il castello luglio 2011

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Il Castello 4/2011 - pag. 1 SPECCHIO DELLA COMUNITÀ E DELLE ASSOCIAZIONI DEL COMUNE DI VIDOR Bimestrale di cultura e informazione - ANNO VII n° 4 LUGLIO/AGOSTO 2011 - DISTRIBUZIONE GRATUITA NE/TV0062/2011 dal 02/02/11 ALLE FAMIGLIE 1991 - 2011 Ventennale di fondazione dell'associazione di volontariato "Arcobaleno"

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Giornalino "Il Castello"

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Page 1: Il Castello Luglio 2011

Il Castello 4/2011 - pag. 1

SPECCHIO dElla COmunItà E dEllE aSSOCIazIOnI dEl COmunE dI VIdOrBimestrale di cultura e informazione - ANNO VII n° 4 LUGLIO/AGOSTO 2011 - dISTrIBUzIONe GrATUITA

NE/TV0062/2011 dal 02/02/11

ALLE FAMIGLIE 1991 - 2011Ventennaledi fondazione

dell'associazionedi volontariato

"Arcobaleno"

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pag. 2 - Il Castello 4/2011

IL CASO

(segue a pagina 23)

Il ponte di Vidor fra storia e attualitàIl ponte di Vidor, assieme al monumento

ai Caduti, alla chiesa arcipretale e all’abba-zia è una delle poche costruzioni presenti sul territorio che riescono ad evocare la re-cente storia e, al contempo, considerazioni di carattere artistico, pur essendo semplice e nella forma estremamente regolare.

Solo per questi motivi meriterebbe di essere salvaguardato senza tener conto dell’importanza che lo ha sempre contrad-distinto quale passaggio chiave nell’at-traversamento del Piave, specialmente in questo ultimo trentennio e con tendenza a crescere. Ogni giorno vi transitano infatti dai 18.000 ai 23.000 veicoli, molti dei qua-li per il trasporto pesante, che si riversano senza alcuna alternativa nei centri abitati di Vidor, Covolo e Bigolino. E’ un dato di tutto rispetto anche se rientrante nella normali-tà ma considerando che detti centri sono piccoli e angusti e che nel 2010 è caduta la ri-correnza del centenario del ponte (il quale ver-sa in uno stato di avan-zato degrado) qualche osservazione risulta essere d’obbligo. In pri-mo luogo deve essere formulato un giudizio circa la stabilità e la si-curezza del ponte, sulla base di indagini specifi-che e visive da condur-si sul manufatto stes-so. In secondo luogo deve essere discusso nelle sedi competenti un preciso intervento conservativo dell’attra-versamento, adattandolo alle mutate con-dizioni territoriali. A questo proposito si sta già muovendo la provincia che ha portato a termine uno studio progettuale prelimi-nare; la speranza sta ora nell’avanzamento della progettazione e nello stanziamento dei fondi necessari per la cantierizzazione dei lavori. Da ultima, ma non perché meno importante, l’idea di bypassare il centro di Vidor con un nuovo ponte più a valle, man-tenendo l’attuale per il traffico locale, que-stione che viene discussa da ormai molto tempo.

Questo articolo tuttavia si propone di af-frontare brevemente la storia del manufat-to attuale descrivendone sinteticamente le principali caratteristiche.

La necessità di costruire un nuovo ponte in calcestruzzo si rese indispensabile per via delle numerose piene stagionali del fiume Piave che provocavano spesso e vo-

lentieri danni alla struttura del precedente ponte in legno, specialmente alle fonda-zioni, completamente esposte alla violen-za delle acque cariche di tronchi e detriti. Di particolare intensità furono le piene au-tunnali del 1882 e del 1884 che provoca-rono la distruzione di numerose campate. L’amministrazione provinciale di Treviso si vide quindi costretta, per evitare le quasi annuali spese di manutenzione, a pensa-re ad un nuovo attraversamento sul Piave che potesse resistere nel tempo all’indole mutevole del fiume.

Progetto e finanziamenti non tardarono ad arrivare e nel 1908 si cominciarono i la-vori, affidati alla ditta Odorico e C. di Mila-no, impresa di costruzioni fra le più impor-tanti a livello italiano in quel momento.

La prima fase costruttiva fu quella relati-va alle opere fondazionali, molto difficile e

delicata per l’epoca. Da un lato bisognava continuamente deviare e assecondare (i la-vori subirono con tutta probabilità alcune sospensioni a causa delle improvvise pie-ne) il normale deflusso delle acque con ro-ste e piccole dighe per consentire gli scavi sul letto ghiaioso e l’infissione di grossi pali in legno per costipare il terreno, dall’altro il posizionamento ad una stessa quota di speciali cassoni autofondanti nei quali veniva gettato il calcestruzzo. Da alcuni documenti ricaviamo come circa la metà dei piloni poggi su un solido basamento roccioso-conglomeratico a 6-8 metri di profondità dalla parte di Vidor e Bigolino, mentre l’altra metà raggiunga livelli infe-riori, anche 10-12 metri di profondità, per raggiungere lo stesso basamento dalla parte di Covolo. Ultimate le fondazioni si procedette con la realizzazione delle due spalle e dei 14 maestosi pilastri, anch’essi

in calcestruzzo armato, di cui due rinfor-zati secondo lo schema 4-1-4-1-4 per dare maggiore stabilità all’intera struttura. La fase più bella però fu probabilmente quel-la relativa alla costruzione delle 15 arca-te da 24 metri ciascuna per le quali sono state utilizzate tre grandi centine in legno che vennero montate e smontate per ben cinque volte, a partire dalla sponda destra. Il calcestruzzo veniva trasportato e gettato in opera mediante una speciale rotaia su cui scorreva un carrello ribaltabile da mi-niera.

Mano a mano che i getti venivano a maturazione, si procedeva con lo spo-stamento delle centine e la realizzazione dell’impalcato gettato su ulteriori arcatelle di riempimento-allegerimento sotto forma di soletta piena. Venne infine dedicata par-ticolare attenzione all’esecuzione delle de-

corazioni in pietra e in-tonaco come del resto anche alle balaustre costituite da elementi prefabbricati in calce-struzzo e pregevoli rin-ghiere in ferro. Da ul-timo fu steso lo strato di ghiaia che fungeva, per il tempo, da piano stradale.

Il ponte era pronto: fu inaugurato nel 1910, a distanza di due anni dalla posa della prima “fonda”, avvenuta nel 1908. Lungo 367 metri e alto 13, era conside-rato una realizzazione importante sia in ter-

mini economici che formali ma garantiva sicurezza e durata negli anni, per non par-lare dell’importantissima, anche se sconta-ta, funzione di collegamento che ora avve-niva in tempi più rapidi grazie al recente potenziamento della rete stradale locale.

Per poco meno di due anni la stretta di Vidor potè vantare la presenza di due pas-saggi sul Piave: un ponte nuovo appena realizzato in calcestruzzo ed uno in legno ormai veterano (aveva 40 anni) che venne demolito fra il 1911 e il 1912 e di cui resta-no ormai solo poche tracce che andrebbe-ro a mio parere valorizzate.

Data la sua importanza strategica il pon-te venne chiaramente in parte distrutto durante la Prima Guerra Mondiale. L’11 no-vembre 1917, in seguito alla rotta di Capo-retto e al trinceramento sul Piave, il Genio, a pochi passi dal nemico, ampliò l’interru-

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Il Castello 4/2011 - pag. 3

In questo numero:

Specchio della Comunità e delle Associazioni del Comune di Vidor.Bimestrale di cultura e informazione.

edITOre:Pro Loco “LA VIDORESE” - Renato Tessaro (Presidente)

dIreTTOre reSPONSABILe:Giampietro Comarella

redAzIONe:Via Marconi - Vidor (Tv)COMITATO dI redAzIONe:

Angelo Miotto (coordinatore), Lorenza Zorzan (segretaria), Fiorenzo Bailo, Giampietro Comarella, Lina Dall'Armi,

Laura Dal Molin, Enrico Frozza, Marina Gai, Andrea Miotto,Giacomina (Ninetta) Secco e Renato Tessaro.

COPerTINA:foto di Giampietro Comarella

e-mail: [email protected] e STAMPA:

ALIDA s.n.c. - Valdobbiadene (Tv)TIrATUrA: 1.500 copie

CHIUSO IN COMPOSIzIONe: 26 LUGLIO 2011

Tutti i diritti sono riservati. Notizie ed articoli possono essere riprodotti solo con l'autorizzazione dell'Editore e, in ogni caso, citando la fonte.

ANNO 7 - N° 4 LUGLIO/AGOSTO 2011registrazione Tribunale di Treviso n° 11 del 13/04/2005

• Il ponte di Vidor fra storia e attualità ...........................................................pag. 2

• Editoriale ...............................................................................................................pag. 3

• Anniversario Armando Piva ...........................................................................pag. 4

• Estate, tempo di vacanze ................................................................................pag. 5

• L'importante non è correre, ma arrivare in tempo .................................pag. 5

• Dalle nostre parrocchie ............................................................. da pag. 6 a pag. 9

• "E quindi uscimmo a riveder le stelle" ......................................................pag. 10

• Programma settembre 2011 - Pro Loco "La Vidorese" ........................pag. 11

• Batteri coliformi ed escherichiacoli a Vidor ............................................pag. 12

• Festa della Famiglia con i bambini della scuola materna di Vidor .....pag. 13

• Associazione AVIS in gita ...............................................................................pag. 14

• Festa Classi 1941 - 1951 - 1948 ....................................................................pag. 15

• Scoprire Petritoli è sempre un piacere .....................................................pag. 16

• Genesio Da Riva medaglia d'argento nel liscio unificato ai campionati italiani di danza sportiva ...................................................pag. 17

• Gli allievi del Vidor sfiorano la vittoria nella gara in casa ...................pag. 18

• Montenuoto: una stagione da record.......................................................pag. 19

• Notizie dal Comune............................................................... da pag. 20 a pag. 23

L’associazione di volontariato “Arcobaleno” ha festeggiato

20 anni di fondazioneIl vescovo di Vittorio Veneto,

mons. Corrado Pizziolo, ha benedettoil nuovo gagliardetto

EDITORIALE

L’associazione di volontariato “Arcobaleno” ha festeggiato il 16 luglio vent’anni di fondazione.

La copertina di questo numero è stata dedicata proprio a questo evento. Un modo per rendere omaggio e dare la giusta pubblicità a un sodalizio, nato il 6 giugno 1991 e reso ufficiale il successivo 27 agosto di fronte al notaio, dott. Alberto Sartorio, con studio in Conegliano, per merito di 10 soci: Teresa Bolzo-nello, Fabio Bressan, Giuseppe Bressan, Pietro Deotto, Gabriel-la Feletto, Giuseppe Grotto, Nino Manto, Francesco Patassini, Bruno Simionato e Assunta Vidalli, con lo scopo di mettere a disposizione del tempo libero per chi ne ha più bisogno.

Quattro lustri trascorsi all’interno della locale Casa di Ri-poso a beneficio degli ospiti, per organizzare non solo feste o portare una ventata di allegria, ma per essere spesso anche di supporto al personale che lavora nell’ente di assistenza. Il tra-guardo dei vent’anni è stato celebrato con la presenza, oltre alle autorità locali, di S.E. mons. Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, che ha presieduto la Messa delle ore 9 vicino alla Grotta della Madonna di Lourdes, trasportata 15 anni fa da-gli alpini di Vidor nell’area contigua alla Casa di Riposo.

Primo presidente dell’associazione fu Bruno Simionato, ri-confermato successivamente per un secondo mandato, fino al 1996. Il testimone passò poi a Giuseppe Grotto, che rimase alla testa del gruppo di volontariato dal 1996 al 2003. A lui suben-

trò per 2 mandati, dal 2003 al 2006 e dal 2006 al 2009, Fran-cesco Patassini, attualmente componente del consiglio di am-ministrazione della Casa di Riposo. L’associazione dal 2009 ad oggi è guidata da Eugenia Grotto, una presidentessa piena di vita e di entusiasmo, che non ha assolutamente fatto rimpian-gere i suoi predecessori, nonostante anche loro abbiano dato anima e corpo per mantenere sempre alto lo spirito altruistico a favore degli anziani della Casa. Primo segretario fu Teresa Bol-

A V V I S O: Gli articoli firmati su “IL CASTeLLO” rispecchia-no soltanto le opinioni degli autori e non impegnano la dire-zione del periodico né la Pro Loco “LA VIdOreSe”.Si ricorda che gli articoli non firmati non verranno pubblicati.

(segue a pagina 23)

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pag. 4 - Il Castello 4/2011

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Anniversario Armando PivaAnche quest’anno, il Gruppo Alpini di

Vidor ha voluto essere presente alle cele-brazioni di Cima Vallona.

Il giorno 26 giugno, le delegazioni dei Corpi interessati erano presenti per la 44ª volta in Alto Comelico, per ricordare le vit-time dell’eccidio del 25 giugno 1967.

La cerimonia è stata come sempre mol-to toccante, il dolore ancora palpabile.

Il Prefetto di Belluno ha letto un messag-gio fatto pervenire dal Ministro della Difesa.

La presenza del Serg. Maggiore Marcello Fagnani immancabi-le…

L’Amministrazione Comunale di Vidor ha voluto essere presente anch’essa alle commemorazioni, per ricordare il nostro Armando Piva e con lui gli altri Caduti.

Sono passati più di quarant’anni da quelle prime ore del 25 giu-gno 1967, quando un ordigno ad orologeria di circa 10 chili di di-namite faceva saltare un traliccio dell’alta tensione nei pressi del Passo di Cima Vallona nel Comune di San Nicolò Comelico, in quel lembo di terra veneta confinante con l’Austria. Conseguentemen-te a ciò, un reparto del Btg. Alpini Val Cismon composto da volon-tari fu inviato sul posto per dare la caccia agli autori dell’attentato di chiara matrice Alto Atesina.

L’alpino radiofonista di Vidor (TV) Armando Piva fu dilaniato brutalmente da una mina antiuomo vilmente collocata sul terre-no, perdendo la vita dopo dieci ore di agonia. Dopo poche ore sul luogo dell’attentato giunse trasportata da un elicottero AB 412, la pattuglia di Forze Speciali antiterrorismo comandata dal Capi-tano dei Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” Francesco Gentile,

con il compito di perlustrare il territorio e all’occorrenza bonificarlo da altri potenziali ordigni. Verso le 15 del po-meriggio, quando sembrava che fosse stata completata la perlustrazione, una violenta esplosione investì il gruppo. A circa 300 m. dal punto ove era caduto l’alpino Armando Piva furono feriti a morte da una mina a strappo il Cap. Francesco Gentile ed i parà incursori del Btg. “Col Mo-schin” S.Ten. Mario Di Lecce ed il Serg. Olivo Dordi. Un altro componente, il Serg. Maggiore Marcello Fagnani, anch’egli paracadutista incursore, fu ferito gravemente ed ancora oggi porta nel suo corpo i segni indelebili di quella tragica esplo-sione. Sul luogo dell’efferato e vigliacco eccidio furono trovate due tavolette di legno con incisa la rivendicazione dell’attentato a firma del BAS (Befreiungs-Ausslhuss-Sudtirol), in italiano “Comi-tato di liberazione del Sud Tirolo”.

L’anno prossimo sarà la 45ª ricorrenza, pertanto il Gruppo Alpini intende organizzare una massiccia partecipazione.

Com’è stato anche per il 40° Anniversario, vogliamo essere pre-senti in forze.

Per ricordare il nostro Armando e tutti i Caduti.MaX

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MATERIALI EDILI PAVIMENTI E RIVESTIMENTI

L’importante non è correre, ma arrivare in tempo

estate, tempo di vacanze

In tempi remoti, la tartaruga era un animale velocissimo e molto attivo.

Si affannava tutto il giorno, non si concede-va un attimo di tregua, per rilassarsi: in poche parole era sull’orlo del collasso perché i ritmi quotidiani erano diventati impossibili da so-stenere.

Lungo il percorso che la tartaruga ogni giorno percorreva a velocità impressionante, sedeva sul ciglio della strada un messicano col sombrero in testa; questi si concedeva la proverbiale siesta giornaliera all’ombra di un albero sotto un sole cuocente.

La tartaruga notando l’uomo un bel giorno frenò con le zam-pe lasciando sul terreno le orme della frenata, si fermò e rivolse all’uomo che sollevò lo sguardo a mala pena, osservò con sorpre-sa la tartaruga, che apostrofò il messicano con queste parole:“NON TI VERGOGNI!? Cosa fai qui tutto il giorno in ozio quando ci sono mille cose da fare”.L’uomo sorpreso replicò con un’altra domanda:“Secondo te cosa dovrei fare?”La tartaruga visibilmente agitata incenerì l’uomo con lo sguardo tipico dei rettili e urlò:“NON HAI UN MINIMO DI FANTASIA, APRI LA TUA MENTE, COL CALDO SOFFOCANTE CHE FA POTRESTI MUNIRTI DI UN CARRET-TO E ANDARE A VENDERE PER STRADA IL GHIACCIO E I GELATI PER REFRIGERARE LA GENTE CHE LAVORA E SUDA TUTTO IL GIORNO”.Il messicano fece una smorfia sorniona e disse: “E poi?”Replicò la tartaruga: “Poi quando avrai risparmiato qualche soldi-no potresti comprare un frigorifero e produrre da solo il ghiaccio e i gelati che poi rivenderai”.L’uomo imperterrito proseguì: “E poi?”La tartaruga si adirò ulteriormente e disse urlando:“MA COME NON CAPISCI PROPRIO NULLA, COL DENARO GUADA-

GNATO E RISPARMIATO POTRESTI INGRAN-DIRE I TUOI FRIGORIFERI, COSTRUIRE DELLE GRANDI GHIACCIAIE E RIFORNIRE TUTTA LA CITTA’, INCREMENTANDO LE VENDITE DARE-STI LAVORO A TANTI OPERAI DIVENTERESTI RICCO E TI GODERESTI LA VITA”.Con flemma irritante il messicano replicò: “E poi?”La tartaruga urlò a squarciagola:“MA NON TI RENDI CONTO CHE POI QUANDO SARESTI ARRICCHITO, NON DOVRESTI PIÙ LA-

VORARE E NON FARESTI PIÙ NULLA”.L’uomo sorrise ironicamente e tra il serio e il faceto domandò:“Ma ora cosa sto facendo?”La tartaruga trasecolò, impallidì, e senza replicare riprese il cam-mino molto, molto lentamente e da quel giorno divenne uno de-gli animali più calmi, riflessivi e longevi della Terra.Infatti la tartaruga può vivere sino ad oltre duecento anni.

Silvano Fabris

All’inizio della stagione estiva qualche capatina al mare mi dà la possibilità di ta-gliare un po’ in anticipo dalla routine lavo-rativa, quasi un preludio alle vere e proprie agognate vacanze!

La mia mente torna al passato, quando le istituzioni politiche funzionavano diversa-mente, quando sapevamo accontentarci, quando per noi bambini il top era la vacan-za estiva in colonia marina o montana...

Sapevamo che alla fine della scuola il premio più bello per le nostre fatiche era la partenza o per il mare o per il monte. Io in particolare mi ritenevo fortunata, per-ché l’E.N.A.O.L.I. (Ente Nazionale Assisten-za Orfani Lavoratori Italiani) mi mandava un mese gratis in colonia. A quel tempo c’erano anche altre istituzioni, come la Pontificia Opera Assistenza, le Curie ve-scovili, varie istituzioni private, che agiva-no a sostegno dei bambini. Un beneficio non solo finanziario ma anche sociale, in quanto dava la possibilità ai più piccoli di rapportarsi anche a livello di convivenza

vera e propria. Mangiare insieme, dormire insieme, fare attività di gruppo significava imparare valori come l’altruismo, l’umiltà, la sopportazione.

Quando vado in spiaggia o in montagna e vedo le care vecchie colonie abbandona-te penso con nostalgia al pullman che ci veniva a prendere con le nostre valigette cariche di indumenti e di sogni... le signo-rine assistenti che ci seguivano, ci aiutava-no, ci insegnavano la disciplina per tutto il tempo della nostra permanenza...

Mi domando cosa sia successo in questa Italia del “benessere”... i bambini, il nostro investimento per il futuro, cosa ricevo-no da noi adulti? Ai miei tempi l’asilo era un’istituzione gratuita, adesso è diventato un business! La scuola è diventata una Via Crucis per gli insegnanti! Molte istituzioni benefiche sono scomparse. A fatica le par-rocchie tengono in piedi le attività giova-nili.

Progresso è una parola magica, ma se non è affiancata dai valori umani diventa

una schiavitù, specialmente per la persona comune, quella che si lascia incantare dai media, quella che viene usata e strumenta-lizzata in nome dell’interesse di pochi.

Quando vedo un bambino che fa i ca-pricci a tavola, penso a quando eravamo in colonia: grandi tavolate, tutti affamati, passavano le inservienti con la “pappa”...non c’erano proteste, tutt’al più ci scam-biavamo le pietanze, perché non tutti era-no abituati a mangiare pasti completi, anzi c’erano certi stomachini ristretti a causa delle scarse possibilità familiari....

Ci insegnavano anche a tenere in ordine la camerata, a piegare il pigiamino, a lavar-si sempre i denti dopo i pasti.

Queste mie esternazioni sembreranno ai più alquanto patetiche, ma ad una come me forse servono per esorcizzare i timori per il futuro dei nostri giovani. Ci vuole una buona dose di ottimismo per sopravvivere a questo bombardamento mediatico che è diventato il nostro vivere quotidiano.

Ninetta

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pag. 6 - Il Castello 4/2011

Grest: DJ, un ritmo x cambiare

Animatori non si nasce, si diventa

Il primo luglio, con una bella e partecipa-ta festa, si è conclusa la prima edizione del Grest parrocchiale. È stata un’avventura di due settimane per i ragazzi, di un mese o qualcosa di più per noi animatori, il tutto sotto l’occhio vigile del re Davide, il perso-naggio che abbiamo imparato a conoscere durante il Grest. Guidati da Davide, abbia-mo quindi vissuto un’avventura fantastica dove a regnare erano sempre l’entusiasmo, il sorriso e la voglia di fare festa, anche quando abbiamo sgobbato per ripulire e ridipingere alcune delle stanze dell’orato-rio di Colbertaldo, che ci ha ospitati: un la-voraccio, ma ne è valsa la pena. E così lune-dì 20 giugno eravamo carichi e pronti per iniziare, ma anche preoccupati, essendo questa la nostra prima esperienza da ani-matori; ma, si sa, nell’acqua alta bisogna mettersi a nuotare per rimanere a galla… e noi abbiamo nuotato facendo del nostro meglio. Alla fine del primo giorno di Grest, dopo un pomeriggio di conoscenza, balli, laboratori e giochi, i sorrisi entusiasti dei ragazzi ci hanno fatto scoprire che erava-mo stati dei nuotatori magari non da Olim-

L’entusiasmante riuscita del Grest interparrocchiale ha avuto un ingrediente fondamentale, senza il quale non avrebbe mai potuto essere un’esperienza educativa degna di questo nome: la forma-zione degli animatori. Animatori, infatti, non si nasce, si diventa... perciò costa fatica. Bisogna, infatti, staccarsi dalla vita quotidiana e dedicarci tempo, sacrificando un po’ gli amici e un po’ le proprie attività o progetti personali, un po’ di denaro. Ma si viene ripagati abbondantemente. Soprattutto con una gioia talmente grande da essere contagiosa. Per animare bisogna avere il fuoco nell’animo e diventare contagiosi. Per questo agli animatori è stato propo-sto di partecipare ad un percorso dedicato proprio a loro presso l’oratorio dei Salesiani di Udine. È stato molto bello incontrare più di 500 giovani, provenienti da tutto il Triveneto, per condividere insieme momenti di formazione, di preghiera e di gioco. Abbiamo

scoperto che, per essere animatori, occorre riconoscere il seme buono del Vangelo che germoglia in ciascuno di noi. Germoglia sotto forma di talento: c’è chi è più abile nella manualità, chi è capace di pensare e guidare giochi avvincenti, chi con il ballo ri-esce a mettere la gioia in ogni corpo. Ognuno ha il suo dono per il bene di tutti, un dono da scagliare contro la pigrizia, la troppa sicurezza di sé, contro il pensiero che si diventi animatori da soli. No... l’animazione è faccenda di gruppo, è condivisione, è mangia-re insieme, è pregare insieme, è sistemare l’oratorio insieme, è far nascere una nuova consapevolezza: il Grest funziona se siamo un “noi”: una pluralità che moltiplica la gioia e la vita. La formazione insieme, a Udine, ci ha caricati di Spirito Santo, Spirito di Vita. Per questo gli animatori cantano “…è tutto nostro e noi siamo di Dio”. Questo è davvero un ottimo inizio! Grazie!

don Marco

piade, ma perlomeno da gare nazionali! Come il primo, anche gli altri nove giorni

sono trascorsi tra creazioni di splendidi la-voretti e gare all’ultimo sangue tra le quat-tro squadre in cui erano divisi i ragazzi. Nei due mercoledì abbiamo però “trasgre-dito alla routine” con due uscite, la prima camminando su e giù tra i boschi, dal Col Maor fino al santuario della Madonna delle Grazie, guidati da due instancabili (al con-trario di tutti noi, ragazzi e animatori) cam-minatori: Massimiliano Patassini e Andrea Bordin. Il mercoledì successivo, invece, ci siamo recati al parco acquatico “Aquafol-lie” di Caorle, dove abbiamo giocato nelle piscine, tra scivoli e gommoni e, soprattut-to, sotto un sole cocente, abbiamo vinto la prestigiosissima gara di ballo (Heather Parisi ha cominciato da lì), organizzata dal personale del parco, esibendoci nella co-reografia di “Danza Kuduro” ideata per noi dalle nostre animatrici/ballerine Martina, Stella e Valentina, che hanno anche tenuto il laboratorio di danza al nostro magnifico Grest. Questo mi dà l’occasione per ringra-ziare tutti i collaboratori dei laboratori: Giu-

liana Positello (découpage), Livio Bottega (traforo), Marta Bisol, Silvana Secco, Anto-nella Menin, Franca Feletto, Suor Angelisa (cucina), il gruppo Serra Keramos (cerami-ca), Felice Sgorlon (scacchi) e Mariella Bor-tolamiol (pittura). Visto che siamo in vena di ringraziamenti, uno speciale va a don Marco e don Antonio, che hanno creduto in noi e ci hanno permesso di vivere questa esperienza. Altri due grossi “GRAZIE” van-no all’intero gruppo animatori e soprattut-to ai ragazzi e alle loro famiglie… CIAO E AL PROSSIMO ANNO!!!!!!!!!

Anna De Stefani

DALLE NOSTRE PARROCCHIE

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Il Castello 4/2011 - pag. 7

DALLE NOSTRE PARROCCHIE

ACr: c’è davvero di più!!

8° Gardaland day!

Campo ai giovani 2011

Eh sì, anche per quest’anno l’estate è arrivata portandosi dietro il suo bagaglio di proposte per i grandi, ma specialmente per i più piccini; tra di loro, infatti, c’è chi sceglie di starsene tranquillo con mamma e papà magari al mare o in montagna, chi decide di partecipare a qualche Grest par-rocchiale o Centro Estivo comunale e chi invece, sfidando la nostalgia di casa, parte per i Campiscuola organizzati dall’Azione Cattolica Diocesana per una settimana ricca di emozioni e nuovi incontri. Anche io, da parte mia, ho avuto la possibilità di far parte di quest’esperienza unica, parte-cipando come animatrice al campo di IV-V elementare, svoltosi dal 23 al 30 giugno, e devo dire che, messa da parte la stanchez-za e l’organizzazione non sempre facile, lo rifarei cento volte!

Probabilmente, è stato anche merito del fatto che ci trovavamo ad Auronzo, ma l’aria che si respirava era qualcosa di più; come canta l’inno dell’ACR di quest’anno, infatti, si può proprio dire che c’era di più…

Mercoledì 15 Giugno ben 4 corriere sono partite dal piazzale della Pro Loco di Vidor cariche di ragazzi, adulti e famiglie. Il motivo? Ovviamente l’ottava edizio-ne del “Gardaland day”, l’ormai nota gita presso il parco divertimenti più grande d’Italia, che anche quest’anno non ha deluso le aspettative e ha visto iscriversi ben 205 persone. La giornata non troppo calda e l’assenza di colonne infinite da-vanti alle attrazioni hanno fatto il resto. Un ringraziamento a tutti i partecipanti, soprattutto a quelli che da 8 anni non mancano mai!

Marco Guizzo

È stata un successo anche quest’anno la giornata di chiusura dei gruppi Parrocchiali, denominata “Campo ai giovani” e giunta alla seconda edizione. La festa, te-nutasi domenica 12 giugno, ha riunito oltre 70 giovani delle superiori presso il campo sportivo di Vidor, ed è iniziata con una buona colazione, la S. Messa e, a segui-re e per tutta la giornata, tornei di calcetto, beach vol-ley, ping pong e calcio balilla. La sera, dopo le premia-zioni (con il trionfo della squadra degli animatori), sono stati invitati ai festeggiamenti anche i collaboratori dei campeggi di Laste, per ringraziarli del loro prezioso servizio e per condividere l’abbondante buffet. Un rin-graziamento a tutti i partecipanti che hanno dato vita a questa meravigliosa giornata!

Marco Guizzo

in ogni sorriso, nella vi-vacità e gioia di vivere che ho potuto apprez-zare in ogni bambino, nonché nel fantastico gruppo animatori che mi ha sostenuta ed ha accompagnato anche me in questa meravi-gliosa avventura.

Non riesco forse bene ad esprimere ciò che questo Camposcuola mi ha dato, certo sono sicura di non essere l’unica ad aver portato a casa questa carica del tutto nuova. Grazie a coloro che sono sta-ti presenti e specialmente a Colui che ha portato il sole non solo nel cielo, ma anche nel cuore di tutti, e che ha accompagnato i nostri passi in questi fantastici giorni in-sieme!

Donata Patassini

Un bel numero di bambini e ragazzi delle nostre parrocchie ha partecipato ai campi-scuola ACR quest’estate.

CAMPO 1-2 MEDIA(dal 16 al 23 giugno):Francesca e Margherita

CAMPO 4-5 ELEMENTAERE(dal 23 al 30 giugno):Giorgia, Anna, Denise, Alessio, Irene, Alessandro, Cristina, Manuel, Alessandro, accompagnati dall’animatrice Donata.

CAMPO 1-2 MEDIA(dal 30 giugno al 7 luglio):Samuele, Alessandro, Thomas

CAMPO 1-2-3 ELEMENTARE(dal 7 al 14 luglio):Giosuè, Agnese, Annalisa, Rudy, Chiara, Valentina, accompagnati dalle animatrici Lara e Marielena.

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DALLE NOSTRE PARROCCHIE

Festeggiamenti annuali al santuario Madonna delle Grazie

Convegno dell’Unità Pastorale “Le Grazie”

L’Ospedale Pediatrico di Betlemme ringrazia

Nel pomeriggio di domenica 19 giugno, presso il Santuario Madonna delle Grazie, ha avuto luogo il Con-vegno dell’Unità Pastorale, al quale hanno partecipato i quattro Consigli Pastorali delle parrocchie di Colber-taldo, Moriago, Mosnigo e Vidor.

È un appuntamento che si ripete ormai da 5 anni e che ha come fine ultimo quello di cominciare a pensa-re la realtà ecclesiale locale creando dei legami tra le parrocchie. I presen-ti, guidati dagli interventi di don Gian Pietro Moret e di Francesca Zabotti, hanno lavorato in piccoli gruppetti interrogandosi su come vivere da Cristiani credenti nel mondo d’oggi, in particolare in famiglia, nel lavoro, nella scuola, nella liturgia, nella cate-chesi. L’incontro si è concluso alle ore 19 con la celebrazione della Messa e un breve momento di evviva.

Laura Dal Molin

Da qualche anno, il gruppo Missionario di Vidor, in collaborazione con i catechisti, coinvolge bambini e ragazzi nella raccolta di offerte a favore dell’Ospedale Pediatrico di Betlemme. Di seguito, pubblichiamo la lettera di ringraziamento pervenuta dopo la donazione delle offerte raccolte in occa-sione della messa dell’Infanzia Missionaria, nel giorno dell’Epifania.

Gentile Alberta e Gruppo Missionario di Vi-dor, voglio porgere i miei ringraziamenti per la donazione di € 2.000. La vostra offerta è

Nella programmazione dei festeggiamenti che ogni anno la Pro Loco di Colbertaldo organizza presso il Santuario, per la tredicesi-ma volta il Gruppo Missionario ci ha proposto la mostra dei rica-mi, finemente realizzati durante tutto un anno di lavoro. Come da alcuni anni, assieme alla mostra, era presente anche la bancarella del mercatino equo-solidale.

Il ricavato della mostra viene inviato alle Missioni di Albania, Africa e Bolivia; non manca anche un sostegno alla Parrocchia e all’Oratorio di Colbertaldo, nonché alle Missioni della Diocesi.

Dalle Missioni giunge la riconoscenza per la solidarietà gene-rosa delle offerte che ogni anno il Gruppo invia loro. La passio-ne con la quale il Gruppo Missionario lavora, riflette e prega è di esempio per la Comunità, che incoraggia tutte le Persone che vi fanno parte ed esprime loro cordiale gratitudine.

Il Gruppo Missionario di Colbertaldo

arrivata a destinazione!Chi porta avanti il Caritas Baby Hospital

è la Provvidenza che ha voluto e continua a volere questa struttura ospedaliera; noi ne siamo più che convinti. E la Provvidenza ha il cuore, la mente, le mani, il volto della gen-te comune, dei donatori che ci dicono la loro solidarietà inviandoci le loro offerte. Solida-rietà che rende possibile il prosieguo delle cure mediche ai piccoli palestinesi che ogni giorno si rivolgono a CBH, unico ospedale pediatrico della West Bank.

A Voi che avete inviato la Vostra offerta

per il Caritas Baby Hospital, giunga il nostro GRAZIE DI CUORE. Sappiamo che la parola grazie non racchiude il sentimento che ci abita dentro, ma sappiamo che questa paro-la può oltrepassare tutte le barriere e i muri e arrivare fino a Voi giungendo con tutta la sua forza ma anche tenerezza.

Con l’occasione, Vi porgo i miei più cordiali saluti.

Lettera firmata da Luigi VassalliAiuto Bambini Betlemme – Onlus

Il Gruppo Missionario di Vidor

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DALLE NOSTRE PARROCCHIE

Tre motivi di festa per le nostre suoreIn occasione del 12 luglio 2011, giorno in cui ricordiamo l’anni-

versario della Fondazione della nostra Congregazione di Serve di Maria Riparatrici, quest’anno abbiamo vissuto tre giorni di festa e di ringraziamento.

Perché tre giorni? Eccone i motivi:- il 10 luglio ricorreva il 150° anniversario della nascita di Madre

Elisa Andreoli, avvenuta ad Agugliaro (Vicenza), da mamma Mar-gherita Ferraretto e papà Marco;

- l’11 luglio abbiamo ringraziato il Signore per il riconoscimento da parte della Chiesa, nella persona del Santo Padre Benedetto XVI, della santità di vita di Madre Elisa e di suor M. Dolores Inglese, una sorella che, fin dagli inizi del Novecento, ha promosso e dif-fuso in Italia e all’estero l’Opera della riparazione mariana, procla-mate VENERABILI rispettivamente il 10 dicembre 2010 e il 2 aprile 2011;

- il 12 luglio abbiam ricordato con cuore grato il 111° anniver-sario di fondazione della Congregazione, giorno in cui madre M. Margherita Ferraretto, madre M. Elisa Andreoli, sr. M. Agnese Vi-mercati e sr. M. Carmela Regonesi hanno emesso la professione come terziarie Serve di Maria proprio qui a Vidor.

Per noi suore questi tre eventi sono stati occasione per ravviva-re la consapevolezza che la chiamata all’esistenza è sempre per una missione da scoprire e da attuare nella fedeltà quotidiana, secondo una scelta fondamentale di vita.

La nostra Fondatrice, Madre Elisa, con tenacia ha cercato di ca-

pire e di vivere la volontà di Dio su di lei e con convinzio-ne ha scelto di consacrarsi totalmente al Signore, per amarlo e servirlo nei fratel-li, come santa Maria e con lo stile proprio dei Servi di Maria.

La vicinanza benevola, il ricordo nella preghiera di tante persone di Vidor-Col-bertaldo, la partecipazione alle due celebrazioni di do-menica 10, nella suggestiva cornice dell’abbazia di San-ta Bona e martedì 12 luglio, nelle chiesetta di Alné, ci hanno riempito di gioia e gratitudine e ci hanno aiutato a rinsaldare i vincoli di comunione, di amicizia, di aiuto scambievole tra noi, sorelle Serve di Maria Riparatrici, e le nostre comunità parrocchiali che in tanti modi ci sostengono con entusiasmo nel cammino quotidiano di sequela del Signore, per testimoniare che siamo Chiesa unita nel nome di Gesù.

Nel far memoria della nostra storia, sgorga un senso profondo di gratitudine al Signore per aver fatto crescere il piccolo seme piantato qui a Vidor più di un secolo fa, e averlo trasformato in

un albero che estende i suoi rami in altri 10 paesi del mondo: in America Latina, in Africa e in Asia.

A Lui chiediamo che, sull’esempio della nostra Fondatrice e delle prime sorelle, ci doni la grazia di testimoniare il suo Vangelo e l’appartenenza a Lui, con fedeltà, gratuità e sollecitu-dine verso tutti i fratelli e le sorelle che siamo chiamate a servire.

Le suore della Comunità

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Madre Elisa nel 1918

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pag. 10 - Il Castello 4/2011

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“e quindi uscimmo a riveder le stelle”La frase del testo, riferita all’ultimo verso dell’ Inferno Dantesco,

quello che segna la fine del viaggio del poeta tra i travagli dei dannati, è stata citata dalla Pro Loco “LA VIDORESE “ per esprime-re la propria soddisfazione di aver ultimato la nuova “ casetta “ adiacente all’edificio polifunzionale.

I lavori di ricostruzione e di rifinitura sono stati seguiti con la massima accuratezza e dedizione ed alla fine il risultato si è dimo-strato superiore alle aspettative.

Ora la Pro Loco può usufruire di una grande stanza interrata adibita a dispensa, e al piano terra di una legnaia e un ambiente dotato dei requisiti igienico – sanitari, dove sono stati collocati lo spiedo ed una griglia per la cottura delle carni.

I componenti dell’ Accademia dello Spiedo, durante una loro visita, si sono complimentati dell’ottima riuscita della struttura e dello spirito imprenditoriale dimostrato dalla Pro Loco per aver realizzato una così agevole e moderna costruzione degna di ospi-tare il nostro spiedo gigante. L’opera va a favore della nostra col-lettività poiché questo è un bene materiale che rimarrà nel tempo e dove tradizione, tipicità ed eccellenza devono essere salvaguar-date.

D’ ora in poi si potrà quindi assistere alla cottura dello spiedo ed inebriarsi dell’effondersi degli aromi tipici prodotti dal grasso delle carni che sfrigola nella leccarda.

All’apparenza sembra un procedimento facile, ma per avere un eccellente risultato delle carni arrostite ci vuole: passione, volontà e tempo.

C’è quindi un decalogo preciso da rispettare sia nell’impiego delle varie parti di carni, che nella loro preparazione; infine il toc-co magico spetta alla cottura, che varia dalle 5 alle 6 ore, e che avviene solo con il calore della fiamma accuratamente dosato.

Lina Dall’ Armi

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PRO LOCO LA VIDORESE

PrOGrAMMA SeTTeMBre 2011ANTICA FIerA dI SANTA BONA - 15º PALIO dI VIdOrVeNerdì 2 SeTTeMBreore 20.00: Cena del Palio presso il centro Polifunzionale. Presentazione delle squadre del Palio “Assalto al Castello”. Serata con "Toro Meccanico".

SABATO 3 SeTTeMBreore 16.00: Apertura stand enogastronomico.ore 18.00: 31° Marcia del Ciclamino di 5 e 10 Km.ore 21.00: Serata Country con musica, balli, cucina Western e Birra americana. Serata con "Toro Meccanico".

dOMeNICA 4 SeTTeMBreore 8.30: Antica fiera di S. Bona: Mercato. Mostra animali da cortile e bestiame. Macchine agricole d’epoca e attuali. Dimostrazione “Mestieri de ‘na olta”. Partecipazione degli arcieri.ore 12.30: Pranzo degli Anniversari di Matrimonio.ore 17.00: Rodeo con “Toro Meccanico” gratuito per tutti, bambini e non.ore 19.00: Cucina Western e Birra americana.ore 21.00: Intrattenimento musicale con gli “Anime in plexiglas”.

SABATO 10 SeTTeMBreore 16.00: Apertura stand enogastronomico.ore 20.00: Serata Marchigiana (Petritoli) con degustazione piatti tipici.

dOMeNICA 11 SeTTeMBreore 9.00: 1ª Edizione Ritrovo Amici moto d’epoca e non”.ore 11.30: Benedizione degli attrezzi utilizzati per il Palio nel piazzale della chiesa.ore 12.00: Apertura stand enogastronomico con spiedo e piatti tipici.ore 15.00: Apertura manifestazione 15° Palio “Assalto al Castello” presso l’Abbazia di S. Bona di proprietà della famiglia conte Da Sacco con lo spettacolo dei tamburini e sbandieratori di Feltre. ore 15.45: Partenza sfilata Palio in costumi medioevali.ore 16.30: Partenza 15° Palio “Assalto al Castello”.ore 20.30: Premiazioni delle squadre partecipanti al Palio e festeggiamenti presso il Centro Polifunzionale.

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pag. 12 - Il Castello 4/2011

Batteri coliformi ed escherichiacoli nell’acqua fornita dall’ac-quedotto, gestito dall’ATS (Alto Trevigiano Servizi) di Montebel-luna, sono stati scoperti in via Veneto e in via Mazzocco, a Vidor, nella seconda parte del mese di giugno, dopo che diversi cittadini ivi residenti avevano manifestato vomito, diarrea e prurito alle braccia e alle mani. Qualcuno ha anche avuto la febbre. Un paio di bambini erano finiti all’ospedale di Feltre. Dai rubinetti usciva un liquido giallastro che emanava un cattivo odore.

Dai primi accertamenti eseguiti dalla società che gestisce il ser-vizio idrico è stata riscontrata nelle tubature una presenza ano-mala di batteri molto dannosi alla salute. ATS e Comune hanno immediatamente emesso un’ordinanza cautelativa per vietare l’uso dell’acqua nelle due vie.

Successivamente si sono scoperte le cause. L’acqua del Brentel-la, usata per irrogare i giardini, era venuta a contatto con le con-dutture dell’acquedotto.

Presso la scuola media è arrivata un’autobotte della Protezione Civile per la distribuzione di acqua per uso alimentare.

L’emergenza è andata avanti per parecchi giorni. Ora dovrebbe essere tutto tornato nella normalità.

Per avere un quadro più completo della situazione da offrire ai lettori di questo periodico è stata interpellata la direzione dell’ATS. Sono partite 3 e-mail alla società di Montebelluna. A tutt’oggi non è arrivato alcun riscontro da parte dell’azienda.

Questo fatto spiacevole, accaduto in via Veneto e via Mazzoc-co, è riportato anche a pag. 20 di questo numero de “Il Castello” da parte dell’amministrazione comunale. Si legge che la “brutta esperienza” sarebbe fortunatamente stata risolta. I cittadini vor-

EVENTI

Batteri coliformi ed escherichiacoli a Vidor

rebbero però capire se, dopo questo brutto episodio, l’ATS si sia attivata per fare un sopralluogo anche nelle altre condotte della rete idrica del territorio comunale, alfine di creare certezze, garan-zie e assicurazioni nell’uso dell’acqua potabile da parte di tutta la popolazione. Ricordiamoci che l’acqua è un bene primario e indi-spensabile per la vita quotidiana. Speriamo che tutti i controlli del caso siano stati effettuati e che tutto sia risultato nei canoni della regolarità. Auspichiamo poter pubblicare nel prossimo numero del periodico, attraverso le pagine delle “Notizie dal Comune”, gli ultimi sviluppi della vicenda e i risultati delle recenti analisi effet-tuate dall’ATS e dall’ULSS n. 8.

La redazione

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Il Castello 4/2011 - pag. 13

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Festa della Famiglia con i bambinidella Scuola Materna di Vidor

Nel caldo pomeriggio di venerdì 20 mag-gio si è svolta l’annuale Festa della Famiglia con i bambini della Scuola Materna di Vidor. Nel suggestivo Santuario della Madonna delle Grazie di Colbertaldo, don Antonio, durante una breve liturgia, ha avuto paro-le di gioia per tutte le mamme, i papà e i nonni, alle quali i bambini hanno risposto con entusiastici applausi, allietandoci con le loro soavi vocine.

Ci siamo quindi avviati sotto il tendone allestito per l’occasione, dove bimbi e ma-estre si sono cimentati in recite e canti, donandoci sempre un’emozione grande e genuina che arriva diretta al cuore. Ad ogni bambino è stato poi consegnato un picco-lo ricordo ed in particolare “i grandi” sono stati promossi ad honorem all’importante passo che affronteranno a settembre ini-

ziando la scuola elementare.Durante il ricco banchetto di dolci, bi-

scotti e leccornie maestralmente impastati dalle mani di genitori e nonni, il gruppo dei Baraonda ci ha intrattenuto truccando i no-stri bimbi a viso e braccia con simpatici e luccicanti fiori, farfalle e ghirigori, coinvol-gendo in centro pista anche i più grandi in frenetici balli.

Ringraziamo vivamente Suor Caritas, le maestre e tutte le persone che ruotano at-torno a questo piccolo mondo, che con la loro estrema pazienza e dedizione hanno saputo stimolare nei nostri figli la voglia di imparare sempre cose nuove ed ad espri-mere attraverso il gioco e il disegno i loro stati d’animo e la loro personalità. Come comitato genitori è stata un’esperienza nuova nella quale si sono condivise le gioie

e i dolori dello stare insieme, del prendere le decisioni, di espri-

mere le proprie idee per poter realizzare delle giornate belle come questa, sempre nel nome e per il bene dei nostri figli.

Ed ora la gita, evviva! A conclusione di quest’anno il 27 maggio ci siamo recati con ben tre corriere alla fattoria didattica “Casa del Piave” di San Polo di Piave. Tra filari di vi-gneti di Raboso, Verduzzo e “belussere”, ac-compagnati dal simpatico cavallo Pompeo e dall’affascinante maialina Carlotta, i tito-lari Marta e Loris ci hanno fatto riscoprire i sapori della terra e la genuinità delle cose semplici fatte in casa. I bambini si sono de-streggiati nella semina del basilico e a rea-lizzare dei mega cartelloni incollando fiori, foglie e rametti di ogni tipo, annusando e intingendo le dita tra pasture di frago-le, ortiche, caffè,.. Abbiamo così trascorso un’intensa giornata all’aria aperta, graziati dal tempo che solo nella via del ritorno ci ha rinfrescati con un bel temporale. Ogni bambino si è portato a casa il suo vasetto di terra con i semini da curare e far crescere, oltre al ricordo di questo piccolo paradiso.

Grazie a tutti.Comitato genitori scuola materna

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ASSOCIAZIONI

AVIS in gita

L’aveva promesso, il presidente dell’Avis comunale Fiorenzo Adami, ai ragazzi della terza media di Vidor, il giorno della premia-zione dei disegni per i 40 anni dell’associa-zione. Sabato 4 giugno ci siamo ritrovati davanti alle locali scuole medie per la gita in montagna, destinazione il piazzale an-tistante alla funivia che porta a oltre 2700 metri del Langazuoi nel Comune di Corti-na. Scaricate le attrezzature, la pasta, ragu’ e il cuoco Luigi Perenzin, la corriera ci ha portato un paio di km più sù, dove è inizia-ta la nostra escursione in montagna verso le trincee della prima guerra mondiale. Era-vamo accompagnati da alcuni amici della protezione civile di Treviso, tutti alpini in congedo, che ci hanno guidato con passio-

ne tra gallerie, camminamenti, evitan-do la neve ancora presente . Il capo co-mitiva era il capitano Sergio Furlanetto, che insieme ai suoi uomini, passa un periodo tra luglio e agosto a sistemare queste opere della grande guerra che il tempo e le intemperie hanno mal ri-dotto. Interessati a quanto descritto, gli studenti che hanno apprezzato questa gita fuori dal comune, merito anche dei professori che li accompagnava-no, veri amanti della montagna . Visto il tempo incerto il rancio alpino e stato consumato all’interno della baita della sezione alpini di Cortina, messa a di-sposizione dal presidente della stessa il sig . Franco Fiorese, che è passato a salutarci bevendo un buon Prosecco in compagnia. Nel pomeriggio, non con-tenti d’averci dedicato la mattinata, gli amici della protezione civile ci hanno offerto la salita in funivia fino al rifugio Langazuoi un balzo di oltre 600 metri . Alla discesa ci aspettava il pullman che ci ha riportato a Vidor con un’ultima tappa per il gelato a Busche. Erano presenti oltre ai rappresentanti della sez. comunale Avis, il dott. Beninato, il presidente sez. Alpini di Valdobbiadene Marino Fuson, il fotografo

ufficiale della spedizione Dario Bordin e il tenente ing. Loris Pasqualotto che durante la naia, comandando una squadra di alpini, ha lavorato, per un paio di periodi al recu-pero di quei manufatti.

Romualdo Covolan

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Il Castello 4/2011 - pag. 15

Per festeggiare i nostri 60 anni abbiamo scelto Valencia, una città in cui si fondono tradizione e modernità. Bello il centro storico con tante chiese, piazze, torri e la Cappella del Santo Graal nella Cattedrale, ma siamo stati davvero colpiti dai Giardi-ni del fiume Turia, dalla Città delle Arti e delle Scienze e soprat-tutto dall’Oceanografico. E’ stata un’esperienza entusiasmante osservare la vita marina così da vicino camminando in tunnel di vetro sotto l’acquario circondati da foche, squali e beluga. Abbiamo ancora negli occhi le immagini dei bei palazzi, delle

strade ariose e di una luce fatta per accumulare istantanee nel-la memoria, come la foto in cui siamo nella Plaza de la Virgen, davanti alla fontana che rappresenta il fiume Turia.

MOMENTI ALLEGRI

La classe 1941 festeggia i 70 anniin gita sul Garda

Classe 1948:Una giornata in Trentino

A Valencia per i 60 annidella Classe 1951

2 giugno – 4 giugno 2011l 22 maggio la classe 1941 ha festeggiato i 70 anni con una gita sul lago di Garda. E’ stata una giornata ben organizzata e indimenticabile. Per prima cosa il gruppo ha fatto sosta a Riva del Garda per vedere le bellissime cascate di Varone. Poi un sal-to a Peschiera del Garda per il pranzo in un rinomato ristorante del luogo. Nel pomeriggio la comitiva ha raggiunto l’incan-tevole Sirmione, rinomata meta turistica. Poi tutti in pullman per il rientro a casa con il “tradizionale” arrivederci al prossimo anno.

È stata una piacevole giornata domenica 24 luglio per la classe 1948. In occasione del ritrovo annuale il gruppo si è recato in pullman per un tour della val di Non in Trentino, e, nonostante le premesse metereolo-giche non fossero delle migliori (alla partenza mattutina a Vidor piove-va copiosamente) , nelle valli trentine il tempo ha retto concedendo pure qualche sprazzo di sole. Tra i siti visitati vale la pena ricordare il santua-

rio di San Romedio a San Zeno (quanti scalini!), il palazzo asses-sorile di Cles e il castello Thun, monumentale complesso civile militare posto in una magnifica posizione panoramica presso Vigo di Ton.

A questo punto non resta che darci appuntamento al pros-simo anno con l’auspicio di poter allargare ancor di più i nostri orizzonti e di rendere più folto il nostro gruppo. Invitiamo per-ciò tutti i coetanei del 1948 che volessero avere contatti con noi di rivolgersi al bar Giardino per informazioni.

La classe 1948

Il castello Thun,di origine medievale,fra i meglio conservati del Trentino.

A sinistra il Santuario di San Romedio (732 m.), che è uno dei più caratteristici eremi e testimoni della fede cristiana d'Europa.

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EVENTI

Scoprire Petritoli è sempre un piacere

Oramai da anni a Petritoli, a ridosso del periodo della battitura del grano, viene celebrata la “Festa De Le Cove”, una meravigliosa manifestazione trasformata in ricorrenza, che da modo alle per-sone di comprendere al meglio quello che era il periodo della battitura di un tempo... perché perdersi quindi questa particolare occasione?!?

Partenza ore 4 con ritrovo al Polifunzionale. Ci si stupisce sin da subito della maggiore affluenza rispetto allo scorso anno, la quale il Presidente della Pro Loco Renato Tessaro ha voluto subito e feli-cemente far notare! Ovviamente vista l’ora, un riposino un po’ alla meglio è d’obbligo finché poi, raggiunta la zona di Imola, la tanto attesa sosta della colazione finalmente arriva...

Ore 10 raggiungiamo la nostra destinazione. Petritoli è lì, come ogni anno ad attenderci, arroccata sopra la

collina, circondata da poche case e da una distesa di prati di varie-gata natura, un sole caldo e splendente e la gente disponibile ed accogliente come sempre...

Dopo i saluti con le autorità locali, il sindaco Luca Tomassini, il vice sindaco Secondo Vitali e l’assessore Eraldo Baldassarri, ed una breve sosta di ristoro, alcuni di noi si sono diretti verso le varie mete di interesse tra cui la Piazza Rocca dove domina maestosa con i suoi oltre quaranta metri di altezza la Torre Civica, risalente al 1831, dalla quale è possibile ammirare un panorama mozzafiato.

Tappa successiva, il Teatro dell’Iride, inaugurato nel 1875, che con le sue eleganti forme e le sue pregiate decorazioni, si colloca tra i più raffinati esempi di teatri storici delle Marche. A stupire e ad incuriosire più persone del gruppo, l’Antica Stamperia Fabia-ni, museo didattico in cui sono conservati macchinari d’epoca ancora funzionanti... un buon stimolo al confronto delle tecniche attuali con quelle antiche: “dal torchio…al computer”! Qui ci si rende veramente conto di come l’ingresso dell’informatica abbia profondamente cambiato la produzione del libro. Altri hanno in-vece assistito alla S. Messa presso la chiesa di S. Anatolia con la be-nedizione delle Canestrelle, cesti di grano che in origine venivano

donati ai Signori e alla borghesia petritolese. Per tale cerimonia un tempo venivano aperte le porte del paese e i contadini e le fo-rosette (bambine e signore) erano padroni incontrastati dei vicoli e delle piazze, abbandonati in sfrenati balli e canti... un’unione quindi tra festa locale e rito religioso!

Siamo così giunti all’ora di pranzo, gentilmente offertaci dal-la Pro Loco locale alla quale va un sentito ringraziamento per la bontà delle specialità del posto... da gustare, olive fritte come stuzzichino, i “moccolotti de lo vatte”, un tipo di pasta che si ac-compagna col sugo d’oca, le “braciole arrosto”, “l’oca arrosto” con contorno ed infine il “ciambellone con il vino cotto”, il tutto ac-compagnato da ottimi vini!

Nell’attesa della sfilata dei carri tradizionali tipici della “Festa delle Cove”, abbiamo potuto visitare il Palazzo comunale, un ex convento delle Clarisse, il quale conserva in una sala dell’interno un coro ligneo del XVII secolo. Successivamente abbiamo potuto conoscere liberamente il luogo, godendo dei vicoli e degli scorci paesaggistici molto caratteristici e suggestivi!

Giunte le ore 18, il suono del campanone della torre civica an-nuncia l’inizio della sfilata durata circa mezzora, gli abitanti delle varie contrade di campagna hanno lavorato ininterrottamente giorni e giorni per allestire i carri, come tema dominante quest’an-no i 150 anni dell’Unità d’Italia.

Ogni contrada ha inoltre con sé una coppia di suonatori di or-ganetto ed altri strumenti popolari, con i relativi stornellatori, che seguono il carro insieme agli abitanti della contrada stessa, for-mando un folto gruppo variopinto.

Al termine della festa, ci siamo diretti verso la zona di attesa del pullman, perché purtroppo, dopo i vari saluti e ringraziamenti per l’ospitalità avuta, era già giunta l’ora di partire... portando a tutti voi un caloroso saluto dal paese di Petritoli!

Silvia Da Riva

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Il Castello 4/2011 - pag. 17

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Per sostenere il costo del giornalino, oltre ad utilizzare il bollettino postale(conto corrente n° 71827943 intestato all'Ass. Pro Loco),è possibile fare una offerta/contributo direttamente al presidentedella Pro Loco "La Vidorese" RENATO TESSARO o alla cassiera ROSARIA BORDIN; oppure fare un versamento nel Conto corrente numero 150001665 presso la filiale di Vidor della Banca della Marca Credito Cooperativo – Società Cooperativa IBAN: IT16B0708462270CC0150001665, Intestato alla Pro Loco “La Vidorese”.Grazie della vostra disponibilità e agli sponsor.

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Genesio da riva medaglia d’argento nel liscio unificato ai campionati italiani di danza sportiva

La Federazione Italiana Danza Sportiva (F.I.D.S.), riconosciuta dal CONI, ha organizzato dal 28 maggio al 5 giugno, nella Fiera di Rimini, la più importante manifestazione dell’anno: i Campionati Italiani di Danza Sportiva.

Hanno partecipato, sbaragliando ogni previsione, circa 30.000 atleti, provenienti da tutte le regioni, che si sono confrontati nelle diverse discipline sportive, dal ballo di coppia ai balli singoli e di gruppo.

Durante gli otto giorni di gare svoltosi all’interno dei 6 padi-

glioni della Fiera di Rimini si sono avvi-cendati tutti i tipi di musica, dal valzer al genere jazz, dal-la musica classica a quella moderna hip-hop e break dance.

All’evento han-no partecipato an-che numerose società sportive della provincia di Treviso. Tra que-ste la New Clover Dance di Dosson di Casier, diretta dai Maestri Trifoglio, che ha presentato sette coppie. La società trevigiana ha ottenuto dei buoni risultati. La coppia formata da Genesio Da Riva e Ivana, che ha preferito tenere nascosto il cognome, ha conqui-stando la medaglia d’argento nel Liscio Unificato della categoria Senior.

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pag. 18 - Il Castello 4/2011

SPORT

Gli allievi del Vidor sfiorano la vittoria nella gara in casaDomenica 15 giugno Vidor ha vis-

suto una nuova straordinaria pagina di sport e ciclismo con le gare riser-vate alla categoria allievi e juniores organizzate, con la solita grande professionalità, dallo Sprint Vidor Edilsoligo.

In mattinata, con partenza alle ore 9, le colline del prosecco hanno ospi-tato la lotta tra gli allievi impegnati nel 9º G.P. Oscar del Prosecco – 9ª M.O. La Vidorese. Il percorso molto selettivo prevedeva in totale 63,400 chilometri. Il comitato organizza-tivo è stato premiato dalla grande partecipazione: erano infatti 140 gli allievi iscritti. I beniamini della for-mazione presieduta da Pierangelo Zanco sono stati grandi protagonisti nel corso dell’intera manifestazione. Nelle fasi conclusive di corsa è rima-sto al comando un plotoncino con i migliori, tra cui i portacolori dello Sprint Vidor Federico D’Agostin e Federico Sartor. I tifosi di casa hanno sperato fino all’ultimo nella vittoria di un atleta vidorese ma, negli ultimi metri, il più forte è stato il marchigia-no Filippo Rocchetti (Free Photobike Team) che ha preceduto proprio il beniamino dello Sprint Vidor Federi-co Sartor. L’atleta di Revine Lago, che aveva già messo in saccoccia due vit-torie nel corso di questa stagione, ha reso felice il proprio direttore spor-tivo Guerrino Corazzin e l’intera for-mazione grazie alla conquista della maglia di campione provinciale di Treviso e alla classifica dei gran pre-mi della montagna. Sul terzo gradi-no del podio è salito Davide Durante (Spercenigo).

Nel pomeriggio il gruppo guidato da Pierangelo Zanco ha organizzato la corsa riservata agli juniores, valida per la 44^ M.O. La Vidorese – 18° Trofeo Banca della Marca. Al termine dei 106 chilometri sui primi due gradini del podio sono

saliti i portacolori della Cieffe Ludovico Longo e Simone Andreet-ta. In terza piazza si è piazzato Enrico Salvador del Caneva.

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Il Castello 4/2011 - pag. 19

SPORT

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Montenuoto: una stagione da record

Pensando ad un acrostico con la parola NUOTO, mi vien da scri-vere così: NATANTI UOMINI (che con) OTTIMISMO (e) TECNICA OT-TENGONO (ottimi risultati).

Non risulta poi così completo, manca infatti la parola DONNE, ma la facciamo idealmente rientrare a pieno titolo.

Eh già anche questa volta sono qui per portarvi a conoscenza del risultato positivo ottenuto dagli atleti della squadra MASTER MONTENUOTO Valdobbiadene (donne e uomini), che nuotando con passione e dedizione presso le piscine di Valdobbiadene e Montebelluna hanno vissuto una stagione da record. Provo ad elencare a memoria i risultati sia di squadra che individuali ot-tenuti: SECONDO POSTO ASSOLUTO AI CAMPIONATI REGIONALI MASTER, TERZO POSTO ASSOLUTO DI CATEGORIA NEL GRAN PRIX VENETO, PRIMO POSTO ASSOLUTO NEL CAMPIONATO PLAVIS (vinto per la quinta volta consecutiva), PRIMO POSTO ASSOLUTO NEL CAMPIONATO AQUASPORT(giunto alla terza edizione e sem-pre vinto dalla MONTENUOTO).

A livello individuale non si possono dimen-ticare il PRIMO POSTO ASSOLUTO nella classi-fica individuale GRAN PRIX VENETO per Alessio MORELLATO, vincitore anche a livel-lo nazionale dell’IRON MASTER di categoria (comprendente tutte le gare del program-ma di nuoto, dai 50 ai 1500 stile libero a quelle degli altri sti-li), oltre che ad essere campione italiano dei 800 e 400 stile libero, e Luca VISENTIN vice campione italiano nei 200 misti. Numerosi anche i titoli regiona-li di categoria che gli atleti targati MONTE-NUTOTO sono riusciti a portare a casa.

Nel momento in cui sto scrivendo queste righe mi giungono no-

tizie degli ottimi piazzamenti ottenuti dai MASTER Valdobbiade-ne nelle gare in acque libere (mare e lago) in svolgimento durante il periodo estivo.

Ma al di là delle vittorie e dei piazzamenti (che fanno sempre piacere), credo che il merito della società MONTENUOTO e dei responsabili tecnici dei Master, Fabio FLORA e Marika CORDIALI, nonché del capitano Claudio BOLLETTA, sia quello di aver saputo creare un gruppo veramente unito,che viene invidiato dalle altre società natatorie. Chi ha la fortuna di poterlo vivere dal di dentro, come il sottoscritto, ve ne può dare conferma.

Un arrivederci a tutti voi alla prossima stagione agonistica..Claudio Bortolamiol

P.s. mi dimenticavo di dire che nell’orbita dei nuotatori master è nata anche una società di triathlon, la A3 Valdobbiadene. Ma di questo vi farò sapere in seguito.

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NOTIZIE DAL COMUNE

dOCG: ULTIMe NOTIzIe

COLIBATTerI NeLL’ACQUA IN VIA MAzzOCCO e IN VIA VeNeTO

PONTI: LAVOrI IN COrSO

Nel tardo pomeriggio di sabato 2 luglio, presso il vigneto antistante il piazzale del Polifunzionale di Vidor, è stata presentata un “macchina irroratrice a tunnel” per il trattamento dei vigneti con prodotti fitosa-nitari. Questa macchina ha la caratteristica di trattare le vigne in pianura riducendo al minimo l’immissione in atmosfera e sul ter-reno di tali prodotti. Questo esperimento è stato presentato dall’ Azienda Agricola Ric-cardo dei F.lli Fornasier e dalla ditta costrut-trice Possamai Sebastiano, alla presenza di Alberto Villanova, assessore provinciale all’ambiente, e di Benedetto De Pizzol, as-sessore comunale di S. Pietro di Feletto, persona che ha coinvolto tutti i Comuni della Docg per la stesura del Regolamen-to di Polizia rurale. Inoltre, erano presenti i rappresentanti dell’ amministrazione co-

Nella seconda parte di giugno in via Mazzocco e in via Veneto si è purtroppo verificato un inquinamento da colibatteri all’acquedotto. Dopo le prime segnalazioni di malessere da parte dei residenti, confer-mate poi dalle analisi dell’Ats e dell’Ulss n. 8, si è riusciti a circoscrivere il problema e successivamente ad individuarne le cause, inizialmente inspiegabili. Il pronto e mas-siccio intervento da parte del gestore del servizio idrico Ats ha permesso di governa-re l’emergenza, fornendo innanzitutto una

Continuano gli incontri con Veneto Strade, Pro-

vincia di Treviso ed il Comune di Vidor per la stesura

dello studio di fattibilità del nuovo ponte. I 4 pos-

sibili tracciati infatti sono già stati illustrati al Ge-

nio Civile ed il prossimo passo è l’opinione dei Beni

Ambientali. Seguirà a breve un documento finale

di tale studio. Proseguono inoltre anche gli incontri

per la manutenzione del vecchio ponte, per il quale

ancora non si è deciso come procedere.

munale di Vidor e dei Comuni li-mitrofi che hanno contribuito a questa presentazione. In questa occasione, è stata presentata una macchina tranciatrice che ha la caratteristica di sfalciare l’erba presente nei vigneti con-vogliandola sotto i filari e impe-dirne la ricrescita evitando, così, l’ uso dei disseccanti.

In occasione del consiglio co-munale del 4 luglio è stato inol-tre approvato il Regolamento di Polizia Rurale stilato dai 15 Comuni della Docg. A tal fine saranno or-ganizzate delle giornate specifiche con lo scopo di informare la cittadinanza e facen-do inoltre presente che tale Regolamento non ha la pretesa di essere esaustivo, ma

autobotte con acqua potabile ai cittadini coinvolti, rimuovendo così eventuali con-seguenze di una ulteriore contaminazione e igienizzando successivamente le con-dutture idriche con una cospicua dose di cloro.

La brutta esperienza si è fortunatamen-te risolta in circa una quindicina di giorni. Da regolamento, l’Ats ed il Brentella stan-no valutando le sanzioni da erogare ai re-sponsabili.

ha modo di essere un punto di partenza per poter migliorare la lavorazione dei vi-gneti in modo sicuro e nel rispetto della salute dei cittadini.

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NOTIZIE DAL COMUNE

CIMITerO dI VIdOr

FeSTA deI SAGGI 2011

CALeNdArIO MANIFeSTAzIONI

La costruzione del primo stralcio d’ampliamento del Cimite-ro di Vidor si è ormai conclusa. Sono stati realizzati 25 loculi, 4 tombe ipogee (tombe famiglia) e 4 chiesette.

Come previsto dall’attuale regolamento di pulizia mortua-ria i loculi sono disponibili per chi ne abbia necessità, ma non prima del decesso. Diversamente le cappellette e le tombe fa-miglia che possono essere acquistate in qualunque momento sono quindi disponibili. Per informazioni in merito ci si può ri-volgere agli uffici comunali.

E’ già allo studio il finanziamento di un secondo stralcio per la realizzazione altri due blocchi di loculi e altre 6 tombe ipogee.

Domenica 3 luglio, presso gli stand in località Madonna delle Grazie, si è svolta la “Festa dei Saggi 2011”, organizzata dall’am-ministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco di Col-bertaldo. Alle 10.30 la S. Messa celebrata presso il Santuario da don Antonio Moretto, poi tutti a tavola in allegra compagnia.

Agosto07 agosto - ore 16

“Anguriata” con Lotteria in casa Riposoa cura dell’associazione “Arcobaleno”

25 agostoRaduno di inizio allenamenti calcio Vidor

Settembre02 settembre

Inizio “Settembre Vidorese” presso il centro polifunzionale23 settembre - ore 15

Giornata del ricordoproposta dall’associazione Casa Maria Adelaide Da Sacco

04 settembrePranzo Anniversari di Matrimoniocurato dalla Pro Loco di Vidor presso il centro polifunzionale

10 settembre - ore 10Gita ospiti Casa di Riposo al santuario della Madonna delle Grazie a Colbertaldoa cura dell’associazione “Arcobaleno”

11 settembrePalio “Assalto al Castello”

11 settembre - ore 12

Presentazione Calcio sponsor e sostentori A.S. Vidorcon pranzo presso il centro polifunzionale

17-18 settembreFesteggiamenti presso il santuario della Madonna delle Graziea cura della Pro loco di Colbertaldo

23-25 settembreFesteggiamenti di San Francescoorganizzati dall’omonimo Comitato “San Francesco” - Bosco

Un’ ottantina di ultra settantenni del Comune di Vidor presenti al pranzo con parenti, amici e simpatizzanti, alcuni ospiti della Casa di Riposo, le suore e rappresentanti dell’amministrazione comunale che verso la fine del pranzo hanno consegnato a tutti gli ultra settantenni un ricordo. Una bella festa!

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NOTIZIE DAL COMUNE

AGLI UNIVerSITArI Il Collegio Mazza di Padova offre ospita-

lità agli studenti e studentesse universitari “fuori sede”. I loro servizi mirano a creare le condizioni per portare lo studente a rag-giungere i migliori risultati attesi dalla for-mazione universitaria, favorendo il rispet-to dei tempi di laurea ed esiti di alta qualità delle carriere accademiche. Chi tra i nostri studenti vi è stato, consiglia l’esperienza.

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Per informazioni: Tel 0498734411 - Fax 0498719477Email: [email protected]

BOrSe dI STUdIO AI MerITeVOLI!

Quest’ anno, per la prima volta, in occasione del consiglio comunale del 4 luglio, sono state consegnate le borse di stu-dio ai ragazzi meritevoli residenti nel Comune, che hanno riportato una votazione finale di 9/10 o 10/10 all’esame di licenza media.

Erano in tanti e sono espressione di una gioventù che cre-sce responsabile e impegnata.

NOME COGNOME VOTO

Angela Bertazzon 9

Martina Biz 9

Nicolò De Stefani 9

Serena Fattorel 9

Nicola Tessaro 9

Riccardo Zanatta 9

Noemi Faccin 10

Chiara Ferracin 10

Elena Fornasier 10

Francesca Galli 10

Laura Pasqualotto 10

Clelia Ferracin 10 e lode

OrArIO rICeVIMeNTO ASSeSSOrIDi seguito gli orari di ricevimento degli Assessori:ALBINO CORDIALISindaco e Assessore Personale, Viabilità, Urbanistica, Affari GeneraliRiceve: Tutte le mattine preferibilmente su appuntamentoELI SPAGNOLVicesindaco e Assessore alle Attività Produttive, Turismo,Agricoltura, Rapporti con le AssociazioniRiceve: lunedì dalle ore 11.30 alle ore 12.30 su appuntamentoMARIO BAILOAssessore alle Politiche Sociali, Sport, Ecologia e AmbienteRiceve: mercoledì dalle ore 11.30 alle ore 12.30 su appuntamento

ANGELO GRIFFONIAssessore al Bilancio, Lavori Pubblici, Sicurezza, Informatizzazione Comunale, Organizzazione e Gestione della Comunicazione Istitu-zionale Riceve: lunedì dalle ore 18.00 alle ore 19.00 su appuntamento MARIA LUISA SAFFIOTIAssessore alla Pubblica Istruzione, Cultura, Biblioteca,Politiche Giovanili, GemellaggioRiceve: lunedì dalle ore 18.00 alle ore 19.00 su appuntamento

Gli assessori sono comunque disponibili ad appuntamenti al di fuori degli orari specificati. È sufficiente contattare la segreteria del Comune.

SPUMANTI DALDINVia Montegrappa, 29 - VIDOR (TV)

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Lena PossamaiVed. Dal Din

n. 12.10.1931 • m. 28.06.2011

Norma e Alessandra sentitamen-te ringraziano quanti hanno par-tecipato al lutto per la perdita di Lena Possamai.

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Il Castello 4/2011 - pag. 23

EVENTI

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(segue da pagina 2)

(segue da pagina 3

zione dell’attraversamento mediante l’esplosione di una grande mina poiché...“del ponte erano state distrutte soltanto due cam-pate e il nemico cercava di riattarlo”.. (cfr La Domenica del Corriere - Anno XIX - N 49 del 9/16 dicembre 1917). Tale intervento privò il ponte di ben sei arcate (a partire dalla sponda in sinistra idrografi-ca, la seconda, la terza, la quarta e le ultime tre).

Durante il secondo conflitto invece, fu bombardato per ben due volte (16 luglio e 1 settembre 1944): in occasione del primo attacco non furono prodotti effetti significativi in quanto l’obiettivo non fu colpito direttamente (alcune notizie in merito devono ancora essere verificate). Per quanto riguarda il secondo invece testimoni raccontano di aver visto aerei alleati sganciare numerosi ordigni dopo essere passati al di sopra dell’abitato di Vidor che, per via della quota di volo e la velocità dei bombardieri, si schiantavano deflagrando un chilometro più ad ovest, nei pressi e purtroppo anche al di sopra del povero ponte. In questa occasione l’albergo Spader venne distrutto e il proprietario ferito da una delle innu-merevoli schegge detritiche scagliate a gran distanza e in tutte le direzioni. Alcune persone ricordano ancora la violenza e la frago-rosità di tale bombardamento che distrusse la quinta campata a partire dalla sponda sinistra. In entrambi i casi si procedette alla ricostruzione e, come primo intervento, anche alla predisposizio-ne di passerelle temporanee e di semplici ponti barche, uno dei quali in località “Sghirlo” nei pressi dell’abbazia, da sempre punto di passaggio per i barcaroli e i loro speciali traghetti. Si ricorda inoltre che in epoca fascista il ponte fu attraversato in più occasio-ni da parate militari volute dal regime, in quanto attraversamento sul fiume sacro alla patria e particolarmente vicino ai luoghi che portarono alla vittoria finale contro il “nemico invasore”. Nel 1914 fu anche attrezzato con dei pali (oggi ancora presenti ma utilizzati per la pubblica illuminazione) e relativa linea elettrica sospesa per

la tratta tramviaria che da Valdobbiadene giungeva fino a Monte-belluna. Questa però fu dismessa nel 1931 a causa della concor-renza sempre più aggressiva del trasporto su strada e l’avvento di un generale periodo di crisi che porterà in poco meno di un decennio al secondo conflitto mondiale.

Nel 1966 il ponte resistette senza particolari problemi alla gran-de piena del 3-6 novembre; con una portata di circa 5000 metri cubi al secondo il livello dell’acqua raggiunse sui pilastri la quota indicativa di 5 metri, probabilmente amplificata dai paurosi solchi e picchi d’onda che come ben sappiamo caratterizzano ciascuna piena. Negli anni successivi, in seguito ad altri eventi minori, furo-no evidenziati alcuni princìpi di cedimento delle fondazioni con conseguenti lesioni all’imposta degli archi sovrastanti. Ciò portò la provincia ad intervenire nel 1983 con il rinforzo delle fondazio-ni mediante pali e le cuciture di alcune arcate.

Tali lavori si stanno ora rivelando insufficienti: il continuo au-mento del traffico ha contribuito (a causa delle vibrazioni) a man-dare in crisi altre parti della costruzione a tal punto che nel 2002 si è provveduto alla temporanea chiusura del ponte (circa 3 ore, per i detriti accumulati sui pilastri) durante lo stagionale evento di piena. A breve è fortunatamente previsto l’adeguamento struttu-rale di tutto l’attraversamento, intervento che si rivela ora più che mai doveroso nei confronti di un’opera che ha superato il secolo di vita. Si tratta infatti di una delle costruzioni più vecchie attraver-santi il Piave (forse addirittura la più vecchia considerando i danni prodotti dalla Prima Guerra Mondiale su altre strutture che ven-nero quasi completamente ricostruite) e presenta distanze consi-derevoli dai ponti vicini: circa 9 chilometri in linea d’aria dal ponte di Fener (1966) e 17 dal ponte della Priula (1914-1916), dati che giustificherebbero ad oggi la realizzazione di un secondo passag-gio sul fiume a valle di quello esistente.

Andrea Bordin

zonello. Nel 1994 prese il suo posto Ornella Brustolin. Dal 1996 a tutt’oggi il ruolo continua ad essere ricoperto ininterrotta-mente da Bruno Simionato, uomo “simbolo” dell’associazione “Arcobaleno, che ha visto nascere e crescere. Un uomo sempre pronto alla battuta, anche nei momenti più difficili, per esor-cizzare certe situazioni.

Durante la celebrazione eucaristica è stato benedetto il nuovo gagliardetto del volontariato, realizzato con il contribu-to di Fiorenzo Bailo, nostro collaboratore de “Il Castello”.

La festa si è conclusa con un rinfresco allestito dalle due as-sociazioni Pro Loco di Vidor e di Colbertaldo. Nel pomeriggio si è esibito il coro del Gruppo Alpini di Crocetta del Montello.

Giampietro Comarella

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