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I.I.S.S. OTRANTO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Via S. Francesco di Paola, 1 73028 OTRANTO Tel. Centralino 0836 801660-Fax 0836 802002 DIRIGENTE SCOLASTICO 0836 802723 D.S.G.A. 0836 804849 Sede di POGGIARDO Cap 73027 Via Principe di Piemonte,1 Tel. 0836 904215 -Fax 0836 904221 E-mail [email protected] PEC [email protected] www.ipsseoaotranto.le.it www.isapoggiardo.it PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA A.S. 2013/2014

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I.I.S.S. OTRANTOISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA

SUPERIORE

Via S. Francesco di Paola, 1 73028 OTRANTO

Tel. Centralino 0836 801660-Fax 0836 802002

DIRIGENTE SCOLASTICO 0836 802723

D.S.G.A. 0836 804849

Sede di POGGIARDO Cap 73027

Via Principe di Piemonte,1

Tel. 0836 904215 -Fax 0836 904221

E-mail [email protected]

PEC [email protected]

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PIANO DELL'OFFERTA

FORMATIVA A.S. 2013/2014

MAPPA GENERALE

Memoria storica e attuale

Scuola e territorioPresentazione della scuola

Umane

StrumentaliRisorse

Finanziarie

Strutturali

Progettazione curricolare

Struttura e contenuti Programmazione Educativa – Attività

dell’offerta formativa Ambiti dell’offerta formativa Progettazione extra curricolare Orientamento Accoglienza Politiche per l'inclusione

Patto educativo

Regolamento di disciplina

Statuto studentesse e studenti

Allegati

Organigramma

P.O.F. 2013/2014 – I.I.S.S. di Otranto e Poggiardo 2

"Chi vuol muovere il mondo,prima muova se stesso (Socrate )

L’Istituto Superiore di Otranto e Poggiardo , dopo anni di incertezza istituzionale per l’accavallarsi di leggi di razionalizzazione con conseguenti attivazioni degli istituti della reggenza , con l’a.s. in corso ha finalmente raggiunto una sicurezza e una sistematizzazione istituzionale che permette di guardare al futuro fuori dalla precarietà istituzionale e a cominciarsi a dare obiettivi, prospettive e a puntare sul potenziamento di due poli scolastici , distinti ma uniti e complementari , in funzione dello sviluppo di un territorio ricco di fascino, di storia, di arte .

L’offerta formativa non può non partire dalle suggestioni , dalle tradizioni , dalla cultura delle nostre genti e dei nostri territori per proiettarli , anche grazie alle nuove tecnologie , nei mercati della globalizzazione. E in questo percorso dobbiamo avere accanto i nostri studenti che devono essere orgogliosi della loro scuola , dei loro docenti e proporsi come protagonisti con le loro passioni e i loro obiettivi del proprio progetto di vita.

Dovremmo essere in grado e attrezzarci al trend positivo che ha visto aumentare in questi ultimi anni le iscrizioni agli istituti professionali (52 % ) invertendo dati che sino a qualche anno fa vedevano svettare le iscrizioni ai licei sino al 60 %.

La crisi economica , il calo delle iscrizioni ai corsi universitari stanno a dimostrare come la scelta degli studi superiori sia funzionale alla necessità di intraprendere quanto prima un lavoro “qualificato” , che comporta approfondite riflessioni sulle problematiche di un lavoro in un mondo globalizzato; sulla necessità di inserire nel proprio lavoro le competenze digitali e imprenditoriali come previsto dalla raccomandazione europea del 2006.

Un contributo notevole deve essere offerto dalla scuola e dalle nuove generazioni per ripartire e uscire da questa situazione di crisi socio, economica, culturale e ci piacerebbe che anche le forze sociali ,politiche italiane , come Obama ha detto nel suo recente ringraziamento per la rielezione, considerassero i docenti “nation builder”, costruttori di una società intelligente, inclusiva, sostenibile come definito nel documento Education and Training 2020 dell’Unione Europea.

Voglio approfittare di questo primo documento pubblico della nostra scuola per un ringraziamento non formale , ma sentito, per la struttura amministrativa e il Direttore S.G.A per la mole di lavoro quotidiano per l’implementazione della progettualità messa in campo; i docenti collaboratori , i coordinatori di classe, i docenti FF.SS. e quanti hanno voluto assumere compiti di responsabilità nella gestione di un’organizzazione complessa come la nostra.

AD MAIORA !!!!Otranto-Poggiardo 23 -11-2012

P.O.F. 2013/2014 – I.I.S.S. di Otranto e Poggiardo 3

Il Piano dell’Offerta FormativaIl POF1, previsto dal vigente regolamento dell’autonomia scolastica (DPR 275/99, art. 3, 1),

è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche”.

L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore di Otranto e Poggiardo elabora e realizza un progetto educativo-formativo che comporta delle regole e un sistema di controllo e di verifica dei risultati raggiunti.La scuola promuove, controlla e certifica processi di apprendimento. Una volta adottato, il POF ha valore vincolante per l'intera comunità scolastica e per le attività programmate dal Collegio dei Docenti, dai Consigli di Classe e dai Dipartimenti.

Mission

Il nostro P.O.F., in base ad un’attenta lettura della realtà in continua evoluzione e in considerazione dei benchmark definiti dall’Europa ( E.T.2020), mira a cogliere i bisogni del presente e anticipare quelli del futuro per

innalzare il tasso di partecipazione all'interno della scuola; ridurre la dispersione scolastica; rendere sempre più spendibile il titolo di studio sul mercato del lavoro; incentivare la politica di Rete e di Partenariato per progettazioni comuni; realizzare la cultura e la logica della qualità.

La finalità è formare alunni con competenze non solo professionali, capaci di scegliere e svolgere un proprio ruolo nel mondo produttivo e nella società, con spirito di responsabilità, iniziativa e creatività.

Il POF, soggetto a verifica e a revisione annuale, è suscettibile di modifiche, adattamenti e aggiornamenti.

1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO:Legge 15/03/97 art. 21 (Legge sull’Autonomia)Regolamento attuativo (D.P.R. 275 dell’8/03/99)D.L. 251/98D.L. 79 del 19/07/99Direttiva n. 180 del 19/07/99Circolare n. 194 del 04/08/99

P.O.F. 2013/2014 – I.I.S.S. di Otranto e Poggiardo 4

La preparazione e la formazione professionale che gli allievi ricevono permette loro di entrare subito nel mondo del lavoro. Solo per citare i più recenti successi ottenuti dai nostri studenti, durante l'a.s. 2012/2013 l'Istituto ha ottenuto, nel mese di Febbraio 2013, il secondo premio nella specialità Cucina nel Concorso tra 19 Istituti Alberghieri Italiani delle Regioni Obiettivo Convergenza “I Sapori del sud” a Messina e, in Aprile, il secondo premio nel settore dell'accoglienza turistica nel Concorso enogastronomico internazionale “Basilicata a tavola”, disputatosi a Melfi tra 15 Istituti Alberghieri.A partire dall’a.s. 2010-11, con la Riforma degli Istituti professionali (C.d.M. 4.2.10) e il percorso quinquennale - articolato in due bienni e un quinto anno – il nostro Istituto permette il conseguimento del Diploma di istruzione Professionale negli indirizzi: “Servizi per l’enogastromia e dell’ospitalità alberghiera” nelle articolazioni:

- Enogastronomia con l'opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali”- Servizi di sala e di vendita- Accoglienza turistica

e “Servizi Commerciali” (al momento non attivato)L’identificazione di nuove figure professionali, la preparazione dei rispettivi curricoli e la formazione di personale qualificato necessitano di nuove forme di raccordo e di confronto sia con le Agenzie di Formazione che operano nel Settore dei Servizi della Ristorazione e del Turismo, sia con le Istituzioni.Si intende inoltre rafforzare l’impegno, già profuso nel territorio, nell’ambito dell’educazione degli adulti, al fine di adeguare conoscenze e competenze alle nuove richieste provenienti dal mondo del lavoro, tramite un’efficace comunicazione tra tutte le parti coinvolte nel processo formativo: studenti, famiglia, scuola, territorio, istituzioni.

Poggiardo e l'I.I.S.S. “Nino Della Notte”Le origini della Scuola d’Arte di Poggiardo risalgono al 1908, quando la Società Operaia di mutuo Soccorso decide di fondare una Scuola serale e festiva di Disegno e Plastica Ornamentale sotto la direzione del Prof. Gaetano Carluccio, cittadino do Poggiardo ed esimio professore .Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, l’Istituto è costretto a chiudere, per mancanza di fondi sufficienti.Viene riaperto nel 1960 sotto la direzione del pittore Luigi Gabrieli, grazie alla spinta dell’Amministrazione Comunale presieduta dal prof. Francesco Rausa.Dopo la nomina a direttore, nel 1962 del prof. Carmelo Della Notte, meglio conosciuto come “NINO”, la scuola si trasferisce in alcuni vani in uno storico palazzo in Piazza Episcopo, Nell’anno scolastico 1962-1963 si aggiungono due aule dell’edificio della Scuola Elementare sito in via Principe di Piemonte, e nell’anno successivo tutto il piano terra viene adattato e ampliato con lavori in economia, per ospitare gli edifici della scuola.Nell’anno scolastico 1965-1966 l’intero edificio passa in piena disponibilità della Scuola d’Arte, dove tuttora risiede. Ben presto la Scuola d’Arte, con le sue sezioni di Arte dei metalli, Arte del legno e Arte del tessuto, diviene una realtà viva e operante nel territorio con un bacino d’utenza sempre più ampio, tanto che, con decreto del Presidente della Repubblica n.1462/67 del 12 settembre 1967, viene elevata a Istituto Statale d’Arte.Dal 1971 in poi la struttura è stata ampliata ed è andata facendosi sempre più razionale e accogliente. Oggi dispone di aule accoglienti, di laboratori multimediali e laboratori attrezzati per i diversi indirizzi. Nel 1992 l’Istituto Statale d’Arte viene dedicato a “Nino Della Notte” uno dei direttori, dopo Luigi Gabrieli, che seppe dare l’impronta vitale e l’avvio decisivo .Nell’anno scolastico 1999-2000 è stato costituito l’Istituto Statale d’Istruzione Secondaria Superiore accorpando all’I.S.A. l’Istituto Professionale dei Servizi Commerciali e Turistici.Nel 2007 l’Istituto è ritornato a d essere solo Istituto Statale d’Arte.La Scuola Statale d’Arte ha promosso e partecipato a molte iniziative artistiche. Tra le tante mostre didattiche merita di essere particolarmente ricordata la mostra permanente realizzata nel 1975 ed ammirata anche dall’ on. Aldo Moro, allora Presidente de Consiglio dei Ministri; la presentazione della Via Crucis,

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Secondo stime della Regione Puglia la salvaguardia e la valorizzazione dei beni naturali e ambientali, la valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale pubblico e il miglioramento dell’offerta e della qualità dei servizi culturali, le attività di promozione finalizzata all’allargamento dell’offerta turistica possono nell’immediato provocare un’elevata ricaduta occupazionale.

La proposizione di nuove figure professionali e la promozione di processi di formazione innovativi e orientativi tramite i quali garantire l’acquisizione delle competenze necessarie ai giovani per muoversi nel mondo del lavoro, sempre più teso alle potenzialità del lavoro “verde”, rispondono alla consapevolezza che la preservazione dell’ambiente naturale rappresenta un momento chiave nella determinazione del benessere collettivo, sociale ed economico.

Esigenze di conservazione della natura e crescente domanda di fruizione dei beni naturali trovano nella realizzazione delle aree naturali protette, site nell’interland otrantino e leccese, quali i Laghi Alimini, il Parco naturale regionale “Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, Porto Badisco e l'Oasi W.W.F. delle Cesine, un’occasione di sperimentazione e diffusione di forme di sviluppo locale sostenibile e di nuove modalità di pianificazione, programmazione e gestione del territorio, attente alla dimensione naturale, fisica, ambientale e socio-culturale del contesto territoriale di riferimento. In questo settore i nuovi profili professionali prevedono non solo figure professionali con competenze specialistiche, ma anche figure che sappiano integrare capacità e saperi diversi, in grado di svolgere non solamente una mansione, ma di seguire “processi di sviluppo” nei seguenti campi: ripristino, bonifica e gestione, agricoltura biologica, turismo e tempo libero, educazione ambientale.

La valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale del Salento sta creando nuovi scenari culturali, formativi ed economici. L’affermarsi negli ultimi anni della crescita economica centrata sull’idea dello sviluppo endogeno basato sulle vocazioni territoriali, ha posto in primo piano il tema della valorizzazione del patrimonio artistico ai fini del potenziamento dell’offerta di fruizione turistica, quale nodo strategico per la crescita economica e occupazionale. L’utilizzo mirato di finanziamenti nazionali e comunitari deve porsi l’obiettivo di far emergere nuove attività e nuove forme di imprenditorialità specie nell’area salentina dove, a fronte di un ingente patrimonio di risorse culturali, si registrano forti elementi di debolezza strutturale dell’offerta di fruizione turistico-territoriale. La sperimentazione di percorsi formativi innovativi potrebbe contribuire al superamento di tali fattori di debolezza, cercando di superare il gap tra cultura umanistica, scientifico-tecnologica ed economica-aziendale.

Il turismo incentiva lo sviluppo della domanda di beni e servizi a livello locale e quindi spinge alla crescita tutte quelle attività che si caratterizzano per un riferimento al mercato locale. La vendita e la fruizione delle sole bellezze paesaggistiche e artistiche deve accompagnarsi allo sviluppo di una adeguata cultura del servizio e dell'accoglienza.Cultura del servizio e cultura di impresa diventano un binomio imprescindibile di un’offerta turistica che si pone l’obiettivo di allungare la permanenza media del turista ed incentivare le occasioni di spesa del proprio reddito in loco.

Gli Stati dell’Unione Europea, e quindi anche il nostro Paese, hanno concordato nel ritenere obiettivo prioritario la realizzazione di azioni finalizzate al raggiungimento di un significativo aumento dei livelli occupazionali. Quattro sono le line di azione confermate dal Consiglio Europeo:

1) Migliorare l’occupabilità2) Sviluppare lo spirito imprenditoriale3) Incoraggiare l’adattabilità delle imprese e dei loro lavoratori4) Rafforzare le politiche in materia di pari opportunità.

Nell’ambito delle strategie complessive che si stanno attuando, il mondo della formazione è chiamato a dare il proprio contributo alla preparazione di giovani con un bagaglio culturale all’altezza delle sfide che la moderna società impone. Gli interventi formativi realizzati nelle Scuole hanno lo scopo di

agevolare la transizione dei giovani dalla scuola al mondo del lavoro sviluppare negli stessi una maggiore capacità di adattamento ai mutamenti tecnologici ed

economici

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sviluppare specifiche attitudini alla flessibilità nel rispondere alle trasformazioni e innovazioni della realtà lavorativa

Sviluppare attitudini all’imprenditorialità ed alla cooperazione.In questa direzione si colloca la progettualità prevista dalle diverse misure e azioni dei P.O.N., del P.O.R., del C.I.P.E. e della Provincia di Lecce.Inoltre, la collocazione della città di Otranto nel Mediterraneo innesca una serie di processi educativi e formativi nel momento in cui l’istruzione, l’apprendimento, l’insegnamento diventano le armi per costruire una società giusta, aperta, tollerante, responsabile e solidale. Un disegno educativo e formativo capace di nutrire e trasmettere i fondamenti etici e culturali della vita, di dare ai nostri giovani un “passaporto dell’istruzione e della formazione” che li renda, ovunque essi si trovino, cittadini liberi di pensare, uomini capaci di formarsi opinioni, persone forgiate nel rispetto degli altri.La legge 59 del 15 marzo 1997 sull’Autonomia Scolastica delega la scuola a farsi carico sia dei bisogni formativi sempre più complessi e sia delle necessità socio-culturali del territorio di appartenenza in continuo divenire .

L'I.I.S.S. “Nino Della Notte” di Poggiardo si trova al centro di un ampio bacino di utenza che va da S.M.Leuca a Maglie fino ad Otranto interessando la parte Est del salento.I nostri alunni provengono da Acquarica del Capo, Alessano, Andrano, Botrugno, Castro, Corsano, Giurdignano, Giuggianello, Montesano, Muro, Nociglia, Ortelle, Sanarica, San Cassiano, Specchia, Supersano, Surano, Tricase, Vaste,ecc. Poggiardo è un piccolo centro di circa 6000 abitanti , nel cuore del Salento, a sud-est di Lecce con una estensione di circa 1980 ettari.Nell’ultimo ventennio la fisionomia economico – sociale del territorio del Basso Salento è molto cambiata. La struttura produttiva si è molto diversificata: si è passati da una economia puramente agricola a un incremento delle attività terziarie, artigianali e industriali. Le attività terziarie sono soprattutto di tipo commerciale e di servizio pubblico, tuttavia non sono sufficienti a far fronte al problema della disoccupazione, soprattutto in ambito giovanile, e dell’emigrazione La disoccupazione tra i giovani raggiunge il 34%. Da qualche anno le diverse Amministrazioni Comunali stanno investendo sul turismo sia agricolo che marittimo, grazie anche agli incentivi della Comunità Europea, che stanzia fondi per lo sviluppo turistico del territorio, allo scopo di promuovere iniziative che portino a creare lavoro e spirito di impresa; tuttavia la ricerca vana del lavoro adeguato alle proprie aspettative ha contribuito a togliere mordente all’impegno e allo studio, facendo aumentare la dispersione scolastica e soprattutto quella universitaria, questo ha indotto la nostra scuola a un impegno crescente nel monitoraggio, nella valutazione e nella modificazione dei processi insegnamento-apprendimento per il raggiungimento del successo formativo. Nel territorio sono presenti centri culturali, ricreativi e sportivi, in grado di soddisfare solo in parte le esigenze dei giovani. La scuola accoglie un gran numero di alunni provenienti dai paesi limitrofi che appartengono a famiglie di ceto medio, medio-basso e che raggiungono la sede con mezzi di trasporto pubblici e privati. Poggiardo è inserito nel Progetto Provinciale per la prevenzione del disagio e la Promozione del Successo Formativo, perché è stata riconosciuta come area prioritaria di intervento.Sono attive esperienze di collaborazione tra le diverse istituzioni (Scuole – E.L. – ASL – Associazioni) per la sottoscrizione di Accordi di Programma che rendano operante una Rete Interistituzionale sul territorio che faciliti interventi di prevenzione dei disagi e di promozione del successo formativo.Il Comune di Poggiardo sulla base dei tassi di Dispersione scolastica monitorati dal Provveditorato agli Studi di Lecce, e sulla base della segnalazione della Procura dei minori è classificato ad alto rischio.Le medie percentuali di Ripetenza, Frequenza irregolare, Bocciature degli Istituti Comprensivi del territorio sono lievemente superiori a quelle provinciali. Si elevano sensibilmente invece nel biennio della Scuola Superiore, superando di 2 punti, almeno, le medie provinciali.

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RAPPORTI E COLLABORAZIONIL’I.P.S.S.E.O.A. di Otranto ha rapporti istituzionali con:

- il M.I.U.R. per quanto attiene le linee generali dell’azione educativa;- l'Ufficio Scolastico Provinciale di Lecce, punto di riferimento e di incontro con esperienze didattiche

specifiche;- il Centro Territoriale per l’Impiego di Maglie, per iniziative riguardanti l’orientamento, la dispersione

scolastica, e progetti legati al territorio;- altre Scuole, mettendo a disposizione la propria struttura logistica e i laboratori di informatica, di cucina e

di sala, oltre a personale qualificato, per iniziative di aggiornamento o manifestazioni di carattere gastronomico in occasioni di convegni, incontri culturali o gemellaggi fra studenti italiani e stranieri

- Amministrazioni Locali:- la Regione Puglia, la quale, nell’ambito del P.O.R., a partire dal 2007 finanzia la Terza area

Professionalizzante- l’Amministrazione Provinciale di Lecce, con cui ha rapporti di collaborazione dal punto di vista formale

e sostanziale; la Scuola riceve dall’Amministrazione Provinciale un sostegno costante, il coinvolgimento nei Programmi culturali, l’incoraggiamento a perseguire gli obiettivi propri dell’Istituto.

- l’Amministrazione Comunale di Otranto: tra Scuola e Comune vi sono rapporti di collaborazione, basati su un protocollo d’intesa con l’obiettivo comune di valorizzare nel modo migliore le risorse umane e l’economia del territorio.

Dall’a.s. 1990/91 la Scuola fa parte dell’AEHT (Association Européenne Des Écoles D’Hôtellerie et De Tourisme) e partecipa attivamente alle iniziative promosse dall’Associazione, quali la Gara Annuale o programmi di scambio per studenti e docenti. Partecipa anche a numerose iniziative del Settore Turistico - Alberghiero, quali la Gara Nazionale (nell’a.s. 1994/95 la Scuola è risultata vincitrice della Gara Nazionale e nell’a.s. successivo ha organizzato a Otranto, senza parteciparvi, la stessa), concorsi, manifestazioni. Partecipa alle manifestazioni organizzate dai Gruppi di Volontariato del luogo, quali Fratres e Misericordia.

La Scuola collabora :- con la Camera di Commercio e l’Azienda Speciale di Lecce: un protocollo di intesa ha favorito la

realizzazione di progetti C.I.P.E. in settori riguardanti l’agroalimentare, il catering e il banqueting;- con il Gruppo Azione Locale “Capo di S. Maria di Leuca” di Tricase. Un protocollo di intesa ha

favorito la progettazione di percorsi formativi C.I.P.E., PON, PROGRAMMA LEONARDO.- con l’Équipe Socio-Psico-Pedagogica dell’A.S.L. di Maglie, per favorire i processi di integrazione degli

alunni in situazione di handicap, sanare situazioni di disagio sociale, prevenire fenomeni di dipendenza, incoraggiare la crescita della persona;

- con LEGAMBIENTE, C.T.E. PROVINCIA LECCE, L.E.A. REGIONE PUGLIA e il Gruppo Speleologico ‘Ndronico di Lecce (con cui sono stati realizzati progetti di Guida Naturalistica finalizzati alla conoscenza del territorio e all’acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro).

Un rapporto privilegiato è stato attivato con la LEGA NAVALE ITALIANA, sede di Otranto, nella condivisione che il mare è una ‘risorsa’ ineludibile, da valorizzare ai fini dell’attivazione di nuovi profili professionali.

Protocolli di intesa e accordi di programma sono stati sottoscritti con la Fondazione dei DOTTORI COMMERCIALISTI di Lecce, con l’agenzia di Formazione Professionale ENAIP di Lecce. La tematica del lavoro, della formazione professionale, dell’apprendistato e della transizione Scuola – Lavoro sono i motivi che li hanno ispirati.L’Istituto ha, inoltre, un corretto rapporto con le Organizzazioni Sindacali presenti sul territorio, e con le RSU presenti nell’ambito dell’Istituto nell’intento comune di garantire il rispetto delle persone che vi lavorano. La Scuola cura in modo costante e attento i rapporti con le Famiglie degli studenti, attraverso

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un’informazione dettagliata sulla condotta degli alunni ed il loro rendimento scolastico. La Costituzione del Comitato dei Genitori tende a favorire il dialogo Scuola-Utenza.

L'I.I.S.S. “Nino Della Notte” di Poggiardo rappresenta un significativo esempio di “Scuola aperta” al territorio e alle innovazioni con la partecipazione seria e responsabile di ciascuna componente, per massimizzare il risultato formativo ed educativo, in perfetta sintonia ed interazione con la comunità civile circostante.Nella convinzione che è necessario allacciare con il territorio un’ampia rete di rapporti, l'Istituto si è avvalso dell’aiuto e della collaborazione:

• delle Scuole operanti sul territorio• degli Enti di Formazione Professionale• del Centro dell’Impiego• della Camera di Commercio• dell’Università di Lecce e delle Associazioni professionali di Categoria delComune• della ASL – distretto sanitario e relativi servizi• delle Associazioni di volontariato e delle Parrocchie• dei consultori operanti sul territorio• delle aziende locali.

Nel territorio comunale sono presenti: la biblioteca, il Teatro Illiria, una piscina, due campi sportivi , tre impianti rionali di calcetto ed altre associazioni culturali e ricreative.Tutte queste risorse, a seconda delle esigenze, sono utilizzabili anche dalle scuole. Per il pieno sviluppo degli alunni, il nostro Istituto considera di fondamentale importanza un proficuo rapporto di interazione formativa con le famiglie e il territorio, nella convinzione che la piena efficacia dell’azione educativa si realizzi soltanto in una dimensione di dialogo paziente e di collaborazione attiva.Dal punto di vista professionale risulta altrettanto essenziale un raccordo con le realtà economiche e professionali presenti allo scopo di adeguare la formazione professionale alle reali esigenze del territorio.L’Istituto nel corso ha attivato numerosi rapporti con Enti e Scuole del Territorio:

• Attività in collaborazione e cofinanziate dall’Ente Comune Poggiardo – Adulti in Arte, Scuole Aperte.

• Attività in collaborazione con l’associazione culturale Socrates di Poggiardo;

• Dichiarazione di Intenti del Centro dell’Impiego di Poggiardo per collaborare con la scuola ai fini dell’orientamento in uscita.

• Dichiarazione di Intenti del Consorzio dei Servizi Sociali di Poggiardo per collaborare con la scuola e promuovere progetti per i genitori.

Proprio per questo motivo il nostro Istituto è interessato a costruire intese e a realizzare rapporti e sinergie che possano arricchire la nostra offerta formativa e renderla più vicina alle reali esigenze degli alunni e dell’intera Comunità locale.

L'ACCORPAMENTO E L'I.I.S.S. DI OTRANTOL'Istituto risultante dall'accorpamento delle due scuole rappresenta una perfetta risposta alle esigenze formative del territorio. L'ambiente, la cultura, l'arte, il turismo, sono settori sempre più vitali e attivi dell'economia del nostro territorio. La sinergia tra le due scuole può consentire di contribuire allo sviluppo dell'entroterra e della fascia costiera di questa stupenda parte del Salento, grazie all'offerta formativa variegata e alle proficue relazioni con le aziende e le istituzioni.

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RISORSE

Le risorse sulle quali può contare l’Istituto per sostenere l’attività di gestione e sviluppo della struttura

scolastica sono sostanzialmente:

RISORSE UMANE RISORSE STRUMENTALI

RISORSE FINANZIARIE RISORSE STRUTTURALI

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STRUTTURA E CONTENUTI DELL’OFFERTA FORMATIVA

Premessa

La scuola ha lasciato ormai da tempo la sua esclusiva funzione di luogo di apprendimenti disciplinari

per diventare il luogo della crescita globale dell’individuo. Essa mira non solo alla istruzione (acquisizione

di conoscenze), ma anche alla formazione degli atteggiamenti e delle capacità che caratterizzano la persona

umana.

La prospettiva verso la quale si muove è quella di una formazione integrata e di un sistema formativo

integrato, nel senso di una coerente progettazione della proposta formativa nella prospettiva della formazione

integrale della personalità.

L’I.I.S.S. di Otranto e di Poggiardo è fortemente impegnato a far sì che tutte le attività risultino

funzionali al raggiungimento del suddetto obiettivo.

Tale scelta è dettata dalla consapevolezza che la scuola è la vetrina del proprio paese, in essa il Paese

si rispecchia, attraverso essa comunica la scala dei valori e la sua idea di futuro ai cittadini.

La nostra scuola intende superare la logica degli insegnamenti disciplinari “separati”, che si

susseguono l’uno all’altro, senza alcuna preoccupazione d’integrazione.

Tutti gli interventi tendono a costruire mentalità aperte e dinamiche, in grado di evolvere con i

cambiamenti della società.

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OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI

Profilo culturale, educativo e professionale nelle prime classi

L’identità degli istituti professionali è connotata dall’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica.In linea con le indicazioni dell'Unione europea e in coerenza con la normativa sull'obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l'offerta formativa degli istituti professionali si articola in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo. I relativi risultati di apprendimento sono descritti in competenze, abilità e conoscenze anche con riferimento al Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework - EQF).

L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l'obbligo di istruzione: dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.

L'area di indirizzo ha l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi.

Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico-economico.

I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. A tale scopo, viene assicurato nel corso del quinquennio un orientamento permanente che favorisca da parte degli studenti scelte fondate e consapevoli.

A conclusione dei percorsi degli istituti professionali, in termini di competenze gli studenti sono in grado di:

Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.

Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.

Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente.

Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione.

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

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Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER).

Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio - sportiva per il benessere individuale e collettivo.

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con

particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.

Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni

professionali. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire

nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

Profilo culturale dello studente e risultati di apprendimento a conclusione degli studi nel nostro Istituto

Il profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni che si instaurano tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro.Ciò avviene mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo.

Gli studenti, a conclusione del percorso formativo di studio, sono in grado di:

-riconoscere nell’evoluzione dei processi di servizio, le componenti sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;

-cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;

-essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, tenendone conto al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato;

-sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione, senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

-svolgere la propria attività operando in equipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

-contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio;-applicare le normative che disciplinano i processi di servizio, con riferimento alla riservatezza, alla

sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

-intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e

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-livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

Il percorso di studi è caratterizzato da tanta flessibilità quanta ne occorre per tenere nella giusta considerazione i fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, nonché alle vocazioni del territorio. A questo fine si continueranno ad organizzare specifiche attività in costante raccordo con i settori produttivi di riferimento operanti sul territorio.

La metodologia richiede, oltre ad una personalizzazione dei percorsi, un sistematico ricorso alla didattica di laboratorio. Gli stage, i tirocini e l'alternanza scuola-lavoro sono strumenti didattici fondamentali per far conseguire agli studenti un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni e con tutto il territorio.

PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA

Diplomato di istruzione professionale nei “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”

Il Diplomato nell’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.

È in grado di:

- utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l’organizzazione della commercializzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità;

- organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane;- applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la

salute nei luoghi di lavoro;- utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale finalizzate all’ottimizzazione

della qualità del servizio;- comunicare in almeno due lingue straniere;- reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a

strumenti informatici e a programmi applicativi.- attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici - curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali,

artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.

L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastronomia” che, da Gennaio 2012, contiene anche l'opzione Prodotti dolciari artigianali e industriali, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.

Nell’articolazione dell’“Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di - intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti

enogastronomici; - operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e

individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

Nell'articolazione Enogastronomia - opzione Prodotti dolciari artigianali e industriali il Diplomato è in grado di:

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- intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno;

- avere competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione, e sul controllo di qualità del prodotto alimentare.

Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di - svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione,

erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; - interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in

relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.

Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di - intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione

alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; - di promuovere i servizi di accoglienza turistico - alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti

turistici che valorizzino le risorse del territorio. A conclusione del percorso di studi, i diplomati nelle articolazioni devono conseguire i seguenti risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze:

“Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”- controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico,

nutrizionale e gastronomico;- predisporre menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità

dietologiche; - adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i

prodotti tipici.

“Enogastronomia”, opzione “Produzioni dolciarie artigianali e industriali”- controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;- adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici; - agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno;- valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera;- applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti; - attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

“Accoglienza turistica”:- utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione

turistico-alberghiera;- adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati

e della clientela;- promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi

turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali e enogastronomiche del territorio;- sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione

economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.

In generale, a conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell’indirizzo Servizi perl’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera conseguono i seguenti risultati di apprendimento:

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□Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. □Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti

enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico - alberghiera. □ Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di

comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.□Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di

filiera.□Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità

dei prodotti.□Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e

servizi in relazione al contesto.

La specializzazione tecnica superioreDopo il completamento degli studi secondari anche i diplomati degli istituti professionali avranno ulteriori opportunità oltre all’inserimento nel mondo del lavoro e all’iscrizione all’università:

iscrizione a percorsi brevi di 800/1000 ore per conseguire una specializzazione tecnica superiore (IFTS) per rispondere ai fabbisogni formativi del territorio;

iscrizione a percorsi biennali per conseguire un diploma di tecnico superiore nelle aree tecnologiche più avanzate presso gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), in via di costituzione.

QUADRO ORARIO ANNUALE DELLA RIFORMA

SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERAALBERGHIERA

SPECIFICITÀ DEI PERCORSI FORMATIVI (1)

Nuovo Ordinamento

IMPIANTO FORMATIVO CLASSI 1 e - 3e

Gli alunni iscritti al percorso quinquennale di Istruzione professionale al termine del 2°anno, potranno scegliere uno dei seguenti indirizzi del secondo biennio:

ENOGASTRONOMIA ENOGASTRONOMIA, opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” SERVIZI DI SALA E VENDITA ACCOGLIENZA TURISTICA

Al termine del 3° anno, gli alunni che al momento dell’iscrizione alla 1° classe hanno chiesto di seguire un percorso I.e F.P. sostengono gli esami per il conseguimento del DIPLOMA di QUALIFICA del settore prescelto.

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Il sistema di IeFP

All’interno della riforma complessiva del secondo ciclo di istruzione e formazione, viene inserito il programma di I e FP.Il sistema di Istruzione e Formazione Professionale si articola in percorsi di durata triennale e quadriennale, finalizzati al conseguimento di titoli di qualifica professionale e di diploma professionale. Le qualifiche e i diplomi professionali, di competenza regionale, sono riconosciuti e spendibili a livello nazionale e comunitario, in quanto compresi nell'apposito Repertorio nazionale, condiviso tra Stato e Regioni con l'Accordo del 29 aprile 2010.Le modalità organizzative e le metodologie di realizzazione dei percorsi prevedono attività di stage, di laboratorio e di tirocinio e si caratterizzano per flessibilità e personalizzazione. I percorsi sono realizzati da strutture formative accreditate dalle Regioni, secondo criteri condivisi a livello nazionale. Gli istituti professionali, se previsto dalla programmazione regionale, possono svolgere un ruolo integrativo e complementare per la realizzazione di tali percorsi.

OFFERTA SUSSIDIARIA INTEGRATIVA

(Dall’ALLEGATO A “Linee Guida di cui all’articolo 13, comma 1-quinquies del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito dalla legge 2 aprile 2007, n. 40”)¨ Gli Istituti Professionali possono svolgere, in regime di sussidiarietà, a norma dell’articolo 2, comma 3, del D.P.R. n. 87/2010 e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni, un ruolo integrativo e complementare nei confronti dell’offerta delle istituzioni formative del sistema di IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) di cui al Capo III del D.lgs. n. 226/2005.¨ L’offerta sussidiaria degli Istituti Professionali è finalizzata all’integrazione, ampliamento e differenziazione dei percorsi e degli interventi in rapporto alle esigenze e specificità territoriali, per assicurare il diritto degli studenti in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo di accedere ai percorsi del secondo ciclo sia nell’istruzione secondaria superiore sia in quelli del sistema di IeFP.¨ Ciascuna Regione stabilisce, nell’ambito della propria programmazione dell’offerta formativa e nel rispetto dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche, i percorsi di IeFP di cui agli articoli 17 e 18 del D.lgs. n. 226/05 che gli Istituti Professionali possono erogare in regime sussidiario.¨ Gli Istituti Professionali realizzano i percorsi di IeFP in via sussidiaria, nel rispetto di quanto previsto in materia di assolvimento dell’obbligo di istruzione (D.M. n. 139/2007) e di relativa certificazione (D.M. n. 9/2010).¨ Il repertorio di cui all’articolo 1, comma 1-quinquies, della legge n. 40/07, che le Regioni considerano ai fini di cui al punto 2, è costituito dai percorsi di Qualifica e Diploma Professionale, riferiti alle figure professionali e ai relativi standard formativi minimi di cui agli articoli 17 e 18 del D.lgs. n. 226/05.

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ARTICOLAZIONE QUALIFICHE (tabella 1)

OPERATORE DELLA RISTORAZIONEIndirizzo 1: PREPARAZIONE PASTIIndirizzo 2: SERVIZI DI SALA E BAR

OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA Indirizzo 1: STRUTTURE RICETTIVE Indirizzo 2: SERVIZI DEL TURISMO

Tipologie dell’offerta sussidiariaAllo scopo di promuovere e favorire lo sviluppo di organici raccordi tra i percorsi degli Istituti Professionali e quelli di IeFP, si assumono, con riferimento all’articolo 2, comma 3, del citato D.P.R. n. 87/2010, le seguenti tipologie di riferimento per l’erogazione dell’offerta sussidiaria di IeFP finalizzata al rilascio dei titoli di Qualifica e di Diploma professionale di cui al Capo III del Decreto legislativo n. 226/2005.Tipologia A – Offerta sussidiaria integrativa¨ Gli studenti iscritti ai percorsi quinquennali degli Istituti Professionali finalizzati all’acquisizione dei Diplomi di Istruzione professionale possono conseguire, al termine del terzo anno, anche i titoli di Qualifica professionale indicati nell’allegata Tabella 1), in relazione all’indirizzo di studio frequentato, validi per l’assolvimento del diritto dovere all’istruzione e alla formazione. A tal fine, nell’ambito del Piano dell’offerta formativa, i competenti Consigli di classe organizzano i curricoli, nella loro autonomia, in modo da consentire, agli studenti interessati, la contemporanea prosecuzione dei percorsi quinquennali,nel rispetto delle norme contenute nel D.P.R. n. 122/09 in materia di valutazione degli alunni.¨ Per la predisposizione dell’offerta sussidiaria integrativa, gli Istituti Professionali utilizzano le quote di autonomia e di flessibilità di cui all’articolo 5, comma 3, lettere a) e c) del D.P.R. n. 87/2010.

Il nostro Istituto intende quindi garantire la personalizzazione dei percorsi anche al fine del rilascio della qualifica professionale al terzo anno.

QUALIFICHE PROFESSIONALI DI IeFP COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI

(art. 18, comma 1, lettera b), d.lgs. n. 226/05)

1) OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

o Definire e pianificare le fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni .

o Approntare strumenti, attrezzature e macchine necessari alle diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste e del risultato atteso

o Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione ordinaria.

o Predisporre e curare gli spazi di lavoro, eseguendo le operazioni di pulizia, al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali.

o Effettuare le operazioni di preparazione per la conservazione e lo stoccaggio di materie prime e semilavorati alimentari in conformità alle norme igienico-sanitarie.

o Scegliere e preparare le materie prime e i semilavorati secondo gli standard di qualità definiti e nel rispetto delle norme igienico -sanitarie vigenti.

In esito all’indirizzo “Preparazione pasti”, è inoltre in grado di:o Realizzare la preparazione di piatti semplici, secondo gli standard di qualità definiti e nel

rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti. In esito all’indirizzo “Servizi di sala e bar”, è inoltre in grado di:

o Predisporre la comanda/ordine, secondo lo standard aziendale richiestoo Servire in sala pasti e bevande nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti.o Somministrare bevande, gelati, snack, prodotti di caffetteria e pasticceria nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti

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2) OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA

o Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere, sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni.

o Approntare materiali, strumenti e macchine necessari alle diverse fasi di attività, sulla base della tipologia delle indicazioni e procedure previste e del risultato atteso.

o Monitorare il funzionamento degli strumenti e delle macchine.o Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di

contrastare affaticamento e malattie professionali.o Acquisire ed archiviare informazioni sul prodotto/servizio offerto, secondo criteri dati di fruibilità e

aggiornamento.o Evadere le pratiche amministrativo-contabili relative al prodotto / servizio offerto.

In esito all’indirizzo “Strutture ricettive”, è inoltre in grado di:

o Effettuare procedure di prenotazione, check in e check out.

In esito all’indirizzo “Servizi del turismo”, è inoltre in grado di: o Rendere fruibili le opportunità ed i servizi turistici disponibili.

SPECIFICITÀ DEI PERCORSI FORMATIVI (2)

VECCHIO ORDINAMENTO

IMPIANTO FORMATIVO CLASSI 4e - 5e

Per la classe 5e proseguirà il sistema formativo presente nell’Istituto:

Biennio di post – qualifica (4e e 5e classi) per conseguire il diploma.

Sono previsti due indirizzi: Tecnico dei Servizi Ristorativi, Tecnico dei Servizi Turistici. Al momento del conseguimento del Diploma, dopo aver sostenuto gli esami di Stato, i diplomati potranno accedere al mondo del lavoro con mansioni direttive, o a corsi di formazione superiori (università, master, corsi post–diploma). Nel corso del biennio l’alunno parteciperà a corsi tenuti da esperti del settore turistico e a stage, in strutture ristorative di alto profilo professionale.

PROFILI PROFESSIONALI:

A - TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE

- è il responsabile delle attività di ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura ristorativa in cui opera; - date le sue funzioni di organizzatore del reparto, di coordinatore con altri reparti nonché di responsabile dei rapporti con fornitori e clienti, deve saper utilizzare due lingue straniere e possedere capacità di comunicazione, di comprensione delle esigenze del personale e della clientela e di rappresentazione delle finalità dell'azienda; - associa alla conoscenza del sistema azienda abilità specifiche per le attività connesse alla ristorazione e alla gestione dei servizi di ospitalità, sia per l'aspetto tecnico sia per quello gestionale.

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- Ha specifiche competenze nel campo dell’approvvigionamento delle derrate, del controllo qualità-quantità-costi della produzione e distribuzione dei pasti, dell'allestimento di buffet e banchetti, dell’organizzazione del lavoro e della guida di un gruppo e delle sue relazioni con gruppi o altri servizi. - La padronanza dell'aspetto merceologico, enologico, dietetico dei prodotti utilizzati, delle tecniche di preparazione di piatti e bevande, delle tecnologie del settore gli consentono di fornire risposte adeguate alle esigenze organizzative e produttive delle diverse strutture.

B - TECNICO DEI SERVIZI TURISTICINel settore alberghiero le imprese si propongono quali fornitrici di una vasta gamma di servizi collaterali e complementari a quello tradizionale dell'ospitalità; l’organizzazione di convegni, meetings, mostre trasformano, infatti, le strutture alberghiere in contenitori culturali fruibili dall'intero territorio. In virtù di tali considerazioni, oltre a essere in possesso di una solida cultura di base (storica, geografica, artistica), il tecnico dei servizi alberghieri - possiede specifiche conoscenze tecnico-scientifiche maturate attraverso esperienze di alternanza scuola-lavoro, capaci di tradursi in termini operativi;- ha cognizione di almeno due lingue straniere; - è in grado di organizzare, coordinare e gestire le attività dei singoli reparti e degli uffici ed il sistema informativo aziendale; - ha una formazione superiore nel campo della tecnologia, della comunicazione e dell'animazione culturale, nonché della valorizzazione delle risorse umane e turistiche esistenti in una determinata area; - conosce le attività relative alla programmazione, promozione e vendita dei servizi.

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA ’ E DELL’EFFICACIA DELL’AZIONE DIDATTICA E

RIORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA

PRIMO ANNO 32 ORE SETTIMANALI AREA GENERALE E DI INDIRIZZOSECONDO ANNO 32 ORE SETTIMANALI AREA GENERALE E DI INDIRIZZO

PRIMO ANNO SECONDO BIENNIO 32 ORE SETTIMANALI AREA GENERALE E DI INDIRIZZO

L'AREA COMUNE è l'area della formazione generale che, pur prevedendo in alcuni casi discipline parzialmente differenziate dagli altri ordini di scuola superiore, è configurata in modo tale da raggiungere, alla fine del biennio, una formazione equivalente rispetto agli obiettivi generali del biennio stesso dei diversi ordini della scuola secondaria di secondo grado. La formazione di base deve permettere all'alunno di proseguire gli studi in qualsiasi indirizzo superiore.Modifiche ed integrazioni possono essere effettuate dagli OO.CC. d'Istituto utilizzando le ore di flessibilità per l'esercizio dell’autonomia curricolare proposta.

L'AREA DI INDIRIZZO è il contenitore delle discipline caratterizzanti i diversi indirizzi; fornisce le competenze trasversali ed una prima professionalità intesa come capacità complessiva di conoscere un settore produttivo al di là delle specificità tecnologiche del momento e del micro-settore; vede la partecipazione del discente alla strutturazione del proprio curricolo al fine di svilupparne l'autonomia e la responsabilità delle scelte successive. E' fortemente incentivata l'esperienza in laboratorio dove “si impara lavorando”.

La struttura del curricolo presenta le seguenti caratteristiche:

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a) un’accentuata modularità

b) lo sviluppo di forme di co-progettazione e di gestione congiunta dei percorsi formativi con le Regioni, il mondo del lavoro e il territorio.

c) il mantenimento della qualifica a conclusione del terzo anno.

Per le classi di VECCHIO ORDINAMENTO, si accede al BIENNIO INTEGRATOBIENNIO INTEGRATO (POST-QUALIFICA) 30 ORE SETTIMANALI - 15 ORE AREA COMUNE - 15 ORE DI INDIRIZZO

I corsi post-qualifica offrono agli allievi la possibilità di conseguire una maturità caratterizzata da forti contenuti culturali e professionali. Inoltre la frequenza di una delle previste “aree di professionalizzazione” coordinate e fortemente integrate con l’area professionale di base, consente l’acquisizione di ulteriori e più finalizzate competenze.

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A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno:

1. Area metodologica

Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e appro­fondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecu ­zione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.

Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline

2. Area logico-argomentativa

Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibi­

li soluzioni. Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazio­

ne.

3. Area linguistica e comunicativa

Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:o dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a

quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicati­vi;

o saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;

o curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative cor­

rispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moder­

ne e antiche. Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, co­

municare.

4. Area storico-umanistica

Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed econo­miche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che carat­terizzano l’essere cittadini.

Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri.

Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territo­rio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e stru­menti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea.

Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, reli­giosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.

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Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.

Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologi­che nell’ambito più vasto della storia delle idee.

Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la mu ­sica, le arti visive.

Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue.

5. Area scientifica, matematica e tecnologica

Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della de­scrizione matematica della realtà.

Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.

Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

IL LICEO ARTISTICOQUADRI ORARIO LICEO Nel sistema scolastico nazionale l'Istruzione Artistica rappresenta una particolarità che non trova eguali nelle pari istituzioni europee.Una peculiarità che trova la sua più ampia motivazione nella grande tradizione della cultura e soprattutto dell’educazione artistica del nostro paese.In tal senso i Licei Artistici rappresentano un'esperienza formativa unica, vivace e ricca di iniziative; che sempre più spesso mette a confronto questo tipo di scuole con una realtà operativa che va oltre l'ambito strettamente didattico, confermando e sviluppando questa particolare vocazione alla progettualità e alla potenzialità di comunicazione del visivo, aprendo il Liceo alle innovazioni organizzative e gestionali.

Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti. (art. 4 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere d’arte nei di­versi contesti storici e culturali anche in relazione agli indirizzi di studio prescelti;

cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche; conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e multime­

diali e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici; conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato tecniche

e materiali in relazione agli indirizzi prescelti; conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e della compo­

sizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni;

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conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del patrimonio arti­stico e architettonico.

PERCHE’ IL LICEO ARTISTICO?L'Istituto "Nino Della Notte" è un liceo artistico in provincia di Lecce, nella storica e amena cittadina di Poggiardo che si segnala per la lunga tradizione e per la qualità della propria offerta formativa.Il Liceo Artistico “Nino Della Notte” nasce dall’esigenza di colmare un vuoto tra le istituzioni formative leccesi in ambito artistico. Pur avendo sempre seguito con rigore le prerogative dell’offerta formativa che un Liceo Artistico dovrebbe saper offrire, cioè una presenza significativa dell’area culturale affiancata ad una costante pratica delle diverse forme espressive dell’arte, il Liceo “Nino Della Notte” ha spesso voluto caratterizzare i propri corsi con specifiche aree di approfondimento di alcuni ambiti artistici, sia per offrire una scelta più vicina alle inclinazioni degli alunni, sia per favorire l’inserimento in realtà lavorative contemporanee legate alle Arti visive.PER CHI?Per chi pensa che le arti visive siano il miglior mezzo per esprimersi. Per chi desidera frequentare un liceo artistico che gli sappia garantire la giusta miscela tra formazione teorica e pratica. Per chi desidera imparare le tecniche per interpretare al meglio il linguaggio artistico, senza trascurare un’adeguata base culturale che un liceo sa dare. Per il resto, il talento conta fino ad un certo punto. Perché artisti non si nasce ma si impara ad esserlo, ciascuno poi può trovare la propria forma espressiva migliore. Ciò che conta è la passione e l’impegno.Il Liceo Artistico Statale di Poggiardo, si presenta articolato in due indirizzi di studio: Architettura e Am­biente e Design.

LICEO ARTISTICO: INDIRIZZO ARCHITETTURA E AMBIENTELe metodologie di progetto e le tecniche del disegno, tradizionali e informatizzate, sono i principali contenuti di questo corso di studi di durata quinquennale. Attraverso un’introduzione agli strumenti propri dell’architettura, verranno presi in considerazione gli aspetti storici, estetici, distributivi e funzionali con l’intento di favorire una formazione critica e una disposizione a considerare l’attività progettuale come modo di pensare, flessibile e orientato all’invenzione.L’approccio culturale e tecnicamente qualificato fornisce una preparazione adeguata per lo sviluppo degli studi universitari e parauniversitari nell’ambito dell’architettura, dell’architettura d’interni e dell’urbanisticaPROSEGUIMENTO DEGLI STUDIIl Diploma di Liceo Artistico dà accesso a tutte le facoltà universitarie, i corsi delle Accademie di Belle Arti ed i corsi post-diploma in ambito artistico. Tra le facoltà, alcune delle più attinenti sono il corso di laurea in Architettura, in Disegno Industriale (entrambi prevedono un test d’accesso) e in Beni Culturali. I possibili sbocchi professionali, dopo il diploma, per l’indirizzo “Architettura, Design e Ambiente”, si riferiscono all’ambito della progettazione di arredo e interni.

SBOCCHI PROFESSIONALI

Gli allievi, conseguito il diploma, hanno diverse opportunità d’impiego: editoria, grafica, moda, tessile, desi ­gn, edilizia e progettazione.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:Conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali;Avere acquisito una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da sviluppare (dalle ipotesi iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione;Conoscere la storia dell’architettura, con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione;

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Avere acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca;Acquisire la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e tridimensionale degli elementi dell’architettura;Saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale del progetto;Conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma architettonica.

LICEO ARTISTICO: INDIRIZZO DESIGNL’indirizzo “Design”, di durata quinquennale nasce per fornire ai diplomati conoscenze e competenze da applicare concretamente nel variegato mondo del design. Per design possiamo intendere sia “disegno industriale” che “progettazione” e gli ambiti di applicazione di tali competenze sono numerosi e vari. Recependo le trasformazioni della cultura visiva contemporanea, si propone di superare i chiusi compartimenti disciplinari entro un percorso che affronta i principali temi della comunicazione in un riferimento continuo all’ambito della ricerca artistica. Lo studente, attraverso le attività di laboratorio, ha la possibilità di impiegare tecnologie tradizionali e innovative nella ricerca, nella progettazione e nello sviluppo delle proprie potenzialità artistiche nel settore della progettazione di oggetti e della comunicazione visiva.

PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI

Il Diploma di Liceo Artistico dà accesso a tutte le facoltà universitarie, i corsi delle Accademie di Belle Arti ed i corsi post-diploma in ambito artistico. Tra le facoltà, alcune delle più attinenti sono il corso di laurea in Architettura, in Disegno Industriale (entrambi prevedono un test d’accesso) e in Beni Culturali. I possibili sbocchi professionali, dopo il diploma, per l’indirizzo “Design”, si riferiscono all’ambito del mondo del design declinato attraverso le sue innumerevoli applicazioni (es. graphic design, communication design, web design, etc.).

SBOCCHI PROFESSIONALI

Gli allievi, conseguito il diploma, hanno diverse opportunità d’impiego: editoria, grafica, moda, tessile e tutte le declinazioni del design.Laboratorio design: determinazioni:

Facendo riferimento all’autonomia didattica, all’art. 4 del D.Lgvo 275/99 il Liceo Artistico di Poggiardo utilizza le risorse umane e strumentali assegnate all’Istituto, e in funzione della flessibilità organizzativa, prevede le compresenze di docenti, e organizza attività in contemporaneità e contitolarità degli stessi relativamente al laboratorio artistico del biennio e del laboratorio del design della classe terza su specifico progetto, al fine di attuare le indicazioni delle nuove linee guida dei licei .

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:Conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma;Avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali;Saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-funzionalità-contesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione;Saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale;Conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate;Conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma.

L’ISTITUTO PROFESSIONALE DI POGGIARDO

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QUADRO ORARIO PROFESSIONALEL’identità degli istituti professionali è connotata dall’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento .In linea con le indicazioni dell’Unione europea e in coerenza con la normativa sull’obbligo di istruzione, l’offerta formativa degli istituti professionali si articola in un’area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo. L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. A tale scopo, viene assicurato nel corso del quinquennio un orientamento permanente che favorisca da parte degli studenti scelte fondate e consapevoli.Strumenti organizzativi e metodologiciI percorsi degli istituti professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno.II primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro. In questa prospettiva, assume un ruolo fondamentale l’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza che consentono di arricchire la cultura dello studente e di accrescere il suo valore in termini di occupabilità.L’ampia flessibilità degli orari garantisce, inoltre, la personalizzazione dei percorsi, anche al fine dell’eventuale rilascio della qualifica professionale al termine del terzo anno in regime di sussidiarietà d’intesa con Regioni e Province autonome.Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale. Le discipline dell’area di indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un’adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all’inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.La flessibilità didattica e organizzativa, che caratterizza i percorsi dell’istruzione professionale, è strumento prioritario per corrispondere alle diverse esigenze di formazione espresse dagli studenti e dalle loro famiglie, alla necessità di prevenire e contrastare la dispersione scolastica e assicurare il successo formativo.I percorsi dell’istruzione professionale sono organizzati in modo da favorire organici raccordi in particolare con l’istruzione tecnica e con i percorsi regionali di istruzione e formazione professionale, per garantire i passaggi tra i sistemi. A tal fine vanno valorizzati gli strumenti di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti.I percorsi degli istituti professionali sono caratterizzati da un raccordo organico con la realtà sociale ed economica locale, attraverso relazioni con i soggetti istituzionali, economici e sociali presenti nel territorio, compreso il volontariato e il privato sociale.La metodologia dell’alternanza scuola lavoro è funzionale a questo raccordo sistematico. A tale scopo si assicurano spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze indotte dall’innovazione tecnologica e sociale oltre che dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni e dalle vocazioni del territorio.

L’ISTITUTO PROFESSIONALE DI PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI

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Il corso professionale attivato quest’anno presso il nostro Istituto con indirizzo Produzioni industriali e artigianali forma figure professionali che trovano occupazione nelle imprese pubbliche e private che intervengono nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali .Il Piano di studi di tale percorso prevede tre ore di laboratorio, Tecnologico( Tessuti, oreficeria, arredamento) nel primo biennio con finalità di orientamento L’indirizzo è stato articolato infatti in tre settori:Tecnico dell’industria del mobile e dell’arredamentoTecnico dell’industria orafaTecnico dell’abbigliamento e della modaRisultati di apprendimento comuni a tutti i percorsiI percorsi degli istituti professionali hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate sull’integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storico-sociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento.A conclusione dei percorsi degli istituti professionali, gli studenti sono in grado di:agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali;utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali;riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento;riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture, demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali;individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;riconoscerei principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo;comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, all’organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi;utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi;padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri;utilizzare strategie orientate al risultato, del lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale;compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto l’arco della vita nella prospettiva dell’apprendimento permanente;partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.

Tecnico dell’industria del mobile e dell’arredamento:

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Ha una conoscenza della normativa e delle tecniche operative del disegno tecnico e artistico;Utilizza tecniche manuali che gli consentono di eseguire rilievi di manufatti di qualunque natura, di effettuare schizzi a mano libera e di tradurre in disegno tecnico (anche attraverso l’impiego non specifico del computer) soluzione proprie, ovvero idee progettuali definite da altri;Sa operare, sotto la guida di tecnici del settore, con alcuni tra i più ricorrenti sistemi di produzione (sia artigianali che industriali) di manufatti totalmente o parzialmente composti da materiali lignei, grazie alla specifica esperienza acquisita nei laboratori dell’Istituto;È in grado di partecipare, quale collaboratore non progettista, ad operazioni di arredamento non solo in ambienti civili, ma anche in ambienti destinati ad attività terziarie e commerciali, nonché a manifestazioni fieristiche e affini;Il terzo anno di qualifica professionale è caratterizzato dall’aumento delle ore nelle materie di indirizzo per permettere l’apprendimento delle abilità e conoscenze professionali tra cui:competenze applicative e rielaborative;conoscenze di tecnologie meccaniche, dei materiali, di impiego e funzionamento degli utensili;conoscenze di Pneumatica, Elettropneumatica e Oleodinamica; tecniche di esecuzione e lettura del disegno tecnico-meccanico;uso di software specifici del settore meccanico tecniche C.A.D. (Disegno Tecnico) e C.A.M. (Programmazione automatica);lo studio della storia dell’arte gli attribuisce capacità critiche nell’apprezzare manufatti d’epoca realizzati in legno.

Tecnico dell’industria orafa:

Il Tecnico dell'industria orafa ha competenze, abilità ed esperienze che gli consentono di operare nel settore della produzione orafa, sia autonomamente che in équipe. -ha capacità progettuali, sa sviluppare linee di prodotti ideati dal designer, sa tradurli in prototipi per avviare una produzione d serie; -conosce i materiali, l'uso delle attrezzature e della strumentazione computerizzata;-conosce il ciclo completo di lavorazione e di organizzazione aziendale; -sa elaborare il piano di lavoro nella valutazione dei costi attraverso l'analisi sequenziale delle fasi di lavoro che egli stesso programma;-conosce e utilizza i meccanismi e il codice della comunicazione aziendale e del mercato.

Tecnico dell’abbigliamento e della moda

Il diplomato sa elaborare gli aspetti tecnici, applicativi e comunicazionali richiesti dalla flessibilità del mondo produttivi. Ha capacità' progettuali per opere nei diversificati e mutevolicontesti aziendali. Conosce il ciclo completo di lavorazione e di organizzazione aziendale, i materiali, la tipologia delle attrezzature, l'uso della strumentazione computerizzata. Conosce e sa utilizzare i meccanismi ed i codici della comunicazione aziendale e del mercato. E' in grado di ricercare le soluzioni funzionali alle varie fasi del lavoro.

L’ISTITUTO D’ARTE DI POGGIARDO

QUADRO ORARIO All’interno dell’I.I.S.S. di Poggiardo sono attualmente presenti anche le classi in uscita dell’ ex Istituto Statale d’Arte “Nino Della Notte” con corsi di ordinamento di Arte del Tessuto, Arte dei Metalli e dell’Oreficeria, Disegnatori di Architettura e Arredamento.

CORSI ATTIVATI

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CORSI ORDINAMENTALI:

Arte del tessutoArte dei metalli e dell’oreficeria Disegnatori di architettura e arredamento

Caratterizzati da: Un triennio di indirizzo a scelta tra quelli su indicati al termine del quale viene conseguita la licenza di Maestro d’Arte, dopo un esame interno su tutte le materie di studio relativamente al programma svolto nel terzo anno. Con questo titolo si può accedere al mondo del lavoro Un biennio post-qualifica al termine del quale viene conseguito il Diploma di Arte Applicata, attraverso l’Esame di Stato, e che permette:

- l’accesso a qualunque facoltà universitaria;- l’inserimento nel mondo del lavoro;- una specializzazione mediante corsi di perfezionamento post-diploma (IFTS).

La professionalità di base creata dall’Istituto d’Arte è ovviamente pertinente al mondo della produzione artistica, dell’artigianato culturale ed è perseguita attraverso percorsi formativi incentrati attorno alla Progettazione e alla Attività di Laboratorio, in correlazione e in parallelo con le disciplina dell’area Umanistica e Scientifica.

ARTE DEL TESSUTO

L’insegnamento nella sezione Arte del Tessuto ha lo scopo didattico di orientare l’allievo verso attività artistico-professionali, recuperando le tradizioni e le tecniche artigianali del passato. I programmi di disegno professionale e le connesse esercitazioni di laboratorio, si sviluppano in un piano didattico aperto all’acquisizione di una serie di competenze per ottenere una figura flessibile in grado di confrontarsi nei diversi settori produttivi.L’allievo dovrà essere in grado di sviluppare una proposta progettuale espletando il percorso metodologico intrapreso per approdare ad un progetto definito con rappresentazioni grafiche, disegni esecutivi ed indicazioni sui procedimenti operativi, coerentemente alle conoscenze acquisite nelle esperienze di laboratorio. Le attività pratiche sviluppate nei laboratori, oltre ad essere studio e applicazione di metodologieoperative, sono concepite anche come rivisitazione di culture artistiche artigianali, intese come patrimonio da preservare, perfezionare con le moderne tecnologie e tramandare .La sezione prevede l’insegnamento di tre laboratori: Laboratorio di ARTE della DECORAZIONE e STAMPA dei TESSUTI. Viene insegnata: - la tecnica del BATIK, antichissima arte di origine orientale, che consente di ottenere decorazioni estremamente ricercate e complesse sfruttando la riserva con la cera e la tintura a bagni. Questa tecnica ci permette di utilizzare più colori, applicata su seta o tessuti fini si ottengono risultati splendidi e preziosi poiché questi tessuti ne esaltano la brillantezza e le varietà cromatiche utilizzate. - la tecnica della SERIGRAFIA che permette di riprodurre in serie il disegno o il testo su qualsiasi tipo di tessuto

Laboratorio di ARTE del TESSUTO Qui vengono insegnate le diverse tecniche per la produzione di tessuti per abbigliamento ed arredamento. Si parte da tessuti semplici e si arriva alla creazione di tessuti operati sempre più complessi sia a livello strutturale che decorativo. La produzione dei tessuti avviene dopo aver fatto studi progettuali realizzati mediante approfondite ricerche artistico-estetiche legate ai bisogni della società contemporanea. Inoltre si insegnano e si realizzano tutte le fasi preparatorie per la messa in opera dei telai.

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Laboratorio di ARTE del TAPPETO e dell’ARAZZO Gli alunni imparano le tecniche di lavorazione del tappeto e dell’arazzo usando i telai, numerosi nel nostro istituto;imparano a realizzare piccoli tappeti usando la tecnica del nodo ghiordes per riprodurre il disegno progettato. Al termine dei cinque anni gli allievi hanno la possibilità di:frequentare qualsiasi facoltà universitariaAccedere a corsi di perfezionamento post-diploma;Trovare occupazione presso laboratori artigianali o studi grafici;Avviare un’attività di libera professione nel campo dell’arte applicata

ARTE DEI METALLI E DELL’OREFICERIA

La sezione “arte dei metalli e dell’oreficeria”, oltre a trasmettere specifiche conoscenze della tradizione artigiana ed industriale, mira a far acquisire competenze per interpretare creativamente materiali e forme e ricercare il rapporto ottimale tra forma e funzione. Ideazione, visualizzazione grafica, descrizione tecnica e costruzione del prototipo per la lavorazione in serie o dell'esemplare unico, sono le fasi attraverso le quali si giunge alla realizzazione di semplici manufatti e di oggetti più complessi, quali gioielli, oggetti d’uso e di arredamento, ecc…. Il prodotto finale sarà la sintesi dell’idea e della creatività individuale, arricchita da spunti che provengono dal mondo della cultura e dell’arte.Nell’ambito specifico dell’arte dell’oreficeria, la figura professionale che viene così formata è quella di un vero designer del gioiello, capace di proporre oggetti–simbolo che facciano moda, tendenza, comunicazione. Alla fine del quinquennio l’allievo avrà acquisito, nell’arte della lavorazione dei metalli, competenze da applicare non solo nell’ideazione, progettazione e realizzazione di oggetti d’uso e complementi d’arredo, ma anche nello svolgimento di professioni legate a quei settori del mondo produttivo.La sezione prevede l’insegnamento di tre laboratori:

Laboratorio di SBALZO e CESELLO.SBALZO: tecnica di lavorazione del metallo in lamina per realizzare forme o decori in basso o altorilievo su metallo prezioso, lavorando il materiale con l’aiuto d’utensili d’acciaio “ ceselli” e legno “tasselli”.CESELLATURA: serve a rifinire meglio i contorni e il modellato, ottenuti con lo sbalzo, su lamine quasi preziose usando piccoli scalpelli d’acciaio chiamati “ceselli “.

Laboratorio d’OREFICERIA.OREFICERIA: la lavorazione artigianale dei metalli nobili per la realizzazione di un gioiello o un oggetto, attraverso la saldatura dei pezzi ottenuti e l’arricchimento del monile tramite l’inserimento d’elementi decorativi quali smalti, pietre preziose, pietre dure, ecc.,oppure per fusione

Laboratorio di SMALTI A GRANFUOCO.SMALTI: consiste nel depositare a strati successivi una polvere finissima, costituita di cristalli colorati (POLVERE DI VETRO) con ossidi metallici sull’oggetto che poi è introdotto a più riprese nel forno ad alte temperature (700°-820°) per liquefare la polvere, la quale, una volta cristallizzata assume la colorazione e la lucentezza desiderata.Al termine dei cinque anni gli allievi hanno la possibilità di frequentare qualsiasi facoltà universitaria.Accedere a corsi di perfezionamento post-diploma;Trovare occupazione presso laboratori artigianali o studi grafici;Avviare un’attività di libera professione nel campo dell’arte applicata.

DISEGNATORI DI ARCHITETTURA E ARREDAMENTO

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L’insegnamento nella sezione Disegnatori di architettura e arredamento ha lo scopo didattico di orientare l’allievo in attività artistico-professionali, recuperando le tradizioni del passato, le tecniche specifiche e approfondendo il rapporto con il territorio.Lo scopo prioritario della sezione è impartire un insegnamento che parte dalla metodologia progettuale per poi approdare attraverso verifiche di laboratorio alla produzione di oggetti di design.Nelle esercitazioni progettuali si portano avanti esperienze che dallo studio e rappresentazione della geometria raggiungono lo scopo di far acquisire agli allievi una conoscenza e una capacità immaginativa dello spazio.

La sezione si articola in due attività pratiche di laboratorio:

Laboratorio di MODELLISTICAL’attività di laboratorio verifica la fattibilità di un progetto in forma tridimensionale, altimetrica e metrica con un rapporto di scala appropriata. E’ una fase necessaria e importante in quanto analizza attraverso l’esecuzione di un modello o di un plastico l’effettiva validità progettuale dei complementi d’arredo, oggettistica e sviluppi architettonici sotto l’aspetto estetico funzionale e strutturale.

Laboratorio di EBANISTERIA : L’attività di laboratorio consente di apprendere l’uso delle tecniche di lavorazione del materiale sia con attrezzature manuali sia con attrezzature meccaniche, dal semplice taglio e piallatura alla lavorazione di unioni ad incastro; l’uso del tornio, della squadratrice, della levigatura manuale e della calibratrice; inoltre il laboratorio consente di conoscere visivamente e tecnicamente i materiali d’uso; di verificare la fattibilità dei vari progetti realizzati dagli studenti, tramite la costruzione di oggetti, di particolari tecnici e di modellini.Nel corso dei cinque anni si affrontano temi progettuali sempre più complessi ed articolati, improntati su tematiche che spaziano dall'arredo domestico a quello urbano. Oltre all'apprendimento di tecniche di rappresentazione e successiva progettazione degli oggetti gli allievi proprio per rispondere alle esigenze del mondo del lavoro, svolgeranno qualche esercitazione con tecniche grafiche computerizzate.Al termine del corso di studi gli allievi hanno la possibilità di frequentare qualsiasi facoltà universitaria.Accedere a corsi di perfezionamento post-diploma;Trovare occupazione presso laboratori artigianali o studi grafici;Avviare un’attività di libera professione nel campo dell’arte applicata.

PROFILI IN USCITA E CAMPI D’IMPIEGO

ARTE DEI METALLI E DELL’OREFICERIAPrepara figure professionali altamente qualificate nel campo dei metalli e dell’oreficeria, capaci di utilizzare un metodo di progettazione volto all’ideazione e alla realizzazione di oggetti di oreficeria e di arredo, destinati alla produzione artigianale e industriale.Campi di impiego:Designer, tecnico cad-cam, progettista, orafo, modellista, incastonatore, cesellatore e sbalzatore, tecnico specializzato per smalti a gran fuoco.ARTE DEL TESSUTOPromuove la capacità creativa, operativa ed il senso estetico dei discenti ; mira ad educare l’allievo al metodo progettuale finalizzato all’ideazione di motivi decorativi per la realizzazione di tessuti stampati, decorati ed intrecciati, destinati sia al campo dell’abbigliamento che dell’arredamento.Campi d’ impiego:Progettista , designer di tessuti per industrie tessili o libero professionista, con attivazione di studi di design tessile, laboratori artigianali di decorazione su tessuto o industrie serigrafiche.I corsi di studio dell’ISA “N. Della Notte” risultano differenziati ma tutti terminano con il conseguimento del “diploma delle Arti Applicate”. Tenendo presenti gli aspetti formativi dello specifico corso di studi scelto, la finalità complessiva dell’Istituto è la formazione di un operatore artistico:

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Raccomandazione del Parlamento Europeo, realizzerà altresì ogni iniziativa, anche in collegamento con gli Enti preposti, per rendere effettivo tale obbligo. Le competenze-chiave di cittadinanza trovano dettagliata descrizione all’interno di un documento tecnico ministeriale che sintetizza le indicazioni di metodo e di contenuto per l’assolvimento dell’obbligo scolastico.

In base a tale regolamento, 8 sono le competenze-chiave che la scuola deve trasmettere a tutti gli studenti:

1. Imparare a imparare: gli studenti devono poter sviluppare un proprio metodo di studio e di lavoro 2. Progettare: ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi

significativi e realistici, individuando priorità, eventuali difficoltà e strategie di azione 3. Comunicare: comprendere e trasmettere messaggi di vario genere e complessità, nelle varie forme

comunicative 4. Collaborare e partecipare con gli altri comprendendone i diversi punti di vista 5. Agire in modo autonomo e responsabile, riconoscendo il valore delle regole e della responsabilità

personale 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire e interpretare l'informazione criticamente, valutandone l'attendibilità e l'utilità e

distinguendo fatti e opinioni.

Le acquisizioni delle competenze chiave di cittadinanza sopra descritte fanno capo a quattro assi culturali: dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.

Gli assi prevedono lo sviluppo di competenze certificate.

OBBLIGO DI ISTRUZIONE

ADOZIONE MODELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE

Il Decreto n. 9 del 27 gennaio 2010 ha adottato il modello di certificazione dei saperi e delle competenze acquisiti dagli studenti che hanno assolto l’obbligo scolastico. Detto decreto considera la certificazione uno strumento importante “al fine di sostenere i processi di apprendimento, di fornire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro” e quindi risponde all’esigenza di assicurare alle famiglie e agli studenti informazioni sui risultati di apprendimento declinati in competenze. Il nostro Istituto adotta il modello di certificazione a decorrere dall’a.s. 2009/2010. I Consigli delle seconde classi, al termine delle operazioni di scrutinio finale, per ogni studente che ha assolto l’obbligo di istruzione della durata di 10 anni, compilano il modello di certificato.

OBIETTIVI TRASVERSALI

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PROGRAMMAZIONI DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

Tra Collegio docenti e Consigli di classe l'Istituto già da tempo promuove un'attività dipartimentale, costituita da incontri per ambiti disciplinari, per classi parallele, per gruppi di studio su argomenti specifici al fine di armonizzare le attività di programmazione dei Consigli di classe.

In sede di Dipartimenti vengono individuate annualmente per il biennio le conoscenze, le abilità/capacità e le competenze relative all’obbligo d’istruzione di ciascuna disciplina. Da questa prima fase programmatica scaturisce poi la programmazione disciplinare scandita in Unità/moduli di lavoro.Le programmazioni prodotte dai dipartimenti sono quindi affidate ai Consigli di classe per ogni indispensabile adattamento alle possibilità concrete della classe e dei singoli alunni.

Le programmazioni di dipartimento devono contenere:

BIENNIO (OBBLIGO D’ISTRUZIONE): 1. Asse culturale di riferimento 2. Competenze base, abilità/capacità, conoscenze3. Verifiche: tipo e numero di prove4. Criteri e strumenti di valutazione

TERZO E QUINTO ANNO (RIFORMA) 1. Risultati di apprendimento in termini di competenze2. Articolazione in conoscenze e abilità3. Verifiche: tipo e numero di prove4. Criteri e strumenti di valutazione

QUARTO E QUINTO ANNO (PRE-RIFORMA) a) Finalità della disciplinab) Obiettivi didatticic) Obiettivi didattici specifici di ciascuna classe ovvero

ciclo di classid) Metodologia degli interventi didatticie) Strumenti e mezzi.f) Verifiche e valutazioni

Sono, naturalmente, permesse deroghe e modifiche allo schema esposto, in rapporto ai caratteri specifici dell'insegnamento di ciascuna disciplina e alle scelte didattiche di ciascun dipartimento.

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO AREA UMANISTICA,

LINGUISTICA ED ECONOMICO-GIURIDICA

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO AREA TECNICO-SCIENTIFICA

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO AREA TECNICO-

PROFESSIONALE

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO AREA ARTISTICO-

PROGETTUALE

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PROGRAMMAZIONE CONSIGLI DI CLASSEIl Consiglio di classe deve farsi promotore di una programmazione delle attività educative e didattiche. L'obiettivo rimane quello di migliorare la qualità dell'azione didattica e di effettuare interventi individualizzati tali da prevenire il disagio scolastico. E' possibile organizzare in fase di Consiglio di classe un laboratorio di gruppo per progettare Unità di Apprendimento (UDA) elaborando una Programmazione per competenza. A tal fine l’Istituto ha già avviato nel corso dell’a.s. 2011-12 la formazione dei docenti. Le attività didattiche da svolgere in codocenza devono essere programmate dal Consiglio di classe.

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALESulla base di quanto stabilito in sede dipartimentale, le programmazioni disciplinari individuali vengono redatte dai singoli insegnanti e trasmesse su file elettronici ai Coordinatori dei Dipartimenti verso la fine di novembre.Alla fine dell’anno una relazione analizzerà il percorso didattico svolto, in rapporto al piano di lavoro e agli obiettivi raggiunti.

SCHEMA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE NUOVO ORDINAMENTO

- Analisi della situazione di partenza- Quadro delle competenze- Contenuti specifici- Metodologie- Modalità di recupero e di eventuale valorizzazione delle eccellenze- Verifica e valutazione degli apprendimenti

SCHEMA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MODULARE PRE-RIFORMA

- Presentazione della classe- Definizione degli obiettivi didattici (conoscenze e abilità che lo studente dovrà acquisire al termine del

processo)- Accertamento dei prerequisiti (conoscenze e abilità che lo studente deve avere per affrontare il lavoro

proposto)- Contenuti (scelti fra quelli previsti dai precedenti programmi ministeriali sulla base del criterio della

significatività rispetto all'economia della disciplina e della rispondenza alle esigenze formative della classe).- Metodologie didattiche. Strumenti e mezzi. Indicazione dei tempi previsti - Verifiche formative. Verifica sommativa. Valutazioni

Metodologia degli interventi didattici. Strumenti.La scelta di una metodologia è fondamentale per la realizzazione di qualsiasi progetto didattico teso alla valorizzazione della persona umana. Nello sviluppo dell’attività didattica, in relazione alle caratteristiche degli argomenti presi in esame, alla necessità della classe, al livello di competenza raggiunto o da potenziare si utilizzeranno metodi e strumenti didattici di diverse tipologie. Nel passaggio ai nuovi ordinamenti degli Istituti Professionali si sottolinea l'importanza della didattica laboratoriale. La laboratorialità non va intesa unicamente come una tecnica confinata ad un luogo fisico o alla presenza di un docente tecnico-pratico, bensì come un approccio metodologico-didattico innovativo che dovrebbe coinvolgere tutte le discipline per attivare processi didattici che consentano di superare l'atteggiamento di passività che può caratterizzare il comportamento degli allievi nelle lezioni frontali.

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4) Rafforzare le politiche in materia di pari opportunitàNell’ambito di tali strategie complessive che si stanno attuando, il mondo della formazione è chiamato a dare il proprio contributo, in particolare l’I.P.S.E.O.A. di Otranto tenuto conto del contesto territoriale nel quale opera e verificato che nell’ultimo ventennio l’attività preminente in alcune zone del Salento sviluppatasi particolarmente risulta quella del terziario, in modo tale, da mostrare evidenti e profondi mutamenti strutturali, che hanno determinato un innalzamento della qualità della vita e del benessere socio-economico.Nell’ambito del terziario particolare sviluppo ha avuto il settore del turismo e della ristorazione, e precisamente negli ultimi anni sono esplosi i fenomeni del catering e banqueting, tali da richiedere specifiche competenze, in grado di rispondere ad una nuova organizzazione del lavoro. Pertanto proprio da tali esigenze, nasce la necessità di pianificare un intervento formativo per i nostri alunni in questo specifico settore della ristorazione.Il Liceo Artistico di Poggiardo in collaborazione con le imprese, gli enti e gli ordini professionali propone un progetto di “alternanza scuola lavoro” per realizzare un percorso per le figure che si formano in istituto. É un percorso che si articola in moduli di formazione sia in aula, in azienda o studi specialistici: i primi si svolgeranno presso l’istituto e sono finalizzati all’acquisizione di conoscenze generali; i secondi si tengono in collaborazione con l’azienda ed hanno l’obiettivo di far acquisire conoscenze e competenze di base e professionali che consentono allo studente di svolgere un ruolo attivo e da protagonista nella realtà lavorativa e sociale.

PROFILI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO (EX 3^ AREA) a. s. 2012/2013

Documenti sull'Alternanza Scuola-Lavoro:

Linee guida Alternanza: il documento illustra le fasi del progetto Alternanza-Scuola Lavoro VI edizione (2008 - 2011). I documenti allegati riassumono i criteri direttivi indicati nell'accordo-quadro sottoscritto il 9.7.2003 tra USR Puglia, Regione Puglia, Confindustria Puglia e Unioncamere per la realizzazione di percorsi assistiti di alternanza scuola-lavoro (a.s. 2008/2009), individuando i settori strategici dell'economia pugliese sui quali i percorsi saranno in prevalenza sviluppati. Comunicato_alternanza.

Schede adesione per l'attivazione dei progetti di Alternanza, scheda di adesione ai percorsi attuati in IFS e la scheda per la certificazione delle competenze. Accordo_quadro tra Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Regione Puglia, Confindustria Puglia, Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia e SPEGEA per favorire l'attuazione di modelli di alternanza scuola-lavoro da attuarsi sotto la responsabilità di una istituzione scolastica o formativa.

Protocollo di intesa tra Regione Puglia - MIUR - MLPS per sostenere in via sperimentale un processo finalizzato all'individuazione di soluzioni innovative relative al sistema di istruzione e formazione professionale.

Con apposito protocollo d’Intesa, stipulato in data 13 dicembre 2010, la Regione Puglia e l’Ufficio Scolastico Regionale hanno convenuto sulle modalità di Percorsi biennali di qualifica relativa alla realizzazione della III area Professionalizzante per gli studenti iscritti alle IV classi degli Istituti Professionali di Stato, che diventeranno V classi nell’A.S. 2011/2012 a valere sull’Asse IV (Capitale Umano) del POR Puglia F.S.E.

Il percorso formativo è unitario, su progettazione biennale, ed è articolato su 600 ore complessive: 180 vengono riconosciute come crediti per competenze acquisite nel curriculo e attestate

dall’istituto; 180 sono costituite da formazione in aula; 240 sono costituite da stage, delle quali 120 ore vengono riconosciute come ulteriori crediti per

attività laboratoriali relative al curricolo ovvero per forme di raccordo tra scuola e mondo del lavoro

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(stage, tirocini, impresa formativa simulata, alternanza scuola-lavoro, ecc.), e sono attestate dall’istituto.

Allegato A- (Azione 2) Percorsi biennali di qualifica: Tabella di ripartizione oraria per annualità

I annualità (IV classi)

inore

II annualità (V classi)

in ore Totalein ore

Ore diformazione

di aula180

Comp.Base

per competenze di base 40(*) per competenze di base 20(*) 60(*)

Comp.Tecnico-prof.li

per competenzeprofessionalizzanti

50(*) per competenzeprofessionalizzanti

70(*) 120(*)

crediti180

Comp.Base

per credito nei moduli base dell’Area comune

40 per credito nei moduli base dell’Area comune

20 60

Comp. Tecnico- prof.li

per credito nei moduli dell’Area di indirizzo

50 per credito nei moduli dell’Area di indirizzo

70 120

stage240 In azienda 60(*) In azienda 60(*) 120(*)

per credito secondoquanto precisatonell’art.4, comma 1 del protocollo d’intesa

60 per credito secondo quanto precisato nell’art.4, comma 1del protocollo d’intesa

60 120

Totalein ore 300 300 600

Totale competenze di base 120 - di cui riconosciute come crediti 60Totale competenze tecnico professionalizzanti 240 - di cui riconosciute come crediti 120Totale ore stage 240 - di cui riconosciute come credito 120Le ore contrassegnate da (*) sono a valere sulle risorse del PO FSE 2007-2013 Asse IV Capitale Umano – tramite il presente Avviso.

Elemento fondante del sistema è la possibilità di certificare le competenze acquisite dagli allievi nell’ambito del curriculo scolastico, ai fini del raggiungimento del monte ore necessario all’acquisizione della qualifica finale. L’Istituto pertanto ha proceduto già nel corso dell’a.s. 2010/2011 alla “curvatura” del curriculo verso la specificità della qualifica in uscita dalla III area e, in fase di strutturazione del sistema di valutazione degli apprendimenti, ha integrato l’elemento della certificazione delle competenze acquisite anche in termini di quantificazione di unità orarie.

DETERMINAZIONE PROFILI:

PER LE CLASSI QUINTE:

SECONDA ANNUALITA’: “ESPERTO NELLA GESTIONE DI NUOVE FORME DI TURISMO” – Agriturismo, B&B, Benessere, Masserie e Parchi

PER LE CLASSI QUARTE:

PRIMA ANNUALITA’: “ESPERTO NELLA GESTIONE DI NUOVE FORME DI TURISMO” – Agriturismo, B&B, Benessere, Masserie e ParchiSintesi del progetto

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-esplicitandone la coerenza con gli orientamenti strategici del piano, -indicando dove e come reperire le risorse finanziarie, strutturali ed umane necessarie.

PROGETTI E PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ PER ILPROGETTI E PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ PER IL MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

2013-20142013-2014

RETIIl nostro Istituto ha aderito:

- alla costituenda rete di scuole per la realizzazione del Progetto “LA CULTURA DELLA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI SERVIZI AL PUBBLICO”, nell’ambito del bando di concorso nazionale, “Cittadinanza, Costituzione e Sicurezza”; destinato alle scuole di ogni ordine e grado e finalizzato alla promozione della cultura della sicurezza nella comunità scolastica e nella società civile (Decreto ANSAS n. 45 del 10 febbraio 2011) La rete delle scuole risulta così costituita: “.I.P.S.E.O.” di Santa Cesarea Terme ( Scuola capofila), “I.P.S.S.E.O.A” di Otranto, “I.P.S.S.E.O.” di Ugento, Istituto Professionale “De Pace” di Lecce, “I.P.S.S.E.O.A” di Castellana Grotte.

- alla RETE “Il Veliero Parla...n...te – Le scuole che fanno i libri” La rete è aperta a scuole di base e secondarie di secondo grado che fanno libri (anche digitali) e considerano la promozione della lettura e l’educazione alla creatività impegno fondamentale del loro progetto formativo.

PROGETTI

PROGETTI PON FSE E FESRI Programmi Operativi Nazionali sono strumenti finanziari ideati per sostenere l’innovazione e la qualità del sistema scolastico e ridurre il divario tra le aree territoriali del Paese e dell’Unione Europea più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo. Si tratta di un vasto piano di sostegno finanziario per lo sviluppo del sistema di istruzione e formazione delle regioni del Mezzogiorno ( Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) che si propone di sviluppare la capacità diagnostica e i dispositivi per la qualità del sistema scolastico, migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti, migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani, accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società dell’informazione nella scuola, promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale, migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita.L’Istituto aderisce alle misure del Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo” 2007-2013, a titolarità del Ministero della Pubblica Istruzione e cofinanziate dal FSE. Per quanto attiene alle singole azioni ed alla loro effettiva realizzazione si fa riferimento alle modalità ed ai tempi degli avvisi di partecipazione, delle relative autorizzazioni e quindi dei finanziamenti da parte degli organismi competenti.In ogni momento dell’anno scolastico, comunque, tutte le notizie circa le azioni del PON in attesa di autorizzazione e/o autorizzate e/o avviate saranno disponibili in un’apposita sezione del sito web dell’Istituto.

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OB

ACCOGLIENZA

Nelle prime classi l'incontro con l'alunno tenderà a favorire l'interazione consapevole tra il soggetto-studente e l'organizzazione-scuola attraverso la scoperta delle finalità e delle regole di funzionamento dell'istituto, dei ruoli e delle funzioni dei soggetti che vi operano, dei percorsi formativi ipotizzati e dei relativi esiti, dichiarati nel P.O.F.Si deve analizzare la situazione di partenza dell'alunno allo scopo di sostenerlo nella messa a punto di strategie, tenendo conto del suo "già lì mentale" per superare le difficoltà e, in seguito, verificare l'esperienza realizzata per ridefinire il suo percorso con consapevolezza.Tenendo presente che l'alunno ha fiducia in se stesso quando ritiene di disporre di un repertorio sufficientemente sviluppato di competenze; è soddisfatto nel valutare le sue competenze in riferimento al rendimento scolastico; conosce cosa si richiede per raggiungere determinati obiettivi scolastici; realizza comportamenti nella speranza del successo; non sperimenta ansia nelle situazioni scolastiche; e, al contrario, sperimenta poca fiducia in sé quando reputa di non disporre, nella maggior parte delle situazioni, delle competenze richieste; é scontento nel valutare le competenze in suo possesso; ignora metodi e azioni per il raggiungimento delle mete scolastiche; non sviluppa aspettative di successo; è colpito frequentemente da stati di ansia nelle diverse situazioni di rendimento, si deve cercare di favorire l'autostima, cioè l'acquisizione della fiducia dell’alunno nelle proprie capacità.Accettando il compito assegnatogli, si deve riconoscere come persona capace di svolgerlo e di accettare il proprio prodotto. Deve reagire costruttivamente alle difficoltà, chiedendo aiuto all'insegnante e/o ai compagni di fronte all'errore, disponibile a discuterne, ad ammetterlo accettando l'aiuto esterno, a correggerlo, a modificare e/o rivedere il proprio giudizio, a trovare soluzioni nuove, a comunicare agli altri il risultato del proprio lavoro. Si deve favorire la crescita nell’alunno dell’autonomia di pensiero e personale in modo da farlo interagire efficacemente con l'ambiente, relativamente agli oggetti, all'insegnante, ai componenti del gruppo classe.Si deve far leva sulla partecipazione vista come capacità di relazionarsi con gli altri, di accettare di stare con gli altri, di riconoscere e accettare negli altri tempi e modi di lavorare diversi, bisogni diversi, opinioni diverse, culture diverse, di essere disponibile a modificare il proprio ruolo nel gruppo in funzione al compito, di apprezzare il contributo degli altri, di provare piacere a stare con gli altri.Si deve cercare di produrre interesse cioè di far acquisire un rapporto attivo con il sapere, di stimolare la curiosità verso i contenuti e gli strumenti per l'acquisizione del sapere, di individuare i propri interessi, di provare piacere nell'attività svolta attraverso il controllo del processo di apprendimento, di manifestare nuovi bisogni culturali.Attraverso lo studio e la creazione di mappe concettuali e disciplinari il docente deve elaborare e utilizzare una concezione della disciplina come "timone" per muoversi e orientarsi nel mondo, grazie al suo valore di mediazione simbolica con la realtà (unità del sapere, interdisciplinarietà ecc.). Ciò permetterà ai docenti di maturare un percorso che, partito da una didattica spesso ancorata a concezioni di tipo contenutistico e/o metodologico, è giunto, attraverso l'analisi di una didattica orientata ad abilità e competenze inter o transdisciplinari, ad una didattica per concetti, caratterizzata dal "già lì mentale" del ragazzo, cioè da un 'vissuto' di cui tener necessariamente conto particolarmente in interventi rivolti a soggetti a rischio di dispersione scolastica.

ORIENTAMENTO

Le attività di orientamento, trasversali a tutto il percorso formativo, si svolgono in tre fasi particolari: orientamento rivolto agli alunni della scuola media (progetto continuità), orientamento in itinere, orientamento per l’ingresso nel mondo del lavoro e per gli studi universitari.

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ATTIVITA' DI ORIENTAMENTO TRA SCUOLA MEDIA E SCUOLA SUPERIORE- Incontri fra referenti delle diverse scuole del territorio, nell’esigenza di scambiarsi adeguate informazioni relative al Piano dell'Offerta formativa di ogni scuola coinvolta e alle specifiche metodologie poste in atto.

- Incontri tra docenti dei rispettivi dipartimenti disciplinari nell'esigenza di fissare le competenze che gli utenti devono avere in uscita (dalla Scuola Media) e quindi in ingresso (nella Scuola Superiore) e strutturare, perciò, prove di accertamento disciplinare.

- Incontri fra referenti nell'esigenza di progettare un curricolo verticale (III Media- I superiore) basato sui nuclei fondanti delle diverse discipline e che preveda la strutturazione di una scheda da cui emergano i punti di forza del singolo utente. Si rileva, quindi, la necessità di una progettazione integrata che, mirando necessariamente al pieno successo formativo nel completo rispetto delle peculiarità del singolo utente, richieda il coinvolgimento non solo delle scuole interessate, ma anche degli Enti territoriali ed altre Agenzie ai fini della realizzazione di un più ampio “Progetto di Vita”.

LE INIZIATIVE NELLA SCUOLA SUPERIORE FASE DI ACCOGLIENZA, DIAGNOSI E SOSTEGNO: gli esiti servono per stabilire l'assetto definitivo della programmazione didattica e impostare l'osservazione in vista di un eventuale ri-orientamento.

FASE DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE E DEL RI-ORIENTAMENTO: attraverso lo svolgimento degli insegnamenti di ciascun indirizzo occorre da un lato promuovere azioni di sostegno utili a consolidare le scelte effettuate e dall'altro far emergere elementi utili per eventuali iniziative di ri-orientamento.

FASE DEL RI-ORIENTAMENTO: vengono effettuate analisi sugli esiti dell'osservazione condotta nei mesi precedenti e, con il coinvolgimento degli studenti e delle famiglie, si ricerca la soluzione ritenuta più idonea per ciascun caso.

FASE DELLA CERTIFICAZIONE: alla fine dell’anno scolastico per tutti coloro che manifestano l'intenzione di passare ad un altro indirizzo di studio o alla formazione professionale o che scelgono di non proseguire è prevista la certificazione attestante le competenze acquisite. E' redatta su modello ministeriale che indica le competenze acquisite e assume valore di credito per le future esperienze formative.La certificazione assume particolare rilievo non solo per attestare l'assolvimento dell'obbligo di istruzione, ma soprattutto perchè nell'ambito del sistema dei debiti/crediti formativi è necessario accertare il possesso dei crediti formativi.

In merito ai “PASSAGGI” (passerelle), l’USR Puglia stabilisce:“Sono legittimati i trasferimenti in corso d’anno (giusta C.M. 101 del 30.12.2010) solo nei confronti di alunni provenienti dalla classe corrispondente del medesimo ordine, tipo ed indirizzo di studio. Non è consentito, nel corso dell’anno scolastico, invece, il passaggio di alunni per classe corrispondente a quella frequentata, provenienti da istituto di ordine, tipo e indirizzo diverso. Detto passaggio, pertanto, a norma dell’art. 24 dell’O.M. n. 90 del 21.5.2001, è consentito solo previo lo svolgimento di esami integrativi su materie o parti di materie non comprese nei programmi del corso di studio di provenienza, da effettuarsi prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.”

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POLITICHE DI INCLUSIONE

L'I.I.S.S. di Otranto e Poggiardo registra una significativa presenza di alunni diversamente abili che, alla fine del percorso di studi, raggiungono maggiori livelli di autonomia personale e relazionale, sviluppano senso di autoefficacia e sentimenti di autostima e acquisiscono specifiche capacità professionali e abilità strumentali spendibili nel mondo del lavoro.Tutti i soggetti che operano nell'Istituto (Dirigente Scolastico, docenti, personale non docente) sono impegnati nel processo di inserimento e di integrazione degli alunni diversamente abili dal loro ingresso a scuola al passaggio nel mondo del lavoro attraverso la messa in atto di percorsi personalizzati ispirati al nuovo modello sociale della disabilità, l'ICF, l'International Classification of Functioning, che si propone come un modello di classificazione bio-psico-sociale attento all'interazione tra la capacità di funzionamento di una persona e il contesto sociale, culturale e personale in cui essa vive.Nel rispetto della legge n.170 dell’ 8.10.2010 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico), la scuola è particolarmente attenta nel ricercare le metodologie didattiche adeguate alle specifiche caratteristiche ed esigenze degli alunni che presentano disturbi specifici quali dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia.Nel corrente anno scolastico, in riferimento alla Direttiva Ministeriale del 27.12.2012 (Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica) e alla Circolare applicativa n.8 del 6 marzo 2013, ampi spazi di dialogo e di problematizzazione porteranno alla riconcettualizzazione dei bisogni educativi e formativi e alle relative implicazioni sull’organizzazione scolastica e didattica.I concetti chiave che guidano l’avvio di una progettualità nel nostro Istituto in tale direzione sono:

- non solo disabilità o DSA ma anche altri allievi con difficoltà che stanno al di fuori di un’attenzione istituzionale (altri disturbi evolutivi specifici e svantaggio socio-economico linguistico, culturale);

- corresponsabilità dei docenti curricolari;

- uso problematizzato e contestualizzato di strumenti e metodologie in un ambiente di apprendimento scomponibile e riorganizzabile;

- elaborazione di un approccio didattico unico ma non uniforme valido per tutta la classe;

- collegamento tra scuole e reti del territorio per il superamento delle difficoltà logistiche, economiche, organizzative su cui ci si confronta quotidianamente.

Per perseguire una politica di inclusione, l’Istituto ha costituito un Gruppo di lavoro e di studio di Istituto denominato Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI), sostitutivo dell’attuale GLHI, che svolgerà le seguenti funzioni:rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali presenti nella scuola;individuazione risorse umane e materiali utili per predisporre interventi di inclusione;focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli Consigli di classe in riferimento anche ai Pianididattici personalizzati;rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività dell’Istituto;elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES.

Il GLI è suddiviso nelle seguenti sezioni: Disabilità certificate: minorati vista, minorati udito, psicofisici Disturbi evolutivi specifici: DSA, ADHD/DOP, Borderline cognitivo, altro

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Eccellenze: studenti con ottimi risultati, capaci di studiare e di gestire il proprio tempo, adeguati nelle scelte e nel percorso che si trovano svantaggiati in un contesto classe con profili più bassi

Svantaggio: socio-economico, linguistico-culturale, disagio comportamentale/relazionale, altro

Tecnologie: strumenti tecnologici inclusiviÈ costituito da docenti di sostegno e docenti curricolari che dovranno operare in ciascuna sezione come punto di riferimento privilegiato sia all’interno che all’esterno della scuola, capaci di relazionarsi e di rendere contemporaneamente permeabile e leggibile il sistema nonché fare da raccordo con le Istituzioni territoriali per progetti di formazione, prevenzione, tutoraggio, monitoraggio, diffusione di buone prassi, ecc.All’interno del GLI ci sono anche gli operatori dell’ASL (psicologo e assistente sociale) che contribuiranno alla gestione delle problematiche di competenza, in particolare, psicologiche e di assistenza sociale e faciliteranno il raccordo con i Servizi sociali e sanitari del territorio per l’implementazione di azioni di sistema.I rappresentanti dei genitori degli studenti favoriranno un processo di collaborazione continua con la famiglia per meglio comprendere le interconnessioni dei diversi fattori che determinano o mantengono bisogni educativi speciali nonchè rispondere in modo inclusivo, efficace ed efficiente alle difficoltà. Il GLI sarà coordinato dalla funzione strumentale “Per una scuola inclusiva” che provvederà ad organizzare le attività del GLI e sarà il referente per qualsiasi problema relativo ai BES.

FORMAZIONE IN SERVIZIO DEL PERSONALE SCOLASTICO

I docenti sono il cardine del miglioramento della scuola e le possibilità di successo dell’innovazione scolastica sono legate strettamente alle professionalità che in essa operano.

Pertanto, la formazione per i docenti in una scuola in continua evoluzione è fondamentale e processi di aggiornamento efficaci sono importanti leve nelle strategie di innovazione.

FINALITA’ E OBIETTIVI

L'Istituto si propone principalmente di promuovere la qualità della scuola in termini di innovazione e cooperazione tra le diverse componenti. Le attività formative devono pertanto avere come obiettivo quello di migliorare la professionalità docente attraverso:

- l’aggiornamento del personale sulle trasformazioni della scuola e la normativa che interviene nel rapporto con la pubblica amministrazione;

- l’approfondimento di ogni materia utile all’acquisizione di nuovi strumenti e metodi (le nuove tecnologie multimediali, LIMM, ecc.) ;

- l’approfondimento degli aspetti metodologici-didattici e cognitivi comuni alle diverse discipline, non disgiungendo gli aspetti relazionali da quelli di apprendimento;

- l’aggiornamento/miglioramento delle conoscenze teoriche e pratiche relative alla relazione con l’alunno, la classe, le famiglie, il territorio, i referenti istituzionali e all’handicap.

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PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI A.S. 2013/2014 Corsi di formazione sull'utilizzo del Registro elettronico.L'Istituto svolge come Presidio per la formazione nell’ambito dei Piani nazionali [email protected], Poseidon, Italiano e Lingue, attività di formazione in presenza per la disseminazione e la valorizzazione didattica dei materiali formativi prodotti nell’ambito dei Piani nazionali Poseidon, Italiano, Lingue e progetti per lo sviluppo della società dell’informazione ICT.

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

COMITATO GENITORI

DOCUMENTO PROGRAMMATICO

Il rapporto Scuola-Famiglia riveste con l’introduzione del Piano dell’Offerta Formativa, documento che costituisce la carta di identità di ogni Istituzione Scolastica, nuova rilevanza. Al di là delle forme consuete di incontro con le famiglie per le comunicazioni inerenti la valutazione dell’allievo, occorre inventare nuove formule di raccordo che rendano partecipi i genitori del processo di definizione e costruzione dell’offerta formativa; un percorso che mira a creare “legami”, senso di appartenenza e “consenso” delle famiglie verso la scuola.

Tenendo conto che:- la scuola si trasforma in una realtà aperta,- tutto il personale scolastico è impegnato alla massima disponibilità nei confronti dell’utenza,- la valutazione degli studenti diventa trasparente, leggibile e, quindi, controllabile,- l’I.I.S.S. di Otranto e Poggiardo rinuncia al privilegio dell’autoreferenzialità, desidera il giudizio esterno,

poiché considera la “critica” una risorsa, non una diminuzione di prestigio,- l’informazione alle famiglie diventa comunicazione con le famiglie, la quale non deve essere terminale,

ma deve accompagnare in itinere la frequenza scolastica,- i comportamenti dei ragazzi hanno in larga parte origine domestica (non si ottengono modificazioni, se

necessarie, se non si interviene anche sulle dinamiche familiari),- bisogna ulteriormente valorizzare il ruolo del C.I.C. (Centri di informazione e consulenza) realtà

operante da qualche anno nel nostro Istituto,- il coinvolgimento attivo della famiglia per migliorare la qualità del servizio,- la famiglia coinvolta migliora se stessa e le sue dinamiche interne e modifica la cultura del diploma in

cultura della produttività scolastica,i rapporti con le famiglie vanno ricostruiti alla luce di queste premesse.

La Scuola attiva l’incontro con i genitori e sollecita gli incontri con le singole famiglie tutte le volte che ciò si rende necessario; le avverte in caso di assenze prolungate o sospette; promuove incontri triangolari tra Scuola/Famiglia/C.I.C. ogni qual volta si rende conto che da sola non riesce a risolvere i problemi; fornisce ai genitori informazioni chiare, esaurienti, puntuali, prive di ambiguità; chiede ai genitori ogni notizia utile per la migliore riuscita del suo lavoro ed ogni aiuto per risolvere i problemi dei ragazzi. Le famiglie, a loro volta, si sforzano di fornire una reale collaborazione e non esauriscono il loro rapporto con la Scuola nella episodicità degli incontri ufficiali.

L’incontro con i genitori deve essere l’occasione per promuovere ed incentivare il progresso scolastico dei ragazzi.Si deve passare dalla sporadicità dei rapporti alla collaborazione sistematica e capillare.

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La scuola si impegna a coinvolgere i genitori in ogni fase in cui si attua la progettualità di Istituto sia direttamente che indirettamente, attraverso incontri e comunicazioni scritte, attraverso le seguenti fasi di raccordo: rilevazione aspettative, progettazione dell’offerta formativa, informazione periodica, rilevazione della qualità percepita e valutazione del piano, azioni di counseling.

Dall’a.s. 2009/10 l’Istituto ha attivato il Servizio di comunicazione della scuola con invio di SMS alla famiglia. Il servizio permette la comunicazione immediata della scuola con la famiglia ed è completamente gratuito. E' a disposizione degli studenti e dei genitori sul sito www.ipsseoaotranto.le.it la modulistica per gli adempimenti amministrativi e di segreteria.E' in corso, inoltre, sul sito web “l'operazione trasparenza”, per la pubblicità delle assenze del personale. Da quest’anno è attiva la procedura Registro On Line per la compilazione da parte dei docenti e la consultazione on line, da parte delle categorie interessate, delle valutazioni periodiche e delle assenze degli studenti. D'intesa con le Scuole Primarie e i Comuni di riferimento l'Istituto faciliterà la consultazione di tali informazioni via internet alle categorie interessate.Infine, le attività della Scuola e i progetti extra-curricolari sono documentati e visibili sulla nostra pagina Facebook e su Youtube.

CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE STUDENTESCAL'autonomia scolastica con il potenziamento dei momenti di progettualità e di gestione collegiale a livello locale, rappresenta un'importante occasione per una sempre maggiore partecipazione degli studenti alla vita scolastica, per una loro inclusione attiva e responsabile in tutti i momenti del percorso formativo e in tutti gli aspetti del sistema educativo.

CENTRO DI INFORMAZIONE E CONSULENZA (C.I.C.)Il C.I.C. è uno sportello di ascolto, finalizzato a un'azione di consulenza sia psicologica sia formativa-informativa. Lo sportello è rivolto a tutte le componenti scolastiche e, in particolar modo, agli studenti; è accessibile in orario scolastico, sia in tutte le sedi di Otranto che nell’Istituto di Poggiardo.

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INDICE

Mappa generale p. 2Il Piano dell’Offerta Formativa p. 4

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA p. 5

Memoria storica e attuale p. 5- Otranto e Poggiardo- Chi siamo

SCUOLA E TERRITORIO p. 7- Analisi dei bisogni formativi- Rapporti e collaborazioni

RISORSE p. 12- Risorse umane- Risorse strumentali- Risorse finanziarie - Risorse strutturali

STRUTTURA E CONTENUTI DELL’OFFERTA FORMATIVA p. 13Premessa

PROGETTAZIONE CURRICOLARE p. 14- Nuovo impianto formativo/ Struttura del percorso quinquennale p. 14 - Obiettivi formativi generali p. 15- Profilo culturale in uscita p. 16- Profilo professionale in uscita p. 17- Quadro orario annuale della riforma I.P.S.S.E.O.A. p. 19- Specificità dei percorsi formativi attuali (1) – Nuovo ordinamento p. 19- Impianto formativo classi 1^-3^ p. 19- Qualifiche professionali di IeFP p. 20- Specificità dei percorsi formativi (2) – Vecchio ordinamento p. 22- Impianto formativo classi 4^-5^ p. 22- Miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’azione didattica e riorganizzazione del tempo scuola p. 23- Quadri orario settimanali I.P.S.S.E.O.A. p. 28- Progettazione curricolare e quadri orario I.I.S.S. Poggiardo p. 28

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA p. 39

ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE p. 43- Programmazione d’Istituto p. 43- Finalità, obiettivi principali dell’istituto p. 43- Adozione modello certificazione competenze di base p. 44- Obiettivi trasversali Istituto Professionale p. 44- Programmazione dei Dipartimenti Disciplinari p. 45- Programmazione consigli di classe p. 46

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- Programmazione disciplinare individuale p. 46- Metodologia degli interventi didattici. Strumenti. p. 46- Linee Guida Riforma p. 47- La Valutazione p. 47

AMBITI DELL’OFFERTA FORMATIVA p. 47- Opportunità educative e percorsi didattici scelti per migliorare p. 47l’offerta formativa - Progetti 2013-2014 p. 47- Alternanza scuola-lavoro p. 47- Profili di alternanza scuola-lavoro (ex 3^Area) p. 48

PROGETTAZIONE EXTRA-CURRICOLARE p. 50- Reti p. 51- Progetti 2013-2014 p. 51- Progetti PON, FSE, FESR p. 51ACCOGLIENZA p. 52ORIENTAMENTO p. 52POLITICHE PER L'INCLUSIONE p. 54FORMAZIONE IN SERVIZIO DEL PERSONALE SCOLASTICO p. 55RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA p. 56CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE STUDENTESCA p. 57C.I.C. p. 57ALLEGATI p. 58

- Patto educativo di corresponsabilità - Regolamento di disciplina - Statuto delle studentesse e degli studenti - Organigramma 2013/2014

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