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set 27­15:47

l’Arte ModernaIL NOVECENTO

LE AVANGUARDIE ARTISTICHE

IL CUBISMO e PICASSO

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Il CubismoParigi 1907Il Cubismo è l’avanguardia artistica che ha rivoluzionato maggiormente il modo di interpretare la realtà: la sua radicale trasformazione dell’immagine ha condizionato tutta l’arte contemporanea, e la sua portata innovativa, rispetto alla tradizione, è stata paragonata a quella che, nel Rinascimento, portò al superamento dei modi espressivi medievali, condizionando poi l’arte dei quattro secoli successivi.

Moïse Kisling, Pâquerette, e Pablo Picasso al Café de la Rotonde a Parigi.1916.

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Il Cubismo

Principali esponenti: Pablo Picasso George Braque Juan Gris

Inizio del movimento: Parigi, 1907.Fine del movimento: Parigi, 1921.

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La nascita del termine «Cubismo»

Come per molti altri movimenti artistici innovativi, ormai lo sappiamo a memoria (Impressionisti, Macchiaioli, Fauves), Il termine "cubismo" nacque per caso: nel 1909 Henry Matisse, caposcuola dei Fauves, osservando alcune opere di Braque, affermò divertito che gli sembravano composte da "piccoli cubi", e Louis Vauxcelles, lo stesso giornalista borioso che aveva coniato il nome Fauves, belve, chiamò quelle opere "bizzarrie cubiste". Da allora le opere di Picasso, Braque e altri vennero denominate cubiste.

George Braque, Casa all’Estaque, 1908

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mag 14­19:15

L’insegnamento di Cezanne

Gli artisti cubisti, partendo dall’esperienza di Cézanne, il cui motto era "bisogna ricondurre ogni cosa al cono, al cilindro, alla sfera", semplificano al massimo le forme fino a renderle quasi delle figure geometriche e cercano di raffigurarle simultaneamente da diversi punti di vista, superando così il metodo prospettico tradizionale.

Paul Cezanne, Mont Sainte ­ Victoire, 1895

George Braque, Casa all’Estaque, 1908

mag 14­19:25

L’influenza della scultura africana

Come molti artisti del ’900, anche i Cubisti, Picasso in special modo, subirono il fascino esotico e primitivo delle manifestazioni artistiche provenienti dall’ Africa e dall’Oceania, nella quale riconobbero un’espressività spontanea e pura, non contaminata dalla civiltà industriale.

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mag 14­19:29

Le origini del CubismoLa rappresentazione mentale della realtà

Il sodalizio tra il pittore catalano Pablo Picasso e il francese George Braque, ideatori del Cubismo, ebbe inizio a Parigi nel 1907.

Mentre i Fauves e gli espressionisti tedeschi offrirono un’immagine della realtà filtrata dagli stati d’animo e dalle sensazioni dell’artista, secondo Picasso e Braque la pittura deve rappresentare gli oggetti non come sono percepiti dall’occhio, ma come sono conosciuti dalla mente.

mag 14­19:26

L’oggetto rappresentato da molti punti di vista

Il Cubismo si basa su questo presupposto fondamentale: la nostra conoscenza del mondo circostante viene elaborata dal cervello; è nel cervello, infatti, che immagazziniamo tutte le informazioni raccolte dai nostri sensi. Perciò, ad esempio, noi sappiamo come è fatta una chitarra perché nel nostro cervello c’è un archivio in cui sono conservate tutte le immagini che riguardano questo oggetto e che, nel corso della nostra esperienza, abbiamo percepito, muovendoci e osservando l’oggetto da punti di vista differenti. Una chitarra, dunque, potrà essere rappresentata contemporaneamente sia di fronte, che dall’alto, che di lato. Nell’immagine sarà rappresentato ogni punto di vista da cui quella chitarra è stata osservata, ogni ricordo che il cervello ha di quella chitarra.

Juan Gris,"Ancora la vita con chitarra"

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Juan Gris, Chitarra e cesto di frutta su un tavolo, 1918

Pablo Picasso, Chitarra,

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Lo stesso può valere per la rappresentazione di un viso; ecco come potrebbe essere semplicemente declinato il disegno di un viso, seguendo i dettami dello stile cubista.

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mag 14­19:43

Le «Foto­sculture» di Brno Del Zou,interpretazioni contemporanee della poetica cubista

mag 14­19:46

Picasso

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Il tempo inserito nel dipintoIl Cubismo è contemporaneo alle scoperte scientifiche dei primi anni del Novecento e alle riflessioni filosofiche sul concetto di tempo: nel 1905 il fisico Albert Einstein definisce il concetto di spazio­tempo da cui sviluppa la teoria della relatività. L’oggetto viene scomposto nei suoi piani e poi ricomposto sulla tela, come se ci avessimo girato intorno e lo avessimo studiato a lungo.È come se i cubisti inserissero nella loro rappresentazione il tempo, ossia la quarta dimensione. Per poter vedere un oggetto da più punti di vista è necessario che la percezione avvenga in un tempo prolungato, che non si limita a un solo istante. Da una parte l'artista impiega del tempo per portare nella rappresentazione tutta la conoscenza che egli ha acquisito dell'oggetto, dall'altra lo spettatore spende del tempo per riconoscere l'oggetto raffigurato in un quadro cubista.

mag 14­19:51

Le tre fasi del Cubismo

Nel cubismo si possono individuare tre tappe:

Prima fase 1907­1909: Cubismo formativo, o protocubismo:Le forme vengono semplificate e riportate a puri volumi geometrici, seguendo la lezione di Cèzanne ed ispirandosi alla scultura africana.

La prima e fondamentale opera del cubismo formativo è Les Demoiselles d’Avignon, 1907 di Picasso.Quest’opera rivoluzionerà l’arte moderna distruggendo l’idea tradizionale di bellezza e aprendo nuovi orizzonti alla ricerca artistica.

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mag 14­19:55

Nel 1907, Picasso, affascinato da Cèzanne e dalla scultura africana, cerca di geometrizzare al massimo le forme; mentre le figure centrali sono ancora abbastanza naturalistiche, quelle laterali sembrano maschere africane.

Anche lo sfondo è dato dalla sovrapposizione di piani: orizzontali, verticali e obliqui, che indicano le varie prospettive dello spazio, i confini tra figura e sfondo vengono così annullati, i volumi delle figure e lo spazio sembrano incastrarsi in una complessa composizione di forme solide osservate da diversi punti di vista.

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Pablo Picasso, Ritratto di Ambroise Vollard, 1909

Seconda fase 1909­1912 ­ Cubismo analitico: Le forme vengono spezzate e scomposte e poi ricomposte sulla tela.Il colore, visto come elemento di disturbo, capace di distogliere dall’analisi della realtà, viene eliminato quasi totalmente, si utilizzano gamme del grigio e bruni.Il soggetto spesso diventa quasi indecifrabile.

mag 14­20:02

Pablo Picasso, Ritratto di Daniel­Henry Kahnweiler, 1910

Juan Gris, Ritratto di Picasso, 1912

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George Braque, Le petit provencal, 1913.

Pablo Picasso, Piatti di frutta, 1912.

Terza fase 1912­1921 (ed oltre) ­ Cubismo sintetico:Per far sì che la loro pittura non sconfinasse mai all'astrazione, cioè in qualcosa di puramente mentale, senza più alcun rapporto concreto con la realtà, Picasso e Braque incominciano ad introdurre nelle loro opere anche elementi del quotidiano ben riconoscibili, inizialmente lettere dell'alfabeto e numeri.

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IL COLLAGE POLIMATERICO

A questo punto gli artisti ricorrono alla tecnica del collage polimaterico, incollando sul dipinto pezzi di carta di giornale, di carta da parati, di stoffa, di legno, sughero e sabbia, con lo scopo di riportare nell’immagine non più la rappresentazione degli oggetti, ma alcuni tra i materiali che li costituiscono.

Picasso, Bottiglia di Vieux Marc, vaso e giornale, 1913

Pablo Picasso bottiglia, vetro, violino.

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mag 14­20:14

La scomposizione delle forme viene semplificata e vengono inseriti piani larghi e colorati, per creare forme essenziali.

Picasso, Natura morta con Chitarra, 1913,Carboncino, inchiostro, matita e carta incollata. Parigi, Museo Picasso.

mag 14­20:18

Il dipinto diventa un oggetto reale

Anche dal punto di vista tecnico, perciò, i cubisti rivoluzionano il mondo della pittura: Il dipinto non è più imitazione della realtà ma diventa esso stesso un oggetto reale, con caratteristiche tattili reali e non riprodotte.

Pablo Picasso, “Natura morta con sedia impagliata”, 1912, tecnica mista (olio, tela cerata, carta e corda su tela), Parigi, Museo Picasso.

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mag 14­20:24

La scultura cubista

Picasso realizza anche molte sculture cubiste, combinando materiali diversi. Anche questo è un passaggio rivoluzionario per la cultura figurativa: al modellato e alla scultura, e quindi all’abilità manuale, viene sostituita un’operazione di assemblaggio.Il valore artistico da ora in poi starà sempre più nell’idea espressa dall’opera, nel concetto che la genera.

Picasso, Chitarra, 1912­13, fogli metallici, spago, e cartone. New York, Museum of Modern Art

mag 14­20:28

Pablo Picasso

Fra tutti gli esponenti del cubismo, la personalità di maggiore risonanza è senz’altro quella di Pablo Picasso (1881­1973), considerato artista­simbolo del Novecento.Già famosissimo in vita, oltre ad aver attraversato tutte le fasi cubiste e ad aver in qualche modo “creato” lo stesso cubismo con Braque, la sua produzione è vastissima, egli lavora infatti instancabilmente, producendo un numero eccezionale di opere, cimentandosi nella grafica, nella scultura, nella pittura, nella scenografia, sperimentando molteplici tecniche e modalità di rappresentazione.

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mag 14­20:35

Picasso costituirà un punto di riferimento per tutti gli artisti delle generazioni successive, entrando anche nell’immaginario del vasto pubblico come incarnazione dell’artista moderno per eccellenza, sovvertitore di qualsiasi regola e tradizione.Eppure, fin dai suoi esordi, Picasso è un artista che ottiene vasti consensi con le sue opere figurative.Fin da ragazzo, egli mostra uno straordinario talento, affinato attraverso studi approfonditi in prestigiose scuole accademiche.

Un aneddoto leggendario racconta che a quattordici anni si fosse presentato alla scuola di Belle Arti di Barcellona e avesse incantato la commissione esaminatrice finendo in un giorno la prova per la quale era concesso un mese.

Abilissimo disegnatore, egli si esercita prendendo a modello sia le opere dei grandi maestri della tradizione spagnola, sia quelle dei realisti, degli impressionisti e soprattutto di Cèzanne.

Studio di torso maschile, disegno realizzato da Picasso all’età di 13 anni

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Alcuni lavori di Pablo realizzati nel 1896, all’età di 15 anni:uno studio dal vero di un modello, il dipinto di un nudo di spalle, soggetto classico per gli studenti d’arte, e un autoritratto

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Moulin de la Galette ­1900 Autoritratto (Yo Picasso) ­ 1901

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Il periodo bluLa sua prima produzione veramente originale risale al cosiddetto periodo blu, durante il quale i dipinti sono dominati da colori freddi, soprattutto blu, grigi, azzurri, violetti.Oltre ad alcuni ritratti, i soggetti maggiormente rappresentati sono i poveri e gli emarginati, che vivono una vita randagia nelle strade delle grandi città. Le figure sono allungate ed hanno volti scavati dalla sofferenza e dalla solitudine, assumono spesso pose angolose e innaturali.

Autoritratto, 1901

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mag 14­20:54

Poveri in riva al mare, 1903 e Vecchio chitarrista, 1903, Barcellona, Museo Picasso.

mag 14­20:55

Il periodo rosaA partire dal 1904 Picasso si trasferì a Parigi dove rimase per tutta la vita. Per cinque anni visse a Montmartre, celebre quartiere di artisti e poeti, in un atelier presso il «Bateau­Lavoir», uno stabile sito al numero 13 di Montmartre, famoso per essere stato l'abitazione di numerosi artisti di fama internazionale del XX secolo .Fu questo un periodo felice, illuminato dall'amore per Fernanda Olivier, che gli ispirò un rinnovamento stilistico. Dipinse fino al 1906 una serie di tele dalle tonalità più chiare che sono raggruppate sotto il nome di Periodo Rosa.Picasso ebbe successo. Le sue opere divennero di grande valore e poté permettersi di pensare solo all'arte.

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mag 14­21:01

Nel Periodo Rosa, la predilezione per la monocromia e la tendenza a deformare la figura si attenuano leggermente.Le tonalità dominanti sono calde, come il rosa e il marrone chiaro, talvolta però compaiono anche accesi colori contrastanti, come il rosso e il blu.Anche in queste opere l’attenzione dell’artista si rivolge a coloro che vivono ai margini della società borghese benpensante: son i personaggi del mondo del circo: saltimbanchi, acrobati, ballerine: adulti e bambini hanno espressioni assorte e malinconiche.

Madre e figlio, 1905 I saltimbanchi, 1905

mag 14­21:04

Guernica Pablo Picasso, tempera su tela (351 x 782 cm.) 1937 Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid

PICASSO CONTRO LA GUERRA

«La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. E’ uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico»

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mag 14­21:30

“Urla di bambini, urla di donne, urla di uccelli, urla di fiori, urla di alberi e di pietre, urla di tegole, di mobili, di letti, di sedie, di tende, di gatti e della carta, urla degli odori che cercano di afferrarsi l’uno con l’altro, urla del fumo che colpisce alle spalle, urla che cuociono a fuoco lento nella grande conca e della pioggia di uccelli che inonda il mare”.

Da una lettera di Picassodopo il bombardamento alla città di Guernica

mag 14­21:34

Guernica ­ una cittadina rasa al suoloIl 26 aprile 1937, all'ora di pranzo, le forze aeree tedesche e italiane rasero al suolo la cittadina basca di Guernica.Italiani e tedeschi appoggiavano il generale spagnolo Franco nella guerra civile spagnola e i baschi di Guernica erano considerati antifascisti.Giornalisti francesi e inglesi partirono da Madrid alla volta di Guernica per testimoniare il fatto. Arrivarono nella notte e scattarono foto degli edifici ancora in fiamme. Le foto e la notizia furono pubblicate sui giornali dell'epoca e Picasso, allora a Parigi, vide le immagini in bianco e nero della tragedia. Volle perciò testimoniare con la sua arte lo sdegno per la guerra.

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mag 14­21:55

Nel gennaio del 1937, Picasso aveva ricevuto l’incarico di realizzare un grande dipinto per il padiglione Spagnolo alla Mostra Internazionale di Parigi prevista per l’estate.Fino ad aprile non aveva realizzato ancora nulla, ma la notizia del terribile episodio di Guernica, che stava indignando tutta l’Europa, portò l’artista ad una scelta molto forte, una posizione di condanna e di impegno sociale che mai si era visto nelle opere di Picasso.L'opera fu finita in un mese e mezzo. Sotto bozzetti e schizzi preparatori.

mag 14­22:00

Picasso, come nella pittura storica dell'Ottocento, sceglie un formato di grandi dimensioni, 3,5 x 7.82 metri, ed impone perciò i suoi contenuti con evidenza immediata: l'opera doveva essere una sorta di manifesto che esponesse al mondo la crudeltà e l'ingiustizia della guerra, qualunque essa fosse.L'assenza del colore, ispirata dalle foto in bianco e nero è un simbolo della negazione del valore della vita presente nella guerra. Il nero evoca la morte e l'assenza della speranza.Il quadro è ricco di immagini simboliche come il toro, che simboleggia la Spagna e il cavallo, simbolo della violenza del bombardamento.

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mag 14­21:57

Picasso dipinse altre opere contro la guerra.

L'opera “Massacro in Corea” (1951), si pone chiaramente come una critica nei confronti dell'operato delle truppe statunitensi durante la guerra di Corea. Il plotone d’esecuzione sembra un esercito di robot privi di sentimento. La nudità esprime l’innocenza delle vittime.Il quadro critica il massacro di Sichon, nel quale perirono 35.000 coreani. La cittadina di Sichon, insorse contro le truppe comuniste della Corea del Nord. In seguito fu liberata dalle truppe ONU (americane). Nella rappresaglia contro i simpatizzanti comunisti furono coinvolti i servizi segreti americani.