il piano regionale dei trasporti e della mobilità
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Il Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità “La politica della mobilità delle merci in Sicilia”. Arch. Giacomo Monteleone – responsabile area2 Programmazione di Settore e Piano Regionale dei Trasporti. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Il Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità “La politica della mobilità delle merci in Sicilia”
Arch. Giacomo Monteleone – responsabile area2 Programmazione di Settore e Piano Regionale dei Trasporti
MOBILITÀ COMPLESSIVA DELLE MERCI Mobilità interna e di scambio relativa alla Sicilia
(v.a.=valore assoluto - tonn/anno) Modalità Interno Scambio Resto Italia Totale
v.a. % v.a. % v.a %
Strada 28.122.724 91,6% 8.572.510 22.6% 36.695.234 53,5%
Ferrovia 207.710 0,7% 2.426.709 6.4% 2.634.419 3,8%
Cabotaggio 2.355.644 7,7% 26.853.603 70.9% 29.209.247 42,.6%
Totale 30.686.078 100.0% 37.852.822 100.0% 68.538.900 100.0%
Nazionale
%Totale 44,8% 55,2% 100,00%
Import 51.191.205
Estero Export 10.026.891
SCENARIO TENDENZIALE MOBILITÀ DELLE MERCI
Previsioni di domanda nazionale di trasporto merci Valori in milioni di tonnellate/anno
1998 2010 Scenario Basso
2010Scenario alto
Milioni di ton.
% quota modal
e
Milioni di ton.
% quota modal
e
Var. % sul
1998
Milioni di ton.
% quota modal
e
Var. % sul
1998
Strada 747 89,5 864 89,5 +15,7 987 89,9 +32,1
Ferrovia 28 3,3 32 3,3 +14,3 36 3,3 +28,6
Cabotaggio
60 7,2 69 7,2 +15,0 75 6,8 +25,0
Totale 835 100,0 965 100,0 +15,6 1.097 100,0 +31,4
IL TRASPORTO DELLE MERCI SU STRADA IN SICILIA
DALLA SICILIA – ALTRE REGIONI ITALIANE:
87% OPERANO PER CONTO TERZI
16200 IMPRESE DI AUTOTRASPORTO
LA PICCOLA IMPRESA E’ PREVALENTE
46.7% POSSIEDE VEICOLI PROPRI
81.5% POSSIEDE DA 1 A 5 VEICOLI
77% DITTE INDIVIDUALI
3.3% COOPERATIVE
FATTORI DI CRITICITÀ ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
scarsa integrazione di filiera
forte presenza di imprese isolate (frammentazione)
assenza di scomposizione in fasi del processo produttivo
mancanza di interesse a cooperare ed a instaurare forme di collaborazione economica
Conseguenti diseconomie di sistema dovute a:
• mancanza di specializzazione delle imprese
• pluralità di soggetti intermediari
• mancanza di alternative modali
FATTORI DI CRITICITA’ DELL’AUTOTRASPORTO SICILIANO
SCARSA CAPACITA’ DI ORGANIZZARE CARICHI COMPLETI
MOLTIPLICAZIONE DEI LUOGHI DI CARICO/SCARICO:
RICORSO AL “GROUPPAGE” – NUMEROSE FERMATE LUNGO IL PERCORSO NORD-SUD
DEBOLEZZA NEI CONFRONTI DEGLI INTERMEDIATORI
FRAMMENTAZIONE DELLE IMPRESE AGRICOLE PRODUTTRICI CON CONSEGUENTE ORGANIZZAZIONE DI CARICO PENALIZZANTE CON FREQUENTI VIAGGI A VUOTO
Si evidenzia che:• sulla rete stradale della Sicilia, vengono trasportate circa 36 milioni di
tonnellate/anno (28 milioni interne alla regione e 8 di scambio)
• la Sicilia scambia con il Nord-Ovest e con il Nord-Est circa 3,7 milioni di tonnellate/anno su strada
• il 45% degli spostamenti intraprovinciali (8,9 milioni di tonnellate/anno) sono relativi alle province di Catania e Palermo
• I flussi di carico sono sbilanciati a vantaggio degli arrivi. Il rapporto tra partenze e arrivi è di 0.74 - ovvero quattro unità di merce in arrivo e tre in partenza.
• CIRCA IL 60% DELLE IMPRESE DI AUTOTRASPORTO E’ GRAVATO DA VIAGGI A VUOTO PER QUOTE SUPERIORI AL 50% DEL TOTALE DEI VIAGGI
• LA MEDIA DEI VIAGGI A VUOTO PER TUTTE LE IMPRESE SICILIANE E’: DEL 55% PER IL NORD-EST ITALIANO
DEL 50% PER TUTTO IL MERIDIONE DEL 51.4% PER IL CENTRO ITALIA
La realtà delle imprese logistiche
La domanda di trasporto merci è gestita prevalentemente da imprese straniere:
80% flusso marittimo
68% flusso aereo
62% flusso stradale
2010 - il Mediterraneo diventa Zona di Libero Scambio
Occorrerà attrezzarsi per:
- Intercettare i traffici tra l’ Europa ed il Nord Africa
- offrire servizi rivolti alla sicurezza dello stoccaggio delle merci
- ottimizzare i trasferimenti intermodali strada-rotaia e strada-mare
Piano Attuativo del Trasporto delle Merci e
della Logistica
Piano DirettorePiano Direttore
Piano Attuativo del Sistema
Stradale
Piano Attuativo del Sistema Ferroviario
Piano Attuativo del Sistema
Portuale
Piano Attuativo del Sistema
Aeroportuale
Piano Attuativo del TPL e della
Mobilità Urbana
Studio di fattibilità
Studio di fattibilità
Studio di fattibilità
Studio di fattibilità
Studio di fattibilità
Studio di fattibilità
Studio di fattibilità
Studio di fattibilità
Studio di fattibilità
Studio di fattibilità
Studio di fattibilità
Studio di fattibilità
Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità
LE POLITICHE TRASPORTISTICHE BASILARI DEL PIANO DIRETTORE
Uno degli obiettivi prioritari del piano direttore della Regione Siciliana è quello di mettere a sistema nel prossimo futuro i poli d’eccellenza del trasporto attraverso la creazione di sistemi integrati sotto il profilo amministrativo, logistico e funzionale.
In questa prima fase, tranne che per il trasporto merci su ferrovia, si prevede la creazione di sistemi integrati che coinvolgono impianti appartenenti ad una medesima modalità, rinviando ad una fase successiva l’integrazione tra poli appartenenti a modalità diverse.
IL SISTEMA INTEGRATO DELLA LOGISTICA A SOSTEGNO DEL TRASPORTO DELLE MERCI
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI LINEARI
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI PUNTUALI
INTERVENTI GESTIONALI ED ORGANIZZATIVI
INTERVENTI ISTITUZIONALI
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI PUNTUALI
PRIMO LIVELLO - INTERVENTI SUI PORTI PREVISTI DAGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE – SISTEMI PORTUALI SICILIANI
SECONDO LIVELLO - REALIZZAZIONE DELL’ INTERPORTO DI TERMINI IMERESE - COMPLETAMENTO DELL’ INTERPORTO DI CATANIA-BICOCCA.
-Entrambi distano in media 500 miglia dai pori del Medocc.
- 800 miglia da porto di Trieste di Gibilterra e da Suez
TERZO LIVELLO - REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI AUTOPORTI SICILIANI
QUARTO LIVELLO - REALIZZAZIONE DI PIATTAFORME LOGISTICHE PER LA DISTRIBUZIONE URBANA
Interporto di Catania-Bicocca
Zona A – polo intermodale 125.000 mq
Zona B – polo logistico 144.000 mq
Interporto di Termini Imerese
INTERVENTI DI INFRASTRUTTURAZIONE LOGISTICA DI TERZO LIVELLO NELLA REGIONE SICILIANA
Autoporti Tipologia autoporto
CATANIA 1
TRE MONZELLI 2
SIRACUSA (Melilli) 2
NARO 2
VITTORIA 2
TRAPANI 3
MILAZZO 3
CONFIGURAZIONE DELLA RETE DEGLI AUTOPORTI BASATA SU:
Presenza di una adeguata rete stradale e di nodi ferroviari e marittimiVicinanza dei centri di produzione e consumo
Natura del prodotto commerciale trasportato e della deperibilità
IN GRADO DI SVILUPPARE LE SEGUENTI FUNZIONI:
SERVIZI ALL’ AUTOMEZZO: sosta, rifornimento, manutenzioneSERVIZI ALLE MERCI: raccolta, smistamento, conservazione, stoccaggioSERVIZI AMMINISTRATIVI: uffici assicurativi, bancari, sanitari, ecc. SERVIZI ALLA PERSONA: bar, self-service, hotel diurno, attività commerciali o servizi per il tempo libero, ecc.
Strade stataliAutostrade
Linee ferroviarie a semplice binarioLinee ferroviarie a doppio binario
Trapani
Catania
Vittoria
Canicattì
Termini Imerese
Milazzo
Siracusa
Pozzallo
Porto Empedocle
Circonvallazioni
Fig. 3.1: Localizzazione degli autoporti e collegamenti con il sistema dei trasporti
Autostrade in fase di realizzazione
LOCALIZZAZIONE DEGLI AUTOPORTI SICILIANI
IL RUOLO DELLA LOGISTICA PUBBLICA:
- creare condizioni affinché la logistica privata (quella delle imprese) possa essere competitiva, efficiente e sostenibile.Attraverso:
- il sostegno allo sviluppo delle catene logistiche e di trasporto mediante interventi materiali ed immateriali;- promozione di distretti logistici ed industriali distinti per specificità per agevolare la diffusione di sistemi innovativi nella gestione dei problemi logistici e nell’ organizzazione delle filiere
LA LOGISTICA INTEGRATA (pubblica+privata)
- puntare alla creazione di un flusso unico all’ interno della catena fornitore- produttore- cliente
- migliorare l’ efficienza della gestione offrendo servizi diversificati
-riappropriarsi dei processi logistici messi in atto dalla grande impresa del nord attraverso partnership con fornitori specializzati.
- ottimizzare i sistemi produttivi e distributivi attraverso la riorganizzazione dell’ insieme di infrastrutture e servizi ( operatore di filiera e di nicchia, integratore logistico, ecc)
LA POLITICA DELLA PORTUALITA’
Occorre operare una radicale trasformazione organizzativa e fisica del sistema della portualità regionale.
il Dipartimento ha individuato una politica di interventi per la riqualificazione dei porti siciliani sia di interesse nazionale che regionali in grado di conferire agli stessi un ruolo strategico per le relazioni con i porti del Mediterraneo ed il Centro Europa, connesso allo sviluppo del corridoio n°1 Berlino-Verona/Milano-Bologna-Napoli-Messina-Palermo, da un lato, e con il continente africano, dall’altro.
In particolare l’ attività dei porti siciliani, diventa significativa nell’ambito delle Autostrade del mare e per sviluppare la modalità di transhipment e dello Short Sea Shipping
L’ obiettivo individuato dal Dipartimento, ricompreso nel Piano Regionale dei Trasporti è quello di conferire ai porti siciliani nell’ ambito del sistema portuale nazionale, le funzioni di terminali strategici italiani della rete europea in quanto meglio si collocano geograficamente, sia in termini di tempi di percorrenza e di capacità operativa, potendo accogliere direttamente i traffici con origine e/o destinazione dai mercati sulle principali direttrici di traffico est/ovest, nord-sud e viceversa.
In questa direzione il Dipartimento ha operato per la stesura di una linea di azione condivisa dalle Regioni per una proposta unitaria di revisione della legge 28 gennaio 1994 n. 84.(sistemi portuali nazionli)
Principali interventi istituzionali e gestionali:- attivazione di consorzi dei sistemi portuali integrati in grado di generare una massa critica di traffici marittimi tale da renderli competitivi con gli altri porti del Mediterraneo
- implementazione di tecnologie telematiche di controllo
- eliminazione delle concorrenze improprie tra porti vicini
- studi di settore relativi alla movimentazione delle merci pericolose, alla filiera agroalimentare ed a quella turistica
- processo di sensibilizzazione:formazione gli attori del processo logistico
- creazione di sistemi portuali integrati finalizzati al conseguimento delle complementarietà funzionali
OBIETTIVO DELLA PIANIFICAZIONE
- coordinare porti vicini in modo da svilupparne le sinergie e mettere in risalto gli aspetti di complementarietà
- far convergere i traffici di origine/destinazione e quelli di transito su pochi porti specializzandone le funzioni, le attrezzature e la dotazione di impianti
- integrare la pianificazione portuale con quella urbana
-utilizzare la posizione geo-politica della Sicilia nel Mediterraneo e prefigurare uno sviluppo in termini di:
“PIATTAFORMA LOGISTICA INTEGRATA”
In una visione di sistema occorrerà:
Principali tipologie di intervento sui porti
- darsene RO-RO per le operazioni di trasbordo orizzontale dei semirimorchi;
- banchine Lo-Lo (Lift on-Lift off) per le operazioni di trasbordo verticale;
- ripristino fondali;
- darsene per le operazioni di carico e scarico dei traghetti adibiti e servizi misti;
- piazzali di sosta per automezzi e per unità di carico;
- piazzali di stoccaggio containers;
- collegamenti alla viabilità stradale e ferroviaria;
- aree adibite ai servizi alle persone.
I SISTEMI PORTUALI INTEGRATI
SISTEMA PORTUALE OCCIDENTALE – PALERMO, TERMINI IMERESE E TRAPANI
SISTEMA PORTUALE ORIENTALE – CATANIA E AUGUSTA
SISTEMA PORTUALE DELLO STRETTO – MESSINA, REGGIO CALABRIA e VILLA S.GIOVANNI
SISTEMA PORTUALE MERIDIONALE – INSIEME DEI PORTI DELLA COSTA MERIDIONALE
CONCLUSIONI:
-recuperare i ritardi infrastrutturali accumulati negli ultimi 40 anni:
-consapevolezza che un efficiente sistema dei trasporti costituisce condizione indispensabile per lo sviluppo socio economico dell’ Isola
-attuazione della pianificazione logistica del territorio siciliano volta a favorire lo sviluppo di nuovi servizi ed attività imprenditoriali
-azioni congiunte pubbliche/private volte ad attrarre un sistema di imprese coinvolte in iniziative imprenditoriali nel settore della logistica.
Grazie per l’ attenzione
Arch. Giacomo Monteleone – responsabile area2 Programmazione di Settore Piano Regionale dei Trasporti