il miglioramento: definizione degli obiettivi a lungo e medio termine san benedetto 02/12/2014...

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IL MIGLIORAMENTO: DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI A LUNGO E MEDIO TERMINE San Benedetto 02/12/2014 M.Bray

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Page 1: IL MIGLIORAMENTO: DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI A LUNGO E MEDIO TERMINE San Benedetto 02/12/2014 M.Bray

IL MIGLIORAMENTO: DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI A

LUNGO E MEDIO TERMINE

San Benedetto 02/12/2014M.Bray

Page 2: IL MIGLIORAMENTO: DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI A LUNGO E MEDIO TERMINE San Benedetto 02/12/2014 M.Bray

Il miglioramento continuo

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Definire gli obiettivi di miglioramento.Da dove possono «nascere» ?

• Dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) Invalsi– Mentre lo compiliamo ci accorgiamo di punti critici…

• Dalle visite valutative esterne (Ispettori Invalsi)

– Alla fine delle giornate ci evidenziano aree sulle quali avviare miglioramenti….

• Dall’ Autovalutazione AUMI

• Da altre componenti dell’Istituto– Richieste degli Insegnanti– Richieste dei Genitori– Richieste degli Alunni– Ecc.

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Ipotizziamo l’evenienza più «stringente»…

Alla fine della valutazione esterna Invalsi, gli Ispettori evidenziano in maniera esplicita l’esigenza di miglioramento in una certa area….

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Immaginiamo che sia un miglioramento molto impegnativo….

• Creare ed implementare curricoli verticali condivisi– Per tutto l’Istituto Comprensivo (dalla Materna

alla Secondaria di Primo Grado), – Compreso la relativa condivisione (Continuità) con

la Scuola Secondaria di secondo grado che assorbe di più gli alunni in uscita dall’IC

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Ipotizziamo che il tempo che ci viene concesso per ottenere l’importante

miglioramento sia 2 anni…

L’obiettivo «generale» va suddiviso in tanti sotto-obiettivi raggiungibili in brevi intervalli

di tempo

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Ipotizziamo che la scadenza del progetto sia dunque….. (PLAN)

Gennaio 2017……

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Possibili scenari

Dirigente «di tipo 1»

•«Da qui a due anni figurati quanti Governi e quanti Ministri dell'Istruzione saranno cambiati ! ....»•«Ne riparliamo i primi di Dicembre del 2016.....»

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Possibili scenari

Dirigente «di tipo 2»

«Io come Dirigente devo»:•Suddividere l’obiettivo generale in obiettivi intermedi, raggiungibili con le risorse che assegno•Essere il primo supervisore di tempi e risultati intermedi•Garantire che le le persone interessate si impegnino in modo continuo e mirato al risultato•…………

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Descrivere il problema da risolvere…(PLAN)

1. Nell'Istituto Comprensivo mancano i curricoli verticali per tutte le materie

2. I singoli curricoli disciplinari della maggior parte delle materie non sono condivisi da tutti i relativi insegnanti– Nelle interviste con gli insegnanti è emerso che

alcuni seguono curricoli "personali"3. Non ci sono criteri di valutazione condivisi tra

insegnanti, in gran parte delle materie d’insegnamento

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Fissare l’Obiettivo generale(«suggerito» proprio dal Valutatore esterno) (PLAN)

Entro due anni...• Avere curricoli verticali condivisi, in tutte le discipline, dalla Materna alla Secondaria Superiore di Primo Grado

•I curricoli disciplinari delle singole discipline devono essere condivisi e seguiti da tutti i relativi insegnanti

•I criteri di valutazione per ogni disciplina devono essere condivisi e adottati per la valutazione delle prove, da tutti gli insegnanti

– In particolare, durante l'anno, per ogni materia, devono essere somministrate agli alunni due prove di verifica comuni.

– Il Dirigente deve garantire che siano efficacemente utilizzati gli stessi criteri valutativi da tutti gli Insegnanti.

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Il Dirigente ….. (PLAN)• Definisce scadenze intermedie, relativi obiettivi e budget

economico• Definisce Team di progetto

– Leader– 5-7 componenti: devono essere rappresentate tutte le

competenze necessarieNota• Gli insegnanti che non fanno parte del Team, dovranno

comunque collaborare – nella fase di sperimentazione delle soluzioni proposte– Nella fase di estensione delle soluzioni a tutto l’Istituto

(tutte le classi)

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Il Dirigente fissa le scadenze intermedie (PLAN)

ID Nome attività

1 Curricoli disciplinari condivisi

2 Ital iano

3 Matematica

4 Scienze

5 Storia

6 Geog rafia

7 Arte

8 Musica

9 Educazione Motoria

10 Curricoli verticali condiv isi

11 Ital iano

12 Matematica

13 Scienze

14 Storia

15 Geog rafia

16 Arte

17 Musica

18 Educazione Motoria

19 Prove di verifica comuni

20 Ital iano

21 Matematica

22 Scienze

23 Storia

24 Geog rafia

25 Arte

26 Musica

27 Educazione Motoria

N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G LSemestre 2, 2014 Semestre 1, 2015 Semestre 2, 2015 Semestre 1, 2016 Semestre 2, 2016 Semestre 1, 2017 Semestre 2, 2017 Semestre 1, 2018

La «presenza» continua del Dirigente per garantire il rispetto delle scadenze e la qualità del risultato, sarà CRUCIALE

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Il Dirigente definisce i Gruppi di Lavoro (PLAN)

ID Nome attività

1 Curricoli disciplinari condivisi

2 Ital iano

3 Matematica

4 Scienze

5 Storia

6 Geog rafia

7 Arte

8 Musica

9 Educazione Motoria

10 Curricoli verticali condiv isi

11 Ital iano

12 Matematica

13 Scienze

14 Storia

15 Geog rafia

16 Arte

17 Musica

18 Educazione Motoria

19 Prove di verifica comuni

20 Ital iano

21 Matematica

22 Scienze

23 Storia

24 Geog rafia

25 Arte

26 Musica

27 Educazione Motoria

Team Italiano

Team Matematica

Team Scienze

Team Italiano

Team Matematica

Team Scienze

Team Italiano

Team Matematica

Team Scienze

N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G LSemestre 2, 2014 Semestre 1, 2015 Semestre 2, 2015 Semestre 1, 2016 Semestre 2, 2016 Semestre 1, 2017 Semestre 2, 2017 Semestre 1, 2018

Ogni Team deve avere un Capogruppo (Leader) con adeguate capacità e MOTIVAZIONE

Ogni Team dovrebbe essere composto da 5-7 persone

Gli insegnanti che non fanno parte del Team dovrebbero comunque essere disponibili per attività operative su richiesta del Team.

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Il singolo Gruppo di lavoro fa….

• Plan– Pianificare le macro attività intermedie, in base all’obiettivo

definito dalla Direzione– In particolare definire le date delle riunioni di gruppo

• Nelle riunioni, tra l’altro si pianificano le azioni che ogni componente del team dovrà fare in autonomia o con l’aiuto di altri insegnanti

• Do– Effettuare le azioni

• Check – Controllare efficacia delle azioni (verificare il raggiungimento

dell’obiettivo)• Act

– Ipotizzare standardizzazione successiva

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Il Dirigente nel frattempo…

• Al massimo ogni mese dovrebbe verificare avanzamento dei lavori dei Team– Fissare le riunioni con ampio anticipo– Definire format per i report– Se possibile ogni gruppo dovrebbe esporre il proprio

lavoro in una riunione alla quale partecipano anche gli altri gruppi in modo che

• possano prendere spunto dal lavoro di altri • possano aiutarsi a vicenda nel superamento di ostacoli

• Dovrebbe agire per rimuovere eventuali ostacoli che il team incontra nell’avanzamento lavori e non riesce a superare da solo.

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Cosa si può fare se ci si accorge che «continuando così non si raggiunge l’obiettivo»

• Il Dirigente - Aumentare le risorse impegnate nel progetto – Ore dei singoli insegnanti– N° di Insegnanti che lavorano alle attività di miglioramento

• Il Gruppo di lavoro - Chiedere aiuto ad Istituti che hanno già fatto l’attività (vedi lavoro di Rete)

• Il Gruppo di lavoro -Copiare da Istituti che hanno già fatto l’attività (vedi lavoro di Rete)

• Il Dirigente - «Ridimensionare» l’obiettivo fissato – non c’è cosa più demoralizzante per un team che non

raggiungere il proprio obiettivo. Meglio quindi rivedere l’obiettivo: lasciarlo sfidante ma comunque raggiungibile con le risorse messe in campo

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Appunti finali

• Se il Dirigente «latita», il programma non ha speranza di andare in porto

• Se si vuole accorciare la durata complessiva del programma, alcune attività possono naturalmente essere svolte «in parallelo»– Ad esempio i curricoli di Italiano,

Matematica, ecc. potrebbero essere definiti nello stesso intervallo di tempo, visto che i relativi Gruppi di lavoro sono diversi (Commissioni per Materia)

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Grazie per l’attenzione e Buon Lavoro …