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IDEE E PROPOSTE PER CAMPI

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Idee e proposte per Campi di Nadia Conti

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IDEE E PROPOSTE PER CAMPI

NADIA CONTI chi sono

Non amo spendere troppe parole per presentarmi. Chi mi conosce sa che preferisco di gran lunga un'altra lingua. Quella della concretezza, del fare le cose e dell'impegno in prima persona. La sento come un'esigenza intima e primaria. Sono convinta che la politica sia locale che nazionale debba imboccare questa strada. Infatti credo fortemente che un'amministrazione comunale, oltre a produrre scelte di governo e a far funzionare bene la macchina pubblica, debba fare essenzialmente due cose: sostenere i progetti dei cittadini, delle associazioni e delle aziende del territorio. Ma anche ideare, realizzare e quindi interagire con la cittadinanza per migliorare il territorio comunale, il suo tessuto socioeconomico e la sua comunità. Per questa motivazione aderisco totalmente al documento programmatico della coalizione, penso convintamente che si debba lavorare insieme per la Campi del futuro e insieme affrontare la grande sfida nazionale e locale del 2013. Di seguito leggerete le mie proposte, le definisco interazioni, perché sono indice di reciprocità e di influenze politiche che non appartengono solo alla mia storia politica: il volontariato, la convinzione che sia la partecipazione la vera democrazia e libertà, la sfida e il raggiungimento di obiettivi reali come la costruzione di una nuova sede sociale per la Pubblica Assistenza, la passione delle idee per le quali non ho mai rinunciato alla discussione e alla presa di posizione, ma soprattutto alla condivisione dell’idea politica e amministrativa lungimirante e moderna per una Campi migliore, grande, plurale, attenta ed equa verso ogni singolo componente debole della nostra società.

LA SQUADRA chi siamo I nostri progetti sono tesi a creare un ponte sul futuro. Un futuro che può essere intanto rappresentato da un modo diverso di intendere la politica e le sue regole. Il primo progetto infatti riguarda la scelta della squadra che mi accompagnerà, se lo vorrete, nella futura amministrazione, desidero che sia conosciuta subito, perché arricchirà il nostro percorso e sarà il vero ponte generazionale e interculturale che dobbiamo costruire. Con me Dario Panetta studente, Jacopo Nesti giornalista e Giada Lin, assessore.

I PUNTI PRINCIPALI DEL NOSTRO PROGRAMMA

CONCRETEZZA di pensiero e azione La politica, oggi più che mai, deve farsi concretezza. In particolar modo nell'amministrazione locale. Per farlo deve mettere al primo posto due semplici cose: l'ascolto dei cittadini - di tutti i cittadini, dai bambini agli anziani - e l'azione fattiva nei loro confronti per soddisfarne bisogni, esigenze e la legittima richiesta di servizi alla persona e alla famiglia. Soltanto con questo metodo potremo trovare insieme - cittadini e politica - le migliori soluzioni e lavorare per trasformarle in fatti, tangibili e misurabili. Laddove ciò non sia possibile, occorre invece dirselo chiaramente, senza giri di parole e perdite di tempo. Perché la concretezza deve andare a braccetto con l'onestà.

LAVORO per giovani e aziende Lavoro per giovani e aziende Per non parlare di impegni generici a favore del lavoro, vi sintetizziamo brevemente uno dei progetti concreti che intendiamo realizzare. Si chiama "UN PONTE CINESE PER ATTRAVERSARE LA CRISI". L'amministrazione di Campi ha saputo costruirsi nel tempo ottimi rapporti con la Cina (è l'unico comune d'Italia ad avere un assessore cinese, Giada Lin). Ora è il momento promuovere le nostre aziende in Cina. Creando intorno all'assessore Giada Lin un team di Italocinesi esperti in import-esport, noi intendiamo costruire un canale assistito che riesca a portare sul mercato cinese ogni anno 30/50 imprese diverse del nostro territorio. Dalla media impresa all'artigiano, vogliamo offrire a tutti questa possibilità, soprattutto ai giovani. La nostra idea è che questo "ponte commerciale" possa portare un beneficio non solo alle aziende coinvolte direttamente, ma anche all'indotto e di conseguenza all'occupazione locale.

SERVIZI migliorare la vita delle persone Fare della concretezza la propria bandiera significa soprattutto dare sostegno a famiglie e persone. È dunque cruciale che anche nelle innegabili difficoltà del momento l’amministrazione comunale se ne faccia carico, sforzandosi di offrire servizi alla persona e alla famiglia all’altezza dei loro bisogni. Nei servizi, noi includiamo anche i trasporti pubblici per Firenze e Prato, essenziali per studenti e lavoratori di Campi. A questo proposito metteremo tutto il nostro impegno per realizzare il prolungamento della linea 2 della tramvia in modo che Campi sia unita a Firenze e Prato. Deve però passare dal ponte di Campi e Via Santo Stefano, in modo da realizzare la più efficace “rinascita del centro” e dare nuova linfa alle attività commerciali che vi si trovano.

RIFIUTI il termovalorizzatore unico della Toscana Oggi, dopo oltre vent’anni che si parla di smaltimento dei rifiuti e delle alternative all’incenerimento dobbiamo avere un’altra visione e composizione degli ATO (Ambito Territoriale Ottimale), se ancora esistono e dello smaltimento dei rifiuti sul territorio regionale, che ha superato nel 2011 l’obiettivo del 45%. Basta vedere il termovalorizzatore di Brescia che si ferma una settimana o due perché non ha abbastanza materiale da bruciare per comprendere come questo modello sia storicamente al tramonto. Non dobbiamo costruire dei mostri che fanno male alle persone e che per potersi sostenere anche economicamente devono “mangiare” rifiuti provenienti da fuori regione. Perciò ritengo che in Toscana oggi ci sia “spazio” per un solo termovalorizzatore, che inoltre deve essere concepito come l’anello finale di un ciclo virtuoso dei rifiuti fondato sul riciclo e sul riuso. E soprattutto – ci tengo a dirlo con forza - questo unico termovalorizzatore non può stare nella Piana, perché già fortemente minacciata da altre fonti di

inquinamento. Però va fatto. Ma va fatto con tutti crismi in materia di sicurezza e in modo che i cittadini abbiano il controllo in real time di tutte le emissioni. Questo non è in contraddizione con il programma di centro sinistra.

CENTRO STORICO i progetti concreti 1 - Risistemazione di piazza Gramsci (senza toccare le alberature presenti) per spostarvi il nuovo mercato quotidiano; 2 - pavimentare prato di Santa Maria per fare un parcheggio/spazio polifunzionale di 4.000 mq; 3 - Creazione di una tribuna sull’argine di fronte al Largo Saharawi per farne un teatro all’aperto; 4 - Nuovo passaggio argine-ponte per rendere più agevole il passaggio fra il centro e il nuovo parcheggio/spazio all'aperto e contestualmente realizzare un camminamento pavimentato sull’argine. 5 - Copertura del centro (via Santo Stefano e P.zza Frà Ristoro) secondo un progetto analogo a quello dell’ingegner Riccardo Landi. 6 Valorizzazione delle tradizioni urbane delle frazioni, attraverso l’istituzione dell’Albo dei cittadini, che registrandosi potranno collaborare con il sindaco su questo tema. 7 – valorizzazione e/o acquisto di alcuni luoghi e edifici privati perché siano vissuti pubblicamente, ad esempio: il Palagio di Capalle, l’ex Cavalieri di S.Piero a Ponti, l’hangar di S.Angelo. Inoltre: risistemazione Piazza Costituzione di San Donnino e valorizzazione dell’ambiente naturale di San Angelo e San Giorgio a Colonica. Per quanto riguarda invece San Lorenzo individuazione di nuovi spazi da destinare a parcheggi pubblici.

MOBILITÀ altri progetti concreti 1 - Realizzazione bretellina di Capalle; 2 - Ampliamento della circonvallazione Nord. 3 - Ultimazione della bretellina Sud con il collegamento a Via di Padule (quella che conduce alla rotonda del ponte a Maccione). 4 - Concludere l'anello intorno a Campi della pista ciclabile (con cordolo in cemento), con relative raggiere per collegare tutte le frazioni. 5 - Lavorare per sbloccare la bretella Prato Stagno. 6 - lavorare per portare in tempi brevi la tramvia in centro; 7 - con la tramvia ampliare ZTL fino a via Tintori (angolo Chianti Banca).

URBANISTICA una consulta per il territorio La pianificazione urbanistica deve arricchirsi di un nuovo organo di partecipazione della società civile: è la Consulta urbanistica. Come si evince dal nome, la Consulta è un organo consultivo che ha lo scopo di offrire un ulteriore strumento di rappresentazione delle istanze dei cittadini nell’ambito della pianificazione del territorio, nell’ottica di potenziare la cosiddetta ”urbanistica dal basso”, espressa da cittadini in forma libera o associata e da altri portatori di interessi locali. La Consulta deve essere espressione di tutte le diversità politiche, interculturali e sociali della nostra comunità. Campi Bisenzio, prima in Italia per i processi interculturali, ha capito ben 20anni fa che le città devono essere sostenibili anche sotto il profilo della convivenza delle diversità, senza creare nuovi paesi all’interno dei paesi.

SCUOLA un linguistico per parlare anche cinese ed arabo Dobbiamo proiettare i nostri giovani nel mondo, se vogliamo che sappiano competere con quelli asiatici ed indiani, che già oggi parlano 4 lingue. Perché ormai la loro sfida avviene sul terreno globale. Perciò dobbiamo attrezzarci e aprire nel nostro comune una moderna scuola superiore. Accanto però all’inglese, francese, tedesco e spagnolo, dobbiamo proporre anche insegnamenti innovativi, aperti alla nuove prospettive socioeconomiche, ovvero il cinese e l’arabo. Perché il futuro passa anche da lì. Già dal gennaio 2013 si insegnerà ai nostri bambini ed adolescenti la

lingua cinese. L’insegnamento avverrà dentro il normale orario didattico a partire dalla scuola pubblica Verga-Don Milani.

CULTURA la città della luce Con la “Città della luce” intendiamo un progetto di collaborazione pubblico-privato che faccia di Campi una città laboratorio della ricerca illuminotecnica, dove artisti, designer e architetti della luce possano realizzare nel vivo del tessuto urbano le loro opere/istallazioni. Da un punto di vista culturale, l’obiettivo nel medio termine è quello di rimodellare con la luce il panorama cittadino di Campi per migliorarne la dimensione estetica, che sappiamo avere ricadute positive sul valore della città e sulla vita stessa delle persone che vi abitano. Mentre nel lungo periodo l’obiettivo, di gran lunga più rilevante, è quello di creare e radicare nel nostro territorio una nuova tradizione lavorativa ad alto valore aggiunto. Come volano potremmo pensare anche ad un “Festival della luce” a cadenza biennale, che nel mese di dicembre, porti nella nostra città artisti da tutto il mondo ad esporre le proprie opere o a crearne ad hoc secondo la logica della site specific art.

STRUTTURE PUBBLICHE restituire i “palazzi” ai cittadini Restituire Villa Rucellai a cittadini e associazioni, affinché possano utilizzarne gli spazi per mostre e iniziative, feste ed eventi. Qui vi troverà collocazione anche l’ufficio partecipazione e le associazioni come il meeting point che lavorano per la costruzione di reti sociali e culturali nella nostra città. Si libereranno così nuovi spazi istituzionali da donare alla collettività e alla partecipazione, oltre a restaurare l’ex Palazzo Pretorio e l’ex caserma dei Carabinieri.

COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE La rete dei comuni La proposta della città della piana è superata dal tempo. Oggi vi sono altre scelte da compiere. Unire i Comuni per me significa gestire insieme i servizi, metterli in rete, a partire dalla polizia municipale. Questo ci permette di arrivare ad un’integrazione dei servizi comunale vera, senza bisogno di fare “grandi proclami”, “grandi scelte” o costituire ulteriori organi intercomunali o roba simile che per altro hanno sempre un costo: parola d’ordine è semplificare in maniera graduale.

FUTURO cablare Campi con la fibra ottica Nel mondo globalizzato la ricchezza più preziosa di un Paese è il sapere, perché costituisce un fattore moltiplicatore di Pil. Perciò la vera infrastruttura da costruire è quella del sapere: la rete, Internet veloce, da accedervi però in maniera democratica, senza disparità. L'accesso democratico costituisce una priorità che la politica nazionale tarda ad affrontare, sta dunque a quella locale occuparsene. Il progetto concreto che abbiamo in testa è cablare Campi con la fibra ottica e collegarla alla dorsale nazionale. Si può fare per due motivi: il primo è che utilizzando i cavidotti esistenti nel nostro comune (luce, acqua, gas, cavi telefonici, sistema fognario) è un'operazione da costi assolutamente sostenibili. Il secondo motivo è che divenendo il Comune proprietario della rete, potrebbe fornire gratuitamente servizi Internet di banda larga e telefonia (trasmissione dati) a biblioteche, famiglie disagiate, aziende in difficoltà, startup, associazioni, società sportive ecc, e soprattutto a scuole pubbliche (elementari, medie superiori) dove con reti locali wifi, gli studenti potrebbero usufruire nella didattica di tutte le potenzialità della rete pubblica, nella convinzione che la conoscenza rende uguali.

SENZA MAI DIMENTICARE I DIRITTI CIVILI E UMANI Nel nostro Comune sono impiegati circa 250 persone. Tre sono i dirigenti nominati dal Sindaco e uno da concorso, quindi quattro sono i capo aerea anch’essi nominati, altra figura essenziale è il Segretario, direttamente nominato da un’apposita Agenzia. Quadri e Dirigenti quindi pochi ed essenziali, per il buon funzionamento della nostra macchina comunale, in cui è importante e necessario valorizzare tutto il capitale umano e che purtroppo, con la Spending Review, si vuole assomma agli sprechi e i malfunzionamenti della Pubblica Amministrazione. Credo che sia offensivo, per ogni singolo dipendente, esso sia anche inserito in posizioni non consone, ritenerlo spreco e causa di malfunzionamento. La maggiore responsabilità di una macchina che non funziona non deve essere attribuita né alla politica né ai lavoratori. Ma invece, al non miglioramento ed elasticità delle norme, all’informazione che deve essere mirata e puntuale verso tutti gli uffici e non parziale o in continua variazione come accade oggi da parte dello Stato italiano. Questo è il vero spreco che mina qualità del lavoro dei dipendenti pubblici. Alla politica, a fronte, di questo attacco agli enti locali, spetta la volontà di cercare insieme ai lavoratori e costituire tavoli organizzativi, in modo da affrontare concretamente e in modo condiviso anche la riorganizzazione della macchina amministrativa. Ovviamente e oltre il decreto legge 95 del 2012, c’è la necessità di chiedere un’amministrazione pubblica più moderna e trasparente, che spenda per mettere a disposizione dei cittadini servizi meno costosi e più efficienti. Ma senza contrattazione interna, analizzando insieme ai lavoratori e agli esperti dei settori tutte le diverse prospettive d’intervento sul territorio, questo non si può attuare per decreto. Questo secondo me, significa unire le funzioni del corpo municipale di Campi Bisenzio con quelli degli altri Comuni della piana, quindi riorganizzare il servizio consegnando ai cittadini la visibilità del lavoro che si svolge nel territorio, significa istituire una centrale di ascolto per la cittadinanza che riesca a risolvere e semplificare i rapporti con le società partecipate. Unificare le sedi comunali (eliminare gli affitti di via Pier Paolo Pasolini), e recuperare il personale dedito all’accoglienza ad attività di ascolto e di facilitazione e pertanto posizionarle in un unico gruppo, composito e composto dalle varie professionalità comunali, chiamato Sportello Unico e che si occuperà di tutti i servizi alla cittadinanza, nel settore delle relazioni; dove le relazioni si occuperanno di ogni certificazione, atti notori, rilasci documenti d’identità, matrimoni e cittadinanze, variazioni di residenza, contrassegni, iscrizione a scuole e asili, pagamento tributi, suap e attività partecipative del territorio, con orari diversi dagli attuali e con supporti informatici e modalità informative immediate, mediante un apposito blog e un numero verde, proprio per snellire e facilitare le pratiche di relazione con la cittadinanza e informatizzare le nostre attività amministrative on line, alla pari di aziende private di servizio che mettono al primo punto della mission la qualità delle relazioni e delle risposte verso la clientela. Questo deve essere per la nuova amministrazione l’approccio fondante non utenti ma clienti, dove i clienti sono i cittadini che contribuiscono con i loro tributi ai servizi della città. Affidare infine il trasporto scolastico a settori del no profit che possono svolgere il servizio degli alunni altrettanto compiutamente e con la qualità dell’accompagnamento sociale e umano. Ovviamente continuare con i servizi delle associazioni verso le aree verdi pubbliche, una risorsa indispensabile e necessaria alla piena vivibilità del nostro territorio.

PROGETTO Nuovi cittadini in una Città futura “Nuovi cittadini in una Città futura” è un progetto di inclusione/integrazione sociale che intende offrire risposte adeguate e anticipatorie – anche rispetto alle Leggi nazionali – sulla partecipazione alla vita politica e sociale di tutti i membri della nostra comunità, in particolare alla componente migratoria e alle fasce più deboli. I processi interculturali che vogliamo continuare ad

implementare mirano a rendere visibile la migrazione e legittime le richieste di nuove Leggi sui diritti di cittadinanza, aprire la città alle diverse componenti associative e alla ricchezza di nuove culture e non considerare le migrazioni eccezionali ed emergenziali, in attesa della realizzazione di una compiuta democrazia partecipativa a livello nazionale. Siamo infatti persuasi che la tanto sbandierata sicurezza, ma anche la coesione sociale di una comunità, passano entrambe attraverso l’inclusione e la responsabilizzazione di tutti, nello spirito dell’articolo 3 della nostra Costituzione. Stessi diritti e doveri, dove entrambi siano applicati con la medesima forza e determinazione, nel quadro della certezza del diritto. Questo potrà aprire una nuova fase della coesione e appartenenza ad un territorio, sotto l’egida di una giustizia vera. Ogni cittadino deve essere davvero uguale davanti alla legge.

MANIFESTO DEI GIOVANI CAMPIGIANI Premessa

Troppi sono i giovani che vedono la politica come un corpo estraneo da cui tenere a distanza e molti sono i giovani che la politica non la vogliono neanche vedere. Le politiche giovanili sono fondamentali, a partire dal livello comunale fino ad arrivare a quello nazionale, perché i giovani che iniziano a fare politica bene e fin da piccoli, è più probabile che diventeranno adulti che la faranno ancora meglio. Bisogna quindi far crescere il ragazzo in un ambiente di confronto e di dibattito affinché possa risolvere i problemi della comunità e farsi una propria idea sulle grandi questioni, non solo fermandosi a quel singolo problema, ma estendendo la sua riflessione a ciò che ha portato quel problema e quelle che potrebbero essere le future conseguenze. Per arrivare a questo risultato dev'essere previsto un appuntamento fisso, dove i ragazzi possano ritrovarsi e affrontare le questioni sorte dalla data dell'ultimo incontro. Per far partecipare i ragazzi alla politica, devi rendere loro vogliosi di partecipare, creando: appuntamenti, occasioni di dibattito e perché no, occasioni di festa e d'incontro. Finché i giovani non si sentiranno protagonisti della scena politica, la continueranno a vedere come un mondo che non gli appartiene; questo è stato l'errore che ha allontanato i giovani dalle associazioni e dai telegiornali. Sentire continuamente la parola "giovani" e non vederne mai uno è degradante. I giovani non sono enti astratti! Sono figli, sono studenti, sono lavoratori. Le politiche giovanili che vorrei realizzare, non sono occasioni per parlare dei giovani, ma sono occasioni per ascoltarli.

Ora si parla noi!

1. Articolo 34.3 della Costituzione: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” Lo studio è un diritto formalmente tutelato dalla Costituzione. Il primo punto del manifesto non può che non partire proprio da questo: far diventare questo diritto formale, un diritto sostanziale. Come? Ad ogni giovane che esca dalla Scuola Superiore con una votazione superiore a 90/100, si destini per il primo anno la tassa all’università gratuita. 2. “No taxation without representation”. I giovani non sono enti astratti! Sono figli, sono studenti, sono lavoratori. Il rappresentanti dei giovani devono essere giovani! Le politiche giovanili non saranno più un’occasione per parlare dei giovani, ma diventeranno momenti per ascoltarli! 3. Destinare ai ragazzi campigiani un luogo d’incontro autogestito dove possano svolgere dibattiti, eventi, e occasioni per incontrarsi e proporre quelle novità di cui Campi Bisenzio ha tanto bisogno. Questo sarà il luogo in cui i giovani si riavvicineranno alla politica, un mondo che li ha esclusi, ma che in realtà ha, mai come adesso, bisogno di loro.

4. Il tasso di disoccupazione giovanile comprende i ragazzi e le ragazze tra i 15 e i 24 anni, ed è arrivato al 35% circa. Per la legge si è giovani se si ha meno di 25 anni. L’amministrazione comunale si impegna a dare sostegno a chi, rientrante in quella fascia di età, volesse iniziare una nuova attività, economica o agricola. 5. Chi nasce in Italia, studia in Italia e lavorerà in Italia, dev’essere riconosciuto come un italiano. La carta d’identità, per chi possiede i requisiti sopra citati, non dev’essere un sogno, ma deve diventare un diritto. Dario Panetta e Nadia Conti

APPELLO AL VOTO PRO BERSANI Perché voto Bersani, voto Bersani perché ho fiducia in lui. Voto Bersani perché ha variato il regolamento e permesso a Renzi di partecipare alle primarie. Voto Bersani perché sa che Renzi ha ragione e insieme possono cambiare non solo il partito ma anche le modalità di partecipazione e la trasparenza del nostro partito. Voto Bersani perché è il migliore, è colui che può portarci al di sopra della crisi economica, rispettando la dignità dei lavoratori e di tutti noi, quelli che al primo posto nella vita hanno messo la solidarietà, il dialogo e la libertà.