il cittadino n. 189

104
il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 189 anno XIII - 28 gennaio 2015 r.g. Salvatore Forestieri Rivolgersi Regione Sicilia Messina - Camera di Commercio

Upload: il-cittadino-di-messina

Post on 07-Apr-2016

242 views

Category:

Documents


10 download

DESCRIPTION

Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

TRANSCRIPT

Page 1: il Cittadino n. 189

il Cittadinowww.ilcittadinodimessina.it

n° 1

89 a

nno

XIII

- 2

8 ge

nnai

o 20

15r.

g.

Sal

vato

re F

ore

stie

ri

Rivolgersi

Regione SiciliaMessina - Camera di Commercio

Page 2: il Cittadino n. 189

2 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

“Commercio di Camere”

Ancora un consulto davanti al capezzale di un’istituzione stori territorio: la Camera di Commercio. La questione a prima vist

In pieno clima di spending review il Governo nazionale ha d no un determinato numero di iscritti: l’asticella del lim stra una numero di circa sessantanovemila, e pertanto è destinat L’obiettivo non è quello di raggiungere dimensioni medio-alte, ma è previsto fondo perequativo in grado di mantenere in equilibrio il prec In Sicilia la situazione naturalmente si complica in quanto a carico d te previste per il pagamento degli stipendi e pensioni dei dipendent ciarsi a Catania, a Enna o rimanere autonomi. Con la prima, a pare realtà etnea molto più forte e assorbente; la seconda, più percorrib vista ennese; la terza, più complessa perché si tratterebbe di rinunc litanità” della città e spererebbe in un abbassamento alla propria Su questi temi si sono confrontati tutti gli attori che giocano un ruolo cati dalla Presidente in un’assemblea aperta in Consiglio ComunaleUn dato è emerso chiaramente nel corso del dibattito: per salvare associati si riprendano le redini dell’Ente, ripristinando immedia ne commissariale. Un’anomalia che è stata rilevata recentemente se e rigettando le osservazioni dell’Assessorato regionale che inte (forse tre) delle Camere di Commercio siciliane.In questi ultimi giorni, grazie anche all’azione della deputazione regio tati a recepire la decisione del Tar sull’elezione del direttivo e ridete scelte delle aree metropolitane già costituite.Non sfugge a nessuno, l’importanza della partita in gioco: troppe le f tiva marginalizzazione subiti negli anni da Messina. Non possiamo abbassare né la guardia né l’attenzione. Il rischio è q il rilancio economico del territorio. Non possiamo permetterci di vedere affisso sull’entrata di Palazzo d

AsteriscoAsteriscodi Lillo Zaffino

Page 3: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 3

ca e fondamentale per lo sviluppo economico del nostro martoriato

ta è abbastanza chiara.

deciso di accorpare le Camere di Commercio che non supera- mite è stato fissato a ottantamila associati. La realtà messinese regi- ta a unificarsi con altre per raggiungere la quota di iscritti prevista.

una mera esigenza legata all’acquisizione del diritto di accedere al cario sistema economico degli Enti.

del Bilancio delle Camere di Commercio sono iscritte anche le parti- i. In questo quadro, si cominciano a concretare delle ipotesi : asso-

ere di molti osservatori , si rischierebbe di essere “stritolati” da una bile per i messinesi, registrerebbe le stesse perplessità dal punto di

iare, allo stato, al fondo perequativo, punterebbe alla “metropo- a portata del limite di iscritti.

o di rappresentanza politica e organizzativa, opportunamente convo- e. e l’istituzione della Camera di Commercio è necessario che gli

atamente gli Organi di governo e ponendo fine all’attuale gestio- dallo stesso Tar di Catania accogliendo il ricorso dell’Ente messine- ndeva rinviare le elezioni a dopo il ridimensionamento del numero

onale messinese, sembrerebbe che i vertici della regione siano orien- erminare i territori di influenza degli Enti camerali in sintonia con le

ferite, ancora non rimarginate, determinate dagli “scippi” e dalla rela-

quello di ridimensionare il proprio ruolo in un comparto strategico per

di Piazza Cavallotti il cartello affittasi.

Page 4: il Cittadino n. 189

4 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Primo PianoPrimo Piano

La presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, ha convocato nell’ Aula Consiliare diPalazzo Zanca, un tavolo tecnico per affrontare le tematiche relative al futuro dellaCamera di Commercio di Messina. Alla riunione hanno preso parte il Sindaco, Renato

Accorinti, gli Assessori, il presidente dell´ARS, Giovanni Ardizzone, la deputazione messineseregionale (il presidente Ardizzone e gli onorevoli Laccoto, Panarello, Rinaldi, Picciolo, Greco,Formica), assente la deputazione nazionale, per ovvi motivi, che comunque ha mandato unacomunicazione, i vicepresidenti del Consiglio comunale, i capigruppo consiliari ed i presidentidi Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Confindustria, Sada Casa e Alces.Il presidente Ardizzone asserisce che l’accorpamento delle Camere di Commercio è soloun’ipotesi, sicuramente Messina non si accorperà con Catania che ci schiaccerebbe. IlPresidente dell’ARS, propone l’accorpamento della nostra Camera di Commercio a quella diEnna che potrebbe essere una risorsa. Enna, però ha rifiutato di volersi unire, ma ancora nonc’era stata la proposta della nostra città. Si dovrà pensare sicuramente ad un piano B, nel casoin cui, non sia disposta a farlo. Intanto, su disposizione del TAR si dovranno eleggere gli orga-ni camerali, che andranno a sostituire il Commissario Franco De Francesco.Nessuna soluzione, quindi, ma solo la certezza di non volersi unire a Catania. Messina, potreb-be anche decidere di restare da sola, ma il rischio è di perdere il fondo perequativo.

La nota dell´On. Picciolo“Sicuramente apprezzabile è lo sforzo di questi giorni perricomporre una querelle tutta interna alle sigle che rappresen-tano le forze produttive del nostro territorio. Dall’incontro di sta-mane – ha ricordato l’on. Giuseppe Picciolo – dobbiamocomunque trarre un importante insegnamento: le parole e lebuon intenzioni non bastano quando fuori le mura della casabruciano. Personalmente ha – continuato il deputato regionaledel Patto dei democratici per le riforme – auspico da sempreuna Camera di Commercio di Messina in grado di continuare inautonomia la propria luminosa storia, arrivando a mettere insie-me il numero d’imprese previste dalla legge per non subire tagli

o accorpamenti, ma al momento questo aspetto appare secondario se è vero che si vuole farelo sforzo di contrattare unitariamente la propria libertà. Per fa questo – ha esortato Picciolo –è necessario mettere da parte le sterili divisioni e pensare a di procedere immediatamente alibere elezioni (come peraltro già evidenziato dal commissario Franco De Francesco); solo così- ha concluso il capogruppo del PDR all’Ars – Messina, terza città metropolita dell’Isola - potràdifendere la propria storia facendo saltare , ove ve ne fossero, i progetti annessionistici, nazio-nali e regionali, di altre realtà territorialmente a noi vicine, come Catania, che invece hannosempre fatto della comunione d’intenti l’arma invincibile per portare alla propria comunità gran-di benefici economici. Il rischio concreto è che si continui a litigare tra le varie CategorieCamerali per poi fare la fine dei polli di Renzo di manzoniana memoria.”

Conferenza indetta dalla Presidente Barrile. La nota dell'On. Picciolo

Tutti uniti contro l’accorpamento con Catania

a cura di Marilena Faranda

Page 5: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 5

“Si torni alla gestione ordinaria per la Camera di Commerciodi Messina, attualmente commissariata. Si proceda al rin-novo degli organi finora bloccato dall’assessorato alle

Attività Produttive tenendo conto finalmente della recente sen-tenza del TAR di Catania. Va garantita la rappresentanzademocratica dell’istituzione camerale con l'elezione delConsiglio Camerale. Ad oggi nonostante una nomina chedoveva avere effetti per sei mesi, la Camera di Commercio diMessina è ancora amministrata da un commissario. Se intempi brevi si procederà alle elezioni degli organi, la Cameradi Commercio di Messina potrà anche porre in atto una seriedi provvedimenti utili ad evitare la soppressione atteso che leimprese iscritte sono 69 mila e quindi al di sotto del limite fis-sato in 80 mila dal governo nazionale. La Camera di Commercio di Messina è almeno potenzialmen-te in grado di continuare in autonomia e con autodeterminazio-ne unitaria la propria luminosa storia, (e di recente anchel’Arcivescovo ha auspicato la risoluzione e il superamentodelle difficoltà mantenendo l’autonomia) arrivando a mettereinsieme, in un triennio, il numero d’imprese previste dallalegge per non subire tagli o accorpamenti. Ma affinché avven-ga questo è necessario eleggere i vertici, così da poter tenta-re di difendere la propria storia facendo saltare, ove ve ne fos-sero, i progetti annessionistici, nazionali e regionali, di altrerealtà territorialmente vicine. Sull’argomento è stato diretta-mente interessato il Governatore Rosario Crocetta, che si èdetto convintissimo della necessità porre fine al commissaria-mento facendosi carico di interloquire personalmente con l’as-sessore competente Linda Vancheri per la risoluzione del pro-blema”.Lo affermano Giuseppe Picciolo e Marcello Greco, capogrup-po e deputato del Patto dei Democratici per le Riforme all’Arse firmatari di una interrogazione parlamentare sulla situazionedella Camera di Commercio di Messina.

Picciolo e Greco (pdr), a Messina si torni alla gestione ordinariaper la Camera di Commercio, governo regionale ponga fine alcommissariamento per consentire rinnovo vertici

“Porre fine al commissariamento della Camera di Commercio”

Page 6: il Cittadino n. 189

6 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Si sta purtroppo verificando ciò che ConfindustriaMessina aveva da tempo segnalato, il paventatoaccorpamento della Camera di Commercio di

Messina a quelle della Sicilia Orientale. Alla luce dell’in-contro avuto con il Commissario Dott. De Francesco,infatti, risulta chiaro che la scelta è vincolata, non solodai tempi ridotti, ma soprattutto dalla imprescindibilesostenibilità economica dell’Ente. Questi fattori nonconsentono al momento di vagliare altre soluzioni. Ilsolo auspicio possibile è che non si tratti di un proces-so irreversibile. Sugli aspetti finanziari è necessario farechiarezza. Le direttive dell’Assessorato alle Attività pro-duttive raccomandano, com’è corretto, di mantenere ilbacino occupazionale. La Camera di Commercio diMessina può contare al momento su circa cinque milio-ni di euro di entrate da diritti camerali, che vengonoridotti nel corso di quest’anno del 35%, del 50% il pros-simo anno, a cui va aggiunto il calo fisiologico delle can-cellazioni che si attesto a circa l’8% annuo. A fronte diqueste entrate gravano sul bilancio camerale un milio-ne e seicentomila euro di stipendi e circa quattro milio-ni di pensioni. Risulta, quindi, imprescindibile accederealle risorse integrative del Fondo perequativo diUnioncamere nazionale, la cui fruizione è vincolata aiprocessi di accorpamento. Ci troviamo di fronte adun’ulteriore anomalia derivante dallo Statuto autonomodella Regione Sicilia, che, differentemente da quantoavviene per le altre Camere di Commercio d’Italia, haconsentito alla Camere siciliane di non destinare adappositi fondi le pensioni dei dipendenti. Si tratta di unadiscrasia normativa che in questo caso colpisce gli Enticamerali, che dovrebbero creare sviluppo, ma che,invece, vengono resi incapaci di operare, dovendosostenere costi che con lo sviluppo e l’impresa nonhanno nulla a che vedere.Ciò che bisogna chiedere allapolitica sono interventi volti a sanare questa insidiosasituazione, che consentano di spostare agli enti deputa-ti l’onere e la gestione delle pensioni, per renderesostenibili, autonome ed efficienti le Camere di

Alfredo Schipani sulla vicenda della Camera di Commercio

Gli esatti riferimenti e l’innegabile realtà

Page 7: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 7

Commercio regionali. Va anche evidenziato che la Riforma delle Camere di Commercio è nataviziata: sia perché non ha tenuto in alcun conto la necessaria correlazione tra Enti camerali eCittà Metropolitane, sia perché dimezza nell’arco di tre anni i diritti camerali lasciando inaltera-ti i costi, situazione che penalizza, quasi irreversibilmente, le CCIAA regionali. Riguardo alcostituendo Consiglio camerale, ci preme segnalare che Confindustria Messina è la prima adessere danneggiata dal modo in cui si è sviluppato il procedimento, in quanto, nel pieno rispet-to delle direttive dell’Assessorato competente, ha fornito, nei tempi prescritti, le posizioni asso-ciative corrette e veritiere. Anche per questo ci aspettiamo il pronto insediamento di unConsiglio Camerale che sia, non solo scevro da vizi e ricorsi, ma soprattutto composto sullabase delle corrette ed effettive posizioni di rappresentanza e orientato a riavviare progettualitàper la promozione del territorio e delle sue imprese, azione necessaria e da tanto attesa.Questi che abbiamo declinato sono gli esatti riferimenti della situazione, e la realtà è incontro-vertibile. Non raccogliamo nessuno spunto polemico convinti che i fatti e la linearità dei nostricomportamenti non possano dare adito a dubbi o a interpretazioni speculative.

Messina - Piazza Cavallottifoto Peppe Saya

Page 8: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT8

Page 9: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 9

Page 10: il Cittadino n. 189

60-61 CittàCronache urbane

48-49 Dietro le quinte

numero 189 anno XIII28 Gennaio 2015

Attualità“I bambini e la Shoah”Le “generazioni” attraverso i secoli“Il Mare d’Inverno”

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

32-45

Sommario

10

52 SettegiorniCronaca della settimana

SiciliaFormazione, allarme sociale

68-73

Le rubriche

La corazzataPotemkin

94-95

Da Beethoven a Kurt Cobain

96-97

Parole in blu98-99

ProvinciaServizio trasporti

62-63

CulturaLucia Annibali e la suastoria di non amore

80-83

In&Out50-51

Mangiare Sano100-101

Page 11: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella postaelettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

11

Page 12: il Cittadino n. 189

12 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Page 13: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 13

Page 14: il Cittadino n. 189
Page 15: il Cittadino n. 189
Page 16: il Cittadino n. 189

16 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

di

Mic

hel

e G

iun

taim

ma

gin

eim

ma

gin

e

Page 17: il Cittadino n. 189
Page 18: il Cittadino n. 189

18 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Johnson & Johnson Lavora con noi, come candidarsiSiete alla ricerca di un impiego nel settore farmaceutico e vi piacerebbe lavorarein Johnson & Johnson? Ecco le offerte di lavoro in Italia, come candidarsi e infor-mazioni utili sulle selezioni.

Concorso Guardia di Finanza: 50 Allievi Ufficiali 2015 – 2016La Guardia di Finanza ha aperto un concorso per diplomati per l’ammissione alprimo anno del 115° corso dell’Accademia della GF. Il bando 2015 – 2016 preve-de il reclutamento di 50 Allievi Ufficiali del ruolo normale.

Concorso Unione Europea: 40 Agenti, Responsabili di ImmobiliAperto un concorso EPSO per la copertura di 40 posti di lavoro in Europa.L’Unione Europea seleziona Agenti contrattuali con la mansione di Responsabilidi Immobili, per partecipare al bando.

Concorsi Azienda speciale Angri Eco Servizi: 17 assunzioniConcorsi e posti di lavoro in Campania per diplomati e candidati con licenzamedia. L’Azienda speciale Angri Eco Servizi ha aperto nuovi bandi per 17 assun-zioni in provincia di Salerno e per eventuali prossimi inserimenti.

AFORIS Puglia: corso gratuito per tecnico AmbientaleAFORIS, Impresa Sociale, Agenzia di Formazione e Ricerca per lo SviluppoSostenibile, organizza il corso di qualifica per Tecnico della progettazione egestione di interventi di ripristino e recupero ambientale e del territorio.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

Page 19: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 19

Assunzioni Mondo Convenienza: lavoro nell’arredamentoNuove opportunità di lavoro nel settore dell’arredamento. Mondo Convenienzaha aperto varie selezioni di personale in vista di assunzioni. Sedi di lavoro in tuttaItalia. Si cercano addetti vendita.

MIBACT: concorso per Direttori dei Musei italianiAperto un bando del MIBACT per Direttori, per la copertura di posti di lavoro neiMusei italiani. Il concorso per lavorare nei beni culturali è rivolto a laureati.

Premio Cartier 2015: finanziamenti per ImprenditriciAl via le iscrizioni per il Cartier Women’s Initiative Award, la competizione inter-nazionale che coinvolge donne a capo di imprese creative in tutti i paesi e i set-tori.

Optima Italia Lavora con noi: posizioni aperteAssunzioni e stage per diplomati e giovani senza esperienza con Optima Italia.La società di servizi seleziona varie figure per la copertura di posti di lavoro inItalia.

Casting Programma RAI 1 “Senza Parole”Aperti nuovi casting per un Programma che andrà in onda su RAI 1, “SenzaParole”. La trasmissione sarà dedicata televisiva dedicata a chi ha qualcosa dadire ad un proprio caro e non l’ha ancora fatto.

Comune di Narni: concorso per Agenti di PoliziaNuovi posti di lavoro in Umbria: il Comune di Narni, in provincia di Terni, ha indet-to un concorso pubblico per due posti di Agente di Polizia Municipale. Assunzionea tempo indeterminato per entrambe.

28 Gennaio 2015

Page 21: il Cittadino n. 189
Page 22: il Cittadino n. 189

22 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Page 23: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 23

Page 24: il Cittadino n. 189
Page 25: il Cittadino n. 189

Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L

(Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina

tel.09046535 e-mail:[email protected]

Page 26: il Cittadino n. 189

26 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

“Ci duole constatare un’amara realtà, sino a venerdì scorso pensavamoche la classe politica regionale e messinese fosse stata circuita dal mini-stero dei Trasporti, relativamente ai collegamenti tra le sponde delloStretto, circuita perché con uno specchietto per le allodole il Ministro Lupilo scorso dicembre finge di attenzionare l’area dello Stretto promettendodopo anni di proroghe un nuovo bando per il servizio “metromare” con unfinanziamento di 30 milioni di euro, già presenti ed insufficienti per ilbando precedente; oggi scopriamo che tutto il gruppo dirigente della poli-tica siciliana evidentemente ne era al corrente”, è questo il duro commen-to della Cgil di Messina sui silenzi della politica rispetto al piano di dismis-sione del Gruppo Ferrovie.

“Si evince solo adesso – fa presente Giovanna Caridi, segretaria confederale - perché dopol’assemblea di venerdì 23 alla quale erano stati invitati onorevoli, sindaci dei principali capoluo-ghi e presidente della Regione, gli stessi non solo hanno disertato l’incontro ma a tutt’oggi nonhanno preso posizione rispetto alla drammatica prospettiva di non avere più la possibilità di tra-sportare merci e persone su rotaia”. “È la prima volta – evidenzia - che su questa vertenza ilsindacato chiede il conto alla politica e non la semplice sponda su FSI; negli anni il Gruppo ciaveva abituati a continui tentativi mai appoggiati però dal governo nazionale, che questa voltaavendo intravisto la possibilità di un notevole risparmio ha dato mano libera ad Rfi di riartico-lare a proprio piacimento il servizio. Ovviamente il sindacato non aspetterà l'incontro del 2 feb-braio per poi prendere atto delle decisioni prese, ma avverte che per l’importanza della verten-za ha già messo in allarme ferrovieri e cittadini, che come venerdì scorso spiegheranno meglioalla politica cosa vuol dire governare”.

Cgil MessinaGravi i silenzi sui piani di dismissione del Gruppo Ferrovie

Page 27: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 27

In mancanza di investimenti, di ammoderna-mento/velocizzazione delle attuali linee ferratela Regione Sicilia è cauta e punta su obiettiviprecisi. L’Assessore Pizzo ai microfoni del TgrSicilia dichiara: - “Avere dei servizi moderni emigliori di quelli attuali e quindi più efficienti edefficaci e quindi minori tempi. L’attraversamentodello Stretto è una rottura di carico che dura trale 2 ore e le 2 ore e mezzo, quindi è inutile farel’alta velocità. Poi quando ci siano dei tempi di

percorrenza che complicano a fermarsi. Noi dobbiamo puntare a servizi migliori non spaven-tandoci dei cambiamenti e delle modernità”. Continua l’assessore Pizzo (dice il cronista) chericorda il progetto dei 5 miliardi per la CT-PA-ME e sulla volontà da parte di RFI (ReteFerroviaria Italiana) di non penalizzare la Sicilia. E sull’attraversamento dello Stretto continua:- “Ciò sarebbe antinomico, assurdo e contraddittorio che se in cambio di questo grossissimoinvestimento in infrastruttura si avesse una diminuzione dei servizi".Dichiarazioni che riteniamo senza un senso logico e senza una presa di posizione a tutela deiposti di lavoro e per salvaguardare quei cinque treni rimasti che ci collegano al “ContinenteItalia” nel rispetto della “Continuità Territoriale” e dell’art. 3 della Costituzione Italiana. E chequalcuno spieghi ai Siciliani quali sono gli obiettivi della Regione in ordine alla mobilità per l’at-traversamento dello Stretto.

Comitato pendolari SicilianiI treni non superano lo Strettoe l’Assessore Pizzo pensa ai grossi investimenti

Page 28: il Cittadino n. 189

28 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

“I viaggiatori siciliani non possono subire ulteriori penalizzazioni innome di non meglio precisate strategie aziendali. Il governo regio-nale deve pretendere un trasporto ferroviario moderno ed efficientein grado di fornire un servizio che risponda alle legittime istanze deiviaggiatori”. Per Laccoto, “l’attraversamento dello Stretto, poi, deveessere garantito in ogni modo: non si può pensare di abbandonarealle stazioni di Messina o Villa San Giovanni anziani e disabili conbagagli al seguito. Piuttosto che tagliare gli ultimi treni a lunga per-correnza, Trenitalia dovrebbe pensare a rendere più “umana” edeuropea la tratta ferroviaria che collega Messina a Palermo. Il

governo nazionale e quello regionale uniscano gli sforzi per realizzare il completamento delraddoppio ferroviario che potrebbe far compiere un deciso salto di qualità al trasporto su rota-ia”. Il deputato Regionale ha presentato una interrogazione all’Assessore alla Infrastrutture incui ricorda la firma, nello scorso ottobre, dell’Accordo di Programma Quadro tra la RegioneSicilia, il Ministero per le Infrastrutture e il Ministero dell’Economia, «per l’attuazione e il trasfe-rimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai ser-vizi ferroviari di interesse regionale e locale». Grazie all’Apq la Sicilia dovrebbe ricevere ognianno 111milioni di euro per garantire la regia di tutto il sistema trasporti nell'Isola e migliorarei servizi legati ai trasporti anche su rotaia. Nella stessa interrogazione, Laccoto chiede di ren-dere operativa la Continuità Territoriale “che finora è rimasta lettera morta”e di impegnarsi conatti concreti per impedire ulteriori penalizzazioni ai viaggiatori.

Giuseppe Laccoto, Deputato Regione Sicilia“Basta penalizzazioni”

Page 29: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 29

“Con la scusante della carenza di passeggeri – si legge nell’interro-gazione – si rischia fattivamente, con l'introduzione del nuovo orarioestivo che dovrebbe portare ulteriori tagli, un'esclusione della Siciliadal collegamento ferroviario con il resto del Paese ancor più consi-derevole. Appare inadeguato operare un’ulteriore riduzione dei trenia lunga percorrenza, ipotesi che produrrebbe null'altro se non ulte-riori disservizi a cittadini già penalizzati dall'assenza di un sistemaintegrato efficiente in materia di trasporto pubblico”. Mancuso ePadua ribadiscono inoltre come l’insufficienza dei collegamenti fer-roviari in Sicilia e la mancanza della linea ad alta velocità rendanol'intero sistema regionale neanche paragonabile con quello di altreregioni italiane. “La carenza di collegamenti ferroviari efficienti –affermano – risulta oltremodo penalizzante rispetto alla prospettivadi un rilancio del sistema di mobilità pubblica regionale”. I SenatoriMancuso e Padua chiedono dunque al Ministro che venga assicura-ta la continuità territoriale siciliana, perlomeno salvaguardando letratte ferroviarie tuttora presenti, e di intervenire altresì con Ferrovieitaliane e Regione Siciliana sugli indirizzi futuri relativi al potenzia-mento ed ai collegamenti della rete isolana.

Il Senatore del Gruppo Area Popolare Bruno Mancuso e la Senatrice Venera Padua hanno Presentata un'interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi

Stazione di Taormina - Giardini

Page 30: il Cittadino n. 189

30 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Pochi fenomeni sono più rappresentatividei cambiamenti avvenuti nel territorioe nella società italiana, nel lavoro e

nella domanda di mobilità, come il pendolari-smo. Ogni giorno – secondo i dati del Censis– oltre 15 milioni di persone si spostano permotivi di lavoro e studio verso le principalicittà. È un processo che di fatto riguarda inparticolare gli ultimi due decenni perchè inrapida crescita, visto che all’inizio del secolonon arrivavano a 10 milioni. Purtroppo pocopiù di 3 milioni sono coloro tra questi che simuovono in treno, una quota minoritaria, seb-

bene in costante crescita, e nel contesto vaevidenziato il rapporto di 10 a 1 tra passegge-ri trasportati sulle linee regionali e quelli sullelinee a lunga percorrenza.Un forte e moderno servizio ferroviario è indi-spensabile per costruire un sistema dei tra-sporti efficiente nelle aree metropolitane. Tral’altro c’è un’altra questione che dovrebbe farriflettere in un periodo difficile per tante fami-glie, come la possibilità di ridurre i costi di spo-stamento utilizzando i mezzi collettivi che pertante persone può rappresentare una veraboccata di ossigeno, oltre che un migliora-

Rapporto del Comitato Pendolari Siciliani

Situazone trasporto ferroviario pendolare

Page 31: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 31

mento significativo della qualità della vita.Ed è significativo constatare quanto stia cre-scendo l’organizzazione della rappresentanzadei pendolari, con comitati oggi diffusi in quasitutte le Regioni italiane, che chiedono piùtreni, puntuali, nuovi, puliti. Dare risposta aquesta domanda è quanto mai strategico perun Paese come l’Italia, e per questa nostraregione, la Sicilia.La spiegazione delle difficoltà dello spostarsiin treno quotidianamente verso le principalicittà siciliane è semplice, basta guardare i datisugli investimenti per il servizio, l’acquisto dimateriale rotabile e le infrastrutture.Qualcosa di più è stato fatto negli scorsi anniacquistando nuovi treni “Minuetto”, condizionefondamentale non solo per migliorare la quali-tà del viaggio per i pendolari ma anche peraumentarne il numero in circolazione e miglio-rare la puntualità (i ritardi dipendono anchedal sovraffollamento delle carrozze).

L’obiettivo è di SensibilizzareRegione Siciliana e Trenitalia a rilanciare gli investimenti sull’ammodernamento delle infrastrutture e su un progettodi introduzione di nuovi treni pendolari più veloci e puntuali,per dare risposte ai bisogni di

mobilità dei cittadini e di vivibilitàdelle aree urbane, conseguentemente attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra

Page 32: il Cittadino n. 189

32 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Sono trascorsi 70 anni da quando il 27gennaio del 1945 i soldati dell’ArmataRossa varcarono i cancelli di Auschwitz

rivelando al mondo intero il più atroce orroredella storia dell’umanità, la Shoah. Niente piùurla in quel campo di concentramento, nientepiù morte, niente più fumo dai forni crematori,a regnare solo il silenzio. Un silenzio checome dice la prof.ssa Maria Licia Schepis“custodisce macerie, ferite e che si confondespesso con il non senso”. I sopravvissuti daquel momento hanno lasciato pagine di testi-

monianza da consegnare alle generazionifuture affinché una simile atrocità non si verifi-chi più. La memoria va custodita, preservata,perché per quanto preziosa è fragile.Ricordare per non dimenticare, “se noi diamola parola ai sopravvissuti, dice Nino Carabellòdocente del Liceo “La Farina”, costoro a parti-re da Primo Levi ci dicono che bisogna farlosia per i morti che per i vivi. Per i morti perchénon hanno lasciato alcuna traccia, non hannouna fossa dove qualcuno li può andare a tro-vare. Per i vivi perché bisogna riflettere sul

AttualitàAttualità

“I bambini e la Shoah”,settanta anni dopo

Page 33: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 33

perché questa fabbrica di morte”. Il 27 genna-io da 15 anni è dichiarato Giorno dellaMemoria infatti la legge del 2000 recita così“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli diAuschwitz, "Giorno della Memoria", al fine diricordare la Shoah (sterminio del popoloebraico), le leggi razziali, la persecuzione ita-liana dei cittadini ebrei, gli italiani che hannosubìto la deportazione, la prigionia, la morte,nonché coloro che, anche in campi e schiera-menti diversi, si sono opposti al progetto disterminio, ed a rischio della propria vita hannosalvato altre vite e protetto i perseguitati”. Fra il 1939 e il 1945, milioni di persone furonotrucidate dai nazisti per il solo fatto di essereebrei, tra questi anche tanti bambini. Un milio-ne e mezzo i bambini vittime della Shoah, il90% di questi erano ebrei. I bambini non furo-no risparmiati perché sarebbero diventatiadulti, si sarebbero sposati e avrebbero datoal mondo altri ebrei. Ad essi fu strappata l’in-fanzia, furono negati i diritti, fu tolta l’identitàma non la creatività. In quello scenario dimorte essi riuscirono a trasformare quel-l’esperienza in altro che ci è stato consegnatonei disegni e nelle poesie. E poi ci sono anchei bambini nascosti che hanno trovato riparonei conventi, nei monasteri che sono staticostretti a convertirsi, a dimenticare il proprionome come se fossero figli di un Dio minore.“I bambini e la Shoah” è stato proprio il temadi un incontro che si è svolto nell’Aula Magnadell’Ateneo. All’incontro, dopo i saluti delProrettore alla Didattica, prof. Pietro Perconti,del prof. Mario Bolognari, Direttore del Dicame del Dirigente scolastico del Liceo “LaFarina”, prof.ssa Giuseppa Prestipino, sonointervenuti i professori Antonio Baglio e MariaLicia Schepis, docenti dell’Ateneo e NinoCarabellò , docente del Liceo “La Farina”.L’evento moderato dalla prof.ssa Paola RicciSindoni ha preso spunto dal libro di SaraValentina Di Palma, “Se questo è un bambino.Infanzia e Shoah” (Giuntina, Firenze), che

esamina proprio le vicende dei minori coinvol-ti nella più grande tragedia del XX secolo.L’obiettivo dell’autrice è quello di ricostruire lamemoria dei bambini durante e dopo laShoah. “Mancava una ricerca specifica sullevicende dei bambini coinvolti in questa trage-dia, ha detto la prof.ssa Ricci Sindoni, perchéin passato si riteneva che essi fossero quasiprivi di memoria significativa e la loro espe-rienza non potesse essere riconosciuta atten-dibile come una fonte utile per la ricerca ma levicende raccontate in questo libro dimostranoche non è così”. Dopo la Shoah riappropriarsio meglio ricostruire la propria vita fu difficile, ibambini non erano più numeri o cose, torna-vano ad essere uomini.

Cristina D’Arrigo

Page 34: il Cittadino n. 189

34 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Ilibri costituiscono un patrimonio inestimabile, conservano ciò che il tempo disperde, aiutanoa tramandare tutto quel sistema di conoscenze che fa parte della nostra identità e che,senza la loro esistenza, sarebbe andato perduto già da tempo. Un sapere ampio e comples-

so acquisito via dalle generazioni che si sono succedute sulla terra. È proprio su un tema caldoed attuale come quello delle generazioni che verte il nuovo libro del filosofo Remo Bodei, cheha incontrato lo scorso venerdì, nell’auditorium del Palacultura Antonello da Messina, l’istituto“La Farina-Basile”. A dargli il benvenuto è stata, ovviamente, la preside Giuseppa Prestipinoche ha ringraziato la Libreria Bonanzinga, organizzatrice dell’evento, per aver fatto al liceo uncosì bel “dono”. Il suddetto istituto è diventato, ormai, un importante presidio culturale grazie aconvegni, manifestazioni varie ma anche grazie al progetto lettura, avviato con una circolareche risale al lontano 1995. Quest’ultima è stata “interpretata” sempre in grande da DanielaBonanzinga, con l’intento di creare eventi utili alla formazione degli studenti. È bello potersiconfrontare, anche, con testi più difficili come quello di Bodei, è bello poter dire, tra dieci o ventianni, “io c’ero. Io ho incontrato Bodei”. Sono esperienze che incidono, notevolmente, nell’espe-rienza del lettore, del giovane studente. Dopo aver mostrato un trailer da loro realizzato, i

Le “generazioni” attrave

foto di Giuseppe Aloisi

Page 35: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 35

Il liceo “La Farina- Basile” incontra Bodei

ragazzi hanno lasciato la parola al loro ospite.Bodei, attualmente professore di Filosofia allaUniversity of California, prima di entrare neldettaglio delle “generazioni” ha mirato a sotto-linearne l’importanza. Ognuno di noi nascen-do trova un mondo già creato, ben confezio-nato dai nostri avi. Ci troviamo sin da subito aparlare di famiglia, di stato, di religione. Intempi brevi e forzati siamo chiamati ad impa-dronirci di tutta questa cultura per prendereuna strada nella vita, scegliere il nostromestiere. Siamo eredi di una lunga storia cheha inizio in una realtà molto diversa con prota-gonista il nostro più antico antenato: l’uomo diNeanderthal. Bodei invita a guardare allegenerazioni proprio da questo punto di vista,pensando alla “catena della vita”. I nostri neu-roni, quando veniamo al mondo, non sono col-legati tra loro ma è la nostra memoria, l’espe-rienza a far sì che essi generino le sinapsi. Siforma, così, passo dopo passo la nostra iden-tità, vale a dire ciò che caratterizza ciascunodi noi, rendendolo un individuo unico. Tutto,ovviamente, avviene gradualmente nell’arcodi quelle tre fasi della vita, magistralmente

erso i secoli

È bello potersi confrontare,anche, con testi più difficilicome quello di Bodei, è bello poter dire, tra dieci o venti anni, “io c’ero. Io ho incontrato Bodei”. Sono esperienze che incidono, notevolmente,nell’esperienza del lettore,del giovane studente

foto di Giuseppe Aloisi

Page 36: il Cittadino n. 189

36 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

individuate dal filosofo greco Aristotele giovinezza, maturità e vecchiaia. “Tra gioventù e vec-chiaia esiste”, sottolinea Bodei, “una simmetria inversa: i giovani hanno poco passato alle spal-le e tanto futuro davanti; i vecchi, al contrario, hanno tanto passato alle spalle e poco futurodavanti”. Aristotele eleggeva come età migliore la maturità in quanto caratterizzata dal perfet-to equilibrio tra la forza, l’istinto dei giovani e l’esperienza accumulata prima che il corpo sideperisca con la vecchiaia. A caratterizzare i giovani, inoltre, secondo Aristotele, era la speran-za mentre tipica degli anziani era la nostalgia nei confronti del passato. Oggi nessuna delle dueaffermazioni, secondo Bodei, risulta veritiera. I primi, infatti, perdono, spesso, la speranza inse-guendo sogni irrealizzabili, i secondi non sono solo proiettati verso la morte e senza potere.Nella realtà attuale la maturità sta perdendo terreno: la giovinezza si prolunga perché i ragaz-zi abbandonano sempre più tardi la dimora dei genitori e i vecchi ricorrono a trapianti, creme

“Tra gioventù e vecchiaia esiste”,sottolinea Bodei,“una simmetriainversa: i giovanihanno poco passato alle spalle e tanto futurodavanti; i vecchi, al contrario, hanno tanto passato alle spalle e poco futurodavanti”

Page 37: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 37

Alessia Vanaria

ed altri espedienti per evitare di invecchiare. Un altro elemento, inoltre, differenzia l’ottica dellegenerazioni moderna da quella antica. Un tempo era la famiglia chiamata a farsi carico dell’etàdella vita, ad occuparsi dei figli fino a quel che Dante definiva il “mezzo del cammin”. Da que-sto stadio si è passato al Welfare State, che oggi si sta sempre più sgretolando e la famigliadeve nuovamente occuparsi di ciò che prima era prerogativa dello stadio. Bodei ci accompa-gna, così, in un cammino alla scoperta delle generazioni, alla scoperta di noi stessi e dellanostra identità. Ripercorriamo i giudizi espressi sulle fasi della vita dal mondo antico fino alSeicento, e dal Seicento ai giorni nostri. Nulla è andato perduto ma fa parte di ciascuno di noi,che non è altro, come dice Bodei, “che il risultato di una sequenza ininterrotta di eventi”.

foto di Giuseppe Aloisi

Page 38: il Cittadino n. 189

38 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Page 39: il Cittadino n. 189
Page 40: il Cittadino n. 189

40 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

foto di Antonio De Felice

Page 41: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 41

E’ stato inaugurato l’anno giudizia-rio, tanti gli interventi che si sonosusseguiti, tra grossi esponenti

della giustizia, la dott.ssa CassanitiMastrojeni, Presidente nazionaledell’Associazione Vittime della Strada.Il primo ad inaugurare l’anno, MarioZumbo, presidente facente funzioni dellaCorte d´Appello di Messina, che a distan-za di un anno ha presentato una situazio-ne della giustizia per nulla miglioratarispetto all’anno precedente. Presenti leautorità civili, militari e religiose, fra diesse anche il Sindaco, che rispettoall’anno scorso e alla situazione corrente

è riuscito, almeno da parte dei “Giudici” ascansare le polemiche. Pare, infatti, che finalmente si sia trovatoun accordo sulla sede del nuovoPalagiustizia, nell’edificio dell’exCaserma Zuccarello, come ha conferma-to fra gli altri la presidente dell’AIGASimona Giuffrida. Fra gli intervenuti anche il procuratoreGiovanni D’Angelo, il quale ha rappre-sentato fra l’altro, l’aumento del racketestorsivo molto alto nella nostra città,soprattutto se raffrontato alla situazionedi crisi.

Anno giudiziario 2015

La chiamano giustizia

Marilena Faranda

Page 42: il Cittadino n. 189

42 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Dinanzi ai problemi sociali e lavorativi in continuo aumento sentiamo urgente dire unaparola come Chiesa per dare voce a chi non ha voce. Il nostro Arcivescovo, Mons.Calogero La Piana, in questo Anno Pastorale, ci invita a “un profondo radicamento nel

vissuto umano, una presenza solidale e discreta nella vita concreta dell’uomo”.Ecco perché come Ufficio Diocesano per i problemi sociali e il lavoro sentiamo il dovere diesprimere la vicinanza a tutti i lavoratori che vedono spesso calpestata la dignità della perso-na umana. Tra i tanti, pensiamo ai dipendenti della Aicon, che dal 31 gennaio non avranno piùun sussidio di mobilità e resteranno soli e disperati; ma ci sono anche i lavoratori dellaEdipower che non conoscono il futuro della loro azienda; così come quelli della Esi che si tro-vano improvvisamente in cassa integrazione; infine non possiamo dimenticare i numerosi lavo-ratori che attendono da mesi stipendi arretrati.Ci sta a cuore ogni singola persona con la sua dignità, consapevoli che la mancanza di lavo-ro spesso porta al fallimento del progetto familiare. Quello che chiediamo è che le Istituzionifacciano il possibile per loro, che si mettano in ascolto di ogni persona, nel rispetto della con-dizione di ognuno e che favoriscano politiche attive di lavoro e di sviluppo con incentivi perpoter ancora oggi scommettere sul lavoro specie dei giovani. È incredibile l’abbandono dellazona industriale Irsap (ex Asi) di Giammoro e delle altre attività industriali di Messina. Quali le politiche di sviluppo?

“Alleanza lavoro - economia - solidariet

A fianco dei lavorator

Page 43: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 43

tà” per rigenerare la società messinese

ri e delle loro famiglie

Da venti anni la Chiesa italiana, attraverso il Progetto Policoro, è a disposizione gratuitamen-te anche nella nostra Arcidiocesi (Centro servizi diocesano: martedì ore 10-12, via I Settembre117) per accompagnare i giovani nella riscoperta del lavoro e nella creazione d’impresa.Purtroppo manca la disponibilità di accesso al credito o la possibilità di creare un fondo per leimprese e per chi non ha credito. Urge un’alleanza per salvare la nostra Città e il nostro terri-torio. Spesso si assiste a sterili battaglie di basso profilo, a troppe polemiche. Abbiamo biso-gno di professionisti competenti che ogni giorno si impegnano per il bene comune.Il nostro unico desiderio è quello di lanciare un appello, insieme all’Ufficio Diocesano diPastorale della Famiglia e alla Consulta per le Aggregazioni Laicali, perche si costitui-sca una “Alleanza lavoro - economia - solidarietà” per sostenere la collaborazione tra leforze vive della società così come auspicato da più parti. La Chiesa di Messina con questa iniziativa non vuole sostituirsi a nessun tavolo istituzionalema offrire occasione di dialogo per le varie realtà che non hanno trovato attenzione adeguata.Siamo certi che - come sottolinea Papa Francesco - “il vero problema non sono i soldi, ma lepersone: non possiamo chiedere ai soldi quello che solo le persone possono fare o creare. Isoldi da soli non creano sviluppo, per creare sviluppo occorrono persone che hanno il corag-gio di prendere l'iniziativa”.Abbiamo fiducia che con l’impegno di tutti possiamo rigenerare il nostro territorio.

Page 44: il Cittadino n. 189

44 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

“Il Mare d’Inverno”XXIII edizione

Page 45: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 45

Il 25 gennaio 2015, a cura dei CoordinamentiComunale e Provinciale di “Fare VerdeMessina”, si è tenuta la tradizionale azione

ambientalista denominata “Il Mare d’Inverno” perl’anno 2013, giunta alla sua ventitreesima edizio-ne (la diciottesima a Messina). Il Mare d’Inverno èun’iniziativa condotta a livello nazionale per sensi-bilizzare la cittadinanza al concetto che le spiag-ge vengano mantenute pulite anche nella stagio-ne delle piogge e del freddo. In quest’ottica,volontari e liberi cittadini “armati” di guanti e sac-chetti, hanno ripulito simbolicamente una porzio-ne del litorale messinese.Per quest’anno, come già avvenuto in passato, illuogo oggetto di intervento a Messina è statoquello del litorale della Zona Falcata, dove sonostati complessivamente raccolti, con il metododella differenziata, 11 sacchi grandi (80x120 cm),contenenti rifiuti di vetro, plastica, carta e rifiutiorganici.Si segnala una presenza particolarmente signifi-cativa di copertoni di automobile e/o di mezzipesanti, nonché di materiale ferroso e di rame.Al termine dell’azione, è stato contattato il serviziodell’A.T.O. n. 3 Me, al quale è stata segnalata lagiacenza dei predetti rifiuti affinché vengano tem-pestivamente rimossi dalle competenti squadre dioperai.L’Associazione coglie inoltre l’occasione persegnalare lo stato di degrado in cui versa l’areadella Falcata, già denunciato con relazione disopralluogo del 17 gennaio u.s.: tutta l’area circo-stante la Real Cittadella appare infatti sempre dipiù come una “discarica a cielo aperto” in “regola-re attività”. Ed infatti, nelle immediate vicinanze dell'inceneri-tore si riscontrano: numerose guaine di cavi, evi-dentemente residuo di furti di rame, nonché rifiutidi vario tipo (principalmente laterizi e materiale dirisulta). Anche sulla spiaggia e tutto intorno allemura della Real Cittadella, proliferano cumuli dirifiuti di ogni genere.

Page 46: il Cittadino n. 189

46 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Page 47: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 47

Page 48: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

dietro le quintedietro le quinte

Il grande libro dell’integrazione si riempie di un’altra pagina, un libro anco-ra scarno e, spesso, riempito di banali esercizi di finta correttezza politica.A Messina si prova ad aprire le porte all’Islam, porte importanti; quelle diun cimitero. Infatti, nella struttura di San Filippo, la comunità islamica sici-liana potrà seppellire i propri morti grazie all’accordo che nei prossimigiorni verrà firmato con l’amministrazione comunale.La comunità islamica ha risposto al bando per la concessione di alcuni lotti nel cimitero di San Filippo,un accordo della durata di 99 anni dopo regolare gara al prezzo di 26 mila euro.Burocrazia a parte, spesso ci si riempie la bocca di parole vuote sull’integrazione, questo passaggiodovrà essere accompagnato dall’assenza di chiacchiere inutili e occhiatacce agli avventori del cimite-ro. Non vogliamo romperci la testa prima di rompercela, ma non possiamo nasconderci dietro il famo-so dito per poi urlare ad intolleranza avvenuta.Le strutture cimiteriali non sono gestite dalle autorità religiose ma comunali, ovvio che gli “ospiti” pre-senti non siano, quindi, esclusivi di questa o quella fede.

Integrazione reale

di Francesco Certo

Differenze di qualità

Che l’Orsa si ponga in primo pianocontro la soppressione, possibile,delle navi ferroviarie ci pare

un’ovvietà. Che l’Orsa difenda il diritto dicontinuità territoriale ci pare una batta-glia di legalità propria; che debba faretutto senza l’appoggio concreto, reale efisico dell’amministrazione Accorinti cipare una stranezza.Le parole passano e sono passate, laprotesta dell’Orsa non è una di quellecose da dimenticare e archiviare tra letante; il trattamento che i viaggiatori sici-liani stanno subendo e subiranno non èpiù giustificabile, i treni a lunga percor-renza hanno già visto importanti tagli e laloro soppressione definitiva sembraprossima, se si aggiunge quella dellenavi ferroviarie allora il quadro è comple-to e la Sicilia diventerebbe periferia verae propria di uno Stato inospitale. Che solo il sindacato se ne curi in primalinea risulta strano, ovvio che dall’ammi-nistrazione l’appoggio non manchi, maora servono i fatti concreti da parte di chiqueste battaglie di civiltà le ha sempreaffrontate in prima linea.

Le battaglie dimenticate

La settimana scorsa ave-vamo analizzato le accu-se a Renato Accorinti,

reo di non aver dato spazio algenere femminile nella suaGiunta. Nei giorni che precedevano lanomina al successore di

Filippo Cucinotta, infatti, non era impossibile pensareche la scelta definitiva potesse cadere su una donna,Lucy Fenech nello specifico, nella speranza che ladecisione, però, fosse dettata dalla qualità della con-sigliera di CMDB e non dal suo genere.Alla fine così non è stato, al posto di Cucinotta è arri-vato Sebastiano Pino, già comandante Rfi, che pren-de oltre ai compiti del vecchio assessore anche ledeleghe al risanamento e quelle allo sport; ma un sot-tofondo di polemiche, sul genere, non mancano. Nonsi mette in discussione il valore dell’assessore ma, piùche altro, si sottolinea la decisione di Accorinti di nonaffidarsi ad una donna. Il sindaco respinge e negapreclusioni di genere, come ovvio, ma ormai la micciaè accesa e, anche solo per una frase ad effetto, le cri-tiche non mancano.Indubbiamente la presenza rosa in Giunta è minima,Patrizia Panarello unico assessore donna, ma la pole-mica di genere rimane una delle pagine più tristi delfemminismo retorico. Il rischio, infatti, è quello di com-battere una mera battaglia di rappresentanza qualun-quistica dimenticando meriti e competenze.

48

Page 49: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Ancora unavolta RenatoA c c o r i n t i

modifica la sua giun-ta, non lo fa fisica-mente se non conl’arrivo del coman-dante SebastianoPino al posto diFilippo Cucinotta,

che lascia la giunta ma non del tutto dato che sarà espertoesterno a titolo gratuito.Dicevamo, cambia la giunta perché modifica le deleghe;lascia lo sport al nuovo arrivo al quale, oltre a quelle delpredecessore, vanno i pastosi risanamento e patrimonio;gatte da pelare non da poco per il nuovo acquisto.Sergio De Cola, lasciato il risanamento al comandanteprende la protezione civile, ma tiene i lavori pubblici in con-trasto alla sua fallimentare gestione del caso “via donBlasco”.Antonino Mantineo, discusso assessore senza peli sullalingua, tiene le politiche sociali e continuerà, immaginiamo,la sua battaglia contro “l’amato” Prefetto Trotta.Per Ialacqua cambia poco o quasi nulla, a lui la gestionedel dimenticato Acquario comunale, se avrà il trattamentodi arredo urbano e verde pubblico non lo riscoprirà nessu-no. Perna rimane alla cultura, ma entra nel fantasticomondo del decentramento e delle politiche giovanili; altroassessore che dovrà cominciare a lasciare tracce di sé.Signorino, Panarello e Cacciola senza novità all’orizzonte;il sindaco Accorinti, invece, molla tutto e tiene per sé le poli-tiche della Pace, insomma nulla cosmico vieni a me.

Ormai sta diventando refrain insopportabile. Telenovela alla qualeavremmo fatto a meno di dover assistere. Il porto di Tremestieri riapre,quasi 3 mesi dopo, lo fa alla fine di infiniti giorni di costosi lavori neces-

sari allo sbancamento della sabbia raccolta a causa di maltempo e scirocco.Ma i discoli maltempo e scirocco se ne fregano, dopo aver rallentato i lavoricome in un’infinita tela di Penelope, in barba a fastidi, costi e posti di lavoroloro torneranno e saremo punto e daccapo.Il porto non ha problemi, è un problema, nato male, realizzato in un luogo inadatto e che ha trovatocome nemico spietato. Vi rimandiamo alle prossime folate per l’ennesima chiusura.Intanto con la riapertura, sempre che il mare non sia troppo grosso, i tir tornano al confine della città,lasciano il centro e gli imbarcaderi privati. Ma i problemi sono anche legali, i 36 lavoratori del terminalpreannunciano uno sciopero di 12 ore, rischiano il loro posto con l’arrivo del prossimo concessiona-rio. Non c’è pace e mai ci sarà.

Lo scirocco che verrà

Tutto era statorisolto, ci avevapensato la

perentorietà del sin-daco Accorinti, dopomesi di parole eraarrivato lui a dirimerela situazione. Il secondo palagiustiziasarebbe sorto in un’area ex militare,per l’esattezza alla caserma Crisafulli- Zuccarello.Tutto bello e tutti contenti, la mania didar per scontato che le parole sianolegati ad una futura realtà, però, hatradito ancora una volta l’amministra-zione. Infatti, dopo l’invito al ministerodella Difesa di dare risposta definitivaall’ipotesi accorintiana, i delegati delministero hanno, finalmente, dato illoro parere che, ovviamente, risultanegativo. La caserma in questione èal centro di varie problematiche, dailocali ristretti al fatto che ospita giàalcuni corpi dell’esercito rimasti acorto di sede.Insomma, lo champagne si è stappa-to abbondantemente prima dellamezzanotte, il capodanno è lontanoda venire. L’invito, modesto, è quello di lasciarperdere annunci e soluzioni estempo-ranee, se si vuol risolvere la vicendala si ponga al centro di attenta analisi.

Rimpastino, di delega in delega Il palagiustizia della discordia

49

Page 50: il Cittadino n. 189

50 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

IN“Habemus assessorem”: Questa la frase che da ieri mattinasembra sentir risuonare nella nostra Messina. Dopo più di unmese, infatti, dalle dimissioni dell’assessore Filippo

Cucinotta, solo ieri si è individuato un successore “gradito atutti”. Una lunga storia che sembra, finalmente, aver trovato ilsuo epilogo. Tutto inizia il 7 gennaio quando il sindaco Accorinticomunica ufficialmente la nomina di Elio Conti Nibali, qualenuovo assessore della Giunta Municipale. È la battuta d’inizio diuna pioggia di polemiche che porteranno il “nominato” a rinun-ciare ante tempus al suo incarico. Da quel momento è partito il “toto-assessore”: ognuno ha elabo-rato ipotesi e previsioni. Tutto si è concluso, ieri, con la nominadi Sebastiano Pino, a cui sono state attribuite le deleghe relati-ve alle Risorse del mare, Patrimonio, Politiche della casa ePolitiche dello sport. “Sono particolarmente felice di fare parte di

questa squadra, che già seguivo con apprezzamento e stima

per il lavoro che sta portando avanti e con la quale già avevo

avviato un percorso di collaborazione. Mi dedicherò col massi-

mo impegno per risolvere le problematiche inerenti alle mie

deleghe e ripagare la fiducia del sindaco Accorinti che mi ha

scelto e al quale mi lega un antichissimo rapporto di amicizia”.Queste le prime parole dell’assessore Pino, che dimessosi dalsindacato e dalle RSU 32 della navigazione, si metterà da subi-to a lavoro per migliorare i trasporti marittimi siciliani. Tra i primi obiettivi: flotta comunale e porto cittadino. “Gli appro-

di di Tremestieri” ha detto il neo assessore “non si possono chia-

mare porto, dovremo cercare solo di accelerare il processo del

Porto. Ormai si può realizzare un porto ovunque, l’importante è

avere le giuste misure di sicurezza.” Sembra avere le idee chia-re, anche, per quanto concerne sport e patrimonio. L’intento è quello di proseguire il lavoro già avviato da Cucinotta,che continuerà a collaborare con la Giunta come esperto a tito-lo gratuito. All’assessore Pino rivolgiamo, intanto, i nostri migliori auguri,con la speranza che possa realizzare tutti i suoi obiettivi e ope-rare per il bene della città. Affidiamo, anche a lui, questa “pove-ra nave” impegnata, per adesso, in manovre anti-naufragio conl’augurio che domani possa navigare in acque migliori.

Habemus assessorem di Alessia Vanaria

Page 51: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 51

OU

TQualche settimana fa ci eravamo interessati all’ultima mani-festazione di protesta dei cosiddetti “pinellini”, ovvero, l’occu-pazione dell’ex scuola Foscolo.Lo avevamo fatto lanciando una provocazione all’amministra-zione, cioè, quella di legalizzare il “Pinelli”, nato sulle ceneridel Teatro in Fiera, continuato all’ex Casa del Portuale ed,infine, zingaro nel far riscoprire alla città tutti i luoghi abban-donati dalla politica e dalla società, ultima, proprio la scuolaFoscolo.La nostra idea, che cozza con chi li giudica quattro “figli dipapà” perdigiorno o cazzate simili, non strizza l’occhio alleloro idee o convinzioni a prescindere, ma vuol porre l’accen-to sull’unicità di questo gruppo di persone che, rompendo glischemi, lottano per la propria realtà locale, in barba alla reto-rica della burocrazia e delle regole, talvolta, stupide.Indubbiamente le occupazioni non sono atti legali, indubbia-mente è uso comune denunciare questi atti come sbagliati,ma occupare nel loro modo è diverso. Non si occupa per finipropri, si denuncia e sposta l’attenzione, si punta un faro sul-l’abbandono e lo si fa per la comunità. Perché è la comunitàa ricevere la parte migliore dell’occupazione. Non bisognaconfondere questi gesti, spesso simbolici, con centri socialifini a se stessi o senza un vero costrutto sociale. Tutt’altro, sivive e si dona alla cittadinanza; certo che esiste un qualcheinclinazione politica ma sarebbe ipocrita definirsi al contrario,dato che ognuno di noi fa politica in ogni sua scelta, spessoinconsapevolmente.La Foscolo occupata è stata appoggiata prima, denunciatapoi, motivo di contrasto interno alla V circoscrizione conPresidente e consiglieri in posizioni opposte.Ora è arrivata una squallida saldatura, sigilli comunali perliberare dai liberatori; chiusura che già divide tra chi accusa idirigenti e vuol salvaguardare l’amministrazione e chi nonpuò dividere le due anime. Impossibile accusare e scansarsidal problema, chi amministra decide e basta con gli scaricabarile. Occupare può vivere nell’anima ma non nella legalità?Benissimo, legalizziamo il “Pinelli”, sicuramente occuperannoancora anche con un casa propria, e lo faranno per risveglia-re dal torpore, ma non facciamo finta che non esistano bol-landoli come minoranza illegale.

Legalizzaladi Francesco Certo

Page 52: il Cittadino n. 189

Nuova “social card 2015”Il consigliere comunale Libero Gioveni, interviene sullasocial card 2015. A Catania e Palermo si e a Messina no. Icittadini messinesi in grave difficoltà economica potrebbe-ro beneficiare di questo piccolo ma pur sempre preziososussidio.

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT52

mercoledì 21giovedì 22venerdì 23sabato 24

domenica 25lunedì 26

martedì 27

Gennaio 2015

Turismo come futuro per la cittàIl vicepresidente del Consiglio comunale, Nino Interdonato,e il consigliere comunale, Santi Daniele Zuccarello, nelcorso di una conferenza stampa hanno illustrato il regola-mento sugli orari dei locali di pubblico spettacolo e di pub-blico esercizio.

Inaugurata l’Aula Luigi MichaudNell’edificio principale del Dipartimento di ScienzeBiologiche e Ambientali, è stata inaugurata l’Aula “LuigiMichaud”, ricercatore scomparso il 17 gennaio di un annofa in Antartide, a seguito di un’immersione nel tratto di mareche si trova davanti alla base italiana “Mario Zucchelli”.

Presentato il movimento “#diventeràbellissima”Nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, è stato pre-sentato alla cittadinanza messinese il movimento di opinio-ne “#diventeràbellissima”, recentemente sorto attorno alPresidente della Commissione regionale Antimafia e giun-to alla sua terza tappa siciliana.

Messina vince il derby dello StrettoTorna il derby dello Stretto, al San Filippo, il Messina vinceper 4 a 1. Riparte la corsa salvezza per la squadra diGrassadonia, con l’euforia da derby che può diventare unfattore decisivo per allontanarsi dalla zona play out.

Onore al MeritoIl Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca, on. Davide Faraone, hapremiato gli studenti vincitori delle borse di studio alla car-riera (1.000 euro ciascuna), assegnate dall’Ateneo attra-verso il programma “Onore al Merito”.

Nuovo assessore comunale,Sebastiano PinoE' stato presentato dal sindaco, Renato Accorinti, e da unarappresentanza della Giunta municipale, il nuovo assesso-re comunale, che subentra a Filippo Cucinotta, e si occu-perà delle deleghe relative alle Risorse del mare,Patrimonio, Politiche della casa e Politiche dello sport.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

Page 53: il Cittadino n. 189
Page 54: il Cittadino n. 189

54 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Disservizi postali

Giungono lamentele da parte degli abitanti didiverse zone della II circoscrizione in relazione adisservizi postali che si verificano da almeno un

mese nella consegna della corrispondenza. Il serviziofornito da Poste Italiane è un servizio importantissimoper la comunità ed i disagi lamentati dall´utenza sonopiù che giustificati in quanto non vengono distribuite lefatture per il pagamento delle bollette, le cui scadenzerappresentano un problema non potendo versare entro itermini gli importi agli enti che riforniscono luce, gas o

servizi di telefonia, utenze idriche, oltre ai bollettini di pagamento TARI e RAI. I residenti spesso siritrovano a dover subire il rischio del distacco del servizio oltre al pagamento delle conseguentimorosità per il ripristino degli stessi Il consigliere Rosario Santoro nel mese di maggio 2014 hainviato un fax alla Direzione Provinciale Poste con cui si lamentavano gli inconvenienti a cui èseguita un’interrogazione in merito alla problematica in oggetto, dato che gli inconvenienti si tor-nano a ripetere. Oggi, Santoro, pur non potendo entrare nelle logiche e nelle dinamiche di un Enteesterno all’amministrazione Comunale, dato che fino adesso la situazione dei servizi di recapitopostale non ha avuto riscontri positivi nel tempo, tranne un periodo dove furono assunti dei lavo-ratori trimestrali, chiede al presidente della II circoscrizione Antonino Zullo di intervenire presso laDirezione Provinciale Poste e l´Ufficio Recapito delle Poste di Pistunina affinché l’ente possa tro-vare quei provvedimenti utili per risolvere un problema di rilevanza sociale per i cittadini, nei cuiconfronti la qualità del servizio dovrebbe essere ottimale in quanto rappresenta un dovere versola collettività.

II CIRCOSCRIZIONE

Viale Principe Umberto nel degrado assoluto

Il consigliere della IV circoscrizione Antonio Giannetto hainviato al Commissario di Messinambiente Alessio Ciaccie all´assessore all´ambiente Daniele Ialacqua una nota

avente come oggetto la richiesta di un intervento massicciodi scerbatura in Viale Principe Umberto. Notevole è, infatti,lo stato di degrado in cui versa da anni la zona della scarpa-ta, situata nel Viale Principe Umberto presso la piazzuolapanoramica. È indecoroso che si trovi in queste condizioni,come ha avuto modo di constatare Giannetto a seguito di unsopralluogo, una delle aree più caratteristiche della nostra bella città. Numerosi, infatti, sono i turi-sti che ogni anno visitano la zona interessata ed ammirano il panorama proprio nel punto indica-to. Lo spettacolo, inoltre, risulta sicuramente non consono anche per i cittadini delle palazzine chesi trovano nella zona antistante quella in oggetto. Si richiede pertanto un intervento immediato, alfine di riqualificare tale zona, in modo da renderla decorosa e civile.

IV CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

Page 55: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 55

La V Circoscrizione chiede la restituzionedell’ex scuola ‘Foscolo’

IConsiglieri della V Circoscrizione Fama,Tavilla, D’Alì, Laimo, Cannistraci, Barbera,Capillo, Bucalo, Cutè, Alessi, Anastasi,

Giubrone e Scognamiglio firmano una deliberadi indirizzo, votata e approvata in aula diConsiglio, rivolta al Prefetto, al Sindaco e alComandante della Polizia Municipale.Il Consiglio della V circoscrizione, avendo comeintendimento la restituzione alla cittadinanzadei beni pubblici non più utilizzati al fine di crea-re attività sociali, culturali, artistiche e ricreative,aveva attenzionato la struttura dell’ex scuola‘Foscolo’, ormai interdetta alle attività didattichedal marzo 2013.Purtroppo, nonostante le richieste, le interroga-zioni susseguitesi e la proposta di progetto pre-sentata, l’amministrazione Comunale non hafornito alcuna risposta, disattendendo più volteal regolamento Comunale che prevede un ter-mine massimo di 30 giorni per rispondere,lasciando all’abbandono e al vandalismo lastruttura tutta, nonostante vi siano parti agibiliove all’interno esistono diversi arredi scolastici,strumenti musicali e attrezzature informatichefunzionanti facenti parte di un laboratorio auto-rizzato dal Ministero.Nelle scorse settimane, un collettivo definitosi‘teatro Pinelli Occupato’, ha proceduto all’occu-pazione abusiva della struttura, pur ritenendovalido e condivisibile il fine degli occupanti direstituire alla cittadinanza gli immobili pubblicidismessi che possono essere riacquisiti allapubblica fruizione e destinati ad una nuova fun-zione sociale, culturale e artistica con l’utilizzodi percorsi innovativi e sperimentali, non si puònon tener conto che l’occupazione abusiva distabili comunali è un atto illegale, in quantoviola norme del codice penale, oltre allo sciupiodi risorse economiche pubbliche in quanto risul-tano ancora attive le utenze elettriche, idriche etelefoniche.

Ad oggi, l’Amministrazione Comunale, nono-stante sollecitata da più parti, non ha presoposizione alcuna in merito alla problematica enon ha ancora predisposto un regolamento suibeni comuni che disciplini l’utilizzo e l’affida-mento, mediante bando pubblico nella massi-ma trasparenza, dei beni pubblici in dismissio-ne o non più utilizzati.Per quanto succitato, nel-l’agire nel rispetto della legalità e della traspa-renza, il Consiglio della V CircoscrizioneDelibera di impegnare gli Organi in indirizzo adisporre:1. Lo sgombero dell’ex plesso scolastico‘Foscolo’ mediante l’Autorità prepostaall’Ordine Pubblico;2. La pubblicazione di un bando pubblico perl’assegnazione dell’ex plesso scolastico‘Foscolo’, al fine di operare nella massima tra-sparenza, destinato alle associazioni che sonointenzionate a portare avanti progetti concretisul territorio relativi alla cultura, all’arte, all’istru-zione e alla formazione, in sinergia con ilConsiglio Circoscrizionale.3. La predisposizione con deliberazione, daparte della Giunta Comunale, di un regolamen-to che disciplini i beni pubblici comunali indismissione o non utilizzati, al fine di restituirli,nei dovuti modi, alla collettività cittadina.

V CIRCOSCRIZIONE

Page 56: il Cittadino n. 189

56 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Oggi vogliamo raccontare ai nostri lettori una storia triste, ma che speriamo un giorno possatrovare un lieto fine. Protagonista è una povera anziana residente in Via Comunale a CamaroSuperiore, che si trova a fare i conti, in caso di pioggia, con una realtà davvero agghiaccian-

te. Bastano poche gocce d’acqua, infatti, perché la sua dimora, come testimoniato dalle foto, si tra-sformi in un lago. Il consigliere della III circoscrizione Nunzio Signorino ha spesso segnalato il fatto,ma nulla ad oggi è stato fatto. L’AMAM sostiene che in zona esista un abusivismo in quanto risulta-no convogliate acque bianche e acque nere. Sia vero o meno ciò, bisogna riconoscere che ad oggi,come sottolinea il consigliere Signorino, l’AMAM potendo contare su una solo ditta, risulta, spesso,impotente ed incapace di rispondere alle esigenze dei cittadini.Premesso ciò, mentre si gioca a “scaricabarile” senza pensare ad alcun intervento concreto, a rimet-

Nuova segnalazione dalla III circoscrizione

Una storia triste

Page 57: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 57

terci è una donna anziana, per altrosofferente. Non è ammissibile nétanto meno giusto, vivere guardandocon ansia il cielo, temendo nuovepiogge. Non è ammissibile vedere lapropria casa riempirsi puntualmented’acqua senza poter far nulla, se nonlimitarsi a raccoglierla e inviaresegnalazioni agli organi competenti.Per tutte queste ragioni abbiamoscelto di denunciare questa tristerealtà, con la speranza che le fotoscuotano la mente di chi è chiamatoad intervenire, lo aiutino a compren-dere che è finito il “tempo delle paro-le”. È ora di agire, è ora di dare aquesta storia il suo lieto fine.

Page 58: il Cittadino n. 189

58 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Si è tenuto il primo incontro del Tavolo permanente contro l’Omofobia, convo-cato dall’Assessore Panarello, alla presenza del Sindaco Accorinti, dellaConsigliera Lucy Fenech, del Consigliere di quartiere Ciccio Mucciardi e del

Presidente dell’Arci gay Rosario Duca. Non hanno risposto all’invito gli altri Consiglieri, con a capo la Presidente Barrile, iConsigli di quartiere e l’Università, spiega amareggiata l’Assessore. Un reazione ditotale sgomento quella del Sindaco. Mi attaccano su tutto, sarebbe mia la colpa diogni cosa che avviene in questa città, ma quando poi si tratta di affrontare proble-mi reali, invitati non partecipano. Invita, quindi, l’Assessore, evitando polemiche, ainvitarli nuovamente per la prossima riunione.

Foto notiziaFoto notiziadi Peppe Saya

Tavolo permanente presieduto dall'Assessore Panarello

Nonostante le assenze: contrasto ed informazionesu tutti i fronti

Page 59: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 59

Page 60: il Cittadino n. 189

Nella scelta di unAssessore dobbiamocontemplare più cose,

afferma il Sindaco Accorinti,durante la conferenza stam-pa di presentazione del neoAssessore, Sebastiano Pino,dalla affinità di percorso,dalla condivisone di intenti,allo spirito, non è facile trova-re tutte queste qualità in unuomo solo. Questo profilol’ho individuato in Pino,Segretario del SASMANTfino a ieri. Lo dico con orgo-glio, raramente c’è una condi-visione a 360 gradi, se l’èconquistata con la sua sere-nità. Invito, tutti partiti, sinda-cati e associazioni di lavorareper la città. Al neo assessorePino sono state attribuite ledeleghe: alle Risorse delmare, al Patrimonio, Politichedella casa e Politiche delloSport. Ho nominato esperto atitolo gratuito FilippoCucinotta, afferma il Sindaco,che si occuperà della consu-lenza nelle politiche di svilup-po del territorio, del mare edelle attività cantieristiche.Ho accettato l’offerta diRenato, spiega Pino, perché

mi sembra importante che lasua esperienza venga rinvi-gorita. è indispensabile chequesta Amministrazione siconfronti col territorio, percapire le cose che sonoimportanti. Ieri mi sonodimesso dal sindacato e dalleRSU 32 della navigazione,già da domani incontrerò leassociazioni, dobbiamoattuare un rilancio con unammodernamento. La flottacomunale fa ancora parte delnostro programma, avevamofatto un gruppo di lavoro conRESET ed M5S, ed ora con-tinueremo a portarlo avanti.Gli approdi di Tremestieri nonsi possono chiamare porto,dovremo cercare solo diaccelerare il processo delPorto. Ormai si può realizzare unporto ovunque, l’importante èavere le giuste misure di sicu-rezza. Per lo sport già da gio-vedì ci confronteremo inCommissione, perché è unsettore importante, in cui cisono parecchie emergenze.Per quanto riguarda il settoredel Patrimonio, ci lavorere-mo.

cittàcittà

Il comandante Pino sulla rotta del rilancio a cura di Marilena Faranda Giunta Comunale

E’ stata transennatadai vigili del fuoco,l’area della Galleria

Vittorio Emanuele, in cui èstata bruciata una banca-rella, probabilmente abusi-va cosa su cui sta inda-gando l’Annona, in cui sivendevano libri, cartoline eocchiali. Una brava persona, ci diceMimmo Cecere, proprieta-rio del locale all’ingressodella stessa galleria, nondava fastidio a nessuno enella notte fra sabato edomenica gli hanno bru-ciato tutto, causandoanche il crollo di buonaparte del tetto. Mi dispiace

per lui, conti-nua, e se sonostati dei balordimi dispiaceanche per loro,perché vuoldire che non

sanno stare nel Mondo sefanno queste cose e midomando, che futuroavranno nella vita. Leindagini restano ancora incorso. Viene, però spontaneo uncommento amaro, chenonostante gli sforzi fattidal Consigliere Zuccarelloe dalle associazioni chel’hanno sostenuto, nel pro-getto di sensibilizzare lacittadinanza, per unariqualificazione di un edifi-cio storico del centro citta-dino, ancora i vandali quila fanno da padroni.

Galleria Vittorio Emanuele

Incendiata una bancarella

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT60

foto Peppe Saya

Page 61: il Cittadino n. 189

E’ stato inaugurato l’an-no giudiziario, tanti gliinterventi che si sono

susseguiti, tra grossi espo-nenti della giustizia, i radicaliche hanno ancora una voltadenunciato le gravi condizionidi degrado delle carceri, trop-po affollate, e la dott.ssaCassaniti Mastrojeni, chedenuncia l’ingiustizia dellaGiustizia che dovrebberoavere le vittime degli incidentistradali. Il primo ad inaugura-re l’anno, Mario Zumbo, pre-sidente facente funzioni dellaCorte d'Appello di Messina,che a distanza di un anno hapresentato una situazionedella giustizia per nullamigliorata rispetto all’anno

precedente, caratterizzata,soprattutto, dalla lentezza neiprocessi e dalla carenza dipersonale. Presenti le autori-tà civili, militari e religiose.Unica nota positiva l’ accordosulla sede del nuovoPalagiustizia, nell’edificio del-l’ex Caserma Zuccarello.

ViabilitàLavori di messa in sicurezza

Sono state disposte limita-zioni viarie a BrigaSuperiore, nell'ambito dei

lavori per la messa in sicurezzadi un'area lungo la via Scavello,a monte del Centro sociale, e didemolizione dell'immobile dan-neggiato da un evento franoso.Da mercoledì 28, sino al 27 apri-le, sarà chiuso al transito veico-lare e pedonale un tratto dellavia Comunale.

Aree Mercatali

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Tavolo tecnico sul mercato Zaera

Inaugurazione anno giudiziario

Nel corso di una confe-renza stampa nellaSala Falcone

Borsellino di Palazzo Zanca,l’assessore ai Servizi sociali,Nino Mantineo, ha illustratoragioni, finalità e obiettivi chehanno indottol’Amministrazione comunalea convocare il 10 e l'11 aprilegli “Stati generali dei servizisociali”, al fine di analizzare,discutere e condividere insie-me ad attori istituzionali, delprivato sociale e delle impre-se, le linee portanti della pro-

grammazione e gestione nelpresente e nell’immediatofuturo del “welfare dellacomunità cittadina e distret-tuale” di Messina. Fino adoggi, purtroppo afferma l’as-sessore Mantineo, ci siamotrovati a tamponare le emer-genze e fare proroghe. Ora cistiamo dedicando ad una pro-grammazione condivisa.

Servizi Sociali

Convocazione degli Stati Generali

61

Giustizia

Lunedì 9 febbraio, dalle ore9 alle 12, nella SalaFalcone Borsellino di

Palazzo Zanca, si terrà inoltreun tavolo tecnico sulle proble-matiche del mercato Zaera, cuiprenderanno parte l’assessoreai Lavori pubblici, Sergio DeCola, il ragioniere generale,Antonino Cama, il segretariogenerale, Antonio Le Donne, erappresentanti degli uffici diPresidenza, del Consigliocomunale, della CommissioneBilancio e della CommissioneCommercio.

foto Antonio De Felice

Page 62: il Cittadino n. 189

62 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Foto notiziaFoto notiziadi Peppe Saya

Messina - 26 Gennaio 2014 - Galleria Vittorio Emanuele

Bruciata una bancarella di libri, cartoline e occhiali

Page 63: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 63

Page 64: il Cittadino n. 189

64 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

Si è svolto a Palazzo dei Leoni l’incontro tra il Commissario Straordinario, dott. FilippoRomano, ed i rappresentanti sindacali per fare il punto sull'attuale situazione relativa allagestione dell’affidamento dei servizi di assistenza igienico personale e trasporto degli

studenti disabili delle scuole secondarie della provincia di Messina.Al confronto hanno preso parte la Dirigente della X Direzione, dott.ssa Schachter, i funzionaridel Servizio Politiche Sociali ed una delegazione di lavoratori che ha esposto le varie proble-matiche lavorative.L’incontro è stato sollecitato dai Sindacati CGIL, CISL e FIADEL per stigmatizzare le disfunzio-ni rilevate che interessano sia i lavoratori che l’utenza: per quanto riguarda i primi vengono evi-denziate varie inadempienze contrattuali, più volte rese note dalle parti sindacali sia con i dato-ri di lavoro che con l’Ente appaltante; per ciò che interessa l’utenza, sia da parte delle famiglieche delle Scuole sono pervenute ripetute segnalazioni circa disfunzioni e disservizi, soprattut-to inerenti il servizio di trasporto. Al riguardo gli uffici provinciali preposti hanno evidenziato che, a fronte di ampie discussioni e

Page 65: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 65

Ancora disservizi e disfunzioni nel servizio trasporti

Incontro con i sindacati

chiarimenti, forniti in occasioni di precedentiincontri con i Sindacati e le Cooperative non-ché di ripetute note di precisazioni e segnala-zione di disservizi, le Cooperative hanno pro-seguito la gestione ignorando le indicazioniimpartite sull’impiego dei lavoratori previstodal capitolato, agendo spesso in senso peg-giorativo sulla qualità dei servizi.Inoltre, non hanno garantito fin qui la regolari-tà del pagamento degli stipendi e non hannostipulato ancora i nuovi contratti, mentrehanno proceduto alla riduzione delle ore dilavoro con la motivazione infondata che ciòera stato richiesto dall’Ente appaltante. Nel corso della riunione odierna i responsabi-li di Palazzo dei Leoni hanno evidenziato chei procedimenti di aggiudicazione delle cinquegare non sono stati ancora definiti e che, per-tanto, non si può non tenere conto in questafase delle disfunzioni e dei disservizi eviden-ziati, per cui è stata prospettata l'adozione diopportuni ed inderogabili provvedimenti atutela del servizio e degli stessi lavoratori. A fronte di tale situazione, sia le parti sindaca-li che l'Ente Provincia concordano nel ritenereindispensabile una revisione degli appalti,aggiudicati in via provvisoria alle ditte su men-zionate, nonché la necessità di procederedirettamente al pagamento delle spettanze deilavoratori per i servizi resi.

Page 66: il Cittadino n. 189

66 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Un settore che solo in provincia di Messina coinvolge circa50mila lavoratori. L’agroalimentare è in crisi, per questo laFai Cisl intende rilanciare la mobilitazione a livello naziona-

le e locale. A Messina previsto un sit-in presso la sede dellaPrefettura venerdì 30 gennaio dalle ore 10 per consegnare undocumento esplicativo dei numeri della vertenza e delle preoccu-pazioni del sindacato sulla crisi dei diversi settori di pertinenzadella Fai. La mobilitazione, infatti, coinvolge braccianti agricoli,forestali, pescatori, allevatori.“Serve – aggiunge Calogero Cipriano – anche un rilancio dell’indu-stria alimentare con la definizione di un nuovo Piano industrialeItalia che generi recupero di produttività e incentivi il lavoro, il rilan-cio della filiera dell’agrumicolo e della zootecnica, oltre al rifinanzia-mento delle risorse assegnate al sistema degli allevatori”.Per il segretario provinciale della Fai, un ruolo determinante deveessere svolto dai Consorzi di Bonifica. “Serve una partecipazioneattiva alla loro riorganizzazione – sottolinea – ma soprattutto dob-biamo puntare su una forestazione produttiva e sostenibile attra-verso la definizione di un Piano Nazionale per la messa in sicurez-za del territorio e la ricostituzione della Cabina di Regia presso ilMinistero delle Politiche Agricole e, come previsto da una deliberadi Giunta, anche a livello regionale”. La Fai Cisl, inoltre, chiede l’ap-provazione in tempi brevi della proposta di Legge Quadro sulla“Rete del Lavoro in Agricoltura” ed è contraria all’estensione deivoucher.La mobilitazione di venerdì 30 s’inserisce in una serie di iniziativeche la Cisl ha avviato già dallo scorso mese di dicembre e chevedrà il prossimo 13 febbraio una grande manifestazione aRosarno contro il lavoro nero.

Rilancio dell’agroalimentareFai Cisl

“In provincia di messina settore che impiega circa 50mila lavoratori”

Page 67: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 67

Page 68: il Cittadino n. 189

68 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

"Non è affatto vero - ha precisato Crocetta - che la Sicilia è una terra irredimibile e senzasperanza. I siciliani sono un grande popolo, hanno una grande storia e una grande cultu-ra, vivono nell'isola più bella del mondo e sapranno superare l'attuale momento difficile che

attraversa il Paese e l'intera Europa". "La salvezza dell'Italia - ha aggiunto il presidente - è lega-ta fortemente alle politiche di sviluppo della Sicilia e del Mezzogiorno. Ciò può avvenire se,insieme al consolidamento delle linee di cambiamento che stanno coinvolgendo la nostraRegione, ci sarà una nuova attenzione europea nei confronti delle politiche di sviluppo delSud". Alle prese con la definizione delle riforme da inserire nella legge di stabilità per il 2015 eritenute essenziali da Roma per poter aprire le trattative con la Regione su materie fiscali ecompartecipazione alla spesa sanitaria, Crocetta lancia il suo monito: "Alla luce degli scanda-li sull'Expo e su 'Mafia Capitale' è fuori dubbio che le lezioncine moralistiche che arrivavano dal

SicilaSicila

"La Sicilia non è una terra irredim a cura di Dario Buonfiglio

Page 69: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 69

mibile e senza speranza"

Page 70: il Cittadino n. 189

70 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Nord non sono più credibili". "Mentre in Sicilia si comincia afare sul serio sulla questione morale - dice Crocetta - al Nordsono molto disattenti". E avverte: "Da Roma non accettiamolezioni ma contributi sei in un rapporto di collaborazione per losviluppo della Sicilia e di rigore legato alla crescita". Perché,aggiunge, "il rigore senza crescita è soltanto depressione"."Sono sicuro - prosegue - che noi siciliani ce la faremo". Erivendica il ruolo autonomistico dell'isola. "Ci sono ragioni sto-riche per le quali lo Stato non ha mai attribuito le prerogativeche spettano alla Sicilia in virtù del proprio statuto - sostiene ilgovernatore - e le responsabilità politiche sono gravi". Per ilgovernatore ci sono tutte le condizioni per avviare una grandepolitica di risanamento dei conti: "La Sicilia ce la farà, come cel'ha sempre fatta perché quello siciliano è un grande popolo,ha una grande storia e una grande cultura, vive nell'isola piùbella del mondo e saprà superare l'attuale momento difficileche attraversa il Paese e l'intera Europa". Crocetta difendeancora una volta il lavoro fatto dai suoi governi e attribuisce achi ha gestito in passato le responsabilità. "Abbiamo tagliatosprechi per 2,9 miliardi, abbiamo cominciato a pagare i debitie abbiamo chiuso l'ultimo bilancio con un avanzo positivo -afferma - Negli ultimi due anni abbiamo fatto le migliori perfor-mance tra le regioni in materia di spesa sanitaria, le entrateeffettive della Regione non sono diminuite soprattutto pereffetto della spesa dei fondi Ue che il mio governo ha rilancia-

"La Sicilia ce la farà,come ce l'ha semprefatta perché quello siciliano è un grande popolo,ha una grande storia e una grandecultura, vive nell'isola più belladel mondo e sapràsuperare l'attualemomento difficileche attraversa il Paese e l'interaEuropa"

Page 71: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 71

to rispetto a un passato nefasto". I principi guida delle normeinserite nella legge di stabilità saranno abolizione dei privilegi,a cominciare da quelli dei dirigenti della Regione, giustizia edequità sociale, recupero dell'efficienza. Su tutti una norma cheva incontro ai rilievi mossi più volte dalla Corte dei Conti: ilblocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione inSicilia. Crocetta bolla come "disdicevole" chi "ha fatto trapela-re notizie alla stampa attorno a un testo non definitivamentechiuso dalla Presidenza e dall'assessorato all'Economia" eche hanno creato non pochi malumori nella coalizione. "C'èuna fase in cui si discute su alcune questioni ed è normale checi possano essere punti di vista diversi", aggiunge il governa-tore. Che su alcuni temi mostra fermezza, come quello sulpubblico impiego: "Io sono per il blocco delle assunzioni per 5anni, altri sono contrari ma lo vadano a spiegare alla Corte deiConti". Il riferimento è al numero eccessivo di dirigenti, 1.600circa. Crocetta parla anche di norme in finanziaria per l'abbat-timento delle spese clientelari e improduttive e per il risana-mento del bilancio "senza perdere di vista la solidarietà socia-le". Il governo insiste su un punto: "La politica del rigore sidovrà sposare con politiche di sviluppo". E uno dei nodi indi-cati dal governatore è l'accesso al credito, "uno degli scippi piùgravi". "I siciliani risparmiano - sottolinea Crocetta - ma poihanno difficoltà enormi per avere credito, su questo interverre-mo con la programmazione dei fondi Ue". Impulso sarà datoanche al turismo e all'agroalimentare di tipo biologico, settori,sostiene, "che sono avviati verso un trend positivo, segno chele nostre eccellenze possono decollare".

Altro nodo irrisolto,per Crocetta, è quello dei trasporti. "Un tedesco daBerlino raggiunge in poche orela riviera romagnola -dice - mentre da Milano e da Roma per raggiungere la Sicilia ci sonocosti esorbitanti. E lo stesso vale per il trasporto delle merci"

Page 72: il Cittadino n. 189

72 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

“Per l’ennesima volta l’assessoreregionale alla Formazione, MariellaLo Bello, diserta la seduta della V

commissione dell’Ars, dimostrando totaledisinteresse nei confronti di 4mila lavora-tori in atto disoccupati e privi di ammortiz-zatori sociali, che rimangono drammati-camente in sospeso, nell’attesa di unaqualche ricollocazione”. Lo affermano ilcoord. regionale di NCD, FrancescoCascio, e il deputato del medesimo grup-po parlamentare all’Ars, Giovanni LoSciuto, intervenendo sulle delicate que-stioni della formazione sociale.“Non sappiamo ancora - continuanoCascio e Lo Sciuto - che fine faranno i700 lavoratori del progetto “Prometeo”istituito dal CIAPI; quelli del CEFOP, cherimangono senza lavoro dopo il passag-gio di vendita dello stesso CEFOP alCERF senza che l’assessore abbia

messo in campo soluzioni alternative”.“Inoltre - aggiungono - non parte l’an-nualità 2014-2015 relativa all’obbligo for-mativo relativo alla dispersione scolasti-ca dei minori”.“Non conosciamo - precisano Cascio eLo Sciuto - quale sia la pianificazione del-l’assessore riguardo ai lavoratori degliEnti a cui è stato revocato l’accredita-mento”.Cascio e Lo Sciuto sottolineano: “Di fron-te a questa confusione e all’esasperazio-ne di lavoratori e famiglie, l’assessore LoBello, invece di occuparsi di risolvere iproblemi del proprio assessorato, gioca afare il vicepresidente della Regione” econcludono: “ Crocetta e il suo governocapiscano, una volta per tutte, che i sici-liani non possono essere trattati comepupazzi nelle loro mani e invertano larotta che ci sta portando a sbattere”.

Formazione, allarme socialeCascio e Lo Sciuto (NCD)

Page 73: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 73

Page 74: il Cittadino n. 189

74 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A

23 gennaio 2015 - Herat

Il Comandante di Resolute Support visita il TAAC-W

Il Generale John Campbell, Comandante della Missione Resolute Support (RSM) in Afghanistan,si è recato in visita al Train Advise Assist Command West (TAAC-W) di Herat. Il Comandante di RSM (missione che ha sostituito ISAF dal 1° gennaio) accompagnatodall’Ambasciatore Ismail Aramaz, Senior Civilian Representative della NATO in Afghanistan, è statoaccolto dal Generale di Brigata Maurizio Angelo Scardino, Comandante di TAAC W, il Comandomultinazionale ed interforze su base Brigata bersaglieri “Garibaldi”.L’alto ufficiale statunitense è stato aggiornato sulle operazioni svolte dal TAAC-W: attività basateesclusivamente sull’addestramento, la consulenza e l’assistenza a favore delle Forze di SicurezzaAfghane e finalizzate a rendere queste ultime completamente auto-sostenibili. A tal proposito, ilGenerale Campbell, accompagnato dal Generale Scardino, ha visitato il 207° Corpo d’Armatadell’Afghan National Army (ANA), guidato dal Generale Taj Mohammad Jahed, constatando il livel-lo di addestramento e di operatività raggiunto.Il Generale Campbell ha poi visitato il nuovo Forensic Lab di Herat, struttura deputata alla forma-zione del personale di polizia scientifica ed allo sviluppo delle indagini forensi, e che anche grazieal contributo degli advisors del TAAC W costituisce uno strumento fondamentale nella lotta struttu-rata al terrorismo.Prima di lasciare Herat alla volta di Kabul, il Comandante di RS ha espresso grande soddisfazio-ne per l’ottimo lavoro svolto dal TAAC-W.

Page 75: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 75

release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

Dall’Italia un mammografo per il Maternity Hospital di Herat

Page 76: il Cittadino n. 189

76 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A27 gennaio 2015 - Herat

Dall’Italia un mammografo per il MaternityHospital di Herat

I militari italiani del Train Advise Assist Command West (TAAC W) nei giorni scorsi hanno conse-gnato un mammografo al Maternity Hospital di Herat.L’apparato, che permette di rilevare lesioni mammarie in fase precoce, è stato donato dalla“Fondazione Veronesi”, con il contributo economico della Banca Nazionale del Lavoro, ed è statotrasportato dall’Italia tramite i velivoli dell’Aeronautica Militare che assicurano i collegamenti tral’Afghanistan e l’Italia. L’attività rientra tra le iniziative di sostegno e supporto alla popolazione civile afgana svolte dalTAAC W di Herat, comando a guida italiana su base Brigata bersaglieri “Garibaldi”, agli ordini delGenerale di Brigata Maurizio Angelo Scardino.Il progetto è stato completato da un corso formativo per il personale locale incaricato del succes-sivo impiego dell’apparecchio medicale, tenuto dall’Ingegner Carlo Pozzuoli, esperto di apparec-chiature elettromedicali, designato dalla Fondazione Veronesi per illustrare ai tecnici afgani il fun-zionamento e l’impiego del mammografo. Il corso è stato tenuto presso il Conference and TrainingCenter del TAAC-W.Alla cerimonia di fine corso hanno partecipato il Capo dipartimento della salute pubblica di Herat,Dottor Asef Kabir, e la Direttrice dell’Ospedale Regionale di Herat, Dottoressa Malika Paigham, chehanno espresso gratitudine per il concreto contributo fornito dall’Italia alla sanità locale nel corsodegli anni, grazie al quale molti cittadini locali riescono ad accedere a cure mediche ed indagini dia-gnostiche prima non disponibili.

Page 77: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 77

release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

Il Comandante di Resolute Support visita il TAAC-W

Page 78: il Cittadino n. 189

78 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Sant’ Ino e Sant’Oro, opere che rivelanouna catena di ironia, a cosa pensavi nel-l’eseguirle?E’ stata una sorta di provocazione, perché

avevo capito che dalle conseguenze di un

gioco fatto da alcuni ragazzi, le persone ave-

vano bisogno di fede e di Santi.

La tua prima Installazione?Risale al 2004 realizzata con rete e polvere di

marmo, alta due metri, collocata in via

Lepanto, raffigurava una persona seduta con

un gabbiano che gli attraversava la testa, mi

divertiva la gente nel modo in cui osservava

questa installazione.

A quale corrente di avanguardia ti senti piùaccostato? Ti senti dentro i simbolisti o ifuturisti?Parto da Mimmo Paladino per poi arrivare ai

simbolisti, mantenendo ferma l’idea della

dinamicità.

Un gesto chic che ripeti spesso?Forse le decorazioni nei miei dipinti, in tale

ambito anche le faccine sempre presenti,

comunque adoro lavorare con pennelli grandi.

‘’Bisogna sapere dove far leva’’ cosa tiispira questo cartellone?Mi ispira a cercare le direzioni dovute e scava-

re dentro le giuste risposte.

Il Genio quando si scopre?Penso che ancora non si è scoperto. Sono

fiero che il comune di Platì, in provincia di

IN ARTE LIBERTAS di Antonello Bonanno Conti

Galleria d’arteGalleria d’artedi Vittoria Arena

Nota bliograficadi Antonello Bonanno

L’attenzione di Antonello BonannoConti alla dinamicità e al movi-mento fa si che i suoi soggettiprediletti siano le faccine dallosfondo bianco, significative nellesue opere, e i cavalli, elementiquesti che vengono tratti dallamitologia quali Pegaso e IlCentauro, secondo una logica del-l’arte attraverso cui l’astrazionegeometrica ne traccia architetturefantastiche. L’artista intraprendeuna capillare ricerca sulla strutturafunzionale dell’immagine, coglien-do l’accentuato carattere di pitturacolta, cerebrale e concettuale,riprende tagli e collage fortementeincisivi con pennellate in oro alfine di ottenere la massima lumi-nosità. Bonanno Conti vuole sot-tolineare la sua totale adesionealla contemporaneità, in una verti-gine di forme e emozioni verso cuiè possibile soltanto che rimanerein silenziosa contemplazione.

Intervista

Page 79: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 79

foto di Antonio De Felice

Reggio Calabria mi abbia commissionato due monumenti.

Ti ritieni coscienzioso nel tuo operare?No, manco di metodo, il tutto è legato alla gestione del tempo.

Cosa ti prende per la gola?Un buon Martini cocktail e dico anche un opera che mi colpisce per la sua bellezza.

Una cosa bella nell’essere di te?Credo di essere una persona sensibile con tutte le conseguenze possibili, a volte trascen-

do nel ‘cattivo’ ma forse dipende dal mio segno zodiacale.

Page 80: il Cittadino n. 189

80 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

“Gli anni che verranno saranno quelli di un’altra Lucia. La donna che sono stata finora nonesiste più e non è che la rinneghi. è che davanti allo specchio ce n’è una nuova più consa-pevole, più forte, più determinata, più coraggiosa e, anche se potrà sembrare strano, più

bella. Mi sento bella della mia dignità e del mio orgoglio; amo il mio viso più di quanto non loamassi quand’era perfetto, lo amo perché mi sono sudata ogni piccolo, piccolissimo passoavanti per vederlo migliorare…”. Recita così la quarta di copertina del libro “Io ci sono. La mia storia di non amore” di LuciaAnnibali scritto a quattro mani con la giornalista Giusi Fasano (Rizzoli) che questo pomeriggioal Feltrinelli point hanno incontrato e risposto alle domande poste dagli studenti del liceoArchimede e dell’Istituto Don Bosco di Messina. Lucia è una donna forte, positiva, ironica, autoironica che racconta con grande lucidità e grin-ta la sua storia. La sera del 16 aprile 2013 per Lucia Annibali giovane avvocatessa di Pesaronon è stata una sera qualunque, è stata la sera che gli ha cambiato la vita. Lucia stava tornan-do a casa dopo essere stata in piscina quando dentro il suo appartamento trova un uomoincappucciato che le tira nel giro di pochi secondi in faccia dell’acido, dal basso verso l’alto, dadestra verso sinistra, sfigurandola. Oggi quel volto che è la storia di un “non amore”, è diven-tato l’icona della lotta al femminicidio, simbolo di forza e coraggio per tutte le altre donne checadono vittime della forza omicida dei loro partner. Viene arrestato infatti quella stessa nottecome mandante dell’aggressione Luca Varani, avvocato, che con Lucia aveva avuto una rela-zione tormentata troncata da lei nell’agosto del 2012 e che, secondo la magistratura aveva

CulturaCultura

Lucia Annibali e la sua storia

Page 81: il Cittadino n. 189

assoldato per l’agguato due sicari albanesi,pure loro poi arrestati. “Ricostruire una vita è più difficile che rico-struire questa faccia, piuttosto perché voglioche sia una vita dove veramente sarò felice.Non voglio tornare indietro ed essere insoddi-sfatta di me. Scrivere questo libro, dice LuciaAnnibali, è stato facile, volevo raccontare lamia storia nel modo più sincero possibile,volevo che le persone mi conoscessero perquello che ho vissuto perché in realtà si sape-va molto poco della mia storia, dei miei dolori,del mio trascorso di come ho vissuto in ospe-dale, delle persone che per me sono stateimportanti. Dopo questo avvenimento ho capi-to che cosa dovrebbe essere l’amore. Primasoffrivo molto per questa persona mi sentivosola e vivevo questo dolore in solitudine percercare di risparmiare agli altri la mia sofferen-za, invece dopo l’aggressione in ospedale

paradossalmente non mi sentivo più una per-sona sola c’erano tante persone anche scono-sciute che pregavano per me. Mi ricordo chemi sentivo forte e sostenuta, anche con le mieamiche ho condiviso qualsiasi momentononostante la stanchezza, io cercavo di staresu per loro addirittura davo dei consigli. Il rap-porto con lo staff medico è stato bellissimoanzi penso di essere un complemento d’arre-do dell’ospedale. Per me l’ospedale è unluogo di ritrovo con me stessa, mi ricorda ognivolta che io ce l’ho fatta è un luogo sicuro, unacasa. I medici fanno parte della mia vita, sonopersone umanamente indispensabili. Certo iprimi giorni sono stati difficili soffrivo molto perogni piccola cosa, mi ricordo che avevo setebevevo ma in realtà siccome l’acido mi eraentrato un po’ anche in bocca mi si asciugavasubito e non riuscivo a dissetarmi, non riusci-vo a dormire, rivivevo quella scena e li ho pro-vato che cosa è l’angoscia che ti prende fisi-camente come se stessi cadendo in un buconero in quell’istante ho detto “no pensa adaltro, pensa positivo non ti concentrare suquesto”. Ho cercato di coltivare la speranza diguarire, non bisogna mai scoraggiarsi, biso-gna crederci molto perché quello in cui crediprima o poi si realizza. è una storia che inse-gna quanto importante sia la forza di volontà,quanto davvero la vita non finisce se non seitu a decidere, di come si possa essere pur inuna situazione estrema artefici di un destinomeraviglioso”.

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 81

“Volevo raccontare la mia storia nel modo più sinceropossibile”

a di non amore

Cristina D’Arrigo

foto di Antonio De Felice

Page 82: il Cittadino n. 189

82 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Su iniziativa delle associazioni PiccolaComunità Nuovi Orizzonti, Terra eCielo, Associazione Ecumenica S.A.E.,

Intervolumina e Un Popolo in Cammino,venerdì 30 gennaio 2015 alle ore 17, pressola chiesa di Santa Maria Alemanna, sarà pre-sentato il libro di Giovanni Franzoni«Autobiografia di un cattolico marginale», edi-tore Rubbettino. Introdurrà Dea Santonicodella Comunità di S. Paolo – Roma. Sarà pre-sente l’autore.Giovanni Franzoni, nato a Varna (Bulgaria)nel 1928, dopo l’età giovanile, trascorsa aFirenze nel periodo fascista e della guerra,completa i suoi studi a Roma. Ordinato sacer-dote nel 1955, nell’ordine benedettino, elettonel 1964 abate della basilica di S. Paolo fuorile mura, partecipa alle ultime due sessioni delConcilio Vaticano II, risultando il più giovanetra i padri conciliari.In quegli anni avvia l'esperienza della comuni-tà cristiana di base di San Paolo, in cui siconiuga l'ascolto del Vangelo con la letturadelle situazioni politiche ed ecclesiali e lapresa di posizione in senso progressista emarxista. Alcune scelte, come l'opposizione al

concordato tra Stato e Chiesa, la condannaverso la guerra in Vietnam e la solidarietà conle lotte operaie dell'autunno caldo, gli procura-no la contrarietà della Santa Sede che nel1973 lo invita a dimettersi dalla carica diabate.Nel 1974 prende apertamente posizione perla libertà di voto dei cattolici al referendum suldivorzio e viene sospeso "a divinis". Nel 1976,dopo il suo dichiarato appoggio al PCI duran-te la campagna elettorale, viene ridotto allostato laicale.Continua, da allora, la sua attività di animato-re della comunità di San Paolo e del coordina-mento nazionale delle comunità cristiane dibase, cui affianca una feconda attività di rifles-sione in campo ecumenico e solidale, tramitenumerose pubblicazioni e la collaborazionealla rivista "Confronti", da lui fondata nel 1973con il nome di "Com-Nuovi tempi". È uno deiprotagonisti del dialogo dei cristiani con imovimenti di liberazione in America Latina;impegnato nel movimento per la pace, fondanel 2003 l'associazione "Amicizia Italia-Iraq -L'Iraq agli iracheni".

Page 83: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 83

Page 84: il Cittadino n. 189

84 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Ogni viaggio che si rispetti ha una partenza, a cui segue la strada, e un ritorno, precedu-to da un cammino. L’andare è assai bello: plurime sono le storie che raccontano l’eb-brezza della novità, il piacere della scoperta, la fatica del non arrendersi, di andare

avanti. Tuttavia, non inferiori sono i racconti del ritorno, che parlano della saggezza accumula-ta, dell’evoluzione compiuta, del profumo di casa propria, sempre sognata e, d’improvviso,abbracciata. Per i Branches, storica formazione dark wave messinese, è stato più o meno così.Quattro anni sono passati, girovagando tra le pieghe della musica infinita, lontani dai palchi cheli hanno accolti sempre con benevolenza, dal pubblico con cui hanno instaurato una piacevo-le amicizia. Eppure, ci sono delle priorità nella vita: per Enrico Russo, Giovanni Scuderi,Giampiero De Francesco e Francesco Forestiere, ciò che più ha contato, in questo accenno dilustro, è stato il ricercare, lo sperimentare, il trovare una forma adatta alla sostanza che affol-la le mani e le orecchie. Contro tutti gli impedimenti di cui questa nostra esistenza è colma,nonostante le difficoltà del caso e i rallentamenti che, per nostra natura, colgono i piedi cheabbiamo attaccati alle caviglie, hanno avuto la prontezza di far nascere “Old forgottene pla-

MusicaMusica

BRANCHESIl ritorno

Page 85: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 85

ces”, ultimo lavoro della band messine-se, figlia di The Cure & Joy Division edel calore del Sud. Questo viaggio o,sarebbe meglio, una delle tappe di chis-sà quale rocambolesca avventura, sicolloca sul palco del Retronouveau, lasera di sabato 24 gennaio, tra gli amicidi una vita, e non solo. Con estremaumiltà poggiano le piante dei piedi sullegno scuro di Via Crocerossa 33, enessuna parola si sente proferire daicorpi mezzo della musica: tramite unintro spaziale, la navicella Branchesapproda alle orecchie degli astanti; l’ar-monia di synth, timpani, basso sempre-verde e pastoso, si miscela al delaydella voce, non scordando di accoglieretra le sue volute una chitarra onesta esporadiche presenze di drum machine.I tappeti di tastiere hanno un risvoltoonirico ben amalgamato da quelle cin-que corde spesse che sono una gioiaper l’udito. Ai dialoghi più intimi, ai silen-zi tecnici, si alternano atmosfere scate-nanti, a cui il pubblico risponde facen-dosi plasmare dal beat. Si può gustare, così, ridendo dell’ener-gia che le spalle in movimento consi-gliano, una musica fatta unicamente peril piacere di comporla, suonarla, viverla.Non ci sono sogni di gloria, o intrighistrani volti all’accrescimento di qualcheego: i Branches suonano e produconomusica disinteressatamente, per sé. Èproprio questo, in fondo, a renderli spe-ciali, e doppiamente meritevoli di atten-zione.Alla fine, dopo un bis e un tris, EnricoRusso, ironizzando, dice con un sorriso,dopo il consueto ringraziamento: «beh,ci vediamo tra quattro anni, ragazzi!». Incuor nostro, speriamo che non sia così:questo ritorno potrebbe, chissà, farsinuova partenza.

Marina Pagano

foto Mauro Kuma

Quattro anni sono passati,girovagando tra le pieghedella musica infinita, lontanidai palchi che li hannoaccolti sempre con benevo-lenza, dal pubblico con cuihanno instaurato una piacevole amicizia

Page 86: il Cittadino n. 189

86 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

SpettacoliSpettacoli

La voce unica di AntonellaRuggiero accompagnata dal-l’orchestra del Teatro Vittorio

Emanuele, diretta dal maestro ValterSivilotti, ha guidato, nei giorni scorsi,il pubblico messinese in un viaggioalla scoperta di mondi e culturediverse. L’uso della musica comestrumento per indagare nuove realtànon sorprende da parte di un’artistacome la Ruggiero che è stata, sem-pre, caratterizzata da una grandecuriosità, dal desiderio di non chiu-dersi in quello che poteva essere ilsuo piccolo mondo. Per tale ragioneha scelto, in passato, di abbandona-re i Matia Bazar per iniziare una car-riera da solista che le avrebbe riser-vato grandi soddisfazioni.Significativo, senza dubbio, il titolodel suo primo album “Libera”: liberadi esprimersi, di dare vita a nuoveesperienze musicali, ad uno stranoconnubio tra ritmiche occidentali esuoni dell’antico Oriente. Tanti gliartisti conosciuti, altrettanti i “mondi”musicali e culturali esplorati a partireda quell’ormai lontano 1996 al puntoda poter divenire, oggi, protagonistadi un viaggio-spettacolo unico nelsuo genere. Punto di partenza èstato il Portogallo, cui è stata dedica-ta la “Balada do Sino” appartenentealla tradizione popolare, ci si è spo-stati, poi, in Africa con “Kirie”, inSardegna con “Non potho reposare”,nell’Isola di Capoverde con “LindaMimosa”, omaggio alle donne di tuttele età, e in Friuli con “Oh tu stele”,antico canto di una ragazza in attesache il fidanzato torni dalla Primaguerra mondiale. Molto suggestivi,anche, i brani dedicati alla nostraSicilia: dalla celebre “Echi di infinito”scritta da Mario Venuti e Giuseppe

Note dal Antonella Ruggiero al Te

Page 87: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 87

Rinaldi, in arte Kaballà, alle dueninna nanne in dialetto siciliano.Spazio, inoltre, in prossimità del tri-ste anniversario, al ricordo delle vitti-me della Shoah con la canzone di unpoeta-falegname, che vissuto emorto nel ghetto di Cracovia ricorda imomenti felici legati all’infanzia. DaCracovia si è giunti in Italia, con duebrani che hanno reso omaggio aduna penisola che sembra distanteanni luce dalla tecnologica terraattuale, dove il popolo celebra con“L’uccellino della radio” l’avvento delnuovo mezzo di comunicazione. Nonsono mancati, ovviamente, i braniche hanno portato la Ruggiero alsuccesso come “Occhi di bambino”,“Nuova Terra”, o le senza-tempo “Tisento”, “Vacanze romane” e “CavalloBianco”. Tappa finale, poi, di questosplendido tour musicale è stata l’iso-la di Cuba, ricordata con la celebrecanzone popolare “Guantanamera”.Una prova, sicuramente, pregevoleed ineccepibile quella della Ruggieroche è stata accompagnata dalla stra-ordinaria orchestra del Teatro VittorioEmanuele, che ha suonato all’uniso-no tutti i vari brani. Un insieme magi-co che ha dimostrato, ancora unavolta, il grande potere della musica,capace di condurre gli ascoltatori interre lontane e sconosciute.Conoscere nuove realtà, nuove cul-ture, avvicinarsi all’ “altro” è una pre-messa fondamentale per conosceremeglio sé stessi, il proprio “ego”, ipropri sogni. Per fare tutto ciò non ènecessario fare chissà quale peri-glioso viaggio ma bastano, talvolta,anche delle semplice e magiche“note dal mondo”.

l mondo eatro Vittorio Emanuele

foto Antonio De Felice Alessia Vanaria

Page 88: il Cittadino n. 189

88 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Il Teatro Vittorio Emanuele si trova, gira erigira, sempre al centro di polemiche, talvol-ta interne ma molto più spesso esterne

all’Ente. Di questa natura la querelle che hatenuto banco negli ultimi giorni e che è nata aseguito delle accuse fatte in conferenza stam-pa dal candidato sindaco non eletto FeliceCalabrò e da alcuni consiglieri comunali ade-renti alle liste Città di Messina, PD,Progressisti Democratici e Felice perMessina. Costoro hanno invitato il Teatro,attraverso una nota, a verificare i requisiti arti-stici del sovrintendente Antonio Saija, che,secondo il loro parere, non avrebbe esperien-za in ambito artistico. Accuse pesanti quelledel PD che finiscono per screditare, non solo,l’attività dell’Ente teatro, ma anche, in primoluogo, l’immagine e la dignità del sovrinten-dente Saija. Quest’ultimo non poteva nonreplicare e per farlo ha scelto di convocare,qualche giorno fa, una conferenza stampanella Sala Sinopoli del Teatro Vittorio

Emanuele. “Non sono arrabbiato, ma moltomortificato, preoccupato del clima creatosi,dell’iterazione di questi attacchi alla persona eall’istituzione del Teatro. Questi attacchi sonoun esempio di degrado istituzionale, di “catti-va politica”. In tale ambito rientra, pienamente,l’azione condotta dal Pd e dalle liste collegate:non si pensa al bene della città ma solo adelegittimare alcuni soggetti”. Con questeparole ha esordito il sovrintendente, che ha,poi, voluto rispondere punto per punto alleaccuse rivoltegli nella nota del Pd, in cui siafferma, peraltro, che il suo curriculum nonsarebbe veritiero, riferendosi, nello specifico,all’esperienza maturata dal soggetto nei teatridi Parma e Livorno. In entrambi Saija dichiaradi aver ricoperto il ruolo di Segretario genera-le: a Parma dal 1991 al 1993, a Livorno dal1993 al 1999 con funzioni anche di DirettoreGenerale. “Gli accusatori affermano di esserestati rimandati per la richiesta di informazioniai rispettivi Comuni. Il sig. Egidio Bernava, si

Conferenza stampa del Sovrintendente nella Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele

Saija tra polemiche e precisazioni

Page 89: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 89

rivolge, ad esempio, al Comune di Livorno conuna richiesta di accesso in data 21 novembre2014. Ne sono a conoscenza” afferma Saija“non per oscuri canali, ma poiché la normativain materia prevede la notifica degli atti ai con-trointeressati. Non mi oppongo e intorno allametà di dicembre il Comune di Livorno comu-nica che sono a disposizione gli atti a cui sipuò accedere ed eventualmente richiedernecopia. Cosa fa il nostro strenuo ricercatoredella verità? Se ne disinteressa. Quali siano imotivi non è dato sapere, forse a lui ed algruppo a cui fa riferimento non conviene, sco-prirebbero che quanto da me dichiarato corri-sponde a verità”. Il sovrintendente ha parlato,poi, ai presenti del suo ruolo presso il TeatroRegio di Parma, che è stato sin dal 1994 sottola diretta gestione del Comune e, quindi, sottola sovrintendenza alle funzioni del suo dirigen-te ed al coordinamento della sua attività delSegretario Generale, vale a dire di Saija. “Hoassunto la responsabilità di sovrintendere ecoordinare l’attività di direzione del TeatroRegio di Parma ed il progetto dell’istituzionedel nuovo Ente”. Per quanto attiene, invece, lefunzioni del soggetto al Comune di LivornoSaija ha dichiarato “ho assunto la sovrinten-denza e la responsabilità amministrativa delprogetto di recupero e di successiva organiz-zazione e gestione del teatro Goldoni per ilComune di Livorno”. Il teatro Goldoni è statoinaugurato nel 2004, cioè a cinque anni didistanza dalla cessazione dell’incarico di Saijacome Segretario Generale. “La dichiarazioneè chiara e non si presta ad equivoci e si riferi-sce alle attività di recupero e del progetto diorganizzazione e gestione del Teatro”. Il Pdgiudica nella sua nota le funzioni svolte daSaija presso gli enti sopra citati come mera-mente formali e non implicanti “una vera epropria direzione artistica”. “Il settore della cul-tura” ha replicato il sovrintendente “è statouno di quelli cui ho sempre sostanzialmentededicato il mio impegno, così come risulta dalmio curriculum, che anzi rammenta solo le

cose più rilevanti, trascurandone tante altre, lequali hanno, tuttavia, concorso alla mia cresci-ta professionale e personale nel campo dellacultura e nel mondo dello spettacolo. Nonsono estraneo a questo mondo”. La mancan-za delle suddette competenze, secondo il Pd,non permetterebbe al curriculum di Saija disoddisfare a pieno i requisiti previsti dallalegge. Il candidato sindaco Calabrò, infatti, haaffermato, in conferenza stampa, che alsovrintendente del Teatro spettano funzioni didirezione artistica, al punto che si potrebberoeliminare i direttori artistici risparmiando sulbilancio. “Se avesse letto le norme della leggeistitutiva e dello Statuto si sarebbe sicuramen-te reso conto che al Sovrintendente sono affi-dati compiti in campo economico, finanziario,di organizzazione delle risorse umane e stru-mentali, istruttorie ed attuative, il coordina-mento delle direzioni artistiche cui in autono-mia sono affidate le funzioni di programmazio-ne artistica”. Saija, a parere del Pd, non fareb-be nulla di ciò, dal momento che sin dalla suaelezione ha fatto parlare non per motivi artisti-ci ma per gli scarsi risultati prodotti. “Basta col

“Non sono arrabbiato, ma molto mortificato, preoccupato del clima creatosi,dell’iterazione di questi attacchialla persona e all’istituzione delTeatro. Questi attacchi sono unesempio di degrado istituziona-le, di “cattiva politica”. In taleambito rientra, pienamente,l’azione condotta dal Pd e dalleliste collegate: non si pensa albene della città ma solo a delegittimare alcuni soggetti”

Page 90: il Cittadino n. 189

90 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

discorso che il teatro non ha fatto pressochénulla. In meno di sei mesi si è riaperto unTeatro chiuso da più di un anno, avviando unastagione teatrale che sta riscuotendo grandesuccesso, si sono rimessi in ordine i conti, si èdato vita ad una importante stagione di rego-lamentazione, introducendo all’internodell’Ente regole prima inesistenti per il confe-rimento degli incarichi. Si è avviato un proces-so di espansione territoriale con l’assunzionedel Teatro di Barcellona. Il Teatro ha affronta-to e dato risposte concrete alle difficili temati-che degli orchestrali e delle maestranze tecni-che, ha rivitalizzato la sua immagine con inter-venti nella reception e la riapertura del bar”.Dopo aver risposto alle singole accuse Saijaha invitato gli accusatori a “venire a teatro, ainformarsi prima di gettare discredito. Se sidesideravano chiarimenti si doveva inviareprima la nota e, poi, tenere la conferenzastampa.” Un modo di procedere quello del Pdche ha profondamente offeso Saija, che si èvisto bersaglio di pesanti accuse. “Nei sistemidemocratici dignitosi e civili chi viene sconfittova a dare la mano al vincitore, nei sistemidegradati e politicamente poco dignitosi, sicerca in tutti i modi e con tutti gli strumenti,anche falsi ed indecorosi di delegittimare ilvincitore, nel migliore dei casi per subentrar-gli, ed in subordine per vendicarsi”. Parole che portano a riflettere sulla nostraMessina, dove, forse, troppo spesso, nasconopolemiche che vedono al centro del mirino leprincipali istituzioni. Sarebbe il momento,come ha sottolineato anche Saija, che chi harealmente a cuore le sorti della città pensi albene delle sue istituzioni e non ad insinuaredubbi sull’operato dei soggetti interessati e agettare discredito. Questo dovrebbe esserel’intento comune a meno che non si voglia tor-nare allo “stato di natura” ed essere comediceva Hobbes: “Homo homini lupus.”

Alessia Vanaria

Page 91: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 91

Page 92: il Cittadino n. 189

92 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Page 93: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 93

Sarà un viaggio nelle tradizioni dell’Argentina, la terradel tango, del gaucho, del mate e di tante altre danzeche conquistano il pubblico per i loro movimenti eritmi. Una di queste è il malambo, danza dei gauchosinizialmente riservata ai soli uomini, in cui il battito deipiedi è protagonista di una danza fra ballerini che sisfidano con destrezza e abilità in un vorticoso gioco digambe che evoca le infinite sfumature del passo delcavallo.Da quando negli anni '40 è stato concesso di ballarloanche alle donne, il malambo si è arricchito e trasfor-mato in una seducente, impetuosa, affascinantedanza di corteggiamento.Ricco di ritmi sostenuti e balli scatenati, vetrina lumi-nosa e appassionata di quanto valorizza la culturaargentina - dai Tamburi al Malambo, dai balli deiGauchos alla magia degli esperti di Boleadoras -Gauchos è uno spettacolo firmato da Adrian Aragon eErica Boaglio, per celebrare la ricchezza culturaledell’Argentina.Sfida, seduzione, allegria, ritmo, festa: tutto questo èGauchos.Adrian Aragon e Erica Boaglio danzatori-coreografi edirettori della Pasiones Company, hanno ottenuto datempo la qualifica di star internazionali.Attraversando i palcoscenici dei quattro angoli del pia-neta, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti nellemaggiori competizioni mondali e catturato con le loroperformance il cuore degli spettatori.

Spettacolo di tango argentino

GAUCHOSdal 31 Gennaio al 2 Febbraio al Teatro Vittorio Emanuele

Page 94: il Cittadino n. 189

94 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Il nome del figlio

Liberamente ispirato a “Le prénom” (Cena tra amici), pellicola francese che mesi fa definim-mo come un gioiellino cinematografico, il film di Francesca Archibugi, “Il nome del figlio”cancella l’originalità e il colto parlarsi addosso dell’originale francese per dare vita ad unritratto sociale dell’Italia che era, è e sarà. Come in “Le prénom” la scintilla è il nome del bambino che la coppia Paolo e Simona stan-no aspettando, un nome che sconvolgerà e spaccherà la tranquilla cena tra amici che va asvolgersi.Fare paragoni tra i due film sarebbe un errore, e lo sarebbe perché la Archibugi del filmfrancese prende solo lo spunto, e crea una commedia italiana che lascia per strada i coltiriferimenti per dar vita a personaggi che sfiorano la macchietta e sconfinano nel volgare.Analizzare il film solo per quello che è ci viene impossibile, di per sé la scelta del cast e deipersonaggi non è errata e compone una pellicola di buon valore; ma per noi che abbiamoadorato “Le prénom” non possiamo dimenticare da dove si parte.Dal cast in poi, il nostro naso comincia a storcersi, da Patrick Bruel a Alessandro Gassmanpassa un mondo di eleganza e stile, se il personaggio francese era ironicamente cattivo ePeter Pan, Gassman scade nel piacionismo e nell’urlato un tanto al chilo. Ma il paragone èun errore e lo ripetiamo, nel film della Archibugi, Gassman si cala perfettamente nell’italia-no medio, banale e irrisolto internamente.Lo Cascio (attore nato e finito nei “Cento passi”) è retorico e scadente, non incarna l’intel-lettuale autoreferenziale che dovrebbe essere, macchietta di un personaggio centrale per losvolgimento del film perso nello stupido calcare la mano sui social e sulla pochezza dellosbandierare cultura.Rocco Papaleo rimane un grande attore, ma il suo Claudio non convince per stereotipi e fac-cette, tipico svilimento all’italiana di un personaggio volutamente ambiguo.Poi c’è la volgarità fatta attrice, Micaela Ramazzotti, interprete della plebe per scelta e perruoli, attrice sempre uguale con il suo tono fastidioso, eternamente in bilico e orgogliosaambasciatrice di ignoranza. La Archibugi distrugge l’originale personaggio di Judith El Zein,donna affascinante e personaggio di classe con quell’altezzosità che la rende estranea alcontesto. La Ramazzotti fa se stessa, borgatara senza senso, personaggio scritto per lei dallaArchibugi, la rende centrale quando centrale non dovrebbe essere, protagonista volgare diuna realtà italiana che si ritrova in lei e nel suo sbandierare l’eccesso.Manca tutto nel “Il nome del figlio”, cancellata la teatralità da cui nasce l’originale, cancel-lati i dotti paradossi e la retorica sui massimi sistemi per scadere nel qualunquismo diun’analisi sociale dell’Italia, fatta attraverso sfumature di personaggi macchiette e mal cala-ti nella parte. Ma la colpa è la nostra che facciamo il paragone, se il film della Archibugi fosse un origina-le, allora, resterebbe lo squallore della Ramazzotti in un contesto ben riuscito ma senzaeccellenze. P.S.: Dio salvi la Golino!

Page 95: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 95

Page 96: il Cittadino n. 189

96 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Il bombarolo

“Chi va dicendo in giro che odio il mio lavoro, non sa con quan-

to amore mi dedico al tritolo…”, l’impiegato è ormai senza con-

trollo, la sua doppia vita di impiegato – bombarolo si intreccia e

confessa che il suo lavoro è uno solo.

“il mio Pinocchio facile parente artigianale, di ordigni costruiti

su scala industriale”, l’impiegato parla della sua bomba come di

una sua creatura, come di un figlio che sta “crescendo” con amore

per mettere in pratica il suo piano.

“nello scendere le scale ci mette più attenzione, sarebbe imper-

donabile giustiziarmi sul portone, proprio nel giorno in cui la

decisione è mia sulla condanna a morte o l’amnistia”,

si comincia ad intravedere l’impreparazione e la goffaggine reale

dell’impiegato, tanto sicuro nel costruire la bomba ma terrorizza-

to dal commettere uno stupido errore, che arriverà, come quello

di inciampare e distruggere, oltre che se stesso, il suo piano di

rivolta.

“Potere troppe volte delegato ad altre mani…così pensava forse un trentenne disperato, se

non del tutto giusto quasi niente sbagliato”

ecco il fine del suo piano, se “al ballo mascherato” l’attacco era alla borghesia ora si passa al

potere politico, il modo forse non sarà quello giusto ma non è tutto sbagliato l’animo di chi

vuol diventare bombarolo per vendicare i torti dei potenti.

“C’è chi lo vide ridere davanti al Parlamento aspettando l’esplosione che provasse il suo

talento, c’è chi lo vide piangere un torrente di vocali vedendo esplodere un chiosco di gior-

nali”

ma l’impiegato non così infallibile, la sua bomba fallisce per la sua incapacità, vuol distrugge-

re il Parlamento ma sbaglia nel posizionare l’esplosivo e si dispera come un ragazzino, si dispe-

ra per la pochezza della sua azione ed il fallimento della sua rivoluzione.

Ma c’è qualcosa di peggiore, la donna che amava e lo aveva lasciato, probabilmente, per la sua

banalità non perde l’occasione per sfruttarlo ancora, lui arrestato e su tutti i giornali e lei che

per farsi luce appare su tutte queste pagine, ridicolizzando la vita del fallito bombarolo.

“Ma ciò che lo ferì profondamente nell’orgoglio, fu l’immagine di lei che si sporgeva da ogni

foglio, lontana dal ridicolo in cui lo lasciò solo, ma in prima pagina col bombarolo”.

a cura di Francesco Certo

Page 97: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 97

Sto

ria

di u

n im

pie

gat

o

Page 98: il Cittadino n. 189

98 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT9898

parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Giorgio Caproni, nato a Livorno nel 1912, si trasferì a Genova nel1922 e, poi, nel dopoguerra a Roma. Si dedicò all’insegnamentoe collaborò con molti giornali e riviste dell’epoca. Tra le disor-

dinate ma vaste letture giovanili, emergono ben presto le suggestioniderivate da Sbarbaro e Montale, che riconducono gli inizi della poesiadi Caproni a una precisa “linea ligure”. L’esordio avviene nel 1936 conla breve raccolta Come un’allegoria, dedicata alla memoria di unaragazza “amata e disperatamente perduta”. La tematica è in parte ripre-sa da Ballo a Fontanigorda, dove, accanto, alla creatura scomparsa, sitrova un’altra immagine femminile, che rappresenta la pienezza dellavita. Compare adesso con frequenza il motivo del mare, mentre gli odori e i sapori sono ilsegno di una più pregnante ricerca di fisicità. Finzioni, pubblicata nel 1941, segna un ripen-samento dell’esperienza precedente, più semplice e lineare, alla luce dei suggerimenti erme-tici, evidenti nel complicarsi del rapporti simbolici tra le parole, più ambigue ed indetermi-nate. Nello stesso tempo Caproni persegue una più rigorosa misura di disciplina formale,nella severa compostezza delle strutture metriche, con la ricerca dell’isosillabismo, l’accen-tuazione delle assonanze e la cadenza delle rime. In Cronistoria le poesie sono dispostecome in una sequenza diaristica, senza indicazioni di titoli. Il ricordo della giovane amatae presto scomparsa è associato alle violenze della guerra. L’assimilazione di storia privatae storia collettiva trasforma gli emblemi di vitalità in segni di sofferenza e angoscia: nonservono le “finzioni” né la memoria contro l’evidenza delle cose. Il passaggio d’Enea con-clude questa fase dell’attività poetica di Caproni, che è stato, sempre, impegnato, per tuttala sua carriera, nella ricerca di una forma semplice e chiara che trova la sua massimaespressione nel Seme del piangere. Qui, infatti, la facilità del verso e della rima si propone,addirittura, di far coincidere la poesia con la vita; ma il motivo degli affetti che sopravvi-vono al crollo delle certezze circostanti, è intriso di una dolcezza ambigua, nella figura delfiglio innamorato di una madre-fanciulla. Il titolo della suddetta raccolta deriva dall’invitoche Beatrice rivolge a Dante (Purgatorio XXXI, V. 46: “pon giù il seme del piangere e ascol-ta”) affinché riconosca i peccati commessi e se ne penta. Diversa è qui la situazione: l’invi-to del poeta è rivolto a se stesso, affinché il dolore per la perdita di una persona cara, lamadre, si risolva in poesia. La solitudine e la morte della donna sono rievocate e cantate inun linguaggio facile e piano, incline al diminutivo e al vezzeggiativo, con una sintassi chesi traduca in immediatezza narrativa. Nelle ultime raccolte, da Il franco cacciatore, Il contedi Kevenhüller fino a Res amissa, il discorso è caratterizzato dalla brevità delle forme epi-grammatiche e iterative, in cui si approfondisce la dimensione metafisica dello smarrimen-to del soggetto e della vana ricerca di Dio, mentre le parole si sovrappongono al mistero erinviano al silenzio. Tutta L’opera in versi è stata riproposta in un volume del 1998. GiorgioCaproni, uno fra i poeti che più hanno saputo aggiornare i propri strumenti espressivi nelcorso del tempo, morì a Roma nel 1990.

a cura di Alessia Vanaria

Page 99: il Cittadino n. 189

99WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 99

Cap

ron

i

Per lei Per lei voglio rime chiare,

usuali: in -are.

Rime magari vietate,

ma aperte: ventilate.

Rime coi suoni fini

(di mare) dei suoi orecchini.

O che abbiano, coralline,

le tinte delle sue collanine.

Rime che a distanza

(Annina era così schietta)

conservino l'eleganza

povera, ma altrettanto netta.

Rime che non siano labili,

anche se orecchiabili.

Rime non crepuscolari,

ma verdi, elementari.

Da CronistoriaIl mare brucia le maschere,

le incendia il fuoco del sale.

Uomini pieni di maschere

avvampano sul litorale.

Tu sola potrai resistere

nel rogo del Carnevale.

Tu sola che senza maschere

nascondi l'arte d'esistere.

Livorno, 7 gennaio 1912

Roma, 22 gennaio 1990

Gio

rgio

Page 100: il Cittadino n. 189

100 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Il cioccolato non consola e non scacciaumor nero e depressione. Gli effetti attribui-ti a questo alimento e ad altri cibi 'di confor-

to' sarebbero solo psicologici, una credenzache attribuisce i miglioramenti spontanei del-l'umore a un elemento esterno.Almeno secondo uno studio americano del-l'università del Minnesota, recentemente pub-blicato sul 'Journal of Health Psychology'. Nel corso della ricerca un gruppo di volontariè stato invitato a scegliere gli alimenti che lifacevano sentire meglio quando stavano giùdi morale. Il cioccolato è stata la scelta princi-pale, indicato dal 26% del campione, seguitodal gelato (18%) e dai cookies (16%).Più di tre quarti del campione si è dichiaratod'accordo con la frase "se io mangio un ali-mento confortante sono sicuro che mi sentiròmeglio".

Nella fase successiva dell'esperimento ai par-tecipanti sono state proposte sequenze di filmtristi e ansiogeni e, dopo averli visti, tutti sisentivano depressi e angosciati.A un gruppo è stata offerta una tripla dose dicioccolata mentre a un altro gruppo alimentidefiniti 'buoni ma non particolarmente ricon-fortanti'. I rimanenti avevano avuto una barret-ta di muesli o nulla. Tutti, però, hanno riempi-to un questionario sullo stato del proprioumore. I risultati hanno indicato un migliora-mento generale, per tutti, dell'umore, qualsia-si cosa avessero mangiato.Identico migliora-mento anche per chi non aveva mangiatonulla. Per i ricercatori si tratta di un meccani-smo naturale: le emozioni negative di affievo-liscono da sole, ma la maggioranza delle per-sone è portata ad attribuire il miglioramentodell'umore al cibo.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Il cioccolato non consola, smentite virtù

antidepressive di alcuni cibi

Page 101: il Cittadino n. 189

WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 101

Mangia sanoMangia sano

La ricetta

RERE

PREPARAZIONE

Per realizzare la pasta al pesto di broc-coli iniziate dal pesto: lavate i broccoli,dividete le cimette dal gambo centrale efatele sbollentare per 5 minuti, poi sco-latele e versatele in una ciotola colma diacqua e ghiaccio per farle raffreddare emantenere vivo il colore.Quando i broccoli si saranno raffreddatiscolateli dall’acqua ghiacciata e asciu-gateli con un panno carta. Trasferite ibroccoli nel mixer, aggiungete le fogliedi basilico, le mandorle pelate, i pinoli, ilparmigiano reggiano grattugiato, e metàdell’olio extravergine di oliva. Azionatele lame per frullare tutti gli ingredienti eaggiungete a filo il restante olio, se ilcomposto dovesse risultare troppoasciutto aggiungete altro olio.Il pesto deve risultare cremoso, ponete-lo in una ciotolina copritelo con pellicola.Ponete sul fuoco una pentola capiente eportate a bollore abbondante acquasalata, versate le farfalle e cuocetele percirca 10 minuti o il tempo indicato sullaconfezione. Intanto mettete il pesto inuna padella ampia, stemperatelo con unmestolo di acqua di cottura per renderlopiù morbido.Quando le farfalle saranno cotte, scola-tele e poi trasferitele nella padella con ilpesto, lasciate insaporire a fuoco bassoper qualche minuto mescolando con uncucchiaio. La pasta al pesto di broccoli èpronta per essere portata in tavola,gustatela subito.

Pasta al pesto di broccoli

Ingredienti per 4 persone

• 400 gr di Pasta farfalle• 320 gr di Broccoli• 30 gr di Pinoli• 10 gr di Mandorle• 30 gr di Parmigiano reggiano

grattugiato• 10 gr di Basilico• 70 gr di Olio di oliva extravergine• 3 gr di Sale fino

Page 102: il Cittadino n. 189

AmarcordMessina - Università. Anni '30

Page 103: il Cittadino n. 189
Page 104: il Cittadino n. 189

Nu

mer

o 9

6 - A

nn

o X

III -

26

Gen

nai

o 2

015

Nel segno di Orlando

Messina - Reggina 4-1

SPORTil Cittadino www.ilcittadinodimessina.it

foto

Pep

pe

Say

a