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Il nostro Istituto Comprensivo tra passato e presente.............. Un antico proverbio del Quebec dice: I genitori possono dare ai figli soltanto due cose: radici e alL’Istituto Comprensivo Anoia-Maropati-Giffone fa sua questa espressione in quanto è fortemente convinto che anche ai nostri alunni dobbiamo dare radici, costituite dalla preparazione ,dalla conoscenza, dall’amore per la nostra terra, ma nello stesso tempo dobbiamo fornir loro le ali, cioè indirizzarli verso una cultura che dà vita ed è proiettata nel futuro. Le ali permettono l’esercizio dell’immaginazione e del sogno, dimensioni che non bisogna perdere per “volare alto”. Tra le finalità della nostra scuola vi è dunque l’amore per le nostre origini, sia in senso fisico, come territorio, sia in senso culturale, non dobbiamo mai dimenticare che noi siam gli eredi di Pitagora, i maestri di Socrate e Platone, e la nostra scuola è viva e non ha nulla da invidiare. Proprio qui, nel nostro territorio sono nati: F.Seminara, A Piromalli, P.Pizzarelli, R.Belcaro, N.Defelice, S. Gemelli e F. A. Alvaro, N. Catalano e molti altri che in questa sede non menzioniamo. Riscoprire le proprie radici, in un mondo sempre più tecnologico e globalizzato è una prerogativa a cui noi teniamo, infatti il titolo del nostro primo progetto interdisciplinare era per l’appunto “Il mio paese amo”. Dal vicino abbiamo poi spaziato e conosciuto il “Novecento” dal punto di vista storico, letterario e musicale attraverso un altro progetto interdisciplinare che prendeva proprio il titolo dal nome del secolo passato; la nostra conoscenza si è allargata fino a divenire planetaria, mondiale, attraverso il progetto “La globalizzazione”. Radice è stata considerata anche la conoscenza della nostra Costituzione, studiata, analizzata e personificata con le ali della creatività. Durante il nostro percorso non ci siamo fatti mancare nulla: progetti sull’ambiente, sulla legalità, PON,POR, PQM tutti hanno avuto l’intento, di far apprendere con gioia e con fantasia, Rodari è stato il nostro faro! La nostra scuola, infatti, non vuole configurarsi solo come luogo di insegnamento, ma come ambiente educativo e di apprendimento, come ambiente di vita, in cui sono protagonisti allievi ed insegnanti assieme. L'educazione non consiste nel condizionare i modi di essere e di comportarsi degli allievi, ma, come affermava Dottrens, è ” un processo di liberazione, attraverso il quale il figlio dell'uomo esce dal regno dell'istinto ed entra nel mondo della ragione, conquistando la libertà”. La scuola non può essere concepita come la negazione della vita, un mondo nel quale, gli alunni possano dimenticare tutta la loro realtà esistenziale e lasciare spazio solo alla loro attività mentale. Il corpo, i sentimenti, i bisogni di affetto, di relazioni sociali ecc. non possono essere lasciati fuori della porta della scuola. Bisogna, dunque, partire dall’alunno, dai bisogni, dalle sue esigenze, dai suoi interessi, solo così l’istituzione scolastica svolge una funzione di stimolo, di orientamento, di aiuto, di guida. Compito del docente non è tanto di insegnare quanto di suscitare negli allievi, in tutti gli allievi, motivazioni, interessi, desiderio di imparare. E' necessario conoscere gli allievi, uno per uno, perché ciascuno di essi è una persona, un valore, un'irripetibile ricchezza del mondo. Nessuno può essere trascurato, messo da parte, dimenticato, respinto, anche lo svogliato. Don Milani diceva: <<agli svogliati date uno scopo!>>e aggiungiamo noi, anche lui raggiungerà la vetta e potrà volare.

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Domenica Fava

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Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale dell’identità e progettualità di ciascuna

istituzione scolastica.

E’ il documento che rispecchia, motivandole, le decisioni e gli impegni assunti dalla Scuola per

rendere concreto quel passaggio dal “diritto allo studio” al “diritto all’apprendimento”, che dà

significato e valore all’intero processo di trasformazione del nostro sistema scolastico.

Nel POF si sostanzia il progetto educativo promosso dalla Scuola e se ne evidenzia l’autonomia

progettuale, didattica, organizzativa, di ricerca e sviluppo.

Esso si propone di rafforzare l’identità culturale e progettuale della Scuola, guardando alla realtà

interna, valorizzandone le competenze già esistenti, ma promuovendo l’apertura verso l’esterno, in

particolare instaurando rapporti con tutte le agenzie educative del Territorio e tenendo conto delle

sue esigenze culturali e di sviluppo.

Pertanto, il nostro POF rappresenta la sintesi dei diversi bisogni formativi, interessi, attese e

aspettative della collettività, non ha però valore definitivo, ma risponde ai cambiamenti del sistema

Scuola ed all’evolversi della situazione culturale, sociale ed economica della realtà locale, nazionale,

europea ed internazionale.

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO

L’elaborazione del P.O.F. rappresenta un momento fondamentale nella vita di ogni scuola ed

impegna tutte le componenti scolastiche nei confronti degli “utenti” del servizio educativo e della

comunità del territorio in cui opera.

Tale impegno è esplicitamente richiamato dal Regolamento Attuativo dell’Autonomia D.P.R n°

275/99 e dall’art. 21 della Legge n° 59/97.

BISOGNI FORMATIVI

Il punto di partenza per costruire un’offerta formativa valida e funzionale alle esigenze di tutti i

protagonisti dell’Istituzione scolastica è rappresentato da un’attenta analisi dei bisogni.

Solo prendendo in considerazione questi ultimi ed attivandosi per colmarli, si potrà intraprendere

un cammino di crescita e di valorizzazione generale.

Si ritiene, perciò, opportuno segnalare una parte dei bisogni che, in genere, emergono dal confronto

tra le varie componenti chiamate in causa:

BISOGNI DEGLI ALUNNI

Bisogno di identità, sicurezza, autonomia. Bisogno di sviluppare in modo armonico le dimensioni della personalità Bisogno di diventare cittadino consapevole Bisogno di sviluppare conoscenze e competenze nell’uso delle nuove tecnologie,

informazione e di comunicazione ,stabilendo una corretta “relazione” con esse, Bisogno di sapersi orientare nelle scelte future

BISOGNI DEI GENITORI

Bisogno di sentirsi appoggiati e sostenuti, più che giudicati, nelle proprie scelte educative

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Bisogno di sentirsi coinvolti attivamente nel percorso educativo dei propri figli Bisogno di maggiori garanzie sui modelli educativi che contribuiscono alla crescita

personale e sociale dei propri figli anche in vista del loro futuro.

BISOGNI DEI DOCENTI

Bisogno di crescere professionalmente, attraverso le tante opportunità offerte (aggiornamento, formazione, master, etc.)

Bisogno di condividere, in una prospettiva di collaborazione sinergica coi propri colleghi, interventi ed azioni didattiche

Bisogno di collaborare con le famiglie per costruire itinerari formativi adeguati. Bisogno di lavorare in un ambiente sereno, che sviluppi condivisione e sinergia di intenti.

BISOGNI DEL PERSONALE ATA

Bisogno di risultare un utile riferimento per i docenti e le famiglie Bisogno di essere gratificati nello svolgimento del proprio lavoro Bisogno di espletare le proprie funzioni in un ambiente sereno, rispettoso delle regole ed

attento alle esigenze di tutti

BISOGNI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Bisogno di una leadership appoggiata dal basso e pienamente condivisa Bisogno di lavorare in un ambiente aperto ai cambiamenti, pronto ad accogliere le sfide ed a

portarle avanti con entusiasmo Bisogno di una comunicazione circolare ed efficace, che agevoli lo svolgimento delle varie

attività Bisogno di apertura verso l’extra-scuola, nell’ottica del coinvolgimento e della

compartecipazione delle famiglie e dei vari EE.TT, che possano contribuire alla valorizzazione ed al rinforzo degli interventi scolastici

Bisogno di sinergia e di lavoro di squadra

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MAPPA DEI BISOGNI FORMATIVI

Accoglienza

Instaurare relazioni positive con adulti e coetanei.

Collaborare e creare un clima sereno in classe. Identificazione

Sicurezza

Appartenenza

Senso del dovere

Conoscere se stesso.

Acquisire autonomia.

Collaborare con gli altri.

Rifiutare le competitività.

Rispettare le consegne. Regolazione Socializzazione

Rispettare le regole.

Rispettare gli altri.

Lavorare in gruppo.

Assumere ruoli diversi nel gruppo. Orientamento

Esprimere opinioni e valutazioni personali.

Progettare un percorso di lavoro. Effettuare

scelte realistiche.

Avere coscienza del proprio ruolo. Comunicazione

Esporre con chiarezza e coerenza quanto appreso.

Produrre testi corretti.

Cogliere le informazioni di un messaggio. Conoscenza (sapere)

Cogliere il senso unitario del sapere.

Saper utilizzare nell’approccio alla conoscenza punti di vista

disciplinari.

Acquisire il metodo di studio. Elaborare in sequenza logica contenuti.

Competenze (saper fare)

Saper applicare quanto appreso. Acquisire consapevolezza delle conoscenze e abilità

possedute. Ricerca di

senso

Comprendere il significato di “ciò che si fa”. Mettere in correlazione le cause e gli effetti di avvenimenti / fatti.

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DAI BISOGNI……

Il POF si sviluppa come “processo educativo” con interventi sulla:

- gestione, organizzazione, didattica;

in modo da declinare il “ PROGETTO dell’Offerta Formativa” in “PIANO dell’Offerta Formativa”

……ALL’OFFERTA FORMATIVA

L’Offerta Formativa diviene perciò lo strumento per programmare le attività che il nostro Istituto

intende realizzare per la Scuola dell’ Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado :

riflette le esigenze del territorio;

esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa;

è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei tre ordini di scuola dell’Istituto.

L’Offerta Formativa è:

il progetto del servizio formativo che l’istituzione si impegna ad erogare;

il documento attraverso cui l’Istituzione scolastica rende leggibile il servizio che offre.

Il Collegio dei Docenti e il Dirigente scolastico,

attraverso questo documento intendono rispondere ad alcune esigenze emergenti:

esigenza di qualificare la proposta formativo - culturale della scuola in relazione ai reali

bisogni dell’utenza, alle risorse interne ed esterne.

esigenza di tenere sotto controllo il processo educativo - didattico allo scopo di ridurre lo scarto tra i risultati attesi e quelli ottenuti

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MISSION E PRINCIPI DI QUALITA' CHE GUIDANO L'ISTITUTO

L’analisi dei sopra elencati bisogni rappresenta la condizione per valorizzare il servizio- scuola e

raggiungere la qualità, attraverso la ricerca dell’efficacia e dell’efficienza dei processi attivati e dei

loro esiti.

In particolare la Mission dell’Istituto consiste nell’innalzamento del successo formativo degli allievi,

cosicché il primo ciclo di istruzione contribuisce a rispondere al dettato costituzionale di “

rimuovere gli ostacoli……….che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini,

impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva

partecipazione………all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Principi di qualità che guidano l’Istituto. Migliorare i livelli di successo formativo degli alunni, attraverso attività mirate al conseguimento di

conoscenze e abilità opportunamente programmate.

Indicatore: risultati educativi e didattici.

Migliorare l’Offerta Formativa dell’Istituto.

Indicatore: successo scolastico degli alunni-soddisfazione degli utenti.

Garantire un efficace servizio di orientamento personale e scolastico, che consenta agli alunni in uscita

dalla Scuola Secondaria di I grado il possesso di strumenti per orientarsi nella scelta dei percorsi

futuri

Indicatore: successo scolastico degli alunni e rispetto del consiglio orientativo.

Favorire una sinergia tra le componenti scolastiche e promuovere un clima sereno.

Indicatore: risultati indagine interna.

Assicurare il rispetto della normativa.

Indicatore: capacità di rispondere ai bisogni del territorio.

Valorizzare e qualificare il personale dell’Istituto attraverso percorsi di formazione interni ed esterni.

Indicatore: efficacia formazione.

Migliorare l’organizzazione dell’Istituto (orari del personale, programmazione degli impegni)

Indicatore: grado di soddisfazione.

Assicurare al personale i mezzi gli strumenti, le conoscenze e le risorse economiche perché possa

svolgere al meglio le proprie funzioni

Indicatore: grado di soddisfazione.

Assicurare un’informazione efficiente sull’Offerta Formativa dell’Istituto e sulla normativa scolastica

che interessa gli alunni e le famiglie

Indicatore: grado di soddisfazione.

Creare un efficiente sistema di comunicazione interno

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Indicatore: grado di soddisfazione.

Informare e sensibilizzare il territorio attraverso attività di scuola aperta e manifestazioni

Indicatore: soddisfazione manifestazioni.

Stimolare l’ambiente interno per ricercare nuova progettualità che arricchisca l’Offerta Formativa

dell’Istituto.

Indicatore: nuovi progetti del POF.

Diffondere la cultura del miglioramento continuo basato su dati di fatto attraverso il monitoraggio dei

processi organizzativi, didattici ed educativi

Indicatore: obiettivi raggiunti.

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FINALITA' E STILE EDUCATIVO

DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO ANOIA MAROPATI GIFFONE

Gli organi collegiali dell’Istituto Comprensivo Anoia – Maropati – Giffone ritengono necessario, nel

predisporre il P.O.F., richiamare l’attenzione del mondo della Scuola (docenti, genitori, alunni) su

alcuni principi fondamentali, che trovano la loro fonte normativa negli artt. 3, 33, 34 della

Costituzione.

I principi fondamentali ai quali si ispira il nostro Istituto sono:

Uguaglianza nel rispetto assoluto della persona senza alcuna discriminazione di sesso, razza,

religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche (art. 3 Costituzione).

Accoglienza e integrazione di tutti gli allievi e delle loro famiglie.

Riduzione della dispersione scolastica intervenendo precocemente nelle situazioni di

disagio scolastico.

Efficacia educativa ed efficienza didattica in ogni attività offrendo agli allievi gli strumenti

per “imparare ad imparare” . Orientamento o meglio sviluppo dei talenti e delle eccellenze per essere capaci di costruire il

proprio “Progetto di Vita”. Partecipazione e coinvolgimento di tutte le componenti della scuola in fase progettuale,

operativa e valutativa dei processi formativi. Mantenimento e potenzialità delle reti: lavorare in rete con le altre Istituzioni scolastiche e

con tutti gli altri Enti del territorio. Formazione e aggiornamento dei docenti e di tutto il personale.

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LE SCELTE EDUCATIVE

Il Piano dell’offerta formativa del nostro Istituto Comprensivo nasce dopo un’attenta analisi della

realtà –socio –economica –culturale del nostro territorio che, cogliendo i bisogni, la domanda e le

aspettative delle famiglie e dell’utenza, formula delle possibili soluzioni in sinergia con le altre agenzie

educative presenti sul territorio e si propone di:

favorire lo star bene a scuola perché un clima sereno contribuisce alla crescita affettiva e

culturale di ogni ragazzo;

promuovere l’acquisizione di strumenti culturali, rimuovendo gli ostacoli che impediscono

il successo scolastico, nel rispetto di potenzialità, tempi e modalità di apprendimento di

ciascuno;

attivare e potenziare le azioni di orientamento, anche attraverso l’autoapprendimento e

l’autovalutazione;

rafforzare l’interazione tra scuola e famiglia attraverso la condivisione di obiettivi di tipo

educativo, formativo e didattico.

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ACCOGLIENZA La nostra Scuola tra i suoi principi predilige la cultura dell’accoglienza da intendersi come percezione

ed ascolto per aiutare l’allievo a comprendere le varie forme di disagio, diversità ed emarginazione.

Accoglienza è apprendere con gioia, impegnarsi con gusto, relazionarsi con interesse e sfidare le

difficoltà .

Poiché la Scuola non è solo ambiente di apprendimento, luogo della cognitività, ma anche luogo di

vita, spazio di confine tra famiglia e società, varcata la soglia dell’istruzione formale, l’alunno viene

proiettato in un universo complesso.

La Scuola è, come sostiene Maurizio Parodi: realtà fisica, realtà istituzionale, realtà assiologia e realtà

relazionale. Non può essere dato per scontato il naturale adattamento ad una siffatta realtà. Da qui

l’esigenza di codificare l’accoglienza in precisi percorsi in grado di accettare e valorizzare le

individualità, le energie, le competenze per promuovere l’identità.

La cultura dell’accoglienza consente sia ai ragazzi che agli adulti di star bene a Scuola, di superare le

ansie d’ingresso del “nuovo” e prevenire forme di disadattamento e difficoltà.

CONTINUITÀ Ogni didattica deve assicurare la continuità sia in forma verticale che orizzontale.

La continuità orizzontale è data dal fatto che ogni istituzione si deve adoperare per individuare quelle

strategie che permettano una chiara crescita del contesto sociale.

La continuità verticale è la risultante di una progettazione sinergica tra più segmenti scolastici,

mediante forme di raccordo pedagogico, curriculare ed organizzativo.

La promozione della continuità si realizza mediante un piano di intervento inserito nella

programmazione, a partire dalla quale si sviluppa il processo di attuazione delle «azioni positive» di

raccordo tra le scuole.

Al fine di definire forme di collegamento con le realtà culturali, ambientali e sociali presenti sul

territorio, si stabiliranno rapporti organici con le famiglie, le comunità, le risorse offerte

dall’extrascuola, sulla base della rilevazione dei bisogni e dell’individuazione delle potenzialità.

La continuità tra i tre ordini di scuola avverrà attraverso:

Comunicazioni di informazioni sull’alunno in collaborazione con la famiglia

Comunicazioni di informazioni sugli alunni tra insegnanti per la formazione delle classi

Coordinamento dei curricula degli anni iniziali e finali

Conoscenza e raccordo delle programmazioni degli anni iniziali e terminali

Realizzazione di iniziative e progetti comuni

Momenti di confronto e di verifica comune

Aggiornamento su temi comuni

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Il legame con il territorio sfrutterà tutte le opportunità formative e culturali che l’ambiente offre

anche promuovendone di nuove e si realizzerà attraverso:

Uscite, visite guidate, esplorazioni sul territorio

Ingresso a scuola di esperti

Adesione ad iniziative proposte da Enti e Associazioni locali

Promozione di iniziative che coinvolgano altre Agenzie Educative

Accordo su linee comuni di intervento educativo con le famiglie

Interazione con i servizi sociali e gli operatori socio-sanitari

Coinvolgimento degli Enti Locali per fornire servizi e strutture in funzione dell’organizzazione

scolastica

L’ORIENTAMENTO L’orientamento scolastico e professionale deve essere inteso, non soltanto come indirizzo o guida tra

le variabili che la vita ci propone, quanto come conquista degli strumenti più consoni, utili e necessari

affinché l’individuo, man mano che cresce, possa optare per scelte formative e lavorative reali,

concrete e alla portata delle proprie capacità.

L’Orientamento ha inizio già dalla scuola dell’infanzia e, attraverso i vari ordini di scuola, porterà

ognuno ad individuare la giusta collocazione delle proprie potenzialità, attitudini ed interessi per

costruire il personale progetto di vita futura.

Ci si propone, comunque, un’ attenta analisi psicologica perché l’alunno persegua obiettivi come: la

conoscenza di sé, la capacità di scelta, la propria potenzialità, l’inserimento nel mondo del lavoro.

Ci si impegna a fornire all’utenza:

orientamento agli allievi di classe III per il passaggio alla Secondaria Superiore

orientamento agli altri alunni per l’individuazione di percorsi adeguati alla ricerca e costruzione del

proprio progetto di vita.

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RAPPORTI CON IL TERRITORIO

La nostra Scuola considera suoi interlocutori le agenzie formative presenti sul territorio: gli Enti

locali, le Associazioni culturali, sanitarie e il mondo del lavoro.

Aumenta così la sua capacità di interagire con essi e stabilisce una Rete di relazioni per l’impostazione

di efficaci itinerari educativi e didattici che valorizzino al meglio le risorse e i servizi offerti.

RETE DI SCUOLE E GEMELLAGGIO Per aiutare i ragazzi a vivere bene la loro crescita ed assimilarsi con gli altri, il nostro Istituto proporrà

il gemellaggio con altre scuole come momento di scambio culturale e di socializzazione.

In continuità con la rete di Scuole e con le positive esperienze intraprese negli anni passati, si pensa di

proseguire ed ampliare il gemellaggio con le vicine cittadine di:

Mammola , Galatro, ITIS di Polistena, Liceo Pedagogico di Polistena.

LE ALTRE ISTITUZIONI Il nostro Istituto nell’attività didattica, terrà conto dell’ambiente scolastico, ma soprattutto del

contesto molto più ampio che comprende l’intero cosmo relazionale dell’alunno, ossia la Famiglia, la

Parrocchia, le Associazioni sportive, l’Ente comunale, le Associazioni di volontariato, la Comunità

Montana, il centro per disabili mentali Casa Futura, la casa di riposo Villa Eden, la piscina

semiolimpionica Atlantide, l’associazione di volontariato SIRIO e il gruppo teatrale Anoiano, Istituto

Religioso Sorriso dell’Innocenza.

LA FAMIGLIA I Genitori, pur dimostrando attenzione ai problemi della Scuola, non sempre partecipano in maniera

continuativa alla vita della scuola, a causa degli impegni di lavoro, i loro interventi sono finalizzati

soprattutto all’acquisizione delle informazioni sull’impegno, il profitto ed il comportamento dei

ragazzi.

Pur non sottovalutando questi aspetti, la Scuola vuole creare un clima di accoglienza, disponendosi ad

un approccio collaborativo che punti ad avvicinare le distanze e utilizzi lo strumento istituzionale dei

“ Colloqui con le Famiglie degli Alunni “ per “ascoltare” e fornire aiuto ed indirizzo, soprattutto nella

delicata età preadolescenziale.

Pertanto, i genitori saranno coinvolti anche in corsi di formazione o trattazione di tematiche che

abbiano particolare attinenza con il vissuto preadolescenziale e le tematiche ad esso relative:

rapporto genitori figli, la sessualità.

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LA PARROCCHIA Efficace l’azione educativa della Parrocchia, che con le sue molteplici attività guida i ragazzi,

coinvolgendoli in iniziative importanti per la crescita e la formazione morale e spirituale.

LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE Molti allievi impegnano nella pratica sportiva gran parte del loro tempo libero, rifuggendo, in tal

modo, dall’ozio, dalla strada e dalle frequentazioni a rischio.

L’ENTE COMUNALE

I rapporti tra l’Istituzione Scolastica e le Amministrazioni Comunali, sono improntati alla massima

collaborazione, allo scopo di:

Promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane e finanziarie che l’Ente locale mette

a disposizione della scuola;

Promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione, per

attività sportive e culturali di interesse generale.

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Sul territorio operano anche Associazioni di volontariato, che coinvolgendo e sensibilizzando i

cittadini, si impegnano a risolvere i problemi più impellenti del territorio.

La Scuola ha avviato con le Associazioni di volontariato rapporti di collaborazione sui temi della

Solidarietà e dell’Ambiente ecc…

LA COMUNITA’ MONTANA La Comunità Montana del Versante Tirrenico Settentrionale di Cinquefrondi comprende i seguenti

comuni della Provincia di Reggio Calabria e precisamente: Cinquefrondi, Galatro, Giffone, Cittanova,

San Giorgio Morgeto, San Pietro di Caridà . La sua sede è a Cinquefrondi, promuove e persegue i

seguenti obiettivi:

Tutela ambientale, conservazione e valorizzazione del patrimonio forestale;

Conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali;

Promozione delle attività economiche;

Dinamica demografica e sociale;

Gestione associata dei servizi pubblici locali

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CHI SIAMO: CONTESTO SOCIO CULTURALE

Il nostro Istituto raggruppa la popolazione scolastica di tre comuni (Anoia, Maropati e Giffone) e

quattro paesi (Anoia Capoluogo, Anoia Superiore, Maropati e Giffone), ricadenti sul territorio compreso tra

le falde nord occidentali dell’Aspromonte e la Piana di Gioia Tauro.

L’obiettivo principale del nostro P.O.F. è quello di costruire e condividere un percorso, capace di

accogliere il bambino di tre anni e di accompagnarlo nella sua crescita fino alle soglie dell’adolescenza,

quattordici anni, fornendogli gli strumenti culturali di base, i saperi essenziali e le competenze

indispensabili per continuare ad apprendere sia nel successivo percorso scolastico e formativo, sia lungo

tutto l’arco della vita.

Siamo, così, riusciti a realizzare progetti che prevedono modalità e strumenti di lavoro comuni per

rendere più ampia ed efficace l’OFFERTA FORMATIVA.

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TERRITORIO

Il Comune di Anoia, è composto da due nuclei abitativi: Anoia Capoluogo ed Anoia Superiore

(frazione), si estende per circa 10 km al margine interno della Piana di Gioia Tauro, alla destra del

torrente Sciarapotamo, su due costoni a 256m slm. Gode di un clima mite e temperato, una

visuale aperta che abbraccia con lo sguardo i paesi limitrofi, delineando in lontananza la costa

tirrenica.

ECONOMIA Le attività su cui si basa l’economia sono di carattere agricolo – artigianale e impiegatizio, si

registra anche la presenza di qualche piccola industria alimentare ( lavorazione del pesce) e

qualche oleificio, è carente infatti la cultura imprenditoriale.

POPOLAZIONE La popolazione è costituita da circa 2400 abitanti. Il contesto socio-culturale del territorio è

proiettato verso la modernità, ma nello stesso tempo, è radicato nelle proprie tradizioni. Infatti,

tra gli aspetti positivi, che emergono da un’attenta analisi della situazione ambientale, sono da

evidenziare:

l’unità dei nuclei familiari;

la conservazione di usanze e tradizioni popolari;

il contatto diretto con l’ambiente naturale circostante, vissuto come valore.

Gli alunni frequentanti l’Istituto Comprensivo appartengono a famiglie eterogenee per

cultura e livello d’istruzione.

ANOIA

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TERRITORIO

Il Comune di Maropati, ex casale di Anoia ed incrementato ad opera di coloni albanesi, sorge su

un piccolo colle arroccato, definito dagli abitanti del luogo”crista di gadu”, cresta di gallo,

o”Piricocculu”.

Questo territorio, costituito anche dalla frazione di Tritanti, è compreso tra lo Sciarapotamo ed il

Metramo e si eleva su un dosso a 239m, Maropati, e 263 m, Tritanti, ed è collegato con i paesi

viciniori per mezzo della SS 531.

ECONOMIA L’economia prevalente è quella agricola, non vi sono industrie, sono presenti strutture sociali e

culturali: piscina Atlantide, Fondazione Seminara.

POPOLAZIONE La popolazione, circa 2000 abitanti, è costituita, per lo più da anziani. Nonostante la sua cultura

contadina Maropati ha dato i natali a grandi uomini di cultura: Fortunato Seminara, Antonio

Piromalli, Pietro Pizzarelli, Rosario Belcaro.

Il trend qualitativo della vita si rileva piuttosto modesto, in particolare, le insufficienze croniche

del terziario si riflettono sull’offerta dei servizi anche più elementari. In tale contesto le sole

agenzie educative operanti fattivamente in questa area rimangono tradizionalmente la Scuola e la

Chiesa.

Il fenomeno dell’immigrazione è in via d’incremento, particolarmente per la richiesta di manodopera

agricola e di badanti per anziani.

MAROPATI

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TERRITORIO

Il Comune di Giffone sorge a circa 594 m slm, con una superficie di circa 14,5 km quadrati è

circondato da montagne lussureggianti, che rendono il paesaggio tipicamente montano, ma

proprio per la sua posizione geografica è isolato dalle comunità limitrofe.

Peculiare è il suo ambiente naturale, arricchito da fitti boschi di faggi e castagni, dove tra piccole

sorgenti, sentieri, dirupi, lo spazio si apre su piacevoli e affascinanti prospettive, in particolare

nella località Contura .

Questa parte di territorio, come alcune zone limitrofe, è stata definita “Terra emersa” come

testimoniano i ritrovamenti fossili di conchiglie e molluschi.

ECONOMIA L’economia è di tipo agricolo e silvo - boschiva in espansione; il territorio è ricco di distese di

uliveti e vigneti. Elemento di sviluppo sono considerati i prodotti del bosco, soprattutto i funghi

che caratterizzano da sempre il territorio giffonese.

Sono presenti due piccole industrie per la lavorazione di funghi e altri prodotti artigianali locali.

È forte il tasso di emigrazione.

POPOLAZIONE La popolazione conta circa 2182 abitanti, soprattutto anziani e bambini, infatti forte è il tasso di

emigrazione verso il nord Italia e la Svizzera.

GIFFONE

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Storia e Identità dell’Istituto Comprensivo “Anoia – Maropati – Giffone” Il nostro Istituto nasce dalla fusione dell’Istituto Comprensivo Anoia - Maropati con quello di

Giffone nell’anno scolastico 2009/2010 ed è costituito da tre diversi ordini di scuola: SCUOLA

DELL’INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA e SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO.

L'Istituto Comprensivo Statale “Anoia-Maropati-Giffone” comprende i seguenti Plessi scolastici: ANOIA SUPERIORE Scuola per l'Infanzia Scuola Primaria (PLESSO A e PLESSO B)

ANOIA INFERIORE Scuola per l'Infanzia

Scuola Secondaria di I° grado

MAROPATI Scuola per l'Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I° grado

GIFFONE Scuola per l'Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I° grado

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SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia funziona in quattro plessi. E’ costituita da otto sezioni con ampi spazi e

giardino, funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 16,00.

Scuola dell’Infanzia di Giffone Scuola dell’Infanzia di Maropati

Anoia Infer. Anoia Sup. Maropati Giffone

Sezioni alunni Sezioni alunni sezioni alunni sezioni alunni 1 19 1 21 1 19 1 29 2 20 2 22 2 29

Tot 19 Tot. 41 Tot. 39 Tot. 58

Totale alunni: 157

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SCUOLA PRIMARIA

La scuola primaria funziona nei plessi di, Anoia Superiore (Plesso A e Plesso B), Maropati e

Giffone. E’ costituita da 19 classi ed è provvista di ampi spazi per svolgere le attività didattiche.

Scuola Primaria di Giffone Scuola Primaria di Anoia Superiore Anoia Sup. A Anoia Sup. B Maropati Giffone classi alunni classi alunni classi alunni classi alunni classi alunni 2^ A 21 1^ A 21 1^ A 12 1^ A 20 1^ B = 4^ A 16 3^ A 16 2^ A 14 2^ A 19 2^ B = 5^ B 19 3^ B 15 3^ A 12 3^ A 16 3^ B 19 4^ A 13 4^ A 13 4^ B 13 5^ A 12 5^ A 22 5^ B

tot 90 tot 22 tot 56

tot 52

tot 63 Totale n. 112

Totale: 283

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

La Scuola Secondaria di primo grado funziona nei plessi di Anoia Inferiore, Anoia

Superiore, Maropati e Giffone. E’ costituita da 11 classi. Nell’unica sede di Giffone frequentano

alunni provenienti non solo dal centro del paese, ma anche dalle zone periferiche spesso lontane

dalla scuola, nella sede di Anoia Inferiore frequentano alunni provenienti da Maropati ed in quella

di Maropati alunni provenienti da Tritanti. La Scuola di Anoia Inferiore è anche sede degli uffici di

presidenza e amministrativi.

Scuola Sec di I grado di Giffone Scuola Sec di I grado di Anoia Cap. Scuola Sec di I grado Maropati

Anoia Inf Maropati Giffone Classi alunni Classi alunni Classi alunni Classi alunni

1^ A 19 1^ A 13 1^ A 31 1^ B =

2^ A 21 2^ A 19 2^ A 14 2^ B 14

3^ B 17 3^ A 16 3^ A 15 3^ B 16

tot 60 tot 30 tot 57

tot 48

Totale n. 90

Totale: 195 TOTALE ALUNNI DELL’ISTITUTO: 635

24

ORGANIGRAMMA

CONSIGLI DI INTERSEZIONE

CONSIGLI DI CLASSE

25

ANNO SCOLASTICO 2012 – 2013

COLLEGIO DOCENTI

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA N. Cognome e Nome N. Cognome e Nome e N Cognome e Nome e 1 Arcati Antonina 1 Agostino Rita 1 Altomare Lavinia 2 Chizzoniti Maria Teresa 2 Agostino Teresa 2 Alessi Rosa 3 Cirillo Rosina 3 Albanese M. Giuseppina 3 Amato Caterina 4 Ciurleo Concetta 4 Baldari M. Marcella Luisa 4 Audino Claudia 5 Condo’ Maria Gina 5 Casoria Angela 5 Bagnasco 6 Crea Marisa 6 Cuppari Salvatore 6 Bartuli Francesca 7 Demarzo Carmelina 7 Deangelis Franca 7 Boeti Vincenzo 8 Papasidero Rosa 8 Franze’ Giuseppina 8 Bova Claudia Vittoria 9 Papasidero Susanna 9 Gallizzi Maria 9 Bruno Francesca Maria 10 Perri Luciana 10 Galluzzo Letizia 10 Bulzomi’ Edy Geltr. 11 Pratticò Teresa 11 Giacobbe Antonino 11 Borgese 12 Rizzo Maria Assunta 12 Grande Stella 12 Cirillo Giuseppe 13 Sellaro Teresa 13 Mandaglio Zina 13 De Fulco Carmelo 14 Sorbara Biagia Daniela 14 Manno Pasqualina 14 Giovinazzo francesco 15 Soscara Teresa 15 Marazzita Maria 15 Leonardo F. Massimo 16 Spano’ Caterina Autilia 16 Mercuri Antonia 16 Lombardo Daniela 17 Spano’ Maria 17 Minniti Maria 17 Mandaglio Rosario 18 Monteleone Felicina 18 Martino Angelina 19 Monteleone Maria 19 Masso Antonino 20 Nicoletta Carmela 20 Mazzei Maria 21 Papasidaro Letizia 21 Micalizzi Tommaso 22 Papasidero M.Teresa 22 Papalia Ignazia 23 Paviglianiti Michele 23 Pedullà Ferdinando 24 Politi Evelina 24 Politano’ Elvira 25 Politi Maria Teresa 25 Rao Maria Grazia 26 Scarfo’ Rosa Alba 26 Rumbo Laura E 27 Scattarreggia Laura 27 Sainato Bruno 28 Sibio Rosalba 28 Sabatino Antonia 29 Sigillo’ Donatella 29 Saja Anna 30 Sorbara Angiolina 30 Scozzarra Rocco 31 Trivieri Sabrina 31 Sibio Giuseppa 32 Versace Maria Pia 32 Sofia Andrea 33 Sorgonà Pietro Paolo 34 Vasile Viviana 35 Vecchie’ Raffaella 36 Vescio Rosanna 37 Zaccuri Daniela 38 Zindato Vincenzo

26

ORGANIZZAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI

Il Dirigente Scolastico è di stimolo alle capacità progettuali del Collegio dei Docenti, dei

Consigli di Classe di tutti i gruppi di lavoro e ottimizza le risorse professionali e finanziarie della

Scuola. Al Dirigente competono i compiti di gestione. Secondo il DL 165/2001, spetta al Dirigente

l’adozione degli atti e provvedimenti ivi compresi tutti gli atti che impegnano l’amministrazione

verso l’esterno, nonché la gestione finanziaria tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri

di spesa, di organizzazione delle risorse, strumentali e di controllo. Il Consiglio di Istituto,

secondo il nuovo regolamento dell’autonomia, ha potere deliberante per quanto concerne

l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, dispone dell’impiego

dei mezzi finanziari , con compiti di controllo e di indirizzo.

Il Collegio Docenti propone e progetta le attività didattiche.

I Consigli di Classe programmano le attività sulla base di specifici bisogni.

I docenti facenti parte dei Dipartimenti e Commissioni collaborano in modo specifico e

differenziato con le Funzioni Strumentali.

I Docenti organizzano periodicamente le programmazioni, migliorano i raccordi

interdisciplinari e uniformano le proposte didattiche.

Il Vicario, il Collaboratore del Capo d’Istituto, i Coordinatori di Plesso supportano il

Dirigente scolastico.

Le Funzioni Strumentali sono, con il Dirigente Scolastico, corresponsabili della totale

attuazione del POF, sono di stimolo e di guida ai docenti e al personale, operano con la

commissione di supporto.

Esse svolgono compiti organizzativi complessi e funzioni di coordinamento finalizzate al

raggiungimento di obiettivi prefissati.

I docenti responsabili delle funzioni strumentali sono designati dal Collegio dei docenti in base

alle loro competenze, esperienze professionali o capacità relazionali e naturalmente scelti tra i

docenti disponibili a ricoprire tale ruolo.

In coerenza con il Piano dell’offerta formativa, il Collegio dei docenti ha individuato, le seguenti

aree delle funzioni strumentali:

1. Gestione del Piano dell’Offerta Formativa 2. Sostegno al lavoro dei docenti 3. Interventi e servizi per studenti 4. Realizzazione di progetti formativi d’intesa con Enti e Istituzioni esterne.

27

Per gli alunni diversamente abili è attivo:

Il Gruppo G. L. H. è costituito da tutti i docenti coinvolti in attività di sostegno, dai

rappresentanti dei genitori degli alunni, dai rappresentanti dei docenti delle classi interessate, dai

referenti dell’Ente Locale e dell’ASL.

Si riunisce su convocazione del D.S secondo un programma di lavoro definito dalle parti

interessate.

Il Personale di segreteria cura l’aspetto amministrativo in modo celere, trasparente e

preciso con l’ausilio dei mezzi informatici. Il direttore dei servizi generali e amministrativi è

responsabile del Personale non docente e garante del buon funzionamento della segreteria.

Il Personale ausiliario collabora ai fini della sicurezza, dell’igiene e del benessere degli

utenti.

DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. ssa Domenica Fava

Dal 1° settembre 2012 dirige il nuovo Istituto Comprensivo Anoia – Maropati – Giffone, a

rappresentare l’istituzione scolastica, dirige e coordina, promuove e valorizza le risorse

finanziarie e strumentali con connesse responsabilità in relazione ai risultati; assicura la gestione

unitaria dell’Istituto nel perseguimento dell’obiettivo della qualità e dell’efficienza del servizio

scolastico.

Promotrice di sempre più aperte soluzioni organizzative, produce continue “sfide” atte

all’elevazione degli standard valutativi con la chiara coscienza di una obiettiva auto – ed etero –

valutazione su tutto l’operato pedagogico-didattico.

Dimostra una particolare caratteristica nel saper individuare e valorizzare le risorse umane a

sua disposizione, non tralasciando la benché minima occasione per utilizzare le competenze

professionali a favore del miglioramento della Istituzione Scolastica in tutte le sue peculiarità.

Lo STAFF di Presidenza è composto: dal D.S., due collaboratori, i docenti con incarico di funzione

strumentale, i coordinatori di plesso e il direttore dei servizi generali e amministrativi.

28

RISORSE UMANE E PROFESSIONALI

DIRIGENTE SCOLASTICO PROF.ssa Domenica Fava Collaboratore del D.S. con funzioni vicarie Prof.ssa Raffaella Vecchiè Collaboratore del D.S. Ins. Nicoletta Carmela D.S.G.A. Greco Filippo Antonio Assistenti Amministrativi Sign.: Condò S., Lanza C., Pino P.

GIFFONE Soscara Teresa MAROPATI Papasidero Susanna ANOIA SUPERIORE Chizzonoiti M. Teresa

SCUOLA DELL’INFANZIA

Docenti verbalizzanti ANOIA INFERIORE Sellaro Teresa GIFFONE Casoria Angela classi IA – IIA

Baldari Maria Marcella IIIA – IIIB Giacobbe Antonino IVA – IVB-VA

MAROPATI Sigillò Donatella classi I – II Papasidero Letizia III – IV -V

ANOIA PLESSO A Scarfò Rosa Alba IA – IIA- IIB

SCUOLA PRIMARIA Docenti verbalizzanti

ANOIA PLESSO B Trivieri Sabrina IIIA– IIIB Scatterreggia Laura IVA- VA

GIFFONE Bartuli Francesca classe I A- Sainato Bruno IIA Serrano M. Antonia IIIA Audino Claudia II B Mazzei Maria III B

MAROPATI Masso Antonino I A Politanò Elvira IIA Sibio Giuseppa III A

SCUOLA SECONDARIA Coordinatori di classe

ANOIA Rao Maria Grazia I A Sabatino Antonia II A Vecchiè Raffaella Ivana III A

Area 1 Gestione del POF

Prof.ssa Sabatino Antonia Prof. Masso Antonino

Area 2 Sostegno al lavoro dei docenti

Ins. Politi Maria Teresa Ins. Deangelis Franca Antonia

Area 3 Interventi e servizi per studenti

Ins. Marazzita Maria Ins. Sorbara Angiolina Prof.ssa Bulzomì Ed Geltrude

Titolari delle funzioni

strumentali *

Area 4 Realizzazione di progetti formativi d’intesa con Enti e Istituzioni esterne

Ins. Agostino Rita

GIFFONE Spanò Maria MAROPATI Sorbara Biagia Daniela ANOIA SUPERIORE Condò G.

SCUOLA DELL’INFANZIA Responsabili di plesso

ANOIA INFERIORE De Marzo C. GIFFONE Monteleone Felicina MAROPATI Minniti M. ANOIA SUPERIORE Deangelis Franca Antonia

SCUOLA PRIMARIA

Responsabili di plesso ANOIA INFERIORE Grande Stella GIFFONE Scozzarra Rocco MAROPATI Sibio Giuseppa

SCUOLA SECONDARIA Responsabili di plesso

ANOIA Rao Maria Grazia Scuola dell’Infanzia Cirillo Rosina Scuola dell’Infanzia Papasidero Susanna Scuola primaria Sorbara Angiolina Scuola primaria Mandaglio Zina Scuola secondaria di primo grado

Boeti Vincenzo

Comitato di valutazione Membri effettivi

Scuola secondaria di primo grado

Sibio Giuseppa

29

Demarzo Carmelina Giacobbe Antonino

Membri supplenti

Infanzia Primaria secondaria Cirillo Giuseppe GIFFONE / MAROPATI Masso Antonino

Bulzomì Edy Geltrude

ANOIA Zindato Vincenzo

Bruno Francesca

Tutor docenti neo immessi in ruolo

GIFFONE Casoria Angela Albanese M. Giuseppina

Monteleone Felicina Cuppari Salvatore

Problematiche alunni diversamente abili

Bulzomì Edy Geltrude

Ed. alla salute Galluzzo Letizia Ed. alla cittadinanza, costituzione e legalità

Rao Maria Grazia

Ed. stradale Scarfò Rosalba Ed. ambientale Bulzomì Edy Geltrude Ed. musicale Boeti Vincenzo DSA Versace Maria Pia Orientamento Sabatino Antonia

Referenti

Biblioteca Politanò Elvira GIFFONE

MUSICALE PRIMARIA: Giacobbe Antonino SECONDARIA: Boeti Vincenzo SCIENTIFICO PRIMARIA: Monteleone Felicina SECONDARIA: Scozzarra Rocco INFORMATICO PRIMARIA: Sorbara Angiolina SECONDARIA: Masso Antonino LINGUISTICO SECONDARIA:

ANOIA

MUSICALE SECONDARIA: Zindato Vincenzo INFORMATICO: SECONDARIA: Micalizzi SCIENTIFICO: PRIMARIA: Nicoletta Carmela SECONDARIA: De Angelis Francesca MATEMATICO SCIENTIFICO SECONDARIA: Vecchiè Raffaella

Responsabili laboratori

MAROPATI

INFORMATICO: Sibio Giuseppa LINGUISTICO: Sigillò Donatella

Commissioni

Commissione orario Scuola Primaria Responsabili di plesso Commissione orario Scuola secondaria Anoia: Vecchiè Raffaella/Antonino Masso Maropati: Sibio Giuseppa Giffone: Scozzarra Rocco Commissione acquisti e collaudo Dirigente Scolastico – Ins. Marazzita Maria – Ins. Sorbara Angiolna Commissione G.LH. Dirigente scolastico –Docente funzione strumentale Area 3C - docenti di sostegno – docenti rappresentanti di classe – membri dell’equipe dell’USP – genitori degli alunni diversamente abili – referenti per gli enti locali – ogni amministrazione comunale comunicherà un proprio referente. Primo soccorso – Emergenza - Antincendio Tutti i collaboratori scolastici dei diversi plessi

RSPP Ins. Nicoletta Carmela - Ins. Giacobbe Antonino

30

RLS Sig. Pino Pietro ASPP Tutti i responsabili di plesso

Privacy

DSGA Dott. Greco Antonio Filippo Coll. Scolastico Sig. Larosa Cosimo

FUNZIONI STRUMENTALI – COMPITI*

AREA COMPITI

Area 1

Gestione del piano dell’offerta formativa

Scopo revisione del POF e altri documenti istituzionali, stendere il Piano delle

Attività. Avviare un percorso di ricerca e di applicazione di una metodologia di

intervento che garantisca il miglioramento continuo dell’efficacia e dell’efficienza del servizio formativo.

Compiti Predisporre il piano di attività dell’anno da sottoporre agli organi collegiali

(calendario dei C.d.C. e dei collegi dei docenti). Stabilire e presiedere le riunioni necessaria per definire/emendare i singoli

documenti istituzionali, provvedendo a preparare i piani di lavoro. Inserire on line i documenti richiesti dai vari organi istituzionali (insieme

alle FS dell’area n°4). Coordinare la stesura del Piano annuale di attività in collaborazione con i

docenti coordinatori di classe, di progetto, di dipartimento. Predisporre le comunicazioni per il personale interno e per gli alunni

inerenti all’organizzazione e alla realizzazione del settore di intervento. Coordinare i gruppi di lavoro e assegnare i compiti ai collaboratori

individuati per la realizzazione del progetto nel settore di intervento. Sostituire il DS nelle riunioni esterne attinenti al progetto, qualora non

potesse parteciparvi. Monitorare in itinere l’andamento delle attività realizzate. Presentare la rendicontazione del lavoro svolto, della realizzazione del piano

di attività, alle spese sostenute e ai risultati conseguiti.

Area 2

Sostegno al lavoro docente

Scopo Coordinare le attività di formazione del personale condotte attraverso una

pluralità di metodi ed azioni. Compiti Rilevare le esigenze di formazione del personale (docente e ATA) Coordinare la stesura del Piano annuale di formazione in collaborazione con

i docenti coordinatori di dipartimento. Tenere i contatti con gli enti di formazione (EE.LL., ASL, etc..). Tenere i contatti con i responsabili della stessa area degli altri istituti del

distretto scolastico. Informare il personale sulle iniziative di formazione/aggiornamento

organizzate da altri soggetti. Controllare la ricaduta delle attività di formazione sulla qualità del servizio. Predisporre le comunicazioni per il personale interno inerente

all’organizzazione e alla realizzazione del settore di intervento. Coordinare i gruppi di lavoro e assegnare i compiti ai collaboratori

individuati per la realizzazione del progetto nel settore di intervento. Sostituire il DS nelle riunioni esterne attinenti al progetto, qualora non

potesse parteciparvi. Monitorare in itinere l’andamento delle attività realizzate. Presentare la rendicontazione del lavoro svolto, della realizzazione del piano

di attività, alle spese sostenute e ai risultati conseguiti.

31

Area 3

Interventi e servizi per gli studenti

Scopo Coordinare la progettazione e la realizzazione delle attività volte a sostenere

scelte consapevoli all’atto dell’iscrizione alla scuola Garantire l’azione di informazione e supporto alla scelta degli studenti al

termine della scuola secondaria di primo grado. Curare la situazione globale dell’Istituto relativa alla disabilità Compiti Coordinare la stesura del piano annuale di attività del settore e il relativo

piano di spesa per l’approvazione degli OO.CC. e/o Enti o soggetti esterni coinvolti

Coordinare l’organizzazione e l’attuazione delle attività previste dal progetto Collaborare alla predisposizione dei materiali per l’informazione esterna

(locandine, inviti, comunicati stampa, ecc) e la documentazione/presentazion prevista dal progetto

Attivare ed organizzare: - incontri fra i diversi ordini di scuola (continuità) - uno sportello per l’orientamento - visite a fiere, scuole ed incontri con esperti Tenere i contatti con i soggetti esterni coinvolti Coordinare gruppi di lavoro e assegnare i compiti ai collaboratori individuati

per la realizzazione dei progetti collegati al settore Predisporre le comunicazioni per il personale interno inerente

all’organizzazione e alla realizzazione del settore di intervento Sostituire il DS nelle riunioni esterne attinenti al progetto, qualora non

potesse parteciparvi Monitorare in itinere l’andamento delle attività realizzate Presentare la rendicontazione del lavoro svolto, della realizzazione del piano

di attività, alle spese sostenute e ai risultati conseguiti. Organizzare il passaggio di informazioni, riguardanti gli alunni diversamente

abili, tra i diversi ordini di scuola e all’interno dell’istituto. Coordinare il gruppo di lavoro H d’Istituto. Supportare i docenti di sostegno nella fase di progettazione Fornire la modulistica inerente la disabilità: modulo di segnalazione, PEI –

PDF Curare gli aggiornamenti del POF per l’area disabilità Promuovere la partecipazione a corsi di formazione, aggiornamento,

convegni sul tema della disabilità e DSA Collaborare con il DS in un continuo aggiornamento delle informazioni, nella

condivisione di problemi e di responsabilità.

Area 4

Realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed

istituzioni esterne

Scopo Favorire ed organizzare le relazioni di collaborazione tra Enti pubblici ed

Istituzioni esterne Compiti Coordinare la stesura del piano annuale di attività del settore e il relativo

piano di spesa per l’approvazione degli OO.CC. Curare la presentazione del progetto agli organi collegiali, alle famiglie, agli

allievi e coordinare il gruppo di lavoro Organizzare i moduli formativi per gli allievi( PON, POR, INVALSI, PQM;

insieme alle FS dell’area n°1). Organizzazione dei dipartimenti disciplinari Presiedere le riunioni di lavoro, coordinare le attività, aiutare i tutor nel

lavoro da svolgere Predisporre le schede-profilo alunno per i C. d. C. e curare l’informazione e la

trasmissione dei dati ai coordinatori di classe Sostituire il DS nelle riunioni esterne attinenti al progetto, qualora non

potesse parteciparvi Monitorare in itinere l’andamento delle attività realizzate Presentare la rendicontazione del lavoro svolto, della realizzazione del piano

di attività, alle spese sostenute e ai risultati conseguiti. Le Funzioni Strumentali presenteranno una relazione all’inizio del loro incarico, un’altra intermedia, entro la fine del I quadrimestre, e una finale, entro il mese di giugno. Le stesse figure si riuniranno in seduta congiunta con cadenza determinata.

32

UNITA’ MULTIDISCIPLINARE: L’unità multidisciplinare, che opera nel nostro territorio, si configura come un’attività di servizio in risposta ai bisogni di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione dei problemi psicofisici dell’Età Evolutiva e, comunque, dei soggetti portatori di handicap. La suddetta unità si avvale della consulenza di figure professionali:

ANOIA - MAROPATI GIFFONE Dott.ssa Concetta Demasi psicologa Dott.ssa Patrizia Coscarella logopedista D.ssa Caterina Mobrici assistente sociale D.ssa Arrichetta Giuseppina neuropsichiatra

D.ssa Concetta Demasi psicologa Dott.ssa Patrizia Coscarella logopedista D.ssa Francesca Policriti assistente sociale D.ssa Arrichetta Giuseppina neuropsichiatra

33

STRUTTURE SCOLASTICHE

L’ Istituto Comprensivo Anoia – Maropati - Giffone dispone delle seguenti strutture: Risorse SECONDARIA I GRADO PRIMARIA SCUOLA

DELL’INFANZIA A.I Mar Giff A.S.

P A A.S.P.B.

Maro Giff A.I. A.S. Mar Giff

Lab.Inf. n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 P.C.+St

Lab.art. n.1 n.1 n.1 Lab.Sc. n.1 n.1 Lab.mat.sc n.1 Bibliotec n.1 n.1 n.1 n.1 Aula Ins. n.1 n.1 n.1 n.1 Sala Mens n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 Cucina in n.1 Serv. Igi. n.7 n.6 n.6 n.5 n.8 n.9 n.5 n.4 Cortile n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1

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CALENDARIO SCOLASTICO Il collegio dei docenti, tenendo conto delle disposizioni ministeriali e regionali ha strutturato l’organizzazione dell’orario in modo da garantire almeno 200 giorni di lezione e ha deciso di suddividere l’anno scolastico in due quadrimestri. Il Consiglio d’Istituto, su proposta del Collegio dei docenti, ha deliberato l’adattamento del calendario scolastico regionale come segue:

INIZIO delle LEZIONI: Lunedì 17 SETTEMBRE 2012

TERMINE delle LEZIONI: 12 GIUGNO 2013

Vacanze scolastiche FESTIVITÀ: Festività Natalizie: dal 24 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013 Festività Pasquali: dal 28 marzo 2013 al 2 aprile 2013 Altre Festività: dal 2 al 3 novembre 2012 (ponte della festività di Ognissanti) Da aggiungere la festa del Santo Patrono 6 dicembre 2012 S. Nicola (Anoia); 23 aprile 2013 S.Giorgio (Maropati); 24 agosto 2013 (Giffone) e le seguenti Feste Nazionali:

tutte le domeniche; il primo novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre Natale; il 26 dicembre; il primo gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); il 25 aprile, anniversario della liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica.

GIORNI DI LEZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA I grado: SETTEMBRE N. 12 OTTOBRE N. 27 NOVEMBRE N. 23 DICEMBRE N. 18 GENNAIO N. 22 FEBBRAIO N. 24 MARZO N. 23 APRILE N. 23 MAGGIO N. 26 GIUGNO N. 10 TOTALE : 208

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RICORRENZE ° Festa di inizio anno scolastico

° Festa dei nonni

° Festa di Halloween

° 4 Novembre

° Festa dell’albero

° Festività natalizie

° Giornata della memoria

° Carnevale

CALENDARIO DEGLI ADEMPIMENTI SCOLASTICI a. s. 2012/2013

Attività - progetti sett ott nov dic gen feb mar apr mag giu

Collegi – dipartimenti 01/03/04/05-06/07/10/11/12/13/14- 11 X X X X

Consigli di classe-scrutini 12 19/24 31 1-8 18-23 22-30 12/14

Elezione rappresentanti genitori nei consigli di

classe 23

Riunione staff di presidenza X X X X X X X X

Riunione funzioni strumentali X 29 26 26 30 28

Ricev.genitori-colloqui 23 4 8 26

Elwezioni componenti consiglio d’Istituto 12-13

Documento di Valutazione ( pagellino e scheda) 8 15

Consigli d’Istituto X X

Pagellino 4 26

Corsi di recupero/approfondimento * *

Esami di stato 15

Orientamento in entrata/uscita

36

Viaggi d’istruzione * * * * *

Visite guidate * * * * * * *

Gemellaggi - soggiorni * * * * * * *

Formazione -aggiornamenti * * * * * * *

Autovalutazione * * *

sett ott nov dic gen feb mar apr mag giu

I suddetti incontri potrebbero subire variazioni o slittamenti per esigenze di servizio.

37

ORARI DEI PLESSI

PLESSO

CLASSI

ORE SET

ORARIO

ANTIMERIDIANO

ORARIO

RIENTRI

GIORNO

RIENTRO

NOTE

SCUOLA DELL’ INFANZIA

ANOIA

MAROPATI GIFFONE

Tutte le sezioni

40

8.00 – 16.00

DA LUNEDI’

A

VENERDI’

SCUOLA PRIMARIA

ANOIA MAROPATI

1-2-3-4-5

28

8.00 – 12.00

LUNEDI’

MERCOLEDI’

SCUOLA PRIMARIA

ANOIA MAROPATI

1-2-3-4-5

28

8.00 – 13.00

MARTEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO

SCUOLA PRIMARIA GIFFONE

1-2-3-4-5

28

8,00 – 12.00

MARTEDI’ SABATO

SCUOLA PRIMARIA GIFFONE

1-2-3-4-5

28

8.00 – 13.00

LUNEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’

SCUOLA PRIMARIA GIFFONE

2A

32

8,00 – 12.00

14.00 - 16.00

LUNEDI’

MERCOLEDI’

DA LUNEDI’

A VENERDI’

SCUOLA SECONDARIA

DI 1° GRADO ANOIA

1A

30

8.00 – 13.00

DA LUNEDI’

A SABATO’

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

ANOIA

STRUMENTO

30

13.00-18.00 13.00-16.00 (SABATO)

Solfeggio e strumento

2 ore

Orario pomeridiano concordato con gli alunni

MARTEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO

SCUOLA

SECONDARIA DI 1° GRADO

ANOIA MAROPATI GIFFONE

1B -2B-3B 1B - 2B-

1A-2A-3A-1B-2B

36

8.00 – 13.00

14:00 -17:00

LUNEDI’

MERCOLEDI’

DA

LUNEDI’ A

SABATO’

38

TEMPO SCUOLA

SCUOLA DELL’INFANZIA:

L’attività didattica si svolge da Lunedì a Venerdì, con orario 8,00 – 16,00. SCUOLA PRIMARIA:

L’attività didattica si svolge da Lunedì a Sabato, con orario 8,00 – 13,00, tranne per la classe 2^ A di Giffone, che effettua 30 h settimanali con due rientri pomeridiani. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:

in tutti i plessi e classi l’articolazione delle attività didattiche è: Dal lunedì al sabato orario antimeridiano dalle ore 8.00 alle ore 13.00.

I rientri pomeridiani sono 2 per tutti i plessi: lunedì e mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 17.00.

TEMPO NORMALE

La classe II A di Anoia Inferiore effettua il tempo normale, con 30 h settimanali, da lunedì a

sabato.

TEMPO PROLUNGATO Le classi a tempo prolungato di Anoia Inferiore, Maropati e Giffone effettuano 36 h settimanali.

Le lezioni si svolgono al mattino dalle ore 8.00 alle ore 13.00 da lunedì a sabato. I rientri si

effettuano nei giorni di lunedì e mercoledì, dalle 14.00 alle 17.00. INDIRIZZO MUSICALE La Scuola Secondaria di I grado di Anoia Inferiore integra le 36 h curriculari con il corso ad

indirizzo musicale, caratterizzato da 2 ore aggiuntive: un’ora di strumento e un’ora di teoria e

solfeggio, a ciò si aggiunge un’ora di attività orchestrale la settimana.

Sono attive le seguenti classi di strumento: clarinetto, percussioni, sassofono, pianoforte.

Possono iscriversi al corso tutti gli studenti provenienti dalle Scuole Primarie di Anoia.

Per accedere al corso è necessario sostenere una prova attitudinale rivolta alla scelta dello

strumento.

Non è richiesta alcuna conoscenza preventiva della musica.

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Normativa scolastica

Atto d’indirizzo 8 settembre 2009 recante i criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi con gli obiettivi previsti dal regolamento emanato con D.P.R. del 20 marzo 2009 n. 89” Regolamento per la valutazione degli alunni. DPR 22 giugno 2009, n. 122 "Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni" Circolare ministeriale n. 10 del 23 gennaio 2009 "Valutazione degli apprendimenti e del comportamento" Circolare ministeriale n. 4 del 16 gennaio 2009 "Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado, riguardanti l'anno scolastico 2009/2010" Decreto ministeriale n. 5 del 16 gennaio 2009 "Studenti - Valutazione del comportamento - Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento" Circolare Ministeriale n. 100 dell'11 dicembre 2008

"Prime informazioni sui processi di attuazione del D. L. n. 137 del 1° settembre 2008, convertito

con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n.169".

Legge 30 ottobre 2008, n. 169

"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, recante

disposizioni urgenti in materia di istruzione e università".

Legge 8 ottobre 2010, n. 170

Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.

legge n. 95/2012, convertito dalla legge n. 135/2012 “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica” all’articolo 7, comma 28, prevede

che, “a decorrere dall’anno scolastico 2012/2013, le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali di ogni

ordine e grado per gli anni scolastici successivi avvengono esclusivamente in

modalità on line attraverso un apposito applicativo che il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca mette a disposizione delle scuole e delle famiglie”. Circolare n. 96, 17 dicembre 2012 Prot. 8293.

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Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2013/2014. Le iscrizioni dovranno essere effettuate esclusivamente on line, per tutte le classi iniziali dei corsi di studio (scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado). Sono escluse da tale procedura le iscrizioni alla scuola dell’infanzia

Atto di indirizzo del Miur

Scuola dell'Infanzia e Primo Ciclo di Istruzione

Riporta la data dell’8 settembre 2009 l’Atto di indirizzo del Ministro Mariastella Gelmini

recante i criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed

organizzativi con gli obiettivi previsti dal regolamento emanato con D.P.R. del 20 marzo 2009

n. 89.

Il documento, partendo dai presupposti dell’autonomia scolastica, analizza i criteri da porre

in atto per far sì che la scuola, in particolare quella per i bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni,

possa rappresentare una priorità per il futuro delle giovani generazioni e per l’avvenire del

Paese.

In particolare, costituiscono elementi indispensabili, nell’azione della scuola:

la centralità dell’alunno ed il suo itinerario di formazione personale e di

apprendimento;

la verifica periodica e sistematica dei progressi di ogni singolo alunno,

soprattutto nelle capacità di base;

la responsabilizzazione della singola scuola rispetto ai risultati e ai livelli

di apprendimento che i propri alunni sono chiamati a raggiungere;

l’adozione di un curricolo adeguato alla formazione degli alunni e al loro

proseguimento negli studi.

L’Atto prosegue poi con l’esame dei caratteri distintivi dei vari ordini di scuola (scuola

dell’infanzia, primo ciclo di istruzione e scuola secondaria di primo grado).

41

Scuola dell’infanzia

La scuola dell’infanzia, intesa come luogo di apprendimento e di cura educativa, rappresenta

un luogo di particolare importanza, in cui le bambine e i bambini realizzano una parte

sostanziale della propria relazione con il mondo.

I modelli organizzativi della scuola dell’infanzia si articolano, tenendo conto delle preferenze

delle famiglie, in attività educative organizzate su 40 ore (e in particolari situazioni su 25 ore)

settimanali, nonché in attività che possono estendersi, nell’ambito delle risorse disponibili,

fino ad un massimo di 50 ore settimanali.

Inoltre, è prevista la prosecuzione, in collaborazione con le Regioni e con gli Enti Locali, delle

“Sezioni primavera” rivolte ai bambini della fascia di età dai 24 ai 36 mesi.

Scuola primaria

La scuola del primo ciclo deve porre una particolare attenzione a quelle aree e discipline in

cui le indagini internazionali e gli stessi esiti della prova nazionale Invalsi denunciano le

sofferenze più marcate, e che soprattutto sono aree decisive per lo sviluppo successivo

degli apprendimenti.

Si rendono pertanto necessarie una buona preparazione in italiano, in matematica, nella lingua

inglese e nelle materie scientifiche.

La scuola del primo ciclo deve inoltre garantire che negli allievi si sviluppino conoscenze e

competenze di ordine storico, geografico e sociale. La formazione di ordine intellettuale-

disciplinare deve essere, infine, completata e sostenuta da quella artistica e musicale come da

quella corporea, nello spirito di un’educazione integrale.

I modelli di orario previsti sono 24, 27, 30, 40 ore. Il modello del docente unico/prevalente

viene indicato come modello da privilegiare nell’ambito delle possibili articolazioni del tempo

scuola “tenuto conto delle richieste delle famiglie e nel rispetto dell’autonomia scolastica”. In

pratica, l’indicazione del modello lascia autonomia alle scuole per strutturare orari e assetti

didattico-organizzativi, nell’ambito dell’organico assegnato, secondo la propria

programmazione e valutazione. L’insegnante unico/prevalente rappresenta una “figura di

riferimento” che assume un ruolo di coordinamento della relazione educativa nei riguardi

del singolo alunno e della classe nel suo insieme, nei rapporti con le famiglie,

nell’assunzione dell’impegno di istruzione ed educazione.

42

Dall’anno scolastico 2009-2010 le classi successive alla prima continueranno a funzionare, fino a

conclusione del loro percorso, secondo i modelli orario in atto nell’anno scolastico 2008-2009

incluso quello a tempo pieno).

Resta prerogativa della scuola articolare l’orario delle lezioni su sei o su cinque giorni

settimanali.

Il passaggio graduale dal modulo al docente unico/prevalente, a partire dalle classi prime,

richiederà da parte dei collegi dei docenti e dei dirigenti scolastici l’esame approfondito e la

progettazione di nuove articolazioni orarie e didattiche, nella salvaguardia della qualità del

servizio.

Viene confermato il tempo pieno, articolato in 40 ore settimanali.

Scuola secondaria di I grado

La scuola secondaria di primo grado costituisce uno snodo decisivo del sistema educativo. È

necessario, pertanto, superare alcune criticità e ridefinire le priorità.

Occorre, in particolare, costruire un curricolo di scuola basato sui reali bisogni formativi degli

adolescenti di oggi, sulle loro modalità di apprendimento, sulle loro forme di aggregazione

sociale, sul loro rapporto con gli adulti (genitori, educatori, docenti …); contribuire a far

emergere potenzialità, talenti e creatività ricorrendo ad interventi basati sulle nuove

tecnologie, sulla pratica sportiva o sulla scrittura creativa; valutare l’alunno nella sua

singolarità, prevedendo eventualmente iniziative ad hoc di recupero e di sostegno, di

consolidamento e di potenziamento.

I modelli di orario previsti sono:

30 ore settimanali (tempo ordinario),

36 ore settimanali (tempo prolungato),

sezione ad indirizzo musicale:

32 ore per la classe 1^,

33 ore per le classi 2^ e 3^.

43

.......................PECUP UN PROGETTO DI VITA.............

PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE

DELLO STUDENTE ALLA FINE DEL PRIMO CICLO

D’ISTRUZIONE

(6 – 14 ANNI)

“rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe

sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è giusto

attendersi da lui al termine del Primo Ciclo di istruzione.”

SINTESI DEL PECUP Dopo aver frequentato la scuola dell’infanzia e il Primo Ciclo di i struzione, grazie anche

alle sollecitazioni educative nel frattempo offerte dalla famiglia e dall’ambiente sociale, i

ragazzi sono nella condizione di:

- Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale, consapevoli (in proporzione all’età) della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne costituisce il fondamento.

- Abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione.

- Distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza.

- Concepire liberamente progetti di vario ordine – dall’esistenziale al tecnico – che li riguardino, e tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la consapevolezza dell’inevitabile scarto tra concezione ed attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti.

- Avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile.

- Avvertire, interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili.

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- Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore.

- Avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità.

- Porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di fronte alla complessità e all’ampiezza dei problemi sollevati.

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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

TRAGURADI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL'INFANZIA

IDENTITA’ Il continuo evolversi della società attuale ha modificato il concetto di Scuola dell’Infanzia, oggi più “plurale” che nel passato, attribuendo il significato che compete all’istituzione scuola proprio a partire dai tre anni. Ora più che mai la Scuola dell’infanzia concorre all’educazione armonica ed integrale dei bambini che attraverso la Famiglia scelgono di frequentarla. Proprio questi nuovi scenari impongono una nuova “cura” per la costruzione di un’identità culturale aperta, e quindi la necessità dell’elaborazione di nuovi documenti affinché la Scuola dell’infanzia possa divenire il primo gradino di un percorso Formativo (3-16 anni). Con le Nuove Indicazioni Nazionali viene confermata una scelta strategica innovativa; essa fonda le sue ragioni culturali nell’intento di creare un sistema Formativo a carattere unitario, ispirato al principio della continuità e che punta alla piena valorizzazione dell’autonomia scolastica. Questo principio, ripreso in tutti i provvedimenti ministeriali degli ultimi anni, è presente in particolar modo nel documento “CULTURA, SCUOLA PERSONA” in cui si afferma che: “Il cuore del PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA” è il CURRICOLO”, che viene predisposto dalla comunità professionale nel rispetto degli Orientamenti e dei vincoli posti dalla Nuove Indicazioni. “Spetta quindi alle singole scuole definire e attuare un CURRICOLO da intendersi come sintesi delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche che consentono di realizzare efficaci forme di insegnamento”. Sulla base di queste indicazioni i DOCENTI delle Scuole dell’Infanzia dell’istituto comprensivo statale Anoia-Maropati-Giffone hanno stilato una progettazione curriculare strutturata sui cinque campi di esperienza, per ognuno dei quali sono stati individuati gli obiettivi formativi “nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze” posti al termine della Scuola dell’infanzia.

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN USCITA Tutti gli obiettivi generali del processo formativo si esplicano attraverso i cinque campi di esperienza, intesi come “luoghi del fare e dell’agire”, ciascuno dei quali presenta dei TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA” (secondo le Indicazioni Nazionali per il Curricolo” in uscita alla Scuola dell’infanzia).

LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo,

natura)

LINGUAGGI,CREATIVITA’, ESPRESSIONE

(Gestualità, arte, musica, multimedialità)

I DISCORSI E LE PAROLE (Comunicazione, lingua, cultura)

IL CORPO IN MOVIMENTO (Identità, autonomia, salute)

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA

COMPETENZA

IL SE’ E L’ALTRO (Le grandi domande, il senso

morale, il vivere insieme)

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IL SE’ E L’ALTRO

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia

- Il bambino rafforza la propria identità, l’autonomia e la stima di sé. - Prende consapevolezza di sé e degli altri. - Sviluppa capacità di esprimere sentimenti ed emozioni. - Sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.

CORPO, MOVIMENTO, SALUTE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia

- Il bambino percepisce e conosce il proprio corpo. - Acquisisce autonomia e sicurezza di sé, dei propri movimenti e delle proprie potenzialità. - Percepisce il proprio corpo in relazione agli altri. - Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive ed espressive del corpo.

LINGUAGGI, CREATIVITA’ , ESPRESSIONE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia

- Il bambino esplora, manipola e trasforma con creatività materiali vari. - Scopre il paesaggio sonoro, sperimenta e produce suoni, utilizzando voce, corpo e oggetti. - Si esprime attraverso forme di rappresentazione e drammatizzazione. - Lavora in modo costruttivo con i compagni.

I DISCORSI E LE PAROLE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia

- Il bambino sviluppa un repertorio linguistico adeguato all’età e alle esperienze vissute. - Pronuncia correttamente parole e fonemi. - Struttura la frase in modo completo. - Ascolta un racconto. - Comprende ciò che ascolta. - Interviene, esprime opinioni e stati d’animo inerenti all’ascolto e al proprio vissuto. - Si confronta con i compagni e spiega i suoi punti di vista. - Inventa racconti e ne cambia il finale. - Ragiona sul significato delle parole partendo dalle proprie conoscenze. - Gioca con le parole. - Fa ipotesi di lettura e di scrittura.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia

- Il bambino osserva i fenomeni naturali e fisici mosso dalla curiosità verso di sé e verso le continue trasformazioni dell’ambiente circostante.

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- Chiede spiegazioni, riflette, ipotizza e discute soluzioni. - Progetta e realizza artefatti confrontando le proprie idee con le idee proposte dagli adulti e dagli altri

bambini. - Raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità. Utilizza semplici simboli per

registrare e compie misurazioni mediante semplici strumenti. - Organizza i concetti temporali e spaziali a partire dai suoi vissuti quotidiani.

PROFILO FORMATIVO Nel rispetto della storia personale che ogni bambino e bambina porta con sé, la Scuola dell’infanzia si pone la finalità di sviluppare armonicamente le loro potenzialità per “costruire contesti di apprendimento ricchi e significativi, affinché ognuno si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato”. Le proposte educative e didattiche sono pertanto organizzate partendo dalle “prime esplorazioni, intuizioni e scoperte del bambini”. Sulla base di queste premesse la Scuola dell’Infanzia delinea una progettazione atta a promuovere lo “sviluppo dell’IDENTITA’, dell’AUTONOMIA, della COMPETENZA e della CITTADINANZA”.

1. Sviluppo dell’identità: intesa come conoscenza del proprio mondo interiore e consapevolezza dei propri orientamenti.

2. Sviluppo dell’autonomia: attraverso scelte innovative aprendo alla scoperta, all’innovazione, al rispetto dei valori della libertà, della cura di sé e dell’ambiente.

3. Sviluppo delle competenze: intesa come capacità di risolvere problemi di vita, relazionali, morali, intellettuali e operativi.

4. Sviluppo della cittadinanza: ossia scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise per porre le fondamenta di un ambito democratico aperto al futuro.

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LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO PRINCIPI DI RIFERIMENTO DELLA SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria conferma alcune finalità di base e si apre a nuovi obiettivi formativi e culturali:

Promuovere lo sviluppo della personalità nel rispetto della diversità. Aiuta ad acquisire e sviluppare conoscenze e abilità strumentali di base- Favorisce le prime sistemazioni logico-critiche. Guida agli apprendimenti dei mezzi e dei linguaggi espressivi- Aiuta all’apprendimento di una lingua europea. Utilizza le basi delle metodologie scientifiche per conoscere il mondo naturale, i suoi

fenomeni, le sue leggi. Educa ai principi della convivenza civile. Favorisce l’acquisizione di conoscenze e competenze attraverso insegnamenti pre-

disciplinari che procedono gradualmente verso la sistematizzazione. SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI

Educare alla cittadinanza attiva intesa come riconoscimento del pubblico nel senso di ben comune,, secondo un progetto che favorisca la formazione delle persone attraverso l’acquisizione dei valori dell’autonomia e della responsabilità.

Sviluppare la capacità di scegliere ed agire in modo consapevole nell’elaborazione di idee e nella promozione di azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita.

Favorire lo sviluppo di competenze capaci di attivare i principi della ricerca e della creatività personale. Rispondere concretamente ai bisogni del territorio e mettere gli alunni in condizione di fare propri i valori

della cultura, del lavoro e della cittadinanza. Valorizzare il pluralismo culturale, politico e religioso. Promuovere negli alunni, negli operatori scolastici, nelle famiglie il consolidamento dei valori che

caratterizzano il “vivere civile” fondato sull’integrazione, sulla cooperazione e sul senso di responsabilità. Sviluppare percorsi formativi secondo i principi della continuità, della progressività e dell’orientamento in

un progetto di “comprensività” organico e unitario. Rimuovere le cause di difficoltà e di disagio che ostacolano il libero e pieno sviluppo della persona. Valorizzare le competenze di ciascun studente per favorirne il pieno sviluppo. Promuovere la motivazione, l’autostima, l’autonomia e la capacità di autovalutazione di tutti i soggetti

coinvolti nel processo educativo. Sviluppare competenze e saperi, operando con una visione “reticolare” di apertura al territorio ed

interagendo con Enti, Associazioni, Istituzioni Scolastiche, mediante le nuove tecnologie, progetti comuni ed accordi per perseguire obiettivi educativi condivisi.

Promuovere la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità. Imparare a riconoscere e a rispettare i valori sanciti dalla Costituzione Italiana.

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OBIETTIVI EDUCATIVI

1. RISPETTO DI SE’, DEGLI ALTRI , DELL’AMBIENTE Rispettare e curare il materiale proprio, altrui e della scuola Tenere in ordine l’aula. Curare la pulizia della propria persona. Rispettare gli orari Rispettare il regolamento d’istituto. Non deridere i compagni in difficoltà. Evitare ogni forma di aggressività, sia verbale che fisica. Mantenere un comportamento rispettoso nei confronti di tutto il personale scolastico. Riflettere sui corretti comportamenti del gruppo.

2. ACCETTAZIONE DEGLI ALTRI Accettare la diversità degli altri e la propria. Accettare l’alternanza del compagno di banco. Accettare di far parte di gruppi diversi. Aiutare i compagni in difficoltà. Accettare di essere aiutati. Essere disponibile al dialogo. Accettare opinioni diverse dalla propria. Essere disposti a rivedere le proprie opinioni.

3. ATTEGGIAMENTO POSITIVO NEI CONFRONTI DELL’ATTIVITA’ SCOLASTICA Avere il materiale necessario. Prendere regolarmente nota dei compiti assegnati. Eseguire il proprio lavoro con continuità e precisione. Non assumere atteggiamenti che disturbano il regolare svolgimento d elle attività Intervenire in modo ordinato e corretto, rispettando il proprio fumo. Collaborare attivamente con compagni ed insegnanti.

4. AUTONOMIA PERSONALE Essere in grado di utilizzare il materiale scolastico di vario genere con abilità e prontezza. Utilizzare produttivamente l’orario delle lezione. Pianificare con ordine i propri impegni scolastici. Essere autonomi nell’esecuzione dei compiti assegnati.

5. SVILUPPO DELLE CAPACITA’ DI SCELTA Essere in grado di distinguere i valori importanti dalle futilità. Saper valutare comportamenti e scelte, comprendendone le motivazioni. Accettare le conseguenze delle proprie scelte. Assumersi le proprie responsabilità.

6. SVILUPPO DELL’AUTO-ORIENTAMENTO Saper riconoscere gli aspetti precipui del proprio carattere Saper valutare le proprie risorse di fronte a situazioni precise. Saper riconoscere le proprie inclinazioni. Saper riconoscere il livello delle proprie prestazioni. Sviluppare progressivamente la propria personalità, in rapporto alle scelte effettuate.

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OBIETTIVI DIDATTICI Usare il codice linguistico per interagire nel contesto comunicativo Produrre testi scritti rispettando le convenzioni ortografiche, morfologiche e sintattiche per comunicare,

sintetizzare, rielaborare, raccontare. Interagire in lingua inglese in semplici situazioni comunicative Percepire e descrivere emozioni provenienti da opere d’arte e produrre messaggi con tecniche e materiali diversi Padroneggiare gli schemi motori di base Partecipare all’attività di gioco e di sport rispettando le regole Applicare in modo appropriato gli indicatori storico – temporali e spazio – temporali Riconoscere, rappresentare, ordinare numeri Riconoscere le caratteristiche e le proprietà delle principali figure geometriche del piano e dello spazio Osservare, descrivere, porre domande, ipotizzare tesi sul mondo circostante Riconoscere e descrivere fenomeni chimici, fisici, biologici Esprimersi con il canto e semplici strumenti musicali Comprendere attraverso i testi sacri il messaggio cristiano e saperlo attuare.

SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI

Guidare alla scoperta del proprio mondo affettivo-relazionale, delle proprie capacità e attitudini e dei propri interessi attraverso una formazione culturale qualificata e aperta al nuovo, tesa a promuovere il successo scolastico e a valorizzare le intelligenze.

Acquisire atteggiamenti comportamentali improntati al rispetto di se stesso, dei ruoli e delle regole. Maturare una coscienza civica, etica democratica, europea, multietnica ed estetica.

Sviluppare la capacità di valutazione per poter sempre operare scelte consapevoli e per poter rivendicare un proprio ruolo nel gruppo e nella società.

Acquisire l’uso delle lingue intese quale diritto fondamentale dell’individuo e quale strumento indispensabile di integrazione sociale, di conoscenza, di strutturazione dei processi mentali, di progettualità, di creatività e di operatività.

Diffondere la consapevolezza dell’importanza della cultura e dello studio come valore. Perfezionare il metodo di studio, esercitando un giudizio sul proprio operato, che attivi l’autonomia e

stimoli la scelta di tecniche più mirate ed efficaci Conoscere e saper utilizzare i linguaggi della società moderna

OBIETTIVI DIDATTICI

Superare le difficoltà iniziali dovute all’inserimento in un nuovo ciclo di studi. Potenziare e affinare l’ascolto. Riuscire a comprendere le espressioni altrui e a saper esprimere le proprie esperienze, sia oralmente che

per iscritto, al fine di comunicare meglio con gli altri. Potenziare la capacità di prendere appunti, e utilizzarli. Sviluppare un razionale metodo di studio. Sviluppare le capacità di analisi e di sintesi. Sviluppare l’abitudine a porsi dei problemi e a formulare delle possibili strategie risolutive. Sviluppare l’espressione scritta e orale come strumento di promozione sociale. Sviluppare capacità logico-deduttive Applicare procedimenti matematici alle scienze sperimentali e alla tecnologia Sviluppare la capacità di fruire delle produzioni artistiche (poesia, musica, teatro, opera d’arte). Ampliare la conoscenza dei simboli fondamentali e della terminologia specifica di ogni disciplina. Essere in grado di capire e di esprimersi in lingua straniera Saper esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati Allargare la conoscenza della realtà geografica. Potenziare la cultura artistica, scientifica e sportiva

OBIETTIVI EDUCATIVI

Sviluppare l’autostima

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Sviluppare la socialità Rispettare l’individuo come persona Conoscere le regole della vita di gruppo e rispettarle. Accettare l’immagine di sé Rispettare il senso di appartenenza Sviluppare una graduale autonomia Saper rispettare l’ambiente e le cose non proprie Saper accettare la disabilità altrui senza discriminazioni Sapersi autovalutare

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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

D.M. 31 luglio 2007

IN Le norme ministeriali del 2007 sono:

Accordo fra il Ministero della Pubblica Istruzione, il Ministero delle Politiche per la Famiglia, il Ministero per la Solidarietà Sociale, le Regioni, le Provincia Autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità Montane, per la promozione di un’ offerta formativa integrativa sperimentale per i bambini dai due ai tre anni del 14 giugno 2007.

Indicazioni per il curricolo – D.M. 31 luglio 2007. Regolamento sull´obbligo di istruzione 22 agosto 2007 (G.U.n.202-31

agosto2007). Quaderno Bianco dell’Istruzione 2007

Il curricolo è l’articolazione sequenziale e programmata di tutti gli aspetti strutturali e didattici di un corso di studio; questi aspetti comprendono contenuti, strategie, esperienze, occasioni di apprendimento volti al raggiungimento degli obiettivi dell’educazione scolastica da parte degli allievi. Per strutturare il curricolo bisogna considerare:

Il contesto ambientale L’organizzazione istituzionale della scuola Il livello di partenza dell’allievo Gli obiettivi educativi e formativi L’articolazione dei contenuti L’uso di strumenti e mezzi didattici La verifica e la valutazione

L’articolazione del curricolo obbligatorio si fonda per la Scuola dell’Infanzia sui Campi di esperienza e per la Scuola del primo ciclo sull’organizzazione degli apprendimenti secondo tre aree:

Per dare continuità e coerenza alla dimensione pedagogica, ai contenuti culturali e alle strategie metodologiche, alle soluzioni organizzative, il nostro Istituto pone al centro di ogni attenzione l’alunno soggetto di formazione culturale e sociale. Pertanto il curricolo verticale continuerà a consolidare gli obiettivi propri dell’educazione alla cittadinanza, al fine di garantire la formazione del futuro cittadino che si avvalga dei principi portanti della Costituzione, per partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite.

AREA LOGICO-MATEMATICA-

SCIENTIFICA

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO- ESPRESSIVA

AREA STORICO-GEOGRAFICA-SOCIALE

CURRICOLO VERTICALE

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Area Disciplinare ITALIANO

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INDICATORI SCUOLA PRIMARIA alla fine del 5° anno

SCUOLA SECONDARIA 1° grado alla fine del 3° anno

PARLARE

Partecipare alle conversazioni dialogando in modo pertinente, rispettoso delle opinioni altrui e usando registri linguistici diversi in relazione al contesto. Esprimersi oralmente con padronanza linguistica e competenza comunicativa, argomentando in modo semplice e chiaro.

Essere in grado di interagire in situazioni comunicative diverse sapendo riferire su vari argomenti, motivando ed esponendo con chiarezza le proprie idee. Riuscire ad esprimersi nel confronto culturale in modo creativo e personale utilizzando il dialogo non solo come strumento comunicativo ma anche quale mezzo di convivenza civile.

LEGGERE

Comprendere gli argomenti affrontati nelle conversazioni e i contenuti principali di testi di vario tipo. Sviluppare gradualmente le abilità meta cognitive e di studio organizzando le informazioni utili all’esposizione orale e alla produzione scritta. Leggere testi di vario tipo, utilizzando tecniche diverse e individuando in essi le principali caratteristiche strutturali e di genere. Utilizzare la lettura per arricchire le proprie conoscenze

Riconoscere i tratti che distinguono il parlato dallo scritto e sapersene servire nell’espressione orale e scritta. Aver maturato un metodo di studio efficace ed utilizzarlo nell’orientarsi nei materiali ( manuali, testi e fonti varie in generale) per la raccolta e la rielaborazione di dati e informazioni. Leggere in modo scorrevole ed espressivo e analizzare testi di vario genere manifestando gusti personali.

SCRIVERE

Produrre testi diversi, coerenti, coesi e ortograficamente corretti, utilizzando strutture e strategie inerenti alle varie tipologie testuali. Compiere operazioni di rielaborazione e manipolazione di testi a seconda della finalità.

Produrre testi a seconda degli scopi e dei destinatari utilizzando un lessico adeguato e vario. LI

NG

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RIFLETTERE SULLA

LINGUA

Riconoscere le strutture Morfosintattiche della lingua allo scopo di sviluppare le capacità di categorizzare, di connettere e analizzare. Arricchire il patrimonio lessicale e utilizzare termini specifici legati alle varie discipline di studio. Individuare gli elementi socio linguistici della comunicazione .

Conoscere e analizzare la struttura della fase complessa distinguendo tra proposizioni principali, coordinate e subordinate sapendo indicare, per queste ultime, i principali tipi (relative, temporali, finali , causali, ecc.). Utilizzare strumenti di consultazione riconoscere le caratteristiche dei principali tipi testuali e dei generi .

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Area Disciplinare LINGUE COMUNITARIE

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INDICATORI SCUOLA PRIMARIA alla fine del 5° anno

SCUOLA SECONDARIA 1° grado alla fine del 3° anno

RICEZIONE ORALE

(ascolto)

Comprende frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti familiari (informazioni di base sulla persona, famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro.

Comprende i punti essenziali dei messaggi in lingua standard che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.

RICEZIONE SCRITTA (lettura)

Comprende in modo globale e dettagliato semplici testi scritti su argomenti relativi ad ambiti familiari e ne ricava informazioni.

Comprende in modo globale e dettagliato testi scritti di varia tipologia e genere ( lettere personali, SMS, e/o messaggi telematici) su argomenti relativi alla sfera personale e alla quotidianità e ne ricava informazioni.

PRODUZIONE ORALE

Descrive, a livello orale e in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Descrive, a livello orale esperienze personali, espone brevemente in modo semplice ragioni e dà spiegazioni e opinioni.

INTERAZIONE

ORALE

Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine .

In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti l’alunno comunica con uno o più interlocutori Nelle conversazioni comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee anche se può avere qualche difficoltà espositiva.

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GU

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SIVA

PRODUZIONE SCRITTA

Descrive per iscritto e in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Descrive, per iscritto, esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti.

RIFLESSIONE LINGUISTICA

Riflette sulle principali regole Linguistiche.

Riconosce i propri errori e in genere riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato.

CONOSCENZA DELLA CULTURA E

DELLA CIVILTA' BRITANNICA /

FRANCESE

Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione delle attività collettive o di gruppo dimostrando interesse e fiducia verso l’altro e individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto.

Individua e spiega le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere spiegandole, senza avere atteggiamenti di rifiuto.

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Area Disciplinare MUSICA

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INDICATORI

SCUOLA PRIMARIA alla fine del 5° anno

SCUOLA SECONDARIA 1° grado alla fine del 3° anno

ASCOLTARE ANALIZZARE E

RAPPRESENTARE FENOMENI SONORI E

LINGUAGGI MUSICALI

E’ consapevole della possibilità di codifica e decodifica del suono. Riconosce e usa i più semplici termini della disciplina . Coglie il contributo della musica alla vita della comunità, nel presente, nel passato e in relazione a culture diverse .

Vive la musica come linguaggio al pari della parola o dell’immagine. Sa analizzare con linguaggio appropriato caratteristiche e forme di opere musicali di vario genere. Conosce e usa con proprietà il linguaggio e la notazione musicale, leggendola e scrivendola. Coglie il contributo della musica alla vita della comunità nei suoi vari momenti: spettacolo, lavoro. Apprezza il repertorio musicale più diverso, del presente e del passato, della nostra civiltà e di altre.

LIN

GU

IST

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ESPRIMERSI CON IL CANTO E

SEMPLICI STRUMENTI

Riproduce attraverso la voce o gli strumenti facili brani o frammenti di essi. Sa eseguire semplici sequenze ritmiche con il Corpo.

Riproduce con la voce, per imitazione e/o lettura brani musicali desunti da repertori senza preclusione di generi epoche e stili ... Esegue con gli strumenti didattici brani musicali sia ad orecchio sia decifrando la notazione tradizionale. Sa ideare e realizzare sequenze sonore interessanti.

57

Area Disciplinare ARTE E IMMAGINE

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INDICATORI SCUOLA PRIMARIA alla fine del 5° anno

SCUOLA SECONDARIA 1° grado alla fine del 3° anno

PERCEZIONE VISIVA

Al termine della scuola primaria, l’alunno avrà sviluppato le seguenti competenze: - conosce e utilizza gli elementi del linguaggio visivo(linea – superficie –colore - volume e spazio), per leggere immagini statiche, fotografie, manifesti, fumetti e opere d'arte

Alla fine della scuola secondaria 1°l’alunno avrà sviluppato le seguenti competenze: - riconosce i codici e le regole compositive e legge alcune opere d’arte (comprese tra l’800 e il ‘900 ), individuandone il contesto storico- sociale e la funzione comunicativa.

PRODUZIONE E RIELABORAZIONE

Utilizza gli strumenti e le regole per produrre immagini grafiche e pittoriche attraverso processi di rielaborazione e associazione di codici, tecniche e materiali diversi tra loro

Produce e rielabora Immagini, utilizzando le regole della rappresentazione visiva, materiali e tecniche per creare messaggi visivi personali ed espressivi. LI

NG

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TIC

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LETTURA E

COMPRENSIONE

Conosce e valorizza i principali beni culturali e ambientali presenti nel territorio e opera una prima analisi e classificazione degli stessi (pittura-scultura- artigianato).

Legge e comprende opere d’arte esaminate nel corso dell’anno e le sa confrontare con altre analoghe, individuando eventuali somiglianze e differenze nella forma e nella funzione,

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Area Disciplinare CORPO MOVIMENTO SPORT

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INDICATORI SCUOLA PRIMARIA alla fine del 5° anno

SCUOLA SECONDARIA 1° grado alla fine del 3° anno

LIN

GU

IST

ICO

-AR

TIS

TIC

O

ESP

RES

SIVA

CONSOLIDARE E POTENZIARE LE

ATTIVITA’ MOTORIE DI

BASE IN SITUAZIONI DIVERSIFICATE

Acquisire la consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali . -Sapersi adattare alle variabili spaziali e temporali - Saper controllare la propria forza e saper rispettare i criteri di sicurezza per sè e per gli altri . -Saper utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare stati d’animo. -Saper riconoscere gli essenziali principi di benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e del corretto regime alimentare. Comprendere il valore delle regole e l’importanza del loro rispetto nel gioco e nello sport e acquisire la consapevolezza che correttezza e rispetto reciproco sono irrinunciabili in ogni esperienza ludico-sportiva. -Sperimentare con pluralità di esperienze più discipline sportive. -Sperimentare in modo semplificato diverse gestualità.

Acquisire la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti. -Utilizzare gli aspetti comunicativo relazionali del linguaggio corporeo motorio- sportivo. -Interiorizzare il senso di responsabilità delle proprie azioni nei confronti di se stessi e degli altri. -Possedere le conoscenze e le competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita .

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PARTECIPARE

ALLE ATTIVITA’ DI GIOCO

MOTORIO E SPORTIVO

APPLICANDO CORRETTAMENE

LE REGOLE

Comprendere il valore delle regole e l’importanza del loro rispetto nel gioco e nello sport e acquisire la consapevolezza che correttezza e rispetto reciproco sono irrinunciabili in ogni esperienza ludico-sportiva. -Sperimentare con pluralità di esperienze più discipline sportive. -Sperimentare in modo semplificato diverse gestualità tecniche.

Sperimentare i corretti valori dello sport e acquisire la capacità di rifiutare la violenza non solo nell’ambito sportivo. -Sapersi integrare nel gruppo, condividere e rispettare le regole dimostrando di accettare e rispettare l’altro. -Acquisire la capacità di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune .

Area Disciplinare

STORIA

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INDICATORI SCUOLA PRIMARIA alla fine del 5° anno

SCUOLA SECONDARIA 1° grado alla fine del 3° anno

STRUMENTI CONCETTUALI E

CONOSCENZE

Conoscere alcuni aspetti della storia del territorio e dell’ambiente circostante. -Conoscere gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica.

Conoscere aspetti essenziali della storia del territorio e dell’ambiente circostante. Conoscere i momenti e le problematiche fondamentali della storia italiana dal medioevo alla formazione della Repubblica. Conoscere i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea. Conoscere le linee fondamentali della storia mondiale, in relazione alla rivoluzioni agricola, alla rivoluzione industriale e ai nuovi processi di informatizzazione- globalizzazione. Conoscere e apprezzare aspetti del patrimonio culturale italiano e dell'umanità.

USO DEI DOCUMENTI

Riconoscere tracce storiche presenti nel territorio e comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale

Riconoscere tracce storiche del passato esistenti nel territorio, ricollegandole alla loro origine e al loro contesto .

LIN

GU

IST

ICO

-AR

TIS

TIC

O

ESP

RES

SIVA

Organizzare conoscenze relative a epoche diverse in base a temi prestabiliti. Usare carte geo-storiche e altri supporti con la guida dell’insegnante.

Elaborare un personale metodo di studio finalizzato all’analisi critica e alla comprensione di testi storici e fonti di vario genere. Utilizzare le proprie conoscenze e abilità per interpretare la complessità del presente,

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ORGANIZZAZIONE

DELLE IN FORMAZIONI

Comprendere testi storici Proposti. Costruire linee del tempo, collocandovi fatti o periodi storici.

comprendendo opinioni e culture diverse. Ricollegare i problemi fondamentali del mondo contemporaneo alla loro matrice storica. Individuare caratteristiche essenziali della norma giuridica a partire dalle proprie esperienze e dal proprio contesto storico -Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale. Comprendere le caratteristiche generali della Costituzione Italiana.

PRODUZIONE

Produrre semplici testi storici... Esporre con coerenza i fatti e i processi studiati.

Esporre le conoscenze storiche acquisite, operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

Area Disciplinare

GEOGRAFIA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INDICATORI

SCUOLA PRIMARIA alla fine del 5° anno

SCUOLA SECONDARIA 1° grado alla fine del 3° anno

ORIENTAMENTO

Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.

Agire e muoversi concretamente ricorrendo a carte mentali, all'esperienza quotidiana e al proprio bagaglio di conoscenze.

METODI, TECNICHE E STRUMENTI

PROPRI DELLA GEOGRAFIA

Interpretare correttamente aerogrammi, istogrammi, dati organizzati in tabelle e schede, individuando i rapporti esistenti tra l’ambiente e gli aspetti della vita socio economica.

Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani, utilizzando concetti geografici (ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropo-fisico...), carte geografiche, fotografie, grafici, dati statistici .

LIN

GU

IST

ICO

-AR

TIS

TIC

O

ESP

RES

SIVA

PAESAGGIO

Individuare, conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici...), con particolare attenzione a quelli italiani.

Riconoscere e localizzare i principali "oggetti" geografici fisici (monti, fiumi, laghi...) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture...)dell'Europa e del mondo.

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TERRITORI E REGIONI

Riconoscere gli interventi Fondamentali apportati dall’uomo nel territorio regionale e nazionale e cogliere la rete di rapporti esistenti.

Valutare i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali nelle diverse scale geografiche.

EDUCAZIONE AMBIENTALE

Individuare i problemi e i comportamenti adeguati a garantire il rispetto e la salvaguardia del patrimonio ambientale italiano.

Riconoscere nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.

LINGUAGGIO

SPECIFICO

Esporre con chiarezza e proprietà di linguaggio i contenuti geografici studiati.

Esporre con chiarezza e proprietà di linguaggio i contenuti geografici studiati.

Area Disciplinare

MATEMATICA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INDICATORI

SCUOLA PRIMARIA alla fine del 5° anno

SCUOLA SECONDARIA 1° grado alla fine del 3° anno

NUMERI

Operare con sicurezza nell’insieme dei numeri naturali nel calcolo scritto e orale .

Consolidare le conoscenze teoriche acquisite e saper argomentare, valutando le informazioni che si hanno su una situazione.

SPAZIO E FIGURE

Descrivere e classificare Figure in base a specifiche Caratteristiche geometriche.

Saper utilizzare le conoscenze acquisite, applicandole in situazioni significative con un linguaggio specifico.

MAT

EMAT

ICO

-SC

IEN

TIF

ICO

T

ECN

OLO

GIC

A

RELAZIONI, MISURE, DATI E

PREVISIONI

Risolve re facili problemi mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento Saper determinare lunghezze, capacità, masse ,aree .

Riconoscere e risolvere problemi analizzando la situazione e traducendola in termini matematici; formulare ipotesi di soluzione e individuare procedimenti risolutivi.

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Area Disciplinare

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INDICATORI

SCUOLA PRIMARIA alla fine del 5° anno

SCUOLA SECONDARIA 1° grado alla fine del 3° anno

OSSERVARE, DESCRIVERE,

SPERIMENTARE

Osserva un fenomeno, con la guida dell’insegnante. Registra dati, ne produce grafiche rappresentazioni e formula ipotesi. Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato. Si pone domande esplicite a partire da un fenomeno osservato e ne ipotizza le cause. Sa effettuare e descrivere esperienze di laboratorio.

Dimostra padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati . E’ in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto e trasferire abilità in contesti diversi. Comprende il ruolo della comunità umana nel sistema . Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni.

L’AMBIENTE

In relazione all’educazione ambientale ha atteggiamenti di cura e di rispetto verso l’ambiente.

Adotta atteggiamenti responsabili verso l’ambiente e comprende il concetto di risorse.

MAT

EMAT

ICO

-SCI

ENT

IFIC

O

TEC

NO

LOG

ICA

I VIVENTI E L’UOMO

In relazione all’educazione alimentare ed alla salute: acquisisce corrette abitudini alimentari.

Conosce i cambiamenti in atto nel proprio corpo.

Area Disciplinare

TECNOLOGIA

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INDICATORI

SCUOLA PRIMARIA alla fine del 5° anno

SCUOLA SECONDARIA 1° grado alla fine del 3° anno

MAT

EMAT

ICO

-SC

IEN

TIF

ICO

T

ECN

OLO

GIC

A

IL MONDO FATTO

DALL’UOMO

Esplora la realtà tecnologica intorno a descrive oggetti e semplici strumenti di uso quotidiano individuandone la funzione e il funzionamento e li usa in modo pertinente . Realizza manufatti seguendo una definita metodologia progettuale, valutando il tipo di materiale utilizzabile . Esegue la

Sa descrivere e classificare utensili e macchine, in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per funzionare. Riconosce le principali caratteristiche e proprietà dei vari materiali e le possibilità di utilizzo nella costruzione di un oggetto. Realizza un semplice progetto per la costruzione di un oggetto Produce e assembla un

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rappresentazione grafica di figure geometriche piane utilizzando strumenti idonei (squadra, compasso). Rileva, osservando oggetti del passato, le trasformazioni nel tempo e il loro sviluppo in risposta ai bisogni dell’uomo . Conosce i fondamentali principi di sicurezza e le basilari norme di comportamento a tutela della salute nell’utilizzo dei comuni strumenti tecnologici .

oggetto complesso utilizzando materiali di facile recupero . Esegue la rappresentazione Grafica di composizioni complesse di solidi applicando le regole delle proiezioni ortogonali e le assonometrie. Rileva le trasformazioni di utensili e macchine e dei processi produttivi e li inquadra nelle tappe evolutive della storia dell'umanità. Acquisisce una sempre Maggiore consapevolezza dei problemi legati alle diverse forme e modalità di produzione e utilizzo di energia rispetto alla salvaguardia della salute e dell’ambiente.

STRUMENTI INFORMATICI E

DI COMUNICAZIONE

Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco, di apprendimento, di relazione con gli altri.

Sa utilizzare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per ricercare informazioni, organizzare e condividere il proprio lavoro.

Area Disciplinare

RELIGIONE

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

INDICATORI

SCUOLA PRIMARIA alla fine del 5° anno

SCUOLA SECONDARIA 1° grado alla fine del 3° anno

DIO E L’UOMO

Riconoscere che Dio si è rivelato attraverso Gesù, stabilendo con l’uomo una Nuova Alleanza, che continua nella Chiesa, presenza viva dello Spirito Santo.

L'alunno è aperto alla ricerca della verità e sa interrogarsi sull'Assoluto, cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale. Sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un'identità accogliente.

REL

IGIO

NE

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

Conoscere la Bibbia, Libro sacro dei Cristiani, leggerla e interpretarne il

Individua a partire dalla Bibbia le tappe essenziali della storia della salvezza

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messaggio (avvio primo livello di esegesi). Conoscere le altre fonti (iconografiche, scritte, ...) significative per la vita della Chiesa

(Ebraismo e Cristianesimo), della vita di Gesù, del Cristianesimo delle origini, di elementi fondamentali della storia della Chiesa.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

Scoprire che l’uomo manifesta la propria fede con espressioni diverse di religiosità (gesti, segni liturgici, festività, forme artistiche, vocazioni, ministeri, devozione a Maria e ai santi).

Riconosce i linguaggi espressivi della fede.

VALORI ETICI E RELIGIOSI

Comprendere che i valori universalmente riconosciuti, per i Cristiani trovano fondamento in Gesù, Figlio di Dio

Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana, si interroga sul senso dell'esistenza e la felicità, impara a dare valore ai propri comportamenti, relazionandosi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

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DISAGIO SACOLASTICO

Il disagio scolastico è un fenomeno complesso legato sì alla scuola, come luogo di insorgenza e di mantenimento, ma anche a variabili personali e sociali, come le caratteristiche psicologiche e caratteriali da una parte e il contesto familiare/culturale dall’altra. Viene ad essere determinato dall'interazione di più fattori sia individuali che ambientali e si esprime in una grande varietà di situazioni problematiche che espongono lo studente al rischio di insuccesso e di disaffezione alla scuola. I problemi scolastici sono di tipo diverso e presentano diversi livelli di gravità, spesso non sono la conseguenza di una specifica causa, ma sono dovuti al concorso di molti fattori che riguardano sia lo studente, sia il contesto in cui egli viene a trovarsi (ambiente socioculturale, clima familiare, qualità dell’istituzione scolastica e degli insegnanti).

Tra le possibili manifestazioni di disagio a scuola troviamo:

• Difficoltà espressive e comunicative.

• Riluttanza all’assolvimento dell’obbligo scolastico.

• Difficoltà relazionali/emozionali.

Le azioni per far fronte a tali situazioni sono le seguenti:

accoglienza del disagio: spazio ascolto;

riconoscimento di fattori di rischio;

ascolto e sostegno alle famiglie;

promozione di strategie didattiche che tengano conto delle varie difficoltà;

stimolo al riconoscimento incremento delle potenzialità;

attivazione di screening sulle varie competenze scolastiche;

realizzazione di laboratori con piccoli gruppi di bambini/ragazzi per attività specifiche di recupero (studio assistito, offerta formativa integrata);

individuazione dei i casi per cui è davvero necessario un invio ai servizi

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INTEGRAZIONI ALUNNI CON DISABILITA' Il nostro Istituto accoglie alunni diversamente abili e in coerenza con le finalità della legge quadro n. 104/92 garantisce:

il diritto all’educazione e all’istruzione della persona handicappata; l’integrazione che ha come finalità lo sviluppo delle potenzialità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Punto di avvio del processo educativo, da porre in atto nei confronti dell’alunno in difficoltà, è la certificazione sanitaria attestante la disabilità, che viene rilasciata dall’ASL ed è condizione necessaria per la richiesta dell’insegnante di sostegno.

Avviata l’attività scolastica, la prima esigenza dei docenti è di poter disporre della Diagnosi Funzionale, relativa all’alunno da seguire.

La Diagnosi Funzionale, compilata dalle varie figure specialistiche dell’ ASL, dovrà scaturire da una serie di osservazioni mirate ad individuare le carenze, ma soprattutto, le potenzialità del diversamente abile allo scopo di permettere ai docenti di conoscere le aree di possibile intervento educativo.

Alla Diagnosi Funzionale, per come prescritto dalla legge 104/92, farà seguito un Profilo Dinamico Funzionale ai fini della formulazione di un Piano Educativo Personalizzato, alla cui definizione provvedono congiuntamente, con la collaborazione dei genitori dell’alunno, gli operatori dell’ASL, gli insegnanti specializzati della scuola e quelli del Consiglio di classe/interclasse/intersezione.

Il Profilo Dinamico Funzionale dovrà indicare le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell’alunno e sarà rivolto ad individuare le aree di potenzialità, offrendo suggerimenti affinché queste ultime si trasformino, attraverso un adeguato progetto di lavoro, in reali capacità.

Il Profilo Dinamico Funzionale sarà aggiornato a conclusione di ogni ciclo di studi (scuola dell’infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado).

Per l’integrazione degli alunni diversamente abili, l’Istituto Comprensivo Anoia – Maropati - Giffone, dispone di insegnanti specializzati con incarico a tempo indeterminato e determinato; essi assumono la contitolarità delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica, alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei Consigli di classe/intersezione e alla valutazione finale per tutti gli alunni.

Sarà loro compito, in collaborazione con i colleghi dei Consigli di classe/interclasse/intersezione, mettere insieme tutte le risorse utili per una corretta definizione del

Piano Educativo Personalizzato.

Obiettivi prioritari per gli alunni diversamente abili dovranno essere:

favorire l’uguaglianza delle opportunità educative;

sviluppare:

a) la socializzazione (interazione verbale e non verbale fra bambini e adulti);

b)il linguaggio espressivo-creativo (disegno, drammatizzazione, creazione di storie e sequenze),

c) le capacità cognitive e logiche (concetti di spazio e tempo);

d) le conoscenze linguistiche( arricchire il vocabolario e la comprensione dei termini).

ORGANISMI di GESTIONE E di SUPPORTO GLH ( Gruppo di studio e di lavoro a livello d’Istituto) Per come previsto dall’art.15 della legge 104/92, nell’Istituto è stato costituito il Gruppo di lavoro con il compito di determinare la situazione in ingresso degli alunni e verificarne il processo educativo “in itinere”.

Tale Gruppo è costituito da:

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- dirigente scolastico

- referente d’istituto per l’integrazione (funzione strumentale Area 3C)

- docenti di sostegno

- docenti rappresentanti i Consigli di classe/interclasse/intersezione

- membri dell’équipe della A.S.L.

- genitori degli alunni diversamente abili.

Il Gruppo, inoltre, per quanto attiene alle attribuzioni specifiche, interviene per:

1) analizzare la situazione complessiva nell’ambito dei plessi di competenza

(numero degli alunni in situazione di handicap, tipologia dell’ handicap, classi coinvolte);

2) analizzare le risorse dell’Istituto, sia umane sia materiali;

3) predisporre una proposta di calendario per gli incontri del gruppo stesso;

4) verificare personalmente gli interventi a livello di Istituto;

5) formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento.

REFERENTE D’ISTITUTO PER L’INTEGRAZIONE

Composizione

- Un docente funzione strumentale scelto dal DS e comunicato al Collegio Docenti. Competenze Conosce la situazione globale dell’Istituto relativa alla disabilità. Organizza il passaggio di informazioni, riguardanti l’alunno, tra i diversi ordini di scuole e

all’interno dell’istituto. Raccoglie e tiene la storia scolastica degli alunni certificati. Coordina il gruppo H d’Istituto. Supporta i docenti di sostegno nella fase di progettazione. Fornisce la modulistica inerente la disabilità: modulo di segnalazione, P.E.I., P.D.F. Coordina l’acquisto del materiale per gli alunni certificati Promuove le raccolta delle buone prassi. Coordina il GLH ( Gruppo di Lavoro Handicap ) Promuove la partecipazione a corsi di formazione , aggiornamento o convegni sul tema della

disabilità e DSA. Cura gli aggiornamenti del POF nell’area della disabilità. Collabora con la DS, in un continuo aggiornamento delle informazioni, nella condivisione dei

problemi e delle responsabilità. Docente di sostegno

Competenze Realizza il progetto accoglienza dell’alunno disabile. Coordina il progetto di integrazione dell’alunno con disabilità , in fase sia di

progettazione sia di realizzazione. Si fa carico di raccogliere le informazioni pregresse Elabora, insieme al team di classe, la Programmazione annuale Individualizzata o

Personalizzata, rispettando le capacità e le potenzialità dell’alunno disabile. Realizza forme specifiche di intervento, cioè attività finalizzate alla piena

valorizzazione delle risorse dell'alunno con disabilità, da svolgersi in determinati momenti del lavoro didattico.

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Cura i contatti con tutte le istituzioni coinvolte nella realizzazione del progetto educativo, in particolare l’ A. ULSS per gli incontri di èquipe.

Stila i documenti specifici relativi al disabile, quali il Piano Educativo Individualizzato, il Profilo Dinamico Funzionale con la collaborazione delle altre figure non docenti nel progetto di vita dell’alunno: operatori dell’ASL, famiglia, operatori dell’extrascuola (se frequenta altri Centri ).

Partecipa pienamente alla programmazione educativa, all’elaborazione e alle verifiche delle attività di competenza dei Consigli di Interclasse – Intersezione – Classe, dei Collegi Docenti e ovviamente alla vita della classe o delle classi in cui opera.

Partecipa a tutte le riunioni previste dalla funzione docente, oltre che ai gruppi di lavoro previsti dalla normativa.

Riferisce alla classe e al plesso d’insegnamento le iniziative o decisioni concordate dal GRUPPO H. Gestisce i rapporti con la famiglia, costruendo un rapporto di fiducia e scambio, mirato alla

restituzione di una immagine dell’alunno che ne comprenda le difficoltà, ma soprattutto le potenzialità e le risorse.

Cura i rapporti con altre scuole, per la costruzione di percorsi di continuità educativa in fase di passaggio, prevedendo forme di consultazione tra insegnanti.

RAPPORTI ESTERNI Durante l’anno scolastico sono previsti regolari incontri con le famiglie, che possono essere intensificati per esigenza di una delle parti, insegnanti o famiglie. Inoltre, come attività programmate annualmente oppure semplicemente in funzione di necessità temporanee, hanno luogo momenti informativi e/o di aggiornamento con l’equipe dell’Azienda ULSS. ACCOGLIENZA

1. L’ins. di sostegno, al momento della presa in carico dell’alunno, prende visione, presso la Segreteria della scuola, della documentazione disponibile sull’alunno (certificazione, diagnosi funzionale) e la condivide con i docenti di classe / sezione.

2. Gli insegnanti, là dove sia possibile, conducono una verifica della situazione (o contesto) d’apprendimento pregresso tramite incontri con precedenti insegnanti e/o operatori ULSS.

3. Gli insegnanti (di modulo / classe / sezione e di sostegno), prima dell’inizio dell’anno scolastico o in tempi immediatamente successivi, incontrano la famiglia per un primo scambio di informazioni sui deficit/potenzialità dell’alunno e sul servizio che la scuola è in grado di offrire (risorse strutturali e professionali).

4. Se già prodotti, gli insegnanti visionano DF PDF e PEI degli anni precedenti. Diversamente i docenti che intervengono nel processo d’integrazione ( classe o sezione) richiedono un incontro Scuola/ULSS o Equipe di riferimento/Famiglia per predisporre PDF e PEI. Tali documenti devono essere sottoscritti da tutte le parti coinvolte.

5. Gli insegnanti di classe / sezione effettuano osservazioni mirate e prove di controllo per valutare le abilità e le competenze.

6. In base a questi documenti gli insegnanti di classe / sezione (modulo / sezione e sostegno) redigono la programmazione mirata alle specificità dell’alunno e alla classe di appartenenza : programmazione che si può presentare interamente individualizzata o comune solo rispetto a specifici ambiti (analoga o semplificata rispetto alla classe).

7. All’inizio e nel corso dell’anno scolastico le verifiche iniziali e in itinere sulle attività didattiche rispettano modalità riferibili a parametri individuali. Servono a valutare l’efficacia degli interventi e per adeguare la programmazione in base ai risultati ottenuti.

8. Tutta la documentazione sull’alunno, prodotta all’ingresso e nel corso dell’anno scolastico, viene consegnata in Segreteria e raccolta all’interno del fascicolo personale dell’alunno.

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REFERENTE PER L ‘INTEGRAZIONE:

relazioni e collaborazioni

Referente per l’integrazione

Prof. Bulzomì Edy Scuola Infanzia Giffone

Ins. SPANO’ MARIA

Scuola Infanzia Maropati Ins. Sorbara Biagia D.

Scuola Infanzia Anoia Inf. Ins. Demarzo Carmela

Scuola Primaria Anoia

Ins. Bruzzese Iliana

Scuola Primaria Giffone

Ins. Versace Maria Pia

Scuola Primaria Maropati

Ins. Papasidero Letizia-

Galluzzo Letizia

Scuola Secondaria Maropati Prof.ssa Sibio Giuseppa

Scuola Secondaria Giffone Prof.ssa VESCIO

ROSANNA

Scuola Secondaria Anoia Prof. Vecchie' Raffaella

GLH Gruppo di Lavoro Handicap

Scuola Infanzia Anoia Sup. Ins. Condò Gina

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LA VALUTAZIONE Rif. Al Regolamento per la Valutazione degli alunni. D.P.R. 22 giugno

2009, n. 122

La valutazione dell’alunno costituisce un momento fondamentale dell’attività

didattica; ha carattere “formativo e orientativo" ed è funzionale ad alunni,

docenti e famiglie in quanto costituisce presa di coscienza di livelli e ritmi di

apprendimento, di maturazione personale e sociale.

La valutazione è un procedimento complesso di controllo che si realizza

attraverso l’osservazione continua e sistematica dei processi di apprendimento formali e

informali e che concorre al successo formativo di ciascun alunno.

Non rileva solamente gli apprendimenti e le abilità acquisite ma “documenta la

progressiva maturazione dell’identità personale e promuove una riflessione continua

dell’alunno come auto- valutazione dei suoi comportamenti e percorsi di apprendimento”.

La valutazione è dunque un momento fondamentale di crescita che si sviluppa in un

percorso continuativo dalla scuola dell’Infanzia alla scuola secondaria di primo grado e si

esplica nella:

1. valutazione iniziale o diagnostica, che rileva i bisogni formativi e calibra gli

interventi didattici in funzione delle preconoscenze individuali e del gruppo;

2. valutazione in itinere o formativa: che verifica le conoscenze, le competenze

e i comportamenti attivati dall’alunno e consente al docente, di intervenire con

correzioni o modificare orientamenti nel processo di insegnamento-apprendimento;

3. valutazione finale sommativa: che verifica il livello di competenze acquisite e il

possesso dei prerequisiti necessari per svolgimento di percorsi d’apprendimento successivi

La Scuola dell’Infanzia adotta come strumento di verifica e di valutazione

privilegiata l’osservazione diretta ed indiretta, rivolta sia ai comportamenti che ai processi

di sviluppo e di apprendimento. Questo avviene in tre momenti dell’anno scolastico:

Osservazione iniziale: settembre – ottobre – novembre;

Osservazione intermedia: dicembre – gennaio –

febbraio; Osservazione finale: marzo – aprile – maggio.

Tale modalità coinvolge tutti i bambini di tre, quattro, cinque anni; le insegnanti,

sulle informazioni registrate, alla fine di ogni anno scolastico stendono i profili di ogni alunno,

secondo indicatori significativi riferiti ai traguardi di sviluppo delle competenze dei campi

d’esperienza.

Per i bambini di cinque anni, le insegnanti di sezione compilano anche il Documento Personale per il passaggio alla Scuola Primaria.

71

Dall’anno scolastico 2008/09, in base alla legge 30 ottobre 2008, n. 169,

sono state introdotte le seguenti novità sulla valutazione:

• nella scuola primaria la valutazione periodica e annuale degli

apprendimenti è espressa in decimi e illustrata con giudizio analitico sul livello

globale di maturazione raggiunto dall’alunno mentre la valutazione del

comportamento rimane espressa da giudizio.

• nella scuola secondaria la valutazione periodica ed annuale degli

apprendimenti e del comportamento degli alunni viene effettuata mediante

l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi ( relativamente alla valutazione

finale, definita in sede di scrutinio, sono ammessi alla classe successiva al primo e

al secondo anno di corso gli alunni che hanno ottenuto un voto non inferiore

a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline o nel comportamento).

L’introduzione della scala numerica ha fatto sì che il Collegio dei docenti dell’Istituto

definisca , in sede di programmazione curricolare, le competenze disciplinari da perseguire

e, a partire da queste, l’individuazione degli obiettivi di apprendimento funzionali al loro

sviluppo nonché gli STANDARD DI APPRENDIMENTO PER LA VALUTAZIONE DELL’ALUNNO sul

significato da assegnare al voto, affinché uno stesso voto, dato in discipline e/o classi

diverse trasmetta, per quanto possibile in modo univoco, le stesse informazioni e questo

faciliti il dialogo fra docenti, fra docenti e alunni e fra docenti e famiglie, secondo una

volontà di equità,omogeneità e trasparenza ( D.P.R. del 22-06-2009 ). art.1 - FINALITA’ E CARATTERI DELLA VALUTAZIONE

E’ ESPRESSIONE DELL’AUTONOMIA PROFESSIONALE

E’ TRASPARENTE E TEMPESTIVA

Ha per oggetto:

APPRENDIMENTO,

COMPORTAMENTO,

RENDIMENTO SCOLASTICO COMPLESSIVO

Individua le POTENZIALITA’ e le CARENZE

PER FAVORIRE OMOGENEITA’ tutti i docenti sono tenuti a:

Effettuare almeno 4 verifiche di apprendimento quadrimestrali

Somministrare verifiche coerenti con gli obiettivi prefissati Concordare con i docenti dell’Istituto gli stessi indicatori di valutazione

Controllare che le verifiche siano coerenti con gli obiettivi di apprendimento

72

PER VALUTARE IN MODO OGGETTIVO:

Verifiche valutate in modo oggettivo (punteggi ove possibile)

Autovalutazione, ove possibile

Coinvolgere gli alunni nella valutazione, spiegando i criteri di valutazione

delle verifiche

PER FAVORIRE TRASPARENZA: Trasmettere alle famiglie l’esito delle verifiche e controllare che le

valutazioni non vengano alterate e siano tempestivamente controfirmate

dai genitori

Comunicare i voti assegnati tramite: libretto , pagellina periodica,

documento di valutazione, colloqui con i genitori Come viene espresso il voto sintetico di fine quadrimestre.

Il voto di fine quadrimestre viene trascritto nelle pagine centrali del documento di

valutazione ed è il risultato numerico di una serie di registrazioni formali e informali delle

performances dell’alunno, volte a rilevare il livello di padronanza di conoscenze e abilità,

unitamente all’impegno personale, alla disponibilità ad apprendere, al suo percorso

formativo.

Come viene espresso il “giudizio analitico sul livello globale di

maturazione raggiunto”. (Solo scuola primaria)

Questo giudizio viene trascritto nell’ultima pagina del documento di valutazione e

riporta il profilo dinamico dell’alunno in riferimento ai progressi nell’apprendimento e

nello sviluppo personale e sociale dell’alunno.

73

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

TABELLA VALUTAZIONE COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA

Partecipazione Consapevolezza nelle situazioni

Senso di responsabilità’

Socializzazione Totale

Partecipa alle attività e si impegna in

modo costante 3

Ha comportamento

adeguato in ogni situazione.

3

E’ rispettoso nei confronti di persone,

regole ambiente.

3

Collabora senza difficoltà e si inserisce bene

nel gruppo. 3

9/10

Partecipa e si impegna.

2

Generalmente ha

comportamento adeguato.

2

E’ generalmente responsabile e

corretto. 2

Solitamente accetta di

collaborare e si confronta.

2

7/8

Partecipa e si impegna

saltuariamente 1

In alcune situazioni

reagisce in modo

inadeguato. 1

Dimostra un limitato senso

di responsabilità.

1

Ha difficoltà a collaborare e relazionarsi.

1

6

Non partecipa alle attività e

non si impegna . 0

Non sa controllare i

propri impulsi. 0

Non rispetta le regole.

0

Non collabora e/o non sa

inserirsi nel gruppo.

0

5

74

TABELLA DESCRITTORI VALUTAZIONE DISCIPLINARE SCUOLA PRIMARIA

DESCRITTORI VOTI

Corrisponde ad un ECCELLENTE raggiungimento degli obiettivi ed è

indice di padronanza dei contenuti e delle abilità di trasferirli e rielaborarli AUTONOMAMENTE in un’ ottica interdisciplinare.

Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una COMPLETA e PERSONALE conoscenza degli argomenti, di aver acquisito PIENAMENTE le competenze previste e di saper fare un uso SEMPRE CORRETTO dei linguaggi specifici, manifestando una sicura padronanza degli strumenti

10

Corrisponde ad un COMPLETO raggiungimento degli obiettivi e un’

AUTONOMA capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una

conoscenza COMPLETA degli argomenti, di aver acquisito le competenze richieste, di usare in modo CORRETTO i linguaggi specifici e gli strumenti.

9

Corrisponde ad un BUON raggiungimento degli obiettivi e ad una

AUTONOMA capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una

BUONA conoscenza degli argomenti, di aver acquisito le competenze richieste e di saper usare in modo GENERALMENTE CORRETTO i linguaggi specifici e gli strumenti.

8

Corrisponde ad un SOSTANZIALE raggiungimento degli obiettivi e ad

una capacità di rielaborazione delle conoscenze NON SEMPRE SICURA.

Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una DISCRETA conoscenza degli argomenti, di aver acquisito le competenze FONDAMENTALI richieste, manifestando INCERTEZZE nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.

7

Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi ESSENZIALI. Sarà

attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una conoscenza degli argomenti SUPERFICIALE, di aver acquisito le competenze MINIME richieste con INCERTEZZE nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.

6

Corrisponde ad un PARZIALE raggiungimento deli OBIETTIVI MINIMI

o ad un mancato raggiungimento. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere LIMITATE O

NON ADEGUATE conoscenze, di NON aver acquisito le competenze richieste, con difficoltà nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.

5

• Non vengono utilizzati

0-4

75

TABELLA DESCRITTORI VALUTAZIONE DISCIPLINARE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

DESCRITTORI VOTI

Conoscenza approfondita e personale dei contenuti con capacità di rielaborazione critica

Eccellente padronanza della metodologia disciplinare Ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate Brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici.

10

Conoscenza approfondita dei contenuti disciplinari Ottima padronanza della metodologia disciplinare Capacità di organizzazione dei contenuti e collegamento degli

stessi tra i diversi saperi Ottima capacità espositiva e uso corretto dei linguaggi specifici

9

Sicura conoscenza dei contenuti Buona padronanza della metodologia disciplinare Buona capacità di operare collegamenti tra i saperi Chiarezza espositiva , buone capacità lessicali e adeguato uso dei

linguaggi specifici

8

Conoscenza di gran parte dei contenuti Discreta rielaborazione delle conoscenze Parziale capacità di operare collegamenti tra i saperi Discreta proprietà espressiva e adeguato utilizzo dei linguaggi

specifici

7

Conoscenza basilare dei contenuti Sufficiente capacità di rielaborazione delle conoscenze Superficiale capacità di operare collegamenti tra i saperi Sufficiente capacità espositiva

6

Conoscenza frammentaria dei contenuti Scarsa capacità di rielaborazione delle conoscenze Incerta capacità di operare collegamenti tra i saperi Imprecisa capacità espositiva

5

Conoscenza lacunosa dei contenuti Incapacità di rielaborazione delle conoscenze Inadeguata capacità di operare collegamenti tra i saperi Ridotta/limitata capacità espositiva

4

76

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO

IL voto di comportamento verrà assegnato dal CdC seguendo la seguente tabella:

VOTO DESCRITTORI

L’attribuzione del 10 prevede il verificarsi di tutti i descrittori

10

Comportamento corretto e responsabile, rispettoso delle persone e delle regole della scuola

Vivo interesse e partecipazione attiva alle proposte didattiche Consapevolezza del proprio dovere, puntuale svolgimento delle consegne

scolastiche Ruolo propositivo all’interno della classe Frequenza scolastica assidua

L’attribuzione dei voti 9, 8, prevede il verificarsi di tutti i descrittori

9 Comportamento corretto e responsabile, rispettoso delle persone e delle regole della scuola

Vivo interesse e partecipazione attiva alle proposte didattiche Consapevolezza del proprio dovere, puntuale svolgimento delle consegne

scolastiche Frequenza scolastica assidua

8

Comportamento corretto e rispettoso delle regole Interesse e partecipazione attiva alle proposte didattiche Puntuale svolgimento delle consegne scolastiche Frequenza scolastica costante

Per l’attribuzione dei voti 7, 6, sono necessari almeno 3 descrittori

7 Comportamento rispettoso delle regole Incostante interesse e partecipazione saltuaria al dialogo educativo Modesto impegno nell’assolvimento dei propri doveri scolastici Irregolarità della frequenza con giustificazioni non tempestive e/o puntuali,

ritardi o uscite anticipate 6 Comportamento scorretto (episodi di mancato rispetto del Regolamento scolastico, anche soggetti a sanzioni disciplinari).

Disturbo al regolare svolgimento delle lezioni, anche con note sul registro di classe Incostante interesse e partecipazione saltuaria al dialogo educativo Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica Negligenza nell’assolvimento degli obblighi di studio e nel rispetto delle scadenze Frequenza scolastica irregolare (con numerose assenze e/o ritardi e/o uscite

anticipate)

5 Grave mancanza di rispetto per la dignità delle persone e per le regole della convivenza civile e scolastica, che abbia comportato o allontanamento temporaneo dalla classe per almeno 15 giorni o inadeguato percorso successivo di miglioramento (art. 4 D.M. 5 del 06/01/2009)

N.B. 5/10 comporta la non ammissione alla classe successiva e/o all’esame di

stato.

La valutazione del comportamento è un fatto COLLEGIALE del CdC che segue i criteri

stabiliti dal Collegio dei Docenti, organo che garantisce l’equità e l’uniformità nella

77

valutazione dell’Istituto.

Si considera che il voto di COMPORTAMENTO concorre con gli altri voti per l’ammissione

alle classi successive o all’esame.

Il voto di COMPORTAMENTO include i seguenti aspetti:

PARTECIPAZIONE, IMPEGNO, SOCIALIZZAZIONE, RISPETTO DELLE REGOLE ASSENZE

Qualora l’alunno superi i 50 giorni di assenza NON sarà AMMESSO alla classe successiva, salvo eventuali deroghe stabilite dal Collegio dei Docenti.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Assegnazione dei voti -Sistema decimale

9,5-10 10

8,5-9,4 9

7,5-8,4 8

6,5-7,4 7

5,5-6,4 6

4,5-5,4 5

0-4,4 4 Possibilità di assegnare i ½ voti nelle verifiche scritte e orali.

I voti 1 – 2 - 3 non vengono utilizzati.

78

PROGETTI D'ISTITUTO 2012/2013

Progetti Scuola dell’Infanzia

L’albero della musica ( esperta esterna)- Ritmo, musica, danza…. E mi diverto! ( con esperta esterna) – Teatro: attori in erba – Magie di colori – Magic school – Hig school music ( danza , esperto esterno).

Progetti Scuola Primaria

Piscina – Giardinaggio – Ambiente – Creatività ( con l’esperto esterno) – Nutrizione – I jochi di na’vota – l’albero della musica – Progetto folk.

79

Progetti Scuola Secondaria di I grado

Progetto recupero/potenziamento in Italiano – Progetto recupero/potenziamento in Matematica – Progetto attività per alunni che non si avvalgono della Religione Cattolica – Let’s talk in English – Progetto teatro. Strumento musicale: Saggio di Natale – Partecipazione ad un concorso nazionale di esecuzione musicale per alunni meritevoli e predisposti allo studio metodico dello strumento – Visita guidata presso il/i conservatorio/i di Reggio Calabria e/o Vibo Valentia e/o Liceo Musicale di Cinquefrondi – Saggio di fine anno.

Progetti per tutti gli ordini di scuola

LA CULTURA DELLA SICUREZZA

TUTTI I PLESSI Promuovere la sicurezza

Intero anno 2

STUDIO NUOTANDO ANOIA Promuovere l’attività sportiva

H12 2+1

ACQUARIUS GIFFONE Promuovere l’attività sportiva

H 12 4+1

80

PROGETTO QUALITA' E MERITO Obiettivi misurabili qualitativi quantitativi:

elaborare interventi mirati di supporto non solo per gli alunni, ma anche per i docenti, che vengono assistiti nella loro attività didattica secondo una metodologia di "formazione sul campo", legata strettamente all'attività didattica in aula e tesa ad incidere sui comportamenti professionali.

Con modalità cooperative nel lavoro d'aula e negli incontri di formazione, far circolare e sperimentare, all'interno dei network, materiali e strumenti didattici e formativi (fra i quali anche quelli prodotti dalle scuole nel primo anno di sperimentazione del progetto), che possano integrare e sviluppare maggiormente le unità didattiche predisposte dagli esperti disciplinari.

Finalità:

migliorare la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento, utilizzando diversi strumenti e diffondendo competenze professionali e best-practices

aumentare la responsabilizzazione delle scuole sull'apprendimento attraverso la misurazione dello stesso con esami nazionali standard, una maggiore trasparenza sui risultati e il collegamento fra risultati e incentivi;

sviluppare e diffondere nelle scuole un sistema di misurazione e di valutazione mirato al miglioramento del sistema educativo, costruendo un sistema di test nazionali standard in linea con le migliori pratiche internazionali;

sviluppare e diffondere un sistema di coaching innovativo per migliorare la didattica;

Creare una nuova modalità di verifica/valutazione centrale per definire gli obiettivi di miglioramento dell'efficacia del sistema scolastico ed avviare un vero processo di autonomia responsabile.

Rapporti con l’esterno:

UNIONE EUROPEA

Sostiene con il Fondo Sociale Europeo i programmi per lo sviluppo e la crescita culturale, sociale ed economica dei Paesi membri.

MIUR Promuove il piano e il progetto PQM per le regioni del Sud. Approva i progetti, adotta le misure di monitoraggio e coordina le attività complessive.

AGENZIA SCUOLA Cura la programmazione complessiva e la progettazione degli interventi di "traning on the job", la selezione e la formazione dei Tutor di progetto, individuati tramite bando.

INVALSI

81

Predispone i test di ingresso e d'uscita. Le modalità di somministrazione saranno le stesse utilizzate per la prova nazionale e per il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV); la prova viene somministrata in data unica.

SCUOLE IN RETE Ai fini dell'organizzazione delle attività formative e del "modello di

accompagnamento professionale" si intende raggruppare le scuole in piccoli network, costituiti indicativamente da 5 istituti, funzionali a favorire il confronto e lo scambio delle esperienze a livello locale; entro il mese di settembre ogni network di 5 scuole viene abbinato ad un Tutor di Progetto, che supporterà i Tutor d'Istituto indicati da ciascuna scuola per ogni area di intervento.

Metodologia

• Attività in presenza destinata agli aspetti metodologici; • on line con possibilità di interagire, confrontarsi e scambiare materiale; • modalità cooperative in rete e negli incontri di formazione (Istituto di riferimento a Vibo Valentia).

Durata:

• Il progetto ha la durata un triennio • una prima prova INVALSI viene somministrata a ottobre, una seconda a maggio. • I docenti referenti di Istituto seguono per tutta la durata dell’anno

scolastico, seminari ed incontri di formazione organizzati dal MIUR.

82

PROGETTI AMPLIAMENTO E MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Annualità 2012/2013 Obiettivo C –Azione 1 Misuriamoci Pitagora alla ribalta Problem solving Good morning England Welcome to Europe Today I speak English Digito e comunico Nuove frontiere con il computer Il mondo a portata di mano Faccio, capisco ed elaboro Imparo facendo Imparo divertendomi Certamen matematicae PON-LEGALITÀ

Le(g)ali al Sud

PROGETTI P.O.R.

La scuola nel terzo millennio

AREA A RISCHIO

Ci sono anch’io

PQM III Annualità (Scuola Secondaria Anoia – Maropati- Giffone)

PROGETTO GENITORI

Sarà rivolta particolare attenzione ai genitori con una progettualità che si propone di accrescere

le loro capacità relazionali nei confronti dei figli.

Il punto centrale sarà la valorizzazione della figura genitoriale attraverso momenti di riflessione

personale e di gruppo che saranno gestiti da personale specializzato.

Per l’anno scolastico in corso, verranno impostati i seguenti corsi:

1) CORSO GENITORI ASL: Educazione alimentare: Frutta a scuola;

I disturbi dell’alimentazione

Educazione sanitaria: le vaccinazioni;

malattie esantematiche.

2) CORSO GENITORI : Rapporto genitori – figli

Comunicazione scuola

Educazione all’affettività

Educazione alla sessualità

83

SCUOLA DELL’INFANZIA Visita a fattorie didattiche

SCUOLA PRIMARIA

Uscite/Visite guidate

Classi coinvolte destinazione Motivazione formativa:

Classi che ne faranno richiesta

Pastificio Anselmo ( Cittanova) Oleificio Fazari

(San Giorgio Morgeto)

Scoprire le risorse naturali del territorio e i processi di trasformazione della materia prima in

prodotto finito

Da effettuarsi in orario scolastico: 8,00 – 13,00

Classi che ne faranno

Porto di Gioia

Tauro

Scoprire le risorse naturali del territorio e i processi di trasformazione della materia prima in

prodotto finito

Da effettuarsi in orario scolastico: 8,00 – 13,00

Tutte le classi interessate

Parco della

Mondialità (Gallico)

Scoprire le risorse naturali del territorio

Da effettuarsi in giornata: 8,00 – 19,00

Tutte le classi

interessate

Visita al museo di Reggio Calabria

Visita agriturismo

Scavi archeologici

di Vibo Valentia

Museo di Rosarno Visita alla

Cattedrale di Gerace, al museo di Locri

Scoprire le risorse del territorio

Da effettuarsi in giornata:

8,00 – 19,00

VISITE GUIDATE E VIAGGI D’STRUZIONE

84

SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado

Visite guidate ( 1 giorno)

Motivazione formativa

La bellezza del nostro territorio, risorsa da apprezzare e salvaguardare

Classi coinvolte destinazione motivazione Cassi interessate

Parco dell’Aspromonte Le cascate di Bivongi

Lettura del territorio Conoscere il percorso del fiume.

Sibari scavi archeologici Castello di Rocca Imperiale (CS)

Conoscenza delle tradizioni, dei borghi e dei

castelli

Classi interessate Area grecanica reggina: Bova - Pentidattilo

Conoscenza delle attività artigianali locali e del commercio equo – solidale

Classi Terze

Comunità di recupero per tossicodipendenti a Zervò

Tematiche adolescenziali ( disagio, devianza)

Classi interessate

Visita alla redazione della Gazzetta del Sud Visita a R.T.V. (Reggio Calabria)

Il giornale e le TV locali

Tutte le Classi della Scuola Secondaria di

I Grado

Crotone Area Marina Protetta Le Castella Parco della Biodiversità Catanzaro

Bellezze naturali ed artistiche della nostra regione e/o della Sicilia.

VISITE GUIDATE SUL TERRITOTIO IN ORARIO ANTIMERIDIANO

Porto di Gioia Tauro

Museo delle Scienze Naturali ITIS “ Milano”di Polistena

Museo scienze naturali Cittanova

Escursioni nel parco dell’Aspromonte

Laboratori artigianali della provincia

Conoscere il territorio

85

CONCORSI – MOSTRE - CONVEGNI E/O INCONTRI CON ESPERTI Incontro con uno scrittore calabrese Incontro con esperti sulle tematiche adolescenziali ( affettività, sessualità, bullismo,

alimentazione, tabagismo, droga, alcolismo…..). BORSE di STUDIO Verranno istituite Borse di studio per gli alunni particolarmente meritevoli al fine di premiare

l’impegno e l’amore per lo studio, con la prospettiva di una sempre maggiore crescita del desiderio di

aumentare e migliorare le proprie conoscenze.

VIAGGI D’ISTRUZIONE I viaggi d’istruzione hanno lo scopo di permettere la conoscenza del territorio circostante e lontano, e

danno agli alunni la possibilità di porsi in maniera reattiva di fronte alla realtà, e avviandoli a sapere

operare.

Ogni visita o viaggio rientrerà nel percorso didattico - formativo degli allievi per cui saranno fruibili e

trasferibili tutte le esperienze o motivazioni che hanno permesso l’accrescimento culturale, nella

comprensione della ricchezza data dal conoscere elementi a noi lontani e sconosciuti.

Per il corrente anno scolastico sono stati programmati i seguenti viaggi di istruzione:

Destinazione : Isole Eolie, Basilicata, Puglia, Valle d’Aosta, Roma, Strasburgo.Destinazione :

Sicilia - Campania – Liguria, Costa Azzurra, Emilia Romagna, Veneto, ToscanaDestinatari: alunni

delle classi IV e V della Scuola Primaria ed alunni di tutte le classi della Scuola Secondaria di I

grado.

86

AGGIORNAMENTO La formazione è un diritto del docente in quanto egli ha diritto alla formazione gratuita da parte della

istituzione, ed è un dovere poiché è parte integrante della sua funzione: gli utenti del servizio

pubblico, nel nostro caso alunni e genitori, infatti, hanno diritto ad un servizio di qualità. Una scuola di qualità è una scuola permanentemente attenta ai cambiamenti dei bisogni dei giovani e della società , per cui il docente ha l’obbligo morale di aggiornarsi sulle didattiche disciplinari e trasversali, sperimentando approcci diversi alle discipline, in modo da garantire al maggior numero di persone possibili, o meglio, a tutti, la formazione e l’istruzione che la Costituzione garantisce ai cittadini. Distinguiamo la formazione dei docenti in autoformazione e formazione assistita che può assumere varie forme .Al docente, viene chiesto di affrontare l’analisi dell’atto pedagogico non solamente in termini di contenuto e di metodo, ma anche in termini di relazione educativa sotto forma di comunicazione tra lui e l’allievo. Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico offerto, sono favorite le iniziative che fanno ricorso alla formazione on line, corsi proposti dall’Ufficio Scolastico Regionale e all’autoformazione. Il personale individualmente o a gruppi, potrà aderire ad eventuali corsi proposti in itinere relativi alle linee programmatiche del POF e alla propria professionalità. All’interno di quest’ottica il Collegio dei docenti può deliberare l’ organizzazione in loco di corsi relativi all’approfondimento di tematiche opportune per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e per i reali bisogni dei ragazzi.

CORSO di AGGIORNAMENTO TRIENNALE “PROGETTO QUALITA’ E MERITO”

FINALITA’ del progetto • migliorare la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento, utilizzando diversi strumenti e diffondendo competenze professionali e best-practics; • aumentare la responsabilizzazione delle scuole sull'apprendimento attraverso la misurazione dello stesso con esami nazionali standard, una maggiore trasparenza sui risultati e il collegamento fra risultati e incentivi; • sviluppare e diffondere nelle scuole un sistema di misurazione e di valutazione mirato al miglioramento del sistema educativo, costruendo un sistema di test nazionali standard in linea con le migliori pratiche internazionali; • sviluppare e diffondere un sistema di coaching innovativo per migliorare la didattica: o che tenga conto dei risultati della valutazione per predisporre interventi mirati; o che includa il miglioramento della qualità del curricolo sia dal punto di vista dei contenuti sia sotto l'aspetto metodologico e didattico (in altre parole, se una delle aree di debolezza e la logica o l'applicazione pratica della matematica, bisogna intervenire anche sulle fasi a monte che consentano l'acquisizione di tali competenze); o che incida sulle competenze metodologiche e didattiche dei docenti mediante un potenziamento della formazione in servizio.

87

• Creare una nuova modalità di verifica/valutazione centrale per definire gli obiettivi di miglioramento dell'efficacia del sistema scolastico ed avviare un vero processo di autonomia responsabile. Scenario e obiettivi del Piano nazionale Qualità e Merito Il Piano nazionale Qualità e Merito si pone come un quadro di interventi a supporto della qualità dell’insegnamento secondo metodologie innovative. PQM ha l’ambizione di diffondere nella scuola la cultura della valutazione e dell’autovalutazione non come pratica sanzionatoria ma come occasione per il docente di definire lo status artis professionale ed, eventualmente, migliorarlo. Il PQM “mira a creare un ciclo virtuoso che parta dall'utilizzo dei risultati di una valutazione esterna degli apprendimenti per elaborare un'autodiagnosi e progettare, sia per gli studenti che per i docenti, azioni formative mirate e fondate su metodologie innovative”. Gli elementi fondanti il progetto stesso, sono stati individuati dopo la prima fase di progettazione sul campo in:

1. Utilizzo di test standard per valutazione esterna e autovalutazione, prodotti da esperti della valutazione.

2. Attività di miglioramento mirate con utilizzo di metodologie didattiche innovative, progettate da esperti nazionali ed internazionali.

3. Potenziamento del lavoro in team fra pari e con personale esperto (tutor). 4. Promozione della responsabilità della scuola e della famiglia sugli Apprendimenti

Finalità della strategia di comunicazione del PQM La tipologia di obiettivi progettuali implica l’ambizione di influire “praticamente” e modificare la didattica d’aula e quindi i comportamenti professionali dei docenti coinvolti. Dal punto di vista della comunicazione ciò vuol dire non soltanto informare i docenti, ma coinvolgerli. La comunicazione è dunque parte integrante del prodotto PQM. I Edizione del PQM 2009-2010 (383 scuole coinvolte, matematica)

si definiscono elementi dell’”Identita PQM” si progettano organizzano i flussi informativi si esplorano “temi PQM”

II Edizione del PQM 2010-2011(40000 studenti coinvolti, matematica e italiano):

si consolidano identità, organizzazione e flussi informativi; si avvia il dibattito sui “temi PQM”; si monitorano e si scelgono le esperienze candidate a divenire buone pratiche;

III Edizione del PQM 2011-2012 (ampliamento del numero di scuole coinvolte, ampliamento delle discipline)

si consolidano il dibattito sui “temi PQM”; si propongono al pubblico - risultati del piano - dati di monitoraggio; - buone pratiche consolidate nelle tre edizioni.

IV Edizione del PQM Dal 2013: Sistematizzazione (totalità delle scuole e delle discipline progressivamente coinvolte)

i materiali elaborati e prodotti nelle edizioni diventano risorse per quanti faranno Sistema.

88

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

La partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei figli è fondamentale. La famiglia ha il dovere

imprescindibile di coadiuvare ed assecondare la scuola nel perseguimento degli obiettivi educativi e

didattici proposti. Essa ha altresì il dovere di informarsi sistematicamente sui vari aspetti secondo i

quali procede l’azione formativa, mettendosi in posizione di confronto costruttivo con i docenti.

Nel rispetto reciproco di competenze e ruoli, scuola e famiglia devono poter camminare insieme e

condividere responsabilità ed impegni, al fine di favorire la crescita globale degli alunni all’interno di

piani educativi di sicura efficacia.

La collaborazione tra la scuola e la famiglia è condizione essenziale per il successo dell’azione didattica

e formativa non solo sul piano organizzativo e degli apprendimenti disciplinari, ma soprattutto per la

condivisione delle scelte educative.

A tal fine il Patto di Corresponsabilità di ciascun segmento di scuola è stato stilato da un’apposita

Commissione formata da docenti e genitori.

Risultano quindi importanti i momenti di incontro, di confronto, di scambio di informazioni, che

potranno avvenire usufruendo delle seguenti opportunità:

a. ASSEMBLEE di CLASSE

Una all’inizio dell’anno per conoscere i cdc e le linee programmatiche di ciascuno.

Una in occasione delle elezioni dei rappresentanti di classe.

Possibilità per i genitori di chiedere al Dirigente la convocazione di assemblee di soli genitori per

particolari motivi.

Assemblea straordinaria di classe dei genitori in occasione di viaggi di istruzione di più giorni.

b. INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA

Sono previsti per tutti gli ordini di scuola quattro incontri scuola-famiglia da tenersi secondo il piano

annuale delle attività.

c. RICEVIMENTO INDIVIDUALE

Per la Scuola Secondaria di I° grado, da effettuarsi il primo e il terzo martedì di ogni mese, a partire dal

ottobre fino a maggio.

Possibilità di incontri per particolari esigenze della famiglia o dei docenti.

Nel primo consiglio di classe, con la presenza dei rappresentanti dei genitori, sarà illustrata discussa la

programmazione didattico – educativa annuale.

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PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

LA SCUOLA SI IMPEGNA A…

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A……

L’ALUNNO SI IMPEGNA A……

OFFERTA FORMATIVA

Garantire un piano formativo basato su progetti e iniziative volte a promuovere il benessere ed il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale.

Prendere visione del Patto Formativo condividerlo e farne motivo di riflessione con i propri figli, assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto.

Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo, discutendo con loro ogni singolo aspetto di responsabilità.

RELAZIONALITA’

Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il rispetto di sé e dell’altro. Promuovere il talento e l’eccellenza, comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, alla gratuità, al senso di cittadinanza.

Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa.

Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni.

PARTECIPAZIONE Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, richiamandoli a un’assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo.

Collaborare attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dell’istituzione scolastica, informandosi costantemente del percorso didattico-educativo dei propri figli.

Frequentare regolarmente i corsi e assolvere assiduamente gli impegni di studio. Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe.

INTERVENTI EDUCATIVI

Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento didattico-disciplinare degli studenti. Fare rispettare le norme di comportamento, i regolamenti e i divieti, in particolare relativamente all’utilizzo di telefonini ed altri dispositivi elettronici. Prendere adeguati provvedimenti d In caso di infrazioni. caso di infrazioni.

Prendere vcisione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola, discutendo con i figli di eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, stimolando una riflessione sugli episodi di conflitto e di criticità..

Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti. Favorire il rapporto ed il rispetto tra compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà.

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE ANOIA – MAROPATI – GIFFONE

PATTO DI CORRESPONSABILITA’

Ai sensi del D.P.R. n° 235 del 21 novembre del 2007

Tra la famiglia dell’alunno-------------------------------------------rappresentata da -------------------------------------------padre/madre/tutore e l’Istituto Comprensivo Statale di Anoia – Maropati - Giffone rappresentato dal Dirigente scolastico, ai sensi dell’D.P.R. n.235 del 21 novembre 2007 viene firmato il seguente patto di corresponsabilità obbligatorio e vincolante, valido per tutta la permanenza dell’alunno nell’Istituto Comprensivo. 1.Premessa.Poichè la Scuola e la famiglia condividono un modello educativo basato sul rispetto della Costituzione, del Corpus legislativo e normativo in vigore e dei Regolamenti scolastici, il Patto sancisce un rapporto collaborativo, che coinvolge la famiglia nei comportamenti dell’alunno. Alla base del modello educativo condiviso vi sono il rispetto di sé e degli altri, delle altrui proprietà, delle regole della convivenza civile, della correttezza, della tolleranza, della solidarietà e della volontà di collaborare. 2.Sanzioni. Le sanzioni di tipo disciplinare seguiranno l’iter previsto dallo Statuto degli studenti e delle studentesse (D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007) e dal Regolamento d’Istituto. 3.Risarcimenti. In caso di danno a proprietà della Scuola o di terzi (provocati nell’edificio scolastico o in visita d’istruzione o uscita didattica) determinato da un comportamento sanzionato ai sensi del precedente punto 2 e che è stato fatto risalire all’alunno di cui al presente Patto, la famiglia si impegna a risarcire in solido il danno arrecato, ripristinando le condizioni precedenti con le modalità e la solidità stabilite dal Dirigente scolastico sentito il Consiglio d’Istituto. Nel caso in cui si arrechino danni alle strutture scolastiche, una volta accertata la responsabilità personale, si applicheranno, secondo quanto previsto dall’art.50 comma 2 del Regolamento d’Istituto, le seguenti Sanzioni di carattere pecuniario:

1. Risarcimento della spesa equivalente per il danneggiamento delle suppellettili(lavagna, cestini, porte etc.).

2. pagamento di Euro 20.00 per il danneggiamento di un banco. 3. pagamento di Euro 10.00 per il danneggiamento di una sedia. 4. Uso fraudolento e mezzi multimediali di proprietà della scuola.In caso di uso fraudolento dei

mezzi multimediali di proprietà della scuola, la famiglia dell’alunno individuato come utilizzatore dovrà provvedere a mettere in atto tutto quanto sarà in suo potere per evitare il ripetersi dell’evento e per far comprendere la negatività della scelta fatta dall’alunno. Dovrà inoltre sostenere le eventuali spese della scuola nate dall’uso fraudolento dei mezzi multimediali di proprietà della scuola.

5. Uso fraudolento dei mezzi multimediali di proprietà dell’alunno. In caso di uso fraudolento dei mezzi multimediali di proprietà dell’alunno la famiglia dovrà mettere in atto tutto quanto sarà in suo potere per evitare il ripetersi dell’evento e per far comprendere la negatività della scelta fatta dall’alunno. Qualora l’uso fraudolento dei mezzi multimediali porti ad una violazione della privacy tramite la diffusione di immagini o filmati, l’infrazione sarà segnalata al Garante della privacy per le successive decisioni.

6. Uso degli strumenti multimediali personali durante le attività didattiche. La scuola e la famiglia definiscono le seguenti conseguenze per l’uso degli strumenti multimediali personali durante le attività didattiche.

a)utilizzo dei telefoni cellulari durante i compiti in classe: ritiro immediato del compito e ammonizione scritta sul registro di classe; b)utilizzo del telefono cellulare durante le lezioni: segnalazione scritta alla famiglia e sospensione dell’alunno dalla partecipazione alla prima visita d’istruzione utile.

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Si ricorda, in quanto non può essere oggetto di patto, che l’uso del telefono cellulare o di ogni altro strumento multimediale durante la prova d’esame, porta all’allontanamento immediato dell’alunno dall’esame stesso con la conseguente ed irreversibile negatività dell’esito di tutto l’esame.

7.Comportamento scorretto dell’alunno durante una visita d’istruzione o una uscita pubblica. In caso di comportamento scorretto rilevato in forma unilaterale, ma circostanziata, dal docente accompagnatore, l’alunno sarà inibito dalla partecipazione a una o più uscite dell’anno scolastico. 8.Azioni di bullismo collegate alla scuola. In caso di azioni acclarate di bullismo oltre alle sanzioni scolastiche verrà effettuata una segnalazione agli organismi deputati. 9.Punizione dell’omertà.Qualora venga accertata una chiara e circostanziata omertà per comportamenti sanzionabili che hanno portato a danneggiamenti di cose o danni anche morali verso persone, agli alunni omertosi vengono applicate le stesse procedure previste per gli alunni individuati come responsabili di fatti sanzionabili. Il Genitore dell’alunno ------------------------------- Anoia,------------------- Il Dirigente scolastico Prof.ssa Domenica Fava ____________________

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AUTOVALUTAZIONE di ISTITUTO

VALUTAZIONE del PIANO

Oggi, la Scuola, confortata dalla Legge sull’Autonomia, L.59/97 e l’art. 8 del DPR 275, deve

rendicontare come ogni altro servizio pubblico sulla propria attività secondo parametri di

efficienza ed efficacia. Efficacia nel raggiungimento delle finalità; efficienza come capacità

d’impiegare al meglio le risorse disponibili. Da qui la necessità di valutare la validità del

progetto educativo attraverso dei quesiti rivolti ai genitori, agli alunni e ai docenti.

L’elaborazione di questo percorso valutativo sarà affidato alla funzione strumentale Area 1

che mediante un monitoraggio iniziale, uno in itinere ed uno alla fine dell’anno, sarà in grado

di fotografare lo stato di salute del nostro Istituto.

E’ certamente un percorso difficile, perché implica una capacità di autoanalisi mirata non

tanto ad un controllo formale, quanto piuttosto a definire i problemi, le difficoltà incontrate e

le eventuali inadeguatezze del servizio scolastico. Si tratta di un valutare per agire, cioè per

attuare un miglioramento, un’innovazione e per promuovere la qualità del servizio.

Sinteticamente si procederà alla:

1. rilevazione della qualità prodotta, che si attua mediante la raccolta di dati “

quantitativamente” misurabili;

2. rilevazione della qualità percepita, attraverso la somministrazione di questionari ai

docenti, ai non docenti, agli alunni ed alle loro famiglie;

3. rilevazione statistica dell’Istituzione Scolastica attraverso apposite schede da

compilare.

I risultati dell’autoanalisi saranno presentati con grafici e discussi nel Collegio dei docenti.

Si individuano così: finalità, risorse e didattica, procedendo all’ impostazione di: fattori,

indicatori e qualità.

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OBIETTIVI di MIGLIORAMENTO

FATTORI INDICATORI

di QUALITA’ SODDISFAZIONE UTENZA gli indici di soddisfazione delle famiglie gli indici di soddisfazione degli alunni la comunicazione con le famiglie Il processo di coinvolgimento dell’alunno

nella fruizione del servizio l’accoglienza degli alunni l’accoglienza dei genitori le attività di orientamento e

disorientamento DIDATTICA unicità delle procedure di progettazione

verifica valutazione la flessibilità delle strategie didattiche i supporti didattici il carico di lavoro degli alunni GESTIONE efficienza delle strutture e attrezzature la funzionalità degli OO. CC. la continuità tra gli ordini di scuola la collaborazione tra Enti e scuola RISULTATI Il tasso di successo scolastico Ridurre il tasso di dispersione scolastica Il tasso di successo post-scolastico L’Istituzione scolastica si riserva la possibilità di migliorare in itinere quanto progettato, onde

poter offrire agli alunni continue opportunità di crescita e di sviluppo in un mondo in perenne

evoluzione e promotore di sempre maggiori esigenze.

Nell’ambito della struttura del POF, trovano collocazione, perciò, tutti gli eventuali altri

progetti che si riterranno utili all’ampliamento dell’offerta formativa.

Fanno parte integrante del presente POF e in allegato:

a) programmazioni coordinate;

b) Regolamento di Istituto;

c) Circolari Ministeriali sull’uso dei telefoni cellulari e videofonini.

MIGLIORARE

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Nel corso dell’anno si confronteranno le riflessioni e le elaborazioni prodotte per verificare gli

effetti che il piano ha avuto:

- sull’apprendimento degli alunni

- sugli insegnanti

- sull’organizzazione scolastica

- sui rapporti con l’utenza e con l’esterno in generale.

Verranno riproposti ai genitori, questionari riguardanti alcuni punti di cui sopra.

La raccolta e la tabulazione dei dati a conclusione dell’anno scolastico daranno una visione

oggettiva dell’offerta culturale e socio-formativa e, in particolare, riguardo a:

- caratteristiche ed attese degli alunni;

- validità delle risorse strutturali ed umane;

- efficacia della comunicazione esterna ed interna;

- organizzazione didattica e tempo scuola;

- apertura al territorio;

- continuità didattica;

- clima scolastico.

Saranno elementi per l’autovalutazione d’Istituto anche i risultati relativi a:

- livelli di apprendimento;

- riuscita scolastica;

- disagio scolastico;

- soddisfazione dell’utenza e degli operatori;

- raggiungimento degli obiettivi del progetto formativo.

Per raggiungere i suddetti scopi le funzioni strumentali dell’area 1 utilizzeranno:

- schede di valutazione, questionari per alunni, genitori ed operatori.

Il presente documento di programmazione didattica e gestionale è stato approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 20/12/11 con delibera n. _____ e dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 20/1211 con delibera n. _______

Il Presidente del C. I. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof. ssa Domenica Fava)

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INDICE

Premessa Che cos’è il POF ………………………………………………………………..pag. 3 I bisogni formativi ……………………………………………………….…..pag. 4 Mappa dei bisogni formativi emergenti…………............................pag.6 Mission e principi di qualità dell’Istituto…………………………....pag.8 Finalità e stile educativo dell’Istituto…………………………….…..pag. 10 Le scelte educative ………………………………………………………..…pag.11 Rapporti con il territorio…………………………………………….…….pag.14 Chi siamo: contesto socio-culturale…………………………………..pag.16 Territorio, economia, popolazione di Anoia – Maropati e Giffone. ………………………………………………………………………………………pag. 16 Storia e identità dell’Istituto Comprensivo Anoia-Maropati- Giffone ………………………………………………………………………………………pag. 20 Organigramma e strutture……………………………………..pag. 24 Calendario scolastico, adempimenti, tempo scuola pag. 33 Normativa scolastica 2008/2011…………………………….…pag. 38 Atto d’indirizzo del Miur: Scuola dell’Infanzia e Primo Ciclo d’Istruzione ……………………………………………………………………pag. 39 PECUP ……………………………………………………………………………pag. 42 Indicazioni per il curricolo: traguardi per le competenze………………………………………………………………pag. 44 Scuola dell’Infanzia ……………………………………………………pag.44 Scuola Primo Ciclo ………………………………………………………..….pag. 48 Indicazioni per il curricolo D.M. 31.07.07………………………....pag. 52 Curricolo verticale ……………………………………………….…….pag.52 Disagio scolastico……………………………………………………………..pag64 . Integrazione degli alunni con disabilità ………………………pag. 65 Relazioni e collaborazioni……………………………………....pag. 68

. Valutazione…………………………………………………………….pag. 69 Miglioramento dell’offerta formativa a.s. 2012/13 progetti e attività per ogni ordine e grado di scuola pag.77

Ampliamento dell’offerta formativa ……………………………………pag. 81

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Aggiornamento e formazione…………………………………pag. 85 Rapporti scuola famiglia ……………………………………….pag. 87 Patto Corresponsabilità …………………………………………………pag. 88 Autovalutazione d’Istituto ……………………………..pag. 91 ALLEGATI: Regolamento d’Istituto