il contributo italiano alle maxi privatizzazioni russe · aiutare le imprese russe a produrre...

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Sicilia-Russia: vola l’export (+43%) ad alto contenuto tecnologico S i è tenuta il 22 aprile scorso a Catania, nei suggestivi interni dello storico Palazzo Biscari, l’Ottava edizione del Business Forum italo-russo, l’appuntamento organizzato nella città siciliana dall’Associazione Conoscere Eurasia, dall’Agenzia Roscongress e dal Forum Economico internazionale di San Pietroburgo per rilanciare la cooperazione tra l’Italia e la Federazione Russa, a partire dalle relazioni commerciali. Sotto i riflettori dei numerosi interlocutori e partecipanti del Forum si sono trovati i rapporti economici e commerciali tra la Sicilia e la Russia. Nel 2015 l’interscambio commerciale bilaterale è stato pari a oltre due miliardi di euro, mentre la voce “export” è aumentata a differenza del trend nazionale in netta diminuzione. Turismo, imprese innovative e economia agricola, questi sono stati i temi chiave dell’incontro organizzato in collaborazione con il gruppo Intesa Sanpaolo e Banca Intesa Russia. Il contributo italiano alle maxi privatizzazioni russe Banca Intesa Russia parteciperà all’imminente privatizzazione dei maggiori gruppi industriali russi, annunciata lo scorso gennaio dal leader russo, Vladimir Putin. Il presidente di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico ha dichiarato però che per il momento non possono essere svelate le informazioni di quali società si tratti. Banca Intesa Russia è l’istituto di credito leader per il sostegno finanziario delle imprese russe. N. 263 - 5 MAGGIO 2016 La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia e della CSI. p. 10 Investimenti e collaborazioni industriali. p. 12 Proposte commerciali. p. 13 Le fiere internazionali in Russia e nella CSI. p. 14 Il Cremlino intende rendere più rigidi i criteri delle merci importate, il cui acquisto dovrà soddisfare esigenze degli enti statali. p.6 Nella città industriale russa di Cheljabinsk (Urali) è stato inaugurato il 25 aprile scorso alla presenza del premier, Dmitrij Medvedev, lo stabilimento di pompe petrolifere di “Termomeccanica Pompe - Transneft - Konar”. p.7 continua a pagina 2 servizio a pagina 4

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Sicilia-Russia: vola l’export (+43%) ad alto contenuto tecnologico

S i è tenuta il 22 aprile scorso a Catania, nei suggestivi interni dello storico Palazzo Biscari,

l’Ottava edizione del Business Forum i t a l o - r u s so , l ’ ap p unt amento organizzato nella città siciliana dall’Associazione Conoscere Eurasia, dall’Agenzia Roscongress e dal Forum Economico internazionale di San Pietroburgo per rilanciare la cooperazione tra l’Italia e la Federazione Russa, a partire dalle relazioni commerciali. Sotto i riflettori dei numerosi interlocutori e partecipanti del Forum

si sono trovati i rapporti economici e commerciali tra la Sicilia e la Russia. Nel 2015 l’interscambio commerciale bilaterale è stato pari a oltre due miliardi di euro, mentre la voce “export” è aumentata a differenza del trend nazionale in netta diminuzione. Turismo, imprese innovative e economia agricola, questi sono stati i temi chiave dell’incontro organizzato in collaborazione con il gruppo Intesa Sanpaolo e Banca Intesa Russia.

Il contributo italiano alle maxi privatizzazioni russe Banca Intesa Russia parteciperà all’imminente privatizzazione dei maggiori gruppi industriali russi, annunciata lo scorso gennaio dal leader russo, Vladimir Putin. Il presidente di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico ha dichiarato però

che per il momento non possono essere svelate le informazioni di quali società si tratti. Banca Intesa Russia è l’istituto di credito leader per il sostegno finanziario delle imprese russe.

N. 263 - 5 MAGGIO 2016

La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia e della CSI.

p. 10

Investimenti e collaborazioni industriali.

p. 12

Proposte commerciali. p. 13

Le fiere internazionali in Russia e nella CSI.

p. 14

Il Cremlino intende rendere più rigidi i criteri delle merci importate, il cui acquisto dovrà soddisfare esigenze degli enti statali.

p.6

Nella città industriale russa di Cheljabinsk (Urali) è stato inaugurato il 25 aprile scorso alla presenza del premier, Dmitr i j Medvedev, lo stabi l imento di pompe p e t r o l i f e r e d i “Termomeccanica Pompe - Transneft - Konar”.

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“Oggi, a Catania, la Sicilia dimostra che l’innovazione deve e può fare da propulsore alle relazioni economiche con Mosca. Da qui bisogna ripartire per aggirare l’ostacolo delle sanzioni e proseguire sulla strada della cooperazione”. Lo ha dichiarato in apertura dell’Ottavo Business Forum italo- r u s s o , i l p r e s i d e n t e dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico. “Le esportazioni della Sicilia verso la Russia – ha dichiarato Fallico – hanno raggiunto nel 2015 più di 25 milioni di euro, registrando un +43% rispetto all’anno precedente. Un dato in controtendenza sulla media nazionale, che vede le vendite italiane verso la Federazione Russa ridursi del 25,2%. Nonostante un regime delle sanzioni e delle contro sanzioni, che ha bruciato il 32% delle esportazioni di alimentari e ha praticamente azzerato le vendite in Russia dei prodotti dell’agricoltura regionale, la S ic i l i a ha saputo f are

dell’eccellenza una via d’uscita e dell’innovazione una chiave d’accesso, facendo leva sulle

straordinarie performance di comparti ad alto contenuto tecnologico”. Stando ai dati elaborati dall’Associazione Conoscere Eurasia su base Istat, infatti, nel 2015 sono stati i settori dell’elettronica e dei macchinari da lavorazione a fare da traino all’export siciliano verso la Russia. Mentre questi ultimi

hanno registrato un incremento delle vendite nella Federazione di 1,84 volte, il commercio di computer, di apparecchi elettronici di vario tipo e di sofisticati prodotti ottici “Made in Sicily” ha ottenuto dal mercato russo un ricavo superiore ai 5,4 milioni di euro, contro i 66 mila euro dell’anno precedente. Va molto bene anche il complesso dell’industria manifatturiera (a un soffio da quota 25 milioni di export e in aumento del 45% sul 2014), e i mezzi di trasporto, con un tasso di crescita delle vendite in Russia di 4,43 volte. A pesare sul segno in negativo dell’interscambio (-45%) è i n v e c e l a c o n t r a z i o n e dell’import siciliano dalla Federazione, sceso del 45,3%. In particolare l’acquisto di prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere dalla Russia si è ridotto di oltre 800 milioni di euro (-39%), mentre l’import siciliano dalla Russia dei derivati petroliferi ha registrato nel 2015 una contrazione pari al 55 per cento.

dalla prima pagina

Catania 11.763.895,00

Palermo 7.421.129,00

Trapani 2.689.954,00

Messina 1.272.629,00

Agrigento 814.771,00

Siracusa 531.361,00

Ragusa 319.137,00

Enna 180.684,00

Caltanissetta 6.970,00

Fonte: Elaborazione Conoscere Eurasia su dati IStat

Serghej Razov, Ambasciatore della Russia a Roma: con l’Italia dialogo importante a San Pietroburgo

Per l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Serghej Razov “c’è ancora un clima internazionale non molto favorevole alla Russia”. “Tutte le crisi finiscono prima o poi, meglio prima che poi”, ha sottolineato Razov, secondo cui “le sanzioni e le controsanzioni si sono rivelate un’arma a doppio taglio”. Ciononostante nell’ultimo anno ci sono state molte occasioni di dialogo tra Italia e Russia: “A partire dalla presenza coraggiosa – l’unica –

del ministro Gentiloni alla nostra ricorrenza sui 70 anni dalla fine Seconda Guerra mondiale, dalla visita del premier, Matteo Renzi, a Mosca e infine a quella del presidente russo, Vladimir Putin all’Expo di Milano”. Ora il Forum economico di San Pietroburgo sarà una grande occasione per consolidare i rapporti bilaterali italo-russi: “Ci aspettiamo – ha dichiarato Razov - una importante delegazione italiana, guidata dal

premier Renzi”. Secondo l’Ambasciatore russo i rapporti commerciali tra i due Paesi potranno ripartire in primo luogo grazie allo sviluppo del turismo e dell’agricoltura, f o r t e m e n t e p e n a l i z z a t a dall’embargo: “Nel 2015 – ha sottolineato Razov – il turismo russo in Italia è diminuito del 40-50%, ma le potenzialità sono notevoli grazie anche ai 3-4 milioni di turisti che quest’anno, per i noti motivi, non s o g g i o r n e r a n n o n e l l e

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destinazioni della Turchia e dell’Egitto. L’Italia ne deve approfittare – ha dichiarato l’Ambasciatore russo – anche con un’offerta più adeguata alla domanda, in particolare con pacchetti più competitivi pensati per la classe media dei russi”.

Per l’ambasciatore anche in agricoltura le prospettive commerciali bilaterali sono notevoli: “Nel corso dell’ultima visita del ministro Martina in Russia abbiamo consegnato 29 progetti di collaborazione in materia di agroindustria. Siamo

in attesa di ricevere dal ministero – ancora non lo ha fatto ma lo farà – indicazione sui progetti da realizzare insieme. L’obiettivo – ha concluso Razov – è rilanciare la cooperazione bilaterale nel settore agroindustriale”.

Giuseppe Castiglione (Mipaaf): Italia-Russia, con embargo cresciuto anche italian sounding. Positiva la collaborazione tra i due Governi

“Il superamento delle sanzioni determinerà il rilancio dei rapporti commerciali con la Federazione Russa. Nel 2013 l ’ interscambio italo - russo nell’agroalimentare era pari a quasi 500 milioni di euro, oggi è sceso a 250 milioni: è un crollo più che significativo. Ma pur in questa fase di sofferenza la collaborazione tra i governi dei nostri Paesi è rimasta positiva”. Lo ha detto il sottosegretario del ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione, intervenuto all’Ottavo business forum italo-russo di Catania. “Il regime di sanzioni e di embargo – ha detto Castiglione – ha prodotto un doppio danno: ha bloccato le esportazioni e ha agevolato l’italian sounding. Tutti prodotti che ricordano quelli italiani sono andati a colmare il vuoto sugli scaffali prima riservati al Made in Italy. Un “Made in Italy” che può diventare anche “Made with I t a l y” esportando ne l la Federazione Russa esperienza, know how e capacità di investire in sviluppo e ricerca. Mosca sta vivendo un problema di sottoproduzione: l’Italia può aiutare le imprese russe a produrre meglio, in sicurezza e in qual ità. Nel settore fitosanitario, in particolare, abbiamo le competenze scientifiche per orientarci sui

mercat i internazional i e trasferire conoscenze su questi mercati, primo fra tutti quello della Federazione. Il recente accordo che il Mipaaf ha firmato con Intesa Sanpaolo – ha detto il sottosegretario – metterà a disposizione circa sei miliardi nei prossimi anni anche per rafforzare la capacità di internazionalizzazione delle nostre imprese”. Attualmente la presenza delle imprese italiane in Russia è notevole: da San Pietroburgo all’Estremo Oriente sono presenti circa 400 società e 70 s t ab i l im en t i i n d u s t r i a l i . “Tecnologia e know how italiane – ha concluso il

sottosegretario – sono state trasferite, ad esempio, al settore della zootecnica, alla sua p iat taforma d is t r ibut iva . Poss iamo indubb iamente aiutare le imprese russe a meglio qualificarsi, a produrre di più e continuare a migliorare i rapporti tra i due Paesi”. Infine due gli appuntamenti che sono stat i r icordat i da Castiglione: il Forum Economico di San Pietroburgo e quello sulla cooperaz ione i t a lo - russa previsto per il mese di ottobre.

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L’Italia all’avanguardia delle nuove maxi privatizzazioni in Russia

Banca Intesa Russia parteciperà all’imminente privatizzazione dei maggiori gruppi industriali russi, annunciata lo scorso gennaio dal leader russo, Vladimir Putin. Lo ha dichiarato il presidente di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico: “Non posso svelare di quali società si t r a t t i . È u n s e g r e t o professionale”, ha dichiarato il professor Fallico ai media russi. Inoltre, secondo le informazioni diffuse dal Cremlino, a richiedere la partecipazione alle privatizzazioni delle imprese statali russe sono state due banche americane e sei banche europee: J.P. Morgan Bank International, Citigroup Global Markets, Barclays Capital, Deutsche Bank, Raiffeisen Investment, Credit Suisse (Mosca), UBS e Unicredit Securities. “Per il momento cinque banche hanno fatto richiesta per prendere parte al processo di privatizzazione delle imprese statali russe”, aveva dichiarato il vice ministro dello Sviluppo Economico, Nikolaj Podguzov, aggiungendo che tra queste vi sono sia banche americane che europee, senza specificarne tuttavia il nome. Secondo il vice ministro, le suddette banche potrebbero cooperare con gli istituti di credito già in possesso di un mandato. Alla fine di marzo, Nikolaj Podguzov ha dichiarato che il numero delle banche estere a fare richiesta sarebbe salito a dieci. Le fonti dei media russi, in contatto con le organizzazioni

di privatizzazione, hanno fatto sapere che sarebbero otto gli istituti di credito. La decisione di vendere, durante quest’anno, le quote di cinque grandi imprese pubbliche – Rosneft, Bashneft, VTB, Alrosa e Sovkomflot – è stata annunciata dal presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso a gennaio del 2016. In base alle valutazioni del ministro dello Sviluppo Economico, Aleksej Uljukaev, la privatizzazione delle grandi imprese potrebbe fruttare alle casse dello Stato

russo almeno 800 miliardi di rubli. Durante una conferenza stampa presso il ministero dello Sviluppo Economico è stato confermato l’interesse di Credit Suisse (Mosca), UBS, Citigroup Global Markets, Raiffeisen Inves tment e Un ic r ed i t Securities. All’inizio di aprile, il ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato i risultati della selezione degli istituti di credito che si occuperanno delle maggior i t ransaz ion i d i privatizzazione. La vendita delle

azioni di Bashneft è stata affidata a VTB Capital, quella di Alrosa a Sberbank CIB, quella di VTB a Reinassance Capital. L’elenco finale dovrà essere approvato dal Governo. “L’elenco finale delle persone g i u r i d i c h e c h e s i preoccuperanno, a nome della Federazione Russa, di vendere i beni statali privatizzati e/o di definire le funzioni del venditore sarà deciso dal Governo della Federazione Russa e verrà reso noto solo dopo l’emissione delle disposizioni governative della Federazione Russa”, come dichiarato alla Conferenza stampa del ministero dello Sviluppo Economico. In quella sede si è reso noto, inoltre, che i consulenti prescelti potranno anche attirare le organizzazioni per l’acquisto delle proprietà statali in vendita. L’interesse da parte di banche estere, dicono gli esperti, è important iss imo. I l capo economista della Banca di Sviluppo Eurasiatica, Jaroslav Lisovol ik, r it iene che il coinvolgimento di banche occidentali, tra cui americane, consentirà di ampliare il contingente degli investitori, anche istituzionali. Mo l t i an a l i s t i r u s s i e i n t e r n a z i o n a l i h a n n o sottolineato che il premio per la partecipazione dipenderà dal grado di quest’ultima, ossia da l la percentua le de l le transazioni di privatizzazione. Banca Intesa è la sussidiaria russa del gruppo Intesa Sanpaolo, leader in Italia e uno dei maggiori gruppi bancari

Il presidente russo,

Vladimir Putin:

“Nel 2016 saranno

cedute ai privati quote di

alcuni maggiori gruppi

industriali, tra cui

Rosneft, Bashneft, VTB,

Alrosa e Sovkomflot”.

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dell’eurozona. Intesa Sanpalo possiede il 100% delle azioni di Banca Intesa, un istituto di credito universale che offre una gamma completa di prodotti e sevizi bancari ai clienti privati e alle aziende. Per molti anni la principale attività della banca è stata il finanziamento delle piccole e medie imprese del Paese. Anche oggi Banca Intesa conserva la sua posizione di leader nel mercato russo del credito alle piccole e medie imprese, collocandosi intorno al quinto posto fra le banche del Paese per il volume di credito erogato alle PMI. Assieme al finanziamento delle piccole e medie imprese, la Banca ha da alcuni anni sviluppato un qualificato centro di competenze per l’assistenza alla clientela Corporate, alla quale propone una gamma c o m p l e t a d i s o l u z i o n i commerciali e finanziarie. G r az i e a l l a e s p e r i enz a internazionale del gruppo Intesa Sanpaolo, Banca Intesa coopera con le più grandi aziende e banche russe ed internazionali operanti in Russia, assicurando loro servizi di Investment Banking, compresi advisory, M&A, Primary Markets. Nel più recente rating della

rivista Forbes, Banca Intesa Russia è entrata nel top-5 delle banche più sicure, solide e affidabili della Federazione Russa. Il rating è stato elaborato in base alle analisi dei principali indicatori finanziari delle cento maggiori banche russe. Inoltre il rating di Forbes tiene conto delle valutazioni correnti delle principali Agenzie internazionali di rating. “Nella situazione economica attuale l’affidabilità di una banca diventa uno dei fattori determinanti. Apprezziamo il fatto che il nostro lavoro accurato nel 2015 abbia ricevuto una valutazione così elevata da parte della rivista Fo rbes . Ne l l a ga r anz ia dell’aff idabilità un ruolo importante riviene dal fatto che Banca Intesa Russia è una controllata del gruppo Intesa Sanpaolo, uno dei più importanti gruppi bancari nella zona euro, il quale ha alle spalle più di 400 anni di storia”, ha detto Oleg Dzhus, Membro del M a n a g e m e n t B o a r d , Responsabile della Tesoreria di Banca Intesa Russia. Banca Intesa è protagonista del dialogo economico italo-russo. La Banca accompagna progetti commerciali e d’investimento

promossi da aziende italiane in Russia e da aziende russe operanti in Italia. In Russia, che rappresenta uno dei mercati emergenti più grandi al mondo, i v an t ag g i c o m p e t i t i v i dell’economia italiana sono ampiamente richiesti. Una ampia gamma di prodotti e servizi per i clienti privati, con unità di consulenza specializzate per la clientela internazionale e VIP, completa perfettamente la ricca offerta di Banca Intesa. Fornire un’assistenza qualificata in questo settore rappresenta una delle priorità chiave dell’attività della Banca. Banca Intesa è anche una delle banche russe con più forte presenza a livello regionale. Dispone di una propria rete territoriale composta da più di 50 filiali e sportelli che si estendono in 25 regioni della Russia da Kaliningrad a Vladivostok. Agenzie di Banca Intesa operano in tutte le più grandi città russe sul territorio dei Distretti Federali del Centro, del Nord Ovest, degli Urali, della Siberia, del Sud e dell’Estremo Oriente.

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E ntro giugno del 2016, il ministero dello Sviluppo Economico, il Ministro

dell’Industria e del Commercio e il Servizio Federale Anti-monopolio dovranno stabilire i criteri delle merci importate, il cui acquisto per soddisfare esigenze statali potrebbe essere limitato. Entro il mese di agosto del 2016, bisognerà rivedere le liste pubblicate in precedenza. L’ordinanza è stata disposta dal premier Dmitrij Medvedev al termine della riunione sugli acquisti statali. Le restrizioni sugli acquisti statali delle merci importate erano state introdotte a gennaio 2014, coinvolgendo la produzione per l’industria della difesa e per l’industria meccanica. Inoltre, era stata ridotta la lista degli articoli medici, dei medicinali e dei software consentiti all’acquisto statale. Il divieto ha colpito in tutto circa 420 tipi di merci. La guerra commerciale tra Russia, Stati Uniti ed UE ha stimolato lo sviluppo della produzione russa, pertanto il Ministro dell’Industria e del Commercio è intervenuto a favore di un ampliamento delle restrizioni. A marzo il Ministero ha proposto di aggiungere altre 70 posizioni alla lista delle merci estere di tipo meccanico non consentite all’acquisto statale. Tra queste si annoverano m o t o r i , m a c c h i n e d a costruzione e prodotti di ingegneria pesante. Inoltre, da n o n m o l t o s i d i s cu t e l’eventualità di ampliare anche la lista dei medicinali che non

potranno essere acquistati con denaro pubblico. Dal canto suo, invece, il ministero dello Svi luppo Economico ha proposto di abolire gradualmente tali restrizioni. In primo luogo perché i prezzi dei contratti statali, per via della politica di sostituzione delle importazioni, sono aumentati in media del 40 per cento. Ad annunciarlo, a febbraio 2016, è stato il vice ministro dell’economia, Evgenij Elin, secondo il quale le misure protezionistiche illimitate nel t e m p o i n e v i t a b i l m e n t e condurranno ad una minore qualità dei prodotti. Il rincaro dei prezzi equivale alle spese che lo stato deve sostenere per supportare i produt tor i nazionali, ha spiegato Elin, ma tale supporto non deve durare in eterno, col tempo bisogna ammorbidire il regime e in seguito rinunciare del tutto alle restrizioni. Le restrizioni sulla reperibilità riducono la concorrenza e provocano un aumento dei prezzi. E’ necessario lasciare delle restrizioni solo per l’acquisto di merci per la difesa dello stato e medicinali. La sostituzione delle importazioni, per il momento, non ha raggiunto il suo scopo, come testimonia la relazione sul clima degli affari nelle imprese russe, emessa dal Centro di ricerca della High School of Economics d i M os c a : l e az i end e manifatturiere a marzo 2016 erano il 62%: l’indicatore è a questo livello quasi da un anno

e mezzo e non dà cenni di crescita. D’altra parte 2 anni non bastano, ce ne vogliono almeno 3 o 4 e in condizioni di stabilità finanziaria, affermano gli autori dell’indagine. Se l’economia crolla e vigono restrizioni al bilancio federale e ai bilanci delle imprese, si dovranno aggiungere ancora 1-2 anni. Dall’altro lato, per il settore delle macchine utensili, le restrizioni all’import hanno già garantito un enorme sostegno, ha annunc ia to Se rghe j N e d o r o s l e v , m e m b r o dell’Unione degli ingegneri meccanici. Imporre del le restr iz ioni sull ’acquisto delle merci importate è possibile, ma sulla base degli interessi di sicurezza nazionale. Tali restrizioni dovrebbero includere solo le merci, la cui importazione in Russia può essere sospesa: medicinali, prodotti alimentari di base e per la difesa. Un ulteriore criterio per le restrizioni alle importazioni è il sostegno ai nuovi produttori nazionali. Ma molti esperti ritengono che per sostenere i produttori russi sarebbe meglio non limitare gli acquisti di merci importate per il fabbisogno statale, ma finanziare o stabilire delle misure tariffarie che apporterebbero benefici al bilancio nel rispetto delle norme dell’OMC (un esempio è il riciclaggio di auto importate).

Il Cremlino rivedrà il sistema di sostituzione delle importazioni

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Nella città industriale russa di Cheljabinsk (Urali) è stato inaugurato il 25 aprile scorso alla presenza del premier, Dmit r i j Medvedev, lo s t ab i l imento d i pompe petrolifere di “Termomeccanica Pompe - Transneft - Konar”. Termomeccanica Pompe è il partner tecnologico che, oltre a fo rn i r e una par t e de l finanziamento, ha progettato lo stabilimento, la cui realizzazione è costata complessivamente circa 50 milioni di euro. “Si tratta di un perfetto esempio di come l’Italia può contribuire al processo di m o d e r n i z z a z i o n e e diversificazione dell’economia r u s s a ” , h a d i c h i a r a t o l’Ambasciatore d’Italia in Russia, Cesare Ragaglini. “Le nostre aziende intendono mettere a disposizione le più moderne tecnologie e il know how sviluppati in Italia, con risultati positivi per entrambe le economie, grazie alla loro c o m p l e m e n t a r i e t à ” , h a sottolineato il capo della Missione diplomatica italiana in Russia. Alla cerimonia sono intervenuti anche il presidente di Transneft, Nikolaj Tokarev, il Governatore di Cheljabinsk, Boris Dubrovskij, nonché il presidente di Termomeccanica Pompe, Enzo Papi, e l’Amministratore Delegato, Edoardo Garibotti. La Regione di Cheljabinsk rappresenta una delle più importanti aree produttive della Federazione Russa, dove la

presenza industriale italiana è più sviluppata. L’investimento di Termomeccanica Pompe si aggiunge a quelli fatti negli scorsi anni da Cimolai (sempre in JV con Konar), Cividale Group, Iveco e altri.

Le collezioni uomo e donna della linea Giorgio Armani per la stagione autunno-inverno 2016-17 hanno sfilato, insieme, davanti a una platea di 480 tra celebrity, “socialite” e autorità russe. Re Giorgio, infatti, ha scelto di tornare a Mosca dopo un’assenza lunga sette anni. Lo ha fatto per “coccolare” la clientela russa, alle prese con un cambio sfavorevole e l’onda lunga di una crisi geopolitica ed e c o n o m i c a c h e h a pesantemente colpito l’ex Urss, ma è da sempre affezionata al lusso e alla moda made in Italy. I russi, fino al 2014 i primi clienti extra Ue per i negozi dei

marchi della moda e del lusso in città come Milano, Roma, Firenze e Venezia, sono stati infatti costretti a viaggiare meno, ma continuano a comprare a Mosca e in altre città. Accanto alle collezioni invernali, che avevano già sfilato a Milano durante le settimane della moda dell’uomo e della donna, a gennaio e a febbraio 2016, a Mosca Armani ha presentato il libro Giorgio Armani, pubblicato nello scorso settembre da Rizzoli New York, nel quale lo s t i l i s t a e impr en d i t o r e ricostruisce i passi chiave della sua carriera. Luogo del book signing è stata la boutique della maison in Tretjakovskij Proezd. Lo store, inaugurato a marzo 2015, si estende su 500 metri ,distribuiti su tre piani. «Sono felice di essere tornato a Mosca dopo tanti anni. La R u s s i a è u n m e r c a t o fondamentale, con clienti

Sempre più capillare la presenza economica italiana nelle regioni russe

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speciali che accolgono da sempre il mio messaggio di stile e di lifestyle con grande entusiasmo – ha commentato Armani –. Per questo ho voluto creare un evento speciale, nel quale ho presentato le mie ultime collezioni e il mio libro, che è la summa per immagini della mia estetica». Giorgio Armani è da sempre considerato l’ambasciatore dello stile italiano nel mondo e in 40 anni ha costruito un gruppo che, insieme a Prada e Calzedonia, è l’unico in Italia a superare i 2 miliardi di fatturato: nel 2015 i ricavi sono cresciuti del 3,7% a 2,635 miliardi.

La missione – alla quale hanno partecipato, oltre all’ICE-Agenzia per la promozione a l l ’ e s t e r o e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e alla Camera di Commercio italo-russa, 20 aziende italiane specializzate in diversi settori (tra cui spiccano l ’ h i - t e c h , i l c h i m i c o -f a r m a c e u t i c o e l a trasformazione alimentare) – ha avuto come obiettivo quello di porre le basi per una maggiore presenza dell’Italia nella regione di Novosibirsk sotto il profilo degli investimenti e della creazione di joint-venture con partner locali. La prima tappa della visita è s t a t a l ’ i n c o n t r o dell’Ambasciatore d’Italia in Russia, Cesare Ragaglini, con il Governatore della Regione, Vladimir Gorodetskij, per fare il punto sulla collaborazione tra l’Italia e l’Oblast (la regione) di Novosibirsk e sulle prospettive di un suo ampliamento e di rafforzamento dopo l’incontro avuto a Mosca nel novembre scorso. Al centro del colloquio, le g r a n d i o p p o r t u n i t à d i investimento nella Regione, non

ancora pienamente sfruttate (il t r ienn io 2013 -2015 ha registrato un calo dell’import dal l ’ I ta l ia che s’ intende recuperare), le quali sono state approfondite nel Business Forum inaugurato dopo l’incontro. Con 20 imprese italiane e 85 russe e oltre 100 incontri B2B realizzati, il forum ha offerto una piattaforma molto utile per avviare contatti in vista di futuri investimenti. C o s t r u z i o n i , c h i m i c o -farmaceutico, arredamento e agro-business i settori che appaiono più promettenti, grazie anche all’esistenza nella Regione di parchi industriali (tra c u i i l T e k h n o p a r k d i Akademgorodok, incubatore d’impresa, che la delegazione italiana ha visitato durante la missione), tecnico-medicali e bio-parchi e di un Expo Center. Nel corso del forum i rappresentanti della regione di Novosibirsk hanno presentato i meccanismi di sostegno statale - sostegno al credito, garanzie statali, agevolazioni fiscali - e le infrastrutture dei trasporti esistenti (che la pongono al centro tra i mercati europei e asiatici), elementi che rendono la Regione particolarmente

“attrattiva” per le imprese. L’incontro tra l’Ambasciatore e il Governatore ha messo in luce anche le potenzialità sul piano della collaborazione culturale. Nel corso della visita è stato i n a u g u r a t o i l f e s t i v a l cinematografico NICE, dedicato al nuovo cinema italiano, arrivato a Novosibirsk dopo le tappe di Mosca e San Pietroburgo. Il grande interesse del pubblico russo verso questa manifestazione ha confermato i notevoli margini per “investire” anche su una maggiore presenza di cultura italiana a Novosibirsk. Altro settore di prospettiva è quello della collaborazione universitaria: Novos ib i r sk r appresen ta un’eccellenza nel campo della scienza e della tecnica e uno dei poli accademici più importanti della Federazione e vi sono quindi ampi spazi per un rafforzamento delle relazioni attraverso scambi di studenti, di professori e di ricercatori. Tema, q u e s t ’ u l t i m o , c h e l’Ambasciatore ha discusso con i dirigenti dell’Università Statale di Novosibirsk, dove si è recato anche per un incontro con gli studenti sulle relazioni italo-russe. Infine, nel corso della

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missione è stata effettuata anche una presentazione ai tour operator di Novosibirsk del sito i n t e r n e t , r e a l i z z a t o dall’Ambasciata, per il turismo russo in Italia “La Tua Italia” (www.latuaitalia.ru). È per dare maggiore sostegno a tutti questi progetti che l’Italia ha proposto l’istituzione di un C o n s o l a t o O n o r a r i o a Novosibirsk, ipotesi che è stata accolta con grande favore dalle Au to r i t à l o ca l i . I n f ine , l’Ambasciatore Ragaglini e il Governatore Gorodetskij hanno concordato di rivedersi nei prossimi mesi per fare un bilancio dei progressi raggiunti. “Con il Governatore abbiamo concordato una road map per incrementare il flusso di esportazioni e di investimenti italiani nella Regione. Il business forum di oggi e gli incontri successivi tra imprese sono stati m o l t o p r o d u t t i v i e rappresentano un primo passo per identificare, attraverso progetti concreti, le priorità dell’Oblast e il contributo che le aziende italiane possono offrire. Esiste un grande potenziale per le nostre imprese su questo mercato e nei prossimi mesi Ambasciata e ICE daranno tutto il loro supporto affinché i p ro g e t t i i den t i f i c a t i s i concretizzino”, ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia.

L’Ambasciatore d’Italia in Russia, Cesare Ragaglini, ha partecipato il 13 aprile scorso alla sessione di apertura del Secondo Forum Internazionale Agricolo di Mosca, organizzato dal ministero dell’Agricoltura russo in collaborazione con la Regione di Mosca. Nel suo intervento, incentrato sullo sviluppo di un tessuto di piccole e medie imprese efficienti e moderne nel settore

agroalimentare, l’Ambasciatore d’Italia ha ricordato come le aziende italiane possano avere un ruolo trainante nello sviluppo dell’agricoltura russa, proprio alla luce delle loro capacità, del know-how e della complementar ietà tra le economie dell’Italia e della Federazione Russa. “Durante la visita a Mosca del Min ist ro de l l ’Agr ico l tura Martina a febbraio scorso – ha proseguito l’Ambasciatore – ci è stato consegnato un elenco di progetti concreti in numerosi settor i , dal la v it icoltura all’allevamento, dall’assistenza t e c n i c a a l l o s c a m b i o d’informazioni sulla ricerca genetica: la base per quello che sarà la nostra collaborazione nei prossimi mesi. E sono certo che i primi risultati positivi saranno visibili già a strettissimo giro”.

“Per il settore alimentare italiano la revoca delle sanzioni e contro-sanzioni tra UE e Rus s i a è un ob iet t i vo assolutamente prioritario”. Lo ha dichiarato il presidente di F e d e r a l i m e n t a r e , L u i g i Scordamaglia, che ha espresso “totale condivisione e massimo sostegno al ruolo determinante del Governo italiano nel portare avanti la revoca delle sanzioni”. Scordamaglia ha sottolineato che al Forum Economico di San Pietroburgo, previsto per il periodo dal 16 al 18 giugno prossimi, per la prima volta ci sarà un paese ospite, e sarà l’Italia. L’industria alimentare italiana sarà presente all’evento per contribuire a rinormalizzare e consolidare i rapporti tra il nostro Paese e la Russia. Non dimentichiamo, infatti, che la Russia è strutturalmente il nostro mercato di riferimento più naturale e più ricco di prospettive, sia per il Made in I t a l y , i n t e s o c o m e l e

esportazioni delle nostre eccellenze, che per il Made with Italy, che altro non è che la valorizzazione della produzione agricola russa con investimenti da parte della filiera italiana. “L’Italia ha già perduto, dall’inizio dell’embargo a oggi – ha detto Scordamaglia - circa 250 milioni di esportazioni alimentari in Russia”. E continua il presidente: “ È una perdita enorme, che rischia, per giunta, di essere irreversibile per il consol idars i d i prodott i sostitutivi e imitativi che vanno a sostituire i nostri su quel mercato”. “Un danno, questo, tanto più paradossale - secondo Scordamaglia - considerando la necessità vitale di esportare, per controbilanciare la continua erosione del mercato alimentare interno, che ha accumulato un taglio di 15 punti in valuta costante”. Non è un caso quindi per il presidente che: “con degli sbocchi esteri amputati, il fatturato del settore alimentare è fermo da tre anni e la produzione ha registrato nel 2015 l ’ennes imo segno negativo”. “Al di là dei dati economici oggi in discussione, la sinergia tra Europa e Russia va ben oltre – ha concluso Scordamaglia - è infatti impossibile considerare uno sviluppo dell’economia europea senza una forte alleanza con quello che è riconosciuto come il nostro partner naturale, la Federazione Russa”.

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Secondo i risultati del primo trimestre, in Russia sono stati rilasciati 3,26 milioni di prestiti al consumo di tutti i tipi (nel primo trimestre del 2015 l’indicatore ammontava a 2,33 milioni). Ne consegue che, rispetto all’anno precedente, si è verificato un aumento del 40 per cento. La quantità di mutui ipotecari è aumentata di 2,25 volte, quella dei prestiti auto del 65,7%, mentre il tasso di crescita più elevato si osserva nel segmento dei crediti garantiti. In misura inferiore è cresciuto il numero di prestiti erogati per l’acquisto di beni di consumo, ossia del 31,7%, secondo i calcoli dell’Ufficio nazionale delle storie creditizie. Tuttavia, rispetto al trimestre precedente, l’emissione di prestiti è diminuita del 24,7 per cento. “All’inizio del 2015, al calo dell’attività da parte dei creditori, si erano aggiunti inflazione e calo dei redditi reali de l la popo laz ione,” ha sottolineato il direttore generale dell’Ufficio nazionale delle storie

creditizie, Alexander Vikulin. Tuttavia, ha aggiunto, col tempo le banche sono state in grado di adattarsi alla nuova realtà e di innalzare il ritmo di emissione dei prestiti alla popolazione. Inoltre, nel segmento dei prestiti garantiti, a sostegno dei prestiti auto e delle ipoteche sono intervenuti i programmi di Governo volti a sovvenzionare i tassi di interesse. All’inizio di aprile, l’Ufficio Unito dei Crediti, in concorrenza con l’Ufficio nazionale delle storie creditizie, ha informato che alla fine del 2015 il 59% dei russi ha usufruito di crediti al consumo. In media, ogni mutuatario beneficia di 1,7 crediti, e ogni mutuatario deve alla banca una media di 210 mila rubli. Secondo la Banca Centrale della Federazione Russa, circa 38 milioni di russi hanno un debito nei confronti delle banche e per la metà di loro i debiti sono mediante carta di credito. Dalla seconda metà dello scorso anno, secondo le stime del regolatore, la percentuale di crediti inesigibili (scaduti da più di tre mesi) è ad un livello del

10% e supera un trilione di rubli.

Dal 1° luglio il Governo aumenterà il salario minimo del 20,9% fino a 7.500 rubli, ha annunciato il primo ministro, Dmitrij Medvedev, nella sua relazione annuale alla Duma. Il premier ha ricordato che dall’inizio dell’anno il salario minimo è aumentato del 4%, e per iniziativa del partito “Russia Unita”, dal 1° Luglio 2016, il Governo aumenterà il salario minimo di una somma che arriverà fino a 7.500 rubli. Secondo il Primo Ministro “non è un compito facile”. “Ma lo risolveremo”, ha promesso. Il capo del Governo russo ha dichiarato che una serie di misure per sostenere il mercato del lavoro era già stata avviata. Come risultato, si è riusciti a contenere la disoccupazione. “A marzo dello scorso anno quest’ultima aveva raggiunto il 5,9% della popolazione attiva. Ma entro dicembre era già scesa al 5,6 per cento. Molto meglio che durante la crisi del

La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia

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2008-2009, quando nel paese oltre il 9% dei cittadini erano disoccupati “, ha dichiarato Medvedev.

Il primo ministro russo, Dmitrij Medvedev, ha dichiarato che l’entità delle tasse rimarrà invariata nei prossimi due anni. “Oggi, per via del crollo del prezzo del petrolio, vi è la tentazione di incrementare le entrate di bilancio aumentando la tassazione. Ma la nostra posizione è fondamentalmente diversa. Non abbiamo in programma di aumentare le tasse fino al 2018”, ha annunciato il primo ministro. “Nessuno vuole tornare alle buste con salari in nero o ad un aumento della fuga di denaro all ’estero”, ha aggiunto Medvedev. Secondo il primo ministro, “tutto l’aiuto al settore reale non porterà i risultati desiderati, se nel paese non vigerà un r e g i m e i m p r e n d i t o r i a l e veramente libero”. “Lasciate lavorare in pace le persone, e vedrete che guadagneranno non solo per se stessi ma per l’intero Paese”, ha sottolineato il primo ministro russo.

Nel primo trimestre del 2016, le importazioni in Russia di merci provenienti dai paesi cosiddetti del “lontano estero” in termini

monetari sono diminuite del 14,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ammontando a 32,25 miliardi di dollari. Lo ha reso noto il Servizio Federale Doganale russo. Allo stesso tempo, a marzo 2016, le importazioni sono diminuite del 9,7% rispetto a marzo 2015, ossia fino a 13,12 miliardi di dollari, e rispetto al mes e p r eceden t e s ono aumentate del 19,5 per cento. Le importazioni in Russia di p ro dot t i d i i ng egn er i a meccanica ammontavano a 6,22 miliardi di dollari, in diminuzione del 12,3% rispetto a marzo 2015; le importazioni di prodotti chimici sono calate del 3,9% fino a 2,61 miliardi di dollari; quelle di prodotti alimentari e di materie prime per produrli, in termini monetari, sono calate di 1,82 miliardi di dollari, ovvero del 5,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Rispetto allo stesso periodo del 2015, è calato l’acquisto di verdura (del 40,8%), zucchero (del 36,8%), carne e relativi sottoprodotti (del 22%), prodotti lattiero-caseari (del 18%) e frutta (del 7,4%). Allo stesso tempo sono aumentate le importazioni di tabacco (del 6,2%), bevande alcoliche e non alcoliche (del 5,8%) e pesce (dell’1,4%). Le importazioni di prodotti farmaceutici sono diminuite del 9,3 per cento.

Nel pr imo tr imestre di quest’anno il deflusso netto di capitali dal settore privato è diminuito di 4,7 volte, fino a 7 miliardi di dollari rispetto ai 32,9 miliardi nello stesso periodo del 2015. Lo testimoniano i dati delle stime relative alla bilancia dei pagamenti dello stato russo nel periodo gennaio-marzo di quest’anno, pubblicati dalla Banca Centrale russa. “La componente principale nella struttura dell’esportazione netta di capitale rimane l’estinzione di debiti esteri, anche se in misura di gran lunga inferiore rispetto al periodo analogo dello scorso anno”, spiega il regolatore. Secondo i dati di quest’ultimo, il surplus commerciale nel primo trimestre del 2016 ammontava a 11,7 miliardi di dollari, rispetto ai 30 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno.

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La società russa “Podvorje” invita a partecipare alla realizzazione di un progetto d’investimento che prevede la costituzione di mini produzioni industriali presso le case di campagna. Le mini aziende industriali saranno specializzate nella produzione di componenti m e t a l m e c c a n i c i e permetteranno l’impegno dei molti membri dei nuclei famigliari. Contatti: Tel: +7 (964)176-69-63 E-mail: [email protected]

La società “Grand Step” della regione russa di Kemerovo cerca un partner finanziario che sia interessato a partecipare alla realizzazione di un progetto d’investimento che prevede la costruzione di una fattoria di piscicoltura. L’investimento indispensabile è stimato a 2,5 milioni di dollari. Il progetto potrà essere realizzato nel giro di 18 mesi. Contatti: Tel: +7 (951) 172-73-30 E-mail: [email protected]

La società “Kofejnja” della regione di Krasnodar (Sud della Russia) cerca un partner finanziario per aprire una caffetteria in un centro commerciale a Krasnodar. Il locale offrirà ai clienti molti tipi di caffe italiano, dolci e piatti f r e d d i . L ’ i n v e s t i m e n t o indispensabile è stimato a 1,8 milioni di rubli. Il richiedente potrà invest i re i l 20% dell’investimento totale. Il termine di recupero del capitale è previsto in 14 mesi. IRR sarà

pari al 92 per cento. Il richiedente dispone di un business plan che potrà essere p r e s e n t a t o n e l c a s o dell’interesse serio. Contatti: Tel: +7 (918) 195-17-83 E-mail: [email protected]

L’imprenditore autonomo della B i e l o r u s s i a , K o n s t a n t i n Gubanov, cerca un partner finanziario che sia interessato a partecipare alla realizzazione di un progetto innovativo. Si tratta di un sito Internet legato direttamente alla produzione di abbigliamento di moda. Gli utenti del sito potranno elaborare personalmente i modelli di abbigliamento che saranno subito trasmessi al reparto sartoria per una s u c c e s s i v a p r o d u z i o n e . L’investimento indispensabile per la realizzazione del progetto è stimato a tre milioni di dollari. Il termine di recupero del capitale è previsto in 36 mesi. Contatti: E-mail: [email protected]

La società “ZF” della regione russa di Samara cerca un investitore strategico per avviare la costruzione di un complesso di serre per coltivare ortaggi e

verdura ecologici. Il progetto può essere realizzato nel giro di 8-9 mesi, mentre il primo raccolto sarà pronto 5 mesi dopo la fine dei lavori di costruzione. L’investimento indispensabile è stimato a 10 milioni di dollari. Il termine di recupero dell’investimento è previsto in tre anni. Contatti: Tel: +7 (927) 700-79-27 E-mail: [email protected]

La società “Estroybiz” della Bielorussia cerca un investitore per avviare la produzione di un nuovo e molto richiesto materiale da costruzione, una s p e c i e d i c e m e n t o a sol idif icazione rapida. I l progetto prevede la costituzione di un’azienda industriale per la produzione di cemento M500 a b a s e d i t e r r a g i l i a . L’investimento indispensabile è stimato a 300.000 dollari. Il t e r m i n e d i r e c u p e r o dell’investimento è previsto in 12 mesi. Contatti: Tel: +37 (529) 360-42-35 E-mail: [email protected]

Investimenti e collaborazioni industriali

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La società russa “Etalon-agro” della regione di Cheljabinsk (Urali) cerca fornitori di grasso animale (tecnico e per generi alimentari). Si offre un contratto spot di 200 tonnellate. Possibile cooperazione a lungo termine di tempo. Contatti: Tel: +7 (919) 111-46-23 E-mail: [email protected]

La società “Lux Pol” della Bielorussia (la città di Grodno) produce e vende del pellame Wet Blue di vario tipo. Per esempio il prezzo all’ingrosso di Wet Blue Bull è pari a 17 Euro per un metro quadrato. Prezzi franco magazzino. Possono essere fornite notevoli quantità. Contatti: Tel: +37 (529) 380-08-62 E-mail: [email protected]

La società russa “Konvins-Oxymat” produce e vende delle centrali per la generazione di azoto e di ossigeno di elevata (per esempio azoto del 99,9999%). L’azoto di questo tipo è particolarmente richiesto dalle aziende vinicole. I generatori di azoto puro sono disponibili per aziende piccole, medie e grandi. Contatti: Tel/Fax: +7 (495) 685-94-07, +7 (495) 685-94-08 E-mail: [email protected] Internet: www.oxymat.ru

La società russa “NPZ Vektor Condvent” vende dal proprio magazzino del materiale sintetico filtrante del modello FRNK-1, consistente di lavsan-terylene (25%) e di nitron (75%), di larghezza 1,73 m. In un rullo sono disponibili 55,4 metri di materiale filtrante. La classe della depurazione del materiale è di G3-G4. Contatti: Tel: +7 (495) 730-81-21 E-mail: [email protected] Internet: www.condvent.ru

La società “Balt Trade Engineering” vende dei sistemi di riscaldamento a vortice innovativi la cui efficienza raggiunge il 98 per cento. I sistemi di riscaldamento a vortice possono essere utilizzati per il riscaldamento dei capannoni industriali. Contatti: Tel: +7 (812) 900-96-79, +7 (962) 699-28-98 E-mail: [email protected]

La società russa “Vremja” di Yaroslavl vende delle macchine utensili di vario tipo tra cui, una macchina per la correzione della geometria delle lamine dei metalli della serie H2088. La macchina può raddrizzare le lamine di dimensioni di 16x2500 mm. Contatti: Tel/Fax: +7 (4852) 58-51-41, mob. +7 (905) 132-37-08 E-mail: [email protected] Internet: www.yarvremya.ru

La societa “ZUT Cutrade” della città russa di Tver’ cerca dei

compratori per una fabbrica dell’industria agroalimentare, specializzata nella produzione dei mangimi combinati di vario tipo. La fabbrica è dotata di tutti i macchinari indispensabili, ha contratti validi sia con i fornitori di materie prime, che con i compratori (fattorie agr ico le, a l levament i di bestiame e di pollame). Su r ich iesta del potenzia le compratore potrà essere presentato un’analisi economico- f inanz iar io del l ’az ienda, elaborata dal min istero dell’Agricoltura della regione russa di Tver’. Il prezzo richiesto per l’intero complesso è pari a 39 milioni di rubli. Contatti: Tel: +7 (499) 246-86-65 E-mail: [email protected] Internet: www.cutrade.ru

Proposte commerciali

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Fiera di attrezzature e di tecnologie per l’industria gaspetrolifera. Saratov 23-25.08.2016

Fiera di macchinari e di tecnologie per l’industria petrolchimica. Izhevsk 06-09.09.2016

Fiera di attrezzature per l’industria petrolchimica. Kazan 07-09.09.2016

Fiera di macchinari e di tecnologie per il complesso energetico. Tjumen 20-23.09.2016

Fiera industriale e tecnologica. Volgograd 28-30.09.2016

Fiera di macchinari e di attrezzature per l’industria gaspetrolifera. Surgut 28-30.09.2016

Fiera di tecnologie per la conversione dei veicoli a gas. San Pietroburgo 04-07.10.2016

Fiera di caldaie e di bruciatori. San Pietroburgo 04-07.10.2016

Forum internazionale di San Pietroburgo sul gas. San Pietroburgo 04-07.10.2016

Fiera dell’industria del gas. San Pietroburgo 04-07.10.2016

Fiera di tecnologie per l’industria gaspetrolifera e

petrolchimica. Perm 11-14.10.2016

F i e r a d e l l ’ i n d u s t r i a gaspetrolifera nelle regioni settentrionali. Murmansk 18-20.10.2016

Fiera delle attrezzature per le reti del gas. Yakutsk 08-10.11.2016

Fiera di tecnologie per l’industria gaspetrolifera. Krasnojarsk 22-24.11.2016

F i e r a d e l l ’ i n d u s t r i a gaspetrolifera. Nizhnevartovsk 23-25.11.2016

Tel: +7 (499) 681-04-03 E-mail: [email protected]

Fiere internazionali in Russia nel 2016

Proprietario ed Editore: Il Sole 24 ORE S.p.A. Sede Legale: Via Monte Rosa n. 91 - 20149 Milano Redazione: Via Monte Rosa n. 91 - 20149 Milano - Tel.: 02.3022.4602-3 - Fax: 02.3022.481 Registrazione Tribunale di Milano n. 6091 del 13.11.1962 - Anno 43 Progetto editoriale: Intesa Sanpaolo (Direzione Relazioni Esterne) Il Sole 24 ORE (Radiocor Agenzia d’Informazione) Progetto grafico: Il Sole 24 ORE - Radiocor Agenzia d’Informazione Copyright © 2005 - 2013 Il Sole 24 ORE S.p.A. - Radiocor Agenzia d’Informazione È vietata la riproduzione anche parziale o a uso interno con qualsiasi mezzo, non autorizzata