il cittadino n. 166

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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 166 anno XII - 25 Giugno 2014 Anno uno Accorinti Sindaco foto Antonio De Felice

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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il Cittadinowww.ilcittadinodimessina.it

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Anno unoAccorinti Sindaco

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Buon compleanno

E’ trascorso appena un anno dall capeggiata dal pacifista Renato piedi nudi, tra due ali di popolo f

I messinesi hanno scelto di cambiare r leti per puntare sulla speranza, sul nu ca rappresentata dall’ appena arrivato tra chi amministra e gli amministrati. Un to di Accorinti: rimozione dei tornelli e d Ma la luna di miele, come semp rende conto che tra i progetti, le buone amministrativo e normativo che impone I nuovi amministratori sono stati costret presiedono l’attività nell’apparato istitu

st’oggettiva carenza. Qualche errore nei rapporti con le altre istituzio co si presentò con la bandiera di pacifista alla cerimonia dinanzi al seguito di un’incauta dichiarazione dell’assessore Mantineo. L’in se della tradizione messinese. In altri casi qualche atteggiamento su Tuttavia, l’autonomia dal sistema dei partiti ha reso possibile l’attuaz nanza.Scontato lo scontro con una parte dei commercianti per i provvedime

si ciclabili in città. Così come, l’aspro confronto con le società di

cavalcavia ai mezzi pesanti. Un segnale positivo arriva nel compl consuntivo 2013, si sta predisponendo lo strumento finanziario del 20 della consiliatura. Molti nodi si sono aggrovigliati e si devono scioglie non dispone della maggioranza e, soprattutto, non è riuscita a instau non solo psicologici, derivanti dalla recente inchiesta giudiziaria sui b Ma le complicazioni sono insite nell’esercizio di qualunque potere, i Buon compleanno.

AsteriscoAsterisco

di Lillo Zaffino

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a conquista del Palazzo Zanca attraverso “la rivoluzione dal basso”

o Accorinti. Sembrano remoti le immagini del nuovo sindaco che, a festeggiante, s’impossessava della casa comune.

radicalmente il sistema di potere imperniato su partiti logori e obso- ovo concetto di partecipazione democratica, sulla rivoluzione pacifi- primo cittadino. Il palazzo del potere aperto a tutti: basta steccati n concetto che trova la sua plastica soluzione nel primo provvedimen-

dei controlli all’entrata del municipio. pre, dura poco. E presto la nuova Giunta di governo cittadino si

e intenzioni e la loro realizzazione c’è di mezzo un sistema politico- e un quadro di regole che devono essere rispettate.

ti a imparare rapidamente, sovente sulla loro pelle, i meccanismi che zionale dell’Ente Locale. Il percorso del primo anno risente di que-

oni. Basti ricordare la polemica con le forze armate: quando il sinda- monumento dei caduti. L’incrinamento dei rapporti con il Prefetto a

comprensione con la Chiesa Locale per le commemorazioni religio- upponente dei rappresentanti della giunta poteva essere evitato.

ione di provvedimenti non sempre universalmente graditi alla cittadi-

enti relativi all’Isola pedonale di Cairoli o alla diffusione di percor-

traghettamento per la gestione dei ticket e per la chiusura del

lesso comparto del bilancio comunale, approvato in Giunta quello 014 e sembra scongiurato il dissesto finanziario incombente all’inizio

ere in seno al Consiglio Comunale, dove l’amministrazione Accorinti urare un rapporto istituzionale costruttivo e su cui gravano gli effetti, bilanci approvati dalle precedenti amministrazioni.

n particolare da quello politico che è investito da un voto popolare.

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Primo PianoPrimo Piano

Alle 21 del 24 giugno, l’Amministrazione Accorinti ha voluto festeggiare il compimento delsuo primo anno di vita. In vero, ci si aspettava un festa più grossa, col passaggiodell’Italia agli ottavi di finale della Coppa del Mondo, che doveva segnare la rinascita

della squadra di calcio dopo le amarezze del Sudafrica, ma così non è stato. In un’atmosferadi grande familiarità ed affettuosità, Accorinti, in piedi su un sedile di cemento, ha esordito ricor-dando come esattamente un anno addietro era stato raggiunto un sogno e come il suoCambiamo Messina dal Basso abbia il proprio significato principale in un cambiamento spiri-tuale ed interiore. Ha voluto, proprio per questo, sottolineare, con viva soddisfazione, che ilprossimo 11 luglio avrebbe ricevuto la visita del Sindaco di Assisi, in vista di un gemellaggiotra le due città nel segno della pace, che dovrebbe successivamente estendersi anche aBenares, città santa dell’induismo. La visita del Sindaco di Assisi che lavora presso l’UNESCO,continua Accorinti, potrebbe essere utile per l’inserimento dello Stretto nel patrimonio dell’uma-nità e perfezionare un altro dei suoi progetti: l’area integrata dello Stretto con Reggio. IlSindaco, ricorda pure, il suo faticoso incontro con gli imprenditori privati della Cartour conclu-

Sogni “dal basso”

servizio di Marilena Faranda

In piazza Cairoli, così, alle 21, sisono trovati in pochissimi, allaspicciolata, poi, sono pian pianoarrivati gli altri, alle 21,45, conl’arrivo del sindaco Accorinti(maglietta rigorosamente freeTibet e megafono anch’esso tar-gato free Tibet) i partecipanti alraduno hanno raggiunto il nume-ro di qualche centinaio.

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sosi negativamente, ma Accornti si augura in un loro ravvedimento, perché essi non hannovoluto capire che non è più il tempo dei ricatti occupazionali che hanno portato al disastrodell’ILVA. Su questo punto, ricorda, invece, l’incontro, per merito del Commissario diMessinAmbiente Ciacci, di questa mattina, con l’industriale bolognese Tedeschi, esempio dicome si possa fare profitto e rispettare l’ambiente. Prende, poi, la parola l’Assessore Ialacquache ironizza sulle numerose critiche al suo operato e sottolinea come le precedenti ammini-strazioni abbiano lasciato un debito di circa 400 milioni di euro e, conseguentemente, il suoassessorato sia stato costretto ad operare con soli 4 mila euro al mese per la cura ed il man-tenimento del verde pubblico, prima patrimonio di numerose cooperative. L’AssessoreSignorino evidenzia le difficoltà di operare sulle macerie dei bilanci precedenti e come si pre-figga di arrivare alla redazione di un Bilancio di questa Amministrazione che sia condiviso dallacittadinanza. L’Assessore Cucinotta riferisce di aver lavorato non sotto i riflettori, ma con giàbuoni risultati: la perfetta riuscita della simulazione di un terremoto, anche se, ironizza, gli èstato rimproverato che la simulazione non era stata confortata dalla prova pratica con un sisma

foto Antonio De Felice

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vero; la pulitura di numerosi torrenti non effettuata da decenni. Viene poi fatto salire sul sedileil Segretario Generale, Le Donne, che ricorda il suo passato di contestatore insieme adAccorinti e rassicura che il cambiamento dell’amministrazione comunale, attualmente è tal-mente dal basso da essere sotto il livello del mare, ma che tra non molto si sarebbe potutovedere anche in superficie. Successivamente, sono stati invitati a salire sul sedile, a turnoovviamente, Il Commissario di MessinAmbiente, il Direttore artistico del Vittorio Emanuele,alcuni Consiglieri comunali e Consiglieri di quartiere amici e numerosi esperti, a titolo gratuito,dell’Amministrazione. All’atmosfera gioiosa, però, mancavano quelle migliaia di cittadini (disoc-cupati, inoccupati, sottoimpiegati e cassintegrati) che proprio un anno addietro accompagna-rono Accorinti nella presa di Palazzo Zanca, forse perché hanno perso la capacità di sognare.Inoltre, fra le opere all’attivo o, secondo alcuni al passivo, della Giunta Accorinti c’è anchel’Isola pedonale, sebbene ancora in itinere, che ha cambiato il modo di concepire la viabilitàdei Messinesi. Quest’ultima, come l’imminente opera della pista ciclabile, non ha trovato ilfavore di molti, sia utenti, che esercizi commerciali. Si sta lavorando sulle partecipate ed,anche, l’altra partecipata, ATM, è ancora sotto cura, per cui si aspetta di vedere gli effetti delsuo restauro. Un anno di incontro e forse, molto, più scontro col Consiglio comunale, che lamenta la man-cata considerazione dei rappresentanti del popolo. Un anno di gestione migranti che hannopopolato la nostra città, infatti, "c'è chi va e chi viene". Un anno di Corte dei Conti col fiato sulcollo, in cui hanno tenuto banco il mancato cero votivo alla Madonna di Montalto ed il Registrounioni civili. Fra fans del nuovo metodo Accorinti ed i suoi detrattori, un anno è passato e ci siaugura che, mattone dopo mattone, si possa costruire la casa Comune, la casa Messina. Lagiunta Accorinti ha voluto la bicicletta ed adesso pedala. Fra cinque anni avremo una visionecompleta e sapremo se la concretezza dei sognatori riuscirà a smuovere il torpore dei messi-nesi, o se avrà avuto ragione la vecchia politica dei partiti.

foto Antonio De Felice

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Credevamo, finalmente, di trovare nel Comune un amico e non un sordo avversario cometroppe volte era avvenuto in questi anni. Immaginavamo che l’assenza di interessi di partee la presenza di una Giunta tecnica, non Politica, avrebbe garantito procedure più snelle e

ragionevolezza nell’amministrazione della cosa pubblica. Sentire parlare, poi, di concertazione econdivisione oltre che di valorizzazione del merito e della competenza ci aveva davvero fatto bensperare.Ad un anno dall’insediamento della nuova amministrazione, però, nessuna delle promesse e delleaspettative si è concretizzata. Niente di nuovo, dunque, altro che rivoluzione!Abbiamo assistito e subito una città che, colpita dalla crisi internazionale, non ha avviato una solamisura capace di rimettere in moto l’economia cittadina e di ridare fiducia agli imprenditori, eroi chehanno scelto e continuano a scegliere di restare in una città allo sbando.In una città nella quale la mobilità di cose e persone è pura utopia e dove la normale amministra-zione diviene una chimera, o un’eccezione della quale compiacersi, abbiamo subito iniziative uni-laterali, in barba a qualunque logica e processo di condivisione, come l’isola pedonale Cairoli, lapista ciclabile e, dulcis in fundo, le nuove tariffe Cosap.Rispetto all’isola pedonale prendiamo atto che dopo un anno l’Amministrazione, pur continuandoad ostinarsi sull’isola pedonale Cairoli, ha finalmente compreso che l’area pedonale, più idonea perla tipologia di attività commerciali e di più facile attuazione oltre che a servizio dei Croceristi, è quel-la intorno al Duomo. Rispetto alla scelta della pista ciclabile, invece, continuiamo a manifestare le nostre perplessità perle modalità scelte e per i crismi di pericolosità che la stessa presenta.Come già accaduto per l’isola pedonale Cairoli, ci pare un altro progetto calato dall’alto da chi nonconosce il territorio e le abitudini dei Messinesi. Abitudini che per essere modificate, così comeauspichiamo, devono essere accompagnate dal controllo del territorio costante e non certamentedalla saltuaria presenza, magari durante l’inaugurazione, di qualche vigile.Il tema della sicurezza, della qualità e dell’efficacia del servizio pubblico, inoltre, sono centrali inuna città che mira a divenire sostenibile e che vuole puntare su mezzi alternativi all’automobile.Avremmo potuto anche su questo dare un contributo di esperienza sul campo - oltre che di com-petenza specifica e pratica - ma comprendiamo che dei Professori Universitari ne sapranno certa-mente più di noi.Certo parlando di concertazione dopo aver avviato i processi e cercando di mettere toppe agli erro-ri fatti non ci pare né logico né diverso da ciò che abbiamo già visto e subito in questi anni.Crediamo, inoltre, che ciò che a questa amministrazione certamente manca è la conoscenza delleregole che determinano la riuscita o meno di un’attività imprenditoriale.Capiamo che chi ha uno stipendio fisso a fine mese non può comprendere chi rischia di suo equando alza la saracinesca conosce, di certo, solo i costi fissi, le tasse e gli imprevisti cui dovrà farfronte. Quando nel mese di Marzo 2014 alcuni di noi hanno ricevuto i primi avvisi del Comune che,attuando la delibera del dicembre 2011, triplicava il costo della Cosap, richiedendo tale aumento apartire dal primo gennaio 2012, pensavamo ad uno scherzo.Oltre a non trattarsi di uno scherzo, invece, non riuscivamo, nei mesi trascorsi sino ad oggi, a risol-

Riceviamo e pubblichiamo

L' A.L.CE.S. ed altri commercianti sull'amministrazione Accorinti

“Siamo alla follia”

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vere la questione dovendoci rivolgereall’Avv. Santi Delia per tutelare i nostriinteressi ricorrendo al TAR. Tanto perfare un esempio, ci sono attività com-merciali che dai 10 mila euro/anno ditassa di occupazione sono passati adoltre 31 mila euro/anno senza contareche tale aumento, secondol’Amministrazione, andrebbe applicatoretroattivamente anche per l’anno2012 e 2013.Lasciando perdere la crisi, che chi per-cepisce stipendi pubblici universitarinon può conoscere, ricordiamoall’Amministrazione, dal basso, che il costo richiesto non è applicato a Montecarlo o Venezia mache siamo e restiamo a Messina. In una città nella quale i costi della Tares, tra gli altri, sono esor-bitanti ed immotivati se rapportati al servizio effettivamente fornito.Senza contare che la “tariffa” che si vorrebbe applicare risulta esorbitante anche se rapportata allealtre città italiane nelle quali, invece, il livello di servizi forniti è ben più adeguato ed alto di quelliinesistenti della nostra Città.Ricordiamo a chi non ne avesse cognizione che spesso molti di noi devono sostituirsi all’ammini-strazione per pulire, disinfestare e manutenere anche spazi pubblici confinanti con quelli avuti inconcessione e la cui responsabilità non è certamente la nostra.Altro tema paradossale riguarda chi come noi, in regola con autorizzazioni e pagamenti, saràpenalizzato molto più di chi invece ha deciso di occupare abusivamente gli spazi comunali e que-sta ci pare una beffa ulteriore. E’ come se chi decide di non rispettare le regole è premiato e chi,invece, le osserva viene ulteriormente vessato proprio da chi dovrebbe tutelarlo ed occuparsi delcontrollo del territorio.Siamo alla follia! Probabilmente non è chiaro che solo la nostra associazione, gli altri locali delcentro cittadino ed i locali della litoranea nord della città, che con noi sottoscrivono il presentedocumento, danno lavoro a circa 300 unità, senza considerare l’indotto, e che il pagamento diquanto richiesto ci porterà inevitabilmente a dover tagliare le spese del personale.Sembra paradossale che chi crea lavoro ed offre opportunità, a giovani e meno giovani, di resta-re a Messina venga danneggiato dalle scelte di un’amministrazione che non interviene per modi-ficare un provvedimento, francamente, assurdo ed in sostenibile.Visto, quindi, che i risultati ed i tentativi di interlocuzione con l’amministrazione, anche tramitenostri rappresentanti di categoria, sono andati a vuoto chiediamo al Consiglio Comunale, organodeputato a farlo, di intervenire repentinamente per modificare tale regolamento ripristinando le vec-chie tariffe. Da parte nostra resta la disponibilità ad un confronto sereno, purché lo stesso avven-ga in tempi brevi e, soprattutto, sia finalizzato alla risoluzione effettiva della questione.Restando in attesa di un riscontro da parte della Politica anticipiamo, già da ora, che nei prossimigiorni avvieremo plateali proteste per affermare i nostri diritti e cercare di restare, nonostante tutto,nella città che amiamo e nella quale vogliamo che crescano e restino i nostri figli.

Il PresidenteAvv. Marco Di Mauro

40-41 CittàCronache urbane

26-27 Dietro le quinte

numero 166 anno XI 25 Giugno 2014

Attualità

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18-23

Sommario

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36 SettegiorniCronaca della settimana

Cultura54-59

Le rubriche

La corazzataPotemkin

66-67

Da Beethoven a Kurt Cobain

68-69

Parole in blu70-71

Provincia42-43

Mangiare Sano72-73

Sicilia44-49

In&Out28-29

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice,Gianmarco Vetrano, Mattia Florena

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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INTEGRAZIONE VUOLE DIRE LAVORO

La Fondazione CON IL SUD promuove l’Iniziativa Immigrazione per avviare “pro-getti speciali e innovativi” che valorizzino il lavoro come strumento di integrazio-ne degli immigrati.

- La prima fase (fino al 3 luglio) prevede la presentazione di “idee” innovative daparte del terzo settore e volontariato meridionale, da associazioni e organizzazio-ni di immigrati.

- Le migliori idee su contrasto allo sfruttamento e promozione del lavoro potran-no trasformarsi inprogetti concreti.

- A disposizione 3,5 milioni di euro.

Favorire l’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati nelle regioni meridiona-li: con questo obiettivo la Fondazione CON IL SUD promuove l’IniziativaImmigrazione, che rientra nell’ambito di intervento “Progetti Speciali e Innovativi”ed è rivolta al mondo del terzo settore e del volontariato meridionale e, in parti-colare, alle associazioni e Organizzazioni di Immigrati (OdI).

L’Iniziativa prevede la presentazione di idee innovative in grado di concretizzarsisuccessivamente, con il sostegno della Fondazione e con il coinvolgimento dicompetenze e professionalità adeguate, in progetti “esemplari”che promuovanoil lavoro come strumento imprescindibile per favorire l’integrazione, anche socia-le, degli immigrati e che possano rappresentare un modello di intervento sultema.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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La Fondazione mette a disposizione fino a 3,5 milioni di euro, in funzione dellaqualità delle proposte ricevute.

Le idee presentate dovranno fare riferimento ad uno dei seguenti ambiti di inter-vento: il contrasto alla tratta e allo sfruttamento lavorativo e sessuale – a dispo-sizione fino a 1,5 milioni di euro; la valorizzazione del lavoro, anche autonomo,nelle forme associative tipiche del terzo settore (imprese sociali, cooperativesociali, ecc) – a disposizione fino a 2 milioni di euro.

Le idee devono essere presentate on-line alla Fondazione CON IL SUD entro il3 luglio 2014, illustrando sinteticamente l’intervento proposto, l’innovatività dellametodologia da applicare, indicando i beneficiari e i partner, con particolare rife-rimento all’organizzazione di immigrati coinvolta. Gli interventi dovranno essererealizzati nelle sei regioni meridionali:Basilicata, Calabria, Campania, Puglia,Sardegna e Sicilia.

La valutazione delle idee terrà conto di aspetti come l’innovatività, il contributo intermini di opportunità di integrazione e di inserimento offerte agli immigrati, il par-tenariato coinvolto.La Fondazione provvederà, dopo un processo di verifica e valutazione di tutte leidee progettuali ricevute e considerate ammissibili, alla pre-selezione di quelleritenute maggiormente in linea con lo spirito dell’iniziativa. Le idee pre-seleziona-te dovranno essere convertite in progetti esecutivi attraverso la presentazione diuna proposta di progetto più dettagliata e completa.

25 giugno 2014

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foto Salvatore Forestieri

AttualitàAttualità

L’Università di Messina

seconda

Le classifiche redatte da “Il Sole24Ore” premiano l’Ateneodi Messina. L’Università peloritana, infatti, sale dal 51° al38° posto tra 61 atenei statali – a pari merito con Teramo

– e, soprattutto, si afferma come la seconda tra gli atenei meri-dionali di grandi dimensioni (dopo Salerno, che è 22a ), laterza in assoluto nel Sud (Napoli Orientale è 34a) in una gra-duatoria in cui le università settentrionali fanno la parte delleone. Per quanto concerne la Sicilia, Catania risulta essere51a, Palermo 58a.Rispetto alle graduatorie ANVUR della scorsa estate, i risulta-ti sono disegnati da un nuovo pacchetto di indicatori e tengo-no presenti tanto la ricerca quanto la didattica. Nel primo caso,disaggregando il dato finale, Messina è al 37° posto e nelsecondo al 41°.Rilevanti alcune performance. L’Università peloritana è tra leprime 15 in Italia (11a) per ciò che concerne la sostenibilità deiCorsi di Laurea – il numero medio dei docenti rispetto ai variinsegnamenti – e per quel che riguarda la competitività dellaricerca (14a posizione), cioè la capacità di attrazione dellerisorse sui vari progetti.Aspetti meni positivi, la mobilità internazionale (54° posto), ilnumero di studenti in cerca di lavoro dopo un anno dalla lau-rea (penultima posizione, che rispecchia la situazione socio-economica del territorio) e la qualità della produzione scientifi-ca (anche qui penultimo posto) calcolata sostanzialmente inbase alle graduatorie ANVUR dell’anno scorso.“Si tratta – commenta il prof. Salvatore Cuzzocrea, Prorettorecon delega alla Ricerca – di un dato che, nel bene e nel male,ci conforta rispetto al lavoro che questa amministrazione stasvolgendo dal suo insediamento, un anno fa. Prendiamo inconsiderazione, ad esempio, i numeri sulla sostenibilità deinostri corsi: nei mesi passati abbiamo varato una riforma deiCorsi di Laurea, mirata proprio ad incrementare questo valore.Ma, si badi, siamo coscienti anche dei punti di debolezza”.

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tra gli Atenei meridionali

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foto Salvatore Forestieri

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“Non ci esaltiamo – afferma il prof.Emanuele Scribano, Prorettore Vicario– per questo risultato, così come nonci eravamo depressi per la classificaANVUR che un anno fa ci relegava inultima posizione. Già allora avevamo

detto che la metodologia seguitadall’Agenzia di valutazione non ci con-

vinceva e che non ci reputavamoassolutamente ultimi.

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Numeroso il pubblico

intervenuto alla proiezione restaurata

de “Il Gattopardo”

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Una splendida cornice di pubblico, nel teatro all’aperto della Cittadella Universitariadell’Annunziata, per la proiezione della versione restaurata de “Il Gattopardo”, organiz-zata dall’Ateneo messinese in collaborazione con l’Assemblea Regionale Siciliana e

con la Fondazione Federico II.Quasi un migliaio i presenti, accolti da una sorpresa di carattere musicale: le note del celebrevalzer verdiano, suonate da un’orchestra di 61 elementi.Poi, il saluto e il ringraziamento del Rettore ai tanti cittadini intervenuti ed a tutti coloro i qualihanno contribuito alla realizzazione dell’intera giornata dedicata all’opera di Tomasi diLampedusa. Ringraziamenti anche da parte dell’on. Giovanni Ardizzone, il quale ha voluto sot-tolineare la valenza del rapporto tra l’Università di Messina e l’istituzione regionale. Infine, leparole del prof. Gioacchino Lanza Tomasi che hanno introdotto la proiezione, operando unparallelismo tra l’opera letteraria e l’interpretazione cinematografica operata da Visconti.Quindi, spazio alla pellicola ed un congedo finale, con l’augurio che simili iniziative possanopresto ripetersi.

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dietro le quintedietro le quinte

Le polemiche del cero non si erano appena estinte quando l’ipocri-sia tipica del messinese, soprattutto di quello che crede di vivereal di sopra degli altri, è tornata di grande attualità. La cerimonia del

“Vasceluzzo” rimane uno degli eventi religiosi della città, uno di queglieventi paragonabili alla consegna del cero votivo alla Madonna diMontalto, uno di quei giorni in cui le autorità cittadine spolverano le loro“facce da chiesa” per proporle ai fedeli accorsi. Stavolta, però, nessu-no ma proprio nessuno si è presentato alla celebrazione, assenzepesanti se si pensa ai fiumi di ipocrite parole che hanno preceduto qualsivoglia evento religioso. Però,c’è un però, qualcuno c’era, uno solo, uno qualunque, il sindaco Renato Accorinti. Proprio lui, quelloche non rispetta le tradizioni, come ama dire chi giudica da una maglietta, lui che pensa al Tibet e nonalla Madonuzza che tanto bene ci vuole. Lui, il blasfemo Renato, quello che non si batterà il pettodurante la messa, ma che c’è anche quando i soliti noti sono assenti, ma non lo fa pesare.

C’è solo Renato

di Francesco Certo

Quando Accorinti fece Renato

Il dipartimento di viabilità l’ha combina-ta grossa, commettendo uno di queglierrori che farebbero scompisciare se

non fossero tragici per chi li ha commes-si. Era stata varata, in forma sperimenta-le, la sorveglianza notturna per il par-cheggio scoperto di Via La Farina, 15giorni di prova con un budget previsto di830 euro per i due guardiani che avreb-bero coperto le 12 ore di turno. Una ciframodica e da non lasciarsi sfuggire,avranno pensato funzionari ed il respon-sabile, l’ing. Mario Pizzino, peccato,però, che chi aveva fatto i conti avevasaltato un passaggio non da poco,dimenticando di moltiplicare per tutte leore del turno la cifra di 23,85 euro pattui-ta come compenso orario. Insomma, unerrorino da poco, se non fosse che lacifra da modica è diventa spasmodicasuperando i 9 mila euro, aggravando,così, la condizione delle casse diPalazzo Zanca. Una vicenda paradossa-le e dai risvolti più che ridicoli, sbagliarecapita a tutti, purtroppo, però, non tutti enon sempre possono permetterselo.

Leggere, scrivere e far di conto

Renato ha sbagliato in que-sti mesi, ha sbagliato mol-tissimo perché non pote-

va far altro che sbagliare, perchéfare il sindaco significa stare alleregole del gioco, fare l’Accorinti edimenticare di essere Renato.Perché Renato che scala il pilo-ne o che riempie le strade digente urlante il proprio dissenso

verso il ponte, non può fare il sindaco, lo vorrebbefare ma non può perché anche quando il boccone èamaro, a volte, bisogna ingoiarlo. Renato che fa il sin-daco Accorinti non è un re o uno sceriffo, è un sinda-co e come tale deve comportarsi, istituzionalmente.Ogni tanto, però, Accorinti fa Renato, ripudia la guer-ra (come non potrebbe), accoglie i più sfortunati ecombatte i poteri forti. Già i poteri forti, a Messina cisono eccome, ma per comodità o pigrizia li riassumia-mo nella figura dei Franza (magari fossero gli unici!),loro deboli non sono e da decenni “dominano” il tra-sporto sullo Stretto, lo fanno come si fa impresa,senza guardare in faccia nessuno, prima gli interessipoi la città. Renato fa Renato e non ci sta, non accet-ta che i Franza vogliano invadere il centro città pertutta l’estate con imponenti tir nelle ore di punta diur-ne. Non lo accetta, non lo permette, parla, urla, litigae decide: cavalcavia con divieto di accesso ai mezzipesanti e quindi niente accesso agli imbarchi Cartour.Una decisione netta e discutibile, ma la prima veraoccasione in cui il sindaco Accorinti è stato Renato.

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La famiglia Franza non hamai sbagliato, non sba-glia mai chi fa ciò che

vuole, loro fanno gli imprendi-tori e lo fanno come credono,in un paese come il nostro nonsi sorprende nessuno. Lofanno nella maniera in cui pre-feriscono e nel modo chepossa fargli guadagnare di più.Poi l’impresa, si sa, è labile, avolte ci si indovina a volte no, epuò capitare di far fallire socie-tà di calcio ed alberghi, ma nella navigazione, no, lì non sisbaglia, e come si potrebbe! A volte, però, all’impresa ilbastone tra le ruote lo mette la politica, cattiva e malvagia,contesta le tariffe e non accetta orari mutevoli. Sacrilegio!Mai nella storia di Messina i Franza erano stati messi indiscussione, ed allora che si fa? Beh, l’inventiva a chi faimpresa non può mancare, ed allora pietismo, pietismo apiene mani. Accorinti annuncia che chiuderà il cavalcavia aitir? Niente Cartour in orari diurni? Bene, la risposta saran-no 150 licenziamenti, dovuti dall’ordinanza del sindaco.Ancora una volta i poveri imprenditori saranno costretti alasciare a casa padri di famiglia per colpa della politica.Capziosi direte voi, probabile, se la risposta ad ore di tavo-li tecnici in cui non si è tesa la mano alla città, costringen-do l’amministrazione a decisioni drastiche, sarà quella dilicenziare dipendenti scaricandoli sulla coscienza diAccorinti, i Franza faranno semplicemente i Franza, e chinon lo denuncerà farà semplicemente quello che ha sem-pre fatto, farà il messinese.

Mesi fa, in cerca di appoggio politico in un mare di squali affamati,Renato Accorinti aveva annunciato in pompa magna l’inizio di unacollaborazione attiva col gruppo “Reset” di Alessandro Tinaglia.

Mesi dopo quello che sembrava amore non era neanche un calesse, anzi,adesso che l’idillio e la collaborazione sono un ricordo partono accuse efrecciatine. Inascoltati, plagiati e messi in un angolo, questo denuncia Tinaglia, che in questi mesi colsuo gruppo ha proposto svariate idee alla giunta che, sempre secondo il leader di Reset, non avreb-be mai accolto i suggerimenti, o peggio, li avrebbe fatti propri senza menzionare il loro gruppo.Insomma un’altra voce che si aggiunge al coro di chi accusa la giunta Accorinti, sindaco in testa, dinon essere comunicativi e recettivi, chiusi nel loro cerchio magico, non aprono alle idee altrui, maiviste come un aiuto. Sono tanti che adesso accusano l’amministrazione di essersi chiusa a riccio sulleproprie convinzioni, dimenticando uno dei punti centrali al momento dell’elezione, la politica parteci-pata e partecipativa.

Accorinti resettato

Esposto allaP r o c u r ad e l l a

Repubblica daparte di 100commerc iant i ,dell’area pedo-nale di Cairoli, per chiedere se le deli-bere adottate dall’amministrazionesul tema possano costituire un reato.Il prossimo 15 luglio la fase di speri-mentazione scadrà, ma la Giunta hagià presentato la modifica del PianoUrbano prevedendo in maniera defini-tiva l’isola Cairoli. Insomma, la guerraideologica non sembra placarsi, sindal momento della sua istituzione icommercianti dell’area si sono spac-cati, favorevoli e contrari, ma ancheaccusatori verso la giunta di non pen-sare ai danni che l’isola porterebbe.Calo delle vendite con consequenzia-li licenziamenti e cessazioni di attività.Vista così l’isola sarebbe più un infer-no in centro città che un paradiso perpedoni, ma le medaglie spessohanno più facce. Le attività commer-ciali soffrono e non possiamo negarlo,ma pensare che la colpa sia unica-mente dell’area pedonale non cessadi essere un’esagerazione, dati uffi-ciali confermano come il 2013 siastato un anno nero per il terziariomessinese ed il futuro non pareroseo, con o senza isole o isolotti.

Quando i Franza fecero i FranzaIsola in Procura

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INQuesta settimana non possiamo non dedicare questo spa-zio all’Università di Messina, che ha scalato la classificaredatta da “Il sole 24Ore”, balzando dal 51° al 38°posto

su 61 atenei statali, migliorando di ben tredici posizioni il risulta-to dell’anno passato. L’Università peloritana si trova a pari merito con Teramo, masoprattutto, è bene sottolineare si afferma come seconda dopoSalerno tra gli atenei meridionali di grandi dimensioni e terza inassoluto nel Sud. Dopo di lei anche gli altri atenei della Sicilia:Catania al 51° e Palermo al 58°posto. Risultati che non possono non considerarsi soddisfacenti, dalmomento che si è tenuto conto quest’anno non solo della ricer-ca ma anche della didattica. La nostra università è tra le prime quindici in Italia per quantoriguarda la sostenibilità dei corsi di laurea, e per la competitivitàdella ricerca, vale a dire la capacità di attrazione delle risorse suivari progetti. Estremamente soddisfatto il Prorettore Vicario EmanueleScribano cha ha detto “Il lavoro de ‘Il Sole24Ore’ conferma che,utilizzando tutti i parametri che misurano l’attività diun’Università, compresa la didattica, il nostro Ateneo è competi-tivo”. Un ateneo che ha fatto notevoli passi in avanti rispetto allacondizione degli anni passati, ma, come ha sottolineato ilProrettore con delega alla ricerca Salvatore Cuzzocrea ha anco-ra molti punti deboli, che vengono messi in risalto dalla classifi-ca. A livello di mobilità internazionale Messina, infatti è al54°posto, penultima, addirittura, per quanto concerne il numerodi studenti in cerca di lavoro dopo un anno dalla laurea, e per laqualità della produzione scientifica. I risultati conseguiti nell’arco di quest’anno accademico devono,dunque, esortare il nostro ateneo a migliorare, a fare dei suoipunti deboli dei punti di forza, non per la posizione in classifica,ma per offrire un futuro sempre migliore ai suoi studenti.

L’Unime scala la classifica del Sole24Ore

di Alessia Vanaria

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OU

TQ

uesta settimana ampliamo il nostro raggio nellascelta del personaggio da bocciare, allarghiamol’analisi all’ultimo anno, anzi, all’ultimo anno più un

giorno. Un anno ed un giorno fa Renato Accorinti diventavail sindaco di Messina dando vita alla presunta “rivoluzionemessinese”, sconfiggeva la vecchia politica e ridava fiducianelle istituzioni alla città. Tutte belle parole ed idee di rivolu-zione, ma un anno ed un giorno dopo il bilancio sull’ammi-nistrazione Accorinti non può essere positivo. Da sempresiamo stati corretti nel giudicare l’operato del sindaco, edoggi, con altrettanta estrema correttezza ci sentiamo di boc-ciare il primo anno di Accorinti sindaco. Sia chiaro, nessunapolemica o accusa, solo la presa di coscienza che qualco-sa in più andava fatto, nei limiti in cui si è dovuta gestire lacosa pubblica, e non è stato fatto. Nel bocciare, bocciamotutto il complesso Accorinti, giunta compresa, anzi, propriola giunta ci è sembrata la parte peggiore dell’amministrazio-ne. A parte l’ottimo Cacciola, combattivo ed impavido, cheha portato e porta avanti le sue idee e battaglie, sempre inprima linea ed in mezzo alla gente. Per il resto, invece,approssimazione ed annunci mancati, Ialacqua, Cucinotta ePanarello sono stati gli assessori da cui ci si aspettava dipiù, ma rimasti avvolti in problemi burocratici o di bilancio,risultano in ritardo o in errore. Poi c’è De Cola che nel esse-re invisibile non è ancora stato travolto dal problema “viadon Blasco” ma arriveranno anche per lui giorni complicati.Poi c’è Renato, lui sbaglia quando concede agli armatori lapossibilità di rilasciare i pass per la rada San Francesco,ridimensionando la figura di Ferlisi (giustamente) e facendoscoppiare una guerra intestina. Oggi Renato prova a fareRenato lottando e puntando i piedi contro i Franza, macome a scuola, a giugno è tardi per salvare l’anno, boccia-to ma può ancora rifarsi, quattro anni per farlo.

Accorinti un anno ed un giorno

di Francesco Certo

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La Città OltreLeMura A cura di Enzo CARUSO

“LE MURA DI CARLO V”

Un progetto scolastico del Liceo “Seguenza” per avvicinare i giovani al bene comune

I ragazzi della 3 L del Liceo

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“Cu carriò li petri e la quacina (la calce), cu travagghiò pi gghisari sti Mura

Facennuti cchiù forti di ura in ura, dormi e non s’arrispigghia la matina

Dormi da trenta seculi oh Missina.

Tu intantu addivintavi Gran Signura; ma poi ti vosi ‘nterra la svintura

Mentri cu potti ti mittìu in catina.

Lu furisteri ora cchiù non ti vanta, l’aria libbira toi cchiù non ci cala

Ed oramai di ti nuddu si scanta.

Ma drittu e fermu supa a ‘sta muntagna, jò ci cantu a cu voli e a cu non voli:

“Missina c’era e Roma era Campagna!”.

Pasquale Salvatore

“C’era una volta una città cinta da possenti mura e bastioni, muraglie e grossi baluardi, che

Carlo V fece fortissima”.

Per i soliti noti è una storia “trita e ritritra”, ma per i giovani NO! Proprio loro, i ragazzi, sonoquelli che non sono mai presenti nei soliti convegni rivolti agli addetti ai lavori; in quelleconferenza in cui sono presenti coloro che la storia la conoscono già e se la raccontanoall’infinito aggiungendo piccoli, impercettibili particolari.Ecco perché la proposta lanciata al Liceo, nel mese di settembre, dall’Architetto SabrinaPandolfo della Soprintendenza ai BB CC AA di Messina è stata accolta con grande entu-siasmo e si è rivelata vincente: partecipare al Bando promosso dall’Assessorato dei Beni edelle Attività Culturali della Regione Siciliana, rivolto agli Istituti Scolastici, per la valorizza-zione della cultura, delle tradizioni e dell’identità siciliana.Il progetto “Le Mura di Carlo V”, stilato dal Liceo Scientifico “G. Seguenza”, diretto dallaPreside Maria Rosaria Mangano, risulta a febbraio 2014 tra i pochi progetti selezionati dallaRegione e prende il via nel mese di marzo.Obiettivi del progetto: coinvolgere gli studenti nella riscoperta dei resti delle antiche Mura diMessina, volute da Carlo V nel XVI secolo, e valorizzare almeno uno dei Bastioni ancoraesistenti con la collocazione di un cartello turistico in italiano/inglese che indichi, ai cittadi-ni e ai turisti in transito, la data di costruzione e la posizione topografica riferita all’interoperimetro della Cinta Muraria.Si costituisce quindi il “team” formato dai professori Vincenzo Caruso (Matematica eFisica), Laura Cappuccio (Lettere) e Loredana Iurato (Disegno e Storia dell’Arte) e dagliesperti della Soprintendenza, l’Architetto Sabrina Pandolfo referente della Sezione per iBeni Architettonici diretta dall’Arch. Marisa Mercurio e la dottoressa Stefania Lanuzza, refe-rente della Sezione per i Beni Storico Artistici diretta dalla Dottoressa Grazia Musolino.La Classe che aderisce al progetto è la 3 L del Liceo, formata da 27 ragazzi e ragazze che,con grande entusiasmo, partecipano attivamente alle attività che vengono proposte.

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Un percorso alternativo, rispetto aisoliti progetti fatti “fra le quattro muradella Scuola”. Questo infatti è un progetto “extramoenia”, “fuori le Mura” per riscoprirele Mura e “sotto le Mura” per studiar-ne i particolari.Le lezioni frontali (utili a contestualiz-zare la realizzazione della CintaMuraria cinquecentesca, a conoscer-ne l’estensione e il perimetro dellaMessina rinascimentale) sono sem-pre seguite da una visita guidata perfar corrispondere alle immagini stori-che, visualizzate in classe, l’aspettocontemporaneo dei resti ancora esi-stenti.Ecco quindi la rilettura della Fontanadi Orione, della statua di DonGiovanni d’Austria, la visita alle Muradi della Fortezza di Matagrifone e delForte S. Salvatore, dove i ragazzisono stati accolti dal Comandante delPresidio della Marina Militare e dalMaresciallo Bonfiglio; e poi la risco-perta dei Bastioni dello Spirito Santo,del Portalegni e di Gentilmeni (que-st’ultimo scelto per la valorizzazione).Ecco quindi la costituzione di gruppi dilavoro: disegno, fotografia, video, bro-chure.Al termine del percorso, per fare sin-tesi, la verifica è ideata e condottadall’arch. Pandolfo e dalla dott.ssaLanuzza in modo simpaticamente ori-ginale: - i “Puzzle” (le piante storiche diMessina, cinta dalle Mura) che sonostati ricomposti dai ragazzi al fine dimemorizzare visivamente le strutturemurarie;- il “Gioco sulle Mura”, una originaleversione del Gioco dell’Oca, con I puzzle

Il Sindaco con i ragazzi del Seguenza

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imprevisti e domande, in cui i ragazzidivisi in squadre si sono sfidati sui topo-nimi delle Fortezze Regie e dei Bastioni.La posta in palio: la squadra vincitrice,avrebbe avuto l’onore di scoprire il telodel cartello turistico che sarebbe statocollocato al Bastione Gentilmenti,davanti al Sindaco, al Soprintendente diMessina, architetto Rocco Scimone, aifotografi e ai giornalisti.E così è stato. Il 21 giugno scorso, iragazzi della 3 L hanno dato vita ad unaoriginale cerimonia, animata dai soldatidella Compagnia Rinascimentale dellaStella, durante la quale hanno presenta-to il loro lavoro e hanno vissuto da prota-gonisti il ruolo di “cittadini attivi”.Dal recupero della memoria, alla valoriz-zazione del Bene storico, hanno donatoalla città un cartello turistico, collocatodal Dipartimento Mobilità Urbana delComune, in collaborazione conMessinAmbiente che ha provveduto allascerbatura e alla pulizia del Bastione.Alla luce dei risultati ottenuti, il progetto èstato per il Liceo “Seguenza”, uno stru-mento altamente educativo e formativo.Oltre ad aver informato ed educato i pro-pri studenti (e conseguentemente le lorofamiglie e i cittadini che hanno letto lenumerose testate giornalistiche chehanno attenzionato l’evento) a conosce-re e apprezzare la storia della propriacittà, i ragazzi sono entrati in contattocon le Istituzioni (Soprintendenza ai BBCC AA, Comune, Assessorati, Uffici,Marina Militare, Servizi Pubblici) e hannopotuto conoscere e dialogare con ilSindaco Renato Accorinti che, accompa-gnato da ben tre Assessori (Ialacqua, DeCola e Cucinotta) ha riservato loro tuttal’attenzione che i giovani meritano, paro-le di incoraggiamento e di esortazione al Un momento della cerimonia

Il pannello turistico collocato dal Liceo in viaPeculio Frumentario

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Le Mura di Carlo VBrevi Cenni Storici

La cinta muraria di Messina venne progettatadall’architetto e ingegnere militare AntonioFerramolino da Bergamo con la collabora-

zione di Domenico Giuntalocchi da Prato, delmatematico messinese Francesco Maurolico edello scultore toscano Giovan Angelo Montorsoli.I lavori, promossi successivamente alla visitacompiuta a Messina dall’imperatore Carlo V nel1535, reduce vittorioso dell’impresa di Tunisi,ebbero inizio nel 1537 con l’obiettivo di potenzia-re la difesa della città esposta, per la sua posizio-ne geografica, agli attacchi dei Turchi contro lepotenze cattoliche. L’imperatore, infatti, lasciandol’isola, incaricò il vicerè D. Ferrante Gonzaga dimunire la città di nuove fortificazioni per preser-varla dalle incursioni di eventuali nemici prove-nienti da terra e da mare. Il nuovo sistema difen-sivo era caratterizzato da strutture murarie consezione a scarpa, più basse ma più possentirispetto a quelle medioevali che sopravvivevanosul fronte della cortina del porto. Lungo i tratti ret-tilinei veniva introdotto il bastione o baluardo, unnuovo elemento difensivo, generalmente a cuneo,che resisteva ai colpi dell’artiglieria. Lo storicoBuonfiglio, descrivendo la città di Messina nel1606, riferisce: «la muraglia che la circondaappoggiata è in grossi e rassodati terrapieni, e difuori hà larghi e profondi fossi. Difendono tutte lecortine quattordici Baluardi, oltra delle quattro fortezze Regie, qual sono le Rocche diGonzaga, del Castellazzo, con la Guelfonia, e del Salvadore». La guida “Messina e Dintorni” del 1902 fornisce una fedele immagine del circuito murarionella configurazione cinquecentesca. Lungo la cortina del porto le antiche mura, che siestendevano dal Palazzo Reale (attuale palazzo della Dogana) sino allo sbocco del torren-te Boccetta, erano state prolungate con un altro tratto sino al forte di S. Giacomo, detto poidi Portareale. Da qui la cortina delle mura, rasentando pressappoco la via Fossata, si univaa nord al bastione San Vincenzo e risaliva ad ovest circondando il colle Uliveto su cui si erge-va il forte Andria (attualmente sedime dell’Osservatorio astronomico). La lunga muraglia cin-geva poi la città nella parte occidentale scendendo sino alla porta Boccetta, dove era ilbastione Santo Stefano, si raccordava all’antica fortezza di Matagrifone o Roccaguelfonia(sito dell’attuale Santuario di Cristo Re) e si collegava al monte della Caperrina, su cui sor-

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geva la fortificazione di Torre Vittoria o di S. Maria dell’Alto. Quindi le mura scendevanoverso sud sino alla porta delle Luscinee, o Portalegna (sull’attuale via T. Cannizzaro), pro-tetta dai bastioni Gentilmeni (di fronte al Teatro Domenico Savio) e Portalegni. Da qui la cor-tina muraria risaliva in direzione ovest sul monte Tirone, potenziata dai baluardidell’Alterone, del Segreto e dello Spirito Santo. Proseguendo quindi in linea retta, le muraraggiungevano il forte Don Blasco sulla riva di Mare Grosso, interrotte sul fronte sud daibaluardi di San Bartolomeo e S. Chiara; da Don Blasco infine ripiegavano verso nord sinoal forte San Giorgio (presso l’attuale Stazione Ferroviaria). La costruzione della cinta muraria muta sostanzialmente la fisionomia della città cinquecen-tesca e può essere considerata un «capolavoro di pianificazione urbanistica» (A. IoliGigante, Messina, 1980) per la perfetta aderenza alla conformazione fisica del terreno e perl’eleganza della realizzazione.

L'antica cinta muraria di Messina

L´economia in Sicilia

E´ stato presentato nell´Aula Magna del Rettoratodell´Università degli Studi di Messina il dato certificatodalla Banca d´Italia nel Report “l´economia in Sicilia”.Secondo le stime di Prometeia il calo nel 2013 raggiungequota 2,5%, a fronte di una contrazione del 2,7% nelMezzogiorno.

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mercoledì 18

giovedì 19venerdì 20

sabato 21

domenica 22

lunedì 23

martedì 24

Giugno 2014

“Carta dei Diritti” delle persone con sclerosi multiplaIl sindaco, Renato Accorinti, ha firmato la “Carta dei Diritti”delle persone con sclerosi multipla, un documento diviso insette punti fondamentali, promossa da AISM (AssociazioneItaliana Sclerosi Multipla) e sottoscritta dal Ministro dellaSalute, Beatrice Lorenzin.

Energia sostenibile

L´Assessore all´Energia, Gaetano Cacciola, in conferenzastampa ha illustrato lo stato del procedimento di redazionedel Piano d´Azione per l´Energia Sostenibile della città diMessina. Per questo piano saranno destinati 185 milaeuro, che saranno erogati a seguito del piano di azioneenergetica.

“Il Gattopardo” dell’UniversitàSi è svolto nella giornata dedicata a “Il Gattopardo”, primail convegno presso l’Aula Magna del Rettorato sul tema “IlGattopardo: quando il mito si fa storia” e nella serata laproiezione del celebre film nello splendido scenario delTeatro all’aperto della Cittadella sportiva dell’Università diMessina.

Cast Away On The Movie

Partirà il 26 giugno Cast Away On The Movie, la rassegnaorganizzata dalla Multisala Iris per dare la possibilità alpubblico messinese di conoscere e vedere dei veri e propricapolavori del Cinema. Quest´anno il tema scelto è ilmondo visto attraverso il documentario.

Formazione in Sicilia

Il governo Crocetta azzera il sistema della formazione inSicilia con un ddl “work in progress“, che manda in soffittadopo 40 anni la legge regionale 24 del 1976, che ha pro-dotto “sprechi e inefficienze e non ha prodotto alcun risul-tato”.

Accorinti, ad un anno dall’elezione

A Piazza Cairoli il sindaco Renato Accorinti, insieme aicomponenti della Giunta municipale, incontra i cittadini adun anno dalla sua elezione. Al confronto sui temi inerenti lacittà di Messina, le problematiche affrontate ed i percorsiindividuati per la loro soluzione.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Assenza di un autobus di linea a Camaro San Paolo e Messina 2

Non c’è ombra di dubbio che il trasporto pubblico di una cittàincida sulla vita quotidiana dei cittadini, sul loro stile di vita,sulle loro abitudini, sulle loro esigenze. E’ altrettanto vero

che, a causa di una molteplicità dei fattori, il servizio di trasportopubblico in città sia attualmente ben al di sotto dei limiti di accet-tabilità. Un servizio a singhiozzo che si spera, anche a seguito delle recenti novità, possa quantoprima ripartire. Nel frattempo però bisogna fronteggiare le emergenze ed i bisogni. A tal propositoil consigliere della III circoscrizione Alessandro Cacciotto ci informa che i residenti degli “ampi” vil-laggi di Camaro San Paolo e Messina 2 lamentano l’assenza di un autobus di linea, nella fattispe-cie il 39, che sta seriamente creando non pochi disagi. I primi problemi si sono registrati tanti mesiaddietro, quando assai spesso, per assenza dell’autobus soprattutto nelle prime ore mattutine,tanti bambini erano impossibilitati ad andare a scuola oppure a fare salti mortali per garantirsi ildiritto allo studio. Oggi i problemi continuano e sono soprattutto gli anziani e coloro che non pos-siedono un automobile a rivendicare un diritto al trasporto che gli viene purtroppo negato. In atte-sa che Messina abbia un trasporto pubblico degno di questo nome, è necessario assicurare in tuttii villaggi, sottolinea il consigliere Cacciotto, almeno un autobus di linea.

III CIRCOSCRIZIONE

Biancuzzo chiede di migliorare la viabilità della strada statale 113

Il consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo fa presente lacondizione di degrado in cui si trova la strada statale 113/dir che col-lega Messina con Ponte Gallo, arteria a scorrimento veloce molto

frequentata, soprattutto in questo periodo, visto che è a servizio dei vil-laggi rivieraschi e di zone balnearie e viene percorsa da ciclisti dilet-tanti che, oltre a fare attività motoria, godono del paesaggio naturalerappresentato da un mare incantevole e da vaste aree verdi che lanatura ci ha messo a disposizione.

Purtroppo ai margini della strada le cunette per il convogliamento delle acque piovane sono ricol-me di terriccio, trasportato durante le piogge invernali, sulle quali si è diffusa una vegetazione spon-tanea di tipo invasivo molto rigogliosa, che oltre ad ostruire la carreggiata stradale rappresenta unabarriera al normale deflusso delle acque piovane che per effetto di tale ostacolo, non vengono con-vogliate nelle opportune opere realizzate per tale scopo. La presenza delle acacie in prossimità del perimetro della strada, con rami muniti di spine perico-lose, è un pericolo che si aggiunge a quelli già esposti. In diversi tratti gli alberi hanno addirittura,letteralmente coperto i fili, ed alcuni cavi dell’energia elettrica di proprietà dell’Enel e degli impian-ti di pubblica illuminazione sono incastrati. L’Anas, ha provveduto qualche volta ad eliminare leerbacce lungo il tratto segnato in oggetto, dopo circa 10 giorni le erbacce sono cresciute più alte erigogliose di prima, a causa del terriccio che non viene mai rimosso.

VI CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Partecipatissime le iniziative di domenica scorsa

Dalla IV circoscrizione non ci arriva unasegnalazione di disservizi ma si espri-me, invece, grande soddisfazione per

le riuscitissime e partecipatissime iniziative didomenica scorsa, coorganizzate dal Consigliodella IV Circoscrizione, su proposta delConsorzio Discover Messina e del Club Amicidella 500 dello Stretto. La Discover, attraversoi suoi trenini, i taxi e le carrozze e con il sup-porto di qualificate guide turistiche ha offertoper tutta la mattinata gratuitamente ai cittadiniun tour per la città, in un clima di festa e conla partecipazione di tantissimi bambini e fami-glie.Nello specifico, ecco i dati della giornata didomenica: itinerario rosso (4trenini): 512 pas-seggeri in 18 corse, itinerario giallo (2carroz-ze): 64, passeggeri in 14 corse, itinerario blu-verde-viola (pedonali): 47 partecipanti, itinera-rio azzurro (taxi): 26 passeggeri in 11 corse.Il Club Amici della 500 ha invece radunatoquasi 150 vetture, elaborate e rifinite in tutti icolori e maniere, nell´area pedonale Cairoli,

richiamando centinaia di appassionati e visita-tori da tutta la Sicilia (da Catania, Palermo,Trapani etc.) e da buona parte della Calabria.L´ “avventura” delle mitiche 500 è proseguitasuccessivamente in corteo verso Torre Faro,passando per piazza Duomo, viale SanMartino e Via Garibaldi.Iniziative che sono state realizzare con l’inten-to di far riscoprire, valorizzare e osservare, daun diverso punto di vista, la città di Messina,grazie alla disponibilità volontaria di operatori,associazioni e professionisti, che hannoaccolto pienamente l’invito. Le iniziative pro-mosse per il mese di giugno dal Consigliocontinueranno Giovedì 26 dalle 16,30 alle 20con i “Giochi da tavola in piazza” nell´areaPedonale Cairoli (in via XXVII Luglio), pro-mossa dal Club “Risiko dello Stretto” eDomenica 29 dalle 10 alle 20, semprenell´Area Pedonale Cairoli, con un´“Esposizione-Concorso Motociclistico“, pro-mosso dal Pub Garage Motor Club.

IV CIRCOSCRIZIONE

Il Sindaco, Accorinti,l´Assessore all´Ambiente,Ialacqua, ed il

Commissario liquidatore diMessinAmbiente, Ciacci,hanno presentato a PalazzoZanca, l´imprenditore emilia-no Claudio Tedeschi che col-laborerà all´avvio del lavoroper una migliore valorizzazio-ne dei rifiuti elettrici ed elet-tronici. E’ importante esserequi, afferma Ciacci, con per-sone che collaborano a costozero per dare il loro contribu-to al miglioramento dellacittà. Quello che vogliamolanciare come messaggio è,non soltanto una collabora-zione nuova, ma anche crea-re delle sinergie sul territorio,avvalendosi di quell´impren-ditorialità che può trattare ilrifiuto. Tedeschi con la suaazienda “Dismeco“, che haanche vinto il premioConfindustria 2012, ha dimo-strato che si può investire nelterritorio. L´intento è quello di

cercare di riciclare tutto, dimi-nuendo tutto ciò che va indiscarica. Stiamo valutandoanche la possibilità che i rifiu-ti prodotti dalle imprese, pos-sano essere raccolti diretta-mente da MessinAmbiente eportati ai centri di raccolta,conclude Ciacci. Io non sonoun politico, precisa Tedeschi,ma un imprenditore che trattarifiuti elettronici a Bologna. Iocredo sia giusto che gliimprenditori collaborino conla società. La mia categoria non deveessere più vista, come com-posta solo da chi pensa alproprio guadagno, ma com-posta da persone che siimpegnano per il proprio terri-torio. Io non voglio portare irifiuti in Emilia Romagna, hogià valutato la vostra situazio-ne e mi sono permesso didare dei suggerimenti. Sipotrebbe pensare, a mioavviso, ad una grande distri-buzione organizzata.

cittàcittà

Per il nuovo anno saremo Tedeschi a cura di Marilena Faranda Gestione Rifiuti

L´ A s s e s s o r eall´Energia, Cacciola,ha illustrato lo stato

del procedimento delPiano d´Azione perl´Energia Sostenibile diMessina, annunciandoanche il convegno diComunicazione agli stake-holders e alla città, in pro-gramma venerdì 27 c.m.nel Salone delle Bandiere. All´incontro hanno parteci-

pato: l´energymanager delC o m u n e ,Saglimbeni, ilc o o r d i n a t o r ed e l l ´ U f f i c i oPatto deiSindaci, Leotta,

i rappresentanti del rag-gruppamento “Terraria –Norma Servizi Intertecnici,Maffeis e Feligioni. IlComune, affermaCacciola, ha aderito alpatto dei sindaci, con unadelibera comunale del 10maggio 2011. Per questopiano saranno destinati185 mila euro. Il Comune,in qualità di firmatario delPatto, si è ha preparatoun Inventario di Base delleemissioni ed ha presentatoun Piano d’Azione perl’Energia Sostenibile, incui sono delineate le attivi-tà principali da avviare perraggiungere gli obiettividella direttiva 20-20-20 fis-sati dall’UE al 2020.

Energia sostenibile

Risparmiare, con la collaborazionedi tutti si può

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E’ guerra dichiarata tral’Amministrazione ed ilGruppo Caronte-

Tourist. Gli armatori nonrinunciano all’attuazionedegli orari estivi (dal 30 giu-gno al 27 luglio due partenzedal Norimberga, rispettiva-mente all’1 ed alle 15 e dal28 luglio al 6 settembre all’1ed alle 14). Ciò vuol dire cheil fiume di tir diretti a Salernoattraverserà il centro città inpieno giorno. Accorinti man-tiene le posizioni e minacciala chiusura del Cavalcaviaper l’accesso al moloNorimberga: via i tir dal cen-tro città e la costituzione diuna società armatrice muni-cipale. La polemica si è acce-sa anche sul monopolio della

stessa società privata perl’attraversamento delloStretto, che, secondol’Amministrazione comunale,avrebbe portato una ingiusti-ficata lievitazione del costodel biglietto per l’attraversa-mento. Malgrado il barometro simantiene incerto sull’iniziodell’estate, il termometropolitico-sociale punta giàdecisamente al rovente.

ATM

In arrivo nuove vetture

Si è tenuta una confe-renza stampa, sullagestione diretta dei ser-

vizi, indetta da FI, NCD eSiAmo Messina. Gli interve-nuti propongono chel´Istituzione dei ServiziSociali sia riesumata e laPresidenza sia assuntadall´Assessore preposto,così che il Presidente nonpercepisca compenso, e chei quattro componenti delC.d.A. siano a titolo gratuitoe vengano scelti dalConsiglio Comunale, previapresentazione di curriculum.

L'Assessore Cacciola, haconfermato le enormipotenzialità derivanti dalla

sinergia tra ATM e GTT Torino.Arriveranno presto a Messina,- ha sottolineato - in virtù delsuddetto accordo mezzi aventii requisiti necessari alla circola-zione nei centri urbani e checonsentiranno di alleviare lacarenza di autobus, in attesadei finanziamenti utili per l’ac-quisto di nuovi mezzi.

Centro Destra a Palazzo Zanca

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Vecchia Istituzione per i Servizi Sociali

Accorinti: dopo NO Ponte - No Tir

L’ o p e r a z i o n eBiancaneve, condottadall’Arma dei

Carabinieri prende il nomedalla sostanza spacciata, perlo più hashish e marijuana, edai nomignoli dei sette nanicon cui si chiamavano le per-sone coinvolte. A spiegarne idettagli, alla presenza delComandante provincialeSpagnol, i marescialli Curcioe Scollato, della Stazione diGiampilieri. L’operazione nasce nel 2011,da un appello di una madre di

uno degli indagati, insospetti-ta dallo strano atteggiamentodel figlio. Dalla denuncia, èemersa la conoscenza delgiovane con un certo AntonioTavilla, che poi si è scopertoessere il perno dell´organiz-zazione, nella rete eranocoinvolti anche adolescenti.

Carabinieri

Operazione Biancaneve

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Guerra dichiarata Franza – Accorinti

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ProvinciaProvincia

Beni artistici a “Fiumara d’Arte”

a cura di Marilena Faranda

Il Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Messina, dott. Filippo Romano,con atto di indirizzo, inviato a Al Sig. Segretario Generale Maria Angela Caponetti Al Sig.Dirigente V Direzione Ing. Benedetto Sidoti A l Dirigente V I Direzione Arch. Vincenzo Gitto,

ha avviato le procedure per la predisposizione di uno schema di convenzione da stipulare conla Fondazione "Fiumara d'Arte" per la conservazione di due manufatti artistici monumentali("Una curva gettata alle spalle del tempo", di Paolo Schiavocampo, sita lungo la Sp 176

Varato provvedimento a salvaguardia di due monumenti

Una curva gettata alle spalle del tempo

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"Castelluzzese" al Km 16.9, in un'area di pertinenza stradale adiacente al tracciato viario, e "Ilmuro della Vita" di autori vari, realizzata su un muro di contenimento della SP 176"Castelluzzese" al Km 34,5). L’atto di indirizzo riveste carattere d'urgenza e deve in ogni casoessere portato ad esecuzione entro e non oltre il 10 luglio p.v..Come si legge dal documento due dei manufatti artistici monumentali che costituiscono i l per-corso turistico-culturale denominato “Fiumara d'Arte” sono di proprietà provinciale. Come noto,il complesso di monumenti di arte contemporanea denominato “Fiumara d'Arte” è sottopostoad apposito regime vincolistico regionale; tuttavia, mentre la legislazione regionale, nel preve-dere un apposito contributo per “la promozione e valorizzazione del percorso turistico cultura-le”, riconosce che il 60% di detto contributo sia erogato a favore dei Comuni di Mistretta, Mottad'Affermo, Pettineo, Reitano, Tusa e Castel di Lucio per la manutenzione delle opere d'arte,nulla è previsto a favore di questa Provincia. Ciò premesso, si continua nel documento, si ponein ogni caso il problema della conservazione delle due opere di proprietà provinciale, per laquale non risulta che, ad oggi, siano stati mai effettuati interventi da parte dei suddetti Comuni;appare peraltro evidente che se, da un lato, la richiamata L.R. nulla attribuisce alla Provinciain termini di risorse finanziarie, dall'altro lato ciò non esime da responsabilità questo Ente neldenegato caso in cui l'omessa manutenzione delle opere comporti danni a terzi; inoltre, ladisposizione regionale di favore per “Fiumara d'Arte” negli ultimi esercizi finanziari pare non siastata più riproposta. Tutto ciò premesso si invitano tutte parti coinvolte, ciascuno per quanto dipropria competenza, a proporre uno schema di convenzione da stipulare con la Fondazione“Fiumara d'Arte” che preveda: a) il comodato gratuito per un periodo il più lungo possibile delleopere della Fondazione “Fiumara d'Arte”, con adeguata motivazione delle ragioni di ordinetutorio del patrimonio artistico culturale che impongono siffatta misura; b) obbligo da parte dellaProvincia Regionale, in quanto Ente proprietaria sia delle opere sia delle aree di sedime stra-dale, di assicurare adeguate aree di rispetto entro un ampio raggio di ciascuna opera; in pre-dette aree di rispetto sarà inibita qualsivoglia realizzazione edilizia ove non strettamente indi-spensabile per la tutela della sicurezza stradale, nonché qualsiasi segnaletica ove non impo-sta dalle norme del codice della strada; resterà alla Provincia l'obbligo di realizzare opereesterne ai manufatti artistici che ne agevolino la fruizione tutelando al contempo la sicurezzadei visitatori e degli utenti della strada. Su predetta impostazione della prospettata convenzio-ne, il Presidente della Fondazione “Fiumara d'Arte”, Sig. Antonio Presti, ha già espresso il pro-prio assenso di massima. Tale provvedimento, tuttavia, costituisce atto di indirizzo politico-amministrativo ed individua obiettivi valutabili nell'ambito della responsabilità dirigenziale e, pertale ragione, è trasmesso al Nucleo di Valutazione.

Il muro della Vita

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Crocetta azzera la formaz

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Il governo Crocetta azzera il sistema della formazione inSicilia con un ddl "work in progress", che manda in soffit-ta dopo 40 anni la legge regionale 24 del 1976, che ha

prodotto "sprechi e inefficienze e non ha prodotto alcunrisultato". L'obiettivo della proposta di legge aperta ai sug-gerimenti di politici, sindacalisti e imprenditori, che a finemese l'esecutivo trasmetterà all'Ars, è agganciare la forma-zione ai fabbisogni dei territori - città metropolitane e deiLiberi consorzi dei comuni - per creare occupazione e svi-luppo. Il testo di 32 articoli punta a prevenire la dispersionescolastica, rafforzare la possibilità occupazionali per i giova-ni siciliani con un sistema 'duale', prevedendo formazione inaula e in azienda e valorizzando l'apprendistato. Ad assicu-rare i corsi saranno scuole, università o privati senza fine dilucro, che per statuto svolgono in via esclusiva attività for-mative. Tra le novità anche il voucher per gli studenti, illibretto formativo, i Poli formativi tecnico professionali difiliera insieme con criteri di valutazione delle "performance".Il sistema assegna alla Regione compiti di vigilanza, con-trollo, programmazione. Sarà la giunta a dare l'ok al pianointegrato della formazione profesionale (Prif), che avràdurata triennale, finanziato con fondi dell'Ue, nazionali eregionali. Novità anche per i formatori. Il ddl, infine, preve-de di due elenchi "separati e autonomi" di formatori. Il per-sonale attualmente in servizio negli enti in base alla leggeregionale del 1976, sarà inserito in una sezione "speciale aesaurimento", al quale dovranno attingere gli enti accredita-ti per svolgere i corsi. A questo si affiancherà un altro elen-co parallelo, composto da formatori selezionati in base aititoli. "Nei prossimi giorni trasmetteremo a tutti il testo - haspiegato Crocetta - in modo che possano conoscerne ilcontenuto prima degli incontri che faremo e che sono giàstati calendarizzati". La proposta ridisegna il sistema dellaformazione sul modello tedesco, di Bolzano e della Puglia."La prima grande novità del ddl - ha aggiunto il governato-re - è il piano formativo non legato alle fantasie degli enti maalla lista di fabbisogni del territorio e si articola attraversouna consultazione con le aziende, le camere di commercio,le università e le scuole. Questa riforma si integra con quel-la del diritto allo studio che approveremo la prossima setti-mana in giunta".

zione

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Gli uffici della Presidenza dell'Assembla siciliana hanno ritenuto improponibile la normadella manovra ter relativa all'equiparazione del trattamento economico del personaledell'Ars a quello dei dipendenti regionali. Si tratta di una norma (art.7) voluta dal

governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, che da giorni sostiene la necessità di ridur-re gli stipendi dei dirigenti e dei funzionari del Parlamento, adottando tra l'altro ancheper questo personale il tetto di 160 mila euro già stabilito dall'Ars per i dipendenti dellaRegione mentre l'intendimento del Consiglio di presidenza dell'Ars è di fissare il tetto a240 mila euro, in linea con quello contenuto nel decreto Renzi per i dipendenti delloStato. La norma del governo contiene anche un taglio di 15 milioni di euro sui trasferimenti peril funzionamento dell'Assemblea siciliana. Per quest'anno, a partire dal primo luglio, è previstauna riduzione sarà di 6,25 milioni, mentre per il 2015 e 2016 di 15 milioni all'anno. L'Ars, silegge nella manovra cassata dagli uffici della Presidenza dell'Ars, "a decorrere dal 1 luglio

Equiparazione stipendi Regione-Ars

Bocciata la norma: "im

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2014 deve conseguire riduzioni di spesa che, con riferimento alle spese di natura amministra-tiva e per il personale, saranno autonomamente deliberate con le modalità previste dal rispet-tivo ordinamento". Il comma successivo, tuttavia, prevede che "dal 1 agosto 2014 l'Assembleaequipara il trattamento economico del proprio personale ai livelli retributivi dei dipendenti del-l'amministrazione regionale". Il governo prevedeva che i risparmi di spesa, derivanti dal tagliodei trasferimenti all'Ars, fossero destinati al fondo per la cancellazione dei residui attivi. Conquesta decisione, gli uffici della Presidenza dell'Ars applicano quanto previsto dalla legge cherinvia al regolamento del Parlamento la materia del trattamento economico del proprio perso-nale. Spetta al Consiglio di presidenza affrontare le questioni economiche dei dipendentidell'Assemblea, 270 persone. Proprio domani è prevista la riunione del Consiglio di presiden-za con all'ordine del giorno il tema del tetto agli stipendi del personale, oggetto di un confron-to aperto con le sigle sindacali.

mproponibile"

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Si è tenuta oggi a Palazzo dei Normanni, a margine di un convegno organizzato dal depu-tato Pippo Gianni sull’applicazione del federalismo fiscale in Sicilia, la conferenza stam-pa di presentazione del Patto dei Moderati per le riforme (Pdr), il nuovo movimento poli-

tico nato dalla convergenza tra i Democratici riformisti, Voce Siciliana e lo stesso deputatoGianni (ex Centro democratico).Presente alla conferenza stampa l’onorevole Beppe Fioroni del Partito Democratico e l’onore-vole Totò Cardinale. Il presidente del nascente gruppo parlamentare Beppe Picciolo ha illustra-to brevemente le scelte strategiche e politiche che hanno portato questo movimento a sceglie-re un’alleanza stabile con il Partito Democratico, in prospettiva federale, per dare voce un’area

Nasce il Patto dei Democratici per le riformeA luglio assemblea alla presenza del vicesegretario nazionale PD,

Lorenzo Guerini e di Davide Faraone

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moderata e riformista che può trovare nel Pdr la giusta allocazione politica. Si sente, ancor dipiù oggi, proprio per la presenza di questo grande partito guidato da Matteo Renzi, la neces-sità di condividere un percorso comune che, nel rispetto delle scelte autonome regionali, possacome ha fatto finora essere parte integrante del progetto elettorale e politico del Pd. In talsenso il prossimo 14 luglio si terrà a Palermo una grande assemblea di tutti i militanti e degliamministratori locali che si riconoscono nel Pdr e nella sua linea politica. A suggello di questopatto per le riforme, saranno presenti a Palermo i vertici del Pd nazionale nella persona delvice segretario vicario Guerini, del componente della segreteria nazionale Faraone, del segre-tario regionale Raciti, del capogruppo Pd all’Ars Gucciardi, del presidente della direzione Pd,Lupo e dei parlamentari regionali, Beppe Picciolo (Capogruppo), Michele Cimino (Portavoce),Edy Tamajo, Marcello Greco, Salvo Lo Giudice e Pippo Gianni. Gli stessi parlamentari regio-nali, tutti presenti oggi alla conferenza stampa, hanno voluto ribadire con entusiasmo la loroconvinta adesione al nuovo ambizioso progetto. In Sala Gialla, peraltro, si è notata la presen-za di diversi autorevoli parlamentari di vari gruppi politici e di ex parlamentari molto attivi suiterritori.

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EconomiaEconomia

Si chiama contrattidirete.registroimprese.it ed è un portaleche sostiene la nascita e lo sviluppo delle reti d’impresa inItalia. La piattaforma è realizzata da InfoCamere - la

società che gestisce il patrimonio informativo delle Camere dicommercio - e offre a imprese, associazioni, professionisti eIstituzioni gli strumenti utili e i suggerimenti per valutare la costi-tuzione di una nuova rete ed evitare errori prima di iniziare il per-corso che porta alla realizzazione di un contratto.Il portale mette a disposizione, oltre a una descrizione semplicee intuitiva dello strumento “contratto di rete”, i riferimenti norma-tivi, la descrizione degli strumenti operativi e i passaggi neces-sari da seguire per fare rete, a cui si aggiunge un monitoraggioperiodico mensile per analizzare dinamiche e consistenze delfenomeno nel corso del tempo. Una piattaforma on line efficace per l’innovazione e la crescitacompetitiva di milioni di imprese, di tutte le dimensioni, alle presecon una difficilissima congiuntura economica.“Quello che serve, oltre al sistema organico di politiche a soste-gno delle imprese e dei territori – aggiunge il Presidente diUnioncamere, Ferruccio Dardanello - è potenziare i servizi disensibilizzazione e di assistenza tecnica a favore dello strumen-to delle reti, facendo leva su tutti gli attori dello sviluppo locale.E il sistema camerale è in prima linea su questo fronte”.I numeri dicono che lo strumento è ormai una certezza. A poco più di quattro anni dalla costituzione della prima rete,oggi sono 7.900 le imprese coinvolte, dall’edilizia alla sanità, daltessile alle nuove tecnologie, per un numero totale di contrattiche al primo giugno scorso aveva toccato quota 1.590. A livelloregionale, la Lombardia è la prima regione italiana per numero direti (1.863), seguita da Emilia-Romagna (1.038), Toscana (796)e Veneto (601). In Sicilia, le imprese partecipanti a contratti direte sono 127. Nel Messinese, le imprese sono 3 e i contratti direte 11.

“Reti di impresa”Con contrattidirete.registroimprese.it, tutte le condizioni per creare e realizzare un progetto di rete di successo

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“L’iniziativa-spiega Giancarlo

Cremonesi,vuole dare

impulso alla dif-fusione dei con-tratti di rete, unadelle più efficacirisposte di pro-

grammazioneper aumentare la

competitivitàdelle aziende e

superare laframmentazione

del tessutoimprenditoriale

nazionale”

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A

21 giugno 2014 - Herat

Disputato a Herat il Memorial “Maggiore Giuseppe La Rosa”

Ricordare la figura eroica del maggiore della brigata “Sassari” Giuseppe La Rosa, medaglia d’oroal valor militare, 53° caduto italiano dall’inizio della missione ISAF (International SecurityAssistance Force).Con questo intento i militari del contingente italiano in Afghanistan hanno disputato un torneo dipallavolo conclusosi oggi, a Herat, a distanza di poco più di un anno dalla scomparsa dell’ufficialedel 3° reggimento bersaglieri, deceduto l’8 giugno 2013 in Afghanistan a seguito di un attentato ter-roristico.Alla cerimonia di premiazione era presente anche il comandante del Regional Command West, ilgenerale Manlio Scopigno, il quale ha rivolto un plauso agli atleti, alla terna arbitrale e agli orga-nizzatori dell’evento per lo spirito ed il successo dell’iniziativa.Il maggiore Giuseppe La Rosa era impegnato nella missione ISAF in Afghanistan quando, “duran-te un movimento tattico logistico”, si legge nella motivazione del conferimento della medaglia d’oroal valor militare, “veniva fatto oggetto di un vile attentato terroristico.Con eroico gesto, dimostrando non comune coraggio, impareggiabile generosità e coscientesprezzo del pericolo, si immolava ponendosi a scudo delle altrui vite, proteggendole con il propriocorpo dalla deflagrazione di un ordigno lanciato all'interno del veicolo nel quale viaggiava. Altissimatestimonianza di nobili qualità umane ed eroiche virtù militari, spinte fino al supremo sacrificio”.L’alta onorificenza, conferita il 6 febbraio scorso con decreto del Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano, era stata consegnata ai familiari del maggiore La Rosa dal ministro della DifesaRoberta Pinotti in occasione del 153° anniversario della costituzione dell’Esercito, cerimonia allaquale avevano partecipato il Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli,e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano.

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

AfghanoM.O.V.M. Magg. Giuseppe La Rosa

un momento della premiazione

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Col buio della notte a fare da mantello hannoattraversato un percorso incorniciato da chi-lometri di tulle bianco e da centinaia di tre-

mule candele accese. Tra gli ulivi secolari di con-trada Belvedere, in un’altura nel territorio di Mottad’Affermo (Me), migliaia di visitatori vestiti di bian-co hanno sfilato in religioso silenzio per giungere alcospetto della Piramide 38° parallelo di MauroStaccioli. Poi sono penetrati nel suo ventre che liha accolti come il grembo di una mamma con i suoifigli. E’ qui che hanno aspettato l’arrivo dell’alba.Tutt’attorno un’apparizione corale di Muse, poeti,musicisti e danzatori. Una performance a cura diGiana Guaiana e coordinata da Daniela Thomasandata in scena tra le antiche pietre, ferrose e cor-rose dal mare, trovate durante la costruzione del-l’opera di Staccioli e disposte a spirale. I poetihanno offerto il dono della parola accompagnatadalla sacralità della musica di tamburi, arpe, flauti evoci. Un rito propiziatorio per rendere omaggio allaluce e per invitare le coscienze ad elevarsi. Poi ilcorteo ha lasciato l’interno della scultura diStaccioli e si è disposto sull’altura che guarda ilmagnifico scenario delle Eolie per accogliere ilnuovo giorno. E’ stato in quel momento che i raggidel sole, emersi dal mare, hanno acceso di rossola Piramide, accarezzandone il volto di metalloossidato dall’aria.Nel giorno del Solstizio d’estate, quando le ore diluce hanno prevalso su quelle del buio, la Piramide38° parallelo ha celebrato con grande successo dipubblico la quinta edizione del “Rito della Luce”che porta la firma della Fondazione Fiumara d’Arte.Sono stati migliaia i visitatori presenti al Rito segnoche l’energia e il fascino sprigionati nel corso deltempo non solo si sono accresciuti, ma si sonoanche rafforzati. Un Rito che si è ripetuto anche altramonto quando la luce è penetrata all’internodella scultura di Staccioli attraverso un taglio sullospigolo orientato a Nord-Ovest, in direzione diCefalù. Oltre centro gli artisti che hanno partecipa-to alla celebrazione riempiendo gli spazi di unasuggestiva atmosfera. Il percorso ciclico della lucesi è così intriso di un vibrante significato simbolico.

CulturaCultura

Migliaia di vis

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Quinta edizione del Rito della Luce

sitatori, dall’alba al tramonto

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“Quest’anno, nel giorno del Solstizio d’estate– ha sottolineato Antonio Presti, mecenatesiciliano figlio della sua Utopia, che dal 1982ad oggi ha realizzato sui Nebrodi il più grandeparco di arte contemporanea a cielo aperto ditutta Europa – abbiamo visto sorgere e tra-montare il sole dallo stesso punto. Ci siamocolmati di luminosità inspirando profondamen-te l’alba e abbiamo restituito al tramonto quellungo respiro luminoso. In questa restituzioned’anima e luce, abbiamo offerto al Cosmo unarigenerazione attraverso noi stessi. Il Rito èstato quest’anno sigillo del divenire: stessopunto di partenza, stesso punto d’arrivo ecompimento”.Protagonisti anche numerosi studenti dell’isti-tuto comprensivo di Tusa, Castel di Tusa,Pettineo, Castel di Lucio e Motta d’Affermo;dell’istituto Manzoni di Mistretta e del liceoartistico di Santo Stefano di Camastra. Ed èproprio alle nuove generazioni che laPiramide ha “parlato”, diventando simbolo diresistenza a quella politica istituzionale chenon promuove più la conoscenza come valo-re di futuro. Al calar del sole, quando il metal-

lo ha cominciato ha raffreddarsi, l’opera diMauro Staccioli si è rivolta con crepitii ed echiai visitatori. “Nell’era dell’autoreferenzialità edella democrazia mortificata dall’arroganza diun potere egoista, mediocre e miope, laPiramide vuole affermare il potere della spiri-tualità e della trascendenza – ha spiegatoAntonio Presti -. Cima di una cima, diventafaro che irradia la luce della conoscenza, dicui le arti sono strumento indispensabile, eammonisce il potere contemporaneo ad impe-gnarsi affinché le nuove generazioni possanoritrovare il senso di un corretto sentire”.Particolarmente affascinante l’apparizione del“Mandala” ai piedi della Piramide che que-st’anno è stato firmato all’artista Milo Floramocon la collaborazione di Eugenia Rossello. Diantichissime origini e presente in diverse cul-ture, il “Mandala” rappresenta un disegno sim-bolico universale. A ispirare in questa edizionel’opera, è stata la “Luce rigenerata” condivisacon il pubblico presente. In tanti, infatti, hannoaiutato a completare la suggestiva installazio-ne inserendo all’interno dell’immagine ciotoled’acqua e candele accese.

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Messina 22 Giugno 2014Si è svolta la tradizionale processione cittadina del “Corpus Domini e del Vascelluzzo cattedrale, dall'Arcivescovo mons. Calogero La Piana. Nella stessa giornata il Club Am maniere, nell'area pedonale Cairoli, richiamando centinaia di appassionati e visitatori d seguita successivamente in corteo verso Torre Faro, passando per piazza Duomo, via

o”, dopo la concelebrazione eucaristica che sarà presieduta alle ore 18, nella Basilica

mici della 500 ha invece radunato quasi 150 vetture, elaborate e rifinite in tutti i colori e da tutta la Sicilia e da buona parte della Calabria. L'"avventura" delle mitiche 500 è pro-

ale San Martino e Via Garibaldi.

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foto Antonio De Felice

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SpettacoliSpettacoli

Il 21 giugno è calato il sipario sulla 60° edizione del Taormina Film Fest, la kermesse cine-matografica che ha portato Taormina sotto i riflettori di tutto il mondo. In occasione dellaserata conclusiva al Palacongressi è stato proiettato in anteprima mondiale “The Elevator”,

nella sezione del festival “Fright & Fun”, l’ultimo lavoro del regista messinese MassimoCoglitore. Prodotto da Riccardo Neri per Lupin Film, presenta un cast di altissimo livello daCaroline Goodall a James Parks e Burt Young. Un progetto ambizioso con tutte le carte inregola per diventare un successo internazionale. Uscirà prossimamente negli Stati Uniti, anco-ra in dubbio l’uscita nel nostro paese. Il film - scritto da Riccardo Irrera e Mauro Graiani - è un thriller psicologico ambientato a NewYork, “ tutti gli esterni – ci racconta il regista - siccome è ambientato a New York sono stati gira-ti lì, gli interni li abbiamo ricostruiti a Cinecittà. Evento raro perché a Cinecittà non gira più nes-suno e per me è stato un grande onore”, e recitato interamente in lingua inglese. Narra la storia di un noto conduttore americano (Jack Tramell) di un popolare quiz che un gior-no tornando a casa si ritrova bloccato in ascensore con una donna spietata e assetata di ven-detta, diventando egli stesso il protagonista di un sadico quiz. È la storia di due personaggi alleprese con un segreto di fondo che tra domande, inganni e bugie verrà svelato e che coinvol-

il thriller psicologico del messinese Coglitore

"The Elevator"

I due messinesi Massimo Coglitore e Katia Grecofoto Salvatore Forestieri

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gerà la morte del figlio di lei e il mercato di organi. Il setprincipale del film è proprio l’ascensore, perché? “l’ascen-sore diventa metafora della vita in questo senso. Diventauna sorta di confessionale, ma anche un luogo dove duepersonalità completamente differenti si incontrano-scontra-no e si confessano”. Un film che oltre a portare la firma diun messinese vede anche la partecipazione di una giova-ne attrice messinese, Katia Greco, nel ruolo di Sarah, unaragazza che vive nello stabile dove succedono i fatti e chesi ritrova inconsapevolmente alle prese con l’ascensorefuori uso. Una storia intensa, ricca di suspense, con dialo-ghi serrati capace di tenere il pubblico per novanta minuticon il fiato sospeso. All’anteprima la reazione del pubblicoin sala è stata abbastanza positiva, tanti i minuti di applau-si. Che sia da sprono per l’uscita anche in Italia?.

“l’ascensore diven-ta metafora della

vita in questosenso. Diventa unasorta di confessio-nale, ma anche un

luogo dove duepersonalità com-pletamente diffe-

renti si incontrano-scontrano

e si confessano”Cristina D’Arrigo

Clicca qui per vedere l’intervista con il regista messinese dopo l'anteprima del film alla 60° Festival Internazionale di Taormina

Il Palacongressi di Taorminafoto Salvatore Forestieri

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Dopo la conclusione in bellezza della stagione invernale con il Quartetto Nous e la piani-sta Gloria Campaner prima, e con la Vibrazione Dance Company avranno luogo gliattesissimi concerti del PAOLO FRESU DEVIL QUARTET (mercoledì 16 Luglio 2014

Fiera di Messina ore 21.15) e ORCHESTRA JAZZ DEL MEDITERRANEO con MARIA PIA DEVITO e gli arrangiamenti di Paolo Silvestri (venerdì 18 Luglio Fiera di Messina ore 21.15. Comegli Abbonati sanno, questi due concerti non erano compresi nell’ABBONAMENTO GIALLO. Ipossessori di ABBONAMENTO ROSSO avranno diritto, così come preannunciato allo scontodel 30% e potranno acquistare il bigliettoni €. 20,00 con lo sconto del 30% = €. 14,00, esiben-

Stagione Concertistica 2014Associazione musicale Bellini

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do l’ABBONAMENTO ROSSO che verrà ritirato presso Il Botteghino Viale della Libertà 391.I concerti del PAOLO FRESU DEVIL QUARTET e dell’ORCHESTRA JAZZ DEL MEDITER-RANEO sono compresi nel programma del MESSINA SEA JAZZ FESTIVAL ed è grazie allacollaborazione con questo Festival e con la Minerva Associazione Culturale che la Bellini hapotuto mantenere la promessa fatta ai suoi Abbonati.

Per la Stagione Concertistica 2014/2015 l’Associazione Bellini tornerà a proporre un calenda-rio unificato (CON UN SOLO ABBONAMENTO) insieme alla consorella AccademiaFilarmonica. So che questa notizia è gradita a tutti voi e tengo a precisare che essa è il frutto,anche sofferto di un ritrovato spirito di collaborazione tra i due storici sodalizi musicali, il cuimerito è da ascriversi al lavoro incessante dei due Presidenti e di tutto il personale, persone inprimo luogo, che anche nei periodi più bui, non hanno mai cessato di sperare e di operare perla riunificazione. La Stagione Concertistica 2014/2015 verrà inaugurata Sabato 25 Ottobre2014. La campagna abbonamenti avrà inizio a metà Settembre.

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Si è svolta questa mattina presso la sede del CONI la conferenza stampa di presentazio-ne della terza edizione di “Fitland 2014”, una tre giorni interamente dedicata allo sportche dal 27 al 29 giugno animerà le piazze dell'incantevole isola di Lipari.

Presenti alla conferenza stampa gli organizzatori della manifestazione Francesco Paratore eAngelo Minissale, il delegato provinciale del CONI prof. Aldo Violato e la giornalista LetiziaLucca che ha coordinato i lavori.Fitland 2014, promossa dal Fitland Event Europe Group rappresentato da Francesco Paratore,Angelo Minissale e Biagio Rantuccio in collaborazione con il comune di Lipari, è una manife-stazione dedicata allo sport, al benessere e al fitness unica nel suo genere, rivolta sia agli ope-ratori specializzati che a tutti gli appassionati del settore.Le piazze di Lipari per l'occasione si trasformeranno in ring, tatami, campi, palestre all'apertoper dar vita ad attività quali tornei di basket, pallavolo, atletica, walking, fit boxe, step, aerobi-ca, yoga, tone e flex, hip hop, lotta, wrestling, shorinji kempo, ginnastica artistica, judo, kickbo-xing, fitness, danza e tanto altro.Saranno tre giorni all'insegna del benessere e del divertimento che permetteranno ai parteci-

panti di conoscere meglio le varie discipline sportive e al contempo di godere delle bellezzepaesaggistiche dell'isola.

Presentata al CONI la terza edizione

Festival dello sport, del benessere e del fitness che quest’anno verrà ospitato nell’isola di Lipari

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkin

a cura di Francesco Certo

Uccellacci e uccellini

"Vengo da lontano, da un paese chiamato ideologia, vivo nella capitale in via Carlo Marx alnumero settanta volte sette", si presenta così il corvo, coscienza narrativa di Totò e NinettoDavoli, protagonisti della commedia grottesca firmata Pier Paolo Pasolini. Uscito nel 1966 il film non è altro che la denuncia del momento storico che PPP vive, il mar-xismo è agli sgoccioli e la borghesia si sta allontanando sempre più dal proletariato tantoche da lì a poco scoppieranno i tumulti giovanili del ’68. Il film è un continuo passaggio da un episodio all’altro, narrati dal corvo ed interpretati non-ché ascoltati da Totò e Ninetto, i protagonisti vivono in un infinito racconto intrecciato disociale e politico, contrapposti in tematiche antitetiche ma perfette per spiegare la societàdel tempo. Comunismo e clericalismo si sposano e si scontrano, vivono in Totò e Ninetto enei loro incontri, tra borghesi, contadini, prostitute fino al funerale di Togliatti. Simbolica la prima parte del film quando il corvo racconta loro la storia di Ciccillo e Ninettofrati incaricati da San Francesco di convertire gli uccelli, i due riescono nel loro compitoconvertendo i falchi ed i passeri ma al momento di riunirli i falchi attaccano e divorano ipasseri, simbologia del più forte che domina e distrugge i deboli pur se in una situazionedi apparente parità. Il film è introspettivo e riflessivo, analitico e personale, il pubblico e la critica non loapprezzeranno mai fino in fondo, anzi, come spesso accade il film è ritenuto un fiasco opeggio una masturbazione mentale di Pasolini, tutt’altro, il contrario, sono altre le pellicoleed i registi da stroncare. Totò è il grande interprete del film, perfetto e mai fuori luogo sotto un regista diverso dallostile fin lì affrontato, ma è Nino Davoli la sorpresa, non sfigura al fianco del Principe DeCurtis, risultando il vero tocco d’artista della pellicola pasoliniana. Menzione speciale a Totò al Festival di Cannes 1966.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

“Hey bionda, che sei una stronza”, così canta GiannaNannini per contestare le donne nell’esercito, nel suo stile,con la sua voce e la sua ironia. La Janis Joplin italiana, oun’altra banalità del genere non ci interessano, GiannaNannini è Gianna Nannini, la prima rockstar italiana. Nascein Toscana, e dalla sua terra apprende simpatia e caratterac-cio, studia sin da piccola in conservatorio formandosi musi-calmente e tracciando la linea che segnerà la sua vita, lamusica. Scoperta da Mara Maionchi, sin dagli inizi è possibi-le trovare in lei voglia di impegno nei testi, femminismo esocialità diventano bandiera della musica di Gianna. Il suc-cesso arriva presto, negli anni ’80 esce “Fotoromanza” e laconsacrazione diventa realtà, da quel momento in poi perGianna sarà un continuo successo di pubblico e critica. Ilsuo stile unico e la voce graffiata saranno e sono il marchiodi fabbrica delle produzioni della Nannini che non tradiràmai la sua indole, non muterà nella sostanza lasciando allaforma di farsi travolgere dalle mode del momento. 35 annisul palcoscenico, carica energetica come nessuno, diventeràstorica la sua interpretazione insieme ad Edoardo Bennatodella canzone ufficiale del Mondiale ’90 giocato in Italia, leloro “Notti Magiche” rimarranno per sempre la colonnasonora di chi ama sognare davanti ad una partita. Ma GiannaNannini è un personaggio particolare, unico, alla sua energianel cantare e sul palco si contrappone una dolcezza musica-

le senza pari, melodie mai esasperate che trovano l’apoteosi con le parole scritte e cantatedalla cantautrice toscana. Sensuale e sessuale eccita milioni di persone con la sua“Profumo” e gonfia l’ego di tutti gli uomini con gli occhi neri ed un sapor mediorientale con“Bello e Impossibile”. Sexy, sensuale, eccitante ed aggressiva, così Gianna diventa un’iconain perfetto stile rock, la sua musica, il suo stile, il suo mondo. Negli anni 2000 addolcisceleggermente il suo cantato con “Aria” e “Grazie” album meno aggressivi e più introspettivi,con testi più ricercati e sentimentali, tra cui spicca “Babbino Caro” struggente addio alpadre scomparso. Gianna Nannini non tradisce e non si tradisce, rimane la regina del rockitaliano, non lontana, anzi, al pari delle regine anglosassoni, non è la Joplin italiana, perchénon scimmiotta e non invidia…semplicemente Gianna.

a cura di Francesco Certo

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[...]Io che non so

Lasciarti e vivere

Tu che non mi ascolti mai

E parli a vanvera

Tu che accendi e pieghi il desiderio

Si' decidi solo tu

Mi fai passar la voglia

Scendi dal mio letto scendi

Scendi dal mio letto scendi[...]

Io

Nan

nin

iG

ian

na

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Nacque nel 1867 nei pressi di Agrigento, in una località chiamata“Caos” dove la famiglia si era rifugiata durante un’epidemia dicolera. Trascorse l’infanzia a Porto Empedocle e nella sua cittànatia ma dopo il 1880 si trasferì a Palermo dove completò glistudi classici conseguendo la licenza liceale. Dopo aver frequen-tato per un breve periodo l’Università di Lettere di Roma, se neandò in Germania, a Bonn, dove si laureò nel 1891 con una tesi suldialetto di Girgenti. Rientrato definitivamente in Italia si fececonoscere scrivendo Novelle per un anno, dalle cui trame ricavòsuccessivamente quasi tutte le sue opere teatrali. Tra le novellepiù celebri ricordiamo, senza dubbio, La giara in cui ad agire sonotre personaggi che emblematicamente rappresentano tre compo-nenti fondamentali della società rurale siciliana del primoNovecento. Il primo di questi è Don Lollò Zirafa, ricco proprietario terriero, che cerca didominare uomini e cose dall’alto del suo benessere, espressivamente sintetizzato nellagiara in cui egli raccoglie l’olio dei suoi oliveti; il secondo è Zi’ Dima Licasi che tenta di affer-mare la sua personalità di “inventore non ancora patentato”; il terzo è costituito da un insie-me di personaggi abbacchiatori, mulattieri, contadini che vivono e si muovono in campa-gna. Il vero capolavoro d Pirandello è però Il Fu Mattia Pascal, dove Mattia, dal momentoche i parenti lo hanno identificato nel cadavere di uno sconosciuto, decide di ricostruirsiuna vita con il nome inventato di Adriano Meis. Ben presto si accorge di non poter viverein tal modo, inscena il suicidio di Adriano Meis e torna al paese, dove per diverse ragioninon può riprendere la vita di prima. In questa come nelle altre opere di Pirandello a fare dapadrone è il contrasto tra illusione e realtà, vale a dire tra ciò che l’individuo crede di esse-re o ciò che spera di realizzare e la meschinità della realtà che svela la sostanza inganne-vole ed irrealizzabile delle illusioni. È bene precisare che queste non hanno affatto un carat-tere romantico, ma vengono sempre tradite, e portano come conseguenza un senso di impo-tenza e frustrazione. Pirandello scrive anche L’Esclusa. Al 1926 risale, infine, il suo ultimoromanzo di carattere filosofico: Uno, nessuno e centomila, che costituisce una sintesi esem-plare del suo pensiero. A dare notorietà allo scrittore siciliano fu, però, il teatro, sua gran-de passione. In un primo momento egli scrisse testi in dialetto siciliano come Liolà ed Il ber-retto a sonagli. L’opera pirandelliana che più rivoluziona il rapporto spettatori/attori è,senza dubbio, Sei personaggi in cerca d’autore, dove la finzione irrompe nella finzione, ilteatro in uno spazio teatrale. Questa è la prima di una trilogia molto particolare detta del“teatro nel teatro” che comprende anche Il giuoco delle parti e Non si sa come. Tra le altreopere teatrali ricordiamo l’Enrico IV; L’uomo dal fiore in bocca; L’uomo, la bestia e la virtùe gli incompiuti I giganti della montagna, una favola sul contrasto tra arte e società moder-na. Pirandello morì proprio mentre ne stava ultimando la stesura nel 1936, dopo aver otte-nuto nel 1934 il Premio Nobel per la Letteratura.

a cura di Alessia Vanaria

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Pir

an

dello

La vita o si vive o si scrive, io non l'ho mai vissuta, se non

scrivendola.

Tu, invece, a volerla dire, sarai sempre e dovunque un

forestiere: ecco la differenza. Forestiere della vita,

Adriano Meis.

Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo

mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se

nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose

come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabil-

mente le assume col senso e col valore che hanno per sé,

del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo di intenderci;

non ci intendiamo mai!

Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela

noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una

per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile

Agrigento, 28 giugno 1867Roma, 10 dicembre 1936 Lu

igi

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Uno studio clinico che coinvolge quasi300 uomini e donne residenti in unadelle regioni più inquinate della Cina ha

confermato che bere quotidianamente mezzatazza di una bevanda realizzata con germoglidi broccoli potrebbe aiutare ad espellere moltesostanze inquinanti dal nostro organismo. Lo studio in questione sarebbe quello condot-to dai membri della Johns Hopkins BloombergSchool of Public Health di Baltimora, e pubbli-cato sulla rivista Cancer PreventionResearch, secondo cui l’effetto benefico sullasalute esercitato dalla bevanda somministrataai volontari sarebbe da ricondurre alla presen-za di sulforafano al suo interno. Il sulforafano è un composto vegetale che hagià dimostrato, su modello animale, di averedegli effetti benefici per quanto concerne iltrattamento del cancro, inibendo la crescitadelle cellule tumorali. Lo studio è durato 12 settimane, ed ha presoin esame un campione di 291 persone resi-denti in una comunità agricola rurale nella pro-

vincia di Jiangsu, in Cina, una delle zone piùinquinate del mondo. I partecipanti sono stati suddivisi in due grup-pi: i membri del gruppo di controllo hannoassunto una bevanda a base di acqua, ana-nas e succo di lime, mentre quelli del gruppodi trattamento hanno assunto quotidianamen-te una bevanda che conteneva una polvereliofilizzata a base di germogli di broccoli. Dopodiché, i ricercatori hanno prelevato deicampioni di urina e di sangue per misurare ilivelli degli inquinanti atmosferici presenti nel-l’organismo dei volontari. Dalle analisi sarebbe emerso che i parteci-panti che hanno assunto la bevanda a base digermogli di broccoli, avrebbero visto aumen-tare del 61% il tasso di escrezione del benze-ne sin dal primo giorno di trattamento e pertutto il periodo di 12 settimane. Inoltre, la velo-cità di escrezione dell’acroleina sarebbeaumentata del 23% durante il corso dell’espe-rimento.

Mangia sanoMangia sano

a cura di Mimmo Saccà

RERE

Bevanda di broccoli

per disintossicare il corpo

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

RERE PREPARAZIONE

Iniziate dalla preparazione del pesto dipistacchi: cuocete per 5 minuti in acquabollente i pistacchi sgusciati. Eliminatela buccia dei pistacchi e raccoglieteli inuna ciotolina. Trasferite i pistacchi in unmixer, versate l’olio di oliva, il granapadano grattugiato, le foglie di basilico,l'aglio, la scorza grattugiata di mezzolimone e l’acqua a temperatura ambien-te, salate, pepate e frullate il compostofino ad ottenere una crema omogena.Mondate e affettate sottilmente il porro,lavate e tagliate a spicchi i pomodorini.Rosolate il porro in una padella con unfilo di olio di oliva, poi unite i cubetti dipancetta e infine i pomodorini. Ci vorran-no circa 10 minuti. Incorporate il pesto dipistacchi al sugo e mescolate con uncucchiaio per amalgamarlo; aggiustatedi sale e pepe. Intanto mette sul fuocouna pentola con abbondante acquasalata e portate a bollore, versate i fusil-li e cuoceteli per circa 10 minuti o iltempo riportato sulla confezione.Scolate la pasta direttamente nellapadella con il sugo, aggiungete unmestolo di acqua di cottura per non fareasciugare troppo la preparazione,mescolate e poi servite i fusilli con pestodi pistacchi e pomodorini ben caldi.

Fusilli al pesto di pistacchi e pomodorini

Ingredienti

• 500 gr di Pomodori ciliegini

• 100 gr di Pancetta affumicata

a cubetti

• 1 Porro piccolo

• 400 gr di Pasta fusilli

• Pepe q.b.

• Sale q.b.

per il pesto di pistacchi

• 50 ml di Acqua

• 2 foglie di Basilico

• la scorza di ½ Limone

• ½ spicchio di Aglio

• 15 gr di Grana Padano grattugiato

• Sale q.b.

• Pepe q.b.

• 50 ml di Olio di oliva extravergine

• 100 gr di Pistacchi sgusciati

AmarcordMessina

Riviera del Faro - S. Agata

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Addio SiciliaReport annuale sull’economia della Regione