il cittadino n. 197

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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 197 anno XIII - 25 Marzo 2015 foto Peppe Saya I treni non si toccano Messina - Assemblea popolare per la continuità territoriale Michele Barresi Alessandro Russo

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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foto Peppe Saya

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Primo PianoPrimo Piano

Messina si sveglia divisa mercoledì 25 marzo, da una parte ci sono i sindacati confede-rali e l’assessore regionale Pizzo presenti al PalaCultura; dall’altra c’è l’Orsa insiemeal sindaco Accorinti e tanti cittadini che hanno voluto partecipare all’assemblea popo-

lare organizzata dal comitato #ilferribottenonsitocca, svoltasi nel Salone delle Bandiere diPalazzo Zanca.Una divisione figlia delle diverse vedute, dei diversi punti di vista con i quali si guarda la que-stione della dismissione dei treni a lunga percorrenza e del, già citato, ferribotte. Le soluzione arrivate da Roma, da quel Ministero delle Infrastrutture finito nell’occhio del ciclo-ne dopo le dimissioni di Maurizio Lupi (NCD), non hanno trovato parere positivo e trasversale.Da una parte ci sono i sindacati confederali che, come da tradizione, preferiscono temporeg-

I sindacati si spaccano due assemblee in cercadello stesso risultato

foto Peppe Saya

di Francesco Certo

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giare al momento accettando la decisione di rinviare una soluzione definitiva a fine del 2015,scongiurando la prevista dismissione di giugno. Posizione, questa, non condivisa dall’Orsa, il sindacato che per primo si era messo di traver-so contro questa idea e che, va sottolineato per onestà intellettuale, da molti anni ha postoall’attenzione il pericolo di una dismissione, chiedendo a gran voce interventi diversi ed inve-stimenti sul territorio.Messina si spacca ma l’obiettivo, concedetecelo, non pare molto diverso; differente è il modoe il tono che le due facce della medaglia hanno scelto di mettere in atto. Se da una parte l’ariadi istituzionale rigore e attesa era viva e presente, dall’altra (quella dell’Orsa) il modello adot-tato è stato quello della partecipazione condivisa con la città; presenti, infatti, due scuole diMessina: il Liceo classico “La Farina” e l’Istituto Nautico “Caio Duilio”. Quest’ultimo diretto inte-ressato dell’evento, non solo per quello che giornalmente viene trattato nelle classi, ma soprat-tutto per l’alto numero di studenti provenienti dalla Calabria che tante difficoltà stanno affron-tando in questi mesi di tagli.È proprio la partecipazione il punto nodale dell’apertura dell’assemblea di Palazzo Zanca, c’èMichele Barresi (segretario provinciale Orsa) a moderare l’evento; importante la frase con cuidecide di aprire il suo intervento: “Non abbiamo la smania di scioperare, rivendichiamo unnostro diritto”.Sono proprio i diritti il focus della questione, Messina non chiede particolari favori al governocentrale ma pretende (termine usato dal primo cittadino Accorinti) quello che gli spetta.

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Il piano del governo non può essere accettato, via i treni a lunga percorrenza e rottura di cari-co alla stazione di Messina raggiungibile con un “minuetto”, da lì trasporto bagagli a mano suuno dei TAV in partenza da Villa San Giovanni. Soluzione che trasforma la Sicilia in qualcosadi diverso dal resto del Paese, quasi uno scoglio da cui salvare qualche naufrago di tanto intanto. Senza mai dimenticare i lavoratori di queste navi e treni che, secondo piano, andrebbe-ro reimpiegati nei servizi di trasporto bagagli. Scelte strane, in controtendenza con il desideriodi area integrata dello Stretto e chiacchiere simili con le quali si è cercato di sopire una cittàche si potrebbe vedere scippata, in poco tempo, dei collegamenti e dell’Autorità Portuale; que-stioni rimaste aperte con l’addio di Lupi.Messina si è divisa ma chiede di rimanere normale; il retrogusto di battaglia prima politica chesociale esiste, la divisione di oggi è chiara evidenza di ciò. La separazione tra sindacato buonoe sindacato cattivo non è da analisi seria, almeno non lo è adesso pur sottolineando che daparte dell’Orsa la denuncia non parte oggi ma indietro negli anni.Tocca alla politica del territorio fare il suo, senza divisioni o ripicche; il sindaco Accorinti si èesposto dopo essere stato pungolato sull’argomento, il ministro Lupi voleva un “No” dalle isti-tuzioni locali per congelare il tutto, quello di Messina è arrivato con il suo sindaco. Adesso siaspetta la Regione Sicilia, il suo assessore Pizzo, i deputati dell’ARS e, se ne avesse vogliaanche il presidente Crocetta.#ilferribottenonsitocca rimane il motto dietro cui combattere, tutti uniti per la continuità ad esi-stere oltre che quella territoriale, perché spariti dalle mappe sul sito di Trenitalia non vorrem-mo ritrovarci ad essere spariti anche dalle mappe italiane.

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“Dobbiamo far diventare normale l’area dello Stretto perchéoggi non è così. Noi non chiediamo niente con il cappelloin mano, abbiamo la schiena dritta e non vogliamo favori

ma pretendiamo quello che ci spetta. Stiamo lottando per unnostro diritto; personalmente combatto per la continuità territo-riale da anni, dai tempi del ponte sullo Stretto chiedo che que-st’area venga servita in maniera migliore, combattevo quellasoluzione e ne chiedevo una concreta, la stessa che rivendicooggi. Dal giugno del 2013, dalla mia elezione, mi sono battutoper questa battaglia. Ho invitato i 14 sindaci dell’area delloStretto, nessuno escluso, ci siamo confrontati e parlati, è que-sta la politica partecipata che voglio. Non crediamo che i grup-pi dirigenti cambino il mondo, ci vuole partecipazione.Io sono sempre lo stesso, dentro le istituzioni è più difficilecombattere e basta perché ci sono realtà diverse da affronta-re ogni giorno, ma le battaglie mie sono le vostre come è statosempre”.

Renato Accorinti, sindaco di Messina

“Combatto per la continuità territoriale”

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L’Orsa non vuole cedere alle scelte fin qui arrivate, procla-ma questa seduta aperta alla città e continua nella sualotta per salvaguardare la continuità territoriale.

“Il nostro obiettivo è quello di salvare la continuità territoriale,l’accordo arrivato non garantisce nulla; viene fermata ladismissione prevista per giugno e per il 2015 rimane lo statusquo. Non vogliamo scegliere tra il tapis roulant ed i mezzi velo-ci, ci vogliono entrambi perché sono due servizi diversi daoffrire ad una utenza diversa; in Lombardia, faccio semprequesto esempio, non è mai stato detto che per avere laFrecciarossa dovevano rinunciare alla metropolitana, non civengano a dire che dobbiamo scegliere. Il servizio dei treni èun capitolo di spesa ministeriale, il trasporto delle persone suimezzi veloci rientra nel trasporto pubblico locale; quindi divi-dere le due tipologie di utenza e capitoli di spesa e darci tutto.Se la cittadinanza ci segue organizzeremo lo sciopero gene-rale”.Quanta rabbia c’è per una situazione che voi, come sinda-cato Orsa, avete posto sotto l’attenzione dell’opinionepubblica per anni?“Dire che lo avevamo detto è una soddisfazione effimera, dob-biamo andare avanti e coinvolgere la società non possiamofare l’errore di far passare il tutto come una lotta di lavoratori,ne usciremmo perdenti. Questa assemblea vuol dare voce atutti, anche agli studenti dell’Istituto Nautico che rappresenta-no il nostro futuro; si poteva agire prima ma siamo ancora intempo, dobbiamo salvare i treni e le navi e far capire che sonoloro la continuità territoriale, una volta sancito questo potrem-mo parlare di potenziamento, non possiamo permetterci diperdere questo ultimo baluardo”.Non c’è solo protesta in queste vostre manifestazioni, maanche soluzioni ed alternative. Quali sono le vostre idee ese le dimissioni del Ministro alle Infrastrutture, MaurizioLupi, possono rallentare questo processo?“Noi abbiamo presentato un piano quasi a costo zero di trenimoderni, come il Frecciabianca, su navi esistenti come la“Messina”, la “Scilla e la “Villa”; quattro vagoni e una motrice,250 persone a bordo della nave e tempi di percorrenza daMessina a Roma di circa 9 ore, e non più le 11 di adesso; il

Mariano Massaro, segretario regionale Orsa

“Dobbiamo salvare i treni e le navi”

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tutto senza ulteriori costi visto che utilizzeremo mezzi già esistenti. Questa nostra soluzioneproposta a RFI non è stata bollata come non fattibile, solo che non c’è stata la volontà di farlapartire. Se poi arriveranno i 47 milioni promessi negli scorsi mesi, allora, potremmo pure pen-sare ad un ammodernamento dei mezzi.Lupi o un altro ministro cambia poco, a lui riconosciamo di aver presentato una nota ufficialenel quale diceva che il piano di dismissione del 2 febbraio poteva essere applicato solo se glienti locali ne avessero dato il consenso; noi abbiamo chiesto alle istituzioni questo diniego manessuno tranne il sindaco Accorinti ci ha messo la faccia, con quella famosa lettera in cui siopponeva al piano in essere. In questi giorni l’ARS voterà questo piano di dismissione, se saranno dalla nostra parte oppo-nendosi all’eventualità siamo pronti ad andare a Roma e confrontarci col ministero; in casocontrario questi onorevoli dovranno dar conto al territorio delle loro scelte”.Ultima battuta sul vostro rapporto proprio con queste istituzioni regionali; nelle settima-ne scorse non sono mancate le frizioni con l’assessore Pizzo, quali sono i rapporti inquesto momento?“Voglio avere rapporti con chi di trasporti se ne intende, l’assessore Pizzo non è tra questi, seuno valuta la produzione e l’utilità di un servizio di continuità territoriale in base a quanti aran-cini si vendono sulle navi io non ci parlo”.

“Noi stiamo sempre a guardare male l’oggi, ma così sicostruisce il domani. Ritengo che i toni siano cambiati, siera fatta confusione con superficialità, questo è un succes-

so; la Repubblica è una e indivisibile e non è un treno a poter-la dividere.D’accordo con FSI aumenteremo le corse sulle città metropo-litane, dobbiamo far diventare il treno un mezzo per tutti.Sui costi siamo consci che la razionalizzazione della spesa hail sopravvento, qualcuno rimarrà scontento; io sul treno salgospesso e da lì capisco le umanità di c’è sui treni e scopri dicosa c’è bisogno su un treno, solo alcuni salgono sul trenomolti ne parlano”.

Giovanni Pizzo, assessore regionale alle infrastrutture

“Dobbiamo far diventare il treno un mezzo per tutti”

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Una manifestazione importante per non far calare l’atten-zione sulla possibile dismissione dei servizi di attraversa-mento dello Stretto?“Oggi è una giornata importantissima, oltre all’attenzione sullacontinuità territoriale è il caso di sottolineare quanto sia impor-tante investire sull’area dello Stretto, cosa che è mancata finqui. Una piccola nota ci tengo a dirla, mi spiace molto che oggiMessina si divida sul fronte sindacale, con la manifestazionedell’Orsa qui nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca ed isindacati confederali al PalaCultura”.Quali sono le vostre posizioni attuali in merito, soprattut-to nel confronto diretto con il Ministero delleInfrastrutture?“La nostra posizione è chiara ed espressa nella lettera che ilsindaco Accorinti ha inviato al ministro Lupi lo scorso 4 marzo.Lì dicevamo un diniego netto al taglio dei treni a lunga percor-renza, rilanciando l’opportunità di rivedere il piano degli inve-stimenti nell’area dello Stretto, zona che riteniamo nevralgicanei corridoi delle rotte commerciali europee; senza trascurarela comodità per i viaggiatori che dalla Sicilia vogliono raggiun-gere il centro e nord d’Italia con mezzi già presenti sul territo-rio nazionale, sull’asse Salerno – Milano – Torino l’incremen-to, soprattutto qualitativo, è stato netto”.Quale sarà il futuro prossimo, e se queste scelte verrannoposticipate viste le dimissione del ministro Lupi?“Siamo confortati dalle dichiarazioni di Elia, amministratoredelegato di FSI, in merito al piano strategico nelle portualità elogistica, lo invito a Messina così da ripetere queste sue ideenella piazza interessata.Le dimissioni di Lupi non credo influiranno, presto ci sarà unsuccessore e comunque il sottosegretario ai trasporti sta por-tando avanti tutti i lavori in essere”.

Sebastiano Pino, assessore alle politiche del mare

“Rivedere il piano degli investimentinell’area dello Stretto”

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62-63 CittàCronache urbane

46-47 Dietro le quinte

numero 197 anno XIII25 Marzo 2015

AttualitàTasse universitarie più alteBilancio Teatro Vittorio EmanuelePartnership fra Unime e ATM

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30-44

Sommario

12

50 SettegiorniCronaca della settimana

25 Marzo 2015

SiciliaBest practicesFormazione e occupazione

70-72

Le rubriche

La corazzataPotemkin

96-97

Da Beethoven a Kurt Cobain

98-99

Parole in blu100-101

ProvinciaProvince o Liberi Consorzi

66-69

CulturaBotero a PalermoDialogo interreligioso

80-90

In&Out48-49

Mangiare Sano102-103

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella postaelettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L

(Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina

tel.09046535 e-mail:[email protected]

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di Michele Giuntaimmagineimmagine

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Assunzioni ATM EXPO: 528 posti di lavoroNuove assunzioni a Milano in vista per l’EXPO 2015. L’ATM creerà ben 528 postidi lavoro nel trasporto pubblico per far fronte all’affluenza di passeggeri previstidurante l’Esposizione Universale.

Teatro Manzoni: lavoro per Expo MilanoNuove opportunità di lavoro in vista dell’Expo Milano 2015. Il Teatro Manzoniseleziona maschere, camerieri, barman e altre figure, per assunzioni durante lafiera. Selezioni in corso anche per lavorare al MAS.

Cooperativa DOC: 350 posti di lavoro, estate 2015Nuove opportunità di lavoro per l’estate 2015. La Cooperativa DOC cerca perso-nale per assunzioni nei soggiorni vacanze estivi. Selezioni aperte per 350 anima-tori, istruttori sportivi, educatori, medici, infermieri.

Institut francais Roma: Stage Servizio CulturaleAl via le selezioni per lo stage presso l’istituto francese di Roma. L’Institut fran-cais Centre Saint Louis è alla ricerca di un tirocinante che si occuperà di suppor-tare la coordinatrice delle attività culturali durante gli eventi.

Roma: corso gratuito Social Media MarketingSiete interessati al marketing per i social media? Sono aperte le iscrizioni al corsogratuito di Social Media Strategies e Digital Marketing per residenti e domiciliatinel Lazio, che si terrà a Roma.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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Bando ReStartApp per nuove imprese in AppenninoAperte le iscrizioni a ReStartApp, il campus gratuito di incubazione e accelerazio-ne di imprese dell’Appennino italiano. Il progetto comprende percorsi di formazio-ne, tirocini, workshop e premi per le nuove imprese.

Lazio: Corso gratuito in Educazione Alimentare e MotoriaAperte le iscrizioni al corso gratuito “In forma educazione alimentare e motoria” aRoma. Il corso è rivolto a diplomati e laureati tra i 18 e i 44 anni e prevede l’am-missione di massimo 26 allievi.

Ariano Irpino: 15 tirocini retribuiti in ComuneNuove possibilità lavorative in Campania. Sono aperte le selezioni per 15 stagein comune presso Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Previsti tirocini di 6 mesicon rimborso spese pari a 500 Euro.

Lavoro per Educatori in GermaniaNuove opportunità di lavoro per laureati all’estero. Si ricercano Educatori di asilonido in vista di assunzioni in Germania, presso strutture per l’infanzia. Il progettoYour First Eures Job è una iniziativa volta a favorire.

Lazio: stage retribuiti con Garanzia GiovaniNuove opportunità di lavoro per i giovani in vista delle assunzioni GaranziaGiovani. Il Centro Europeo di Studi Manageriali seleziona tirocinanti per stageretribuiti nel Lazio, nell’ambito del piano europeo contro la disoccupazione.

Legambiente: concorso fotografico sui PaesaggiLa fotografia è una delle vostre passioni? Iscrivetevi al concorso fotografico suipaesaggi di Legambiente “Coste e Fiumi – paesaggi in mutazione”. Il bando èindirizzato a fotografi professionisti o dilettanti.

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La voce di Gabriella Giannetto RSU CISLAttesa trepidante per la fine di un’odissea

Un’iniziativa finalmente che parte “dal Basso”. Oggi non ci sono, infatti, bandiere sinda-cali, spiega Gabriella Giannetto RSU CISL, ma ci siamo radunati nel Salone delleBandiere, tramite le RSU, tutti i dipendenti comunali che vivono davvero i problemi.

Noi siamo arrivati al limite delle rivendicazioni, perché allo stato attuale non ci viene riconosciu-ta la produttività su prestazioni già lavorate, per esempio se ti fanno fare la notte ti devono direanticipatamente che non ci sono soldi, non che prima la fanno fare e poi non pagano. Noiabbiamo rivendicato queste disparità di trattamento sia a livello economico, che a livello di arti-colazione dell’orario di lavoro e, ovviamente, la mancata stabilizzazione che attendiamo daoltre un ventennio, ancora non ha conosciuto una stagione di fatti concreti. A differenza di altreAmministrazioni precedenti, che non hanno prodotto una carta sull’argomento, questaAmministrazione si è impegnata ed ha fatto una delibera di stabilizzazione, quindi la volontà lavediamo. La Regione, però, incalza, senza mandare soldi, il tempo sta quasi per scadere, quin-

foto Peppe Saya

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di abbiamo fretta e siamo preoccupati. Molti dirigenti, inoltre, quelle poche ore che abbiamocostringono a spalmarle su più giorni con una penalizzazione anche in termini di spese, per-ché andando a lavorare 5 volte, invece, di 3 con 600 € al mese, si comprende bene che dob-biamo sopportare costi insostenibili. Ciò costituisce una discriminazione, perché, se i colleghihanno scelto il part-time e sono part-time, a nessuno di loro viene detto : “le tue 18 ore le devifare in 3 giorni”, quindi, sono delle discriminazioni vere e proprie.L’attenzione sarà massima su questo problema, perché adesso vogliamo contezza di qualisono le prossime tappe verso la stabilizzazione e vogliamo anche che il tavolo sindacale abbiala sua dignità, perché non si può stabilire, firmare e sottoscrivere dei patti e poi unilateralmen-te questi patti vengono sconfessati. Questo significherebbe applicare un metodo che non ha niente a che fare con la democrazia,perché da una amministrazione come questa, che dice di partire dal basso e di tenere in contogli ultimi, non può poi perdersi in questo bicchiere d’acqua.Noi ci siamo fermati, oggi, perché il Vicesindaco, Signorino ha dato la sua parola che avvierà,nella prossima settimana, il primo tavolo nel quale saranno esposte le linee guida per una sta-bilizzazione. Se così non fosse, noi siamo pronti ad atti eclatanti.

Marilena Faranda

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“Noi siamo arrivati al limite delle rivendicazioni, perchéallo stato attuale non ci viene riconosciuta la produttivitàsu prestazioni già lavorate - spiega Gabriella Giannetto.Noi abbiamo rivendicato queste disparità di trattamentosia a livello economico, che a livello di articolazione del-l’orario di lavoro e, ovviamente, la mancata stabilizzazioneche attendiamo da oltre un ventennio, ancora non haconosciuto una stagione di fatti concreti”.

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foto Peppe Saya

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AttualitàAttualità

Università di Messinafoto Salvatore Forestieri

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“Difendiamo il diritto e non il privilegio allo studio!”

Monta la rabbia tra gli studentidell’Università di Messina, che nei giorniscorsi hanno registrato un aumento

spropositato delle tasse da pagare che in alcunicasi ha toccato anche il +300%. Un aumento eraprevisto ma non di tale entità. La protesta non siè fatta attendere, vista anche la scadenza deipagamenti fissata per il 31 marzo, e sui principa-li social network, studenti, rappresentanti e asso-ciazioni studentesche si sono uniti per difenderee tutelare il diritto allo studio. Dall’incontro con l’amministrazionedell’Università degli Studi di Messina, i rappre-sentanti degli studenti in Senato Accademico eConsiglio di Amministrazione hanno ottenuto iprimi risultati. In un comunicato ufficiale del 20 marzo 2015 silegge infatti che: “L’Ateneo, recependo le istanzepervenute da rappresentanti e associazioni stu-dentesche, ha prorogato al 30 aprile 2015 la sca-denza per il pagamento della prima rata dellatassa a saldo/conguaglio per l’iscrizione/immatri-colazione all’A.A. 2014/15, precedentementeprevista per il 31 marzo prossimo”.“Abbiamo immediatamente mostrato – dice il

Direttore Generale, prof. Francesco De

Domenico – disponibilità al confronto con gli stu-

denti. I rappresentanti ci consegneranno una

documentazione che analizzeremo con l’atten-

zione che merita per dare risposte concrete e

soddisfacenti. Proprio per questo, è stato deciso

di prorogare questa prima scadenza di un mese”.Il secondo accordo raggiunto fra le due parti pre-vede la convocazione della Commissione Tasse,che si terrà probabilmente in settimana, conl’obiettivo di rimodulare le fasce di reddito e dimi-

“Abbiamo immediata-mente mostrato – dice ilDirettore Generale, prof.Francesco De Domenico– disponibilità al con-fronto con gli studenti. I rappresentanti ci con-segneranno una docu-mentazione che analiz-zeremo con l’attenzioneche merita per darerisposte concrete e sod-disfacenti.Proprio per questo, èstato deciso di proroga-re questa prima scaden-za di un mese”

Tasse universitarie sempre più alte

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nuire le tasse per questo anno accademico.Abbiamo per l’occasione sentito il parere di Andrea Celi, rappresentante dell’Associazione stu-dentesca Gea Universitas e Francesco Armone, rappresentante degli studenti in SenatoAccademico - Associazione Morgana. “Alla convocazione della Commissione Tasse – ci dice Andrea Celi - aderiranno i rappresen-

tanti degli ordini superiori che porteranno le proposte che abbiamo pensato con le altre asso-

ciazioni studentesche e che riguardano la riduzione delle tasse. C’è stata su questa questione

molta mobilitazione. Dobbiamo dire che l’amministrazione dell’università si è mostrata disponi-

bile, ha accolto le nostre richieste come la proroga del pagamento di un mese e la convoca-

zione della Commissione Tasse. Il messaggio che abbiamo voluto lanciare è: “Difendiamo il

diritto e non il privilegio allo studio!”.

L’apertura mostrata dall’Ateneo è stata messa in evidenza anche da Francesco Armone“abbiamo trovato un apertura al dialogo, le richieste che sono state avanzate al Rettore e al

Direttore Generale sono state accolte. Non abbiamo ricevuto ancora notizie sulla convocazio-

ne della Commissione Tasse che si dovrà comunque tenere in settimana e dove parteciperan-

no i rappresentanti del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione con l’obiettivo

di rimodulare le fasce di reddito e diminuire le tasse. Se l’incontro non dovesse avere esito

positivo siamo pronti ad avanzare le nostre prerogative in altre sedi. Domani, mercoledì 25

marzo, intanto incontreremo tutti i rappresentanti delle altre associazioni studentesche univer-

sitarie per avanzare delle proposte unitarie e compatte”.

Una cosa è certa si sta lavorando in maniera unitaria per far fronte ai costi per studiare chestanno diventando sempre più insostenibili per le famiglie. La questione tasse siamo sicuri nonfinisce qui, a breve ci saranno nuovi aggiornamenti.

Cristina D’Arrigo

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Conferenza stampa dell’Ente Teatro

Bilancio delle attività svolte e

Nella veloce routine quotidiana di un ente pubblico può essere utile, talvolta, fermarsi unattimo, tracciare e divulgare un bilancio dell’attività svolta per guardare e costruire conmaggiore serenità il futuro. Questo è quello che è stato fatto oggi dai vertici dell’Ente

Teatro Vittorio Emanuele, che hanno deciso di convocare una conferenza stampa, nella SalaSinopoli, per fare il punto sulle attività e gli atti già interamente posti in essere fino a questomomento. All’incontro hanno preso parte, oltre al Presidente del Teatro Maurizio Puglisi ed alsovrintendente Antonino Saija, i direttori artistici, per la musica e la prosa, Giovanni Renzo eNinni Bruschetta, il sindaco di Messina, Renato Accorinti ed il commissario straordinario dellaProvincia Regionale, Filippo Romano.Negli ultimi tempi dobbiamo riconoscere che si è parlato, spesso, del sovrintendente e deidirettori artistici del Teatro dando vita a sterili polemiche senza “prendersi la briga” di valutarequanto effettivamente fatto da loro per il bene della città. L’attuale amministrazione, ad esem-pio, insediatasi a partire dal 24/04/2014 ha provveduto, come ha sottolineato oggi il Presidente

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Vittorio Emanuele

e progetti futuri

foto Peppe Saya

Puglisi, a mettere a posto i conti dell’ente. Èstato approvato il bilancio di previsione 2014,il pluriennale 2014/2016 e perfino il bilancio diprevisione 2015. Il Teatro, ponendo fine a tuttauna serie di contenziosi che si riferivano alrecupero forzoso di somme, ha riacquistato,ovviamente, credibilità nei confronti del pub-blico e di tutti i fornitori di beni e servizi. Si èprovveduto, è bene sottolineare, anche, alrimborso delle somme degli abbonamenti sot-toscritti per la stagione musicale 2013, sospe-sa senza che fosse stato rappresentato alcu-no degli eventi programmati. Dal punto di vistaistituzionale, inoltre, la definitiva approvazionedelle tabelle di equiparazione consente edobbliga una riorganizzazione del personale,settore molto delicato, in quanto i dipendentidell’Ente sin dalla loro assunzione avvenutanel 1996 hanno lavorato ed acquisito qualifi-che, senza che si provvedesse alla loro orga-nizzazione attraverso un regolamento checonsentisse di affidare carichi di lavoro, contutte le conseguenze connesse. Tutte questeproblematiche saranno a breve sistemate conl’applicazione del contratto regionale e con laprossima adozione di un regolamento di rior-ganizzazione dei dipendenti. Si sta lavorando, dunque, ad una rinascita delTeatro, “cartina di tornasole”, come ha detto ilsindaco Accorinti, “di una città che sta cam-biando, che sta uscendo da acque torbide”.Non si può non essere felici del lavoro svoltodalla “squadra teatro” che è stata capace dimutare totalmente il destino dell’ente chesembrava essere già scritto. Dalla chiusura siè passati, infatti, ad un’ottima produzione cheha permesso anche notevoli incassi. Sembraun “miracolo” eppure è realtà. A delineare nel dettaglio l’attività di program-mazione e produzione dell’Ente è stato, poi, ilsovrintendente Saija. “Stiamo vivendo” hadetto Saija “un momento di grande entusia-smo, di grande sintonia, di grande creatività.Abbiamo risistemato l’organizzazione delTeatro con una strategia ben chiara che guar-

La crescita del Teatro è confermata, anche dainumeri, come ha sottolineatoil direttore artistico dellaprosa, Bruschetta: “in sette mesi 1800 abbonamenti e due sold outper gli spettacoli di Servillo e Fiorello”

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da al futuro e che intende fare di esso un punto di riferimento culturale per tutta la città”. IlTeatro di Messina è in crescita e lo dimostra non solo la consueta attività di programmazionema anche la proficua attività di formazione e di produzione avviata sia per la prosa che per lamusica, a cui si aggiunge, per la prima volta, la danza, settore fino ad adesso trascurato dalTeatro. Si è davanti ad un’estensione delle attività teatrali sia dal punto di vista territoriale chetemporale. Tra pochi mesi si aprirà la stagione estiva che si terrà in diverse aree, da Taorminaa Furnari, e ciò permetterà di valutare, come è giusto che sia, anche la bellezza della zona tir-renica. Non meno rilevante è poi il ruolo di servizio pubblico che l’Ente svolge sul territorio conuna serie di iniziative di carattere sociale, come il progetto con i consigli circoscrizionali delComune di Messina per attività teatrali da svolgersi nei quartieri periferici, o il servizio per i nonvedenti e i sordi al fine di rendere il Teatro di Messina un Teatro “Accessibile”.La crescita del Teatro è confermata, anche dai numeri, come ha sottolineato il direttore artisti-co della prosa, Bruschetta: “in sette mesi 1800 abbonamenti e due sold out per gli spettacolidi Servillo e Fiorello”. Non meno esponenziale, come ha detto il direttore artistico della musi-ca, Giovanni Renzo, la crescita dell’orchestra che dall’inizio della stagione ad oggi ha indub-

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Alessia Vanaria

biamente catturato l’attenzione del pubblico e della critica. Dopo i numerosi complimenti rice-vuti da artisti del calibro di Antonella Ruggiero e Paolo Fresu, è ora di consolidare i risultati rag-giunti. Per questa ragione la direzione artistica ha pensato ad una serie di eventi: un concertodedicato alla musica di Cole Porter con la partecipazione di uno dei grandi protagonisti dellamusica colta italiana, il Maestro Antonio Ballista; la partecipazione produttiva ad uno degliappuntamenti musicali più importanti a Messina degli ultimi anni, Il Messina Sea Jazz Festival;l’organizzazione dei concerti-aperitivo da tenere la domenica mattina nel Foyer del Teatro oall’aperto nello spazio antistante l’entrata laterale del bar. Un bilancio chiaro e puntuale quello tracciato oggi dai vertici dell’Ente Teatro, che si sono e sistanno impegnando per scrivere delle bellissime pagine di storia del Teatro Vittorio Emanuele,che aspira, e ha tutte le carte in regola per farlo, a divenire un teatro internazionale. La cittàsta rispondendo bene, sta collaborando a riportare il suo teatro agli splendori di un tempo. Nonperdiamoci, dunque, dietro sterili e inutili polemiche che minano solo il buon nome dell’Ente edegli Organi amministrativi, ma aiutiamo chi sta operando per il bene del nostro Teatro e, diconseguenza, della nostra città.

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L’elezione sostenuta da un grande con-senso a Presidente dell’Ordine degliAvvocati di Messina è arrivata dopo anni

di grande impegno nell’Ordine al serviziodell’Avvocatura, all’avv. Ciraolo si è chiesto:

Qual è il ruolo dell’Avvocatura nella rifor-ma della Giustizia? Il ruolo dell’Avvocatura, a seguito dell’entratain vigore della legge 247/12 di fatto esalta ilruolo sociale dell’Avvocatura tanto da cristal-lizzarlo nella norma che ha modificato lemodalità di accesso alla professione forense.In particolare, all’atto del giuramento innanzial C.O.A. riunito in sessione plenaria e non più

nel corso di una udienza collegiale in Corted’Appello, i neo avvocati per poter esercitarela professione devono assumere l’impegno diosservare tutti i doveri connessi all’attività“consapevoli della dignità della professioneforense e della sua funzione sociale”. “Molte professioni possono farsi col cervello enon col cuore. Ma l'avvocato no. L'avvocatonon può essere un puro logico, né un ironicoscettico, l'avvocato deve essere prima di tuttoun cuore: un altruista, uno che sappia com-prendere gli altri uomini e farli vivere in sè,assumere su di sè i loro dolori e sentire comesue le loro ambasce. L'avvocatura è una pro-fessione di comprensione, di dedizione e di

A tu per tu con il neo PresidenteOrdine Avvocati di Messina

Intervista

Il Presidente dell'Ordine AvvocatiMessina avv. Vincenzo Ciraolo

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carità”. Cosa pensi di questa citazione di PieroCalamandrei?Credo che Calamandrei, e non spetta a medirlo, nel corso di tutti questi anni sia statosempre attuale nelle sue citazioni. Peraltro, vadetto, i testi del Calamandrei sono ancoraoggi la testimonianza della somma dei valoriche ogni Avvocato incarna e per i quali sispende con la sua diuturna dedizione al pro-prio assistito. Come realizzare una Giustizia di prossimi-tà capillare e accessibile ma anche innova-tiva e sostenibile? Per rispondere a questa domanda avremmola necessità di avere l’intero spazio della rivi-sta interamente dedicato. Ed invero la colletti-vità deve essere portata a conoscenza delfatto che l’Avvocatura messinese da qualcheanno è baluardo di difesa della giustizia diprossimità che, da ultimo, è stata oggetto diinaudita aggressione delle forze di governoche si sono succedute nell’ultimo quinquen-nio.Tale azione ha provocato la scellerata sop-pressione di tutte le sezioni staccate deiTribunali italiani ivi compresa quella diTaormina (con qualche rara eccezione) non-ché di buona parte degli Uffici degli Uffici delGiudice di Pace. Ciò di fatto ha inevitabilmente privato anche ilnostro territorio della giustizia di prossimitàgaranzia della presenza dello Stato e di queipresidi di legalità fondamentali per le tuteledell’intera collettività. Con l’ulteriore rischio dilasciare spazio all’ANTISTATO, alla criminali-tà organizzata che in assenza di controllopotrà meglio gestire i propri affari illeciti.Come pensa possa incidere sul funziona-mento della Giustizia e sui tempi di rispo-sta all’utenza il nuovo processo telemati-co?Il P.C.T. rappresenta la nuova frontiera dell’at-tività giudiziaria e, proprio per questo, l’Ordinedegli Avvocati di Messina ha da subito contri-buito e collaborato per la riuscita del progetto

ministeriale. Siamo certi, infatti, che allorquando andràdefinitivamente a regime e cioè quando iMagistrati avranno ruoli più leggeri da gestire,il P.C.T. sarà la soluzione che garantirà snel-lezza e velocità al sistema giustizia.Come risolvere le problematiche chel’Avvocatura Messinese affronta quotidia-namente nel tentativo di esercitare edespletare le funzioni proprie alla professio-ne? E il nuovo Palazzo di Giustizia?L’Ordine che mi onoro di rappresentare ha,ovviamente, come fine quello di garantire ildecoro nello svolgimento dell’attività forenseed il rispetto che la toga che indossiamo meri-ta. Per fare ciò abbiamo una interlocuzionequotidiana e serrata con i vertici dellaMagistratura messinese con i quali, anche inconfronti serrati ma nella doverosa considera-zione reciproca dei ruoli, cerchiamo di rag-giungere i predetti obiettivi.La questione “Palagiustizia Satellite”, invece,rappresenta il primo ed ineludibile punto nelprogramma di questo Consiglio. Tant’è che,non avendo avuto riscontro alle rassicurazionidell’Amministrazione Comunale sulla ipotesiCaserma Zuccarello nel termine prospettatodel 28.2.15, nella seduta del 4.3.15 abbiamodeliberato di presentare un esposto allaProcura Generale della Corte dei Conti peraccertare le eventuali responsabilità erariali ditutte le amministrazioni che si sono succedu-te dalla data di concessione del finanziamen-to (che oggi ammonta ad € 14.000.000,00)sino ai giorni nostri, tenuto conto che allo statola nostra comunità paga circa € 2.000.000,00per fitti passivi di locali destinati ad uffici giudi-ziari o ad archivi.E certamente non fermeremo a queste inizia-tive la nostra azione.In sintonia col pensiero di ogni singoloAvvocato, circa l’attività di formazione edaggiornamento, presupposto indefettibileper la esplicazione della nostra bella ecoinvolgente attività professionale, qual è

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Aalcuni d dell'Ordi

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Silvana Paratore

la programmazione posta in essere dalConsiglio? Anche in materia di formazione obbligatoria que-sto Consiglio, sin dalla entrata in vigore del rego-lamento del C.N.F. (anno 2008) ha da subitopredisposto un’intensa e valida offerta formativa.Colgo l’occasione, altresì, per ringraziare tutte leassociazioni forensi che hanno da sempre con-tribuito alla implementazione della programma-zione.La crisi economica e di valori che stiamovivendo è forte. Quale speranza si può nutri-re per il futuro? Il binomio valori/crisi deve essere messo in stret-to collegamento perché credo che il secondo siain buona parte conseguenza del primo.Assistiamo quotidianamente ad eventi che testi-moniano il degrado crescente ma abbiamo ildovere di intervenire non solo con riferimento aicomportamenti dei nostri Colleghi che potrebbe-ro assumere una rilevanza disciplinare maanche all’esterno del Palazzo.A titolo meramente esemplificativo mi piacericordare che l’Ordine degli Avvocati di Messina,unitamente ai capi degli uffici giudiziari, si è fattopromotore di un progetto che vede la necessariacollaborazione di Messinambiente, con lo scopodi avviare la raccolta differenziata in tutti gli uffi-ci. Ciò, ritengo, possa rappresentare un segnaledi cambiamento che, provenendo da impostantiistituzioni cittadine, potrà costituire un ulterioreesempio ed incidere sui comportamenti deinostri concittadini.In che modo l’Avvocatura può incidere suscelte importanti per lo sviluppo del territoriomessinese? Questa domanda mi riallaccia alla prima. Con laconsapevolezza del naturale ruolo sociale cheva riconosciuto all’Avvocatura, sono certo cheanche quella messinese avrà la capacità di dareil proprio contributo alla crescita economica delnostro territorio, mediante la partecipazione allavita della nostra città.

dei componenti il Nuovo Consiglione degli Avvocati di Messina

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E’ stata sottoscritta oggi una convenzione tra l’Ateneo peloritano e l’Azienda dei Trasportidi Messina per lo svolgimento di tirocini formativi e di orientamento presso l’ATM.

Alla sigla dell’accordo erano presenti il Rettore, prof. Pietro Navarra, il Direttore Generaledell’ATM, dott. Giovanni Foti, il Presidente del COP, prof. Dario Caroniti, il Direttore Generaledell’Ateneo, prof. Francesco De Domenico, il Sindaco Renato Accorinti, l’Assessore allaMobilità e Trasporti, dott. Gaetano Cacciola, e il Dirigente dell’ATM, dott. Domenico Manna.Si tratta di una convenzione, su iniziativa del Centro Orientamento Placement dell’Ateneo, didurata annuale che si pone l’obiettivo di attivare tre stage formativi di giovani laureati magistra-li all’Università di Messina (uno in area ingegneristica, uno in area economica ed uno in areainformatica). I giovani verranno selezionati, con apposito bando e potranno svolgere sei mesidi attività retribuita di tirocinio formativo post-laurea presso l’ATM. Dopo la firma della conven-zione, verrà pubblicato nei prossimi giorni, sui siti dell’Università di Messina e dell’ATM, ilbando con i dettagli e le scadenze. Nel bando verranno esplicitate con esattezza le figure pro-fessionali oggetto degli stage.E’ questa la prima tappa di un percorso che punta innanzitutto a estendere il numero degli sta-gisti attraverso la misura “Garanzia Giovani”. “Esprimiamo la nostra soddisfazione – ha dichia-rato il prof. Pietro Navarra – per la firma di questa convenzione che fa seguito a quella che per-mette ai nostri studenti di utilizzare i mezzi pubblici. Questo accordo è un altro passo avanti nelsegno di una sempre maggiore sinergia con le istituzioni cittadine”.

Nasce una partnersh

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hip tra Unime e ATM“Abbiamo bisogno di avviare collaborazioni strategiche con l’Università – ha spiegato ilDirettore Generale ATM, dottor Giovanni Foti -. La nostra azienda guarda con fiducia ai giova-ni laureati, alla loro professionalità, al valore aggiunto che possono portare al nostro interno.Abbiamo pensato di partire con questi primi tre stage, in ambito economico, informatico edingegneristico, perché sono strategici rispetto ad alcune importanti azioni che vogliamo far par-tire. L’Università può essere, per noi, un partner fondamentale in questo percorso. Siamo quin-di felici di accogliere tre giovani laureati dell’Università di Messina per condividere con loro unpercorso di crescita reciproca”.“Questo è il primo passo verso una collaborazione più intensa tra le due Istituzioni- ha detto ilprof. Caroniti – perchè grazie al progetto europeo “Garanzia Giovani” questi tirocini potrannoaumentare e ciò permetterà di fare evolvere culturalmente e generazionalmente questa città”.“Facendo sinergia con le forze positive delle istituzioni cittadine – ha detto il Sindaco RenatoAccorinti – si possono fare grandi passi avanti; abbiamo bisogno di persone capaci che nonvadano via e dobbiamo fare sentire ai cittadini che le istituzioni possono essere capaci di azio-ni positive”.“Abbiamo appreso con piacere della convenzione tra Università e ATM – ha sottolineatol’Assessore della Città di Messina, Gaetano Cacciola -. Aprire le porte ai giovani laureati signi-fica da un lato offrire opportunità formative importanti e concrete e, dall’altro, portare in Aziendaprofessionalità giovani che potranno dare il loro contributo all’ATM. Dobbiamo ringraziarel’Università per questa disponibilità e confidiamo che vi possano essere altre collaborazioni”.

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Condividere esperienze e professionalità per creare una rete che coinvolga un numerosempre più elevato di persone. Ha scelto non a caso l’Accademia Peloritana dei peri-colanti l’associazione ALuMnime per la sua presentazione ufficiale al pubblico. Un

incontro che ha visto i membri del consiglio direttivo illustrare obiettivi e caratteristiche di unacommunity nata con l’ambizione di divenire sempre più una “fucina” di idee e iniziative.“Una community per tutti”. È questo il monito che la presidente Tindara Abbate ha voluto sot-tolineare fin dall’inizio: “Siamo tutti soci protagonisti di ALuMnime ed, in quanto tali, siamo chia-mati a partecipare, vivere, contribuire ,stimolare la crescita di questa realtà. AluMnime ha biso-gno dell’intelligenza, della sapienza, del carisma, dell’esperienza professionale dei propri allie-vi perché “vuole, ed intende impegnarsi seriamente nell’essere il nuovo ciclo”.Nel corso dell’incontro sono state illustrate più da vicino le prossime manifestazioni in program-ma, le modalità attraverso cui è possibile associarsi, l’apporto professionale e culturale delledue anime principali dell’associazione: AluMni in e AluMni out.Diversi i rappresentanti di ordini professionali e istituzioni che hanno partecipato. La presiden-te di Legacoop Messina Debora Colicchia, il direttore della Banca Antonello da MessinaFabrizio Vigorita. Presenti anche i presidenti degli ordini dei commercialisti di Patti e Messina:i dott. Sidati e Spicuzza. Per l’ordine degli avvocati Antonio Barbera, Paolo Vermiglio e AttilioMaiorona.ALuMnime nasce perché intende essere nuova forza propulsiva che attinge alla credibilitànazionale ed internazionale, alla professionalità, alle competenze ed alle esperienze lavorati-ve degli ex-allievi che, pur lontani geograficamente, possono rimanere in contatto, collaboraree soprattutto, fungere da stimolo, per gli studenti che stanno realizzando il loro percorso for-mativo presso l’Ateneo. peloritanoProssimo appuntamento targato AluMnime è fissato per lunedì 30 marzo nel salone delle ban-diere del Comune di Messina; si parlerà di “Smart Cities: Nuove opportunità per il territorio”.

ALuMnime

Ecco la Community

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dietro le quintedietro le quinte

Ormai siamo un disco rotto, ma l’attenzione sul porto diTremestieri deve rimanere alta. Mesi e mesi di parole suScirocco e insabbiamento, su responsabilità da trovare per

un’infrastruttura ritenuta centrale nel progetto di rilancio e modificadella città, che invece ha svelato una debolezza figlia, nel migliore deicasi, di incapacità.Perché adesso il problema non è più il dragaggio, divenuto inutile visto il continuo Scirocco di questesettimane e che non cesserà, visto che la primavera è notoriamente avvolta dal vento che arriva dasud-est.Oggi il problema sono le responsabilità, le soluzioni e le alternative. Non si può trovare nel vento ilcolpevole e farsi acciecare; il porto nasce male e vive peggio, non può essere il continuo dragaggiola soluzione, in questo modo il porto non diverrà mai una realtà quotidiana. In più vanno aggiunte lealternative che mancano; se è vero che il porto rimane chiuso non si può pensare che si possa tor-nare al passato (sempre più presente) in attesa della riapertura.

Di sabbia e di vento

di Francesco Certo

Se Accorinti diventa il nemico

Adesso l’amico Accorintinon c’è più; c’è addirittu-ra un hashtag quel

#nonostanteAccorinti che chiu-de definitivamente il rapportotra il sindaco di Messina e gliattivisti del Pinelli.Di pinellini e occupazioni abbia-mo trattato varie volte, della lorovoglia di riconsegnare alla cittàquegli spazi dimenticati, chiusie tenuti nascosti. In principio fuil Teatro in Fiera, struttura serra-ta da sempre, lasciata morirenel silenzio e nell’incuria; ilPinelli (che nasce in quel luogo)aveva acceso un riflettore, por-

tato l’attenzione di Messina su uno dei suoi luoghi rimasti nel buio. Fu poi il caso dell’ex Casa del Portuale, altro abbandono eccellente di Messina, una struttura cheera tornata a vivere coi pinellini, per loro e per la città. Entrambe le esperienze finirono con losgombero dei pinellini, messi fuori in quanto illegali, messi fuori in quanto scomodi.È quello che sta succedendo all’ex scuola Foscolo di via Palermo; il plesso chiuso e abbandona-to da anni riconsegnato alla comunità, riaperto e fatto diventare un polmone di condivisione esocialità grazie al Pinelli. Adesso, tra minacce di sgomberi e ripetuti lucchetti, il progetto di riapri-re uno spazio comune alla città sembra finire.All’inizio del progetto politico di Accorinti, quelli che oggi sono i pinellini erano parte viva e pulsan-te del movimento; un appoggio incondizionato nato da anni di lotte comuni fianco a fianco. Oggiqualcosa si è interrotto, la mutazione è politica oltre che sociale; Accorinti vive di sottili equilibri, ilPinelli rimane una scomoda eredità che paga e continuerà a pagare per la stabilità della maggio-ranza. Accorinti a parole non abbandona il Pinelli, ma le parole costano niente; nessuno vuol giu-stificare l’occupazione, ma molto altro c’è dietro, tra solidarietà e politica.

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ÈAngelo Sajeva il funziona-rio incaricato dallaRegione Sicilia che dovrà

verificare la corretta operositàdel Consiglio Comunale diMessina.Dopo l’esplosione della cosiddet-ta “gettonopoli” anche aMessina, la Regione vuol veder-ci chiaro e per constatare se losvolgimento di sedute e commis-sioni sia regolare decide di invia-re in città il funzionario Sajeva,per lui 2 mesi di tempo per inda-gare e relazionare sul comporta-mento dei 40 consiglieri comuna-li messinesi.A far venire dubbi sulla conformi-

tà delle sedute fin qui svolte è stata, soprattutto, l’interpretazione del regolamento. Il famoso gettone di presenza, infatti, è stato dimezzato rispetto alle scorse amministrazioni passandoda 100 euro a 56; questo ha portato ad un aumento delle presenze dei consiglieri ma, soprattutto, hadato vita ad un vizio diventato abitudine, ovvero, quella di considerare valida anche una seduta rinvia-ta a seconda convocazione, con la firma in prima e l’assenza in seconda che però non fa perdere ilgettone di presenza.Prassi, questa, che la consigliera di CMdB Lucy Fenech più volte ha cercato di interrompere propo-nendo una modifica del regolamento, richiesta inascoltata.Oltre a questa insana abitudine, esiste anche un’altra incongruenza; spesso i consiglieri sono presen-ti alle commissioni o consigli, ma dopo alcuni minuti di fittizia presenza vanno via risultando comunquepartecipi.Toccherà a Sajeva verificare eventuale dolo, da Palazzo Zanca in molti, però, vedono di buon occhiola presenza del funzionario, convinti che dai 60 giorni di indagine il caso di Messina venga stralciato.

Ci è cascato anche lui, Vincenzo Nibali finisce sulla ribalta nazio-nale un’altra volta; stavolta, a dargli gli onori della cronaca, non èuna vittoria in un grande giro o una grande classica del ciclismo.

È il fisco, invece, che già tanti famosi ha colpito in questi anni, si pensia Valentino Rossi ad esempio, a pizzicare una irregolarità nei conti delcampione messinese.Sarebbero 290 mila euro contestati nel periodo 2010 – 11, ad essere finiti sotto la luce dell’Agenziadelle Entrate. Nibali da par suo non ha voluto contestare l’accusa, anzi, ammesso “l’errore” da partedi chi si occupa dei suoi conti ha scelto di patteggiare la pena di 6 mesi tramutata in un’ammenda di45 mila euro.Una vicenda spiacevole che non ha fatto mancare qualche critica allo “squalo dello Stretto”, macchian-done l’immagine, fin qui, irreprensibile.Vero, però, che non si possa condannare oltre misura l’uomo Nibali; immediata l’ammissione di colpae l’accettazione della pena, una piccola foratura da superare con eleganza.

Il morso allo squalo

Arriva il controllore

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foto Peppe Saya

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INQuesta settimana torniamo, dopo parecchio tempo, aparlare di Università e lo facciamo, non a proposito delpoco lodevole aumento delle tasse, ma del neonato

“Dico”. Cosa indicherà mai questo strano acronimo? Ebbene“Dico” che sta per “Dubbi sull’italiano consulenza online” è unsito di consulenza e discussione sulla lingua italiana, aperto atutti e non solo alla Comunità accademica e agli studenti. Oltre che uno strumento didattico integrativo, il servizio è unmezzo utile per far dialogare l’università con il mondo esternoe per rendere il rapporto con l’italiano più vivace, dinamico einterattivo.DICO è stato ideato dal prof. Fabio Rossi, che ne è il respon-sabile scientifico e da Fabio Ruggiano, entrambi docenti diLingua Italiana e Storia della lingua italiana presso il DICAM.“L’università di Messina” ha detto il prof. Rossi “è l’unico ate-neo italiano ad avere creato un servizio interattivo concepitocome un laboratorio permanente sulla lingua italiana e nasceper colmare il divario che spesso c’è tra chi si occupa di lingui-stica e il parlante comune”. Questo “piccolino” made inMessina nasce, inoltre, in un momento particolare che vede lanostra amata lingua italiana spesso disonorata con usi impro-pri o errati di termini o, peggio ancora, di tempi verbali.Conseguenza di ciò è un enorme caos “linguistico” dove c’èchi sa come orientarsi e chi brancola nel buio. Per evitare chela nostra lingua diventi patrimonio d’elitè è venuto al mondoDICO il cui scopo è, da una parte, quello di rispondere aidubbi, dai più nobili ai più banali, posti dagli utenti, dall’altra,di diffondere consigli, indicazioni, esercitazioni, informazionisulla lingua italiana, sul suo uso in base ai fini della comunica-zione, sulla sua storia. Nel sito, al quale si accede attraversoil portale d’Ateneo http://www.unime.it/dico, sono indicatianche link a siti utili, pubblicazioni, novità, convegni ed inizia-tive nell’ambito della lingua e della linguistica in Italia e nelmondo. Un’iniziativa che merita, senza dubbio, il nostro plauso poichéil sito può divenire una risorsa importante per piccoli e grandiconoscitori di questo straordinario e complesso mondo dellalingua italiana. Può fornire risposte al frequente quesito“Come lo DICO?” o svelare un significato nascosto, “una paro-la che non ti aspetti”.

Come lo DICO?di Alessia Vanaria

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OU

TI

l nostro è un mestiere strano, abbiamo la possibilità diraccontare la realtà che ci circonda e di far conoscere atutti fatti e misfatti.

Ci sono momenti piacevoli ed altri meno, non manca la noiae la fretta ci accompagna come un’ombra. In più, particolareda non trascurare, ci vuol molta attenzione nel riportare unanotizia, bisogna dare una versione asettica, cercare di com-mentare il meno possibile (se non quasi niente), di non per-dere dettagli essenziali e cogliere l’essenza della notizia.I rischi sono tanti, ad esempio come un collega ama ripete-re: “se scriviamo che uno è biondo può darsi che ci querelaperché invece è castano chiaro”; una grande verità e ungrande rischio del mestiere, ovvero, quella che se la notiziaè falsa, sbagliata o rigirata le denunce non mancheranno.Ma non è sempre così, infatti, capita spesso di dover lottarecon l’idiozia quotidiana di quelli che vivono per svilire la cate-goria e mettere in giro vere e proprie bufale, cazzate insom-ma, notizie senza fondate sul nulla che finiscono, spesso,per influenzare negativamente l’opinione pubblica e farcadere nel trappolone qualche distratto giornalista.Ultima in ordine di tempo quella che ieri ha scosso redazio-ni e social: “Ausiliario del traffico in fin di vita colpito con unaspranga”. Ovvio come una notizia del genere metta in sub-buglio la comunicazione, addirittura arriva il rilanciodell’ANSA della notizia (anche se il corrispondente diMessina nega di esserne l’autore e bisogna credergli); tutti acercare di capire cosa realmente sia accaduto.Nulla, un beneamato nulla, classica sparata da blog nato ierie morto oggi; pessima figura per chi ci è cascato e ondate dipost da social network che gridavano vendetta per il malme-nato. Tutto rientrato in poche ore sia chiaro, però restal’amarezza per la facilità con cui un simpatico burlone (per-ché idiota non si può dire e non infatti non lo diciamo) abbiamesso scompiglio in un tranquillo martedì di paura.

Bufale da copia e incolla

di Francesco Certo

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Guerrilla gardening comunalePresentata l´iniziativa, “Verde Bene Comune – Prima gior-nata di guerrilla gardening comunale”. Circa 50 i siti cittadi-ni interessati, con la partecipazione delle associazioniambientaliste, le società partecipate del Comune e tanti cit-tadini che hanno chiesto in adozione fioriere, aiuole o spaziverdi.

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mercoledì 18giovedì 19venerdì 20sabato 21

domenica 22lunedì 23

martedì 24

Marzo 2015

Studio ambientale sul PRGIllustrati in conferenza stampa dall´assessoreall´Urbanistica, Sergio De Cola, i contenuti dello studioambientale sul PRG vigente inviato lo scorso giovedì 12marzo all´assessorato Territorio e Ambiente e al ministerodell´Ambiente.

Convenzione Unime-ATMTramite tale convenzione, tre giovani neolaureatidell’Ateneo, uno per il settore ingegneristico, uno per il set-tore informatico ed uno per quello economico, potrannosvolgere un tirocinio post-laurea retribuito e di duratasemestrale presso l’Azienda Trasporti Messina.

Creatività e solidarietà

Le uova di struzzo dipinte dal pittore Togo e dagli studentidel Liceo Artistico “E. Basile” sono state messe all’asta perbeneficenza al Monte di Pietà. Il ricavato è stato devolutoall’Associazione “Il Bucaneve” di Carla Fortino.

Il jazz del Vijay Iyer Trio

Al Palacultura Antonello è andato in scena il concerto jazzdel Vijay Iyer Trio. Vijay Iyer, considerato il più grandetalento del jazz contemporaneo, si è esibito con il suo triostorico, composto da Stephan Crump al contrabbasso eMarcus Gilmore alla batteria.

Home Care Premium 2014E’ stato illustrato “Home Care Premium 2014”, il progetto diassistenza domiciliare rivolto ai dipendenti e pensionatipubblici, ai loro coniugi conviventi e familiari di primogrado, non autosufficienti. I richiedenti possono presentarela domanda all´INPS entro martedì 31 marzo.

Settimana Santa a Messina

Sono state illustrate a Palazzo Zanca le iniziative promos-se per la Settimana Santa dalla Confraternita S.S.Crocifisso, con il patrocinio del Comune e della Diocesi. La secolare processione delle Barette si terrà venerdì 3,alle 18.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Messina - 20 Marzo 2015 - Univerità di Messina

“Il sistema Italia nell’era della globalizzazione:l’intercultura come fattore di crescita”Ospite d’eccezione la giornalista RAI, Maria Concetta Mattei, ex partecipante ad unprogramma di scambio Intercultura negli USA, ha intervistato tre studenti i qualihanno racconteto le similitudini e le differenze dei sistemi scolastici conosciuti, il pro-cesso di adattamento e di integrazione e il ruolo della scuola nel percorso di socializ-zazione.

foto di Antonio De Felice

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Il “Marullo” di Bisconte: si intende adottare una strategia di valorizzazione dell’impianto

Campo di calcio “Marullo” di Bisconte: Approvata a mag-gioranza dal Consiglio della III Circoscrizione la propostadi delibera, formulata dal consigliere Santi Interdonato,

con cui si intende adottare una strategia di valorizzazione del-l’impianto attraverso il conferimento in gestione pluriennale edun piano di sviluppo adeguato. La delibera, avente uno schema similare a quella già approvatamesi addietro per lo stadio “Celeste”, costituisce un atto di indi-

rizzo volto ad impegnare l’Amministrazione Comunale ed il Dipartimento allo Sport affinché ven-gano adottate politiche fondate sui seguenti elementi: cessazione della procedura di affidamentoin comodato annuale; concessione in gestione pluriennale sulla base di una procedura ad eviden-za pubblica attraverso la quale valutare il miglior piano di sviluppo che preveda nel tempo miglio-rie ed investimenti; impegnare l’affidatario attraverso la sottoscrizione di una convenzione che pre-veda obblighi reciproci, livelli qualitativi, tariffe, controlli, responsabilità e la più ampia fruizione del-l’impianto alle società sportive impegnate nei campionati delle categorie minori.

III CIRCOSCRIZIONE

Luce che viene…Luce che va

Mentre il sindaco Renato Accorinti inaugura-va ufficialmente, con autorevoli esponentidella sua Giunta ed esperti al seguito, il

nuovo impianto di illuminazione in Via Comunale aSanta Lucia sopra Contesse, ad uno schioppo didita si dava corso al distacco di altri impianti d´illu-minazione. Dunque, mentre da una parte del rionesi accendevano le speranze, in Via Beppe Alfano, dall’altra parte del medesimo rione, si spegne-vano i sogni di sicurezza e tutela dell´incolumità per tantissimi altri cittadini. La via Beppe Alfano,però, è comunale, come testimonia l’atto pubblico di acquisizione mediante convenzione stipula-ta il 7 febbraio 2008 e come ricordano anche i consiglieri della II circoscrizione Rosario Santoro eGiuseppe Crimi. La stessa via Beppe Alfano, inoltre, è bene sottolineare, oltre a rappresentarel’unica via d’accesso ai 135 alloggi e alle 18 botteghe comunali, rappresenta l’unica via d’ingres-so al centro polifunzionale Comunale, consegnato nel 2004, ed a ulteriori 74 alloggi di proprietàdell’Ente, recentemente acquistati con fondi del risanamento e con fondi Gescal. Il consigliere comunale Nicola Cucinotta e il consigliere della II circoscrizione Giuseppe VillariINTERROGANO il Sig. Sindaco Accorinti per conoscere:Le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione Comunale a dismettere l’impianto di pubblicailluminazione di via Beppe Alfano. Domandano, inoltre, se nell’adottare tale provvedimento siastato attentamente valutato il rischio alla incolumità dei cittadini che fruiscono dell’arteria nelle oreserali e notturne, in un territorio già da se fragile dal punto di vista sociale.

II CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Ospedale Piemonte, per Gioveni: un patrimonio “vitale” da difendere a denti stretti

Ospedale Piemonte, Libero Gioveni scri-ve al sindaco Accorrinti la seguente let-tera aperta:

Egregio sig. Sindaco,

Le scrivo questa missiva, prima che nella qua-

lità di consigliere comunale, soprattutto nelle

vesti di cittadino messinese, nato e cresciuto

nel villaggio di Camaro e che sin dai suoi primi

anni di vita ha sempre visto e considerato lo

storico Ospedale Piemonte come (mi perdoni il

francesismo nostrano) “U SPITALI”, perché per

noi, per tutti i residenti dell´intera vallata di

Camaro e dintorni, ha sempre rappresentato

una preziosa risorsa che solo adesso (visti gli

ultimi sviluppi) vorremmo custodire, ma che

prima (quando il pericolo di perderlo non ci sfio-

rava nemmeno) pensavamo solo di “vantare“! Il

Piemonte per noi era, è sempre stato (ED E´)

quasi una “seconda casa” dove rifugiarsi e tro-

vare “conforto sanitario” in caso di necessità più

o meno grave! Leggere ieri mattina alla manife-

stazione nei volti di molti concittadini la paura di

perdere questo patrimonio dell´intera città,

ascoltare in molti anziani il grido di dolore per

l´inimmaginabile (fino a qualche anno fa)

rischio di perderlo, percepire nei loro occhi la

delusione per l´assenza del loro sindaco e

ascoltare dalla loro voce sonante la rabbia per

questo potenziale (ed ennesimo) “scippo” alla

città, MI HA SPINTO OGGI A SCRIVERLE!

Fatta questa piccola premessa di natura “affet-

tiva” che mi era dovuta, mi spoglio adesso dalle

vesti di cittadino e rimetto quelli di consigliere

comunale, per cui da ora in avanti chiamerò “U

SPITALI” semplicemente “ospedale Piemonte”!

Il sottoscritto si rivolge a Lei come “massima

sanitaria autorità locale” che la Legge n. 833

del 23 marzo 1978 all´art. 13 le attribuisce

essendo sindaco! Ed è proprio qui il nodo della

questione o per lo meno la speranza a cui noi

tutti, l´intera città si vuole aggrappare; spesso il

termine “massima autorità sanitaria locale”,

forse per il troppo abuso che tutti ne abbiamo

fatto, è stato un po´ svilito del suo significato o

del suo autorevole potere! Non volendoLe

riportare qui l´intero testo dell´articolo di legge

che sicuramente Lei conoscerà bene, ritengo

che il sindaco della città di Messina, per la que-

stione “Piemonte”, possa e debba agire quasi

D´IMPERIO per garantire ai massimi livelli la

salute dei suoi concittadini! La Sua figura,

insomma, non può e non deve passare in

secondo piano rispetto al ruolo (certamente

legittimato) dell´attuale assessore regionale

alla sanità Lucia Borsellino, che non si è degna-

ta nemmeno di rispondere agli ultimi appelli e

richieste fatte dalla città attraverso il valido

Comitato “Salviamo l´Ospedale Piemonte”!

Aggiungo e credo che, visto che l´intera città

conosce i Suoi trascorsi da “cittadino lottatore”

per la difesa dei diritti di tutti, se Lei riuscisse a

coniugare questo Suo indiscusso carisma di un

tempo al potere e alle funzioni che da sindaco i

Messinesi Le hanno voluto attribuire nelle ulti-

me “amministrative”, sono certo che Renato

Accorinti rimarrebbe nella storia cittadina come

il sindaco che ha salvato l´Ospedale Piemonte!

C O N F I D O in Te Renato, la città vuole…“U SPITALI”!

Lettera aperta del consigliere Udc al Sindaco Accorinti

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Problemi e prospettiveA

bbiamo inaugurato il mese scorso questo piccolospazio dedicato alle circoscrizioni, al fine di cono-scerne meglio le problematiche che le interessano

attraverso la voce di chi ha il compito di rappresentarle,vale a dire dei Presidenti di circoscrizione. Questo meseabbiamo intervistato per voi il Presidente della II circoscri-zione, Antonino Zullo: Nel territorio della II circoscrizione ricade lo svincolodi San Filippo, di cui spesso è stata denunciata lapericolosità per mancanza di illuminazione e quant’altro. Ad oggi qual è la situazione? Si è riuscito a ren-dere più sicuro il suddetto svincolo?Assolutamente no. Sono stati convocati tre consigli di cuisolo l’ultimo, effettuato sul posto, ha sortito qualche effet-to. In quest’ultimo infatti erano presenti tutti gli attori inte-ressati ad esclusione dell’assessore De Cola (LavoriPubblici) e del Dirigente Ing. Amato (Dipartimento LavoriPubblici). Presenti dunque: l’assessore Ialacqua, un fun-zionario del CAS (Ing. Piccione), un responsabile diMessinAmbiente (l’ing. Natale Cucè). L’ing. Piccione haprodotto un atto che impegna l’amministrazione comuna-le per la manutenzione in toto di tutto l’asse dello svinco-lo, atto sottoscritto allorquando è stato ultimato e aperto.Alla luce del documento, peraltro, non conosciuto dall’as-sessore Ialacqua e, probabilmente dall’intera giunta, biso-gnava chiarire la questione e vedere chi effettivamenteavrebbe dovuto interessarsi della manutenzione. Da allo-ra non si è riusciti a fare un incontro formale tra le parti(CAS – Comune). Nonostante ciò, MessinAmbiente haprovveduto a scerbare e bonificare il marciapiede di dece-lerazione dall’incrocio con via A. Celi fino all’uscita del tor-rentello Caruso. La Pubblica Illuminazione ha riaccesol’impianto quasi al completo, ad esclusione della parte amonte dell’uscita direzione centro. Rimane, quindi, la cri-ticità nella parte alta, poiché, paradossalmente, non sicapisce chi materialmente debba intervenire. La suddettaarea, intanto, è al buio e presenta delle pericolosissimemalformazioni ed avvallamenti al manto stradale. L’altraquestione, non secondaria, è quella relativa al cedimentostrutturale della sede stradale in entrata versante torrente(parte bassa) e ciò limita l’accesso ai mezzi pesanti cre-ando un maggior appesantimento della viabilità su via A.

A colloquio con Antonino Zullo, presidente II Circoscrizione

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Celi. L’ing. Amato, su nostro input, ci ha informa-to che è stato redatto il progetto che attende lafirma del Genio Civile ma esso prevede un primostep di intervento solo per riaprire la strada argi-nale (per intenderci quella che porterebbe diret-tamente al polo sportivo bypassando il villaggioCep), per il resto bisogna attendere i finanzia-menti ma ne sconosciamo tempi e modi. A que-ste criticità si aggiunge quella dello spartitrafficoche andrebbe sfoltito e portato ad un’altezza diun metro circa (attualmente supera abbondante-mente i due metri) ciò per garantire ed assicura-re il passaggio pedonale, tra l’altro abbastanzafrequente a causa delle tante abitazioni e per lapresenza del supermercato che si affaccia sul-l’arteria. Posso comunque assicurare che laCircoscrizione non ha abbassato l’attenzionesullo svincolo e che quasi giornalmente sollecitopersonalmente i componenti della GiuntaComunale e lo stesso Sindaco ad assumere igiusti provvedimenti.Nel corso del 2014 diversi consigli di circo-scrizione sono stati incentrati sul problemadell'acquisizione delle aree stradali in c/daCampolino- Santa Lucia Sopra Contesse. Unaquestione spinosa, di grande importanza chesi trascina da oltre un decennio senza trova-re alcuna soluzione. L'acquisizione dell'areastradale in c/da Campolino, oltre a restituireun dignitoso decoro ad un'area dimenticatadall'amministrazione, permetterebbe ai resi-denti di accedere direttamente alla tangenzia-

le senza dover percorrere tutto lo svincolo,aggravando le condizioni di traffico. Ad oggiqual è la situazione? Si è riusciti a porre finea questa "storia infinita"?Concordo con Lei su gran parte del discorso matengo a precisare che intanto bisognerebbe capi-re se tutti gli abitanti della contrada sposano que-sta linea. Il problema, comunque, l’ho vissuto,personalmente, in tutti questi anni. Sono consi-gliere dal lontano 1990 e fondamentalmenteconosco le varie fasi. Nell’ultimo anno, con lamia presidenza, è stata data un’accelerazionepianificando tutte le difficoltà insite nello stesso.Sono stati ottenuti documenti importanti sullacessione gratuita da parte dei privati proprietarial Comune. È stato avviato l’iter attraverso laconvocazione di un consiglio nel quale hannopartecipato i vari rappresentanti dei dipartimentichiamati in causa (patrimonio, lavori pubblici,viabilità) rappresentando la volontà della cessio-ne gratuita delle strade da parte degli attuali pro-prietari e, contestualmente, impegnandoli a for-malizzare l’iter. Sono sorte, ovviamente, delleperplessità da parte dell’AmministrazioneComunale che sarà chiamata a dover provvede-re alla sistemazione della contrada (bitumazione,pubblica illuminazione, marciapiedi, ecc.).Nasce, quindi, il dilemma sulla opportunità omeno dell’acquisizione, considerato il momentocritico che sta attraversando il Comune. Sonostati ottenuti, in ogni caso, i pareri favorevoli ditutte le parti in causa ed ora bisogna approntare

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la delibera correlata dai pareri e dall’impegno di spesa per farlaadottare dal Consiglio Comunale, unico organo preposto a taleruolo. Il consigliere Santoro ha richiesto, qualche giorno, fa labonifica dell'area ex Sanderson. Ci parli dello stato in cui sitrova oggi. Sono previsti interventi per restituire al luogodecoro e dignità?Sull’area Sanderson ad oggi insiste il sequestro giudiziario acausa del noto problema di inquinamento dettato anche dai varitentativi di incendio verificatosi negli ultimi anni. La proprietàcomunque è dell’ESA (Ente Sviluppo Agricolo) che fa capo allaRegione Siciliana ed in atto è controllata da un commissario cherisponde al nome dell’On. Calanna. Il valore dell’area si aggire-rebbe attorno ai quindici milioni di euro, cifra che nessuna ammi-nistrazione comunale potrebbe affrontare. Bisogna, quindi, atten-dere che venga completata l’intera bonifica e dissequestratadall’Autorità Giudiziaria, successivamente bisognerebbe capirecosa effettivamente ne voglia fare la Regione. L’autorità portua-le potrebbe essere interessata per crearvi una piattaforma logi-stica in funzione dell’ipotetico porto che si andrebbe a realizzare.Noi, ovviamente, auspichiamo ben altro. Siamo pronti a confron-tarci con le parti e avviare un tavolo tecnico che ci consenta dipoter cedere alla comunità un’area di circa sei/otto ettari qualeparco urbano in cui contesto si potrebbe collocare un museo del-l’industria di trasformazione agrumaria. Un grande parco urbano,un polmone verde attrezzato e articolato di cui la zona sud dellacittà è sprovvista. Tengo a precisare che cointeressato alla que-stione vi è il Primo Quartiere sul cui territorio ricade buona partedell’area ed anche per un motivo plausibile dettato dal fatto chegran parte delle maestranze della vecchia fabbrica erano abitan-ti di Tremestieri e zone limitrofe. Sicuramente non creeremo nes-sun conflitto anzi si collaborerà per condividere e raggiungere ilmigliore obiettivo possibile. La II circoscrizione è stata interessata, al pari di tutte le altre,da gravi disservizi postali. Gli utenti ricevono oggi regolar-mente la corrispondenza? Saranno chiusi uffici postalianche nel territorio di vostra pertinenza?La questione è stata affrontata perché questo problema ha coin-volto anche la nostra circoscrizione. Bisogna precisare, ovvia-mente, che l’interlocutore in atto è un privato, che in quanto talenon ci consente di poter affrontare la questione in modo direttoed incisivo. Tuttavia, pur non ritenendo di entrare nel merito delledinamiche interne all’Ufficio, è evidente che una situazione di talgenere è ormai più che insostenibile, anche e soprattutto tenutoconto dell’essenzialità di un servizio quale quello postale, chedovrebbe essere fornito alla collettività senza sbavature di alcungenere. Basti pensare che la maggior parte della corrisponden-

Sull’ex Sanderson:“Bisogna,attendere chevenga completata l’interabonifica e dissequestratadall’Autorità Giudiziaria.L’autorità portuale potreb-be essere interessata percrearvi una piattaformalogistica in funzione del-l’ipotetico porto che siandrebbe a realizzare. Noi, ovviamente, auspi-chiamo ben altro”

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za, oggi, interessa la fatturazione di utenze relative a Luce, Gas e Telefonia e che questa è lega-ta a delle scadenze ben precise, per cui qualsivoglia ritardo nella ricezione e, conseguentemen-te, nei pagamenti concorre a maturare ulteriori oneri per i cittadini oltre alla beffa di dover corri-spondere anche la tassa sulla corrispondenza. La questione è, ormai, di carattere comunale percui ritengo che gli interventi in tal senso debbano riguardare la Giunta che si dovrà prendere cari-co di intraprendere i contatti e trovare le soluzioni del caso. C'è qualche altra problematica che interessa il territorio della II circoscrizione che deside-ra attenzionare?Ad onor del vero potremmo scrivere volumi sui problemi che attanagliano il territorio ma anche suidee di indirizzo che il più delle volte la circoscrizione ha inteso fornire alla stessa amministrazio-ne. Purtroppo il tempo è tiranno e mi riservo di poterli affrontare appena possibile.

Alessia Vanaria

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“Il compostaggio, prioritàper l’ambiente”, è questo iltema del convegno che si

è tenuto nel Salone delleBandiere del Comune diMessina, in collaborazionecon MessinAmbiente S.p.a.,per spiegare le pratiche delcompostaggio degli scartiorganici. La frazione organicadei rifiuti urbani rappresentain Sicilia la maggioranza rela-tiva, circa il 40% del totale deirifiuti in termini di peso, haspiegato il Commissario liqui-datore di MessinAmbiente,Alessio Ciacci. Ancora piùimportante è in termini eco-nomici, visto che in Siciliamancano impianti di compo-staggio e spesso, purtroppo,il materiale finisce in discari-ca. Proprio per questo, èimportante promuovere l’au-tocompostaggio o la piccolaimpiantistica, che possaridurre lo spreco del materia-le naturale con i problemi che

comporta quando finiscenelle filiere dello smaltimento.Il vantaggio economico èanche delle famiglie, che,grazie agli sgravi fiscali previ-sti dal Comune di Messina,possono ridurre anche la pro-pria “bolletta” a fine anno.Accanto alle tecniche delcompostaggio domestico edindustriale, negli ultimi anni,anche a Messina, si sonoavviate esperienze di compo-staggio di “comunità”. E' unsettore critico questo, spiegal'assessore Daniele Ialacqua,con politiche criminali e conenti pubblici in mano a sog-getti poco raccomandabili.Nel settore del compostag-gio, per fortuna, non partiamoda zero. Abbiamo fatto que-sto nuovo impianto di Pace,dove si potranno scaricare 30mila tonnellate. La Regione,inoltre, ci ha dato i fondi,finalmente, per il porta aporta.

cittàcittà

L’importanza del Compostaggio a cura di Marilena Faranda Ambiente

Un parterre molto gre-mito quello che havisto la presentazio-

ne di un nuovo progettopolitico “MissioneMessina”, all’Hotel Royal,Da parte dei Consigliericomunali DanieleZuccarello e DonatellaSindoni, per dare unonuovo volto alla politica diquesta città, non quella deiladri, ma di chi si spendeper i cittadini. Presenti molti curiosianche di altri movimenti,gli onorevoli Panarello delPD e Picciolo dei DR, alcu-

ni consiglieri, ela Presidentedel ConsiglioC o m u n a l e ,Barrile. Hoscelto la datadel 21 marzo,

dice Zuccarello, non acaso, ma perché oggi è ilsolstizio di primavera ed ilmio è un giorno di svolta,la mia svolta politica.Siamo qui per creare unProgetto Messina – pro-getto per la città, soluzioniper la città. Continua conemozione DonatellaSindoni, in Consiglio vi eraun processo schizofrenico,non siamo noi ad averderagliato da un percorso,ma altri hanno deragliatoda un percorso solido.Vogliamo lavorare, davve-ro, per cambiare le cose inpositivo.

Movimento Politico

Nasce Missione Messina

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foto Peppe Saya

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Sono state illustrate aPalazzo Zanca le ini-ziative promosse a

Messina per la SettimanaSanta dalla Confraternita, conil patrocinio del Comune edella Diocesi. Gli appunta-menti sono stati presentatidall'assessore alla cultura,Tonino Perna; dall'espertocomunale per il turismo,Filippo Grasso; da GiacomoSorrenti, Governatore dellaConfraternita S.S. Crocifisso,insieme a Nino Di Bernardo;e Renato Marullo, in rappre-s e n t a n z adell'Arciconfraternita degliAzzurri. Il programma preve-de giovedì 26, alle ore 17, unmomento di preghiera con

Caritas DiocesanaCoordinamento Disabilità,presieduto da Don GaetanoTripodo; venerdì 27, alle 21,con Eustochia sulla via dellaCroce, Via Crucis dallaChiesa delle Barette alMonastero di Montevergine:sabato 28, alle 18, aspettistorico scientifici dellaSindone (evento organizzatocon l'Arciconfraternita degliAzzurri). Venerdì 3, alle 18,secolare Processione delleBarette.

Villa Dante

Orari di Apertura

Da domenica 29 sino al 26aprile, villa Dante saràaperta al pubblico dalle

ore 8 alle 19,30. Dal 27 aprile al20 settembre l'orario di chiusurasarà esteso alle ore 20.

Mercato Piazza Casa Pia

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Variazione orario Processione delle Barette

Nel corso di un incontrol'assessore allaCultura, Tonino Perna,

con Sebastiano Campagna,del dipartimento di Scienzechimiche dell'Università diMessina, ha illustrato aPalazzo Zanca la manifesta-zione “Luci nello Stretto”,organizzata in occasionedell'Anno Internazionale dellaLuce, il cui primo appunta-mento si terrà lunedì 30, alPalacultura Antonello. Il 2015è stato infatti proclamatodalle Nazioni Unite, su propo-sta dell'Unesco, l'Anno

Internazionale della Luce, inriconoscimento della naturainclusiva che ha la lucerispetto ai vari aspetti dellascienza e della cultura. Ilcalendario dell'evento si arti-colerà in tre appuntamentiche si terranno, lunedì 30, il13 ed il 20 aprile, alPalacultura.

Eventi

Luci nello Stretto

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Settimana Santa

Il dirigente il dipartimentoCommercio, industria e arti-gianato del Comune, Carmelo

Giardina, ha disposto per sabato4 aprile, dalle ore 8 alle 20, l'anti-cipo, in via straordinaria, delmercato biologico di piazza CasaPia. Il mercato si svolge di regolala prima domenica del mese esarà anticipato per la concomi-tanza con la domenica diPasqua. L'allestimento è consen-tito solo per le ditte già in posses-so della relativa autorizzazioneamministrativa.

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Messina - 25 Marzo 2015 - Camera di Commercio

Incontro fra i vertici aziendali della Edipower di San Filippo del Mela per discutere del nuovopiano per i 170 dipendenti

foto Peppe Saya

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ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

Situazione nazionale: slitta a data da desti-narsi il cronoprogramma per l’attuazionedella Riforma delle Province, voluto dal

Governo.Si era fissata per il 31 marzo p.v. la presenta-zione degli elenchi del personale da trasferirealle altre Amministrazioni, operazione questache nessuno degli Enti ha rispettato. Un ritardo che non è soltanto responsabilitàdelle Province. Le Regioni hanno a loro voltaignorato le scadenze imposte per la riorganizza-zione delle funzioni provinciali attraverso l'ap-provazione di leggi mirate. E senza riorganizza-zione delle funzioni, non è possibile definire l'or-ganico e di conseguenza gli eventuali esuberi ei trasferimenti.Sembra che il Governo voglia tagliare circa ven-timila posti su circa 54 mila , gli elenchi dovreb-bero definire il destino di tutti i dipendenti chenon hanno i requisiti per andare in pensioneentro il 31 dicembre 2016.Il Governo Renzi , intanto ha tagliato la spesaprovinciale, con pesanti conseguenze sui servi-zi ai cittadini. Uno dopo l'altro, gli Enti si ritrovano sull'orlo deldissesto. Mentre i conseguenti ritardi nei paga-menti dei fornitori stanno mettendo in difficoltànumerose imprese private. In Sicilia, il prolungato commissariamento, figliodella riforma, ha provocato l'immediato taglio deiservizi ai disabili, a Messina, in particolar modo,la scure dei tagli si è abbattuta sul trasporto sco-lastico ai disabili.Ponendo la lente d’ingrandimento sull’iter nor-mativo siciliano su questo tema, ieri, con i nove

Si discute la forma, ma la sostanza è la dura realtà dei tagli

Province o Liberi Consorzi

Il Presidente Cracolici si dicesoddisfatto di questo testo,tutto siciliano, che, a suo dire,“è un testo solido, che tienefermi i principi dello Statutoregionale e, al tempo stesso,attribuisce compiti specificia Liberi Consorzi e CittàMetropolitane”

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voti favorevoli della maggioranza (PD, DR,UDC, Art 4 e Megafono), contrari i due esponentidel M5S (Cappello e Siragusa), assenti alla votazione: Figuccia, Formica e Papale di FI, laCommissione Affari Istituzionali dell’Ars, ha esitato il disegno di legge di riforma delle "exProvince" che prevede l'istituzione di sei Liberi Consorzi e tre Città Metropolitane.Le prime parole deI Presidente di detta Commissione, Antonello Cracolici: "È stato un lavorocomplesso, adesso tocca all'Aula. Mi aspetto che a Sala d'Ercole si proceda con un confrontoaperto ma sereno. È importante che il testo diventi legge al più presto, per permettere, già nellaprossima estate, di chiudere la stagione dei commissariamenti e avere i nuovi assetti di gover-no degli Enti".Il Presidente Cracolici si dice soddisfatto di questo testo, tutto siciliano, che, a suo dire, “è untesto solido, che tiene fermi i principi dello Statuto regionale e, al tempo stesso, attribuiscecompiti specifici a Liberi Consorzi e Città Metropolitane”. Lo stesso è fiducioso che già fra qual-che mese, si potranno avere Sindaci metropolitani e Presidenti dei Liberi consorzi eletti e rap-presentativi del territorio e si metterà fine alla pagina di quasi tre anni di commissariamenti esaranno garantiti i dipendenti delle ex Province.Quello che sarà, si spera a breve, in discussione all’Ars è un ddl che si è iniziato a discuterein I° Commissione Ars, lo scorso 3 febbraio. Da allora, si sono tenute 21 sedute per esamina-re 48 articoli e circa 800 emendamenti. Il testo che l’Assemblea Regionale Siciliana esaminerà è la sintesi di 12 disegni di legge pre-sentati sulla stessa materia.

foto Peppe Saya

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Sabato 29 marzo alle ore 10.30 nell’aulaConsiliare di Rometta,l’Amministrazione Comunale organizza

un convegno dibattito in cui, alla presenza deivertici regionali e provinciali della ProtezioneCivile, sarà illustrata la bozza del Piano diProtezione Civile e del relativo Regolamento.Parteciperanno, oltre alle Autorità civili e mili-tari, gli amministratori ed i consiglieri comuna-li di Rometta e dei Comuni dell’area, le asso-ciazioni di volontariato di Protezione Civilepresenti sul territorio.Dopo l'introduzione del Sindaco avv. NicolaMerlino, seguiranno le relazioni del Geom.Angelo Pennisi, Responsabile dellaProtezione Civile Comunale e dell’Assessorealla Protezione Civile del Comune di RomettaPippo Saija. Di seguito gli interventi program-mati dell’Ing. Paolo Saija, capogruppo consi-liare “Vivi Rometta” e dell’ing. Bruno ManfrèDirigente del Servizio Regionale dellaProtezione Civile per la provincia di Messina.Subito dopo, si aprirà il dibattito tra gli interve-nuti e, in chiusura, le conclusioni del Dott.Calogero Foti Dirigente Generale dellaProtezione Civile Siciliana.Il Sindaco e l’Amministrazione comunaleesprimono viva soddisfazione per il raggiungi-mento di un traguardo particolarmente impor-

tante che consentirà finalmente anche aRometta di dotarsi di uno strumento di fonda-mentale importanza qual è il Piano diProtezione Civile. Dopo questo passaggio preliminare, che, gra-zie agli interventi ed alle presenze qualificatedei maggiori esperti di Protezione Civile sici-liani, permetterà di arricchire e perfezionare illavoro predisposto dall’Ufficio e dell’ammini-strazione comunale, il Piano sarà sottopostoall’esame del Consiglio Comunale per la suaadozione.Successivamente, si darà corso alla necessa-ria fase di comunicazione ed informazione aicittadini ed alle vere e proprie esercitazioni diProtezione Civile che dovranno coinvolgeretutta la cittadinanza in relazione a tutti i “rischi”che possono riguardare il nostro territorio.A tal fine, un ruolo fondamentale sarà svoltoproprio dai cittadini, ad iniziare dagli studentidelle scuole romettesi, che saranno protago-nisti anche di questa fondamentale materia edalle tre associazioni locali di ProtezioneCivile.Il Piano e l’organizzazione saranno, poi, resiinterattivi in modo tale che i cittadini abbianocostantemente tutte le informazioni e le intera-zioni possibili al fine di ottimizzare l’efficienzae soprattutto l’efficacia dello strumento.

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SicilaSicilaa cura di Dario Buonfiglio

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Dopo anni di malgovernoadesso arriva la drastica curaper ridurre il pesante deficit

della regione siciliana. ll presidenteRosario Crocetta la chiama “SbloccaSicilia” e speriamo che qualcosa sisblocchi davvero. Nella legge di sta-bilità sono previsti dei tagli consi-stenti al carrozzone siciliano: 754dirigenti, 1770 dipendenti, 3800forestali delle varie tipologie oltre apiù di un centinaio dipendenti deiconsorzi di bonifica e ente sviluppoagricolo e circa 500 del Corpo fore-stale. E infine un taglio di poltrone eincarichi di sottogoverno. Comeriportato dal quotidiano “LaRepubblica” «nel comparto agricol-tura è prevista non solo la fuoriusci-ta a 63 anni di circa 3800 operaiforestali secondo le norme preFornero e un contributo di accompa-gnamento alla pensione, ma si tagliaanche di 1500 unità il contingentedegli “antiincendio” destinandoli amanutenzione di foreste e faldeacquifere ed entro il 2019 si taglianodella metà i 1250 agenti del Corpoforestale». I dieci istituti autonomicase popolari (Iacp) si accorpanonell’Agenzia unica Aspa, il Consiglioregionale dei beni culturali passa da50 a 13 membri, scompaiono i colle-gi dei revisori dei parchi archeologi-

ci, cancellati e accorpati agli altri, gliuffici per le gare d’appalto (Urega) diTrapani, Siracusa e Agrigento.Scompariranno diverse poltrone enon solo quelle dei consiglieri comu-nali.È prevista la creazione della centra-le unica degli acquisti, che secondole stime dell’assessore al Bilancio,Alessandro Baccei, porterà dal 2015al dimezzamento della spesa per ifarmaci e a un calo del 10 per centodi quello di dispositivi medici e delcinque per cento di beni e servizi. La ragioneria generale verrà control-lata da un dipartimento dell’assesso-rato all’Economia, che metterà inevidenza gli effetti economici dispese ed entrate. Una serie di norme renderanno piùsemplici autorizzazioni ambientali eiter burocratici e coinvolgono i comu-ni e le ex province, come “organismiintermedi” nell’utilizzo dei fondi euro-pei. Infine si concederanno al ribas-so i contributi a teatri e orchestre,ma si creerà il fondo unico per lospettacolo (Furs) da cinque milioni dieuro. Per accedere al fondo tutti iteatri, dal Massimo di Palermo alBellini di Catania, dovranno rinun-ciare ai contratti integrativi dei dipen-denti, circa 1000 persone.

“Sblocca Sicilia”

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“La Sicilia non è la Grecia e luinon è la Troika. Baccei dimenti-ca di essere un assessore del

governo regionale siciliano, con ilprecipuo compito di garantire allanostra Isola le risorse che, perCostituzione e Statuto, le sonodovute e che non sono una corte-sia del governo nazionale neinostri confronti. E proprio su que-st’ultimo aspetto, mi pare che finoa oggi ci siano stati troppi silenzida parte di Baccei, anche quando,con semplici colpi di penna, loStato, come per magia, ha sottrat-to unilateralmente ingenti risorse.

Lo dichiara il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.“Il forte squilibrio dei conti regionali – riprende - è in massima parte riconducibile a decisionistatali che hanno creato, nel tempo, condizioni di forte criticità nelle finanze della Regione.L’assessore Baccei dimentica che nel 2007 lo Stato, unilateralmente, ha innalzato al 49,11%la quota di compartecipazione della Regione al Fondo sanitario, sottraendoci 600 milioni dieuro l’anno. Ci restituiscano queste somme perché ci spettano e non per cortesia”.“E che dire del contributo di 1,2 miliardi per il 2015 richiesto alla Sicilia per il risanamento deiconti pubblici nazionali? Un importo iniquo se rapportato a quelle delle altre regioni a Statutospeciale. Stesso discorso per la continua erosione dell’Irpef relativa ai redditi prodotti in Sicilia.Nonostante l’articolo 36 dello Statuto siciliano attribuisca all’Isola la totalità delle entrate tribu-tarie erariali riscosse nel territorio, lo Stato ha progressivamente incamerato parte crescente diquesto gettito, trasferendo al di fuori della Regione gli uffici finanziari addetti alla riscossione.Le ultime stime ci dicono che il ‘danno’ è di circa 3 miliardi di euro l’anno. Un esempio? Il tra-sferimento a Latina del centro di riscossione per i dipendenti pubblici: meno 250 milioni. Eancora, l’assorbimento del Banco di Sicilia e Sicilcassa da parte di Unicredit con trasferimen-to del centro a Milano: meno 150 milioni. Anche queste somme devono tornare nelle cassedella Regione. Senza se e senza ma”.“Baccei – conclude - ha il dovere di proporre un bilancio e una legge finanziaria che consen-tano il risanamento economico della Regione e soprattutto lo sviluppo della nostra Isola. Tuttoil resto sono chiacchiere in libertà”.

FinanziariaArdizzone: “Baccei pensi a tutelare la Sicilia”

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A

18 marzo 2015 - Herat

Cambio tra la Brigata “Garibaldi” e la “Julia”

Presso la base di Camp Arena, a Herat, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento tra laBrigata bersaglieri “Garibaldi” e la Brigata alpina “Julia” alla guida del Train Advise Assist CommandWest, il Comando NATO multinazionale e interforze a guida italiana che opera nella regione Ovestdell’Afghanistan nell’ambito della Missione Resolute Support.Il Generale di Brigata Maurizio Angelo Scardino ha ceduto il Comando al parigrado Michele Risialla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, delComandante delle Forze NATO in Afghanistan, il Generale statunitense John F. Campbell, dell’am-basciatore italiano a Kabul Luciano Pezzotti e delle massime autorità civili e militari afghane dellaprovincia di Herat. ”Gli ultimi anni sono stati centrali per questo Paese – ha sottolineato nel suo intervento il GeneraleGraziano - con importanti miglioramenti in tutti i settori, politico economico e sociale”. Il Capo diSMD ha inoltre aggiunto che “il fatto che la nuova missione Resolute Support sia definita non com-bat non significa che non vi siano più rischi specialmente in considerazione del fatto che la minac-cia del terrorismo e l’estremismo è cresciuta a livello globale”.Nel corso del proprio mandato la “Garibaldi” è stata impegnata nel delicato compito di transitaredalla missione ISAF (International Security Assistance Force), terminata il 31 dicembre 2014, allamissione Resolute Support. Dal 1° gennaio 2015 il nuovo impegno della NATO in Afghanistan,infatti, non è più connesso a compiti diretti di partecipazione alle operazioni ma si estrinseca attra-verso attività di addestramento, consulenza e assistenza condotte da team di specialisti a favoredei vertici operativi delle Afghan National Defence and Security Forces (ANDSF). In tale ambito ilContingente militare si è notevolmente ridotto in funzione dei nuovi compiti assegnati dalla NATOe della leadership nel controllo del territorio da parte delle forze di sicurezza afgane. “La transizio-

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

Cambio tra la Brigata “Garibaldi” e la “Julia”

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A

ne non si compie con un singolo evento ma è un processo evolutivo che si realizza per passi suc-cessivi” ha affermato il Generale Scardino rivolgendosi ai colleghi afgani, “le ANDSF hanno assun-to la responsabilità della sicurezza e noi siamo qui, tutti insieme, per attuare una strategia condivi-sa che porti ad un Afghanistan stabile e sovrano; questo è un segnale di successo”. Gli Advisors del TAAC W hanno condotto attività di addestramento (Training) a favore delle ANDSFperseguendo un duplice obiettivo: rendere le Forze di Sicurezza afghane autonome nella gestionedello sviluppo professionale del proprio personale, con la formazione di nuovi istruttori (processodenominato “Train the Trainers”); formare ed addestrare “specialisti” in materia di intelligence, dicontrasto agli ordigni improvvisati, di impiego di mortai ed artiglierie, di controllo dello spazio aereoed altro ancora, con corsi mirati, seminari e simposi. I corsi completati sono stati 85 per un totaledi circa 1500 istruttori e specialisti certificati. Le attività di consulenza (Advising), focalizzate sulla funzionalità, sui sistemi, sui processi interninonché sullo sviluppo organizzativo delle forze e mirate al raggiungimento di un adeguato livello disostenibilità delle stesse, sono state oltre 7000 per un totale di circa 22.000 ore. Contestualmente alla riconfigurazione del Contingente per l’assolvimento dei compiti dellaMissione Resolute Support, gli uomini e le donne alle dipendenze del Generale Scardino hannoproseguito il piano di rientro in patria di mezzi e materiali, denominato Itaca 2, che ha rappresen-tato uno sforzo logistico senza precedenti dal termine della seconda guerra mondiale. La “Garibaldi” ha inoltre profuso un notevole sforzo anche in attività di cooperazione civile e milita-re con la realizzazione di 17 opere infrastrutturali e di 47 progetti nei campi sociale, sanitario, del-l’educazione e delle istituzioni locali, che hanno apportato un ulteriore sostegno al processo di rico-struzione del paese proseguendo nel solco già tracciato in questo settore da anni dall’Italia.Prima di ogni altro atto protocollare il Generale Graziano, accompagnato dal Generale Campbell edal Generale Scardino, ha deposto una corona in omaggio ai 54 caduti italiani ed a quanti, afgha-ni ed appartenenti alle forze della coalizione, hanno compiuto l’estremo sacrificio per la causa dellalibertà e della prosperità dell’Afghanistan.

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Èstata presentata a Palazzo Reale di Palermo “VIA CRUCIS la pasión de Cristo”, lamostra di Fernando Botero. Dopo aver fatto tappa a New York, Medellin, Lisbona ePanama, l’esposizione dell’artista colombiano (costituita da 27 dipinti ad olio e 17 dise-

gni) sarà l’unica tappa italiana e verrà ospitata nelle Sale di Duca di Montalto di Palazzo Realedal 21 marzo al 21 giugno 2015.La mostra è promossa dall’Assemblea regionale siciliana, dalla Fondazione Federico II e dalMuseo de Antioquia col patrocinio dell’Ambasciata Colombiana in Italia.Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente dell’Ars e della Fondazione Federico IIGiovanni Ardizzone, l’ambasciatore colombiano in Italia, Juan Sebastián Betancur, il direttoredel Museo di Antioquia Ana Piedad Jaramillo Restrepo e il direttore generale della FondazioneFederico II, Francesco Forgione.“Ospitare le opere del maestro Botero ed in particolare il ciclo legato al tema della Via Crucis– ha dichiarato il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone – rappresenta un importantemomento per la crescita e la diffusione della cultura in Sicilia. La nostra Isola, da sempre cro-cevia di mondi e tradizioni apparentemente inconciliabili, è luogo millenario di sinergie cultura-li tra popoli e paesi mediterranei e adesso, nel caso della mostra di Botero, tra la Colombia e

CulturaCultura

"Via Crucis, la pasiòn de Cristo"Botero a Palermo, unica tappa italiana della mostra

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l’Italia. Fernando Botero rappresenta oggi una delle massime espressioni dell’arte contempo-ranea mondiale - ha concluso Ardizzone - le sue opere testimoniano una continua e profondariflessione sul mondo, dove gli eventi hanno come fulcro narrativo l’uomo con le sue azioni,ridimensionando il ruolo del potere, spesso rappresentato come esempio di goffa quanto futi-le manifestazione dell’egoismo umano”.La Via Crucis è un rito che propone una riflessione sul percorso doloroso di Gesù Cristo chesi avvia alla crocifissione sul Golgota. Durante la Settimana Santa i cristiani pregano di frontea quattordici immagini, dette “stazioni” della passione di Cristo.“Le opere di Botero raccolte per l’esposizione – ha detto il direttore del Museo di AntioquiaAna Piedad Jaramillo Restrepo - rappresentano una svolta nella carriera dell’artista. Tra lecaratteristiche principali della serie, il fruitore abituale dell’opera di Botero troverà la consuetamaestria nell’elaborazione della composizione e dei colori, tuttavia ravvivata e resa più incisi-va dal contrasto con l’asprezza che accompagna l’elaborazione del tema della sofferenza diCristo. Compaiono ancora una volta i riferimenti a capolavori dell’arte universale e ad altreopere di Botero, insieme con personaggi antichi e moderni gli uni accanto agli altri e alla com-binazione di scenari tratti dal passato e spazi contemporanei.“Per noi – ha detto il direttore generale della Fondazione Federico II Francesco Forgione - sitratta di una nuova tappa nel nostro percorso di sviluppo e crescita della promozione artisticae culturale da offrire alla Sicilia”. La Fondazione Federico II ha realizzato per l’evento un sitodedicato (www.boteroapalermo.it) dove è possibile trovare tutte le informazioni di carattere arti-stico, logistico ma anche tante curiosità su Fernando Botero.

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In occasione delle imminenti festivitàpasquali la Biblioteca RegionaleUniversitaria “Giacomo Longo” di Messina

organizza la mostra “Pasqua. Il mito e gli oriz-zonti simbolici”, nella quale saranno espostimateriali vari sulla Pasqua tradizionale inSicilia: molti volumi - alcuni assai rari - prove-nienti dai fondi della Biblioteca; circa cinque-cento splendide fotografie sulle feste diPasqua in Sicilia, alcune esposte in stampaaltre proposte in una suggestiva sequenza dislides, tratte dai portfolio di due straordinarifotografi siciliani, il messinese Attilio Russo eil siracusano Giuseppe Muccio; numerosimanufatti di arte popolare aventi come tema ilciclo pasquale (croci in osso e avorio, pitturesu vetro, madreperle incise, statuaria devozio-

nale, dolci, ceramiche, oggettistica varia)appartenenti a una collezione privata; attra-verso tali manufatti viene proposta una mappadell’iconografia popolare siciliana sui varimomenti del ciclo pasquale: Ultima Cena eistituzione dell’Eucaristia, Via Crucis,Passione, Crocifissione, Morte e Risurrezionedi Gesù; al contempo alcuni reperti documen-tano la presenza del simbolismo pasquale neipiù svariati ambiti espressi nelle diverse formedella cultura popolare.Un’ampia scheda introduttiva sull’articolatapolisemia del ciclo pasquale, redatta daSergio Todesco, introdurrà alla conoscenzadegli aspetti antropologicamente apprezzabilidi questa festa.

Pasqua. Il mito e gli orizzonti simbolici

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foto di Antonio De Felice

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Messina - 21 Marzo 2015

Iniziativa promossa dal Kiwanis Messina e dal Liceo Artistico Ernesto Basile

Creatività e solidarietàL’uovo che sia di cioccolato, dipinto o di carta pesta rappresenta nel mondointero la Pasqua. Il Kiwanis Messina e il Liceo Artistico Basile hanno pensatovisto l’arrivo delle feste pasquali di promuovere una mostra di uova di struzzoche dipinte dal pittore Togo e dai giovani dello stesso istituto, sono diventatevere e proprie opere d’arte.

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Venerdì 27, con partenza alle ore 21.00, si terrà la tradizionale Via Crucis organizzatadalla Parrocchia - Santuario “Santa Maria del Carmine”. Per il secondo anno consecuti-vo, l'itinerario si snoderà lungo la storica Scalinata S. Barbara. La prima stazione sarà

all'incrocio tra Via Antonino Martino e Viale Cadorna.La scenografica scalinata S. Barbara, fiancheggiata da una cortina continua di edilizia abitati-va del ‘700 e dell’’800, dalla via Tommaso Cannizzaro conduce alla barocca chiesetta dellaMadonna della Rosa ed al sovrastante Viale Italia. Rappresenta un prezioso brandello super-stite di sistemazione urbana pre-terremoto e, a ridosso dell’antico borgo del Tirone, porzionesignificativa di tessuto urbano settecentesco ed ottocentesco della città. Prende il nome di “S.Barbara” perché prima del sisma del 1908, sulla rampa iniziale nell'omonima attuale piazza,affacciava il complesso religioso monastico alla santa dedicato.

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E’domenica 22 marzo. L’ora è insolita. Sono le quindici. Ma al Tempio buddista di Messina(Scala Ritiro) c’è il ven. Dhamma Vijaya Thero, un monaco che viene dallo Sri Lanka,per la cura religiosa degli srilankesi che prestano la loro benefica opera tra noi a

Messina. Il Venerabile è stato prima in Giappone e poi tanti anni in Germania. Da quattro annivive a Messina. I lettori sanno che il SAE (Segretariato Attività Ecumeniche) promuove qui a Messina sia il dia-logo tra cristiani (interconfessionale) sia col mondo ebraico, con i musulmani, con i buddisti ealtri ancora (dialogo interreligioso). Si tratta ogni volta di occasioni per conoscerci reciproca-

Messina prosegue il Dialogo interreligioso

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mente e per focalizzare quei temi cardini che dovrebbero stare alla base di ogni pacifica con-vivenza tra i popoli.Il sorridente Venerabile ci ha accolti con calore, ci ha messi a nostro agio, ci ha fatto dareun’occhiata al luogo più sacro, dove per entrare bisogna togliersi le scarpe, e dopo un brevis-simo momento di preghiera ha cominciato a raccontare di sé (51 anni, monaco da 37), dei pro-pri studi, dell’avere appreso l’italiano senza l’aiuto di alcuno per poter interloquire facilmentecon gli italiani. Ottimo risultato, perché è stato comunicativo abbastanza. Gli avevamo chiestodi parlarci della “Custodia della Terra-mondo” e non ha deluso le attese, avendo inserito l’ar-gomento nel contesto della dottrina buddista. Augurando buon giorno o buona sera noi esprimiamo il bene che ci circonda. Non c’è in asso-luto il cattivo tempo o il tempo buono. C’è il tempo che scorre bene se ciascuno sa comportar-si bene. Il mondo è un continuo succedersi di causa ed effetto. A causa buona segue un buoneffetto che si perpetua fin quando un’azione cattiva (rabbia, odio, ignoranza, desiderio di pos-

sedere, ecc.) non interrompe il loro benevolo succedersi. Si trat-ta della causalità etica. L’intensità della gioia e del dolore chesentiamo risultano direttamente dalle nostre azioni. Fondamentodella moralità è il “Karma”. Il valore etico di ogni atto è determi-nato dall’intenzione che lo motiva. In termini più semplici, lebuone azioni danno frutti buoni, cioè piacevoli, mentre quelle cat-tive danno frutti dolorosi. Nessuno è diverso dall’altro. Tutti siamouguali e tutti possiamo soffrire o essere felici. Basterebbe fondar-si sulla roccia perché la nostra vita mantenga in sé la forza cheabbiamo dentro, la calma, la pazienza. Né vento, né tempestapotranno sradicarci.La vita si compone di quattro fondamentali elementi: aria, acqua,fuoco, terra. La vita è impermanente. E’ in continua evoluzione,muore e rinasce, in parte è visibile ma per la gran parte è talmen-te microscopica da non potersi osservare. Per questo l’attacca-mento è una emozione negativa insieme all’odio (rabbia) e allaignoranza. Sono come tre veleni che producono sofferenza. Mase ci mettiamo concentrazione e calma, cioè se ci dedichiamoalla meditazione per il tempo che ci è possibile, allora riusciremoa capire da cosa sono causate le negatività che ci fanno soffrire.Una serena e profonda meditazione genera una comprensionepiù chiara e più precisa della vera natura della realtà, del caratte-re temporaneo, insoddisfacente e impersonale di ogni cosa, cheprocura un sentimento di altruismo, di compassione e di attenzio-ne nei confronti di ogni essere. Insomma con la meditazione sicerca di svuotare la mente, il pensiero, le emozioni per esercitar-si nella pazienza, nella gentilezza, nella bontà, nel dare amicizia.Altri possono darci consigli e guidarci, ma dobbiamo poi farcelada soli. Più libera è la nostra mente più facilmente potremo vede-re la nostra prossima vita.

Carmelo Labate

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Coinvolgente e partecipato incontro tematico quello svolto al Liceo Seguenza dal titolo“Suoni tra le macerie. Dalla musica di propaganda al boogie woogie degli americani”,un originale percorso curato dal prof. Cesare Natoli sui temi musicali ascoltati alla radio

a Messina durante il periodo dei bombardamenti nel 1943.Dopo i saluti iniziali della preside, prof.ssa Maria Rosaria Mangano e delle docenti LetiziaPalumbo e Rossana Pollicino, coordinatrici del calendario degli “Incontri in Biblioteca”, è statoil prof. Enzo Caruso ad introdurre il collega attraverso un breve filmato sulle violente incursio-ni aeree degli alleati sullo Stretto.E’ stata quindi la volta di Cesare Natoli che si è soffermato sul rapporto tra musica, politica esocietà a Messina e in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, un vero e proprio itinerariostorico e sociologico, attraverso la lente di ingrandimento costituita dalla musica e dalla produ-zione artistica dell’epoca: dai brani di propaganda come “Vincere” alle “Canzoni della Fronda”che intendevano satireggiare il regime, passando per la celebrazione degli affetti con “Caropapà o “Cara mamma”, fino ad arrivare al Boogie woogie e allo swing, portatori di rinnovatasperanza e spensieratezza dopo gli orrori della guerra. Particolarmente suggestiva la conclu-sione della relazione, durante la quale Natoli ha presentato un video realizzato con immaginidi Messina sotto i bombardamenti, accompagnandone la visione con l’esecuzione di “Ora tri-ste”, struggente brano per pianoforte del compositore messinese Riccardo Casalaina.Interessante, al termine dell’intervento, le testimonianze del dott. Renato Colosi, presidentedell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e del prof. Giulio Santoro, che hanno emo-zionato il numeroso pubblico presente con i loro toccanti ricordi di ragazzi, testimoni ocularidella grande tragedia della guerra. Finale a sorpresa quindi con la “Tammurriata nera” esegui-ta da Cesare Natoli (pianoforte) e Enzo Caruso (chitarra e voce) che, attraverso le parole deltesto, scritto nel 1945, descrive il “curioso” fatto della nascita di un “criaturo niru niru”, nato dal-l’unione tra una ragazza napoletana e un soldato americano di colore che, per nasconderel’evidenza, “a Mamma ‘o chiamma Ciro, sissignore, ‘o chiamma Ciro”!

La musica a Messina sotto i Bombardamenti

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MusicaMusica

Musica: emozioni e comun

Un concerto, senza dubbio, intenso di note e di emozioni quello del Vijay Iyer Trio, anda-to in scena ieri sera al Palacultura Antonello. Un appuntamento eccezionale, uno dei piùrappresentativi del pensiero di fondo della stagione 2014-2015 della Filarmonica

Laudamo, che quest’anno ha dimostrato di ritenere necessario e doveroso guardare al futuro,alle nuove generazioni, a ciò che succede nel mondo della musica in questo preciso momen-to storico, a prescindere dai media. L’obiettivo è stato raggiunto al meglio grazie anche allasplendida performance di una band come il Vijay Iyer Trio tra le più acclamate al mondo. Vijay Iyer è considerato, infatti, il più grande talento del jazz contemporaneo, colui che hainventato un vero e proprio personale linguaggio pianistico e non solo. Eletto più volte “piani-sta dell’anno” dalla Jazz Journalist Association, referendum dei più autorevoli critici in circola-zione, nel 2012 ha ricevuto da Downbeat una “quintuple crown” senza precedenti nella storiadella rivista jazz più prestigiosa: Musicista dell’anno, Pianista dell’anno, Album dell’anno,Compositore dell’anno, Gruppo dell’anno. Iyer, che è anche professore ordinario al Departmentof Music della Havard University, è stato insignito, inoltre, del “Genius Grant” della MacArthurFondation, uno dei più importanti riconoscimenti americani in assoluto, che riguarda tutte lecategorie della conoscenza, in cui si investe nelle straordinarie potenzialità di un soggetto peril benessere futuro del pianeta.Per la Filarmonica Laudamo questo talento naturale, avvicinatosi alla musica da autodidatta,

Il jazz del Vijay Iyer Trio al Palacultura Anton

foto Nanda Vizzini

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nicazione nello

si è esibito con il suo trio storico, composto da Stephan Crumpal contrabbasso e Marcus Gilmore alla batteria, con cui hainciso due album ormai leggendari “Historicity” e“Accelerando”.Ieri sera il magico Trio ha presentato al numerosissimo pubbli-co presente in sala il terzo album della sua storia dal titoloBreak Stuff, appena uscito per la famosa etichetta ECM, e pro-posto in anteprima qualche giorno fa al Metropolitan Museumdi New York nella nota sala del Tempio di Dendur, allestitaappositamente. Un titolo che spiega Iyer nelle liner notes deri-va da quello che succede quando si suona dopo che gli ele-menti formali della musica sono stati già affrontati. “Una pausa(break) in musica” dice Iyer “è ancora musica. Sul pentagram-ma una pausa può sembrare qualcosa in cui non succedeniente, mentre invece può essere il momento in cui tutto pren-de vita”.Molteplici i temi del nuovo album: alcuni nascono da OpenCity, poema musicale basato su un libro di Teju Cole, un altropreso in prestito dalla musica techno di Robert Hood, altri dallaBreak Stuff Suite, realizzata per il MoMa di New York.Vijay Iyer ripercorre, così, la strada degli album leggendari,Historicity e Accelerando, ma affronta anche altri territori, innome solo della musica. Quest’ultima sembra nascere e rina-scere continuamente da se stessa, dando l’impressione dipoter essere multidisciplinare anche solo attraverso se stessa.Il vero carattere multidisciplinare del progetto di Iyer sta, forse,molto più semplicemente nella sincera condivisione dell’attocreativo, nella straordinaria volontà di comunicare di questoartista. “Provo sempre ad ascoltare tutto e tutti nel luogo in cuisuono, non solo me stesso, o quelli che sono sul palco. Sicerca di ascoltare tutti e di connettersi con loro. In un certosenso è un atto sociale. È qualcosa che riguarda l’empatia. Èqualcosa che riguarda la comunicazione. Questa è la verapriorità per me. Suono con gli occhi chiusi, ma non perché stoignorando tutti, in realtà è perché sto cercando di sentirli”.Queste le parole che meglio di tutte spiegano quel che perVijay Iyer è il grande potere comunicativo della musica. Il con-certo non è mera esibizione di talento: l’atto creativo ha in“potenza”, per dirla all’Aristotele, la volontà di comunicazione,ma quando esso diventa atto comunicativo il potere dellamusica non finisce lì. Si cerca, infatti, di creare una straordina-ria empatia con l’ascoltatore, dando vita a quel che è e reste-rà sempre, grazie alla “signora” musica, uno scambio ininter-rotto di emozioni tra l’artista ed il suo pubblico.

“Provo sempre ad ascoltare tutto e tutti nel luogo in cui suono.Si cerca di ascoltaretutti e di connettersicon loro. È qualcosa cheriguarda l’empatia. È qualcosa cheriguarda la comuni-cazione. Questa è la vera priorità per me” Alessia Vanaria

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Francesco Cafiso in concertocon Mauro Schiavone

Un concerto tutto in acustico, nella sala Vincenzo Consolo, climatizzata e in legnoproprio per esaltare la timbrica e la personalità dei musicisti. Dopo il successodel concerto di Giuseppe Milici Trio, ecco venerdì 27 marzo alle ore 21 al Parco

Horcynus Orca di Capo Peloro l’appuntamento con il grande sassofonista FrancescoCafiso, che, in duo con Mauro Schiavone al piano, presenterà “3”, unico “cofanetto” contre nuovi album del sassofonista siciliano - “Contemplation”, “La banda” e “20 cents pernote” – ai quali hanno partecipato oltre cento musicisti, compresi 33 componenti dellaLondon Symphony Orchestra, ed è il primo lavoro discografico costituito interamenteda composizioni originali di Cafiso. Il concerto di Francesco Cafiso – che sarà seguito dalla possibilità di cenare con gli arti-sti nel ristorante del Parco – è in cartellone per la rassegna “Musica nomade - Festivaldelle musiche contemporanee del Mediterraneo” diretta da Giacomo Farina e organiz-zata dalla Fondazione Horcynus Orca in collaborazione con Talento Dinamico. In occasione del concerto saranno visitabili gratuitamente, tra le 17.00 e le 20.00, lesale della Torre degli Inglesi, dedicate ad alcuni artisti presenti nel Fondo d’ArteContemporanea Mediterranea della Fondazione (nucleo del nascente museo Macho). “Musica nomade” – rassegna che fa parte della stagione “lunga” dell’Horcynus - pro-seguirà il 30 aprile con il più apprezzato chitarrista jazz siciliano, Francesco Buzzurro,mentre il 16 maggio sarà la volta del progetto “Percolator”, in bilico tra etnica e musicaelettronica, presentato da Melo Mafali e Antonio Oliva; si concluderà il 22 maggio, conil duo Dario Deidda e Giovanni Amato, basso e tromba in chiave jazz.

Messina, venerdi’ 27 Marzo al parco Horcynus OrcaSecondo appuntamento di “Musica nomade”

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa

Intanto c’è Monica Vitti, poi c’è Monica Vitti ed infine, ma non per importanza, c’è Monica Vitti.

Non siamo impazziti, ma Monica Vitti è Monica Vitti, tra le più grandi attrici di sempre e interpre-

te assoluta di personaggi rimasti indelebili nella memoria.

Uno di questi è Ninì Tirabusciò; film del 1970 di Marcello Fondato, racconta la storia della famosa

“mossa”, ovvero, il colpo d’anca reso celebre dalla diva Maria Ciampi.

Ambientato nel primo ‘900, la storia parla di Maria Sarti (Monica Vitti), giovane e intraprendente

ragazza romana che credo nel progresso e vuol sfondare nel varietà.

La sua carriera, però, non decolla è infatti più famosa per gli spettacoli insieme ai cani ammaestra-

ti che per vere esibizioni teatrali. Nel frattempo Maria conduce una vita fatta di proteste sociali,

dove viene spesso fermata dalle autorità, e amore. Il primo è quello per Antonio (Carlo Giuffrè),

artista anche lui, una sera in un locale del centro Antonio si sta esibendo insieme ad una cantante

non esattamente intonata, il pubblico fischia e sfotte, Maria coglie la palla al balzo per prendersi

la scena; canta la famosa “Ninì Tirabusciò” e nel finale inventa la mossa, movimento secco ed in

avanti delle anche. Pubblico in visibilio ed ecco che nasce una stella.

La vita di Maria, divenuta per tutti Ninì, si snoda tra il successo e l’amore, perso Antonio partito

in cerca di fortuna in America; c’è Paolo di Sergeno (Claude Rich), conosciuto a Torino, città nella

quale si era trasferita, e col quale frequenta feste altolocate e borghesi, in una di questa danno

scandalo ballando il famoso ballo proibito, il tango argentino.

Da qui scandalo chiama scandalo, insultata da una baronessa decide di sfidarla a duello; a fil di

spada ed a seno nudo.

La storia finisce quando un altro amore di Ninì se ne va, Francesco (Pierre Clementi) giovane futu-

rista parte per l’inizio della Prima Guerra Mondiale; lei lo saluta con la sua “Ninì Tirabusciò” in sta-

zione.

Non c’è solo la storia di Maria nel film, c’è l’Italia della monarchia, con i suoi vizi e le sue virtù, i

segreti e gli scandali; e un mondo dello spettacolo che sta prendendo sempre più vita e fama.

Poi c’è Monica Vitti, forse non lo avevamo detto, ma c’è una Monica Vitti già grande interprete e

padrona della scena in un film tra i meno famosi ed importanti ma dove tutta l’arte di un’attrice

unica è in mostra.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

L’anno che verrà

“Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’…” chi non cono-

sce il famosissimo attacco di una delle ballate più famose di Lucio

Dalla, “L’anno che verrà”.

Il brano del 1979 è un complesso ed intimo racconto, in stile epi-

stolare, di quello che era l’Italia della fine degli anni ’70. Un Paese

che veniva fuori dal decennio di piombo, dove la guerra civile sem-

brava essere alle porte e la si chiamava terrorismo per non chia-

marla guerra; dove il boom economico era stato fortissimo negli

anni ’60 ed ora che si entrava negli ’80 non si capiva bene se la ric-

chezza sarebbe tornata tra tassi di inflazione smisurati e politica

dell’apparire.

Un’Italia così quella che racconta Dalla, lo fa con la sua dolcezza

nei modi e nel linguaggio, con uno stile musicale da ballad tipica

degli anni ’70.

“Si esce poco la sera compreso quando è festa, e c’è chi hamesso dei sacchi di sabbia vicino alla finestra…”C’è poco da aggiungere, o forse niente, ad un testo del genere per-

ché dice tutto e si spiega da sé; racconta come di un Paese in guer-

ra, ed invece parla di casa nostra e delle nostre strade in cui c’era una inconscia paura di vivere.

“Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stan-no già aspettando. Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, ogni Cristo scenderà dalla croceanche gli uccelli faranno ritorno”Qui Dalla comincia il suo scritto pregno di sana ironia, quel sembrare di non dire nulla quando

invece stai dicendo tutto; l’anno della canzone è il 1979 lui parla del nuovo anno che arriverà

come di un cambiamento anche mentale, tutto sarà diverso e saremo tutti più felici. Il sarcasmo

è vivo, ed è un’arma in mane sagge perché riesce a fargli dire le cose che bisognava dire in quel

momento storico; parla di tutto e di futuro, non solo di speranza personale ma di libertà e di evo-

luzione.

“E si farà l’amore ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi ma soltanto ad una certaetà…vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico…cosa si deve inventare per poterci ridare soprae continuare a sperare”Eccolo Dalla, ironico e pungente. Parte chiave della canzone, parla di sesso e amore quando non

c’era la libertà di oggi; l’amore ognuno come gli va sembra un chiaro riferimento all’amore omo-

sessuale, ed anche sul celibato dei preti non manca di dare una stoccata.

Infine c’è la speranza che si mischia alla consapevolezza che quel mondo forse non muterà…

“E se quest’anno poi passasse in un istante, vedi amico mio come diventa importante che inquesto istante ci sia anch’io. L’anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparan-do è questa la novità”.

a cura di Francesco Certo

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Thomas Edward Lawrence, detto “Lawrence d’Arabia” o “Lawrencedel deserto”, scrittore e militare inglese, nacque a Tremadoc(Galles) nel 1888. Studiò ad Oxford e divenne un grande archeolo-

go. All’età di 21 anni partì per l’Oriente, dove visitò la Siria e la Palestina.Quei luoghi e quell’ambiente lo affascinarono tanto che tra il 1910 e il1913 vi compì altri quattro viaggi, imparando con straordinaria facilità idialetti indigeni. Scoppiata la Prima guerra mondiale, Lawrence vennemandato al Cairo come ufficiale dei servizi segreti britannici e divennefamoso per aver organizzato la rivolta degli Arabi contro la Turchia. L’opera di Lawrencefu di primaria importanza nel dare alle indisciplinate e spesso rivali tribù beduine una suf-ficiente coesione e una coscienza patriottica. Le avventure del giovane durante quella cam-pagna furono innumerevoli, ma alla fine della guerra le speranze degli Arabi, alimentate dalgoverno inglese e da Lawrence stesso, furono duramente deluse. Né a Versailles, alla con-ferenza della pace nel 1919, né al Cairo, nel congresso sulla situazione araba, convocatodue anni più tardi, si realizzò l’aspirazione dei combattenti del deserto a uno Stato arabounitario, da crearsi nei territori dell’ex Impero Ottomano. Lawrence amareggiato decise allo-ra di sparire, mutando vita e nome. Nel 1922 divenne l’aviere di seconda classe John Ross,aggregato alla RAF, e nel 1925 tornò in Oriente, ma non in Arabia, bensì in India e inAfghanistan. È proprio in questi anni di ritiro a vita privata che Lawrence scrisse i Settepilastri della saggezza, un libro autobiografico che ebbe immediato successo sia per il con-tenuto sia per lo stile estremamente personale. Charles Hill, un diplomatico britannico, lodefinì “un romanzo che viaggia sotto la copertura di un’autobiografia” catturando una ver-sione altamente personale degli eventi storici descritti nel testo. Il titolo deriva dal “Librodei Proverbi”, 9, 1: “La sapienza ha costruito la sua casa e vi ha scavato i suoi sette pilastri”.Prima dello scoppio della Prima guerra mondiale, Lawrence aveva cominciato a lavorare adun libro scientifico su sette grandi città del Medio Oriente che si sarebbe dovuto intitolareI sette pilastri della saggezza. Quando scoppiò la guerra, il testo era ancora incompleto el’autore disse di aver distrutto il manoscritto. Successivamente, durante la rivolta araba del1917-18 Lawrence basò il suo centro operativo nel Wadi Rum, ora parte della Giordania, eduna delle rocce più impressionanti venne da lui chiamata I sette pilastri della saggezza, tito-lo evocativo che scelse poi di utilizzare per il suo libro di memorie. Da quest’ultimo, pub-blicato integralmente solo nel 1936, sarà tratto un film che ha reso celebre questa incredi-bile e romantica figura di eroe moderno. Nell’opera Lawrence rievoca le sue battaglie e rac-conta i motivi profondi che hanno mosso le sue azioni. Non è, tuttavia, solo un libro dimemorie di guerra e d'avventure esotiche. Sulla narrazione epica prevalgono, infatti, ilsenso di poesia, di profonda riflessione sull'animo umano, la contemplazione del fascino edella profondità della cultura orientale, l'ammirazione per un popolo indomito, il fascino ei misteri d'Arabia. Il diario, dunque, di un uomo che, entrato nella leggenda, morì aBovington Camp (Dorsetshire) nel 1935.

a cura di Alessia Vanaria

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Law

ren

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Tutti gli uomini sognano. Non però allo stesso modo. Quelli che

sognano di notte nei polverosi recessi della mente si svegliano

al mattino per scoprire che il sogno è vano. Ma quelli che sogna-

no di giorno sono uomini pericolosi, giacché ad essi è dato vive-

re i sogni ad occhi aperti e far sì che essi si avverino.

Ti amai, e così attrassi queste maree di

Uomini nelle mie mani

E scrissi le mie volontà

Per tutto il cielo e le stelle

Per procurarti la libertà,

La casa dai sette pilastri che ti si addice

Affinché i tuoi occhi potessero

Splendere brillanti per me

Al mio arrivo

Forse la più profonda scienza dell'amore è amare ciò che si

disprezza.

Bristol, 13 aprile 1769Londra, 7 gennaio 1830 Th

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Mangiare e ritrovare energia facendo altempo stesso attenzione alla linea? E'possibile, evitando cioccolata, bibite

frizzanti o energy drink e ricorrendo invece a10 cibi sani e che aumentano i nostri livelli dienergia in maniera naturale, aiutandoci ascacciare la stanchezza. Ad elencarli, in unarticolo online sul Daily Mail, l'esperta di nutri-zione Lee Holmes.Si parte dalle nocciole, che se mangiate crudee senza sale danno all'organismo un impor-tante impulso di energia e sono ricche disostanze nutrienti. Poi c'è lo yogurt, ricco diprobiotici, che aiutano una corretta digestionedando all'organismo la possibilità di prendereil meglio dal cibo e combattere così la stan-chezza. Terzo il salmone, ricco di proteine, vitaminaB6, niacina e riboflavina, che aiutano a con-vertire il cibo in energia, dando una sveglia

'sana' all'organismo. Poi ci sono i funghi, cheforniscono un'importante dose di ferro, essen-ziale per il trasporto di ossigeno nel sangue.Senza un apporto di ossigeno efficiente ainostri organi principali, possiamo sentirci stan-chi e letargici.Nella top ten anche gli spinaci, con un conte-nuto alto di ferro, magnesio e potassio. Ilmagnesio in coppia con il potassio permette ladigestione efficace nello stomaco e la regola-zione della funzione dei nervi e dei muscoli.Poi, semi di zucca e girasole, ricchi di magne-sio, le patate dolci, con ferro, potassio,magnesio, vitamina C e vitamina D, che con-tribuiscono ad aumentare i livelli di energia,l'acqua, che aiuta a portare sostanze nutritivee ossigeno alle cellule, i prodotti stagionali cheoffrono il massimo delle loro proprietà e leuova, che dopo l'esercizio aiutano i muscoli arecuperare.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Da nocciole a salmone,

ecco cibi per 'scacciare' stanchezza

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Iniziate dalla salsiccia: incidetela per sfi-lare più facilmente il budello, quindilavoratela in una ciotola con la forchettaper sbriciolarla e conditela con il prezze-molo tritato, sale e pepe a piacere.Mescolate con una forchetta fino adottenere un composto molto omogeneoe fine adatto per essere spalmato.Pulite i funghi champignon: eliminate laparte del gambo più terrosa, quindi puli-teli con un panno asciutto o leggermen-te inumidito, poi tagliateli a fette sottili.Potete tenerne da parte 300 gr comecontorno, mentre 100 gr di servirannoper farcire gli involtini. Tagliate anche afettine sottili la scamorza e preparate lefettine di pancetta. Ponete poi ciascuna fetta di carne tradue fogli di carta da forno e battetelacon un batticarne per diminuirne lospessore quindi tagliate a metà ognifetta. Spalmate su ciascuna metà il com-posto con la salsiccia, distribuite qual-che fettina di scamorza e adagiateanche qualche fettina di funghi champi-gnon. Completate con due fette di pan-cetta; arrotolate l’involtino su se stessoe fermate tutto con uno stuzzicadenti.Procedete allo stesso modo con tutti gliinvoltini fino a terminare gli ingredienti.In una padella capiente rosolate no spic-chio d’aglio intero con l’olio, poi unite gliinvoltini e fateli rosolare rigirandoli perfavorire una cottura omogenea. Versate in padella i 300 gr. di funghitenuti da parte, aggiustate di sale epepe e sfumate con il brodo vegetale.Coprite con il coperchio e proseguite lacottura per 15-20 minuti. Una volta cotti,spegnete il fuoco e servite gli involtini ditacchino ripieni di funghi champignonben caldi.

Involtini di tacchino ripienicon funghi

Ingredienti per 8 persone

• 4 fette di Tacchino (800 g totali)• 200 gr di Salsiccia • 400 gr di Funghi Champignon • 16 fette sottili di Pancetta • 200 gr. di Scamorza

(provola) affumicata • 50 gr. di Brodo vegetale • 20 gr. di Olio di oliva extravergine • 1 spicchio di Aglio • 1 ciuffo di Prezzemolo tritato • 1 pizzico di Pepe • 1 pizzico di Sale

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AmarcordTorre Faro. Anni '50

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Durissime accuse del ds Ferrigno verso il “Palazzo”

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“Ci vogliono in D”