il nuovo torrazzo - 8/5/2010_speciale visita pastorale

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CREMA SABATO 8 MAGGIO 2010 ZOOM 48 a Visita Pastorale 44 395 Comunità di Casaletto Vaprio PROGRAMMA MERCOLEDÌ 5 MAGGIO • ore 20.30 Momento celebrativo iniziale di accoglienza del vescovo Oscar GIOVEDÌ 6 MAGGIO • Ore 9.00 Incontri personali con il Vescovo. • Ore 10.00 Visita alla scuola materna. • Ore 10.30 Visita degli ammalati a domicilio. • Ore 15.30 Santa Messa con unzione degli infermi • Ore 16.30 - 18.00 Visita degli ammalati a domicilio o incontri personali • Ore 20.30 Assemblea parrocchiale: incontro per tutta la comunità con il Vescovo in cui dialogare sulle iniziative pastorali già in atto o da realizzare. VENERDÌ 7 MAGGIO Il Vescovo partecipa al pellegrinaggio diocesano a Torino per l’estensione della Sacra Sindone. SABATO 8 MAGGIO • Ore 10.30 Visita alla scuola elementare • Ore 11.00 Incontro con l’Amministrazione comunale • Ore 15.00 Incontro con i ragazzi del Catechismo (elementari e medie) • Ore 16.00 Incontro con i Catechisti • Ore 17.00 Incontro gruppi di volontari della Parrocchia e dell’Oratorio • Ore 18.00 Incontro con adolescenti e giovani • Ore 20.00 Santa Messa prefestiva DOMENICA 9 MAGGIO • Ore 10.45 Messa di chiusura della Visita pastorale CASALETTO VAPRIO (zona Nord) Costruzione nuova chiesa anni 1912-1914 Patrono: SAN GIORGIO martire Forse nessun santo sin dall’antichità ha riscosso tanta venera- zione popolare, sia in Occidente che in Oriente, come san Giorgio. Il suo sepolcro sarebbe a Lidda (Lod) presso Tel Aviv in Israele, e venne onorato, almeno dal IV secolo, come martire di Cristo in ogni parte della Chiesa. Il suo nome deriva dal greco ‘gheorgós’ cioè ‘agricoltore’. Tuttavia siamo di fronte alla mancanza quasi totale di notizie cer- te e comprovate sulla sua vita. La sua figura è dunque avvolta nel mistero, anche se non è possibile negarne l’esistenza. Le poche noti- zie pervenute sono nella Passio Georgii che il Decretum Gelasianum del 496, classifica tra le opere apocrife (non autentiche). La tradizione popolare lo raffigura come un cavaliere che affronta il drago per li- berare una principessa, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno. Parroco: DON ACHILLE VIVIANI Prima esperienza di parroco per don Achille Viviani che ha fatto il suo ingresso a Casaletto Vaprio il 23 novembre 2008, al compimen- to dei suoi quarant’anni. È nato infatti il 14 giugno 1968 a Bagnolo Cremasco. Dopo gli anni di seminario è stato consacrato sacerdote il 19 giugno 1993. Ha conseguito il baccellierato in Teologia. I primi anni di servizio sacerdotale li ha spesi come coadiutore nella parroc- chia cittadina di San Benedetto (1993-2001) è quindi passato, sempre nella stessa veste, a Offanengo, dove ha preso in carico la pastorale giovanile e il grande oratorio, facendosi stimare dai giovani e dalla popolazione. Il vescovo mons. Cantoni l’ha chiamato a diriggere in prima persona la parrocchia di Casaletto Vaprio due anni fa. Abitanti: 1.760 Famiglie: 670 Il parroco don Achille Viviani Nella foto grande, l’interno della chiesa parrocchiale di Casaletto Vaprio Il patrono San Giorgio

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Visita Pastorale S.E. Vescovo Oscar Cantoni

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Page 1: Il Nuovo Torrazzo - 8/5/2010_Speciale Visita Pastorale

CREMASABATO

8 MAGGIO 2010

ZO

OM

48a Visita Pastorale

44

395

Comunità di Casaletto VaprioPROGRAMMA

MERCOLEDÌ 5 MAGGIO

• ore 20.30 Momento celebrativo iniziale di accoglienza del vescovo Oscar

GIOVEDÌ 6 MAGGIO

• Ore 9.00 Incontri personali con il Vescovo. • Ore 10.00 Visita alla scuola materna.• Ore 10.30 Visita degli ammalati a domicilio.• Ore 15.30 Santa Messa con unzione degli infermi• Ore 16.30 - 18.00 Visita degli ammalati a domicilio o incontri personali • Ore 20.30 Assemblea parrocchiale: incontro per tutta la comunità con il Vescovo in cui dialogare sulle iniziative pastorali già in atto o da realizzare.

VENERDÌ 7 MAGGIO

Il Vescovo partecipa al pellegrinaggio diocesano a Torino per l’estensione della Sacra Sindone. SABATO 8 MAGGIO

• Ore 10.30 Visita alla scuola elementare• Ore 11.00 Incontro con l’Amministrazione comunale• Ore 15.00 Incontro con i ragazzi del Catechismo (elementari e medie)• Ore 16.00 Incontro con i Catechisti• Ore 17.00 Incontro gruppi di volontari della Parrocchia e dell’Oratorio• Ore 18.00 Incontro con adolescenti e giovani• Ore 20.00 Santa Messa prefestiva

DOMENICA 9 MAGGIO

• Ore 10.45 Messa di chiusura della Visita pastorale

CASALETTO VAPRIO (zona Nord)Costruzione nuova chiesa anni 1912-1914

Patrono: SAN GIORGIO martireForse nessun santo sin dall’antichità ha riscosso tanta venera-

zione popolare, sia in Occidente che in Oriente, come san Giorgio. Il suo sepolcro sarebbe a Lidda (Lod) presso Tel Aviv in Israele, e venne onorato, almeno dal IV secolo, come martire di Cristo in ogni parte della Chiesa. Il suo nome deriva dal greco ‘gheorgós’ cioè ‘agricoltore’.

Tuttavia siamo di fronte alla mancanza quasi totale di notizie cer-te e comprovate sulla sua vita. La sua figura è dunque avvolta nel mistero, anche se non è possibile negarne l’esistenza. Le poche noti-zie pervenute sono nella Passio Georgii che il Decretum Gelasianum del 496, classifica tra le opere apocrife (non autentiche). La tradizione popolare lo raffigura come un cavaliere che affronta il drago per li-berare una principessa, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno.

Parroco: DON ACHILLE VIVIANIPrima esperienza di parroco per don Achille Viviani che ha fatto il suo ingresso a Casaletto Vaprio il 23 novembre 2008, al compimen-to dei suoi quarant’anni. È nato infatti il 14 giugno 1968 a Bagnolo Cremasco. Dopo gli anni di seminario è stato consacrato sacerdote il 19 giugno 1993. Ha conseguito il baccellierato in Teologia. I primi anni di servizio sacerdotale li ha spesi come coadiutore nella parroc-chia cittadina di San Benedetto (1993-2001) è quindi passato, sempre nella stessa veste, a Offanengo, dove ha preso in carico la pastorale giovanile e il grande oratorio, facendosi stimare dai giovani e dalla popolazione. Il vescovo mons. Cantoni l’ha chiamato a diriggere in prima persona la parrocchia di Casaletto Vaprio due anni fa.

Abitanti: 1.760 Famiglie: 670 Il parroco don Achille Viviani

Nella foto grande, l’interno della chiesa

parrocchiale di Casaletto Vaprio

Il patrono San Giorgio

Page 2: Il Nuovo Torrazzo - 8/5/2010_Speciale Visita Pastorale

ZOOMII SABATO 8 MAGGIO 2010 II SABATO 8 MAGGIO 2010

di GIORGIO ZUCCHELLI

“Per quanto concerne la vita della comunità parrocchiale di Casalet-

to Vaprio la Visita pastorale vuole essere l’occasione preziosa di tentare nuove vie per

presentare la proposta cristiana in un contesto ormai secolarizzato. Anche a Casaletto Vaprio si vive infatti il difficile momento epocale in cui la fede cristiana, più che valore fondamentale della vita, diventa un valore accessorio”.

Amara costatazione che abbiamo sentito in quasi tutte le comunità parrocchiali e che anche don Achille Viviani – a Casaletto da circa un anno e mezzo – scrive nella sua relazione pre-parata per il vescovo Oscar in occasione della Visita pastorale.

Sì, la relazione è solo sua perché “Casaletto – scrive – presenta anche una difficoltà a creare quelle che sono le elementari strutture di parte-cipazione alla vita parrocchiale: in primo luogo il Consiglio Pastorale Parrocchiale non ancora costituito e di difficile composizione per man-canza di disponibilità e scarsa conoscenza delle sue mansioni; il gruppo caritativo; il gruppo li-turgico”.

Il paese è in espansione esplosiva: la popola-zione a gennaio del 2010 era di 1.760 abitanti, mentre alla fine degli anni ’80 non raggiungeva le 1.000 unità. Tale situazione crea naturalmente numerosi problemi dal punto di vista pastorale,

come quelli che il parroco rileva.Ma ci sono anche aspetti posi-

tivi. Se non altro un buon senso di accoglienza da parte del ceppo storico di Casaletto, nei confronti di queste centinaia di persone pro-venienti in genere dall’hinterland milanese (famiglie della cosiddetta seconda migrazione interna), ma anche dall’estero.

“La gente – spiega il parroco – ha già maturato un’educazione all’accoglienza, un po’ dovuta al fatto che si sono trovati di fronte al fenomeno immigratorio da pa-

recchi anni, un po’ alle loro buone doti. Il fatto che comunque tutta questa gente sia inserita nel paese, partecipi ai vari momenti della vita co-munitaria non solo ecclesiale, è un buon segno di accoglienza. Di sicuro Casaletto si trova, in tal senso, all’avanguardia.”

Gli immigrati stranieri sono soprattutto ro-meni, latino americani e albanesi. Poi vi sono gli indiani che lavorano principalmente nell’agri-coltura (in loco e fuori). Di tutte queste persone sono inserite nella comunità alcune famiglie al-banesi e latino americane di religione cattolica. I romeni sono invece ortodossi e gli indiani indui-sti. “Quest’ultimi – spiega don Achille – sono persone miti e rispettose, non creano nessun problema. Sono aperte verso tutte le religioni, compresa la nostra: ho fatto anche alcuni bat-tesimi di ragazzi induisti, senza che i genitori si opponessero. Mandano i figli all’oratorio.”

Nei loro confronti non esiste comunque un progetto di evangelizzazione specifico. “Tutte queste persone – continua il parroco – noi le in-tercettiamo attraverso contatti personali, o nel-l’occasione dei sacramenti o perché vengono in parrocchia per chiedere aiuto.”

Dunque in fatto di integrazione a Casaletto sono molto più avanti che altrove e sta crescendo positivamente un clima multiculturale. “Quando la gente si inserisce serenamente, ci sono tanti begli esempi di integrazione di aiuto reciproco,

anche di solidarietà spicciola, ma esemplare.” Il che conferma – aggiungiamo – che l’animo del-la nostra gente è aperto all’accoglienza: reagisce quando scatta la paura perché succedono fatti spiacevoli.

In questo clima multiculturale, non esistono – come si diceva – iniziative organizzate. “Que-sto è il punto debole della parrocchia – dice don Achille con dispiacere –. Non riusciamo a tro-vare persone che costituiscano il Consiglio Pa-storale o altri gruppi. Le iniziative che si fanno sono legate all’inventiva delle singole persone. Anche per quanto riguarda la carità, da sempre i casalettesi sostengono la missione dell’indimen-ticabile padre Pizzi. L’hanno conosciuto perché – quand’era in Italia – veniva spesso a celebra-re la Messa a Casaletto. Ora che è scomparso, continuano a inviare aiuti a non finire alla sua missione. Ma non c’è un gruppo organizzato: c’è qualche persona che si fa promotrice dell’ini-ziativa e coinvolge positivamente anche le altre perché la gente è generosa e risponde bene”.

Casaletto ha anche un’altra caratteristica: è un paese di forte pendolarismo. Ciò è dovuto soprattutto alla presenza della ferrovia che – ol-tre a favorire l’immigrazione – porta un gran numero di persone a Treviglio e a Milano per lavoro. “Come comunità cristiana – afferma don Achille – non puoi organizzare molte cose durante la settimana prima delle otto di sera. Il paese durante il giorno è vuoto.”

Il parroco sta tentando, aiutato dal gruppo dei catechisti, una delle due realtà costituite in

parrocchia, di potenziare l’oratorio anche con l’apertura pomeridiana domenicale. La struttu-ra è abbastanza a posto. Ha bisogno ancora di qualche adeguamento, anche se – trattandosi di un’edificio antico (è la villa Desti) – non ha la flessibilità necessaria di spazi e ambienti. Il vec-chio giardino dei conti è diventato un campo da calcio e uno spazio per il gioco esterno. L’area non è grandissima, ma accettabile.

D’estate comunque diventa un bel punto di aggregazione anche perché il “Gruppo orato-rio” propone numerose iniziative. In particolare il grest che – dallo scorso anno – è stato preso in carico ancora dalla parrocchia che si avvale della significativa collaborazione (un buon con-tributo) del Comune.

Il gruppo oratorio e i catechisti sono i due trai-ni della parrocchia: il secondo sta praticamente sostituendo il Consiglio Pastorale Parrocchiale e ha in corso una collaborazione con il gruppo dei catechisti di Trescore. Dal punto di vista for-mativo e organizzativo è seguito – con incontri mensili – da don Achille e da don Paolo, il par-roco di Trescore.

Mentre la frequenza al Catechismo dei ra-gazzi è buona, maggiori problemi danno invece gli adolescenti e i giovani. Ogni mondo è paese, verrebbe da dire!

Qui a Casaletto Vaprio esiste un’esperienza con gli adolescenti che hanno un incontro setti-manale, seguiti da una mamma. Stanno cercan-do di costituire un gruppo anche con iniziative particolari, come ad esempio la promozione del restauro del crocifisso della chiesa. L’idea è par-tita dal grest dell’anno scorso e funziona: li tiene aggregati e interessati.

Per quanto riguarda i giovani, tolto qualche singolo di buona volontà che s’impegna nel ca-techismo e si interessa addirittura della prossi-ma Missione giovani, per il resto le note sono dolenti: i numeri di chi si lascia coinvolgere sono bassi. “Nonostante abbiamo giovani bravi e generosi” commenta il parroco.

Parlando di ragazzi, dobbiamo ricordare il coro degli alunni di elementari e medie, guida-to da Elena Zaniboni, accompagnato da Gloria Ogliari all’organo e da Emanuele Zaniboni alla chitarra. Anima, praticamente ogni domenica,

la Messa delle 10.45. Porta il nome di Mapendo in onore di padre Sandro Pizzi.

Dunque anche a Casalet-to l’esperienza cristiana è di minoranza e la frequenza è in linea con le altre parroc-chie. Casaletto comunque ha forti tradizioni cristiane: fino a 30 anni fa esisteva-no due confraternite, una maschile e una femminile. Oggi sono scomparse. Si organizzavano un sacco di processioni che oggi si sono estinte. Anche la cura dell’esteriorità liturgica era

importante. Oggi ormai non c’è quasi più nulla di tutto ciò, se non il ricordo. La gente anziana ha ancora un forte senso religioso, ma non è stato tramandato alla fascia intermedia che fa problema ovunque.

E don Achille conclude: “Sto cercando di lanciare un progetto: costituire il Consiglio pastorale e poi prestare particolare attenzione alle famiglie giovani e a tutta la realtà giova-nile. Dobbiamo cercare di capire qual è la loro esigenza... se ce l’hanno ancora un’esigenza!”

Una comunità accogliente ma poco organizzata Manca il Consiglio pastorale: catechisti e gruppo oratorio le due sole realtà

La facciata della chiesa dedicata a San Giorgio Martire

e la villa dove ha sede l’oratorio parrocchiale

I gruppi a Casaletto Vaprio

Gruppo CatechistiGruppo Oratorio Volontari per i servizi variCompagnia teatrale “DalFilDaFer”Coro liturgico

CAPPELLA CANTONE località S. Maria dei Sabbioni - Tel. 0374 373210 - [email protected]

arredaAPERTO DOMENICA POMERIGGIO

CHIUSO IL LUNEDÌ

Page 3: Il Nuovo Torrazzo - 8/5/2010_Speciale Visita Pastorale

SABATO 8 MAGGIO 2010 IIIZOOM SABATO 8 MAGGIO 2010 III

di LUCA GUERINI

Nuovo sindaco di Casaletto Va-

prio – realtà in crescita negli

ultimi anni – è Marcello Bergami,

che con la lista civica “Dialogo e

Impegno” ha vinto le elezioni del

giugno 2009. 56enne, è anche me-

dico condotto del paese. Fin dal

suo “ingresso il politica” s’è detto

“convinto assertore che il rispetto

della persona e dell’ambiente sia-

no valori fondamentali di convi-

venza civile”.

Di qui anche una delle prime

manovre attuate dalla sua ammini-

strazione, un documento per dire

ufficialmente “no” all’ipotizzato

progetto di un polo logistico indu-

striale sovraccomunale, nell’aria

oltre un anno fa. Un ulteriore am-

pliamento della zona industria-

le è in contrasto con gli obiettivi

dell’amministrazione che vuole,

piuttosto, favorire il risparmio di

suolo agricolo. “La previsione di

questo polo è stata revocata dopo

la nostra sollecitazione; la famo-

sa delibera di agosto ha bloccato

tutto”, ha commentato il sindaco

a suo tempo.

Tra le altre scelte qualificanti

i primi mesi di gestione, la costi-

tuzione di un fondo anticrisi pari

a 10.000 euro, per rimpinguare il

quale sindaco, Giunta e diversi

consiglieri hanno rinunciato al-

l’indennità di carica e ai gettoni di

presenza.

Il Comune, come gli altri del

territorio, nei mesi scorsi si è dato

da fare per l’approvazione del

Piano di Governo del Territorio,

strumento che indirizza il futuro

del paese, atto che è stato condi-

viso con la popolazione, i gruppi,

gli enti e le realtà che operano sul

territorio comunale. Redatto dal-

l’architetto Paolo Monaci, il Pgt

anche da queste parti punta alla

riqualificazione del nucleo stori-

co e alla tutela delle aree agricole,

dei fontanili e del reticolo idrico.

Due i poli individuati: uno spor-

tivo-ricreativo, l’altro ammini-

strativo e dei servizi alla persona.

Una zona residenziale è posta tra

l’abitato casalettese e Trescore, a

nord della cascina “Torchio”; la

zona produttiva non avrà aumen-

ti di superficie, mentre verranno

potenziate le ciclabili con il colle-

gamento a quella sovraccomunale

Crema-Cremosano-Trescore.

Tra le novità sin qui messe in

campo dai nuovi amministratori,

nel “sociale”, va segnalato il tra-

sferimento nella vecchia sede degli

ambulatori medici, il contributo

per i libri di testo, la volontà di in-

trodurre borse di studio e servizio

pre e post scuola, il rilancio della

biblioteca e il già citato fondo in

aiuto delle famiglie colpite dalla

crisi del lavoro.

Veniamo alle opere pubbliche.

Interventi ritenuti prioritari sono

il completamento dell’urbanizza-

zione (asfaltatura e piantumazio-

ne) della zona industriale di via

Tre Venezie, i progetti d’instal-

lazione di pannelli fotovoltaici

su edifici pubblici (scuola e spo-

gliatoi del campo da calcio) e la

riqualificazione della piazza del

municipio, nonché il rifacimento

a stralci della fognatura con un

mutuo che sarà poi risarcito dal-

l’ente che provvederà ai lavori:

quest’anno toccherà al tratto di

via don Gnocchi.

Ultimamente l’amministrazione

– che incontrerà, alla presenza di

tutti i consiglieri, il vescovo Oscar

Cantoni – ha dovuto far fronte al

problema legato alla Posta.

Risolti i ritardi di smistamento e

consegna con una nuova addetta,

Poste Italiane ha fatto sapere che

l’ufficio postale casalettese po-

trebbe essere oggetto di riduzione

dell’orario e dei giorni d’apertura.

Immediata la replica del sindaco

Bergami, contrario all’eventualità

“di riduzione di un servizio neces-

sario e gradito, scelta che penaliz-

za gli abitanti di questo paese in

pieno sviluppo demografico”.

Paese in crescita, ma con attenzione all’ambiente Amministrazione vicina ai bisogni della gente: creato il fondo anticrisi

Il municipio di Casaletto Vaprio e il sindaco Marcello Bergami

Uno

scor

cio

del c

entro

del

pae

se

di ANGELO MARAZZI

Dopo l’impennata del flusso immigra-

torio registrata negli anni 1990-primi

del nuovo millennio, a seguito della realiz-

zazione di consistenti insediamenti abitati-

vi a nord-ovest del paese, dall’ultima visita

pastorale – a fine marzo 2003 – il paese sta

avendo una crescita demografica più gra-

duale.

La popolazione, che al momento dell’in-

contro con il compianto vescovo Angelo

superava di poco le 1.400 unità e al 31 di-

cembre dello stesso anno era balzata a quo-

ta 1.524 – di cui 751 femmine e 773 maschi

– nel biennio successivo s’è incrementata di

appena 22 nuovi residenti, attestandosi a

fine 2005 sui 1.546 abitanti: con la compo-

nente maschile (781) ancora in vantaggio su

quella femminile (765). Contestualmente il

numero degli stranieri presenti è passato da

60 a 92.

Nel 2006-2007 la crescita delle iscrizioni

all’anagrafe è stata invece d’una quarantina

di abitanti l’anno, arrivando a 1628 unità,

con le femmine che – diventate 823 – sopra-

vanzano i maschi a quota 805.

Nello stesso periodo i residenti stranieri

sono aumentati di quasi un 45%, attestan-

dosi a 133.

Con il completamento del piano integra-

to nell’area a nord-est dell’abitato, tra le vie

Regina della Pace e Borgo della Pace – che

ha compreso l’ampliamento dell’edificio

scolastico – maggiore è stato l’incremento di

popolazione avvenuto negli ultimi due anni,

con l’ingresso di quasi 140 nuove persone.

Al 31 dicembre scorso, infatti, sul registro

anagrafe del Comune di Casaletto Vaprio

risultavano registrate 1.765 unità, di cui 904

femmine e 861 maschi e 162 stranieri.

Dati in flessione in questo primo quadri-

mestre 2010: stante che al 30 aprile scorso

i residenti sono diminuiti di 5 unità, scen-

dendo a 1.760 – di cui 898 del gentil sesso

contro 862 maschi – ripartiti in 670 nuclei

familiari. In decremento anche la popola-

zione straniera, fermatasi a 158.

I nuovi arrivati sono in prevalenza, se non

proprio esclusivamente, provenienti dal-

l’area milanese, che resta legata per ragioni

di lavoro all’hinterland della metropoli e in-

contra pertanto difficoltà a integrarsi nella

comunità.

Per quanto riguarda l’offerta di servizi,

a Casaletto gli abitanti dispongono del-

l’ambulatorio, con due medici di famiglia,

della farmacia, dell’ufficio postale e di una

filiale di banca, della scuola materna stata-

le e della primaria di primo grado; mentre

per i ragazzi delle medie l’amministrazione

comunale assicura il trasporto gratuito con

scuolabus alla sede dell’Istituto comprensi-

vo di Trescore.

In paese, oltre a un piccolo supermercato

ci sono un negozio di generi alimentari e di

prima necessità, una panetteria, un orto-

frutta, un negozio di abbigliamento e uno

di arredamenti; tre saloni per signora e un

parrucchiere per uomo, un centro estetico e

uno di tatuaggi e due pizzerie d’asporto e

una pasticceria.

Come luoghi di ritrovo, oltre all’oratorio,

i ragazzi e i giovani hanno eletto il piazzale

antistante il cimitero. In paese ci sono però

anche quattro bar, con rivendita di tabac-

chi. Altri luoghi di aggregazione sono poi il

campo sportivo e il centro culturale, ricava-

to dalla ristrutturazione dell’ex chiesa quat-

trocentesca di San Giorgio, che è anche sede

della biblioteca e aula consiliare.

Nella zona industriale realizzata a est del-

la linea ferroviaria sono insediate una dozzi-

na di aziende, che danno complessivamente

lavoro a oltre 160 addetti.

In loco, oltre a un allevamento di suini, ci

sono due aziende agricole a indirizzo zoo-

tecnico di una certa dimensione e un altro

paio un po’ più piccole, ma sempre con vac-

che da latte.

Diverse inoltre le imprese artigiane, anche

di tipo individuale, operanti nei vari settori,

con prevalenza di quelli attinenti l’ambito

costruttivo.

La maggioranza dei residenti, tuttavia,

trova lavoro per lo più nell’hinterland mi-

lanese, che raggiunge con mezzi propri,

essendo andata progressivamete in grande

declino la locale stazione ferroviaria.

In ogni caso il paese beneficia della conti-

guità con Trescore, che consente ai residenti

di integrare la disponibilità dei servizi.

Continua l’espansioneAnche se in modo più graduale

MATRIMONIOBATTESIMO

COMPLEANNOCOMUNIONE

CRESIMA

con COMPETENZA e CORTESIA

Page 4: Il Nuovo Torrazzo - 8/5/2010_Speciale Visita Pastorale

ZOOMIV SABATO 8 MAGGIO 2010

Anche per Casaletto Vaprio possiamo conoscere le

relazioni, conservate in Archivio Storico Diocesa-

no, delle due Visite Apostoliche, Castelli e Regazzoni,

1579 e 1583, e della Visita Pastorale Lombardi, che

si dilunga su molteplici aspetti, religiosi e civili, della

parrocchia.

Nel settembre 1579 il vescovo di Rimini, Giovanni

Battista Castelli, come visitatore apostolico continua la

Visita della parte della diocesi di Piacenza in territo-

rio cremasco e giunge a Casaletto Vaprio il giorno 26

settembre.

Il parroco, a questa data, è Agostino Carioni, di anni

45: abita in una casa di proprietà della famiglia, non

lontana dalla chiesa, con i nipoti, che sono sposati: la

casa parrocchiale è troppo piccola per tutti, ha solo due

stanze, una a piano terra col camino e una al piano

superiore.

I parrocchiani di comunione, cioè adulti, sono 150;

il reddito per la chiesa è di 50 aurei. Il Capitolo della

Chiesa Maggiore di Crema – Crema non è ancora dio-

cesi – è titolare di un beneficio a Casaletto e il chieri-

co che presta servizio in chiesa dovrebbe percepire 25

aurei, ma glie ne danno solo 15. Quindi il Visitatore

sequestra i frutti del beneficio e li consegna al fittabile,

Giovan Pietro Facconi, uomo intelligente, che paga

900 lire d’affitto.

La Confraternita del Ss.mo Sacramento è di 50 uo-

mini e 50 donne: osservano le regole del Vescovo di

Piacenza, da cui dipende la parrocchia, fanno la co-

munione 3/4 volte al mese, ma non si riuniscono per

pregare; le offerte raccolte si spendono per la chiesa. Il

capo della Confraternita non scrive e non fa scrivere i

conti, ma in buona fede conserva tutto: il Vescovo ordi-

na di tenere un libro per la registrazione delle offerte.

Queste le iniziative della vita parrocchiale: la terza

domenica del mese si tiene la processione eucaristica,

il parroco insegna la dottrina cristiana, ma vi parteci-

pano solo donne e fanciulle, il rituale per i sacramenti

e i diversi riti religiosi è quello di Brescia: il Vescovo or-

dina di usare il rituale piacentino. Il Capitolo di Crema

deve dare ogni anno, oltre al resto, lire 24 al chierico

per gli indumenti ecclesiastici.

Sono da restaurare crocifissi, quadri, candelabri, sta-

tue e pitture; il visitatore ordina al parroco di mettere

ordine nei Legati della chiesa e che il legato di Vincen-

zo Bolzoni sia rispettato dalla famiglia col versamento

del dovuto alla chiesa.

Il vescovo di Bergamo, Gerolamo Regazzoni, com-

pie la Visita Apostolica tra la fine del 1582 e gli inizi

del 1583, dopo che nel 1580 era stata istituita la diocesi

di Crema: il primo vescovo di Crema, Gerolamo Die-

do, era facilmente assente per motivi di salute e il Papa

Gregorio XIII voleva, attraverso il suo delegato, creare

tutte le strutture per un avvio ordinato della nuova co-

munità cristiana cremasca.

Non risulta indicato il giorno della Visita a Casalet-

to, ma nella relazione dell’aprile 1583 si leggono diver-

se ordinanze del visitatore.

Il Capitolo della Cattedrale di Crema, che ha benefi-

ci a Casaletto, deve pagare ogni tre mesi, non alla fine

dell’anno, il chierico che qui presta servizio. Non c’è al

momento il rettore della parrocchia e le funzioni sono

svolte dal chierico.

In parrocchia esisteva precedentemente una chiesa

di San Michele, cui era legato un beneficio: ora è de-

molita, ma sul posto va messa una croce per la memo-

ria del luogo sacro. Il parroco dovrà preoccuparsi della

esecuzione fedele dei legati parrocchiali. La Confrater-

nita del Ss.mo Sacramento provveda a tutto il necessa-

rio per l’Eucaristia, anche per ottenere le indulgenze ai

suoi membri.

Tutto nella chiesa, altare, confessionali, battistero,

sacristia e cimitero, siano posti nelle condizioni di or-

dine stabilite dal Concilio di Trento, mentre i due altari

laterali, della Madonna e di San Rocco, entro sei mesi

siano restaurati.

Il parrocchiano Battista di Lodi, se non adempie ai

doveri dei sacramenti pasquali della confessione e co-

munione, sia interdetto dalla chiesa.

Il parroco sia fedele nel tenere l’omelia nei giorni

festivi, curi la dottrina cristiana; celebri nella chiesa

almeno due volte la settimana e se non rispetta questo

ordine, paghi tre lire alla Confraternita del Ss.mo Sa-

cramento. Entro due mesi compili lo Status animarum,

eviti il sospetto d’avarizia, specialmente nei funerali,

e vada dai malati, anche se non richiesto. Quando va

per la comunione a un malato porti due ostie consacra-

te, così d’averne una anche al ritorno, per continuare

l’adorazione. Trasmetta all’archivio vescovile, entro

quattro mesi, l’elenco dei beni mobili e immobili del-

la chiesa: se non l’esegue, la pena è la sospensione a

divinis.

Nel 1583 il vicario generale del vescovo, Eugenio Sa-

bino, crea a Casaletto la sede del vicario foraneo, con

responsabilità su 9 parrocchie del circondario (Capral-

ba, Scannabue, Torlino, Azzano, Pieranica, Quintano,

Farinate, Cremosano, Trescore).

La Visita pastorale a Casaletto Vaprio del vescovo di

Crema, Marc’Antonio Lombardi, avviene martedì 25

maggio 1756. Il cronista offre, come sempre, notazioni

storiche e ambientali in occasione della Visita pastorale

di notevole interesse per lo storico odierno.

Il terreno di Casaletto, non facendo più parte della

Gera d’Adda, è fertile, buono per la cultura di frumen-

to e vigne. Il secondo nome, Vaprio, che è una variazio-

ne dell’antico Vafre, indica Casaletto come una delle

terre più antiche del territorio cremasco.

Nella serie dei Parroci, il cronista si sofferma su due

episodi drammatici del ‘600: nel 1668 il parroco, Ca-

millo Luminati, subisce un attentato alla sua vita, per

questo ottiene dal Vescovo di scambiare la parrocchia

con il parroco di Trescore, Paolo Carioni: questi però

muore poco dopo il nuovo incarico e la parrocchia re-

sta vacante per sei anni.

Il nuovo parroco Giuseppe Crotti, il 9 novembre

1681, a 45 anni, mentre veniva da Quintano, fu ucciso

da una schioppettata sulla strada. Il successivo parro-

co, Alessandro Vanelli Tagliacane (1682-1717), ottiene

dal Vescovo il titolo di arciprete per meriti pastorali.

La descrizione della Visita pastorale segue lo sche-

ma di sempre per tutte le parrocchie: dopo la celebra-

zione della Santa Messa, si canta il Veni Creator Spiritus e il Vescovo impartisce la Cresima. Quindi si tiene, in

chiesa, la riunione per la dottrina cristiana: il Vescovo

trova i ragazzi preparati e dà loro un piccolo ricordo.

Mons. Lombardi controlla e conferma con sigillo le re-

liquie dei santi: Magno, Placida, Donato, soprattutto

San Giorgio, titolare della chiesa e patrono della par-

rocchia.

Il parroco, Giuseppe de Felici

(1734-1766), espone al Vescovo

tutta la realtà della parrocchia e

ne riceve l’elogio perché “tutto

è un ordine e niente dovrà esse-

re restaurato o rinnovato”.

In sacristia sono esposte le

tabelle dei legati, che sono 11,

e l’elenco dei benefattori della

chiesa. L’offerta per la celebra-

zione della Santa Messa è di

due lire. Il pranzo è occupato

in parte per la lettura sacra, in

parte per i colloqui.

Dopo pranzo il Vescovo in-

contra i Sacerdoti, che sono:

Giuseppe de Felici, parroco

dal 1734, con tanti meriti per

l’amore che dà e che riceve dai

parrocchiani, per la cura della

chiesa e del beneficio parroc-

chiale; Giovanni Battista Fop-

pa, di anni 71, che ha il com-

pito della dottrina per gli adulti

e della celebrazione di Ss. Messe; Ippolito Fontanoli,

di anni 41, nativo di Casaletto, ma residente a Crema,

qui viene per celebrare nei giorni festivi. Il Vescovo

incontra quindi i capi delle Confraternite, i capi della

comunità, i custodi della reliquia di S. Giorgio, le due

ostetriche: Caterina Comandulli e Maddalena Bressa-

ni, riconosciute ben preparate per l’amministrazione

del battesimo ai nascituri in pericolo di morte.

Gli abitanti di Casaletto sono – a quel tempo – 376.

Alle ore 22, le 7 di sera, il vescovo Lombardi chiude la

giornata e ritorna per la notte a Quintano.

La chiesa parrocchiale di Casaletto Vaprio venne co-

struita alla fine del 1400 e, nel secolo XVII, Gian Gia-

como Barbelli l’affrescò con le STORIE DI SAN GIORGIO.

Tuttavia all’inizio del secolo XX fu giudicata troppo

piccola e si procedette alla costruzione di un nuovo

edificio sacro negli anni 1912-1914. Finanziarono in

gran parte l’opera i fratelli don Giuseppe e Rachele

Denti, ricchi proprietari del luogo. Il cremasco mons.

Agostino Cattaneo, vescovo di Guastalla, la benedisse

il 14 luglio 1914.

Gli affreschi del Barbelli della chiesa quattrocente-

sca furono strappati, acquistati da Paolo Stramezzi e

posizionati nella cappella della villa Perletta a San Bar-

tolomeo ai Morti.

Oggi l’antica chiesetta è di proprietà comunale ed è

stata trasformata in sede della biblioteca .

La vecchia chiesa parrocchiale, oggi di proprietà comunale trasformata sede della bibliotecae aula consiliare

Dall’archivio delle Visite pastoraliA cura di don Giuseppe Degli Agostidirettore dell’Archivio storico diocesano

CREMA, Viale De Gasperi, 59-61