il coltivatore cuneese n.07 aprile 2013

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n. 07 - ANNO 67 – 16-30 APRILE 2013

Va ricostruita la situazione politica, economica e finanziaria

Disegno di legge sulla caccia: Coldiretti pronta a dare battaglia

Bilancio della campagna corilicola 2012-13

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SommarioCommercio estero: Coldiretti, salvato dal cibo (+2%). Boom Cina (+56%) 3

Basta con i dibattiti inutili: va ricostruita la situazione politica, economica e finanziaria 4

OGM: Coldiretti, maiale clonato fa paura a 3 italiani su 4 5

Nuova PAC: aumenta la convergenza tra gli stati dell’Unione Europea 5

Disegno di legge sulla caccia: “Siamo pronti a dare battaglia” 6-7

Operativo il progetto di contenimento: nel Monregalese il primo stock di gabbie per la cattura 7

Novità IMU – nuova suddivisione del gettito e più tempo per la dichiarazione 8

Giacomo Ballari presidente di Terramica 8

Corsi per il rilascio dei patentini fitosanitari 9

Presso gli Uffici EPACA modelli CUD 2013 per pensionati 9

Coldiretti Cuneo chiede alla Provincia di sbloccare i Fondi per il Settore Apistico 10

Fagiolo Cuneo IGP: al via la campagna promozionale 11

Il Corsivo del Coltivatore Bienvenido Francisco!!! 12

Storie di vita Gli orrori di Hitler raccontati da un’insegnante di Dachau 13

Il punto sulla batteriosi dell’actinidia (PSA) 14-15

Il succo d’uva di qualità: zero alcol, tutto gusto e salute 16

Novità dal servizio vitivinicolo 17

“Sportello (in) salute”: a servizio del cittadino 18

Giornata Regionale Pensionati Coldiretti: Si festeggia giovedì 6 giugno a Novara 19

Posta Elettronica Certificata (PEC) obbligatoria per le imprese individuali 20

Donne Impresa Coldiretti partecipa al Progetto S.V.O.L.T.A. 21

Assaggia il biologico con Terramica 22

Bando per la creazione di Microimprese 23

No alla chiusura della linea Cuneo-Nizza 24

La mela rossa Cuneo protagonista a Fruttinfiore 25

Il bilancio della Campagna corilicola 2012-13 26-27

Corilanga: da piccola cooperativa a importante realtà del territorio 28

Il nuovo Agrimercato piace ancora di più 29

“Ri-scatti della terra” alla reggia di Venaria 30

Imprenditori agricoli associati a Coldiretti a “Ballando Le Cupole” 31

Fiera delle Terre Rosse a Ceresole d’Alba 32-33

Il bello, il buono, il naturale 33

Scadenze aziendali 34

Taglio nei boschi: attenzione alle scadenze 35

Novità – congedo obbligatorio e congedo facoltativo per il padre 36-37

Esenzione ticket: proroga al 31 marzo 2014 37

154a Fiera di San Pio 38-39

Il Mercatino del Coltivatore 40-42

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N. 07 - ANNO 67 – 16-30 APRILE 2013

Va ricostruita la situazione politica, economica e fi nanziaria

Disegno di legge sulla caccia: Coldiretti pronta a dare battaglia

Bilancio della campagna corilicola 2012-13

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese

CommerCio estero: Coldiretti, salvato dal Cibo (+2%). boom Cina (+56%)

■ In controtendenza rispetto all’andamento economico generale, crescono del 2 per cento le esportazioni agroalimentari con un balzo del 56 per cento in Cina. Emerge da una analisi della Coldiretti, sui dati Istat del commercio estero, che confermano la strate-gicità del buon cibo italiano nel trainare la ripresa economica. Il trend positivo conferma l’andamento dello scorso anno con il record di 31,8 miliardi di euro di fatturato all’estero fatto registrare dall’agroalimentare nazionale. Il vino - è il prodotto agroalimentare più esportato con un valore record di 4,7 miliardi di euro nel 2012 seguito dall’ortofrut-ta fresca, dalla pasta. Il successo del cibo italiano all’estero è la dimostrazione che nel grande mare della globalizzazione l’Italia si salva solo ancorandosi a quei prodotti, quei manufatti, quelle modalità di produzione che sono espressione diretta dell’identità na-zionale, dei suoi territori, delle sue risorse umane. L’andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare se vi fosse una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, imma-gini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. All’estero, il falso Made in Italy a tavola fattura 60 miliardi di euro e sono falsi due prodotti alimentari di tipo italiano su tre.

“Il Coltivatore Cuneese”Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

1 copia euro 2,00Abbonamento annuo euro 40,00Direttore AmministrativoBruno RivarossaDirettore ResponsabileMichelangelo PellegrinoCoordinamento di redazioneChiara SerraHanno collaborato:Mariangela Abbà, Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Elena Bono, Matteo Bono, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Gianni Ellena, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Alberto Giusta, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Davide Roà, Giampiero Sabena, Federica Scaperrotta, Annalisa Sola, Graziano Vittone

Redazione ed amministrazione:Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CNTel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300E-mail: [email protected]

Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55

40.000 CopieIl Coltivatore Cuneeseviene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo

Grafica e stampa:AGAMVia Renzo Gandolfo, 8Madonna dell’Olmo – 12100 CuneoTel. 0171.411470 • Fax 0171.411714E-mail: [email protected]

Concessionaria esclusiva della pubblicità:TEC arti graficheVia dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN)Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898E-mail: [email protected]

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Basta con i diBattiti inutili: va ricostruita la situazione politica, economica e finanziaria

2,73 miliardi cir-ca registrati nel 2011. L’effetto credit crunch si fa sentire anche nel

settore agricolo dove calano i finanziamenti e aumentano le sofferenze con 16.207 imprese in difficoltà e uno stock di 4,2 mi-liardi di sofferenze. In agricoltu-ra c’è ancora voglia di investire, ma dall`inizio 2013 si è verificato un netto rallentamento della ge-stione dell`iter istruttorio presso le maggiori banche attive nel settore del credito agrario, con un preoccupante blocco dei pro-cessi di investimento, in partico-lar modo legati ai rinnovi degli impianti e macchinari.

Dunque, le preoccupazioni non mancano e il quadro po-litico, economico e finanziario ci segnalano che dal livello eu-ropeo a quello nazionale, la si-tuazione è pesante, per cui mai come oggi le singole imprese agricole debbono cercare di fare sistema in un momento in cui l’economia globale sta riparten-do in quelli che un tempo erano considerati Paesi terzi o in via di sviluppo.

La capacità del sistema agroa-limentare nazionale, manifesta-tasi con il recente Vinitaly, dimo-stra che la preoccupazione può diventare momento di stimolo e che la rassegnazione per ora non ci appartiene. n

Stiamo veramente attraver-sando un periodo che eu-femisticamente possiamo

definire difficile. Avevamo chiu-so lo scorso numero auspicando di avere un Governo che governi. A distanza di 20 giorni, non solo non c’è il Governo, ma non c’è neppure accordo per la lista dei papabili alla Presidenza della Re-pubblica.

Continua la serie dei dibattiti inutili, delle polemiche fini a se stesse.

Intanto un’altra emergenza economica si affaccia: si chiama “Cassa integrazione in deroga” ed è l’ammortizzatore sociale che si mette in campo quando ormai tutti gli altri sono stati utilizzati. Per questo strumento, che dovrebbe essere finanziato dalle Regioni, i soldi non ci sono più. Secondo il ministro del La-voro elsa Fornero, si riusciran-no a pagare al mezzo milione di lavoratori in disoccupazione prolungata gli assegni fino a giugno. Poi basta, a meno che si

riescano a trovare ancora da uno a tre miliardi di

euro per affronta-re questa nuova

emergenza.È fuori dub-

bio che con questa situa-zione e so-prattutto con queste pro-spettive, parlare di ripresa eco-

nomica ci pare davvero fuori

luogo.

Per Coldiretti, occorre scon-giurare l’aumento dell’Iva pre-visto per il 1° luglio 2013 per evitare ulteriori effetti negativi sui consumi, che già hanno pro-vocato il crollo record del getti-to. Infatti, le entrate tributa-rie nei primi due mesi del 2013 evidenziano una riduzione del gettito Iva del 9,4%, cioè di oltre 1,2 miliardi. L’in-nalzamento dell’ali-quota avrebbe ulteriori effetti depressivi sui consumi, con risultati opposti a quelli che si intende ottenere sulle casse dello Stato.

Intanto, altro campanello d’al-larme arriva dalla Bce (Banca Centrale Europea). La frammen-tazione dell’Eurozona continua a preoccupare mario draghi, che ha precisato come l’economia dell’area della moneta unica è basata sulle banche che garan-tiscono tre quarti dell’approvvi-gionamento delle aziende. Per Draghi è quindi necessario che le banche europee facciano prestiti a tassi di interessi ragionevoli per calare la politica finanziaria eu-ropea direttamente sulle imprese e sulle famiglie ed evitare che i tassi agevolati concessi dalla Bce alle banche diventino il business dell’economia finanziaria fatto dalle banche per se stesse.

Per occuparci del settore agri-colo, qualcosa da ridire sull’at-teggiamento delle banche italia-ne lo abbiamo anche noi.

Secondo uno studio di Coldi-retti, il credito agrario erogato alle aziende agricole ha subito un taglio del 22 per cento nel 2012 con il valore delle eroga-zione sceso al livello più basso dal 2008. Sono dati di Ismea. Nel 2012 è stato erogato un monte crediti all’agricoltura di 2,11 miliardi di euro, contro i

• emergenza cassa integrazione in deroga: i soldi sono finiti

• per coldiretti, va scongiurato l’aumento dell’iva previsto il 1° luglio 2013 per evitare ulteriori effetti negativi sui consumi

• il credito agrario erogato alle aziende agricole ha subito un taglio del 22 per cento nel 2012

• il successo di vinitaly dimostra la forza e la credibilità del sistema agroalimentare nazionale, che però va sostenuto

Sergio Marini,Presidente Coldiretti

Nazionale

Mario Draghi,Banca Centrale Europea

oGm: coldiretti, maiale clonato fa paura a 3 italiani su 4

sta di sospensione d’urgenza dell’autorizzazione alla mes-sa in coltura di sementi Ogm di mais Mon810 in Italia e nel resto dell’Unione Europea tra-smessa con lettera del ministro della salute renato balduzzi, insieme al dossier elaborato dal ministro delle politiche agricole mario Catania, alla direzione generale salute e consumatori della Commissio-ne Europea. n

I ricercatori del Roslin Insti-tute di Edinburgo hanno annunciato di aver creato il

primo maiale geneticamente modificato con la tecnica del cosiddetto “editing genetico” che – si legge sul quotidiano britannico “The Indipendent” – non prevede l’utilizzo di geni resistenti agli antibiotici.

L’animale, chiamato “pig 26”, nato nell’agosto scorso, è stato modificato geneticamente con il minimo di mutazioni del dna, modificando cioé solo una delle tre milioni di “lettere” chimiche del suo intero genoma.

Il maiale geneticamente mo-dificato, creato in laboratorio, fa paura a 3 italiani su 4 (75 per cento) che non portereb-bero mai in tavola le braciole, i salumi o i prosciutti che se ne possono ottenere.

Questa la posizione di Col-diretti sulla base dei dati euro barometro, in riferimento all’annuncio della creazione del maialino geneticamente modi-ficato.

Il livello di scetticismo degli italiani, nonostante il rincor-rersi di notizie miracolistiche sugli effetti benefici delle nuo-ve modificazioni genetiche ef-fettuate su animali e vegetali in laboratorio, rimane elevato. Anche perché la realtà è infatti

che le manipolazioni genetiche attualmente in commercio ri-guardano pochissimi prodotti (mais, soia e cotone) e sono diffusi nell’interesse di poche multinazionali senza benefici riscontrabili dai cittadini. L’op-posizione alle modificazioni genetiche in piante e animali è cresciuta in Italia anche nelle associazioni, nei partiti e nelle istituzioni ed ha portato per la prima volta alla positiva richie-

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SiAmO PReSenti SU tUttO il PiemOnte

n Prosegue la fase negoziale dei Triloghi tra Parlamento Euro-peo, Consiglio e Commissione sulla riforma della Politica Agrico-la Comune post 2015. Nello specifico saranno affrontati il tema dell’aiuto accoppiato in merito al quale il Parlamento Europeo ha apportato strategiche novità sia per l’innalzamento delle risorse disponibili sia per l’estensione dei beneficiari a tutti i prodotti agri-coli. Il confronto sarà su pagamenti di base e convergenza inter-na, misure fondamentali di flessibilità, introdotte dal Parlamento Europeo e sostenute in parte dal Consiglio dei Ministri Agricoli, per

evitare una riduzione degli aiuti troppo repentina che, particolarmente in alcune aree e settori della nostra agricoltura, rischierebbe concretamente di essere causa di impatti sociali e perdite reddituali.Per quanto concerne il dossier sull’Ocm Unica si discuterà del programma di distribuzione di frutta e latte nelle scuole, degli aiuti al settore dell’olio d’oliva, per il quale il parlamento ha approvato una radicale riforma del sistema di incentivi avvicinandolo a quello ‘vincente’ del settore ortofrutticolo.Si auspica che si possa trovare convergenza anche da parte dei ministri europei, di aiuti all’apicol-tura e di denominazioni di origine e indicazioni geografiche nel settore vitivinicolo. Anche questo un argomento strategico per tutte le produzioni che hanno scelto di puntare sulla qualità per essere competitive sui mercati.

nuova PaC: aumenta la convergenza tra gli stati dell’Unione europea

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diseGno di leGGe sulla caccia: “siamo pronti a dare BattaGlia”

dell’intera società piemontese. La collettività in questi anni ha pagato un prezzo troppo alto, sia in termini economici che di vit-time: “Cinghiali e caprioli sono anche causa di incidenti stradali, molti dei quali gravi e in alcuni casi anche mortali – precisa Mar-cello Gatto –. Riceviamo conti-nuamente segnalazioni di sindaci che manifestano la necessità di contenere queste specie, non so-lamente per gli aspetti agricoli ed ambientali, ma per garantire l’incolumità dell’intera società, in particolare delle persone che vivo-no nelle zone collinari e montane”.

Aggiunge Bruno Rivarossa: “Il problema si trascina da troppo tempo e nella gente stanno su-bentrando, dopo tanta rabbia, anche pericolosi sentimenti di

“Il disegno di legge sulla cac-cia affronta la tematica dal punto di vista venatorio,

senza dare risposte risolutive alle esigenze del mondo agricolo ed alla società civile”, evidenzia il presidente di Coldiretti Piemonte roberto moncalvo che ha pre-sentato alla Commissione Agri-coltura della regione Piemonte un documento con le proposte di modifica di Coldiretti.

“Abbiamo chiesto di introdurre la possibilità del controllo delle specie di selvaggina in eccesso – continua il direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte, bruno riva-rossa – nello specifico cinghiali e caprioli, dando la possibilità agli agricoltori di attuare con moda-lità molto semplificate forme di contenimento delle specie selva-

tiche sui fondi propri o condotti a qualsiasi titolo”.

Prosegue marcello Gatto, pre-sidente della Federazione provin-ciale: “È urgente tutelare il reddito delle imprese agricole, visto che in questi anni i piani di abbattimen-to predisposti dalle province, con il solo ausilio dei cacciatori, non hanno portato ad alcun risultato, anzi la situazione è notevolmente peggiorata sia dal punto di vista agricolo che sociale”.

Coldiretti intende prosegui-re questa battaglia a tutela non solo del settore agricolo, ma

Per controllare le specie di

selvaggina in eccesso, bisogna

dare la possibilità agli agricoltori

di attuare forme di contenimento

delle specie selvatiche sui fondi. Da qui,

la proposta già operativa di

Coldiretti Dal 1996 al 2011, in

Piemonte sono stati spesi 33.453.000 euro con una media annua di 2.091.000 euro per indennizzare una parte dei danni agricoli.

Ciò che dimostra il chiaro fallimento degli obiettivi

della legge regionale 70/96: nel 1996 venivano

accertati danni per 785.000 euro.

Nel 2011, i danni annuali sono passati

a 2.261.000 euro. Almeno tre volte tanto! E in questo conteggio non sono valutati gli

incidenti stradali, i danni all’ambiente ed i pericoli

sanitari.

Roberto MoncalvoBruno Rivarossa

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rassegnazione, deleteri dal punto di vista della tutela dell’ambien-te e della salvaguardia del terri-torio. Riteniamo che il disegno di legge attualmente in discus-sione possa essere rafforzato e

n È già operativa la strategia messa a punto da Coldiretti Cuneo per il contenimento dei cinghiali. Nei giorni scorsi, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’ini-ziativa negli uffici di Coldiretti Mondovì, sono state consegnate agli agricoltori auto-

rizzati dalla Provincia di Cuneo, le prime gabbie di cattura che fanno parte del progetto: nella maggior parte dei casi sono gabbie auto costruite dagli stes-si imprenditori agricoli, alcune sono state date in gestione dall’Ammini-strazione provinciale. “Le catture con le gabbie dovrebbero

alleggerire la pressione esercitata dai cinghiali sul territorio, a beneficio dell’ambiente, dell’agricoltura e della sicurezza degli automobilisti, e indurre l’Amministra-zione Provinciale e la Regione Piemonte ad agire con mag-gior determinazione, introducendo eventualmente anche controlli sanitari”, hanno evidenziato in conferenza stampa

Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo – Conclude Rivarossa: “Gli imprenditori agricoli attendono an-cora che siano erogati dalla regione tramite le Provincie e gli ATC ed i CA gli indennizzi per i danni accertati

nel 2012 e, per una buona parte, del 2011”.

Carlo Gabetti e Massimo Meineri, presidente e se-gretario Zona Coldiretti di Mondovì: “Se consideria-mo soltanto le domande di risarcimento presentate sul

nostro territorio, constatiamo che almeno un’azienda su tre, ha subìto danni elevati, senza dimenticare quanti sono stati costretti ad abbandonare un lavoro pre-zioso per la difesa dell’ambiente”.Gli ungulati, una volta ingabbiati, dopo l’intervento delle guardie venatorie che attesteranno l’avvenuta cattura, resteranno agli imprenditori.Coldiretti sta studiando un progetto di collaborazione con Enti e Associazioni di volontariato per la distri-buzione della carne alle persone più in difficol-tà: per restituire alla Comunità, sottoforma di un bene tangibile, un indennizzo, che non potrà da solo pareggiare i danni gravi alla Comunità, ma è un passo importante per difendere le categorie più svantaggiate.

operativo il progetto di contenimento: nel monregalese il primo stock di gabbie per la cattura

migliorato nell’interesse delle imprese, dell’ambiente e di tutta la società. Se non dovessero es-sere accolte le nostre richieste, ci riserviamo in tempi brevi, azio-ni forti, perché sul territorio la

rabbia è davvero tanta, anche con il coinvolgimento delle ammini-strazioni comunali piemontesi e delle varie associazioni costitu-itesi a difesa degli interessi del cittadino”. n

Marcello Gatto

Carlo GabettiMassimo Meineri

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Novità IMU - nuova suddivisione del gettito e più tempo per la dichiarazioneLa normativa sull’IMU è in costante evoluzione. Così, dall’inizio dell’anno si assiste già a due importanti interventi sulla materia. Il primo intervento operato dalla Legge di stabilità 2013, influisce sulla ripartizione del gettito tra Stato e Comuni. A partire dal 2013 infatti allo Stato sarà riservato il gettito IMU sugli immobili iscritti in catasto nel gruppo D, calcolato sull’aliquota standard dello 0,76%. Su tali immobili, i Comuni potranno prevedere una maggiorazione nella misura dello 0,3% di propria competenza. Il gettito sugli altri immobili diventerà pertanto di esclusiva competenza comunale. La disposizione interessa il settore agricolo in quanto i fabbricati rurali ad uso strumentale se di categoria D dovranno versare l’imposta calcolata con l’aliquota dello 0,2%, come chiarito da una recente risoluzione ministeriale, allo Stato e non più al Comune in cui sono ubicati. Per tali immobili, non sarà più possibile però la riduzione dell’aliquota allo 0,1% da parte del comune. Resterà di competenza del Comune il gettito dei fabbricati rurali strumentali di categorie diverse dalla D, con aliquota 0,2% diminuibile dal comune fino allo 0,1%. La seconda novità è contenuta nelle norme del DL 35 dell’8 aprile 2013. Il decreto stabilisce che le dichiarazioni di variazione dovranno essere presentate entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui si verifica la variazione e non più entro 90 giorni dalla stessa. La norma concede così un maggior tempo per l’adempimento. Meno positivo è invece il fatto che l’IMU di giugno dovrà tenere conto delle delibere pubblicate dai Comuni sul sito del Ministero entro il 16 maggio 2013. Il termine precedente era del 30 aprile: per la certezza dell’effettiva aliquota si dovrà attendere tale data, in quanto, se pubblicata, la delibera avrà effetto già per l’acconto in scadenza a giugno, diversamente verrà rinviata al saldo e l’acconto dovrà essere determinato sul 50% dell’imposta dovuta in base alla delibera in vigore per il 2012.Gli Uffici Zona di riferimento potranno fornire agli associati tutti i chiarimenti necessari.

n Lo scorso 15 aprile, durante il Consiglio di-rettivo di Terramica, si è provveduto al rinnovo della presidenza e della vicepresidenza dell’as-sociazione. Aldo Viale, imprenditore vivaista di Borgo San Dalmazzo, lascia l’incarico dopo 21 anni di presidenza, du-rante i quali ha dato un prezioso contributo per la crescita dell’associa-zione e dell’intero comparto biologico piemontese.Subentrano all’incarico Giacomo Ballari (nella foto), apicoltore braidese, attualmente presidente di Fattoria Amica, in passato già delegato naziona-le di Giovani Impresa e presidente Ceja, Consiglio Europeo Giovani Agricoltori, e in veste di vice presi-denti, Giuseppe Piovano, orticoltore della provin-cia di Torino, e Gianfranco Balzola, allevatore della provincia di Asti.“Interpretando il pensiero di tutti i produttori bio-logici – dice Giacomo Ballari – desidero ringraziare Aldo Viale per il lavoro svolto e per i preziosi consi-gli che ancora vorrà riservarci”. Il presidente ed i vice presidenti eletti – aggiunge il direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte Bruno Rivarossa – ben rappresenteranno la base asso-ciativa dell’associazione, che è cresciuta negli anni fino a rappresentare la quasi totalità delle province piemontesi”.

Giacomo ballari presidente di terramica

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PRESSO GLI UFFICI EPACA:MODELLI CUD 2013PER I PENSIONATI

(reddito da pensione 2012)la legge di stabilità n. 114 del 2013 ha previsto che gli enti previdenziali non debbano inviare più il modello CUd ai

pensionati ma lo rendano disponibile con modalità telematiche.

si informano i soci che gli Uffici di Coldiretti sono disposizione per erogare l’assistenza in

merito al reperimento di tali modelli.Coloro che presentano le dichiarazioni dei

redditi tramite i nostri ufficiverranno convocati prossimamente e, con l’occasione, si effettuerà la stampa del

modello CUd 2013.inoltre, alle persone che si presenteranno muniti di documento di identità e codice

fiscale, gli Uffici del Patronato ePaCa potranno effettuare la stampa dei modelli

CUd e dei modelli obis m.

n Proseguono i corsi per il rilascio del patentino per l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari organizzati da INIPA Piemonte, ente emanazione di Coldiretti, rivolti a imprenditori agricoli, co-adiuvanti e dipendenti di imprese agricole. I corsi vengono svolti gratuitamente grazie ad un finanziamento erogato dalla Regione Piemonte che prevede obbligatoriamente la conclusione degli stessi entro maggio 2013. Chi fosse interessato a partecipare po-trà rivolgersi agli Uffici di Zona o Recapito della Coldiretti oppure alla sede provinciale INIPA – piazza Foro Boario 18 – CUNEO – tel. 0171.447247/346; e-mail: [email protected]

Corsi per il rilascio dei patentini fitosanitari

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coldiretti cuneo chiede alla provincia di sBloccare i fondi per il settore apistico

4 maggio – in pullman

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maestro del Rinascimento.

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San Maurizio al Monastero

lano e a Paolo balocco, di-rettore del settore provinciale agricoltura.

“Ci risulta che i fondi siano disponibili già da diversi mesi - evidenzia il presidente di Col-diretti Cuneo marcello Gat-to, ma non sono stati emanati bandi attuativi per permettere alle imprese apistiche di pre-sentare le domande di finan-ziamento per gli investimenti aziendali”. Aggiunge bruno rivarossa: “Considerata l’at-tuale congiuntura economica, l’ulteriore ritardo nell’emana-zione del bando non consente alle imprese del settore apisti-co l’utilizzo dei fondi giacen-ti presso la provincia per cui sollecitiamo la predisposizione urgente di un bando attuativo per attivare la presentazione delle domande e quindi proce-dere con gli investimenti di cui il settore necessita. Un settore di grande valenza ambientale ed economica”. n

Coldiretti ha chiesto all’amministrazione pro-vinciale di Cuneo di at-

tivare i fondi a disposizione della provincia ai sensi della legge regionale 20/98 per fi-nanziare gli investimenti nel settore apistico. A chiederlo con urgenza è Coldiretti Cu-neo, in una lettera indirizzata alla presidente Gianna Gan-cia, all’assessore provinciale all’agricoltura roberto mel-

“Auspichiamo che i fondi messi a disposizione del comparto vengano ben distribuiti alle aziende apistiche professionali a titolo principale: i fondi destinati al settore, se ben distribuiti alle aziende, potranno aiutare tanti giovani apicoltori a diventare dei veri professionisti in apicoltura – com-menta Pier Giuseppe abrate (nella foto), presidente di Zona Coldiretti Bra e membro di giunta provinciale con delega al settore –. Le nostre imprese apistiche stanno soffrendo la concorrenza sleale da parte degli speculatori di tutto il mondo. La richiesta è fatta sia nell’interesse dei produttori ma anche dei consumatori che hanno il diritto di sapere che cosa è contenuto in un vasetto di miele con una etichettatura chiara: il miele cuneese non è mai anonimo o etichettato con nomi di fantasia ma indica chiaramente il nominativo e l’indirizzo dell’apicoltore che lo ha prodotto. Invitiamo i consumatori ad approvvigionarsi di miele presso i produttori locali e di diffidare dei mieli sotto costo”.

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serie di caratteristiche organo-lettiche e nutrizionali davvero eccezionali. Lo stesso sopran-nome di “bistecca vegetale” ne testimonia l’alto contenuto ca-lorico. E ancora proteine, fibre, vi-tamine, sostanze minerali e zuc-cherine. Il Fagiolo Cuneo, inoltre, è particolarmente indicato nelle anemie per la presenza del fer-ro. Durante l’attività promozio-nale, verranno proposte sia la confezione da 500 grammi di prodotto tal quale, che i barat-toli di fagioli lessati e già pronti all’uso. n

Partirà nell’ultimo fine setti-mana di aprile la campagna promozionale del Fagiolo

Cuneo, fregiatosi dal 2011 del mar-chio comunitario

IGP - Indicazio-ne Geografica Protetta.

L’ a t t i v i t à p romoz io-nale si svol-gerà nelle g iornate di sabato

e domeni-ca presso i due Big Store del Gruppo Di-

mar di Cuneo e Bra con l’obiettivo di far

scoprire, anche ai consumatori della Granda, uno dei fiori all’oc-chiello delle nostre produzioni agroalimentari. Non tutti i pro-dotti agricoli nazionali possono vantare un tale riconoscimen-to, visti i numerosi prerequisiti

richiesti, quali per esempio la storicità ultra ventennale e lo stretto legame con il territorio. E il Fagiolo Cuneo è riuscito a ottenerlo ufficialmente nel 2011, dopo un lungo percorso intra-preso sin dal 2005

“A livello locale siamo ottimi produttori ma, tradizionalmente, siamo sempre stati poco propen-si al consumo di fagioli - spiega aldo marchisio, presidente del Consorzio di tutela del Fagiolo Cuneo IGP – e la maggior parte delle nostre produzioni vengono destinate ad altre aree del Nord e Centro Italia dove, invece, sono molto apprezzate e ricercate”.

“Ora vogliamo puntare a far conoscere il Fagiolo Cuneo IGP anche a livello locale puntando su un consumo a KmØ – prose-gue Marchisio – e lo vogliamo fare incontrando massaie e fa-miglie durante il momento della spesa, invitandoli così a scoprire il Fagiolo Cuneo”.

Il Fagiolo Cuneo presenta una

Aldo Marchisio

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I L C O R S I V OD E L C O L T I V A T O R E

BIEnVEnIDO FRAnCISCO!!!

Si è affacciato al balcone, sui portali della basilica di san Pietro e, dopo aver esordi-

to con il tradizionale “Fratelli e sorelle”, ha ripiegato su un sim-patico “Buona sera!”. Questo mi è piaciuto.

È arrivato, circondato da tanti cardinali, ed era l’unico ad avere la croce di ferro con catena sem-pre di metallo comune. E mi è piaciuto ancora di più.

Si è sottoposto alla cerimonia di vestizione, ma ha rifiutato tut-to ciò che gli sembrava eccessivo, a cominciare dalle scarpe in pelle finissima rossa. E mi ha conqui-stato.

Ha deciso di chiamarsi France-sco, santo che nulla ha a che fare con la pompa di alcune cerimo-nie ed ha dimostrato di sapere, anche in questo, andare contro corrente.

Papa Francesco, sino ad ora, non ha sbagliato un colpo. Lui, che ha trascorso una vita nei sobborghi poveri di Buenos Ai-res, che si è sempre confrontato con la miseria, che ha conosciuto la chiesa degli ultimi, non può, all’improvviso, diventato Som-mo Pontefice (o, come preferi-sce chiamarsi, vescovo di Roma) buttare alle ortiche tutta la sua esperienza, né rivedere le pro-prie scelte. Di certo, passare dalle baraccopoli, dall’alloggio di due stanze nella capitale Argentina, dai pasti che si è sempre prepa-rato da solo, al cerimoniale ba-roccheggiante e a volte eccessi-vo del Vaticano deve essere stato uno choc. Per questo ha deciso di sostituire il trono con uno scran-no molto più semplice, di andare incontro alla gente, di chiedere che si preghi per lui, di augurare

a tutti “Buon appetito!” alla fine dell’Angelus, di muoversi in giro per Roma sull’auto della gendar-meria anziché su quella ufficiale con tanto di scorta. Mi ha colpito l’invito ai familiari lontani per-ché non venissero a Roma per il suo insediamento, ma dessero ai poveri il corrispettivo del viaggio. Mi ha piacevolmente sorpreso la cronaca del suo incontro mat-tutino con la guardia svizzera che, a sua insaputa, nella notte, aveva fatto la guardia alla porta della sua stanza e la successiva offerta di brioche e caffè caldo.

Il problema, a questo punto è che il Francesco che tanto bene risponde al comune sentire di credenti e non, che sa interpre-tare l’oggi con tanta spontaneità e disinvoltura, non si lasci con-tagiare dall’influenza dei curiali, ancora arroccati su posizioni che

stridono con la r e -a l t à attuale. Sono passati i tempi in cui, per conquistare, si deve ba-dare anche all’esteriorità, ad una grandezza espressa negli eccessi. Da tempo, la gente ha capito che quello che conta è altro: è il cuo-re, è l’umiltà, è l’autorevolezza regalata dall’esempio, è il corag-gio di essere diverso, è il rifiuto di ogni ostentazione, è la decisione di abbassare i toni, per rispetto ai molti che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena.

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È una giovane, gentile e sor-ridente insegnante tedesca, innamorata della valle Varai-

ta. Arriva da Dachau, dove Hitler e i nazisti hanno compiuto una delle loro numerose e folli ne-fandezze. Barbara Zitzelsberger è nata in Baviera, a Dachau, nel 1970 ed insegna lingue straniere in un Liceo scientifico linguistico.

ITALIAnI DIVERTEnTIIl marito Marco Galliano è ori-

ginario di Sampeyre e hanno una casa in borgata Rossi.

Le piace la valle Varaita?“Sì, molto. La natura è bella e

poi io sono molta interessata alla lingua italiana e all’occitano. La borgata Rossi: una ventina di case e poche famiglie con le quali abbiamo rapporti ottimi. Per me è anche l’occasione di incontrare italiani e francesi, che racconta-no le loro brutte esperienze con i tedeschi nella seconda guerra mondiale. I nazisti hanno lascia-to pessimi ricordi per la loro fero-cia, purtroppo”.

Cosa pensa degli italiani?“Siete molto diversi dai tede-

schi. Di sicuro gli italiani sono più rilassati, più allegri, più aperti e più simpatici. Non pensate solo al lavoro ma sapete anche diver-tirvi!”.

L’AMOREA 600 KM DI DISTAnZADove ha conosciuto suo ma-

rito Marco?“L’ho conosciuto nel 1995 in

Inghilterra, dove facevamo un corso di inglese all’Università. Il primo giorno in cui l’ho visto arri-vare in classe spettinato e un po’ in ritardo mi è subito piaciuto! Là abbiamo passato tanti momenti insieme ed è nato subito l’amore”.

E poi?“E poi io sono tornata in Ger-

mania e lui a Torino, e per una decina d’anni abbiamo tenuto in piedi la nostra storia, a 600 chi-lometri di distanza: Non è stato sempre facile. Nel 1999 sono

venuta a Torino per un anno, ma pativo il clima e allora sono tor-nata in Germania: Per Marco è stato difficile, ma abbiamo con-tinuato ”.

Quando vi siete sposati?“Il primo agosto del 2005 a

Pino Torinese: un momento bel-lissimo!”.

E oggi?“Oggi viviamo a Dachau, con il

nostro figlio Luca che ha sei anni. Marco fa il web designer, alle-stendo siti Internet. Io sono felice di essere madre”.

Insegnare le piace?“Il Liceo in Baviera accoglie

giovani dai 10 ai 18 anni. Io amo stare con loro e cerco di trasmet-tere la conoscenza delle lingue e a loro racconto tante cose dell’Italia”.

La parola Dachau cosa le fa venire in mente?

“Dachau è la mia città di na-scita. Nel campo di concentra-mento, oggi diventato museo, sono successe delle cose terribili”.

Chi veniva internato dalle SS a Dachau?

“I comunisti, i socialisti, gli omosessuali, gli zingari, gli ebrei e anche tutti quelli che non con-vivevano la politica nazista”.

BESTIE E nOn UOMInIQuanti ne hanno stermina-

ti?“È una discussione in corso:

c’è chi racconta che a Dachau i forni crematori i nazisti non li hanno mai accesi, ma migliaia di prigionieri sono morti per le sofferenze e i grandi patimenti. Lavoravano come delle bestie, dormivano nelle baracche fredde e a loro non davano quasi nulla da mangiare”.

I giovani tedeschi conosco-no il nazismo?

“La storia della Germania na-zista viene insegnata a scuola e tutti gli studenti nel loro curri-culum devo visitare almeno un campo di concentramento. È molto importante che i giova-ni sappiano, perché i testimoni oculari di quelle atrocità non ci sono quasi più. Il nazismo è con-dannato e molte trasmissioni televisive spiegano cosa è suc-cesso”.

IL GRAnDE SILEnZIOCome è stato possibile che

milioni di tedeschi siano stati contagiati dalla follia di Hit-ler?

“C’era la crisi economica, i te-

deschi cercavano un capo e il nazismo agli inizi aveva fatto delle cose buone. Hanno creato tanti posti di lavoro. Poi purtrop-po in molti non hanno capito il razzismo, molti erano d’accordo e gli oppositori al nazismo sono stati sterminati”.

Tutti in silenzio di fronte agli orrori?

“C’era una giovane suora che andava a coltivare le rose nel campo di concentramento. Era diventata l’angelo custode dei prigionieri, che lavoravano nel giardino e davano a lei di na-scosto le lettere da consegnare all’esterno. Il padre di un mio zio, che faceva il sarto, era chiamato ogni tanto a cucire al campo: lui aveva visto e aveva capito la fol-lia, ma stava zitto, per non fare la stessa tragica fine dei prigio-nieri. Tanti di Dachau, quando il campo è stato liberato, vedendo i prigionieri passare per le strade, hanno capito la grande follia, che non immaginavano”.

LA RAZZA PEGGIOREQuali le iniziative che sono

portate avanti?“All’Ostello della gioventù

sono stati invitati tre prigionieri internati del Veneto. Ricordo che raccontavano del loro stupore, al ritorno in Italia, nel vedere le sce-ne dei funerali, quando la gente piange per un solo morto. E loro invece si erano abituati nel ve-dere morire al campo di Dachau migliaia di persone…”.

Lei il campo l’ha visitato molte volte?

“Ci sono stata già una decina di volte e mi auguro che atrocità così non succedano mai più! Ma so bene che i lager ci sono ancora purtroppo nel mondo, anche se sovente i giornali e le televisioni non lo dicono”.

Uscendo dal campo di Da-chau cosa pensa?

“Piango e sono molto triste. Non eravamo la razza migliore, ma la peggiore!”. n

S T O R I E D I V I T A

GLI ORRORI DI HITLER RACCOnTATI DA

Un’InSEGnAnTE DI DACHAU

a cura di Barba Bertu [email protected]

barbara Zitzelsberger

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RITR

ATTI

il punto sulla Batteriosi dell’actinidia (psa)

come l’attuale, in un periodo in cui è in pieno svolgimento la po-tatura, rappresenta un’ indiscu-tibile ulteriore occasione per la diffusione del patogeno vanifi-cando i tentativi di contenimen-to messi in atto con i trattamenti e la disinfezione degli attrezzi da taglio. Resta sempre più ferma la convinzione che sia di fonda-mentale importanza un precoce inizio della potatura invernale in modo che nel periodo di febbra-io – marzo, che spesso coincide con un rialzo termico ed elevata umidità, non vi siano più ferite da taglio aperte e senza prote-zione come invece si assiste in molti impianti. Naturalmente si dovrà opportunamente prepa-rare in autunno la pianta con interventi rameici ripetuti ac-compagnati da fertilizzanti che accompagnino la filloptosi natu-rale (vedi schema a lato).

Gli interventi e le attenZioni da adottare

Purtroppo, anche dopo due anni di ricerca, nessun prodotto ha dimostrato in campo una si-cura efficacia tanto meno di tipo curativo. Dalle prove eseguite sia dal CReSO sia da altre strutture, alcuni prodotti rameici risultano, pur con qualche limitazione sul-le ripetizioni per la fitotossicità, i migliori prodotti. Un discorso

Il risveglio primaverile di quest’anno dei coltivatori di actinidia è stato abbastanza

amaro: infatti il decorso parti-colarmente caldo e abbastanza asciutto dell’estate 2012 aveva creato l’illusione che il peggio per questa coltivazione fosse ormai superato, mentre invece si trattava solo di una temporanea regressione dei sintomi dovuta appunto alle condizioni clima-tiche particolarmente calde e quindi avverse allo sviluppo del batterio.

E, inaspettatamente, si è ve-rificato nelle settimane scorse, che in molti impianti, apparente-mente risanati, sono ricomparsi i ben noti sintomi con essudati da diversi punti della pianta:

• essudati dai cancri (foto 1): è questa la situazione più dif-fusa ed interessa le piante già infette da almeno l’anno scor-so sulle quali il patogeno ha originato i cancri attraverso i quali, in condizioni favorevoli, riprende l’attività del batterio

• essudati dalle ferita da potatura (foto 2): anche in questo caso si tratta di piante che già ospitavano il patoge-no e che sui tagli, effettuati abbastanza recentemente e che quindi non hanno avuto la possibilità di cicatrizzarsi, evidenziano questo fenomeno

• essudato da gemme (foto 3): se il fenomeno è limitato a questo organo è probabile che l’infezione sia stata con-tratta nel precedente periodo autunnale nella fase di caduta foglie. In effetti, è proprio dal-la cicatrice lasciata dal piccio-lo che si evidenzia la goccia di essudato. Sovente, comunque, esiste una compresenza dei tre casi nella medesima pianta e di conseguenza ne deriva che l’infezione era già presente l’anno precedente ed in ag-giunta si è avuto un ulteriore insediamento nel periodo che precede la pausa invernale.Resta il fatto che, per quanto

ci è dato di sapere, una situazio-ne con elevato grado infettivo

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Codice Produttore : 02603970043Cod. Iscr. Reg. Nazionale Fornitori CN 0004

Foto 1 – Essudato di cancro

Articolo a cura diGraziano vittone, CReSO

Queste importanti nozioni tecniche sono

scaturite nell’ambito del convegno del 23 aprile,

tenutosi presso il CReSO, a Manta di Saluzzo: gli studi presentati sono stati finanziati grazie

ai fondi di ricerca messi a disposizione dalla fondazione CRT.

Appuntamento al prossimo numero de

Il Coltivatore Cuneese, in cui sarà dedicato un

ulteriore servizio.

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Rame metallo (g/hl) Dose formulato (g-ml/hl) Timing d’ intervento

Ossicloruro tetraramico 38% Ossido di potassio 100 250

500 Dopo la raccolta

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500 10 giorni dal primo intervento

Ossicloruro tetraramico 38% 200 550 Completa caduta foglie

particolare merita l’acibenzolar-s-methyl (Bion 50 wg) che di-mostrerebbe analoga o, in certi casi, anche la migliore efficacia: vanno ancora però chiariti i do-saggi idonei, quale compresso fra selettività ed efficacia, e le epo-che d’impiego. Anche questo pro-dotto, comunque non è in grado di esercitare un’azione curativa sulle piante infette bensì, di sti-molare nella pianta ancora sana o comunque nei primissimi stadi di colonizzazione del batterio, la formazione di sostanze in grado di contrastare la diffusione del patogeno, Proprio per tale ragio-ne, questo prodotto ha ottenuto per il momento un’autorizzazione all’impiego per un periodo di 120 giorni. Mantengono sempre la loro validità le misure preventive di tipo agronomico in particolare

il periodo di potature, la protezio-ne dei tagli, nell’equilibrato stato nutritivo della pianta, e la sanità del materiale vivaistico. A riguar-do di quest’ultimo aspetto si ri-corda che la normativa vigente (DM 7/2/2011) prevede che ogni singolo lotto di piante acquista-to abbia la propria etichetta che ne certifichi la provenienza (ma non esclude la presenza di PSA). Inoltre, è in fase di recepimen-to da parte delle diverse Regioni italiane la decisione europea del 5 dicembre 2012 che prevedrà l’ob-bligo del certificato sanitario per il materiale extra-UE importato in Europa e, come avviene già per le altre specie (melo, pesco ecc), l’obbligo del passaporto per il materiale di provenienza europea che ne attesti la sanità, anche da PSA. n

Foto 2Essudato da taglio di potatura

Foto 3Essudato mieloso da gemma

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La batteriosi dell’actinidia (PSA) è tutt’altro che risolta – precisa il CReSO –. Se l’andamento stagionale 2012, particolar-mente caldo e con scarse precipitazioni, aveva illuso qualche operatore, il risveglio primaverile ci ha riportato alla cruda realtà. Sono comparsi gli inequivocabili sintomi (essudati mielosi bianchi dalle gemme e rossastri dai cordoni) in molti nuovi appezzamenti, a fianco di quelli già estirpati. La malattia si estende anche in aree finora indenni, quali il Cavourese e non solo. Situazioni analoghe si stanno verificando nelle altre regioni dell’Italia settentrionale. In Nuova Zelanda la situazione appare, se possibile, peggiore. La varietà a polpa gialla Hort16A, più sensibile alla malattia, rischia l’estinzione. Gli ettari colpiti dalla PSA sono nell’ordine delle migliaia e la situazione è in continua evoluzione.

Qui in Piemonte non si tratta di una recrudescenza della malattia. Più semplicemente il batterio ha continuato a lavorare per tutto il 2012 in una fase di latenza, pronto a manifestare i sintomi alla prima occasione favorevole. Preoccupa che que-sta progressione avvenga nonostante i frutticoltori non abbiano per niente abbassato la guardia. La profilassi autunnale e invernale è stata eseguita con scrupolo, con gli interventi consigliati dopo la raccolta e in fase di potatura. Il bilancio è pesante. Per dare un’idea, in Piemonte sono stati estirpati oltre 700 ettari di actinidia, la metà dei quali ancora in fase di allevamento. Il piano degli estirpi è stato sostenuto dalla Regione Piemonte, che – prima fra le Regioni italiane – ha messo a disposizione qualcosa come 4 milioni di Euro.

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il succo d’uva di qualità: zero alcol, tutto Gusto e salute

Coldiretti di Cuneo ha svilup-pato un progetto per la pro-duzione e la promozione del

succo d’uva, ottenuto dai vigneti del nostro territorio in collabo-razione con l’ Istituto Enologico Umberto I di Alba.

L’idea è volta a raggiungere alcuni obiettivi, sia per la compe-titività delle imprese e, di conse-guenza per l’economia del nostro territorio, che per promuovere un’alimentazione equilibrata e sana del consumatore, rivolta in particolare ad un pubblico giova-ne. È previsto un incontro di aper-to confronto con le scuole, che si tiene il 30 aprile presso l’Istituto Enologico di Alba per presentare i contenuti di questo progetto e proporre un assaggio del succo d’uva ottenuto dalla vendemmia 2012. Intervengono: renato Parisio, preside I.I.S.S. Umberto I, Federico vacca, presidente Zona Coldiretti Alba, Fabrizio rapallino, responsabile Servi-zio Vitivinicolo Coldiretti Cuneo, romano scagliola, presidente Cantina Vallebelbo.

dove troviamo il succo d’uva?Attualmente il consumo di suc-

chi d’uva non è ancora diffuso ed i prodotti che trovi in commercio provengono sovente da aree lon-tane dalla provincia di Cuneo e dal Piemonte. Alcune aziende di Enoteca Fattoria Amica hanno iniziato a produrre il succo d’uva ed a venderlo direttamente pres-so la loro sede. Telefona o manda una e-mail all’indirizzo che vedi qui sotto e ti sarà indicato l’indi-rizzo delle aziende agricole dove lo puoi trovare, insieme anche ad al-tri prodotti come il vino, la frutta, la carne, la verdura, le confetture ecc. E non dimenticare di comu-nicarci suggerimenti o domande. Siamo a Tua disposizione.

il succo d’uvaIniziare la giornata con un bic-

chiere di succo d’uva a colazione accontenta il palato, ma è un ge-sto che fa soprattutto bene alla salute. Un sorso di succo d’uva lungo la giornata è un ottimo dis-setante, che aggiunge nutrimento equilibrato ed energia.

lo sapevi cheil succo d’uva...

Oltre ad essere buono, contie-ne sostanze “bioattive”, presenti negli acini, alle quali la ricerca scientifica ha attribuito effetti an-tiossidanti, favorevoli sulla salute, in particolare per la riduzione del rischio di malattie dell’invecchia-mento e del cuore?

Che è importante leggere l’eti-chetta, tra l’altro, per vedere da dove proviene – come dobbiamo imparare a fare per ogni altro ali-mento – ma anche per verificare la percentuale di frutta presente nel succo?

Che il succo d’uva delle azien-de Enoteca Fattoria Amica e Piccole Vigne viene ottenuto esclusivamente da uve prodotte, raccolte manualmente e spremute dall’azienda agricola, che colti-va i vigneti dai quali si originano i pregiati e noti vini del territorio di Alba, Dogliani, Langhe, Roero, Saluzzese?

Che non si aggiungono acqua, zucchero o altro e pertanto questo è un succo al 100% d’uva? n

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trasFerimento diritto reimPianto

la reGistraZioneva eFFettUata

A seguito dell’introduzione della nuova modulistica per le cessioni dei diritti di reimpianto vigneti, Coldiretti ha seguito la vicenda con particolare atten-zione, partendo dalla considera-zione che il comportamento da sempre tenuto di non registrare le scritture che hanno ad ogget-to beni soggetti ad Iva, salvo in caso d’uso, fosse assolutamente corretta.

L’Agenzia Entrate, nuovamen-te interpellata dalla Regione, ha risposto ribadendo una prece-dente posizione con cui sostiene l’obbligatorietà della registrazio-ne delle scritture in misura fissa se soggette a Iva o in misura proporzionale negli altri casi.

Considerata la presa di posi-zione dell’Agenzia Entrate e il comportamento tenuto in altre Regioni, la registrazione dovrà essere effettuata.

Oltre alla registrazione e agli oneri in termini di tempi e di co-sti annessi, viene anche richiesta l’autenticazione delle firme sulla

scrittura privata e l’apposizione delle marche da bollo sulle istan-ze. Pertanto, per evitare ritardi o sanzioni le pratiche di cessione dei diritti, fintanto che non sa-ranno chiariti definitivamente i punti di cui sopra dovranno assoggettarsi alle nuove prescri-zioni ed essere sottoposte a re-gistrazione, autenticazione delle firme e marche da bollo.

È ovvio che ogni pratica non urgente è bene rimandarla di qualche giorno. Rivolgetevi agli uffici Coldiretti per ogni appro-fondimento o necessità.

exPort – le Prove alternative non

estendibili al vino Coldiretti Cuneo segue alcune

vertenze aperte dai produttori con l’Agenzia delle Entrate che per la prova di uscita del vino altro non riconosce che il timbro sul DA (per i “piccoli produttori”) della dogana.

Nonostante la recentissima risoluzione N.19/E, del 25 marzo 2013 dell’Agenzia Entrate na-zionale confermi e ribadisca la possibilità di utilizzare mezzi di prova alternativi sia al sistema

elettronico che ai documenti di cui sopra (ammettendo la co-struzione della prova posteriore all’operazione e con documen-ti che possono anche essere il ddt, lettera del trasportatore, ordine del cliente, pagamento della merce), la sede Regiona-le dell’Agenzia Entrate, ritiene che in base all’interpretazione dell’art. 41 comma 1 lettera A del DL 331/93 le prove alternative non siano estendibili ai prodotti soggetti ad accisa, quali il vino.

Coldiretti incontrerà presto l’Agenzia per meglio chiarire la problematica. Per le vendite all’estero vale in ogni caso la raccomandazione di farsi resti-tuire la copia del documento di trasporto timbrato dalla do-gana con il visto d’uscita, onde non incappare in contestazioni sull’esenzione iva, successive alla vendita. n

novità dal servizio vitivinicolo

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“sportello (in) salute”: a servizio del cittadino

pliarsi in altre sedi delle Associazioni di categoria, partner del progetto”.

“L’attenzione per il Sociale – ha puntualizzato Marcello Gatto, pre-sidente Coldiretti Cuneo – è tra le priorità di Coldiretti, che sta at-tuando in sinergia con Enti pubblici e soggetti privati, un percorso con-diviso per essere più vicini ai cittadi-ni, in un momento in cui il presidio del territorio diventa sempre di più un’urgenza, creando una rete vir-tuosa per sopperire alle difficoltà oggettive di chi vive fuori dai centri urbani, in un momento in cui vi sono sempre minori risorse economiche, per offrire servizi utili a tutti i citta-dini”. Per Confartigianato, commen-ta Domenico Massimino, presidente provinciale: “Abbiamo aderito con convinzione al progetto, ritenendo oggi più che mai essenziale da par-te delle associazioni di categoria un impegno efficace anche in campo sanitario”. n

Mercoledì 17 aprile, presso l’Ospedale Montis Regalis di Mondovì, è stato presenta-

to il progetto “Sportello (in) Salute” che vede la collaborazione dell’Asl Cn 1 e Asl Cn 2 con Coldiretti Cuneo e Confartigianato Cuneo. Le due as-sociazioni di categoria metteranno a disposizione sportelli che permet-teranno al cittadino di presentare le pratiche amministrative per ot-tenere prestazioni socio-sanitarie e socio-assistenziali: sarà possibile, in particolare, presentare ed ottenere l’esenzione ticket per reddito per le prestazioni ambulatoriali e per i far-maci e inoltre presentare domande per protesi e ausili per i pazienti di-sabili o non autosufficienti.

“A partire dal 2 maggio, – eviden-zia Giuliana Chiesa, responsabile del progetto – saranno a disposizio-ne dei cittadini dei territori cebano e monregalese i primi servizi. Per quanto riguarda la formazione, in

seguito, saranno attivati corsi sui principali temi di igiene e preven-zione per le attività legate alle as-sociazioni Coldiretti e Confartigia-nato, e altre iniziative su tematiche sociosanitarie, così come è prevista l’attivazione di corsi di educazione sanitaria”.

Nella conferenza di presenta-zione, ha aperto i lavori, Gianni bonelli, direttore generale ASL CN1, a cui sono seguiti gli inter-venti di enrico Ferreri, coordina-tore Distretti Sanitari dell’ASL CN1, domenico massimino, presidente Confartigianato Imprese Cuneo e marcello Gatto, presidente di Col-diretti Cuneo.

“Il progetto “Sportello (in) Salu-te” – ha sottolineato Bonelli – ha l’ambizione di creare una forte si-nergia tra i protagonisti pubblici e privati della provincia di Cuneo con un’esperienza pilota, che si svilup-perà per fasi, con l’obiettivo di am-

Coldiretti, ASL CN 1, ASL CN 2

e Confartigianato collaborano per

garantire servizi Socio-sanitari

ai cittadini. Gli sportelli aprono

il 2 maggio in via sperimentale: per Coldiretti a Ceva

presso l’Ufficio Zona e nei

recapiti di Ormea, Garessio, Saliceto,

Monesiglio e Murazzano, per

Confartigianato a Mondovì

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PROGRAMMAPROGRAMMAPROGRAMMAPROGRAMMA oooooooorrrrrrrreeeeeeee 99999999........3333333300000000

Arrivo dei partecipanti e colazione di benvenuto presso il Chiostro della Cattedrale

oooooooorrrrrrrreeeeeeee 1111111100000000........3333333300000000 S. Messa officiata dal Vescovo di Novara presso la Cattedrale S. Maria Assunta

oooooooorrrrrrrreeeeeeee 1111111122222222........0000000000000000 Saluto dei dirigenti nazionali, regionali e provinciali Coldiretti; a seguire possibilità di visita della Cattedrale e del Battistero

oooooooorrrrrrrreeeeeeee 1111111122222222........3333333300000000 Pranzo presso Novarello****, via D. Graziosi, 1 – Granozzo con Monticello

Quota di partecipazioneQuota di partecipazioneQuota di partecipazioneQuota di partecipazione: : : : €€€€€€€€ 3333333300000000,,,,,,,,0000000000000000 Costo del pullman: Costo del pullman: Costo del pullman: Costo del pullman: €€€€€€€€ 2222222255555555,,,,,,,,0000000000000000 LeLeLeLe adesioni adesioni adesioni adesioni dovranno pervenire entro il dovranno pervenire entro il dovranno pervenire entro il dovranno pervenire entro il 1111111188888888 MMMMMMMMaaaaaaaaggggggggggggggggiiiiiiiioooooooo 22222222000000001111111133333333 aaaagli gli gli gli uffici zona Coldirettiuffici zona Coldirettiuffici zona Coldirettiuffici zona Coldiretti oppure alla Segreteria oppure alla Segreteria oppure alla Segreteria oppure alla Segreteria Provinciale Pensionati 0171.447287Provinciale Pensionati 0171.447287Provinciale Pensionati 0171.447287Provinciale Pensionati 0171.447287....

n La 16a Giornata Regio-nale Pensionati Coldiret-ti si svolgerà a Novara il prossimo 6 giugno 2013. L’appuntamento è sempre occasione per fare il pun-to sull’attività sindacale e sui progetti già in cantiere, che riprenderanno nell’au-tunno, dopo la pausa esti-va. L’arrivo dei partecipanti nel Novarese è previsto alle ore 9.30 con un caffè di benvenuto; seguirà alle ore 10.30 la Santa Messa offi-ciata dal Vescovo di Novara presso la Cattedrale Santa Maria Assunta; la mattina proseguirà con il saluto dei Dirigenti Nazionali e Re-gionali di Coldiretti.Il pranzo si terrà presso il ristorante Novarello im-merso nel verde del co-mune di Granozzo con Monticello, a circa 7 km da Novara. Per informazioni e ade-sioni, potete contattare gli Uffici Zona Coldiretti o la Segreteria Provinciale dell’associazione Pensio-nati Coldiretti al numero 0171.447287.

Giornata reGionale Pensionati Coldiretti

si festeggia giovedì

6 giugno a novara

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n Entro Il 30 gIugno 2013 obblIgo dI attIvazIonE dEll’IndIrIzzo PEC

posta elettronica certificata (pec) oBBliGatoria per le imprese individuali

l’impresa non provvede a rego-larizzarsi, la domanda si intende non presentata.

Cos’è e a cosa serve la PeCLa Posta Elettronica Certifi-

cata è un sistema di “traspor-to” di documenti informati-ci del tutto simile alla posta elettronica “tradizionale”, sul-la quale però sono state ag-giunte le caratteristiche per garantire agli utenti la certez-za del valore legale, dell’invio e della “consegna” dei mes-saggi al destinatario.

Quando lo scambio avviene tra due indirizzi PEC, assume lo

stesso valore legale di una tra-dizionale raccomandata con ri-cevuta di ritorno, ma presenta alcuni vantaggi ulteriori, quali brevi tempi di trasmissione e co-sti ridotti.

Essendo la PEC un mezzo di comunicazione a rilevanza giu-ridica permette di inviare in-formazioni e documenti per via telematica, certificando con va-lore legale, data e ora dell’invio e della ricezione del messaggio e l’integrità del contenuto del-lo stesso, inoltre rende certo e tracciabile l’indirizzo del mit-tente, consente di verificare a chi sia effettivamente intestata

Dopo società e professionisti adesso anche tutte le im-prese individuali iscritte in

CCIAA devono dotarsi obbligato-riamente di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata, depo-sitandolo entro il 30 giugno 2013 presso l’ufficio del Regi-stro delle Imprese competente.

Già dal 1° gennaio scorso le imprese che presentano doman-da di prima iscrizione al Registro delle Imprese sono tenute ad indicare l’indirizzo PEC, in caso contrario l’ufficio sospende la domanda fino ad integrazione della stessa e comunque per 45 giorni: se entro questo termine

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una casella di posta elettronica certificata e permette al mitten-te di dimostrare cosa e quando è stato inviato e notificato dal destinatario.

Per queste sue caratteristiche, è necessario che le cassette di posta siano presidiate con at-tenzione, il rischio è quello che diventino definitivi degli atti che possono incidere sulla sfera pa-trimoniale ed economica del de-stinatario senza che lo stesso ne abbia avuto effettiva conoscen-za. La Posta Elettronica Certifica-ta garantisce la “notifica” quindi il deposito della comunicazione all’indirizzo del ricevente, è in capo a quest’ultimo la responsa-bilità di un controllo puntuale di quanto ricevuto.

A partire dal 1° luglio 2013 tutte le comunicazioni tra im-presa e pubblica amministrazio-ne dovranno essere effettuati esclusivamente tramite PEC.

Gli uffici di Coldiretti – Im-presa Verde Cuneo sono a di-sposizione per tutte le specifi-che informazioni e per attivare, su richiesta, l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata. n

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n Donne Impresa Coldiretti, in quanto parte del Comitato per la promozione dell’Imprenditoria femminile della CCIAA, partecipa al progetto S.V.O.L.T.A. (Superare la violenza attraverso orien-tamento, lavoro, tutela e autonomia), finanziato dalla Regione Piemonte e finalizzato ad aiutare donne vittime di violenza, tramite percorsi di ac-compagnamento e inserimento lavorativo. Il progetto, che vede la collaborazione di diversi enti, tra i quali: l’Associazione Scuole Tecniche San Carlo, il CNOS, il Comune di Cuneo e di Fos-sano, la Provincia di Cuneo, il Consorzio Monviso Solidale, l’associazione Mai + Sole, prevede due mesi dedicati all’orientamento e alla riqualifi-cazione professionale e sei mesi di tirocinio, a partire dal mese di giugno.“Nella nostra provincia - evidenzia Delia Revelli, responsabile Donne Impresa Coldiretti Cuneo - destinatarie del progetto sono 16 donne. Il ti-rocinio può essere svolto con orario part-time, per non meno di 20 ore settimanali. Il periodo di tirocinio riveste una grande importanza: per le donne che vi partecipano è di fondamentale importanza uscire dal contesto familiare/socia-le in cui vivono per confrontarsi con il mondo esterno”.

non sono previsti co-sti a carico dell’azienda che ospiterà il tirocinio, ad esclusio-ne di quelli relativi all’as-s icuraz ione e alla visita del medico a z i e n d a l e , inoltre per le aziende non vi è l’obbligo di assun-zione della persona che effettua il tirocinio. La Regione eroga un incentivo mensile direttamen-te alle destinatarie, che saranno seguite durante tutto il periodo sia dal Servizio di inserimento lavorativo del Consorzio socioassistenziale che sta accompagnando il progetto, sia dagli enti di formazione che hanno curato l’orientamento e la riqualificazione.

Per informazioni, contattare la Segreteria Provinciale Donne Impresa Cuneo al numero tel. 0171.447.280. n

donne impresa Coldiretti partecipa al Progetto s.v.o.l.t.a.

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n SETTORE BIOLOGICO

assaGGia il BioloGico con terramica

Proseguono anche nel mese di maggio le attività di in-contro con i consumatori

organizzate dall’Associazione Produttori Biologici Terramica nell’ambito della Misura 133 del PSR 2007-2013 “Attività di

informazione e promozione ri-guardo ai prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare” al fine di far conoscere i prodot-ti biologici del territorio. Tra gli obiettivi prioritari dell’Associa-zione: la sicurezza alimentare, la tutela dell’ambiente ed il benes-sere degli animali, lo sviluppo e la crescita delle aziende agricole attraverso iniziative di carattere formativo, di promozione e va-lorizzazione.

L’Associazione Terramica www.terramicabio.it si impegna anche in campagne di educazio-ne ed informazione nelle scuo-le attraverso percorsi educativi che permettono di coinvolgere i bambini ed avvicinarli al mondo dell’agricoltura trasmettendo i valori del rispetto dell’ambien-te e di una sana alimentazione. L’occasione per incontrare i con-sumatori si presenterà domenica 12 maggio a Fossano in occasio-ne della manifestazione “Natu-ralmente Expoflora con Gusto” momento che accompagna i visitatori tra i colori e i profumi della primavera cuneese. Cuore pulsante della manifestazio-ne sarà la zona del Foro Boario sede della Bottega di Campagna Amica dove quotidianamente si possono trovare le eccellenze agroalimentari del territorio ri-gorosamente garantite e poste in vendita nel giusto momento

di maturazione seguendo i ritmi della stagionalità. Terramica in collaborazione con la Coopera-tiva Agricola Localmente KmØ proporrà ai visitatori la degu-stazione guidata dei prodot-ti biologici locali. “L’occasione – sottolinea marcello Pelle-grino, responsabile provinciale Terramica – permetterà ai visita-tori, guidati da esperti assaggia-tori, di degustare le eccellenze biologiche cuneesi riscoprendo l’importanza del coinvolgimen-to dei sensi nell’alimentazione. Attenzione verrà dedicata alla lettura dell’etichetta per sapere come riconoscere il prodotto bio locale”. Protagonisti degli sfiziosi abbinamenti saranno i prodotti biologici a kmØ che andranno dalla frutta di stagione ai mieli mono e multiflorali, dai salumi ai formaggi per concludere con un buon bicchiere di vino.

Le degustazioni si svolgeranno domenica 12 maggio presso la Bottega di Campagna Amica.

Al mattino alle ore 11.00 e alle ore 12.00 e al pomeriggio alle ore 16.00 e alle ore 17.00. n

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

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Bando per la creazione di microimprese

n MISURA 312.2 DEL GAL TRADIZIONE DELLE TERRE OCCITANE

to”, che intendano garantire la presenza, nell’ambito del pro-prio assortimento, di prodotti tipici del territorio intesi come prodotti agricoli e di artigianato manifatturiero e agroalimenta-re realizzati da produttori con sede sul territorio del GAL.Ai soggetti ammessi a finanzia-

mento è concesso un contributo in conto capitale fino ad un massi-mo del 40% della spesa ammessa, la spesa minima ammissibile è pari ad e10.000,00 la spesa massima ammissibile è pari ad e90.000,00. Le domande di contributo posso-no essere presentate entro e non oltre il 15/07/2013 alle ore 12.00.

Per i dettagli del bando è possi-bile contattare il GAL Tradizione delle Terre Occitane Via Cap-puccini, 29 – 12023 Caraglio tel. 0171.610325 - fax 0171.817981 e-mail: [email protected] n

Il GAL (Gruppo di Azione Locale) Tradizione delle Terre Occita-ne ha attivato un bando pubbli-

co per la presentazione di doman-de di finanziamento “Creazione di Microimprese”, gli investimenti ammessi a finanziamento devono essere finalizzati all’avviamento di nuove attività imprenditoriali sul territorio del GAL.

Sono beneficiarie del bando, le imprese aventi sede operativa all’interno del territorio del GAL: le microimprese possono costi-tuirsi come imprese individuali, società di persone o società di ca-pitali o cooperative.

Si considera microimpresa l’im-presa che ha meno di 10 occupati e ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.

Sono ammissibili a finanzia-mento i progetti finalizzati alla creazione di nuove attività im-

prenditoriali, nei seguenti settori economici:- ricettività turistica;- somministrazione di alimenti

e bevande, con specifico riferi-mento alle attività di bar e ri-storanti che intendano allestire forme di offerta tipica, propo-nendo ai loro clienti i prodotti e le preparazioni gastronomiche legate alla tradizione locale;

- artigianato agroalimentare e manifatturiero tipico, relati-vamente alle imprese che in-tendono realizzare produzioni manifatturiere e agroalimen-tari tipiche dell’area GAL e che prevedano pertanto l’utilizzo di materie prime e/o di tecniche di lavorazione legate alle tradizio-ni e alla cultura locale;

- commercio al dettaglio, con riguardo agli esercizi di vendi-ta classificati dalle normative vigenti come “esercizi di vicina-

Misura 312,2 del GAL Tradizione delle Terre Occitane

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n DAL PATTO PER LO SVILUPPO L’S.O.S. A DIFESA DELLE INFRASTRUTTURE

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no alla chiusura della linea cuneo-nizza

to dalle infrastrutture”, hanno evidenziato marcello Gatto, presidente pro tempore del Patto, e bruno rivarossa, direttore di Coldiretti Cuneo.

Se poi consideriamo che il completamento della Cuneo-Asti non si è ancora realizzato nono-stante le promesse e gli impegni assunti anche a livello nazionale e che l’aeroporto di Cuneo Leval-digi non ha ancora acquisito la collocazione definitiva nel piano aeroportuale nazionale, ci pare giusto, come rappresentanti del-le imprese cuneesi, chiedere che non si chiudano le infrastrut-ture attualmente in funzione e si completino quelle in fase di realizzazione”. n

I Componenti del Patto per lo Sviluppo lanciano una forte richiesta per difendere le infra-

strutture del territorio: “Vedere chiusi collegamenti strategici, come la linea Cuneo Nizza è fon-te di allarme e viva preoccupazio-ne” – sottolineano i componenti che insieme a Coldiretti costitu-iscono il Patto per lo Sviluppo: Confartigianato, Confagricoltura, Confcommercio e Unione Indu-striali. Da qui, l’istanza alle Istitu-zioni provinciali a tutela di quel-lo che è il motore di sviluppo e crescita del nostro territorio.

“In questi anni di oggettive dif-ficoltà per l’economia provinciale sono necessari segnali di ripresa che debbono arrivare soprattut-

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• Al sistema bancario si chiede di non attuare la stretta creditizia per consentire alle piccole e medie imprese di supe-rare il difficile momento economico.

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Venerdì 5 aprile, presso il Salone d’Onore della Camera di Commercio di Cuneo, è stato presentato ufficialmente il riconoscimento IGP della “Mela Rossa Cuneo”: l’even-

to, in collaborazione con Regione Piemonte e Assortofrutta, è stato occasione per presentare la manifestazione “Fruttinfio-re”, a Lagnasco dal 12 al 14 aprile 2013, che vede la Mela Ros-sa Igp protagonista e la nuova pubblicazione curata dall’ente camerale, “Cuneo frutta e ortaggi”, che promuove e valorizza i prodotti ortofrutticoli della provincia.

Sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio Ferruccio dardanello, l’assessore regionale all’Agricoltu-ra, Claudio sacchetto, il presidente di Assortofrutta, do-menico sacchetto, il sindaco di Lagnasco, ernesto testa e adriano ravera, autore della pubblicazione insieme ad elma schena. La pubblicazione, che ha come eloquente sot-totitolo “Il cuore dell’ortofrutticoltura nella provincia di Cu-neo”, presenta le eccellenze della produzione del territorio. Un viaggio che parte da lontano, dalle origini e dalla storia e che arriva al presente, alle tecniche innovative di coltivazione e alle curiosità, con accorgimenti e ricette della nostra tradi-zione, che esaltano le peculiarità organolettiche dei prodotti ortofrutticoli. n

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precedente campagna del 2011 di circa 20/25 % con differenza a seconda delle aree geografi-

che. Le zone con altimetria più bassa hanno risentito mag-giormente del calo produttivo mentre le zone di media/alta collina hanno mantenuto gli standard produttivi. La campa-gna si è contraddistinta da un andamento climatico che ha ri-chiesto un notevole impegno da parte dei corilicoltori e possiamo affermare che chi ha seguito i consigli forniti dall’Assistenza tecnica ha comunque ottenuto un prodotto di ottima qualità.”

Come è andata la campa-gna nocciole 2012-13 sia in termini di prodotto che eco-nomici?

Cesare Gilli: “Considerati i costanti aumenti dei costi di

Si è conclusa la campagna delle nocciole in un merca-to che si presenta sempre

complesso e difficile anche per via delle troppe importazioni. Affrontiamo la situazione con Cesare Gilli, segretario Zona di Alba e Cortemilia e con mario benotto, tecnico corilicolo di Coldiretti.

Come è andata la campa-gna nocciole 2012-13 sia in termini di prodotto che eco-nomici?

“Tracciando un bilancio quasi a consuntivo della produzione dell’ultimo anno – risponde Be-notto – entrando più nello spe-cifico, la produzione in termini quantitativi è stata inferiore alla

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Cesare Gilli

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promuovere la nocciola iGP Piemonte?

“Da sempre – risponde Gilli – abbiamo ritenuto come Col-diretti che l’IGP come per altro le DOC per le altre produzioni, siano uno strumento che tutela il consumatore, il produttore e il territorio d’origine.Il fatto che i quantitativi di Nocciola Piemon-te IGP certificati siano in co-stante aumento ne rappresenta la conferma. Riteniamo che non si debba più parlare generica-mente di Nocciola, ma poiché

abbiamo ormai a detta di ogni esperto, la migliore nocciola del mondo tutelata e certificata dal disciplinare di produzione oc-corra fare i necessari distinguo. Invece, facendo un parallelo con il vino, il Nebbiolo è uno tra i vi-tigni più diffusi nel mondo, ma se il consumatore vuol cercare il Nebbiolo d’Alba lo deve fare nelle zone di origine dove clima, terra, ambiente e manualità del viticoltore, oltre i controlli della filiera, ne determinano i requisiti qualitativi. Così per la nocciola, una cosa è consumare nocciole, una cosa è consumare Nocciola Piemonte IGP che come eviden-ziato per il vino trova la sua di-stintività nel territorio di origine e nella tradizionalità della colti-vazione”. n

produzione, i prezzi registrati in campagna non sono stati equi e sono lontani dalle aspettative dei corilicoltori. Inoltre le im-portazioni sono in costante au-mento – e più che parlare di un mercato “sleale” è corretto dire che è un mercato che è normato da regole profondamente diver-se, ad esempio mentre in Turchia (primo paese al mondo in ter-mine di produzione) sono con-sentiti l’utilizzo di principi attivi decisamente più impattanti dal punto di vista ambientale, sui nostri territori sono da tempo vietati. Anche dal punto di vista sanitario esistono profonde dif-ferenze, lo dimostra l’iniziativa della Turchia di richiesta dell’in-nalzamento del limite delle afla-tossine accordato dall’Unione Europea nonostante le battaglie fatta da Coldiretti per evitarlo. In effetti la produzione nazio-nale si attesta su livelli molto inferiori alle produzioni turche.”

nonostante l’iGP per la nocciola del Piemonte spes-so il mercato tende a non riconoscere tale certificazio-ne. Cosa si sta facendo per

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Silvio Busca

corilanGa: da piccola cooperativa a importante realtà del territorio

Nel 2010 veniva costituita Corilanga, piccola coo-perativa di produttori di

nocciole, che poi è cresciuta, mantenendo inalterata la propria mission economica: promuovere gli accordi di filiera e dare stru-menti economici ai produttori che intendono operare con la Nocciola Piemonte IGP.

Al presidente silvio busca chiediamo quanti sono oggi i soci della cooperativa e quanti quin-tali di prodotto vengono com-mercializzati.

“I soci della cooperativa ad oggi sono un cinquantina e i quintali commercializzati sono circa 4000 produzione intera-mente certificata IGP per una scelta precisa che la cooperativa ha voluto fare fin dalla sua na-scita. Riteniamo in effetti che per valorizzare a fondo il nostro pro-

dotto dando garanzia al consu-matore, sia strategico agire su un fattore che riteniamo importan-tissimo che è il nostro territorio.”

Corilanga ha scelto la stra-da della filiera corta, quali sono le motivazioni che han-no portato a questa scelta?

“Fin dalla nascita il nostro obiettivo era quello di rivolgersi ai consumatori mettendo la fac-cia dei produttori come garanzia e volevamo offrire un prodotto del quale controllavamo ogni processo di produzione e di fi-liera, evitando in questo modo il frapporsi di altre figure econo-miche tra produzione e vendita. Tracciabilità e rintracciabilità sono per noi gli obiettivi prin-cipali della nostra cooperativa, finalizzato a garantire al con-sumatore la massima qualità e salubrità di prodotto”.

Presidente, Corilanga è particolarmente attenta a produrre nel rispetto dell’am-biente?

“Certamente, Corilanga fin dalla sua nascita ha operato una scelta vincolante per tutti i soci che è stata quella dell’assistenza tecnica obbligatoria, in effetti i tecnici del servizio dell’Assisten-za Tecnica Coldiretti seguono in campo dal risveglio vegetativo, tutte le fasi di produzione per arrivare al magazzino con una corretta cernita e conservazione del prodotto, limitando al mi-nimo gli interventi con principi attivi a seconda delle fitopatie riscontrate in campo. Tali indi-cazioni scaturiscono da attente valutazioni che i tecnici operano periodicamente visitando i noc-cioleti effettuando tutti i moni-toraggi necessari”. n

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Più di 2.000 persone hanno salutato, sabato 6 aprile, l’Agrimercato, nella nuova

sede in Piazza della Costituzio-ne, sotto i portici in Corso Nizza alta, all’altezza dell’imbocco del-la Est-Ovest.

Punto di riferimento per i consumatori del cuneese e dei comuni limitrofi, è aperto il sa-bato mattina, dalle 7,30 fino alle 13,00, con la peculiarità di poter acquistare i prodotti agricoli a KmØ e di stagione direttamente dai produttori agricoli. All’inau-gurazione, molto partecipata, è stato ricordato come è nato il progetto dell’Agrimercato Città di Cuneo: nato dalla collabora-zione tra Coldiretti, impegnata su tutto il territorio nazionale con Campagna Amica a pro-muovere la “Filiera Agricola Ita-liana”, e il Comune di Cuneo, che ha dimostrato una particolare

sensibilità nel promuo-vere la bontà e la ge-nuinità dei prodotti del territorio, l’Agrimerca-to è stato selezionato per far parte di un pro-getto transfrontaliero, “Viaggio tra i prodotti tipici, i gusti e i sapori”, che vede tra gli attori la Provincia di Cuneo, il Conseil Gèneral des Al-pes de Haute Provence e la Camera di Com-mercio di Cuneo.

“Siamo orgogliosi della riu-scita del progetto: si tratta di un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale ed interna-zionale – commentano Piero Perucca e secondo arneo-do, presidente e segretario di Zona Cuneo –. Questa inizia-tiva rappresenta un punto di incontro tra produttore e con-

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Sopra, i dirigenti di Coldiretti insieme ai rappresentanti delle Istituzioni della Provincia e del Comune di Cuneo, della Camera di Commercio e dei Comitati di

Quartiere.

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PRIMA DOPO

imprenditori aGricoli associati a coldiretti a “Ballando le cupole”

blico i prodotti tipici del loro ter-ritorio, quali vino, miele, prodotti caseari, pasta, castagne e pro-dotti ortofrutticoli in generale; particolare risalto è stato dato alla mela grigia renetta di Tor-riana, una qualità di mela molto antica che stanno cercando di riportare sulle nostre tavole. Du-rante la presentazione, il sindaco Colombatto ha posto l’accento sull’importanza per l’economia locale, dell’attività svolta da tut-ta l’imprenditoria agricola, che si dedica al proprio lavoro con grande serietà, professionalità e dedizione. L’imprenditore agri-colo Giacomo ballari, presi-dente Coldiretti della sezione di Barge, ha sottolineato quanto sia fondamentale la presenza di giovani nelle aziende, che por-

tano entusiasmo, innovazione e progetti nel mondo agricolo.

I presidenti Coldiretti delle se-zioni intervenute alla serata, gli imprenditori agricoli e l’ammini-strazione comunale di Barge rin-graziano tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita dell’ini-ziativa. n

Lo scorso martedì 5 marzo, una numerosa rappresentan-za di aderenti alla Coldiretti

delle sezioni di Barge, Crocera e San Martino, composta da circa ottanta imprenditori agrico-li, giovani e meno giovani, ha partecipato alla trasmissione te-levisiva serale “Ballando Le Cu-pole”, trasmessa in diretta su Te-lecupole dagli studi televisivi di Cavallermaggiore. All’iniziativa, hanno partecipato il Segretario di zona della Coldiretti miche-le mellano, il Sindaco di Barge luca Colombatto e l’assessore all’agricoltura del Comune di Barge, manuela Picotto.

Nel corso della trasmissio-ne è stato riservato uno spazio al gruppo, che ha così avuto la possibilità di presentare al pub-

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Fiera delle Terre Rosse, una tre giorni di inizia-tive che hanno come obiettivo la valorizzazione dei sapori e della re-altà produttiva ed artigianale della zona del Roero caratterizzata dal colore rosso delle sue terre argil-lose. Questa zona, che si estende a ridosso tra il Roero e la pro-vincia di Torino, regala prodotti agricoli di assoluta qualità: la Tinca di Ceresole, Asparagi, Carni Bovine, Fragole, Peperoni, Ortag-gi e Miele e una realtà artigia-nale molto vivace di un territo-rio che la Fiera delle Terre Rosse vuole promuovere.

Oltre agli eventi e alle serate enogastronomiche (per info e prenotazioni è necessario pre-

notare ai numeri 349-9395092, Comune di Ceresole d’Alba, e-mail: [email protected]), sabato 8 Giugno nel pomeriggio e domenica 9, tutto il giorno, l’eccellenza delle pro-duzioni alimentari sarà in piazza con le bancarelle dei sapori e del gusto (info e adesioni al numero 0172.574135 – Comune di Cere-sole d’alba).

Sabato pomeriggio apriranno i battenti la rassegna espositiva dei prodotti delle aziende locali

venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 Giugno a Ceresole d’Alba (CN) si

terrà la seconda edizione della

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e dell’eccellenza artigiana del-la Regione Piemonte mentre in piazza Caccia e lungo Via Artuffi sarà proposta l’esposizione delle Macchine agricole e delle attrez-zature per il lavoro e il giardinag-gio. Domenica 9 giugno per tutto il giorno la centrale Via Artuffi, grazie all’impegno del Grup-po Coldiretti di Ceresole d’Alba, ospiterà la “Fattoria Didattica” dell’ azienda agricola Tortalla, che permetterà ai più piccoli di conoscere gli animali presenti nelle cascine delle campagne della nostra Regione, vivendo e partecipando direttamente a momenti di cura degli animali, assistendo e partecipando alla mungitura e alla preparazione del pane. Per quanti lo desidere-ranno, ci sarà anche la possibi-lità di visitare il centro storico a bordo di un calesse trainato dai cavalli.

Per informazioni e adesioni alla Fiera degli espositori contattare: Comune di Ceresole d’Alba: 0172-574135 O 0172-574027 – Cell. 349.6395092; e-mail: [email protected]; web: www.comune.ceresoledal-ba.cn.it. n

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VARI

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n Quattro appuntamenti da non perdere, organizzati in collabora-zione con Campagna Amica Coldi-retti. La quarta domenica di ogni mese, da aprile a luglio, il Castello della Manta offre un’occasione unica per conoscere le eccellenze agricole del cuneese. Quattro po-meriggi alla scoperta delle migliori produzioni del territorio “firmate” Campagna Amica Coldiretti, degu-stando frutta, formaggi, vini, carni e altre squisitezze realizzate da azien-de “speciali”: domenica 28 aprile vini, formaggi, miele e nocciole – domenica 26 maggio “Io scelgo Bio”prodotti freschi e trasformati da agricoltura biologica – dome-nica 30 giugno “Buono2volte” prodotti buoni ed etici da agricol-tura sociale – domenica 28 luglio I Piccoli Frutti: lamponi, fragole e mirtilli.Le aziende di Campagna Amica Cu-neo presenti offriranno ai visitatori gustosi assaggi delle loro produzio-ni. Dalle 14.00 alle 18.00 i visitatori, accompagnati dalle guide del FAI, avranno inoltre l’opportunità di vi-sitare gli splendidi interni della di-mora, famosa per i suoi ampi saloni cinquecenteschi e per gli straordinari affreschi del Salone Baronale, gioiello dell’inizio del Quat-trocento con importanti testimonianze figurati-ve del gotico internazionale.

Per informazioni, Castello della Manta, tel. 0175.87822 – Cuneo.Primo appuntamento: Domenica 28 aprile: con vini, formaggi, miele e nocciole.

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Il buono, il bello,il naturaleQuattro appuntamenti con le eccellenze agricole del territorio

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IVA REGISTRAZIOnE FATTUREPer le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse.Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

sCadenZe aZiendaliIVA ESPORTATORII contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammon-tare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta, il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali re-gistrate entro il mese precedente.

ELEnCHI CLIEnTI E FORnITORI “BLACK LIST”SOGGETTI MEnSILI E TRIMESTRALIInvio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili e tri-mestrali che abbiano effettato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio fiscale in Paesi “black list” re-gistrate o soggette a registrazione rispettivamente nel mese di marzo e nel 1° trimestre 2013.

COMUnICAZIOnE OPERAZIOnI RILEVAnTI AI FInI IVA Entro tale data deve essere trasmessa in via telematica, all’amministrazione finanziaria, la comunicazione, cosiddetto spesometro, delle operazioni rile-vanti ai fini IVA effettuate nel corso dell’anno d’imposta 2012.

n 15 MAGGIOIVA FATTURAZIOnE DIFFERITAA seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di aprile, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fat-tura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè aprile. n

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protette oltre al taglio, deve es-sere sospeso l’esbosco del legna-me fino al 15 giugno per quote fino a 1000 m slm e fino al 15 luglio per quote superiori a 1000 m slm. n

Ai sensi del regolamento fo-restale 8/R le scadenze per il taglio del bosco ceduo

sono le seguenti: 15 aprile per quote fino a 600 m slm; 30 apri-le per quote comprese tra 600 e 1000 m slm; 31 maggio per quote superiori a 1000 m slm.

Il regolamento forestale pre-vede inoltre che le operazioni di concentramento del legname tagliato (operazione con la quale le piante vengono accumulate in spazi vuoti in modo da non osta-colare il ricaccio delle ceppaie e/o non danneggiarle in fase carico ed esbosco del legname) vengano eseguite entro i seguenti periodi: 15 maggio per quote fino a 600 m slm; 30 maggio per quote com-prese tra 600 e 1000 m slm; 30 agosto per quote superiori a 1000 m slm.

Per le aree ricadenti nella rete natura 2000 ( aree SIC o ZPS) le date di scadenza del taglio sono: 31 marzo per quote fino a 1000 m slm; 30 aprile per quote su-periori a 1000 m slm. Nelle aree

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novità – conGedo oBBliGatorio e conGedo facoltativo per il padre

del padre lavoratore dipendente, del “congedo facoltativo”, di uno o due giorni, anche continuativi, è condizionata alla scelta della madre lavoratrice di non fruire di altrettanti giorni del proprio congedo di maternità obbliga-toria.

trattamentoeConomiCo

Il padre lavoratore dipendente ha diritto, per i giorni di conge-do obbligatorio e facoltativo, ad un’indennità giornaliera a carico dell’INPS, pari al 100 per cento della retribuzione.

riCHiestaPer poter usufruire dei giorni

La legge n. 92/2012, recante “Disposizioni in materia di ri-forma del mercato del lavoro

in una prospettiva di crescita”, ha previsto alcuni interventi vol-ti alla promozione di una “cultu-ra di maggiore condivisione dei compiti di cura dei figli all’inter-no della coppia e per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.

Cosa sonoIn particolare la norma isti-

tuisce, per il padre, lavoratore dipendente, un “congedo obbli-gatorio” (un giorno) e un “con-gedo facoltativo”, alternativo al congedo di maternità della ma-dre (due giorni), fruibili entro e

non oltre il quinto mese di vita del figlio (anche se il figlio è ri-coverato). La disciplina si applica agli eventi parto, adozioni e af-fidamenti, avvenuti a partire dal “1° gennaio 2013” e, in via spe-rimentale, verrà mantenuto per gli anni 2013-2015.

Si precisa che il “congedo ob-bligatorio” del padre si configu-ra come un diritto autonomo e pertanto esso è aggiuntivo a quello della madre e spetta co-munque indipendentemente dal diritto della madre al congedo obbligatorio.

Il giorno di “congedo obbli-gatorio” è riconosciuto anche al padre che fruisce del congedo di paternità. La fruizione, da parte

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conosciuti gli assegni per il nu-cleo familiare (ANF).

Gli Uffici del Patronato EPACA di Coldiretti, sono a disposizione per le informazioni in merito. n

di congedo il padre deve comu-nicare in forma scritta al datore di lavoro le date in cui intende fruirne, con un anticipo di alme-no quindici giorni, e ove richiesti in relazione all’evento nascita, sulla base della data presunta del parto.

Si richiama l’attenzione sul fatto che i congedi non possono essere frazionati ad ore.

ComPatibilitÀ Con altre PrestaZioni a sosteGno

del redditoIl congedo obbligatorio per il

padre ed il congedo facoltativo sono fruibili in costanza di rap-porto di lavoro.

In particolare, entrambi i con-gedi possono essere richiesti anche durante il periodo inden-nizzato per indennità di disoc-cupazione (ASpI) e mini ASpI, nel periodo transitorio durante la percezione dell’indennità di mo-bilità e del trattamento di inte-grazione salariale a carico della cassa integrazione guadagni.

Di conseguenza, in tali periodi, analogamente a quanto previsto in materia di congedo di mater-

nità, è prevalente l’indennità per la fruizione dei congedi in argo-mento, rispetto alle altre presta-zioni a sostegno del reddito, che sono, pertanto, incumulabili.

In entrambi i congedi sono ri-

n La Regione Piemonte ha prorogato l’esenzio-ne dalla partecipazione alla spesa sanitaria per motivi di reddito a tutti coloro che, avendo già l’esenzione, non abbiano mutato la loro situazio-ne reddituale. Sono pertanto prorogati dal 31 marzo 2013 al 31 marzo 2014 la validità dei certificati di esenzione per reddito già rilasciati dalle Asl, al fine di evitare disagi agli utenti. Le categorie interessate sono:• codice E01 - cittadini con meno di 6 anni o

più di 65 anni con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro;

• codice E03 - cittadini titolari, o a carico di al-tro soggetto titolare, di assegno (ex pensione) sociale;

• codice E04 - cittadini titolari, o a carico di altro soggetto titolare, di pensione al minimo con più di 60 anni e reddito familiare inferio-

re a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.

Dovranno recarsi alla propria Asl per l’even-tuale rinnovo del certificato, invece, i citta-dini in possesso del certificato di esenzione con il codice E02, soggetti titolari, o a carico di altro soggetto titolare, della condizione di disoccupazione con reddito familiare infe-riore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.Gli uffici EPACA di Coldiretti sono a disposizione per le informazioni in merito.

esenzione ticket: proroga al 31 marzo 2014

154a fiera di san pio38

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3384454071. Il programma è il medesimo per chi inten-de partecipare a piedi.

- ore 20.00 SERATA COUNT-RY con il CHILY ROCCA-FORTESE, con balli e musi-ca country dei DANCE FOR FUN e di DJ Silvano.

• Domenica 5 maggio: tra-dizionale Fiera di San Pio con bancarelle e produttori agricoli, mostra zootecnica con capi bovini, equini, ovini e caprini (non commerciale, su invito). Dimostrazione di ma-scalcia, esposizione di attrezzi agricoli, giri gratuiti su carroz-za e cavalli per bambini. Pres-so il Palaellero, dimostrazione di scultura del legno da parte dell’ASIV Associazione scultori e intagliatori valdostani.- ore 9,00 ESCURSIONE A

CAVALLO con rientro previ-sto ore 12,30.

- ore 10,30 inaugurazione ufficiale

- ore 11,30 celebrazione

Domenica 5 maggio, a Roc-caforte Mondovì, si svolge-rà la 154a Fiera di San Pio

che, come ogni anno, sarà ricca di appuntamenti emozionanti. Il venerdì avrà inizio la festa della durata di 4 giorni che terminerà lunedì 6, per il terzo anno con-secutivo saranno protagonisti anche i cavalli… vi aspettiamo numerosi, non si può perdere un tale appuntamento!

Ecco il programma:• Venerdì 3 maggio:

- ore 21.00 apertura festeg-giamenti con il concerto di musica classica organizzato dal “CONVIVIUM VOCALE” di Roccaforte;

• Sabato 4 maggio: Escursio-ne a cavallo e camminata sui sentieri della Valle Ellero (me-dia difficoltà)- ore 13.45 ritrovo presso il

Palatenda- ore 14.15 partenza per

l’escursione- ore 18.30 rientro- ore 19.30: cena sotto il

Palatenda libera a tutti su prenotazione telefonan-do entro venerdi 3 mag-gio ai seguenti numeri: Danilo 3381929484, Da-rio 3204486540, Guma 3479907343. Chi fosse sen-za cavallo e volesse parte-cipare alla escursione può rivolgersi al centro equestre “La Canunia” di Lurisia tel.

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messa solenne di Sant’Eli-gio, a seguire benedizione dei camion e sfilata per le vie del concentrico.

- ore 12,30 pranzo con “trip-pe” e non solo…

- ore 14,30 inizio IL CAVAL-LO: UN AMICO AFFIDABILE – dimostrazione di cavalli da tiro, emozionante dimo-strazione di Manegevolez-za a cura del bIanCIotto tEaM, presentazione razze;

- ore 20.00 cena- ore 21.00 concerto coro

valdostano.• Lunedì 6 maggio: Tradiziona-

le Fiera con bancarelle, giochi per bambini e Nutella Party.

Per tutta la durata della Fiera nella “CRUSA” esposizione delle opere di Annalisa Bertaina “Re-alismo con la china” e delle scul-ture in pietra di Luciani Moran-do di Verres (AO). n

È nato UnnUovo CirColo

a CaraGlio:Gli avventUrieri

il Presidente è sonny Crocetta

per info 3291231403

APPUNTAMENTI APRILE-MAGGIO• 21 aprile: Passeggiata all’Oasi di Sant’Albano

organizzata dal Circolo di Bombonina partenza ore 9,30 da Cascina “La Paschiera” a Bombonina Bassa rientro previsto per le 18.00 circa, pranzo al sacco. Per info: silvio 3382542192;

• 12 maggio: Passeggiata sulle colline da Caraglio a Dronero:- ritrovo ore 9.00 presso il Filatoio Rosso di

Caraglio (da Ivo): ore 9,30 partenza, ore 11.30 aperitivo a Montemale ore 12,30 pranzo a San Nicolao a Dronero ore 14,30 partenza verso Montemale con sosta per digestivo per poi proseguire la passeggiata sui sentieri di Val Grana e Bottonasco organizzata da ivo 3356874008 e maurizio 3804555005 in collaborazione con il Circolo di Bernezzo;

• 19 maggio: Raduno al Cascinale a San Rocco di Bernezzo organizzato dal nuovo Circolo di Caraglio: “Gli Avventurieri”. Per info sonny 3291231403;

• 26 maggio Raduno con intrattenimenti e dimostrazioni equesti al “Crazy Horse” a San Giovanni Govoni: Per info telefonare a silvana Cora 3343630281.

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