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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE PUBBLICITÀ 70% - FILIALE DI NOVARA SEPCOLL Collettore-separatore idraulico per impianti di riscaldamento Domanda di brevetto n. MI2001A 001270 GLI IMPIANTI AUTONOMI 30 giugno 2001 20 PUBBLICAZIONE PERIODICA DI INFORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALE

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    SEPCOLLCollettore-separatore idraulico per impianti di riscaldamentoDomanda di brevetto n. MI2001A 001270

    GLI IMPIANTIAUTONOMI

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    2001

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    PUBBLICAZIONE PERIODICA DI INFORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALE

  • Direttore responsabile: Marco Caleffi

    Responsabile di Redazione: Fabrizio Guidetti

    Hanno collaborato aquesto numero:

    Mario Doninelli, Marco Doninelli, Claudio Ardizzoia

    IdraulicaPubblicazione registrata presso

    il Tribunale di Novara al n. 26/91 in data 28/9/91

    Editore:Poligrafica Moderna S.p.A. Novara

    Stampa:Poligrafica Moderna S.p.A. Novara

    Vietata la riproduzione, anche parziale,di articoli, disegni e fotografie, senzapreventiva autorizzazione scritta delleditoreo degli autori degli articoli.

    CALEFFI S.P.A. S.S. 229 - Km. 26,5

    28010 Fontaneto dAgogna (NO)

    TEL. 03228491FAX 0322863305

    e-mail: [email protected]

    3 Gli impianti autonomiAspetti relativi alla progettazione e alla realizzazione degli

    impianti

    4 Gli impianti autonomi ad un solo circuitoImpianti ad una zona, a due zone e a valvole termostatiche

    6 Gli impianti autonomi a pi circuitiProblemi di ordine pratico e realizzativo

    8 I SEPCOLLI nuovi componenti che uniscono, in un unico pezzo, il

    separatore idraulico e i collettori

    Vantaggi pratici e nuove soluzioni possibili con i SEPCOLL

    Conclusioni

    18 I gruppi di regolazione termica e distribuzioneper pannelli radianti Componenti e caratteristiche funzionali

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    SEPCOLLCollettore-separatore idraulico per impianti di riscaldamentoDomanda di brevetto n. MI2001A 001270

    GLI IMPIANTIAUTONOMI

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    PUBBLICAZIONE PERIODICA DI INFORMAZIONE TECNICO-PROFESSIONALE

    Consulta ilsito Caleffiallindirizzo:

    www.caleffi.com@Avvertenza per un giovane Progettista

    delling. Mario Doninelli

    Due o tre mesi fa, da parte di un giovane Progettista, ho ricevuto un fax, in cui,con riferimento a IDRAULICA 14, mi si ponevano domande suldimensionamento degli impianti idrici. Purtroppo, nel grande disordine del miostudio, sono riuscito a smarrire tale fax.Sperando che il giovane collega legga anche questo numero di IDRAULICA,chiedo scusa e lo invito a inviarmi di nuovo le domande.

  • In questo articolo parleremo di alcuni aspettirelativi alla progettazione e alla realizzazionedegli impianti autonomi.

    Prenderemo in considerazione sia gli impiantitradizionali, sia gli impianti "nuovi": cio quellinati per poter dare risposte soddisfacenti allerichieste, sempre pi impegnative, dei nostri giorni:richieste che riguardano soprattutto il benesseretermico e il risparmio energetico.

    Nella prima parte dellarticolo, esamineremo gliimpianti ad un solo circuito: cio quelli chefunzionano solo con la pompa della caldaia.

    Nella seconda considereremo gli impianti a picircuiti, soffermandoci soprattutto su alcuniproblemi dordine pratico e realizzativo.

    Nella terza parte, infine, proporremo soluzioni cheriteniamo possano essere daiuto a risolvere iproblemi di cui sopra.

    GLI IMPIANTI AUTONOMIIngg. Marco e Mario Doninelli dello studio S.T.C.

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  • Si possono suddividere in tre tipi: ad una zona, adue zone e a valvole termostatiche.

    Per la loro semplicit costruttiva, gli impianti aduna zona sono stati i primi ad essere realizzati. Cisono esempi che risalgono addirittura alla finedell800.Le prime caldaie erano a legna o a carbone e lacircolazione dellacqua avveniva senza pompe,sfruttando il fatto che lacqua calda (pi leggera)tende a salire, mentre quella fredda (pi pesante)tende a scendere.La temperatura ambiente veniva regolata in modomolto approssimativo, accendendo e spegnendo ilfocolare della caldaia.Lo schema sotto riportato rappresenta questiimpianti in versione moderna.La regolazione della temperatura ambiente affidata ad un termostato che modula la fiamma,oppure attiva e disattiva la pompa.Questi impianti sono molto semplici da realizzare eda gestire. Dal punto di vista del benesseretermico e del risparmio energetico non sonoper lideale, in quanto consentono di regolarela temperatura ambiente in un sol punto: quellodove posto il termostato.

    Proprio per ovviare ad una simile limitazione, pio meno verso la fine degli anni Sessanta, sononati e si sono facilmente diffusi gli impianti a duezone (ved. schema riportato nella pagina a lato):impianti che consentono di regolare latemperatura ambiente in due punti. La regolazione ottenuta con due termostati checomandano due valvole di zona, le quali (inrelazione alle segnalazioni dei termostati stessi)fanno passare o meno fluido caldo attraverso icorpi scaldanti.Va ricordato che in questi impianti si devonoutilizzare valvole di zona a tre vie con by-passtarati o con autoflow, per evitare che le valvolechiuse "rubino" acqua a quelle aperte (ved.Idraulica 13).

    Per poter controllare ancor meglio la temperaturaambiente, sono infine apparsi (agli inizi degli anniOttanta) gli impianti a valvole termostatiche,che offrono la possibilit di regolare latemperatura in corrispondenza di ogni corposcaldante.Si deve, in ogni caso, tener presente chequesti impianti vanno progettati e realizzaticon gli opportuni accorgimenti (ved. Idraulica 6e 13). Altrimenti si corrono diversi pericoli, quali:linsorgere di rumori, il "bruciarsi" delle pompe e il"blocco" delle caldaie.

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    GLI IMPIANTI AUTONOMIAD UN SOLO CIRCUITO

    Schema tipo impianto autonomo ad una zona

  • 5Tutti gli impianti ad un solo circuito presentanocomunque un limite ben preciso: nonconsentono luso di corpi scaldantidifferenziati.

    Ad esempio, in una casa, con gli impianti ad unsolo circuito non possibile riscaldare la zonagiorno e notte coi pannelli, la taverna conventilconvettori e la mansarda coi radiatori.

    Non possibile, cio, utilizzare i mezzi pi idoneiad ottimizzare il riscaldamento di ogni zona, inrelazione agli aspetti che riguardano il benesseretermico, il risparmio energetico e i tempi dimessa a regime.Ed proprio da ricercarsi in questa incapacitdi base la ragione per cui sempre pi vadiffondendosi luso di impianti autonomi a picircuiti.

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    Schema tipo impianto autonomo a due zone

    Schema tipo impianto autonomo con valvole termostatiche

  • Questi impianti (detti anche multicircuito) sipossono realizzare solo dove ci sono spaziadeguati per alloggiare la caldaia, i collettori, lepompe e tutte le altre apparecchiature richieste.

    I loro schemi funzionali, dipendono dal numero dizone da riscaldare e dai terminali utilizzati,comunque sono sostanzialmente simili a quelli diseguito riportati.

    Il separatore idraulico serve a rendere fra loroindipendenti i vari circuiti, come specificato suinumeri 17 e 18 di Idraulica.

    In particolare il separatore serve a rendere fraloro indipendenti il circuito caldaia e i circuitiutilizzatori. Normalmente infatti il circuitocaldaia dotato di una pompasottodimensionata (specie per quanto riguarda laportata) rispetto alle effettive esigenze dei circuitiutilizzatori.

    Dal punto di vista teorico questi impianti nonpresentano punti deboli: sono strutturalmentesemplici, non richiedono regolazioni complesse esono facili da gestire.

    Dal punto di vista pratico invece presentano ledifficolt e gli inconvenienti che di seguitocercheremo di evidenziare ed esaminare:

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    GLI IMPIANTI AUTONOMIA PI CIRCUITI

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    Esempio di impianto autonomo a pi circuiti con caldaia a terra

  • 7eccessivo ingombro linserimento del separatore idraulico fra la caldaia e i collettori risulta in merito assai penalizzante;

    difficolt nel realizzare limpianto sono richieste molte saldature; spesso inoltre si deve lavorare in locali molto piccoli e quindi in condizioni disagevoli;

    difficolt nelleseguire lisolamento senza laiuto di una ditta specializzata difficile isolare bene questi impianti, soprattutto il separatore e i collettori;

    aspetto estetico le difficolt di esecuzione e isolamento possono comportare risultati estetici poco brillanti, specie se si considera che questi impianti sono inseriti in spazi abitati;

    effetto sauna si manifesta nel locale che contiene la caldaia,quando i tubi, il separatore e i collettori non sono ben isolati.

    Come facile intuire si tratta di difficolt einconvenienti che possono rendere faticoso epoco redditizio il lavoro degli Installatori. E che,inoltre, possono comportare risultati nonadeguati alle aspettative dei Progettisti e deiCommittenti.In base a tali osservazioni e considerazioni,abbiamo pensato che forse valeva la pena cercaredi mettere a punto qualcosa atto a consentire larealizzazione di questi impianti con minor faticae risultati pi sicuri. E a tal fine abbiamo chiestoanche laiuto dei nostri Installatori e dei TecniciCaleffi.

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    Esempio di impianto autonomo a pi circuiti con caldaia murale

  • Dopo alcuni tentativi, fatti con pezzi componibili inottone stampato (c gi qualcosa del genere sulmercato) ci siamo orientati su unidea moltosemplice: unire fra loro, in un unico pezzo, ilseparatore idraulico e i collettori.

    Ci siamo anche accorti che le forme a sezionerettangolare consentivano di realizzare soluzionipi compatte di quelle ottenibili con forme asezione circolare.Abbiamo cos realizzato i tre componenti di seguitoillustrati: componenti a cui abbiamo dato ilnome di SEPCOLL, abbreviativo del termineSEPARATORE/COLLETTORI.

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    SEPCOLL 2+2

    94 cm68 cm

    Confronto fra soluzione tradizionale e con SEPCOLL 2+2

  • 9 un SEPCOLL da esterno lungo 52 cm, largo 16,profondo 8.Gli attacchi del generatore di calore hannodiametro 1 1/4 e sono disposti lateralmente,mentre gli attacchi dei circuiti derivati sono da 1:due sopra e due sotto.

    un SEPCOLL da esterno lungo 75 cm, largo 16,profondo 8.Gli attacchi del generatore di calore hannodiametro 1 1/4 e sono disposti lateralmente,mentre gli attacchi dei circuiti derivati sono da 1":tre sopra e uno sotto, ma possono essere ancheinvertiti.

    SEPCOLL 2+2 SEPCOLL 3+1

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    SEPCOLL 3+1

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    Confronto fra soluzione tradizionale e con SEPCOLL 3+1

  • un SEPCOLL da incasso lungo 51 cm, largo 12,profondo 6.Gli attacchi del generatore di calore e dei circuitiderivati hanno diametro 1.La configurazione di base, che prevedelinserimento in cassetta, quella sottoriportata.

    Abbiamo pensato ad un SEPCOLL da incassodopo aver constatato la notevole compattezza deiprimi due modelli. E un SEPCOLL da incasso pufar molto comodo, perch in pratica consente direalizzare impianti a pi circuiti (e quindi diottenere le relative prestazioni) anche quando nonsono disponibili gli spazi esterni normalmenterichiesti.

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    SEPCOLL 2+1

    Esempio di applicazione SEPCOLL da incasso

  • 11

    Sono legati soprattutto alle difficolt e agliinconvenienti per cui gli stessi SEPCOLL sono statipensati e realizzati:

    Riduzione degli spazi occupati

    Con i SEPCOLL gli spazi occupati dagli impianti (equindi sottratti alla fruibilit dellUtente) sonomolto limitati. Appare inoltre alquanto difficile,almeno dal punto di vista pratico, trovare altresoluzioni che risultino pi compatte e menoinvasive.

    Facilit di esecuzione degli impianti

    molto facile realizzare gli impianti coi SEPCOLL,dato che in sostanza sono dei pezzi preassemblatiche evitano molte saldature, diverse giunzioni erendono agevole il montaggio anche in spaziristretti: situazione questa tuttaltro che rara nelcaso di impianti autonomi.

    Facilit di esecuzione dellisolamento termico

    Un apposito guscio in polistirene, consente diisolare molto facilmente i SEPCOLL. In praticarestano poi da isolare solo i tubi: cosa che nonpresenta alcuna difficolt.Senza ricorrere a ditte specializzate pertantopossibile realizzare impianti isolati a regola darte.

    Validit dei risultati estetici

    La compattezza dellinsieme e il buon livello dellefiniture, derivanti dalluso dei SEPCOLL,consentono di ottenere apprezzabili risultati dalpunto di vista estetico e di minimizzare limpattoambientale degli impianti allinterno degli spaziabitati.

    Eliminazione delleffetto sauna

    Grazie ad un isolamento termico che pu esserefacilmente e correttamente realizzato, possibileevitare temperature troppo elevate nel locale dovesono alloggiati la caldaia e la centrale didistribuzione.

    Come gi accennato i SEPCOLL del tipo adincasso consentono di realizzare impianti a picircuiti anche quando non ci sono spazi esternidisponibili. Ad esempio, quando le caldaie sonoposte in cucina, oppure quando (normalmente ilcaso di ristrutturazioni) da un impiantocentralizzato si vuole derivare un impiantodalloggio multicircuito, per poter sfruttare lalibert di progetto e le prestazioni che un simileimpianto pu offrire (ved. schema B).

    C anche un aspetto dordine progettuale cheriteniamo sia il caso di richiamare: i SEPCOLL, datala loro compattezza, consentono di generalizzarefacilmente luso di soluzioni basatesullabbinamento separatore/collettori.Consentono, cio, di generalizzare luso disoluzioni rigorosamente corrette dal punto divista teorico, agevoli "da leggere", semplici daregolare e facili da gestire, dal momento che ognicircuito del tutto indipendente dagli altri ed comandato da semplici termostati oppure regolato da centraline, note proprio per la lorosemplicit duso.E la semplicit (di "lettura", di regolazione e digestione) una caratteristica, o meglio una qualit,irrinunciabile in impianti come quelli autonomi,dove non si pu contare su interventi qualificatidi conduzione e manutenzione. E dove, appuntoper queste ragioni, bene evitare soluzionitroppo complesse e contorte, anche se in teoriasono corrette ed idonee ad offrire le prestazionirichieste.

    Dunque i SEPCOLL possono aiutare a lavorare dimeno e ad ottenere risultati pi validi, mapossono anche (e questo aspetto non di certomarginale) facilitare luso di una progettazionelibera, senza complicazioni e contorsioni varie,dove tutto facile da capire, regolare e tenersottocontrollo.

    Vantaggi pratici offerti dai SEPCOLL Nuove soluzioni possibili coi SEPCOLL

    Conclusioni

  • 12

    Circuito piano interrato

    circolatore di tipo normaleorologio programmatore collegato al circolatore

    valvole termostatiche sui radiatoritermostati ventilconvettori collegati ai ventilatori

    termostati di minima per blocco ventilatori

    Circuito pannelli primo piano

    circolatore interno alla cassettatermostato, o cronotermostato, collegato al circolatore

    Circuito radiatori piano terra e primo piano

    circolatore a velocit variabilevalvole termostatiche sui radiatori

    Circuito pannelli piano terra

    circolatore interno alla cassettatermostato, o cronotermostato, collegato al circolatore

    A

    TA

    CALE

    FFI

    CALE

    FFI

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    CALEFFI

    C

    0

    20

    80

    6040

    CALEFFI

    C

    0

    20

    80

    6040

    202530

    35 40 455055

    60

    TA

    CALE

    FFI

    CALE

    FFI

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    CALEFFI

    C

    0

    20

    80

    6040

    CALEFFI

    C

    0

    20

    80

    6040

    202530

    35 40 455055

    60

    Impianto con caldaia murale e SEPCOLL da incasso 2+1

  • 13

    Circuito piano interrato

    circolatore di tipo normaleorologio programmatore collegato al circolatore

    valvole termostatiche sui radiatoritermostati ventilconvettori collegati ai ventilatori

    termostati di minima per blocco ventilatori

    Circuito pannelli primo piano

    circolatore interno alla cassettasonda esterna collegata alla centralina climatica

    Circuito pannelli piano terra

    circolatore interno alla cassettasonda esterna collegata alla centralina climatica

    Circuito radiatori piano terra e primo piano

    circolatore a velocit variabilevalvole termostatiche sui radiatori

    Portata autoflow

    stessa portata prevista per l'impianto centralizzato

    B

    CALE

    FFI

    CALE

    FFI

    CALEFFI

    CALEFFI

    2468Zu

    020 40

    60

    CALEFFI

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALE

    FFI

    CALE

    FFI

    CALEFFI

    CALEFFI

    2468Zu

    020 40

    60

    CALEFFI

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    dallimpiantocentralizzato

    autoflow

    12

    3

    6

    9

    18 1716

    15

    1413

    1211

    10

    9

    8

    7654

    3

    21

    2423

    22

    21

    2019

    WATCH

    CALEFFI25% 50%100%

    80%

    30

    4050 60 70

    80

    90-25% +25%

    -50% 0

    50%

    REGOLATOREDIGITALE TRE PUNTI

    12

    3

    6

    9

    18 1716

    15

    1413

    1211

    10

    9

    8

    7654

    3

    21

    2423

    22

    21

    2019

    WATCH

    CALEFFI25% 50%100%

    80%

    30

    4050 60 70

    80

    90-25% +25%

    -50% 0

    50%

    REGOLATOREDIGITALE TRE PUNTI

    Impianto multicircuito dalloggio con SEPCOLL da incasso 2+1

  • 14

    Centralina di regolazione pannelli piano terra e primo

    Circuito piano interrato

    circolatore di tipo normaleorologio programmatore collegato al circolatore

    valvole termostatiche sui radiatoritermostati ventilconvettori collegati ai ventilatori

    termostati di minima per blocco ventilatori

    Circuito pannelli primo piano

    termostato collegato alla valvola di zona

    Circuito pannelli piano terra

    termostato collegato alla valvola di zona

    Circuito radiatori piano terra e primo piano

    circolatore a velocit variabilevalvole termostatiche sui radiatori

    C

    0,25

    0,5

    0,75

    1,0

    1,25

    1,5

    1,75

    2,02,25100

    80

    60

    40

    20-20-15-10-505101520

    12

    3

    6

    9

    18 1716

    15

    1413

    1211

    10

    9

    8

    7654

    3

    21

    2423

    22

    21

    2019

    WATCH

    CALEFFI

    0,25

    0,5

    0,75

    1,01,25

    1,5

    1,75

    2,0

    2,25

    20

    TA

    TA

    CALE

    FFI

    CALE

    FFI

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    CALEFFI

    CALE

    FFI

    CALE

    FFI

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    CALEFFI

    PN 10

    PN 10

    Impianto con caldaia a terra con 3 derivazioni e SEPCOLL 2+2

  • 15

    Circuito bollitorecircolatore di tipo normale

    termostato bollitore collegato alla pompa

    Circuito piano interratocircolatore di tipo normale

    orologio programmatore collegato al circolatorevalvole termostatiche sui radiatori

    termostati ventilconvettori collegati ai ventilatoritermostati di minima per blocco ventilatori

    Circuito pannelli e radiatori bassa temperatura primo piano

    servito da apposita centralina di regolazione

    D

    0,25

    0,5

    0,75

    1,0

    1,25

    1,5

    1,75

    2,02,25100

    80

    60

    40

    20-20-15-10-505101520

    12

    3

    6

    9

    18 1716

    15

    1413

    1211

    10

    9

    8

    7654

    3

    21

    2423

    22

    21

    2019

    WATCH

    CALEFFI

    0,25

    0,5

    0,75

    1,01,25

    1,5

    1,75

    2,0

    2,25

    20

    0,25

    0,5

    0,75

    1,0

    1,25

    1,5

    1,75

    2,02,25100

    80

    60

    40

    20-20-15-10-505101520

    12

    3

    6

    9

    18 1716

    15

    1413

    1211

    10

    9

    8

    7654

    3

    21

    2423

    22

    21

    2019

    WATCH

    CALEFFI

    0,25

    0,5

    0,75

    1,01,25

    1,5

    1,75

    2,0

    2,25

    20

    CALE

    FFI

    CALE

    FFI

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    CALEFFI

    Circuito pannelli e radiatori bassa temperatura piano terra

    servito da apposita centralina di regolazione

    CALE

    FFI

    CALE

    FFI

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    CALEFFI

    Impianto con caldaia a terra con 4 derivazioni e SEPCOLL 2+2

  • 16

    Circuito piano interrato

    circolatore di tipo normaleorologio programmatore collegato al circolatore

    valvole termostatiche sui radiatoritermostati ventilconvettori collegati ai ventilatori

    termostati di minima per blocco ventilatori

    Circuito pannelli primo piano

    servito da apposita centralina di regolazione

    Circuito pannelli piano terra

    servito da apposita centralina di regolazione

    Circuito radiatori piano terra e primo piano

    circolatore a velocit variabilevalvole termostatiche sui radiatori

    E

    0,25

    0,5

    0,75

    1,0

    1,25

    1,5

    1,75

    2,02,25100

    80

    60

    40

    20-20-15-10-505101520

    12

    3

    6

    9

    18 1716

    15

    1413

    1211

    10

    9

    8

    7654

    3

    21

    2423

    22

    21

    2019

    WATCH

    CALEFFI

    0,25

    0,5

    0,75

    1,01,25

    1,5

    1,75

    2,0

    2,25

    20

    CALE

    FFI

    CALE

    FFI

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    CALEFFI

    CALE

    FFI

    CALE

    FFI

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    CALEFFI

    0,25

    0,5

    0,75

    1,0

    1,25

    1,5

    1,75

    2,02,25100

    80

    60

    40

    20-20-15-10-505101520

    12

    3

    6

    9

    18 1716

    15

    1413

    1211

    10

    9

    8

    7654

    3

    21

    2423

    22

    21

    2019

    WATCH

    CALEFFI

    0,25

    0,5

    0,75

    1,01,25

    1,5

    1,75

    2,0

    2,25

    20

    Impianto con caldaia a terra con 4 derivazioni e SEPCOLL 3+1

  • 17

    F

    0,25

    0,5

    0,75

    1,0

    1,25

    1,5

    1,75

    2,02,25100

    80

    60

    40

    20-20-15-10-505101520

    12

    3

    6

    9

    18 1716

    15

    1413

    1211

    10

    9

    8

    7654

    3

    21

    2423

    22

    21

    2019

    WATCH

    CALEFFI

    0,25

    0,5

    0,75

    1,01,25

    1,5

    1,75

    2,0

    2,25

    20

    0,25

    0,5

    0,75

    1,0

    1,25

    1,5

    1,75

    2,02,25100

    80

    60

    40

    20-20-15-10-505101520

    12

    3

    6

    9

    18 1716

    15

    1413

    1211

    10

    9

    8

    7654

    3

    21

    2423

    22

    21

    2019

    WATCH

    CALEFFI

    0,25

    0,5

    0,75

    1,01,25

    1,5

    1,75

    2,0

    2,25

    20

    F

    CALE

    FFI

    CALE

    FFI

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    CALEFFI

    CALE

    FFI

    CALE

    FFI

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    10

    0

    8642

    CALEFFI

    10

    0

    8642

    10

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    Impianto con caldaia a terra per casa bifamiliare

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    GRUPPI DI REGOLAZIONE TERMICA EDISTRIBUZIONE PER PANNELLI RADIANTI

    ESIGENZA Inviare allimpianto a pannelli radianti fluido a temperatura variabile a seconda delletemperature esterna ed ambiente

    Programmare i livelli di comfort ed attenuazione Permettere il collegamento ad ogni tipo di circuito ad alta temperatura Non occupare spazi utili abitativi con i componenti di regolazione e distribuzione Permettere di realizzare facilmente il collegamento idraulico ed elettrico

    Gruppo di regolazioneclimatica serie 154

    Componenti caratteristici

    1. Miscelatore a campana a 4 vie2. Regolatore climatico digitale3. Pompa di circolazione a velocit variabile4. Sonda temperatura di mandata5. Sonda temperatura esterna6. Sonda temperatura di ritorno7. Sonda temperatura ambiente con orologio8. Termometro di mandata9. Connettore per teletrasmissione dati

    10. Coppia collettori di distribuzione completi per pannelli

    11. Cassetta di contenimento ad incasso

    Caratteristiche funzionali

    Il gruppo di regolazione climatica garantisce il giusto apporto di energia termica richiesta dallutenza acquisendo ivalori di temperatura esterna ed ambiente per diagnosticare la corretta temperatura di mandata allimpianto.

    Il regolatore climatico permette la scelta delle curve di regolazione dellimpianto e di programmare le fasce di comfort edi attenuazione in regime invernale.

    Il miscelatore a campana a 4 vie permette la regolazione della temperatura del fluido per inserimento in schemi idraulicicon la caldaia dotata o meno di proprio circolatore.

    La pompa a velocit variabile permette di tenere sempre sotto controllo la prevalenza dellimpianto, cosa indispensabilequando i singoli circuiti pannelli sono dotati di valvole automatiche di intercettazione. Essa pu essere regolata a prevalenzacostante o proporzionale.

    Il regolatore predisposto alla connessione per teletrasmissione dei dati, nel caso possa essere necessariodiagnosticare a distanza lo stato di funzionamento dellimpianto. Mediante un apposito programma di acquisizione possibile rilevare tutti i parametri di regolazione del gruppo e leffettivo valore delle temperature raggiunte.

    Il gruppo, completo di tutti i dispositivi necessari ad un circuito di regolazione e distribuzione, si presenta compatto perridurre gli ingombri e facilitarne luso in apposite cassette ad incasso.

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    REGOLATOREDIGITALE TRE PUNTI

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    ESIGENZA Inviare ai pannelli radianti fluido a temperatura fissa regolabile, al variare delle condizioni di funzionamento dellimpianto

    Permettere labbinamento a circuiti ad alta temperatura Garantire il non superamento della temperatura limite di sicurezza Non occupare spazi utili abitativi con i componenti di regolazione e distribuzione Permettere di realizzare facilmente il collegamento idraulico ed elettrico

    Gruppo di regolazione a puntofisso serie 161

    Componenti caratteristici

    1. Valvola a 3 vie motorizzata2. Regolatore a punto fisso digitale3. Pompa di circolazione a velocit variabile4. Sonda temperatura di mandata5. Termostato di sicurezza6. Termometri di mandata/ritorno7. Coppia di collettori completi per pannelli8. Cassetta di contenimento ad incasso

    Caratteristiche funzionali

    Il gruppo di regolazione a punto fisso mantiene costante, al valore impostato, la temperatura del fluido inviatoallimpianto a pannelli. Il regolatore digitale provvede a comandare il movimento della valvola motorizzata a 3 vie infunzione del segnale proveniente dalla sonda posta nella tubazione di mandata.

    La valvola motorizzata a 3 vie permette linserimento in schemi idraulici con caldaia dotata o meno di propriocircolatore.

    La pompa a velocit variabile permette di tenere sempre sotto controllo la prevalenza dellimpianto, al variare dellaposizione di apertura/chiusura delle valvole di intercettazione dei circuiti pannelli.

    I collettori di distribuzione per pannelli radianti hanno le valvole di regolazione micrometrica poste sulla mandata e levalvole di intercettazione sul ritorno. Queste ultime possono essere rese automatiche dotandole di comandoelettrotermico.

    Il gruppo, completo di tutti i dispositivi di regolazione e distribuzione, viene fornito preassemblato in appositecassette ad incasso.

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    GRUPPI DI REGOLAZIONE TERMICA EDISTRIBUZIONE PER PANNELLI RADIANTI