il focolare giugno 2013

36

Upload: parrocchiarebbio

Post on 20-Feb-2016

218 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Periodico d'informazione della comunità di Rebbio

TRANSCRIPT

Page 1: il Focolare Giugno 2013

1

IN QUESTO NUMEROPAPA FRANCESCO 2

DON FEDERICO: L'ESTATE E' ALLE PORTE 6

VISITA PASTORALE : IL MESSAGGIO DEL VESCOVO DIEGO 8

DALL'ALBANIA A REBBIO 1 1

VITA COMUNITARIA 1 4

CALENDARI ESTIVI 1 6

LA CARITAS PARROCCHIALE 1 8

IL CONCILIO VATICANO II° , CINQUANT'ANNI DOPO 20

"HOUSING SOCIALE" - INTERVISTA ALL'ASSESSORE 23

RICORDANDO GLI AMICI ARISTIDE E ALESSANDRO 26

CALENDARIO LITURGICO 29

SONO GIA' PASSATI VENTICINQUE ANNI 30

ANAGRAFE PARROCCHIALE 31

CONTATTI UTILI 32

Page 2: il Focolare Giugno 2013

2

PAPA FRANCESCO

Page 3: il Focolare Giugno 2013

3

FF rraann cceessccoo II :: NN oonn rreessttii aamm oo

aadd ooll eesscceenn ttii ttuu ttttaa ll aa vvii ttaa..Tutti sono rimasti colpiti dalmodo di comunicare del nuovoPontefice: diretto, senzasovrastrutture, capace diarrivare dritto al cuore. In ognisuo discorso non c’è mairetorica, conosce bene il mondoe ci aiuta a guardarlo con unnuovo sguardo. Abbiamo sceltoalcuni frammenti di due i discorsipronunciati da Francesco I : i l 4maggio, dopo aver guidato i lRosario, nel la Basil ica di SantaMaria Maggiore e il 1 6 maggio,durante l ’udienza tenuta adalcuni ambasciatori. Francesco Icontrappone la responsabil ità aldisimpegno e, parlando airappresentanti dei paesistranieri, si è scagliato controcorruzione ed evasione.«Quanto è diffici le nel nostrotempo prendere decisionidefinitive. Ci seduce ilprovvisorio, siamo vittime di unatendenza che ci spinge allaprovvisorietà, come sedesiderassimo rimanereadolescenti per tutta la vita. Nondobbiamo avere paura degli

impegni definitivi».«Gesù Cristo con la suaPassione, Morte e Risurrezioneci porta la salvezza, ci dona lagrazia e la gioia di essere figl i diDio, di chiamarlo in verità Padre.Maria è Madre, e una madre sipreoccupa soprattutto dellasalute dei suoi figl i , sa curarlasempre con grande e teneroamore. La Madonna costudiscela nostra salute. Che cosa vuoledire questo? Penso soprattutto atre aspetti : ci aiuta a crescere,ad affrontare la vita, ad esserel iberi».«Una mamma aiuta i figl i acrescere e vuole che crescanobene. Per questo l i educa a noncedere alla pigrizia che derivada un certo benessere, a nonadagiarsi in una vita comodache si accontenta di avere solodelle cose. La mamma ha curadei figl i perché crescano sempredi più, crescano forti , capaci diprendersi responsabil ità, diimpegnarsi nel la vita, di tendereai grandi ideal i»«I l Vangelo di Luca dice chenella famigl ia di Nazareth, Gesùcresceva e si fortificava, pieno di

Page 4: il Focolare Giugno 2013

4

sapienza, e la grazia di Dio erasu di lui . La Madonna fa questoper noi, ci aiuta a crescereumanamente e nella fede, aessere forti e non cedere nellatentazione dell ’essere uomini ecristiani in modo superficiale, maa vivere con responsabil ità, atendere sempre più in alto».«Libertà non significa fare tuttociò che si vuole, lasciarsidominare dalle passioni,passare da un’esperienzaall ’altra senza discernimento,seguire le mode del tempo. Lalibertà ci è perché sappiamo farescelte buone. E Maria da buonamadre ci educa a essere, comeLei, capaci di fare sceltedefinitive, con quella l ibertàpiena con cui ha risposto sì alpiano di Dio sul la sua vita».4 maggio, Basil ica S. MariaMaggiore Roma

SS eerrvvee rrii ffoorrmm aa:: aa ii uu ttii aa ii ppoovveerrii«Troppa precarietà,conseguenze funeste. Unacorruzione tentacolare eun’evasione fiscale egoistahanno assunto dimensionimondial i».«Si instaura una nuova tiranniainvisibi le, a volte virtuale, cheimpone unilateralmente e senzarimedio possibi le le sue leggi ele sue regole. Inoltrel ’ indebitamento e il creditoal lontanano i Paesi dal la loroeconomia reale e i cittadini daloro potere d’acquisto reale. Lavolontà di potenza e di possessoè diventata senza limiti».«I l denaro è diventato un idolo.Ideologie promuovonol’autonomia assoluta dei mercatie speculazione finanziaria. C’èuna tirannia delle leggi delmercatoT occorre una riformafinanziaria e aiuto i poveri»«Va riconosciuto che la maggiorparte degli uomini e delle donnedel nostro tempo continuano avivere in una precarietàquotidiana con conseguenzefuneste. La paura e la

Page 5: il Focolare Giugno 2013

5

disperazione prendono i cuori dinumerose persone, anche neiPaesi cosiddetti ricchi, la gioia divivere va diminuendo,l ’ indecenza e la violenza sono inaumento, la povertà diventa piùevidente».«I l Papa ama tutti , i ricchi e ipoveri ma ha il dovere, in nomedi Cristo, di ricordare al riccoche deve aiutare il povero,rispettarlo, promuoverloT Lacarità è la carezza dellaChiesa».«La Chiesa incoraggia igovernanti ad essere veramenteal servizio del bene comune

delle loro popolazioni, esorta idirigenti del le realtà finanziarie aprendere in considerazionel’etica e la solidarietà».1 6 maggio, Vaticano. Discorsoagli ambasciatori di Kyrgyzstan,Antigua e Barbuda,Lussemburgo, Botswana.

Page 6: il Focolare Giugno 2013

6

L' ESTATE E' ALLE PORTE

Pochi giorni fa a Palermo, era il 25

maggio, è stato beatificato Padre

Pino Puglisi , sacerdote ucciso dalla

mafia i l 1 5 settembre del 1 991 ,

giorno del suo 56° compleanno.

L’intento di “3P”, così veniva

soprannominato Padre Pino Puglisi ,

era quello di rendere il quartiere più

bello, più vivibi le, aiutarlo ad uscire

dall ’anonimato l iberandolo dalle

fauci del la mafia.

E’ riuscito a far l iberare dei

magazzini comunali in mano alla

mafia per realizzare un centro

chiamato “Padre Nostro”; ha tentato

di portare quei beni primari che a

Brancaccio (quartiere in cui era

situata la parrocchia) non si

potevano avere perché tutte era

gestito dal la mafia.

Ha voluto iniziare i l suo lavoro con i

bambini e i giovani, coloro che

erano il futuro, la speranza di

Brancaccio! ! ! E questo gl i costò la

vita. ma quella gioia, quel la bellezza

che voleva portare nel suo quartiere

l ’ha caratterizzato anche nel

momento della morte: mentre

l ’uccisore stava per sparargl i , Padre

Pino Puglisi ha detto sorridendo

“Me lo aspettavo”. Questa frase è

rimasta talmente impressa

nell ’omicida (un giovane abituato ad

ammazzare) che da lì ha iniziato i l

suo processo di conversione.

3P sovente usava queste parole:

"Le nostre iniziative e quelle dei

volontari devono essere un segno.

Page 7: il Focolare Giugno 2013

7

Non è qualcosa che può

trasformare Brancaccio.

Questa è un'illusione che non

possiamo permetterci.

E' soltanto un segno per fornire altri

modelli, soprattutto ai giovani.

Lo facciamo per poter dire: dato

che non c'è niente, noi vogliamo

rimboccarci le maniche e costruire

qualche cosa.

E se ognuno fa qualche cosa, allora

si può fare molto. . . "

L’estate è alle porteT

Estate: tempo di vacanza, relax,

riposo, ferie (per chi se le può

permettere)T .

La parrocchia con le associazioni

presenti sul territorio farà alcune

proposte, altre ne potranno sorgere

a livel lo di condomini, di rioniT

perché non impegnarci affinchè

anche il nostro quartiere sia sempre

più godibi le, sempre più bello e

gioioso?

E’ vero, a volte ci verrà chiesto un

piccolo sforzo, quello di uscire da

noi stessi per andare incontro

al l ’altro, ma questo non può che far

bene a noi e al l ’altro, può generare

relazioni di amicizia e di fraternità

nuove T Padre Pino Puglisi ha

avuto i l coraggio di uscire da se

stesso, forse un po’ troppo

(potrebbe dire qualcuno), ma

questo suo esporsi ha provocato un

bene più grande a tal punto che la

Chiesa lo proclama “beato”.

Perché non cogliere l ’ invito di Padre

Pino e se ognuno fa qualche cosa, allorasi può fare molto..?

Buon estate, buone ferie, ma anche

buon’opportunità per incontrarci e

render più bello i l nostro quartiere!

Don Federico

Page 8: il Focolare Giugno 2013

8

Sabato 23 e domenica 24 febbraio

la comunità parrocchiale ha accolto

i l vescovo Diego per la visita

pastorale: due giornate molto

intense durante le quali mons.

Coletti ha avuto modo di mettersi in

ascolto delle persone che, in ambiti

diversi, compongono la variegata

realtà della parrocchia e del

quartiere.

Presso il Cine Teatro Nuovo si è

svolta nel pomeriggio di sabato

l ’assemblea parrocchiale,

importante momento di riflessione e

di confronto con il vescovo.

I l Consigl io Pastorale Parrocchiale e

i membri del le Commissioni che ad

esso fanno capo avevano

preparato, nei mesi precedenti la

visita di mons. Coletti , un

documento nel quale sono state

evidenziate alcune caratteristiche

del quartiere e della parrocchia e

dei cammini di fede e di carità che

questa porzione di Chiesa sta

portando avanti. I l tutto nel tentativo

di elaborare un progetto pastorale

per i l futuro. Al vescovo, di

conseguenza, sono state sottoposte

alcune domande riguardanti quei

temi che la comunità parrocchiale

ritiene più urgenti per la riflessione e

per i l cammino futuro.

Di seguito, riportiamo alcuni stralci

del l ’ intervento del vescovo Diego.

Vogliono essere spunti di riflessione

per l ’ intera comunità, chiamata a far

tesoro del messaggio del vescovo,

per poter continuare a camminare

con l’entusiasmo che viene dal

vivere una relazione profonda con il

Signore della storia.

CCoonn uu nn aa ffoorrttee ii dd eenn ttii ttàà ccrrii ssttii aann aa

Noi abbiamo sempre bisogno di

continuare a nutrire una relazione

viva con il Signore Gesù perché

questa si traduca in un senso

maturo di fede, applicando alla vita

i l modo di pensare del Signore

Gesù, che è sempre qualcosa di

nuovo, inedito, urgente e

immediato.

La strada da percorrere è quella di

vivere fino in fondo, con passione,

la propria identità dentro lo Spirito di

Gesù che mette insieme, che fa

camminare e che impasta una

umanità nuova.

VISITA PASTORALEIl messaggio del Vescovo Diego

Page 9: il Focolare Giugno 2013

9

II nn uu nn ccaamm mm ii nn oo dd ii ffoorrmm aazzii oonn ee

La formazione alla

corresponsabil ità nel la Chiesa va di

pari passo con l’assunzione di

responsabil ità.

In questo ambito, manca una

disponibi l ità diretta e globale

al l ’accudimento della comunità

cristiana, preparandosi ad

assumere questa responsabil ità

attraverso una rigorosa e paziente

formazione permanente.

I Vescovi lombardi sostengono che

ci sia bisogno di una comunità

cristiana di adulti , capace di

assumersi i l cammino globale della

comunità locale e che viva la

propria spiritual ità non alla ricerca

di qualche esperienza

particolarmente bella e

personalmente edificante, ma della

competenza di fede che è

necessaria per poter servire i fratel l i

nel la fede, nel la speranza e nella

carità.

PPrreenn dd eerrssii ccuu rraa dd eell ll aa ccoomm uu nn ii ttàà

Una Chiesa in mano solo ai preti e

ai rel igiosi rischia di finire per

essere spiritual istica e disincarnata.

Le cose funzionano quando la

pastorale, che è la cura per la vita

cristiana della comunità, viene

tenuta in mano da un “nucleo

apostol ico” del la comunità cristiana

che si prepara costantemente e si

mette al servizio con uno sguardo

su tutto l ’orizzonte dell ’attività

pastorale e sempre con il debito

riferimento alla successione

apostol ica presente nella

parrocchia attraverso i sacerdoti.

Così, quando

cambia un

prete non

succede la

rivoluzione,

non viene

tutto azzerato,

perché c’è un

nucleo di

donne e di

uomini – i l più

abbondante

Page 10: il Focolare Giugno 2013

1 0

possibi le, i l più formato possibi le –

che si è preso cura con lui del la

comunità cristiana e che favorisce il

cambiamento, pronto ad accogliere

un prete che arriva, a offrirgl i

fraternità, fargl i sapere che può

contare su qualcuno.

Reinventatevi una comunità

cristiana capace di dare continuità

al suo cammino e di accogliere,

dentro questo cammino, un

parroco, che verrà con una sua

novità, ma troverà una comunità

viva!

TTrraa dd ii aa ll oogg oo ee ii nn tteegg rraazzii oonn ee

I l dialogo parte quando la diversità

è vissuta come occasione, non

come una minaccia, non come un

fastidio.

Se pensiamo: “Sarebbe meglio che

tutti fossero uguali a me!”, sarebbe

un mondo noiosissimo. Meno male

che siamo diversi! Abituiamoci a

vedere in modo positivo la diversità,

ad essere gente che quando vede

qualcosa di diverso da sé si

incuriosisce positivamente.

La parrocchia di Rebbio è un

prezioso laboratorio di integrazione.

Integrazione non vuol dire

semplicemente rispetto reciproco,

ma dialogo: la costruzione di un

percorso al termine del quale non

sono loro (chiunque siano questi

loro) a dover diventare tal i e quali a

noi, ma siamo noi tutti a dover

diventare qualcosa di diverso,

qualcosa di nuovo. Per noi cristiani

sempre in coerenza con il Vangelo.

DD aa ccrrii ssttii aann ii ppeerr ii ll bbeenn ee ccoomm uu nn ee

La Chiesa non deve fare azione

partitica, non deve immischiarsi

nel le questioni del la vita civi le in

quanto Chiesa, ma il cristiano ha

una responsabil ità gravissima e

bell issima da esercitare per i l bene

comune della società in cui vive. I l

cristiano veramente preparato a

entrare nel dibattito politico è

chiamato a dare le ragioni – dice la

lettera di San Pietro – della

speranza che è in lui. I cristiani

portano la ricchezza proveniente

dalla loro fede, così come chiunque

occupandosi di pol itica, cioè

dell ’attenzione alla città del l ’uomo,

porta una propria visione del

mondo.

Page 11: il Focolare Giugno 2013

1 1

DALL' ALBANIA A REBBIOLLaa tteessttiimmoonniiaannzzaa rriippoorrttaattaa ddii

sseegguuiittoo èè ssttaattaa lleettttaa nneellllaa cchhiieessaa ddii

SSaann RRooccccoo,, aa CCoommoo,, nneelllloo ssccoorrssoo

mmeessee ddii mmaarrzzoo,, dduurraannttee llaa vveegglliiaa

ppeerr ii mmiissssiioonnaarrii mmaarrttiirrii..

Sono Dario Hyka, ho 1 5 anni e

questa sera vorrei raccontare la

storia del la mia famigl ia. Accanto a

me ci sono mia mamma Irene e mio

padre Arian. I miei genitori sono nati

e cresciuti in Albania, nel la citta di

Tirana e vivono a Como da 22 anni.

Con noi c’è anche mia sorel la

Camil la che ha 1 0 anni e, come me,

è nata in I tal ia.

A 27 anni, nel 1 991 , mio padre è

scappato dalla sua terra che era

diventata “un buco nero”, un paese

colpito dal la crisi economica e dalla

dittatura comunista, un luogo in cui

agl i uomini era stata tolta qualsiasi

l ibertà.

L’Albania, dominata da Enver

Hoxha dal 1 944 al 1 985, era

diventata

T un paese in cui per poco si

rischiava di finire in galera e di

essere sottoposti ad orribi l i torture;

T .un paese dove era vietato

ascoltare le radio e guardare le TV

straniere;

T un paese dove non si poteva più

avere fiducia nella gente perché

ogni uomo poteva essere un

nemico, una spia del regime;

T un paese in cui la persecuzione

non risparmiava nessuno.

La Chiesa Cattol ica venne

stroncata e tanti furono i preti , i

vescovi e i laici el iminati dal regime.

Anche i musulmani e gl i ortodossi

non vennero risparmiati e molti

furono gli Iman e i Pope imprigionati

e fucilati . Moschee, monasteri e

chiese vennero abbattuti o

trasformati in musei, teatri e centri

cultural i .

Molti furono gli albanesi che, spinti

dal desiderio di l ibertà e dalla

necessità di un avvenire migl iore,

scapparono con mezzi di fortuna

dalla loro terra verso l’ I tal ia.

Mio papà è uno di questi albanesi.

Lui scappò dal suo paese il 4 marzo

del 1 991 . Dal porto della città di

Valona quel giorno erano ormai

salpate tutte le imbarcazioni.

Restava, però, ancorato in mezzo

alla baia, un peschereccio in

pessime condizioni che papà ed

altre 33 persone raggiunsero a

Page 12: il Focolare Giugno 2013

1 2

nuoto ed occuparono. Mio padre

racconta di non aver mai creduto di

riuscire a raggiungere quella barca

anche perché non era un uomo di

mare. Ce la fece e, una volta a

bordo, mentre cercava di capire

quali fossero le reali condizioni

del la barca trovò, nel la stiva, un

piccolo crocifisso che per lui fu un

segno di speranza e che, ancora

oggi, è custodito nella nostra casa.

Da quel momento, infatti , cominciò

a pensare: “Non so come, ma sono

certo che noi andremo in I tal ia!”

E così fu. La notte successiva al

papà e agli altri compagni di viaggio

venne mandato un altro

peschereccio che li portò a Brindisi.

Mio padre restò in questa città

alcuni giorni durante i quali

apprezzò l’accoglienza che

ricevette dai brindisini e fu

testimone dello sbarco di migl iaia di

profughi albanesi, persone che

avevano i loro volti segnati dal la

stanchezza e dal dolore, ma che

avevano nel cuore il desiderio di un

futuro migl iore.

Da Brindisi poi raggiunse, tramite

un amico, Como e qui venne

ospitato nel Centro di Accoglienza

di Sagnino.

I l papà ogni anno faceva ritorno in

Albania dalla sua famigl ia e

durante uno di questi viaggi

avvenne l’ incontro con mia

mamma, Irene. Nel 1 997 i miei

genitori si sposarono in Albania e

poi anche la mamma seguì i l papà

in I tal ia, paese in cui siamo nati e

cresciuti Camil la e io.

Due anni fa mia sorel la ed io

abbiamo ricevuto i l Battesimo nella

Parrocchia di Rebbio durante la

Santa Messa di Pasqua. I nostri

genitori , che vengono da due

famigl ie musulmane, sono stati

contenti di poterci battezzare e

hanno coinvolto i nostri parenti che

sono venuti dal l ’Albania per

condividere con noi la gioia di

questo importante momento.

Noi tutti siamo infatti convinti che

gli insegnamenti del la rel igione

cattol ica aprano il cuore degli

uomini al l ’accoglienza e aiutino le

persone a vivere in modo pacifico

costruendo rapporti improntati al

dialogo e al rispetto reciproco.

Nonostante i miei genitori vivano in

I tal ia da più di vent’anni, non hanno

dimenticato la loro terra. Essa è

parte di loro, la portano sempre nel

cuore e hanno cercato di farla

Page 13: il Focolare Giugno 2013

1 3

conoscere ed amare anche a me e

a Camil la Direi che ci sono riusciti

perché io già da piccolo, in un testo

scritto in seconda elementare,

raccontavo:

“Io un giorno ho visto una farfal la

gigante, l ’ho chiamata e lei è

venuta da me. Abbiamo fatto

amicizia e mi ha portato in giro sul

dorso. Io volevo visitare l ’Albania e

la casa dei miei nonni. Ho fatto

atterrare la farfal la e mi sono

fermato a vedere come stavano i

nonni. Stavano molto bene e mi

hanno augurato buona fortuna.

Erano molto contenti di vedermi e

pure io ero contento di averl i visti”.

Grazie per averci ascoltato.

I miei genitori sono convinti di aver

potuto raccontare la loro storia

proprio perché noi viviamo in un

paese cattol ico.

Dario Hyka

Page 14: il Focolare Giugno 2013

1 4

VITA COMUNITARIA

LLaa CCrrooccee èè sseemm pprree ll ìì ssuu ll ll aa dd eessttrraa

dd eell ll ’’ aa ll ttaarree aa tteessttii mm oonn ii aarree ll aa VVii aa

CCrruu ccii ss dd ii qq uu eesstt’’ uu ll ttii mm oo VVeenn eerrdd ìì

SS aann ttoo.. UU nn ii ttii nn eerraarrii oo aall ll ’’ ii nn tteerrnn oo dd eell

qq uu aarrttii eerree,, ssttaazzii oonn ee,, dd ooppoo ssttaazzii oonn ee

ccoomm ee gg ll ii aa ll ttrrii aann nn ii .. EE ppppuu rree ll aa sscceell ttaa

dd ii ffaarrll aa rraaccccoonn ttaarree aagg ll ii aadd ooll eesscceenn ttii

dd eell ll aa nn oossttrraa ppaarrrroocccchh ii aa ll ’’ hh aa rreessaa ppeerr

ttuu ttttii nn ooii ii nn dd ii mm eenn ttii ccaabbii ll ee.. AAbbbbii aamm oo

cchh ii eessttoo aa uu nn oo dd eeii pprroottaagg oonn ii ssttii dd ii

qq uu eell ll aa sseerraattaa dd ii rrii ccoorrdd aarree qq uu eell ll aa

ll uu nn gg aa,, ii nn tteenn ssaa sseerraattaa..

Venerdì 29 marzo si è svolta nelle

vie del quartiere di Rebbio la Via

Crucis animata dai ragazzi del le

medie e da qualche adolescente

delle superiori.

Abbiamo iniziato a prepararla circa

un mese prima, tutte le settimane ci

siamo trovati per provare le varie

scene da recitare. I l gruppo era

composto da circa quaranta ragazzi

che recitavano, da una decina di

catechiste che ci hanno

accompagnato in questo percorso e

dal vicario don Federico.

La Via Crucis era composta da sei

stazioni messe in scena in sei

luoghi diversi di Rebbio e

interval late, durante gl i

spostamenti, da preghiere o canti.

Fin dal l ’ inizio le catechiste ci hanno

spiegato che non stavamo

realizzando una commedia o

un’opera qualunque, ma stavamo

inscenando il percorso doloroso di

Cristo che si avvia al la Crocifissione

e che noi non eravamo lì per ridere

e scherzare, ma per aiutare le

persone a pregare e riflettere

sul l ’amore che Gesù ha avuto per

noi. Egl i infatti ci ha tanto amato da

sacrificare la sua vita per l ’umanità.

La Via Crucis è partita dal centro di

aggregazione giovanile “OASI” nel

parco Negretti dove abbiamo

messo in scena la “preghiera di

Gesù nell ’orto degli ul ivi” e “i l

tradimento di Giuda”.

In seguito ci siamo spostati , sempre

in un clima di preghiera , in un

corti le di un palazzo che si affaccia

in via Palma: su un balcone

abbiamo rappresentato la scena di

Barabba che viene liberato al posto

VIA CRUCIS 2013QUANDO I RAGAZZI SI TRASFORMANO IN TESTIMONI

PER LE STRADE DEL QUARTIERE

Page 15: il Focolare Giugno 2013

1 5

di Gesù.

Da lì siamo giunti in un corti le di un

palazzo in via Giussani dove si è

svolta la scena della caduta di

Gesù e dell ’aiuto che il Cireneo gli

ha offerto nel portare la sua croce .

La Quarta stazione racconta

Veronica che asciuga il volto di

Gesù mentre, nel la Quinta abbiamo

rappresentato, su un balcone in via

Gril loni, i soldati che si dividono le

vesti e che gettano la sorte sul la

sua tunica.

È stata la prima volta che a Rebbio

si real izzava una via Crucis tra le

vie del quartiere. Molte persone

hanno partecipato seguendo il

corteo o semplicemente

affacciandosi al le finestre per

assistere alle scene e dire una

preghiera insieme.

Giunti in chiesa, per

la scena conclusiva

la morte di Gesù, le

persone si sono

disposte nei banchi.

Sul l ’altare una Croce

di circa tre metri,

real izzata da alcuni

papà, intorno alla

quale abbiamo

messo in scena la

morte di Gesù alla fine abbiamo

recitato una preghiera. Desidero

fare un ringraziamento a tutte le

persone che si sono date da fare

per la buona riuscita del la via

Crucis: in modo particolare alle

catechiste, a don Federico, agl i

uomini che hanno allestito le varie

scene, al le famigl ie che ci hanno

ospitato sui loro balconi, al coretto

di Rebbio che ci ha accompagnato

durante gl i spostamenti e a tutte le

persone che, anche in minima

parte, hanno contribuito al la

real izzazione della

rappresentazione del Calvario e

della morte di Gesù.

Mattia

Page 16: il Focolare Giugno 2013

1 6

CALENDARI ESTIVIGREST: dal 1 0 al 29 giugno

CAMPI ESTIVI PER I RAGAZZI

PARROCCHIA DI REBBIO E PRESTINO

Albaredo dal 30 giugno al 6 lugl io per i ragazzi che a settembre

frequenteranno la 1 °, 2° e 3° media

VICARIATO

Baselga di Pinè (Trentino) Dal 7 al 1 4 lugl io per i ragazzi che a settembre

frequenteranno la 1 ° superiore

CAMPI ESTIVI ADOLESCENTI E GIOVANI

Per chi a settembre frequenterà la 2° e 3° superiore

Dal 1 5 al 20 lugl io

BERGAMO

Campo di servizio, di condivisione e di preghiera

Per chi a settembre frequenterà la 4° e 5° superiore

Dal 21 al 27 lugl io

BERGAMO

Campo di servizio, di condivisione e di preghiera

Per giovani

Campo di servizio a Lourdes con l 'UNITALSI

Dall '8 al 1 4 agosto

Per giovani dai 1 8 anni in su

Campo al Cottolengo di Torino

Dal 5 al 1 3 agosto

Page 17: il Focolare Giugno 2013

1 7

EE SS TTAATTEE AA RREE BB BB II OO II NN SS II EE MM EE

Anche per quest’anno, i gruppi e le associazioni presenti nel quartiere

hanno in programma di real izzare delle iniziative per animare le giornate

estive.

I l programma non è ancora ben definito ma ci stiamo impegnando per

offrirvi varie occasioni di incontro e di svago un po’ per tutte le età e per

consentire a chi rimarrà a casa di avere momenti per ritrovarsi, per stare

insieme, visitare, giocare, mangiare e divertirsi.

Appena verrà definito nei dettagl i , verrà pubblicato un calendario preciso

dei vari appuntamenti che per i l momento vi anticipiamo.

PPrroogg rraamm mm aa dd ii mm aassssii mm aa dd eell mm eessee dd ii GG ii uu gg nn oo

2 e 9/6 torneo di mini vol ley (da confermare)

8/6 bande- concerto sul sagrato della chiesa dalle 1 6.00 alle 1 8.00

9/6 festa nel parco di via Negretti tutto i l giorno

1 al 1 5/6 Torneo di calcio

1 2/6 gara di bocce presso la bocciofi la del la cooperativa

1 5-1 6/6 Play on the lake

21 - 28/6 proiezione opere l iriche di Giuseppe Verdi in Ca’ d’ industria

23/6 biciclettata nella spina verde

Tutti i giovedì sono proposte delle passeggiate leggere

In data da definirsi ma in giugno

Gara di carte presso la bocciofi la

Torneo di calcio del le nazioni

Da metà mese fino a lugl io un sabato ogni 1 5 giorni cena tipica con i gruppi

nazionali presenti sul territorio

PPrroogg rraamm mm aa dd ii mm aassssii mm aa dd eell mm eessee dd ii LLuu gg ll ii oo

7/7 festa al parco negretti (organizzato da tutti coloro che hanno

partecipato al progetto di coesione)

1 2/7 proiezione opere l iriche di Giuseppe Verdi in Ca’ d’ industria

Tutti i giovedì, l ’Oratorio propone gite per tutti

Proiezione delle foto dei viaggi del GTR

La Filodrammatica proporrà la sua ultima opera

Page 18: il Focolare Giugno 2013

1 8

I l centro di ascolto della Caritas

parrocchiale di Rebbio è composto

da un gruppo di 1 1 volontari che,

coordinati da don Giusto, 2 volte

al la settimana (martedì e venerdì

dal le 1 6 al le 1 8) ascolta i bisogni di

chi si presenta e, se possibi le, cerca

di fornire un aiuto, direttamente o

indirizzando le persone ad istituzioni

specifiche per le loro necessità.

L’obiettivo principale del centro di

ascolto è quello di svi luppare una

relazione con persone che vivono

un momento di difficoltà o hanno

problemi di integrazione, per

cercare di creare legami che

vadano oltre lo stretto bisogno del

momento. Alla base dell ’ascolto ci

sono la solidarietà, i l rispetto e la

condivisione. Spesso si entra in

relazione con persone di altre

nazionalità, rel igioni, abitudini,

culture e bisogni, cercando di

avviare, sia pure in un contesto

locale, un esempio di convivenza

tra popoli .

Attorno al centro di ascolto sono

nate, spontaneamente, attività

come il doposcuola e le scuole di

cucina e di cucito, che hanno anche

lo scopo di aggregare e integrare le

diverse culture. I l migl ior risultato

che si possa ottenere è fare in

modo che le persone aiutate

diventino a loro volta di aiuto per chi

è in emergenza. Tutto questo senza

dimenticare le necessità material i

che, per chi si trova in difficoltà,

sono ovviamente importanti : l ’aiuto

consiste nella distribuzione del

pacco alimentare o, a seguito di

verifiche dell ’effettiva necessità, in

un contributo occasionale per i l

pagamento di bol lette, canoni

d’affitto e bigl ietti per i l rientro

definitivo in patria.

La distribuzione del pacco viveri

avviene ogni 40 giorni circa,

compatibi lmente con i rifornimenti

da parte del Banco Alimentare. Una

volta al l ’anno poi, grazie al la

Colletta Alimentare Nazionale,

riusciamo ad avere un buon

quantitativo di al imenti. Purtroppo,

ultimamente la quantità di al imenti

ricevuti è insufficiente per i l

fabbisogno complessivo.

Nel corso dell ’anno 201 2, grazie a

questo servizio, siamo riusciti ad

aiutare circa 40 famigl ie, per un

Attività del centro di ascoltodella Caritas parrocchiale di Rebbio

Page 19: il Focolare Giugno 2013

1 9

totale di 1 63 persone: 1 23 di età

compresa tra i 5 e 65 anni, 36 di età

inferiore ai 5 anni e 4 di età

superiore ai 65 anni.

Inoltre, due volte al la settimana

(lunedì e mercoledì dal le 9 al le 1 1 )

alcuni volontari si occupano della

distribuzione di vestiario, raccolto in

parrocchia.

Per quanto riguarda l’aiuto

puramente economico (per bollette,

affitto, T ), la Caritas parrocchiale si

sostiene con varie entrate: fondo

diocesano, offerte varie, ecc. , di cui

si al lega un sintetico bilancio.

Raffael la

a nome del GRUPPO CARITAS

BB II LLAANN CCII OO

EE NN TTRRAATTEE 22 00 11 22

Fondo Solidarietà Diocesano (6 fondi ottenuti) + € 5.000,00

Cassa profughi (rimborso viveri uti l izzati per i profughi) + € 1 .273,00

Offerte varie da parrocchiani per la Caritas + € 1 1 .292,06

Totale + € 1 7.565,06

UU SS CCII TTEE 22 00 11 22

Spese varie per: al imenti, medicine, bol lette, affitti - € 8.951 ,95

Aiuti specifici a 6 famigl ie grazie al

Fondo Solidarietà Diocesano - € 5.000,00

Permessi di soggiorno (5), rinnovo passaporti (1 ) - € 1 .305,00

Bigl ietti vari per rimpatrio (1 4) - € 2.446,74

Totale - € 1 7.703,69

Page 20: il Focolare Giugno 2013

20

L’1 1 ottobre del 1 962, i l giorno in

cui, Festa della Divina maternità di

Maria, si aprì solennemente il

Concil io Ecumenico Vaticano I I , io

c’ero! Avevo appena compiuto dieci

anni e da pochi giorni ero in quinta

elementare, ma posso dire, senza

presunzione, che quell ’evento di cui

sono stata testimone ha davvero

“segnato” la mia esperienza

cristiana.

I l primo ricordo è quello

del l ’ interminabile processione di

Vescovi (più di 2500) che entravano

in S. Pietro e che, con la mia

inseparabile compagna Sandra,

avevo seguito in diretta TV, su invito

del la maestra (era giovedì, i l giorno

l ibero da scuola), non senza

qualche interval lo per giocare un po’

in corti le.

Ho intuito al lora, e l ’ho sempre

sperimentato di persona, che la

Chiesa è ben più grande del

circoscritto territorio intorno al

campanile, che pure è importante

perché offre l ’opportunità

del l ’ incontro concreto e indistinto,

ma che non può diventare

esclusivo, perché

l’autoreferenzial ità al la lunga

soffoca e inaridisce. È il Vescovo il

garante dell ’annuncio del Vangelo ai

nostri giorni e lui pure in comunione

fraterna con gli altri Vescovi e con il

Papa.

L’esperienza più forte fu poi la

riforma liturgica. A Rebbio non vi

arrivammo impreparati perché don

Carlo Scacchi, i l parroco di al lora,

burbero, ma con una straordinaria

sensibi l ità per le cose belle e ben

IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II ,CINQUANT’ANNI DOPO

Page 21: il Focolare Giugno 2013

21

fatte, l ’aveva fatta precedere da una

“Settimana liturgica” durante la

quale dei frati , preparati ad hoc, ci

avevano introdotti ai “sacri misteri”.

Per me, bambina curiosa e

desiderosa di capire, fu

meravigl ioso scoprire cosa

succedeva durante le celebrazioni

l iturgiche. Attraverso l’uso della

l ingua del popolo, innanzitutto, ma

soprattutto comprendendo che i

gesti che si compiono durante i l rito

sono “significativi” e ci coinvolgono

insieme, popolo e celebrante, in un

unico grande atto che, più è

compreso, più è vero ed efficace.

Non è la Chiesa che fa l ’Eucaristia,

ma è l’Eucaristia che fa la Chiesa.

Quel pane spezzato e condiviso,

che noi crediamo essere Gesù che

sempre rinnova il suo donarsi per

noi, ci unisce in un modo che noi

non possiamo interrompere, pena

una mancanza di sincerità e di

autenticità che diventa

controproducente: “Vi

riconosceranno da come vi

amerete”.

Ci fu poi la gioia e l ’ impegno

nell ’accogliere la Parola di Dio che

finalmente era accessibi le a tutti ,

ma non era poi così facile da capire.

Nel frattempo ero cresciuta e fu

proprio attraverso la lettura della

“Dei verbum” (la Costituzione

concil iare sul la Divina rivelazione)

che capii come non si può essere

mai “superficial i” nel l ’accostare un

testo o un fatto, ma occorre sempre

tener conto almeno del contesto in

cui questi si formano e avvengono.

Non è così anche nella vita

quotidiana, dove tutti sperimentiamo

la sofferenza procurata dai

pettegolezzi “infondati”?

Venne poi la stagione della

“Apostol icam actuositatem”, i l

Decreto sul l ’apostolato dei laici, che

concretizzava quanto già affermato

dalla Costituzione “Lumen

Gentium”, accolto con entusiasmo,

soprattutto nell ’ambiente dell ’Azione

Cattol ica, che è stata, ed è tutt’ora,

la mia “scuola” di fede e di vita.

“In quanto partecipi del l ’ufficio di

Cristo sacerdote, profeta e re, i laici

hanno la loro parte attiva nella vita e

nell ’azione della Chiesa. All ’ interno

delle comunità della Chiesa la loro

azione è talmente necessaria che

senza di essa lo stesso apostolato

dei pastori non può per lo più

Page 22: il Focolare Giugno 2013

22

raggiungere la sua piena efficacia”

(AA, 1 0). Non più semplici

“esecutori”, quindi, ma

“corresponsabil i”. Certo, la

responsabil ità pesa, esige

preparazione, costanza, impegno e

non può essere lasciata

al l ’ improvvisazione e allo

spontaneismo, pur appassionati ,

come fu in quei primi anni di

attuazione del Concil io. Oggi

potremmo chiederci “Esiste ancora

il laicato?” come fa Paola Bignardi

in un suo librino recentemente

rieditato (e al quale rimando: Ed.

AVE, 201 2), ma questo è un altro

discorso e ci porterebbe lontanoT

Sono passati 50 anni dal l ’ inizio del

Concil io, pochi, pochissimi, se

pensiamo che molti decreti del

Tridentino, che pure vanta quasi

500 anni, sono ancora inattuati !

L’ intento profondo che animò

l’ intuizione del Papa Giovanni XXI I I

nel l ’ indire i l Concil io e i l coraggio di

Paolo VI nel concluderlo fu quello di

riproporre agli uomini di oggi, con

un linguaggio appropriato, fatto di

parole e di segni, Cristo, “luce delle

genti”. Qualche ombra c’è ancora, ci

sarà sempre, perché ritornare

all ’essenziale, spogliandoci del

superfluo, anche nella nostra

esperienza cristiana, richiede il

superamento dei particolarismi e

delle visioni restrittive, che ci

condizionano quando pensiamo che

sia solo i l nostro punto di vista

l ’unico corretto, e questo esige una

costante conversione.

Non ci resta che invocare lo Spirito,

in questa rinnovata Pentecoste

della Chiesa alla quale ci introduce

anche il nuovo pontificato, perché

possiamo testimoniare al mondo la

gioia e la bellezza di avere

incontrato Gesù, i l Signore della

Storia, così che molti altri lo

possano incontrare.

Per chi ha una qualche

dimestichezza con internet e

desidera approfondire la

conoscenza e la riflessione sul

Concil io segnalo un sito molto

interessante: www.vivailconcil io. it.

Laura Casartel l i Bernasconi

Page 23: il Focolare Giugno 2013

23

Con la crisi che morde sempre più le fasce più deboli , esistono situazioni

sempre più critiche che costringono alcune famigl ie a fare i conti con sfratti

e pignoramenti, abbiamo quindi deciso di affrontare la problematica

dell 'housing sociale, cominciando con l'intervistare l 'avv. Marcello Iantorno,

assessore del Comune di Como con varie deleghe, tra le quali “Patrimonio”,

“Casa e politiche abitative”. Marco

intervista al l 'assessore alla Casa e Politiche abitativedel Comune di Como, avv. M. Iantorno

"HOUSING SOCIALE"(al loggi e servizi, con forte connotazione sociale, per coloro che non

riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo sul mercato)

DD. = domanda RR. = risposta

DD. Ci è stato riferito che ci sono 12

alloggi comunali sfitti e non

occupati in via Spartaco. Le risulta?

RR. Si è vero, gl i appartamenti siti in

via Spartaco attualmente non

assegnati sono 1 2 (dodici)

DD. Se sì, come mai?

RR. I l problema delle unità abitative

non assegnate né assegnabil i non

riguarda solo via Spartaco ma un

gran numero di abitazioni facenti

parte del patrimonio abitativo del

Comune di Como che ad è pari

circa a oltre 1 1 0 unità.

Per anni non è stata fatta alcuna

manutenzione rendendo gli al loggi

non in buono stato e circa 1 1 0 di

esse addirittura non abitabil i . devo

dire che gli al loggi vuoti possono

essere assegnati solo dopo avere

realizzato gl i interventi di

ristrutturazione, di adeguamento

tecnologico e di messa a norma di

cui necessitano e non prima.

Al momento solo due di questi

dodici appartamenti di via Spartaco

sono stati completamente

ristrutturati e saranno a breve

assegnati secondo la graduatoria

E.R.P. che verrà pubblicata entro la

metà di questo mese di maggio.

DD. Per superare gli ostacoli della

mancanza di fondi e del patto di

stabilità, avete mai pensato di far

Page 24: il Focolare Giugno 2013

24

restaurare agli assegnatari gli

alloggi, naturalmente mediante

imprese che rilascino i dovuti

certificati di conformità, scontando

le spese dal canone di locazione?

RR. Attualmente vi è un piano di

vendita di circa 60 alloggi a prezzi

ridotti i l cui ricavato è previsto di

circa 4 mil ioni di euro e da

destinare alla riparazione dei 1 1 0

appartamenti che dicevo prima.

Purtroppo però la crisi in corso non

rende fattibi le facilmente questo

piano di vendita.

Gli al loggi possono essere

assegnati solo quando sono a

norma e non prima. Una volta

assegnati la normativa regionale

che regola la materia (L.R. n.1 /2004

art. 1 3) permette al l ’assegnatario di

al loggi che necessitino di “interventi

minimi di manutenzione oppure di

adeguamento a norme di sicurezza

o entrambi” di poter anticipare i

lavori da fare, previo accordo con il

Comune, scontando poi la spesa

con i canoni di affitto.

Occorre però tenere presente che

spesso i nuclei famil iari non

dispongono del danaro necessario

ai predetti interventi. Sto cercando

di verificare se esiste una strada

per procedere alle riparazioni prima

delle assegnazioni magari pagando

questi interventi con i futuri canoni

di locazione.

La strada non è semplice perché

richiede la disponibi l ità del la

impresa che fa i lavori, del

reperimento dei finanziamenti e poi

del pagamento dilazionato. La

legge regionale non lo

consentirebbe. Si tratta di trovare

una strada nuova, magari avviando

contatti e incontri anche con la

Regione Lombardia.

DD. Avete mai pensato alla locazione

dello stesso alloggio a più persone

che avendo difficoltà diverse ma

anche risorse differenti, coabitando

uno stesso alloggio possano

aiutarsi a vicenda? come ad

esempio uno studente universitario

ed un anziano solo. In altre città di

Italia sembra abbia funzionato.

RR. La normativa regionale non

consente, al lo stato, queste

soluzioni.

DD. Avete mai pensato alla

possibilità per le Associazioni di

Page 25: il Focolare Giugno 2013

25

farsi carico della spesa di messa a

norma e recuperare dal Comune la

somma, mediante il canone di

locazione, con la possibilità per

l'associazione di designare la

famiglia che entrerà

nell'appartamento tra le famiglie in

difficoltà del Quartiere?

RR. In base alla normativa regionale

che discipl ina le assegnazioni degl i

al loggi di edi l izia residenziale

pubblica non sarebbe consentita la

concessione a persone fuori

graduatoria e secondo l'ordine della

stessa.

Più in generale, è intenzione

dell 'assessorato al patrimonio di

Como verificare, anche con la

Regione Lombardia, le modifiche

regolamentari più opportune per

rendere possibi le la realizzazione di

quanto prospettato nelle precedenti

domande e rendere il sistema meno

ingessato di oggi.

Sto anche cercando, al di fuori del

sistema degli al loggi di residenza

pubblica (ERP) di facil itare

l 'incontro tra la offerta di al loggi a

prezzo ridotto e la locazione di

queste case a persone o coppie,

giovani o anziani, con redditi bassi

impossibi l itati a rientrare nelle

assegnazioni di case popolari ma

non così abbienti da potersi

permettere una casa con canoni di

mercato.

Questo richiede la collaborazione di

proprietari di case sfitte, magari

prevedendo anche periodi di durata

inferiori a quelle di legge (per

esempio 3 anni invece di quattro) o

cauzioni più basse.

Abbiamo avviato qualche contatto

con associazioni di proprietari di

case e verificando la possibi l ità. Più

in generale dobbiamo pensare a un

insieme di interventi anche di tipo

nuovo e non sperimentato prima al

fine di poter rispondere alla grande

domanda di al loggi popolari o a a

canoni bassi oggi così aumentata

per via della crisi in corso.

fine

dell'intervista

Page 26: il Focolare Giugno 2013

26

IN RICORDO DI ARISTIDE CASARTELLI

Nel ricordo di Aristide Casartel l i si intrecciano il sorriso e lo sguardo, donati

a famil iari e amici.

Carissimo Aristide, siamo qui insieme a tua moglie e ai tuoi figl i per

accompagnarti con la preghiera Eucaristica al la casa del Padre. Sarà Lui

questa volta a dirti "ciao, carissimo, ti stavo aspettando", come facevi

sempre tu, con il tuo sorriso e una battuta spiritosa, accompagnato da tua

moglie Pinuccia.

Quello che non vogliamo dimenticare sono le MANI e lo SGUARDO.

Le mani di un bambino lontano da casa,

che cerca la mamma, il papà partigiano, il fratello soldato.

Le mani di chi conosce la miseria e si risolleva con il lavoro:

tanto lavoro, serio, onesto, infaticabile;

i calli dei motori, le fiacche dei mattoni per tirare su la casa.

Le mani forti e calde di sposo, padre, nonno, amico.

Le mani che hanno stretto quelle di don Giusto,

che ti ha portato permano in questi mesi.

Le mani di un prete che sorregge un alpino, come don Carlo in Russia.

Perché hai dovuto farla anche tu la lunga traversata,

un’altra delle centomila gavette di ghiaccio

che ci ricordavi con commozione.

LE MANI E LO SGUARDO

Page 27: il Focolare Giugno 2013

27

E POI LO SGUARDO.

Lo sguardo di un uomo tenace, schietto, ottimista, mai fermo.

Lo sguardo attento, testone, un po’ burbero ma sempre rispettoso.

Uno sguardo che qualche volta non abbiamo compreso,

e per questo dobbiamo anche chiederti scusa.

Ma quello che non possiamo e non vogliamo dimenticare MAI

sono DUE VOLTI.

Il volto della sofferenza, dell’essere nudo e perso davanti al male,

della ricerca di una risposta che non arrivava:

“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” .

Ci è sembrato di vedere in te il volto di Gesù sulla Croce.

E soprattutto il volto sereno degli ultimi minuti,

il sorriso che ci hai regalato gratuitamente, come sempre.

Ci è sembrato di vedere in te il volto di Gesù risorto nel cenacolo:

“Pace a voi” .

In quel momento abbiamo capito cosa intendevi quando ci dicevi

“vado avanti” .

Non era avanti ma DAVANTI.

DAVANTI AL DIO DELLA VITA.

I familiari

Page 28: il Focolare Giugno 2013

28

In un pomeriggio piovoso d’apri le la

comunità parrocchiale ha

accompagnato alla casa del Padre

Sandro Invernizzi, originario di

Como centro, ma da decenni

residente a Rebbio.

Le testimonianze al termine della

celebrazione eucaristica hanno

sottol ineato come Sandro, “nel la

sua vita, abbia saputo trasmettere

alla sua adorata famigl ia e ai suoi

amici i veri valori di amore, amicizia

e attenzione.

Ha fatto fruttare i suoi talenti

nel l ’ impegno sociale, facendosi

promotore dell ’Associazione

Genitori a Rebbio, favorendo una

preziosa collaborazione tra scuola e

famigl ia.

Determinante è stata la sua

presenza all ’ interno del Corpo

Musicale di Rebbio e nella

Filodrammatica, che ha saputo

guidare con fermezza, ma anche

con tanta pacatezza e amicizia: era

sempre attento al le necessità di chi

gl i stava attorno, sostenendo,

anche attraverso la preghiera, chi

stava affrontando momenti diffici l i . ”

Le parole di alcuni amici del Gruppo

Uomini di Lourdes hanno

evidenziato i l coraggio e la serenità,

con cui, in un cammino di fede, ha

saputo affrontare la malattia: “A

Lourdes era andato per ringraziare

la Madonna e non per chiedere,

perché aveva già ricevuto tanto

dalla vita.”

Ne è uscito i l ritratto di un uomo

consapevole “di aver vissuto una

vita colma di doni e pronto, quindi,

a non aver timore della morte.”

TESTIMONE DI CORAGGIO E SERENITA'

IN RICORDO DI SANDRO INVERNIZZI

Page 29: il Focolare Giugno 2013

29

CALENDARIO LITURGICO

FF EE SS TTAA DD EE LLLLAA MM AADD OO NN NN AA DD EE LLLLAA CCOO NN SS OO LLAAZZII OO NN EEDOMENICA 22 SETTEMBRE 201 3

dd aa LLuu nn eedd ìì 11 66 aa VVeenn eerrdd ìì 22 00 SS eetttteemm bbrree

Ore 20,30 S.Rosario nei corti l i

SS aabbaattoo 22 11 sseetttteemm bbrree

Ore 1 5,00 Confessioni

Ore 1 7,30 S.Messa prefestiva

DD oomm eenn ii ccaa 22 22 sseetttteemm bbrree

Ore 7,30 – 1 8,00 SS.Messe d’orario

Ore 1 0,00 S.Messa concelebrata.

Presieduta da DON SERGIO BIANCHI, nostro Parrocchiano, che ricorda il

suo venticinquesimo anniversario di Ordinazione Sacerdotale .

Ore 1 4,30 Processione con il simulacro della Madonna della

Consolazione,Vespri e benedizione.

Al termine : INCANTO DEI CANESTRI

LLuu nn eedd ìì 22 33 sseetttteemm bbrree

Ore 8,30 S.Messa

Ore 20,30 S.Messa per i defunti del la parrocchia, segue Processione al

cimitero

Page 30: il Focolare Giugno 2013

30

Nel venticinquesimo di sacerdozioLLeetttteerraa aappeerrttaa aa dd oonn SS eerrgg ii oo

Sono già passati venticinque anni!

Sembra trascorso poco tempo da

quando, tra l ’ incredul ità di tutti noi,

nostro fratel lo annunciò i l desiderio

di diventare sacerdote.

Incredulità, non dovuta al

dispiacere di questa scelta, ma ad

una sorta di stupore. Stupore nel

capire di essere parte di un disegno

grande, immenso.

I l Signore ha parlato ad un cuore in

ascolto pronto ad arrendersi al la

grandezza del Suo messaggio! Una

Voce forte, che non ammette

tentennamenti, ma anche, al lo

stesso tempo, dolce e carezzevole,

che ti fa lasciare tutto: famigl ia,

casa, amici, luoghi cari.

La vita del sacerdote è sicuramente

un cammino in continua salita, ma

con la certezza che, in qualsiasi

luogo si è destinati , l ì si trova

certamente una nuova famigl ia, una

nuova casa, nuovi amici.

Questo è quello che leggiamo negli

occhi di nostro fratel lo don Sergio

ed è questo che continueremo a

chiedere, per lui, nel le nostre

preghiere: che sia sempre accolto e

ben voluto.

Rispetto a venticinque anni fa la

nostra famigl ia si è un po’ ridotta,

ma siamo convinti che la gioia di

questo bell issimo e importante

traguardo è motivo di

festeggiamento anche in Paradiso,

dove mamma e nonni ci

proteggono e pregano per tutti noi .

Venticinque anni sono un bel

pezzetto di cammino, ma non ci si

può riposare! C’è ancora tanto

lavoro da fare, tanto da

condividere, tanti progetti da

realizzare T e siamo sicuri che tu,

don Sergio, non starai con le mani

in mano!

Auguri,

la tua famigl ia

Page 31: il Focolare Giugno 2013

31

ANAGRAFE PARROCCHIALE

CCii hhaannnnoo pprreecceedduuttoo nneellllaa ccaassaa ddeellSSiiggnnoorree1 4 SABENE MARIA

1 5 MAIO VITTORIA

1 6 TARANTINO PATRIZIA

1 7 PADRE CARLO NEGRO

1 8 PIAZZA ANTONINA

1 9 GARIONI ERNESTINA

20 CAVALLERI PAOLINA

21 MONDELLI LUISA

22 GIANI CARLA

23 JACCHETTI CECILIA

24 MULAS GIOVANNI

25 GUALTIERO WALTER

26 CASARTELLI ARISTIDE

27 INVERNIZZI

ALESSANDRO

28 FIORE UMBERTO

29 SESSA SALVATORE

UUnniittii nneell SSaaccrraammeennttoo ddeell mmaattrriimmoonniioo iinn ppaarrrroocccchhiiaa1 BASILE ALESSIO e RATTI VALERIA

BBaatttteezzzzaattii nneellllaa ffeeddee ddeellllaa CChhiieessaa ee ddeeiiGGeenniittoorrii

4 MUSCARELLA GIOVANNI

5 MUSCARELLA LUCA

6 EHIGIAMUSOE SINDY

EDOGNOGHO

7 EHIGIAMUSOE ANNA OSASUYI

8 BOTTURI MARTA

9 TRIFIRO GIACOMO

1 0 PATERINO ANGELA

1 1 NICOLETTI GABRIELE

1 2 KAYTAZI EMANUEL

1 3 TOMMASINO MEGAN

1 4 TOMMASINO CHRISTIAN

1 5 MELLI MARTINA

1 6 ROMERO RIVERA YASMINE

LUCERO

1 7 GIORDANO ACHILLE

1 8 VATALANO LAURA

1 9 FUSCOLI KEVIN

20 ALARADO SANCHEZ

CRISTOPHER ANTONY

21 MANCUSO MIRKO

Page 32: il Focolare Giugno 2013

32

CONTATTI UTILIdon Giusto Della Valle (parroco)

tel. 031 520622 ­ cell. 366 7090468 email: [email protected] Federico Pedrana (vicario)

tel. 031 591763 cell. 347 3170426 email: [email protected] Bernasconi (diacono): 031 521332

Comunità La Missione: 031 521828Padri Comboniani: 031 524155

SANTE MESSEorario estivoFeriali: ore 8.30

Prefestive: ore 17.30Domeniche e Festivi

ore 7.30 ­ 10.00 ­ 18.00

Page 33: il Focolare Giugno 2013

33

Page 34: il Focolare Giugno 2013

34

Page 35: il Focolare Giugno 2013

35

Page 36: il Focolare Giugno 2013

36