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Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale” del Liceo Statale “Annibal Caro” di Fermo. La sua funzione fondamentale è quella di: 1) informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto; 2) presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi; 3) orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al termine di esso. Il piano dell’offerta formativa scaturisce dalla convergenza delle linee distintive del Liceo. Nel documento fondamentale che ne definisce l’articolazione l’identità della scuola è ripensata e riscritta: 1) in conformità alla Legge n.107 del 13.07.2015; 2) sulla scorta degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico, vedi atto di indirizzo; 3) alla luce dei dati e delle istanze che emergono dal RAV; 4) con il supporto progettuale dei dipartimenti; 5) in seguito al raccordo con funzioni strumentali e referenti; 6) in raccordo con il Piano annuale dell’offerta formativa e in continuità con il POF degli ultimi anni; 7) tenendo conto dell’analisi dei bisogni formativi degli alunni; 8) richiamandosi ad una storia di valori condivisi e di esperienze consolidate; 9) sulla base di una struttura curricolare che evidenzia la specificità degli indirizzi di studio; 10) in riferimento alle finalità che orientano l’azione didattico-educativa e lo svolgimento delle funzioni dei vari organi; 11) nella prospettiva di una feconda sinergia con le istituzioni del territorio; 12) nell’esigenza di ampliare lo spettro delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie nell’ambito della progettazione extracurricolare Sintesi di una pluralità di fattori che non si riducono alla sfera delle procedure standard, il piano unisce alla sistematicità e alla coerenza dell’impianto programmatico di base un approccio flessibile alla situazione dinamica del mondo della scuola. Di qui la volontà di non blindare la progettazione, onde poter cogliere ed incorporare stimoli, opportunità, risorse non previste e nuovi apporti in un processo di confronto costante con una realtà in fieri. Per tale motivo le modalità di azione e i progetti definiti nel documento non sono cristallizzati in una forma statica ma soggetti ad un’ opera di rilettura, aggiustamento, revisione, trasformazione, integrazione, necessaria per fornire risposte adeguate ai bisogni dei singoli e alle caratteristiche del territorio. Dal momento che la scuola è una struttura organizzativa gestita da persone impegnate nella cura educativa di altre persone, il suo funzionamento non può essere misurato solo in base al criterio della corrispondenza al piano formalizzato: le relazioni e le situazioni umane che si configurano all’interno della comunità educante non possono entrare completamente in schemi predefiniti. Il piano formale costituito dall’insieme delle linee guida che normano la vita della scuola dovrà pertanto interagire con il piano materiale ossia con il contesto concreto della prassi di attuazione. D’altro canto priorità e traguardi connessi alla mission formativa del liceo debbono essere esplicitati con chiarezza affinché le varie attività didattiche e gestionali- non siano segmenti isolati ed autoreferenziali, ma espressioni di un’unica strategia. La consapevolezza di operare nel quadro di una visione d’insieme seguendo direttrici comuni, oltre a rafforzare la collaborazione tra le componenti della scuola e a rendere intercomunicanti i settori, integra e razionalizza i processi, in modo tale che contenuti e finalità specifiche dei progetti, compiti e competenze dei soggetti coinvolti, modalità operative e strumenti di verifica siano articolazioni coerenti di un piano unitario. Individuazione degli obiettivi formativi per la scelta di tutte le attività didattiche e dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa

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Page 1: Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è “il ... · Promuovere e migliorare il confronto tra i docenti sulle finalità e gli strumenti della didattica all'interno dei

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è “il documento fondamentale costitutivo

dell’identità culturale e progettuale” del Liceo Statale “Annibal Caro” di Fermo.

La sua funzione fondamentale è quella di:

1) informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto;

2) presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in atto

per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi;

3) orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al termine di esso.

Il piano dell’offerta formativa scaturisce dalla convergenza delle linee distintive del Liceo. Nel

documento fondamentale che ne definisce l’articolazione l’identità della scuola è ripensata e

riscritta:

1) in conformità alla Legge n.107 del 13.07.2015;

2) sulla scorta degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di

amministrazione definiti dal Dirigente scolastico, vedi atto di indirizzo;

3) alla luce dei dati e delle istanze che emergono dal RAV;

4) con il supporto progettuale dei dipartimenti;

5) in seguito al raccordo con funzioni strumentali e referenti;

6) in raccordo con il Piano annuale dell’offerta formativa e in continuità con il POF degli

ultimi anni;

7) tenendo conto dell’analisi dei bisogni formativi degli alunni;

8) richiamandosi ad una storia di valori condivisi e di esperienze consolidate;

9) sulla base di una struttura curricolare che evidenzia la specificità degli indirizzi di studio;

10) in riferimento alle finalità che orientano l’azione didattico-educativa e lo svolgimento delle

funzioni dei vari organi;

11) nella prospettiva di una feconda sinergia con le istituzioni del territorio;

12) nell’esigenza di ampliare lo spettro delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle

famiglie nell’ambito della progettazione extracurricolare

Sintesi di una pluralità di fattori che non si riducono alla sfera delle procedure standard, il piano

unisce alla sistematicità e alla coerenza dell’impianto programmatico di base un approccio flessibile

alla situazione dinamica del mondo della scuola. Di qui la volontà di non blindare la progettazione,

onde poter cogliere ed incorporare stimoli, opportunità, risorse non previste e nuovi apporti in un

processo di confronto costante con una realtà in fieri. Per tale motivo le modalità di azione e i

progetti definiti nel documento non sono cristallizzati in una forma statica ma soggetti ad un’ opera

di rilettura, aggiustamento, revisione, trasformazione, integrazione, necessaria per fornire risposte

adeguate ai bisogni dei singoli e alle caratteristiche del territorio. Dal momento che la scuola è una

struttura organizzativa gestita da persone impegnate nella cura educativa di altre persone, il suo

funzionamento non può essere misurato solo in base al criterio della corrispondenza al piano

formalizzato: le relazioni e le situazioni umane che si configurano all’interno della comunità

educante non possono entrare completamente in schemi predefiniti. Il piano formale costituito

dall’insieme delle linee guida che normano la vita della scuola dovrà pertanto interagire con il piano

materiale ossia con il contesto concreto della prassi di attuazione.

D’altro canto priorità e traguardi connessi alla mission formativa del liceo debbono essere

esplicitati con chiarezza affinché le varie attività –didattiche e gestionali- non siano segmenti isolati

ed autoreferenziali, ma espressioni di un’unica strategia. La consapevolezza di operare nel quadro

di una visione d’insieme seguendo direttrici comuni, oltre a rafforzare la collaborazione tra le

componenti della scuola e a rendere intercomunicanti i settori, integra e razionalizza i processi, in

modo tale che contenuti e finalità specifiche dei progetti, compiti e competenze dei soggetti

coinvolti, modalità operative e strumenti di verifica siano articolazioni coerenti di un piano unitario.

Individuazione degli obiettivi formativi per la scelta di tutte le attività didattiche e dei progetti

di ampliamento dell’offerta formativa

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Potenziamento scientifico:

potenziamento delle competenze matematico-logiche;

apertura pomeridiana della scuola e riduzione del numero di alunni per classe o per articolazioni di

gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario

rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20

marzo 2009, n.89;

valorizzazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito

degli alunni

Potenziamento umanistico:

valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano nonché alla lingua inglese e a di altre lingue dell'Unione europea, anche mediante

l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

Potenziamento Socio-economico e per la Legalità:

sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le

culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni

comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia

giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;

Potenziamento laboratoriale:

incremento dell'alternanza scuola-lavoro;

potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività' di laboratorio;

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1 Priorità, traguardi ed obiettivi

La programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa prevista dalla legge

107/15 parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di

Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola

in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile

all’indirizzo: inserire

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto,

l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti

documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici

messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi

conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1)Migliorare la preparazione degli alunni nelle discipline dell’area matematico-scientifica.

2)Disporre indicatori al fine di valutare l’autonomia e la capacità di orientarsi dell’alunno in quanto

soggetto capace di compiere scelte etiche e civiche.

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1)Attivazione del Progetto Pitagora (ora aggiuntiva di matematica); promozione di progetti ad hoc

per il potenziamento matematico-scientifico (vedi oltre)

2)Strutturare i criteri di osservazione e valutazione degli alunni in modo tale da rendere

l’attribuzione del voto in condotta omogenea e significativa.

La scelta è stata effettuata in base alla seguente motivazione:

Le priorità attengono all'area delle prove standardizzate nazionali e all'area dei risultati a distanza,

nelle quali si sono evidenziati alcuni elementi di criticità, per il fatto che, in base alla sua mission,

la scuola si propone di fornire una formazione globale, che faciliti il successo in ogni ambito

universitario.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del

raggiungimento dei traguardi sono:

1) definizione di criteri docimologici uniformi a cura dei singoli dipartimenti.

2) predisposizione di prove strutturate da somministrare per classi parallele al termine dei

primi tre anni di corso, oggetto di correzione collettiva.

La scelta è stata effettuata in base alla seguente motivazione:

Promuovere e migliorare il confronto tra i docenti sulle finalità e gli strumenti della didattica

all'interno dei dipartimenti potrà avere ricadute positive sul processo di apprendimento e, di

conseguenza, sugli esiti.

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2 Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove

standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:

Situazione di alcune classi sopra la media nazionale. Consapevolezza dimostrata da alcuni

insegnanti nei confronti delle prove INVALSI come valido strumento di autovalutazione.

ed i seguenti punti di debolezza:

La scuola non riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi. I risultati conseguiti da alcune

classi non sono da considerare totalmente affidabili a causa di una scarsa sensibilità generale nei

confronti dell’efficacia delle prove INVALSI. Nei due indirizzi si registra una disparità di risultati.

In conseguenza di ciò, la scuola ha deciso di inserire tra gli obiettivi del RAV il miglioramento dei

risultati nelle prove nazionali standardizzate e promuovere la sensibilità nei confronti delle prove

INVALSI

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ALTRI OBIETTIVI CHE LA SCUOLA HA SCELTO DI

PERSEGUIRE

Alla luce delle istanze della civiltà contemporanea, generalmente confermate dalle richieste dei

genitori, onde favorire la partecipazione attiva alla società e facilitare la prosecuzione degli studi,

nonché cercar di rimuovere i possibili ostacoli al successo formativo, L’Istituto promuove progetti

di potenziamento nelle seguenti aree:

LINGUISTICA

CERTIFICAZIONE CAMBRIDGE (allegato 1)

LETTORE MADRELINGUA INGLESE (allegato 2)

ENGLISH 4YOU (allegato 3)

PROGETTO GOETHE-CORSO DI TEDESCO (allegato 4)

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MATEMATICA (ANCHE NELLA MODALITÀ LABORATORIALE)

PROGETTO PITAGORA

POTENZIAMENTO DELLA MATEMATICA (allegato 5)

SCIENTIFICA (ANCHE NELLA MODALITÀ LABORATORIALE)

PREPARAZIONE TEST UNIVERSITARI/POTENZIAMENTO OPZIONALE CURRICULUM

PER IL TRIENNIO (allegato 6)

VALORIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI DI FISICA (“Fuori dall’armadio”) (allegato 7)

GIURIDICA ED ECONOMICO-SOCIALE

UN SOLO MONDO , UN SOLO FUTURO Educare alla cittadinanza mondiale nella scuola

(allegato 8)

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ E ALLA CITTADINANZA (allegato 9 )

EDUCAZIONE FINANZIARIA, ECONOMICA (allegato 10)

ARTISTICA E DELLA CREATIVITÀ

LABORATORIO ARTISTICO E MUSICALE (allegato 11)

LABORATORIO DI TEATRO (allegato 12)

LABORATORIO DI POESIA (allegato 13)

INFORMATICO -DIGITALE

PROGETTO APERTURA, CATALOGAZIONE E DIGITALIZZAZIONE DELLA BIBLIOTECA

(allegato 14)

ECDL Patente Europea del Computer (allegato 15)

PNSD (V. OLTRE)

ARTISTICA

PATRIMONIO STORICO ARTISTICO AMBIENTALE (allegato 16)

L’ARTE NEL MONDO ANTICO/CORSO RAFFAELLO (allegato 17)

PROPONE INOLTRE INIZIATIVE VOLTE A:

FACILITARE L’INSERIMENTO E IL RECUPERO, PROMUOVERE IL BENESSERE A

SCUOLA

ACCOGLIENZA (allegato 18)

EDUCAZIONE ALLA SALUTE (allegato 19)

DSA-BES (allegato 20)

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PSICOLOGIA SCOLASTICA (allegato 21)

INIZIATIVE PER IL RECUPERO (allegato 22)

CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO (allegato 23)

INTERCULTURA E ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI (allegato 24)

PROMUOVERE L’ORIENTAMENTO IN ENTRATA E IN USCITA

PROGETTO ORIENTAMENTO (allegato 24)

IMPRESA FORMATIVA SIMULATA (v. oltre)

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO (v. oltre)

Sperimentazioni e rafforzamento della proposta formativa offerta dalla scuola:

a) Prosecuzione del Lettorato di lingua inglese per tutte le prime classi;

b)Prosecuzione del Corso sperimentale "Pitagora", per i cinque anni del

Liceo Classico;

c) Corso sperimentale "Raffaello" con l'introduzione dell'insegnamento

della Storia dell'Arte, per il biennio di una classe del Liceo Classico e del Liceo

delle Scienze Umane;

d) Progetto sperimentale "Ippocrate" con l'insegnamento della

disciplina di Igiene e Cultura Medico-Sanitaria, da introdurre al terzo e al

quarto anno del Liceo delle Scienze Umane ; può essere anche introdotto

l'insegnamento di Diritto Sanitario

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3 Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza per acquisire

eventuali proposte da utilizzare nella redazione del Piano. In esito a tali rapporti, non è stato

possibile stabilire alcun contatto significativo

4 Piano di miglioramento

Titolo del progetto: NUOVI CONTESTI PER L’APPRENDIMENTO

IL DIRIGENTE SCOLASTICO INDIVIDUERA’ TRA I DOCENTI IN ORGANICO COLORO

CHE PER ESPERIENZA, PROFESSIONALITA’’ E COMPETENZE SPECIFICHE NEGLI

AMBITI DI RIFERIMENTO POSSONO GARANTIRE DISPONIBILITA’ E COSTANZA NEL

PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI.

IL PROGETTO PREVEDE LA COLLABORAZIONE CON ESPERTI INVALSI DELLA VALUTAZIONE.

IL PROGETTO CONSISTE NELL’INDIVIDUARE E PENSARE UNA DIDATTICA DIVERSA DA QUELLA ATTUALE

DA SPERIMENTARE IN ALMENO DUE CLASSI PRIME DEL FUTURO ANNO SCOLASTICO 2016/2017 DELLA

DURATA BIENNALE.

o IDENTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE CON LE INIZIATIVE DI MIGLIORAMENTO:

PER GLI ALUNNI:

acquisizione di competenze inerenti la decodifica e la comprensione di testi di vario

genere

abilità per affrontare test di natura logica, matematica, di cultura generale

facilitare l’inclusione di ragazzi stranieri e degli alunni con disabilità

sviluppo di temi multidisciplinari

PER GLI INSEGNANTI:

creare competenze del personale nell’utilizzo delle tecnologie informatiche e loro

ricaduta nell’attività didattica

partecipazione degli insegnanti a gruppi di lavoro (i docenti si impegnano a lavorare in

team)

programmazione coordinata

PER IL MONITORAGGIO:

Alcune competenze sono monitorate alla fine di ogni quadrimestre

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PER LA VALUTAZIONE:

Acquisizione delle competenze degli alunni anche attraverso la partecipazione a gare e/o

competizioni sia interne che esterne

la verifica alla fine del primo biennio anche attraverso le Prove Invalsi

verifica parallela fra le classi che partecipano e le altre

ammissione ai test universitari (verifica non immediata ma alla fine del quinquennio)

o L’ISTITUTO LICEO CLASSICO “A.CARO” PROMUOVERÀ LA DOCUMENTAZIONE DEGLI ESITI E LA

FRUIBILITA’ DEI MATERIALI DI RICERCA E DELLE METODOLOGIE REALIZZATE, CHE RIMARRANNO DI

PROPRIETÀ DELL'AMMINISTRAZIONE

o FRUIBILITÀ DEI MATERIALI PRODOTTI, ANCHE IN RELAZIONE ALL'UTILIZZO DI TECNOLOGIE

MULTIMEDIALI E INNOVATIVE

DESCRIZIONE DEL PROGETTO / AZIONI INNOVATIVE PER LA DEFINIZIONE E ATTUAZIONE

DEGLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO ELABORATI IN ESITO AL PROCESSO DI

AUTOVALUTAZIONE:

Premesso che:

o La nostra scuola si propone di fornire agli studenti tutti gli strumenti culturali e metodologici,

affinché sappiano essere competenti, abili, critici, creativi, razionali sia di fronte alle

problematiche della realtà sia rispetto alle scelte universitarie;

o la scuola attraverso la sua metodologia e didattica cerca di realizzare questo successo

formativo attraverso la completezza del lavoro scolastico che comprende fra l’altro lo studio

sistematico delle discipline, la pratica dei metodi di indagine propri di ciascuna disciplina, la

cura nell’espressione e nella scrittura, l’esposizione orale, corretta, pertinente, personale ed

efficace;

o le modalità sopra citate non sempre sono sufficienti a garantire la riuscita dell’operato anche

a causa dei cambiamenti culturali cui la nostra società è continuamente soggetta;

o i componenti del nucleo di autovalutazione, attraverso il RAV, hanno fatto emergere alcune

criticità per l’ambito matematico-letterario scaturite dai risultati delle prove Invalsi e dai test

di ammissione all’università.

Dalle prove standardizzate nazionali emerge che la scuola non riesce ad assicurare esiti

uniformi tra le varie classi. I risultati conseguiti da alcune classi non sono da considerare

totalmente affidabili a causa di una scarsa sensibilità generale nei confronti dell’efficacia

delle prove INVALSI e della giusta ricaduta didattica. Nei due indirizzi si registra una

disparità di risultati. ( Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI

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e' inferiore rispetto a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. I

punteggi delle diverse classi in italiano e matematica sono distanti e la varianza tra classi in

italiano e matematica e' superiore a quella media).

Dai risultati a distanza come i test di ammissione all’università emerge che essi esigono una

preparazione legata non solo alle conoscenze, ma anche alle capacità logiche e alla velocità

di esecuzione.

Si propongono le seguenti azioni innovative:

1. passaggio dalla didattica trasmissiva alla didattica attiva anche attraverso ambienti digitali

flessibili, con la possibilità di dotare ogni alunno di strumenti multimediali;

2. uso costante della LIM per usufruire di lezioni, per eseguire ricerche immediate, per

instaurare collegamenti con altri istituti o con alunni risiedenti all’estero, per affrontare

immediatamente le verifiche; per produrre i materiali del progetto fruibili in rete;

3. collaborazione tra gli insegnanti delle materie umanistiche e gli insegnanti delle materie

scientifiche per definire lezioni aperte da dedicare all’affinamento e al consolidamento di

competenze linguistiche che si usano in matematica.

Si intendono sviluppare, tra l’altro, i seguenti contenuti:

o glossario: i numerali cardinali e ordinali, i numerali moltiplicativi e frazionari e il loro

significato; le quattro operazioni e la potenza nell’insieme dei numeri naturali e

nell’insieme dei razionali;

o le parole polisemiche (parole che hanno più di un significato);

o i suffissi della matematica;

o il linguaggio della logica;

o il linguaggio dell’algebra;

o l’uso dei tempi e dei modi verbali nel linguaggio della matematica;

o confronto fra le strutture logiche della lingua e quelle della scienza e della matematica in

particolare (grammatica tesnieriana);

o dunque, in generale: l’interpretazione di un testo scritto, grafico, geometrico;

4. collaborazione con l’insegnante di storia dell’arte per consolidare le competenze nella lettura di un

testo pittorico o in generale artistico nel secondo anno.

Per attuare questo progetto biennale, oltre agli strumenti multimediali descritti, si ricorrerà alla

flessibilità di orario e al potenziamento delle ore di matematica.

Il progetto pertanto richiede necessariamente:

o flessibilità oraria per le discipline coinvolte;

o il potenziamento della strumentazione multimediale;

o la collaborazione di esperti esterni.

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scelte organizzative e gestionali

- coordinatori di classe [descrivere le funzioni]

- responsabili di dipartimento: collaborano con la dirigenza, il personale e i colleghi;

- fissano l’ordine del giorno, raccolte e analizzate le necessità didattiche, sulla scorta delle

indicazioni del comitato didattico e delle richieste presentate da singoli docenti;

- su delega del dirigente scolastico, presiedono il dipartimento le cui sedute vengono verbalizzate;

il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene riportato sul registro generale

dei verbali del dipartimento;

- sono punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di

ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento;

- verificano eventuali difficoltà presenti nel proprio dipartimento. Quando il dialogo, il confronto

e la discussione interna non risolvano i problemi rilevati, ne riferisce al dirigente scolastico.

- Verificano le attività del dipartimento in ordine alla programmazione e alla valutazione e ne

promuovono l’omogeneità

- altre figure organizzative: osservatorio LES (Liceo Economico Sociale): monitora

le attività dei LES a livello nazionale e promuove costantemente il dibattito, l’organizzazione e

l’aggiornamento in proposito.

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9 Alternanza scuola lavoro

Destinatari

Secondo le direttive ministeriali, è previsto che l'intero triennio sia coinvolto nell’attività.

L’alternanza era già praticata nella scuola come attività facoltativa. Il primo anno in cui l'Alternanza

è stata inserita nel POF della ns scuola, è stata indirizzata a tutto il triennio, mentre negli anni

successivi la destinazione del progetto è stata limitata agli alunni del 4^ anno; solo i ragazzi del

terzo anno sono stati coinvolti nell'Impresa Formativa Simulata: in particolare, nello scorso anno

scolastico, si è deciso di rivolgere questa forma specifica di Alternanza solo ad una classe del Liceo

Economico-Sociale.

Articolazione dell’orario

Si è deciso di articolare le 200 ore previste per l'Alternanza nei Licei nel seguente modo: 1) III

anno: 40 ore circa da impiegare come fase preparatoria con corsi di orientamento, corsi sulla

sicurezza sui luoghi di lavoro, ecc.; 2) IV anno: 120 ore da svolgere, come stage, presso gli

enti/aziende e distribuite secondo le consuete modalità (una settimana, mattina e pomeriggio, a

febbraio, il resto a giugno/luglio, al termine delle lezioni); 3) V anno: 40 ore da svolgere ancora

presso gli enti/aziende nella prima settimana di scuola a settembre (per non gravare sulla già

impegnativa didattica dell'ultimo anno).

Comitato tecnico-scientifico

Il Comitato Scientifico è stato costituito per la prima volta nel corrente anno scolastico ed ha il

compito di favorire il dialogo tra la scuola e i diversi attori del territorio.

Partner

I partner aziendali scelti appartengono a tutti i settori professionali conformemente alle diverse ed

eterogenee richieste degli alunni.

impresa formativa simulata

Da tre anni si fa ricorso alla modalità dell'Impresa Simulata: la classe destinataria di tale forma di

Alternanza sarà selezionata tra quelle dell'indirizzo Economico-Sociale ed inizierà le attività

previste in terzo anno e le concluderà in quinto anno, ogni volta chiudendo un ciclo di Impresa

Simulata. All'inizio del progetto, che si articola in diversi incontri con esperti del settore

imprenditoriale, viene scelta un'azienda tutor che seguirà la classe selezionata per l'intero triennio,

al termine del quale gli alunni dovranno mostrare il prodotto tangibile della loro esperienza

formativa.

Tutores

L’organizzazione dell’attività coordinata dal docente referente prevede che vi sia un tutor per ogni

classe, visto che, essendo l'Alternanza obbligatoria da quest'anno per tutti gli alunni a partire dal

terzo anno, il numero dei ragazzi aumenterà tanto da rendere impossibile una gestione del progetto

affidata a pochi tutores. Tali docenti tutores dovranno mantenere, almeno telefonicamente, i contatti

con i tutores degli enti/aziende ospitanti, e, in alcuni casi, dovranno anche accompagnarli nelle sedi

di destinazione per favorirne un più agevole inserimento.

Certificazione e valutazione delle competenze: tempi e modalità, ricadute successive

L' intera esperienza di Alternanza sarà valutata al termine del percorso, quindi in quinto liceo, in

sede di Consiglio di Classe. Ogni alunno sarà provvisto di adeguata documentazione (Progetto

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Formativo, foglio presenze, scheda presenze, attestato), relativa in particolare allo stage che sarà

svolto in quarto e in quinto anno (per il terzo anno basterà una attestato di frequenza dei corsi

preparatori della prima fase), e che permetterà di valutare la serietà e l'impegno con cui i singoli

allievi avranno affrontato nel tempo questo percorso, in virtù del quale sarà ancora attribuito un

credito oggetto di valutazione in sede di esame di maturità.

Obiettivi

Gli obiettivi prefissati sono i seguenti:

Acquisizione di una visione globale dell’amministrazione di

un’azienda o dei diversi ambiti di lavoro degli enti

professionali coinvolti;

acquisizione della consapevolezza dei processi sociali ed

economico-produttivi sottesi al mondo lavorativo;

acquisizione della consapevolezza delle proprie potenzialità

e delle capacità di gestire le proprie risorse;

potenziamento delle conoscenze e delle capacità già in

possesso, nonché della motivazione ad apprendere

competenze funzionali allo svolgimento di attività

lavorative;

consolidamento degli interessi e delle attitudini personali in

vista dell'orientamento dell'ultimo anno scolastico;

acquisizione e/o consolidamento delle conoscenze e

competenze non solo in relazione ai diversi ambiti

disciplinari selezionati (umanistico, medico-scientifico,

legale, sociologico, ecc.), ma anche riguardo a settori non

immediatamente riconducibili alle materie di studio, come ad

es. quello amministrativo-gestionale.

acquisizione delle capacità relazionali e dell'attitudine a

lavorare in gruppo, coordinandosi con le attività degli altri

membri del gruppo stesso.

Valutazione dei percorsi

realizzati dagli studenti

Gli strumenti utilizzati per tale valutazione sono i seguenti:

- scheda di valutazione dello stage compilato dal tutor aziendale;

- colloqui degli studenti con il referente scolastico;

- colloqui del referente scolastico con i tutor aziendali.

Valutazione complessiva

delle attività realizzate

La valutazione complessiva avviene attraverso elaborazione delle

schede di monitoraggio previste dalle linee guida.

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Punti di forza del progetto Nel complesso il progetto consente agli allievi di acquisire una

conoscenza adeguata del mondo del lavoro che comprende diversi

settori, dall’impiego come dipendente al lavoro autonomo, di cui si

sono rilevate le peculiarità e le caratteristiche psico-attitudinali

necessarie per poterlo svolgere.

Pertanto, si ritiene che questa esperienza, sebbene comunque breve,

fornisca un valido sostegno agli allievi per le loro scelte future.

Inoltre, apprezzabili sono anche la disponibilità e l’accoglienza

degli enti/aziende e dei professionisti, presso cui gli alunni

sperimentano le competenze e le conoscenze acquisite nel percorso

formativo scolastico.

Il loro contribuito favorisce il raggiungimento degli obiettivi

prefissati, permettendo agli alunni di acquisire conoscenze e

competenze professionali concrete.

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10 Piano di formazione PNSD (piano nazionale scuola digitale)

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le scuole

in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola

approvata quest’anno (legge 107/2015 ).

Il documento ha funzione di indirizzo; punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a

diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning) ed estendere il concetto di

scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali.

Premesso che:

rimane determinante la relazione tra docente e discente perché è importante la capacità che

il docente ha di assumersi il bisogno formativo del ragazzo e di provocare in esso il

proporsi della persona

qualsiasi tecnologia e metodologia non deve mai essere sganciata dalla domanda sulla natura

della conoscenza

la nostra scuola aderisce al PNSD per raggiungere il seguente obiettivo:

far acquisire ai ragazzi e ai docenti la consapevolezza delle grandi opportunità offerte dalle

tecnologie, dai cambiamenti che esse stanno portando, dai rischi connessi al loro utilizzo ai

fini di assumere un comportamento attivo e critico.

Risorse

Il documento prevede il coinvolgimento della dirigenza, i docenti, gli studenti, il personale tecnico

Strumenti

nuove metodologie didattiche inserite nei curricula

dotazioni hardware e software

Spazi innovativi

Azioni coerenti

1. In una prima fase di avvio del PNSD si procede a definire l’osservatorio digitale ovvero la

ricognizione delle dotazioni digitali in possesso nella scuola

2. All’interno dell’obiettivo di prendere consapevolezza dell’opportunità offerta dalle

tecnologie rientrano i progetti già avviati:

o Catalogazione dei libri presenti in biblioteca ed utilizzo del software di gestione

o Catalogazione degli strumenti storici di fisica del Liceo e creazione di un museo

virtuale

Contestualmente ai progetti, si pensa ad una gestione diversa della didattica attraverso:

o Formazione del personale docente per un uso migliore degli ampliamenti digitali dei

testi in adozione

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o Costruzione di curricula verticali per la costruzione di competenze digitali,

trasversali calati nelle discipline

o Formazione per gli studenti e per le famiglie sulla cittadinanza digitale

o Formazione di potenziamento del sito web della scuola anche per favorire il processo

di dialogo tra la scuola e la famiglia

o Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni

successivi

Tempi

Le attività di formazione sono permanenti perché sia gli insegnanti che gli studenti possono

partecipare ai corsi di formazione e ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.

Le attività didattiche e le verifiche si avranno almeno alla fine del triennio.

IL NUCLEO DIGITALE è composto da

Dirigente Scolastico, Dsga, animatore digitale, staff

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

11 Piano di formazione

L’aggiornamento professionale dei docenti è importante per dare qualità al servizio scolastico;

esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la

sperimentazione e l’innovazione didattiche.

Nel Piano di formazione-aggiornamento docenti si tiene conto del fatto che le attività formative

devono migliorare la professionalità docente attraverso:

l’aggiornamento della professionalità docente inerente le continue trasformazioni della

scuola

l’approfondimento degli aspetti metodologici-didattici e cognitivi comuni alle diverse

discipline, non disgiungendo gli aspetti relazionali da quelli di apprendimento

l’aggiornamento/miglioramento delle conoscenze teoriche e pratiche relative alla relazione

con l’alunno, la classe, le famiglie, il territorio, con particolare riferimento a specifiche

criticità e ad alunni diversamente abili

Pertanto, verranno proposte attività di formazione relative:

al nuovo quadro normativo della scuola linee guida

agli strumenti della professionalità

ad aspetti culturali e metodologico - didattici disciplinari, interdisciplinari, multidisciplinari

all’handicap e alle difficoltà di apprendimento BES

a nuove problematiche educative legate alle trasformazioni socio-culturali

Modalità

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Momenti formativi, corsi e seminari in orario non coincidente con le ore di attività didattica sono da

privilegiare in quanto consentono la partecipazione di tutti i docenti.

Piano di formazione- aggiornamento

Le iniziative di formazione possono essere:

promosse dall’amministrazione

progettate dalla scuola

progettate in rete con altre scuole

realizzate da soggetti esterni e a cui la scuola aderisce

realizzate autonomamente dai docenti.

In questo corrente anno scolastico si propongono le seguenti iniziative:

Incontri di approfondimento con esperti nel campo dell’handicap e delle difficoltà di

apprendimento BES (già il 29 settembre si è svolto il corso di autoformazione tenuto dalla

prof.ssa Borghini inerente il protocollo di accoglienza per DSA-BES seguito

dall’aggiornamento sulle competenze digitali riguardanti i testi scolastici in uso)

Incontro di formazione pluridisciplinare con il Prof. Malavolta “Il Logos alla radice della

matematica”

Incontro di formazione per le prove Invalsi con la prof.ssa Daniela Notarbartolo

Incontro di formazione con il pedagogista Ivo Lizzola

Il presente piano può essere successivamente integrato con altre iniziative.

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO / UTILIZZATO

Unità di personale in organico di potenziamento: 7

Classe di

concorso

Ore da

prestare

Esonero

vicario

Supplenze

brevi

Corsi di

recupero

Corsi di

potenziamento

Progetti apertura

pomeridiana

Ore di

utilizzo

inglese 600 300 200 100

(Cambridge)

600

matematica

e

fisica

600 190 80 pitagora

pot. mat.

triennio

330

600

A052 600 100 400 20 Raffaello? 40 40 600

scienze

naturali

600 180 140 80

potenz.

triennio

200

(curvatura

san.; ed

salute)

600

diritto 600 200 ed. fin. - ec.

un solo

mondo...

100 600

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legal. e

cittadin.

impresa

form.simulata

alternanza

osservatorio

LES

300

scienze

umane

600 300 100 ossservatorio

LES

alternanza

100

100 600

lab

informatica

600 100 fuori

dall’armadio

pnsdi

380

120 600

lab fisica 200 Fuori

dall’armadio

assistenza

laboratoriale

400

TOTALE

NB in caso di utilizzo per sdoppiamento classi numerose si provvederà a rimodellare le quote orarie

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I progetti sono presentati dai docenti referenti i quali sono tenuti a compilare la

seguente scheda:

Liceo Statale " A. Caro " Via Leopardi, N. 2 63023 - FERMO (FM)

TEL. 0734 228638 - Fax 0734/224284 – C. M. APPC01000R

E-MAIL [email protected]

Web www.liceoannibalcaro.it

______________________________________________________________________________________

PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S 2015/2016 – PROPOSTA PROGETTO

Parte 1 - Descrittiva Denominazione Progetto

Indicare Codice e denominazione del progetto

Responsabile progetto

Indicare i responsabili del Progetto

Destinatari

Obiettivi

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Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie

utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre istituzioni.

Durata

Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere

in un anno finanziario separatamente da quelle da svolgere in un altro.

Risorse umane

Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori interni ed esterni che si prevede di

utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno

finanziario.

Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la realizzazione. Separare gli acquisti da

effettuare per anno finanziario.

Parte 2 – Valutazione – Spese previste Valutazione

Valutazione dell’apprendimento/efficacia dell’intervento:

Valutazione in itinere

Valutazione in itinere con testi scritti, disegni, planimetrie, competenze acquisite, impegni:

Soggetti coinvolti nel progetto

Altre Scuole, Enti locali, Associazioni, alunni, altro:

Spese previste

N DESCRIZIONE IMPORTO LORDO

STATO

1

Spese per il personale interno

2

Spese per studenti:

3

Spese di funzionamento e gestione compreso l’acquisto di

4

Convenzione con Enti esterni/Associazioni/Enti locali/Università.

5

Spese di progettazione, valutazione e documentazione delle iniziative.

6

Spese per la documentazione e la comunicazione (stampa, opuscoli, ecc…).

T O T A L E SPESE PREVISTE

Concorso nelle spese

Eventuale concorso di altre Scuole, Enti locali, Associazioni, famiglie degli alunni, altro, ecc… (specificare)

Altre notizie

Indicare

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Fermo, li 20 IL RESPONSABILE

____________________________

I progetti presentati dai proponenti sono esaminati dalla Commissione POF e, se ritenuti idonei,

utili, qualificanti e comunque conformi alle linee di riferimento generali dell'attività educativa e

didattica di istituto sono approvati dal Collegio dei Docenti.

Nel corso dell’anno scolastico lo svolgimento dei progetti è sottoposto all’attività di monitoraggio

che spetta al titolare della Funzione Strumentale n.1. Il monitoraggio avviene:

1) mediante la consultazione dei docenti referenti i quali sono tenuti ad informare il titolare

della Funzione Strumentale n.1in merito alle iniziative pianificate e svolte;

2) mediante la somministrazione di questionari di gradimento.

COLLABORAZIONI E RETI

Il Liceo Statale Annibal Caro opera in un rapporto attivo e funzionale con il territorio

e le sue istituzioni,

• attento alle richieste culturali

• aperto a cogliere le risorse e le opportunità che da esso provengono.

In tale ottica, la nostra scuola

svolge il ruolo di scuola capofila del corso English 4U

partecipa alle seguenti iniziative:

Riflessi di scrittura – a cura dell’Associazione in-divenire

Premio Volponi – a cura del Comitato Premio Volponi

Premio Strega Giovani

Quotidiano in classe – a cura dell’Associazione nazionale giovani editori

Scuola di platea – a cura dell’AMAT

Olimpiadi della matematica – a cura della Scuola Normale Superiore

ha promosso e supportato la fondazione delle seguenti associazioni:

Aicc di Fermo

Associazione Humanitas

“Associazione Annibal Caro”

Associazione dei genitori “Parentes”

ha aderito

alla rete Tavolo della legalità

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al Sistema Interprovinciale Piceno

al progetto “Documentare il Novecento”

La scuola ha inoltre rafforzato un’intesa con

• le scuola medie del territorio per l’ orientamento in entrata

• l’Università per l’orientamento in uscita

• SERT, ASUR ZT11- CSV: operatori appartenenti alle associazioni del volontariato

attive nel fermano, AIDO, Volontari della Narconon, per la prevenzione del

consumo di alcool e droghe, Polizia Municipale per la Prevenzione delle dipendenze

patologiche e la promozione del benessere e della salute e la promozione della

legalità e del volontariato

• Provincia di Fermo, Comune di Fermo, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e

altri enti istituzionali presenti sul territorio

• gli operatori del mondo del lavoro per una più razionale attuazione di progetti

riguardanti attività di alternanza scuola-lavoro

PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

Organizzazione didattica

L’organizzazione didattica prevede la centralità dei DIPARTIMENTI divisi secondo i tre assi

culturali:

Asse dei linguaggi.

Asse matematico-scientifico.

Asse storico-sociale.

I Dipartimenti dovranno:

Concordare e adottare nuove strategie di insegnamento, soprattutto nelle prime classi secondo

una didattica laboratoriale sulla base della ricerca-azione

Definire per le prime classi conoscenze e abilità irrinunciabili comuni da valutare in maniera

oggettiva ed effettuata, preferibilmente, da parte di docenti di classi parallele.

Avviare per le classi successive l’individuazione di obiettivi anche in termini di competenze

valutati secondo quanto definito nel quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento

permanente (EQF)

Modalità operative

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Il Collegio dei Docenti fissa le linee di riferimento generali dell'attività educativa e didattica di

istituto, stabilisce altresì alcune modalità concrete dell'intervento, indicandone fasi, organi e

rispettive competenze, stabilisce le modalità di attuazione e verifica della didattica.

Il Collegio dei Docenti delibera, inoltre, in merito alle seguenti voci: sperimentazione, adozione dei

libri di testo, valutazione dell'andamento dell'azione didattica, orientamento e formazione, accordi

scuola-territorio, diritto allo studio. (Il Collegio dei docenti assume le iniziative opportune come:

attività alternative alla IRC, sostegno agli alunni portatori di handicap, CIC, accesso alla biblioteca).

Fasi e organi della programmazione educativa e didattica

1. Riunioni per aree disciplinari affini; riunioni per aree disciplinari differenti;

2. Riunioni dei Consigli di Classe;

3. Elaborazione dei piani di lavoro individuali da parte dei singoli docenti;

4. Commissioni.

Competenze

1) Riunioni per aree disciplinari affini e differenti

Sono preliminari rispetto ai successivi tempi della programmazione e si svolgono quindi tra

settembre e ottobre.

I docenti individuano gli ambiti, gli obiettivi, i metodi possibili per collocare e collegare le singole

discipline in un disegno comune, che tenga conto degli obiettivi trasversali.

In particolare verranno esplicitate:

a) la struttura e la logica interna delle singole discipline;

b) i collegamenti di ogni disciplina con l'area disciplinare di appartenenza o riferimento (area

linguistico-storico-filosofica, area scientifica);

c) il linguaggio specifico;

d) le relazioni tra le aree disciplinari.

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Scopo di tali riunioni è quello di individuare in base alle categorie sopra elencate i campi, i temi, i

criteri, i metodi opportuni per costruire i percorsi pluridisciplinari. Intorno a questi si muoveranno

infatti le programmazioni dei Consigli di Classe, secondo le indicazioni metodologiche e operative

riguardanti il nuovo esame.

Nelle riunioni per aree disciplinari vengono stabiliti inoltre:

1. gli obiettivi delle discipline per ogni classe;

2. i contenuti comuni, anche in vista delle inevitabili fusioni di classi, passaggi di alunni, ripetenze e

per rendere omogenee le decisioni finali dei consigli di classe nella valutazione degli alunni;

3. gli strumenti di valutazione paralleli, la tipologia e il numero delle prove, le modalità e i tempi di

correzione e di classificazione delle medesime;

4. i criteri di valutazione omogenei, compresa la scala dei voti da 1 a 10;

5. l’uso dei sussidi didattici, dei laboratori e dei libri di testo.

2) I singoli Consigli di classe

Elaborano la programmazione educativa e didattica di classe, che individua i percorsi formativi

(mono-pluri-interdisciplinari) da seguire nel corso dell'anno scolastico e le ragioni, le possibilità, le

modalità (tempi, strumenti) della loro realizzazione. Tale programmazione si traduce concretamente

nel documento del Consiglio di Classe che descrive il percorso formativo stabilito.

Il Collegio dei Docenti stabilisce che, sin dall'inizio dell'anno scolastico i Consigli di Classe si

adoperino per armonizzare le attività delle singole discipline affinché gli alunni non solo

acquisiscano conoscenze ma gradualmente vengano resi capaci di collegare le conoscenze stesse e

le competenze acquisite.

Il Consiglio di Classe pertanto:

a. individua e concorda per tempo in apposite sedute i percorsi formativi mono- e pluridisciplinari e

le ulteriori attività formative, anche extracurricolari;

b. stabilisce metodi e criteri di sviluppo dei percorsi;

c. stabilisce le tipologie delle prove di verifica;

d. verifica, di volta in volta, nelle apposite scadenze, l'andamento effettivo del progetto didattico.

3) I singoli docenti

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Sulla base di quanto stabilito dalle riunioni suddette i docenti approntano i rispettivi piani di lavoro

annuali in un documento che descrive il percorso formativo disciplinare della classe.

4) Le Commissioni

Attraverso esse e le loro specifiche competenze la scuola integra, caratterizza, qualifica l' "offerta

formativa". Si tratta di momenti della vita organizzativa della scuola a cui tutti sono chiamati,

ciascuno secondo le proprie attitudini, competenze, interessi. Il Liceo ha istituito le seguenti

commissioni:

- Commissione POF

- Commissione Orientamento

- Commissione autovalutazione

- Commissione per la valutazione

- Commissione H-DSA-BES

- Commissione Intercultura

- Commissione viaggi d’istruzione

- Commissione tecnico-scientifica

1. Modello - schema di programmazione di classe

Fisionomia della classe:

Scansione temporale dei contenuti didattici;

Percorsi inter e pluridisciplinari;

Procedure di verifica e criteri della valutazione;

Attività di formazione integrata;

Visite guidate e viaggi di istruzione;

Modalità del recupero;

Verifica periodica della programmazione.

.

2. Modello-schema della programmazione individuale

Analisi di partenza (situazione della classe);

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Attività che si intendono promuovere per colmare le lacune;

Obiettivi di tipo socio-affettivo (saper essere), psico-motorio (saper stare); obiettivi di tipo

cognitivo (conoscenza, comprensione, applicazione, produzione) specifici della disciplina;

Obiettivi disciplinari minimi;

Scansione dei tempi didattici;

Didattica operativa individuale (scelte metodologiche, strumenti, verifiche, valutazione,

recupero);

Procedure di verifica e criteri della valutazione;

Raccordi inter e pluridisciplinari;

Eventuali attività di formazione integrata;

Visite guidate e viaggi di istruzione;

Rapporti con le famiglie.

Momento d'avvio dell'attività didattica, all'inizio dell'anno scolastico, è la fase di accoglienza e

orientamento per le classi iniziali.

Verifica della programmazione

La Programmazione Educativa e Didattica va sottoposta con regolarità a momenti di verifica, al fine

di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative (recupero, consolidamento, approfondimento)

emergenti in itinere sia della classe che dei singoli alunni.

Attraverso le prime tre verifiche la Programmazione Educativa e Didattica approvata per la classe,

adeguandosi alle necessità rilevate, si articola sulla base di una valutazione collegiale che ha come

oggetto l’attuazione della Programmazione Educativa e Didattica stessa e il raggiungimento da

parte degli alunni degli obiettivi comportamentali, cognitivi, operativi previsti. Per la valutazione

degli alunni i docenti e i Consigli di Classe terranno conto non solo dei risultati di un adeguato

numero di prove (scritte e/o orali, a seconda di quanto stabilito per le diverse discipline nei singoli

Consigli di Classe), ma anche del comportamento degli alunni, in termini di attenzione,

partecipazione, impegno, qualità delle motivazioni.

Di particolare rilievo è la prima verifica della programmazione didattica, nel corso della quale il

Consiglio di Classe procederà ad eventuale rettifica e adeguamento delle scelte metodologiche,

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indicherà gli alunni a favore dei quali attivare i primi interventi integrativi aggiuntivi e definirà una

didattica del recupero adeguata ai bisogni formativi rilevati.

Nella seconda e nella terza verifica della programmazione si procederà a ulteriori eventuali

rettifiche e adeguamenti dell’attività didattica e alla definizione di successivi interventi integrativi.

I docenti rendono noti agli alunni gli obiettivi che l’azione didattica si propone, i criteri di

valutazione adottati e le valutazioni assegnate e/o le motivazioni che le sostengono, al fine di

ottenere dagli alunni stessi una più consapevole collaborazione, una maggiore autonomia di studio,

una più matura capacità di auto-valutazione. Le valutazioni relative agli alunni saranno comunicate

alle famiglie secondo le norme vigenti. Per le comunicazioni alle famiglie relative alla valutazione

quadrimestrale ci si avvarrà delle tradizionali pagelle; per quelle relative alla valutazione finale ci si

avvarrà dei quadri esposti all’albo; per le valutazioni interne a ciascun quadrimestre il Collegio dei

Docenti delibera di avvalersi di una scheda che sarà compilata a cura del Consiglio di Classe. Ogni

altro elemento di valutazione potrà essere comunicato agli interessati in qualsiasi momento

dell’anno scolastico.

Criteri e livelli della valutazione in itinere

Ai sensi della normativa vigente, e in particolare della CM 94/2011 e della CM 89/2012, il voto

attribuito a ciascun alunno al termine di ogni periodo valutativo si baserà sulle tipologie e forme di

verifica utilizzate in itinere ed esplicitate dalla programmazione dei dipartimenti.

Il voto, riportato nella colonna “orale” della pagella, sarà dunque espressione di una sintesi

valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte, strutturate e non, grafiche, multimediali,

laboratoriali, orali, documentali, etc., funzionali all’accertamento degli obiettivi e dei risultati di

apprendimento, a seconda di quanto ciascun dipartimento ha esplicitato nella propria

programmazione, alla quale si rimanda.

Viene conservata la votazione dello scritto, separata da quella “orale” nel senso in cui si è detto, per

le seguenti discipline: italiano, latino (tranne per il triennio del Liceo delle Scienze Umane), greco,

lingue straniere, ovvero in quelle discipline che necessitano di una specifica consapevolezza e di un

adeguata didattica proprio per lo svolgimento della prova scritta. Per evitare che in classi differenti

livelli corrispondenti di rendimento siano classificati con scale disomogenee, il PTOF indica criteri

docimologici uniformi, svincolati dalla prassi valutativa adottata dai singoli docenti sulla base della

consuetudine. Non si tratta di eliminare la componente soggettiva del processo di valutazione, che

comunque rientra in un contesto relazionale, ma di inserirlo in un quadro di riferimento generale

che permetta all’alunno di fare chiarezza sulla sua situazione per impostare lo studio in modo

adeguato.

Per individuare i livelli della valutazione positiva, il Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti

criteri:

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a. possesso dei contenuti disciplinari, esposizione chiara e corretta degli stessi: livello minimo

(sufficiente uguale a sei );

b. applicazione delle conoscenze teoriche nella discussione e risoluzione di problematiche,

esposizione con linguaggio appropriato: livello intermedio (discreto, per valori superiori a sei e

uguali a sette);

c. padronanza articolata dei contenuti, capacità collegamento degli stessi, esposizione con

linguaggio specifico: livello buono (per valori superiori a sette e uguali a otto);

d. capacità di impiegare in modo organizzato le competenze anche in ambito interdisciplinare,

esposizione con linguaggio rigoroso: livello ottimo (per valori ampiamente superiori all'otto e

vicini al nove);

e. livello eccellente (per valori superiori al nove e fino al dieci).

Per individuare i livelli della valutazione negativa, il Collegio dei Docenti ha stabilito i

seguenti criteri:

a. la conoscenza frammentaria e/o superficiale dei contenuti fondamentali, l'esposizione con

linguaggio non corretto e non preciso: livello mediocre (valori uguali a cinque e inferiori a sei);

b. la mancata comprensione o la mancata conoscenza dei contenuti fondamentali: livello

insufficiente (valori compresi tra il quattro e il cinque);

c. la mancata conoscenza dei contenuti, diffuse e gravi carenze in molte tematiche fondamentali,

esposizione non corretta: livello gravemente o assai gravemente insufficiente (valori inferiori a

quattro).

Criteri e livelli della valutazione finale

Nell’ultima verifica della programmazione si procederà alla valutazione finale, che costituisce parte

integrante delle operazioni di scrutinio.

Salvo diverso dettato dell'annuale O.M. su scrutini ed esami, il Collegio definisce sin d'ora i criteri

sulla cui base il Consiglio di Classe potrà deliberare, in sede di scrutinio finale la promozione alla

classe successiva degli alunni che non conseguano in tutte le discipline valutazione non inferiore a

sei decimi sono riassunti nel seguente elenco:

A) In presenza di insufficienza non grave in una o più discipline, il Consiglio di Classe

procede ad una valutazione che fa riferimento:

1. alla possibilità dell'allievo di conseguire, nell’anno scolastico successivo, gli obiettivi

formativi e di contenuto, propri delle discipline interessate;

2. alla possibilità dell'allievo di seguire proficuamente i programmi di studio dell'anno

scolastico successivo, in base alle sue accertate attitudini ad organizzare lo studio in maniera

autonoma ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti;

3. al livello di partenza dell'allievo e ai miglioramenti eventualmente registrati;

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B) Il Consiglio di Classe può deliberare, pertanto, la sospensione del giudizio in una o due

discipline (tre per casi particolari) e rimandare la delibera di promozione dopo l’esame

estivo che avverrà nella data deliberata dal Collegio dei Docenti .

C) Il Consiglio di Classe può deliberare, la promozione dell'allievo alla classe successiva anche

in presenza di marginali valutazioni di accentuata mediocrità e comunque di non

decisamente grave insufficienza:

1. se collocate in un ambito di effettiva positività delle altre materie e della fisionomia

dell'allievo,

2. purché le valutazioni che scaturiscono da un giudizio scritto non indichino chiaramente

pregiudizio per la proficua frequenza della classe successiva e non siano la conferma

qualitativa e quantitativa di debiti formativi non risolti e di valutazioni periodiche

prevalentemente negative,

3. nella considerazione positiva del graduale miglioramento eventualmente registrato nel corso

dell'anno scolastico (anche attraverso le varie iniziative di recupero);

4. nella considerazione della possibilità mostrata dall'allievo di raggiungere, nell'anno

scolastico successivo, gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline

interessate;

5. nella visione unitaria dei cicli, in particolare del biennio.

D) Il Consiglio di Classe dichiara non promosso l'alunno il quale evidenzi fondamentali

carenze didattiche e formative, consolidate valutazioni gravi in una o più discipline,

indicative:

1. del mancato conseguimento degli obiettivi minimi previsti nella programmazione;

2. di difficoltà di recupero e di organizzazione del lavoro;

3. di mancato impegno e autonomia organizzativa;

4. di frequenza non assidua, consapevole, ordinata;

5. di difficoltà che ostacolino e impediscano il conseguimento, nell'anno successivo, degli

obiettivi formativi e contenutistici propri delle discipline interessate e non consentano

all'alunno il positivo inserimento nella classe successiva e il "saldo" obbligatorio del debito

formativo;

6. dell'impossibilità dell'allievo di seguire con profitto il percorso didattico-formativo e di

recuperare i contenuti disciplinari minimi.

E) La terminologia relativa alla valutazione viene usata nella seguente accezione:

1. gravemente insufficiente, per valutazioni inferiori al "quattro";

2. insufficiente, per il voto "quattro";

3. mediocre, per il voto "cinque";

4. sufficiente, per il voto "sei";

5. discreto, per valori superiori al "sei" e uguali al "sette";

6. buono, per valori superiori al "sette" e vicini o uguali all'"otto";

7. ottimo, per valori ampiamente superiori all' "otto" e vicini o uguali al "nove";

8. eccellente, per valori superiori al "nove" e vicini o uguali al "dieci".

Le valutazioni scaturiscono da un numero congruo di prove e anche da un giudizio circostanziato.

I Coordinatori dei Consigli di Classe verificano il debito formativo contratto dagli alunni nell'anno

precedente e l'eventuale "saldo" attraverso tutte le attività di recupero e il percorso compiuto

nell'anno scolastico in corso.

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Esame di Stato

Per quanto riguarda la valutazione finale delle classi del triennio e in particolare delle ultime classi,

il Collegio Docenti ha stabilito di realizzare le condizioni necessarie per lo sviluppo di una attività

educativa e didattica il più possibile finalizzata all'accertamento in itinere di conoscenze (mono e

pluridisciplinari), di competenze e di capacità. Il Consiglio di Classe sin dall'inizio dell'anno

scolastico si adopera affinché la didattica si armonizzi con le linee della Programmazione di Istituto

e di Classe, anche in vista della attestazione richiesta nel documento del 15 maggio.

Credito formativo

La normativa ministeriale indica, attraverso il D.M. n. 49 del 24/02/2000, il tipo di esperienze che

danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi.

A tale riguardo il Collegio dei Docenti ha definito in termini più precisi i principi operativi comuni

in base ai quali i singoli Consigli di Classe procederanno alla attribuzione e valutazione del credito

formativo ai singoli alunni in sede di scrutinio finale.

Credito scolastico

L'attribuzione del credito scolastico dipende in sostanza dalla attribuzione dei voti. In

considerazione di ciò il Collegio dei Docenti ha suggerito accorgimenti e indicazioni per la

attribuzione dei voti finali nelle classi del triennio, in modo da evitare, nei limiti del possibile, che la

media dei voti sia penalizzante per l'alunno.

In concreto è bene che tutti i docenti conoscano i meccanismi del rapporto tra medie dei voti e

banda di oscillazione del credito scolastico e si abituino a rapportare la valutazione in decimi

solitamente usata ai centesimi che invece verranno applicati nelle valutazioni dell'Esame di Stato.

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Territorio e capitale sociale

Il territorio presenta un tessuto economico e sociale consolidato che si caratterizza per una

radicata tradizione di collaborazione fra enti locali (Comune, associazioni, ASUR) attivi nel

territorio e scuola.

Popolazione scolastica

Da un questionario somministrato ad un campione di 224 alunni appartenenti a sei classi del Liceo

delle Scienze Umane ed Economico Sociale e a sei classi del Liceo Classico, risulta che il 96,9%

degli studenti nell’ambiente domestico pratica la lingua italiana. La quantità dei libri posseduti in

famiglia è medio-alta e ridotta è la percentuale di quanti non dispongono di un computer (5,8% ) e

di un collegamento a internet (2,2%) . Per quanto riguarda la situazione occupazionale delle

famiglie, al Liceo Classico la percentuale più alta dei padri appartiene alla categoria dei

professionisti, mentre la maggioranza relativa delle madri lavora nel settore impiegatizio o della

scuola. Al Liceo delle Scienze Umane, presso madri e padri, prevale la componente costituita da

operai, tecnici, addetti ai servizi. In entrambi gli indirizzi si registra una percentuale di donne

casalinghe che si aggira tra il 28% e il 31 %. Risulta diffuso il progetto della prosecuzione degli

studi in ambito universitario: l’80,8% aspira alla laurea. Il dato caratterizza nettamente anche il

Liceo delle Scienze Umane, che presenta però una situazione più diversificata, in quanto il 15,3%

si dichiara intenzionato a conseguire soltanto il diploma di scuola secondaria superiore, mentre

l’8,8% punta ad un titolo di studio superiore al diploma, diverso dalla laurea. Dal punto di vista

delle condizioni materiali, l’ambiente domestico risulta generalmente idoneo allo studio, ma l’8,4%

dichiara di non disporre di un posto tranquillo in cui potersi concentrare. Ciò costituisce un fattore

di svantaggio che, unitamente all’impossibilità di utilizzare il computer, può determinare una

situazione di disparità. Da considerare inoltre l’incidenza del fenomeno della disoccupazione che

riguarda il 3,7% dei genitori.

Processi-Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Perché la scuola continui ad essere un centro attivo e un forte punto di riferimento nel contesto

urbano e provinciale, attraverso i canali dell’Associazione “Liceo Annibal Caro”, dell’AICC e

dell’Associazione dei genitori degli alunni saranno chiamati a raccolta intellettuali ed esponenti

delle istituzioni per sostenere attività culturali significative e progetti che arricchiscono l’offerta

formativa.

Il fabbisogno di organico dell’autonomia (personale

docente) per il potenziamento dell’offerta formativa

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I docenti dell'organico dell'autonomia concorreranno alla realizzazione del piano triennale

dell'offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di

organizzazione, di progettazione e di coordinamento.

In base ai commi 80-82, le attività ed i progetti per i quali si utilizzeranno i docenti

dell'organico del potenziamento faranno esplicito riferimento a figure che collaborino alla

realizzazione e all’organizzazione delle diverse attività progettuali del POF e alle attività extra-

curricolari: lezioni itineranti, visite guidate, viaggi di istruzione, manifestazioni, concorsi, attività

artistico -culturali - teatrali in sinergia con i referenti delle suddette attività. Tali figure potranno

inoltre offrire la propria collaborazione per le seguenti attività:

- organizzazione, monitoraggio e coordinamento dei progetti previsti dal PTOF, dal MIUR o da

altri enti ed istituzioni che coinvolgano gli studenti;

- coordinamento delle attività di prevenzione, di educazione alla salute e alla Legalità;

- orientamento in entrata e in uscita verso l’Università e il mondo professionale, con verifica della

ricaduta sull’azione didattica;

- organizzazione delle azioni di alternanza scuola-lavoro in collaborazione con i docenti

responsabili;

- avviamento alle procedure per la partecipazione della scuola ad iniziative e a progetti comunitari,

nazionali e regionali rivolti all’organizzazione e gestione di Stage;

- progetti post-diploma e di collaborazione con soggetti economici e culturali, pubblici e privati,

che coinvolgano studenti e docenti della scuola;

- avviamento di procedure per la raccolta di finanziamenti concessi da enti/istituzioni/imprese

(sponsor);

- organizzazione di eventi, manifestazioni, conferenze, feste in ambito scolastico;

- diffusione di informazioni relative a politiche educative europee e nazionali, a fondi e programmi

europei per la ricerca, la sperimentazione, la valutazione e l’innovazione didattica;

- sviluppo della comunicazione esterna: immagine dell’Istituto, contatto con i media, diffusione di

materiale informativo sulla scuola, articoli e comunicati stampa, aggiornamento sito web.

Sarà inoltre garantito, dai docenti dell’organico di potenziamento, il recupero ed il

potenziamento delle competenze degli studenti; tuttavia, si terrà conto del fatto che il suddetto

organico potrà servire in parte alla copertura delle supplenze brevi, in parte alla realizzazione di

progetti per il miglioramento dell’offerta formativa; in parte al supporto degli alunni Bes o a quelli

che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica.