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I SISMI I SISMI Caratteristiche delle rocce Caratteristiche delle rocce Tipi di onda Tipi di onda Sismica a riflessione Sismica a riflessione

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Page 1: I SISMI Caratteristiche delle rocce Caratteristiche delle rocce Tipi di onda Tipi di onda Sismica a riflessione Sismica a riflessione

I SISMII SISMI

Caratteristiche delle rocceCaratteristiche delle rocce

Tipi di ondaTipi di onda

Sismica a riflessioneSismica a riflessione

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Comportamento plastico della roccia

Applicazione di distensione o di compressione

Distensione Compressione

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Stato di riposo della roccia

Roccia sottoposta ad azione compressiva

Onde P , di compressione o longitudinali (si sviluppano nella direzione di

propagazione)

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Se la roccia subisce una deformazione nel senso delle frecce, si generano onde di taglio che deformano la roccia nel modo seguente:

Onde S, di taglio o trasversali (si sviluppano perpendicolarmente alla direzione

di propagazione)

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Onde P (prime, si propagano nei solidi e nei liquidi)

Onde S (seconde, si propagano solo nei solidi)

Onde L (longae, superficiali)

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le onde di Love (anche dette onde Q (Quer: in tedesco laterale, di traverso)) sono onde sismiche superficiali che causano uno spostamento orizzontale della terra durante un terremoto

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Le Onde di Rayleigh sono un tipo onde elastiche superficiali che viaggiano nei solidi. Si generano per fenomeni di interferenza tra onde P e S.

Al passaggio di un’onda R le particelle di terreno compiono orbite ellittiche retrograde su un piano verticale lungo la direzione di propagazione.

Viaggiano solo alla superficie del mezzo.

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http://www.geologia.com/simulatio/sismica.html

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Esempio di sismogramma

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Ampiezza e periodo di un sismogramma

L’ampiezza si misura in mm (o in μm), mentre il periodo in minuti primi (o secondi)

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Sismogrammi dello stesso evento ma percepiti da sismografi posti a diversa distanza

S. registrato dalla stazione più lontana (l’intervallo di tempo tra P e S è il maggiore)

S. della stazione più vicina (le ampiezze delle onde sono fuori scala)

S. registrato nella stazione intermedia

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Quando si costruisce una scala quantitativa occorre decidere qual è lo 0 e quale il criterio di passaggio da un gradino all’altro della scala.

Nella scala di magnitudo (Richter), il livello 0 è fissato, per quel dato terremoto che produce su un sismografo standard situato alla distanza di 100 km dall’epicentro, un sismogramma con un’ampiezza max. uguale a 0,001mm.

L’unità è scelta in modo che si sale di un grado nella magnitudo tutte le volte che l’ampiezza max. registrata cresce 10 volte.

COSTRUZIONE DELLA SCALA GRAFICA

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SCALA GRAFICA DI MAGNITUDO

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DISTANZA EPICENTRALEDISTANZA EPICENTRALE

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La distanza epicentrale, che La distanza epicentrale, che separa il sismografo dalla separa il sismografo dalla sorgente delle onde ed è sorgente delle onde ed è misurata non in linea retta ma misurata non in linea retta ma sulla superficie curva del globo, sulla superficie curva del globo, può essere ricavata può essere ricavata semplicemente dalla differenza, semplicemente dalla differenza, rilevata sul sismogramma, tra il rilevata sul sismogramma, tra il tempo di arrivo di due diverse tempo di arrivo di due diverse fasi, solitamente la fasi, solitamente la P P e la e la SS..

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Tale differenza, infatti, diventa sempre Tale differenza, infatti, diventa sempre più grande man mano che aumenta la più grande man mano che aumenta la distanza epicentro-sorgente. Così, se il distanza epicentro-sorgente. Così, se il terremoto è avvenuto a distanze locali, terremoto è avvenuto a distanze locali, allora, nella misura in cui la profondità allora, nella misura in cui la profondità del suo fuoco è trascurabile rispetto alla del suo fuoco è trascurabile rispetto alla distanza dell’epicentro, una formula distanza dell’epicentro, una formula utilizzabile per ricavare quest’ultima è: utilizzabile per ricavare quest’ultima è: DD (in km) = ( (in km) = (TTS S -T-TPP) x 8, dove la quantità ) x 8, dove la quantità TTS S -T-TPP, detta anche “intervallo , detta anche “intervallo S-PS-P”, è la ”, è la differenza, in secondi, tra l’istante di differenza, in secondi, tra l’istante di arrivo della fase arrivo della fase SS e quello della fase P. e quello della fase P.

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Se però il terremoto si è Se però il terremoto si è verificato, diciamo, a più di 200-verificato, diciamo, a più di 200-250 km dall’osservatore 250 km dall’osservatore (corrispondenti a un angolo di (corrispondenti a un angolo di circa 2° misurato dal centro circa 2° misurato dal centro della Terra, essendo 1° = della Terra, essendo 1° = 40030/360 = 111,194... km), 40030/360 = 111,194... km), per determinare la distanza per determinare la distanza epicentrale si deve ricorrere al epicentrale si deve ricorrere al cosiddetto “diagramma dei cosiddetto “diagramma dei tempi di tragitto”.tempi di tragitto”.

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Le informazioni che a questo punto Le informazioni che a questo punto sono in nostro possesso indicano che sono in nostro possesso indicano che l’epicentro si trova su una l’epicentro si trova su una circonferenza centrata sulla nostra circonferenza centrata sulla nostra stazione osservativa e di raggio pari stazione osservativa e di raggio pari alla distanza epicentrale: alla distanza epicentrale: all’apparenza, quindi, esse non paiono all’apparenza, quindi, esse non paiono sufficienti per poter determinare, sia sufficienti per poter determinare, sia pure in modo approssimato, le pure in modo approssimato, le coordinate geografiche del terremoto coordinate geografiche del terremoto rivelato dal sismografo.rivelato dal sismografo.

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Per una più precisa individuazione Per una più precisa individuazione dell’epicentro, occorre che i dati sulla dell’epicentro, occorre che i dati sulla distanza epicentrale siano rilevati da distanza epicentrale siano rilevati da almeno tre diverse stazioni dotate di un almeno tre diverse stazioni dotate di un sismografo che registri le oscillazioni lungo sismografo che registri le oscillazioni lungo una qualsiasi delle tre componenti del una qualsiasi delle tre componenti del moto: in tal caso, la posizione moto: in tal caso, la posizione dell’epicentro è ottenuta graficamente o dell’epicentro è ottenuta graficamente o analiticamente con il metodo della analiticamente con il metodo della triangolazionetriangolazione, e coincide con il punto in , e coincide con il punto in cui, con buona approssimazione, si cui, con buona approssimazione, si incrociano fra loro le circonferenze centrate incrociano fra loro le circonferenze centrate attorno alle tre stazioni di rilevamento.attorno alle tre stazioni di rilevamento.

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Per determinare l'epicentro si sfrutta la differenza di velocità tra le onde P e le onde S. Infatti, quanto più è elevato l'intervallo di tempo fra l'arrivo dei due tipi di onde, tanto più è distante l'epicentro del terremoto.In pratica, la distanza si stabilisce utilizzando un grafico su cui sono riportati in ordinata i tempi e in ascissa le distanze; sul grafico sono tracciate due curve, dette dromòcrone, indicanti i tempi di propagazione in funzione della distanza. Sovrapponendo a questo grafico il sismogramma, si determina l'intervallo di tempo tra l'arrivo delle due onde, al quale corrisponde in ascissa la distanza del sisma dall'epicentro.

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Rimane ora da stabilire la Rimane ora da stabilire la posizione. Per fare questo posizione. Per fare questo occorre prima conoscere la occorre prima conoscere la distanza da almeno tre stazioni distanza da almeno tre stazioni di rilevamento sismico. Si di rilevamento sismico. Si tracciano poi, a partire dalle tre tracciano poi, a partire dalle tre stazioni, tre circonferenze con il stazioni, tre circonferenze con il raggio corrispondente alla raggio corrispondente alla distanza stabilita: il punto distanza stabilita: il punto d'intersezione indica l'epicentro.d'intersezione indica l'epicentro.

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LA SISMICA A RIFLESSIONELA SISMICA A RIFLESSIONE

La metodologia geofisica La metodologia geofisica denominata "sismica a riflessione", denominata "sismica a riflessione", se vi sono le corrette condizioni di se vi sono le corrette condizioni di applicabilità, consente la miglior applicabilità, consente la miglior descrizione delle caratteristiche descrizione delle caratteristiche dei terreni e delle loro geometrie, dei terreni e delle loro geometrie, nonché la possibilità di esplorare a nonché la possibilità di esplorare a notevoli profondità utilizzando notevoli profondità utilizzando sorgenti energizzanti di potenza sorgenti energizzanti di potenza limitata.limitata.

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Stendimento a riflessione e percorso delle onde sismiche

La sismica a riflessione registra e studia le onde tornate in superficie dopo aver subito una riflessione su una superficie di discontinuità quale, ad esempio, una superficie di separazione tra due mezzi diversi a contatto

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Classificazione sismica del territorio italiano

1a Cat.

2a Cat.

3a Cat.