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AUTIERIAUTIERI
Edito da I’M srl via firenze, 54
80142 Napolitel 081 19578776fax 081 214 27 80
reg. trib. di Napoli n° 47dell’8.05.2008
Editoremaurizio Aiello
Direttore responsabile Ilaria Carloni
Collaboratori:Nuviana ArrichielloAlessandra Carloni
fabrizio CarloniAdriana malinconico
Anna marchitelliAngela matassa
marco Notamaridì sessa
Elisabetta vairo
PHGianni Riccio
mario Zifarelli
Graphic Designfrancesco finizio
Distribuzionediffusion Group
StampaArti Grafiche boccia s.p.A. - sa
Per la pubblicitàtel 081 195 78 776
SOMMARIO20 mIss ITAlIA
cinque bellezze campane
a salsomaggiore
di anna marchitelli
40 sERENA AUTIERIun angelo biondo dark
di marco nota
48 mAssImo RANIERI“donne siete meravigliose”di n. m.
54 GAlà dEl CINEmAE dEllA fICTIoNdi maridì sessa
62 GIANNI lETTIERIla sua visione della campania
degli imprenditori
di ilaria carloni
i’M ONLINE
WWW.IMMAGAZINE.IT
l’EditoreMaurizio Aiello
Serena Autieriph fabio lovino
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IN COPERTINA
11 l’opINIoNEtitinadi Fabrizio carloni
14 vIETRIla prima perladella costiera amalFitana
26 mIlANo modA doNNAsi riparte dall’ottimismodi n. m.
32 sAloNE NAUTICo dI GENovAil made in naples tra lusso e hi-techdi nuviana arrichiello
68 NApolI soTTERRANEAdi elisabetta vairo
74 fEsTIvAl dEl CINEmAnapoli in “mostra” a veneziadi adriana malinconico
76 CINEmA
80 lA foRTUNACoN l’EffE mAIUsColAluigi de Filippo eredita il ruoloche Fu di eduardodi angela matassa
82 fEsTA dI pIEdIGRoTTAil centenario all’insegna del Futurismodi marco nota
86 I CENTENARI Al sAloTTo CIlENTo
88 TENNIslIfE CUppotito starace ko in Finale
90 AlEssANdRo ANToNINole “imperFezioni” a castel dell’ovo
92 spECIAlE ChIRURGIA EsTETICA
94 losT IN fAshIoN dA pINkodi alessandra carloni
96 fERRAGAmo E bRAdIpo TRAvEleleganza all’insegna del viaggio
98 Il pRImo sToRE blUGIRl A NApolI
100 ANToNIo sAsso1.000 amici e 60 candelineper il direttore del “roma”
102 Il pRImo moNomARCApIqUAdRo A NApolI
104 pARATA dI vIp All’ANEmA E CoRE
106 poRsChEin anteprima la nuova panamera
108 REd pAssIoN A CApRI
110 dINNER pARTy showdi alessandra carloni
112 TENNIslIfE CUpil party di solidarietà
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L’Opinionedi Fabrizio Carloni
Titina
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In questi mesi con la rivista abbiamo distribuito“Opinioni” che potevano apparire fervorini e pi-stolotti pedagogici su come si deve fare. Martel-
lare procura un rigetto e comunque le cosecominciano ad andare per cui torniamo in un am-bito esistenziale rilassante. Abbiamo sempre avutola percezione della realtà positiva che è la pre-gnante della nostra città, nel bene e nel male, ed ilsospetto, avvalorato da una storia che è lunga moltemigliaia di anni, che la vena buona sia difficile daprosciugare. Tra i tanti personaggi con rilevanza so-ciale generale, ho un ricordo preciso ed eccezionaledi quello costituito dalla governante napoletana dicasa. Era quella signora, in genere nata nei quar-tieri popolari, quasi sempre priva di scuola cui sop-periva con un’esperienza di vita piena edun’intelligenza vivacizzata dalla capacità di osser-vare, che arricchiva le famiglie borghesi della suacostante presenza nel corso della giornata. Casamia è stata illuminata, dagli anni Settanta, sin al-l’inizio del decennio corrente, da Titina, detta“Tetta” dalle mie ragazze cui ha insegnato più diquanto non si sia stati in grado di fare noi che le ab-biamo procreate. Ne voglio parlare perché lei facevaparte della nostra cultura cittadina, travolta dallestraniere benemerite che fanno le badanti e le bam-binaie; in poche parole, una testimonianza. LaDonna era piombata a casa nostra, appena sposati,inviata da mia suocera da cui lavorava da anni, in-teressata a seguire le vicenda della figlia entrata inaffari con un genero che non amava. Titina seguìcon discrezione le prime vicende di quella famiglia,intervenendo con efficacia con mia moglie, quasiuna bambina con cui avevamo deciso di aspettare,quando le sembrò che si tardasse per il concepi-mento del primo figliolo, parlandole, nel vernacolobellissimo ed ormai un po’ dimenticato dei QuartieriSpagnoli, dei commenti malevoli che si facevano suquesta questione tra salumiere e fruttivendolo delquartiere. Nacque la prima figlia che le fu affidatae che cominciò sin da neonata a capire che dellanonna acquisita poteva disporre senza temere di es-
sere contraddetta o condizionata; la bambina hapreso il latte dal biberon sino quasi alla licenza ele-mentare con lo strumento che, come il ciuccio, ve-niva ricomprato da Titina ogni volta che si tentavada parte nostra di gettarlo via. Poi venne la se-conda, vivace ed arguta, meno viziata e pragmaticache la fronteggiava ascoltando e che ne conservavale formule di vita da condividere e commentare conla sorella più dipendente da Tetta e grande. Poivenne la morte di mia suocera con la vicinanza di-screta ed il rispetto passo-passo dei rituali napole-tani ormai quasi tutti dimenticati; assisteiaffascinato alla preparazione del brodo che dà so-stanza senza costringere a mettere a tavola, ed alunghe digressioni dal lutto che è la parte topicadella tragedia da vivere con partecipazione, ma di-sincantati e proiettati su chi è sopravvissuto e deveandare avanti. Poi, dopo il lutto gravissimo ed irri-mediabile, la sdrammatizzazione involontariaquando rubarono tutto al negozio di salumiere dacui ci servivamo e Lei venne a riferire, ed io l’ascol-tai dalla senga delle porta della cucina, che tra lealtre cose avevano rubato un provolone che “Signo’,senza offesa, era chiù luongo di Vostro marito”. Poic’erano le prime soap opera e Titina stirava, guar-dava e bruciava le camicie commentando poi con lepiccole di casa esiti ed andamento delle vicendetrattate. Purtroppo è morta andandosene senzascocciare di una malattia di cuore che ignoravacome tante altre cose di portare. Di Lei manca tuttoe la casa in alcuni sabati è vuota. A me manca, ed èsolo indicativo, la sua zuppa forte che comportavala lunga ricerca alla Pignasecca della conserva dipeperoncino e la raccolta delle frattaglie che ave-vano una posologia da farmacia medievale. Avevafatto la guerra ed aveva partecipato all’assalto aimagazzini dopo l’Armistizio e la ritirata dei tede-schi; aveva descritto tutto con efficacia. Alle mie fi-glie aveva insegnato, anche su quelle basi, acampare. Napoli ha perso quasi tutte le sue “Titine”e questa è una tragedia cui Berlusconi non può ri-mediare..
la prima perla
della costiera
amalfitana
Vietri
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dichiarata “Patrimonio dell’umanità” dal-l’Unesco, Vietri sul Mare è uno dei più im-portanti comuni costieri della provincia di
Salerno, annidato in un angolo protetto del-l'omonimo golfo, all'inizio della costieraamalfitana, della quale può conside-rarsi "la prima perla". Il centro dellacittadina, sovrastato dal monteSan Liberatore, si adagia su unlembo terrazzato sul mare ed èdominato dalla chiesa madre diSan Giovanni Battista, princi-pale monumento cittadino di im-pianto seicentesco, sormontatadall'elegante cupola maiolicata.Il territorio, solcato dal fiumeBonea, rappresenta un punto disaldatura tra la catena dei montiLattari ed il più interno sistema dimonti Picentini. Le sue origini, se-condo la storiografia più diffusa, sono ri-conducibili all'antica Marcina, città etruscacitata nella Geografia di Strabone. Probabilmenteil nome della cittadina viene dal termine "Veteri"
con cui i Romani definirono i primi insediamentietruschi. La cittadina fu molto danneggiata dallosbarco alleato nel settembre 1943 e dall'alluvione
del 1954, ma si è ripresa economicamentefino a vantare oggi uno dei redditi più
alti della Campania. Vive principal-mente di turismo, terziario e di in-dustrie artigianali legate allaceramica tra cui, appunto, la fa-mosa "ceramica Solimene". Laproduzione della ceramica è di-ventata così importante, cheuna recente legge nazionale haprevisto la creazione di un pro-prio marchio che ne tuteli la pro-duzione. Le notizie storiche deimaiolicari e delle loro fornaci di-
slocate a Vietri sono numerose: lapiù antica testimonianza scritta
risale al sec. XV. Nei secoli XVI-XVIIvi fu un’evoluzione dell’artigianato vie-
trese in chiave quasi industriale: le alte for-naci a tre piani, affidate alla protezione diSant'Antonio, sfornavano migliaia di piatti, giare
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e boccali. Intorno al 1920, invece, vi fu una faseoriginale dell’arte della ceramica perché all'operadegli artigiani locali si mescolò quello di un gruppodi stranieri, soprattutto tedeschi. Oltre alle cera-miche, Vietri vanta molte bellezze sia naturali chestoriche: suggestive sono le formazioni rocciose i“Due fratelli”, simili a dei piccoli faraglioni chespuntano dalle acque di Marina, di fronte allaspiaggia della torre Crestarella. Ci sono diverseleggende popolari a riguardo: una narra di due
fratelli pastori che, durante il pascolo estivo delgregge, cercarono di salvare delle pecore travoltedai flutti, ma morirono e furono immortalati daglidei nelle due rocce marine. Un'altra tradizione po-polare parla di due fratelli, uno rapito dai Sara-ceni e l'altro morto di fame e di stenti sullaspiaggia nella vana attesa del congiunto. Da visi-tare vi è la chiesa di S.Giovanni Battista, fondataalla fine del X secolo e realizzata su di un'unicanavata a forma di croce latina, nel cui interno è
conservata una croce greca del XV secolo. Poi lafastosa ed elegante Villa Guariglia a Raito di Vie-tri sul Mare. È il palazzo nobiliare per eccellenzadel primo comune costiero, circondato da un parcocon tipica vegetazione mediterranea, caratteriz-zato dalla conformazione a terrazzamenti. La suagrande fama è data soprattutto dall’importanzastorica, infatti, Raffaele Guariglia, proprietariodell’immobile nonché ambasciatore d’Italia, del-l’Ordine di Malta e Ministro degli Esteri del go-verno Badoglio, con lascito testamentario lo donòall’Amministrazione Provinciale di Salerno perfarne un centro che contribuisse alla “migliore co-noscenza della storia e delle civiltà susseguitesinella regione, dalla protostoria fino ai giorni no-stri”. Tra gli eventi più importanti che si svolgonoal suo interno vi è a maggio il concorso pianisticointernazionale che riunisce pianisti di tutto ilmondo. Diviso in cinque categorie per solisti e trecategorie per esecuzioni a quattro mani, il con-corso prevede una borsa di studio per il vincitore.La Villa è anche sede del più importante Museodella Ceramica Vietrese: il percorso espositivo, cheoccupa la Torretta e il piano terra della stessa re-sidenza, mostra i pezzi in ceramica più rappresen-tativi della produzione del territorio: da quelli delXVII secolo di estrazione religiosa e devozionale,come targhe votive ed acquasantiere domestiche,fino ad arrivare a quelli della seconda metà del‘900. Non solo arte e musica: la bellezza di VillaGuriglia ha fatto si che venisse scelta come setdella fiction “Capri”, dove rappresenta la locationdi "Villa Isabella"..
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ceramica Solimene
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Cinque bellezze campane a Salsomaggiore.La casertana Mirella Sessa
si è aggiudicata il secondo posto di Anna Marchitelli foto di Mario Zifarelli
MISS ITALIA
Federica Pellegrini incorona miss Italia maria Perrusi
erano in cinque. Sono rimaste in due. Poi,una. È il percorso delle cinque reginette dibellezza provenienti dalla Campania che
hanno partecipato alla settantesima edizione diMiss Italia. Iniziata sabato 12 settembre, la ker-messe di Rai Uno si è conclusa il 14, non senza cri-tiche, gaffe ed emozioni, con l’incoronazione dellanuova Miss Italia Maria Perrusi. Un risultato,però, che non ha del tutto convinto la giuria pre-sente in studio (Richy Tognazzi, Claudio Cec-chetto, Rita Rusic, Sergio Assisi, GuillermoMariotto) e nemmeno gli internauti che nel webhanno proclamato a gran voce il nome della caser-tana Mirella Sessa (Miss Sasch Modella DomaniCampania) giunta al duello finale con Maria Per-rusi. Mirella, nata il 13 settembre di ventitré annifa, è stata definita da giornalisti e critici la vinci-trice morale di Miss Italia 2009 e sono in molti ascommettere sulla sua ascesa nel dorato mondodello spettacolo. Bionda, occhi verdi e un’altezzache sfiora il metro e settantotto, la bella casertanaha uno sguardo penetrante e sensuale, una falcatasicura e determinata e – ciò che è forse l’elementoprincipale – ha i piedi ben saldi a terra. È, infatti,determinata a non interrompere il suo percorsouniversitario (frequenta il terzo anno presso la Fa-coltà di Giurisprudenza) cercando di conciliare lostudio con il lavoro sotto i riflettori ed è anchecerta di non voler lasciare il fidanzato, smentendoin tal modo la diceria che, una volta diventate fa-mose, le miss dimenticano il passato e anche coloroche dicevano di amare (risposta data dalla Sessa
ad una giornalista in stu-dio). Mirella è stata la piùvotata dalla giuria tec-nica che, seppur non ge-nerosa con i voti, le hatributato, sempre e inmaniera unanime, unavalanga di nove e didieci; ma è statasoprattutto vit-tima di un er-rore clamorosoin cui è incorsaMilly Carlucciche durante laprima serata hasbagliato a leg-gere il verdetto fi-nale e haannunciato MirellaSessa come vinci-trice della fasciaMiss Moda Italia.Mirella ha indos-sato la fascia, mala gioia si è tra-mutata in ama-rezza nel giro dipochissimi istanti:la conduttriceaveva proclamatola miss sbagliata.
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Al centro le Miss Maria Perrusi e Mirella Sessa
Mire
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La fascia di Miss Moda Italia era invece destinataa Federica Sperling (Miss Sorriso Agos Sicilia),mentre la Sessa, la serata successiva, è riuscita al-meno a portare a casa la fascia di Miss Deborah,memore della delusione del giorno precedentequando si è vista prima assegnare e poi togliere untitolo. Per arrivare alla finale ci vuole comunqueuna bella tempra. E insieme a Mirella Sessa,un’altra casertana che ha mostrato grinta e tena-cia è stata la ventenne Tiziana Morgillo, affasci-nante, sportiva e sorridente, si è difesa benearrivando tra le cinque finaliste. Anche lei èbionda, con occhi verdi e un metro e ottanta di al-tezza, e come la Sessa studia per diventare magi-strato. Belle, determinate e napoletane anche lealtre tre concorrenti campane che, sep-pur eliminate durante laprima serata a Salso-maggiore, si sonodistinte tral’esercito
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Tiziana Morgillo
vittoriacoccorese
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Simona Palazzo
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d imiss chehanno occupatolo schermo della tv:Simona Palazzo (MissCampania) iscritta alla Fa-coltà di Economia Aziendale,Tiziana De Giacomo che già la-vora nel campo come modella eVittoria Coccorese iscritta alla Fa-coltà di Lingue. Eppure dietro i sorrisi,i luccichii degli abiti ed il trucco, si na-scondono stress, stanchezza e tensione. Sì,perché il concorso di Miss Italia non è sem-pre quel che sembra. Dietro la spettacolaritàdella kermesse ci sono le ansie delle concor-renti messe continuamente sottopressionedagli organizzatori. Lo spettatore che, sedutoin poltrona, guarda la trasmissione non sempreriesce ad intravedere la tensione delle ragazzee a comprendere il duro lavoro di chi deve farfunzionare una difficile macchina come lo storicoconcorso di Miss Italia. Quindi, giù con le la-crime, le delusioni, le amarezze e la stanchezzache a un certo punto si fa sentire, tralasciandoi dodici centimetri di tacco su cui le miss de-vono camminare, ballare e sfilare, che rappre-sentano solo un piccolo fardello da portare nelgirone dantesco di infinita durata. E poi c’èla competizione, quella agguerrita e infero-cita delle ragazze che sognano lo scettroed il regno che difendono a spada tratta.Quindi, meglio non lasciarsi ingan-nare. Perché tutte sognano, ma solouna vince.
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di N.M.
97 sfilate per 89 marchi,migliaia di visitatori ogni giorno,oltre 10.000 operatori del settoree 1.500 giornalisti provenientida tutto il mondo. Chiusa
la settimana della moda, restanoi numeri: estremamente positivi
Milano ModaDonna: si riparte
dall ’ottimismo
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La moda milanese ha ospitato grandi griffe egiovani talenti in un vortice di stili accatti-vanti. Una settimana intensa, dal 23 al 30
settembre, ricca di eventi e manifestazioni. La pa-rola d’ordine di quest’anno è stata “Ottimismo”, apartire proprio dalle nuove generazioni di stilistiselezionati da “Incubatore della Moda”, iniziativapromossa dal comune meneghino e presiedutadalla bella attrice napoletana Serena Autieri.Sciolto il ghiaccio, è stato dato il via alle sfilate,partendo dai grandi nomi internazionali che dasempre dettano le nuove tendenze: Dolce e Gab-bana, Armani, Prada, Ferrè e Gucci, solo per ci-tarne alcuni. Colori forti per Donatella Versaceche ha portato in passerella una donna determi-nata proponendo stampe e disegni su gonne corteche sottolineano un’elegante seduzione; floreale eromantica, la donna Roberto Cavalli, che affrontala prossima estate con brio e praticità. Richiamianni '70, stampe paisley e abiti voluttuosi per unadonna decisa, quella portata in passerella da Etro.In esclusiva per ErmannoScervino ha sfilato la topmodel russa Natalia Vo-dianova con indosso lanuova collezione sen-suale e ultra femmi-nile, con ununderwear fatto dinude look, traspa-renze, ricami e tantopizzo e lunghi abitiserali sfumati inbianco e nero injacquard all'unci-netto, organza echiffon. Origina-lissimi gli abitifirmati Iceberg:lo stilista si èsbizzarrito acreare forme di-vertenti, sia neitoni scuri, chenei colori forti.Protagonistain passerella èstato Topolino:le sue orecchiesono diventateparte di sexy tu-bini neri e il suomuso il leitmotivdella collezioneIceberg.
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versace
Gucci
Prada dolce & Gabbana
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enella settimana dedicata a tutto ciò che fa ten-denza non potevano mancare i grandi marchidel Made in Naples: da Salvatore Ferragamo
a Rocco Barocco, da Francesco Scognamiglio ad Anto-nio Fusco e Mario Valentino. Salvatore Ferragamo haproposto in passerella l’ultimo lavoro di Cristina
Ortiz, che ha creato una donna sofisticata e di classe,quasi inarrivabile. Per la prossima estate, la Ortiz siè ispirata all’Africa e ha abbinato tagli bombati suifianchi, a giacche, camicie e gonne ampie in jacquarddi coccodrillo. Non sono mancati abiti leggeri che ca-dono sinuosi lungo le curve. Ferragamo ha puntatosoprattutto al bianco e giallo, accostando sfumaturedel nero e cedendo talvolta il passo ai toni fortissimidel rosso e a quelli più tenui del grigio, su tessuti im-
palpabili e lavorazioni esclusive. Per gli accessori, po-chette deluxe, accessorio preferito delle star di Hollywood, maanche handbag in pelle di coc-codrillo, struzzo e pitone. Li-bertà è invece la parolad’ordine che ha accompagnatol’intera collezione Rocco Ba-rocco: libertà di essere e di ap-parire, con prezzi sempre piùaccessibili per incontrare leesigenze post-crisi. Lo stilistaha mescolato tessuti e coloriper un look essenziale masempre impeccabile: sì, quindia dettagli romantici, tailleurmorbidi e colori nuovi, che ri-trovano l’intramontabilebianco&nero e il nuovoverde&rosa, inno alla natura.Nessuna mezza misura, in-fine, per le calzature: tacchivertiginosi o raso terra. Fran-cesco Scognamiglio, invece, haproposto donne rigorose e ro-
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Griffenapoletane
in primo piano
mantiche, accomunante da decora-zioni di astri che illuminano gli abiti.Ricamate o in cristallo, le stelle ac-compagnano i capi apparendo sugiacche, bluse e tute. Donne dall’in-dole trasgressiva che mostrano la
propria femminilità con spacchi moz-zafiato e che ai pantaloni preferiscono
i fuseaux. I tessuti sono il raso,jersey, sete e cotoni a nido
d’ape. Un altro partenopeo,Antonio Fusco, ha coniugatola moda cittadina, sobria edelegante, alle esigenze del-l’estate: giacche sfoderate etailleur gessati hanno sfilatoaccanto ad abitini leggeri emicro shorts; per la sera,giochi di colore, luci e pail-lettes. I tessuti sono pre-giati, come il cachemire e ilfresco di lana accompa-gnati a bottoni in oro smal-tato e in madreperla. Per icolori, Fusco ha mescolatoil rosso al blu, il bianco alnero e per l’estate anchegiallo, verde e rosa. Novitàassoluta è stata la presen-tazione della sua nuovalinea “Antonio FuscoGold”, pensata per le
grandi occasioni. Ha osato,invece, Mario Valentino, cheha proposto una collezione diforte impatto visivo, studiataper donne decise e sicure di sé,che sanno sperimentale ecreare il proprio stile, con tagliaggressivi ma sempre eleganti.Tra i grandi stilisti Made inNaples, è mancato all’appelloAlessandro Dell’Acqua. Nono-stante l’ottimismo, la crisi nonha risparmiato il raffinatobrand: diminuzione di fattu-rati, di esportazioni e di aper-ture di negozi monomarca conil conseguente sell-out, glihanno impedito di sfilare allafashion week, pur conside-
rando che Alessandro Dell'Ac-qua è forse l'unico della sua
generazione a resistere ancora conuna linea a suo nome..
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49ª edIzIone del salone
nautIco dI Gen ova
Il made In naples
tra lusso e hI-tech
di Nuviana Arrichiello
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downsizing e attenzione
all’ambiente. Sono stati
questi i “diktat” dei can-
tieri napoletani in occasione della
quarantanovesima edizione del
Salone nautico internazionale di
Genova. Alla fiera ligure, messi da
parte i periodi più bui di una crisi
economica che non ha risparmiato
neppure la cantieristica da di-
porto, si è cercato di risollevare le
sorti del settore puntando sull’alta
tecnologia. Lo scenario internazio-
nale, ad onor del vero, ha certa-
mente influenzato l’andamento
del settore per tutto il 2008. Nono-
stante questo, comunque, nei
primi nove mesi s’erano registrati
segnali incoraggianti e questo ha
consentito di mettere a segno un
fatturato globale di 3,8 miliardi di
euro con uno scostamento pari al
+0,5% rispetto al 2007. A pochi
mesi dalla chiusura dell’anno so-
lare 2009, il salone nautico è stato
l’occasione per lanciare novità in-
teressanti, tra lusso e l’hi-tech.
Tra le anteprima di Genova un
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baia
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mito degli anni ‘80 rivisitato in chiave attuale
dai cantieri Baia: il B50. L’esterno è un ampio
pozzetto da attrezzare in modo modulare e fles-
sibile secondo la tendenza già sperimentata
negli altri modelli in produzione. Il tema è
stato affrontato sviluppando, per gli esterni
forme dure e spigolose, e per gli interni forme
plasmate in modo continuo con ampie saggia-
ture per dilatare i volumi e risultare più inno-
vative rispetto a uno schema di taglio classico.
Fa parte della flotta anche Baia One Hundred,
moderna ammiraglia che, nonostante le dimen-
sioni, rimane fedele alla filosofia di realizzare
scafi aperti, lussuosi e veloci, veri fast commu-
ter ma dotati di comodità e doti marine adatte
a qualsiasi mare. Sempre nel florido panorama
flegreo di Baia, è stato ralizzato il nuovo con-
cept del 4T4 Genius, sviluppato dalla Divisione
Progetti Fiart Mare, che si basa sulla caratte-
ristica flessibilità e funzionalità del pozzetto e
Gianni Lettieri con il Presidente della repubblica, Giorgio napolitano
FiartA
pre
am
are
l’elegante allestimento. Il t-
top in fibra di carbonio con-
sente l’immediata copertura
del posto guida e della
chaise longue affiancata
grazie ad un tendalino scor-
revole integrato. Il 4T4 Ge-
nius dispone di una ricca
dotazione standard ed è
equipaggiato con due pro-
pulsori turbodiesel Volvo
Penta IPS-500 da 370 HP
ciascuno, che conferiscono
all’imbarcazione alta mano-
vrabilità con l’ausilio del
joystick fornito di serie. A
Genova riflettori puntati
anche su Apreamare, che ha
pagato più di altri la crisi
del gruppo Ferretti e, nono-
stante questo, ha deciso di
non mancare all’appunta-
mento domestico. Lo storico
cantiere di origine sorren-
tina ha partecipato con la
sua flotta al completo: sei
modelli della linea gozzi e
tre della linea Maestro, da
32 a 82 piedi, dislocati tra
gli spazi a terra e in acqua.
Novità anche per il cantiere
Gagliotta e l’XL. Dopo due
anni di attesa, Gagliotta si è
cimentato con un lobster, un
35 piedi ispirato alle vecchie
aragostiere americane. E lo
ha fatto sfruttando un ac-
cordo di collaborazione con i
tedeschi della Judel & Vro-
lijk. XL, invece, ha conti-
nuato sulla strada degli
open “stile Itama", presen-
tando i Marine 51 e 43
model year 2010.
Manò Marine ha svelato, in-
vece, la nuova 25 09 che
nasce dall’esperienza che il
cantiere ha maturato nel
corso degli anni e che va ad
inserirsi in quella fascia di
mercato di facile ed econo-
mica gestione, per acconten-
tare chi predilige le open ma
sente l’esigenza di una ca-
bina confortevole. .
Gagliottam
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Un angelobiondo
dark
Un angelobiondo
darkdi Marco Nota
Foto Fabio Lovino
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eterea? Già. Angelica? Certamente. Ma,badate, non solo questo: certe etichette aSerena Autieri stanno strette, perché
dentro di lei ribolle una personalità solare, car-nale, napoletana a 360 gradi. È lei stessa a dirloe ribadirlo. Da quando ha iniziato come “cant-at-trice” in “Un posto al sole”, ha fatto tanta strada,arrivando a recitare anche al fianco del grandeGiorgio Albertazzi. Ma, a 33 anni, non si sentecerto arrivata: è una donna sempre incammino che considera ogni traguardoun punto di partenza verso nuovesfide.
Lei è un architetto mancato.
Com’è iniziata la sua
carriera di attrice?
Innanzitutto hofrequentato illiceo artistico,durante ilquale ho col-tivato le miepassioni: hofatto danzaclassica, pit-tura, cantatonei locali efrequentato unlaboratorio di tea-tro a Napoli. Fin dapiccola andavospesso con i mieigenitori a vederegli spettacoli diGiacomo Rizzo eLuisa Conte.Quello del tea-tro è un mondoche mi ha sem-pre affascinato, cosìcome quello del cinema.Allora non pensavo che la pas-sione per l’arte si sarebbe tra-sformata in un mestiere: pensavodi fare l’architetto, per la gioia di miopadre. Mia madre voleva invece che diven-tassi un’artista, perché lei cantava. Durantegli studi di architettura, c’è stato il primo grandetrampolino nel mondo della tv: “Un posto alsole”. Era il lontano ’97. Da lì ha preso il via lamia carriera di attrice: mi hanno notato registi ecase di produzione, mi sono trasferita a Roma eho cominciato a lavorare seriamente in questocampo
Ci racconta del suo provino a “Un posto al
sole”?
Gli autori cercavano una protagonista femmi-nile, una “cantante-attrice” dotata di ottime ca-pacità canore, perché il personaggio non dovevaessere doppiato. Io ero riluttante: la consideravoun’esperienza di secondo livello, perché amavo ilteatro e il cinema. Fu mia madre a inviare di na-scosto le mie foto e una mia audiocasetta. Mi
chiamarono per le selezioni: eravamo circa3000 ragazzi provenienti da tutta Italia.Alle finali c’era un bel parterre di ospiti,tra cui Mara Venier, Peppino di Capri,Gianni Minoli. Con mia grande sor-presa, alla fine sono stata scelta
Le piaceva il suo ruolo in “Un posto
al sole”?
Innanzitutto devo dire che non contasolo interpretare un ruolo di primopiano, ma anche la forza del perso-naggio. Quello che impersonavo mipiaceva, perché presentava le duesfaccettature di attrice e cantantee mi ha dato quindi la possibilità
di entrare in una doppia vestenelle case degli italiani
Quindi il saper cantare è
stato importante per la
sua carriera…
Certamente. Penso chesaper cantare sia molto im-portante per un’attrice. Moltiattori americani sanno can-tare e utilizzano questaloro abilità al momentogiusto. Ad esempio, MerylStreep ha dimostratoun’insospettata forzavocale, cantando “Thewinner takes it all”degli Abba nel film“Mamma mia”! Can-tare e fare l’attricenon sono due cosec o n t r a p p o s t e .
Tirar fuori lapropria voce è
un modo perr a g g i u n -gere inm o d oistantaneoil cuore
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i’M novembre-dicembre 2009
della gente e penso sia bello arricchire l’interpre-tazione di un personaggio con questo ulterioremezzo espressivo
Progetti lavorativi?
Recentemente ho recitato in “Shakespeare injazz” con il maestro Albertazzi. A settembre, conGiorgio Albertazzi e Claudia Cardinale, ho giratol’opera prima di Giancarlo Marinelli, “Occhi asogni aperti”; inoltre andrà in onda su canale 5“White Out”, un poliziesco anni ’70 tratto dallibro di Ken Follett, “Nel Bianco”, per la regia diPeter Keglevich. La pellicola è una coproduzionetedesca girata a Berlino in cui ho recitato anchecon Isabella Ferrari. Ci sono poi altri importantiprogetti che non posso ancora svelare
Che effetto le ha fatto ritrovarsi sul set con
Gabriel Garko per girare la seconda serie
de “L’onore e il rispetto”?
Sono molto legata a questo progetto: ho amatomolto il ruolo di Olga e soprattutto lavorare conun grande regista come Salvatore Samperi, re-centemente scomparso. La prima serie ha avutoun grande successo e quindi non potevo mancarenel sequel. Anche questa volta con Gabriel sulset c’è stata grande complicità
Lei è stata con uomini molto desiderati, da
Gabriel Garko a Matteo Marzotto. Qual è la
sua attuale situazione sentimentale?
Sono restia a parlare della mia vita privata,anche se in fin dei conti mi diverte che i giorna-listi ne siano interessati. In questo momentosono felice, ma non voglio dire di più. Mi piacetenere per me il mio privato, ma non sempre que-sto è possibile perché i paparazzi sono sempre inagguato
Allora restiamo sul generico… Cosa la con-
quista di un uomo?
Mi piace la spontaneità. Odio le sovrastrutturee le persone ciniche che non credono nell’amoree nella costruzione di un percorso comune. Pre-ferisco la sincerità, nel bene e nel male
Le piace più sedurre o essere sedotta?
Sono preda, non mi piace cacciare. Sotto questopunto di vista, sono un po’ tradizionalista: mipiace essere corteggiata. L’uomo deve farel’uomo! Penso che purtroppo oggi i ruoli sianoconfusi, per questo si sono creati degli squilibri.La donna deve essere calorosa, dolce, acco-gliente, non autoritaria: l’uomo ne rimane inti-morito. E poi, il rapporto con una persona non
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può ridursi solo al sesso, ci deve essere dialogo ecomplicità. Un rapporto basato solo sul sesso èdestinato a fallire. La nostra è un’epoca di con-sumismo anche nei rapporti: si bruciano troppovelocemente le tappe. C’è bisogno di tornare unpo’ indietro e recuperare certi valori
La spaventano i segni del tempo?
Adesso no di certo, ho 33 anni! E poi penso chetutte le età siano belle. Dai venti ai trenta ladonna è nel pieno della giovinezza; dai trenta aiquaranta è molto femminile e nel fioredella sua bellezza; dai quaranta aicinquanta è più consapevole epuò portare anche una ruga inmodo affascinante
Cosa pensa della chirur-
gia estetica?
Ognuno deve fare ciò chesente. Detto questo, miamamma ha più di 50 anni eha grande fascino senza avermai fatto alcun ritocco. Portale sue rughe con grande disinvol-tura, perché si accetta per ciò che è.Anche una grande attrice come Mi-chelle Pfeiffer dice che, quando si guarda allospecchio, non fa più caso alle sue rughe, perchéfanno parte di lei. Sostiene che l’unico problemadelle donne che a quarant’anni ricorrono al lif-ting sia il marito che non le fa sentire amate perciò che realmente sono
Un attore con cui vorrebbe recitare e un re-
gista da cui vorrebbe essere diretta
Il mio sogno nel cassetto è lavorare con Al Pa-cino, adoro la sua personalità, il suo fascino, la
sua ironia, il suo sguardo sexy e intelligente. Èun grande attore, in tutti i ruoli che ha interpre-tato è sempre stato credibile. L’ho amato soprat-tutto in “Scarface”. Per quanto riguarda gli attoriitaliani, mi piacerebbe recitare con Christian DeSica, perché è un artista completo: canta, balla,recita, intrattiene. È davvero una persona incre-dibile. Per le sue doti è molto vicino agli attoriamericani e assistere ai suoi spettacoli al teatroè davvero piacevole. Per quanto riguarda i registiitaliani, ci sarebbe un lungo elenco da fare. Tra
quelli stranieri, scelgo Woody Allen:amo tutti i suoi film, anche gli ul-
timi che non hanno avuto ilpieno consenso dalla critica.
Mi piace il suo essere un po’buffo, contorto, intelli-gente, mai banale. I suoifilm andrebbero guardatiin inglese per coglierneanche le minime sfuma-ture di significato che nel
doppiaggio possono perdersi
Un traguardo ancora da
raggiungere, nel lavoro e nel
privato
Da un punto di vista professionale, finalmenteposso lavorare come voglio. È il risultato del per-corso fatto in questi anni, dei tanti “no” che hodetto coraggiosamente. Ho rinunciato a preten-dere tutto e subito, in attesa delle occasioni giu-ste. Pian piano sto raccogliendo ciò che hoseminato, ma non mi sento arrivata: quello cheho fatto è il punto di partenza per costruire il miofuturo. Nel privato, sto muovendo i primi passi:sono una donna dai grandi sentimenti, che credenel vero amore, nel valore della famiglia.
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Lanostra è un’epoca
di consumismo anche neirapporti: si bruciano troppo
velocemente le tappe. C’èbisogno di tornare un po’
indietro e recuperarecerti valori
Serena Autieri nel film tv “dottor clown” ricky Tognazzi e Serena Autieri in una scena de “L’ultimo crodino”
Quando troverò un uomo con cui avere dei figli,il mio sogno affettivo si realizzerà
I’M?
Sono un angelo biondo dark, perché sono spesso
in contrapposizione con i miei colori, con il mioaspetto chiaro, angelico. Ho un animo ribelle,passionale, istintivo e vorrei che gli addetti ai la-vori valorizzassero di più quanto di napoletano,di carnale, di vero e sanguigno c’è in me, l’esattoopposto del mio aspetto elegante
Lei vive a Roma. Cosa le manca di Napoli?
Premesso che Roma è una città bellissima, deinapoletani mi manca il calore, l’energia, la comu-nicatività. Napoli è un teatro vivente. Ovunquevai la gente scherza, fa amicizia, è calorosa. Chinon è abituato può scambiare tutto questo perinvadenza, ma io che qui ci sono nata, cresciutae vissuta, ne sento la mancanza. Trovo che sia unmodo diretto, autentico di confrontarsi con glialtri. A Napoli la gente è vera e in un mondo dovetutti vogliono apparire, dove tutto è finzione,dove contano il denaro e il potere, non dobbiamoperdere di vista questi valori essenziali
In cosa si sente napoletana?
Proprio nel mio essere carnale, calorosa, generosa,ospitale. Ovvero le caratteristiche che sono rico-nosciute in tutto il mondo ai napoletani. Siamopersone vere, spontanee e anche nelle sventuresappiamo trovare il lato positivo. Questa positi-vità, questa voglia di credere nel futuro è ungrande dono. Una volta - non potrò mai dimenti-carlo - ero in taxi. Il tassista non aveva capito chefossi Serena Autieri. Mi sono fatta accompagnarein un ristorante, ma era chiuso perché era tardi.Allora il tassista mi ha detto: “Signo’, io nun teng
nient ‘a casa mia. Due ov’ teng int ‘o frigorifer. Iam-
mucenn ‘a casa e v’ ‘e facc!”. Questo episodio sin-tetizza benissimo l’umanità e la semplicità delpopolo napoletano
Serena Autieri e ingrassia in “Sogno di una notte di mezz’estate”
.
Serena Autieri in due scende nel film “notte prima degli esami oggi” con Giorgio Panariello
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cinquantotto anni e non sentirli. Mas-simo Ranieri ha una voce che ha fattosognare e innamorare intere genera-
zioni di donne. Chi di noi non ricorda a mena-dito le sue canzoni? Dall’intramontabile“Perdere l’amore”, all’appassionata “RoseRosse”, sino alla più recente “La Vestaglia”. Lasua storia è ben nota: cresciuto in quartiere po-polare di Napoli, Massimo Ranieri, all’ana-grafe Giovanni Calone, incontra prestissimo ilmondo della musica diventando negli anni unartista completo, apprezzato e riconosciuto intutto il mondo. È lo stesso Ranieri, durante ilsuo ultimo spettacolo a svelare aneddoti e vi-cissitudini che lo hanno portato dov’è adesso.A partire proprio dal titolo del suo ultimo show,“Canto perché non so nuotare… da 40 anni”. A
iniziare Ranieri alla musica, infatti, come rac-conta lui stesso, furono i suoi compagni diquartiere, che sugli scogli di Posillipo lo obbli-gavano a cantare per attirare l’attenzione deituristi, sperando in qualche spicciolo di manciada recuperare poi tra le onde. E il povero Ra-nieri, incapace di nuotare, era costretto ad as-secondare i compagni, pena un tuffo in acqua.Incontrandolo, si scopre una persona gentile edisponibile, lontana dal mito che lo accompa-gna e che lo investe ogni volta che calca lascena.
Inizia la sua carriera, giovanissimo, a soli
13 anni con lo pseudonimo di Gianni
rock…
No, la prego. Questa storia la sanno tutti!
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di N. M.
MassiMo
RanieRi“Donne siete meravigliose e,
al contrario degli uomini,non avete bisogno di nessuno”
massimo ranieri in due scene di “canto perchè non so nuotare... da 40 anni” foto V.B.
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Non si preoccupi: non è questa la do-
manda…
Menomale!
Dicevamo, inizia la
sua carriera nella mu-
sica giovanissimo, ap-
prodando pochi anni
dopo al cinema e al
teatro: dove si
esprime la vera anima
di Massimo Ranieri?
Domanda di riserva (sor-
ride, ndr)?
Spiacente: non c’è
Beh, io mi riconosco so-prattutto nella musica,dalla quale è partitotutto il resto e che è lacosa che più mi appar-tiene. Vede, l’attore è qualcosa di costruito ad-dosso all’uomo: uno non nasce attore, ma puònascere cantante. La musica è una cosa natu-rale, anche quando veniamo al mondo emet-tiamo una nota, chedovrebbe essere un MI!Potenzialmente, siamotutti cantanti
La sua è una poliedri-
cità che deriva dal-
l’impegno costante.
Oggi i giovani, invece,
si improvvisano nel
mondo dello spetta-
colo anche senza
avere talento, come
fanno ad esempio i
vari personaggi dei
reality: cosa pensa di
queste generazioni?
Non parliamo di reality, per carità! I tanti per-sonaggi sfornati da questo tipo di televisionenon sanno fare assolutamente niente. Gli arti-sti veri sono quelli che vanno a scuola di teatro,
che fanno sacrifici per raggiungere i loro obiet-tivi: quelli si che vanno apprezzati e incorag-giati
Tante volte sul palco
dell’Ariston, la prima
nel 1968, l’ultima nel
’97: com’ è cambiata la
kermesse della can-
zone italiana rispetto
al passato?
Sanremo oggi è una ma-nifestazione televisiva:l’hanno resa tale, manon dovrebbe protrarsitanto: una settimana èdavvero troppo! Anchefar durare la finale 4 oreè esagerato! Pensi chemia madre, 84enne, affe-zionata a Sanremo, non
riesce mai a scoprire il vincitore in diretta, per-ché si addormenta e finisce col saperlo sempreil giorno dopo. In fondo, però, diciamoci la ve-rità, Sanremo lo guardano tutti. Anch’io un po’
lo aspetto, e quando nonriesco a vederlo, lo regi-stro, perché è un qual-cosa di unico nel suogenere: ha una forza di-rompente ed è da lì chenasce la grande musicaitaliana
Lei tornerebbe a San-
remo?
Si, certo
Qual è la canzone a
cui è maggiormente
legato?
Non è sicuramente la più fortunata, ma sem-plicemente quella che sento più mia: “Ven-t’anni”. A quei tempi compivo vent’anni e quellacanzone sembrava scritta apposta per me. Siaspettava “Rose Rosse” eh?
“ napoli sono io! senza napolinon so dove sarei. Devo tutto alla mia città,al mio quartiere, al mio essere napoletano”
massimo ranieri in scena foto V.B.
Si, in effetti mi sarei aspettata proprio
quella! Passiamo alle donne: in un’intervi-
sta di qualche tempo fa ha dichiarato che
il tradimento di una donna si può anche
perdonare, quello di un amico no: perché?
Perché di un amico ti fidi ciecamente, da lui non
ti aspetti mai un tradimento, da una donna si.
Anche la mamma, infatti, ti mette in guardia da
una donna, non da un amico
Un suo spettacolo televisivo, “Tutte donne
tranne me”: che rapporto ha con l’universo
femminile?
Beh, stupendo, altrimenti non vi avrei dedicato
uno spettacolo. La donna
è un essere meraviglioso,
è misteriosa, imperscru-
tabile. Quando una
donna ti dice “Io sono
fatta così, punto e
basta”, c’è sempre quel
buco nero che noi uomini
non riusciamo a scoprire,
ed è bello così. La donna,
quando è sicura dei pro-
pri mezzi non ha bisogno
dell’uomo. Come diceva
Di Giacomo, “Se trovi la
donna giusta sulla tua
strada ti può fare
grande, se trovi quella
sbagliata ti può portare
nelle pene dell’inferno”.
Chi trova quella giusta è
fortunato
Un grande interprete
della canzone napole-
tana esportata in
tutto il mondo: cos’è
Napoli per Massimo
Ranieri?
Napoli sono io! Senza Napoli non so dove sarei.
Devo tutto alla mia città, al mio quartiere, al
mio essere napoletano. Probabilmente se non
fossi nato in quel quartiere, in quegli anni, oggi
non sarei qui, non sarei ciò che sono
Nel 2007 ha presentato all’Italia intera sua
figlia Cristiana, tenuta quasi segreta fino
ad allora. Al quel gesto sono seguite nume-
rose polemiche sull’uso della tv come am-
plificatore della vita privata,
spettacolarizzazione dei sentimenti: come
ha risposto a queste critiche?
Non voleva assolutamente essere questo. E co-
munque le polemiche non portano a nulla. Per
anni la carta stampata ha parlato di questa sto-
ria: se avessi voluto spettacolarizzarla mi sa-
rebbe bastato rilasciare interviste ai giornali,
invece ho voluto che fosse una cosa semplice,
quasi naturale
Sua figlia sapeva che lei l’avrebbe ufficial-
mente presentata al pubblico?
No, non volevo agitarla. L’ho invitata in tra-
smissione assieme a mia madre e quando ho
sentito che era il momento, le ho chiesto di rag-
giungermi sul palco: è stata una cosa innocente
Che padre è stato per
sua figlia Cristiana?
Un padre che si è ritro-
vato a esserlo, senza po-
terlo fare. E purtroppo
non si potrà mai recupe-
rare il tempo perso
Che padre è oggi?
Affettuoso, credo. Pre-
sente quando posso. Il
mio lavoro mi ha sempre
portato lontano da casa,
chi fa il mio mestiere sa
bene che il successo com-
porta molte rinunce. Per
fortuna comunque esi-
stono i telefoni!
E se sua figlia volesse
seriamente intrapren-
dere la sua stessa car-
riera?
In realtà è già una can-
tante ed è anche molto
brava! Io sono il suo fan
numero uno, ma non glielo dica!
Eppure, qualche tempo fa Cristiana ha di-
chiarato che lei l’ha addirittura ostaco-
lata…
Davvero ha detto questo? Ora la chiamo e mi
sente! (ride, ndr). No, non l’ho mai ostacolata.
Naturalmente, il fatto di chiamarsi Calone la
aiuta e la ostacola: può aprire delle porte ma poi
bisogna saper usar le proprie armi
Può descriversi in una sola parola? Mas-
simo Ranieri, I’M?
Giovanni Calone, soprattutto..52
i’M novembre-dicembre 2009
di Maridì Sessa foto di Marco Sommella
i’M novembre-dicembre 2009
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Audiovisivo e turismo, una sinergia
costruttiva e vincente tesa a valo-
rizzare le risorse paesaggistiche,
archeologiche e artistiche del nostro terri-
torio, così da incrementare l’economia lo-
cale nei suoi molteplici aspetti: questo
l’obiettivo ambizioso del “Gala del Cinema
e della Fiction in Campania”, giunto con
successo alla sua II Edizione. La madrina
dell’evento è stata la splendida Ca-
terina Murino, già vincitrice nella
passata edizione del “Premio Mi-
gliore Attrice per il Cinema”. Il con-
cept, ideato e prodotto da Valeria
Della Rocca, Amministratore di “So-
laria Service” Destination Manage-
ment Company, di concerto con Film
Commission Regione Campania, e
con la direzione artistica del critico
cinematografico Marco Spagnoli,
mira, attraverso un’attività di potenzia-
mento del settore dell’audiovisivo “Made
in Campania”, a mettere in risalto le più
suggestive location campane, appetibili
mete di itinerari turistici confezionati ad
hoc per tour operator italiani e all’estero.
Quest’anno la kermesse si è ulterior-
mente rafforzata, coinvolgendo
anche il mondo universitario attra-
verso il prezioso contributo degli
studenti del Suor Orsola Benincasa,
che, attese una serie di lezioni pre-
paratorie sui “Pitching”, hanno pro-
posto idee e trattamenti per
sceneggiature relative a prodotti te-
levisivi ambientati in Campania. Ma
il momento clou della manifesta-
zione, all’insegna del glamour e della
mondanità, si è avuto sabato 10 otto-
bre, quando il suggestivo Castello Medioe-
vale di Castellammare di Stabia, si è
illuminato a festa, per accogliere registi,
produttori, attori, che si sono distinti nel
corso dell’anno in opere di indubbio va-
lore, girate in tutto o in parte nella nostra
regione. Ad accogliere i numerosi,
selezionatissimi ospiti, Valeria Della
Rocca avvolta in un abito di chiffon
rosso, Maurizio Gemma, Direttore
Film Commission Campania, il di-
rettore artistico Marco Spagnoli e
naturalmente la padrona di casa, la
“castellana” Ornella De Martino. Nel
corso della serata, condotta in ma-
niera brillante da Gino Rivieccio e55
i’M novembre-dicembre 2009
Marjo
Berasategui, sono stati assegnati i premi
“Migliore Fiction”, “Miglior Film per il
Cinema”, “Miglior Attore di Fiction e
“Migliore Attrice di Fiction” da una giu-
ria di prestigio composta da Valeria Ca-
sizzone, Assessore al Turismo della
Provincia di Napoli, Daniele Cesarano,
Domenico Ciruzzi, Felice Laudadio,
Maria Liguori, Enrico Magrelli, Mario
Mazzetti, Guglielmo Mirra, Pasquale
Scialò ed il Sindaco di Castellammare di
Stabia Salvatore Vozza. Tra le nomina-
tion in concorso, per la sezione “Fiction”
c’erano “La nuova squadra”, “Un Posto
al sole” e “7 Vite”, mentre per la sezione
“Cinema”, “Fortapasc”, “Lo spazio
bianco”, “Tris di donne e abiti nuziali”. I
vincitori sono stati gli attori Rolando
Ravello ed Elena Barolo per la “Fiction”
e Libero De Rienzo e Margherita Buy
per il “Cinema”. Miglior film è stato con-
siderato “Lo Spazio Bianco” e la migliore
fiction “Un Posto al Sole”. Molto apprez-
zati anche i riconoscimenti speciali asse-
gnati nel corso del Gala: il “Premio Film
Commission Regione Campania” a “For-
tapasc” di Marco Risi prodotto da Angelo
Barbagallo, il “Premio per la Produ-
zione” a Carlo Bixio, il “Premio Cinema
& Moda” allo stilista Renato Balestra, il
“Premio Cinema & Letteratura all’at-
56
i’M novembre-dicembre 2009
.
tore
Enzo Decaro, il “Premio Cinema & Edi-
toria” per la rivista I’M Magazine a Mau-
rizio Aiello, il “Premio Speciale Regista
Cinema” ad Umberto Carteni, il “Premio
Colonna Sonora” a Peppino di Capri, il
“Premio Miglior Compositore” a Pasquale
Catalano per “Romanzo Criminale” e “La
doppia ora”, mentre il “Premio Speciale
Miglior attore e Migliore attrice di fic-
tion” è andato a Giampaolo Morelli ed a
Benedetta Valanzano. Il “Premio Spe-
ciale Rivelazione dell’anno” è stato asse-
gnato al cast di “Romanzo Criminale” e
ritirato da alcuni suoi componenti quali,
Daniela Virgilio, Alessandro Roja, Fran-
cesco Montanari, Marco Bocci, mentre, i
vincitori del ramo scientifico relativo ai
“Pitching” sono stati gli studenti univer-
sitari Flavia Borzacchiello per la serie
“Maleventum” e Rita Chiacchio che ha
presentato il progetto “ Ancora Noi”/
“Neve sul Vesuvio”. Tra i presenti, i regi-
sti Francesca Comencini ed Edoardo Tar-
taglia, Veronica Mazza, Mario Porfito,
Patrizio Rispo, Lucia Cassini, Francesca
Tauriello, Vice Presidente di ABC Walt
Disney Television per il Sud Europa ed il
Mediterraneo, il maestro Giacomo Rizzo,
l’assessore regionale ai Trasporti Ennio
Cascetta, il Prefetto di Napoli Alessan-
dro Pansa e consorte.
veronica mazzae benedetta valanzano
enzo decaro
maurizio Aiello
Pe
pp
ino
di c
apri e
vale
ria de
lla ro
cca
elena barolo e Gino rivieccio
mario Porfito e Patrizio rispo
Gianfranco Gallo, ernesto
maieux e massimiliano Gallo
Gianpaolo morellirolando ravello
Francesca comencini
i protagonisti di “romanzo criminale”
caterina murino
carlo bixio
re
na
to b
ale
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Gianni Lettieri
e La sua visione
deLLa Campania
deGLi imprenditori“Napoli grande metropoli europea al centro
del Mediterraneo? Si può fare"di Ilaria Carloni
Gianni Lettieri costituisce per Napoli e laCampania una figura stimolante di im-prenditore e rappresentante datoriale. È
quasi un obbligo per una rivista come I'M rile-varne l'eleganza nello scegliere abbigliamento edaccessori e nel saperli portare con signorilità. Lasua storia professionale è poi talmente intensa elunga, nonostante l'età anagrafica, da completareun quadro gratificante. Molti giovani, a prescin-dere dall'attività svolta, lo ritengono un modello acui adeguarsi. Chiediamo a Gianni Lettieri qualesia la sua visione del mondo delle aziende meri-dionali e Campane e quale sia, secondo lui, la col-locazione del nostro Sud in un'Europa che pergeografia e storia potrebbe aspirare ad essere ilbaricentro economico e culturale del Mediterra-neo.
Quale è l'attuale situazione dell'industria
campana? Quali sono i settori di eccellenza?
Quali quelli che soffrono di più per la con-
giuntura?
L’aerospaziale ha retto bene finora all’impattodella crisi, anche se forse ne risentirà nei prossimianni, e costituisce uno dei settori di punta dell’im-presa napoletana, assieme ad altri comparti, siadi grande tradizione come l’agroalimentare, sia in-novativi come l’Ict. Nel capoluogo ha sede inoltrepiù del 50% dell’impresa italiana dell’armamento.Tra le realtà che attraversano un periodo difficilevi sono l’automotive, per vicende connesse alle pre-senze Fiat nell’area, e il tessile
Quali ritiene siano le prospettive di ripresa
e sviluppo del comparto industriale?
Quale l'effetto trascinamento sul settore
commerciale e sul terziario?
Se si creassero condizioni di attrattività degli in-vestimenti, l’industria nel napoletano potrebbeespandersi notevolmente. Basti pensare all’inte-resse manifestato da decine di multinazionali unpaio d’anni fa per un’iniziativa dell’Unione Indu-striali di Napoli, di Confindustria e dell’allora Mi-nistro Nicolais per cercare di calamitareinvestimenti sul territorio in cambio di adeguataassistenza alle imprese da parte delle istituzionilocali. Sono state avviate ben 5 iniziative, ma ilpercorso si è arrestato non solo per la crisi maanche per la debole risposta fornita dagli enti pub-blici, Regione Campania in primis. Se si ripristi-nano le condizioni per una ripresa produttiva, nebeneficerà sicuramente anche il comparto dei ser-vizi
I settori conserviero, turistico, automobili-
stico, aeronautico, l'abbigliamento, la moda
in generale, sono stati negli ultimi trent'anni
quelli trainanti per la nostra Regione; quali
prospettive hanno in un contesto di globaliz-
zazione come quello che viviamo?
Fatta eccezione per il tessile, che in Europa èormai quasi scomparso, tutti i settori hanno po-tenzialità da sfruttare, a cominciare dal sistemamoda e dall’abbigliamento per finire al turismo,che sconta ancora la mancanza di pianificazionedi grandi eventi da parte delle amministrazioni ela carenza di strutture adeguate per grandi con-vegni e congressi. Ma soprattutto, in generale,mancano ordine, pulizia, organizzazione. Manca
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i’M novembre-diCembre 2009
insomma la normalità, che esiste in altre città conle caratteristiche di Napoli
Ritiene che il personalismo e l’individuali-
smo siano, come ha enfatizzato tante volte la
nostra rivista, uno dei limiti forti della no-
stra imprenditoria? Se si, cosa ritiene possa
fare l’Associazione datoriale da Lei presie-
duta per stemperare questo clima di
“ognuno per se e lo Stato per tutti”?
Sono il primo, anche da Presidente dell’Unione In-dustriali, a sottolineare l’insufficiente capacità diaggregazione da parte delle imprese locali e a pro-muovere percorsi di crescita in questa direzione.Da imprenditore guido Meridie, che, attraversodecine di partecipazioni nel capitale di altre im-prese soprattutto del Sud, le accompagna in inter-venti di consolidamento e sviluppo. Ma addossareall’imprenditoria la responsabilità del ristagnodell’economia è paradossale quanto vedere il pelonell’occhio piuttosto che la trave che vi acceca.L’immobilismo istituzionale ha frenato processi diriconversione che, da Napoli est a Bagnoli e alCentro storico, avrebbero determinato decine e de-cine di migliaia di occupati e alcuni miliardi dieuro di investimenti privati. Per non parlare deglisprechi di denaro pubblico che hanno caratteriz-
Gianni Lettieri con il presidente della repubblica, Giorgio napolitano64
i’M novembre-diCembre 2009
zato la vicenda rifiuti, dei ritardi nei pagamentidelle pubbliche amministrazioni alle imprese, conpunte incredibili nel comparto sanitario, del bucodei conti regionali proprio nel settore sanità, sca-ricato in parte sulle imprese private con l’addizio-nale Irap, della inefficace gestione dei fondieuropei, che non hanno eliminato neppure unadelle diseconomie che penalizzano le imprese,della burocrazia che moltiplica i tempi di qualsiasiautorizzazione o concessione a favore degli opera-tori economici
Quale ritiene sia la possibilità di sviluppo
delle due iniziative lanciate dal Governo
Berlusconi attraverso il suo ministro Tre-
monti di una Banca Meridionale e di una
Cassa dedicata agli aiuti all'imprenditoria
del Mezzogiorno? Sono idee utili se svilup-
pate?
Una grande banca meridionale non si crea dalnulla. Il Ministro Tremonti lo sa e, in un incontropresso la nostra Associazione, condivise la miaidea di un soggetto nato dalla fusione di istituti dicredito popolare e altri organismi analoghi già esi-stenti. Ma in ogni caso ci vorrà una forte volontàpolitica per imprimere adeguata accelerazione alprogetto. Sulla nuova cabina di regia per lo svi-
luppo del Sud siamo pronti a discutere, appenadalle enunciazioni di massima si passerà a formu-lare ipotesi più concrete
Meridione inteso come ponte nel Mediterra-
neo per collegare i Paesi che si affacciano su
questo mare all'Europa continentale? Idea
reale o suggestione e sogno?
Allo stato attuale, è solo un sogno. Perché diventirealtà occorrono politiche centrali che recuperinoil Mezzogiorno come questione prioritaria per ilPaese assieme a una nuova assunzione di respon-sabilità da parte della classe dirigente meridio-nale. Nel Sud, nei decenni scorsi, non sono affluitepiù risorse che nel Centro-Nord. È innegabile, tut-tavia, che nel Sud la spesa pubblica è stata menoefficace che altrove. Così non potrà più essere infuturo, ed è quindi indispensabile una svolta nelgoverno del territorio
In una parte d’Italia dove la disoccupazione
è endemica, è utile e da incoraggiare l’arrivo
di immigrati dall’Africa e dall’Asia e dai
Paesi disagiati dell’Europa dell'Est?
Non mi pare che l’arrivo degli immigrati sia inco-raggiato da qualcuno. È un fenomeno del nostrotempo, che è opportuno controllare e monitorareper evitare che diventi ingestibile
Quali sono le Sue previsioni per la nostra
economia nei prossimi cinque anni? Il Sud e
la Campania ce la faranno?
È necessario cambiare, altrimenti si scivola versostandard di qualità della vita inferiori a quelli diun’economia occidentale. Il federalismo fiscale, in-trodotto gradualmente e ben gestito, può essere laleva per l’auspicato salto di qualità. Ritengo, inogni caso, che è proprio nei momenti di crisi cheun territorio dalle grandi potenzialità può supe-rare le difficoltà e creare sviluppo. Se sapremo ge-stire il momento potremmo avere grandi benefici
Napoli come capitale di un’Italia mediterra-
nea?
Direi piuttosto Napoli grande metropoli europea ebaricentro di politiche di dialogo costruttivo, anchesotto il profilo economico e industriale, tra il Con-tinente e gli altri Paesi del Mediterraneo. È un tra-guardo da auspicare, visto che per ora non è realtà
E Lettieri come Presidente della Regione
Campania?
Sono Presidente dell’Unione Industriali di Napoli.Il mio impegno è rivolto all’Associazione e alle mieaziende..Gianni Lettieri con il ministro dell’interno, roberto maroni
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L’altraNapoli
di Elisabetta Vairo
sotto la città caotica, trafficata e variopinta,a 40 metri di profondità c’è un’altra Napoli,a tratti ancora inesplorata, fatta di cuni-
coli, gallerie e decine di ritrovamenti archeolo-gici: è la Napoli sotterranea. La sua esistenza èlegata alla morfologia e geologia del territoriopartenopeo, fatto di roccia tufacea leggera e fria-bile. Le prime trasformazioni della morfologiadel territorio sono avvenute ad opera dei Greci apartire dal 470 a.C per esigenze di approvvigio-namento idrico, che hanno portato alla creazionedi cisterne sotterranee adibite alla raccolta diacque piovane. Ma il vero sviluppo del sotterra-neo napoletano è iniziato in epoca romana. I na-
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poletani conoscevano bene quella parte oscura enascosta della loro città, quella dove lavoravanoquotidianamente i “pozzari”, una classe di liberiprofessionisti che si muovevano con destrezza inquei cunicoli. Sono loro, che avendo libero ac-cesso a tutte le case mediante i pozzi, hanno datoorigine ad aneddoti ancora vivi nell'immaginarionapoletano come quello dei "monacielli", spiritibenevoli che usavano le vie sotterranee per spa-rire o apparire, sotto il mantello da lavoro chesomigliava appunto al saio di un monaco. Laparte più visitata oggi dai turisti è quella allaquale si accede da piazza San Gaetano, o quelladi Michele Quaranta sotto Sant’Anna di Palazzo.Entrarci è suggestivo e commovente perché lepareti tufacee di quelle umide grotte sono ricchedi testimonianze scritte, incise, disegnate, delpassaggio dei rifugiati durante la guerra. Diquelle grotte, infatti, 428 furono ricoveri antiae-rei. I circuiti turistici comprendono anche le ca-tacombe di San Gennaro e la Napoli stratificatache si trova sotto la basilica di San Lorenzo Mag-giore. Poi c’è una parte meno conosciuta: sotto laSanità, tra via Cristallini, via Santa Maria An-tesaecula, vico Traetta, dove ci sono decine diipogei di età greca. Ma non finisce qui: di que-
st’altra Napoli vi sono tracce un po’ ovunque: aPoggioreale, ad esempio, solo dieci anni fa è statatrovata una grottadentro la quale gia-ceva uno scheletrodi un cavatore grecorimasto sepolto dauna frana. Oppuresotto la scuola ele-mentare Bovio aSan Giovanni a Car-bonara, e all’istitutoArtistico di via Set-tembrini. Tra nonmolto sarà riapertoanche il tunnel bor-bonico, riscopertograzie al progetto “Borbonica Sotterranea”. Sottovia Toledo sono venuti fuori resti di attività agra-
rie del quarto millennio a.C., le navi greche dipiazza Municipio testimoniano che lì c’era il
porto e che gli or-meggi arrivavanofino all’attualepiazza Bovio. Visi-tare Napoli sotter-ranea significacompiere un viaggionel tempo di 2400anni: ogni epoca,dalla fondazione diNeapolis, allebombe della Se-conda Guerra Mon-diale, ha lasciato ilsegno su quelle
mura di tufo giallo che giacciono immutate nelsilenzio del sottosuolo partenopeo..
Orari delle visite:
Giovedì ore 21.00
Sabato ore 10.00, 12.00 e 18.00
Domenica e festivi ore 10.00, 11.00, 12.00 e 18.00 72
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di Adriana Malinconico
Napoli iN “mostra”a VeNezia
oliver Stone
Ksenia rappoportcolin Firth Jasmine Trinca
Samuel maoz
martina Gedeck e Sergio castellitto claudia Pandolfi ewan mcGregor e George clooney eva mendes Jasmine Trinca e riccardo Scamarcio
Paris Hilton
Ficarra e Picone
con donatella Finocchiaro
Aldo baglio
e donatella Finocchiaro Silvester Stallone
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La sessantaseiesima mostra del ci-nema di Venezia, ha visto il trionfodel cinema internazionale con l’asse-
gnazione dei premi più ambiti ai film stra-nieri. Leone d’oro per il miglior film a“Lebanon” di Samuel Maoz, il Leone d’Ar-gento per la migliore regia a Shirin Neshatper il film “Zanan bedoone mardan”, il Pre-mio Speciale della Giuria a “Soul Kitchen”di Fatih Akin. Nonostante la massiccia pre-senza di film italiani in gara, tra i quali ilcolossal “Baaria” di Giuseppe Tornatore cheha aperto questa edizione, nessun premio èandato ai film made in Italy. Solo la Coppavolpi a Ksenia Rappoport per la sua inter-pretazione nel film “La doppia ora” di Giu-seppe Capotondi e il Premio Mastroianniper giovani attori emergenti a JasmineTrinca per la sua parte nel film “Il grandesogno” di Michele Placido. La mostra è stataperò particolarmente importante per il ci-nema made in Naples, che ha avuto grandevisibilità. Alla kermesse veneziana hannopartecipato i film di Francesca Comencini,di Abel Ferrara e di Vincenzo Terracciano,ai quali si sono aggiunti due documentarifirmati da autori partenopei: Pappi Corsi-cato e Toni D’Angelo. Tre i film d'autore pre-senti: il più atteso, “Lo spazio bianco” diFrancesca Comencini, tratto dal romanzoomonimo della scrittrice napoletana ValeriaParrella. Una delle scene più complesse delfilm ha visto Margherita Buy attraversareuna piazza Cavour completamente deserta.Forte interesse anche per l’opera “Napoli,Napoli, Napoli” di Abel Ferrara: una docu-fiction che ha coinvolto la casa circondarialefemminile di Pozzuoli. E poi “Tris di donnee abiti nuziali”, del napoletano VincenzoTerracciano, con la coppia Sergio Castellittoe Martina Gedeck, ambientato tra il Vomeroe salita Pontecorvo, ospite della rassegna“Orizzonti”. Tra i prodotti campani, il docu-mentario dal titolo “Poeti”, di Toni D’Angelo,nella sezione “Controcampo italiano”, equello di Pappi Corsicato, con il suo rac-conto “Armando Testa. Povero, ma mo-derno”, sempre nella sezione “Orizzonti”.L’edizione di quest’anno, diretta ancora unavolta da Marco Muller ha dato lustro allacittà di Napoli raccontata in modi diversi eda diversi punti di vista, ma con un unicoobiettivo: rendere partecipe il pubblico dellabellezza e delle emozioni che solo una città-teatro come Napoli può trasmettere.
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maria Grazia cucinotta
carolina crescentini
nicolas cage
Laura chiatti
margherita buy
ennio morricone, margarethmadè, Giuseppe Tornatore eFrancesco Scianna
Anita caprioli e valerio mastandrea
michele Placido
Julianne moore
Silvia Toffanincon Pier Silvio berlusconi
Serena Autieri
chiara Giordano e raul bova
marco müller e Giovanna mezzogiorno
vincenzo Terraccianoe Umberto massa
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Regia: Grant HeslovAttori: Ewan McGregor, GeorgeClooney, Kevin Spacey, Jeff Brid-ges, Stephen Lang, Robert Patrick,Stephen Root, Glenn Morshower,Terry Serpico, Rebecca Mader
Genere commediaProduzione Usa
Uscita 6 novembreIl giornalista Bob Wilton, conuna carriera in declino e inrotta con la moglie Helen,deve trovare uno scoop ingrado di rimettere in sesto lasua vita. In cerca di gloria siritrova in Iraq dove si imbattein un reparto dell'esercitodegli Stati Uniti specializzatonello studio di armi paranor-mali. Sarà Lyn Cassidy, un exmilitare che aveva fatto partedi questo reparto convinto diessere un guerriero Jedi, adaccompagnare Bob alla sco-perta delle tecniche e segretidi queste ricerche. Ma qual-cosa sfugge dal loro controlloe, in pieno deserto iracheno, sitrovano preda di terroristi emilitari non proprio normali.
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Regia: Roland EmmerichAttori: John Cusack, ChiwetelEjiofor, Thandie Newton, AmandaPeet, Woody Harrelson, DannyGlover, Oliver Platt, Jimi Mistry,Beatrice Rosen, Thomas McCarthyGenere: azione drammatico
fantascienzaProduzione USA
Uscita dal 13 novembreIl 2012 è l'anno in cui, secondoil calendario Maja, avrà luogola fine del mondo. Mentre lafatidica data si avvicina, ilProfessor West viene a cono-scenza di alcune tempeste so-lari di forte intensità checolpiranno il pianeta. Loscienziato prova a dare l'al-larme ma, osteggiato dalla co-munità scientifica, non riescea comunicare le informazioniin suo possesso al Presidentedegli Stati Uniti. Intanto iltempo passa e le catastrofi sifanno sempre più imminenti.
GLi AbbrAcciSPezzATiRegia: Pedro AlmodóvarAttori: Penelope Cruz, LluísHomar, Blanca Portillo, José LuisGómez, Tamar Novas, RubénOchandiano, Rossy de Palma, Án-gela Molina, Carmen MachiGenere drammatico thriller
Produzione SpagnaUscita 13 novembre
Un uomo scrive, vive e amanell'oscurità. 14 anni prima, in-fatti, è stato vittima di un ter-ribile incidente d’auto sull'isoladi Lanzarote che non solo gli haportato via la vista ma ancheLena, la donna della sua vita.Quest'uomo ha due nomi:Harry Caine, pseudonimo conil quale firma le sue opere let-terarie, i suoi racconti e le suesceneggiature, e MatteoBlanco, il suo vero nome, con ilquale vive e firma la regia deisuoi film, ma dopo l'incidente,si trasforma definitivamente inHarry Caine per archiviare ilpassato. La cecità ha fatto siche sviluppasse tutti gli altrisensi, anche quello dell'ironia,infatti vuole godersi ancora lavita cancellando tutto quelloche gli è accaduto 14 anniprima. Ma una notte fa resusci-tare Matteo Blanco, perché rac-conta la sua storia a un amicoche sta male...
L’Uomo cHe FiSSALe cAPre
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Regia: Robert ZemeckisAttori: Jim Carrey, Gary Oldman,Robin Wright Penn, Colin Firth,Cary Elwes, Bob Hoskins, DarylSabara, Sammi Hanratty Fay Ma-sterson, Molly C. Quinn
Genere fantasyProduzione UsaUscita 3 dicembre
È la storia senza tempo scrittada Charles Dickens su unavaro vecchietto che deve af-frontare i Fantasmi del NatalePassato, Presente e Futuro, iquali lo aiuteranno ad ingenti-lire il suo cuore freddo. Ebene-zer Scrooge inizia le festivitànatalizie mostrando come al so-lito disprezzo per tutto e tutti,e urlando contro il suo fedeleimpiegato e il gioviale nipote. Aquesto punto intervengono glispiriti del Natale che gli ricor-dano l'uomo che era una volta,e cosa accadrà se non cerca diessere un uomo migliore. Cosìil Vecchio Scrooge finalmentecapisce di dover aprire il suocuore per compensare anni dicattiva condotta prima che siatroppo tardi.
Un ALibi PerFeTTo
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L’iSoLAdeLLe coPPie
Regia: Peter Hyams Attori: Michael Douglas, AmberTamblyn, Jesse Metcalfe, JoelMoore, Randal Reeder, David Jen-sen, Megan Brown, James B. McDa-niel, David Born, Krystal Mayo
Genere drammaticoProduzione Usa
Uscita 13 novembreIl film racconta la storia di C.J.Nicholas, un giovane e ambi-zioso giornalista desideroso didimostrare l’insufficienza delleprove circostanziali usate da unprocuratore distrettuale cor-rotto. Per farlo, decide di af-frontare la questione facendosiaccusare di omicidio e ad ac-compagnarlo in questa folle av-ventura, c’è il suo collaboratore,che è l’unico in grado di dimo-strare la sua totale innocenza.Ma tra il piano di C.J e le am-bizioni del procuratore MartinHunter ci si mette la giovaneassistente del procuratore,
Ella. Tra idue giovaninasce unas t o r i ad’amore male cose sic o m p l i -cano… Sitroverà, in-fatti, impli-cata anchelei nella vi-
cenda giudiziaria, e si metteràcontro il suo capo per portare agalla le prove e dimostrare lasua innocenza. E come in qua-lunque film "noir" che si ri-spetti, il destino del nostro eroeè in serio pericolo, con la terri-bile prospettiva di un uomo in-nocente rinchiuso in prigione edi un procuratore distrettualedeterminato a diventare sin-daco e godersi la sua ennesimavittoria…
Regia: Peter BillingsleyAttori: Malin Akerman, KristenBell, Jason Bateman, Jon Favreau,Vince Vaughn, Kristin Davis, JeanReno, John Michael Higgins, KenJeong, Faizon Love
Genere commediaProduzione UsaUscita 4 dicembre
Quattro coppie del Midwests’imbarcano per il viaggio tantodesiderato verso una esclusivaisola paradisiaca. Una dellequattro coppie è lì per ravvi-vare il matrimonio in crisi,mentre le altre tre sono interes-sate solo alle moto d’acqua, aldivertimento e a godersi il me-raviglioso centro benessere delvillaggio. Ma scopriranno chepartecipare alla terapia di cop-pia non è per niente facoltativo,così, improvvisamente, la va-canza si trasforma in un in-cubo. Le coppie scoprono prestoche nulla è come sembra, spe-cialmente nei loro rapporti. Ilrisultato è una panoramica di-vertente dei problemi reali cheaffliggono tutti gli innamorati.
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Regia: Christian AlvartAttori: Renée Zellweger, JodelleFerland, Ian McShane, Kerry O'-Malley,Callum Keith Rennie, Bra-dley Cooper, Crystal Lowe, AdrianLester, Cynthia Stevenson, Geor-gia Craig, Philip Cabrita
Genere horror thrillerProduzione UsaUscita 4 dicembre
Emily Jenkins è un’assistentesociale che crede di aver vistogià di tutto nel suo lavoro,quando all’improvviso incon-tra una problematica bambinadi 10 anni, Lilith. Lavorandoal suo caso, Emily si rendeconto che Lilith non è solo unabambina vittima di maltratta-menti, ma che i suoi genitoristanno tentando addiritturadi ucciderla, così decide dichiederne l’affidamento fino aquando non troveranno unafamiglia adottiva pronta adaccoglierla. Ma i problemi nonfiniscono perché ben prestoEmily si rende conto che die-tro il suo innocuo aspetto Li-lith nasconde un terribilesegreto.
Regia: David BowersAttori: Nicolas Cage, KristenBell, Bill Nighy, Freddie Highmore,Moises Arias, Donald Sutherland,Matt Lucas, Eugene Levy, NathanLane, Sterling BeaumonGenere animazione azione
fantascienzaProduzione Giappone,
Hong Kong, USA Uscita 18 dicembre
Ambientato in una futuristicaMetro City, Astro Boy rac-conta la storia di un giovanerobot creato da un brillantescienziato di nome Tenma, adimmagine e somiglianza del fi-glio Tobio, morto tragicamentein un incidente stradale. AstroBoy è alimentato da energiablu, è dotato di una superforza e di vista ai raggi X, haun’incredibile velocità ed è ca-pace di volare. Un giorno s’im-barcherà in un viaggio intornoal globo per scoprire i suoi po-teri, imparando a provare legioie e le emozioni dell’essereumano. Quando scoprirà chela sua famiglia ed i suoi amicisono in pericolo, Astro Boy uti-lizzerà tutti i suoi poteri pertornare a Metro City e salvaretutto ciò a cui tiene...
io e mAriLyn
Regia: Leonardo PieraccioniAttori: Leonardo Pieraccionilm,Luca Laurenti, Rocco Papaleo,Massimo Ceccherini, Biagio Izzo,Francesco Guccini, Suzie Kennedy
Genere commediaProduzione Italia Uscita 18 dicembre
Gualtiero Marchesi, che sichiama così in omaggio al ce-lebre cuoco, anche se di me-stiere ripara piscine, è statoabbandonato dalla moglie perun rude domatore del CircoPosillipo che somiglia a Tar-zan e che gli dà pure lezioni divita. Gualtiero ha una figliaquindicenne e due amici pa-sticcieri diventati gay dopo lerispettive separazioni. Sonoloro che organizzano una se-duta spiritica in cui evocano ilfantasma di Marilyn Monroe.Questo cambierà l’esistenza diGualtiero, perché il fantasmadi Marilyn, evocato per gioco,si trasferisce a casa di Gual-tiero in pianta stabile.
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Regia: Mira Nair Attori: Hilary Swank, RichardGere, Ewan McGregor, Mia Wasi-kowska, Christopher Eccleston, Vir-ginia Madsen, Joe Anderson, AaronAbrams, Marina Stone, Dylan Ro-berts
Genere biograficodrammatico
Produzione Usa Uscita 23 dicembre
Il film racconta le gesta e gliamori della celebre aviatriceAmelia Earhart, la primadonna che sorvolò l’Oceano Pa-cifico. Nel 1937 scomparve mi-steriosamente mentre tentavadi fare il giro del mondo inaereo. Ad inghiottirla per sem-pre fu proprio il Pacifico, che di-ventò la sua tomba. Da quelmomento, Amelia è divenutaun’eroina nazionale.
Regia: Jim SheridanAttori: Jake Gyllenhaal, NataliePortman, Tobey Maguire, MareWinningham, Sam Shepard, BaileeMadison, Taylor Geare, PatrickFlueger, Carey Mulligan, JennyWade
Genere drammaticoProduzione Usa
Uscita 23 dicembreDurante la consegna del rap-porto su una missione di pacein Afghanistan, l'ufficiale mili-tare danese Michael va a pren-dere il fratello Jannick, chequel giorno esce di prigione, mail suo elicottero precipita e tuttilo credono morto. Jannick e lamoglie di Michael, Sarah, cre-devano di odiarsi, ma quandocapiscono che non è così, Jan-nick decide di starle vicino, maa un certo punto il fratello Mi-chael torna a casa affetto da undisturbo post- traumatico con-seguente alla prigionia…
Regia: Guy RitchieAttori: Robert Downey Jr., JudeLaw, Rachel McAdams, MarkStrong, Kelly Reilly, Eddie Marsan,James Fox, Hans Matheson, Geral-dine James, William Houston
Genere gialloProduzione Gran Bretagna
Uscita 25 dicembreIl più grande investigatore delRegno Unito, Sherlock Holmese il suo fedele collega Watsonintraprendono una battaglia disagacia e abilità per sventareuna terribile minaccia che po-trebbe distruggere l’impero bri-tannico. In questo film direttoda Guy Ritchie il personaggiodi Sherlock Holmes e quello delsuo fidato assistente Watsonhanno un nuovo look e nuoveabitudini. Il nuovo Sherlock èun donnaiolo, ama fare a pugnied ha un problema col giocod’azzardo.
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“La fortuna conL’effe maiuscoLa”LUiGi de FiLiPPo
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Luigi de Filippo in scena con marianna mercurio foto Nicolò Beardo
È al teatro Delle Palme con “La fortuna conl’effe maiuscola”, col quale porta alla ri-balta l’umorismo dei De Filippo. Luigi, fi-
glio di Peppino, nipote di Eduardo e Titina,attore, autore e regista, è esponente di una dellefamiglie più importanti e rappresentative in Ita-lia del teatro napoletano. Sei anni fa ha dato vitaal progetto intitolato proprio “Casa De Filippo”in memoria della sua famiglia che, insieme aquella di Petito, Scarpetta e Viviani, ha dato lu-stro alla tradizione campana.
Che cos’è per lei l’umorismo?È la parte più amara della comicità, quella chefa riflettere, che ha nobiltà d’intenti, che ci rac-conta la fatica di vivere. Le commedie parlano disentimenti che sono nel cuore dell’uomo, oggicome ieri. Noi De Filippo ne abbiamo fatto il no-stro teatro
È a Napoli, dal 12 novembre al Delle Palme,con “La fortuna con l’effe maiuscola” diEduardo e Armando Curcio, un lavoroche portò i tre fratelli De Filippoall’attenzione nazionale nel1942 e che segnò il suo de-butto ad appena dodicianni. Oggi la riprende.Che regia ha immagi-nato?Pensando che il pubblicovuole capire subito, cercodi realizzare spettacoliimmediatamente com-prensibili. Qui,l’azione si svolge inun basso napole-tano, ci si entra ap-pena si apre ilsipario perchél’ambiente e lescene di Sal-vatore Miche-lino sonomolto sem-plici. E l’ap-plauso scattai m m e d i a t o .Credo che siadedicato al no-stro nome, checon quello diPetito, Scar-petta e Vivianirappresenta
una tradizione ricchissima che nessun’altra re-gione può vantare
Nello spettacolo lei è il protagonista e in-terpreta la parte che fu di Eduardo, in que-sta commedia degli equivoci che raccontadella fortuna capitata a un poveraccio cheperò non potrà riceverla per strani motivi.È affiancato da undici giovani. Come li sce-glie?Me li cresco un po’ alla volta selezionandoli inmoltissimi provini. Li valorizzo, credo in loro enell’amore che hanno per la scena. La nostra èuna bottega di teatro. Insegno ciò che ho impa-rato io, cercando di educarli al vero mestiere,perché quasi tutti aspirano ad arrivare in televi-sione prima possibile. Pensi che Paolo Pietran-tonio, che interpreta il ruolo che all’epoca fu dimio padre Peppino, ha ricevuto il premio “Festi-val Borgio Verezzi” come attore non protagonista
Lei, scherzando, dice che i De Filippo sonoun po’ come San Gennaro…
Ma più modesti, però… lui fa duemiracoli all’anno, mentre noi ne
facciamo solo uno. Mi piace gio-care: avere grande successo
oggi, col vero teatro, èdavvero un mira-colo. A noi, fortu-n a t a m e n t e ,succede.
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Il centenarIo dI PIedIgrottaall’Insegna del FuturIsmo
di Marco Nota
L a festa più antica di Napoli si apre al fu-turismo, in occasione del suo centenario.Anche grazie a questa provocazione Piedi-
grotta continua a far parlare di sé. Dal 3 al 13settembre concerti, visite guidate, rappresenta-zioni teatrali, spettacoli pirotecnici e luminariesono stati il ricco menù servito dall’Ente Provin-ciale per il Turismo che da qualche anno sta ten-tando il rilancio della festa popolare. Tanti gliospiti di calibro internazionale, dalla madrinadell’evento Geraldine Chaplin, all’attore JohnTurturro, fino al divo di punta della manifesta-zione, il baronetto della musica britannica EltonJohn. Suo il concerto-evento che l’11 settembreha richiamato in piazza del Plebiscito più di cen-tomila persone entusiaste, a 36 anni dall’ultimaesibizione napoletana. Uno show che si è lasciatodietro anche qualche strascico polemico alimen-tato dall’elite artistica e culturale partenopea.L’apertura della kermesse è stata affidata allamostra dedicata al centenario del futurismo, cu-rata da Achille Bonito Oliva negli spazi di Pa-
lazzo Reale. In mostra i manifesti di Marinetti equelli che egli spinse a scrivere nelle varie disci-pline creative, come pittura, musica, scultura,architettura. In stile futurista anche i tradizio-nali carri allegorici che, sullo sfondo delle carat-teristiche luminarie installate a Piedigrotta,hanno sfilato per le strade della città allestiti
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L’attore John Turturro Antonio bassolino e Geraldine chaplin
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dagli artigiani della cartapesta di Nola. A bordodi uno di essi, la madrina della manifestazione,un’entusiasta Geraldine Chaplin. La festa haconfermato quest’anno lasua vocazione internazio-nale anche grazie allapresenza dell’attore italo-americano John Turturro,a Napoli per le riprese delsuo docu-film NeapolitanSongs, dedicato alla storiadella canzone partenopea.Ma, come accennato, èstato il concerto di EltonJohn il piatto forte dellaPiedigrotta. Nel giorno dell’anniversario dell’at-tentato alle Torri Gemelle, sir Elton non si è ab-bandonato ad eccessive stravaganze
nell’abbigliamento e ha regalato a una piazzaPlebiscito gremita, due ore e 23 brani da inten-ditori. Capolavori come un’accorata e commossa
“Candle in the wind”,“The one”, “Don’t let thesun go down on me”,“Crocodile Rock”, “SorrySeems to Be the HardestWord” e un accenno di “O’Sole Mio” che hannomandato in visibilio lafolla. Un successo che èservito solo in parte a zit-tire le critiche mosse dauna parte dell’opinione
pubblica cittadina, dell’avviso che i fondi spesiper l’evento si sarebbero potuti destinare alletante emergenze che affliggono la città.
Incontro
con “I Centenari”
al salotto Cilento
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foto Cesare Purini
con l’arrivo dell’autunno il Salotto Ci-lento, nato dalla passione di Martino eUgo Cilento fondatori dell’omonima mai-
son di alta sartoria napoletana, ha ripreso la suafunzione di luogo di incontri e confronti all’inse-gna dell’eleganza, dello stile e della cultura delbien vivre. Ogni mese il Sa-lotto apre le porte a incontrie conversazioni sul gusto el’eleganza, l’imprenditoria ela moda, durante i quali sidegustano prelibatezze ga-stronomiche campane abbi-nate ai vini di CasaD’Ambra, cantina associata a“I Centenari”, che da oltrecent’anni è icona della vitivi-nicoltura dell’isola di Ischia e della Campania.Il primo appuntamento è stato appunto quellocon “I Centenari”, l’Associazione delle AziendeStoriche Familiari Campane, che dal 2001 rac-coglie quelle imprese che da almeno cento annisi fanno custodi di tradizioni antiche e valoreimprenditoriale. All’incontro di venerdì 2 ottobre
sono intervenuti il Presidente dell’AssociazioneAntonia Autuori, il Presidente onorario PinaAmarelli, il direttore Biagio Orlando, ArturoD'Andrea, Adriana Brinkmann, Umberto Bo-winkel, Mauro Ascione, Natalina Iaccarino, Pie-tro Concilio, Pino, Letizia, Paolo e Mario Carelli,
Fabrizio Cattaneo della Volta,il Presidente della sezione In-formatica dell'Unione Indu-striali Lucio della Valle,Ornella Fiorentino del GranHotel Excelsior Vittoria, gli as-sociati e tutte le aziende stori-che che vogliono aderireall’associazione. Si è discussosulla valenza delle aziende fa-miliari storiche campane come
esempio di tenacia imprenditoriale e modello dieconomia positiva da tutelare e salvaguardareanche come patrimonio storico della regione. Inoccasione dell’incontro la maison Cilento 1780ha regalato a tutti gli associati una cravatta spe-ciale da collezione in pura seta con l’emblema de“I Centenari”.
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foto Edo De Campora
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La terza edizione della Tennislife Cup - Tro-feo Kimbo al Green Park Posillipo, con laregia dell’avvocato Enrico Rummo, ha visto
il campano Potito Starace fermarsi in finale, aun passo dalla vittoria. A batterlo è stato il por-toghese Frederico Gil, numero 100 nella classi-fica mondiale, che si è accaparrato i 75miladollari e i 90 punti previsti per il vincitore. L'az-zurro ha perso la sfida con il portoghese in treset, 2-6 6-1 6-4, dopo due ore di gioco e quattromatch-point annullati nel terzo parziale sul 5-3per Gil. Starace all'inizio del match aveva datol'impressione di poter dominare, ma poi Gil haottenuto un break decisivo nel terzo set che è di-ventato fatale per Starace. Nonostante il ko fi-nale, oggi Starace ha un ottima posizione nellaclassifica mondiale (ottantaseiesimo). Delle sueprestazioni ha detto: “Ho giocato bene solo unset, poi sono calato, ho perso potenza e fre-schezza fisica e questo, contro un giocatore
il vincitore Gil tra sergio di sabato ed enrico rummo
enrico rummo con il presidente del circolo Giuseppe di Gennaro
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TennisLife cupko in finALe
per poTiTo sTArAce
esperto e regolare come Gil, è stato fatale. Ci te-nevo a vincere nella mia città, in questo torneo acui sono affettivamente legato perché l'ho vistonascere, ma la finale non è un risultato da but-tare via in una stagione comunque difficile.Adesso giocherò sulle superfici veloci e indoor, aSan Pietroburgo e Mosca per salire ancora nellaclassifica mondiale”. Soddisfatto del bilancio diquesta terza edizione della Tennislife Cup, il Di-rettore del torneo, Enrico Rummo: “Abbiamo
avuto una media di oltre mille spettatori algiorno e il pienone nelle ultime giornate: questoci rende orgogliosi. La Tennislife Cup è una re-altà del tennis e dello sport italiano, siamo cre-sciuti nell'organizzazione e nel montepremi edesporteremo il nostro format organizzativo nel2010 a Roma. Anche il livello tecnico è stato piùalto delle aspettative, grazie ai partners che cisono stati vicini e hanno creduto nella nostramanifestazione”.
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potito starace
petrazzuolo e fioravante ungur sotto rete
filippo volandri Giancarlo petrazzuolo
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d al 18 settembre al 12 ottobre 2009 ilCastel dell’Ovo di Napoli ha ospitato lamostra “Imperfezioni” dell’artista napo-
letano Alessandro Antonino. Sono state espostenelle sale del castello circa 80 pittosculture, uninno alla natura e alle sue forme, un mix di co-lori e materiali che rivelano una visione della re-altà che l’artista stesso definisce la bellezzadell’imperfezione. Antonino è stato accompa-gnato al vernissage dalla moglie Licia Colò, fa-sciata in un abito con motivi floreali, in tema conl’esposizione. Alla serata, introdotta dal criticod'arte Daniela Brignone, il sindaco Rosa Iervo-lino si è complimentata con Antonino, sottoline-ando “l'amore dell'artista per la natura, simboloanche della vivacità di Napoli”. Tra gli ospiti erapresente anche il cantante Sal Da Vinci.
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A C a s t e l d e l l ’ O v o
i n m o s t r a
l e “ I m p e r f e z i o n i ”
d i A l e s s a n d r o A n t o n i n o
sal da vinci con il sindaco iervolino Licia colò con rosa russo iervolino
Alessandro Antonino
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La chirurgia plastica è una branca chirurgicache si occupa di intervenire sul corpo umanosia per correggere, ridurre o migliorare mal-
formazioni congenite o acquisite, rimediare adesiti di traumi, ustioni etc., sia per ragioni pura-mente estetiche. Molte persone al giorno d’oggi viricorrono per ragioni estetiche, spinte dal disagioche gli provoca un difetto. Napoli è un grande polodi attrazione per gli appassionatidella chirurgia estetica e plastica,non a caso le sue strutture sonosempre più centri di eccellenza,dove la capacità individuale e l'or-ganizzazione fanno emergere lagrande professionalità dei chirur-ghi che vi operano. Tra di essi vi èGiulio Gherardini (nella foto in
basso a destra), chirurgo plasticodi origini romane, ma napoletano d'adozione, cheparla dell’approccio tra chirurgo e paziente espiega cosa fare nel caso in cui si decida di intra-prendere un intervento di chirurgia plastica.Prima di sottoporsi a questo tipo di interventi, ènecessario informarsi bene sul chirurgo a cui affi-darsi e sulla struttura dove eseguire l’intervento.Il sito web della Società Italiana di Chirurgia Pla-stica, Ricostruttiva ed Estetica (www.sicpre.org) èutile perché contiene un elenco aggiornato deglispecialisti in chirurgia plastica che operano a Na-poli. Il passaparola e la reputazione del medicosono elementi importanti di valutazione. Il motivo
per cui si decide di intrapren-dere la strada della chirurgia
estetica è, in molti casi, l’in-sicurezza provocata dalfatto che il nostro aspettonon corrisponde a quelloche vorremmo avere. Talepercezione oggi è amplifi-
cata e condizionata dai ca-noni impostici dalla nostrasocietà nella quale la bel-lezza non è più un semplicevalore aggiunto. La prima fi-losofia che guida gli inter-venti di chirurgia plastica èquella della naturalezza: il
risultato finale deve esserequello di un aspetto armo-
nico. La mastoplastica additiva (l'intervento chi-rurgico per aumentare il volume del seno) è unodegli interventi di chirurgia estetica maggior-mente richiesti ed eseguiti nel mondo, che nonmira più semplicemente ad ingrandire il seno, maa migliorarlo. In passato, quando si puntava soloal volume, era netta la differenza tra un seno veroe di uno “rifatto”; oggi, invece, le nuove tecniche
mirano a non alterare le caratteri-stiche anatomiche del paziente. Ilposizionamento della protesi si ef-fettua attraverso una piccola inci-sione (eseguita nel solcosottomammario oppure intorno al-l'areola o infine in regione ascel-lare) sotto il tessuto dellaghiandola mammaria o del mu-scolo pettorale dando in tal modo
maggior proiezione al seno, per un risultato belloe naturale. Esistono diversi tipi di impianto (a goc-cia o protesi anatomiche e rotonde) con un conte-nuto che può essere gel di silicone, hydrogel esoluzione fisiologica, mentre l'involucro esterno èsempre in silicone, a volte rivestito dipoliuretano, che da numerosi studiscientifici è risultato assoluta-mente innocuo. È stato intro-dotto nuovamente il SistemaBiodinamico®, che offre lapossibilità di utilizzare unaprotesi studiata specifica-mente per il seno e per il to-race della paziente, variandol’altezza, la larghezzadella base, la proie-zione. Anche la sicu-rezza e la duratadelle protesi sonocambiate: inpassato an-davano so-stituite ogni10-15 anni,oggi, invece,salvo impre-visti, sonofatte per durareteoricamente tuttala vita.
Contatti: www.thebreastspecialists.com
numero verde 800-105797
Speciale
chirurgia eStetica
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di Alessandra Carloni foto Machi di Pace
PINKO
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Da la presentazione di“Lost in Fashion”
Special guestMelissa Satta
il 21 ottobre scorso, pressola scintillante boutiquePinko di Via dei Mille 3, si
è tenuta la presentazione dellibro “Lost in fashion” di SilviaPaoli redattore moda di Vanity-fair, che ha scelto di sposare ilsuo romanzo al noto marchio.“Pinko e il mio libro sono acco-munati da qualcosa di molto pro-fondo e molto personale, unamedesima radice pink, rosa, posi-tiva, ironica e solare, e una pre-senza forte, divertita eappassionata nel mondo dellamoda”, ha affermato la Paoli.L’evento è stato presentato in esclu-siva dal direttore di Velvet MichelaGattermayer, e ha visto la partecipa-zione della splendida testimonial Me-lissa Satta, giunta con un’ora diritardo, proprio come una vera diva.Alta e magrissima, si è presentatafasciata in un leggings nero lami-nato, tacchi a spillo e un giletborchiato, uno dei pezzi più bellidella collezione. Nonostante la suc-cinta mise, il suo arrivo non ha fattoscalpore e il parterre napoletano si èmostrato piuttosto freddino. Perle over 40, forse sarà stata invi-dia, ma anche le numerose teene-ger presenti sembravano piùattratte dai vestiti sugli stand, chedall’ex velina. Per fortuna, a faregli onori di casa, c’era Pietro Negra,presidente e fondatore di Pinko, cheha intrattenuto a lungo la bella Me-lissa. La regista dell’evento, è statala pr Roberta Buccino, che ha chia-mato a raccolta le signore più chic diChiaia e Posillipo, le quali si sono pre-sentate vestite di paillettes e lustriniin perfetto stile Pinko. A conclusionedella serata, le hostess hanno omaggiatole ospiti di un cadeau: una t-shirt rigoro-samente pink.
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Ferragamoe bradipo travel:eleganzaall’insegna del viaggio
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foto Machi di Pace
il 21 ottobre scorso la Salvatore Ferragamo ha presentato la collezioneuomo Autunno/Inverno 2009-2010 nel prestigioso contesto della bouti-que Bradipo Travel di Napoli. Durante l’aperitivo un artigiano fioren-
tino ha mostrato agli ospiti le fasi principali della realizzazione dellascarpa a lavorazione “Tramezza”. Filo conduttore della serata, iltema del “Viaggio”: la Bradipo Travel, infatti, ha presentato solu-zioni accattivanti per soggiorni all’estero: week-end nelle sugge-stive capitali europee, incantevoli mete esotiche per Natale eCapodanno, proposte innovative per lo shopping natalizio e desti-nazioni affascinanti come quelle di Dubai o New York. Ferragamo,partner esclusivo di questi viaggi, ha proposto una preziosa linea
di valigeria pratica ed elegante per essere sempre al top. All’aperitivohanno partecipato molti clienti affezionati di Ferragamo, attori, profes-sionisti e imprenditori, accolti dalla nipote di Salvatore Ferragamo, An-gelica Visconti. Tra gli ospiti la responsabile marketing Patrizia Steccato,Francesco Procentese, Salvio Zungri, Gianluca Bertoli, Gino Rivieccio, Bar-bara Giovene, Sergio Sembiante, e il direttore della boutique Ferragamo diNapoli, Fabrizio Marino.
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Arriva il primo store
a Napolii’M
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blugi
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continua il progetto di espansione della linea Blugirl, chelo scorso ottobre ha inaugurato la sua prima boutique aNapoli in Via dei Mille 15, prestigiosa via dello shop-
ping. Il nuovo store è dislocato su due piani, ha le pareti celestiche si alternano a pannelli in acciaio lucido e particolari giochidi luci creano un’atmosfera raffinata e allo stesso tempo ro-mantica, esattamente come lo stile Blugirl. Uno spazio dellaboutique è dedicato a Blugirl accessori e a Blugirl Folies,linea pensata per le giovanissime con uno spirito steetwear.In occasione della nuova apertura, il proprietario, l’impren-ditore napoletano Giuseppe Nardelli, ha organizzato unraffinato aperitivo per le sue clienti e ha voluto come testi-monial la showgirl Adriana Volpe, la quale ha allettato gliospiti indossando vari capi Blugirl: da jeans e t-shirt, fino adabitini paillettati.
foto Cesare Purini
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1000 amicie 60 candelineper il direttore
del “RoMA”Antonio Sasso
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il “Bluestone” di Via Ala-
bardieri, nel cuore della
“bella Napoli”, è stato lo-
cation di una festa di compleanno davvero spe-
ciale: quella di Antonio Sasso, direttore del
“Roma”. Dopo un gustoso buffet dislocato in più
angoli dell’ampio locale, a mezzanotte è giunto il
momento della torta. Emilio Goglia, pasticciere uf-
ficiale dei Borbone e di molti vip, ha preparato per
l’occasione un ottimo dolce
con la faccia di Antonio incor-
niciata dalle sessanta cande-
line. Mille le persone sono
state presenti al grande
party tra amici, parenti,
giornalisti, personalità illu-
stri, artisti. Tra gli altri, Cor-
rado Ferlaino, Enrico Varriale, Italo Cucci, Mario
Orfeo, Ottavio Lucarelli, Massimo Milone, Gae-
tano Maruccia comandante provinciale Carabi-
nieri, Benedetto Casillo, Gianni Simioli, Maria
Nazionale, Gino Rivieccio, Lisa Fusco, Eugenio
Bennato, Gigi Finizio, Sal da vinci, Leopoldo Ma-
stellone, Don Luigi Merola.
Ad accoglierli, un Antonio vi-
sibilmente commosso e le
sue due donne, la moglie
Mena e la figlia Manuela.
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Il prImo monomarca
Piquadro
a napolIfoto Cesare Purini
Lo scorso settembre Piquadro, il
marchio italiano di prodotti di pel-
letteria dal design innovativo e dal-
l’alto contenuto tecnologico, ha aperto il
primo punto vendita monomarca in città
al numero 32 di Via Carducci, una delle
vie dello shopping di lusso partenopeo. La
nuova boutique, della quale Massimiliano
De Santis è franchisee proprietario, è
stata realizzata dall’architetto e designer
Karim Azzabi ed è la più grande del-
l’azienda con una superficie di circa 120
metri quadri sviluppati su due livelli. Con
quest’ultima, sono 66 le boutique Piqua-
dro nel mondo, 36 delle quali in franchi-
sing. Pierpaolo Palmieri, Direttore
Commerciale di Piquadro ha sottolineato:
“Siamo orgogliosi che imprenditori di suc-
cesso ci accordino una fiducia sempre cre-
scente scegliendo Piquadro o continuando
ad investire sul marchio come nel caso di
Massimiliano De Santis, che dopo dieci
anni di collaborazione, apre in Campania
il suo secondo negozio Piquadro. Il loro
contributo è determinante per l’espan-
sione di un’azienda che continua a inve-
stire e crescere nonostante la difficile
congiuntura economica”. Per l’inaugura-
zione è stato organizzato un aperitivo cui
ha partecipato la clientela più esclusiva
di Napoli, che è culminato nel taglio di
una bellissima torta rigorosamente mar-
cata Piquadro.
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Paratadi vipall’Anema e corei’
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La taverna caprese ha prolungato la stagione
estiva fino alle prime piogge, confermandosi
il locale più amato dai vip. Il mattatore
Lembo con la sua ospitalità e il suo intramontabile
repertorio, ha ormai conquistato anche le star in-
ternazionali, che appena possono, non rinunciano
ad un week end caprese, dove non può mancare la
puntata all’Anema e core. Tra i volti noti che si
sono scatenati con mister Lembo, gli stilisti Dolce
& Gabbana, Naomi Campbell, Jennifer Lopez,
Pierferdinando Casini, Craig David, Eleonora Da-
niele, Diego Della Valle, Luca di Montezemolo,
Adriano Galliani, Corrado Ferlaino, Fabio Canna-
varo, Ivana Trump e Antonio Zequila.
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Porsche
il Centro Porsche Napoli Concessionaria Palumbo, ha presen-
tato in Anteprima Nazionale la nuova Porsche Panamera,
nuova perla della casa tedesca. Con motori V8 da 4,8 litri, e
una potenza da 400 a 500CV, la Panamera si diffonde nel settore
delle vetture di lusso. Palumbo ha invitato i suoi ospiti al Circolo
Damiani di Pozzuoli dove su un grande cubo bianco apparivano
video ed effetti laser che hanno accompagnato la presentazione
della neonata di casa Porsche. I vari ospiti hanno cenato sul bordo
della piscina e ballato fino a tarda notte. Tra gli altri, il Presidente
del Porsceh Club Campania Baldo Correale, il vicepresidente Giu-
seppe Aulisio, i consiglieri Luigi Laudiero, Stefano De Stefano,
Marco Bachrach, Raffaele Cafiero, Giovanni Cariello e inoltre il
giovane otorino partenopeo Paolo Orabona, il brillante chirurgo
Angelo Cosenza con la moglie enologa Maria, l’imprenditore Fran-
cesco Senese con la bella moglie Ilaria Mautone, Carlo Accattatis
con Manuela Nargiso, gli imprenditori di porcellane Peppe e
Lucia Pinto, Gianluca Perrotta con Nuccia.
In anteprima Nazionale
la nuova Panamera
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tyr ed passion
a Capri
Un esclusivo party in rosso al “Bye Bye
Baby” di Capri è stato organizzato dal fan-
tasioso stilista partenopeo Alessio Visione.
Titolo dell’evento, “Red Passion”, sottolineato da
petali di rose rosse che hanno inondato la piaz-
zetta all’arrivo delle tre modelle d’eccezione: Fla-
via Cannata, Francesca Topo, Adriana Del
Giudice, vestite con tre abiti scultura della maison
Visone. Ricco il parterre di ospiti: Paolo e Luisa
Fiorillo, Wolf Chitis, Annalisa ed Enzo De Paola,
Gianfranco Morgano e Laura Marsico, Massimo
Caputo, Elena e Camillo d'Antonio, Nanà e Valerio
Mazza, Amerigo Liguori, , Lilli Leone, Marina e
Paolo Morelli, Natalie e Roberto Sanseverino,
Paola Grilli, Marcella Grilli e Antonio Capasso.
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Dinnerparty
show
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di Alessandra Carloni
Lo scorso settembre, l'esclusiva location del
Cantiere nautico Powerboat, Maglietta al
Borgo Marinaro, ha aperto le sue porte
per un dinner party show organizzato in occa-
sione dei 40 anni di Alberto Veneruso. Una festa
di compleanno speciale, voluta dalla compagna
del festeggiato Giusy Pica, e ideato, organizzato
e gestito dall'agenzia VAN srl con la supervi-
sione di Nanni Resi, Verena Celardo, Agostino
di Franco. Ad accogliere gli ospiti, due modelle
che hanno accompagnato gli ospiti lungo un red
carpet stile hollywoodiano, ed intorno trampo-
lieri e artisti da strada facevano da cornice. Lo
spettacolo è iniziato con due due giocolieri che si
sono esibiti all'ingresso dall'alto di un tetto. Il
sottofondo della cena è stata un insolito mix di
disco music, sax, pianoforte e vocalist. I cocktail
sono stati preparati in un angolo bar di ghiaccio
a forma di numero 40, il food, a base di sushi e
raffinate cruditè, è stato servito in tre diversi an-
goli della location da camerieri vestiti a tema. A
conclusione della cena, una barca ha attraccato
a sorpresa nella darsena e a bordo è iniziata
un'esibizione di ballerini e contorsionisti, che si-
mulando un arrembaggio, hanno coinvolto gli
ospiti in uno spettacolare show. Per le candeline,
un gran finale sorprendente con 40 diverse torte
incorniciate dai numerosi ospiti rimasti a bocca
aperta. Tra i tanti: Fabrizio Improta, Gianni
Sorrentino, Dario Mastrangelo, Giancarlo e Car-
men Nastro, Aldo e Bamba Gentile, Mario Po-
micino, Claudia Ruffo, Danilo de Maria,
Massimiliano Mastronardi, Rosaria Venruso,
Mario Reali, Giovanni Curcio, Giorgio di Mare,
Enzo e Arianna Caruso, Luigi Didato, Gaetano
Perugini, Mario e Imma Schisa, Vito e Lorena
Chianese, Davide e Mena di Paoli, Franco e Mo-
nica Gallo, Nicola Uccieri, Barbara Satriano,
Mauro Giovanetti, Alessandra Ciccarelli, Mi-
chele Carillo. Ed ovviamente l'elegantissimo pa-
drone di casa Carlo Pelli con la bella fidanzata
Jeasmine Incoglia.
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Party di solidarietàin occasione
della Tennislife Cupi’M
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in occasione della kermesse
Tennislife Cup - Trofeo
Kimbo, organizzata da En-
rico Rummo, Simona Marzullo e
Francesco Maisto al Green Park
di Posillipo, si sono svolti una
serie di eventi collaterali che
hanno visto campioni dello
sport, vip e marchi importanti,
uniti nella lotta alla leucemia
per sostenere Ail e Fedelux.
Così, al Tonga Village, il tradi-
zionale “Players party” dedicato
ai campioni del tennis, è diven-
tato un evento di soliderietà, con
l'azienda napoletana Kimbo che
ha messo in palio due macchine
da caffè per i fortunati vincitori
di un sorteggio benefico. Pre-
senti Maurizio Aiello, Patrizio
foto Mario ZifarelliEdo De Campora
Rispo, i calciatori del Napoli Pa-
zienza, Rinaudo e Aronica, l’im-
prenditore Maurizio Marinella,
il gruppo musicale dei "I-Donna"
di Gianni Lanni, i tennisti pro-
tagonisti della Tennislife Cup,
Potito Starace, Filippo Volandri,
Giancarlo Petrazzuolo. Prima
del Tongue, la settimana di sport
e solidarietà aveva fatto tappa
sul Longomare, con il “Pizza
party” di “Antonio & Antonio” e
con una serata di gala al Green
Park Posillipo, cui hanno parte-
cipato i numerosi circoli sportivi
napoletani e l'associazione nau-
tica Bluduemila. La kermesse
cittadina si è conclusa al Blonde
Cafè con il “Disco Party” dedi-
cato alla musica anni '70 e '80.
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