il capitolo vii della carta onu e il sistema di sicurezza collettiva pp

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Vanessa Noseda

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Vanessa Noseda

Mantenimento della PACE e della SICUREZZA INTERNAZIONALE

art. 1 § 1:

“Mantenere la pace e la sicurezza internazionale, ed a questo fine: prendere efficaci misure collettive per prevenire e rimuovere le minacce alla pace e per reprimere gli atti di aggressione o le altre violazioni della pace […]”.

art. 24 § 1: “Al fine di assicurare un’azione pronta ed efficace da parte

delle Nazioni Unite, i Membri conferiscono al Consiglio di Sicurezza la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, e riconoscono che il Consiglio di Sicurezza, nell’adempiere i suoi compiti inerenti a tale responsabilità, agisce in loro nome”.

SISTEMA di SICUREZZA COLLETTIVA

art. 2 § 4:

DIVIETO di RICORSO UNILATERALE all’USO della FORZA

Domestic analogy

CdS: MONOPOLIO del RICORSO alla FORZA MILITARE LEGITTIMA

Jus ad bellum (CAPITOLO VII)

CAPITOLO VII

AZIONE RISPETTO ALLE MINACCE ALLA PACE, ALLE VIOLAZIONI DELLA PACE ED AGLI ATTI DI

AGGRESSIONE

art. 39:

“Il Consiglio di Sicurezza accerta l’esistenza di una minaccia alla pace, di una violazione della pace, o di un atto di aggressione, e fa raccomandazioni o decide quali misure debbano essere prese in conformità agli articoli 41 e 42 per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale”.

MISURE COLLETTIVE

RACCOMANDAZIONI (art. 40)

Misure NON implicanti l’uso della forza (art. 41)

Misure IMPLICANTI l’uso della forza (art. 42)

Accordi regionali (Cap. VIII - art. 53)

RACCOMANDAZIONI

art. 40:

“Al fine di prevenire un aggravarsi della situazione, il Consiglio di Sicurezza prima di fare le raccomandazioni o di decidere sulle misure previste all’articolo 41, può invitare le parti interessate ad ottemperare a quelle misure provvisorie che esso consideri necessarie o desiderabili. Tali misure provvisorie non devono pregiudicare i diritti, le pretese o la posizione delle parti interessate. Il Consiglio di Sicurezza prende in debito conto il mancato ottemperamento a tali misure provvisorie”.

Es. Cessate-il-fuoco

ris. 29.5.1948 n. 50 e 17.7.1948 n.54

(conflitto arabo-israeliano) ris. 12.7.1982 n.514 e

24.2.1986 n.582 (guerra Iran v. Iraq)

ris. 30.6.1992 n.762, par.2 (ex-Jugoslavia)

Misure NON IMPLICANTI l’uso della FORZA

art.41: Il Consiglio di Sicurezza può decidere quali misure, non implicanti l’impiego della forza armata, debbano essere adottate per dare effetto alle sue decisioni, e può invitare i membri delle Nazioni Unite ad applicare tali misure. Queste possono comprendere un’interruzione totale o parziale delle relazioni economiche e delle comunicazioni ferroviarie, marittime, aeree, postali, telegrafiche, radio ed altre, e la rottura delle relazioni diplomatiche.

ris. 31.7.1963 n.180 e 23.11.1965

n.218; ris. 7.8.1963 n.181, 23.7.1970 n.282 e 4.2.1972 n.311

(Interdizione armi v. Portogallo e v. Sud Africa) ris. 16.12.1966 n.232 e 29.5.1968

n.253 (Isolamento v. Rhodesia del Sud)

ris. 4.11.1977 n.418 (Embargo armi v. Sud Africa)

Misure IMPLICANTI l’uso della FORZA

art.42: “Se il Consiglio di Sicurezza ritiene che le misure previste nell’articolo 41 siano inadeguate o si siano dimostrate inadeguate, esso può intraprendere, con forze aeree, navali o terrestri, ogni azione che sia necessaria per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale. Tale azione può comprendere dimostrazioni, blocchi ed altre operazioni mediante forze aeree, navali o terrestri di Membri delle Nazioni Unite”.

ris. 7.7.1950 n.84 (Guerra di Corea)

ris. 29.11.1990 n.678 (Guerra del Golfo)

ACCORDI REGIONALI

CAPITOLO VIII - art. 53:

“Il Consiglio di Sicurezza utilizza, se del caso, gli accordi o le organizzazioni regionali per azioni coercitive sotto la sua direzione […]”.

v. art. 51

AUTOTUTELA INDIVIDUALE e COLLETTIVA

art. 51: “Nessuna disposizione del presente Statuto pregiudica il diritto

naturale di autotutela individuale o collettiva, nel caso che abbia luogo un attacco armato contro un Membro delle Nazioni Unite, fintantoché il Consiglio di Sicurezza non abbia preso le misure necessarie per mantenere la pace e la sicurezza internazionale. Le misure prese da Membri nell’esercizio di questo diritto di autotutela sono immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza e non pregiudicano in alcun modo il potere e il compito spettanti, secondo il presente Statuto, al Consiglio di Sicurezza, di intraprendere in qualsiasi momento quell’azione che esso ritenga necessaria per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale”.

CdS: POLIZIA INTERNAZIONALE?

art. 43 ss.

Accordi speciali tra membri NU e CdS

Esercito NU sotto comando del CdS

Comitato di Stato Maggiore

CdS: GENDARME DISARMATO

art. 43 ss.

Inoperatività

Desuetudine

(Vuoto Giuridico)

FORZE di PACE delle NU

AUTORIZZAZIONI e DELEGHE dell’uso della forza

Deleghe di POTERE e

RESPONSABILITÁ del CdS?

«Operation Iraqi Freedom» 20.3.2003

BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA

A. Cassese & P. Gaeta, «Le sfide attuali del diritto internazionale», Bologna, Il Mulino.

B. Conforti, «Diritto internazionale», Napoli, Editoriale Scientifica.

U. Leanza, «Il diritto internazionale. Da diritto per gli Stati a diritto per gli individui», Torino, G. Giappichelli Editore.

http://studiperlapace.it