposti

Rischio RelativoRischio RelativoRischio RelativoRischio Relativo

Page 11: I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione

• L’Aterosclerosi è il processo patologico alla base della

maggior parte delle Malattie Cardiovascolari

• L’avvio e lo sviluppo dell’Aterosclerosi è condizionato dai

Fattori di Rischio, caratteristiche individuali, che in

studi epidemiologici osservazionali, si sono dimostrate

essere correlate con il successivo manifestarsi delle

Malattie Cardiovascolari

• L’Aterosclerosi è il processo patologico alla base della

maggior parte delle Malattie Cardiovascolari

• L’avvio e lo sviluppo dell’Aterosclerosi è condizionato dai

Fattori di Rischio, caratteristiche individuali, che in

studi epidemiologici osservazionali, si sono dimostrate

essere correlate con il successivo manifestarsi delle

Malattie Cardiovascolari

Rischio GlobaleRischio GlobaleRischio GlobaleRischio Globale

Page 12: I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione

Rischio GlobaleRischio GlobaleRischio GlobaleRischio Globale

Page 13: I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione

S. Yusuf Lancet 2004; 364: 937-952

Il fattore singolo pesa in rapporto alla sua gravità

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Rischio GlobaleRischio GlobaleRischio GlobaleRischio Globale

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Rischio GlobaleRischio GlobaleRischio GlobaleRischio Globale

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Levels of Risk Associated with Smoking, Hypertension and

Hypercholesterolaemia

x1.6 x4

x3

x6

x16

x4.5 x9

Hypertension

(SBP 195mmHg)

Serum cholesterol level(8.5mmol/l, 330mg/dl)

Smoking

(Adapted from Poulter et al., 1993)

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S. Yusuf Lancet 2004; 364: 937-952

Studio INTERHEART: 1+1+1+1 non è 4 ma 42,3 !!!

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Valutazione del rischio:tanti fattori poco alterati pesano più di un singolo fattore molto alterato

Rischio MCV, % in 10 anni

T. ipertensione, si-no

Diabete, si-no

PAS, mmHg

HDL, mg/dl

TC, mg/dl

Fumo,si-no

Uomo

6,13,6

nono

nono

130110

3840

220260

sino

50 anni50 anni

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• L’etiopatogenesi dell’infarto miocardio, dell’ictus L’etiopatogenesi dell’infarto miocardio, dell’ictus ischemico e ischemico e dell’arteriopatia periferica è comunedell’arteriopatia periferica è comune

• Una serie di recenti trial clinici di intervento ha Una serie di recenti trial clinici di intervento ha dimostrato dimostrato che numerose forme di trattamento risultano che numerose forme di trattamento risultano efficaci nel efficaci nel prevenire non solo gli eventi coronarici e le prevenire non solo gli eventi coronarici e le procedure di procedure di rivascolarizzazione, ma anche l’ictus ischemico e le rivascolarizzazione, ma anche l’ictus ischemico e le manifestazioni di vasculopatia arteriosa perifericamanifestazioni di vasculopatia arteriosa periferica

• L’etiopatogenesi dell’infarto miocardio, dell’ictus L’etiopatogenesi dell’infarto miocardio, dell’ictus ischemico e ischemico e dell’arteriopatia periferica è comunedell’arteriopatia periferica è comune

• Una serie di recenti trial clinici di intervento ha Una serie di recenti trial clinici di intervento ha dimostrato dimostrato che numerose forme di trattamento risultano che numerose forme di trattamento risultano efficaci nel efficaci nel prevenire non solo gli eventi coronarici e le prevenire non solo gli eventi coronarici e le procedure di procedure di rivascolarizzazione, ma anche l’ictus ischemico e le rivascolarizzazione, ma anche l’ictus ischemico e le manifestazioni di vasculopatia arteriosa perifericamanifestazioni di vasculopatia arteriosa periferica

Dal Rischio Coronarico al Rischio CardiovascolareDal Rischio Coronarico al Rischio CardiovascolareDal Rischio Coronarico al Rischio CardiovascolareDal Rischio Coronarico al Rischio Cardiovascolare

European Guidelines on CVD Prevention European Guidelines on CVD Prevention Third Joint European Societies’Task Force on CVD Prevention in Clinical Practice - Third Joint European Societies’Task Force on CVD Prevention in Clinical Practice - 20032003

European Guidelines on CVD Prevention European Guidelines on CVD Prevention Third Joint European Societies’Task Force on CVD Prevention in Clinical Practice - Third Joint European Societies’Task Force on CVD Prevention in Clinical Practice - 20032003

Page 20: I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione

• CalcoloCalcolo

Viene calcolato come probabilità di eventi, fatali o Viene calcolato come probabilità di eventi, fatali o non-non-

fatali, nei 10 anni successivi alla valutazionefatali, nei 10 anni successivi alla valutazione

• StrumentoStrumento

Algoritmi di RischioAlgoritmi di Rischio

• CalcoloCalcolo

Viene calcolato come probabilità di eventi, fatali o Viene calcolato come probabilità di eventi, fatali o non-non-

fatali, nei 10 anni successivi alla valutazionefatali, nei 10 anni successivi alla valutazione

• StrumentoStrumento

Algoritmi di RischioAlgoritmi di Rischio

Rischio Cardiovascolare GlobaleRischio Cardiovascolare GlobaleRischio Cardiovascolare GlobaleRischio Cardiovascolare Globale

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Algoritmi di RischioAlgoritmi di RischioAlgoritmi di Rischio

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LE VECCHIE

CARTE EUROPEE

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Carta del Rischio Framingham- 1998Carta del Rischio Carta del Rischio FraminghamFramingham -- 19981998

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Carta del Rischio Framingham- 1998Carta del Rischio Carta del Rischio FraminghamFramingham -- 19981998

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Carta del Rischio Framingham - 1998Carta del Rischio Framingham - 1998Carta del Rischio Framingham - 1998Carta del Rischio Framingham - 1998

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Carta del Rischio Framingham- 1998Carta del Rischio Carta del Rischio FraminghamFramingham -- 19981998

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• L’etiopatogenesi dell’infarto miocardio, dell’ictus ischemico e dell’arteriopatia periferica è comune

• Una serie di recenti trial clinici di intervento ha dimostrato che numerose forme di trattamento risultano efficaci nel prevenire non solo gli eventi coronarici e le procedure di rivascolarizzazione, ma anche l’ictus ischemico e le manifestazioni di vasculopatia arteriosa periferica

• LL’’etiopatogenesietiopatogenesi delldell’’infarto miocardio, dellinfarto miocardio, dell’’ictus ictus ischemicoischemico e e delldell’’arteriopatiaarteriopatia periferica periferica èè comunecomune

•• Una serie di recenti trial clinici di intervento ha dimostrato Una serie di recenti trial clinici di intervento ha dimostrato che numerose forme di trattamento risultano efficaci nel che numerose forme di trattamento risultano efficaci nel prevenire non solo gli eventi prevenire non solo gli eventi coronaricicoronarici e le procedure di e le procedure di rivascolarizzazionerivascolarizzazione, ma anche l, ma anche l’’ictus ictus ischemicoischemico e le e le manifestazioni di manifestazioni di vasculopatiavasculopatia arteriosa perifericaarteriosa periferica

Dal Rischio Coronarico al Rischio CardiovascolareDal Rischio Dal Rischio CoronaricoCoronarico al Rischio Cardiovascolareal Rischio Cardiovascolare

European Guidelines on CVD PreventionThird J oint European Societies’Task Force on CVD Prevention in Clinical Practice - 2003

EuropeanEuropean GuidelinesGuidelines on CVD on CVD PreventionPreventionThirdThird J ointJ oint EuropeanEuropean SocietiesSocieties’’Task Force on CVD Task Force on CVD PreventionPrevention in in ClinicalClinical PracticePractice -- 20032003

Page 28: I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione

Euro-GL Eur Heart J 2003;24:1601-1610

Carta del Rischio Europea (Popolazioni a basso rischio)

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VantaggiVantaggi

Sono costruite su dati derivati da popolazioni Sono costruite su dati derivati da popolazioni dell’Europa e questo tende ad eliminare dell’Europa e questo tende ad eliminare l’inconveniente della sovrastima del rischio l’inconveniente della sovrastima del rischio posseduto dalle Carte adottate in precedenza, posseduto dalle Carte adottate in precedenza, derivate dalla funzione di rischio di Framinghamderivate dalla funzione di rischio di Framingham

Lo SCORE è un sistema flessibile ed è integrabile con Lo SCORE è un sistema flessibile ed è integrabile con altre variabili oltre quelle previste di basealtre variabili oltre quelle previste di base

La stima del rischio può essere adattata al singolo La stima del rischio può essere adattata al singolo Paese attraverso l’utilizzo dei dati ufficiali di Paese attraverso l’utilizzo dei dati ufficiali di mortalitàmortalità

-.

VantaggiVantaggi

Sono costruite su dati derivati da popolazioni Sono costruite su dati derivati da popolazioni dell’Europa e questo tende ad eliminare dell’Europa e questo tende ad eliminare l’inconveniente della sovrastima del rischio l’inconveniente della sovrastima del rischio posseduto dalle Carte adottate in precedenza, posseduto dalle Carte adottate in precedenza, derivate dalla funzione di rischio di Framinghamderivate dalla funzione di rischio di Framingham

Lo SCORE è un sistema flessibile ed è integrabile con Lo SCORE è un sistema flessibile ed è integrabile con altre variabili oltre quelle previste di basealtre variabili oltre quelle previste di base

La stima del rischio può essere adattata al singolo La stima del rischio può essere adattata al singolo Paese attraverso l’utilizzo dei dati ufficiali di Paese attraverso l’utilizzo dei dati ufficiali di mortalitàmortalità

-.

Carte del Rischio SCORE - 2003Carte del Rischio SCORE - 2003Carte del Rischio SCORE - 2003Carte del Rischio SCORE - 2003

Page 30: I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione

LimitiLimiti

E’E’ ridotto il range di età per il quale è stimabile il ridotto il range di età per il quale è stimabile il rischio: rischio: dai 30-79 delle precedenti carte ai 35-69 delle dai 30-79 delle precedenti carte ai 35-69 delle attualiattuali

Viene valutato il rischio globale per tutte le Viene valutato il rischio globale per tutte le malattie malattie cardiovascolari ad eziopatogenesi aterosclerotica, cardiovascolari ad eziopatogenesi aterosclerotica, ma ma limitatamente agli eventi fatali limitatamente agli eventi fatali

-.

LimitiLimiti

E’E’ ridotto il range di età per il quale è stimabile il ridotto il range di età per il quale è stimabile il rischio: rischio: dai 30-79 delle precedenti carte ai 35-69 delle dai 30-79 delle precedenti carte ai 35-69 delle attualiattuali

Viene valutato il rischio globale per tutte le Viene valutato il rischio globale per tutte le malattie malattie cardiovascolari ad eziopatogenesi aterosclerotica, cardiovascolari ad eziopatogenesi aterosclerotica, ma ma limitatamente agli eventi fatali limitatamente agli eventi fatali

-.

Carte del Rischio SCORE - 2003Carte del Rischio SCORE - 2003Carte del Rischio SCORE - 2003Carte del Rischio SCORE - 2003

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LA NUOVA

CARTA ITALIANA

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Vantaggi dell’utilizzo di carte e punteggio

Strumenti semplici

Rispettano l’eziologia multi-fattoriale delle MCV

Offrono opzioni multiple al trattamento

Rendono obiettiva e più accurata la valutazione, confrontabile anche nel tempo

Permettono una valutazione costo/beneficio

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Limiti di questi strumenti

Fattori che modificano rapidamente il rischio

Studi di coorte non utilizzabili per periodi troppo lunghi

Nuovi fattori di rischio

Necessità di rinnovare le coorti

Necessità di avere coorti rappresentative

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20,6%

27,9%

51,5%

IPERTENSIONE ARTERIOSAIPERTENSIONE ARTERIOSA

SUDSUD

CENTROCENTRO

NORDNORD

44,7%31,6%

23,7%

47,2%

26,8%

26,0%

24,2%35,7%

40,1%

21,5%

29,3%

49,2%

Trattati < 160 e 90 mmHgTrattati < 160 e 90 mmHg

Trattati Trattati >> 160 e 90 mmHg 160 e 90 mmHg

Non trattatiNon trattati

LEGENDALEGENDA

DONNEDONNE

UOMINIUOMINI

32,5%

23,6%

43,9%

Page 39: I fattori di rischio: dal singolo fattore al concetto di rischio globale. Il rischio globale e le carte del rischio Massimo Uguccioni Area Prevenzione

4,9%8,7%

86,4%83,9%

8,2%

8,0%

IPERCOLESTEROLEMIAIPERCOLESTEROLEMIA

Trattati <240 mg/dlTrattati <240 mg/dl

Trattati Trattati >>240 mg/dl240 mg/dl

Non trattatiNon trattati

LEGENDALEGENDA

8,5%

9,5%

81,9%

5,9%7,0%

87,1%

9,4%

7,7%

82,9%

6,5%8,3%

85,3%

CENTROCENTRO

NORDNORD

SUDSUD

DONNEDONNE

UOMINIUOMINI