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Abstract Icono
Chi non ha letto “L’ombra del vento”?
Milioni di copie vendute in tutto il mondo, un successo editoriale ancora più clamoroso se si pensa
che il suo autore non era uno scrittore professionista, ma un autore cinematografico, prestato
qualche volta alla letteratura per bambini.
Un successo editoriale che prima di essere tale è stato un piccolo grande esempio di passaparola tra
i primi lettori-pionieri che, una volta assaporate le tante pagine del romanzo di Carlos Ruiz Zafon,
hanno mandato email appassionate ad amici, hanno comprato altre copie del libro per regalarle a
parenti e colleghi, ne hanno parlato per intere serate.
L’ombra del vento parla di tante cose. Di amore e odio, di ossessione per la scrittura e di amore per
la lettura. Parla anche di dittatura e di libertà. Tutto questo in un luogo, Barcellona, ricco di angoli
nascosti e luoghi famosi, colori, odori e sapori.
Un libro tanto amato crea una sorta di geografia affettiva del luogo in esso raccontato.
Ai professionisti del turismo il compito di trasformare questo affetto in motivazione di vacanza. E
successivamente in prodotto turistico.
È quanto ha fatto Icono, società di servizi culturali nata nel 1996 con l’idea di offrire, in un modo
attraente e particolare, l’arte e la storia di Barcellona e di altri luoghi o città. L’obiettivo, solo
apparentemente banale, di Icono consiste nella trasmissione, in maniera innovativa, dei valori che
circondano l’arte e la cultura di una città. Formato da un gruppo di professionisti, specializzati in
arte, storia, architettura, archeologia e cultura popolare, il progetto si rivolge ad imprese di tutti gli
ambiti, hotels, organizzatori di congressi, agenzie di viaggio, istituzioni pubbliche, che vogliano
offrire un programma culturale di qualità ai loro clienti, invitati, collaboratori.
“Abbiamo ben chiara l’idea di disegnare nuovi percorsi, nuovi itinerari, allontanandoci dai
tradizionali itinerari panoramici per offrire qualcosa in piú: autentiche visite specializzate nei
contenuti e personalizzate in base al tipo di cliente”, ci racconta Blanca Espa di Icono.
La strategia di azione è chiara: “i nostri clienti vogliono esperienze divertenti, creative, che gli
consentano un rapporto diretto con altre persone, tanto i turisti quanto i locali”.
I numeri danno ragione alla società catalana: 250 gruppi turistici, per 15.000 partecipanti.
E ora passiamo al prodotto. Le prime problematiche sono quelle legate alla trasposizione del libro in
itinerario turistico. Deve essere mantenuta l’atmosfera, i luoghi devono diventare palcoscenici.
Questi i principali set: Rambla Santa Mónica, Arc del Teatre, Plaza Real, Pl. Sant Felip Neri
C/ Montcada, Pl. Santa Anna, Ateneo Barcelonés, Els 4 Gats, Universidad Central, Avd. Tibidado
Librería Sempere, Sombrereria, Colegio San Miguel.
Da qui si ricostruisce l’itinerario. “Il percorso comincia in Rambla Sta. Mónica, all’ Arco del
Teatro potremo immaginare il “portone di legno lavorato, oscurato dal tempo e dall’umidità” e
“il cadavere abbandonato di un palazzo, o un museo di echi ed ombre”, il Cimitero dei Libri
Dimenticati. Entrata in Plaza Real, Calle del Call e Baixada de la Llibreteria. Attraverso la Calle
Argentería raggiungeremo Sta. Maria del Mar e la Calle Montcada, per scoprire l’Asilo di Santa
Lucia e lo Xampanyet. Lo scenario successivo sarà Els Quatre Gats e la Calle Sta.Ana, con la
Plaza de la Iglesia, la casa e la libreria di “Sempere e figli”, qui situata. Continueremo per la
Calle Canuda, dove troveremo l’Ateneo Barcelonés, “uno degli angoli di Barcellona dove
ancora il XIX secolo non ha ricevuto notizie del suo pensionamento”. Durante la seconda parte
dell’itinerario percorreremo la Avda. Tibidabo e il Pg. de la Bonanova”.
Interessante anche la politica di comunicazione di Icono, basata tanto sulle relazioni stampa
quanto sul mailing diretto a clienti, quanto infine sulla partnership con importanti librerie.
In tre anni di attività sul libro di Zafon, Icono ha organizzato 144 gruppi per complessive 5.000
persone, l’80% delle quali ha ripetuto un altro viaggio con la stessa organizzazione.
Da questa esperienza si sviluppano ora altri itinerari, di carattere enogastronomico o fotografico,
ma il posizionamento di Icono rimane lo stesso, quello di soggetto in grado di far “entrare” il
turista in luoghi famosi, eppure inaccessibili senza il servizio offerto da questo operatore.