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50 IL MIO CAVALLO APRILE 2014 Il cavallo da endurance I soggetti migliori per questa disciplina sono i cavalli Arabi. Non va però considerata soltanto la razza. Per scegliere il ‘cavallo da endurance’, contano anche le caratteristiche fisiche e l’ambiente in cui viene allevato ENDURANCE

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50 Il mIo cavallo aprIle 2014

Il cavallo da endurance

I soggetti migliori per questa disciplina sono i cavalli Arabi.

Non va però considerata soltanto la razza.

Per scegliere il ‘cavallo da endurance’, contano anche le caratteristiche

fisiche e l’ambiente in cui viene allevato

ENDURANCE

Il mIo cavallo aprile 2014 51

Sono numerosi gli aspetti che vanno considerati per sta-bilire quale sia il cavallo ideale per l’endurance. Se non

abbiamo mai praticato questa disciplina, allora il nostro com-pagno abituale sarà il cavallo giusto per iniziare, perché una nuova esperienza è ancora più divertente se affrontata con il nostro amico fidato. Se invece non abbiamo ancora un cavallo o vogliamo acquistarne uno che possa accompagnarci in gare sempre più impegnative allora il miglior cavallo per l’endurance è sicuramente l’arabo o un suo derivato. eccezioni ce ne sono state e potranno ancora esserci, ma i numeri parlano chiaro e questa razza ha dominato e con-tinua a farlo in tutto il mondo.l’arabo possiede una resistenza allo sforzo impareggiabile, una grande agilità, una buona rusti-cità e una forza mentale d’accia-io; l’arabo possiede una finezza della pelle senza eguali sotto la quale, una rete di capillari fit-tissima gli dona una capacità di termoregolazione eccezionale.Oggi ci sono allevatori che hanno selezionato linee da en-durance basandosi su modelli e performance di determinati soggetti. affidarsi a questi alle-vatori potrà aumentare le nostre probabilità di acquistare un ot-timo soggetto.

È fondamentale, inoltre, che il cavallo da endurance cresca in un ambiente ampio e in com-pagnia di altri cavalli, in modo che possa acquisire rusticità ed equilibrio mentale.

Il fisicoinnanzitutto è importante sotto-lineare che l’altezza sia propor-zionata a quella del cavaliere.

Uno dei parametri più impor-tanti che dovremo valutare è il movimento che deve essere poco dispendioso e poco logo-rante per l’apparato locomoto-re. la conformazione fisica nel suo insieme deve trasmettere armonia, ma anche solidità, la schiena deve essere robusta ma non corta in modo da permettere al cavallo sufficiente ampiezza

nelle andature. l’incollatura ben orientata e sufficientemente lunga per dare buon equilibrio. il garrese ben rilevato ma non eccessivo per non creare diffi-coltà nel sellaggio, e soprattutto ben prolungato verso la schiena, segno di buona ampiezza delle andature. la spalla ben obliqua e non troppo pesante per avere leggerezza nel galoppo. Meglio una groppa non troppo piatta, ben muscolata e sim-metrica con garretti angolati e forti per una buona propulsio-ne. Meglio una cassa toracica profonda piuttosto che larga, un tessuto muscolare secco, dei buoni appiombi, degli stinchi corti, ginocchia ben orientate e pastorali non troppo lunghi.la qualità del piede è fonda-mentale: buoni talloni, buona conformazione con simmetria laterale e longitudinale, bianchi o neri non è importante, quello che conta è che la scatola cornea sia ben solida.

Il carattereUn buon cavallo da endurance deve avere un carattere forte, come il cavaliere o l’amazzo-ne che lo monterà. il carattere è innato, ma si può modellare con il tempo e con il lavoro; non pensiamno che un cavallo trop-po caldo e incontrollabile sia più performante di uno calmo e tranquillo, anzi, è quasi sempre il contrario.per poter percorrere

Z’tadore al Maury, nel 2008 campionessa italiana nella 160 km di Assisi sotto la sella di Simona Garatti.

Pika de Cardonne, argento a squadre all’europeo YR/J di Mont le Soil del 2012 e bronzo a squadre agli europei senior di Most nel 2013.

Per poter essere in grado di percorrere tanti chilometri un cavallo da endurance deve saper dosare le proprie energie.

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ENDURANCE Il cavallo da endurance

Di professione maniscal-co, con la sua famiglia

Emiliano Serioli si occupa di allevamento e allenamento di cavalli da endurance. Fin da piccolo appassionato del mondo equestre, da più di 20 anni l’enduran-ce è parte della sua vita. A partire da questo numero e per i prossimi Emiliano condividerà con noi le sue conoscenze, frutto di anni di gestione quotidiana del cavallo da endurance, di mi-gliaia di chilometri di gare affrontati, di confronto con i migliori professionisti del settore, sia in ambito na-zionale che internazionale. Per maggiori informazioni è possibile contattare Emi-liano Serioli all’indirizzo e-mail [email protected] oppure consultare il sito www.sgcavalli.it.

Emiliano SErioli

160 km un cavallo deve rispar-miare energie durante le prime fasi di gara, riposare e nutrirsi durante le soste nei ‘vet-gate’.Se siamo alle prime armi, affi-diamoci nella scelta ad una per-sona competente e di fiducia. Un veterinario è l’ideale, a patto che conosca bene la disciplina.Una visita di compravendita con radiografie è fondamentale per evitare spiacevoli sorprese che potrebbero vanificare il no-stro duro lavoro.Questa è la teoria, ma in pratica il cavallo perfetto non esiste. il nostro cavallo ideale sarà quello che ci porterà generosamente e per molto tempo e sarà quello con il quale riusciremo a creare la cosa più importante in que-sta disciplina, quel feeling che caratterizza i migliori binomi e che consente loro di dare il massimo nei limiti delle loro possibilità.

Un cavallo da endurance deve avere un carattere forte ma, allo stesso tempo, deve essere equilibratoL’altezza del cavallo deve essere proporzionata a quella del cavaliere.

Il cavallo deve avere inoltre un fisico armonico e solido.

Cala Gonona, campionessa italiana 2013 e medaglia di bronzo a squadre agli europei senior di Most del 2013.