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AnnS LVIII, num. 19 (C. C. colla Posta) GIOVEDI (C. C. colla Posta) 9 maggio 1912 ABBONAMENTI bn anno . L 5 Un semestre . . . . „ 3 Un numero Cent. 5 Gli abbonamenti decorrono dal primo di ogni mese. LA NO M Dl Per ogni linea o spazio di linea di corpo 8 in terza pagina lire 1,50. In quarta pagina cent. 30. Nel corpo del giornale lire 2 per linea o spazio di linea. INSERZIONI GIORNALE POLITICO-AMMINIsTRATIVO GIA UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E COMUNALE anzoni 2 C. .2.1ilano U 3. i i iriserzi=zi _per 2' Estero si ricevono esclusivarr .i.ente _presso Da Coltano ali' Africa Italiana - Cose del Partito I radicali romani e la lene elettorde L'Associazione radicale romana, ha discusso del disegno di legge elettorale per rispondere al referendum indetto dalla Direzione del Partito, e dopo ani- mata discussione alla quale hanno pre- so parte i soci avvocati Bruchi, Belfiore, Manganella, Persico - , Micali e Serra°, ing. Vanghetti ed - il prof. Zampetti, il presidente dell' assemblea prof. Canti ed il presidente dell'Associazione profes- sore Bandini, è stato votato il seguente ordine del giorno: « L' Associazione radicale romana, dopo aver discusso sul disegno di legge sulla riforma elettorale, modificato dalla commissione parlamentare, esprime l'av- viso: « a) che per quanto sia opportuno non complicare 1' importantissima rifor- ma dell' estensione del suffragio con si- multanee riforme di metodi di votazioni e scrutinio. non debbano i deputati ra- dicali rinunciare a riaffermare nella di- scussione parlamentare il concetto ap- provato (tati' ultimo Congresso del par- tito, che nessuna riforma elettorale pos- sa avere effetti apprezzabili per elevare il costume politico e per rendere la rappresentanza nazionale l' espressione sincera ed adeguata della volontà pipo- lare, se il Collegio nominale non sia so- stituito dallo scrutinio di lista con rap- presentanza proporzionale « b) che si debba propugnare 1' esten- sione del suffragio universale anche alle donne, oppur limitandolo , per ora ad alcune speciali categorie; « e) che sarebbe forse stato deside- rabile che la riforma dei sistemi eletto- rali precedesse la estensione di diritto di voto, affinchè una riforma essenzial- mente democratica non potesse — sia pure transitoriamente — servire agli interessi dei partiti conservatori i quali cercheranno di valersene per ritardare il progredire della politica democratica, della quale già si cominciava a sentire gli effetti nel campo sociale ed econo- mico; ma che accingendosi a concedere il suffragio a quasi tutti i cittadini, an- che che siano analfabeti, non sia nè conveniente, nè giustificato escludere dal suffragio i soli analfabeti dai 21 ai 30 anni. i quali non abbiano prestato il servizio militare; « d) che la dichiarazione preventiva di candidature debba essere resa obbli- gatoria quale era nel disegno mini- steriale, e che per tale dichiarazio- ne debbano bastare cento rme, anzichè 200, come vorrebbe l'emendamento pro- posto dalla commissione parlamentare; c e) che per evidenti ragioni di mo- ralità e di sincerità debba respingersi I' adozione della scheda stampata per cura dei candidati e portata dall' elet- tore dall' esterno nella sala elettorale e che perciò si debba respingere la pro- posta ministeriale della scheda stampata d' ufficio, sia pure migliorandola, per abbondanza ed a vantaggio degli anal- fabeti con l' adozione di qualche segno grafico o colore che rendano anche più facile all' analfabeta il sicuro riconosci- mento del candidato pel quale tende votare; « che non sia giusto nè in- spirato a concetti democratici abbassare ancora fino ad un decimo degli inscritti, secondo propone la Commissione, il quorum sufficiente per la elezione a primo scrutinio; « g) che durante la discussione de- e-li articoli debbansi attentamente esa- minar:. le disposizioni procedurali, pro- curando che nella formazione dei seggi nelle operazioni di votazione e di scru- tinio sia reso meno facile al potere ese- cutivo esercitare indebite influenze per mezzo dei suoi orgaili e delle Ammini- strazioni locali ». I Muri 1 !Fottin dol prossimo COME 80CiR1iSid In due lunghissime sedute, la Dire- zione del Partito Socialista ha tracciato i lavori del prossimo Congresso sociali- sta nazionale. Nessuna deliberazione di .straordina- ria importanza è stata presa, i temi essendo tutti improntati a carattere, di- remo così, di ordinaria amministrazione. Rileviamo tuttavia che fu riconosciu- ta la utilità imprescindibile di mante- nere una tattica unica per tutte le ele- zioni politiche. Questa deliberazione non é priva di importanza, anche per i partiti affini, poiché non saranno probabili accomoda- menti o transazioni particolari a secon- da l' opportunità della lotta nei vari ambienti. Rimane a vedere quale sarà la tat- tica unica che decreterà la Direzione Centrale, perchè se essa sarà intransi- gente escluderà la possibilità anche dei blocchi popolari. Interessante è la decisione presa che non potranno essere candidati socialisti se non coloro che risultano iscritti al partito da almeno cinque anni, salvo le eccezioni autorizzate volta per volta dalla Direzione del Partito. questo un buon colpo dato ai frettolosi che inserivano al partito so- cialista quando le circostanze elettorali sembrano favorevoli al partito per dare la scalata all' ambito seggio. Anni addietro questo giuoco era fatto su larga scala, e molte reclute del partito socialista non erano che la conseguenza del facile . successo che conseguivano — in una massa popolare — giovani professionisti audaci, adde- strati all' eloquenza spicciola dei co- mizi, i quali, improvvisati socialisti, conquistavano pubbliche cariche... Il Secolo commentando questa dispo- sizione dice che essa è, in qualche mo- do, una doccia fredda per gli arrivisti... La conferenza internazionale per la navigazione. La catastrofe del Titanic ha offerto occasione al governo imperiale germe- fico di proporre al governo d' Italia e ad altri governi la conclusione di una Convenzione fra gli Stati marittimi in- teressati allo scopo di stabilire le con- dizioni di sicurezza da imporsi alle navi che trasportano passeggeri. Il R. Ministero degli affari esteri ha risposto che si associa di buon grado all'iniziativa del governo tedesco e pren- derà parte ben volentieri ai negoziati che si intraprenderanno a tale riguardo. viaggiatori la possibilità di orientarsi e di rettificare il cammino. Il sussidio infine d s - i segnali di soccorso in caso di pericolo, , nel deserto non meno provvidenziale che nel mare. E se a tutti questi vantaggi si contrap- pongono quelle mille insidie, che il vento, la sabbia, le fiere ed i predoni tendono continuamente ali' uomo — bisogna pur convenire che il risultato immediato di una larga adozione della radiotelegrafia campo, sarà quello di garantire, di inten- sificare e di estendere le vie carovaniere di vincere la concorrenza commerciale di altre nazioni ; di convergere alle nostre coste i prodotti dell' interno (Alto Fezzan- Bornu-Uadai Tibesti-Kanem-Bat•ghirmi) as- sicurandoci i capisaldi delle grandi arterie Sudanesi. Analogamente possiamo conclu- dere per le arterie della Somalia e dell'E- ritrea rispetto all'Abissinia 1 ). Nuovo im- pulso ne trarranno tutti i nostri traffici e il benessere economico arriderà alle nostre terre. Corrispondentemente ad una equa di- stribuzione delle stazioni r. t. fisse per evitare la possibilità delle interferenze, im- piegando all' uopo a seconda delle distan ze i vari impianti già esperimentati al Bena- dir (stazione di kw. V, i 1, 1,5 e 3 ; onde di 150, 300, 600 e 1000 metri — doppia sintonia di periodo e di frequenza), — oc- correrà dunque provvedere con sollecitudine gii apparecchi portatili carovanieri. — Que- sti potranno essere tanto del tipo a zaino (3 km. di portata); quanto del tipo a carro (40 km.). Se non siamo male informati, é già stato studiato un nuovo tipo assai ingegnoso someggiabile dai cammelli, e che costituisce la più perfetta applicazione del genere. Orbene, tutti i concetti suesposti, impli- cano la necessità d' iniziare ed espletare in Africa tutta una vera e propria politica nel campo della Radiotelegrafia, intima- mente connessa ad una seria organizzazione di una industria nazionale e di un nuovo personale civile che agisca nell' interesse della Patria. La R. Marina nelle sue campagne afri- cane, ha fatto veramente miracoli, creando stazioni in luoghi privi di ogni elementare risorsa 2 ); — ma è ovvio che, eccettuate le operazioni di guerra, il personale mili- tare non possa e non debba adibirsi a scopi commerciali. La questione acquista poi eccezionale importanza, quando si consideri la oppor- tunità di una vera e propria penetrazione civile, oltre i limiti delle zone di conquista per assicurarci le Fonti del commercio nei paesi dell' interno, e ciò sia detto non solo per i paesi trafficanti con la Libia, ma an- che per quelli trafficanti colle colonie del Mar Rosso e dell' Oceano Indiano. Quando le popolazioni indigene si sa- ranno rese conto dei benefici inestimabili che la Radiotelegrafia offre alle comunica- zioni,come potranno non desiderare presso di 1) Sulla penetrazione del Suda,' per /a via di Tripoli, vedi le bellissime pagine scritte dal BRUNIALTI (op. citata) 203 e segg. In esse, dopo avere accennato ai vani tentativi di altri Stati pro- pugna la via di Tripoli, come l' unica che si pre- senti sotto ogni altro aspetto per la possibile e facile penetrazione del Centro d'Africa. Quanto alle altre colonie del Mar Rosso e dell' Oceano Indiano, possiamo aggiungere che una oculata azione di- plomatica presso la Corte Abissina, ci condurrebbe all' esercizio di concessioni radiotelegrafiche non meno proficue di quelle ferroviarie. 2) Vedi ad esempio : Relazione Micchiardi sulla Cdmpagna R.1 del Benadir, 1903, p. 5. l impianto di quelle minuscole stazioni, che con fili invisibili aprono tutte le porto del commercio, a dispetto delle distanze, del maltempo, dei nemici tutti ? Non si é visto- forse con quale sbalordimento accolta la prima piccola linea radiotelegTa- fica, inaugurata fra Mogadiscio e Mecca nel 1008 ? Gli italiani furono adorati come emissari di Allah ! Tale prezioso ammae- stramento non deve sfuggire all' Italia, che si é accinta ad una gloriosa impresa civi- lizzatrice. L' Italia puó e deve aprirsi l' in- terno del continente Nero a mezzo della sua Telegrafia senza fili. iTn' opera si- mile non può però esplicarsi con personale militare, poiché ne verrebbe snaturato lo scopo, sollevando in pari tempo 9 sospetto degli altri Stati o delle libere popolazioni indigene. Il personale di Marina apparireb- be sempre come un pericolo per l' integrità territoriale, non si vedrebbe in esso che una vera invadenza manu militari. Ma considerata la speciale attitudine che il personale militare presenta in ge- nere a disimpegnarsi sotto climi diversi, nelle condizioni più disagiate e coi mezzi più semplici, non sarebbe male studiare la questione della reclutabilità del personale civile r. t., Ira quegli elementi che già sotto le armi dettero buona prova di sà. — Questo personale di ex radiotelegrafisti della Marina e della Guerra potrebbe poi eventualmente completarsi col personale di altre pubbliche amministrazioni d' indole tecnica. Si avrebbe cosi tutto un corpo ra- diotelegrafico civile, assai superiore per nu- mero e capacità a quello di cui potrebbero disporre altre nazioni. Invero, se il Ministero italiano delle RR. Poste avesse nella gara del 1911 ac- colta anche P idea di un cimento interna- zionale di radiotelegrafia, si sarebbe stupito di quanti e quali elementi può disporre l' Italia stessa ; l' Italia, che ricorre ancora. per le stazioni del suo naviglio commer- ciale ad una compagnia straniera ! Abbiamo accennato ai vasti orizzonti economici e politici, che la radiotelegratia apre alla patria in Africa; pertanto asse- riamo, senza tema di dccessività, che la stessa attuale conquista, deve ineluttabilmente so- spingere ad intensificare l'applicazione della Telegrafia senza fili nei vari territori su cui man mano avanzeranno le armi italiane. Se, come sembra, si é già fatta sentire la mancanza di mezzi aerei di collegamen- to 1 ) ; più si procederà nell' interno, e più tale mancanza ingigantirà. — Orbene, do- vremo noi rifornirci perpetuamente presso la lontana industria inglese, o non piut- tosto promuovere con ogni sollecitudine lo sviluppo delle prossime officine italiane? Chi calcoli per poco l' enorme perdita di tempo e di denaro che costa a noi il rifor- nimento all' estero, non può non decidersi per l' ultimo partito. (Continua) Dott. Ubaldo Baldi (I)alla Rivista delle Comunicazioni). I) Vedi in proposito: lettera di S. SESTI 13 marzo 1912 (N. 2618) in relazione alla autodifesa Pecori. Girardi pubblicata sul Giornale d'Italia n. 74. — Dico fra l' altro la lettera: « A guerra « finita (e per conseguenza a critiche permesse) « tornerò sull' argomento o prometto di dimostrare « come e perchè l' Italia, che più di ogni altra « nazione ha speso per la Radiotelegraf1a, di cui « è madre, — occupi in questo campo uno degli « ultimi posti, sia dal lato della organizzazione dei « servizi, sia dal lato tecnico ». — Citiamo, fa. cendo, si comprende, le nostre debite riservo, e non già per trarre argomento di critica militare sib- bene per spronare alla preparazione civile.

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AnnS LVIII, num. 19 (C. C. colla Posta) GIOVEDI (C. C. colla Posta) 9 maggio 1912

ABBONAMENTI

bn anno . L 5

Un semestre . . . . „ 3

Un numero Cent. 5

Gli abbonamenti decorrono dal primodi ogni mese.

LA NOM Dl Per ogni linea o spazio di linea

di corpo 8 in terza paginalire 1,50.

In quarta pagina cent. 30.Nel corpo del giornale lire 2

per linea o spazio di linea.

INSERZIONI

GIORNALE POLITICO-AMMINIsTRATIVO

GIA UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E COMUNALE

anzoni 2 C. .2.1ilano U 3. i i iriserzi=zi _per 2' Estero si ricevono esclusivarr.i.ente _presso

Da Coltano ali' Africa Italiana-

Cose del Partito

I radicali romani e la lene elettordeL'Associazione radicale romana, ha

discusso del disegno di legge elettorale

per rispondere al referendum indetto

dalla Direzione del Partito, e dopo ani-mata discussione alla quale hanno pre-so parte i soci avvocati Bruchi, Belfiore,Manganella, Persico- , Micali e Serra°,

ing. Vanghetti ed - il prof. Zampetti,il presidente dell' assemblea prof. Cantied il presidente dell'Associazione profes-sore Bandini, è stato votato il seguenteordine del giorno:

« L' Associazione radicale romana,dopo aver discusso sul disegno di leggesulla riforma elettorale, modificato dallacommissione parlamentare, esprime l'av-viso:

« a) che per quanto sia opportunonon complicare 1' importantissima rifor-ma dell' estensione del suffragio con si-multanee riforme di metodi di votazionie scrutinio. non debbano i deputati ra-dicali rinunciare a riaffermare nella di-scussione parlamentare il concetto ap-provato (tati' ultimo Congresso del par-tito, che nessuna riforma elettorale pos-sa avere effetti apprezzabili per elevareil costume politico e per rendere larappresentanza nazionale l' espressionesincera ed adeguata della volontà pipo-lare, se il Collegio nominale non sia so-stituito dallo scrutinio di lista con rap-presentanza proporzionale

« b) che si debba propugnare 1' esten-sione del suffragio universale anche alledonne, oppur limitandolo , per ora adalcune speciali categorie;

« e) che sarebbe forse stato deside-rabile che la riforma dei sistemi eletto-rali precedesse la estensione di dirittodi voto, affinchè una riforma essenzial-mente democratica non potesse — siapure transitoriamente — servire agliinteressi dei partiti conservatori i qualicercheranno di valersene per ritardare ilprogredire della politica democratica,della quale già si cominciava a sentiregli effetti nel campo sociale ed econo-mico; ma che accingendosi a concedereil suffragio a quasi tutti i cittadini, an-che che siano analfabeti, non sia nèconveniente, nè giustificato escluderedal suffragio i soli analfabeti dai 21 ai30 anni. i quali non abbiano prestatoil servizio militare;

« d) che la dichiarazione preventivadi candidature debba essere resa obbli-gatoria quale era nel disegno mini-steriale, e che per tale dichiarazio-ne debbano bastare cento rme, anzichè200, come vorrebbe l'emendamento pro-posto dalla commissione parlamentare;

c e) che per evidenti ragioni di mo-ralità e di sincerità debba respingersiI' adozione della scheda stampata percura dei candidati e portata dall' elet-tore dall' esterno nella sala elettorale eche perciò si debba respingere la pro-posta ministeriale della scheda stampatad' ufficio, sia pure migliorandola, perabbondanza ed a vantaggio degli anal-fabeti con l' adozione di qualche segnografico o colore che rendano anche piùfacile all' analfabeta il sicuro riconosci-mento del candidato pel quale tendevotare;

« che non sia nè giusto nè in-spirato a concetti democratici abbassareancora fino ad un decimo degli inscritti,secondo propone la Commissione, ilquorum sufficiente per la elezione aprimo scrutinio;

« g) che durante la discussione de-e-li articoli debbansi attentamente esa-minar:. le disposizioni procedurali, pro-curando che nella formazione dei segginelle operazioni di votazione e di scru-tinio sia reso meno facile al potere ese-cutivo esercitare indebite influenze permezzo dei suoi orgaili e delle Ammini-strazioni locali ».

I Muri 1 !Fottindol prossimo COME 80CiR1iSid

In due lunghissime sedute, la Dire-zione del Partito Socialista ha tracciatoi lavori del prossimo Congresso sociali-sta nazionale.

Nessuna deliberazione di .straordina-ria importanza è stata presa, i temiessendo tutti improntati a carattere, di-remo così, di ordinaria amministrazione.

Rileviamo tuttavia che fu riconosciu-ta la utilità imprescindibile di mante-nere una tattica unica per tutte le ele-zioni politiche.

Questa deliberazione non é priva diimportanza, anche per i partiti affini,poiché non saranno probabili accomoda-menti o transazioni particolari a secon-da l' opportunità della lotta nei variambienti.

Rimane a vedere quale sarà la tat-tica unica che decreterà la DirezioneCentrale, perchè se essa sarà intransi-gente escluderà la possibilità anche deiblocchi popolari.

Interessante è la decisione presa chenon potranno essere candidati socialistise non coloro che risultano iscritti alpartito da almeno cinque anni, salvo leeccezioni autorizzate volta per voltadalla Direzione del Partito.

questo un buon colpo dato aifrettolosi che inserivano al partito so-cialista quando le circostanze elettoralisembrano favorevoli al partito per darela scalata all' ambito seggio.

Anni addietro questo giuoco erafatto su larga scala, e molte reclutedel partito socialista non erano che laconseguenza del facile . successo checonseguivano — in una massa popolare— giovani professionisti audaci, adde-strati all' eloquenza spicciola dei co-mizi, i quali, improvvisati socialisti,conquistavano pubbliche cariche...

Il Secolo commentando questa dispo-sizione dice che essa è, in qualche mo-do, una doccia fredda per gli arrivisti...

La conferenza internazionaleper la navigazione.

La catastrofe del Titanic ha offertooccasione al governo imperiale germe-fico di proporre al governo d' Italia ead altri governi la conclusione di unaConvenzione fra gli Stati marittimi in-teressati allo scopo di stabilire le con-dizioni di sicurezza da imporsi alle naviche trasportano passeggeri.

Il R. Ministero degli affari esteri harisposto che si associa di buon gradoall'iniziativa del governo tedesco e pren-derà parte ben volentieri ai negoziatiche si intraprenderanno a tale riguardo.

viaggiatori la possibilità di orientarsi e direttificare il cammino. Il sussidio infined s- i segnali di soccorso in caso di pericolo,

, nel deserto non meno provvidenzialeche nel mare.

E se a tutti questi vantaggi si contrap-pongono quelle mille insidie, che il vento,la sabbia, le fiere ed i predoni tendonocontinuamente ali' uomo — bisogna purconvenire che il risultato immediato diuna larga adozione della radiotelegrafiacampo, sarà quello di garantire, di inten-sificare e di estendere le vie carovanieredi vincere la concorrenza commerciale dialtre nazioni ; di convergere alle nostrecoste i prodotti dell' interno (Alto Fezzan-Bornu-Uadai Tibesti-Kanem-Bat•ghirmi) as-sicurandoci i capisaldi delle grandi arterieSudanesi. Analogamente possiamo conclu-dere per le arterie della Somalia e dell'E-ritrea rispetto all'Abissinia 1). Nuovo im-pulso ne trarranno tutti i nostri traffici eil benessere economico arriderà alle nostreterre.

Corrispondentemente ad una equa di-stribuzione delle stazioni r. t. fisse perevitare la possibilità delle interferenze, im-piegando all' uopo a seconda delle distan zei vari impianti già esperimentati al Bena-dir (stazione di kw. V, i 1, 1,5 e 3 ; ondedi 150, 300, 600 e 1000 metri — doppiasintonia di periodo e di frequenza), — oc-correrà dunque provvedere con sollecitudinegii apparecchi portatili carovanieri. — Que-sti potranno essere tanto del tipo a zaino (3km. di portata); quanto del tipo a carro(40 km.).

Se non siamo male informati, é già statostudiato un nuovo tipo assai ingegnososomeggiabile dai cammelli, e che costituiscela più perfetta applicazione del genere.

Orbene, tutti i concetti suesposti, impli-cano la necessità d' iniziare ed espletare inAfrica tutta una vera e propria politicanel campo della Radiotelegrafia, intima-mente connessa ad una seria organizzazionedi una industria nazionale e di un nuovopersonale civile che agisca nell' interessedella Patria.

La R. Marina nelle sue campagne afri-cane, ha fatto veramente miracoli, creandostazioni in luoghi privi di ogni elementarerisorsa 2); — ma è ovvio che, eccettuatele operazioni di guerra, il personale mili-tare non possa e non debba adibirsi a scopicommerciali.

La questione acquista poi eccezionaleimportanza, quando si consideri la oppor-tunità di una vera e propria penetrazionecivile, oltre i limiti delle zone di conquistaper assicurarci le Fonti del commercio neipaesi dell' interno, e ciò sia detto non soloper i paesi trafficanti con la Libia, ma an-che per quelli trafficanti colle colonie delMar Rosso e dell' Oceano Indiano.

Quando le popolazioni indigene si sa-ranno rese conto dei benefici inestimabiliche la Radiotelegrafia offre alle comunica-zioni,come potranno non desiderare presso di

1) Sulla penetrazione del Suda,' per /a viadi Tripoli, vedi le bellissime pagine scritte dalBRUNIALTI (op. citata) 203 e segg. In esse, dopoavere accennato ai vani tentativi di altri Stati pro-pugna la via di Tripoli, come l' unica che si pre-senti sotto ogni altro aspetto per la possibile efacile penetrazione del Centro d'Africa. Quanto allealtre colonie del Mar Rosso e dell' Oceano Indiano,possiamo aggiungere che una oculata azione di-plomatica presso la Corte Abissina, ci condurrebbeall' esercizio di concessioni radiotelegrafiche nonmeno proficue di quelle ferroviarie.

2) Vedi ad esempio : Relazione Micchiardisulla Cdmpagna R.1 del Benadir, 1903, p. 5.

sè l impianto di quelle minuscole stazioni,che con fili invisibili aprono tutte le portodel commercio, a dispetto delle distanze,del maltempo, dei nemici tutti ? Non sié visto- forse con quale sbalordimentoaccolta la prima piccola linea radiotelegTa-fica, inaugurata fra Mogadiscio e Mecca nel1008 ? — Gli italiani furono adorati comeemissari di Allah ! — Tale prezioso ammae-stramento non deve sfuggire all' Italia, chesi é accinta ad una gloriosa impresa civi-lizzatrice. L' Italia puó e deve aprirsi l' in-terno del continente Nero a mezzo dellasua Telegrafia senza fili. — iTn' opera si-mile non può però esplicarsi con personalemilitare, poiché ne verrebbe snaturato loscopo, sollevando in pari tempo 9 sospettodegli altri Stati o delle libere popolazioniindigene. Il personale di Marina apparireb-be sempre come un pericolo per l' integritàterritoriale, non si vedrebbe in esso cheuna vera invadenza manu militari.

Ma considerata la speciale attitudineche il personale militare presenta in ge-nere a disimpegnarsi sotto climi diversi,nelle condizioni più disagiate e coi mezzipiù semplici, non sarebbe male studiare laquestione della reclutabilità del personalecivile r. t., Ira quegli elementi che giàsotto le armi dettero buona prova di sà.— Questo personale di ex radiotelegrafistidella Marina e della Guerra potrebbe poieventualmente completarsi col personale dialtre pubbliche amministrazioni d' indoletecnica. Si avrebbe cosi tutto un corpo ra-diotelegrafico civile, assai superiore per nu-mero e capacità a quello di cui potrebberodisporre altre nazioni.

Invero, se il Ministero italiano delleRR. Poste avesse nella gara del 1911 ac-colta anche P idea di un cimento interna-zionale di radiotelegrafia, si sarebbe stupitodi quanti e quali elementi può disporrel' Italia stessa ; l' Italia, che ricorre ancora.per le stazioni del suo naviglio commer-ciale ad una compagnia straniera !

Abbiamo accennato ai vasti orizzontieconomici e politici, che la radiotelegratiaapre alla patria in Africa; pertanto asse-riamo, senza tema di dccessività, che la stessaattuale conquista, deve ineluttabilmente so-spingere ad intensificare l'applicazione dellaTelegrafia senza fili nei vari territori sucui man mano avanzeranno le armi italiane.Se, come sembra, si é già fatta sentirela mancanza di mezzi aerei di collegamen-to 1 ) ; più si procederà nell' interno, e piùtale mancanza ingigantirà. — Orbene, do-vremo noi rifornirci perpetuamente pressola lontana industria inglese, o non piut-tosto promuovere con ogni sollecitudine losviluppo delle prossime officine italiane?Chi calcoli per poco l' enorme perdita ditempo e di denaro che costa a noi il rifor-nimento all' estero, non può non decidersiper l' ultimo partito.

(Continua) Dott. Ubaldo Baldi

(I)alla Rivista delle Comunicazioni).

I) Vedi in proposito: lettera di S. SESTI 13marzo 1912 (N. 2618) in relazione alla autodifesaPecori. Girardi pubblicata sul Giornale d'Italian. 74. — Dico fra l' altro la lettera: « A guerra« finita (e per conseguenza a critiche permesse)« tornerò sull' argomento o prometto di dimostrare« come e perchè l' Italia, che più di ogni altra« nazione ha speso per la Radiotelegraf1a, di cui« è madre, — occupi in questo campo uno degli« ultimi posti, sia dal lato della organizzazione dei« servizi, sia dal lato tecnico ». — Citiamo, fa.cendo, si comprende, le nostre debite riservo, e nongià per trarre argomento di critica militare sib-bene per spronare alla preparazione civile.

Page 2: I Mr 1 ttn dl pr COME 80CSdopac.bibliotecauniversitaria.pi.it/opacpisa/opac/pisa/96...PR LTR L ICAO EI IEI AIMEAE tà, n d n rrr n pr l prdzn vndt drtt d nr lntr.Spd vn ph ptl e frrvr

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La guerra a TripoliBUKAMESC, 3 — Il generale Ga-

rioni, per affermare la nostra padronan-za delle carovaniere provenienti dallaTunisia ha ordinato questa mattina unaazione offensiva verso sud, dove sospet-tava si trovassero gruppi di arabo-tur-chi a piedi e a cavallo.

Presero parte a questa spedizione unbattaglione del 60.o fanteria ed un bat-taglione di ascari con mitragliarici edrappelli di minatori del genio.

Dopo non lunga marcia queste truppes' abbatterono in circa duemila arabo-turchi trincerati, e sostenuti da cava-lieri e da mitragliatrici.

Il battaglione ascari, appoggiato dalbattaglione del 60.o aprì subito il fuococontro i trinceramenti, ma poco stantesi lanciò decisamente all'assalto allabaionetta impadronendosi delle trinceee fugandone il nemico cui inflisse gra-vissime perdite. Furono dai nostri con-quistate varie centinaia di fucili e dialtre armi abbandonate dai fuggiaschi.Tutto il campo di battaglia era cosparsodi morti.

I nostri perlustrata per buon trattola carovaniera rientrarono poi vittoriosial campo recando seco trofei di guerra.

Le nostre perdite sono state di cin-que ascari morti, - trasportati al campo,e di una quarantina di feriti, dei qualiuno grave.

Morale delle truppe altissimo.

TRIPOLI, 3 — Stamane un reggi-. mento misto, al comando del colonnelloLisi Natoli e squadroni di cavalleria« Lodi » e « Guide » hanno eseguitouna ricognizione a sud di Gargaresc.

Sono state costituite due nuove ban-de di arabi Galiel e Tarhuna, la primaal comando del tenente dei bersaglieriMariani, l' altra al comando del tenentedi fanteria Spiga.

Domenica verrà inaugurata, con lointervento delle autorità, la stazioneradiotelegrafica ultrapotente.

— L'Agenzia Stefani comunica indata del 4 sera

Un altro dispaccio dell'AmmiraglioViale annunzia che alle 9,30 cioè pocopiù di tre ore dopo l'inizio, lo sbarconella baia di Kalitea era completamenteultimato. Le operazioni, svoltesi congrandissima celerità, non hanno incon-trato alcuna resistenza, é sono statefavorite dal buon tempo. Le truppe ne-miche si sono ritirate sulle alture dellapenisoletta di Rodi. •

Echi dalla ProvinciaS. Ermo (Lati).

Alla stazione di Fauglia è sceso ilsoldato del 52° fanteria Balluschi En-rico, ricevuto da una squadra ciclistica,mentre le campane dei paesi vicini suo-navano a festa.

Sparsasi la notizia, tutto il 'paese,preceduto dal tricolore, si recò incontroal valoroso reduce, che fu portato intrionfo per le vie fantasticamente illu-minate al Circolo filodrammatico fu of-ferto un sontuoso rinfresco : il maestroCOM unale Vittorio Torchio pronunziòun patriottico discorso, chiudendo colgrido di viva Tripoli.

Dopoffichè il popolo tutto accompa-mi ò 1' eroe fra le braccia dei suoi cari,ts<che ansiosi l' attendevano.

Calcinaia.

Ricevuto da tutta la popolazione,dalla filarmonica, e dal Comitato per ifesteggiamenti, è arrivato il soldato del52° fanteria Dori Valente (tiglio dei co-

Ioni della fattoria Pachò): il paese eratutto imbandierato, e le campane suo-navano a stormo.

Il Dori accompagnato dal caporalmaggiore Ettore Tossini, si è recato inmunicipio ove dal sindaco e dalla Giuntaè stato offerto un verrnout (l'onore, men-tre la filarmonica suonava la marciareale: al valoroso reduce è stato por-tato il saluto della popolazione dal no-stro sindaco.

La filarmonica suonò la marcia reale,quindi il corteo dopo aver attraversatoil paese, si sciolse.

Crespina.

Telefono pubblico. — La GiuntaComunale ha definito le pratiche per loimpianto del Telefono interurbano. LaCabina pubblica sarà impiantata nell'uf-ficio comunale e la tariffa con Pisa saràdi cm. 50. Potranno ottenersi comuni-cazioni con tutta la Toscana e con leprincipali città d'Italia. La pratica fudefinita con l' Ispettorato di Pisa dal-l'on. Arnaldo Dello Sbarba e dall' asses •sore cav. Niccolai.

All'on. Arnaldo Dello Sbarba ed alcav. Niccolai i nostri ringraziamenti.

Sull' accordo col BrasileUna smentita necessaria

Il « Messaggero » si dice in gradodi smentire nel modo più esplicito lavoce secondo la quale tra i Governid' Italia e del Brasile si starebbe nego-ziando un trattato di commercio e diemigrazione sulla base della abrogazionedel decreto Prinetti, in compenso delquale il Brasile accorderebbe sensibiliagevolazioni ai nostri prodotti commer-ciali. Il nostro Governo ha deciso dinegoziare il trattuto di commercio, macon assoluta indipendenza da ogni ac-cordo in materia di emigrazione, accor-do che si ritiene tutt' altro che immi-nente e per nulla fondato sulla abroga-zione del decreto Prinetti, che si limita,come è noto, a vietare l'emigrazionesussidiata da Governi stranieri.

L' ultima decisioneper l' applicabilità della tassa d' eser-

cizio ai preti.

La decisione è, ci piace constatarlo,della Giunta provinciale amministrativadi Torino, la quale alli 18 gennaio 1912,con motivazione stesa dall' avv. Carne-nano, muta completamente la sua giu-risprudenza stabilita con la precedentedecisione 21 settembre 1911.

La decisione che commentiamo ri-chiama la dottrina e la giurisdizionesulla questione, e con numerosi richia-mi a varie leggi speciali, dimostra -chequella del sacerdote deve considerarsiné più nb meno che una professione,come ogni altra soggetta alla tasse, es-sendo insussistente la pretesa che l' e-sercizio sacerdotale sia sacro ministeroe perciò diverso dalla professione.

Ecco la massima

« La spiritualità del ministero sacer-dotale non basta ad escludere la tassa-zione tutta volta che l' esercizio del mi-nistero stesso praticamente ed in realtàsi accompagna alla produzione di mate-ria di proventi, e punii anche i pro-venti stessi siano percepiti senza inten-zione di lucro e di temporale van-taggio ».

La decisione inoltre affronta unaquestione che mai finora era stataespressamente prospettata : quella se ilsacerdote possa considerarsi - quale im-piegato e quindi sottratto zilla tassa-zione. La questione fu ampiamente svoltanel numero del 17 febbraio 1912 del-l' Epoca e abbiamo la soddisfazione di

vedere la tesi del nostro confratello ac-colta e suffragata da cosi autorevole re-sponso con le massime seguenti :

« Il sacerdote non può considerarsicome impiegato della chiesa sebbene siainvestito di beneficio e di cura d'anime.

« Il semplice sacerdote incardinatoad una diocesi non può essere conside-rato un impiegato della diocesi stessa;nò l' investito di un beneficio od unparroco può giustificarsi quale impie-gato del beneficio e della parrocchia ».

Parrà strano ai lettori questo ripe-tersi di sentenze su questo argomento,benchè quelle di cui noi abbiamo finorafatto parola non siano che un esiguis-situo campionario di quelle che in tuttaItalia si vanno man mano producendo.

strana davvero questa singolareritrosia dei preti a fare il loro debito dicittadini che devono pagare, sotto formadi imposte, tutti quei vantaggi e como-dità di cui pure godono, come gli altri-cittadini del consorzio umano.

Ma essi sono rimasti con la menta-lità e con l' animo ai tempi per sempredefunti in cui ogni privilegio era con-sentito al sacerdote, e non sanno affia-tarsi a vivere alle stesse condizioni didiritti e di doveri, degli altri cittadini.

CONCORSINella Scuola di Agricoltura di Mi-

lano. — É bandito un concorso per unposto di applicato di Segreteria pressoquesta Scuola con lo stipendio annuodi L. 1200.. Le domande debbono essereindirizzate al Ministero di Agricolturail 26 corrente.

Calcoli suMoli.Quello dei calcoli renali o vescicali é

una malattia di cui tutti, per gli atrocidolori e coliche che reca, sanno cosa pen-sarne.

Però, intendiamoci bene ; in fatto dicalcoli, renali specialmente, non é il dolorequello che deve farci spavento, ma bensì leconseguenze che essi possono portare sullacompagire anatomica e sulla funzionalitàdell'organo. Che se, come raramente suc-cede, la presenza di calcoli nel rene o invescica non destasse dolore o colica alcuna,non é il caso di rallegrarsene troppo, per-ché in tal caso la insidiosità del male puòportare nell'organo lesioni lente ma gravi,a cui non é facile poi rimediare.

Ed il fatto di calcoli insidiosi formatisisenza destare dolore non é un fatto raro.

Il NEGRETE riporta il caso di un uomodi 70 anni che aveva nell'uretra la bellezzadi 29 (dico ventinove) calcoli, di variagrossezza : da quella di una capocchia dispillo a quella di un pisello.

La presenza di questi calcoli fu rilevatadal fatto che 3 o 4 giorni il malato nonpoteva orinnre che a gocce. Il che fa sup-porre che l' impegno di questi calcoli nel-l'uretra datasse da poco tempo ; per cui lamigrazione di tali calcoli si può dire cheavvenne senza dolore. Dice il GuyoN, ilfamoso urologo, che allato a coloro neiquali la migrazione dei calcoli attraversol'uretere produce coliche nefritiche, vi sonoaltri in cui i calcoli stessi marciano in si-lenzio e cadono in vescica senza che il ma-lato abbia coscienza alcuna della migrazionedi essi.

Bisogna pero stare attenti alle orine, aisedimenti che esse possono dare e a qua-lunque segno, sia pur piccolo, di -dolorerenale o lombare. Nel sospetto bisogna ri-correre all'Antagra, il noto rimedio enti-gottoso, il -solvente per eccellenza dell' a-cido urirg (Casa Bisleri di Milano). L'An-tagra ha guarito casi di calcoli gravissima,che minacciavano seriamente la integritàrettale.

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CROATA— Venerdì mattina. alle ore 8,40,

giunse nella nostra città da Derua undrappello di richiamati della classe 1888appartenenti al 22.o reggimento fanteria.Erano a riceverlo tutti gli ufficiali e isoldati del presidio, le associazioni cit-tadine, i garibaldini e i reduci, gli stu-denti di tutti gli Istituti, le musiche diPisa, di Calci e dell'Istituto di corre-zione paterna.

Il corteo, tra due fitte ali di popolo re-stante, percorse la via Vittorio Ema-nuele e i Lung' Arno imbandierati, tino

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alla caserma Umberto I. dove il popoloentrò per plaudire ancora una volta ireduci della guerra.

In caserma, il maggior generale cav.iNiccola D'Avanzo rivolse loro calde pa-role di saluto a nome degli ufficiali edel Reggimento orgoglioso.

- Il Consiglio comunale nella se-duta di venerdi sera dopo lunga discus-sione approvò in massima il progetto dielettrificazione della linea tramviariaPisa-Marina e deliberò di passare in unaprossima riunione alla discussione degli

- Il tenente colonnello cav. AlfredoGatteschi, che fin dalla partenza del22.o fanteria tenne il comando del no-

stro Deposito, è stato chiamato al campo

di Derna al comando di un battaglione,

in sostituzione del tenente colonnelloCiglio, ammalato.

Al brillante e compito ufficiale dallacittadinanza più eletta venne offerto unbanchetto di augurio di splendide vitto-rie e di celero carriera.

- L' egregio sig. Gino Cristiani, fi-glio dell'amico carissimo Adolfo, ha pre-stato giovedi mattina giuramento inpubblica udienza al Tribunale per l' in-vestimento dell' ufficio di procuratorelegale esercente. É questo il primo passoalla carriera, che gioventù, intelligenzaed energia, doti che racchiude in sesig. Gino, percorrerà celermente fortu-nata e colma di soddisfazioni.

- Riportiamo con piacere P ordine delgiorno, che la benemerita società operaiadi Pisa ha deliberato, per sempre più eter-nare la gloriosa memoria del nostro con-cittadino Antonio Pacinotti.

« La Società Operaia, Mutuo Soccorso,ed Istruzigne di Pisa

« memore delle Onoranze popolari daessa iniziate per l offerta della Medagliad' oro ad Antonio Pacinotli nel nome delPopolo pisano

« in considerazione dei meriti altissimilei quali si re e celebre in tutto il mondocivile l' Illustre Inventore della Dinamo;

« visto l' ordine del giorno del ComitatoCittadino di Pistoia facente voti perché lacasa in Pisa OVB nacque e mori AntonioPacinott i sia dichiarata Monumento Nazio-nale e che per parte del Governo sia prov-veduto all' avvenire dei figli del GrandeEstinto

« si associa unanime all' ordine delgiorno stesso, facendo voti vivissimi per ilsuo accoglimento, e a tal uopo rivolge vivapreghiera al suo Presidente ad onorem on.ing. Ettore Sighieri perché se ne facciasostenitore in Parlamento insieme agli Ono-revoli Rappresentanti politici di Pisa e diPistoia ai quali pure sarà comunicato ilpresente ordine del giorno ».

Sappiamo che a tale ordine del giornoquasi tutte le associazioni che organizzaronoe presero parte ai festeggiamenti popolariin onore del grande fisico hanno già fattoplauso.

- Il Ministro della P. I. on. Ore-daro ha concesso alla bibliotéca dellaSocietà operaia della nostra città lire200.

- Gli studenti di mineralogia. geo-logia e agraria, guidati dal prof. Gio-vanni D'Achiardi, si recheranno per una

sc ientifica all' isola dell'Elba.

STA.TO CIVILEdal I al 7 maggio 1912.

NASCITE DENUNZIATEMaschi N. 17 - Femmine N. 9

Nati morti N. 3MATRIMONI

Castellani ing. Virgilio di Milano, conGaliberti Maria di S. Marco alle Cappelle,celibi - Tognetti Renato con Baldaceirichetta, celibi, di S. Giovanni al Gatano- Annunzi Giuseppe con Madrigali Pia,celibi, di Pisa - Scatena Gino di Pisa,con Baccetti Rosa di S. Giusto in Cannicci,celibi - SCRIIIIIlli Egidio con Pierini Ghia.celibi, di Pisa - Seguenza Odel con VolpiLeopolda, celibi, di Pisa - Salutini Rug-gero con Graziani.Annita, celibi, di Pisa- Benedettini Ranieri di S. Piero a Grado.con Serafini Lucia di Marina di Pisa, ce-libi -- Moggia Quadrio con Civolani Edvige,celibi, di S. Marco alle Cappelle.

PUBBLICAZIONI DI MATRIMONIOPardini Nello con Verricelli Azelia, ce-

libi. di S. Giovanni al Gatano - BarsottdEgidio di Pisa, con Bandini Clementinadi S. Michele degli Scalzi, celibi - Ru-gani Angiolo con Saviozzi Ararla Francesca,celibi, di Pisa.

MORTIZani Enrico, vedovo 81, di Pisa -

Landi Niccola, coniugato 36, di Vaglisotto- Raglianti Alberto, coniugato 62, di Pisa- Dell' Omodarrne Massimiliano, vedovo80, di S. Marco alle Cappelle - Crecchinei Martini Caterina, coniugata 57, diPisa - Caldani Francesco, coniugato 58,di Pisa - Staccioli nei Cianelli Vittoria,66, di Pisa - Abati Augusto, vedovo 76,di Pisa - Bieci vedova Lorenzi Ida, 64,di Pisa - Gori Palmazio, coniugato 71,di Bagni S. Giuliano.

e più n 6 al disotto di 5 anni.CAMBIAMENTI DI RESIDENZ A.

(Emigrati)Orsini Torquato, a Cecina - Mannocci

Giuseppe a Portoferraio - Frediani Fran-cesco, a Catanzaro - Baccerini Pia, a S.Giuliano.

Grossi Angiolo, a Camporgiano Car-doni Ranieri, a Genova - Camaciali Pirro,e Cartotti Giacinto a S. Giuliano.

Pierani Velia, a Lucca - Ghiozzi Ro-berto, a Livorno.

(Immigrati)Vincenti . Eletta, da Londra - Velea

Maria, da Savona - Proserpio, da NapoliGapiale Amedeo, da Bologna.

Becherini Oreste, da Cuneo - Barta-lini Ismene, da Carrara Gihestoni Lelio,da Bologna - Chericoni Ferruccio, daCaleinaia.

Dacomo Maria, da Viareggio - LamiDag,oberto, da Piombino - Grinenco Gio-vanni, dalla Russia.

ATTI GIUDIZIARIISunto degli atti legali inseriti nel nu-

mero 87 (30 aprile 1912) del supplenzentoal foglio periodico della R. Prefettura.

- Società cooperativa di consumo frail personale addetto alla fabbrica Saint Go-bain, porta a Mare Pisa. Situazione deiconti al 31 dicembre 1911.

- Con deliberazione presa nell' adu-nanza del 25 marzo 1912, di cui con de-creto del Tribunale Civile di Pisa, fu or-dinata la trascrizione e pubblicazione aforma di legge, l' assemblea generale deisoci della società anonima cooperativa diconsumo fra i Ferrovieri di Putignano,approvò a unanimità in parziale modifica-zione respettivamente degli articoli 3, 4.6, 7, 44 - che la Bandiera sociale sia dicolore bianco - che le azioni possano es-sere completate dai soci anche con versa-menti volontari - che possano far partedella Società tutti i ferrovieri in attivitàdi servizio come in quiescenza - che ognisocio possa possedere fino a dieci azioni -che gli atti sociali debbano essere pubbli-cati nel giornale « Cooperazione Italiana »di Milano. Ed in aggiunta all' articolo 9che « tutti quei soci che per esigenze delservizio o per altri giustificati motivi deb-bano allontanarsi dalla residenza e ritirarsidalla società, possano esservi riammessisenza pagamento di tassa d' ammissione ».

- Affari trattati dalla Commissioneprovinciale di beneficenza nella seduta deldi 25 aprile 1912.

Una buona azione a PisaUna buona azione acquista sempre del-

l' importanza quando è confermata, ma ilsuo ricordo non sarà mai così vivo comequando essa è ricordata da una personaconosciuta, della quale possiamo apprezzarela sincerità. Il Signor Pucci Egisto, VialeUmberto P, 18, Pisa, ci comunicava

« Mio figlio Amilcare ha fatto moltecure ed ha preso diverse medicine, perliberarsi dal mal di reni che aveva dacirca due anni, ma tutto fu inutile. Di-ceva di sentire sempre il bisogno di starecoricato perché sulla sedia non potevaprendere riposo. Quando era costretto achinarsi o curvarsi si lamentava di fitteatroci al dorso. Non aveva più l' energiapropria alla sua giovane età, e lo vedevotriste e scoraggiato.

« Gli consigliai di far uso delle PilloleFoster per i Reni (in vendita presso laFarmacia Fili Bottari, Sottoborgo. 3, Pisa)e ne ottenne un grande giovamento. Lacura che fece attenendosi alle prescrizionilo ha guarito perfettamente. Egli ricordasempre con gratitudine le vostre Pilloleperché lo hanno . liberato da un male dalquale temeva di non potersi piú sbarazzare.(Firmato) Egisto Pucci ».

Ptù di due (mai e me :o trascorsero eil Signor Pucci ci dice : « Mio figlio pensasempre con riconoscenza al vostro buonrimedio e dice che gli ha fatto un granbene, tanto che ora non si lamenta più dinessun male ».

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