i segreti del trattamento acqua domestico

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1/35 Tecnologie Innovative per la Casa I SEGRETI DEL TRATTAMENTO ACQUA DOMESTICO Questa guida può aiutarti a scegliere il depuratore adatto alle tue esigenze. La guida, come la Greentech srl non è legata a nessuna ditta produttrice di tali dispositivi.

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Page 1: I segreti del trattamento acqua domestico

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I SEGRETI DEL TRATTAMENTO ACQUA DOMESTICO

Questa guida può aiutarti a scegliere il depuratore adatto alle tue esigenze.

La guida, come la Greentech srl non è legata a nessuna ditta produttrice di tali dispositivi.

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Sommario

1. Panoramica Generale – pag.3

2. Come scelgo il depuratore per casa mia – pag.5

3. Microfiltrazione – pag.7

4. Ultrafiltrazione – pag.14

5. Osmosi Inversa – pag.16

6. Sistemi di antiallagamento per depuratori d’acqua – pag.20

7. Trattamento del calcare – pag.23

8. Prezzi per i depuratori – pag.27

9. I trucchi più usati per appiopparti un depuratore di cui non hai bisogno – pag.28

10.Leggi vigenti e decreti legge – pag.32

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Panoramica generale

La depurazione dell'acqua consiste nel togliere dall'acqua tutto ciò che è ritenuto dannoso per l'uso che se ne deve fare.

In Italia, la depurazione dell'acqua per uso umano viene fatta dagli acquedotti.

Deve essere già potabile prima di poter applicare un dispositivo di "trattamento acqua al punto d'uso" volgarmente detto "depuratore acqua domestico".

La potabilità è stabilita dalla legge in base a quantità massime di sostanze disciolte ritenute dannose.

Le quantità sono basate su Linee Guida emesse dal OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) dalla Comunità Europea, e pubblicate come leggi dal Ministero della Salute.

Ci sono tre considerazioni da fare:

A. In molti comuni, la soglia di alcune sostanze, viene superata.

Quei comuni forniscono acqua "potabile" solo in base ad una deroga alla legge. (L'esempio lo scandalo dell'arsenico scoppiato perché l'Italia per il terzo anno consecutivo ha chiesto deroghe alla Comunità Europea sul superamento dei limiti di arsenico in molti comuni italiani.

La gente ha bevuto acqua "potabile" in deroga per anni, senza essere avvisata fino a che non è scoppiato lo scandalo.

Con queste premesse tipicamente "italiane" chi ci garantisce che l'acqua del rubinetto sia sempre potabile? B. L'inquinamento è molto più veloce di quanto le leggi riescano a "filtrare".

Servono anni prima che i legislatori si accorgano e prendano provvedimenti riguardo a nuove sostanze nocive immesse nell'acqua.

Esempio: In Italia non esiste ancora un chiaro limite sui trialometani, sostanze nocive e alcune cancerogene, che si creano a causa del cloro usato per eliminare batteri dall'acqua.

Inoltre vari studi mostrano un aumento di sostanze antiparassitarie, medicine e droghe nelle acque le quali non vengono attualmente nemmeno cercate nelle attuali

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analisi per verificare la potabilità. C. Potabilità non significa qualità.

Per eliminare i batteri ad esempio si immette cloro, anche in eccesso, il gusto dell'acqua viene rovinato.

Lungo le tubazioni l'acqua accumula impurità, i tubi sono spesso vecchi e incrostati.

L’acqua a volte passa in tubi di piombo o amianto ed è abbastanza normale che l'acqua di rubinetto sia considerata di gusto mediocre o non buono anche se è potabilissima.

Anche se la propaganda dice che l’acqua di rubinetto è buonissima e più controllate delle acqua in bottiglia, questo si potrebbe (forse) riferire all’acqua che esce dall’acquedotto ma non a quella che esce dai rubinetti dopo chilometri di tubazioni fatiscenti.

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Come scelgo il depuratore per casa mia?

I principali tipi di depuratori acqua domestici per l’acqua da bere sono:

1. Microfiltrazione 2. Ultrafiltrazione 3. Osmosi Inversa

Poi ci sono impianti per il trattamento del calcare per la casa (tubature ed elettrodomestici)

4. Addolcitori 5. Magneti 6. Condizionatori d’acqua elettronici

Nella maggior parte dei casi un impianto a microfiltrazione o ultrafiltrazione è più che sufficiente per trattare l'acqua di rubinetto da bere e per cucinare in qualsiasi parte d'Italia.

Solo nei casi in cui è necessario abbattere il residuo fisso si rende necessaria l'osmosi inversa.

In breve in base all’acqua che ti fornisce il comune deve essere installato l’impianto di filtrazione corretto per rendere la tua acqua piacevole da bere per te e salubre per il tuo corpo.

Per eliminare il calcare oltre agli addolcitori tradizionali attualmente esistono tecnologie innovative e pulite, senza chimica, aggiunte di sale e senza alterare la formula chimica dell’acqua. Si tratta di condizionatori d’acqua elettronici.

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Tabella che mostra i vari sistemi di filtrazione

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Microfiltrazione

Spiegazione tecnica

La microfiltrazione è un processo di filtrazione che rimuove le particelle solide da un fluido o da un gas facendolo passare attraverso una membrana microporosa.

Tipicamente il diametro dei pori di queste membrane va dai 0,1 ai 10 µm (milionesimo di metro).

Alla microfiltrazione dell'acqua a volte si aggiungono scaglie di rame o argento microforate, essendo tali metalli antibatterici naturali e si antepone un processo di prefiltrazione articolata, basato sull'uso di principi attivi naturali (carboni attivi vegetali) capaci di raccogliere e trattenere a lungo sedimenti, cloro ed altre sostanze inquinanti.

In questo caso per evitare la saturazione, nei grossi impianti, persone esperte devono monitorare la capacità di filtrazione rimasta.

Il processo vero e proprio avviene per mezzo di filtri, in genere con un diametro dei pori inferiore o uguale a 0,5 µm (micrometri), le quali hanno la funzione di trattenere nelle loro maglie i microrganismi.

Efficacia nel campo del trattamento della acque destinate al consumo umano

L’impiego della microfiltrazione nel campo del trattamento delle acque per la loro potabilizzazione o affinamento è particolarmente indicato quando le sostanze indesiderate hanno una origine organica o composti a base di cloro.

La tabella seguente mostra le diverse capacità di assorbimento del carbone attivo (componente fondamentale della microfiltrazione).

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Limiti e rischi

Nelle diverse applicazioni possibili l’utilizzo dei carboni attivi presenta limiti. Un adeguato dimensionamento vedrà l’efficienza del sistema garantita per il suo impiego.

Il tema della proliferazione batterica all’interno dei Carboni Attivi deve essere considerato con la massima attenzione.

La struttura porosa e l’origine vegetale fanno si che i carboni attivi sono un ottimo terreno di proliferazione della flora batterica.

Quando il loro impiego è civile, destinato a migliorare il contenuto dell’acqua l’esperienza insegna che il rischio è elevato.

Qualità dei filtri

L’applicazione dei filtri a carbone attivo sull’acqua destinata al consumo umano è cosa seria.

Le mescole a volte possono essere di bassa qualità, con presenza di sostanze inquinanti.

Può succedere che la tenuta meccanica sia insufficiente e che il carbone migri portandosi dietro e quindi nell’organismo le sostanze che doveva rimuovere.

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Vantaggi e svantaggi per l’acquisto un impianto a microfiltrazione

Vantaggi:

- Il costo dell’impianto normalmente non è eccessivo e sicuramente inferiore ad altri tipi di impianti.

- L’impianto a microfiltrazione non va a diminuire i sali minerali presenti nell’acqua.

- L’impianto a microfiltrazione è molto efficace nel rimuovere cloro e cattivi sapori ed odori nell’acqua.

Svantaggi:

- Con un impianto di microfiltrazione c’è il rischio di carica batterica.

- Una volta che il filtro si esaurisce, il filtro comincia a rilasciare e pertanto a peggiorare l’acqua.

- La microfiltrazione non trattiene alcune sostanze che possono essere presenti nell’acqua come l’arsenico.

- Se l’acqua dell’acquedotto è molto pesante la filtrazione non risulta sufficiente per avere un acqua salubre.

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Filtri in linea per acqua di qualità scadente, alcuni consigli su come riconoscerli

Per un profano del settore, non è facile riconoscere a prima vista se un filtro è di bassa qualità o meno, qui a seguire diamo alcune indicazioni di massima che possono essere utili per la scelta. Filtri in linea: Possono essere GAC, ossia carbone granulare attivo, oppure carbon block.

DIFFIDA DEI FILTRI ANONIMI Nel primo caso è bene accertarsi che il contenitore sia pieno sino all'orlo, scuotendolo non deve fare il suono delle maracas. Questo per evitare che il filtro quando lavora coricato non abbia vie preferenziali di passaggio, creando pericolose zone di morta. Sempre per i filtri GAC se non è menzionata la granulometria del carbone, significa che il produttore non lo ritiene importante. Questo significa che la casa produttrice è poco competente e poco seria. La qualità del carbone anche se non necessariamente indicata sull'etichetta deve essere presente nella scheda tecnica.

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12/35 Tecnologie Innovative per la Casa Molti sono i filtri che vengono dai paesi asiatici con una bella etichetta con sopra impressa la bandiera degli USA, con scritto in piccolo a lato Design made in USA, serve a ingannare le persone, facendo credere che siano americani mentre la dicitura dice solo che è stato disegnato negli USA I filtri made in USA sono con etichette complete, con granulometria costante e ottima qualità del carbone utilizzato.

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Esempi di microfiltrazione

Filtro in linea a Microfiltrazione 1 micron

Filtro Microfiltrazione 0.5 micron (con argento, funzione antibatterica)

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Ultrafiltrazione

Spiegazione tecnica:

I sistemi per la depurazione dell’acqua a ultrafiltrazione sono composti generalmente da un particolare filtro detto "membrana ad ultrafiltrazione" i cui pori hanno una grandezza dell'ordine di 0,01 µm.(nanometro o micron = millesimo di millimetro).

Quindi filtra impurità di dimensione uguale o maggiore di 0.01 µm, alcuni sistemi ad ultrafiltrazione arrivano fino 0.005 µm.

E' il sistema più efficace mai realizzato per filtrare sedimenti, agenti chimici, virus ed endotossine lasciando inalterati i preziosi sali minerali.

Rimuove il 99,99% dei batteri, è persino in grado di eliminare batteri come entero-cocchi, escherichia coli, ecc. che presentano dimensione sino a 0.02 µm.

E' buona norma quando si utilizza un sistema di depurazione dell’acqua a ultrafiltrazione, abbinare un filtro a microfiltrazione: questo permette un miglior funzionamento e una maggior durata della capacità filtrante nel tempo.

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I vantaggi dell'ultrafiltrazione

L'ultrafiltrazione ha una capacità filtrante di circa 10 volte superiore ad una tradizionale microfiltrazione.

L’ultrafiltrazione lascia inalterati i sali minerali.

Un impianto a ultrafiltrazione a norma e di ultima generazione è totalmente efficace per eliminare virus e batteri.

Più dell’osmosi inversa domestica dove l’acqua osmotizzata viene sempre ri-miscelata con acqua non trattata.

Svantaggi dell’ultrafiltrazione

Se l’acqua dell’acquedotto è molto carica di minerali come il calcio, l’acqua rimane pesante e non piacevole da consumare. (gusto “molle”)

Le membrane dell’ultrafiltrazione devono essere sostituite periodicamente, non è sufficiente il lavaggio.

Di contro durano anche 10-12,000 litri.

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Osmosi inversa

Spiegazione tecnica:

In pratica, l'osmosi inversa per la depurazione dell’acqua viene realizzata con una membrana che trattiene le sostanze disciolte nell’acqua da una parte impedendone il passaggio e permettendo di ricavare acqua quasi pura dall'altra.

Questo fenomeno non è spontaneo e richiede che l’acqua venga spinta

attraverso la membrana da una pressione sufficiente.

Negli impianti più moderni si utilizza una pompa, in altri di concezione più vecchia l’acqua percola lentamente e si accumula in un serbatoio di raccolta.

Tale processo rappresenta la più fine tecnica di filtrazione dell'acqua, dato che i micro pori filtrano a livello di 0,001 µm.

La membrana osmotica riesce quindi ad eliminare dall’acqua la maggior parte delle sostanze disciolte e ad abbassare anche il contenuto di Sali e minerali.

L’osmosi inversa è quindi utile anche per desalinizzare l’acqua e per diminuire drasticamente il residuo fisso, se indicato.

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17/35 Tecnologie Innovative per la Casa TABELLA percentuali di trattenimento degli elementi inquinanti tramite un sistema ad osmosi inversa:

Elemento Percentuale Elemento Percentuale Ammonio 80-90% Cadmio 93-97% Silice 80-90% Calcio 93-98% Nitrato 85-95% Mercurio 94-97% Bromuro 90-95% Fosfato 95-98% Cloruro 92-95% Piombo 95-98% Fluoruro 92-95% Ferro 96-98% Silicato 92-95% Nickel 96-98% Sodio 92-98% Batteri 99,9%

A cosa serve un impianto domestico ad osmosi inversa

Capire il funzionamento è utile per scegliere un dispositivo adatto, senza farsi condizionare troppo dagli imbonimenti dei venditori e dalla pubblicità.

L’osmosi inversa è utilizzato nel trattamento dell'acqua, sia per la desalinizzazione, sia per la rimozione di tracce di fosfati, calcio e metalli pesanti.

Va sempre più aumentando, soprattutto nelle grandi città inquinate, la pratica di trattamento dell'acqua che arriva ai rubinetti domestici tramite apparecchiature filtranti basate sul processo dell'osmosi inversa.

I vantaggi dell'osmosi inversa

L'osmosi inversa non usa sostanze chimiche, come invece avviene nei trattamenti di demineralizzazione, quindi non presenta normalmente residui provenienti dal processo stesso. Le scorie solide, e i coloranti vengono eliminati totalmente, i composti organici, i batteri, i virus e gli ioni disciolti vengono eliminati per la maggior parte.

Composti organici del peso molecolare uguale o superiore a 250 vengono eliminati fino al 99%.

Svantaggi dell'osmosi inversa

Gli strumenti debbono essere ben protetti da fenomeni di corrosione e da cessioni di ioni metallici (per esempio ferro e rame) dalle condutture.

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18/35 Tecnologie Innovative per la Casa L’osmosi inversa applicata su acqua di rubinetto non eccessivamente cariche di calcio magnesio, può causare una eccessiva demineralizzazione. Il Min. della Salute richiede che il consumatore venga sempre messo in guardia da questi pericoli dall’azienda installatrice/venditore.

L'osmosi continua! Un'acqua così fortemente "desalinizzata" attira, per osmosi, acqua corporea più satura, per esempio di ioni di calcio e di magnesio.

Quindi, se bevuta, può avere un forte effetto demineralizzante.

La portata d'acqua dell'apparecchiatura ad osmosi inversa è molto limitata. La maggior parte dei modelli sul mercato erogano circa 1 litri al minuto e sono venduti a caro prezzo.

Il processo dell’osmosi inversa ha una parte d’acqua che viene scaricata e quindi sprecata inutilmente. Dipende dalla qualità e dalla grandezza delle membrane osmotiche. Alcuni depuratori domestici, pur essendo venduti a caro prezzo hanno un tasso altissimo di acqua scartata, arrivando anche ad un rapporto di 3 0 4 litri di acqua scartata per litro di acqua erogata.

Questi apparecchi necessitano di manutenzione periodica che se non fatta può anche peggiorare la qualità dell’acqua erogata.

Per evitare la eccessiva demineralizzazione del’acqua, tutti gli apparecchi sono provvisti di un bypass di regolazione. Questo viene spesso spacciato per “regolatore di salinità”. Si tratta di una propaganda truffaldina.

Quello che succede in realtà è che l’acqua osmotizzata, troppo priva di minerali viene miscelata con acqua che è stata solamente pre-filtrata.

A questo proposito la qualità dei prefiltri assume una certa importanza.

Diventa evidente che le caratteristiche di filtrazione decantate dai venditori non corrispondono MAI alla realtà dato che l’acqua erogata non è osmotizzata ma miscelata con acqua non osmotizzata.

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Esempi di impianti ad osmosi inversa

Impianto obsoleto con tre membrane, accumulo e lampada UV. Spesso prodotto in China.

Essendo presente un accumulo è necessario avere un lampada UV per impedire la formazione di colonie batteriche nell’acqua stagnante.

Impianto ad osmosi inversa con prefiltrazione a carboni, questo tipo di impianto produce acqua diretta quindi non richiede lampada UV. In questo caso l’impianto usa la pressione della rete idrica dell’abitazione quindi non richiede la pompa e quindi non necessità elettricità.

Impianto ad OSMOSI inversa con prefiltrazione a carboni e con pompa. E’ importante verificare la qualità dei prefiltri, la grandezza e il numero delle membrane e la qualità della pompa. Un'altra cosa importante è la quantità di tubicini e raccordino presenti all’interno. Alcune macchine anche se vendute a caro prezzo hanno

materiali scadenti o eccessiva raccorderia dove l’acqua potrebbe ristagnare.

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Sistemi di Antiallagamento per depuratori acqua Premessa importante: Questi impianti hanno il rischio di perdite d’acqua. I rischi si possono escludere o essere ridotti solo quando:

1. gli impianti sono progettati bene 2. i componenti sono di qualità 3. l'assemblaggio è fatto con cura 4. l'installazione viene fatta con cura e prevenendo i possibili rischi legati a

situazioni contingenti

I sistemi antiallagamento per intervenire devono ricevere i segnale di perdita d'acqua in maniera meccanica oppure in maniera elettrica. Nel primo caso i sistemi avvertono il flusso totale, che se supera la soglia limite impostata, bloccano l'erogazione di acqua.

a. Waterblock

Il più conosciuto è sicuramente il Waterblock, prodotto in Italia come accessorio per l'industria dell'elettrodomestico, in special modo delle Lavatrici e delle Lavastoviglie.

waterblock

Il Waterblock presenta diversi punti di forza:

Si collega a monte dell'impianto e quindi protegge installazione e macchinario Non necessita di collegamenti elettrici Costa poco

I punti che lo penalizzano sono:

Poca sensibilità nel caso di microperdite (interviene sono dopo 20 litri) Riarmo meccanico (bisogna premere il puntino rosso)

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21/35 Tecnologie Innovative per la Casa Il principio di funzionamento del Waterbock (protetto da brevetti) è legato ad una turbina che fa girare e quindi avanzare un pistoncino che ritorna al proprio posto se non raggiunge la quota impostata. Se la supera blocca in maniera irreversibile il flusso d'acqua.

b. Waterleaks

Un altro dispositivo antiallagamento di blocco meccanico per gli impianti di trattamento acqua.

Si tratta di un sensore tipo spugna (le pastiglie bianche) che rileva umidità o acqua e gonfiandosi spinge un pistoncino che blocca il passaggio dell'acqua. Il Waterleak presenta più svantaggi che vantaggi ed è scarsamente utilizzato. Punti di forza:

piccolo ed economico non necessita di collegamento alla rete elettrica

Punti di svantaggio

deve essere installato all'interno di impianti e deve essere posizionato dove l'acqua di una eventuale perdita si accumula

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è molto sensibile all'umidità gestisce passaggi d'acqua modesti

c. Antiallagamento elettronici

Gli Antiallagamento elettronici sono costituiti da una scheda elettrica e relativa sonda che avvertono la presenza d'acqua e quindi comandano un dispositivo di chiusura (generalmente una elettrovalvola normalmente chiusa) interrompendo l'alimentazione elettrica.

I sistemi antiallagamento elettronici sono per lo più utilizzati all'interno degli impianti di trattamento dell'acqua potabile, vedi osmosi inversa, microfiltrazioni o frigogasatori; questo perché elettrovalvola è già presente al suo interno. Punti di forza

interrompono sia il flusso d'acqua sia l'alimentazione elettrica mettendo in sicurezza l'apparecchio

sono molto sensibili, e captano la minima perdita

Punti di debolezza

non possono essere installati fuori da un corpo macchina di un erogatore devono essere sempre associati ad una elettrovalvola normalmente chiusa

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Trattamento del calcare

La durezza dell'acqua La durezza dell’acqua è associata con il famigerato “calcare”. Minerali come calcio e magnesio si accumulano dalle rocce nell’acqua durante il suo viaggio. Viene generalmente espressa in gradi francesi (ºf), dove un grado rappresenta 10 mg di carbonato di calcio per litro d'acqua. In genere, le acque vengono classificate in base alla loro durezza come segue:

fino a 7ºf: molto dolci da 7ºf a 14ºf: dolci da 14ºf a 22ºf: mediamente dure da 22ºf a 32ºf: discretamente dure da 32ºf a 54ºf: dure oltre 54ºf: molto dure

Danni a cusa della "durezza” dell’acqua Le acque ricche di calcio, evaporando per effetto della temperatura, provocano un progressivo accumulo di carbonati di calcio che si depositano sulle superfici di contatto. (tubi, serpentine ecc nei nostri impianti). Questo fenomeno comporta un notevole danno, in quanto spesso siamo costretti a pagare per le riparazioni degli impianti, caldaie ed elettrodomestici. L'accumulo di calcare ci costringe inoltre a consumare più energia per il riscaldamento e la circolazione dell'acqua. Si calcola che un elettrodomestico aggredito dal calcare consuma fino al 30% di energia in più e subisce un invecchiamento precoce. Un altro inconveniente legato alla eccessiva concentrazione di calcio e magnesio nell'acqua (acque dure) è quello di ostacolare l'azione dei saponi e detersivi provocandone un eccessivo consumo e la inefficacia in particolare per la pulizia profonda della pelle. Pertanto, è inutile acquistare costosi saponi, detergenti, creme, se poi l'acqua non è adatta per una perfetta pulizia. Avremo il risultato di inquinare maggiormente l'ambiente e maltratteremo inutilmente la nostra pelle, in particolare quella del viso.

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24/35 Tecnologie Innovative per la Casa Interventi da adottare L’alternativa è tra due sistemi: i tradizionali “addolcitori a sale” o addolcitori a scambio ionico (a resina o a polifosfati). E i condizionatori magnetici/elettronici. Metodi a confronto I trattamenti possibili sono di due tipi: fisico e chimico. Il trattamento fisico consiste nel condizionare le sostanze disciolte (come il calcio) nell’acqua. Esse sono caricate elettricamente e un campo magnetico o elettronico può condizionare il loro comportamento ed impedire che essi cristallizzino sui tubi. Il calcare non ha più possibilità di formarsi e di depositarsi, ma assume forma cristallina (chiamata "aragonite") molto simile alla polvere del talco. In tal modo è facilmente trascinato dalla corrente d'acqua evitando dannosi depositi. I condizionatori offrono i seguenti vantaggi:

non richiedono l'impiego di prodotti chimici e additivi; le qualità naturali dell' acqua non vengono alterate; maggiore efficienza degli impianti; minore manutenzione degli impianti; riduzione dei costi di gestione; limitate dimensioni d' ingombro.

I trattamenti chimici più usati sono invece due: gli addolcitori con resine e gli addolcitori con polifosfati. Gli addolcitori con resine, durante il passaggio attraverso un letto di resine impregnate di cloruro di sodio (il sale comune), sostituiscono il calcare con il sodio del sale, mediante uno scambio ionico.

Questo trattamento presenta, però, alcuni inconvenienti. Le resine devono essere disinfettate spesso, per evitare la formazione di flora batterica con rischio per la salute del consumatore.

Di qui la necessità di utilizzare gli addolcitori provvisti di un impianto di disinfezione automatico per le resine.

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25/35 Tecnologie Innovative per la Casa Le acque di scarico provenienti dalla rigenerazione delle resine pongono problemi di inquinamento in quanto riducono la biodegradabilità delle acque di fognatura.

Inoltre, l'acqua trattata, ricca di carbonato di sodio, a temperature oltre gli 85º C diventa aggressiva e può provocare la così detta "fragilità caustica” con rotture improvvise di tubazioni, caldaie, radiatori.

Si possono limitare questi fenomeni soltanto con una taratura adeguata dell'impianto in modo da ridurre il consumo di sale.

Inoltre l’acqua carica di sodio non è buona da bere. Potrebbe anche superare i limiti di potabilità e quindi questi sistemi devono essere abbinato ad un impianto a osmosi inversa sotto il lavello per ripulire l’acqua per poterla bere ed usare per far da mangiare senza pericoli. Il trattamento con polifosfati unisce fosfati con carbonato di calcio per formare un'unica macromolecola stabile.

Questo metodo è meno efficace del trattamento precedente e presenta i seguenti inconvenienti: - il dosaggio dei polifosfati con le economiche apparecchiature in commercio è prefissato ad una certa quantità, mentre lo stesso dosaggio dovrebbe essere proporzionale alla quantità di calcio presente nell' acqua, pertanto in molti impianti si possono superare i valori limiti posti dalla legge, con possibili danni per la salute; - la macromolecola polifosfato-carbonato di calcio oltre i 70º C dà origine ad anidride carbonica, calcare, e sali complessi ionizzati disciolti in acqua i cui effetti sulla salute non sono ancora stati ben definiti. Resta quindi assolutamente sconsigliabile l'utilizzo di polifosfati per acque destinate all'alimentazione.

Tuttavia gli addolcitori a polifosfati individuali installati immediatamente a monte della lavatrice o dello scaldabagno - che non trattano quindi l'acqua potabile che sgorga dal rubinetto da cucina - reggono alle obiezioni salutistiche.

Gli addolcitori con polifosfati devono avere per legge, a monte dell' impianto, una valvola di non ritorno per evitare possibili riflussi nella rete idrica urbana.

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I Condizionatori Elettronici

Un condizionatore elettronico invece di un campo magnetico utilizza un segnale elettronico ad altra frequenza che viaggia nell’acqua.

Questi condizionatori sono utilizzati sia in impianti domestici, che in piscine e impianti industriali. Vantaggi: Non hanno bisogno di manutenzione, non alterano la composizione chimica, non inquinano e non danno pericoli di proliferazione batterica. Il consumo di energia elettrica è assolutamente trascurabile. Svantaggi: al di fuori dell’impianto il segnale si disperde e l’acqua ritorna “normale” e quindi può causare incrostazioni di calcare se non viene pulita. Ad esempio nei box doccia, l’acqua che evapora lascerà aloni come quella non trattata.

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Prezzi dei depuratori

Un depuratore a microfiltrazione di buona qualità varia da €500 a €800.

Un impianto ad ultrafiltrazione di qualità circa €1200

Un impianto ad osmosi inversa a flusso diretto di qualità varia a seconda della quantità d’acqua erogata al minuto, da €1200 a €2000.

Per avere acqua fredda e frizzante bisogna aggiungere un refrigeratore preferibilmente a banco di ghiaccio, che significa una spesa di circa €1000 in più (incluso di bombola CO2.)

Diffidate dei prezzi troppo bassi che normalmente indicano materiali di bassa qualità e non certificati ad uso alimentare.

Diffidate di metodi di vendita “fantasiosi”, come presunti regali, tutto incluso e altri sistemi che fanno lievitare inutilmente i prezzi.

La manutenzione di una impianto di trattamento acqua domestico non dovrebbe costare più di 120€ per i modelli più complessi e dotati di refrigeratore.

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I trucchi più usati per appiopparti un depuratore di cui non hai bisogno

Depuratori a costo zero ‘paghi solo la manutenzione’

Partendo dal presupposto che nessuno ti regala niente è importante specificare che una manutenzione completa di un depuratore incluso di sanificazione, sostituzione filtri, uscita del tecnico non dovrebbe superare i 100-€120,00 ivati.

Diffida di chi offre manutenzione pluriennale da pagare in anticipo o attraverso contratti di finanziamento di molti anni.

Spesso ti ritroverai a pagare il depuratore a “costo zero” diverse migliaia di euro.

Inoltre lo “smaltimento dei filtri usati” è gratuito è non siete tenuti a pagare alcunché.

Il mio depuratore è approvato dal ministero della sanità

Questa è un’altra pubblicità ingannevole.

Il produttore autocertifica che è “conforme” ai DM del Ministero o norme CE.

Il Ministero della Salute NON concede autorizzazioni a depuratori specifici.

Ha autorizzato l’uso di alcune tecnologie per il trattamento dell’acqua potabile e specificato come vanno utilizzate.

Quindi il depuratore deve essere “conforme” a quello.

Non dovrebbero chiamarsi “depuratori” ma dispositivi di trattamento acqua potabile al punto d’uso (o per uso umano.)

Invece alcuni appiccicano simboli, certificazioni e autorizzazioni finte o che non corrispondono al prodotto e che ti ingannano.

Simbolo truffaldino su descrizioni di depuratori acqua osmosi inversa.

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Diffida di chi fa intendere che il suo depuratore è un “Presidio Medico” o “Approvato dal Ministero della Salute”.

E’ pubblicità ingannevole o truffaldina.

La legge italiana equipara le false dichiarazioni di conformità al falso in atto pubblico, punito fino a 2 anni di reclusione.

Nelle linee guida per l’utilizzo di questi dispositivi si mette in guardia il consumatore di verificare l’autenticità di affermazioni sulla salute e di riportarle al Ministero della Sanità.

Il depuratore ti serve per togliere i Nitrati ( o altro) che causano il Cancro.

L’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) ha consigliato di utilizzare depuratori ad Osmosi Inversa.

E’ una bufala usata per spaventare le persone.

L’AIRC ha pubblicato un articolo per smentire questo dato falso e allarmante.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) NON ha mai affermato che Nitrati nell’acqua = Cancro.

Le linee Guida dell’OMS fissano il limite a 50 Mg per i Nitrati e raccomandano un “esposizione a breve termine” per i valori limite.

I nitrati possono creare una malattia nel sangue dei neonati, per questo si raccomandano acque con nitrati inferiori a 10 mg/l o meglio prive, come la Sangemini e la Plose. Ma questo non ha a che vedere con il cancro.

Un eccesso prolungato di nitrati nell’acqua è nocivo alla salute.

Un eccesso di nitrati nelle falde è indice di inquinamento con diserbanti in agricoltura e allevamenti. Attenzione: Se la tua acqua ha nitrati veramente alti (35-50 o più) fai bene a mettere l’osmosi – ma questo non ti garantisce che darai un acqua priva di nitrati ad un neonato.

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30/35 Tecnologie Innovative per la Casa Fai le analisi per sicurezza.

Un depuratore domestico a Osmosi inversa potrebbe non riuscire ad abbattere i nitrati a sufficienza.

Se hai un neonato segui le indicazione del pediatra finché non e’ svezzato.

La “Tabella di Vincent”

La “Tabella di Vincent” – usata nella “consulenza” dai venditori di depuratori ad osmosi inversa, compara le acque in base alla loro conducibilità elettrica.

(La Conducibilità Elettrica è un indice di sali minerali disciolti nell’acqua).

Una della Varie versioni della Tabella di Vincent.

La tabella di Vincent non è un documento scientifico, ufficiale o riconosciuto.

E’ falsa. Un invenzione dei venditori di depuratori ad osmosi inversa. Ne la Tabella di Vincent ne Claude Vincent si trovano su Wikypedia o la Treccani –

NON esistono libri, saggi o altri testi originali pubblicati da questo Vincent.

Esistono libri e siti che parlano della “Bioelettronica” di Vincent“.

Si tratta di terapie di medicina “alternativa” che includono l’acqua e altro e utilizzano uno strumento di diagnostica chiamato BEV.

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31/35 Tecnologie Innovative per la Casa Includono varie tabelle, il tutto non ha niente a che vedere con la vendita di depuratori acqua ad osmosi inversa.

La “Tabella di Vincent” usata dai venditori di osmosi inversa compara acque in bottiglia (italiane) definendole “ad effetto altamente depositante”, o “effetto altamente depurante” in base alla loro conducibilità elettrica.

La “Tabella di Vincent” viene usata per convincerti che l’acqua di rubinetto e le acque minerali sono “pericolose per la salute” – e che il depuratore ad osmosi inversa è la soluzione per togliere tutte queste sostanze “depositanti.”

A volte viene detto che serve per prevenire il cancro.

Il che è una falsità e una calunnia nei confronti delle acque minerali.

Uliveto e Rocchetta sono state sanzionate per “pubblicità ingannevole” dato che si autoproclamano, senza motivo, “acque della salute”.

Ma affermare che le acque minerali sono dannose alla salute sulla base della Tabella di Vincent è altrettanto ingannevole e privo di basi scientifiche.

Ti offro un “Analisi Gratuita per la tua Acqua di Casa”

Non fidarti del “piccolo chimico” dei venditori.

Non sono analisi ne test - mostrano sempre che l’acqua è piena di “schifezze” senza specificare cosa sia.

Alcuni fanno dei test e dicono: “Hai troppo calcare, devi mettere l’osmosi inversa o la tua salute è compromessa, vedi la Tabella cosa dice? Che acqua schifosa fai bere ai tuoi bambini?”

Altri esempi:

Si fa flocculare il Calcio con un reagente. Se ti dicono che questo “mostra le schifezze contenute nell’acqua” non è vero. Mostra solo il calcare = calcio e magnesio. Innocui.

Si colora l’acqua con gocce d’inchiostro, poi si aggiunge candeggina, che scolora l’inchiostro e l’acqua torna trasparente. Il venditore dice che l’acqua del rubinetto è trasparente “solo perché viene aggiunto il cloro.” Falso.

Si esegue un elettrolisi dell’acqua con la 220V – si formano orrendi residui e colori nell’acqua per mostrarti “quante schifezze contiene l’acqua”. E’ una truffa! I colori sono dovuti ai metalli degli elettrodi che si ossidano e friggono e non dall’inquinamento dell’acqua.

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Leggi vigenti e decreti legge

Acqua potabile

Il concetto di potabilità dell'acqua è un concetto legale, diverse leggi e direttive definiscono i requisiti minimi per poter esprimere un giudizio positivo.

Il DL 31/2001 è al momento il punto di riferimento principale, recepisce la direttiva europea EU 98/83. La legge stabilisce requisiti minimi per poter dichiarare l'acqua potabile, ossia non nociva per la salute umana. E' un concetto legale, che si discosta dal concetto di qualità reale. Ad esempio, se il limite, (oltre il quale l'acqua non è più potabile) per il piombo è fissato a 10 μg/litro avere il parametro vicino allo zero è senz'altro meglio che averlo vicino a 10 μg/l.

Qua è possibile vedere il DL31/2001 in forma integrale:

DL 31/2001: http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/01031dl.htm

Il Dl 31/2001 è seguito da diversi decreti correttivi, il DLgs 27 del 2002 ne è un esempio.

DLgs 27 del 2002: http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/02027dl.htm

Sempre sul tema delle acque destinate al consumo umano riportiamo, il parere della commissione Europea sulla richiesta di sforamento dei parametri fissati dalla direttiva.

Direttiva 98/83/CE del Consiglio del 3 novembre 1998 : http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:31998L0083&from=IT

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33/35 Tecnologie Innovative per la Casa Impianti di trattamento acqua

L'italia è uno dei pochi paesi della comunità Europea che si è dotato negli anni di una serie di norme riguardanti gli impianti per il trattamento dell'acqua potabile.

Il Decreto Ministeriale 25 del marzo 2012 è fondamentale per chi opera nel settore. Poche sono le prescrizioni tecniche.

Vengono individuate le responsabilità di chi produce o importa, di chi installa e mantiene e di chi vende.

Il messaggio è chiaro, ciascuno è libero di lavorare al meglio, purché rispetti le norme e sia pronto a dimostrare alle autorità su come opera.

Quanto riportato nella comunicazione alla clientela deve essere supportato da prove di laboratorio e dalla letteratura scientifica.

Decreto Ministeriale 25 del marzo 2012: http://www.tifq.it/documents/Decreto%207%20febbraio%202012%20n.25.pdf

Le linee guida del DM 25 sono un complemento al Decreto stesso.

Gli apparecchi per il trattamento dell'acqua potabile devono essere assemblati con i dovuti criteri di sicurezza per l'utente finale, il marchio CE, racchiude al suo interno un'ampia raccolta di norme UNI per la sicurezza elettrica e non solo.

Linee guida del DM 25:

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1946_allegato.pdf

Tutti le parti a contatto con l'acqua destinata al consumo umano devono essere conformi al DM 174 del 2004, ossia il rilascio di sostanze da parte dei diversi componenti nell'acqua da bere deve essere minima e certificata da un laboratorio.

DM 174 del 2004:

http://www.ambientediritto.it/Legislazione/ACQUA/2004/dm%202004%20n.174.htm

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E' uscito ed è gia' in fase di contestazione il Regolamento della Regione Lombardia, parecchi sono i punti in contrasto con le norme Europee e l'ultimo DM 25. Il DL 31-2001 chiarisce in maniera perentoria che la competenza per legiferare nel campo del trattamento dell'acqua potabile è di esclusiva competenza statale,

Nuove Linee Guida Lombardia Decreto n_10267 del 15_11_2012:

https://gwsonline.it/media/wysiwyg/Nuove_Linee_Guida_Lombardia_Decreto_n_10267_del_15_11_2012.pdf

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Se la guida ti è piaciuta è sei intenzionato a bere acqua buona direttamente dal rubinetto di casa tua o a risolvere il problema del calcare per casa tua clicca su questo link e compila il modulo di contatto.

http://www.green-tech.it/it/Form.htm

Un professionista uscirà a casa tua e ti aiuterà a scegliere il depuratore corretto secondo le vostre esigenze.