il caffè corretto gennaio 2012

12
edico, appassionato di storia e Mtradizioni locali, ex Direttore del Museo della Maschera di Pulcinella, giornalista e curatore di rubriche gastronomiche su diverse testate nazionali. Già Consigliere Comunale e Sindaco della città. Dottor Esposito, cosa augura ad Acerra e agli Acerrani per questo nuovo anno? Da cittadino auguro un anno che possa essere portatore di certezze, soprattutto sociali, in questo momen- to di crisi nazionale ed internazionale. Da ex amministratore, invece, spero nell'avvento di una politica che sia capace di governare l'ordinario presente, ponendo le basi per un futuro che riscatti la situazione odierna e che sappia affrancarsi dalla sua incapacità di pensare a tutti, anziché al particolare. Dal punto di vista culturale, che fase stiamo attraversando? Abbiamo grandi risorse, ma la Cultura non vive di sole parole, ha bisogno di iniziative valide, che possano durare a lungo, grazie anche ai finanziamenti. È necessario che questi ultimi, messa da parte l'ipotesi che possano provenire dal Pubblico, derivino dal Privato; insomma auguro e mi auguro il risveglio di una sorta di mecenatismo culturale. Occorre met- Gennaio 2012 ari lettori, ciò che sto per dirvi Cforse vi sorprenderà… Già, con questo mio editoriale vado via! La mia è una decisione sofferta ma “doverosa”, direi quasi naturale... Vado via perché è giunto il momento, la mia “missione” è terminata! La mia presenza è servita da ispirazione, da pungolo, da incoraggiamento, da sprone a questa nascente creatura, da guida “spirituale” a questa, per certi versi, “folle” avventura! Ne sono stato un po' il padre, il saggio che consiglia, che stimola, che aiuta a crescere. Ma arriva il momento, per ogni genitore, di lasciar camminare i figli con le proprie gambe, di lasciare che essi si cimentino con il mondo, che conoscano la realtà e la vivano, anche eventualmente commettendo degli errori. “Il Caffè Corretto” è cresciuto, e tra un mese compirà un anno! È cresciuto e lo dimostrate voi che sempre più numerosi ci seguite, lo dimostrano i vostri attestati di stima e di affetto e quelli “sinceri” degli addetti ai lavori. Probabilmente il nostro periodico non avrà ancora la maturità della maggiore età, ci saranno nuove cose da apprendere ed altre sicuramente da migliorare, ma non è più il neonato da proteggere, da difendere, ha intrapreso un suo cammino ben preciso, si è fatto pian piano strada in città, in punta di piedi, senza clamori, senza far troppo “rumore”, forse tra la diffidenza generale, ma ha conquistato un “posto” tra la stampa locale con la sua informazione “corretta” e la sua linea editoriale. L'idea di andar via balenava da un po' nella mia mente, ma ciò che mi ha fatto decidere definitivamente, è stato l'invito al convegno “Culturalmente Informati” dello scorso Dicembre, il rico- noscimento “ufficiale” di essere entrati a far parte del panorama giornalistico acerrano, una sorta di “debutto in società”. Da ora in poi, non leggerete più su queste pagine avorio la mia firma, ma la mia anima sarà sempre presente. Ritornerò lì da dove sono venuto, nelle memorie letterarie di quella mia monografia, che “dagli scaffali impolverati che profumano di cultura” della piccola libreria di Via de' Servi a Firenze, si è trasferita tra gli scaffali che “vogliono profumar di cultura” della piccola Redazione di Via Togliatti ad Acerra… li uomini avanti in età devono principio. In my end is my beginning. temporaneamente, le nostre ansie, le fermerà a quel fatidico 21/12/2012 o Gessere esploratori./Il luogo e Un nuovo anno è arrivato e, come di nostre paure, le nostre perplessità, e dieci lune dopo, saremo nuovamente l'ora non sono importanti./Noi consueto, nei fumi di spumante persino, forse, i nostri desideri. Resta tutti qui, presenti, a raccontarci come dobbiamo muoverci senza sosta verso annacquato dalla solita ed affannosa adesso, un'unica certezza, quella per è andata e a salutare l'ennesimo un'altra intensità,/per un'unione più ricerca della felicità, ed esploso nei l'incognito. Il non riuscire a com- “nuovo” anno? Intanto, questo sarà completa e una comunione più mille fuochi arrivati dalla tigre cinese, prendere che cosa questo nostro l'anno dei Maya o quello dei mai? profonda…/Nella mia fine è il mio sono evaporate, anche se solo mondo ci riserva. Il nostro orologio si (Lello Tagliamonte segue a pagina tre) 'Italia ha celebrato i suoi 150 rispetto e al riconoscimento di europei, senza egoismi nazionali che, salvaguardò la laicità dello Stato, Lanni unitari, ed in questo “Grande Nazione”. Il suo pensiero oggi, avanzano minacciosi con la crisi distinguendo il ruolo politico da scenario, si erge, austera, la figura di politico è sempre attuale, ovvero che economica che rischia di travolgere quello religioso. Uomo di partito, Alcide De Gasperi, Padre dell'Italia l'Unità del Paese, più che essere solo tutti. Attento ai costi della politica, contrastava la frammentazione Repubblicana, politico, uomo di territoriale, si deve basare sulla rifiutò l'uso, momentaneo, dell'auto politica dei cattolici affermando: governo. Statista, con umiltà, portò il solidarietà, sull'emancipazione, (blu) ad una figlia, perché, le disse: “Solo se saremo uniti, saremo forti. Paese, distrutto da cinque anni di sull'eguaglianza sociale. Europeista, “Non è di mia proprietà, ma è del Solo se saremo forti, saremo liberi!”. guerra, mortificato dalla sconfitta, al tracciò il percorso ideale dei popoli Presidente del Consiglio”. Cattolico, (Antonio Santoro segue a pagina tre) Distribuzione Gratuita Verso il futuro De Gasperi, medicina efficace! “Una politica seria per il bene comune” L'anno che verrà con il Dott. Tommaso Esposito Pietro Verri Anno 1 Numero 10 edico, appassionato di storia e Mtradizioni locali, ex Direttore del Museo della Maschera di Pulcinella, giornalista e curatore di rubriche gastronomiche su diverse testate nazionali. Già Consigliere Comunale e Sindaco della città. Dottor Esposito, cosa augura ad Acerra e agli Acerrani per questo nuovo anno? Da cittadino auguro un anno che possa essere portatore di certezze, soprattutto sociali, in questo momento di crisi nazionale ed internazionale. Da ex amministratore, invece, spero nell'avvento di una politica che sia capace di governare l'ordinario presente, ponendo le basi per un futuro che riscatti la situazione odierna e che sappia affrancarsi dalla sua incapacità di pensare a tutti, anziché al particolare. Dal punto di vista culturale, che fase sta attraversando la nostra città? Abbiamo grandi risorse, ma la Cultura non vive di sole parole, ha bisogno di iniziative valide che possano durare a lungo, grazie anche ai finanziamenti. È necessario che questi ultimi, messa da parte l'ipotesi che possano provenire dal Pubblico, derivino dal Privato; insomma auguro e mi auguro il risveglio di una sorta di mecenatismo culturale. Occorre met- tere a regime una serie di iniziative essere riusciti a realizzare tutte le che contemporaneamente facciano iniziative che erano in programma. leva sulla creazione di strutture, Quello che ho fatto di buono, tuttavia, all'interno delle quali i beni maturerà, come sta già accadendo, immateriali siano valorizzati e non sotto gli occhi di tutti (lavori di solo contemplati! Una delle cose di ristrutturazione della Scuola Media cui da ex Sindaco sono più fiero è il Caporale, digitalizzazione delle “Bando per le Idee Progettuali”, che attività comunali, rifacimento di ci consentì di ricevere dei finan- molte piazzette cittadine). Durante il ziamenti per la rivalutazione del mio mandato è mancata la possibilità Castello Baronale. Ecco, credo di creare una classe dirigente che si mettere le mani nelle tasche dei proprio che la riqualificazione e la assumesse le reali responsabilità di cittadini che, paradossalmente, tutela del Centro Storico, siano un governo complessivo del territorio, avranno sempre meno servizi. In un punto di partenza indispensabile per minacciato da politiche espansio- periodo in cui il Governo nazionale un definitivo rilancio. nistiche e di occupazione “selvaggia” obbliga i comuni ad auto-finanziarsi, Lo scorso Giugno le sue dimissioni: che, paradossalmente, in questo una delle cose principali alle quali ha qualche rimpianto? Rimorso? momento, giungono in modo dovrà badare il prossimo Sindaco sarà Rifarebbe tutto ciò che ha fatto alla allarmante dal capoluogo partenopeo, l'equità fiscale, e ciò dovrà partire da guida della città? vedi su tutte la concezione della una riduzione dell'evasione. Occor- Più che di rimpianti mi nutro di una gestione del ciclo dei rifiuti e rono maggiori sacrifici, ma questi speranza, e cioè che questi due anni e dell'Inceneritore che, a Napoli, dovranno essere ugualmente la fine traumatica del Consiglio considerano essere “cosa loro”! distribuiti tra la popolazione, Comunale non siano vani per il nostro Per concludere, Dottor Esposito è altrimenti non si è “buoni” am- paese, ma possano essere “utilizzati” nuovamente tempo di elezioni! ministratori! Operazione preli- per una grande riflessione, a seguito Come vede la situazione per le minare da compiere sarà, però, quella della quale la politica venga final- prossime Amministrative? di risolvere, già nei primi giorni, le mente e realmente intesa come Sosterrò ogni tipo di progetto, che si cosiddette “questioni vitali”, tra le servizio per tutti, per il bene comune, avvarrà di proposte serie e concrete e quali rientrano, su tutte, il piano e non solo per il vantaggio dei pochi. di amministratori che non utiliz- urbanistico e l'organizzazione della Spero in una politica disinteressata, zeranno la politica per incrementare “macchina” comunale. Se non si che non continui ad “allevare” le loro attività o per soddisfare le troverà un accordo su questi punti ci amministratori che, con essa, pensano esigenze “speciali” dei propri elettori. sarà chi, purtroppo, deciderà per noi! di poter “campare” o di “tirare a Ci aspettano anni terribili, in cui, campare”. Resta l'amarezza di non sempre più spesso, si dovranno Angelo Maria Castaldo

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Page 1: Il Caffè Corretto GENNAIO 2012

edico, appassionato di storia e Mtradizioni locali, ex Direttore

del Museo della Maschera di

Pulcinella, giornalista e curatore di

rubriche gastronomiche su diverse

testate nazionali. Già Consigliere

Comunale e Sindaco della città.

Dottor Esposito, cosa augura ad

Acerra e agli Acerrani per questo

nuovo anno?

Da cittadino auguro un anno che

possa essere portatore di certezze,

soprattutto sociali, in questo momen-

to di crisi nazionale ed internazionale.

Da ex amministratore, invece, spero

nell'avvento di una politica che sia

capace di governare l'ordinario

presente, ponendo le basi per un

futuro che riscatti la situazione

odierna e che sappia affrancarsi dalla

sua incapacità di pensare a tutti,

anziché al particolare.

Dal punto di vista culturale, che fase

stiamo attraversando?

Abbiamo grandi risorse, ma la

Cultura non vive di sole parole, ha

bisogno di iniziative valide, che

possano durare a lungo, grazie anche

ai finanziamenti. È necessario che

questi ultimi, messa da parte l'ipotesi

che possano provenire dal Pubblico,

derivino dal Privato; insomma auguro

e mi auguro il risveglio di una sorta di

mecenatismo culturale. Occorre met-

Gennaio 2012

ari lettori, ciò che sto per dirvi Cforse vi sorprenderà… Già, con questo mio editoriale vado via! La mia è una decisione sofferta ma “doverosa”, direi quasi naturale... Vado via perché è giunto il momento, la mia “missione” è terminata! La mia presenza è servita da ispirazione, da pungolo, da incoraggiamento, da sprone a questa nascente creatura, da guida “spirituale” a questa, per certi versi, “folle” avventura! Ne sono stato un po' il padre, il saggio che consiglia, che stimola, che aiuta a crescere. Ma arriva il momento, per ogni genitore, di lasciar camminare i figli con le proprie gambe, di lasciare che essi si cimentino con il mondo, che conoscano la realtà e la vivano, anche eventualmente commettendo degli errori. “Il Caffè Corretto” è cresciuto, e tra un mese compirà un anno! È cresciuto e lo dimostrate voi che sempre più numerosi ci seguite, lo dimostrano i vostri attestati di stima e di affetto e quelli “sinceri” degli addetti ai lavori. Probabilmente il nostro periodico non avrà ancora la maturità della maggiore età, ci saranno nuove cose da apprendere ed altre sicuramente da migliorare, ma non è più il neonato da proteggere, da difendere, ha intrapreso un suo cammino ben preciso, si è fatto pian piano strada in città, in punta di piedi, senza clamori, senza far troppo “rumore”, forse tra la diffidenza generale, ma ha conquistato un “posto” tra la stampa locale con la sua informazione “corretta” e la sua linea editoriale. L'idea di andar via balenava da un po' nella mia mente, ma ciò che mi ha fatto decidere definitivamente, è stato l'invito al convegno “Culturalmente Informati” dello scorso Dicembre, il rico-noscimento “ufficiale” di essere entrati a far parte del panorama giornalistico acerrano, una sorta di “debutto in società”. Da ora in poi, non leggerete più su queste pagine avorio la mia firma, ma la mia anima sarà sempre presente. Ritornerò lì da dove sono venuto, nelle memorie letterarie di quella mia monografia, che “dagli scaffali impolverati che profumano di cultura” della piccola libreria di Via de' Servi a Firenze, si è trasferita tra gli scaffali che “vogliono profumar di cultura” della piccola Redazione di Via Togliatti ad Acerra…

li uomini avanti in età devono principio. In my end is my beginning. temporaneamente, le nostre ansie, le fermerà a quel fatidico 21/12/2012 o Gessere esploratori./Il luogo e Un nuovo anno è arrivato e, come di nostre paure, le nostre perplessità, e dieci lune dopo, saremo nuovamente

l'ora non sono importanti./Noi consueto, nei fumi di spumante persino, forse, i nostri desideri. Resta tutti qui, presenti, a raccontarci come

dobbiamo muoverci senza sosta verso annacquato dalla solita ed affannosa adesso, un'unica certezza, quella per è andata e a salutare l'ennesimo

un'altra intensità,/per un'unione più ricerca della felicità, ed esploso nei l'incognito. Il non riuscire a com- “nuovo” anno? Intanto, questo sarà

completa e una comunione più mille fuochi arrivati dalla tigre cinese, prendere che cosa questo nostro l'anno dei Maya o quello dei mai?

profonda…/Nella mia fine è il mio sono evaporate, anche se solo mondo ci riserva. Il nostro orologio si (Lello Tagliamonte segue a pagina tre)

'Italia ha celebrato i suoi 150 rispetto e al riconoscimento di europei, senza egoismi nazionali che, salvaguardò la laicità dello Stato, Lanni unitari, ed in questo “Grande Nazione”. Il suo pensiero oggi, avanzano minacciosi con la crisi distinguendo il ruolo politico da

scenario, si erge, austera, la figura di politico è sempre attuale, ovvero che economica che rischia di travolgere quello religioso. Uomo di partito,

Alcide De Gasperi, Padre dell'Italia l'Unità del Paese, più che essere solo tutti. Attento ai costi della politica, contrastava la frammentazione

Repubblicana, politico, uomo di territoriale, si deve basare sulla rifiutò l'uso, momentaneo, dell'auto politica dei cattolici affermando:

governo. Statista, con umiltà, portò il solidarietà, sull'emancipazione, (blu) ad una figlia, perché, le disse: “Solo se saremo uniti, saremo forti.

Paese, distrutto da cinque anni di sull'eguaglianza sociale. Europeista, “Non è di mia proprietà, ma è del Solo se saremo forti, saremo liberi!”.

guerra, mortificato dalla sconfitta, al tracciò il percorso ideale dei popoli Presidente del Consiglio”. Cattolico, (Antonio Santoro segue a pagina tre)

Distribuzione Gratuita

Verso il futuro

De Gasperi, medicina efficace!

“Una politica seria per il bene comune”L'anno che verrà con il Dott. Tommaso Esposito

Pietro Verri

Anno 1 Numero 10

edico, appassionato di storia e Mtradizioni locali, ex Direttore

del Museo della Maschera di

Pulcinella, giornalista e curatore di

rubriche gastronomiche su diverse

testate nazionali. Già Consigliere

Comunale e Sindaco della città.

Dottor Esposito, cosa augura ad

Acerra e agli Acerrani per questo

nuovo anno?

Da cittadino auguro un anno che

possa essere portatore di certezze,

soprattutto sociali, in questo

momento di crisi nazionale ed

internazionale. Da ex amministratore,

invece, spero nell'avvento di una

politica che sia capace di governare

l'ordinario presente, ponendo le basi

per un futuro che riscatti la situazione

odierna e che sappia affrancarsi dalla

sua incapacità di pensare a tutti,

anziché al particolare.

Dal punto di vista culturale, che fase

sta attraversando la nostra città?

Abbiamo grandi risorse, ma la

Cultura non vive di sole parole, ha

bisogno di iniziative valide che

possano durare a lungo, grazie anche

ai finanziamenti. È necessario che

questi ultimi, messa da parte l'ipotesi

che possano provenire dal Pubblico,

derivino dal Privato; insomma auguro

e mi auguro il risveglio di una sorta di

mecenatismo culturale. Occorre met-

tere a regime una serie di iniziative essere riusciti a realizzare tutte le

che contemporaneamente facciano iniziative che erano in programma.

leva sulla creazione di strutture, Quello che ho fatto di buono, tuttavia,

all 'interno delle quali i beni maturerà, come sta già accadendo,

immateriali siano valorizzati e non sotto gli occhi di tutti (lavori di

solo contemplati! Una delle cose di ristrutturazione della Scuola Media

cui da ex Sindaco sono più fiero è il Caporale, digitalizzazione delle

“Bando per le Idee Progettuali”, che attività comunali, rifacimento di

ci consentì di ricevere dei finan- molte piazzette cittadine). Durante il

ziamenti per la rivalutazione del mio mandato è mancata la possibilità

Castello Baronale. Ecco, credo di creare una classe dirigente che si mettere le mani nelle tasche dei

proprio che la riqualificazione e la assumesse le reali responsabilità di cittadini che, paradossalmente,

tutela del Centro Storico, siano un governo complessivo del territorio, avranno sempre meno servizi. In un

punto di partenza indispensabile per minacciato da politiche espansio- periodo in cui il Governo nazionale

un definitivo rilancio. nistiche e di occupazione “selvaggia” obbliga i comuni ad auto-finanziarsi,

Lo scorso Giugno le sue dimissioni: che, paradossalmente, in questo una delle cose principali alle quali

ha qualche rimpianto? Rimorso? momento, giungono in modo dovrà badare il prossimo Sindaco sarà

Rifarebbe tutto ciò che ha fatto alla allarmante dal capoluogo partenopeo, l'equità fiscale, e ciò dovrà partire da

guida della città? vedi su tutte la concezione della una riduzione dell'evasione. Occor-

Più che di rimpianti mi nutro di una gestione del ciclo dei rifiuti e rono maggiori sacrifici, ma questi

speranza, e cioè che questi due anni e dell'Inceneritore che, a Napoli, dovranno essere ugualmente

la fine traumatica del Consiglio considerano essere “cosa loro”! distribuiti tra la popolazione,

Comunale non siano vani per il nostro Per concludere, Dottor Esposito è altrimenti non si è “buoni” am-

paese, ma possano essere “utilizzati” nuovamente tempo di elezioni! ministratori! Operazione preli-

per una grande riflessione, a seguito Come vede la situazione per le minare da compiere sarà, però, quella

della quale la politica venga final- prossime Amministrative? di risolvere, già nei primi giorni, le

mente e realmente intesa come Sosterrò ogni tipo di progetto, che si cosiddette “questioni vitali”, tra le

servizio per tutti, per il bene comune, avvarrà di proposte serie e concrete e quali rientrano, su tutte, il piano

e non solo per il vantaggio dei pochi. di amministratori che non utiliz- urbanistico e l'organizzazione della

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che non continui ad “allevare” le loro attività o per soddisfare le troverà un accordo su questi punti ci

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di poter “campare” o di “tirare a Ci aspettano anni terribili, in cui,

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Page 2: Il Caffè Corretto GENNAIO 2012

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[email protected] 3

(dalla prima) pseudo sapienza e molta insipienza, ricerca dell'oltre la collina che è fru-strata. Ecco perché è importante

Questa la struggente domanda che in hanno posto l'accento sulla loro sinonimo di vitalità e di crescita. muoversi non solo fisicamente, ma

tanti ci stiamo ponendo. E così, visione delle cose: nulla più ci Occorre, però, che ci si ricordi che in anche e soprattutto moralmente,

partendo da una fine del mondo attende! Tutto è ormai giunto alla red fondo, siamo solo “gente di spiritualmente, tenendo fissa una

annunciata, passando per i tanti mai razionem, che la nostra società ha passaggio”. Il nostro tempo è meta che dia senso all'intera

che questi tempi ci fanno intonare, ormai sperimentato tutto e più di comodo, ciascuno di noi è troppo esistenza. Oltre il ponte e il fiume

innalziamo al grande architetto tutto. Insomma, un “tutto è compiuto” legato alla cultura “del salotto” e, turbolento della storia cerchiamo un

celeste il nostro mantra rituale. laico che, come un faro da teatro, dunque, odiamo tutto ciò che ha il approdo che sia però più in là,

Auguri in un futuro migliore…, che illumina esclusivamente una fredda sapore del precario, dello scomodo, nell'infinito e nei vasti orizzonti

questo sia l'anno del riscatto…, che lapide funeraria. Dimenticando però del nomade. Abbiamo perso di vista dell'anima. Sì, in my end is my

accada ciò che il cuore chiede e così questi annebbiati e fumosi consigli, l'essenzialità delle cose! E non beginning, nella mia fine c'è un nuovo

via, in un crescendo di banalità e di credo che sia quanto mai opportuno e riusciamo a comprendere quanto i ni zio . O m eg lio: Nel terreno della

qualunquismo di cui, anche le nostre necessario trarre da questi tempi - specie in quest'ora - sia importante la storia potremmo trovare anche noi –

bic sono ormai stufe di comporre. “strani” la forza necessaria per ricerca, il viaggio, la conoscenza come diceva il poeta Mario Luzi – “il

Alcuni degli amici che in queste ore sovvertire l'ordine delle cose e dell'altro. Non ci capacitiamo che bulbo della speranza … in attesa di

mi hanno fatto gli auguri, hanno ricercare nel buio la necessaria luce questa pulsione interiore è solo il fiorire alla prima primavera”.

sottolineato - in modo catastrofico - per ritornare in cima alla vetta. La segno tangibile di una scontentezza,

che “i tempi sono duri e tristi”, con nostra vita è un continuo andare, una di un’insoddisfazione, di un’attesa Lello Tagliamonte

più profondo dell 'amore, ma con il desiderio e la volontà di farne passione e un sentimento d'amore a

soprattutto di colmare il senso di un libro che possa raggiungere una lungo repressi. Accade in pratica

vuoto che la attanaglia. Moderatrice platea più ampia di quella del paese quello che <accade> a ciascuno di

dell'evento Tommasina Sammarco, d'origine. Le vicende dei personaggi noi, quando ci sentiamo attratti da

che ha coordinato gli interventi e, con hanno infatti un respiro comune, in qualcuno, ovvero si abbattono tutte le

Vincenzo Morgillo, Ferdinando particolare Manuelle incarna barriere! Eppure anche quella non

Smaldone e Maddalena Sammarco, complessità che potrebbero essere sarà <la volta buona…>!”. Altra

ha letto alcuni passi del libro. proprie di ciascuno di noi; l'autore figura importante, quella che l'autore

L'autore, al suo esordio narrativo, ha cerca di rendere la protagonista una “sente” come più affine a se stesso è

spiegato così la genesi dell'opera: “I figura totalmente libera, che utilizza Enrico. “Egli è il miglior perso-

primi appunti di questa storia, che l'avvenenza per raggiungere i suoi naggio del libro – afferma il Forni –

nasce per caso e si sviluppa nel scopi, talvolta anche commettendo riflette molte cose della mia vita. Tutti

tempo, risalgono al 1992, durante il errori. “Inizialmente – dichiara lo i protagonisti della storia si sono fatti

n'atmosfera magica di luci ed mio servizio militare in quel di Lecce. scrittore – nonostante la sua bellezza da sé; tuttavia il successo di Enrico

ombre e le dolcissime ed Ricordo che i primi file si chiamavano ed il suo successo la ragazza non non è economico, ma riguarda il suo Uincantevoli note di “Nuvole bianche” <Biagini>, dal nome di un soldato riesce ad andare avanti, perché non carattere e la sua natura di uomo. È,

di Ludovico Einaudi, hanno fatto da dell'Italia del Nord. Quando iniziai a ha i requisiti ed il vissuto adatto; ella i n f a t t i , u n a p e r s o n a m o l t o

sfondo, presso il Teatro Rostocco di scrivere non sapevo ancora dove cerca in tutti i modi di dimostrare che equilibrata, che sa quello che dice e

Via Calzolaio, alla presentazione de sarei arrivato, non avevo idea di non esiste solo l'aspetto fisico, ma i quello che vuole, che sa cogliere

“L'albero a tre mani”, romanzo del come si sarebbe sviluppata la trama. suoi tentativi sembrano fallire e lei subito le sfumature di coloro che

commercialista acerrano Pasquale Nel corso degli anni ho lasciato ai non riesce mai a costruire rapporti incontra. Ha saputo superare la sua

Forni, edito da L'Autore Libri personaggi la possibilità e la libertà autentici con le persone. Ma quando cecità e i disagi ad essa legati, grazie

Firenze. Il titolo dell'opera, come di crescere, di cambiare improv- incontra Dick la storia sembra ad un'innata forza di volontà”. Una

spiega lo stesso scrittore, allude ai visamente. Tra le varie fasi di cambiare; nell'istante in cui lei storia quindi affascinante, da leggere

vari modi di intendere l'amore carnale composizione si nota, infatti, uno stile sceglie che quello deve essere il suo tutta d'un fiato, che, tra l'altro,

tra uomo e donna, che non è solo diverso: l'entusiasmo e l'enfasi primo uomo, lo fa senza riserve, dimostra come l'erotismo, se

sessuale, ma anche viscerale e emotiva propria del trentenne concedendosi con un'intensità affrontato con leggerezza e garbo,

passionale. L'albero è proprio la lasciano spazio alla più matura travolgente. Manuelle prova per il non diventa mai becera pornografia.

metafora dell'amore. Protagonista consapevolezza e pacatezza del ragazzo quel coinvolgimento che si Pagine affascinanti, ricche di

dell'opera, la giovane e bella quarantenne”. La stesura, abban- avverte una sola volta nella vita; suggestioni intense ed emozioni

Manuelle, affermata fotomodella, che donata per varie ragioni, viene ripresa vuole fare l'amore con lui perché è profonde, nelle quali ciascuno di noi

cerca, attraverso le persone che nel 2009, in seguito ad un concorso l'unica persona che ama e che può ritrovare, nel suo piccolo, una

incontra e in particolare gli uomini letterario, quando Forni viene desidera davvero. In quel momento parte del proprio vissuto.

che si innamorano del suo fascino contattato da una casa editrice. Lo non è soggiogata dal sesso, che è solo

prorompente, di scoprire il significato scrittore torna allora a lavorarci su l'atto con cui si concretizzano una Angelo Maria Castaldo

a parola chiave del 2012 per noi Litaliani sarà sicuramente “crisi”. Questo nuovo anno non è iniziato certo sotto rosei auspici per il Belpaese, e così, se in passato, il 31 Dicembre si poteva salutare il vecchio anno augurandosi che quello a venire sarebbe stato migliore, questa volta si sarà faticato a formulare questo pensiero. Lo scetticismo e soprattutto la necessità (da non confondere con il bisogno, ma da intendere nel senso ontologico risalente a Parmenide, cioè il fatto che ciò che accade "debba esser così e non altrimenti") di essere realisti avranno avuto il sopravvento sui desideri e le speranze. La oramai nota e tanto discussa “Manovra Monti”, lascia intravedere tempi duri: tra riforma delle pensioni, Ici pro-gressiva, Irpef, Imu, IVA e chi più ne ha più ne metta, gli italiani dovranno stare bene attenti al proprio portafogli. Addio quindi a “spese folli”, divertimenti, regali, cenoni, fuochi d'artificio? Certo un calo rispetto al passato c'è stato, ma mi sarei aspettata effetti più evidenti e drastici, come conseguenza di questo “spauracchio”. E invece no! Si è festeggiato, mangiato e speso in abbondanza e si è anche “sparato”. Italiani poco parsimoniosi ed oculati, desiderosi di godersi gli agi finché possono o “coraggiosi” a tal punto da sfidare persino il “Dio denaro” ed intenti ad esorcizzare il pericolo di un periodo di magra? Non si sa, fatto sta che l'avvento del 2012 è stato salutato pressoché alla consueta maniera. Eppure credo che a breve gli effetti di questa “manovra” si faranno sentire in tutta la loro potenza; tagli(a) di qua, tagli(a) di là, prima o poi la “coperta” diventerà troppo corta per questo Paese, condannandolo ad un destino di “freddo e gelo”. Insomma, la “Sartoria Monti&Co” avrà voglia di rammendare, cucire e ricucire, la veste che ne verrà fuori sarà forse, troppo logora e consunta per potersi presentare al cospetto delle “grandi” che sono riuscite, con il tempo, ad assicurarsi “abiti d'alta moda”, senza fare la figura della “Piccola Fiammiferaia”. Ma ciò che mi preoccupa di più, al di là delle possibili ristrettezze economiche, è una crisi peggiore, quella delle “menti”, degli “spiriti”, delle “coscienze”; ho il timore che la nostra cara vecchia Italia possa ripiegarsi su se stessa, appiattirsi in una mediocrità sempre più evidente, che avanza pericolosamente, scalzando il talento, l'impegno, la professionalità. La mia paura è che lo scontro “nepotismo – meritocrazia” si concluda con un ko a vantaggio del primo, o peggio, con una “vittoria a tavolino”. Perciò preoccupiamoci anche di questo…

(dalla prima) del Paese. C'era sviluppo e crescita uomini, soprattutto ora che il Paese governare, è la medicina – non

Il debito pubblico, l'iceberg insidioso economica nella libertà e nella pace. da lui costruito, assieme ai Padri tecnica, ma politica, giusta, equa, per

di oggi, negli anni degasperiani, e Ecco, in questo inizio d’anno, ho Costituenti, ritorna ai tempi dell'Italia ritrovare la fiducia e ricostruire il

fino agli anni Cinquanta, era del 30% voluto ricordare il trentino Alcide De distrutta dalla Seconda Guerra Paese.

del Pil (Prodotto Interno Lordo), Gasperi, perché fa bene a tutti Mondiale. Rifarsi a quei valori, a

nonostante la difficile ricostruzione mantenere viva la memoria dei grandi quegli ideali, a quel modo di Antonio Santoro

“L'albero a tre mani” di Pasquale Forni L'esordio narrativo del commercialista acerrano

Flora Monda

FrjdaCorso Italia, 10 - Acerra (NA)

L’ESPRESSO DEL DIRETTORE

“Sartoria Monti”

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I nostri punti vendita:

Page 4: Il Caffè Corretto GENNAIO 2012

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iovani e politica è un binomio sul territorio. Quella di focalizzare Caffè Corretto”, che pone l'infor- sapere della comunità. “Con la nostra Gche si tende a valorizzare, a l'attenzione sull'informazione è una mazione culturale come punto di testata affrontiamo le notizie spesso in

mettere in risalto. I primi vengono scelta ben precisa che vuole riferimento. “Sulle nostre pagine maniera eclatante senza risparmiarci

visti come i volti “nuovi”, le facce valorizzare la “cultura” delle notizie diamo ampio risalto alla storia e alle e senza censurare gli aspetti più

“pulite”, ma poi nel concreto, spesso, come l'elemento essenziale della tradizioni locali, recensioni di libri, scomodi sia della politica che della

sono bersaglio facile da colpire, società odierna. A rompere il ghiaccio teatri, personaggi ed opinioni, a cronaca”. A conclusione, un veterano

scoperti nei loro punti vulnerabili: è stato Antonio Pintauro, Vice- rubriche dedicate alla cucina del giornalismo locale, Pasquale

l'inesperienza, la mancanza di direttore de “La Roccia”, organo nostrana, all'architettura e agli Sansone, Direttore del “Tablò”, è

sicurezza; li si addita come carenti di informativo della Diocesi di Acerra, antichi mestieri – e conclude citando intervenuto constatando come, da

credibilità. I giovani di Fli hanno che ha posto l'attenzione su come la un maestro del giornalismo italiano, diciotto anni a questa parte, ovvero

scommesso su di un partito che non ha stampa religiosa sia attenta al Indro Montanelli – <Un popolo che dalla prima edizione del suo perio-

ancora avuto modo di cristallizzarsi confronto culturale e al dibattito ignora il proprio passato non saprà dico, nulla sia cambiato (alludendo al

sulla scena politica nazionale politico. “Compito del giornale è mai nulla del proprio presente>. È commissariamento della città) e

attraverso le elezioni, ma ad Acerra quello di ricercare ed interpretare i questo il senso che cerchiamo di “scommette” sui giovani di Fli: “Mi

sembrano pronti a prendersi le proprie segni della presenza di Dio nella trasmettere attraverso il nostro auguro che possiate essere la

responsabilità e a confrontarsi con gli cronaca e nei fatti quotidiani, <Foglio>: partire dal passato, <nuova> primavera acerrana e far

altri schieramenti del Terzo Polo cogliendo semi di speranza e verità, valorizzare il presente per costruire il strada da soli. Non siete più <'e

locale, mettendo al centro del loro non guardando direttamente alla futuro”. Arcangelo Giacinto, Di- criature> e dovete essere protagonisti

programma il bene della città e società, ma cercando l'uomo”. A rettore Editoriale de “Il Gazzettino di una politica seria per un rilancio

dell'intera comunità. I “finiani” hanno seguire Flora Monda, Direttore Locale”, si è soffermato, invece, sulla della città”. Saluti finali di Carmine

organizzato, presso la Casa dell'Uma- Responsabile del nostro periodico, ha lunga storia della stampa acerrana e Ruotolo, Coordinatore cittadino del

na Accoglienza, il convegno “Cul- evidenziato come la linea guida del sull'importanza della presenza in città partito di Gianfranco Fini.

turalmente Informati”, invitando le convegno sia perfettamente in di numerosi free press, che sono la

varie testate giornalistiche presenti sintonia con quella editoriale de “Il testimonianza della voglia di dire e di Vincenzo Laudando

i miei allievi dico che per quando al risveglio cominciava a Aimparare il canto bisogna scaldare la voce. Il libro è il resoconto

studiare Sergio Bruni. Lui è stato il dettagliato della vita del cantautore,

più grande! Così scrive Riccardo descritto come una personalità dai

Muti, sulla fascetta editoriale del grandi contrasti: umile di origini, ma

libro di Bruna Chianese “Mio padre approdato, da autodidatta, alla

Sergio Bruni. La voce di Napoli”, nobiltà dell'arte; completamente

presentato presso la Sala dei Conti dedito al proprio lavoro ma sempre

del Castello Baronale, dove la presente nel suo ruolo di genitore;

scrittrice ha raccontato, tra teneri schivo, difficilmente malleabile, ma

ricordi ed emozionanti aneddoti, la allo stesso tempo allegro e gioioso. Il

storia di una delle più celebri voci del racconto della Chianese è il risultato

'900. Insieme a lei, il marito, il Sen. delle testimonianze e delle col-

Tancredi Cimmino, Presidente della laborazioni, oltre che di Muti, anche

Fondazione “Sergio Bruni il mito”, di De Simone, Ranieri, Carosone,

lo ha celebrato come “l'ambasciatore artisti che Bruni apprezzava, così

della canzone napoletana”. L'even- come stimati erano Battisti, Edith

to, moderato dal giornalista Lello Piaf e Frank Sinatra, da lui definito,

Tagliamonte, è stato caratterizzato da non senza una punta di ironia, “il

un'atmosfera intima, a tratti fami- Bruni americano”. L’'autrice ha poi

liare. Ospite il cantante Antonio reso nota l'iniziativa del Comune di

Siano, che ha interpretato alcuni dei Roma di intitolare il Viale delle

più famosi successi dell'autore, tra Terme di Caracalla alla“voce di

cui “Carmela”, “Palcoscenico” e Napoli”. Così lo chiamò Eduardo e

“Na Bruna”. Canzoni capaci di così Sergio Bruni è universalmente

parlare all'anima, che richiamano a conosciuto. “Questo libro è un atto

quella sentimentalità popolare tipica d'amore per mio padre e per Napoli”,

del vissuto napoletano. Dalle parole conclude la figlia, rimarcando il suo

di Bruna Chianese, il padre emerge affetto per l'artista e l'uomo citato con

come un uomo completamente orgoglio ogni qualvolta che si parla

immerso nella sua passione per la della città partenopea e del suo

musica, al punto da dedicare ad essa riscatto.

ogni ritaglio di tempo, ogni spazio

della giornata, fin dal mattino, Teresa Caporale

“Culturalmente Informati”

Gennaio 2012

alla sentita e profonda esigenza capo alla Chiesa Romana, esso è Ddi svecchiare un sistema anche un valido veicolo di in-

rallentato e ormai mal funzionante, da formazione evangelica. D'altra parte,

diciassette anni è presente sul il libero arbitrio è una delle grandi

territorio italiano il “Progetto concessioni del cattolicesimo, ragion

Policoro”, che ha coinvolto anche la per cui chiunque, sia egli ateo o

Diocesi di Acerra. Promosso dalla cattolico o evangelico, può trovare un

CEI (Conferenza Episcopale Ita- valido sostegno nell'aprire una

liana) e attualmente attivo in otto piccola attività commerciale, nella

Regioni dell'Italia Meridionale, il redazione di un curriculum vitae, o

Progetto fu voluto da Mario Operti, anche nell'apprendere informazioni,

un sacerdote cuneese, già “militante” scambi di idee e contatti col mondo

nella GiOC (Gioventù Operaia del lavoro. Dunque presso la Casa

Cristiana), deciso a far fronte dell'Umana Accoglienza il Progetto è

all'incombente e “drammatica” stato ufficialmente presentato alla

impossibilità dei giovani di trovare comunità acerrana. I volontari hanno

lavoro dopo gli studi. Il 14 Dicembre spiegato che per tutto il mese di

1995, a seguito del meeting a Gennaio sarà possibile compilare un

Policoro, in provincia di Matera, dei questionario anonimo – reperibile

tre grandi organi della CEI: la presso le parrocchie locali – con il

Pastorale Giovanile, la Pastorale al fine di carpire quali siano gli interessi

lavoro e la Caritas, l'associazione attuali di disoccupati e sottoccupati. A

cominciò le sue attività. L'impegno Febbraio, poi, si verrà a conoscenza

del “Policoro” e degli animatori di degli orari di apertura di speciali

comunità, è quello di dare una sportelli e di attività ed eventi

concreta speranza e un supporto, organizzati dagli animatori di

anche psicologico, a chi, purtroppo, è comunità. In tempi di crisi come

ancora nell'attesa di trovare un posto quelli attuali, è sempre dolce alle

di lavoro stabile e sicuro, intessendo orecchie sentirsi dire che “non

fitti rapporti fra i giovani aderenti e gli esistono formule magiche per il

enti pubblici e privati operanti sul lavoro. Occorre investire nel cuore e

territorio. È indiscutibile il carattere nell'intelligenza delle persone!”

religioso del Progetto: essendo una

“creatura” di Associazioni che fanno Marilena Laudando

“Progetto Policoro”“La voce di Napoli”

l 29 Agosto 2004, trentamila Ipersone, tra cui uomini, donne, anziani e bambini, scesero in piazza per manifestare contro la costruzione del Termovalorizzatore. Subito dopo, “la rivolta” terminò a causa della forte repressione da parte della polizia. Una delle protagoniste di questa vicenda fu Virginia Petrellese. Nata ad Acerra il 23 Gennaio 1943, ha vissuto per ben diciotto anni a Roma; dopodiché, nel 1961, ritorna nella sua città natale per conseguire la Laurea in Architettura, facoltà all'epoca ancora sconosciuta. Fu una delle prime donne, e non solo, a laurearsi in questo campo. Inse-gnante e architetto attualmente in pensione, la Petrellese sposò un Iraniano; da questo “primo ma-trimonio misto” sono nati ben quattro figli maschi. Ma torniamo a quel “famoso” Agosto di qualche anno fa. I vari Movimenti contro l'Inceneritore che vigevano in quel periodo “stuz-zicarono” l'attenzione di Virginia nei confronti di questo problema. Il 17 Agosto, nonostante le opposizioni, si avviarono i lavori per la costruzione dell'impianto che, dodici giorni dopo, sfociarono nella manifestazione che coinvolse quasi la metà della popolazione. Dopo la repressione, i cittadini Acerrani, intimoriti, si ritirarono. Nacque così un comitato di sole donne, il cui solo interesse era l'ambiente; tali “associazioni” non appartenevano però a nessun partito politico, si attivavano solo ed esclusivamente se si trattava di problemi legati alle discariche ed altri impianti di smaltimento. Con il passar del tempo si è creata una rete di comitati regionale chiamata “Correr i” . Sorge spontaneo chiedersi: chi sono le “Donne del 29 Agosto”? E qual è il loro scopo? Esse sono diverse per età e professione, sono casalinghe, in carriera, giovani e anziane, tut te accomunate dall'interesse per il bene comune e dalla volontà di garantire alle future generazioni un posto migliore e soprattutto più sano. Spesso le donne hanno subito, soprattutto nelle loro battaglie passate, delle discri-minazioni; eppure la Petrellese non ha mai riscontrato, nei suoi confronti, atteggiamenti simili da parte del sesso maschile, anzi, con il passar del tempo, nel comitato si sono inseriti anche degli uomini, anche se il nome del gruppo non ha ricevuto nessuna modifica. Un'altra esponente impe-gnata in questa “eco-battaglia” è Maria Piscopo che, grazie alla sua carica di Responsabile dell'Ufficio Ambiente, riesce a controllare i vari impianti di smaltimento dei rifiuti. Ma un grazie va, in generale, a tutti coloro che, nel mondo intero, si battono, ogni giorno per la tutela del nostro ambiente.

STORIE DI DONNE ACERRANE

Maria Bianca Russo

Virginia Petrellese

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l ricorrente evento, che dal 2001 si Itiene ogni anno nella Galleria del

Museo di Pulcinella, è tradizione

ormai radicata, che saluta il vecchio

anno attraverso evocazioni di

personaggi partenopei quali: Antonio

Petito, Raffaele Viviani e Totò. Tutti

pilastri portanti che hanno segnato la

cultura teatrale e musicale della

“bella Napoli”. Quest'anno, pro-

tagonista indiscusso è stato Giuseppe

Corullo, commediografo e sceneg-

giatore napoletano, autore, in

collaborazione con Sergio Bruni,

della canzone “O' schiaffier”,

nonché Direttore di due riviste:

“Ribalta” e “6&22”. La scelta di

ricordare Corullo e la sua arte nasce

da Carmine Coppola, che il 30

Dicembre scorso, con maestria, ha

offerto una rivisitazione dei versi

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uardare in faccia la realtà un'alternanza di stati d'animo ed tagonista non c'è la “gloria” auspicata l'infamia, gli porta via anche l'altro Gsenza aver paura di dire le cose emozioni che in alcuni momenti, dal padre, anch'egli affiliato alla fratello, quello “buono”, che non ha

come stanno! Questo è il senso de ricchi di intensità e di pathos malavita, che avrebbe desiderato per mai avuto a che fare con “questa”

“L'infame”, monologo scritto e drammatico, sfiorano quasi l'al- il figlio un futuro da boss perché vita, “quello con la manina piccola

diretto dal regista Giovanni Meola, lucinazione, il protagonista racconta “come ogni buon padre di famiglia che fa il fornaio”, verso cui nutre un

magistralmente interpretato dall'at- il suo rapporto con la criminalità vuole che il figlio faccia più strada di profondo affetto ed un innato senso di

tore Luigi Credendino, portato in organizzata. Tutto parte da una lui!”. Ma il giovane non ha “questa” protezione. Viene naturale chiedersi,

scena al “Rostocco” di Acerra. “necessità”, che trasforma i “ragazzi vocazione, egli vuole “solo” fumare, allora, quale sia, nella società odierna,

L'opera, pluripremiata nel corso degli che non hanno nulla da fare” in killer ed il suo ruolo all'interno del gruppo il “ruolo” dell'infame e quale signi-

anni, è la “confessione” ad un spietati, situazione legata anche alla era quello di “far stare bene” gli altri. ficato vada attribuito al termine.

magistrato del pentito Luigi Della mancanza di luoghi di aggregazione, La sua fragilità risulterà evidente nel Realizzato in collaborazione con

Bona, detto Mazza 'e scopa, un che fanno della Camorra l'unica momento in cui, dopo aver già subito “Libera”, questo dramma fa luce su

“pesce piccolo” della Camorra locale “valida” alternativa ad una vita una vendetta trasversale che gli ha un mondo violento, che spesso non

che, ad un certo punto, “tradisce” il altrimenti vuota. Ed è in questa portato via padre, madre, un fratello, risparmia neppure gli innocenti e che

clan d'origine per passare a quello circostanza che nascono anche i la sorella e “persino” il cane, lo l'attore ha saputo “offrire” al pubblico

rivale perché, come egli stesso dirà soprannomi che, in quel mondo, spietato mondo che egli ha tradito, e con straordinaria intensità.

nella sua deposizione: “Uno, poi, servono ad identificare, “ad essere verso cui si è macchiato del “peggior

certi conti in tasca se li fa!”. In qualcuno”. Tuttavia, per il pro- crimine” che possa esistere, ovvero Angelo Maria Castaldo

il 16 Ottobre del 2005 quando, ad ÈAcerra, fanno il loro esordio le elezioni primarie. Ad esportare questo sistema di democrazia diretta per la scelta dei candidati è la coalizione di centrosinistra: l'Unio-ne. Il principio di base delle primarie è quella di allargare la base elettorale di una coalizione chiamando a partecipare alla scelta del nome da presentare, non solo gli iscritti ad un partito, ma anche gli elettori ed i simpatizzanti. Una nuova forma di legittimazione delle scelte dei partiti di fronte all'elettorato. Il successo di questo nuovo sistema è notevole, infatti sono più di quattro milioni gli elettori che si recano alle urne per esprimere il proprio parere sulla scelta da fare. Dopo l'esordio incoraggiante, sempre il centro-sinistra decide di usare le primarie anche per la scelta dei candidati Sindaco, Presidenti di Provincia e per quelli di Regione, insomma, per tutte le cariche per cui è prevista l'elezione diretta. Il successo di queste elezioni è sempre più forte, infatti non solo è netto l'aumento della partecipazione numerica, ma è solo grazie all'ausilio delle primarie che riescono ad emer-gere persone fuori dai giochi del potere come: Nichi Vendola, Rita Borsellino, Giuliano Pisapia e Massimo Zedda. Inoltre, a detta di molti esperti, chi vince le primarie è sempre avvantaggiato nelle elezioni, per motivi prevalentemente mediatici. Ma a mio avviso il più grande vantaggio delle primarie è quello di garantire una vera forma di de-mocrazia diretta agli elettori, che possono finalmente scegliere il candidato Sindaco che vogliono. Un modo per evitare il solito ricatto della partitocrazia che impone ai suoi elettori la scelta tra la minestra ed il salto dalla finestra. Insomma un'arma in mano all'elettore che può iniziare a dire la sua già prima delle elezioni. Certo, fino ad oggi le primarie in Italia non sono state tutte rose e fiori, ci sono state delle distorsioni rispetto al normale svolgimento, basti pensare al caso napoletano che solo pochi mesi fa portò ad uno scandalo nazionale. Ma una cosa è certa, nonostante tutte le possibili difficoltà che ha avuto il sistema, i vantaggi sono più degli svantaggi, ed è per questo che spero che il sistema faccia il suo esordio anche ad Acerra. Un sistema che potrebbe dare la possibilità, final-mente, agli acerrani di interagire sulle scelte dei candidati a Sindaco, un modo per entrare finalmente nelle stanze dei partiti e dire la propria. Un nuova frontiera che potrebbe essere, quindi, il preludio per il vero e tanto atteso cambiamento, per un rinno-vamento e l'inizio di un rinascimento della città.

ispolverando nel libro delle Venti, insieme ai genitori, e lì mise su del grande successo di Renato tutto casuale. Sembra infatti che uno Rmemorie storiche dei per- una band con cui pubblicò ventisei Carosone, “Torero”. Morì di infarto dei fondatori della pagina, ricercando

sonaggi illustri che hanno, in qualche dischi e tenne centinaia di concerti. nel 1978, di ritorno da una tournée. sul web immagini della città di

modo, dei legami con la nostra città, si Assunto nell'orchestra di Radio Nbc, Nonostante fosse molto seguito negli Pulcinella, notò la foto di questo

ritrova un tale Raffaele Martire. Il durante il secondo conflitto mon- States, Marterie era pressoché musicista. Dalle successive indagini,

nome non dirà molto, ma se si parla di diale, fu chiamato a dirigere la banda sconosciuto nella città d'origine, pare presso l'Archivio Vescovile è stato

Ralph Marterie, le cose cambiano. Eh musicale della Marina Militare per un errore di trascrizione del- ritrovato proprio il certificato di

già, perché dietro quest'ultimo, una Statunitense; nel 1951, dopo un l'anagrafe americana, che riportava nascita di Martire – Marterie. Una

delle star dello swing americano degli contratto con la casa discografica come città di nascita Acella, anziché pura coincidenza ha dunque restituito

anni Cinquanta, si cela proprio il Mercury, fondò il suo gruppo. Tra i Acerra. Tutto ciò fino a quando, alla sua terra d'origine un “figlio

nostro succitato concittadino. Figlio suoi brani più noti si ricordano: la qualche tempo fa, la creazione di una dimenticato”, anzi, forse sarebbe

di un musicista della Civic Opera cover di “Caravan”; “Pretender”, pagina Facebook dedicata alla storia meglio dire “sconosciuto”.

Orchestra, il “nostro” Ralph, trom- con cui vinse il suo secondo disco locale, non ha contribuito alla sua

bettista, emigrò a Chicago negli anni d'oro e una versione particolarissima “scoperta”, avvenuta in modo del Francesca Esposito

Il doppio volto de “L'infame” RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Natale in “Casa Pulcinella”Lo show di Carmine Coppola al Castello Baronale

Il re dello swing “Made in Acerra”

Il ricorrente evento, che ormai dal

2001 si tiene ogni anno nella Galleria

del Museo di Pulcinella, è tradizione

ormai radicata che saluta il vecchio

anno attraverso evocazioni di

personaggi partenopei quali: Antonio

Petito, Raffaele Viviani e Totò. Tutti

pilastri portanti che hanno segnato la

cultura teatrale e musicale della

“bella Napoli”. Quest'anno pro-

tagonista indiscusso è stato Giuseppe

C o r u l l o , c o m m e d i o g r a f o e

sceneggiatore napoletano, autore, in

collaborazione con Sergio Bruni,

della canzone “O' schiaffier”,

nonché Direttore di due riviste:

“Ribalta” e “6&22”. La scelta di

ricordare Corullo e la sua arte nasce

da Carmine Coppola, che il 30

Dicembre scorso, con maestria, ha

offerto una rivisitazione dei versi

de l l ' a r t i s ta , proponendo uno “Chiagne Pulcinella”, un'orgoglio-

spettacolo interessante, all'insegna sa commozione; difatti da quaran-

della genialità e dell'esclusività, cara tadue anni è il “Pulcinella ufficiale”.

al popolo napoletano. Con i due La maschera, dal naso appuntito e

gerundi “Musicando e Poetando”, l'atteggiamento goffo, popolano e

scelti come titolo della rappre- grossolano, gli è stata conferita nel

sentazione, lo spettatore viene 1980 da Gianni Crosio , suo

catapultato immediatamente in un predecessore, mentre la consa-

dinamico dualismo; tra poesie e crazione arriva in seguito ad un

musiche, non a caso, si colora il incontro col grande Eduardo De

quadro del folklore partenopeo. La Filippo che, nel 1984, lo nomina

prima parte della manifestazione ha “Pulcinella di Napoli” con una validi elementi quali Marco Spinosa,

visto protagonista l'Erede della simbolica e rappresentativa firma Barbara de Luca, Luca Tizzano e Ciro

Maschera, accompagnato dalla sulla tanto onorata Maschera. Gaglione, ed è in scena nel nostro

canzone classica napoletana, rega- Fondatore del “Gruppo Storico del Museo di Pulcinella, organizzando

lataci da Luca Allocca e dalla sua Teatro San Carlino”, il cui nome è spettacoli destinati ad un pubblico

chitarra. Non poteva mancare un ispirato all'omonimo teatro di corte scolastico, per invogliare e avvicinare

dovuto riferimento a Pulcinella, all'interno di Palazzo Reale a Napoli, anche i più piccoli al mondo della

maschera nostrana. Coppola sente esistente dal 1740 e demolito circa un tradizione napoletana.

nella sua interpretazione, fedele e al Secolo dopo, Coppola, nelle sue

tempo stesso originale, della lirica perfomance, è accompagnato da Martina Di Martino

Primarie Acerrane

Andrea Luigi Mennitto

Da TonyDa Tony

Corso della Resistenza, 125 - ACERRA (NA)

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PIZZERIA - FRIGGITORIA

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erti filosofi, che non credevano perché la gehenna di Ennom era una pace fra voi”. E disse ancora, sulla via quale, non possedendo nulla, restituì Calle storie degli inferi, volevano valle dove si bruciavano le vittime a di Gerusalemme: “Quando il padre di ai figli del gran pensionario De Witt i

che il popolino fosse tenuto a freno Moloch, e questa locuzione servì a famiglia sarà entrato e avrà chiuso la trecento fiorini a cui gli olandesi

per mezzo di queste credenze. Così Gesù per indicare il fuoco infernale. porta, resterete fuori e picchie- m a ng ia rono il cuore, benché non

Timeo di Locri, così lo storico politico Egli disse ancora: “Se qualcuno farà rete dicendo: <Maestro, apriteci>. a v es s er o niente da guadagnarci.

Polibio, che scrisse: “L'inferno, scandalo ai poveri di spirito che Ed egli, rispondendo, dirà: <Nescio Quelli con cui abbiamo a che fare in

inutile ai savi, è necessario all'insen- credono in me, meglio sarebbe met- vos, di dove venite?>. E allora comin- questa vita non sono come Des

sata plebe”. La teologia giudaica del tergli al collo una ruota da mulino e cerete a dire: <Abbiamo mangiato Barreaux, che pagava di tasca sua

Pentateuco non parlò mai del- gettarlo in mare. E se la tua mano dà bevuto con te, e hai insegnato sui agli interessati una causa della quale

l'inferno; gli Ebrei non furono mai scandalo, tagliala; è meglio per te crocicchi>. Ed egli risponderà: <Ne- aveva lasciato scadere i termini. Né

tenuti a credere in una vita futura. Gli entrare monco nella Vita, piuttosto scio vos, di dove venite? Fabbri di ini- tutte le donne sono come Nino de

uomini erano immersi in questo caos che andare nella gehenna del fuoco quità>. E ci sarà pianto e stridor di Lenclos, che conservava religiosa-

di contraddizioni e incertezze, quando inestinguibile, dove il verme non denti, quando vedrete Abramo, mente i depositi, mentre grandi

venne Gesù e confermò l'antica teoria muore e il fuoco non finisce mai. E se Isacco, Giacobbe, e i profeti, e voi personaggi fingono di non ricor-

che poi divenne la base del Cristia- il tuo piede dà scandalo, tagliati il resterete fuori”. Nonostante queste darsene. Signori miei, non tutto il

nesimo: annunciò un Regno dei giusti piede; perché è meglio entrare zoppo dichiarazioni, Origene e alcuni altri mondo è fatto di filosofi onesti.

che sarebbe venuto, e un Inferno che nella Vita, piuttosto che esser gettato non hanno creduto all'eternità delle Abbiamo a che fare con una quantità

non avrebbe mai avuto fine. Disse con tutti e due i piedi nella gehenna pene. Neanche i Sociniani ci credono. di birbanti che non hanno mai

chiaramente a Cafarnaum, in Galilea: inestinguibile, dove il verme non I Luterani e i Calvinisti, per quanto meditato su niente, con una folla di

“Chiunque chiama raca un suo fra- muore e il fuoco non finisce mai. E se siano anch'essi fuori del seno della bruti, ubriaconi, ladri. Predicate pure

tello sarà condannato dal sinedrio; il tuo occhio dà scandalo, strappalo: Santa Chiesa, ammettono un inferno che l'inferno non esiste e che l'anima è

ma chi lo chiamerà pazzo sarà è meglio entrare senza occhio nel senza limiti. Per illustrare questo mortale. Per parte mia, imiterò quel

condannato alla gehenei eimom, Regno di Dio, che esser gettato con passo farò un'esortazione ai filosofi curato di campagna che, essendo

gehenna del fuoco”. Questo dimostra tutti e due gli occhi nella gehenna del che negano l'inferno: “Signori, noi stato vergognosamente derubato del

due cose: primo, che Gesù non voleva fuoco, dove il verme non muore e il non dobbiamo passare la nostra vita suo gregge, disse dal pulpito: <Dav-

ci scambiassimo ingiurie, perché lui fuoco non finisce mai. Ciascuno sarà con Cicerone, Attico, Catone, Marco vero non so come sia venuto in mente

solo aveva il diritto, come maestro, di salato col fuoco, e ogni vittima sarà Aurelio, Epiteto, Cartesio, Newton o a Gesù Cristo di morire per canaglie

chiamare i prevaricatori farisei, salata col sale. Il sale è utile; ché se il Locke, con lo scrupoloso Bayle, che come voi>”.

“razza di vipere”; secondo, che chi sale perde il suo gusto, come salerete era così al di sopra della fortuna, né

ingiuria il prossimo merita l'inferno, voi? Avete in voi il sale, conservate la col virtuoso incredulo Spinoza, il Aurelio Paradiso

pere in maiolica, pastello, lo ha fatto solo per i suoi calcoli Oterracotta, matita e carboncino statistici. Ad esempio, quando parla

attraverso le quali l'artista Salvatore delle acque termali di Suessola, cita

Nuzzo ricostruisce la figura del le malattie guarite grazie ai bagni

nostro illustre concittadino Gaetano presso le fonti nostrane, ma le elenca

Caporale, nella sua personale esposta in modo distaccato e solo per ri-

presso la Biblioteca Comunale. portare quante persone ne hanno

All'inaugurazione erano presenti: il tratto beneficio”. Ha spostato

Dott. Eustachio Paolicelli, Pre- l'attenzione sull'artista il critico d'arte

sidente del Centro di Cultura “Acerra Sciascia, che ha sottolineato la

Nostra”, il Dott. Tommaso Esposito, “straordinaria capacità” di Salvatore

appassionato di storia e tradizioni Nuzzo “di cogliere il valore della

locali, e il critico della Reggia di persona, reso attraverso il volto

Caserta Carlo Roberto Sciascia. severo e gli occhi pensierosi, uno

“Caporale è stato lo storico più sguardo accigliato che non si limita a

importante della città, egli ha guardare le cose in modo super-

all'attivo oltre cinquanta pubbli- ficiale, ma va alla ricerca di elementi

cazioni su temi diversi, ma solo atti a dimostrare una teoria supe-

quattro/cinque solo le più note – ha riore, che va oltre la realtà sensibile.

affermato Paolicelli – eppure a lui Le opere restituiscono il dialogo

hanno fatto riferimento tutti gli intimo dello storico con il mondo

acerrani che parlano di Acerra!”. Ha circostante. Ancora una volta Nuzzo

proseguito l'ex Sindaco Esposito che ha cercato di valorizzare la propria

ha dichiarato: “Credo che Gaetano terra, attraverso lavori su personag-

Caporale non abbia mai fatto il gi illustri locali, e ciò è importante in

medico, semplicemente perché non un periodo in cui si è perso l'interesse

gli piaceva; lo dimostra il fatto che per le proprie radici”.

ha scritto di tutto tranne che di

Medicina, e, laddove ne ha parlato, Teresa Caporale

L'Inferno

Gennaio 2012

uasi un Secolo fa Le Corbusier, realista; la sua ecletticità non si Qnoto urbanista, scriveva: sofferma all'astrattezza e al clas-

“Questi frammenti di elementi sicismo dei dipinti, anzi, abbraccia

naturali, pezzetti di pietra, fossili, tutte le altre arti figurative, fino a

schegge di legno, cose martorizzate coinvolgere anche la scultura e la

dagli elementi, raccattate lungo il scenografia. Assolutamente originali

bordo del mare […], che esprimono i separè realizzati interamente a

leggi fisiche, l'usura, l'erosione, lo mano, tenui e delicati i disegni

scoppio... non solo hanno qualità ottenuti con i colori a pastello. La

scultoree, ma anche uno straordi- suggestione è, però, forte e vibrante

nario potenziale poetico”. E pare che nel preciso istante in cui ci si accorge

Valentina Corsuto sia stata guidata di essere accompagnati dalla

dalla stessa ispirazione dell'architetto celestiale musica di Einaudi con

svizzero, allestendo una mostra dal “I giorni”, che sembra far luce su di

titolo emblematico, “Fossili”. Le un piccolo capolavoro, allestito con

opere della giovane artista sono state evidente meticolosità: rami secchi,

esposte dal 20 al 30 Dicembre, al sospesi, quasi bruciati dal sole, come

Teatro Rostocco. Valentina Corsuto dei fossili, i cui colori si confondono

ha già alle spalle un bagaglio non con quelli artificiali delle luci. La

indifferente di esperienze: diplomata Corsuto ha voluto creare opere che

all'Istituto d'Arte “Bruno Munari”, restassero quasi cristallizzate, ma

laureanda all'Accademia di Belle Arti che, al tempo stesso, registrassero il

a Napoli, nel 2008 collabora con cambiamento sensibile, i “graffi del

Teresa Margolles e dal 2010 con vento” e i “mutamenti di quel che

Art/Beat. La sua prima mostra fu verrà” di un mondo che oggi è

dedicata proprio all'artista milanese “martoriato” e violentato dalle aber-

Munari. Oggi Valentina preferisce ranti scelte degli uomini.

una pittura tendenzialmente di

ispirazione caravaggesca e sur- Marilena Laudando

I “Fossili” di Valentina CorsutoI “Caporale” di Salvatore Nuzzo

resso il Complesso ex Tabac-Pchificio Centola di Ponteca-gnano – Faiano, si è svolta la mostra “Lo stato dell'Arte/Regione Cam-pania – Iniziativa promossa dal Padiglione Italia alla Cinquan-taquattresima Esposizione Inter-nazionale d'Arte della Biennale di Venezia 2011”. L'esposizione lascia uno strascico di polemiche, in quanto è stata giudicata di basso livello dagli esperti. In effetti, già Vittorio Sgarbi, ideatore e curatore dell'evento, nella sua introduzione, dopo aver afferma-to che “la presenza a Pontecagnano è equivalente a quella di Venezia, e talvolta ha più motivato titolo per considerazioni estetiche che pre-scindono dalle indicazioni di un nome di <risonanza> eletto a patrono, come accade nella città lagunare”, ha in seguito sottolineato che “una commissione ha proposto gli artisti che io ho osservato e selezionato con grande interesse; tuttavia vari nominativi non rientravano nella mia visione dell'arte <buona>, ma erano da considerarsi un superamento del personalismo nelle scelte”. Ciò è a dir poco opinabile! A ben vedere, la qualità delle opere scelte lascia molto a desiderare, sia per originalità, sia per stile; inoltre, l'elenco dei <prescelti> è cresciuto a causa di continue indicazioni di artisti non presenti nel gruppo iniziale. Anche il Sindaco di Pontecagnano, Ernesto Sica, soddisfatto per aver accentrato l'attenzione sulla sua città, ha delle responsabilità, avendo <suggerito> nomi locali, decisamente di livello mediocre. L'idea originale di Sgarbi era veramente valida; prevedeva che la suddetta commissione agisse da supporto per la segnalazione di tutti quegli artisti che, dopo essere stati da lui osservati e selezionati, fossero di diritto inseriti nell'elenco; ma le pressioni reiterate e l'ingerenza di chi, operando a Salerno, poteva esercitare un certo potere, hanno permesso di <deformare> e dilatare il numero dei concorrenti, in modo tale che ogni giorno la lista cambiava ed alcuni erano immessi persino dopo la presentazione alla stampa. Non si può, quindi, ancora una volta non criticare quella perenne voglia di <esserci> comunque ed ovunque si realizzi qualche evento di maggiore risonanza, pur non avendo i requisiti. Ma l'esserci è stato in molti casi, la constatazione della scarsa qualità dell'opera. In effetti, per loro sarebbe stato preferibile non esserci e non fare una magra figura. Una notazione importante da fare è che in molti si sono <lanciati> ad esaltare la mostra (spesso anche senza averne le reali competenze e le dovute capacità...) e lo stesso hanno fatto con alcuni artisti, guarda caso, proprio con i salernitani!!!

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Carlo Roberto Sciascia

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