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72
I I L L P P I I A A N N O O D D E E L L L L O O F F F F E E R R T T A A F F O O R R M M A A T T I I V V A A I I S S T T I I T T U U T T O O C C O O M M P P R R E E N N S S I I V V O O C C A A T T A A L L A A N N O O M M O O S S C C A A T T I I 2 2 0 0 1 1 5 5 2 2 0 0 1 1 6 6 L’ IS TR UZ IONE E LA FOR MA Z IONE SONO LE A RM I P I U’ P O TEN T I C HE SI P O SS ONO U SA RE P ER C AMB IARE IL M OND O NELS ON MA NDE LA

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IILL PPIIAANNOO DDEELLLL’’OOFFFFEERRTTAA FFOORRMMAATTIIVVAA

IISSTTIITTUUTTOO CCOOMMPPRREENNSSIIVVOO

““CCAATTAALLAANNOO MMOOSSCCAATTII”” 22001155‐‐22001166

LL’’ IISS TTRR UUZZ IIOONNEE EE LLAA FFOORR MMAA ZZ IIOONNEE

SSOONNOO LLEE AA RRMM II PP II UU ’’ PP OO TTEENN TT II CC HHEE SSII PP OO SSSS OONNOO UU SSAA RREE

PP EERR CC AAMMBB IIAARREE IILL MM OONNDD OO

NNEELLSS OONN MMAA NNDDEE LLAA

2

CCHHEE CCOOSS’’EE’’ IILL PPIIAANNOO DDEELLLL’’ OOFFFFEERRTTAA FFOORRMMAATTIIVVAA ((PPOOFF)) ??

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento giuridico - organizzativo che

permette di sintetizzare la storia di un istituto in merito ai progetti di tipo didattico,

organizzativo e finanziario.

Il POF è: elaborato da un docente - funzione strumentale.

approvato dal Collegio dei Docenti.

adottato dal Consiglio d’Istituto, si inserisce nella logica dell’autonomia

didattica, organizzativa e della trasparenza secondo quanto previsto

dall’articolo 3 del Regolamento dell’autonomia scolastica.

- Il Piano dell'Offerta Formativa è il documento di sintesi che rappresenta

l'identità della scuola e le modalità di progettazione.

In esso sono illustrate:

- le finalità dell’Istituto;

- le scelte culturali e pedagogiche;

- la progettazione didattica ed organizzativa.

Il Piano dell'Offerta Formativa (acronimo POF) è il documento giuridico - organizzativo

fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche

ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che

le singole scuole adottano nell'ambito dell'autonomia secondo quanto stabilito dal Titolo

I, cap. III del DPR n. 275/'99. Esso rappresenta uno strumento di lavoro che illustra in

modo esplicito le attività, i progetti e i percorsi formativi predisposti per il

3

raggiungimento degli obiettivi finali, educativi e didattici, che la scuola ha posto come

traguardo della propria azione: lo sviluppo della persona umana e il suo successo

formativo. In questa prospettiva, tale documento risulta coerente con gli obiettivi

educativi definiti a livello nazionale e riflette le esigenze culturali, sociali ed economiche

della realtà locale tenendo conto sia della programmazione territoriale dell'offerta

formativa, sia delle linee progettuali interne. Queste pongono in atto scelte condivise nei

seguenti ambiti:

formativo ed educativo in relazione alle conoscenze da proporre, alle abilità da

sviluppare, e alle competenze da far acquisire;

curricolare in relazione ai percorsi disciplinari, trasversali ed integrativi;

didattico in rapporto all'approccio metodologico, alle modalità di verifica, ai criteri

di valutazione;

organizzativo per la definizione di ruoli e funzioni, l'assegnazione dei compiti, le

modalità di coordinamento, le strutture dell'orario scolastico.

Pertanto, ogni suo "dominio" assume come principio costitutivo della sua azione la

centralità del soggetto che apprende, il suo sviluppo integrale, la sua singolarità e

complessità, la sua rete di relazioni che lo legano alla famiglia e ai diversi ambiti sociali,

regionali ed etnici. È a questa persona che impara ad apprendere con la sua identità, i

suoi ritmi e le sue peculiarità, che la nostra scuola rivolge la sua pratica educativa .

4

I successivi grafici riassumono il significato di P.O.F.:

Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo “Catalano Moscati” ha elaborato il

presente Piano dell’offerta formativa per condividere con i genitori, gli Enti Locali e le

associazioni presenti sul territorio le proprie proposte formative, consapevole che

l’istituto integrato nella comunità, rafforza la propria identità attraverso una

progettazione aperta al territorio con il quale essa interagisce, ne ascolta la

domanda e diventa, così, un modello proattivo di riferimento per la comunità sociale.

5

Il punto di partenza di questo non semplice cammino è la condivisione di una

progettualità verticale che risponde alla mission di ogni scuola: “assicurare un

apprendimento di qualità elevata per ciascuno studente; far sì che tutti gli allievi

acquisiscano le competenze di cui hanno bisogno per tutto l’arco della vita”.

L’elemento che caratterizza il curricolo verticale è il concetto di “continuità”

educativa, pedagogica e didattica che viene garantita allo studente durante tutto il

percorso all’interno del sistema di istruzione e che è l’elemento che funge da collante

tra i diversi ordini di scuola. L’istituto comprensivo “CATALANO MOSCATI”, pertanto,

risponde in pieno alle reali esigenze di un’offerta educativa che sia in grado di

individuare “step by step” i progressi, gli stili di apprendimento, le problematiche di

ogni singolo alunno e di accompagnarlo durante il suo percorso, dalla scuola

dell’Infanzia, Primaria sino alla Secondaria di I Grado.

Il POF, dopo l’approvazione del Consiglio di Istituto, è un documento pubblico e

viene consegnato agli alunni e ai genitori nella sua versione integrale o attraverso uno

stralcio significativo ( MINI – POF ), che rimandi al documento originale disponibile in

segreteria, nel sito della scuola e affisso all’albo.

6

PPRREESSEENNTTAAZZIIOONNEE DDEELLLL’’IISSTTIITTUUTTOO

Fanno parte dell’Istituto Comprensivo “Catalano‐Moscati” la Scuola Primaria - la

Scuola dell’Infanzia “ Giulia Catalano “ e la Scuola Secondaria di Primo Grado “

Giuseppe Moscati “, ubicata in via Ugo La Malfa.

Nella Scuola Primaria sono presenti due plessi, il primo ubicato in via Mario Altamura, il

secondo in via Michele Menichella, in tale plesso è situata anche la scuola dell’infanzia

ad indirizzo montessoriano costituita da sette sezioni.

Dall’ anno scolastico 2 0 1 3 - 2 0 1 4 le tre scuole ufficialmente sono state accorpate

per via del dimensionamento, dando origine al nuovo Istituto Comprensivo

“G. Catalano‐ G. Moscati”. Tra questi ordini di scuola negli anni si sono creati i

presupposti per una efficace continuità educativa realizzata attraverso progetti che

hanno visto impegnati alunni, docenti e genitori nella realizzazione di attività comuni.

Il nostro Istituto può contare sulla presenza di personale docente abbastanza stabile.

Per quanto riguarda la scuola primaria, si tratta per lo più di insegnanti di ruolo,

alcuni dei quali incaricati di insegnamenti specifici sulla base delle specializzazioni

acquisite (lingua inglese, sostegno, religione, …) o di specifiche competenze personali

( musica, informatica, teatro, ..)

L’organico viene annualmente attribuito dal Centro Servizi Amministrativi in relazione

al numero di alunni, alle classi/sezioni, alle situazioni di disabilità, al tempo scuola offerto

e viene organizzato in modo funzionale dal Dirigente Scolastico (personale docente) e

dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (personale ATA), tenendo conto delle

esigenze reali della scuola. La popolazione scolastica servita dalle nostre scuole proviene

dalla VI e V circoscrizione: Candelaro, Croci e Camporeale.

7

IILL CCOONNTTEESSTTOO SSOOCCIIOO -- AAMMBBIIEENNTTAALLEE

L'analisi del contesto è stata effettuata con questionari rivolti alle famiglie e con la

raccolta di informazioni dirette in incontri di lavoro interistituzionale.

La tipologia familiare è stata analizzata con un'indagine a campione, delle 500 famiglie

considerate, la maggior parte risulta a struttura nucleare (genitori più uno o due figli),

pochissime le famiglie con tre figli o più.

Per quanto riguarda la tipologia economico-lavorativa, in prevalenza, i padri sono

lavoratori dipendenti del settore secondario e terziario; numerose le madri casalinghe

e/o impegnate part-time; contenuto risulta essere, invece, il numero dei genitori

disoccupati (0,9%).

Servizi socio-sanitari: a Foggia funzionano due presidi ospedalieri, diversi

poliambulatori con servizio di guardia medica e servizio di pronto soccorso con un

118 . Nella zona operano assistenti sociali e assistenti domiciliari che attualmente si

occupano principalmente degli anziani e delle famiglie estremamente disagiate. Per

quanto concerne la presenza di servizi socio-culturali intesi come agenzie formative

sono presenti: Pro loco e associazioni sportive e ricreative con i quali le nostre scuole

promuovono varie forme di interazione scolastica ed extrascolastica.

La diversità dei contesti di provenienza degli alunni comporta una continua ricerca di

adeguamento a livello educativo e didattico, al fine di rendere sempre più efficace il

percorso formativo. L’eterogeneità di provenienza degli allievi è, comunque, vissuta

come stimolo culturale positivo, finalizzato alla costruzione di una società

multietnica e interculturale.

8

LLEE SSCCUUOOLLEE DDEELLLL’’ IISSTTIITTUUTTOO CCOOMMPPRREENNSSIIVVOO

L’ I.C. “Catalano Moscati” è un Istituto comprendente, in verticale, tre scuole di

ordine diverso (una Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e una Scuola Secondaria di

Primo grado).

SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia è ubicata in via Menichella. La scuola dell’Infanzia è collocata a

pianoterra nel padiglione di sinistra, le aule sono ampie e luminose ed affacciano su

un giardino interno. Le sezioni sono sette, cinque sono organizzate a turno unico

antimeridiano e due a q u a r a n t a o r e s e t t i m a n a l i con il servizio mensa,

che viene erogato dalla ditta Scardi. Le sezioni a turno unico osservano il seguente

orario: 8.00‐ 13.00 con il Sabato libero, le sezioni a doppio turno invece osservano

l’orario 8.00‐ 16.00 con due giornate brevi, con uscita anticipata.

SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria è dislocata su due plessi, rispettivamente situati in Via Altamura e

via Menichella.

La Scuola, per l'a.s. 2015 - 2016, in base alla richiesta dell’utenza, si è organizzata su

uno schema di tempo scuola di 28 ore articolato su 6 giorni alla settimana.

Nel plesso di Via Menichella sono ubicate la Scuola Primaria e la Scuola dell’Infanzia.

La scuola Primaria è collocata al primo piano nel padiglione di destra e al primo

piano nel padiglione di sinistra. L’edificio è dotato di ampi spazi verdi, di due

laboratori, il laboratorio linguistico ‐ multimediale e il laboratorio scientifico, la

palestra e un grande auditorium. Il plesso ospita circa 400 alunni.

9

Nel plesso di Via Altamura ha sede la Presidenza con gli uffici amministrativi. Il

plesso è disposto su di un solo piano e le aule sono collocate a corona intorno a due

giardini interni, collocati nei due padiglioni. Al primo piano sono ubicati il laboratorio

multimediale, intitolato ad Aldo Guidone, un nostro alunno deceduto nel crollo della

palazzina di Viale Giotto e la biblioteca dei ragazzi. Il plesso ospita circa 500 alunni. Il

fiore all’occhiello è l’auditorium che può ospitare 150 posti a sedere, infatti questo

spazio viene richiesto per conferenze e manifestazioni di interesse cittadino. I due

plessi seguono il seguente orario: Plesso Via Altamura: 8.10-13.10 dal Lunedì al

Venerdì; 8.10 - 11.10 il Sabato; Plesso Via Menichella: 8.20-13.20 dal Lunedì al

Venerdì; 8.20 - 11.20 il Sabato.

SCUOLA SECONDARIA I GRADO La Scuola Media Statale “Giuseppe Moscati” di Foggia è stata istituita nell’a.s. 1976/77

con la denominazione di XIII Scuola Media. Il plesso è ubicato in via Ugo La Malfa e

ospita attualmente 141 alunni. Le classi sono mediamente composte da

ventiquattro alunni. L’organico è costituito da 27 docenti. La scuola dispone di un

laboratorio linguistico multimediale, un laboratorio di scienze ed un laboratorio di

Musica, 7 aule con LIM, spazi adibiti ad attività laboratoriali per gli alunni

diversamente abili.

L’orario delle lezioni è: dalle ore 8,15 alle ore 13,15 – dal lunedì al sabato.

10

SSTTRRUUTTTTUURRAA DDEELLLL’’IISSTTIITTUUTTOO ““ CCAATTAALLAANNOO –– MMOOSSCCAATTII ““

Il nostro Istituto Comprensivo è costituito da tre edifici:

A via Mario Altamura:

- un edificio per la scuola Primaria che ospita la Presidenza e la segreteria.

A via Michele Menichella

- un edificio per la scuola Primaria e per la scuola dell’Infanzia.

A via Ugo La Malfa: - un edificio per Secondaria di primo grado.

GLI SPAZI SCUOLA SCUOLA SCUOLA

PRIMARIA SECONDARIA INFANZIA

Classi / sezioni 32 7 7

Aule sostegno 6

Laboratorio arte

Biblioteca 1

Bagni

Saloni

Laboratorio scientifico 1

Aula insegnanti

Laboratorio informatico 1

Palestra/psicomotricità 2

Aula multimediale 1 1

Aula musica 1 1

Refettorio 1

Giardino 3 1

16

SSTTRRUUTTTTUURRAA OORRGGAANNIIZZZZAATTIIVVAA

SSTTAAFFFF DDII DDIIRREEZZIIOONNEE

Per rendere il più possibile partecipata e funzionale la gestione dell’Istituzione

scolastica, il Dirigente ha ritenuto opportuno organizzare la strutturazione di un

vero e proprio staff di direzione:

Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico, legale rappresentante dell’Istituto, ha poteri autonomi

di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane,

sempre nel rispetto delle competenze degli organi collegiali. Nello svolgimento

delle proprie funzioni si avvale di docenti individuati quali i due collaboratori,

i docenti responsabili dei plessi, le figure strumentali che nel loro insieme

costituiscono lo Staff di Dirigenza.

Direttore dei servizi generali amministrativi

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, sovrintende ai servizi generali

amministrativo‐contabili, e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di

coordinamento. Nell’ambito delle direttive del Dirigente Scolastico, organizza

autonomamente l’attività del personale amministrativo ed ausiliario. Svolge

attività di istruzione e predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e

contabili.

12

I collaboratori del Capo d’ Istituto. Il collaboratore vicario

Il Capo di istituto può avvalersi, nello svolgimento delle proprie funzioni

organizzative ed amministrative, della collaborazione di uno o due docenti da lui

individuati per l’esercizio di specifici compiti.

Il Capo di istituto individua tra i docenti collaboratori quello con funzioni vicarie

che lo sostituisce in caso di impedimento o di assenza.

Il Capo di istituto è coadiuvato dal direttore dei servizi generali amministrativi,

che sovrintende con autonomia operativa, nell’ambito delle direttive di

massima impartite e degli obiettivi indicati, ai servizi amministrativi ed ai

servizi generali dell’istituzione scolastica, coordinando il relativo personale.

Il referente della Scuola secondaria di primo grado

E' individuato dal Dirigente Scolastico.

Svolge attività di supporto al Dirigente e ai suoi collaboratori rispetto al

coordinamento dell'attività didattico‐ disciplinare relativa alla Scuola secondaria

di primo grado.

Il referente della Scuola dell'Infanzia

E' individuato dal Dirigente Scolastico .

Svolge attività di supporto al Dirigente e ai suoi collaboratori rispetto al

coordinamento dell'attività didattico ‐ disciplinare relativa alla Scuola dell' Infanzia.

13

Figure strumentali ( ART. 30 C.C.N. del 24.07.03 )

I docenti F.S. sono stati designati con delibera del Collegio dei docenti in

coerenza con il Piano dell'Offerta Formativa in base alle loro competenze,

esperienze professionali o capacità relazionali. La loro azione è indirizzata a

garantire la realizzazione del POF, il suo arricchimento anche in relazione con

enti e istituzioni esterne. Considerata la complessità dell’Istituto Comprensivo di

nuova formazione, il Collegio ha individuato due figure (scuola primaria – scuola

secondaria) per ognuna delle seguenti aree:

GESTIONE DEL POF;

SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI;

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

AUTOVALUTAZIONE

TERRITORIO / ORIENTAMENTO INTERVENTI PER STUDENTI E FAMIGLIE;

I docenti incaricati di Funzione Strumentale si occupano di determinati settori

dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e

ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire la formazione e

l ’ innovazione. I docenti F.S. sono stati designati con delibera del Collegio dei

docenti in coerenza con il Piano dell'Offerta Formativa in base alle loro

competenze, esperienze professionali o capacità relazionali; la loro azione è

indirizzata a garantire la realizzane del POF il suo arricchimento anche in

relazione con enti e istituzioni esterne.

14

Personale di segreteria – assistenti amministrativi

Garantiscono: la gestione didattica degli alunni e dei docenti; gestione

finanziaria – contabile; gestione amministrativa del personale in generale; i

rapporti con il pubblico.

Servizi ausiliari ‐ collaboratori scolastici

Garantiscono: la sorveglianza degli alunni in caso di momentanea assenza del

docente; la sorveglianza dei locali, la pulizia degli spazi e la piccola manutenzione; il

supporto amministrativo e didattico.

15

PPRRIINNCCIIPPII EEDDUUCCAATTIIVVOO‐‐DDIIDDAATTTTIICCII

LE SCELTE EDUCATIVE UNITARIE

La scuola, come comunità aggregante, è il luogo dove si sviluppano relazioni,

confronti, scambi affettivi, prove di socialità e di sfide; dove ogni ragazzo trasferisce

la propria storia personale e con essa le problematiche che hanno origine

nell’ambito familiare e nel contesto sociale di appartenenza.

La scuola ha, pertanto, un grande valore sociale; essa è lo spazio pedagogico in cui si

impara a comprendere il senso della responsabilità, in cui si costruisce la nuova

cittadinanza, il proprio essere sociale. Dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà,

cittadinanza e giustizia sono i punti cardine della Carta dei diritti fondamentali

dell’Unione Europea e oramai da anni il sistema scolastico italiano ha disposto

interventi ministeriali volti a promuovere negli studenti il rispetto delle regole e il

recupero di valori condivisi attraverso la diffusione della cultura alla legalità e alla

pacifica convivenza civile.

I bambini sin dai primi anni dell’età prescolare/scolare hanno bisogno di imparare

ad interloquire con i docenti e di condividere le regole e gli obiettivi del loro

percorso di apprendimento per poter comprendere, interiorizzare e costruire il

proprio progetto di vita, la propria identità in modo consapevole. Così come i

docenti accompagnano gli studenti durante il loro percorso di sviluppo personale e

sociale, educano gli adolescenti ad esprimere le proprie opinioni, a richiedere

spiegazioni, a discutere in modo tenace; educano ad essere fedeli a se stessi e ad

essere contestualmente responsabili nei confronti degli altri.

16

Il nostro Istituto Comprensivo si pone, quindi, i seguenti obiettivi educativi:

innalzamento del livello di autostima;

integrazione nei rispettivi gruppi classe;

frequenza regolare;

partecipazione attiva e motivata alla vita della scuola;

partecipazione attenta e valida da parte dei genitori al lavoro scolastico dei

figli.

Attraverso il POF questa scuola mira, quindi, a perseguire non solo obiettivi relativi

all’istruzione (acquisizione delle conoscenze), ma anche alla formazione degli

atteggiamenti e delle capacità che caratterizzano la persona umana (acquisizione

delle competenze).

La nostra scuola, come scuola dell’Autonomia non è pertanto, scuola del solo

sapere, ma la scuola dei saperi intesi come:

- sapere (acquisizione di conoscenze);

- saper fare (formazione di capacità);

- saper essere (formazione di atteggiamenti).

Il progetto educativo, proposto sia per la Scuola dell’Infanzia, sia per la Scuola

Primaria che per la Scuola Secondaria di Primo Grado, persegue le proprie finalità

attraverso attività di sviluppo ed arricchimento secondo i percorsi formativi specifici

dei diversi ambiti disciplinari e dei campi di esperienza.

Il nostro Istituto, pertanto, pone al centro del proprio progetto educativo la scelta di

canali operativi, ludici ed espressivo - comunicativi, che offrono motivazioni e

stimoli altamente coinvolgenti, possibilità di agganci e di approfondimenti multi e

interdisciplinari, particolari occasioni di esperienze socializzanti. In tal modo il

17

bambino viene sollecitato ad appropriarsi della pluralità dei linguaggi espressivi, a

scegliere forme diverse di efficacia comunicativa, a progettare e realizzare prodotti

che favoriscano l’iniziativa, l’autonomia e la responsabilità personale e di gruppo.

CURRICOLO IN VERTICALE

Nell'ambito dell'autonomia scolastica il curricolo rappresenta uno strumento

flessibile e aperto all'interno del quale confluiscono e trovano forma compiuta le

scelte di fondo e quindi l'identità stessa dell'istituto.

Queste potenzialità risultano essere amplificate se vengono sfruttate nel contesto di

un Istituto Comprensivo perché permettono alla comunità professionale di

programmare secondo una prospettiva molto più ampia, che parte dalla Scuola

dell'Infanzia e termina con la Scuola Secondaria di primo grado.

Il curricolo d’Istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia

scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità

dell’Istituto.

Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del POF, con riferimento al profilo

dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo

delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. I

docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte

didattiche più significative, le strategie più idonee con attenzione all’integrazione

fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, poiché le stesse

fondamenta delle discipline sono caratterizzate da un’intrinseca complessità e da

vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni.

La costruzione del curricolo verticale, pertanto, non è un adempimento formale, ma

è il processo attraverso il quale si sviluppano e si organizzano la ricerca e

l’innovazione educativa, “ è un cammino di costante miglioramento dell’aspetto

centrale della scuola, il processo di insegnamento – apprendimento.

18

Essa nasce dall’esigenza di dare risposta alla frammentazione del sapere e di

rendere efficace l’interazione tra cultura individuale e cultura sociale intesa come

sistema di conoscenze, valori, esperienza, atteggiamenti e tradizioni.

Delinea un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale

ed orizzontale, delle tappe e delle scansioni d’apprendimento dell’allievo in

riferimento alle competenze da acquisire ed ai traguardi in termini di risultati attesi.

Si tratta di individuare linee culturali comuni tra l’oggetto dell’attività delle diverse

scuole per giungere alla definizione di veri e propri “ obiettivi cerniera” su cui

lavorare in modo coordinato rispettando, tuttavia, le differenziazioni proprie di

ciascun ordine di scuola.

Lavorando in quest’ ottica i docenti possono individuare per gli alunni un percorso

formativo unitario che si sviluppa dai campi d’esperienza della scuola dell’infanzia

alle Aree Disciplinari della Scuola Primaria sino alle Discipline della Scuola

Secondaria di Primo Grado. In questo percorso, fondendo e intrecciando processi

cognitivi, relazionali ed organizzativi, indicando obiettivi per lo sviluppo delle

competenze e traguardi che aiutano a finalizzare l’azione educativa, l’alunno potrà

acquisire quelle competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e

successivamente nella vita.

Per tali ragioni, i docenti, individualmente o in gruppo, programmano tenendo

conto delle esigenze formative degli alunni, dei bisogni interpretati e delle

attese delle famiglie e delle caratteristiche culturali e sociali del Territorio,

Moduli Didattici e Unità di Apprendimento sulla base di alcuni criteri condivisi dal

Collegio dei Docenti:

- unitarietà dell’insegnamento;

- trasversalità delle discipline;

- flessibilità organizzativa;

- individuazione di percorsi personalizzati per il recupero e l’approfondimento;

19

- analisi delle risorse professionali e materiali;

- condivisione delle scelte;

- lavoro collegiale degli insegnanti;

- attenzione al tema della continuità;

- attenzione alla “inclusione”;

- l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente;

- ricerca di forme di sperimentazione ed innovazione didattica.

PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI:

1. valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni;

2. attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità;

3. favorire l’esplorazione e la scoperta;

4. incoraggiare l’apprendimento collaborativo;

5. promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere;

6. realizzare percorsi in forma di laboratorio.

20

Profilo delle competenze al termine del

PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Lo studente al termine della permanenza nelle scuole dell’Istituto, in conformità alle

nuove Indicazioni Nazionali

È in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le

situazioni di vita tipiche della propria età.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per

riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose,

in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Orienta le proprie scelte in modo consapevole.

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene

comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di

comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le

proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse

situazioni.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a

livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione

essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua

Europea.

21

Le sue conoscenze matematiche e scientifico‐tecnologiche gli consentono di

analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi

quantitative e statistiche proposte da altri.

Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e

situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle

affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a

spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di

senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso

tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed

impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e

rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa.

Si assume le proprie responsabilità.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi

espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali.

22

STRATEGIE DIDATTICHE

Il POF unitario dell’istituto Comprensivo Catalano Moscati si basa su una

progettualità reticolare per competenze all’interno della quale convergono la

pluralità degli interventi didattici tesi al perseguimento di obiettivi formativi unitari,

ricercando tutti i possibili collegamenti tra le discipline e promuovendo percorsi

individualizzati e personalizzati.

La didattica progettuale unitaria condivisa all’interno dei singoli gradi promuove, in

primis, l’autoapprendimento operando sulla integrazione delle attività curricolari ed

extra curricolari, attraverso la metodologia del “saper fare” e del “saper essere”

oltre il “sapere”. L’alunno, così, accresce la propria autostima; è protagonista del

proprio sapere in quanto, al centro del processo di apprendimento; si colloca il

“fare”. Egli impara ad affrontare le reali problematiche sociali, è in grado di

contestualizzare i problemi e di avviare autonomi processi di soluzione (problem

solving) e cooperare (cooperative learning), “impara facendo”, quindi, attraverso il

learning by doing/learning by experiences.

Considerato il contesto socio economico‐culturale e l’età del bacino d’utenza del

nostro istituto comprensivo, il Collegio ritiene si debbano privilegiare in particolare

alcune strategie:

utilizzare interventi individualizzati con attività di sostegno, recupero,

alfabetizzazione, consolidamento, potenziamento;

porsi in costante atteggiamento di ascolto di fronte a situazioni che

manifestano sintomi di disagio;

sperimentare il metodo della scoperta e del procedere per ipotesi;

attivare laboratori basati sulla operatività e sulla metodologia della ricerca;

23

organizzare piccoli gruppi (con omogeneo livello di competenze, con

eterogeneo livello di competenze con tutoraggio tra pari, gruppi verticali con

alunni di classi diverse);

utilizzare compresenze per attività d’insegnamento individualizzato o per

attività di recupero a piccoli gruppi;

utilizzare tecnologie multimediali;

ottimizzare gli spazi soprattutto nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola

Primaria;

considerare il vissuto del bambino per giungere dall’esperienza individuale a

quella generale;

giochi di simulazione; discussioni guidate; uscite didattiche; attività;

interdisciplinari; il tutoring.

24

INCLUSIVITÀ

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

( DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)

Il progetto inclusivo dell’Istituto Comprensivo “Catalano‐Moscati” si colloca nella

prospettiva di “una scuola di tutti e di ciascuno” in cui la diversità si configura come

“valore irrinunciabile” (Indicazioni Nazionali 2012), in linea con le più attuali

indicazioni normative e procedurali:

linee guida MIUR per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità

(2009);

raccomandazioni della Consensus Conference inerenti i Disturbi evolutivi

specifici di apprendimento;

legge dell’8 ottobre 2010, n. 170, “Nuove norme in materia di Disturbi specifici

di apprendimento in ambito scolastico”, e Decreto attuativo del 12 luglio

2011;

direttiva Ministeriale 27 Dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni

con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione

scolastica”;

circolare ministeriale n. 8, Prot. 561, del 6 Marzo 2013 “Indicazioni operative”

della Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 per i BES; decreto

interministeriale 17 aprile 2013 “Linee guida per la predisposizione di

protocolli regionali per l’individuazione precoce dei casi sospetti di DSA”;

circolare ministeriale, 22 novembre 2013. Prot. n. 2563 “Strumenti di

intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013/2014.

Chiarimenti”.

25

Tra gli obiettivi strategici dell’Istituto l’inserimento, l’integrazione e l’inclusione nel

tessuto scolastico degli alunni con Bisogni Educativi Speciali è senza alcun dubbio

uno dei tratti distintivi caratterizzanti l’identità e la mission della scuola.

Attraverso l’individuazione precoce dei fattori di rischio e la successiva messa in atto

di percorsi di intervento individualizzato e personalizzato, all’interno di pratiche

inclusive che vivono nella didattica comune, i processi di integrazione e di

inclusione si fondono nelle scelte metodologiche e didattiche del processo di

apprendimento/insegnamento per tutti gli alunni.

Punto di forza dell’Istituto è la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica

e del fallimento formativo precoce, mediante una reale ed efficace inclusione di

tutti gli alunni nel contesto scolastico e la condivisione da parte di tutti gli operatori

dell’obiettivo di potenziare le capacità personali, cognitive e affettivo‐relazionali di

ciascuno studente.

Particolare attenzione è riservata agli allievi con disabilità attraverso adeguate

strategie organizzative e didattiche e per affrontare difficoltà non risolvibili dai soli

insegnanti curricolari, la scuola si avvale dell’apporto di professionalità specifiche

come quelle dei docenti di sostegno e di altri operatori.

Supporto agli studenti con D.S.A.

L’Istituto Comprensivo “Catalano‐Moscati” nell’ottica della promozione del successo

scolastico nel rispetto delle specificità di ogni studente all’interno di un positivo

clima scolastico è molto attento anche alle necessità degli alunni con DSA.

A tal fine, ciascun Team docenti o Consiglio di classe nei quali è presente un alunno

con DSA elabora un Piano Didattico Personalizzato (PDP) rispondente ai bisogni e

alle potenzialità di ciascun studente assicurando l’uso di strumenti compensativi e

l’adozione di misure dispensative.

26

Il progetto inclusivo dell’Istituto si articola attraverso una serie di fasi principali:

27

IINNTTEERRAAZZIIOONNEE SSCCUUOOLLAA –– FFAAMMIIGGLLIIAA –– TTEERRRRIITTOORRIIOO

RRaappppoorrttii ccoonn llee ffaammiigglliiee

La famiglia entra nella scuola quale rappresentante degli alunni e come tale

partecipe del contratto educativo, condividendone responsabilità e impegni nel

rispetto reciproco di competenze e ruoli.

Tra i principali compiti, la nostra Scuola si impegna a:

formulare le proposte educative e didattiche;

fornire in merito ad esse informazioni chiare e leggibili;

rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni e del

loro progredire in ambito cognitivo e socio‐affettivo;

individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti

diversamente abili, in situazione di svantaggio, disagio, difficoltà,

esplicitandone le modalità, la frequenza, la durata.

L’informazione avverrà nei modi e nei luoghi istituzionali. I colloqui individuali

svolgono una funzione primaria per la raccolta delle conoscenze necessarie ad

esplorare la situazione socio‐affettiva e cognitiva dell’alunno e a progettare possibili

itinerari per il superamento delle difficoltà di apprendimento e relazionali.

In quest’ottica il docente che coordina il team degli insegnanti provvederà a creare

momenti di confronto con le famiglie.

L’informazione sui livelli di profitto e sul grado complessivo di maturazione

raggiunto dagli alunni sarà garantita mediante:

incontri con le famiglie all’inizio dell’anno scolastico in occasione

dell’assemblea;

preliminare alle operazioni di votazione dei rappresentanti dei genitori nei

Consigli di Classe per un primo scambio di informazioni;

28

colloqui individuali generali adeguatamente calendarizzati con i genitori in

orario pomeridiano;

ricevimento dei genitori in orario antimeridiano previo appuntamento

eventuali ulteriori colloqui individuali sulla base di convocazioni scritte da

parte della scuola o previo appuntamento richiesto dalla famiglia;

comunicazioni scritte sul diario personale dei ragazzi per segnalare la

necessita di tempestivi interventi collaborativi da parte delle famiglie.

LLaa nnoossttrraa SSccuuoollaa,, iinnoollttrree,, ssii iimmppeeggnnaa aa::

garantire la massima informazione possibile agli utenti;

favorire la circolazione delle informazione all’interno della scuola;

documentare l’attività didattica e non svolta nel corso del tempo;

rendere visibile all’esterno il prodotto scolastico;

dotarsi di strumenti per ottenere informazioni dall’esterno.

LLaa ffaammiigglliiaa,, cchhiiaammaattaa aa ssttiippuullaarree qquueessttoo ccoonnttrraattttoo eedduuccaattiivvoo,, ssii iimmppeeggnnaa ppeerr

ccoonnttrroo aa::

intervenire ai Consigli di Classe, alle assemblee e alle riunioni di Istituto;

tenersi informata delle iniziative della scuola, discuterle e contribuire al loro

arricchimento e alla loro realizzazione sia sul piano ideativo che operativo;

sostenere i figli nel mantenimento degli impegni assunti a scuola (frequenza,

possesso del materiale, impegno );

partecipare agli incontri individuali con i docenti;

cooperare perché a casa e a scuola, il figlio ritrovi atteggiamenti educativi

condivisi, pur nella consapevolezza e nel rispetto dell’assoluta specificità della

relazione interparentale.

29

RRaappppoorrttii ccoonn iill tteerrrriittoorriioo

La Scuola, in quanto consapevole di non essere l’unica agenzia formativa, cerca nel

territorio le risorse integrative per rendere più completa e varia la propria proposta.

Da anni, per questo, ha sviluppato rapporti di collaborazione con gli Enti locali e con

il mondo delle associazioni, trovando cosi altri mezzi ed altre competenze.

La collaborazione con Comuni, Associazioni, Enti di varia natura si sviluppa

attraverso:

la compartecipazione nell’attuazione dei progetti;

la promozione di momenti di formazione su importanti problematiche

educative;

lo scambio di informazioni;

l’attuazione di protocolli di intesa.

L’istituto, nella piena consapevolezza del ruolo che assume come “società

educante”, partecipa ad attività di progettazione integrata con associazioni di

volontariato e la parrocchia, intesi come luoghi di aggregazione del tempo libero in

cui vivere esperienze di relazione e formazione proprie della fascia dei

preadolescenti e dei giovani. Nello specifico condivide momenti di incontro con la

Comunità sulla strada di Emmaus e la Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù Oratorio

Centro Giovanile Salesiani Don Bosco, presenti nel Quartiere di appartenenza del

bacino d’utenza della scuola. Negli anni tali incontri hanno dato ottimi risultati nel

recupero dell’insuccesso scolastico e la dispersione.

30

Criteri per il raccordo fra l'Istituzione scolastica e gli Enti Locali territoriali

I rapporti fra l'Istituzione Scolastica e gli Enti Locali territoriali sono improntati alla

massima collaborazione allo scopo di:

promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli

EE.LL. mettono a disposizione delle scuole;

realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli

EE.LL. mettono a disposizione delle scuole;

promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche, anche al di fuori

degli orari di lezione, per attività culturali di interesse generale.

L’interazione con gli Enti Locali sarà costante, continua e riguarderà principalmente:

funzionalità degli scuolabus, di cui all’occorrenza si chiederà la disponibilità

per le uscite didattiche;

l’utilizzo di strutture e mezzi di proprietà comunali;

i contributi per esigenze di acquisti didattici;

la realizzazione di progetti riguardanti il territorio;

il supporto all’Istituzione Scolastica mediante figure per l’assistenza e

l’integrazione degli alunni diversamente abili.

Criteri e modalità di collaborazione con organismi associativi che operano sul

territorio

L'Istituzione Scolastica promuove nelle forme possibili il raccordo e la collaborazione

con le Associazioni culturali del territorio allo scopo di:

mettere a disposizione degli alunni ampie proposte didattiche ed educative;

valorizzare le competenze professionali di quanti operano all'interno delle

Associazioni;

valorizzare l'opera di volontariato dell'associazionismo.

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VViissiittee ddiiddaattttiicchhee ee vviiaaggggii dd’’iissttrruuzziioonnee

Nel corso dell’anno, secondo quanto previsto dalla pianificazione degli OO.CC. e dai

singoli docenti, sono previsti viaggi e visite d’integrazione culturale. Queste visite

sono finalizzate a promuovere negli alunni una maggiore conoscenza del Paese o

anche della realtà dei paesi esteri, oppure dei complessi aziendali , mostre, località

di interesse storico‐artistico, enti pubblici, musei, scuole e quant’altro funzionale

alle attività didattiche. Visite didattiche e viaggi di istruzione, infatti, non hanno

finalità meramente ricreative e di evasione dagli impegni scolastici, ma costituiscono

iniziative complementari delle Attività Istituzionali della Scuola. Sono perciò

effettuati soltanto per esigenze didattiche, connesse con i percorsi di

apprendimento e mirano ad integrare le conoscenze teoriche con l’osservazione

diretta di ambienti naturali, storici, artistici e a creare una coscienza culturale.

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AAMMPPLLIIAAMMEENNTTOO DDEELLLL’’OOFFFFEERRTTAA FFOORRMMAATTIIVVAA

LLAA PPRROOGGEETTTTUUAALLIITTÀÀ

La società attuale, cosi dinamica e in continua evoluzione richiede, anche ai

giovanissimi, una formazione integrata e flessibile per poter “leggere” e decodificare

la realtà in piena libertà e autonomia. I Consigli di Classe del nostro Istituto,

pertanto, scelgono percorsi formativi e curricoli aventi come obiettivo prioritario la

formazione “ integrata “ della personalità allievo in tutte le sue dimensioni

(motoria, affettiva, sociale, estetico, morale, linguistica, cognitiva).

La Scuola vuole assicurare ad ogni alunno il rispetto delle specificità individuali e gli

stimoli adeguati sia allo sviluppo dei propri interessi e attitudini che all’eventuale

superamento di condizionamenti psicologici, culturali e socio/ambientali; inoltre

vuole garantire il diritto alla scelta, alla frequenza e all’orientamento personale,

mediante interventi di prevenzione nei confronti del drop‐out e della dispersione.

Ogni progetto o laboratorio promuove lo sviluppo armonico della personalità,

migliora il comportamento socio-affettivo, agevola l’orientamento, attraverso la

conoscenza di sè e delle proprie potenzialità, e incrementa la collaborazione e la

partecipazione.

I progetti curricolari sono strettamente legati all’attività didattica ordinaria e ne

costituiscono un approfondimento o recupero; sono realizzati dall’intero istituto o

all’interno delle singole classi dai docenti delle classi stesse che, in alcuni casi,

vengono supportati da consulenti esterni o associazioni presenti sul territorio.

Pertanto, per il corrente anno scolastico, si prevede la realizzazione delle seguenti

attività progettuali:

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SCHEDA PROGETTO “ CINEFORUM”

Denominazione progetto Cineforum

Priorità cui si riferisce Promozione e sviluppo nei ragazzi del senso critico, miglioramento della padronanza lessicale e cognitiva.

Traguardo di risultato (event.)

Promuovere la capacità di analisi di un film e discutere, stimolare una fruizione attiva.

Obiettivo di processo (event.)

Stimolare la riflessione verso il messaggio del film, distinguere i vari generi cinematografici individuandone le caratteristiche specifiche.

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alunni di tutte le classi

Attività previste Visione di una rassegna cinematografica selezionata, analisi e discussione, realizzazione di cartelloni, realizzazione di un cortometraggio.

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area Docenti interni all’istituto in orario scolastico

Altre risorse necessarie Auditorium, videoproiettore, DVD,

Indicatori utilizzati Prove strutturate per valutare l’attenzione durante la visione, questionari di comprensione,

Stati di avanzamento Miglioramento della capacità critica durante la visione di un prodotto cinematografico,

Valori / situazione attesi Rendere i Ragazzi fornitori autonomi e consapevoli del linguaggio cinematografico, cosicché essi stessi possono cogliere la distanza che separa un film d’autore da un semplice prodotto commerciale, e avere la capacità di distinguere, quindi, selezionare, scegliere, i prodotti qualitativamente migliori sul piano dei contenuti e della forma.

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SCHEDA PROGETTO “ GIOCHI LOGICI - LINGUISTICI E MATEMATICI”

Denominazione progetto Gioco con la matematica

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze logiche e matematiche degli studenti dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia ; delle classe quarte e quinte della primaria ; delle classi prima e seconda della secondaria di primo grado

Traguardo di risultato (event.)

Promuovere un approccio ludico –dinamico -interattivo verso la matematica, migliorare le strategie per imparare ad apprendere . Rafforzare le capacità di orientamento cognitivo della disciplina, incrementando le abilità di ricerca e documentazione.

Obiettivo di processo (event.)

Stimolare e aumentare la motivazione nell’apprendimento della matematica e imparare a pensare, ad agire fuori dagli schemi mentali basati sulla memorizzazione di tecniche apprese , al fine di risolvere problemi in modo alternativo e creativo.

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alunni interessati delle classi individuate

Attività previste Preparazione, allenamento ed esercitazioni; partecipazione alla prima gara di selezione e alla gara finale

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area 7 Docenti interni all’istituto in orario extracurricolare

Altre risorse necessarie Una LIM per le attività (già disponibile)

Indicatori utilizzati Prove ed esercitazioni proposte dalla GioiaMathesis

Stati di avanzamento Miglioramento delle competenze logiche linguistiche matematiche e sviluppo di strategie alternative per la risoluzione di problemi.

Valori / situazione attesi Incremento delle abilità logiche attraverso progetti finalizzati all’innovazione didattica della matematica utilizzando il metodo del problem-posing e solving.

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SCHEDA PROGETTO “ CONTINUITÀ”

Denominazione progetto Continuità

Priorità cui si riferisce Promozione della continuità del processo educativo in quanto i vari ordini di scuola, pur nella diversità, sono strettamente connessi l’uno l’altro, per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria

Traguardo di risultato (event.)

Promuovere la continuità educativa e didattica tra i tre ordini di scuola dell’Istituto per fornire a ciascun alunno un percorso metodologico e didattico condiviso per garantire il successo formativo

Obiettivo di processo (event.)

Individuare e progettare percorsi metodologici -didattici integrati e condivisi dei diversi ordini di scuola e favorire il successo formativo.

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alunni delle classi terminali dell’istituto e prime dell’ordine successivo

Attività previste Attività laboratoriali in continuità tra i tre ordini di scuola; confronto fra traguardi della scuola dell’infanzia –primaria -secondaria di primo grado con i prerequisiti delle scuole del rispettivo ordine successivo

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area Docenti interni dei tre ordini di scuola in orario curricolare ed extracurricolare

Altre risorse necessarie

Indicatori utilizzati Prove strutturate

Stati di avanzamento Progettazione di un curricolo verticale

Valori / situazione attesi Realizzazione di un percorso formativo che accompagni l’alunno rispettando le tappe di crescita.

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SCHEDA PROGETTO “ NUOTO”

Denominazione progetto Attività acquatiche”

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle qualità psicomotorie degli alunni portatori di handicap

Traguardo di risultato (event.)

Promuovere la strutturazione in senso positivo della personalità dell’alunno e dell’aumento dell’autostima , favorendo l’acquisizione di una maggiore capacità di gestione di sé e di tutte le abilità che tale attività comporta.

Obiettivo di processo (event.)

Incrementare le abilità psicomotorie in ambiente acquatico

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alunni diversamente abili dell’istituto autorizzati dai genitori

Attività previste Attività in vasca per un’ ora la settimana

Risorse finanziarie necessarie

Affitto di una corsia a bordo vasca per un costo totale di 418,00 euro I.V.A. compresa

Risorse umane (ore) / area Docenti di sostegno interni alla scuola in orario curricolare

Altre risorse necessarie Piscina Comunale

Indicatori utilizzati Livello di padronanza raggiunto del proprio corpo in acqua.

Stati di avanzamento Miglioramento del patrimonio di diverse afferenze per facilitare lo sviluppo globale dell’alunno attraverso attività acquatiche.

Valori / situazione attesi Incrementare dello sviluppo fisico, cognitivo psicologico, sociale ed emotivo dell’alunno attraverso l’esperienza con l’acqua.

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SCHEDA PROGETTO “ ALFABETI MOTORI”

Denominazione progetto Alfabetizzazione Motoria

Priorità cui si riferisce Promozione dell’agio e del benessere degli alunni dai 6 agli 11 anni ; arricchimento del patrimonio motorio e culturale degli alunni. Prevenzione del disagio

Traguardo di risultato (event.)

Acquisizione dell’ autonomia , dell’autostima e della capacità di collaborazione, di orientamento e di relazione. consapevolezza del sé corporeo e delle proprie possibilità di interazione con l’ambiente. Acquisizione di condotte corrette nelle dinamiche di gioco.

Obiettivo di processo (event.)

Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e dei loro cambiamenti in relazione all’attività svolta. Padroneggiare abilità motorie nelle diverse dinamiche proposte.

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene

Alunni di tutte le classi

Attività previste Percorsi, esercizi posturali e dinamici, giochi di gruppo, avviamento allo sport.

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area Esperto esterno e docenti di classe

Altre risorse necessarie Palestra, attrezzature specifiche per ogni attività.

Indicatori utilizzati Test motori, monitoraggi quantitativi e qualitativi.

Stati di avanzamento Acquisizione degli schemi motori di base statici e dinamici e delle capacità coordinative dinamico-generali. Miglioramento delle capacità di equilibrio e delle capacità condizionali. avviamento allo sport

Valori / situazione attesi Corretto approccio alla competizione , Fair play, raggiungimento di un adeguato equilibrio psicofisico. Promozione dell’identità personale e dell’espressione del sé.

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SCHEDA PROGETTO “ BESt”

Denominazione progetto BESt

Priorità cui si riferisce Sollecitare conoscenze specifiche nelle arti figurative, informatiche e motorie e favorite l ‘integrazione in un’ottica di inclusione.

Traguardo di risultato (event.)

Promuovere un approccio innovativo al fine di facilitare la realizzazione del progetto di vita di ciascuno

Obiettivo di processo (event.)

Stimolare e aumentare la motivazione , promuovere la collaborazione ed il sostegno reciproco al fine ultimo di favorire l’interazione verso l’integrazione.

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alunni con bisogni educativi speciali di scuola Secondaria di Primo Grado.

Attività previste Laboratorio di RICICLO CREATIVO, laboratorio PISCINA, laboratorio CINEFORUM con Scrittura Creativa, Laboratorio informatica , laboratorio musicale, laboratorio giardinaggio.

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area Docenti di sostegno interni alla scuola in orario curricolare

Altre risorse necessarie Attività laboratoriali, giardino, materiali di riciclo.

Indicatori utilizzati Prove strutturate e osservazioni sistematiche,

Stati di avanzamento Miglioramento del clima scolastico, favorire in tutti gli alunni lo sviluppo delle competenze utili per gestire processi decisionali inclusivi e di progettazione partecipata

Valori / situazione attesi Superamento del disagio scolastico, interazione, collaborazione e sviluppo dell’autonomia personale.

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SCHEDA PROGETTO “GIORNALISMO”

Denominazione progetto Giornalismo

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze linguistiche degli alunni delle classi quinte della primaria e delle prime e seconde della secondaria di primo grado.

Traguardo di risultato (event.)

Sviluppare la capacità di analisi , di sintesi e concettualizzazione, incrementare il pensiero critico, far acquisire coscienza civica. favorire il lavoro di gruppo.

Obiettivo di processo (event.)

Comprendere e utilizzare consapevolmente il linguaggio della comunicazione

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alunni delle classi 5^ primaria – classi 1^ 2^ secondaria

Attività previste Progettazione dell’articolo, progettazione e realizzazione di un giornalino.

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area 1 Docente di lettere della scuola secondaria di primo grado

Altre risorse necessarie Esperto ( giornalista), laboratorio multimediale

Indicatori utilizzati Intervento attivo in fase di ideazione e costruzione, Abilità nell’uso dei documenti, efficacia del titolo e corrispondenza dell’articolo scritto e l’argomento scelto.

Stati di avanzamento Miglioramento delle capacità di ricercare selezione dei materiali (documenti) di lettura approfondita di giornali di scrittura e uso di strumenti multimediali

Valori / situazione attesi Incremento delle abilità linguistiche e comunicative del linguaggio scritto, e sviluppo del pensiero critico.

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SCHEDA PROGETTO “ VERSO UNA SCUOLA AMICA” UNICEF

Denominazione progetto Verso una scuola amica

Priorità cui si riferisce Prevenzione di forme di esclusione , discriminazione, bullismo e cyber bullismo

Traguardo di risultato (event.)

Promuovere la conoscenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza;

Obiettivo di processo (event.)

Promozione della legalità e della consapevolezza dei diritti dell’infanzia .

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Tutti gli alunni dell’istituto divisi in 4 gruppi.

Attività previste Partendo dall’ “Albero dei diritti” analizzarne le varie parti cogliendo le metafore. ( Radici-Tronco_Chioma_Bosco)

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area Docenti interni all’istituto in orario scolastico

Altre risorse necessarie

Indicatori utilizzati Il Progetto Scuola Amica intende accompagnare le scuole nella realizzazione di attività che promuovono i diritti dei bambini secondo le indicazioni del MIUR .

Stati di avanzamento Miglioramento della partecipazione attiva attraverso l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”.

Valori / situazione attesi Educazione alla legalità e alla partecipazione attiva favorendo lo sviluppo della personalità del fanciullo per preparalo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione , pace e tolleranza

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SCHEDA PROGETTO “ GEMELLAGGIO”

Denominazione progetto Gemellaggio

Priorità cui si riferisce Coinvolgere gli studenti in percorsi che consentano di promuovere la conoscenza del proprio territorio e delle aree protette

Traguardo di risultato (event.)

Diffondere e valorizzare il proprio territorio soprattutto in relazione al patrimonio geologico e delle aree protette, conoscere la realtà del proprio territorio sia dal punto di vista storico-geografico, sia dal punto di vista etnico -sociale.

Obiettivo di processo (event.)

Creare occasioni di incontro fra ragazzi di diverse entità geografiche

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alunni di 2^ e 3^ secondaria di primo grado

Attività previste Attività frontali , visite sul territorio

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area Docenti interni all’istituto in orario scolastico

Altre risorse necessarie Strumenti multimediali, LIM

Indicatori utilizzati Elaborati e griglie per valutare il raggiungimento degli obiettivi previsti.

Stati di avanzamento Miglioramento della partecipazione attiva attraverso l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”.

Valori / situazione attesi Educazione alla legalità e alla partecipazione attiva favorendo lo sviluppo della personalità del fanciullo per preparalo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione , pace e tolleranza

42

SCHEDA PROGETTO “ TRINITY

Denominazione progetto Trinity

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze linguistiche degli studenti delle classi quarte e quinte della primaria ; delle classi prima e seconda e terza della scuola secondaria di primo grado

Traguardo di risultato (event.)

Rafforzare le abilità audio-orali, rafforzare il livello di indipendenza nell’uso comunicativo della lingua, rafforzare le conoscenze grammaticali attraverso l’uso pratico

Obiettivo di processo (event.)

Stimolare e aumentare la motivazione nell’apprendimento della matematica e imparare a pensare, ad agire fuori dagli schemi mentali basati sulla memorizzazione di tecniche apprese , al fine di risolvere problemi in modo alternativo e creativo.

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alunni interessati delle classi individuate

Attività previste Preparazione, allenamento ed esercitazioni; partecipazione agli esami con certificazione

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area Docente esterno in orario extracurricolare

Altre risorse necessarie Una LIM per le attività (già disponibile) , lettore CD

Indicatori utilizzati Test , monitoraggio della partecipazione e dei livelli di competenza raggiunti.

Stati di avanzamento Miglioramento delle competenze linguistiche.

Valori / situazione attesi Certificazione Trinity

43

SCHEDA PROGETTO “ CORO D’ISTITUTO”

Denominazione progetto Coro d’Istituto

Priorità cui si riferisce Diffusione del linguaggio e della cultura musicale in un’ottica di continuità e rinnovamento dei percorsi formativi.

Traguardo di risultato (event.)

Sviluppo della capacità di attenzione e concentrazione , di memoria e di espressione.

Obiettivo di processo (event.)

Sviluppare la percezione sensoriale e la sfera affettiva ed emotiva,

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene 45 alunni selezionati delle varie classi dell’Istituto

Attività previste esercizi di respirazione,vocalizzi per migliorare l’estensione della vocale, canti di repertorio.

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area 3 docenti interni alla scuola in orario extracurricolare

Altre risorse necessarie CD , impianto di amplificazione , fotocopie.

Indicatori utilizzati Brani musicali ed esercizi ritmici

Stati di avanzamento Migliorare l’impostazione della voce attraverso la respirazione e il canto, migliorare le capacità linguistiche ( pronuncia, scansione ritmica delle parole)

Valori / situazione attesi Sviluppo e consapevolezza nella gestione della fisicità , capacità di autocontrollo e di uso del corpi , ai fini espressivi.

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SCHEDA PROGETTO “ VIAGGIO TRA LE PAGINE “

Denominazione progetto Viaggio tra le pagine

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze linguistico espressive.

Traguardo di risultato (event.)

Promuovere la lettura coinvolgente del libro “La fabbrica di cioccolato”, rielaborazione creativa e produzione di un giornalino.

Obiettivo di processo (event.)

Stimolare gli studenti più motivati proponendo momenti di approfondimento, incentivando la loro creatività al fine di acquisire competenze spendibili in ogni situazione di vita.

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alunni delle classi terze della scuola primaria divisi in due gruppi da 15.

Attività previste Lettura e comprensione del testo, riflessione sulle tematiche emerse e produzione elaborati, realizzazione di un giornalino in forma cartacea e digitale.

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area 4 docenti delle classi interessate per un totale di 20 ore ciascuno

Altre risorse necessarie LIM, CD, Laboratorio multimediale.

Indicatori utilizzati Prove oggettive e questionario di gradimento.

Stati di avanzamento Miglioramento delle competenze linguistiche, espressive, creative e lessicali e dello spirito di collaborazione, miglioramento del clima sociale e dello spirito di collaborazione, creazione di un prodotto finale, sperimentando tecniche diverse.

Valori / situazione attesi Incremento di abilità linguistiche, miglioramento della comunicazione e delle capacità espressive.

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SCHEDA PROGETTO “ UNA STORIA TRA LE MANI”

Denominazione progetto Una storia tra le mani

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze linguistico -espressive e di cittadinanza e costituzione

Traguardo di risultato (event.)

Sviluppare forme di collaborazione e di convivenza democratica, la creatività e abilità linguistiche -espressive.

Obiettivo di processo (event.)

Potenziare la capacità di ascolto , sviluppare la capacità di comunicare in modo corretto ed espressivo, conoscere la struttura di un testo narrativo -fantastico e modificarlo per ottenere un copione, ,arricchire il lessico e le capacità espressive, utilizzare materiali, strumenti e tecniche per esprimersi.

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Alunni delle seconde classi divisi in gruppi da 16

Attività previste Lezioni frontali, lettura di storie , realizzazione di una storia inventata, scrittura di un copione in sequenze narrative, rielaborazione del testo in forma dialogica, costruzione di burattini, spettacolo di animazione.

Risorse finanziarie necessarie

Risorse umane (ore) / area 3 Docenti delle classi interessate per un totale di 20 ore ciascuno.

Altre risorse necessarie

Indicatori utilizzati Monitoraggio della partecipazione attiva e del coinvolgimento emotivo, osservazioni sistematiche e in itinere delle attività programmate.

Stati di avanzamento Miglioramento delle competenze linguistiche, espressive, creative e lessicali e dello spirito di collaborazione, miglioramento del clima sociale e dello spirito di collaborazione.

Valori / situazione attesi Incremento di abilità linguistiche, miglioramento della comunicazione e delle capacità espressive.

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CONTINUITA’ – ORIENTAMENTO

Continuità

Il percorso scolastico nell’ottica della continuità è un compito che ha la scuola per

prevenire le difficoltà che possono insorgere nei passaggi tra i diversi ordini di

scuola. Per attivare azioni positive che garantiscano un raccordo concreto, è

opportuno che la continuità venga vista all’interno di un percorso curriculare

organico e condiviso, diventi, quindi, parte integrante del POF e costituisca per

l'organizzazione scolastica, nel suo insieme, occasione concreta di riflessione sulla

reale qualità della propria offerta formativa e sulla sua capacità di partire dai veri

bisogni degli utenti, per fornire ad essi risposte coerenti ed adeguate. La continuità,

insieme all’accoglienza e all'orientamento, si configura, pertanto, come un ambito

ideale per intervenire sul curricolo scolastico in un momento delicato della crescita

dell'alunno, aiutandolo e stimolandolo non solo all’acquisizione di conoscenze e

competenze specifiche, ma anche alla formazione di capacità che gli permettano di

affrontare gli ostacoli e di sperimentare ciò che lo aiuterà a crescere: scoprire il

nuovo, esplorare spazi fisici e mentali diversi, valorizzare le proprie risorse,

incontrare e superare i propri limiti, imparare dalle nuove esperienze.

La finalità del Progetto è duplice: gettare le basi per una cittadinanza attiva e

responsabile ed attivare una serie articolata di azioni di supporto al successo

scolastico.

Obiettivi:

garantire la continuità del processo educativo tra la Scuola dell’Infanzia, la

Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado;

47

identificare percorsi curricolari raccordati relativamente ad aree di intervento

educativo comune;

considerare il percorso formativo integrale e unitario, secondo una logica di

sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall'alunno e

riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ciascuna scuola;

prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano, specie nei passaggi tra i

diversi ordini di scuola, e che spesso sono causa di fenomeni di grave entità,

quali l’abbandono scolastico, e di molteplici forme di disagio.

Il Progetto è trasversale a tutte le discipline d’insegnamento e permette ai docenti

coinvolti di implementare la propria coesione professionale, la convergenza

d’interessi, la consapevolezza del lavoro di team per integrare saperi e competenze,

creando legami di collaborazione e di tutoring. I risultati e la ricaduta del Progetto di

Continuità sulla didattica costituiranno oggetto di valutazione intermedia e finale,

da parte dei docenti delle classi coinvolte, nel corso di appositi incontri, oltre che

nelle riunioni degli OO.CC.

Orientamento

Gli alunni sono guidati, già dalla classe prima della Scuola Secondaria di I Grado, a

conoscere se stessi, ad interagire con l'ambiente esterno, ad interrogarsi sui propri

interessi, a riflettere sui propri rapporti con gli altri. In seconda, si esplorano le

attitudini personali e si propongono le prime prove di autovalutazione. L'alunno è

avviato alla conoscenza del territorio e delle sue problematiche. Nella classe terza,

le attività di orientamento assumono, soprattutto nei primi tre mesi di scuola, un

carattere formativo e informativo e vedono il coinvolgimento di esperti, di

insegnanti e alunni delle scuole superiori. Gli alunni avranno così un quadro chiaro

delle loro attitudini, delle strutture del mondo del lavoro con i relativi problemi

occupazionali, delle loro possibilità di prosecuzione degli studi e dell'organizzazione

48

didattica dei vari ordini di Scuola Secondaria di 2° grado. Orientare significa porre

l’individuo nella condizione di prendere coscienza di sé e di far fronte, per

l’adeguamento dei suoi studi e della sua professione, alle mutevoli esigenze della

vita, con il duplice obiettivo di contribuire al progresso della società e di raggiungere

il pieno sviluppo della persona. Si tratta di aiutare l’allievo, posto sempre al centro

dell’attenzione, ad affrontare un processo decisionale per giungere ad assumere

una determinata scelta. La persona, considerata come l’agente principale del suo

sviluppo in tutte le sue dimensioni, emotiva, cognitiva e sociale, rappresenta, quindi,

il punto focale e, poiché alla sua formazione integrale concorrono in ugual misura

tutte le discipline, l’orientamento va necessariamente inquadrato all’interno di un

itinerario curricolare organico e condiviso. Per queste ragioni l’orientamento

diventa, pertanto, parte integrante del POF e costituisce per l'organizzazione

scolastica nel suo insieme occasione concreta di riflessione sulla reale qualità della

propria offerta formativa e sulla sua capacita di partire dai veri bisogni degli utenti,

per fornire ad essi risposte coerenti ed adeguate.

Le finalità del progetto sono quelle di:

promuovere l’orientamento personale dell’alunno e favorire il suo sviluppo fisico,

psichico e intellettuale, permettendogli di definire la propria identità e di collocarsi

in modo adeguato nel contesto sociale, culturale e professionale; fornire

informazioni sulla realtà esterna, scolastica e professionale; potenziare l’autonomia

come capacità fondamentale affinché la persona possa muoversi in una società

complessa e scarsa di protezioni e garanzie totali; porre l’allievo nelle condizioni di

poter effettuare delle scelte consapevoli circa il proprio progetto

personale/professionale e di vita.

49

I risultati e la ricaduta del Progetto sulla didattica costituiranno oggetto di

valutazione intermedia e finale, da parte dei docenti delle classi coinvolte.

Nel corso di appositi incontri, oltre che nelle riunioni degli OO.CC. è possibile

affermare che le attività finalizzate alla continuità educativa riscontrano largo

consenso ed adesione da parte dei soggetti coinvolti, promuovono un’efficace

azione di sensibilizzazione e di orientamento sulle tematiche prescelte, infine,

integrano maggiormente la scuola nel contesto territoriale.

50

FFIINNAALLIITTAA’’ EE OOBBIIEETTTTIIVVII DDEEII VVAARRII GGRRAADDII DDII SSCCUUOOLLEE

DDEELLLL’’IISSTTIITTUUTTOO CCOOMMPPRREENNSSIIVVOO

LLAA SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA

Secondo le Nuove Indicazioni Nazionali “la scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si

rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro

diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed

istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui

diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione europea.

Le insegnanti della Scuola dell’Infanzia ad indirizzo montessoriano, consapevoli di

condividere con gli altri cicli dell’istruzione quella che è la principale finalità della

scuola: l’educazione armonica ed integrale della persona, si preoccupano di

progettare un piano didattico‐educativo che promuova nei bambini lo sviluppo

dell’identità, dell’autonomia e della competenza, al fine di sentirsi sicuri e motivati

in un ambiente sociale allargato.

Le attività della Scuola dell'Infanzia sono organizzate sulla base di quanto definito

nei CAMPI DI ESPERIENZA:

IL SÉ E L’ALTRO (area affettivo‐sociale‐morale);

CORPO, MOVIMENTO (area motoria);

IMMAGINI, SUONI, COLORI (area della creatività e della espressività);

I DISCORSI E LE PAROLE( area linguistica);

LA CONOSCENZA DEL MONDO (area scientifica);

NUMERO E SPAZIO (area logico‐ matematica e antropologica).

51

I vari argomenti, decisi in sede di programmazione dal Collegio dei Docenti, vengono

affrontati nelle attività di Sezione e approfonditi in una serie di LABORATORI

(espressivo, linguistico, manipolativo, logico‐matematico, psicomotorio,

drammatico‐musicale‐teatrale), ai quali i bambini partecipano .

In alcuni casi è possibile realizzare la compresenza delle insegnanti, cioè il momento

in cui tutte le insegnanti sono presenti contemporaneamente nella scuola. Questa è

una situazione estremamente utile per svolgere attività che richiedono un rapporto

insegnante/alunni a piccoli gruppi, in particolare:

lavori di gruppo;

attività individualizzate;

attività di laboratorio;

uscite didattiche e viaggi d’istruzione.

Nel quadro delle opportunità educative offerte, un’attenzione particolare è

riservata agli interventi specifici per i bambini di cinque anni, con l’organizzazione di

alcuni PROGETTI relativi alla continuità in ingresso:

insegnamento della lingua straniera;

la biblioteca a scuola;

l’educazione alimentare;

l'esplorazione dell'ambiente naturale;

l’educazione psicomotoria;

attività di animazione teatrale e musicale;

il globalismo affettivo.

52

Obiettivi didattici formativi

Promuovere lo sviluppo dell’identità

imparare a star bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un

ambiente sociale allargato;

imparare a conoscersi;

sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno,

compagno, maschio o femmina.

Sviluppare l’autonomia

acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo;

partecipare alle attività nei diversi contesti;

avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;

realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;

esprimere sentimenti ed emozioni;

imparare a motivare le proprie scelte e i comportamenti;

assumere via via atteggiamenti sempre più responsabili.

Sviluppare le competenze

imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e

l’esercizio al confronto;

saper descrivere la propria esperienza;

sviluppare l’attitudine a far domande, riflettere, negoziare i significati.

Sviluppare il senso della cittadinanza

scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso il

dialogo e regole condivise;

avviare e consolidare il percorso di riconoscimento dei diritti e dei doveri;

imparare ad essere rispettosi dell’ambiente.

53

LLAA SSCCUUOOLLAA DDEELL II CCIICCLLOO

Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di

primo grado. La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle

abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva

del pieno sviluppo della persona.

Scuola Primaria

La Scuola Primaria accoglie bambini/e dai 6 agli 11 anni nella concretezza del loro

vissuto e si propone di promuovere la formazione integrale del bambino attraverso

un itinerario educativo e didattico graduale e continuo, che sviluppi la personalità in

tutte le componenti, per condurlo ad una scoperta di se stesso e del mondo

circostante, nel pieno rispetto dei ritmi di crescita ai vari livelli.

Obiettivi Formativi generali

Il Collegio dei Docenti ha individuato alcuni obiettivi formativi generali che legano

trasversalmente le discipline e le educazioni e che si coniugano con le linee di

programmazione didattico‐educative espresse nel POF.

Gli obiettivi formativi rappresentano delle mappe concettuali, cioè reti di relazioni

intra e interdisciplinari con gli obiettivi propri di ciascuna disciplina. In ciascuno di

questi obiettivi si possono quindi rintracciare le possibili ipotesi di lavoro trasversale

con le diverse discipline ed educazioni.

Gli obiettivi formativi fungono quindi da sfondo e orizzonte da cui partire ed a cui

ritornare.

54

Obiettivi didattici formativi

Promuovere lo sviluppo dell’identità

Promuovere lo “star bene a scuola”, creando un clima favorevole al dialogo,

alla discussione, alla partecipazione, alla collaborazione, per attivare il

processo di apprendimento;

Maturare le capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e

a gestirle;

Valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo;

Sviluppare le dimensioni emotive, affettive, sociali, etiche e religiose.

Sviluppare l’autonomia

sviluppare l’autonomia, il senso di responsabilità, la capacità critica, il metodo

di studio e di lavoro;

promuovere l’autostima, in un rapporto di comprensione e incoraggiamento,

al fine della presa di coscienza delle proprie potenzialità;

promuovere il senso primario di responsabilità che si traduce nel far bene il

proprio lavoro.

Sviluppare le competenze

promuovere la conoscenza e l’uso consapevole degli aspetti comunitari dei

linguaggi verbali e di quelli non verbali;

promuovere l’apprendimento delle conoscenze disciplinari e lo sviluppo di

capacità, di abilità e di competenze;

promuove l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio ed un primo livello di

conoscenze e abilità;

55

far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese

quelle relative all’alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni

logico critiche;

far apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione nella

lingua inglese;

porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del

mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi.

Sviluppare il senso della cittadinanza

educare al rispetto di sé e degli altri;

educare ai principi fondamentali della convivenza civile;

valorizzare la diversità delle persone e delle culture come ricchezza.

56

LLAA SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII PPRRIIMMOO GGRRAADDOO

La scuola Secondaria di Primo grado, secondo la legge istitutiva, “concorre a

promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla

Costituzione e favorisce l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività

successiva”. Essa, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle

capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini d’interazione

sociale.

Inoltre:

organizza ed accresce, attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento delle

tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità anche in relazione alla

tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della

realtà contemporanea;

è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione

allo sviluppo della personalità dell’allievo;

cura la dimensione sistematica delle discipline;

sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta

corrispondenti alle attitudini e vocazione degli allievi;

fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di

formazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell’Unione Europea;

aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione;

promuove l’utilizzo delle competenze verso l’esercizio di una cittadinanza

attiva, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna

disciplina può offrire.

57

Gli Obiettivi Educativi e Didattici della Scuola Secondaria di Primo Grado

sono:

sviluppare la consapevolezza di sé, del proprio corpo, delle proprie emozioni,

delle proprie attitudini e potenzialità, delle difficoltà incontrate e dei propri

stili di apprendimento.

Sviluppare relazioni positive con i coetanei e gli adulti: abituarsi al confronto e

al rispetto di persone, opinioni e ruoli diversi, maturando la consapevolezza

che il rispetto di regole comuni è indispensabile per la convivenza civile.

Sviluppare il senso di responsabilità verso se stessi, gli altri, le cose, gli

ambienti, sapendo prevedere le conseguenze dei propri comportamenti.

Partecipare alla vita scolastica in modo attivo e costruttivo.

Acquisire conoscenze e sviluppare abilità e competenze nelle diverse aree:

linguistico, artistico, espressiva, storico, geografica, matematico- scientifico-

tecnologica.

Acquisire consapevolmente un efficace metodo di studio.

58

VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE

CCrriitteerrii ddii vvaalluuttaazziioonnee nneellllaa SSccuuoollaa PPrriimmaarriiaa

PPrreemmeessssaa La valutazione ha un valore formativo e didattico ed è oggetto di riflessione per i

docenti. Valutare è un compito strategico ma delicato attraverso il quale si rilevano

il raggiungimento degli obiettivi e gli specifici progressi personali. La valutazione,

condivisa con l’ alunno, diviene così uno strumento che gli permette di diventare

protagonista del proprio percorso di apprendimento; comunicata ai genitori, fa si

che possano partecipare al progetto didattico ed educativo del proprio figlio. La

valutazione deve tener conto di criteri di equità e trasparenza, ma anche di punti di

partenza diversi, di un diverso impegno profuso per raggiungere un traguardo. Per

tale ragione si è ritenuto opportuno distinguere la valutazione delle verifiche

(scritte, orali e pratiche) relative alle diverse unità didattiche svolte durante l’ anno,

dalla valutazione quadrimestrale intermedia e finale.

Valutazione delle verifiche

Alla valutazione delle verifiche si giungerà attraverso un processo di misurazione

delle prove oggettive e soggettive somministrate, facendo riferimento alla tabella

con le corrispondenze tra il voto, le percentuali e i descrittori.

VOTO INDICATORE

10 Pieno e approfondito raggiungimento dell’ obiettivo

9 Completo e sicuro raggiungimento degli obiettivi

8 Complessivo raggiungimento degli obiettivi

7 Complessivo raggiungimento degli obiettivi, ma con qualche incertezza

6 Raggiungimento degli obiettivi in modo essenziale

5 Parziale o mancato raggiungimento degli obiettivi

59

CCrriitteerrii ddii vvaalluuttaazziioonnee ee ddii aattttrriibbuuzziioonnee ddeell vvoottoo iinn ccoonnddoottttaa

( LEGGE 30 OTTOBRE 2008, n.169 )

La legge n. 169/ 2008 ha introdotto sostanziali modifiche al sistema di valutazione

degli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I e II grado.

Torna il sistema di valutazione mediante il voto in decimi nella scuola primaria e

nella scuola secondaria di I grado. Alla fine del primo quadrimestre e allo scrutinio

finale di giugno la valutazione in voto viene espressa per tutte le discipline di studio

previste dall’ordinamento scolastico. La normativa vale anche per gli alunni delle

classi prime della scuola primaria. Oltre al voto per ogni singola disciplina, è stato

ripristinato anche il voto per il comportamento. Ne è stata esclusa la Scuola

Primaria, dove la valutazione del comportamento viene espressa non con un voto,

ma con un giudizio.

Per gli alunni che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica la

valutazione viene consegnata in una nota a parte, ma non viene espressa con un

voto, bensì con un giudizio sul profitto e sull’interesse.

Voti Descrittori del comportamento

10 (dieci/decimi) Si comporta sempre in modo corretto e responsabile, collabora con i compagni e gli insegnanti, partecipa in modo costruttivo e si impegna in modo costante e approfondito.

9 (nove/decimi) Si comporta in modo corretto e responsabile, la socializzazione è positiva, partecipa con interesse alla lezione e si impegna in modo costante.

8 (otto/decimi) Rispetta le regole di comportamento, la socializzazione è positiva, partecipa con interesse alla lezione e si impegna in modo abbastanza costante.

7 (sette/decimi) Vivace ma non sempre corretto, la socializzazione è positiva, talvolta distratto, qualche discontinuità nell’ impegno.

6 (sei/decimi) Se controllato rispetta le regole, la socializzazione è, in genere, positiva, interviene se sollecitato, l’impegno è superficiale.

5 (cinque/decimi) Spesso non rispetta le regole, i rapporti con i compagni ed insegnanti sono difficoltosi, fa interventi non pertinenti, l’impegno è inadeguato.

60

Valutazione quadrimestrale

Per la valutazione quadrimestrale si effettuerà una valutazione formativa che terrà

conto oltre che dei risultati delle verifiche anche:

del punto di partenza degli alunni;

dei diversi percorsi personali;

dell’impegno e della partecipazione nelle attività proposte e nello svolgimento

dei compiti.

Le valutazioni partiranno dal 5 (cinque). In caso di insufficienza a fine anno

scolastico, il docente dovrà motivare l’esito documentato:

l’attività e le prove effettuate comprese quelle di recupero;

l’utilizzo di interventi individuali e/o di gruppo per percorsi mirati quando vi

erano le condizioni e le risorse per effettuarli.

La valutazione degli alunni diversamente abili

Per gli alunni diversamente abili la valutazione è strettamente correlata al percorso

individuale inoltre deve essere finalizzata a mettere in evidenza il percorso

dell’ alunno. Tenuto conto che non è possibile definire un’ unica modalità di

valutazione degli apprendimenti, essa potrà essere:

uguale a quella della classe;

in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati;

differenziata.

La scelta verrà definita nel PEI di ogni singolo alunno.

61

CCRRIITTEERRII DDII VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE NNEELLLLAA SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA

Valutazione delle verifiche

Alla valutazione delle verifiche si giungerà attraverso un processo di misurazione

delle prove oggettive e soggettive somministrate, facendo riferimento alle tabelle

con le corrispondenze tra il voto , le percentuali e i descrittori.

Gli strumenti di misurazione delle prove di verifica (valutazione formativa).

Gli alunni, per un positivo sviluppo dell’ autonomia e del controllo sul proprio

apprendimento, in occasione di prove e di verifiche devono essere preventivamente

e chiaramente informati su argomenti, tipologia e obiettivi della prova.

Successivamente alla correzione/misurazione (valutazione verifiche), gli stessi

devono essere informati:

sui risultati delle verifiche e valutazioni in itinere;

delle eventuali attività da svolgere per migliorare i risultati.

Alla famiglia verranno comunicati gli esiti di verifiche ed interrogazioni tramite il

diario. La consegna delle verifiche scritte a casa avverrà solo su richiesta della

famiglia stessa. Le prove predisposte dai docenti tengono presente:

l’attinenza con le attività svolte;

le reali possibilità dei singoli e della classe;

il livello di difficoltà della prova e il suo valore rispetto alla valutazione

complessiva.

62

Valutazione delle attività di approfondimento pluridisciplinare e

laboratorio operativo

La partecipazione ai laboratori operativi (LA.R.S.A., attività di

approfondimento e/o attività extracurricolari) sarà valutata in relazione a:

interesse, responsabilità e partecipazione, abilità acquisite;

la valutazione, dei laboratori di consolidamento sarà espressa con la consueta

scala numerica.

Ammissione alla classe successiva

Nella scuola secondaria di primo grado la progressione da un anno all’altro avviene

attraverso una valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni.

L’approccio corrente che caratterizza le scelte dei docenti e delle scuole tende a

considerare il percorso di tutto il primo ciclo di istruzione come un continuum che

consente il rispetto dei tempi di ogni singolo studente e l’attenzione ai processi di

crescita. Secondo la norma sono ammessi alla classe successiva, con decisione

assunta a maggioranza dal consiglio di classe, gli studenti che hanno ottenuto un

voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline,

compreso il voto di comportamento. Il ruolo del consiglio di classe è decisivo perché

l’accertamento del livello di preparazione e il giudizio di ammissione all’anno

successivo siano coerenti. I voti e i giudizi relativi alle singole discipline concorrono a

ricostruire l’itinerario formativo di ogni singolo studente: entrano nella valutazione

il riferimento alle tappe già percorse e a quelle attese; vengono considerati i

progressi compiuti e le potenzialità da sviluppare.

Tuttavia la valutazione non può nascondere o sottovalutare quelle carenze gravi che

pregiudicano la prosecuzione lineare del percorso. Ogni studente deve disporre di

una informazione appropriata anche per una processuale assunzione di

responsabilità rispetto al proprio progetto di progressione negli studi. Non a caso il

63

regolamento sulla valutazione prevede, a fronte di non compiuto raggiungimento

degli obiettivi previsti, che la scuola provveda “ad inserire una specifica nota al

riguardo nel documento individuale di valutazione e a trasmettere quest’ultimo alla

famiglia”.

Criteri di ammissione / non ammissione alla classe successiva

L’ammissione alla classe successiva degli alunni è disposta, previo accertamento

della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico. Premesso che si

concepisce la non ammissione:

come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo,

con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;

come evento condiviso dalle famiglie e accuratamente preparato per

l’alunno, anche in riferimento alla classe di futura accoglienza;

quando siano adottati e documentati interventi di recupero e/o sostegno che

non siano rivelati produttivi;

come evento da considerare sotto forma di prerogativa (senza limitare

l’autonoma valutazione dei docenti) negli anni di passaggio da segmenti

formativi ad altri che richiedono salti cognitivi particolarmente elevati ed

acquisizione di conoscenze pregresse, mancando le quali potrebbe risultare

compromesso il successivo processo (dalla seconda alla terza classe della

scuola secondaria di primo grado);

come evento da non escludere al termine della classe prima della secondaria

di primo grado qualora, in presenza di carenze relativamente al

raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, non sussistano nemmeno

criteri e scopi pedagogici idonei all’ ammissione.

La normativa, a tal proposito, stabilisce che sono ammessi alla classe successiva

gli alunni che abbiano conseguito 6 (sei/decimi) in ciascuna disciplina e nel

comportamento;

64

il CdC prevede che l’ammissione alla classe successiva possa essere

deliberata, con criteri e scopi pedagogici, anche in presenza di carenze

relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.

L’ ipotesi della non ammissione deve essere formulata dal CdC entro il mese di

marzo ( oppure i primi due mesi del SECONDO QUADRIMESTRE ) e comunicata

per iscritto alla famiglia in modo da consentire la dovuta preventiva condivisione

e in modo da poter stilare un eventuale piano di recupero individuale delle

competenze per le quali l’alunno appare carente.

Criteri di ammissione / non ammissione all’esame di Stato conclusivo

del primo ciclo

Premesso che :

il CdC considera la valutazione conclusiva utile, anche e soprattutto, ad

evidenziare l’evoluzione, nonché il grado di maturazione realizzato dallo

studente nel corso degli studi;

il CdC attribuisce rilevanza non solo agli esiti disciplinari conseguiti nel terzo

anno, ma al processo globale relativo al primo ciclo d’istruzione; il CdC

adotta il seguente criterio di ammissione agli esami di licenza e di

formulazione del giudizio d’idoneità: il giudizio d’idoneità sarà formulato

tenendo conto del processo globale relativo al primo ciclo d’istruzione.

Giudizio di idoneità

Il voto decimale rappresentativo del giudizio di idoneità viene determinato come

somma di due contributi, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o

superiore a 0,5: (denominato “di esito”) espresso dalla media, non arrotondata, dei

voti ottenuti dall’ alunno in sede di scrutinio finale, incluso il voto di

comportamento con esclusione del giudizio di IRC.

65

Il Collegio dei Docenti, pur applicando le indicazioni contenute nel D.P.R. 122/2009 ,

per evitare possibili appiattimenti che rischierebbero di:

penalizzare le potenziali “eccellenze”;

di non evidenziare i punti di forza nella preparazione degli alunni anche in

funzione orientativa rispetto al proseguimento degli studi;

penalizzare gli alunni che hanno raggiunto un livello di competenze

essenziale, ma adeguato al loro livello di maturazione e al percorso scolastico;

ritiene che, il giudizio di idoneità, tenga in debito conto il curricolo dell’ alunno

(contributo ”di percorso”) inteso come:

progressione nel raggiungimento degli obiettivi formativi in termini di

conoscenze, competenze, capacità e comportamenti;

progressione nel processo di maturazione e consapevolezza;

partecipazione alle attività e ai progetti promossi dalla Scuola.

Criteri di attribuzione del voto finale d’esame

Il voto finale viene determinato secondo quanto specificato al comma 6 dell'art. 3

del DPR 122/2009 e dalla CM n. 49/2010. L'esito dell'esame di Stato conclusivo del

primo ciclo“è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una

certificazione analitica dei traguardi di competenza (...)“A coloro che conseguono un

punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della Commissione

esaminatrice con decisione assunta all’unanimità”. All’esito dell’esame di Stato

concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale

INVALSI e il giudizio di idoneità all’ammissione.

Sarà cura della Commissione e delle Sottocommissioni d’esame, e della

professionalità dei loro componenti, far sì che il voto conclusivo sia il frutto

meditato di una valutazione collegiale delle diverse prove e del complessivo

66

percorso scolastico dei giovani candidati. Si cercherà così di evitare possibili

appiattimenti ‐ che rischierebbero di penalizzare potenziali “eccellenze” ‐ e di

evidenziare i punti di forza nella preparazione dei candidati anche in funzione

orientativa rispetto al proseguimento degli studi.

In base al Regolamento per la valutazione degli alunni (DPR 22 giugno 2009, n. 122

e CM n. 49/2010) concorrono all’esito conclusivo dell’esame di Stato:

1) gli esiti delle prove scritte (italiano, matematica, inglese e seconda lingua

straniera se prevista o prova scritta di Italiano (L2) per i soli alunni stranieri

neoimmigrati in applicazione del D.P.R. 89 art. 5 comma 1016 per i quali la

programmazione individuale svolta abbia previsto la sostituzione della seconda

lingua comunitaria con il potenziamento di Italiano come lingua ( L2 );

2) l’esito della prova orale;

3) l’esito della prova scritta nazionale;

4) il giudizio di idoneità considerando il percorso scolastico compiuto dall’alunno

nella scuola secondaria di primo grado.

Il voto finale è costituito dalla media aritmetica dei voti in decimi ottenuti nelle

singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione

pari o superiore a 0,5.

Valutazione delle prove scritte d'esame

Il voto relativo a ciascuna prova scritta d'esame, con esclusione della prova

nazionale di cui all'art. 4 della L. 176/2007, è determinato come somma arrotondata

all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.

67

Valutazione della prova orale d'esame

Premesso che il colloquio interdisciplinare è finalizzato a valutare non solo le

conoscenze e le competenze acquisite, ma anche il livello di padronanza di

competenze trasversali (capacità di esposizione e argomentazione, di risoluzione dei

problemi, di pensiero riflessivo e critico, di valutazione personale ecc.) alla prova

orale è attribuito un voto espresso in decimi.

Valutazione della prova nazionale

Il voto relativo alla prova nazionale di cui all'art. 4 della L. 176/2007, viene

determinato sulla base delle eventuali indicazioni fornite dall'I.N.VAL.S.I. per la

conversione del punteggio al test conseguito dall'alunno in voto decimale. In

mancanza delle predette indicazioni il voto viene determinato come voto decimale

unico, arrotondato all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5,

corrispondente alla percentuale delle risposte esatte fornite dal candidato rispetto

al numero totale dei quesiti presenti nella prova medesima. La predetta

percentuale, nel caso in cui l'I.N.VAL.S.I. attribuisca punteggi diversificati in ragione

del livello di difficoltà dei vari quesiti, viene calcolata sulla base del punteggio

conseguito dal candidato rispetto al punteggio massimo conseguibile.

Candidati esterni

Per i candidati esterni il voto da attribuire in esito alle prove d’esame viene

determinato come media dei voti ottenuti alle prove d'esame con le modalità

indicate ai precedenti punti.

Criteri di attribuzione della lode

La lode viene assegnata da parte della commissione esaminatrice con decisione

assunta all'unanimità se:

68

il candidato consegue il punteggio finale di dieci decimi in tutti i contributi che

concorrono al calcolo del voto finale e se il giudizio di idoneità è dieci decimi;

il candidato che non consegua il punteggio di dieci decimi in uno solo dei

contributi che concorrono al calcolo del voto finale (escluso il giudizio di

idoneità).

Certificazione delle competenze

Premesso che: nella scuola secondaria di primo grado “l’esito conclusivo dell’esame,

espresso in decimi, è illustrato da una certificazione analitica dei traguardi di

competenze e dal livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno” (C.M.

50/09). Considerato che: l’autonomia decisionale del CdC consente di adottare un

modello per la scuola secondaria di primo grado.

Il CdC approva i modelli di certificazione delle competenze.

69

Criteri di attribuzione dei voti sulla scheda di Valutazione

della Scuola Secondaria di I grado

voti Descrittori

10 (dieci/decimi) Raggiungimento completo e sicuro di tutti gli obiettivi.

Competenze pienamente acquisite . Capacità critiche e

rielaborazione personale

9 (nove/decimi) Raggiungimento completo e sicuro di tutti gli obiettivi.

Competenze pienamente acquisite

8 (otto/decimi) Completo raggiungimento degli obiettivi. Competenze

acquisite

7 (sette/decimi) Raggiungimento adeguato degli obiettivi / Competenze

complessivamente acquisite

6 (sei/decimi) Raggiungimento degli obiettivi fondamentali. Competenze

minime acquisite. Presenza di lacune lievi

5 (cinque/decimi) Mancato raggiungimento degli obiettivi fondamentali.

Competenze parzialmente acquisite. Presenza di lacune

diffuse

4 (quattro/decimi) Mancato raggiungimento di tutti gli obiettivi. Competenze

non acquisite. Presenza di lacune gravi e diffuse

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CRITERI DI VALUTAZIONE E DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

Voti Descrittori del comportamento

10 (dieci/decimi) Si comporta sempre in modo corretto e responsabile, collabora con i compagni e gli insegnanti, partecipa in modo costruttivo e si impegna in modo costante e approfondito

9 (nove/decimi) Si comporta in modo corretto e responsabile, la socializzazione è positiva, partecipa con interesse alla lezione e si impegna in modo costante.

8 (otto/decimi) Rispetta le regole di comportamento, la socializzazione è positiva, partecipa con interesse alla lezione e si impegna in modo abbastanza costante.

7 (sette/decimi) Vivace ma non sempre corretto, la socializzazione è positiva, talvolta distratto, qualche discontinuità nell’impegno.

6 (sei/decimi) Se controllato rispetta le regole, la socializzazione è, in genere, positiva, interviene se sollecitato, l’impegno è superficiale.

5 (cinque/decimi) Spesso non rispetta le regole, i rapporti con i compagni ed insegnanti sono difficoltosi, fa interventi non pertinenti, l’impegno è inadeguato.

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INDICE

CAPITOLO I

IL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA PREMESSAL

PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO::

1.1 IL CONTESTO SOCIO‐AMBIENTALE

1.2 SCUOLE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

Scuola dell’Infanzia

Scuola primaria

Scuola secondaria I Grado

1.3 STRUTTURA ORGANIZZATIVA

CAPITOLO III

PRINCIPI EDUCATIVO-DIDATTICI UNITARI

2.1 LE SCELTE EDUCATIVE

2.2 IL CURRICOLO IN VERTICALE

2.3 PRINCIPI METODOLOGICI FORNITI DALLE INDICAZIONI

2.4 PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

2.5 STRATEGIE DIDATTICHE

2.6 INCLUSIVITA’

CAPITOLO III

INTERAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA-TERRITORIO

3.1 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

3.2 CRITERI PER IL RACCORDO FRA L'ISTITUZIONE SCOLASTICA E GLI ENTI LOCALI

TERRITORIALI

3.3 CRITERI E MODALITÀ DI COLLABORAZIONE CON ORGANISMI ASSOCIATIVI CHE

OPERANO SUL TERRITORIO

3.4 VISITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

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CAPITOLO IV

AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

4.1 LA PROGETTUALITÀ

4.2 PROGETTI APPROVATI COLLEGIO DOCENTI/ PROGETTI DA FINANZIARE CON

FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

CAPITOLO V

CONTINUITA’- ORIENTAMENTO

5.1 CONTINUITÀ

5.2 ORIENTAMENTO

CAPITOLO VI

FINALITA’ E OBIETTIVI DEI VARI GRADI DI SCUOLE DELL’ ISTITUTO

COMPRENSIVO

6.1 LA SCUOLA DELL’INFANZIA

a. campi di esperienza

b. Obiettivi didattici formativi

6.2 LA SCUOLA DEL I CICLO

Scuola Primaria

Obiettivi didattici formativi

6.3 LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Obiettivi Educativi e Didattici della Scuola Secondaria di Primo Grado

CAPITOLO VII

LA VALUTAZIONE

7.1 CRITERI DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

7.2 CRITERI DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA