il linguaggio è un codice atti comunicativi avvengono tramite altri codici. •codici non...

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Il linguaggio è un codice Psicologia dei processi Cognitivi Modulo Linguaggio Università degli Studi di Trieste A.A. 2016-1017 Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Francesca Franzon [email protected] 2

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Il linguaggio è un codicePsicologia dei processi Cognitivi – Modulo Linguaggio

Università degli Studi di Trieste – A.A. 2016-1017

Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche

Francesca Franzon – [email protected]

2

• Il linguaggio (lezione 1)

• Perché è importante studiare il linguaggio?

• L’ambito della linguistica descrittiva e quello degli approcci sperimentali

• Le lingue e il linguaggio

Nella lezione precedente

• Parte del successo evolutivo della specie umana è probabilmente dovuta alla capacità di codificare informazioni in maniera efficiente.

• Com’è fatto questo codice?

• Quali sono i processi che ci permettono di inviare e ricevere segnali che utilizzano questo codice?

• Quali sono le basi biologiche che sostengono questi processi?

Nella lezione precedente

• Le lingue sono le declinazioni particolari del linguaggio, che è una facoltà cognitiva universalmente presente nella specie umana

• Il linguaggio è un codice: la sua efficienza nel codificare informazione saliente è una delle possibili cause del successo biologico della nostra specie

Nella lezione precedente

• Il linguaggio codifica l’informazione che è elaborata a livello percettivo, cognitivo concettuale e si occupa dellasua efficiente trasmissione.

• Alcune proprietà di questo codice possono spiegare in parte la sua efficienza rispetto ad altri sistemi di comunicazione

• Quali sono le proprietà del linguaggio e quelle di altri sistemi di comunicazione? Che cosa significa codificare?

Nella lezione di oggi:

L’atto comunicativo

• Emittente: chi invia il messaggio

• Ricevente: chi riceve il messaggio

• Canale: il mezzo in cui il messaggio passa

• Messaggio: ciò che viene detto

• Referente/referenza: ciò di cui si parla

• Codice: insieme di segni e regole chepermettono la codifica e la decodificadell’informazione

(R. Jakobson)

L’atto comunicativo

Da quali elementi è caratterizzato un atto di comunicazione?

emittente

referente

codice: lingua italiana

messaggio

canale: aria

ricevente

Ho visto un cane che…

L’atto comunicativo

• Un atto comunicativo non è necessariamentelinguistico. Altri atti comunicativi avvengono tramite altricodici.

• Codici non linguistici, es: segnali stradali, sistemi dicomunicazione animale

• Come cambia lo schema dell’atto comunicativoprendendo in esame un altro codice? Rimangonouguali tutti gli elementi?

L’atto comunicativo

• L’interesse principale della linguistica descrittiva è ilcodice e il suo rapporto con l’informazione nellareferenza

• Che cos’è un codice?

• Insieme regolato di segni che servono a codificare e quindi a trasmettere informazione

• Il codice deve essere condiviso tra emittente e ricevente perché l’informazione sia trasmessa

• Un segno del codice ‘sta per’ l’informazione codificata.

Codifica e decodifica

L’informazione codificata è sempre menodell’informazione referenziale:

Codifica e decodifica

• La frase “il cane corre” può riferirsi ad ognuna di questefigure, che sono molto diverse.

• Se un codice codificasse tutta l’informazione presentesarebbe poco efficiente: si sovrapporrebbe perfettamentealla referenza

• L’informazione codificata è sempre minore dell’ informazione presente nella referenza

Informazione e codifica

• Se in un ipotetico codice avessimo un segno per ogniistanza di ogni entità esistente, il messaggio sarebbeidentico rispetto alla referenza e non potremmocomunicare

• Immaginate che ci fosse una parola per indicareesattamente quel cane, visto esattamente con quell’angolazione, in fotografia sul questo schermo; un’altra parola per indicare esattamente quel cane, visto esattamente con quell’angolazione, in fotografiasu un altro schermo…

• Il numero di parole sarebbe infinito e difficile da apprendere e memorizzare

• Molta informazione sarebbe codificata senza essere importante

Informazione e codifica

• Un codice riduce l’informazione presente nellareferenza, rendendo la trasmissione possibile.

• La codifica può essere più o meno informativa, ovveropuò permettere di disambiguare più o menoinformazione rispetto alla referenza.

• L'informazione è il fattore che diminuisce l'incertezza sulla conoscenza di un evento (Shannon, 1948)

• Codifiche più informative hanno un maggior costo

Informazione e codifica

• Codificare informazione ha un costo: un esempio non linguistico.

• Questa imagine è tratta da un’immagine .bmp

• Bmp = bitmap L’immagine è codificata come una griglia di pixel, ognuno dei quali ha un colore.

• Profondità di colore: numero dibit utilizzati per codificare ilcolore di un pixel.

• Più bit= più sfumature di colori.

• 16 bit, 65536 colori

Informazione e codifica

Informazione e codifica

• 16 bit,

65536 colori

• 8 bit,

256 colori

Informazione e codifica

• 16 bit,

65536 colori

• 8 bit,

256 colori

• 4 bit,

16 colori

Informazione e codifica

• 16 bit,

65536 colori

• 8 bit,

256 colori

• 4 bit,

16 colori

• 1 bit,

2 colori

Informazione e codifica

• Minore è l’informazione codificata, minore è il costo della codifica.

• Bassa probabilità = elevata informazione

Informazione e codifica

• 16 bit

• 1 possibilitàsu 65536 chequel pxavesse quelcolore

• 1 bit

• 1 possibilitàsu 2

• Bassa probabilità = elevata informazione.

• Esempio: Giulia ed Ermengarda. Quale nome è piùinformativo?

• Disporre di segni più informativi = aumentare il costodella codifica

• Un codice efficiente permette un buon rapporto tracosti e benefici (rispetto alle probabilità con cui si usano i segni, ilnumero di simboli evitando le codifiche ambigue, secondo quantodescritto nel primo teorema di Shannon)

• La teoria dell’informazione si occupa più del codice in sé e del rapporto del codice - canale che codice –referenza

Informazione e codifica

• Nel caso particolare del linguaggio anche il rapporto del codice con la referenza diventa importante, se vogliamo comprendere quali sono i motivi del suosuccesso evolutivo:

• il linguaggio è efficiente anche perchè permette dipassare le informazioni salienti, risparmiando su quellenon salienti/non pertinenti

• Vediamo di seguito le proprietà fondamentali dei segnilinguistici e del linguaggio, esaminando il modo in cui contribuiscono alla sua efficienza comunicativa

• Approccio della linguistica descrittiva più che della IT

Informazione e codifica

Proprietà del linguaggio e del segno linguistico

• Biplanarità

• Arbitrarietà

• Linearità

• Distintività

• Discretezza

• Doppia articolazione

• Dipendenza dalla struttura

• Ricorsività e creatività

• (Distanziamento)

Proprietà del segno e del linguaggio

Il segno è una relazione tra:

SIGNIFICANTE

[lkwɔ:re]

SIGNIFICATO

Biplanarità del segno

• Significante: forma sonora (o, secondariamente, grafica)

• Significato: la referenza che è codificata, il ‘concetto’

• Non solo le parole sono segni, tutti gli atti linguistici lo sono

• Altre proprietà fondamentali del segno: arbitrarietà, linearità, distintività

Biplanarità del segno

Catampo?

a. b. c.

• Arbitrarietà: non c’è nessun motivo per cui un significato sia collegato a un determinato significante.

• Variazioni lessicali tra lingue (stesso significato, significante diverso)

• casa, house, maison…

• Omonimia (stesso significante, significato diverso)

Arbitrarietà del segno

• Alcune eccezioni, per esempio: iconicità, onomatopee, il fatto che le parole funzionali siano brevi….

• Tra i segni non linguistici, alcuni sono arbitrari (molti segnali stradali, tipo divieto di sosta)

• Altri non lo sono del tutto (alcune comunicazioni animali: potenza del richiamo in funzione della stazza di chi lo invia; tra i segnali stradali alcuni sono iconici, tipo attraversamento bambini)

Arbitrarietà del segno

• Linearità: estensione nel tempo: in un segno linguistico i suoni vengono emessi uno di seguito all’altro

c a s a

• Non è condiviso con tutti i segni non linguistici. Es: segnali stradali.

Linearità del segno

• Distintività (fonte ~ conte ~ ponte) i segni linguistici, anche se hanno realizzazioni particolari variabili, sono distinguibili l’uno dall’altro quando questa distinzione sia pertinente (dando luogo a opposizioni tra diversi significati)

Distintività del segno

La distintività è possibile grazie a un’altra proprietà: la discretezza

Un atto linguistico, anche se a livello lineare può apparire continuo, è analizzabile come una sequenza di elementi discreti.

Gli elementi che formano il linguaggio sono riconoscibili come distinti

patto – batto

batto – parto

Discretezza

Un atto linguistico, anche se a livello lineare può apparire continuo, è analizzabile come una sequenza di elementi discreti.

patto - batto

Non esistono entità ‘intermedie’ tra [p] e [b].

La discretezza ci permette di distinguere un segno da un altro

un significante da un altro

decodificare il significato

Discretezza

Discretezza

“The arrival”, 2016

Per decodificare i segni è necessario di scomporli in una serie di unità discrete

In modo di comprendere

-quali elementi li compongano

-come formino un sistema

-e quali siano le differenze tra segni che corrispondono a differenze di significato

Discretezza

I segni infatti possono essere scomposti:

• in unità minime dotate di significato (morfemi)

im- poss- ibil- e

gatt – one vs. gatt - ino

• in unità minime prive di significato (fonemi)

i-m-p-o-s-s-i-b-i-l-e

Doppia articolazione

Da un numero limitato di unità discrete e prive di significato proprio (i fonemi)

è possibile formare una serie di unità dotate di significato

e produrre messaggi potenzialmente infiniti.

Altri codici non dispongono della doppia articolazione, che è tipica del linguaggio umano e particolarmente importante per la sua efficienza comunicativa:

- Gli elementi base sono un set finito e contenuto, sono brevi e sono discreti

Doppia articolazione

• fonemi: unità prive di significato discrete e distinte si combinano a formare

•morfemi: unità che possono portare opposizioni di significato ma non possono (quasi mai) comparire da sole e a loro volta si combinano a formare

•parole

• frasi

[p] [b]

gatt-

-ino

Doppia articolazione

• Regole di combinazioni delle parole in frasi

• Tutti i segni linguistici sono lineari: sono sequenze disuoni nel tempo

• Nel particolare, le frasi sono sequenze di parole neltempo.

• All’interno di queste sequenze lineari, le parole sonosoggette a dei legami a distanza

Dipendenza dalla struttura

1) Il cuoco che conosci anche tu è andato a Masterchef.

2) * Il cuoco che conosci anche tu sei andato a M.

Le regole sintattiche non fanno riferimento alla struttura lineare, ma agiscono su parole apparentemente distanti.

Dipendenza dalla struttura

Dipendenza dalla struttura

1) La grandine ha distrutto i vigneti di mio zio.

2) I vigneti di mio zio sono stati distrutti dalla grandine.

3) # I vigneti sono stati distrutti dalla grandine di mio zio.

4) * I sono stati distrutti dalla grandine vigneti di mio zio.

Le regole della sintassi agiscono su costituenti

e non su singole parole.

Dipendenza dalla struttura

1) Osservo gli atleti con gli occhiali da sole.

Dipendenza dalla struttura

1) Osservo gli atleti con gli occhiali da sole.

2) Osservo [gli atleti] con gli occhiali da sole.

Dipendenza dalla struttura

1) Osservo gli atleti con gli occhiali da sole.

2) Osservo [gli atleti] con gli occhiali da sole.

3) Osservo [gli atleti con gli occhiali da sole].

L’interpretazione delle frasi dipende dalla struttura, dalla gerarchia che si instaura tra i vari costituenti.

Dipendenza dalla struttura

Ricorsività e Creatività

Ho accarezzato il gatto

Ricorsività e Creatività

Ho accarezzato il gatto che aveva graffiato il bambino

Ricorsività e Creatività

Ho accarezzato il gatto che aveva graffiato il bambino che stava giocando nel parco

Ricorsività e Creatività

Ho accarezzato il gatto che aveva graffiato il bambino che stava giocando nel parco che il comune aveva appena bonificato.

Ricorsività e Creatività

Ho accarezzato il gatto [che aveva graffiato il bambino [che stava giocando nel parco [che il comune aveva appena bonificato]]].

Ricorsività e Creatività

Ho accarezzato il gatto

[che aveva graffiato il bambino

[che stava giocando nel parco

[che il comune aveva appena bonificato]]].

Ricorsività e Creatività

Struttura ricorsiva: un medesimotipo di costituente si ripete adiversi livelli di incassatura.

Creatività: proprietà chepermette di creare un numeroinfinito di strutture complesse.

Possiamo comunicare eventi:

• lontani dal momento dell’enunciazione,

• lontani dal luogo dell’enunciazione o

• mai realmente accaduti.

Assente in altri sistemi di comunicazione.

Distanziamento

• Biplanarità

• Arbitrarietà

• Linearità

• Distintività

• Discretezza

• Doppia articolazione

• Dipendenza dalla struttura

• Ricorsività e creatività

• (Distanziamento)

Proprietà del segno e del linguaggio

Alcune proprietà del linguaggio sono condivise con altri sistemi di

comunicazione, mentre altre sono uniche.

• Biplanarità

• Arbitrarietà

• Linearità

• Distintività

• Discretezza

• Doppia articolazione

• Dipendenza dalla struttura

• Ricorsività e creatività

• (Distanziamento)

Proprietà del segno e del linguaggio

Tra le proprietà del linguaggio, la doppia articolazione, la discretezza e la

dipendenza dalla struttura giocano un ruolo fondamentale nel permettere di

creare infiniti messaggi a partire da un numero limitato di unità.

Queste unità si combinano su vari livelli seguendo delle regole di

combinazione.

Suoni – morfemi– parole – frasi – discorso…