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Il giornalino della scuola “A. Manzoni” Natale 2014

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Page 1: Il giornalino della scuola “A. Manzoni” Natale 2014Il 20 dicembre si svolgerà lo spettacolo di Natale, presso la palestra della scuo-la secondaria di primo grado "A. Manzoni"di

Il giornalino della scuola “A. Manzoni”

Natale 2014

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• Spettacolo di Natale • Intervista: l’ukulele • Tradizioni natalizie • Decorazioni fai da te • Animali...polari! • Ricette per le feste • Botti belli ma...pericolosi! • Moda e make-up Natale • Arrivo alle medie • Verso le superiori e oltre • 4 Novembre • Il bullismo • Sport • Marchi famosi • Giochi e passatempi • Quiz

La redazione e gli insegnanti augurano a tutti BUONE FESTE!!!

Insegnanti: Lotto, Mengardo

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Il 20 dicembre si svolgerà lo spettacolo di Natale, presso la palestra della scuo-la secondaria di primo grado "A. Manzoni"di Correzzola. Racconterà di un viaggio intorno al mondo e i protagonisti saranno alcuni alunni che con le loro battute segneranno le mete raggiunte. Le scene dello spettacolo sono state ideate e scritte dalla professoressa Chiara Salmaso. Ogni tappa ci presenterà posti diversi accompagnati da un grande coro di voci di tutte le clas-si diretto dalla professoressa Antonella Baldo. Alcune alunne di 3°A metteran-no in scena un balletto con una coreografia spettacolare. La scaletta delle canzoni è la seguente: inizio dello spettacolo con 50 special. In Francia con Papaoutai. In Spagna con Luna bandolera In Inghilterra con A sky full of stars. In Africa con il balletto Waka waka In Oceania l'inno e la danza (svolta dai ragazzi) Maori In Asia con il tamburo di Heng yang In America con Fiume Sand Creek e Over the rainbow Conclusione con Hey mà

“Dove le parole finiscono, inizia la musica” (H. Heine) quindi...BUONA MUSICA e BUON ASCOLTO!!!

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INTERVISTA: L’UKULELE

Nello spettacolo di Natale, una nostra compagna (Irene V) suona l’ukulele. Abbiamo quindi pensato di intervistarla: ecco cosa ci ha risposto... Da quanto tempo lo suoni? “Lo suono da fine giugno.” Perché hai iniziato a suonarlo?

“Mi ha incuriosita e ho voluto provarlo, insieme a mio fratello.” Hai imparato da sola, oppure hai fatto dei corsi?

“Ho imparato da sola, guardando su Internet e su dei libri.” Che cosa ti attrae di questo strumento?

“Il suono e la forma.” Ti eserciti tutti i giorni? “Sì, tutti i giorni per minimo un’ora.” Che cosa ha in comune il tuo carattere con l’ukulele?

“All’ apparenza sembra avere un suono divertente e in questo abbiamo molta affinità.”

Ti piacerebbe continuarlo a suonare anche dopo finita la terza media?

“Si, ovvio.” Preferisci la chitarra o l’ukulele? Perché?

“Preferisco la chitarra perché ha un suono più completo, ampio e familiare ed è molto più comoda e semplice da suonare. L’ukulele comunque mi piace parecchio e non lo sottovalu-to affatto.”

Vorresti provare a suonare nuovi strumenti?

“Certo, il basso.” Michela R. Sofia S.

Giada P. Emily B. Martina V.

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Tradizioni natalizie d’Italia Il Natale viene rappresentato con alberi e presepi. Nei centri e nelle chiese delle città vengono allestite bancarelle con oggettini natalizi da appendere dentro e fuori casa. Ai bambini viene detto che durante la notte di Natale, se sono stati bravi, arriva Babbo Na-tale, il quale porta loro dei giocattoli. Infatti un po’ di tempo prima i bimbi gli scrivono una"letterina", cioè cosa vorrebbero dal vecchio Signore vestito di rosso. Un'altra tradizione avviene il 6 Gennaio, ovvero la "Befana" per i bambini. In realtà sarebbe l'arrivo dei Re Magi da Gesù con in dono Oro, Incenso e Mirra.

A Natale si mangiano dolci tipici come il panettone, con uvetta e canditi; oppure il pandoro che all' interno non ha niente a parte la pasta Le Più Importanti Feste Natalizie

Il 26 Dicembre è Santo Stefano, cioè il primo Santo dell' anno Liturgico. Il 31 Dicembre è San Silvestro, cioè l' ultimo giorno dell' anno. Il 6 Gennaio è l'Epifania. Elena M. Giulia A.

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DECORAZIONI NATALIZIE Vi presentiamo alcune idee fai da te per Natale, molto semplici. Richiedono un po' di pazienza, ma il risultato sarà assicurato.

DECORAZIONI PER L'ALBERO: PALLINE DECOUPAGE

OCCORRENTE:

palline di polistirolo con il diametro di 5-10 cm penna blu o nera stoffa colorata (o tovaglioli da decoupage) una limetta per unghie forbici taglierino pennelli

PROCEDIMENTO:

Se volete addobbare il vostro albero di Natale in modo creativo e originale seguite le nostre indicazioni e vi insegneremo come realizzare colorate palline di polistirolo. Con la penna disegnate otto spicchi sulla pallina e incideteli con il taglierino ad una profondità di circa 1 cm. ora ritagliate la stoffa o i tovaglioli (quelli adatti per il decoupage) a forma di triangolo e con l'aiuto di una lima per unghie incollate, nella pallina, con la colla vinilica i pezzi di stoffa lasciando uno spessore di circa 1cm e inserendoli nelle fessure create in prece-denza. Ricoprite con i nastri colorati gli spazi fra i pezzi di stoffa e tra ogni incrocio fissate con gli spilli delle perline. Mettete della pasta di neve (pasta bianca di acrilico granuloso, che si usa per decorare) per cre-are dei disegni in rilievo. Infine create un gancio e le vostre palline saranno pronte.

PIGNE NATALIZIE: coprite come utilizzare una semplice pigna per realizzare delle Splendide decorazioni natalizie.

OCCORRENTE:

pigne secche vaso forbici nastrino colla vinilica glitter stella di color oro

Perline e pennelli

PROCEDIMENTO:

Fissate la pigna al vaso con della colla. Incollate sulla punta della pigna una stella di colore oro e sul vaso un nastrino. Ora mettete le perline e i glitter sul nastro della pigna.

Gaia P. Beatrice L. Mirian P.

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ANIMALI….POLARI!!!

Ecco una carrellata di animali “natalizi”….oooops, polari!! LA RENNA La renna è un cervide delle regioni artiche e subartiche, con popolazioni sia stanziali che mi-gratrici alcune delle sue sottospecie sono rare e una di esse si è già estinta. La caccia alle ren-ne selvatiche e l'allevamento di renne semi-domestiche costituiscono attività molto importanti per alcune popolazioni artiche e subartiche. LA VOLPE ARTICA La volpe artica in inverno ha un pelo bianco e d’estate nero per adeguarsi all’ambiente. Si nutre di mammiferi marini, uccelli, pesci, crostacei e vive nella tundra. L’ORCA: con la caccia di gruppo riesce a intrappolare pesci e cefalopodi, ma sale anche sulle rive per predare i leoni marini e scuote i banchi di ghiaccio per far cadere in acqua foche e pinguini.

IL TRICHECO I trichechi si affidano alle loro sensi-bili vibrisse per localizzare i molluschi di cui si nutro-no, scavano con il muso nella sabbia. Il branco è domi-nato dall’esemplare più grande e con le zanne più lun-ghe.

LA MEGATTERA La megattera è famosa per i suoi

salti spettacolari e per altri comportamenti: come gli avvitamenti, verticali con la testa fuori dall’acqua, colpi di coda. Il nome significa “dalle grandi ali o pinne”. Nel Mediterraneo è rarissima. Pesa fino a 65 tonnellate e rag-giunge i 15 metri di lunghezza .

L’ORSO POLARE Il maschio dell’orso polare, è il più grande carnivoro terricolo e può pesare il doppio della fem-mina. I suoi habitat preferiti sono i banchi di ghiaccio, le coste e il mare aperto. D’estate alcu-ni orsi percorrono fino a 100 KM sulla terra ferma e variano la loro dieta nutrendosi di uova d’uccello, lemming, licheni, muschi e carogne di caribù e di buoi muschiati.

IL PINGUINO DI ADELIA Uno dei pochi pinguini che nidificano in Antartide, in zone costiere non ghiacciate in estate, il pinguino di Adelia è nero-blu sul dorso e bianco sul ventre, con un tipico profilo bianco intorno agli occhi. FOCA CARNIVORA La lunga e flessuosa foca carnivora a pinne anteriori appuntite a forma

di remo e il mantello che va dal grigio-argento al bruno-giallo con macchie e anelli irregolari più scuri. Nonostante il nome, la foca carnivora si nutre di krill che cattura con i denti mascellari provvisti di cuspidi, specializzati per filtrare e trattenere i plancton. Matteo T. Davide C.

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Alcune ricette tipiche di varie regioni italiane…suggerimenti per

il vostro pranzo/cena di Natale!!

RICETTE DELL’ITALIA DEL NORD VENETO. La tradizione veneta suggeri-sce che il pranzo di Natale abbia inizio con un antipasto di salumi, tra cui sop-pressa e la salsiccia luganega, seguito da un primo piatto come gli gnocchi al sugo d’anatra. Tra i secondi, polenta e baccalà sono una buona scelta, ma anche il lesso di manzo al cren (una radice nota anche come rafano)

ITALIA CENTRALE LAZIO. Le ricette di Natale romane e laziali includono cappelletti in brodo tra i primi piatti e secondi a base di pesce d’acqua dolce.

ITALIA MERIDIONALE CAMPANIA. Per la cena di Natale napoletani e campani puntano sul pesce, ingrediente fonda-mentale di ogni piatto natalizio della tradizione partenopea. Come accompagnamento ideale, si segnalano sfiziosi contorni di broccoli, olive di Gaeta o acciughe salate.

DOLCI DI NATALE

Panforte senese

Tipico dolce natalizio di Siena, il Panforte si compone di diciassette ingredienti, come il numero di contra-de che la città del Palio conta sin dal 1675. Tra i principali: miele, frutta candita, zucchero, spezie varie.

Struffoli napoletani: dalla tradizione pasticcera partenopea, sono tra i dolci di natale napoletani più famosi. In breve si tratta di palline di pasta fritte, poi passate nel miele, infine decorate sapientemente con confettini e frutta candita.

Zelten trentino A Trento il dolce tipico natalizio è lo Zelten, famosissimo anche nel resto del nord Italia. E’ un pane dolce che si prepara con canditi, noci e frutta secca.

Pandolce genovese Basso o alto? I pasticceri genovesi sanno realizzarlo in entrambe le versioni il Pandolce, questo dolce natalizio tipico della provincia di Genova, ricco di ingredienti come zibibbo, uva sultanina, zucca candita, pinoli.

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Panettone milanese Dolce tipico milanese, il Panettone è partito dalle cucine di Milano per conquistare l’Italia intera. Oggi è conside-rato il dolce di Natale italiano per eccellenza, famosissi-mo in tutto il mondo.

Pandoro veronese

Nato a Verona, il Pandoro è il secondo dolce più amato d’Italia, dopo il Panettone. A differenza di quest’ultimo, non viene guarnito internamente con creme o canditi.

Buccellato siciliano

In Sicilia uno dei dolci di Natale più mangiati è il Buccel-lato, pane di pasta frolla ripieno di fichi secchi, spesso a forma di ciambella.

Torrone

Insieme a Panettone e Pandoro, il Torrone è la bandiera della pasticceria natalizia italiana nel mondo. Dolce di Natale nato a Cremona, è composto da un impasto di albume d’uovo, miele e zucchero. Viene farcito con mandorle, noci, arachidi o nocciole. Spesso è richiuso da due strati di ostia. In una variante siciliana (Cubaita) viene utilizzato il sesamo.

Cantucci toscani

Tipici biscotti toscani, i cantucci o cantuccini per tradizione si mangiano e si regalano nel pe-riodo di Natale, rigorosamente accompagnati da un buon vin santo di Toscana. BUON APPETITO E BUONE FESTE A TUTTI!!

Jacopo B. Michael M. Pietro C.

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BOTTI BELLI ...MA PERICOLOSI!

La pericolosità dei botti di Capodanno I botti di Capodanno sono molto divertenti da lanciare e sono il passatempo e il divertimento di molti ragazzi, però, dietro que-sto divertente passatempo si nasconde una grande pericolosità. Ad esempio, ci sono molti casi ogni anno di persone che perdono l’udito o persino le mani lanciandoli. Di certo non ci si fa male con quelli di libera vendita. Alcuni, spesso senza conoscere i rischi, costruiscono vere e proprie bombe, causando addirittura la morte… La Polizia di Stato è sempre impegnata affinché i cittadini possano festeggiare la fine dell’ anno divertendosi e lavora per sensibilizzare la popolazione ad un uso corretto dei giochi piro-tecnici. Lo slogan potrebbe essere:

“EVITIAMO I BOTTI ILLEGALI. A CAPODANNO PIU’ SORRISI E

NESSUN RISCHIO” I pericoli possono nascondersi, però, anche nell’uso dei fuochi d’artificio legali se non vengono adottate le necessarie misure di sicurezza. I più colpiti da esplosioni sono i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, che subiscono ferite alle mani e agli occhi. Molti incidenti, inoltre, avvengono a di-stanza di giorni, quando i botti inesplosi vengono raccolti dalla strada. Il sito della Polizia di stato dà indicazioni per riconoscere i botti vietati da quelli consentiti e fornisce consigli utili e precauzioni da adottare per un uso corretto. Stiamo attenti!!! Davide B.

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Botti di Capodanno: tenete in casa i gatti, si spaventano ancora

più dei cani!

La cattiva abitudine dei botti di Capodanno per molti cani rappresenta un vero e proprio incubo che, se non preparato e controllato, può causare gravi conseguenze. I possessori di cani do-vrebbero assumersi le proprie responsabilità e prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare che il Capodanno, anziché una festa, diventi un evento angosciante per i loro amici a quattro zampe. I cani infatti sono dotati di un udito estremamente sviluppato e sensibile per-ciò il rumore dei botti può provocare in loro una grave condizione di disorientamento: non riu-scendo ad individuare la fonte sonora, non sono in grado di stabilire la direzione da prendere per allontanarsi. Il riflesso provocato può essere diverso in base al carattere ed alle esperien-ze di ogni soggetto: • gli stati d'animo possono andare dal semplice disorientamento, alla paura, al terrore o an-goscia fino ai casi più gravi di disperazione. • fuga o tentativo di fuga allo scopo di allontanarsi dal punto in cui è stato spaventato; il gesto può ripetersi quando, arrivato in un nuovo posto, non avrà una nozione precisa di dove si trova, con il rischio di perdere del tutto l'orientamento e di non riuscire a ritrovare la via di casa • mordere le recinzioni che rappresentano un ostacolo alla fuga • sbattere contro porte o barriere per tentare di abbatterle (si tratta di una reazione mol-to pericolosa) • abbaiare • ruotare vorticosamente su se stesso; anche questa reazione è provocata dall'incapacità di individuare la giusta direzione da seguire per allontanarsi dal pericolo avvertito • mordere oggetti, animali o persone che si trovano nelle immediate vicinanze, è un semplice riflesso sostitutivo • non riconoscere il padrone che cerca di calmarlo; venendo a mancare la percezione della fonte del pericolo, il cane tende a non fidarsi più di nessuno i cani alla catena possono ferirsi seriamente con gravissime conseguenze; la voglia di mettersi in salvo, infatti, è più alta della consapevolezza di essere "bloccati"

Aiutateci, non sparate botti non consentiti dalla legge ma quelli consentiti perché po-treste fare del male a voi stessi, ma anche ai vostri animali. Gabriele M.

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Le Deborine sono uscite sul mercato nel Natale 2013 e sono diventate delle vere icone del Make up. Sono divise in due categorie: small e big. Le deborine big contengono: 5 ombretti, 2 all over in cre-ma, 4 gloss, 1 all over in polvere, 2 fard, 1 terra abbron-zante, 1 cipria, 1 matita occhi, 1 applicatore, 1 specchio. Le deborine small invece contengono: 3 ombretti, 2 gloss, 2 all over in crema, 1 all over in polvere, 1 fard, 1 terra abbronzante, 1 applicatore, 1 specchio. Le deborine sono il sogno di bambine, ragazze e donne e si ispirano a 4 città: Paris, London, Dakar, Tokio. Ecco unn trucco soft adatto a tutte le occasioni.

Questo trucco come si fa? Vediamolo insieme! 1-applichiamo un ombretto argento perlato su tutta la palpebra mobile sfumandolo verso l' esterno. 2-con un ombretto nero sfumiamo da metà dell' occhio verso l' esterno. 3-applichiamo lo stesso ombretto nero di prima a filo della congiuntiva e infine il mascara.

Questo è un esempio di quanto è bella la moda . Questo abbigliamento è sia caldo e comodo, ma allo stesso tempo rispetta la moda natalizia, insomma… un vero capolavoro della moda, almeno secondo noi! E non possono mancare gli accessori per completare il nostro look ,vero? Infatti abbiamo pensato di proporvi questi stupendi orecchini, adatti al Natale, così come sarà possibile personalizza-re i nostri braccialetti con chams adatti alle festività...e non può

mancare lui!! Un Babbo Natale nella collana, in perfetto stile festoso, ma soprattutto con la moda!!

Anche con la nail art si può davvero entrare in tutto e per tutto in tema Natale!

Sara T. Martina P.

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Il giorno 15 settembre è iniziata la scuola, per noi di classe prima è stato un giorno molto importante. Per tutta l’estate avevamo paura di quello che ci aspettava: i professori saranno severi? Ci avrebbero dato tanti compiti? Quando il Vicepreside ha chiamato all’appello le classi 1°, ab-biamo scoperto che saremmo stati divisi in 2 sezioni: A e B. A quel punto abbiamo sentito il cuore in gola e nello stesso tempo abbiamo provato una forte paura. Solo quando siamo entrati in classe e abbiamo conosciuto i no-stri insegnanti, ci siamo finalmente calmati e sentiti più a nostro agio. Il primo giorno, in palestra, abbiamo conosciuto tutti i compagni, anche perché non abbiamo fat-to le elementari insieme, ma arriviamo dalle scuole di Correzzola, Civè e Villa del Bosco, facendo un bel salto sul materassone urlando il nostro nome… Il giorno dopo abbiamo fatto un cartellone con le nostre foto, le nostre paure e speranze per affrontare questo nuovo anno scolastico. Speravamo di fare presto amicizia con i nuovi compagni ed abituarci alla scuola media. Avevamo in mente tanti buoni propositi: stare attenti, partecipare alle nuove attività e studiare dando soddisfazione anche ai nostri genitori. Gli insegnanti ci hanno portati a fare un giro per la scuola: ci è piaciuta tantissimo e ci siamo e-mozionati ancora di più! Abbiamo “esplorato” la palestra che è grandissima, insieme al nostro insegnante di motoria è Maurizio Pistore. Gli altri professori sono: Giuliana Farinazzo di arte, Antonella Giorgi di lingua inglese, Antonella Baldo di musica, Suzanne Zancanaro di lingua francese, Matteo Novo di tecnologia e Chiara Sal-maso di religione: questi gli insegnanti in comune fra le due classi prime, mentre per lettere e matematica abbiamo insegnanti diversi. Mauro Dainese e Nicoletta Maschera insegnano rispetti-vamente matematica e italiano in 1A, in 1B invece ci sono Adriano Agostini ed Elena Mengardo. Non dimentichiamoci infine delle insegnanti Mariangela Rosati e Rossana Morato, che aiutano gli alunni in difficoltà. Speriamo che questo anno scolastico vada bene e che nessuno venga bocciato.

Gessica T.

Simone O. Asia T.

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PROGETTO ORIENTAMENTO

Quest’anno noi di terza dobbiamo prendere una decisione molto importante: cosa fare dopo le

medie? Prima di porci questa domanda fatale, però, è importante conoscere noi stessi e le scelte

che possiamo fare. Innanzitutto ci sono tre tipi di scuole:

• LICEI (scientifico tradizionale, classico, scientifico-scienze applicate, scienze umane, lin-

guistico, artistico e coreutico): hanno un percorso di studi di cinque anni e una preparazio-

ne prevalentemente teorica;

• ISTITUTI TECNICI (turistico, agrario, alberghiero, ex ragioneria…): hanno un percorso

di studi di cinque anni e offrono una preparazione teorica e pratica con stage lavorativi;

• ISTITUTI PROFESSIONALI (elettrica, meccanica, termo idraulica, acconciatura…) han-

no un percorso di studi di cinque anni con moltissima pratica e meno teoria.

Ecco alcuni consigli per aiutarvi nella vostra scelta:

1. NON DEVI SCEGLIERE ADESSO LA PROFESSIONE CHE ESERCITERAI IN FUTURO. 2. NON CONFONDERE CIO’ CHE DESIDERI CON QUELLO CHE E’ MEGLIO PER TE. 3. SCEGLI LA SCUOLA IN BASE ALLE MATERIE IN CUI RIESCI MEGLIO. 4. NON LASCIARTI GUIDAREDAI PREGIUDIZI: NON ESISTONO SCUOLE PIU’ O MENO NOBILI, MA SOLO LA SCUOLA PIU’ O MENO ADATTA A TE. 5. NON SCEGLIERE PER IMITAZIONE. 6. CERCA L’OGGETTO DELLA TUA VITA PROFESSIONALE, NON IL DENARO, LA FUNZIO-NE SOCIALE, IL PRESTIGIO, L’ETICHETTA DA STAMPARE SUL BIGLIETTO DA VISITA! 7. TROVA LA TUA TANA: LA SCUOLA DOVE TI SENTI PIU’ A TUO AGIO.

Detto questo c’è solo da augurare a tutti buona fortuna per questa ricerca importante!

Elisa P. Alessia B.

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4 NOVEMBRE

Commemorazione dei caduti

Martedì 4 Novembre 2014 noi alunni delle classi terze della scuola A. Manzoni e gli a-lunni di alcune classi della scuola primaria di Correzzola ci siamo recati al monumento dei caduti di per ricordare i soldati morti nella Prima Guerra Mondiale. Ci siamo ritrovati in chiesa per pregare per i caduti e per tutte le persone che ancora oggi continuano a morire a causa delle guerre. Dopodiché ci siamo tutti riuniti attorno al monumento e abbiamo cantato La leggenda del Piave e l’Inno d’Italia, poi abbiamo letto il seguente discorso per far capire a tutti noi giovani che la guerra porta solo morte e distruzione:

Di questa giornata ci è rimasto il messaggio che nel nostro futuro dobbiamo cercare la pace e non la guerra, che nella storia ha portato solamente tanti morti, e tanti continua

a portarne ancora oggi. La memoria dei caduti è importante, perché il loro sacrificio ci ha portati ad essere un popolo libero e orgoglioso di chi ha amato tanto la patria. Chiara B.

In questa giornata di commemorazione dei caduti, anche noi giovani siamo qui a dare il nostro contributo al cordoglio di chi ha preso padri, fratelli e amici in guerra che, per quanto giusta e necessaria possa essere definita, ha portato tanta morte e distruzione . Siamo qui ad onorare la memoria di quegli uomini che tanto coraggiosa-mente hanno lottato per darci la libertà, hanno sofferto per non far sof-frire i proprio figli, hanno dato la loro vita regalandola a noi tutti. Il nostro compito, ora, è di onorare la loro memoria, tenendo vivo il ricor-do di ciò che è stato. Molti di noi qui presenti non hanno mai vissuto la guerra e sperano di non viverla mai. I nostri caduti sono lì ad ammonirci: la guerra porta morte e disperazio-ne. Se vogliamo onorare il ricordo dei nostri cari, dobbiamo lavorare affinché le guerre nel mondo siano soltanto un brutto ricordo e non una crudele realtà, dobbiamo lottare perché la guerra sia raccontata solo sui libri di storia e non sulle pagine di attualità.

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Il bullismo è sempre esistito e non solo nella scuola. Sul vocabolario alla parola bullo (parola di origine incerta nota dal 1547) c’è scritto: giovane prepotente, teppista, colui che si mette in mostra con spavalderia, spavaldo, prepotente, sfron-tato. E alla parola bullismo (inserita nel vocabolario dal 1958 ) c’è scritto: comportamento da bullo di un individuo o di un gruppo sociale. Di bullismo quindi se ne parla da sempre. I miei genitori mi hanno portato alcuni esempi, a parti-re dalla letteratura, dei loro tempi e purtroppo anche ai tempi nostri, e non solo nella scuola. Mi hanno portato ad esempio un libro scritto nel 1888 e dal titolo “Cuore” dove si parla di una classe di bambini e tra questi ce n’è uno che si chiama Franti e la parte che più mi ha colpito nel-la descrizione è: ” Non teme nulla, ride in faccia al maestro, ruba quando può, nega con una fac-cia invetriata, è sempre in lite con qualcheduno… sua madre viene ogni tanto a chiedere informa-zioni e se ne va sempre piangendo. Egli odia la scuola, odia i compagni, odia il maestro… Fu sospe-so dalla scuola per tre giorni e tornò più cattivo di prima…”. Sul libro si dice che continuò a far confusione fino a quando il maestro perse veramente la pazienza e portò Franti di malo modo dal Direttore della perché lo punisse severamente…Magari leggere questo libro anche se è “vecchio” potrebbe es-sere utile. La mia mamma invece mi ha raccontato di due suoi compagni del-le medie che davano sempre fastidio in classe durante le lezioni e anche ad alcuni compagni e all’ennesima ragazzata (come si dice adesso) vennero sospesi dalla scuola, ma obbligati ad an-darci lo stesso tutti e tre i giorni, a fare quelli che adesso chia-miamo lavori “socialmente utili” come mettere in ordine la bi-blioteca, fare delle verifiche aggiuntive nell’ufficio del preside. Ed essere sospesi poteva voler dire essere bocciati e ripetere l’anno. Inoltre non andarono in gita con i loro compagni. E ai giorni nostri? Purtroppo si legge o si sente al telegiornale di gruppi di ragazzi che minacciano altri per farsi dare i soldi o la merenda od altro ancora, e spesso picchiano pure chi non li vuole accontentare. Oppure alcuni ragazzi (anche perché non c’è più un bullo solo, ma ora sono gruppi di bulli) prendo-no in giro chi ha qualche problema fisico e/o scolastico (troppo basso, troppo alto, magro ecc ), chi è troppo studioso ( il/la secchione/a ), chi invece parla usando termini a loro sconosciuti o poco familiari (il/la perfettino/a…) insomma ce n’è un pò per tutti. Solo pochi giorni fa (19/04/2012) sulla Stampa (un giornale di Torino ) c’era la lettera di una mamma che denunciava il problema di suo figlio e che dice: “…Poi sono arrivate le elementari e il suo piccolo incubo quotidiano. Mio figlio è stato identificato come “diverso” perché usa il con-giuntivo, non fa a botte, ha spesso delle cose da dire sugli argomenti trattati in classe. Da diver-so a “bersaglio” il passo è breve: mio figlio da quattro anni vive giorni in cui la violenza (quella verbale più che fisica) fa parte delle sue giornate…” I miei genitori dicono di capire quella mamma e dicono che purtroppo la colpa non è della scuola, ma anche e soprattutto dei genitori dei ragazzi che si comportano male, che spesso giustificano l’operato dei figli con “sono solo ragazzate” e anche la scuola, che una volta era più rigida e puni-tiva, si trova indifesa di fronte a situazioni del genere...

Ilias G. Nicole B. Alberto B.

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SPORT: FORMULA 1 La Formula 1 venne creata con il nome iniziale di Formula A nel 1946 dalla Commissione Sportiva Internazionale (CSI) dalla seconda guerra mondiale. La Formula 1 o Formula uno, in sigla F1, è la massima categoria di vetture monoposto a ruote scoperte da corsa su circuito definito della Fe-derazione Internazionale dell’ automobilistica (FIA). INCIDENTE DI JULES BIANCHI

Durante il gran premio di Suzuka 2014 (Giappone), il pilota della Marussia Jules Bianchi è stato coinvolto in un grave incidente. Il pilota ad una grande velocità, perde aderenza sul tracciato bagnato schiantandosi sulla ruspa che stava rimuovendo un veicolo uscito di pista. La monoposto, rimasta bloccata sotto la ruspa, ha provocato al giovane pilota gravi lesioni alla testa, mettendo a rischio la sua vita. Il popolo di appassionati si chiede “Perché non è intervenuta la safety Car quando è uscito di pista l’altro veicolo? E come si può migliorare la sicurezza dei piloti e dei circuiti? Non è facile rispondere a questa domanda, viste le crescenti misure di sicurezza adottate…facciamo comunque un grande augurio a Jules perché superi questo momento! Un altro campione sfortunato è stato Ayrton Senna da Silva (san paolo, 21 marzo 1960 –bologna1º maggio 1994) brasiliano, tre volte campione del mondo di Formula 1 nel 1988, 1990 e 1991. Considerato uno dei piloti di Formula 1 più forti di tutti i tempi, si è dimostrato un campione as-soluto in condizioni di asciutto, ma anche e soprattutto sul bagnato, riuscendo spesso in imprese entusiasmanti. Coniugava la capacità di portare al limite la propria monoposto con una grande sensibilità nella messa a punto e nella scelta degli pneumatici. È morto in un incidente di gara.

IL CAMPIONE DEL MONDO 2014 è stato LEWIS HAMILTON

Luca M. Nicola P.

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MARCHI FAMOSI…

La coca-cola è una bevanda analcolica gasata creata dal farmaci-sta John Stith Pemberton nel 1886. All’ inizio usata come medici-na. Il suo nome è dovuto dall’ unificazione dei due ingredienti che lo compongono per la maggior parte: la pianta di coca e le noci di cola. Questa bevanda ha riscontrato subito un’ altissimo tasso di vendita, proprio per questo è diventata ed è tuttora una delle multinazionali più ricche del mondo. Però dietro la coca-cola ci

sono anche aspetti negativi: ad esempio contiene molto zucchero e se se ne assumono grandi quantità può lacerare le pareti dello-

stomaco.

La Nike è un’azienda di scarpe fondata nel 1967 da Bill Bowerman e Phil Knight. La Nike fornisce palloni a mol-tissime squadre di calcio nel mondo. E’ stata la prima azienda ad avere stabilimenti per la produzione delle scarpe in oriente. Il nome deriva dall’omonima dea gre-ca della vittoria. Il primo paio di scarpe air Jordan I furono le scarpe dello sponsor Nike Michael Jordan,oltre a quel modello ne furono prodotte altre a-

desso le Air Jordan I ha un valore finanziario di 650$. Francesco M. Michael V.

McDonald's reclamizza il proprio cibo come "nutriente", ma si tratta di un'alimentazione poco sana, che e' legata ad un maggiore rischio di malattie del cuore, diabete ed altre malattie. Senza dimenticare che la carne può provocare casi di avvelenamento da cibo. La multinazionale inoltre e' stato costretto ad ammettere di usare bovini allevati su terre dove erano state disboscate foreste pluviali, compromettendo la loro rigenerazione. Il metano emes-so dagli allevamenti bovini per l'industria della carne e' una delle maggiori cause del problema del "surriscaldamento della Terra Le foreste di tutto il mondo - vitali per tutte le specie di vita - vengono distrutte ad un ritmo spaventoso dalle multinazionali. ". Il menu' delle catene di rivenditori di hamburger si basa sull'uccisione di milioni di animali, pro-venienti da allevamenti intensivi, senza possibilita' di andare all'aria aperta ed al sole e senza liberta' di movimento. Noi abbiamo la possibilita' di scegliere se mangiare o meno carne, ma i miliardi di animali uccisi ogni anno per l'industria del cibo e degli hamburger non hanno alcun tipo di scelta.

Gabriele G. Marcato R.

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Ed ecco le soluzioni...capovolgi la pagina!

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Prova a rispondere alle seguenti domande…sono solo curiosità, non c’è un voto, ma alla fine ti daremo le risposte giuste!!! 1. Gli occhiali sono stati inventati prima o dopo i 1400? 2. La televisione fu inventata prima o dopo il 1910? 3. La torre Eiffel a Parigi è alta più o meno di 300 metri? 4. L’elefante vive più o meno a lungo della balena?

5. La distanza aerea tra Roma e New York è più o meno lunga di 8.000 km? 6. Da quale parte sono le asole nelle camicie per uomo: a destra o a sinistra? 7. Nei segnali stradali che indicano il divieto di segnalazioni acustiche, la tromba è rivol-

ta verso destra o verso sinistra? 8. Il treno viaggia sul binario di destra o di sinistra? 9. Per distinguere un ventaglio cinese da uno giapponese è sufficiente contare le rispet-

tive stecche: quello giapponese è in numero pari o dispari? 10. Un cavallo si può distinguere da una cavalla guardando in

bocca. In quale modo? 11. Le cicale in estate friniscono; ma quali? I maschi o le

femmine? 12. Nei semafori il verde è in alto o in basso? 13. In che anno si svolse il primo Festival della canzone di

Sanremo? 14. Dove erano coltivati in origine i tulipani? 15. Secondo studi recenti quanti piedi ha un “ millepiedi “? 16. Quante sono le strisce che appaiono nella bandiera degli

Stati Uniti? 17. I seguaci di san Francesco sono riuniti in tre ordini religiosi: Francescani o Frati Mino-

ri, Cappuccini, Conventuali… Quali hanno la barba? 18. Quanti pungiglioni possiede all’ incirca un porcospino: 5.000, 15.000 o 30.000? 19. Le corde del ring per il pugilato sono sempre tre? 20. Secondo la mitologia greca di che colore era il sangue degli dei? 21. Il colore del lutto in Cina è il viola, il rosso o il bianco? 22. Quale caratteristica fisica aveva Alessandro il Macedone? 23. Nelle fiabe è lo sposo ideale per le sue doti fisiche e morali. E’ pure il colore dei Puf-

fi e della nazionale italiana. Di quale colore si tratta? 24. Qual è lo stato europeo che per estensione si avvicina di più all’ Italia? Martina P.

Prima, nel 1280 Dopo, nel 1925 Più: 320 m Meno: l’elefante fino a 15 anni, la balena fino a 400 anni Meno: 6888 km Sinistra Sinistra Sinistra Dispari Il maschio ha dentature complete, mentre la femmina è priva di

canini I maschi In basso

1951 In Turchia, da dove furono importati in Olanda. Il nome deriva appunto

dalla parola turca “tulibend”, turbante 260 Tredici; simboleggiano le colonie che nel 1700, ribellandosi all’Inghilterra,

diedero origine all’indipendenza Cappuccini Circa 30.000 No, nel caso di incontri fra dilettanti può avere due corde Bianco Il bianco Aveva un occhio nero e uno celeste Azzurro La Polonia, con soli 10 km in più dell’Italia

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