il distretto della rubinetteria del piemonte nord orientale roberta rabellotti dipartimento di...
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IL DISTRETTO DELLA RUBINETTERIA DEL
PIEMONTE NORD ORIENTALE
Roberta RabellottiDipartimento di Scienze Economiche e Metodi Quantitativi
Università del Piemonte Orientale
Nel 2001 in Provincia di Novara:412 unità locali5100 addettinel settore della rubinetteria.
(Fonte CCIAA, ATECO 2913)
TTaabbeellllaa 11..44.. LLee pprriinncciippaallii ccoonncceennttrraazziioonnee pprroodduuttttiivvee:: 11999966
Imprese per cento Addetti per cento Piemonte N-O 390 39 7947 31 Brescia 165 17 4535 18 Milano 135 14 4123 16 Altri 306 31 8884 35 Totale 996 100 25489 100 Fonte: Istat, Censimento 1996
VARALLO
SAN MAURIZ
CELLIO
POGNO
QUARONA
CESARA
NONIO
GARGALLO
GRIGNASCO
PRATO SESI
SORISO
BORGOSESIA
ROMAGNANO
VALDUGGIA
GATTINARA
SERRAVALLE
CUREGGIO
PELLA
OMEGNA
PETTENASCO
PIEDIMULER
Censimento Istat 1996
TRONTANO
ORNAVASSO
CASALE COR
GRAVELLONA
Il distretto della rubinetteria nella provincia di Novara e comuni limitrofi
SUNO
BORGOMANER
CAVAGLIO D
FONTANETO
CALTIGNAGA
VAPRIO D'A
BARENGO
BORGO TICI
AMENO
NEBBIUNO
COLAZZA
MIASINO
GOZZANO
BOLZANO NO
INVORIO
BRIGA NOVA
BOGOGNO
NOVARA
CRESSA
COMIGNAGO
DORMELLETT
GATTICO
OLEGGIO CA
Classe Istat 29.13Indice di specializzazione produttiva
0 to 11 to 22 to 164
Nel 2000 il distretto cusiano-valsesiano ha registrato un fatturato di circa 1.3 miliardi di Euro (40 % del fatturato nazionale) nel settore rubinetteria-valvolame.
Fonte: Cranec-Montedison
Fortemente export-oriented
• nel 2000 esportazioni pari a 850 milioni di Euro (65% del fatturato del distretto e 46% del totale delle esportazioni italiane nel settore)
• Nel 2001 le esportazioni hanno superato i 1000 milioni di Euro
Fonte: Cranec-Montedison
TTaabbeellllaa 11..99.. AAddddeettttii ee iimmpprreessee ddeellllaa ccllaassssee DDKK 2299..1133 nneell ddiissttrreettttoo ppiieemmoonntteessee:: 11999911 ee 11999966 Addetti
1991
Addetti
1996
Variazione
per cento
Imprese 1991 Imprese
1996
Variazione
per cento
Basso Novarese 339 479 41,3 24 20 -16,7
Medio Novarese 2109 2539 20,4 157 161 2,5
Cusio 2278 2732 19,9 89 90 1,1
Gravellona Toce 309 434 40,5 28 30 7,1
Valsesia 1506 1763 17,1 98 89 -9,2
Totale 6541 7947 21,5 396 390 -1,5
Fonte: Istat, Censimenti generali dell’industria e dei servizi
1. Le caratteristiche del distretto
2. Quali sono i vantaggi per le imprese derivanti dall’essere localizzate in un distretto
3. Il mercato
4. Le sfide future del distretto
Le caratteristiche del distretto
• Storicamente l’origine del distretto viene fatta risalire all’antichissima tradizione nella zona di fonderia in ottone della campane
• La produzione di rubinetti e valvole si sviluppa a partire dal dopoguerra, con un processo di crescita particolarmente intenso negli anni ’60 e ’70 grazie al boom edilizio
La specializzazione
• 57 % del fatturato: rubinetteria sanitaria in ottone cromato
• 43 % del fatturato valvolame in ottone per impieghi idro-termosanitari
Il prodotto
• Elevato contenuto di design
• Elevati standard di qualità nel processo di produzione
• Introduzione di innovazioni tecnologiche in alcune tipologie di prodotto
• Elevate competenze nella vendita e nella fornitura di servizi post-vendita
La concentrazione geografica
• 25 % delle imprese manifatturiere nell’area sono imprese del settore rubinetteria-valvolame
• 70 % nell’area di S. Maurizio d’Opaglio• 22 abitanti su 100 nell’area del Cusio
lavorano in un’impresa di rubinetti• Elevata densità imprenditoriale: 3 unità
locali manifatturiere per 100 abitanti
La dimensione delle imprese
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Numero imprese per cento imprese per cento addetti 1-9 229 59 9 10-49 122 31 33 50-250 36 9 43 > 250 3 1 15 Totale 390 100 100 Fonte: Istat, Censimento 1996
La filiera produttiva
• Fonderie prevalentemente localizzate nel distretto di Lumezzane
• Imprese di subfornitura che svolgono lavorazioni meccaniche e trattamenti superficiali del metallo
• Imprese di subfornitura specializzate in singole fasi di lavorazione
• Stime Cranec-Montedison per il 2000: 12000 occupati nel distretto cusiano-valsesiano in attività dirette e dell’indotto della rubinetteria-valvolame
I vantaggi delle imprese nei distretti
• Economie esterne: gratuite e accessibili da tutte le imprese del distretto (esempio: manodopera specializzata)
• Effetti di cooperazione: accessibili solo alle imprese che investono in attività di cooperazione (esempio: partecipazione congiunta a fiere, missioni)
Le economie esterne nel distretto dei rubinetti
• Mercato del lavoro specializzato• Elevata disponibilità di materie prime,
componenti• Elevata disponibilità di imprese subfornitrici• Elevata disponibilità di informazione
specializzata, know-how specifico, spillovers• Concentrazione attrae clienti
Le diseconomie esterne nel distretto dei rubinetti
• Congestione e carenza delle infrastrutture
La cooperazione nel distretto dei rubinetti
• Cooperazione tra imprese lungo la filiera produttiva
• Cooperazione tra imprese attraverso le associazioni industriali
• Il riconoscimento ufficiale del distretto da parte della Regione Piemonte e la costituzione del Comitato di Distretto hanno sollecitato alcune iniziative collettive
• Progetto per la creazione di un marchio di qualità a livello nazionale
Il mercato
• I rubinetti sono un bene di consumo durevole che tuttavia i consumatori acquistano meno frequentemente di beni come le automobili o le televisioni: è difficile quindi creare affezione al marchio
Tre tipi di consumatori
• I consumatori che hanno poca informazione e scelgono soprattutto in base a fattori estetici ed al prezzo
• Gli architetti che hanno più informazione e scelgono in base a fattori estetici ed alla qualità dei prodotti
• Le imprese di costruzioni che scelgono prevalentemente in base al prezzo
Due tipologie di punti vendita
• I negozi specializzati che vendono soprattutto prodotti di prezzo medio ed alto
• I centri commerciali e la grande distribuzione, in forte espansione soprattutto all’estero, che vendono prodotti di prezzo basso e medio-basso
Principali tendenze nel mercato
• Crescente concorrenza produttori fortemente competitivi dal punto dei vista dei costi (esempio Cina) nella fascia di prodotto di basso prezzo
• Concentrazione della distribuzione soprattutto all’estero
• Polarizzazione del mercato in due fasce di prodotto: prezzo basso e prezzo elevato. Il segmento di mercato intermedio perde quote di mercato.
Alcune questioni chiave per il futuro del distretto
• Delocalizzazione• Razionalizzazione dei rapporti all’interno della
filiera ed integrazione a monte con produzioni complementari
• Miglioramento infrastrutture e questione ambientale
• Accesso a servizi specializzati ed innovativi• Marketing territoriale• Certificazioni internazionali e marchi di qualità