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Il Circolo dei lettori propone una programmazione dedicata alle Scuole Secondarie di Secondo Grado perché gli studenti approfondiscano argomenti intra ed extra curriculari in maniera nuova e coinvolgente. Obiettivo dei protagonisti degli incontri, che hanno fatto delle storie la propria professione, è coinvolgere i ragazzi nella (ri)scoperta di tutta la bellezza e gli stimoli che ogni racconto (letterario e di vita) nasconde. per info e prenotazioni 011 4326666 | [email protected] È obbligatoria la lettura del libro collegato all’incontro. Tutti gli incontri si svolgono presso il Circolo dei lettori. il Circolo per le scuole

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Il Circolo dei lettori propone una programmazione dedicata alle Scuole Secondarie di Secondo Grado perché gli studenti approfondiscano argomenti intra ed extra curriculari in maniera nuova e coinvolgente.

Obiettivo dei protagonisti degli incontri, che hanno fatto delle storie la propria professione, è coinvolgere i ragazzi nella (ri)scoperta di tutta la bellezza e gli stimoli che ogni racconto (letterario e di vita) nasconde.

per info e prenotazioni 011 4326666 | [email protected]

È obbligatoria la lettura del libro collegato all’incontro.Tutti gli incontri si svolgono presso il Circolo dei lettori.

il Circolo per le scuole

Il gusto personale e la visione priva di spiegazioni contestuali spesso rovinano il modo in cui si guar-da un’opera d’arte, inquinandolo di pregiudizi che ne sminuiscono l’essenza.Quante persone di fronte all’orinatoio di Marcel

Luca Beatrice, critico d’arte, insegna all’Accademia Al-bertina di Belle Arti e allo IAAD di Torino. Collabora con “Il Giornale” e con la rivista “Bikers”. Ha pubblicato, fra gli altri, Per i ladri e le puttane sono Gesùbambino (Baldini&Castoldi, 2016) e con Rizzoli Nati sotto il Bi- scione. L’arte ai tempi di Berlusconi (2015), Sex. Erotis-mi nell’arte da Courbet a Youporn (Rizzoli, 2013) e Pop. L’invenzione dell’artista come star (2012). È il presiden-te del Circolo dei lettori di Torino.

target: 1° 2° 3° 4° 5° anno

Duchamp o ai tagli di Lucio Fontana, adagiandosi su preconcetti, li hanno denigrati non comprendendone la forza espressiva? Ora sembra strano, ma c’era chi nel Cinquecento voleva distruggere il Giudizio Uni-versale di Michelangelo e chi nell’Ottocento conside- rava l’Impressionismo come uno scherzo di cattivo gusto. Solo se non si capiscono o non piacciono non sono opere d’arte? È una questione di tempo? di ac-cettazione sociale? di soggettivo versus oggettivo?Luca Beatrice, attraverso un excursus iconografico e storico del periodo dal secondo Novecento a oggi, dimostra scientificamente come spesso si tratta di pregiudizi, che viziano lo sguardo. Queste scorcia-toie mentali si radicano sotto il livello di coscienza e diventa difficile modificarle, ma non impossibile.

L’ARTE CONTEMPORANEA

È PIÙ SEMPLICEDI UN MANUALE

D’USO DEL TELEFONINO

con Luca Beatrice

Il vuoto non è un pozzo da colmare in maniera ossessiva

ma una stanza tutta per noi da difendere con amore.

Enjoy the Silence, cantavano i Depeche Mode: goditi il silenzio, l’assenza di parole, di suoni, del superfluo. Oggi sembra che siamo tutti arruolati in una battaglia al contrario, così indaffarati a riempire ogni momento, solo per non sentire l’eco del vuoto. Solo per non ascoltare cosa ha da dire su di noi.

Chiara Gamberale, scrittrice, ha pubblicato, fra gli altri, con Feltrinelli Adesso (2016) e Per dieci minuti (2013), Avrò cura di te (con Massimo Gramellini, Longane-si, 2014), La zona cieca (Bompiani, 2008, Campiello Giuria dei letterati). Ha curato e condotto programmi come Io, Chiara e l’Oscuro (Radio2) e Quarto piano scala a destra (Rai3). Collabora con “Vanity Fair” e “Io Donna”.

target: 1° 2° 3° 4° 5° anno

A partire dall’ultimo romanzo, che ha la leggerezza della fiaba e la profondità di un classico, Chiara Gam-berale, abituata a dare voce alla nostra complessità per non averne paura, questa volta si concentra sul rischio che corriamo a voler affollare ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e cosa vogliamo.Quello «spazio vuoto» che ognuno ha dentro di sé, infatti, non è un demone da sconfiggere, da cui distrarsi, ma un patrimonio da mantenere lontano del troppo.Non è facile, ma è possibile. Basta concentrarsi su quello che a volte sembra «un buco al posto del cuo-re», ma invece deve essere sempre più spesso una stanza tutta per noi.

FARE PACE CON IL VUOTO

con Chiara Gamberale

da Qualcosa (Longanesi)con le illustrazioni di Tuono Pettinato

«Siamo soli nell’universo?» è una domanda che lascia

un senso di vertigine a chiunque.Una risposta non c’è, ma nel cielo

stellato è inevitabile volersi perdere.

Tutti almeno una volta hanno alzato gli occhi al cielo, lasciandosi rapire da una scenografia di punti, movimenti, luci e domande. Ma non tutti hanno retto lo sguardo di fronte all’incommensurabilità di uno spazio in cui è difficile – a volta impossibile

Amedeo Balbi, astrofisico, insegna all’Università di Roma Tor Vergata. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche, ha lavorato all’University of California a Berkeley e collaborato alla missione spaziale Planck dell’ESA. Scrive per “la Repubblica”, “La Stampa”, “Wired” e “Le Scienze”. Ha pubblicato, fra gli altri, con Rizzoli Dove sono tutti quanti (2016) e Cercatori di meraviglia, Premio di Divulgazione scientifica 2015.

target: 3° 4° 5° anno

– orientarsi. C’è una domanda, infatti, che l’uomo si pone dalla notte dei tempi: «siamo soli nell’uni-verso?». Una risposta definitiva ancora non c’è, ma la scienza ha fatto formidabili balzi in avanti e oggi ci sono molti elementi nuovi per capire quel luogo pieno di mistero e meraviglia che ci sovrasta.L’astrofisico Amedeo Balbi, mischiando rigore scien- tifico, chiarezza divulgativa e passione, con deviazioni tra filosofia e storia della scienza, racconta le ul-time scoperte e teorie, dà un’idea delle distanze siderali e del numero di pianeti extrasolari, spiega in quali condizioni possa effettivamente fiorire la vita. Una lezione che, portandoci lontanissimo, ci fa anche riflettere su noi stessi, piccoli ma fonda-mentali tasselli dell’universo.

DOVE SONO TUTTI QUANTI?

con Amedeo Balbi

Narrativa e musica insieme diventano linguaggio per un

Dj Set letterario che parlain modo nuovo della più antica

e potente emozione umana.

Paura è sentirsi senza difese di fronte a circostanze che possono far male, al corpo o alla felicità. La musi-ca e la letteratura, maestre nel trasmettere emozioni, la raccontano da sempre, dando la possibilità di esor-cizzarla e dunque sconfiggerla.

Alessandro Perissinotto, scrit-tore, insegna Teorie e tecniche delle scritture all’Università di Torino. Ha pubblicato, tra gli altri, con Piemme Le colpe dei padri (2013, secondo al Premio Strega) e Semina il vento (2011).

Davide “Boosta” Dileo, musicista, compositore, dj e produttore, ha cofondato i Subsonica. Ha pub-blicato quattro libri, tra cui Toc toc. Storie di bambini, magie e capricci! (Giunti Kids, 2012) e Un’ora e mezza (Dalai, 2005).

target: 3° 4° 5° anno

Andando a scavare nel profondo dell’animo umano, fanno paura il pagliaccio di It e il gatto nero di Edgar Allan Poe, il futuro di Philip K. Dick, gli archi di Psycho e i sintetizzatori di Profondo rosso, fino ad alcune sin-fonie di Beethoven e al silenzio dei momenti giusti. Il progetto propone la lettura di passaggi letterari che o ne parlano o la creano. Ma più che un reading, è un Dj Set dove la parola di grandi scrittori dell’Otto-cento e del Novecento incontra la musica, dove il testo trova ritmo e armonia per giungere in forma nuova alle orecchie e al cuore degli studenti.La scelta delle letture è affidata allo scrittore Ales-sandro Perissinotto; governa la magica unione, alla consolle, il compositore e tastierista subsonico Da-vide “Boosta” Dileo.

DELLA PAURA, DEL CORAGGIO

E D’ALTRE STORIE

con Davide “Boosta” Dileo e Alessandro Perissinotto

In ogni storia si incrociano punti di vista diversi.

E se si rileggesse l’Iliade attraverso gli occhi del re di Micene,

comandante in capo dei Greci?

Come andarono i fatti della guerra di Troia tutti lo sanno. Tutti ricordano l’ira di Achille e l’astu-zia di Ulisse. Ma chi era a capo di quegli uomini che espugnarono la città con l’inganno del caval-lo? Agamennone, il re di Micene. Il suo sguardo

Giulio Guidorizzi, docente di Teatro e drammaturgia dell’antichità all’Università di Torino, ha pubblicato, tra gli altri, con Einaudi Io, Agamennone (2016) e Il mito di Edipo (con Maurizio Bettini, 2004), La trama segreta del mondo. La magia nell’antichità (Il Mulino, 2015) e Corpi gloriosi. Eroi greci e santi cristiani (Laterza, 2012).

target: 1° 2° 3° 4° 5° anno

dimenticato, forse meno affascinante di quello di altri personaggi dell’Iliade, è però il più stratificato e complesso, il più adatto a farci entrare davvero nell’universo omerico.Giulio Guidorizzi ricostruisce l’appassionante punto di vista del condottiero degli Achei a partire dalle sue origini, che hanno radici nel mito e nel sangue, e conduce un viaggio nelle profondità del mondo degli antichi: i loro eroi, i loro valori, il loro senso della gloria e della vendetta, dell’amore e della morte. Il racconto di una società in parte tribale, in cui ogni uomo però agiva già dietro l’impulso di una sfida continua con le grandi forze dell’esi- stere, le stesse che oggi ancora ci parlano nella quotidianità non più epica delle nostre vite.

DALLA PARTE DI AGAMENNONE

con Giulio Guidorizzi

in collaborazione con Giulio Einaudi editore. Lo struzzo a scuola

Un incontro non per insegnare qualcosa, ma per aiutare

a perdersi nelle storie e nei significati nascosti delle parole

senza smarrire la consapevolezza.

A leggere si impara da bambini. Quando si capisce che le parole nascondono un significato e si possono quasi toccare, si fa un passo avanti diventando «let-tori creativi». Non si tratta solo di comprendere, ma di provare a sentire cosa c’è dietro i segni, l’emozione

Marcello Fois, scrittore, ha pubblicato, fra gli altri, con Einaudi Manuale di lettura creativa (2016), Nel tempo di mezzo (2012), Stirpe (2009) e Memoria del vuoto (2007). Scrive anche per cinema, tv e teatro. È tra i fon-datori del festival letterario L’isola delle storie di Gavoi.

target: 1° 2° 3° 4° 5° anno

diversa che comunicano ogni volta.Marcello Fois ci porta con sé alla scoperta di testi e autori che ha amato: dai classici dell’Ottocento a J.D. Salinger e Leonardo Sciascia, passando per Grazia Deledda e Sergio Atzeni. Li guarda tutti con occhi confidenziali, senza la pretesa di insegnare nulla dall’alto ma con la voglia di trasmettere tutto l’amore per i libri e per i tanti mondi a cui danno vita. Perché ciascuno quando apre un libro può diventare un let-tore creativo, deve solo avere il coraggio di mettere tutto se stesso nella storia che sta leggendo. Un incontro non per insegnare qualcosa, ma per aiutare a perdersi nelle storie senza smarrire la consapevolezza. Perché le ossessioni di uno scrittore passano, ma i sogni di un lettore restano.

ESERCIZI DI LETTURA

CREATIVAcon Marcello Fois

in collaborazione con Giulio Einaudi editore. Lo struzzo a scuola

Tre mix d’autore per tre classici

della narrativa internazionaleche, ambientati in America,

parlano del mondo.

L’America, Paese-mito con contraddizioni e possibilità sconfinate come i suoi paesaggi, è patria di grandi scrit-tori. Giuseppe Culicchia dedica tre appuntamenti, con letture e approfondimenti, musica, video e filmati, alle pagine indimenticabili di altrettanti capolavori.

Giuseppe Culicchia, scrittore, ha pubblicato, fra gli altri, Mi sono perso in un luogo comune (Einaudi, 2016), To-rino è casa mia (Laterza, 2005) e con Garzanti Il paese delle meraviglie (2004) e Tutti giù per terra (1994). Ha tradotto per Einaudi American Psycho e Lunar Park di Bret Easton Ellis e per Feltrinelli Le avventure di Huck-leberry Finn di Mark Twain. È Consulente culturale del Salone Internazionale del Libro di Torino.

target: 1° 2° 3° 4° 5° anno

→ Le avventure di Huckleberry Finn di M. Twain (1884)Il libro per ragazzi, da cui secondo Hemingway «discende tutta la letteratura americana moderna», è una storia senza tempo dello scontro tra libertà asso-luta e costrizioni della società.→ Il grande Gatsby di F. S. Fitzgerald (1925)Il libro, fonte di film, rappresentazioni teatrali, lodi e stroncature, parlando di feste e lustrini, racconta la solitudine, la vacuità degli oggetti e le illusioni, irrealiz-zabili ma necessarie.→ Il giovane Holden di J.D. Salinger (1951)Ribelle, schietto e bugiardo, Holden Caulfield è il ragaz- zino più amato da generazioni di lettori, che se ne va a zonzo per New York, studiando il mondo e i perso- naggi che lo popolano.

UNA STORIAAMERICANA

con Giuseppe Culicchia

Privi di idee proprie, non agiscono, adeguandosi agli altri.

Sono gli ignavi. Dante li racconta nel III canto dell’Inferno.

La Storia, anche moderna, ne è piena.

Una parte significativa della forza della Divina Com-media sta nella capacità di piegare la lingua e l’im-maginazione fino a mescolare sublime, infimo, re-pellente, grottesco. Come colse Goethe che, di fronte al realismo troppo crudo di certe scene dell’Inferno,

Evelina Santangelo, scrittrice, ha pubblicato, tra gli altri, con Einaudi Non va sempre così (2015), Cose da pazzi (2012) e Senzaterra (2008). Sempre per Einaudi, ha tradotto Firmino di Sam Savage e ha curato l’edizione di Terra matta di Vincenzo Rabito. Fa parte del blog letterario Nazione Indiana e collabora con “il Fatto Quo-tidiano”.

target: 3° 4° 5° anno

lo definisce «ripugnante, spesso orribile grandez-za». Dante mette in scena una comunità umana spaventosa e bestiale, che ha trovato espressioni nel-la realtà, come nei campi di sterminio, inferni del nostro Novecento. L’incontro analizza il III canto dedicato all’ignavia, che, peculiare del nostro tempo, ha tutti i tratti del-la più universale delle colpe. Con letture, citazioni, spezzoni di film e immagini, Evelina Santangelo fa emergere la modernità della Commedia, cogliendo come quella condizione del corpo e dello spirito ab-bia ispirato anche autori e opere apparentemente molto distanti, ad esempio i registi Ciprì e Maresco, Pier Paolo Pasolini, Peter Greenawayc, Hieronymus Bosch e T. S. Eliot.

L’INFERNO DEI CORPI. L’INFERNO

DELLO SPIRITO

con Evelina Santangelo

Cambiare è possibile.Servono coraggio, caparbietà

e tutta la bellezza della letteratura.

Un ex testa matta si racconta.

Negli anni Novanta, Salvatore Striano era una Testa matta, a capo di una banda di ragazzini che spadro-neggiava nei Quartieri spagnoli di Napoli fuori dalle regole dei clan. Quando i boss gli chiesero di scegliere da che parte stare, iniziò la sua tempesta: latitante

Salvatore Striano è stato tante cose: detenuto in Spagna e a Rebibbia, ha incontrato il maestro Fabio Cavalli che gli ha ricordato che lui era prima di tutto un attore. Da allora ha recitato per Matteo Garrone, per Guido Lom-bardi, per i fratelli Taviani, per teatro, cinema e tv. Ha pubblicato con chiarelettere La tempesta di Sasà (2016) e Teste matte (con Guido Lombardi, 2015).

target: 1° 2° 3° 4° 5° anno

prima, in carcere poi, trovò comunque il coraggio di cambiare. Conobbe i libri e Shakespeare a Rebibbia, da allora non li ha più lasciati, perché gli hanno cam-biato, letteralmente, la vita: «Ero in mare aperto con onde che rischiavano di travolgermi per sempre. I libri erano tavole galleggianti a cui aggrapparsi per non morire. Shakespeare mi ha tolto la povertà dell’anima». Ne ha scritti lui stesso due, ha partecipato a Gomorra e all’Orso d’oro 2012 Cesare deve morire, recita per tv e teatro ma soprattutto gira l’Italia per raccontare la sua storia. Per urlare che cambiare è possibile, sempre. Che i libri aprono mondi inaspettati. Che il poco tempo a disposizione bisogna usarlo bene, perché, come scrisse il Bardo, «nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita».

LA TEMPESTA DI SASÀ

con Salvatore Striano

Sapere che il diverso è un altro, mi tranquillizza,dà la certezza che stavolta

non è toccata a me.

Non esistono vittime e carnefici se riconosciamo il diritto di essere diversi. Quanto è complicato vivere la diversità e quanto è facile perdere il controllo delle azioni, quelle di cui, spesso, non comprendiamo la portata? Soprattutto quando siamo in un gruppo che

Giovanni Floris, giornalista, è autore e conduttore di Ballarò su Rai3. Vincitore di numerosi premi tra cui Saint-Vincent, Premiolino, Flaiano, Guidarello ed Elsa Morante, con Feltrinelli ha pubblicato La prima regola degli Shardana (2016) e Il confine di Bonetti (2014), con Rizzoli Zona retrocessione (2010), Separati in patria (2009) e La fabbrica degli ignoranti (2008, ora in Bur).

target: 1° 2° 3° 4° 5° anno

si trasforma in branco: l’individuo perde i propri con-fini razionali e si perde in una condivisione insensata privata di consapevolezza. Succede sia ai grandi, sia ai più giovani: è degli uomini tutti la volontà di ade-guarsi agli altri per evitarne il giudizio.La differenza bisogna difenderla, invece, e coltivarla non come patologia ma come risorsa. Quello che importa davvero è l’unicità, nella vita, nella cerchia di amici, a scuola.Giovanni Floris, a partire dall’ultimo romanzo – la storia di uno scherzo tra liceali finito in tragedia rac-contata come mistery –, guida una lezione su mo-tivazioni e dinamiche del bullismo, per capire, con gli occhi da giornalista interprete della società, la vio-lenza sempre più frequente tra i ragazzi, e non solo.

GLI ALTRI SIAMO NOIcon Giovanni Floris

da Quella notte sono io (Rizzoli)

Specchiandoci nelle storie degli altri,possiamo riconoscere

l’energia disperatache accomuna tutti.

Gli occhi sono lo specchio dell’anima, si dice da qualche secolo in qua. Sono passaggio prezioso per entrare fin dentro le profondità degli altri.E solo guardando senza gli schermi dei luoghi co-muni tutti quegli uomini, donne e bambini, che ar-

Melania G. Mazzucco, scrittrice, ha pubblicato, fra gli altri, con Einaudi Limbo (2012) e Sei come sei (2013); con Rizzoli Un giorno perfetto (2005), da cui il film di Özpetek, Vita (premio Strega 2003) e i libri su Tintoretto Jacomo Tintoretto e i suoi figli (2009) e La lunga attesa dell’angelo (2008).

target: 3° 4° 5° anno

rivano in Italia e chiedono lo status di rifugiati, si può lasciare spazio alla comprensione e alla soli-darietà. Guardandoli e prestando loro ascolto.Come ha fatto Melani G. Mazzucco che racconta ai ragazzi la sua esperienza, perché una nuova ac-coglienza è possibile. La storia è quella di Brigitte, fuggita dal Congo e lasciata a Termini in un giorno di gennaio. Non sa bene in che Paese si trova. La stazione di Roma diventa il suo dormitorio, la spazzatura la sua cena. Eppure era un’infermiera, madre di quattro figli che non sa se sono anco-ra vivi. Quando è ormai alla deriva, un uomo le rivolge la parola e le scarabocchia sul tovagliolo l’indirizzo del Centro Astalli, dove troverà un pasto, calore umano e tutto l’aiuto che le serve.

NOI E GLI ALTRI, COSÌ DIVERSI

COSÌ SIMILIcon Melania G. Mazzucco

da Io sono con te (Einaudi)

in collaborazione con Giulio Einaudi editore. Lo struzzo a scuola

Vi siete mai fermati a guardare le cose che sono

sotto i vostri occhi ogni giorno? Cosa e chi vi rende chi siete?

«Chi sono io?» è una delle domande più difficili. C’è chi si guarda allo specchio, chi intorno. Alcuni lo chiedono alle persone con cui condividono la vita, alcuni sanno che non troveranno risposta. Perché l’io è un puzzle impossibile da ricostruire senza tener conto degli altri, delle cose e del tempo. E dei cambiamenti che non si possono evitare, mai.Vi siete mai fermati a guardare le cose che sono

target: 1° 2° 3° 4° 5° anno

sotto i vostri occhi ogni giorno? Cosa e chi vi ren-de chi siete? Da chi dipendete o prendete spunto? Qualcuno vi ostacola?Nel laboratorio di discussione, gli studenti sono guidati in una riflessione su ciò che li determina o aiuta a determinarsi, o al contrario li limita.Libro di partenza, da cui prende in prestito anche lo slancio dell’immaginazione e del linguaggio, è un romanzo a fumetti distopico, intenso e selvag-gio come i suoi due protagonisti. I ragazzi, senza più adulti né regole, devono sopravvivere speri-mentando vecchie e nuove forme di stare insieme nel mondo. Tema importante, oggi che si discute di cambiamento e modelli di società migliori, ma tutto sembra restare com’è.

Francesca Zoni, illustratrice, è diplomata in Fumetto e Illustra- zione all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha partecipato a diverse antologie e collaborato con riviste tra cui “Lo Straniero” e “Graphic News”.

Alessandro Mari, narratore, traduttore e consulente editori-ale, ha pubblicato con Feltrinel-li Gli alberi hanno il tuo nome (2013), Banduna (2012) e Trop-po umana speranza (2011). In-segna alla Scuola Holden.

CHI SIAMO E CHI VORREMMO

ESSEREcon Alessandro Mari

e Francesca Zoni

da Randagi. Da Zero (Rizzoli Lizard)

Se quello che fa male non lo nascondi,

la vita ti sorprenderà.

L’unico bene al mondo, secondo Giacomo Leopardi, è forse l’illusione, cioé l’incanto di colmare il vuoto tra fantasia e reale con la creatività. A volte ci creiamo immagini e mondi alternativi per fuggire la vita vera, quella che ci fa soffrire e non sappiamo ben affrontare.

Andrea Bajani, scrittore, ha pubblicato per Einaudi, fra gli altri, La vita non è in ordine alfabetico (2014), Ogni promessa (2010) e Domani niente scuola (2008). Ha scritto i testi teatrali Miserabili, di e con Marco Paolini, e 18mila giorni. Il pitone, con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa, e l’audiodramma La gentile cliente-la (Feltrinelli, 2013). Collabora con diversi quotidiani e riviste.

target: 1° 2° 3° 4° 5° anno

Ma la fragilità può essere preziosa, se non la rifiu-tiamo. Basta cercarsi su una mappa, disseminare parole per trovarsi, provare altre strade e magari per-dersi di nuovo. Come il protagonista del romanzo- fiaba di Andrea Bajani, un bambino con un dolore per amico, che si muove in un paese sotto la mon-tagna, a pochi chilometri da un confine misterioso, con qualche strada, un passaggio a livello che lo di-vide e una ferrovia per pensare di partire. Ma nel paese, soprattutto, c’è una bambina sottile che si prende cura di lui, ne custodisce le parole e per prima accarezza il suo dolore. La storia di forma- zione, crescita e d’amore racconta come le difficoltà possano infondo essere utili.

IL DOLORE È L’INVISIBILE

COMPAGNO DI TUTTI

con Andrea Bajani

da Un bene al mondo (Einaudi)

in collaborazione con Giulio Einaudi editore. Lo struzzo a scuola