il piccolo 19 gennaio 2013

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Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it PICCOLO il Giornale www.ilpiccologiornale.it a pagina 3 Edizione del Sabato Anno XIII n°5 • SABATO 19 GENNAIO 2013 Periodico € 0,02 copia omaggio Non riceve alcun finanziamento pubblico «Bisogna moderare il traffico e proporre strumenti alternativi». Benito Fiori: «Una situazione davvero preoccupante» oteremo. Voteremo per le politiche e per le regionali. Saranno elezioni importanti. Giungono nel pieno di una stagione di crisi dalla dimen- sione inedita, a detta di molti analisti, a cui il Paese ha dovuto rispondere, due anni fa, con un passo indietro del governo eletto e con l’incarico al cosiddetto esecutivo dei tecnici. Questo ha spremuto lacri- me e sangue, ha imposto sacrifici pesanti, non ha mantenu- to tutte le promesse – dove sono vere misure per la ripresa? –, ma è netta la sensazione che abbia fermato una locomo- tiva senza più conducente, lanciata verso un burrone. Ora, è giusto che torni la politica. Vilipesa, criticata, spesso mol- to giustamente – non dobbiamo dimenticare o, peggio, assuefarci agli scandali, al malaffare, alle collusioni – ma, nella sua versione migliore, in grado di dare rappresentan- za alle moltissime voci di una società moderna. Hanno tutti molto parlato di rinnovamento, anche se la maggior parte dei vecchi big è ancora lì, inossidabile, e alcuni sono over settanta. E a casa nostra? In queste ore si definiscono le ultime candidature. In particolare, c’è stato scontro nel Pdl per chi, tra Rossoni e Jotta, dovesse occupare una po- sizione in lista con la possibilità di essere eletto: l’ha spun- tata il cremasco Rossoni. Mentre, per il Senato, è difficile che un cremonese possa occupare uno dei primi dieci posti che garantirebbero una sicura elezione. Dalla Lega, ad og- gi, giungono poche informazioni: ci dovrebbero essere, per il Senato, la Comaroli e Maffini. Di prestigio il primo posto del cremasco Franco Bordo, subito dopo Vendola, per Sel. Ma gli unici candidati cremonesi che sicuramente siede- ranno in Parlamento, per adesso, sono del Pd: designati dopo le primarie. Ed è molto contento Luciano Pizzetti, che, grazie al ticket con Cinzia Fontana, ha centrato l’obiet- tivo di una elezione praticamente sicura per due cremone- si, ottenendo il massimo risultato possibile, con la senatri- ce cremasca addirittura capolista per la Camera, e lo stesso Pizzetti a palazzo Madama. Se, alle primarie, Pizzetti fosse giunto davanti alla Fontana, difficilmente quest'ultima sa- rebbe stata candidata al Senato in posizione sicura. È im- portante avere rappresentanti in Parlamento, è importante che la nostra città, il nostro territorio siano ben rappresen- tati, da persone radicate qui ma capaci di avere uno sguar- do ampio e onesto. Noi che cosa possiamo chiedere, a questo punto, a coloro che saranno eletti, di sinistra, di centro o di destra? Lavorate nell’interesse del Paese, con un occhio di riguardo per il nostro territorio; e mettetevi una mano sul cuore… che noi già da tempo stiamo come l’Aretino Pietro: “con una mano davanti e l’altra dietro”. V Indagine di Legambiente: Cremona è la terza città in Italia per il superamento delle polveri sottili MA COSA STIAMO RESPIRANDO? Edizione chiusa alle ore 21 PATENTI, DA OGGI SI CAMBIA: LE NOVITA’ SUL TERRITORIO CASALMAGGIORE ELEZIONI/1 a pagina 5 a pagina 10 a pagina 7 Esiste una reale “Emergenza sicurezza”? Cavazzini e Pizzetti, un impegno per l’ospedale Oglio Po Pd: «La sfida? Recuperare voti dagli astenuti» pagina 6 ELEZIONI/2 a pagina 7 Pdl: Gianni Rossoni la spunta su Mino Jotta SPORT PER SOGNARE I PLAYOFF pagine 24 Cremo a Salò senza alternative: deve vincere CONTRO LA VIRTUS a pagina 25 Vanoli con Chase a caccia di un’altra impresa a Bologna VOLLEY SERIE A2 Pomì rinforzata contro il Marsala, ultimo in classifica a pagine 26 LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE 2013, ANNO EUROPEO DEDICATO AD ARGINARE IL FENOMENO IN ITALIA SI BUTTANO 8 MILIONI DI TONNELLATE DI CIBO a pag 4 STORIA DELLA CITTA’ a pagina 18 Quando a Cremona c’era ancora la pena di morte L’EDITORIALE Un occhio di riguardo al nostro territorio… ne abbiamo bisogno di Daniele Tamburini

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Il Piccolo Giornale di Cremona

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Page 1: Il Piccolo 19 gennaio 2013

Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

PICCOLOilGiornalewww.ilpiccologiornale.it

a pagina 3

Edizione del Sabato

Anno XIII • n°5 • SABATO 19 GENNAIO 2013 Periodico • € 0,02 copia omaggioNon riceve alcun finanziamento pubblico

«Bisogna moderare il traffico e proporre strumenti alternativi». Benito Fiori: «Una situazione davvero preoccupante»

oteremo. Voteremo per le politiche e per le regionali. Saranno elezioni importanti. Giungono nel pieno di una stagione di crisi dalla dimen-

sione inedita, a detta di molti analisti, a cui il Paese ha dovuto rispondere, due anni fa, con un passo indietro del governo eletto e con l’incarico al cosiddetto esecutivo dei tecnici. Questo ha spremuto lacri-me e sangue, ha imposto sacrifici pesanti, non ha mantenu-to tutte le promesse – dove sono vere misure per la ripresa? –, ma è netta la sensazione che abbia fermato una locomo-tiva senza più conducente, lanciata verso un burrone. Ora, è giusto che torni la politica. Vilipesa, criticata, spesso mol-to giustamente – non dobbiamo dimenticare o, peggio, assuefarci agli scandali, al malaffare, alle collusioni – ma, nella sua versione migliore, in grado di dare rappresentan-za alle moltissime voci di una società moderna. Hanno tutti molto parlato di rinnovamento, anche se la maggior parte dei vecchi big è ancora lì, inossidabile, e alcuni sono over settanta. E a casa nostra? In queste ore si definiscono le ultime candidature. In particolare, c’è stato scontro nel Pdl per chi, tra Rossoni e Jotta, dovesse occupare una po-sizione in lista con la possibilità di essere eletto: l’ha spun-tata il cremasco Rossoni. Mentre, per il Senato, è difficile che un cremonese possa occupare uno dei primi dieci posti che garantirebbero una sicura elezione. Dalla Lega, ad og-gi, giungono poche informazioni: ci dovrebbero essere, per il Senato, la Comaroli e Maffini. Di prestigio il primo posto del cremasco Franco Bordo, subito dopo Vendola, per Sel. Ma gli unici candidati cremonesi che sicuramente siede-ranno in Parlamento, per adesso, sono del Pd: designati dopo le primarie. Ed è molto contento Luciano Pizzetti, che, grazie al ticket con Cinzia Fontana, ha centrato l’obiet-tivo di una elezione praticamente sicura per due cremone-si, ottenendo il massimo risultato possibile, con la senatri-ce cremasca addirittura capolista per la Camera, e lo stesso Pizzetti a palazzo Madama. Se, alle primarie, Pizzetti fosse giunto davanti alla Fontana, difficilmente quest'ultima sa-rebbe stata candidata al Senato in posizione sicura. È im-portante avere rappresentanti in Parlamento, è importante che la nostra città, il nostro territorio siano ben rappresen-tati, da persone radicate qui ma capaci di avere uno sguar-do ampio e onesto. Noi che cosa possiamo chiedere, a questo punto, a coloro che saranno eletti, di sinistra, di centro o di destra? Lavorate nell’interesse del Paese, con un occhio di riguardo per il nostro territorio; e mettetevi una mano sul cuore… che noi già da tempo stiamo come l’Aretino Pietro: “con una mano davanti e l’altra dietro”.

V

Indagine di Legambiente: Cremona è la terza città in Italia per il superamento delle polveri sottili

MA COSA STIAMO RESPIRANDO?

Edizione chiusa alle ore 21

PATENTI, DA OGGI SI CAMBIA: LE NOVITA’

SUL TERRITORIO

CASALMAGGIORE

ELEZIONI/1

a pagina 5

a pagina 10

a pagina 7

▲▲

Esiste una reale“Emergenzasicurezza”?

Cavazzini e Pizzetti,un impegno perl’ospedale Oglio Po

Pd: «La sfida? Recuperare voti dagli astenuti»

pagina 6

ELEZIONI/2

a pagina 7

Pdl: Gianni Rossonila spunta

su Mino Jotta

SPORTPER SOGNARE I PLAYOFF

pagine 24

Cremo a Salòsenza alternative:deve vincere

CONTRO LA VIRTUS

a pagina 25

Vanoli con Chasea caccia di un’altra impresa a Bologna

a pagina 26a pagina 26

VOLLEY SERIE A2

Pomì rinforzatacontro il Marsala,ultimo in classifica

a pagine 26

LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE

2013, ANNO EUROPEO DEDICATO AD ARGINARE IL FENOMENOIN ITALIA SI BUTTANO 8 MILIONI DI TONNELLATE DI CIBO a pag 4

STORIA DELLA CITTA’

a pagina 18

Quando a Cremona c’era ancora

la pena di morte

L’EDITORIALE

Un occhio di riguardo al nostro territorio… ne abbiamo bisognodi Daniele Tamburini

Page 2: Il Piccolo 19 gennaio 2013

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Page 3: Il Piccolo 19 gennaio 2013

di Laura Bosio

aria a Cremona è irrespira-bile. Se non bastasse il dato ricavato dalle centraline di rilevamento delle Pm10 po-sizionate in città, che hanno

già rilevato 13 superamenti della soglia di attenzione (pari a 50 microgrammi per metro cubo) dall'inizio dell'anno, ora lo conferma anche la classifica sti-lata nell'ambito del rapporto Mal'aria di Legambiente, che posiziona la nostra città al terzo posto tra quelle più inqui-nate del Paese. E' vero che, nel corso del 2012, in tutte le principali città ita-liane sono stati superati i livelli di pol-veri fini (Pm10), e sono 52 quelle che hanno superato il bonus di 35 giorni di superamento del valore medio giorna-liero. In questa poco invidiabile classifi-ca, Alessandria, Frosinone e Cremona sono le prime città classificate, rispetti-vamente con 123, 120 e 118 giorni di superamento. Ma, più in generale, è l’area della Pianura Padana a confer-marsi come la zona più critica, con 18 città tra le prime 20 posizioni, ubicate in Lombardia, Piemonte, Emilia Roma-gna e Veneto.

Purtroppo Cremona detiene una po-sizione piuttosto elevata anche nel su-peramento delle polveri Pm2,5, ancora più infide delle Pm10: la nostra città si classifica infatti all'ottavo posto, con un valore medio annuo di 31 micro-grammi per metro cubo. A questo pro-posito, pero', si puo' osservare che, per ora, sono ancora poche le città che provvedono a rilevare tale valore (42 in tutto) e che quindi si tratta di una clas-sifica parziale. Se l’emergenza smog nei centri urbani scatta soprattutto nei mesi invernali, anche i mesi più caldi dell’anno non sono immuni da questo problema. In particolare, durante il pe-

riodo estivo raggiunge valori elevati la concentrazione di ozono, per la quale Cremona si colloca al 13esimo posto, con una media di 71 superamenti an-nui della media mobile su 8 ore di 120 µg/m3.

Una situazione decisamente preoc-cupante, quindi, quella del nostro terri-torio, che e' interessato da diversi tipi di inquinanti.

«L'Oms ha fatto un'indagine sulla Pianura Padana, stimando 7.200 morti l'anno a causa dello smog» spiega Be-nito Fiori, portavoce del gruppo Am-bienteScienze di Cremona. «Con tutto questo, abbiamo un registro tumori che è fermo al 2006 perché c'è solo una persona destinata a occuparsene, e mancano tutti i dati più recenti».

Insomma, potrebbe profilarsi un se-rio problema di salute, legato alla con-

centrazione eccessiva di inquinanti. «E' chiaro che nelle zone in cui vi è alta concentrazione di insediamenti indu-striali e una conformazione geografica che non permette ricambio d'aria, il problema è più sentito» spiega Fiori. «Infatti Frosinone, che è al secondo posto, ha delle caratteristiche molto simili: si trova nella valle del Sacco ed è attorniata da un grande cementificio e da due inceneritori».

Una critica anche a Regione Lom-bardia, che ha fatto un Piano regionale senza tenere conto dei dati più attuali. «Le istituzioni danno un'interpretazione dei dati meno allarmante possibile, mentre invece ci troviamo in una situa-zione che è decisamente preoccupan-te e che impone riflessioni serie» dice Fiori, che con AmbienteScienze e il Politecnico sta organizzando, per il 9

febbraio, un convegno sul tema delle Smart Cities. «Si tratta di città che in Europa hanno fatto tantissimo per co-niugare innovazione, ambiente e quali-tà della vita» spiega Fiori «ma che in Italia ancora non si sono diffuse, nono-stante che possano rappresentare una strada per la riduzione dello smog».

Per rispondere all'emergenza inqui-namento anche Legambiente lancia le sue proposte, emerse recentemente nel corso degli Stati Generali della bici-cletta e della mobilità nuova, che pun-tano a inserire strumenti di moderazio-ne del traffico e della densità di auto-vetture (limite a 30 km/h in tutto il cen-tro urbano con esclusione dei principa-li assi di scorrimento, road pricing e ti-cket pricing, ridefinizione degli spazi urbani a vantaggio del trasporto collet-tivo e di quello più lento).

L’

Legambiente: «Servono strumenti di moderazione del traffico e della densità di autovetture»

Siamo terzi, in Italia, per le polveri sottili nell’ariaMa cosa stiamo respirando?

Sabato 19 Gennaio 20133CREMONA

La Regione Lombardia ha assegnato al Comune di Cremona un finanziamento di 409.304,33 euro per la realizzazione del progetto "VivilaCittà", il cui costo comples-sivo è stimato in 511.630,41 euro, ha otte-nuto pertanto una copertura pari all’80%. La maggior parte del progetto riguarda il potenziamento del bike sharing sia attra-verso una trasformazione del servizio at-tuale con l’utilizzo di tecnologie volte all’au-tomatizzazione, sia attraverso l’introduzio-ne di biciclette a pedalata assistita e posta-zioni di ricarica delle stesse.

A questo proposito, lo scorso dicembre, il ministero dell’Ambiente ha concesso in comodato d’uso gratuito al Comune di Cre-mona 30 biciclette a pedalata assistita ri-servandosi di erogare un ulteriore finanzia-mento per l’acquisto di attrezzature per la loro ricarica.

Il servizio di bike sharing ad oggi, conta ormai 1.938 iscritti e 9.560 ritiri di biciclette. Le ulteriori azioni previste nel progetto Vivi-laCittà riguardano: la regolamentazione degli accessi alle aree pedonali mediante la posa di dissuasori retrattili automatici (pilo-mat); la posa di pannelli informativi; lo svi-luppo di un software applicativo che con-senta di integrare e migliorare il sistema in-formativo già esistente, consultabile da smartphone; la realizzazione di zone wi-fi. Tali servizi rappresentano un tassello del più ampio quadro relativo alla mobilità so-stenibile che l’amministrazione sta promo-vendo attraverso politiche di incentivazione di modalità di spostamento alternative.

IL PROGETTOFinanziamento di 400mila euro

al Comune per Vivilacittà

POSIZIONE CAPOLUOGO DI PROVINCIA(CENTRALINA PEGGIORE)

GIORNI DI SUPERAMENTO

2011

1 ALESSANDRIA (D’ANNUNZIO) 123

2 FROSINONE (FROSINONE SCALO)

120

3 CREMONA (VIA FATEBENEFRATELLI)

118

3 TORINO (CONSOLATA) 118

4 PARMA (VIA MONTEBELLO) 115

PM 10 TI TENGO D’OCCHIOLa classifica di Legambiente

Page 4: Il Piccolo 19 gennaio 2013

di Laura Bosio

gni anno, in Italia, otto milio-ni di tonnellate di cibo fini-scono in discarica.

«Lo spreco alimentare è una grave "malattia" che in-

veste tutti i paesi industrializzati e ri-guarda tutta la filiera, dal produttore al consumatore» spiega Luca Curatti, presidente di Assoutenti Cremona. «Chi produce spesso si trova costretto a gettare via migliaia di tonnellate di mer-ci, quando esse non rispondono agli standard richiesti dalla grande distribu-zione. Anche nell'industria di trasforma-zione si verificano molti sprechi, e la grande distribuzione spesso si trova a gettare via prodotti che sono in scaden-za. Per non parlare del consumatore fi-nale che, spesso a causa di una sba-gliata gestione delle provviste, si trova a dover eliminare cibo scaduto o am-muffito».

Peraltro, il 2013 sarà "L'anno euro-peo di lotta allo spreco alimentare", come ha stabilito il Parlamento Euro-peo, che vuole mettere in atto strategie per ridurre il fenomeno dello spreco del cibo. «Ecco la sfida» spiega Curatti: «entro il 2025 la riduzione degli sprechi alimentari del 50%». Certo che i numeri presentati dal Global Food Losses and Food Waste sono allarmanti. Ogni an-no nel mondo si sprecano 222 milioni di tonnellate di cibo, l’equivalente dell’in-tera produzione alimenta-re dell’Africa sub-saharia-na, circa 900 milioni di persone soffrono la fame e quasi un sesto della popolazione mondiale è malnutrita.

Nell’Unione europea il 15% dei citta-dini vive al di sotto del livello di povertà e

si rivolge ad enti benefici per mangiare.«Purtroppo spesso si scartano cibi

solo perché non soddisfano determinati requisiti estetici, o perché una confezio-ne è danneggiata, anche se questo non comporta alcuna alterazione del conte-nuto».

La campagna contro lo spreco mes-sa in atto a livello europeo coinvolge direttamente la grande distribuzione ed i meccanismi che la regolano: pubblici-

tà ingannevole, logiche spietate di vendita e si-stemi di imballaggio. Emerge la necessità di un maggior coordinamento gestionale, di investimenti in nuove infrastrutture e di un’educazione al non-spreco negli asili e nelle

scuole.Un altro problema da rilevare è quel-

lo delle scadenze: per molti prodotti, infatti, l'indicazione è "consumarsi pre-feribilmente entro". «Questo non signi-

fica che il prodotto dopo quella sca-denza non è più consumabile, ma che potrebbe perdere alcune delle sue pro-prietà nutrizionali» spiega Curatti. «Si tratta quindi di prodotti che ancora possono essere consumati, nella mag-gior parte dei casi. A questo proposito, c'è al vaglio un progetto di legge euro-peo per inserire una doppia indicazio-ne in etichetta: fino a quando il prodot-to può essere venduto e fino a quando può essere consumato. Credo poi che i supermercati e negozi potrebbero, anziché buttare i prodotti in scadenza a fine giornata, metterli in vendita a metà prezzo qualche ora prima della chiusura».

Il problema delle scadenze viene se-gnalato anche dal terzo settore, e so-prattutto da chi si occupa di distribuire cibo alle famiglie indigenti «Gli sprechi sono sempre da condannare» afferma Angela Carli, presidente del consiglio centrale della San Vincenzo di Cremo-na. «Premetto che l'impegno principale

deve essere quello di tutelare la salute, tuttavia ci sono alcune leggi che impon-gono di eliminare i prodotti scaduti, an-che se si parla di scadenze indicate con "preferibilmente". Credo che la legge, a questo proposito, dovrebbe essere più chiara, perché vi sono prodotti che pos-sono essere consumati anche dopo scadenza senza alcun rischio».

Altro tema è quello dello spreco ali-mentare domestico, che risulta essere uno di quelli più problematici, come ha recentemente sottolineato il professor Andrea Segrè, professore ordinario di Politica Agraria Internazionale e Com-parata e promotore della campagna “Un anno contro lo spreco”. A questo proposito anche Assoutenti fornisce delle raccomandazioni ai consumatori: «Bisogna tenere il frigorifero sempre controllato, tenere sui ripiani più alti i prodotti in scadenza, ma anche pianifi-care con attenzione la spesa e stare at-tenti a cosa si mette nel carrello» con-clude Curatti.

CremonaSabato 19 Gennaio 20134

O

Attenzione ancheallo sprecodomestico

In Italia ogni anno si buttano via otto milioni di tonnellate di cibo. I progetti dell’Europa

2013, lotta allo spreco alimentareLuca Curatti: «Al vaglio un progetto di legge europeo per la doppia indicazione di scadenza in etichetta»

La Giunta Comunale ha assegnato al Consiglio comunale la delibera ri-guardante l’adozione della Variante generale al Piano di Governo del Terri-torio che si compone del Documento di piano, del Piano delle regole e del Piano dei servizi.

Il 21 gennaio prossimo la Commis-sione consiliare Politiche Urbanistiche e Territoriali si riunirà per esprimere il proprio parere in merito a tale docu-mento che il 28 gennaio verrà sottopo-sto all’approvazione del Consiglio co-munale. Si conclude così la prima fase di un lungo percorso iniziato il 18 no-vembre 2010.

Le priorità strategiche che la Varian-te generale propone sono: la sosteni-bilità ambientale delle scelte, tendente alla conservazione e valorizzazione dei paesaggi, delle risorse fisiche e della rete ecologica; il contrasto al consumo di suolo e la conseguente restituzione all’uso agricolo di circa 600 mila metri quadrati di superficie potenzialmente utilizzabile per altre funzioni dal previ-gente Pgt; il governo della riqualifica-zione urbana, teso a favorire il recupe-ro delle aree dimesse, la riduzione dell’inquinamento ambientale e l’in-cremento dell’uso di energie alternati-ve; la rigenerazione del tessuto urbano consolidato; la collaborazione tra l’amministrazione ed i soggetti del privato che erogano servizi di pubblica utilità e svolgono un ruolo attivo nella trasformazione del contesto urbano, nel rispetto del principio di sussidiarie-tà; la semplificazione e il notevole snellimento degli strumenti attuativi per interventi edilizi, limitando a casi straordinari i piani/programmi, previle-giuando il permesso di costruire con-venzionato; l’adeguamento delle infra-strutture della mobilità con operazioni di completamento ed integrazione sia del sistema delle comunicazioni regio-nali e nazionali, sia dei fabbisogni lo-cali, anche con attenzione alla mobilità lenta; ridare attualità alla rilevanza agricola, fattore trainante dello svilup-po economico locale.

Caro direttore,le scrivo per condividere una riflessio-ne che da un po' di tempo a questa parte mi sono trovata a fare. Ho letto che ogni giorno i supermercati devo-no buttare centinaia di prodotti per-ché giunti a scadenza, con uno spre-co alimentare decisamente importan-te. Ora mi chiedo: possibile che non si possa fare nulla per recuperare tut-to quel cibo? Non potrebbe essere redistribuito alle famiglie povere, per garantir loro il pasto serale? E per quale motivo la legge impone di gettar via prodotti "da consumarsi preferibil-mente entro", anche se quella non è una data di scadenza vera e propria?

R.S.

Variante generaledel Pgt, via liberadella Giunta

Page 5: Il Piccolo 19 gennaio 2013

La crisi accentua la microcriminalità. Ma non si registra un vero e proprio allarme

Gran finale della selezione e raccolta 2012 di buone prassi aziendali per la Responsabi-lità sociale d’impresa in Lombardia giunta alla quarta edizione. L’importante inizia-tiva promossa dalle Camere di Commer-cio lombarde con Unioncamere Lombardia sostiene e valorizza le imprese impegnate in comportamenti socialmente e ambiental-mente responsabili, attente al territorio, ai lavoratori e alla comunità che hanno voluto dare evidenza delle loro scelte coraggiose. A fronte dell’ampia adesione delle imprese lombarde di tutti i comparti che hanno scelto di assumersi le loro responsabilità in modo proattivo e consapevole verso la società e l’ambiente, sono state selezionate 78 azien-de lombarde disseminate su tutto il territorio regionale che sono state premiate da Union-camere Lombardia il 16 gennaio a Milano nel corso dell’evento che si è tenuto in mattina-ta a Palazzo Turati. Tra queste, a ricevere il premio sono state due aziende cremonesi: il Centro di assistenza tecnica alle imprese Cat Asvicom e l’Oleificio Zucchi Spa.

Unioncamere:premiate Cat Asvicom

e Oleificio Zucchi

Cronaca Sabato 19 Gennaio 20135

di Michele Scolari

remona: città sicura o re-altà urbana dove si vive nella paura quotidiana? A seguito di alcuni fatti di cronaca che si sono

susseguiti dalla scorsa estate, tra cui i blitz nei parchi , episodi di pro-stituzione nel centro cittadino e due aggressioni, le opinioni dei cittadini si dividono. Lasciando da parte i ca-si estremi di chi vorrebbe sostituire le forze dell’ordine con una “milizia cittadina”, c’è chi guarda con preoc-cupazione crescente a simili episodi e chi, invece, li considera fatti spo-radici che, seppure meritevoli di at-tenzione, sono tuttavia pretesto di strumentalizzazioni politiche o mon-tature giornalistiche. Esiste allora una “questione sicurezza” a Cremo-na e, in caso di risposta positiva, a che livello è?

In attesa della presentazione del bilancio dell’attività svolte nel 2012, dal comando dei Carabinieri di Viale Trento Trieste fanno sapere che, in generale, «alla luce dei dati non emergono particolari criticità per la zona di Cremona e dintorni». Certo, vi sono episodi che vanno oltre la microcriminalità (si ricorda ad esem-pio la gang della droga, smantellata a dicembre dai Carabinieri a Soresi-na), ma «non si registra una situazio-ne tale da far parlare di un vero e proprio “allar-me sicurezza”». Vi sono alcune zone in cui si so-no registrati fenomeni che vanno oltre il furto in appartamento o le scara-mucce fuori dal bar: ad esempio nella zona di Soresina, do-ve è stato scoperto e debellato dall’Arma un ingente traffico di stu-pefacenti nel mese di dicembre, e dove la sera dell’Epifania si è consu-mata la violenta aggressione di un

anziano. Ma in generale «non risulta una ripetitività ed una recrudescen-za tale di fenomeni da indurre a lan-ciare un vero e proprio allarme». Vi sono indubbiamente fenomeni di

microcriminalità, come ad esempio quello dei topi d’appartamento o del taccheggio, che è difficile eliminare com-pletamente, nei con-fronti dei quali l’atten-zione rimane alta: que-

sto tipologia di fenomeni è collegata anche alla crisi economica, che di-minuisce il denaro a disposizione.

Anche sul fronte del traffico degli stupefacenti non si può parlare di un vero e proprio “allarme”. «Più che

come polo di smistamento, la zona di Cremona e dintorni si configura come luogo d’importazione per lo spaccio al dettaglio, più che di ven-dita all’ingrosso. Sempre più spesso per l’approvvigionamento gli spacciatori si recano a Brescia, Milano e Berga-mo». Fatta eccezione dunque per il caso dei due albanesi arrestati per detenzione di cocaina a giugno e settembre dello scorso anno, e della gang della dro-ga di Soresina, «non si può parlare di un grosso canale per il traffico de-gli stupefacenti i pusher locali si ri-volgono sempre di più alle piazze di Milano, Brescia o Bergamo».

Anche riguardo ai trascorsi pro-blemi nei parchi cittadini, non si so-no più registrati episodi come quelli al parco Sartori o a quello del Vec-chio Passeggio. Merito anche e so-

prattutto della forte at-tività di prevenzione at-tuata dalle forze dell’ordine, presenti sul territorio con numero-se unità per pattuglia-menti e servizi di con-trollo. «Certo, anche se

in molti casi i mattinali sono vuoti, non bisogna abbassare la guardia. Occorre continuare nell’attività di prevenzione, ricordando anche che in questo settore la collaborazione dei cittadini può fare molto».

C

Dai blitz nei parchi la situazione

sembra migliore

Nel traffico degli stupefacenti i pusher si recano fuori provincia per rifornirsi, segno che le basi sono altrove

La prevenzione ha avuto

la sua parte

Le opinioni dei cittadini a confronto: la città è sicura?Esiste una reale “emergenza sicurezza”?

Page 6: Il Piccolo 19 gennaio 2013

di Laura Bosio

ntra in vigore oggi la nuova normativa sulle patenti, che ridisegna le regole per ottenere la licenza di guida.

Tra le principali novità trovia-mo un numero maggiormente diversificato di categorie delle patenti - che passano da 9 a 15-, la scomparsa del "patentino" per i motorini e una normativa che prevede la decurtazione di punti anche ai minorenni, se la legge lo prevede. La nuova di-sciplina nasce dal recepimento di due direttive europee - la2006/126 e la 2009/113 - at-traverso il decreto legislati-vo59/2011. L’obiettivo è miglio-rare il livello di sicurezza strada-le e la formazione dei conducen-ti, oltre ad armonizzare e facilita-re la libera circolazione di merci e persone in Europa.

Un'altra novità significativa riguarda le catego-rie C (camion) e D (autobus), che ven-gono sost i tu i te dalla C1e dalla D1, conseguibili a 18 e 21 anni, mentre per conseguire la C e la D "piene" biso-gnerà avere rispet-tivamente 21 e24 anni. La pa-tente B1 consentirà invece di guidare le micro car con massa superiore a 400 kg e sarà con-seguibile a 16 anni.

Per i minorenni - e questa è una delle principali novità - vie-ne invece introdotta una nuova

categoria - la AM - per motorini e micro car, che va a rimpiazzare il Certificato di idoneità guida ciclomotore (o “patentino”).Questa patente potrà, come il Cigc, essere presa a 14anni (per la guida all'estero ce ne voglio-no 16) ma, a differenza di prima, per ottenerla bisognerà soste-

nere un esame identico a quello per la patente A. Infine, anche ai possessori di pa-tente AM verranno tolti i punti, se commettono in-frazioni che lo pre-vedono. Inoltre, in

caso di sospensione della licen-za di guida, dovranno sottoporsi alla revisione. Sempre per i mi-norenni, non sarà più possibile preparare a scuola la prova teo-rica: d'ora in poi o ci si presente-rà da privatisti o vi sarà l'obbligo di frequentare la scuola guida.

La patente A1 (quella per le moto 125) si potrà prendere a 16 anni mentre la nuova A2 (che consente di guidare moto fino a 35 kw) a 18. Per avere la A (gui-da di tutte le moto senza limita-zioni) bisognerà avere 20 anni, ma solo se si ha la A2 da almeno 2 anni, altrimenti bisognerà at-tendere i 24.

Le novità non verranno appli-cate a chi ha preso la patente prima del 18 gennaio 2013: le li-cenze conseguite entro quella data, dice la circolare del mini-stero, conservano la loro effica-cia.

Vediamo di seguito, una ad una, tutte le nuove categorie.

AM. Permette di condurre: ciclomotori a due ruote (catego-ria L1e), veicoli a tre ruote (cate-goria L2e), quadricicli leggeri di massa a vuoto inferiore o pari a350 kg (categoria L6e), tutti e tre con velocità massima non superiore a 45 km/h, cilindrata

inferiore o uguale a50 cm3 se a combustione interna, oppure di potenza nominale continua massima inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici.

A1. Permette di guidare mo-tocicli di cilindrata massima di 125 cm3, di potenza massima di 11 kW e tricicli di potenza non superiore a 15 kW.

A2. Da accesso a motocicli di potenza non superiore a35 kW.

A. Permette di guidare qual-siasi moto, senza limitazioni.

B1. Quadricicli diversi da quelli guidabili con patente AM con massa a vuoto inferiore o pari a 400 kg.

B. Autoveicoli di massa mas-sima autorizzata non superiore a 3.500 kg per il trasporto di non più di otto persone oltre al con-ducente.

BE. Complessi di veicoli composti di una motrice della categoria B e di un rimorchio o semirimorchio con massa mas-

sima non superiore a 3.500 kg.C1. Autoveicoli la cui massa

massima autorizzata è superiore a 3.500 kg, ma non superiore a 7.500 kg, per il trasporto di non più di otto passeggeri, oltre al conducente.

C1E. Complessi di veicoli composti di una motrice rien-trante nella categoria C1 e di un rimorchio o di un semirimorchio di massa massima superiore a 750 kg, sempre che la massa autorizzata del complesso non superi i 12.000 kg; complessi di veicoli composti di una motrice rientrante nella categoria B e di un rimorchio odi un semirimor-chio di massa superiore a 3.500 kg, sempre che la massa del complesso non super i i 12.000kg.

C. Autoveicoli la cui massa massima autorizzata superiore a 3.500 kg e progettati e costruiti per il trasporto di non più di otto passeggeri, oltre al conducente.

CE. Complessi di veicoli composti di una motrice rien-trante nella categoria C e di un rimorchio o di un semirimorchio di massa massima superiore a 750 kg.

D1. Autoveicoli per il traspor-to di non più di 16persone, oltre al conducente, di lunghezza massima di 8metri.

D1E. Complessi di veicoli composti da una motrice rien-trante nella categoria D1 e da un rimorchio di massa massima su-periore a 750 kg.

D. Autoveicoli progettati e co-struiti per il trasporto di più di otto persone oltre al conducen-te. A tali autoveicoli può essere agganciato un rimorchio di mas-sa massima non superiore a 750 kg;

DE. Complessi di veicoli composti da una motrice rien-trante nella categoria D e da un rimorchio di massa massima su-periore a 750 kg.

E

Patenti di guida, da oggi si cambia Parte la nuova normativa: salgono a quindici le categorie

Non più il “patentino” per i motorini, ma una vera e propria patente. Anche i minorenni potranno subire la decurtazione dei punti

Le novità non valgono per chi l’ha presa

prima del 18 gennaio

CronacaSabato 19 Gennaio 20136

Età minima per conseguire le varie categorie di patente o per guidare le varie categorie di veicoli:

14 anniVeicoli cui abilita la patente AM, purché non si trasportino altre persone oltre al conducente.

16 anniVeicoli cui abilita la patente A1 purché non si tra-sportino altre persone oltre al conducente;Veicoli cui abilita la patente B1 purché non si tra-sportino altre persone oltre al conducente.

18 anniVeicoli cui abilitano le patenti AM, A1 e B1 che trasportino altre persone oltre al conducente;

- Veicoli cui abilita la patente A2;- Veicoli cui abilitano le patenti B e BE;- Veicoli cui abilitano le patenti C1 e C1E.

20 anniVeicoli cui abilita la patente A a condizione che il conducente sia titolare di patente A2 da almeno due anni.

21 anni- Tricicli cui abilita la patente A;- Veicoli cui abilitano le patenti C e CE;- Veicoli cui abilitano le patenti D1 e D1E;- Veicoli per i quali è richiesto un certificato di abilitazione professionale di tipo KA o KB.

24 anni- Veicoli cui abilita la patente A;- Veicoli cui abilitano la patenti D e DE.

I NUOVI LIMITI DI ETA’

Page 7: Il Piccolo 19 gennaio 2013

Movimento civico lombardo

Roberto Vitali, Fausta Galli, Gianluca Pettinati.

Lista civica AmbrosoliJean Claude MugaboUwihanganyeMichelangelo GaggiaPaola Bandini

Sel: Giovanni Cuccia

Partito democraticoAgostino Alloni, Maura Ruggeri,Ivana Cavazzini.

Psi Clara Rossini, Lorenzo Ravizza,Tiziana Ida Sozzi.

di Laura Bosio

ntra nel vivo la campagna elettorale del Partito De-mocratico, che giovedì pomeriggio ha presenta-to i propri candidati a Ca-

mera, Senato e Regione Lombar-dia. Per la Regione sono: Ivana Ca-vazzini (sindaco di Drizzona) , Mau-ra Ruggeri (consigliere comunale) e Agostino Alloni (consigliere regio-nale uscente). Per la Camera: Cin-zia Fontana (già senatrice e capoli-sta in Lombardia 3), Alessia Manfre-dini e Valentina Digennaro, appena 24enne (nonché responsabile del gruppo giovani del Pd di Crema, studentessa). Per il Senato: Lucia-no Pizzetti (già deputato), Titta Ma-gnoli (segretario provinciale del Pd) e Annamaria Abbate (consigliere comunale). Il segretario provinciale Titta Ma-gnoli sottolinea: «Il "ritorno di fiam-ma" tra Lega e Pdl, peraltro preve-dibile, dimostra che temono la vit-toria del Pd». La sfida maggiore, tuttavia, sarà quella di recuperare il voto degli astenuti. «Purtroppo in

Italia è un problema non da poco. Ed è anche su questa grossa per-centuale di popolazione che lavore-remo, cercando di riportare la gen-te alle urne».

LA PAROLA AI CANDIDATILuciano Pizzetti: «Abbiamo un duplice obiettivo: vincere le elezio-ni regionali e quelle politiche, uti-lizzano ogni energia a disposizio-ne. Il nostro compito è dare omo-geneità politica a due enti impor-tantissimi per l'Italia: Stato e Re-gione Lombardia. Ci troviamo di fronte al fallimento del Governo re-gionale e ora i cittadini dovranno scegliere tra la riproposizione del-la vecchia congrega e una propo-sta nuova, la nostra. Il centrosini-stra può rappresentare un solido governo per il nostro Paese, può fare la differenza». Annamaria Abbate. «Con Bersa-ni e Ambrosoli si può dare una svolta storica all'Italia, e il Pd ha dalla sua una grande ricchezza e varietà di esperienze. Sono con-vinta che le possibilità di vittoria non ci manchino».

Ivana Cavazzini. «La nostra forza sta in una grande varietà di propo-ste ma anche in una buona percen-tuale di candidature femminili. Allo-ra votare Pd e votare donna signifi-ca voltare finalmente pagina. Ci tro-viamo in un periodo di profonda cri-si e difficoltà da cui è imperativo uscire: per affrontare questa situa-zione il Pd ha pensato un modello progettuale di futuro che porti a un'Italia più giusta». Cinzia Fontana. «"L'Italia giusta" deve essere lo slogan di questa campagna elettorale. Siamo un partito che vuole parlare al Paese che lavora, che produce, alle reti sociali... Abbiamo le potenzialità per ottenere un risultato straordina-rio soprattutto in un territorio come il nostro, dove è necessario dare ri-sposte serie contro una crisi che tocca in profondo il mondo produt-tivo. Vogliamo portare il Paese fuo-ri da questa fase difficile, senza fa-cili slogan elettorali, ma con propo-ste concrete e attuabili». Agostino Alloni. «Bisogna cambia-re il governo del Paese e della Re-gione Lombardia, e l'unica alterna-

tiva è che vinca Ambrosoli. Il nostro compito è di dare forza a questa possibilità».Titta Magnoli. «Abbiamo messo in campo nove persone adatte ad af-frontare una sfida che è particolar-mente importante, soprattutto in Lombardia, terreno in cui la batta-glia sarà più vivace. Non possiamo assolutamente lasciare la Regione alla Lega».Maura Ruggeri. «Con Ambrosoli presidente, le parole chiave sono due: il coinvolgimento delle perso-ne e dei cittadini e la legalità, cosa di cui nel Paese c'è estremamente bisogno».Alessia Manfredini. «Il Pd ha dimo-strato di avere coraggio e di essere credibile. Per questo sono convinta che si possa vincere, sia in Lombar-dia che a livello nazionale».Valentina Digennaro. «Questi ulti-mi anni sono serviti al Pd per asse-starsi e capire quale percorso co-mune intraprendere. Il partito è se-rio e capace di confrontarsi, come hanno dimostrato anche le Prima-rie. Insomma, quest'anno abbiamo tutte le carte in regola per vincere».

E

camera e senato

Pd: la sfida maggiore? Recuperare il voto degli astenutiPer la Regione: Ruggeri, Cavazzini, Alloni. Per la Camera: Fontana, Manfredini, Digennaro. Per il Senato: Pizzetti, Magnoli, AbbatePoLiticA

Nella giornata di sabato conoscere-mo con certezza tutti i nomi dei can-didati che prenderanno parte alla tor-nata elettorale per il Parlamento. In-tanto i candidati del Pd si conoscono

già da alcuni giorni, come pure quelli di Sel per le elezioni nazionali. Sono in fase di definizione proprio in queste ore (mentre andiamo in stampa) le candidature di Pdl e Lega, anche se i

nominativi sono quasi certi. Sono sta-ti invece resi noti i nomi alla Camera dell'Udc, a sostegno di Mario Monti: Giuseppe Foderaro, Ugo Rizzi, Paola Biaggi, Gloria Grazioli, Emanuele Ca-

bini. Al Senato invece ci sono Rosalin-da Busseti e Martino Boschiroli. Già noti Per quanto riguarda le regionali, sono stati resi noti i nomi per la lista civica di Ambrosoli: Michelangelo

Gaggia, Paola Bandini e Jean Claude Mugabo Uwihanganye. Già noti da tempo, invece, i nominativi di Futuro e libertà: Roberto Dall'Olmo, Marco Stanga e Alessandra Azzali.

PdlCarlo Malvezzi, Simone Beretta, Gabriele Gallina, Antonio Agazzi, Cesira Bassanetti.Donato Daldoss,Paolo Abruzzi.

LegaFederico Lena, Bernardette Bossi, Antonella Simonetta.

Partito PensionatiGiacinto Boldrini.

Partito DemocraticoCameraCinzia FontanaAlessia ManfrediniValentina Digennaro

SenatoLuciano PizzettiTitta MagnoliAnnamaria Abbate

Sinistra Ecologia e LibertàCameraFranco Bordo Elisabetta CabriniRoberto Pennacchioli

SenatoMonica frassoniTino MagniDonatella CarbonettoEmilio DioliGiovanna Denti

Nessun compromesso con Monti: lo ha riba-dito giovedì scorso Sinistra Ecologia e Libertà nel presentare i propri candidati alla Camera e al Se-nato.

Nella lista lombarda per il Senato troviamo Monica Frassoni, co-presidente del Partito Ver-de Europeo (primo posto), Tino Magni, ex coor-dinatore regionale di SEL (secondo posto), Do-natella Carbonetto, Emilio Dioli e Giovanna Den-ti. Per quanto riguarda la Camera, subito dopo

quello di Vendola c’è il nome del coordinatore regionale di Sinistra, Ecologia e Libertà, il crema-sco Franco Bordo. Ci sono poi Elisabetta Cabri-ni e Roberto Pennacchioli.

Monica Fassoni ha dichiarato che «è ora di fa-re un governo di centrosinistra, e per farlo non c'è bisogno di "innesti" come Monti, Fini e Casi-ni. Oggi dobbiamo lavorare per una riconversio-ne ecologica dell'economia, e il Piano energeti-co di Monti è molto confuso. Senza contare che

le ricette di austerità che ci ha proposto in quest'ultimo anno hanno contribuito alla reces-sione, e vanno modificate». È fondamentale por-tare avanti anche il tema dell'inquinamento in Lombardia, il cui governo attuale «ha dimostrato la propria incapacità nell'approntare un Piano che risolvesse il problema».

Tema importante su cui SEL vuole intervenire è quello del lavoro, come conferma Tino Magni, proveniente dal mondo sindacale. «Bisogna cambiare le leggi su questi temi: dalla contratta-zione sull'articolo 8 alla questione dell'articolo 18, che va ripristinato, al problema del reddito minimo garantito». Attacca Magni: «La destra pensa solo ad impedire di governare al centrosi-nistra, ma non ha una seria proposta di Governo del Paese, mentre il Centro è convinto, pur non avendo i voti, di essere legittimato a governare».

Secondo Franco Bordo, un altro tema fonda-mentale è quello dei diritti civili. «Oggi l'Italia è fortemente distante dal resto d'Europa, su que-sti temi. Manca una legge che regolamenti le unioni civili, che autorizzi i matrimoni tra omoses-suali, che si occupi della fecondazione assistita. C'è un concetto di modernità che in Italia ha for-te bisogno di essere portato avanti». Bordo è an-che grande sostenitore delle necessità del mon-do agricolo, «che nell'economia del nostro terri-torio hanno una preponderanza rilevante».

Elisabetta Cabrini, insegnante e neofita della politica, ha invece sottolineato che la scuola «ha grande bisogno di essere al centro delle pro-grammazioni politiche, perché è il luogo in cui si promuovono i diritti di cittadinanza».

Lavoro, diritti civili, agricoltura, ecologia, scuola: i temi di Sinistra Ecologia e LibertàSel: «E’ ora di fare un governo di centrosinistra»

Cronaca Sabato 19 Gennaio 20137

«Le ricette di austerità di questi ultimi anni hanno contribuito alla recessione»

UdcCameraGiuseppe FoderatoUgo RizziPaola BiaggiGloria Grazioli Emanuele Cabini

SenatoRosalinda BussetiMartino Boschiroli

FliCameraRoberto Dall'OlmoMarco StangaAlessandra Azzali

PiERLUiGi BERSANi

RoBERto MARoNi

UMBERto AMBRoSoLi

GABRiELE ALBERtiNi

SiLvANA cARcANo

regionali

MARio MoNti

PdlCameraGianni Rossoni

SenatoMino Iotta

Lega CameraFilippo BongiovanniRoberta Paloschi

SenatoSilvana ComaroliItalico Maffini

SiLvio BERLUScoNi

Movimento 5 stelle CameraDanilo ToninelliAlberto BorellDavide ImbertiFausto Bolzoni

oScAR GiANNiNo

BEPPE GRiLLo

Fermare il declino CameraGimmi DistanteAurelio Gugliandolo

Movimento 5 stelle Anna Sari, Matteo Della Noce, Paride Crotti.

cARLo MARiA PiNARDiFermare il declino Simone Bini,

Letizia Sommariva, Alessandro Rossi.

Page 8: Il Piccolo 19 gennaio 2013

CronacaSabato 12 Gennaio 20138

di Giulia Sapelli

aremmo in grado di fare a meno di alcune tecnolo-gie, come, ad esempio, i telefoni cellulari? Sembre-rebbe di no, almeno se-

condo una recente indagine Istat, secondo la quale il cellulare è ormai presente nel 92,4% delle famiglie. Oltre a quello, tra gli oggetti apparte-nenti alle nuove tecnologie per l’in-formazione e la comunicazione quelli più diffusi tra le famiglie italiane sono il lettore Dvd (59,4%) e il personal computer (59,3%). L’accesso a Inter-net è disponibile nel 55,5% delle fa-miglie e il 48,6% possiede una con-nessione a banda larga. Meno diffusi sono invece l’antenna parabolica (33,8%), il cellulare abilitato alla tra-smissione di immagini e di dati (34,7%), la videocamera (25,2%) e la consolle per videogiochi (20,3%).

Rispetto al 2011, risultano in au-mento le famiglie che dispongono di una connessione a banda larga (linea telefonica Adsl o altro tipo di connes-sione a banda larga), che passano dal 45,8% al 48,6%. Sale dal 33,1% al 34,7% la quota di famiglie con un cellulare abilitato alla trasmissione di immagini e dati.

Ma in che modo la tecnologia ha cambiato le abitudini di vita? Lo ab-biamo chiesto ad alcuni cittadini.

«Certe tecnologie mi sono diven-tate indispensabili, non potrei più farne a meno» racconta Matteo, in-gegnere 31enne. «Con lo smart pho-ne sono costantemente in contatto con il mondo, attraverso la rete. In questi ultimi anni sono nate tantissi-me applicazioni che ti permettono di fare davvero di tutto solo usando il cellulare: comunicare in tempo reale per iscritto, gestire la propria agenda di lavoro, poter consultare costante-mente la posta elettronica, ovunque ci si trovi. Questo permette anche di velocizzare molto i tempi di lavoro, risparmiando tempo prezioso».

I modi di comunicare si sono mol-tiplicati, grazie ad applicazioni come Viber, Watsapp, Google talk, Skype, che permettono una chat in tempo reale con chiunque. «Per me il cellu-lare è strumento di svago» racconta Stefano, operaio 23enne. «Tuttavia non potrei più farne a meno. Lo utiliz-zo per consultare le guide dei pro-grammi tv, per registrare i film che mi piacciono sulla pay tv quando faccio i turni di notte e non li posso vedere in diretta. Mi è molto utile anche per-ché ha il navigatore incorporato, così non ho dovuto spendere soldi ulte-riori per comprarmelo a parte».

Ma la tecnologia oggi è molto utile anche per gestire una casa. «Mio marito ha insistito per installare un

impianto di domotica in casa, e ini-zialmente non ero d'accordo, ma ora mi sono ricreduta» racconta Teresa, 43 anni, casalinga. «Ora se sono fuo-ri posso decidere di far partire la la-vastoviglie, il riscaldamento, installa-re o disinstallare l'allarme... insom-ma, una comodità non da poco. Il tutto usando solo il telefonino. Mi fa sentire più libera e meno ansiosa di dimenticare qualcosa».

L'evoluzione tecnologica è impor-tante anche per la cultura. Esistono applicazioni per lo smart phone o l'i-pad che permettono di avere in tem-po reale le informazioni su un luogo che si sta visitando, dove si trovano i luoghi di interesse più vicini, dove trovare un buon ristorante, ecc. Un'innovazione che vede crescere l’apprezzamento è quelle dello e-bo-ok, come dimostra la rapida diffusione, negli ultimi anni, dell'e-book reader: si tratta di un apparecchio che per-mette di leggere libri in formato elettronico, an-che se non tutti sono disposti ad abbando-nare il tradizionale libro stampato. «I libri sono fatti di carta, di fogli ancora profumati di stampa, di copertine colorate ... questo è il loro fascino, intramontabile» dice Vittoria, 52 an-ni, commessa. «L'idea del libro elet-tronico non mi affascina, nonostante mia figlia ne abbia uno e lo utilizzi assiduamente. Resto legata al tradi-zionale concetto di lettura». Dello stesso parere Annalisa, architetto,

34 anni, secondo cui «leggere su un apparecchio elettronico mi sembra molto freddo e triste. Mi piace avere in mano un libro vero, perdere il se-gno e affannarmi a ritrovarlo, utilizza-re i più assurdi oggetti come segnali-bro: questo è il fascino della lettura, che con l'elettronica non ha nulla da spartire». Tuttavia per qualcuno «è una soluzione davvero comoda» spiega Renato, 40 anni, agente di commercio. «Non ci credevo, ma da quando ho provato l'e-book reader non l'ho più abbandonato. Mi per-mette di leggere in qualsiasi situazio-ne e mi è utile soprattutto quando viaggio per lavoro: evito di portare con me diversi libri, che mi appesan-tiscono il bagaglio, perché con un solo apparecchio posso portarmi in giro centinaia di libri».

La cosa certa è che la tecnologia affasci-na maggiormente i più giovani: secondo il dato Istat, infatti, le fa-miglie in cui è presen-te almeno un mino-renne si dimostrano quelle a più alta inten-

sità di tecnologia Ict: il personal computer e l’accesso a Internet so-no disponibili, rispettivamente, nell’83,9% e nel 79% dei casi. An-che se non sempre questa situazio-ne è apprezzata dai genitori. «Mio figlio passa la vita attaccato al com-puter, ai cellulari, ai social network, e non so più cosa fare per dirottare la sua attenzione verso altre attività» racconta Tiziana, 48 anni, madre di

un ragazzo di 17. «Non ho una gran-de passione per la tecnologia, ma posso comprendere la sua. Solo che è ad un livello davvero eccessivo. Esiste una vita anche fuori di casa, ma lui sembra non capirlo...».

Sul versante opposto, le famiglie costituite esclusivamente da perso-ne di 65 anni e più si confermano quelle meno provviste di beni e ser-vizi tecnologici: appena il 13,9% di esse possiede il personal computer e soltanto l’11,8% dispone di una connessione per navigare in Inter-net. L’unico bene ampiamente diffu-so nelle famiglie di questa tipologia è il cellulare, il cui possesso è co-munque molto inferiore alla media nazionale (il 70,9% rispetto al 92,4%).

«Mia nipote ha voluto regalarmi a tutti i costi lo smart phone, ma dopo aver provato a capire come funzio-na, l'ho messo da parte: non sono in grado di gestire una tecnologia simi-le» racconta Ernesto, 60 anni. «A me piace la vita senza troppe com-plicazioni, e questo boom tecnologi-co proprio non mi piace. Trovo che sia alienante, soprattutto per i nostri giovani, che sanno usare alla perfe-zione internet e il computer ma non sono più in grado di gestire i propri rapporti interpersonali. Inoltre riten-go che le cose migliori siano quelle fatte da noi, senza supporto di una macchina. Mia moglie si è sempre rifiutata di comprare una lavastovi-glie, perché è convinta che per lava-re bene i piatti serva "olio di gomi-to". Non posso che darle ragione».

QMa c’è chi “resiste”: «Ritengo che le cose migliori siano quelle fatte da noi, senza supporto di una macchina»Tutti connessi con il mondo

«Mi hanno regalato lo smart phone,

ma non lo so usare»

Presentato nei giorni scorsi il progetto di ri-qualificazione del giardino posto al centro di piazza IV Novembre. L’intervento sarà realizzato dalla società Esselunga S.p.A. di Limito di Piol-tello (Milano) alla quale il Comune di Cremona ha affidato la sistemazione e la manutenzione di questa area verde fino al 31 dicembre 2014. Si tratta di un contratto di sponsorizzazione, even-tualmente rinnovabile, che non prevede oneri a carico dell’amministrazione.

Da tempo, come ha spiegato l’assessore Francesco Zanibelli, il Comune ha deciso di av-viare una sperimentazione per ricercare sogget-ti privati e pubblici che intendessero proporsi come sponsor per la riqualificazione e la manu-tenzione di alcune aree verdi comunali. Tra le proposte sopraggiunte, si è per il momento de-finitivamente concretizzata quella di Esselunga S.p.A., altre, una decina, sono in fase di perfe-zionamento e riguardano non solo la sistema-zione di rotatorie poste all’ingresso della città, ma anche di aree riservate al passeggio dei ca-ni. «Tra i progetti in via di definizione - ha ag-giunto l’assessore - vi è quello relativo alla rota-toria di via Postumia dove lo sponsor è Lgh».

L’intervento prevede il taglio al piede e l’estir-pazione delle ceppaie delle quattro piante di pino presenti all’interno delle aiuole centrali. Sarà valorizzato il filare perimetrale di celtis au-stralis e verranno effettuati interventi di potatu-ra. Saranno tolte sette piante e nove saranno mantenute. Se la conformazione del sottofondo e l’integrità delle radici lo consentono, due delle piante da togliere saranno reintegrate. In questo modo le piante da eliminare sarebbero cinque, che verranno collocate altrove. E’ prevista l’eli-minazione delle siepi di ligustro nelle aiuole in-terne, mentre sarà manteunta quella esterna come virtuale divisione tra l’area a verde e la viabilità circostante. Sarà mantenuta la striscia di calcestre sul lato nord per l’ingresso dei mez-zi di manutenzione. L’area sarà dotata di im-pianto irriguo a servizio delle piante e del prato delle aiuole interne. Particolare attenzione verrà riservata agli arbusti esistenti con la potatura delle piante di melograno e lagerstroemia.

I lavori saranno completati entro la fine di marzo, così da potere iniziare poi la manuten-zione con l’avvicinarsi dei mesi più caldi. L'im-porto investito sarà di 25mila euro.

Il Comune ha inoltre preannunciato che per la prossima estate si sta pensando ad una forma di animazione di alcune aree verdi cittadine fre-quentate soprattutto da persone anziane. Gra-zie alla collaborazione del complesso bandisti-co “Città di Cremona” e al sostegno di alcuni sponsor, si terranno intrattenimenti musicali con l’esecuzione di brani degli anni Sessanta.

Piazza IV Novembre, via al progetto

di riqualificazione

verde pubblico L’Istat rileva una diffusione sempre più accentuata delle nuove tecnologie

Page 9: Il Piccolo 19 gennaio 2013

di Michele Scolari

Non sono molto note, in cit-tà, le vicende che riguardano le condanne a morte tra me-dioevo ed età moderna, compresa una storia dai toni

macabri e misteriosi, legata alle esecu-zioni capitali nella nostra città. Stando ad alcune fonti storiche locali, tra le quali Agostino Cavalcabò, nella strettoia com-presa tra il Battistero e l’edificio sopra il Camposanto dei Canonici (detto anche Scarsella o Cappella di San Giovanni) vi era una struttura nella quale si dice ve-nissero rinchiusi i condannati a morte: secondo alcuni era la parte ora mancan-te della Scarsella un tempo annessa al Battistero e demolita nel ‘500, mentre se-condo altri si trattava di una gabbia po-sta nella medesima posizione della Scar-sella quando questa era già stata demo-lita (del punto in cui si agganciava al Bat-tistero rimane una traccia sul lato nord, prospiciente l’edificio sopra il cimitero dei Canonici, dove ancor oggi si nota un arco in pietra internato nel muro e sor-montato dai segni di due spioventi). In ogni caso qui si dice si trovassero i con-dannati a morte, in attesa di essere tra-sferiti nella cappella di S. Gerolamo do-ve passavano in preghiera l’ultima notte prima dell’esecuzione (segnalata dal lu-gubre suono della campana del palazzo Comunale la sera precedente, all'una di notte e all'alba).

La parte che univa il Battistero alla Cappella venne demolita verso la metà del XVI secolo (il Puerari spie-ga che se ne decurtarono ben sei braccia «per liberar il bat-tistero d’intorno»); e nessuna traccia rimane di un’eventua-le gabbia posizionata suc-cessivamente. Ma una testi-monianza sembra comunque essere rimasta alla base dei lati nord e nord-est del Battistero (quindi dalla par-te di Piazza Zaccaria). Osservando i mat-toni, vi si notano incise delle scritte: si di-ce che siano quelle lasciate nei secoli dai detenuti ivi rinchiusi. Tra quella ancora leggibili (altre sono irrimediabilmente sbiadite) vi sono semplici iniziali e firme per esteso assieme a numerose date (in

una si legge chiaramente “1704”), ma vi si riconoscono anche alcune invettive al-le autorità cittadine laiche e religiose.

Poco si sa comunque su questa strut-tura, giacché fra il XIV e il XVIII secolo più fonti posizionano le prigioni dentro pa-lazzo Comunale, nell’ala che da sull’at-tuale via Lombardini (detta in passato appunto “La Guardiola”, mentre al piano superiore erano l’alloggio del Giudice e il Tribunale). Sorvegliate da un Capitano e

da alcuni “Sbirri”, le prigio-ni contavano diversi locali, descritti dai documenti co-me angusti, bui e maleodo-ranti (il Cavalcabò dice che la lettiera di paglia spesso tardava a venire cambiata, costringendo i condannati,

già esposti alla fame ed al freddo, a vive-re tra fetidi miasmi). Sul lato di piazza Stradivari (dove ora si trovano gli uffici di Spazio Comune) c’era l’ingresso, sor-montato da un porticato con una trave alla quale venivano appesi i detenuti du-rante le torture. Sino al XVI secolo circa, le esecuzioni si tenevano davanti alla chiesa di S. Erasmo (ora non più esisten-

te). I condannati raggiungevano la forca in una processione che partiva dalla pri-gione, passava dalla chiesa di S. Girola-mo (via Sicardo), e si snodava poi per il “Vicolo degli Impiccati” (detto Stricta de Apichatis, continuazione non più esi-stente del vicolo S. Girolamo) e le attua-li via XI Febbraio, via Manini e via S. Era-

smo. Dal ‘600 il patibolo risulta colloca-to nell’attuale piazza Stradivari, davanti alla Torre del Capitano (ancora visibile, inglobata nell’edificio dell’ex Casa di Bianco). Lo spostamento si intuisce an-che dal “cambio di residenza” del Boia, situata sino alla metà del ‘500 in via Pa-lio dell’Oca (che si chiamava appunto

“Contrada del Carnefice”), e trasferito dal 1560 circa in alcuni locali sopra la Sa-la del Consiglio di Palazzo Comunale.

Alla Confraternita della Beata Vergine della Misericordia e di San Giovanni De-collato, con sede nella chiesa di S. Gi-rolamo, era affidata l’assistenza ai con-dannati, incluso l’accompagnamento al patibolo (in veste bianca e a volto co-perto) e la sepoltura, che avveniva nel Sepolcro detto “dei Francesi”. Gli im-piccati invece venivano tumulati dappri-ma nel cortiletto ai piedi del Torrazzo (detto appunto il Campo Santo) e, una volta pieno, dalla seconda metà del ‘600 nella cappella della chiesa di S. Girola-mo (il luogo è indicato da una lastra marmorea ancor oggi visibile e per que-sto la chiesa veniva detta anche “degli impiccati”).

Annota Agostino Cavalcabò che un elenco completo dei giustiziati a Cre-mona non è stato tramandato, ma è cer-to che le esecuzioni erano frequenti e, in molti casi, anche alquanto crudeli. Dai documenti risulta che ancora tra ‘500 e ‘600 i condannati venissero anche de-capitati, bruciati («arsi al focho»), fatti a pezzi («tenayati et squartati») o giusti-ziati tramite fratture multiple causate da una ruota di legno («arrotati»). Per lo più si trattava di assassini o banditi, ma nel-le fonti scritte sono riportate anche con-danne singolari come quella inflitta a metà del ‘700 a tali Domenico C. e An-drea D., giustiziati per essere stati sor-presi in compagnia di una donna vesti-ta da uomo. Si rischiava inoltre parec-chio anche per reati “minori”: nel XVI se-colo per un furto veniva «cavato un ogio» e per calunnie di una certa gravi-tà «schiapata (tagliata) la lingua con una forbesina». Talvolta poi, per intimorire il popolo, i corpi venivano esposti sulla Piazza Piccola (la Platea Minor, attual-mente Stradivari), offrendo uno spetta-colo certo raccapricciante per i passan-ti, come raccapricciante, nella sua es-senzialità, era la dicitura usata per indi-care le esecuzioni nelle delibere del Consiglio della Magnifica Comunità di Cremona: «oggi forca».

N

Cremona

Quando a Cremona c’era la pena di morteSul lato nord del Battistero si vedono ancora le scritte incise dai condannati al patibolo

Impiccagioni e torture all’ombra del Torrazzo tra XIV e XVIII secolo

Sabato 19 Gennaio 20139LA STORIA

Sino al XVI secolo le esecuzioni avvenivano

alla Chiesa di S. Erasmo

Gli impiccati erano tumulatia S. Girolamo

10.05 QUARK ATLANTE. Doc10.55 APRIRAI. Attualità11.10 UNOMATTINA STORIE.Att12.00 LA PROVA DEL CUOCO.Att13.30 TG1/TELEGIORNALE14.00 EASY DRIVER. Attualità14.30 LE AMICHE DEL SABATO.Att17.00 TG1/CHE TEMPO FÀ17.15 A SUA IMMAGINE17.45 PASSAGGIO A NORD-OVEST18.50 L'EREDITÀ. Game show20.00 TG1 TELEGIORNALE20.35 AFFARI TUOI. Game21.10 I MIGLIORI ANNI. Varietà24.00 S'È FATTA NOTTE. . Attualità

09.35 MAXITALIA. Attualità10.00 LINEA VERDE ORIZZONTI10.30 A SUA IMMAINA10.55 SANTA MESSA12.00 RECITA DELL'ANGELUS12.20 LINEA VERDE. Attualità13.30 TG1 Telegiornale 14.00 DOMENICA IN L'ARENA16.30 TG1 Telegiornale16.35 DOMENICA IN COSÌ È LA VITA18.50 L'EREDITÀ. Game show 20.00 TG1 Telegiornale20.40 AFFARI TUOI. Game21.30 L'ISOLA. Fiction23.30 SPECIALE TG1. Attualità

10.20 APRIRAI. Attualità10.30 SULLA VIA DI DAMASCO. Att11.00 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG2 GIORNO / DRIBBLING13.25 SENZA TRACCIA. Tf14.00 THE LYING GAME. Telefilm15.30 NORA ROBERTS. Film17.05 SERENO VARIABILE. Attualità18.05 STORM CELL. Film19.35 COPS. Telefilm20.30 TG2 NOTIZIE21.05 CASTLE. Tf21.50 BODY OF PROOF. Telefilm22.35 TG2 NOTIZIE23.50 TG2 DOSSIER

06.30 REAL SCHOOL. Att09.25 ALIEN SURF GIRLS. Tf10.10 RAGAZZI C'È VOYAGER.Var10.50 A COME AVVENTURA. Att11.30 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG2 GIORNO/METEO/MOTORI13.45 QUELLI CHE SPETTANO. Var15.40 QUELLI CHE. Varietà17.10 STADIO SPRINT. Sport18.10 90°MINUTO. Sport19.35 COPS SQUADRA SPECIALE. Tf20.30 TG2 NOTIZIE21.00 NCIS. Telefilm21.45 ELEMENTARY. Telefilm22.35 LA DOMENICA SPORTIVA

10.10 L'ISPETTORE DERRICK. Tf11.00 TGR BELLITALIA11.30 TGR PRODOTTO ITALIA.Att12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR14.00 TG REGIONE/METEO14.55 TV TALK. Attualità16.55 TG3 L.I.S.17.00 PANE E TULIPANI. Film19.00 TG3/REGIONE/METEO 20.00 BLOB. Attualità20.15 SUPERSTORIA 2013. Att21.05 E SE DOMANI. Attualità23.10 TG3/TG REGIONE23.30 AMORE CRIMINALE. Att00.40 TG3 AGENDA DEL MONDO

09.50 L'ISPETTORE DERRICK. Tf10.45 TGR ESTOVEST. Att11.30 TGR REGIONEUROPA. Att12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR12.25 TELECAMERE. Attualità12.55 PRIMA DELLA PRIMA13.25 PASSEPARTOUT. Att14.00 TG3/REGIONE/METEO14.30 MINI RITRATTI. Att15.10 ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO. Doc19.00 TG3/REGIONE/METEO 20.00 BLOB/PRESA DIRETTA21.30 PRESADIRETTA. Att23.45 SOSTIENE BOLLANI. Var

SABATO 19 DOMENICA 20

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

07.55 Traffico/METEO08.00 TG5 MATTINA08.50 BELLI DENTRO. Sitcom09.35 SUPERPARTES. Attualità11.00 FORUM. Attualità13.00 TG5 TELEGIORNALE/METEO 513.40 COUGAR TOWN. Telefilm14.10 AMICI. Talent16.00 VERISSIMO. Attualità18.50 AVANTI UN ALTRO. Game20.00 TG 5 telegiornale - METEO 520.40 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà21.10 ITALIA'S GOT TALENT. Talent00.20 AVVOCATI A NEW YORK. TF01.20 TG5 NOTTE/METEO5

07.55 TRAFFICO - METEO 508.00 TG5 MATTINA08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. Attualità10.00 PAPÀ HO TROVATO UN AMICO. Film12.00 MELAVERDE. Att13.00 TG5 Telegiornale - METEO 513.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà14.00 DOMENICA LIVE. Varietà18.50 AVANTI UN ALTRO. Game show20.00 TG 5 - METEO 520.40 STRISCIA LA DOMENICA.Var21.00 CENTOVETRINE. Soap23.30 DISTRETTO DI POLIZIA 10. Fic

09.50 CARABINIERI 2.Telefilm10.50 RICETTE DI FAMIGLIA. Att11.30 TG 4/METEO/NOTIZIE/TRAFFICO12.00 UN DETECTIVE IN CORSIA. Tf12.55 LA SIGNORA IN GIALLO. Tf14.00 TG4 TELEGIORNALE14.45 LO SPORTELLO DI FORUM.Att15.30 IERI E OGGI IN TV. Attualità15.55 POIROT. Film17.45 DETECTIVE MONK. Tf18.55 TG 4 - METEO 419.35 TEMPESTA D'AMORE. Soap20.40 WALKER TEXAS RANGER. TF21.30 SQUADRA ANTIMAFIA. Film23.35 LIFE. Telefilm

08.35 STORIE DI CONFINE.Att09.20 SLOW TOUR. Att10.00 SANTA MESSA11.00 LE STORIE DI VIAGGIO A...Att11.30 TG 4 TELEGIORNALE12.00 RICETTE DI FAMIGLIA. Att12.45 PIANETA MARE. Attualità14.00 TG4/COME SI CAMBIA. Reality14.40 DONNAVVENTURA. Att15.25 DETECTIVE MONK. Tf16.45 IL GENIO DELLA TRUFFA. Film18.55 TG4 Telegiornale - METEO 419.35 IL COMANDANTE FLORENT.F21.30 IL CURIOSO CASO DI B.BUTTON.F00.45 UNA VITA AL MASSIMO. Film

SABATO 19 DOMENICA 20

LA 7

SABATO 19 DOMENICA 2006.00 TG LA707.00 OMNIBUS. Attualità10.00 BOOKSTORE. Attualità11.05 IL TEMPO DELLA POLITICA11.35 JOSEPHINE ANGE GARDIEN.Tf13.30 TG LA714.05 TUTTA LA VITA DAVANTI. Tel15.10 JOE BASS L'IMPLACABILE.F17.00 THE DISTRISCT. Telefilm18.00 L'ISPETTORE BARNABY. Tel20.00 TG LA720.30 IN ONDA. Attualità22.30 TUTTI GLI UOMINII DI REBECCA.F00.30 OMNIBUS NOTTE. Attualità01.35 TG LA7 SPORT

06.00 TG LA 7 - METEO - OROSCOPO07.00 OMNIBUS. Attualità 07.30 TG LA 709.50 TI CI PORTO IO. Attualità11.15 TI CI PORTO IO...IN CUCINA11.35 JOSEPHINE ANGE GARDIEN.Tf13.30 TG LA714.05 IRMA LA DOLCE. Film16.50 THE DISTRICT. Telefilm18.00 L'ISPETTORE BARNABY.Tel20.00 TG LA720.30 IN ONDA. Attualità21.30 ROB ROY. Film24.00 OMNIBUS NOTTE. Attualità01.05 TG LA7 SPORT

07.00 LE NOSTRE REGIONI08.30 ROTOCALCO12.00 SPECIALE DI PIU’: VACANZE IN MONTAGNA13.00 SPECIALE DI PIÙ ATLETI DA PODIO 20.00 LE NOSTRE REGIONI20.30 RUBRICA RELIGIOSA: IL GIORNO DEL SIGNORE21.05 SIT COM: IO E MARGHERITA21.20 SPECIALE DI PIU’: VACANZE IN MONTAGNA 23.00 LA PARTITA DI HUGONY. talk01.00 VIAGGIO SENTIMENTALE NELL’ITALIA DEI DESIDERI

08.00 ROTOCALCO09.10 SPECIALE DI PIU’:VACANZE IN MONTAGNA11.00 S. MESSA IN DIRETTA DAL DUOMO DI CREMONA12.00 LE NOSTRE REGIONI13.00 RUBRICA RELIGIOSA : IL GIORNO DEL SIGNORE20.00 ROTOCALCO21.15 SPECIALE DI PIU’:VACANZE IN MONTAGNA23.55 SIT COM: IO E MARGHERITA00.00 VIAGGIO SENTIMENTALE NELL’ITALIA DEI DESIDERI con Vittorio Sgarbi

06.20 CHANTE! Telefilm07.00 I PINGUINI DI MADAGASCAR Cartoni animati11.00 SCOOBY DOO. Film12.25 STUDIO APERTO - METEO13.40 MATRIX RELOADED. Film16.30 TIGER-TEAM. Film18.05 LA VITA SECONDO JIM. Sitcom18.30 STUDIO APERTO/METEO19.25 BEVERLY HILLS CHIHUAHUA.F21.10 ALVIN SUPERSTAR 2. Film23.00 ARMAGEDDON. Film00.50 SPORT MEDIASET01.15 STUDIO APERTO01.45 DJANGO. Film

07.00 SUPERPARTES. Attualità08.35 CARTONI ANIMATI10.35 SABRINA VACANZE ROMANE.F12.25 STUDIO APERTO - METEO14.00 DRAGON HUNTER. Film16.00 DRAGONHEART. Film18.00 LA VITA SECONDO JIM. Sitcom18.30 STUDIO APERTO19.00 COSÌ FAN TUTTE. Sitcom19.15 AMORE A PRIMA SVISTA. F21.25 LE IENE SHOW. Varietà00.25 CALIFORNICATION. Telefilm01.30 SPORT MEDIASET01.55 STUDIO APERTO02.25 DJANGO. Film

Stricta de Apichatis

PiazzaPadella

Page 10: Il Piccolo 19 gennaio 2013

di Michela Bettinelli Rossi

andidature per elezioni regionali e politiche del 24 e 25 febbraio. Or-mai siamo agli sgoccioli. Il centro-sinistra ha già identificato i propri rappresentanti. Il centrodestra, in-

vece, vaga nel buio. Andiamo con ordine . Pd. Per la Regione, ritenta la corsa Ago-

stino Alloni, consigliere uscente. A lui si ag-giungono Maura Ruggeri, consigliere co-munale a Cremona e Ivana Cavazzini, sin-daco di Drizzona. Per la Camera, i Democra-tici schierano Cinzia Fontana, già senatrice, capolista in Lombardia 3, Alessia Manfredi-ni e la giovanissima Valentina Digennaro. Per il Senato: l’ex deputato Luciano Pizzet-ti, al 7° posto in Lombardia 3, il segretario provinciale del Pd Titta Magnoli e il consi-gliere comunale Annamaria Abbate.

Rifondazione Comunista. Per le regio-nali, correranno Gianpaolo Dusi, ex sinda-co di San Daniele Po e consigliere provin-ciale, Francesca Berardi del Comitato per l’acqua pubblica e di Rete Donne e Pier-Giuseppe Bettenzoli, consigliere comuna-le a Crema e sindacalista. Per la Camera, con Ingroia, Rifondazione propone Davide Persico, sindaco di San Daniele Po, e il cremasco Alessandro Zanola, mentre Lui-gi Pasotto, metalmeccanico di Casalmag-giore, sarà il nome per il Senato.

Sel (Sinistra Ecologia e Libertà). Fran-co Bordo sarà il candidato cremasco al Parlamento; con lui anche i cremonesi Eli-sabetta Cabrini e Roberto Pennacchioli. Per il Senato, Sel schiera la cremasca Do-natella Carbonetto e i cremonesi Emilio Dioli e Giovanna Denti.

Altro cremasco in lizza per Roma: Marti-no Boschiroli, candidato per il Senato con la «Lista di Mario Monti».

Il centrodestra attende ancora. Marte-dì avremo le investiture ufficiali. La Lega Nord propone, di nuovo, il nome della par-lamentare uscente Silvana Comaroli. Sti-mata sul territorio e amata dal partito, la soncinese deve solo decidere se correre per la Camera o per il Senato. Non se la passa bene, invece, il cremasco Alberto Torazzi: in molti giurano che non verrà ri-

candidato; la vicinanza al «Cerchio Magico» pesa come una macchia indelebile.

Per le regionali, i giochi sono pratica-mente fatti. Le cremasche Bernadette Bossi e Antonella Simonetta dovrebbero contendersi il Pirellone con il cremonese Federico Lena, vice presidente della Pro-vincia di Cremona. Sara Villa, imprenditrice nel settore estetico, dovrebbe essere la cremasca della lista civica per «Roberto Maroni Presidente» con il cremonese Al-berto Stasi e la casalasca Giuseppina Mussetola.

I nodi stanno venendo al pettine in casa Pdl. Comunione e liberazione ha presentato un candidato per le regionali: il vice sindaco di Cremona, Carlo Malvezzi, che è dato quasi per sicuro. I cremaschi, invece, stan-no ancora cercando. Simone Beretta corre-rà per il Pirellone; a fargli concorrenza c’è il giovane vice sindaco di Soncino, Gabriele Gallina. Si è parlato anche di una candidatu-ra al femminile, quella di Paola Orini che avrebbe rifiutato. Così come avrebbe rifiuta-to, dopo una lunga riflessione, l’imprenditore Renato Ancorotti. in grado di poter garanti-re un buon risultato nel Cremasco. Gianni Rossoni avrebbe accettato giovedì scorso la candidatura alla Camera nella lista del Pdl; per lui un posto quasi sicuro: il terzo o il quarto della lista. Sondaggi alla mano, la sua elezione è ad alta probabilità.

C

Il movimento Cinque Stelle ha presentato la mozione di sfiducia nei confronti di Matteo Piloni. Verrà discussa lunedì 28 nel cor-so di un consiglio comunale che si preannuncia rovente. La mag-gioranza farà quadrato attorno al presidente del Consiglio comu-nale, mentre il Pdl continua a chiedere le dimissioni di Piloni: e-mail alla mano, Simone Be-retta, è riuscito a dimostrare che Piloni continua a ricoprire un ruo-lo importante all’interno del Pd, in contrasto con la sua carica che dovrebbe essere quella di “super partes”. Ma va oltre e

mette anche il sindaco sul banco degli imputati: «La Bonaldi non può e non potrà chiamarsi fuori» da questa vicenda avendo vidi-mato le richieste di rimborso. E per quanto riguarda Piloni, «se poi vorrà farsi rieleggere dalla sua maggioranza sarà il primo presidente “partigiano” eletto dal Consiglio comunale di Crema dall’istituzione di tale ruolo con tutte le conseguenze nefaste del caso».

Teresa Caso, coordinatrice del Pd di Crema è serena. «Le moti-vazioni addotte dal Movimento Cinque Stelle, sono senza fon-

damento». Il ruolo di Piloni è da valutare per altro: «Non può es-sere giudicato per la sua condi-zione di dipendente. E’ un pre-giudizio. Al massimo possono, se li trovano, giudicare su fatti accaduti in consiglio comunale che dimostrano davvero che Pi-loni non è super partes». Il punto più caldo della mozione di sfidu-cia è però la richiesta dei “grillini” di vedere le carte, le pezze giu-stificative, dei rimborsi e accusa-no il Pd di «atteggiamento poco etico e trasparente».

Un’accusa prontamente ri-spedita al mittente da Teresa Ca-

so, che risponde: «Non abbiamo nulla da rimproverarci e da na-scondere. C’è un diritto sancito da una legge della quale il partito si è avvalso. Non esistono pezze giustificative. C’è un computo delle ore che abbiamo presenta-to». Ora la palla è nelle mani di Piloni che sembra deciso ad af-frontare il dibattito in Consiglio comunale. Con ogni probabilità, il presidente del Consiglio co-munale rimarrà al suo posto, ma non godrà più dell’appoggio di tutte le forze politiche presenti nella sala degli Ostaggi.

(mbr)

Sulle mancate nuove caserme dei vigili del fuoco e della polizia, è intervenuto il Pdl che si è tolto molti sassolini. Leggiamo: «Le nuove caserme erano e restano un elemento indi-spensabile per dispiegare la volontà politica di chi è chiamato a decidere. Qui, però, casca l’asino. C’era chi le caserme le avrebbe già realizzate nella passata amministrazione, quando questo era possibile farlo, e chi ha fatto di tutto per mettersi di traverso».

Di chi la colpa? «A qualcuno, che oggi pian-ge amare lacrime di coccodrillo, Bordo e Tor-razzi compresi» scrive il Pdl «mancò il coraggio di fare quello che era necessario fare. Come

l’attuale sindaco Stefania Bonaldi, che da ca-pogruppo del Pd preferì, chissà perché, spo-sare miseramente il disinteresse e l’opposizio-ne delle sentinelle di allora (tutte rielette in consiglio comunale) piuttosto che sposare l’interesse generale del territorio, dando una mano alla giunta Bruttomesso con un’opposi-zione costruttiva ».

Stefania Bonaldi viene messa sul tavolo degli imputati: «L’attuale sindaco che, rispetto alla proposta di realizzazione delle nuove ca-serme, fu cieco e improvvido, tenta di uscire dall’angolo con proposte senza respiro, come quella di mettere delle pezze all’attuale caser-

ma dei vigili del fuoco depauperando un’area strategica che potrebbe essere alienata (un’al-tra nostra proposta costruttiva) al fine di recu-perare i soldi necessari per opere importanti e indilazionabili che la città attende».

A difendere il sindaco, è arrivato il comuni-cato del capogruppo del Pd, Gianluca Giossi. Che, invece, sostiene: «Il progetto per le ca-serme di Beretta, di 9 milioni di euro, intera-mente a carico del comune di Crema, non è praticabile. Non lo è non solo per i costi ma anche per l'individuazione dell'area per realiz-zarle, via Colombo, non certo idonea a servizi di questo tipo».

CREMASabato 19 Gennaio 201310

Teresa Caso, segretaria Pd: «Noi siamo del tutto tranquilli»

Caserme dei pompieri e della polizia: caccia ai colpevoli

Il 28 gennaio le mozioni sul "caso Piloni". Grillini e Beretta chiedono le dimissioni del presidente del Consiglio comunale

Il programma elettorale di Roberto Maroni parla anche cremasco. Alla due giorni di Como e Cernobbio del 15 e 16 gennaio, organiz-zata dalla Lega Nord, c’erano an-che due profes-sionisti cremaschi: Andrea Bignami, commercialista ti-tolare di uno stu-dio in città, e Chri-stian Chizzoli, già sindaco di Caper-gnanica e profes-sore di Marketing all’università Boc-coni. Bignami e Chizzoli sono stati selezionati, assie-me a una cinquan-tina di professio-nisti lombardi, per partecipare alla stesura del pro-gramma di Maro-ni.

«Due giorni intensi» com-menta Chizzoli, raggiunto tele-fonicamente. «La prima giorna-ta è stata riservata ai tecnici» spiega Bignami. «Abbiamo la-vorato in gruppi ristretti che avevano l’obiettivo di definire come destinare le risorse pro-venienti dal mantenimento in Lombardia di almeno il 75% delle imposte pagate dai lom-bardi e di definire le problemati-che più urgenti da affrontare nei primi 75 giorni di governo della regione».

Il mantenimento del 75% delle imposte pagate in Lom-bardia, infatti, è uno dei cavalli di battaglia di Maroni. «Durante

le sessioni» sottolinea Chizzoli, «abbiamo avuto modo di ragio-nare su come utilizzare i 16 mi-liardi di euro che questa opzio-

ne metterebbe a di-sposizione. Abbiamo verificato che sarebbe possibile abbassare la pressione fiscale e fat-to proposte su come aiutare le famiglie, o favorire l’ingresso nel mondo del lavoro di giovani e donne. Ma soprattutto abbiamo visto che sarebbe dav-vero possibile abolire o attenuare l’Irap e aiutare le imprese».

Da un punto di vista emozionale - racconta Bignami - «devo am-mettere che la consa-pevolezza di far parte del gruppo di tecnici ai quali è stato attribuito il compito di porre sul

tavolo gli argomenti che an-dranno a far parte del program-ma di governo della nostra re-gione mi rende orgoglioso». «La Lega Nord» gli fa eco Chizzoli, «ha messo in campo un modo nuovo di costruzione del pro-gramma, dove non è più il parti-to che impone idee dall’alto ma si mette, invece, a ascoltare gli stimoli che vengono dall’ester-no e dal territorio affidandosi a tecnici e persone con compe-tenze specifiche». Roberto Ma-roni sarà lunedì pomeriggio a Cremona dove incontrerà la stampa, gli imprenditori e le as-sociazioni di categoria. Presenti anche Bignami e Chizzoli.

mbr

Tutti i candidati a Roma e al PirelloneGià definiti quelli di centrosinistra, ancora incertezze per il centrodestra. Alcuni dei nomi in lizza sono dati per posti sicuri

Matteo Piloni Teresa Caso

Due cremaschi scrivonoil programma di Maroni

Roberto Maroni

Christian Chizzoli

Come c’è stato all’interno del Pd, non è mancato lo scontro all’interno del PDL. Al centro della discussione il dualismo tra le correnti cremasche. Da un lato quella di Opi-mio Chironi e dall’altro quella del gruppo diri-gente. Il ring è stato quello del coordinamen-to provinciale del Popolo della Libertà della scorsa settimana. «E’ ora di fare davvero il rinnovamento» ha dichiarato Chironi a mar-gine della serata. «Chi ha già avuto molto dal partito e dalle istituzioni deve fare un passo indietro. Non si chiede di andare a casa, ma di lasciare spazio anche ad altri e più giova-ni». Il riferimento per tutti i presenti alla sera-ta è stato chiaro.

L’ipotesi di candidare Gianni Rossoni e

Mino Jotta per Roma e Simone Beretta al Pirellone, ha incen-diato l’animo di Chironi e del suo gruppo. «Non è un proble-ma di persone» specifica Chiro-ni. Interpellato sull’argomento, Beretta preferisce non com-mentare. «Non entro nella pole-mica» ha detto. «Chi vuole ren-dersi disponibile a candidarsi lo può fare e lo faccia. Io lo farò e sarò anche disponibile a fare un passo indietro, a favore di una candidatura forte e unitaria. Il resto non mi interessa. Mi interesso del bene del nostro partito che ha a cuore il territorio».

Per saperne di più, bisogna leggere il documento, approvato all’unanimità, sui criteri scelti per la selezione dei candidati. Il do-cumento contiene importanti in-dicazioni. Per Roma, si chiede ai vertici di valutare almeno un no-me locale. Per le regionali, un amministratore con esperienza, presente sul territorio e senza condanne penali. Tutti requisiti cui rispondono sia Simone Beret-

ta, considerato esponente storico del partito, sia il vice sindaco di Soncino, Gabriele Galli-na, che tanto piace alla corrente legata a Chironi. mbr

Pdl, Chironi: «Rinnovamento. Il documento è unitario»

Opimio Chironi

Page 11: Il Piccolo 19 gennaio 2013

Mostra al Sant’Agostino

Crema Sabato 19 Gennaio 201311

«Il mistero del caduceo», una mostra dedicata all'antico simbolo, come occasione per esplora-re gli aspetti della medicina alternativa. L'autore è il noto scrittore Roberto Provana.

Domani pomeriggio, domenica 20 gennaio, alle ore 16, negli spazi del museo civico Sant'Agostino, si terrà la mostra a ingresso libero: «Il mistero del caduceo - I percorsi del pensiero simbolico» a cura della onlus locale «Il Risveglio», attiva nel campo della ricerca e dell'applicazione delle discipline oli-stiche, metodologie che permetterebbero l'attiva-zione di processi di autoguarigione.

L’autore della mostra, che consiste in una serie di venti pannelli, è lo scrittore Roberto Provana, psi-cologo e formatore, noto anche per aver portato a Crema, lo scorso dicembre, l'astronauta di fama mondiale Paolo Nespoli, in occasione di un conve-gno presso la sede della Libera Artigiani. In quest’oc-casione, però, conosceremo un altro aspetto del versatile scrittore: il suo interesse per l'esoterismo e i simboli tradizionali, un interesse che lo ha portato a dedicarsi alla figura del caduceo, il bastone avvol-to da una coppia di serpenti, emblema del dio greco

Hermes e tramandato fino ai giorni nostri come inconfondibile logo dell'attività medica e farmaceutica.

«Si tratta di un antichissimo sim-bolo diversamente raffigurato nelle varie epoche e culture ma sempre collegato a una concezione olistica e sacrale della medicina» spiega Pro-vana. «Secondo il mito, il dio Her-mes, incontrando due serpenti in lotta furiosa tra di loro, li toccò con la sua verga alata: subito i serpenti si riconciliarono e si attorcigliarono at-torno ad essa. Così nacque il Cadu-ceo: dalla conciliazione degli opposti ma anche dall’animazione sempre sinuosa e mobile di ciò che originariamente era rigida staticità».

Un viaggio nel tempo quello sintetizzato dai pan-nelli, dove si potrà seguire passo passo l'evoluzione di questo simbolo: dalla preistoria all'antico Egitto, dalla Mesopotamia al Rinascimento italiano, per ri-flettere intorno al ruolo e alla natura della medicina, in una prospettiva che interroga sì il futuro, avveniri-stico e tecnologico, ma anche attenta a recuperare

alcuni valori essenziali per il nostro benessere. La mostra era già stata allestita cinque anni fa, all'interno dell'ospedale regionale «La Carità» di Locarno.

Per l'occasione, domenica verrà presentato al pubblico anche il vo-lume «Dal caduceo al mortaio», una ricerca storica sulla farmacopea cremasca, scritta a quattro mani dallo stesso Roberto Provana e dal-lo studioso Walter Venchiarutti. Il ricavato della vendita del libro servi-rà a finanziare l'associazione Emer-gency, impegnata a fornire assi-

stenza e cura alle vittime delle guerre nel mondo. Come sottolinea sempre Provana: «Si tratta di un invito a riflettere su come l'iperconsumo di farmaci nella nostra società e quindi i problemi che ne con-seguono, anche di natura economica, potrebbero essere evitati attraverso un'educazione alla respon-sabilità personale, nei confronti del proprio corpo e della propria salute»

Gionata Agisti

Al via la campagna elettorale di Agostino Al-loni per le elezioni regio-nali del 24 e 25 febbraio. Il consigliere uscente, ri-candidato al Pirellone nella lista del Partito De-mocratico, ha organiz-zato la sua prima iniziati-va pubblica presso il ci-nema multisala Porta Nova di Crema. L'appunta-mento è previsto per lunedì 21 gennaio alle ore 21.45. Durante l'incontro, aperto alla partecipa-zione di tutti i cittadini cremaschi, verrà proiettato un video di Gian Carlo Molaschi sul lavoro svolto da Alloni durante i trenta mesi di impegno diretto in qualità di consigliere regionale. «Riprendendo Alloni», questo il titolo del breve filmato (dalla du-rata di circa 45 minuti), sarà quindi una sorta di resoconto di mandato in forma video, in cui il candidato cremasco spiega e mostra concreta-mente le attività e le iniziative da lui svolte in Consiglio regionale e a favore del territorio crema-sco. Durante l'iniziativa verranno poi lanciati il leit-motiv, lo slogan e i contenuti principali della campagna elettorale e introdotte le prime temati-che su cui il consigliere Alloni si impegnerà diret-tamente in Regione Lombardia per la prossima legislatura.

Esoterismo o attivazione di processi di autoguarigione?

di Gionata Agisti

dei giorni scorsi la notizia che il gruppo Ferla, attivo nel settore dell’impiantisti-ca, ha messo in atto una ristrutturazione che si è

tradotta nella cassa integrazione per 67 suoi dipendenti, 56 della Multiser-vice e 11 della Energy. Preoccupato dalle notizie allarmanti che si stavano diffondendo, riguardo a una possibile chiusura della sua attività, il titolare, Luca Ferla, ha voluto però precisare che il gruppo esiste ed è operativo: «Non siamo spariti, continuiamo a combattere sul mercato. Siamo stati costretti dalla crisi a quest’intervento di ristrutturazione delle nostre azien-de operanti sul mercato italiano, un intervento che sarà definito nei suoi dettagli entro tre mesi».

All’origine delle difficoltà ci sareb-be l’insolvenza da parte del 95% dei clienti del gruppo Ferla. «La causa di

questa situazione è il crollo il mercato dell’edilizia che rappresenta il motore per un settore come il nostro. Se vie-ne meno questo comparto, si verifica un effetto a catena che va a ripercuo-tersi su tutti gli altri. Il nostro mercato

ha conosciuto un calo del 17% nell’ultimo trimestre che, sommato al calo del 20% dei tre mesi precedenti, fa un totale di quasi il 40%». Perché si è arrivati a questo punto? «Le ban-che hanno chiuso i rubinetti. Non si può continuare così: bisogna rico-minciare a immettere liquidità sul mercato, a erogare credito, non solo alle imprese, ma anche ai privati per-ché possano investire».

Parte dei dipendenti in cassa inte-grazione, verranno ricollocati in altre aziende del gruppo e, infatti, 20 di loro sono già al lavoro. Tutti, comun-que, sono stati regolarmente pagati fino a dicembre, compresa la tredice-sima e il versamento dei contributi. Tra le aziende del gruppo Ferla ce ne sono due che reggono meglio delle altre e sono potenzialmente in grado di assorbire personale: la prima è la Comfort Home, che si occupa di ar-redo interno.

«L’azienda è stabile» conferma

Ferla, «sebbene anch’essa abbia perso volumi d’affari, rispetto all’an-no precedente. D’altronde, si vendo-no meno case e, di conseguenza, ne risente anche il mercato dell’arreda-mento». L’azienda che mantiene il primato di salute è la Ferla Service, che si occupa di manutenzioni e che occupa 40 persone circa. Di manu-tenzioni c’è sempre bisogno. Questo per quanto riguarda il mercato inter-no, ma per quello estero? Ufficial-mente, si dice che sono state fatte scelte azzeccate sui mercati giusti, ma non è un segreto che si stia par-lando di Nigeria, sebbene Luca Ferla preferisca rimanere sul vago in pro-posito.

Esclude, però, che si possa parla-re di delocalizzazione: «È piuttosto un investimento. D’altra parte, la Ni-geria è uno dei principali Paesi in via di sviluppo in quella parte del mondo e per il nostro settore si tratta di una grande opportunità».

E’

Dopo la richiesta di cassa integrazione per 67 dipendenti e le notizie allarmanti, arrivano le precisazioni ELEZIONI REGIONALI

Luca Ferla

Ferla spiega che cosa succede Agostino Alloni aprela campagna elettorale

Roberto Provana

Un bellissimo rientro a scuola ha accolto gli alunni della scuola primaria di Castelnuovo. Ogni classe ha avuto la propria aula nuova e colorata. Era da tempo che i genitori meditavano di poter dare una mano per pulire e migliorare l’ambiente della scuola. Gli interventi sull’immobile di compe-tenza comunale. Infatti. ritardavano per urgenze in altri istituti scolastici. Grazie alla collaborazione tra il Comune e l’Associazione «Amici Scuole Ca-stelnuovo» che hanno stipulato una convenzione ad inizio anno, invece l’aiuto è diventato realtà. Il Comune ha autorizzato i lavori e fornito il materia-le necessario, e un gruppo di genitori ha fatto il resto dipingendo e pulendo durante le vacanze natalizie le aule della scuola per rendere l’ambien-te accogliente ai piccoli studenti.

Martedì 29 gennaio, alle ore 20, al ristorante Villa Toscanini di Ripalta Guerina, il Panathlon di Crema presenterà il libro : «IL SUDORE DELL’AT-LETA». antologia novellistica e grafica del concor-so per il cinquantenario di Panathlon Crema e per l’assegnazione della «Targa Paolo Scorsetti 2012». Inoltre si svolgerà la premiazione dei vincitori del concorso grafico e letterario bandito in occasione del 50 ° del Club.

AREA B presenta SO QUIET… mostra di Laura Giardino, che inaugurerà martedì 22 gennaio 2013 alle 18.30 nella sede della galleria, Via Cesare Balbo 3, Milano. La mostra resteràaperta fino al 9 marzo.

Le opere, intriganti aperture sulla vita delle protagoniste, regalano paesaggi e inter-ni immobili, asfittici, dove è assente qualsiasi movimento che rimandi alla vita oltre quell’istante preciso, con suggestioni che possono richiamare la produzione più nota di Edward Hopper, o la dimensione provinciale rassicurante di Bill Owens, o, come sug-gerisce Igor Zanti «gli accenti padani caratteristici della poetica di Pupi Avati che si fondono, infrangendosi nella loro cristallina unità, con elementi umani che emergono dalla timidezza del nascondimento, nella loro forzata immobilità». Laura Giardino nasce a Milano nel 1976, dove vive e lavora. Nel 2012 ha vinto la 63° edizione del premio Michetti. Ha partecipato a numerose mostre in spazi pubblici e privati.

Domenica 20 gennaio, nella prima Milonga dell'anno, ritorneranno a suonare i «Tango Tin-to», orchestra tipica argentina. Musicalizza: Walter «El Zorro Gris», dalle 21.30

Canyegue: a partire da febbraio verrà pro-posto un pacchetto di lezioni, da tenersi sem-pre l'ultima domenica del mese. Il corso partirà al raggiungimento del numero minimo di iscritti richiesto. Per i partecipanti al corso, è previsto l'ingresso gratuito alla Milonga, che si terrà al termine della lezione. Per informazioni ed iscri-zioni contattare Renata: 338-1980563

Castelnuovo, l’iniziativaI genitori dipingonole aule dei loro figli

Panathlon di Crema

APPUNTAMENTI

Il Sudore dell'AtletaA Milano, la mostra di Laura Giardino La Milonga con i «Tango Tinto»

Page 12: Il Piccolo 19 gennaio 2013

A scuola con i tablet: accade alla Casearia di Pandino. Nell’ambito del progetto «Generazione Web» sono arrivati tablet e LIM. L'obiettivo del progetto (finanziato da Regione e Ministe-ro) è quello di permettere a oltre 1.000 classi lombarde di adotta-re strumenti tecnologici per le lezioni, abbandonando i libri su supporto cartaceo, per passare a testi esclusivamente in versio-ne digitale (gli e-book), da consultare tramite netbook o tablet. L’Istituto «Stanga» partecipa all’iniziativa oltre che con la sede di Pandino anche con quella di Crema. E a Pandino la classe indi-viduata come partecipante al progetto è la 3E, dove oltre alla LIM, dall’inizio dell’anno scolastico al posto dei libri di testo, i ragazzi hanno ricevuto in comodato d’uso gratuito tablet ed e-book.

Per Michele Perna, docente di lettere e referente del progetto «Generazione Web» per la sede di Pandino, «i ragazzi si sono dimostrati, oltre che collaborativi, anche creativi e propositivi. Da parte nostra, noi cominciamo a parlare il loro stesso linguaggio, infatti attraverso queste tecnologie, oggi l’insegnante si trova più vicino al linguaggio degli alunni e trova un punto d’incontro nell’informatizzazione della lezione. Ma allo stesso tempo, emer-ge un altro ruolo fondamentale per l’insegnante, che è quello di mediatore culturale, perché oggi per i ragazzi, l’accesso alle in-formazioni è velocissimo e spetta proprio all’insegnante indiriz-zare e selezionare i contenuti».

Infine, sabato 19 gennaio dalle 14 alle 16.30, presso la sede della Casearia di Pandino, di in via Bovis, 4 ci sarà il terzo appun-tamento con la «Scuola Aperta», rivolto a genitori e alunni di terza media, impegnati nel percorso di conoscenza e orienta-mento, al fine della scelta della scuola superiore da frequentare nell’anno scolastico 2013-2014. Nel pomeriggio, sarà possibile visitare i locali della scuola, i laboratori, il caseificio didattico e prendere visione dell’offerta formativa.

Sabato 19 gennaio, dalle 9 alle 17, l’Istituto Tecnico «Lu-ca Pacioli» di Crema aprirà le sue porte a tutti gli studenti e a tutte le loro famiglie che desiderano visitare la rinoma-ta scuola cremasca ed incontrarsi con i docenti, con gli studenti e con il preside.

di Gionata Agisti

revisioni di nuove nevicate a parte, l'in-verno porta con sé temperature rigide che possono procurare più di un fastidio alle nostre automobili. Per ridurre le pos-sibilità di spiacevoli inconvenienti, ab-

biamo chiesto di nuovo consiglio e qualche dritta a chi di auto si occupa direttamente e ogni giorno ha a che fare con i danni causati da una scarsa cura del mezzo. Saverio Jacopo Tarenzi, della Promet s.r.l. di Ombriano, suggerisce alcune mi-sure precauzionali, adatte non solo a quanti hanno in programma di percorrere lunghi tragitti, ma utili per ognuno di noi quando, per negligenza o nell'ottica del risparmio a tutti i costi, tendiamo a trascurare gli aspetti più elementari della manu-tenzione.

«Nella stagione fredda, è molto importante, prima di tutto, controllare la vettura in ogni sua componente: gomme, freni, pastiglie, olio, per poter viaggiare in tranquillità. Per quanto riguarda le gomme, in modo particolare, è buona norma controllare spesso che il loro livello di pressione sia corretto, come indicato dal libretto di uso e manutenzione. Spesso vuol dire almeno una o due volte al mese, perché una pressione non corretta delle proprie gomme porta facilmente alla loro usura e, di conseguenza, anche a un

consumo maggiore di carburante, con tutte le spese che ne derivano. Più le mie gomme sono rovinate, più spesso dovrò fare benzina».

«Senza contare che una gomma usurata» spiega ancora Saverio Jacopo Tarenzi, «non for-nisce le stesse caratteristiche: montare gomme nuove, per esempio, significa garantire alla pro-pria auto, in caso di frenata, uno spazio di arresto inferiore della metà. Sempre riguardo alle gom-me, il tipo più adatto per questa stagione è quello dei pneumatici invernali, comunemente detti gomme da neve ma che in realtà sono adatti alla stagione invernale in genere, senza che il fondo stradale debba essere per forza innevato».

«Grazie alla loro particolare mescola, resi-stente ai climi più rigidi» suggerisce il responsa-

bile della Promet s.r.l. di Ombriano, «questi pneumatici sono in grado di offrire la migliore prestazione su qualsiasi tipo di fondo, anche sull'asfalto più pulito. È poi buona norma sostitu-irli a inizio aprile, quando la temperatura comin-cia a salire. L'obbligo che li riguarda, infatti, è valido fino al 31 marzo. Molti preferiscono impie-gare due soli pneumatici invernali, visto che la legge lo consente, ma questa prassi è sbagliata, oltre che pericolosa».

Perché? «Se l'auto è a trazione anteriore, si potrà avere sì la sensazione di un buon controllo ma, avendo gomme normali montate posterior-mente, si potrà andare facilmente in sovrasterzo, con la conseguenza di avere una vettura incon-trollabile. Sottolineo, comunque, che non per questo si deve abbandonare uno stile di guida prudente: anche con pneumatici invernali, infatti, un fondo innevato rimane molto pericoloso».

Non tutti, poi, sanno che le gomme devono essere omologate alla propria vettura. «È già ca-pitato che qualcuno si sia disinteressato del tipo di gomme montate dal gommista e che poi, una volta incappato in un controllo delle forze dell'or-dine, abbia dovuto subire il sequestro del mezzo e l'imposizione della revisione straordinaria. Mol-to spesso, cinque persone su dieci non prestano attenzione a queste norme, curando il meno pos-sibile la manutenzione».

L’assessorato alla Parità del Comune che ha inviato alle neo mag-giorenni una lettera, in occasione del compi-mento del diciottesimo anno di età.

«Il nostro intento» di-ce l’assessore Morena Saltini, «è quello di por-tare a conoscenza dell’esistenza, a Crema, di diverse associazioni che si occupano di te-matiche femminile: aprire un canale di comunicazione con loro per un’ even-tuale disponibilità ad accogliere qual-siasi problematica dovessero vivere e nell’ottica di una collaborazione, qua-lora avessero l’interesse ad una parte-cipazione diretta». A Crema c’è già la «Consulta per le Pari Opportunità» presso l’«Orientagiovani» e a breve, grazie alla partecipazione del Comune a un bando regionale, si realizzerà un «Centro Risorse Donne» che offrirà una serie di servizi, quali: uno spor-

tello d’ascolto per il di-sagio lavorativo e socia-le; uno sportello infor-mativo dedicato alle di-scriminazioni di genere; uno sportello virtuale, che aggiornerà sulle op-portunità professionali, culturali , progetti euro-pei e sulle attività del territorio.

Un tema importante sul quale l’amministra-zione si sta muovendo,

è la violenza contro le donne, di cui le statistiche confermano i dati allar-manti. Prosegue infatti la campagna inaugurata in occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere, denominata «Il fiocco bian-co», che prevede incontri di educazio-ne e sensibilizzazione sul tema. I primi due, grazie all’associazione Padri So-maschi che si occupa dell’invio degli educatori dei corsi, si sono tenuti gio-vedì 17 gennaio al Racchetti e allo Sraffa. Poi sarà la volta del Galilei .

Recenti fatti di cronaca, anche locali, hanno portato alla ribalta il tema della violenza sulle donne.

Un tema che la commissione di ApertaMenteLab Don-ne per Soncino ha sempre avuto a cuore: per approfon-dirlo e parlarne insieme, «Donne per Soncino», in colla-borazione con l'Associazione Donne contro la violenza di Crema e con il patrocinio del Comune di Soncino, ha organizzato venerdì 25 gennaio l’incontro «Con noi, per te, per tutte le donne-Contro la violenza». La serata, che si svolgerà a partire dalle 21 nella sala consiliare del Co-mune di Soncino, si caratterizza per un approccio estre-mamente pratico, intendendo fornire alle donne gli stru-menti per trovare aiuto e supporto in caso di maltratta-menti, per riconoscere i campanelli d’allarme e per pre-venire eventuali atti di violenza.

Alla fine dell’incontro sarà presentato anche il corso di autodifesa, che si terrà nelle prossime settimane, a parti-re dal 19 febbraio per sei martedì, gratuitamente, a Son-cino. La serata si concluderà con un piccolo rinfresco nella speranza a con l'augurio che sempre meno donne siano oggetto di abusi e violenze all'interno e fuori dalle proprie mura domestiche.

«Sussurro nel Vento» è il nuovo spettacolo della compa-gnia teatrale «Caino & Abele», al suo debutto sabato 26 e domenica 27 gennaio, alle ore 21, al teatro del nuovo oratorio di Offanengo. Protagonisti assoluti dello spettacolo, le 17 bambine e i cinque adolescenti della «CRE-Arti», l’Accade-mia del Musical in Oratorio, targata «Caino & Abele», soste-nuti dal gruppo senior della Compagnia.

«Sussurro nel Vento» è lo spettacolo musicale liberamente ispirato a «Whistle down the Wind», successo mondiale con musiche di Andrew Lloyd Webber e liriche di Jim Steinman. Dopo il debutto, «Sussurro nel Vento» replicherà anche ve-nerdì 22 e sabato 23 febbraio. Prevendita dei biglietti: sabato 19 gennaio ore 15-16 e sabato 26 gennaio ore 10-12, presso la segreteria dell’oratorio. Biglietto € 8, ridotto € 5.

Tra il 15 gennaio e il 15 febbraio, l'Associa-zione Tavole Cremasche ripropone per il 16mo anno la «Maialata», la rassegna gastro-nomica con menù tutti a base di maiale. I ta-volieri hanno preparato dei menù degustazio-ne con prezzi che vanno dai 25 ai 30 euro. E' un'ottima opportunità per gustare il maiale

che sarà il protagonista assoluto della rasse-gna con le verdure di stagione.

Questa rassegna è legata al territorio e all'usanza di allevare il maiale e macellarlo in casa con l'aiuto di un provetto norcino, non dimenticando che in questo freddo periodo dell'anno, a tavola è buona abitudine "fare il

maiale", per un'abbondante scorta di protei-ne e grassi prima del lungo salutare digiuno quaresimale. La rassegna è organizzata con il patrocinio della Proloco di Crema e con l'As-sociazione Strada del Gusto Cremonese. www.tavolecremasche.it

Isabella Radaelli

PIn auto, con ghiaccio e neve Tutti i consigli veramente utili. Suggeriti da Saverio Jacopo Tarenzi della Promet di Ombriano

«Centro risorse donne», a partire da 18 anni

CremaSabato 19 Gennaio 201312Casearia di Pandino:a scuola con il tablet

oggi iscrizioni all’istituto

Tutti i servizi offerti dal Comune al mondo femminile: sportelli d'ascolto, informativo e virtuale

La «Mailata» fino al 15 febbraio nei ristoranti del Cremasco

«Caino & Abele»: spettacolo, date, costo biglietto, prevendita

«Donne per Soncino»: ancheun corso per l’autodifesa

Morena Saltini

Pure il Pacioli apre le porteagli studenti e alle famiglie

Page 13: Il Piccolo 19 gennaio 2013

a 27esima edizione del Gran Carnevale Crema-sco è già ai nastri di par-tenza. Per via della Pa-squa "bassa", quest'an-

no la manifestazione partirà mol-to presto, domenica prossima, 27 gennaio e proseguirà poi per altre tre domeniche: il 3, il 10 e il 17 febbraio. Una in più, rispetto agli anni scorsi, visto il brutto tempo che nel recente passato ha guastato più di un appunta-mento. Come ha spiegato il pre-sidente del Comitato Carnevale Cremasco, Eugenio Pisati, du-rante la conferenza stampa in Comune, alla presenza dell'as-sessore comunale alla Cultura, Paola Vailati, e dell'assessore provinciale allo Sviluppo econo-mico, Matteo Soccini, quello che è diventato ormai il Carneva-le più importante della Lombar-dia si è trasformato in un evento complesso, in grado di soddisfa-re le aspettative dei cremaschi ma anche quelle dei turisti.

«Lo conferma un sondaggio commissionato dall'Osservatorio

della provincia di Cremona all'Istituto nazionale ricerche turi-stiche» ha precisato Pisati. «Tutte le famiglie intervistate, giunte a Crema per il Carnevale, hanno dichiarato di essere più soddi-sfatte di quanto immaginassero. Ricordiamo anche che, in media, una famiglia che arriva da fuori provincia, nelle domeniche del Carnevale, investe più di 40 euro per il pranzo e lo shopping, a tutto beneficio del commercio locale».

La manifestazione non sareb-be possibile senza i circa 40 vo-

lontari, che lavorano sodo e gra-tis per 12 mesi l'anno, così da rendere possibile le domeniche di festa. Per creare il rivestimento in cartapesta dei mascheroni, gli artigiani utilizzano 6 quintali di carta riciclata, incollata con fari-na e acqua, mentre per l'intelaia-tura e il meccanismo interno dei carri, sempre in movimento, sal-dano 7 quintali di ferro. Accanto al Comitato del Carnevale, ci so-no altri organizzatori: l'associa-zione Carnavalart, presieduta da Gianni Mombrini, e i tre gruppi che realizzano a mano i carri più

importanti: i Barabèt, gli Amici e i Pantelù. A questi se ne aggiun-gono altri, realizzati da singoli gruppi, rappresentativi di parroc-chie o paesi del Cremasco.

La festa, come si diceva, pren-derà il via domenica 27 gennaio, alle 14.30, in piazza Giovanni XXIII. A movimentare la sfilata dei carri allegorici, ci saranno bande e gruppi folcloristici professioni-sti, provenienti dall'Italia e dall'estero. Tutte e quattro le do-meniche, in piazza Falcone e Borsellino, sarà allestita anche l'Isola dei Bambini, dove i piccoli

potranno giocare gratuitamente, correndo sui gonfiabili giganti o trasformando il proprio volto in maschere, con l'aiuto delle truc-catrici dell'istituto Sraffa, che si occupa anche delle visite guida-te alla città, ogni domenica mat-tina, a partire dalle 10.30, presso lo stand del Comitato, in piazza Duomo. Il trenino Beniamino per-metterà invece agli spettatori di viaggiare a zig zag tra i carri, per permettere ai più piccoli di os-servare la sfilata da vicino.

Come ogni anno, poi, ci sarà spazio anche per i mercatini dell'artigianato artistico, dei pro-dotti alimentari e del bio, organiz-zati da Cinzia Miraglio e prove-nienti da tutta Italia. Questa volta, però, a causa della concomitante campagna elettorale, non potran-no essere allestiti in piazza Duo-mo ma dovranno traslocare in piazza Moro e nelle vicine vie Matteotti e Cavour. Per la prima volta, nello stand del Comitato, saranno in vendita anche dei gadget personalizzati - piatti, taz-ze e campanelle in porcellana di-

pinte a mano - con tanto di im-magine della maschera crema-sca del «Gagèt col sò uchèt».

Un'altra novità la si deve sem-pre a Cinzia Miraglio e riguarda il primo Baby Swap Party, un'im-portazione dagli Stati Uniti e che non è altro che una festa del ba-ratto. L'appuntamento è per sa-bato 26 gennaio, a partire dalle 14, al ristorante Le Comari, in piazza Duomo ed è dedicato in particolare allo scambio di abbi-gliamento per bambini e costumi di Carnevale per bimbi e adulti.

Chi volesse informazioni, può scrivere all'indirizzo email: [email protected] oppure telefonare allo 0373/85684 o al 389 1547815.

Non è tutto: questa sera, sa-bato 19 gennaio, alle 21, presso la sala Pietro da Cemmo, in colla-borazione con l'associazione mu-sicale «Il Trillo», andrà in scena un'anteprima della manifestazio-ne: il «Gran Concerto del Carne-vale», diretto dal maestro Davide Pedrazzini. L'ingresso è libero.

(ga)

LE’ già carnevale: primi carri il 27 gennaioPresentata la 27esima edizione. Le altre domeniche in maschera: 3-10-17 febbraio. Ecco il programma

Il gruppo di lavoro Innovazione del «5 Stel-le» cremasco ha annunciato il completamento dello studio di fattibilità per la copertura wi-fi del comune di Crema, denominato «Smart Crema». Il progetto prevede la copertura com-pleta di Crema, compresi i quartieri periferici, sfruttando nuove tecnologie di tipo Metro-Mesh per la minimizzazione delle opere civili e quindi dei costi di realizzazione. L'ottica perse-guita nella ideazione del progetto è quella di un investimento in tecnologia, e non solo di costo per i cittadini.

Una volta in produzione, la rete fornirà con-nettività alla pubblica amministrazione e ai cittadini per veicolare servizi integrati quali vi-

deosorveglianza, sistemi di risparmio energeti-co, multe telematiche, accesso da parte delle Forze dell'ordine dei database delle pubbliche amministrazioni, Urp telematico, e molto altro ancora. L'obiettivo è quello di creare una città intelligente, nella quale i cittadini e le istituzioni possano interagire mediante le nuove tecnolo-gie, il tutto per migliorare la vita di ciascuno.

Il progetto verrà presentato il giorno sabato 19 gennaio in una conferenza stampa dedicata presso la sala dell'Organo del Comune alla quale sarà invitata la cittadinanza oltre al sin-daco Stefania Bonaldi, l'assessore Giorgio Schiavini oltre al resto di giunta e Consiglio comunali.

Anche gli oltre 13.400 possessori dell’abbonamen-to «Ovunque in Lombardia» avranno diritto a uno sconto per i disagi di dicembre registrati sulle linee ferroviarie gestite da Trenord. La decisione della so-cietà è arrivata a pochi giorni dalla lettera che il consi-gliere regionale del Pd, Agostino Alloni, aveva inviato all’assessore regionale alla mobilità, Andrea Gilardo-ni, proprio per chiedere che fosse garantito pari tratta-mento tra i possessori di abbonamenti mensili “nor-mali”, per i quali è previsto il bonus sull’acquisto dell’abbonamento successivo, e i possessori di abbo-namenti integrati. «Sono soddisfatto» ha commentato Alloni. «Trenord e Regione hanno accolto la nostra ri-

chiesta senza creare disparità di trattamento tra gli abbonati. Sarebbe stato assurdo il contrario visto che la direzione da percorrere va proprio verso l’integra-zione tariffaria».

Sconto per tutti quelli che hanno patito disagi

Crema Sabato 16 Gennaio 201313

I PendolarI doPo la lettera dI allonI«Smart Crema»: copertura wi-fi della cittàProgetto dI «5 stelle»

Page 14: Il Piccolo 19 gennaio 2013

Pagine a cura di Martina Pugno

siste una ricetta per una vita matrimoniale lunga e felice? A quanto pare sì, almeno secondo Sonya Lyubomirsky, psicologa della University of Califor-

nia. Se per poter vivere un matrimo-nio duraturo è indispensabile una buona dose di fortuna, ciò non to-glie che anche la coppia abbia in questo una grande responsabilità: .

In una pubblicazione dal titolo "I miti della felicità", la studiosa pren-de in esame ogni fase del rapporto a due, dall'innamoramento fino allo sviluppo del sentimento nel corso delle relazioni durevoli. Il risultato? Coccole quotidiane, ammirazione per il proprio partner e interesse per le cose che ama sono la carta vin-cente per il successo dell'unione.

Che l'innamoramento e le farfalle nello stomaco siano una fase pas-seggera nel rapporto lo conferma la psicologa, che tra le pagine del New York Times ha spiegato come la causa principale sia innata nell'uo-mo: sarebbe infatti l'atteggiamento edonistico, ovvero la capacità, fon-damentale per l'evoluzione e la so-pravvivenza, ad adattarsi e abituarsi a tutto ciò che viene percepito come positivo e piacevole. Questo non significa, però, che il sentimento sia destinato a spegnersi: i forti slanci emotivi lasciano invece spazio ad un sentimento più maturo e non per questo meno soddisfacente e pre-zioso, che però necessita di quoti-diane cure.

Da qui, la ricetta offerta dalla dot-toressa Sonya Lyubomirsky, che prevede una buona dose di cocco-le, gesti affettuosi e abbracci quoti-diani, ma anche la capacità di rita-gliarsi, nonostante i frenetici ritmi degli impegni quotidiani, anche del tempo di qualità da trascorrere con il proprio partner, interessandosi alla vita e ai racconti quotidiani e non mancando di mostrare la propria stima reciproca. L'esperta si spinge

oltre, consigliando di tenere un dia-rio delle emozioni sul quale annota-re gli eventi positivi, per fare in modo che nel corso della giornata superi-

no quelli negativi. Il consiglio con-clusivo dell'esperta, dunque, è quello di spendere ogni mattina cin-que minuti per chiedersi cosa si può

fare, in quel giorno, per rendere mi-gliore la vita del partner: anche un sorriso, un po' di complicità posso-no essere sufficienti.

Se questi consigli possono sem-brare facili da seguire nei momenti più tranquilli, non sempre sorgono naturali nei periodi più impegnativi, stressanti o intensi: in questo senso, anche il periodo di organizzazione del matrimonio può essere un otti-mo banco di prova, per imparare a ritagliare attimi di assoluta tranquil-lità anche nei mesi in cui, seppur per eventi gioiosi e felici, l'agenda sem-bra non lasciare nemmeno un pic-colo spazio. Una organizzazione che coinvolga entrambi i partner e tenga conto dei gusti e delle prefe-renze di entrambi, lo sforzo di ricer-care sempre il miglior compromes-so e la soluzione che meglio espri-ma la volontà della coppia sono il primo passo per un matrimonio di successo, non solo per quanto ri-guarda la giornata delle celebrazio-ni, ma per tutto il resto della vita.

E

Speciale Sposi

I segreti di un matrimonio felice

State organizzando il vostro matrimonio e proprio non riuscite a trovare quel dettaglio, quel piccolo ele-mento che potrebbe dare uno speciale tocco di orgi-nalità e magia all'evento? Oppure siete agli inizi, e fa-ticate a capire come muovervi, cosa iniziare ad orga-nizzare per primo e a definire i caratteri generali e le atmosfere che volete caratterizzino il giorno del "Sì"? Oppure, più semplicemente, amate fantasticare e so-gnare del vostro giorno più bello, curiosando tra le novità e le ultime tendenze? A tutti voi si rivolge la trentanovesima edizione di Milano Sposi, che si svol-gerà al Mediolanum Forum il 26 e 27 gennaio e il 2 e 3 febbraio, dalle 14 alle 21 di sabato e dalle 10 alle 21 di domenica.

MilanoSposi è oggi l'appuntamento di riferimento per il mercato italiano del matrimonio ed è visitata non solo dai futuri sposi della provincia di Milano, ma da un pubblico variamente proveniente da buona parte del nord Italiaper entrare in contatto diretto con i migliori professionisti del settore. La presenza delle maggiori "firme" della moda sposi, delle location più suggestive, dei ristoranti più raffinati, degli studi fotografici di ten-denza, fa di MilanoSposi non solo un momento di grande interesse commerciale ma anche la sede ide-ale per cogliere idee nuove e originali per il proprio matrimonio, un evento da sempre piacevolmente lega-to alla tradizione.

A MilanoSposi è possibile informarsi sui prezzi di prodotti e servizi, effettuare interessanti confronti, ot-tenere dagli espositori consigli e suggerimenti preziosi e, nel caso lo si desideri, anche effettuare prenotazio-ni direttamente presso gli stand, a "prezzi fiera" parti-colarmente vantaggiosi. Ad attendere i visitatori, anche le preziose consulenze gratuite dei professionisti della bellezza e dell'hair style e il Giardino degli Sposi, un romantico percorso tra soluzioni e proposte per il ma-trimonio. Per gli operatori del mercato del matrimonio, la presenza a MilanoSposi costituisce una certezza di visibilità e di contatto con un pubblico numeroso e altamente selezionato.

MILANO SPOSI 2013Le novità della fiera

Sabato 19 Gennaio 201314

Page 15: Il Piccolo 19 gennaio 2013

15Il matrImonIo allunga la vIta e fa bene... alla salute

Sposarsi fa bene alla salute: que-sto è quanto emerge da un recente studio condotto da Ilene Siegler del-la Duke University Medical Center e pubblicato sulle pagine dell'Annals of Behavioural Medicine, incentrato proprio sulle aspettative di vita delle persone sposate e dei single.

I primi sarebbero soggetti ad un maggiore benessere psichico e fisi-co, che porterebbe ad una vita, in media, più lunga e più sana. La ri-cerca è stata condotta su un cam-pione di 4800 persone di ogni età per un diverso numero di anni, ed avrebbe fatto emergere questo im-portante dato: all faccia di chi so-stiene che il matrimonio sia la tom-

ba dell'amore, pare che le persone sposate (siano esse di sesso ma-schile o femminile) godrebbero di un sostegno fisico e psicologico maggiore rispetto a quelle non spo-sate oppure divor-ziate. Il che fareb-be molto bene alla loro salute.

Ne conseguireb-be quindi che l'es-sere single potreb-be venire considerato come un fatto-re di rischio per persone di mezza età, a parità di cura e di attenzione alla qualità della propria vita e alla propria salute. Del resto, che il matri-

monio facesse bene alla salute era già stato dimostrato in diverse occa-sioni. In passato uno studio pubbli-cato sul "Journal of Health and So-

cial Behavior" ave-va addirittura rive-lato che il divorzio farebbe molto ma-le alla salute degli ex coniugi, che ri-schierebbero di essere vittime di malattie croniche

come problemi di cuore o diabete.A conferma di questo studio rela-

tivo al benessere delle persone spo-sate si aggiunge un altra indagine commissionata nel 2007 dall’Agenzia

della Sanità Pubblica Canadese, che dimostra come le neomamme spo-sate siano meno a rischio di incorre-re in disturbi legati alla gravidanza, come al depressione post partum, rispetto a quelle che vivono una con-vivenza da pchi anni o rispetto alle donne single, separate o divorziate. Si tratta di dati, però, precisano gli autori dello studio, che ancora devo-no essere approfonditi: dall’analisi delle risposte fornite per l’indagine non è possibile comprendere se gli episodi di baby blues o altri disagi legati all'evento siano causa o risul-tato di separazioni della coppia op-pure della scelta o necessità della mamma di crescere il figlio da sola.

Speciale Sposi Sabato 19 Gennaio 2013

Per le mamme sposatediminuiscono i rischi

di baby blues

abito bianco per seco-li non ha avuto rivali. Ancora oggi, è il colore d'eccellenza per il ma-trimonio e per l'abito

della sposa, anche se per le fu-ture mogli si aprono sempre più di frequente nuove possibilità: l'abito colorato conquista sem-pre più spose adattandosi ai gu-sti e ai periodi dell'anno per qualsiasi matrimonio.

Anche quest'anno, come nel 2012, resta di grande tendenza il verde, preferito però nella sua declinazione color smeraldo: un tono caldo e avvolgente, ideale per le nozze di fine inverno ma anche per quelle autunnali: dall'abito il colore, che richiama quelli naturali, può espandersi e conquistare decorazioni e ad-dobbi, unendosi ai colori caldi dell'autunno.

I toni pastello sono invece quelli che domineranno l'estate, con un sovrano indiscusso: il co-lor cipria, elegante e raffinato, perfetto per l'abito della sposa e per i dettagli degli ambienti nei quali si deciderà di festeggiare il lieto evento. Moltissime sono le soluzioni proposte dalle case di moda, con cura per i dettagli che possono costituire importanti

elementi per creare giochi di contrasto e accendere di colore il vestito.

Dettagli verde smeraldo o ci-pria, in alternativa, potranno es-sere sfruttati per decorare e im-preziosire una mise che prevede il tradizionale abito bianco, per un'efficace unione tra classici-smo e modernità. Tra i colori più

di tendenza spicca anche l'az-zurro, come una leggera nuance oppure nelle più accese sfuma-ture, per le spose che non vo-gliono passare inosservate. Dall'abito, i colori possono estendersi fino a diventare tema dell'intero matrimonio: in questo caso non sarà solo l'abito a ri-portare la tinta prescelta, ma

anche gli addobbi, le composi-zioni floreali, ma anche l'abito dello sposo, che può presentare dettagli che richiamino i colori dell'abito della sposa, per essere in linea con lo stile dell'intera giornata dell'evento. Un piccolo assaggio di quello che sarà il co-lore dominante del matrimonio può essere già dato con le par-

tecipazioni e gli inviti, come un indizio che permetta di iniziare a creare la giusta atmosfera.

Questi, dunque, i colori che dominano le passerelle per la sposa del 2013: attenzione, pe-rò, a fare le dovute valutazioni, riportando i trend presentati in passerella al proprio personale matrimonio.

Non basta selezionare un co-lore di grande fascino, esso de-ve anche potersi adattare al carattere della coppia, allo stile e all'atmosfera del matrimonio, ai colori naturali della sposa. Se il verde smeraldo ben si adatta a matrimoni autunnali, ad esempio, può rivelarsi una tinta forse un po' troppo scura per l'estate, oppure poco adattabi-le al tema prescelto. Si tratta inoltre di un colore che favori-sce le spose bionde, mentre le brune potrebbero invece tro-varsi meglio proprio con i tenui toni del cipria, che valorizzeran-no la carnagione e i capelli scu-ri della sposa e potranno essere ripresi facilmente anche nelle decorazioni dal gusto più clas-sico.

Ad influenzare i colori posso-no essere anche le location, già dotate di una loro atmosfera e di colori con i quali quelli del matrimonio dovranno incon-trarsi in modo armonioso ed elegante: accanto ai diktat del mondo della moda, quindi, prendete in considerazione tut-to ciò che potrà rendere il vo-stro matrimonio adatto alla vo-stra coppia, ancor prima che ad una rivista di alta moda.

L’ I colori del matrimonio 2013Intramontabile il bianco, mentre il cipria e il verde fanno tendenza

Page 16: Il Piccolo 19 gennaio 2013

l matrimonio è un'istituzio-ne ormai superata, che non attira più le giovani coppie: questo il messaggio che molto spesso accompagna

dati e statistiche relative al nume-ro di celebrazioni che si svolgono ogni anno in Italia. Tuttavia, basta parlare con le coppie per scopri-re che il fascino del matrimonio è sempre invariato e che sono mol-tissimi i giovani che vorrebbero poter coronare questo sogno. Ne sono prova il successo delle fiere di settore, l'attenzione per riviste e pubblicazioni, e ora perfino i social network: il 41,7% di chi twitta associa la parola matrimo-nio a pensieri decisamente posi-tivi come “felicità” (29,4%) e “amore vero” (12,3%). A queste percentuali ottimistiche si con-trappone però una fetta non tra-scurabile di italiani che considera il matrimonio a volte come una ipocrisia (18,2%) (“il matrimonio è notoriamente la prima causa di divorzio”). Un altro 4,8% con-trappone al significato positivo il timore per la perdità di libertà. Un giudizio più distaccato viene da quel 12,8% che lo considera una “istituzione superata”. Più prag-matico che negativo invece il giu-dizio dell’8,5% che lo ritiene più che altro un “contratto”. E’ que-sto il risultato, riassunto sul sito neodemos.it, di una ricerca dell’Università di Milano denomi-nato Voices from the Blogs (VfB), che ha rivolto la sua attenzione a quello che si dice e si discute in rete a proposito di matrimonio.

Per realizzare lo studio, sono stati analizzati oltre 20mila tweet postati durante il mese di settem-bre 2012. Nonostante le voci di-scordanti, ancor oggi la maggior parte dei commenti preferisce la forma tradizionale di matrimonio

(81,3%) alla convivenza (17,2%). A costituire un freno in questi an-ni sembrano essere, dunque, le condizoni economiche più che quelle ideologiche: ma per una coppia attenta e in grado di sfru-tare le occasioni che offre il mer-cato, il matrimonio non significa per forza grandi spese.

D'altra parte, contenere le spese non comporta necessaria-mente la rinuncia a un matrimo-nio elegante e che possa soddi-sfare il gusto, i sogni e le aspet-tative degli sposi. Sono proprio gli esperti del settore a garantire,

sempre più di frequente, la pos-sibilità di usufruire dei migliori servizi a prezzi contenuti: gli ate-lier da sposa, ad esempio, met-tono a disposizione delle spose abiti scontati, o appartenenti alla stagione precedente, delle più grandi firme: in questo modo, a prezzo scontato sarà possibile trovare l'abito dei propri sogni.

Allo stesso modo, servizi di catering e ristoranti avranno a disposizione menu realizzati in modo tale da soddisfare tutti i palati, ma basati su elementi tipi-ci, prodotti di stagione e a kilo-

metro zero per una scelta etica e che possa fare bene anche al portafogli, senza ovviamente nul-la togliere al gusto, grazie alle elaborazioni dei migliori chef. Una prenotazione tempestiva sa-rà una chiave di successo anche per individuare location, addobbi e servizi ad un prezzo vantaggio-so, mentre la scelta di un bravo fiorista e decoratore vi permette-rà di selezionare fiori anche sem-plici e di stagione senza dover rinunciare alla creatività di ad-dobbi studiati per l'occasione, unici e originali.

I

Il matrimonio ai tempi di Twitter: per l’82% degli utenti, deve essere tradizionale

Le nozze che non conoscono crisiSpeciale SposiSabato 19 Gennaio 201316

Sono circa due milioni i matrimoni che vengono cele-brati ogni anno nell'Unione Europea: di questi, 200mila sono in Italia. Se per la maggior parte degli sposi il legame con la tradizone è fondamentale, un altro tema inizia a farsi largo accanto al budget: l'attenzione all'impatto am-bientale, che prevede un matrimonio organizzato nel massimo rispetto dei luoghi e all'insegna della riduzione dei consumi. Non si tratta, in questo caso, di matrimoni che si declinano necessariamente come cerimonie sem-plici e prive di eleganza: la cura per il dettaglio non viene meno e molti sposi si stupiscono di scoprire come nem-meno rinuncie e sacrifici siano necessari per un matrimo-nio che possa definirsi "green".

Tra i pionieri di questa tendenza, che prendendo piede dal Regno Unito vanta crescente diffusione in tutta Euro-pa, è Katie Fewings, che di questa attenzione e passione ha fatto un lavoro: Katie gestisce infatti il portale web "Ethical Weddings", ricco di consigli, notizie e informa-zioni importanti per tutti coloro che desiderano imprime-re al proprio matrimonio un segno di ecosostenibilità, senza grandi rinunce. Tra i principali elementi da prende-re in considerazione non vi è solamente la provenienza degli ingredienti del menu o dei fiori; non ci si limita nem-meno alla scelta di mezzi di trasporto ecologici, ma ci si concentra anche sulla qualità di tessuti e materiali, dalle tovaglie ai decori. Un'attenzione, dunque, che si trasfor-ma anche in una maggiore cura per il dettaglio e la con-sapevolezza della qualità di ciò che si va ad acquistare. Katie Fewings, fondatrice del sito Ethical Weddings, sot-tolinea anche come l'operazione non debba però diven-tare fonte di ulteriore stress: “Se si cerca di fare tutto da soli, può diventare abbastanza stressante, senza dare ga-ranzie di successo, e nessuno vuole arrivare al proprio matrimonio con la sensazione di aver fallito. Alcune cop-pie mi dicono: non riesco a organizzare un matrimonio verde perché ogni cosa deve essere verde. Rilassatevi: averci provato significa già tanto. Molta gente non ci pen-serebbe neppure”.

Per un matrimonio “verde”: attenzione a dettagli e qualità

Page 17: Il Piccolo 19 gennaio 2013

o scambio delle fedi è uno dei momenti più emozionanti dell'intera cerimonia nuziale, un segno tangibile della na-scita di una unione destinata

a durare per tutta la vita. La fede è quin-di un simbolo importante, ma anche un gioiello concreto che verrà portato al dito per tutti i giorni futuri. Per questa ragione è importante che essa sappia ben rappresentare la coppia e adattarsi anche al carattere e alla personalità di entrambi.

Anche la scelta delle fedi, dunque, è di grande importanza per poter avere al dito un simbolo che davvero sia rappre-sentativo del proprio impegno quotidia-no. Esistono diversi tipi e modelli di fedi tra i quali orientarsi per selezionare un gioiello che sia il più possibile per-sonale.

Il modello classico è forse ancora oggi il più diffuso; è la fede dei nostri genitori, dalla forma bombata e tradi-zionale all’esterno e piatta all’interno, rappresenta il legame del matrimonio nella sua classica bellezza. La larghez-za dell’anello è intorno ai 4 mm. Solita-mente in oro giallo, non sono rari coloro che la scelgono in oro bianco. Per chi desidera il massimo della comodità e teme che la fede possa intralciare nelle operazioni quotidiane, la soluzione mi-gliore può essere la comoda, un fede tradizionale ma ha i profili interni ston-

dati ed è per questo più confortevole da indossare. In oro giallo, oro bianco o platino, la Comoda è spesso preferita dagli uomini, poco abituati a portare anelli e incontra anche il gusto delle donne proprio per la sua comodità e per la possibilità di indossarla in modo pratico in qualsiasi occasione nel corso della giornata.

Particolarmente apprezzata dalle donne è anche la francesina, che viene solitamente preferita dalle donne per-ché si può abbinare più facilmente (oc-

cupa meno superficie del dito) con altri anelli e soprattutto con verette di dia-manti, senza che nessuno dei due gio-ielli offuschi l'altro per bellezza e appa-riscenza.

A differenza della precedente, la mantovana è più larga (circa 6 mm a differenza dei classici 4 mm), e proprio per questo motivo viene chiamata “fe-de larga”. All’interno, è piatta e anche l’ esterno ha una curvatura inferiore ri-spetto alla classica (sembra più piatta).

Un po' più moderna e di vasta diffu-

sione tra le coppie più giovani è invece la flat, una fede a sezione quadrata con 4 facce, una interna, due laterali e l’ul-tima esterna. Viene preferita dalle cop-pie che preferiscono un anello che non dia l’impressione di una fede nuziale o da coppie che vogliano distinguersi. Questa fede viene solitamente realizza-ta in oro bianco, in platino, in argento o in metallo. Alcuni la definiscono fede “del fidanzamento eterno” proprio per-ché si tende ad evitare la forma classica tradizionale del matrimonio. La Napole-tana è invece tagliata a metà e nascon-de un segreto: una piccola incisione permette all’anello di aprirsi in due par-ti. L’interno può essere personalizzato con una scritta a piacimento oppure con una data cara.

Per gli amanti delle fedi colorate e vistose, ma comunque raffinate ed ele-ganti, la soluzione perfetta è costituita dalla fede incrociata. Si compone di tre cerchi indissolubilmente uniti così non sarà mai possibile separarli, né perder-li. Solitamente i tre cerchi che compon-gono l’anello sono di 3 colori diversi: giallo, bianco e rosa, anche se nulla vie-ta di scegliere un unico colore e far per-sonalizzare la fede in modo che sia davvero un simbolo unico di una unione destinata a durare nel tempo.

LLe fedi, simbolo di un’unione indivisibile E' giunta ormai alla quindicesima

edizione la fiera Bergamo Sposi, dedi-cata al mondo del matrimonio, che si svolgerà quest'anno al Polo fieristico di Bergamo dal 1 al 3 febbraio. Bergamo Sposi mette in primo piano la sempre più attesa lista di eventi collaterali, eventi supportati dagli espositori e da uno staff di collaboratori di prim’ordine. Tra scintillanti novità e mille stupori, tra una qualità sempre più elevata e tecno-logie hi tech di ultima generazione prende il via questa nuova edizione che negli anni ha saputo guadagnarsi il tito-lo di vetrina di rilievo e punto di riferi-mento per gli operatori del settore e tutti i futuri sposi. Perché Bergamo Sposi, oltre che “massima” qualità, professionalità e proposte diversificate, significa anche glamour, eleganza, sen-sualità, fantasia, grazie ai professionisti presenti che meglio sanno interpretare il matrimonio.

Tra questi tornano, a grande richie-sta, il concorso “Fiera Visitata Sposa Premiata”, con in palio uno Splendido Viaggio a Mauritius, e le attesissime sfi-late di moda che avranno come prota-goniste sia modelle professioniste sia “modelle per un giorno” selezionate fra le future spose. Inoltre, dimostrazioni e corsi di alta cucina, degustazioni, lezio-ni di portamento e make-up, incontri dedicati alla gestione del budget fami-gliare, consigli di esperti, concerti e proposte musicali per ogni gusto e tipo di matrimonio, accompagneranno i vi-sitatori durante i tre giorni di apertura.

Bergamo Sposi,appuntamentocon l’eleganza

17Speciale Sposi Sabato 19 Gennaio 2013

Gli anelli nuziali possono adattarsi al gusto e alla personalità di ogni coppia

Page 18: Il Piccolo 19 gennaio 2013

di Simone Arrighi

trategico: ecco l’aggettivo chiave per l’ospedale Oglio-Po di Vicomoscano. Da sotto-lineare e valorizzare. Lo hanno ribadito più volte il direttore

sanitario Rosario Canino, i rappresen-tanti delle Rsu e gli esponenti politici sedutisi al tavolo della sala riunioni del nosocomio casalese mercoledì scorso, per l’incontro organizzato dal Pd, primo partito che, in campagna elettorale, si è espresso a chiare lettere sul futuro del presidio. Lo ha fatto attraverso le dichia-razioni dei due candidati casalaschi alle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio: l’ex parlamentare Luciano Pizzetti, ori-ginario di Ca’ d’Andrea ed in corsa per il Senato; il sindaco di Drizzona Ivana Cavazzini, in lista per la Regione. Pre-senti con loro, il primo cittadino di Ca-salmaggiore Claudio Silla insieme al vi-ce Luigi Borghesi e ad altri sindaci del

territorio casalasco: Gianmario Magni di Scandolara Ravara, Mario Bazzani di Torre de’ Picenardi, Clevio Demicheli di Solarolo Rainerio.

«Con noi al governo – ha promesso l’onorevole del Pd – non ci saranno più i tagli lineari, che rappresentano una so-luzione di comodo per la politica e non premiano il merito. Chi governa deve

prendersi le responsabilità di tagliare i reali sprechi delle risorse e deve essere in grado di riconoscere la virtuosità, premiandola». Questa dunque la ricetta del Partito Democratico: nelle prossime settimane conosceremo le proposte provenienti delle altre aree politiche rap-presentate nel casalasco.

«Dobbiamo tenere alta l’attenzione,

anche mediatica, sulle sorti del nostro ospedale, che avrebbe bisogno di inve-stimenti e non di tagli»: ha avvertito Iva-na Cavazzini. «La strategicità dell’Oglio-Po non dev’essere messa in discussio-ne. Stiamo parlando di un ospedale sorto grazie ai sacrifici di un intero terri-torio e al coinvolgimento diretto dei cit-tadini, che grazie ai loro sforzi hanno donato al presidio importanti attrezzatu-re come la risonanza magnetica».

Attorno alla centralità dell’Oglio-Po per il comprensorio casalasco-viadane-se, ruota l’intero assetto riorganizzativo dell’ospedale: il progetto elaborato dagli operatori e dai sindacati prevede il pas-saggio al modello di “assistenza ospe-daliera per intensità di cura”. Non più un ospedale strutturato tradizionalmente in reparti in base alla patologia e alla disci-plina medica, ma organizzato in aree che aggregano i pazienti in base alla gravità del caso e al conseguente livello di complessità assistenziale. Le propo-

ste di riorganizzazione - che prevedono anche un’ostetricia con camere singole arredate; una chirurgia per pazienti gravi ed una per quelle meno gravi – giaccio-no inascolate in Regione. Ad oggi, il Piano di Organizzazione Aziendale (Poa) per il 2013 prevede che non vengano nominati nuovi primari per ortopedia e pediatria, che non vi sia il rinnovamento del personale uscente e che il laborato-rio analisi (numeri alla mano, una delle eccellenze dell’Oglio-Po) passi con an-nesso personale all’ospedale Maggiore di Cremona, col mantenimento a Casal-maggiore delle sole urgenze.

In sostanza, un progressivo depau-peramento dell’Oglio-Po: situazione analoga al ridimensionamento previsto per l’ospedale Civile di Asola, altro pre-sidio strategico a sostegno del quale, in pochi giorni, sono state raccolte circa 3700 firme di cittadini che verranno im-pacchettate e spedite alla direzione ospedaliera di Mantova.

S

CASALMAGGIORE - La sorpresa più clamorosa in tema di candidature casalasche alle prossime Regiona-li arriva dal “Listone” di Casalmaggiore: una scelta diffi-cile, partorita dopo mille peripezie, mantenendo però fede, secondo il referente Carlo Gardani, allo spirito con il quale il Listone si è formato nel 2009. «Stavolta i partiti li abbiamo lasciati fuori»: racconta il consigliere comunale, che agirà anche come coordinatore nella campagna per le Regionali. «Abbiamo candidato Paola Bandini, 57 anni, moglie, madre, imprenditrice, che vive tutti i giorni la dura realtà della crisi ed è fuori da ogni schieramento. Semplicemente sostiene da sempre il Listone».

Logica a quel punto la scelta di appoggiare Ambro-soli. «Abbiamo ricevuto - spiega Gardani - due propo-ste. La prima dalla lista Monti per Albertini governatore, che però era imparentata in partenza con i partiti. Ab-

biamo dunque virato sulla lista Centro Popolare Lom-bardo, in appoggio ad Ambrosoli, proponendo Matteo Rossi. Dopo mille peripezie il nome di Rossi è saltato, e questo per noi è grave motivo di rammarico: in quella lista però sono entrati vecchi politici o comunque nomi di ispirazione politica. Per tenere fede alla nostra linea ci siamo distanziati».

Poi… «Poi l’ultima sera utile siamo stati interpellati dalla lista Lombardia con Ambrosoli, civica a tutti gli effetti: avevano riservato per la provincia di Cremona un posto al casalasco, a patto che fosse candidata una donna. Gli altri candidati sono il professore universitario originario del Rwanda Jean Claude Mugabo Uwihan-ganye, che sarà capolista, e Michele Gaggia, ingegne-re civile. Tutte scelte coerenti, che danno spazio alla società civile e a cittadini vergini rispetto alla vita politi-ca. In questo senso la scelta di Paola Bandini ci è sem-

brata ideale: ha tutti i requisiti che la lista chiede». Una sfida nel presente («difficile, forse impossibile,

ma ci proviamo» spiega Gardani) e anche un test per il futuro. «Queste elezioni serviranno anche a verificare la capacità del Listone di essere ancora presente sul ca-salasco: questa risposta dovranno darla gli elettori, an-che per farci capire se è giusto impegnarsi ai nastri di partenza per le comunali del 2014. Questa scelta, da un lato, conferma la nostra volontà di darsi da fare e di ri-solvere fattivamente i problemi, mettendoci la faccia; dall’altro, vuole rimarcare le esigenze del casalasco, che non può più essere considerato periferia della peri-feria. In caso di successo numerico contiamo che la li-sta Ambrosoli tenga in considerazione il casalasco. Noi, nel mentre, appoggiamo il suo programma che, pur di più ampie vedute e orizzonti, riprende i cardini che il Listone già presentò alle amministrative 2009».

Listone, Paola Bandini in lista con Lombardia per Ambrosoli

[email protected] CASALMAGGIORE Sabato 19 Gennaio 2013 18

Un primo piano di Paola Bandini

Pizzetti: «Con noi al governo basta tagli lineari». Cavazzini: «Ospedale strategico, serve investire»

I candidati casalaschi del Partito Democratico, con alcuni sindaci, incontrano gli operatoriOglio-Po, le promesse del Pd

Luciano Pizzetti e Ivana Cavazzini durante l'incontro con gli operatori dell'Oglio-Po

Le indiscrezioni sui nomi dei papabili candidati casalaschi si susseguono or-mai quotidianamente: alcune di queste si sono cristallizzate in conferme ufficiali, come quella di Pierluigi Pasotto che correrà sì verso Roma (come anticipato mercoledì), ma in direzione Palazzo Ma-dama e non Montecitorio. L’assessore ai Servizi Sociali di Casalmaggiore sarà in-fatti in lista al Senato per Rivoluzione Ci-vile, partito che vede l’ex Pm di Palermo Francesco Ingroia come candidato pre-mier. «Siamo molto soddisfatti – fa sape-re Giancarlo Roseghini, segretario pro-vinciale di Rifondazione Comunista – perché attraverso le candidature al Sena-to, alla Camera e alla Regione esprimia-mo un alto valore di candidati, per la

maggioranza giovani e tutti riconducibili al partito». «Pasotto ha esperienza in ambito amministrativo, è un esponente politico riconosciuto a livello provinciale e può portare avanti le istanze del nostro territorio». Una candidatura di bandiera? «Diciamo piuttosto che abbiamo candi-

dato una bandiera, nel senso che Pasot-to ha sempre lottato in difesa del lavoro, del sociale e dell’ambiente. Vorremmo portare avanti una vera alternativa, una politica di rottura rispetto alle ultime esperienze di governo Monti e Berlusco-ni, che hanno attaccato lo statuto sociale

e i lavoratori. La politica deve tornare ad essere una questione morale e sociale». Dal Senato alla Camera dei deputati: manca solo l’ufficialità, ma ormai è asso-dato che Filippo Bongiovanni sarà in li-sta per Montecitorio tra le fila della Lega Nord. Da capire solo la posizione, che

determinerà le possibilità di approdo in Parlamento dell’avvocato e consigliere casalese, oltreché assessore provinciale. Dopo le anticipazioni sui nomi di Michela Scaramuzza e Luigi Araldi, in lista per la Camera con Futuro e Libertà, si fanno sempre più concrete le possibilità di ave-re un altro casalasco nel novero dei can-didati per le prossime elezioni. Si tratta di Matteo Malinverno, di San Giovanni in Croce: probabile un suo inserimento nel-la lista di Fratelli d’Italia. S'intensificano inoltre le voci sul casalasco (di Spineda) Giuseppe Torchio: l'attuale presidente del Gal Oglio-Po ha preso in considera-zione la possibilità di guidare la lista di Cremona del Centro Popolare Lombardo con Ambrosoli.

Pasotto per il Senato, Bongiovanni per la Camera. E spunta Malinverno

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Page 19: Il Piccolo 19 gennaio 2013

Casalmaggiore Sabato 19 Gennaio 2013 19Tra stasera e domani pomeriggio si scatena la kermesse di Torricella del Pizzo

Cibo, musica e risate: è il “Pipén”

GABRIELLI OSPITE DEI ROTARY

MOTTA, LA PERDITA DEL LAVORO

SOLAROLO RAINERIO - I tre Rotary Club del territorio (Ca-salmaggiore Viadana Sabbio-neta, Casalmaggiore Oglio Po e Piadena Oglio Chiese) assie-me per una serata conviviale di grande spessore. Lunedì 21 gennaio, alle ore 20,30 presso il ristorante La Clochette, il tema sarà “La protezione civile che vorremmo, la Protezione Civile che ci possiamo permettere”. Relatore sarà il Prefetto Franco Gabrielli, Capo del Dipartimen-to della Protezione Civile nazio-nale, già Direttore del SISDE e Prefetto dell'Aquila nonchè co-autore, unitamente al Prefet-to Antonio Manganelli attuale Capo della Polizia, del libro “In-vestigare” edito da Cedam. Il ti-tolo rende bene l’idea di quello che sarà il contenuto della di-scussione, vale a dire la diffi cile gestione delle calamità in tem-po di crisi.

MOTTA BALUFFI – L’asso-ciazione “Democratici nel mon-do” organizza un’iniziativa pub-blica sul tema “La persona di fronte alla perdita del lavoro”, che si terrà martedì sera a Mot-ta Baluffi . L’incontro avrà ini-zio alle ore 21 e si terrà pres-so la sala consiliare di piazza Gaboardi. Dopo l’introduzione del sindaco di Motta Giovan-ni Vacchelli, inizierà il dibattito moderato dal giornalista Van-ni Raineri, cui parteciperanno lo psicologo Giuseppe Sorini (Settore servizi sociali del co-mune di Cremona), il presidente dell’Unione Municipia Gianma-rio Magni e Marco Pezzoni, in rappresentanza non solo di “Democratici nel mondo” ma anche del Centro Studi Politica Internazionale e del Movimento Federalista Europeo.

di Vanni Raineri

rende il via con un momento culturale, si chiuderà con polenta pasticciata offerta gratis per tutti domani

pomeriggio. Il programma della 8ª “Fèsta dal Pipén” si snoda nell’arco di 24 ore, col maiale grande protagonista: oltre al pipén (piedino di maiale lessa-to) protagonista della festa è il pizzetto (salame con filetto di Torricella).

Dunque la prima iniziativa è prevista per oggi pomeriggio, alle 17,30 presso la sala consi-liare del Municipio. Qui verrà presentato il libro “Il grande fiu-me Po” (leggi box a fianco) del parmense Guido Conti, che sa-rà presente e verrà intervistato dal giornalista Marco Bazzani, dopo l’introduzione da parte del sindaco Emanuel Sacchini e di Marco Pezzoni, in rappresen-tanza dell’associazione “Demo-cratici nel mondo” che organizza l’evento letterario. In serata, dal-le ore 19,30, la tensostruttura principale di piazza Boldori ospi-terà una cena (per prenotare gli ultimi posti disponibili telefonare al numero 0375/99821) realizza-ta col contributo della Scuola di Cucina di Cremona, che si con-cluderà con un triplice spettaco-lo: sul palco il comico di Colora-do Café Max Pieriboni, la regina italiana del burlesque France-sca Cavallotti e il lanciatissimo gruppo musicale Dedalo, che

sarà in gara al Festival di Sanre-mo, in programma fra poco più di un mese.

Domenica spazio alla kermes-se gastronomica con le tante bancarelle e curiosità, alla pre-senza anche quest’anno del no-to critico gastronomico Edoardo Raspelli. Si potranno gustare vari piatti non solo presso la ten-sostruttura principale ma anche alla “Buca del Re” in via Roma. Alle ore 16, come detto, gratis per tutti la polenta pasticciata con pesto di maiale.

P

CASALMAGGIORE – Piazza Garibaldi, c’è da giurarci, tornerà bella e panchine e colonnelli abbattute nella notte tra saba-to e domenica scorsi saranno ripristinati. Ma al di là dell’aspetto architettonico, il fuoristrada del 26enne casalese che, con troppo alcool nel sangue, ha rischiato di fare una strage, rilancia il dibattito sulla situazione del disagio giovanile. A Casal-maggiore e non solo. Ma restiamo per il momento sul casalasco. Le reazioni della gente si rincorrono e, al di là dei pensieri più estremi e della divisione tra colpevo-listi o innocentisti, il succo sta nella ri-chiesta di una maggiore sorveglianza e rispetto delle regole, oltre che di un'at-tenzione migliorata verso la “questione sociale”. Franco Frassanito, titolare del Bar Centrale, quella notte non era in ser-vizio, ma spesso il venerdì o il sabato mattina, quando serve le colazioni, assi-ste a situazioni che lasciano il segno. «Noi raccogliamo i ragazzi che hanno bevuto da altre parti e posso dire che sono davvero tanti. Per legge fino alle 6 del mattino non possiamo servire alcolici e la colazione, da noi, si fa alle 4.30. La legge del resto parla chiaro: non si può dar da bere a chi è già ubriaco né biso-gna eccedere. Ma molti gestori fanno

spallucce di fronte ad un guadagno sicu-ro e non si fanno scrupoli. Anche in di-scoteca poi si assiste a un controsenso: fino alle 2 di notte si possono servire al-colici, ma pretendiamo forse che dalle 2 alle 4 un ragazzo possa smaltire la sbor-nia? E’ inutile proibire ai bar di servire al-colici fino alle 6 se poi due ore prima il danno è già fatto. Un giorno è quasi scoppiata una rissa: un ragazzo, visibil-mente ubriaco, voleva bere ancora, io mi sono opposto e da lì è partito tutto».

Controlli da intensificare, è questo il punto. «Se è noto che i giovani si muovo-no in certi orari e in certi luoghi – ripeto, il bar era pieno al momento dell’incidente – vanno intensificati i controlli, anche come deterrente: credo che, per comin-ciare, salterebbe ad esempio qualche patente».

Pensiero condiviso ma per molti com-mercianti «è da anni che si chiedono più controlli notturni o all’alba, senza che la situazione cambi». Qualcuno avanza

l’ipotesi, ma è solo una voce di popolo, che in ballo quella notte ci fosse una scommessa sui tempi di reazione dell’au-to. Il problema dunque non è più la piaz-za, ma lo sballo giovanile. E in tal senso c’è anche chi affronta la questione dal punto di vista dei genitori. «Siamo sicuri di conoscere il disagio di questi ragaz-zi?»: si chiedono in molti. «Sul territorio non abbiamo chi si occupi di confrontarsi con le famiglie e spiegare il problema. Gruppi di aiuto di questo tipo si trovano a Mantova, ma non nella nostra zona. Sa-rebbe molto d’aiuto una figura istituzio-nale, forse uno psicologo dei servizi so-ciali, così come sarebbe importante che i genitori avessero il coraggio di confron-tarsi, senza offendere la suscettibilità di nessuno. Spesso le famiglie vengono a conoscenza dei problemi dei figli quando accade qualcosa di grave. Ma è troppo facile scaricare tutto addosso alle fami-glie senza un aiuto pure dalle istituzioni».

Nel mentre nei giorni scorsi su Face-book l’autore della carambola in piazza ha lasciato un messaggio (poi rimosso): “Non si finisce mai di imparare”. Un se-gnale di ravvedimento. Tardo, forse, ma è già qualcosa.

Giovanni Gardani

Dopo l'ultimo episodio che ha visto un’auto piombare a gran velocità sul Listone. Tra leggi discutibili e baristi che fanno i furbiDisagio giovanile, la gente chiede più controlli

Una parte del danno provocato dall'automobilista ubriaco sul Listone di Casalmaggiore

A fianco i Dedalo, che si esibiscono staseraPiù a sinistra e sopra due immagini della festa del 2012

Questo il commento di Marco Pezzoni sul libro “Il grande fiume Po” di Guido Conti.

Il libro è un viaggio lungo il Po fatto di storie antiche e moderne, di racconti di ambienti e di personaggi, di miti e tradizioni popolari. A me-tà del libro, lasciata la sponda piacentina e la storia dei primi battelli a vapore sul Po, lascia-ta la centrale nucleare di Caorso, ecco il capi-tolo dedicato a Cremona da pagina 156 a pa-gina 179: con i suoi grandi compositori da Monteverdi a Ponchielli; con la rivalità tra i grandi liutai del passato; con le dotte citazioni di Plinio il giovane, che leggeva il Po come confine del cuore tra l'Italia del Nord e del Sud; con il ponte di barche narrato da Tacito. E poi la genialità pittorica del Pordenone, del Boc-caccino, della prima donna pittrice, Sofonisba Anguissola. E poi la cucina tra mostarda, tor-rone e salame sotto la supervisione di quel grande umanista in cucina che fu il Platina.

Da pagina 180 a pagina 199 il capitolo de-

dicato a Casalmaggiore, preceduto da un breve ricordo della Comune anarchica di Sta-gno Lombardo. A Casalmaggiore è morto an-cora giovane il Parmigianino, sepolto al san-tuario della Fontana. Fuggendo da Parma, durante i primi moti rivoluzionari, passerà per Casalmaggiore Maria Luigia d'Austria.

Sandra Furini, direttrice della biblioteca di Casalmaggiore, accompagna l'autore a visita-re il lungo Po, il Lido, il porto. Il rischio delle piene viene ricordato fin dalle sagge decisioni di Berta, figlia di Berengario, badessa delle monache di Cicognara, che ottenne di costru-ire argini e canali in difesa del territorio. E poi la grande piena del 1951 con una bella storia d'amore. E ancora un tuffo nel passato con gli scontri navali sul Po tra Venezia e Milano.

Infine, perla del capitolo, l'Eridanea e il mi-to del canottaggio, con lo storico allenatore Umberto Viti, il suo primo campione Pietro Raineri e poi i campioni olimpionici Gianluca

Farina e Simone Raineri (figlio di Pietro). Con le campane che suonano a festa per l'oro conquistato.

I casalaschi sono presentati come pescato-ri, costruttori di barche, contadini ma anche viaggiatori coraggiosi, con le menti aperte sul mondo. Nel capitolo successivo,dedicato a Viadana, si parla di don Primo Mazzolari. Ma il capitolo di Casalmaggiore si conclude con il racconto di una bella avventura: quella di due ragazzi che con una zattera, nell'agosto del 1958, navigarono il Po fino a Venezia. Ci mise-ro un mese. Arrivati a Venezia, dormirono con la zattera attraccata sotto il Ponte dei Sospi-ri... e il giorno dopo tornarono a casa in treno.

La frase più bella del capitolo è quella del dialogo tra l'autore e Sandra Furini: “Il Po è parte dell'anima dei casalaschi”.

“Spesso nei momenti difficili della mia vita sono venuta sulla riva e lui mi è stato accanto. Un confidente”.

Le suggestioni del Grande Fiume Po nel libro di Conti

Anche la neve contro il mercato contadinoCASALMAGGIORE – La nevicata di

tre notti fa ha contribuito a svuotare qua-si completamente piazza Garibaldi, an-cora innevata a mattina inoltrata. Nulla di strano, se non fosse che proprio giovedì era in programma, come sempre, il mer-cato contadino: dei sei venditori, con re-lativi camioncino e gazebo, soltanto uno, coraggioso, ha deciso di accamparsi in piazza sfidando la neve e la superficie del Listone ancora imbiancata, dunque peri-colosa. «Ma io - rivela l’interessato - ven-go da Ghedi e ho anche un banco al mercato contadino di Desenzano che inaugura proprio oggi (giovedì, ndr). Per questo mi conveniva restare. Marco Bo-

schetti, nostro referente, ha detto di sentire il comune per chiedere se poteva-no ripulire la piazza, ma non era possibi-le. In effetti non c’è un accordo in questo senso e da quanto ci è stato detto prima si rendono praticabili le strade, poi le piazze. Fatto sta che ben cinque vendito-ri sono tornati subito a casa e anche le strade non erano messe benissimo».

Lo stesso Boschetti, presidente del consorzio agrituristico mantovano, con-tattato telefonicamente, ha precisato che il comune non era tenuto allo sgombero della piazza. «E’ chiaro che la situazione che si è creata non fa piacere a nessuno. E capisco anche i venditori che hanno

deciso di non fermarsi, perché questa situazione metteva a rischio anche i clienti, con il pericolo di brutti scivoloni e quant’altro. Speriamo che la prossima volta vada meglio, anche se le previsioni davano per certo l’arrivo della neve. For-se ci si poteva attrezzare un po’ meglio e un po’ prima».

Boschetti difende comunque il merca-to contadino, che a Casalmaggiore non ha ancora sfondato (e non solo per la neve). «Stiamo realizzando in questi gior-ni un video che da fine marzo sarà pre-sentato nelle fiere e in alcuni workshop. L’idea è di promuovere soprattutto i mer-cati contadini della zona Gal Oglio Po».

Page 20: Il Piccolo 19 gennaio 2013

di Federica Ermete

I ricco e variegato cartellone della rassegna Sifasera, pro-mossa da Teatro del Viale, prevede un’equilibrata alter-nanza di generi artistici, atti

ad accontentare i gusti di un pub-blico quanto più eterogeneo pos-sibile. Il primo appuntamento del 2013 è con l’operetta. Domani alle ore 17 al Teatro Sociale di Soresina, la Compagnia Teatro Musica Novecento, che ha saputo farsi apprezzare nelle ultime stagio-ni soresinesi e che nel panorama operettistico nazionale ha saputo ritagliarsi uno spazio di prim’ordine, porta in scena “Il paese dei campa-nelli”, famosissima operetta in due atti di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato. A dirigere l’orchestra è presente il maestro Stefano Giaroli, straordinario asso della bacchetta che, con i suoi musicisti, ha avu-to la scorsa estate l’onore di diri-gere il “Rigoletto” davanti alla casa del maestro Giuseppe Verdi men-

tre, a Soresina, si è fatto apprez-zare, oltre che nelle operette, per il “Nabucco” e la “Carmen”.

LA TRAMA In un fiabesco pae-se olandese, i pescatori conduco-no insieme alle loro mogli una vita

tranquilla in deliziose casette, cia-scuna delle quali possiede un pic-colo campanile. La pace tuttavia è turbata dall’arrivo di una nave di aitanti marinai inglesi che corteg-giano vivacemente le signore del

luogo. I mariti possono però dor-mire sonni tranquilli. Una leggenda secolare afferma infatti che, qualora i vincoli di fedeltà vengano infran-ti, i campanelli della casa comin-ceranno a suonare, avvisando tut-to il paese del tradimento in cor-so. Accade l’inevitabile: il capitano Hans fa suonare i campanelli con Nela, Tom con la bella Bon-Bon ed il buffo La Gaffe, per un imperdona-bile errore, con Pomerania, la don-na più brutta del paese. La Gaffe, tenendo fede al suo nome, com-mette poi un’altra, decisiva “gaffe”: a seguito di un involontario scambio di telegrammi, fa arrivare in paese le mogli dei marinai. La storia si ripe-te, ma questa volta a fare suonare i campanelli sono le mogli dei mari-nai con i pescatori, mariti di Nela, Bon-Bon e Pomerania. Le coppie sono così scambiate: le mogli dei marinai divengono le felici consorti degli abitanti del paese, mentre i bei marinai trovano la loro serenità con le divertenti mogliettine del “Paese dei campanelli”.

I

Nuovo appuntamento con l’ottava edizione de “Il Sipario”, rassegna teatra-le organizzata dal Teatro Primo Ferrari di Castelverde. Stasera la Compagnia Tea-tro Zaist porta in scena “Alèegher se scàampa” di Eugenio Donise e la regia di Eugenio Donise e Lina Corbari. Il testo, liberamente ispirato ad uno scritto di G. Giuliani, si svolge in una famiglia cremo-nese a fine anni ’90 benedetta dall’eredi-tà di nonno Tonio. In famiglia c’è l’altro nonno, Donato, che non vuole invec-

chiare grazie alle cure della giovane ba-dante Violetta, c’è il capo famiglia Walter e la moglie Elena e c’è Filippo, loro figlio, indeciso cosa scegliere tra la pesca o l’odiato studio... La Ccompagnia amato-riale dialettale Teatro Zaist è nata nel 2001 presso l’Oratorio San Francesco del quartiere Zaist di Cremona. Nel 2008 la regia si è trasformata a quattro mani con Eugenio Donise e Lina Corbari; si sono portate in scena commedie brillan-ti, tutte tratte da vicende reali.

di Federica Ermete luogo. I mariti possono però dor-

Domani Sifasera con “Il paese dei campanelli”Al Teatro Sociale di Soresina va in scena la famosa operetta di Lombardo e Ranzato

&&&Cultura SpettacoliNuovo appuntamento con i “Dialoghi con

aperitivo” organizzati dal Teatro Ponchielli nell’ambito della stagione di prosa. Mercoledi 23 gennaio, alle ore 18, al Caffè del Teatro, il critico teatrale e giornalista Nicola Arrigoni

incontra Umberto Orsini, Luca Micheletti e Lino Guanciale, protagonisti di “La resistibile ascesa di Arturo Ui”. Gli artisti si incontrano e si con-frontano con il pubblico, raccontandosi e par-lando del proprio modo di fare teatro.

Mercoledìi Dialoghicon aperitivo

Commedia dialettale al “Ferrari”

Fervono i preparativi per la premiazio-ne dei vincitori del concorso di scrittura del Fatf che prenderà il via il 18 febbraio prossimo sul palcoscenico del teatro San Domenico di Crema. I lavori della giuria, presieduta dallo scrittore veneto Fulvio Ervas e composta da giornalisti, rappre-sentanti delle associazioni organizzatrici, scrittori ed esperti, sono a buon punto e sono stati “tutt’altro che facili, visto la

qualità del materiale raccolto”. Nel frat-tempo vengono ufficializzati i nomi dei fi-nalisti: Beatrice Bianchi, Angelica Luc-chetta e Francesco Marchesetti per le scuole Medie (dagli 11 ai 13 anni), Valen-tina Cipriani, Greta Colombani e Camilla Marudi per le scuole Superiori (dai 14 ai

20 anni). Il concorso di scrittura creativa ideato dal Fatf e giunto quest’anno alla sua terza edizione, però, non si esaurirà con la serata di proclamazione del vinci-tore: i testi premiati, infatti, saranno pub-blicati a cura del Fatf, sia in Italia che in Francia grazie alla ormai cementata e pro-

ficua collaborazione con la sezione d’ol-tralpe del Fatf di Melun; gli altri finalisti vedranno pubblicati sia in Italia che in Francia un estratto del loro racconto, in-tegrato però dalle valutazioni della giuria; per tutti infine ci sarà ospitalità sul sito del Fatf che accoglierà le versioni integrali.

• CONFERENZA SPETTACOLO Al te-atro San Domenico venerdì 25 gennaio alle ore 10.30, appuntamento con Liliana Cosi e Marinel Stefanescu e “La danza in Europa, ieri e oggi”. L’intento è quello di diffondere fra i giovani la conoscenza dell’arte del balletto come espressione di cultura, strumento di elevazione e libera-zione oltre ogni confine sociale e naziona-le, momento dell’armonia e della bellezza.

Lunedì 21 gennaio alle ore 20.45 il Caffè Letterario di Cre-ma presenta, in sala Bottesini dell’Istituto musicale Folcioni, “La riscossa del clochard” par-tendo dal libro “Io sono nessu-no” di Wainer Molteni, organiz-zatore del sindacato dei senza-tetto. Ritrovarsi senza più nul-la: la grande paura di questi ultimi anni. E’ quanto successo a Wainer Molteni, nato a Mar-siglia nei primi anni Settanta e cresciuto con i nonni a Mom-bello, un paese della Brianza. Giovane brillante e laureato in sociologia, è diventato un clo-chard, ma ha saputo rialzar-si. Un’esperienza che ora rac-conta nel libro “Io sono nessu-no. Storia di un clochard alla riscossa” (Baldini&Castoldi). Dopo aver vissuto otto anni per strada, a Milano, e aver cono-sciuto a poco più di trent’an-ni, il freddo, la fame, la spor-cizia, Molteni ha reagito e fon-dato “Clochard alla riscossa”, il sindacato dei senza casa.

Ad accompagnare l’autore che racconta la strada ci saran-no artisti di strada: sono pre-viste incursioni stralunate del-la Compagnia Cippi Guitti. E non è finita qui. L’autore, ad un certo punto della sua vita, si è ritrovato senza più nulla. Esattamente come i terremota-ti dell'Emilia. Per questo moti-vo ha accettato di buon gra-do di collaborare a una sorta di esperimento. L’artista crema-sco Riccardo Bianchi esegui-rà in diretta dei disegni ispira-ti alle parole di Wainer e a con-clusione della serata i lavori verranno messi all’asta. Il rica-vato servirà a finanziare la tra-sferta dei volontari del Franco Agostino Teatro Festival che andranno a portare una gior-nata di festa nelle scuole del comune terremotato di Con-cordia sul Serchio, gemellato con Crema. Sono inoltre previ-ste letture di brani del libro da parte di Simonetta Facchinetti e Ombretta Giacchero.

Un naufrago della vita quotidiana sta aspettando una nave che lo raccolga per evitare di diventare definitivamente un naufrago della vita: è l’inizio dello spetta-colo per le scuole (da 3 a 8 anni) della ras-segna Junior di mercoledì 23 gennaio alle

ore 10 al Teatro San Domenico in Crema. Il nostro nuotatore cerca di tenersi a gal-la con gli oggetti che di volta in volta com-paiono davanti ai suoi occhi bambini: la scuola, l’ordine della mamma, in viaggio con papà, il tempo libero, situazioni sem-

pre diverse… si rischia di affogare! Occor-re imparare a rimanere a galla: questa è la vita. Con la collaborazione drammaturgi-ca di Alessandra Guarnero, lo spettacolo è scritto ed interpretato da Silvano Anto-nelli per “Uno Teatro Stilema”.

Spettacolo per le scuole mercoledì mattina al Teatro San Domenico

La riscossa del clochardlunedì al Caffè Letterario

“Data zero” del tour di Arisa a CremaNuovo importante appuntamento musicale martedì sera al San Domenico

iprendono i concerti “data zero” al teatro San Domenico di Cre-ma. Martedì 22 gennaio alle ore 21 è in programma “Amami tour”, il concerto di Arisa a Cre-

ma prima del debutto a Milano e a Roma. Nata a Genova, Arisa – nome d’arte di Rosalba Pippa – cantautrice ed attri-ce, ha vinto nel 2009 il festival di Sanre-mo. Il tour, prodotto da Massimo Levan-tini per Live Nation in collaborazione con Friends & Partners, vedrà Arisa sul pal-co accompagnata da Giuseppe Barbe-ra al pianoforte, Sandro Raffe Rosati al basso, Andrea Pistilli alle chitarre, Giu-lio Proietti alla batteria e Salvatore Mufa-le alle tastiere. Uno spettacolo di qua-si due ore nel quale Arisa si ripropone in una veste sorprendentemente nuova

attraverso il suo repertorio da “Sincerità” all’intenso ed ultima canzone “Meravi-glioso amore mio”, contenuta nell’album “Amami tour” pubblicato il 20 novembre da Warner Music. Durante il concerto Arisa si esibirà anche con cover audaci, capolavori internazionali della musica tra i quali Sweet dreams, Earth song, Perso-nal Jesus e Vecchio frack di Modugno. Arisa rivela tutta la sua straordinaria voce e le grandi capacità di interprete soste-nuta dalla bravura dei suoi musicisti in una chiave assolutamente unica e coin-volgente affascinando il pubblico con la sua consueta naturalezza, ironia ed intensità. Un nuovo successo della poli-tica delle “date zero” al San Domenico di Crema!

Tiziano Guerini

R

Il programma della stagione di prosa del Teatro Pon-chielli prevede un appuntamento in occasione della “Giornata della memoria”. Martedì 22 e mercoledì 23 gennaio, sempre alle ore 20.30, Ert Emilia Romagna Te-atro porta in scena “La resistibile ascesa di Arturo Ui” di Bertolt Brecht, per la regia di Claudio Longhi. Per l’oc-casione, torna sul nostro palcoscenico un grande nome del teatro italiano, Umberto Orsini, impegnato nel ruolo primario dello spettacolo. Il testo di Bertolt Brecht è una parabola satirica sull’ascesa del nazismo nella Germania fra gli anni ’20 e ’30 e racconta la cronaca nera della Berlino di quegli anni invasa dalle squadracce naziste, ma trasferita, per invenzione dello stesso autore, in una coeva Chicago dove l'industria del commercio dei ca-volfiori prospera all’ombra sinistra del gangster Arturo Ui, alias di Adolf Hitler. Scritta tra il 1940 e il ’41 dall’esi-lio finlandese, Brecht definì l’opera, in un secondo mo-mento, una “farsa storica”, dato il piglio ironico, salace ed “epico”, al contempo con cui essa ricostruisce la tragicomica epopea di un trust scalcagnato in una città corrotta, ammiccante alla situazione economico-politica in dissesto nella Germania dello stesso periodo. Con Umberto Orsini, affiancato da uno straordinario cast, lo spettacolo intende assecondare pienamente l’ispirazio-ne grottesca del copione, conferendo all’apologo una dimensione circense, dove l’incisiva brevità dei singoli numeri, l’equilibristica retorica della sopraffazione ma-fiosa, la serie rocambolesca dei fatti di cronaca narrati e messi alla berlina attraverso la lucida comicità di cui Brecht si serve come arma storico-critica, traducono la parabola in una rivista briosa e nitida, caustica ed ele-gante sul tragico nonsenso del nostro passato.

Sul palco del Ponchiellila farsa storica di Brecht

Fatf, fervono i preparativi per il concorso di scrittura

Un momento dell’operetta

Sulla scorta del successo delle scorse edizioni, anche quest’anno il Teatro Ponchielli dedica la domenica pomeriggio agli spettatori più pic-coli e alle loro famiglie. Il primo appuntamento della rassegna è per domani alle 16. Teatro Necessario porta in scena “Nuova barberia Car-loni”, uno spettacolo ideato da Mario Gumina e Teatro Necessario, per la regia di Mario Gumina, e adatto dai 5 anni di età. Nelle sparute bar-berie di provincia oggi non restano che specchi appannati dal tempo e ricoperti di graffi, vecchie sedie cigolanti, arnesi arrugginiti, odore di brillantina e impazienti avventori in attesa del proprio turno… ma, non tanto tempo fa la barberia era il centro del paese. Nella “Nuova barberia Carloni” tre aspiranti barbieri ingannano il tempo di attesa del cliente cimentandosi in singolari dimostrazioni di abilità.

Uno spettacolo per i più piccoli

La cantante Arisa

Page 21: Il Piccolo 19 gennaio 2013

Agricoltura Sabato 19 Gennaio 201321

I MERCATI AGRICOLI - TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 11 GENNAIO 2013

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 3ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI p.vivo(50-60kg ) frisona

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA BOLOGNA(27 dicembre)

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CEREALI MINORI

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mer-cato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì.

Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

kg. p.v. 1,06-1,24 p.m 2,40-2,70

1,05-1,25 da macello 1,11-1,21

Kg. pv 0,84-0,92 pm 2,00-2,15

0,75-0,85 0,92-1,02

kg. pv 0,64-0,76pm 1,65-1,85

0,50-0,60 0,76-0,86

kg. pm 2,50-3,00 Vitelloni da macello 24/30 mesi1,32-1,47

1,44-1,61

kg.1,00-1,10 MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg) 1,00-1,10

(da 46 a 55 kg) 0,90-1,20

(45-55 kg) 0,75-1,35

kg. 3,00-4,00 MONTICHIARI 3,85-4,00

3,25-3,80 (pregiate 70 kg) 3,56-4,50

kg. 2,95 past. 2,60 centr. 3,30

2,30 Zangolato di creme X burrificaz. 2,00

kg.(dolce)

5,05-5,20 5,05-5,20 n.q. --

kg. (piccante) 5,25-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANO

REGGIANO 12 mesi

8,70-8,90

kg. 6,90-7,20 6,80-7,25 6,85-7,05 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 10,80-11,10

kg. 8,00-8,25 8,00-9,00 8,05-8,25 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

12,55-12,95

Vitelloni femm. da macello pez. nere

(kg. 450-500)p.v. 1,48–1,63pm 2,85-3,15

Tonn. 245-249 n.q. n.q. (fino) 270-273buono m. n.q.

Tonn. 234-236 248-249 240-244 243,5-247,5

Tonn. n.q. 507-510 496-501 495-503

Tonn. 228-232 234-239

n.q. 268-270

Fino a 65 253–258 Fino a 70 259–264

(p.spec. 62-64) n.q.

(p.spec. 66-67) 261-263

Tonn. Triticale 275-277 Sorgo 271-273

Sorgo nazionale 265-269

Tonn. 219–221 224–225 in sacchi240-243

192-193

Tonn. n.q.loietto: n.q.

141-151 145-150

Mag. 1° t. 140-145

Tonn. n.q. 80-92 Paglia di frum. casc. 45-50

15 kg 3,810 3,820 3,810 3,820

25 kg 2,750 2,840 2,750 2,730

30 kg 2,440 2,505 2,440 2,460

40 kg 2,100 2,150 2,070 2,100

156 kg 1,465 n.q. n.q. (da 144 a 156 kg) 1,455

176 kg 1,525 n.q. n.q. (da 156 a 176 kg) 1,510

Oltre 176 kg 1,495 n.q. n.q. (da 11,49480 kg) 1,494

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MONTICHIARI MANTOVA MODENA

l comparto agricolo e agroalimentare italiano rappresenta una solida realtà per il Paese, un elemento portante del-la sua struttura economica ed occupa-zionale, ma anche un elemento di tradi-

zioni e di forte connotazione storico-cultura-le. In Italia vi sono oltre 1,5 milioni di aziende agricole attive sul territorio, che ne occupano circa il 60%; l’agroalimentare ha un fatturato complessivo di circa 250 milioni di euro, pari al 16% del Pil nazionale.

Tuttavia anche con questi numeri spesso si fatica a trovare una degna considerazione del mondo agricolo da parte della classe po-litica. Antonio Piva, presidente della Libera, ha confermato che proprio per queste ragio-ni Confagricoltura, Cia e l’Alleanza delle co-operative (cui fanno capo Confcooperative, Legacoop ed Agci Agrital) hanno deciso di dare vita ad una nuova entità di rappresen-tanza agricola e cooperativistica: Agrinsieme. E’ necessario dare maggior peso sindacale e politico agli agricoltori, ed al loro momento economico sviluppato anche attraverso la co-operazione. «Con questa operazione a livello nazionale, gli agricoltori hanno raggiunto una rappresentanza di oltre il cinquanta per cento delle aziende agricole, e il momento economi-co dell’agroindustria supera il trenta per cento dell’agribusiness nazionale. Con Agrinsieme abbiamo voluto creare una coalizione econo-

mica con forti connotati sindacali. La politi-ca e le istituzioni dovranno tenerne conto». Il progetto Agrinsieme ha raccolto pure sul territorio cremonese parecchi consensi; ciò anche perché gli attori dell’accordo di livel-lo nazionale stavano già operando in stretta sintonia. Secondo Confcooperative Cremo-na l’accordo raggiunto tra i livelli nazionali non può che andare nella direzione di rafforzare l’intesa tra i sottoscrittori. Altri settori già in passato avevano unito le loro forze per acqui-sire un maggior potere contrattuale: ad esem-pio Rete Imprese Italia costituita da artigiani e commercianti, oppure per restare nell’am-bito cooperativistico alla stessa ACI, alleanza delle cooperative italiane. Pertanto, è quan-

to mai opportuno e utile un accordo specifi-co anche per il mondo agricolo. Localmente, e in particolare a Cremona, una certa sinergia era già in atto —concorda la Cia provinciale - e questo accordo non può fare altro che raf-forzare lo spirito di collaborazione. E’ anche importante, che le rappresentanze territoriali abbiano la possibilità di sostenere gli interessi del territorio, cosa che con altre strutture ver-ticistiche non avviene. Oggi il mondo agrico-lo è forse rappresentato da troppi organismi intermedi; Agrinsieme è certamente un’intesa che rafforza il peso sindacale, attività sempre più difficile, ma anche un momento di esem-pio per altri e che serve per far conoscere i problemi veri dell’agricoltura.

La nuova associazione racchiude Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative

I

Nel corso della prima riunione del nuovo con-siglio di amministrazione, è stato nominato pre-sidente del Consorzio di Bonifica Navarolo Gu-glielmo Belletti (Coldiretti Mantova), di San Mar-tino dall’Argine, allevatore di vacche da latte. Vicepresidente vicario è stato nominato Luigi Ardenghi di Spineda (Libera Associazione Agri-coltori di Cremona) e vicepresidente Piercarlo Barili di Casalbellotto (Coldiretti Cremona).

Il consiglio di amministrazione è quasi com-pletamente rinnovato e questo dovrebbe esse-re un segnale di buon auspicio, con suppor-to dell’esperienza di alcuni consiglieri storici. In questa situazione sarà particolarmente rilevan-te il coinvolgimento e la collaborazione delle as-sociazioni agricole. L’obbiettivo prioritario era che emergesse in tutta la sua complessità la maestosità dei suoi impianti di bonifica idrau-

lica e di irrigazione, e la fitta rete di canali irri-gui e di colo per uno sviluppo lineare di circa 1200 chilometri direttamente gestiti dal Consor-zio. Ma anche il fatto di trovarsi in un territorio dalle aree altimetricamente più depresse delle province di Mantova e di Cremona, soggiacenti in diversi punti del comprensorio di 8-10 metri del massimo livello dei fiumi Oglio e Po che ci delimitano, mette il luce una realtà unica, diffi-coltosa e complessa nella sua gestione. Il pre-sidente uscente ha ricordato di essersi sempre impegnato al massimo per affrontare le proble-matiche che via via si presentavano, ed ha sot-tolineato di aver tenuto in particolare conside-razione l’importanza della comunicazione per far conoscere alla cittadinanza le indispensabi-li funzioni che svolgono i consorzi di bonifica, compreso il Navarolo.

• A cura di Libera Agricoltori •

LIBERA E COLDIRETTI SI SONO IMPEGNATE A STENDERE UN DOCUMENTO UNITARIO Consorzio di bonifica Navarolo, nuovo vertice

Sul fronte lattiero casea-rio, due gli eventi da segna-lare che si sono verificati la scorsa settimana: uno riguar-da la produzione e l’altro la normativa sulle Organizza-zioni di prodotto. E’ termina-to infatti l’iter burocratico che ha aggiornato le norme di ri-ferimento per la costituzione delle Op e la Regione Lom-bardia ha pubblicato sul suo Bollettino ufficiale le disposi-zioni regionali in ordine al ri-conoscimento delle Organiz-zazioni di prodotto. Era il tas-sello per completare il qua-dro normativo nazionale, che a sua volta aveva recepito le indicazioni dell’Unione Euro-pea, meglio note come ‘pac-chetto latte’. Con la pubblica-zione sul Burl, sono state for-nite le necessarie indicazioni per la costituzione, il funzio-namento ed il riconoscimen-to delle Organizzazioni di pro-dotto, aggiornando la situa-zione precedente relativa alla legge 102 del 2005. Per il lat-te, uno dei prodotti di maggior interesse, per ottenere il rico-noscimento regionale l’Orga-nizzazione di prodotto deve

essere rappresentativa del settore: deve cioè associa-re un numero minimo di pro-duttori (cinquanta) e rappre-sentare un volume minimo di produzione commercializzata conferita dai soci, o un volu-me minimo di produzione im-messa sul mercato su manda-to dei soci (il volume produt-tivo è stabilito secondo la se-guente progressione: 50mila tonnellate fino al 31 dicem-bre 2014, 100mila tonnellate dal primo gennaio 2015 e fino al 31 gennaio 2015 e 150mila tonnellate a partire dal primo gennaio 2016). Tali requisiti devono essere rispettati sia per le Op esistenti che per quelle di nuova costituzione.

Organizzazioni di prodotto, nuovi criteri regionali Agrinsieme, una nuova rappresentanza

L’assessore provinciale all’ambiente Gianluca Pinotti, al termine dell’incontro tenuto-si a Cremona sul progetto della centrale a Castelnuovo Bocca d’Adda ha assicurato la piena disponibilità e il massimo so-stegno agli enti locali ed alle associazioni. Ha infatti affer-mato che non si vuole che la prevista centrale idroelettrica sull’Adda arrechi danno alle comunità locali né alle attività che possiedono terreni in quel-la zona. Pertanto si cercherà di fare in modo che il Comune di Crotta e le associazioni agrico-le siedano alla prossima con-ferenza di servizi convocata

dalla Provincia di Lodi. La Libera associazione

Agricoltori Cremonesi e la Col-diretti hanno preso l’impegno di stendere un documento unitario da sottoporre alla conferenza di servizi, che deve valutare il progetto presentato da una società privata. Sarà fatto uno studio comune in-centrato sulle problematiche agronomiche e la modifica del valore dei terreni che il proget-to della centrale, con l’innalza-mento della falda, porterebbe con sé.

Aspetto che, ovviamente, per le aziende agricole è prio-ritario: il terreno non è un bene

riproducibile e, quando è per-duto, è perduto. Le due asso-ciazioni agricole ritengono in-fatti che questi aspetti non siano stati valutati con la giu-sta attenzione. L’incontro è stato dunque un passo avanti verso la costituzione di un fronte comune cremonese per bloccare il progetto della cen-trale sulla sponda lodigiana che, secondo gli enti coinvolti, per ora non dà sufficienti ga-ranzie alle comunità, all’agri-coltura e all’ambiente. L’in-contro è stato proficuo perché ognuno, per quanto di propria competenza, ha dato la mas-sima disponibilità.

Centrale di Crotta d’Adda, si va verso un fronte comune

Antonio Piva

Page 22: Il Piccolo 19 gennaio 2013

di Laura Bosio

a stagione invernale si caratterizza per la grande diffusione delle malat-tie da raffreddamento, e con esse il mal d'orecchie, che può avere una duplice eziologia: di tipo virale o di

tipo batterico. Le prime, in particolare, sono più frequenti nei bambini, mentre le seconde si riscontrano nei pazienti adulti. «I virus che causano queste forme sono quel-li influenzali o para-influenzali, mentre i batte-ri sono principalmente lo pneumococco, lo streptococco, lo staffilococco e l'haemophi-lus influenzae» spiega Maurizio Magnani, di-rettore dell'unità operativa di otorinolaringoia-tria dell'Ospedale di Cremona. «L'otite è ca-ratterizzata da dolore auricolare, senso di chiusura del timpano con effetto conchiglia, vertigini e la sensazione che la propria voce rimbombi nelle orecchie.

Nel bambino piccolo, oltre a questo, può esserci una naturale predisposizione all'otite a causa di un'insufficienza tubarica (ossia il canalino che mette in comunicazione la cavi-tà retronasale con l'orecchio medio è corto e in posizione orizzontale). In questi casi l'allat-tamento può facilitare la trasmissione di mi-crobi dalla cavità nasale all'orecchio medio, causando sintomi come inappetenza, distur-bi gastrointestinali e a volte anche vomito».

Quando un'otite diventa preoccupante?«Quando intervengono delle complicanze.

Quella più diffusa, anche se oggi è più rara ri-spetto a un tempo, è la mastoidite. Si tratta dell'infiammazione dell'osso della mastoide (posto dietro il padiglione auricolare), un osso pneumatizzato che risente dell'infiammazione dell'orecchio medio, a cui è collegato. I sinto-mi di tale infiammazione sono dolore e ingros-samento; talvolta per rimuovere il problema è necessario un intervento chirurgico d'urgenza (mastoidectomia), che consiste nell'aprire l'osso e drenare le secrezioni.

Un'altra complicanza importante è la para-lisi del nervo facciale, dovuta a un'infiamma-zione. Anche in questo caso si deve interve-nire chirurgicamente.

Vi sono poi delle complicanze più rare che

coinvolgono il cervello: l'infiammazione delle meningi (meningite) o del tessuto nervoso del cervello (encefaliti e ascessi cerebrali)

C'è poi una forma di otite particolare, che si chiama otite bollosa emorragica, che è do-vuta alla formazione di bolle, nello strato epi-teliare della membrana timpanica, che si riem-piono di sangue, e che se si rompono causa-no sanguinamenti».

Se non intervengono complicanze quan-to ci vuole a guarire dall'otite?

«Generalmente la patologia si risolve nel gi-ro di 15-20 giorni, a patto che il paziente si at-tenga alla terapia e al riposo, senza esporsi al-le intemperie, proprio per evitare complican-ze».

Come si cura l'otite?«Innanzitutto si deve trattare l'otalgia, con

gocce auricolare a base di preparati anesteti-ci. E' opportuno ricordare che le gocce vanno applicate a temperatura corporea, perché se troppo fredde possono provocare l'incremen-to del dolore e una sensazione di vertigine.

In secondo luogo bisogna tenere il naso pulito per facilitare il drenaggio. A questo pro-posito è opportuno fare dei lavaggi nasali con soluzioni saline o preparati a base di vasoco-strittori. Sono utili, infine, dei soffumigi caldo-umidi o l'aereosol-terapia con preparati mu-colitici. Spesso può essere opportuno anche instaurare una terapia antibiotica a sommini-strazione orale (pennicilline potenziate, cefa-losporine, macrolidi).

Talvolta può risultare efficace anche il rime-dio della nonna: posizionare un fazzoletto ba-gnato in acqua tiepida sopra l'orecchio dolen-te, appoggiandoci sopra la bull dell'acqua calda».

Possono esserci altri problemi correlati a questa patologia?

«Talvolta l'otite catarrale si complica con l'ingresso di germi e batteri particolarmente virulenti, per cui il materiale purulento può ri-schiare di rompere il timpano, causando la fuoriuscita di pus e la diminuzione del dolore. Nella maggior parte dei casi tali perforazioni guariscono spontaneamente, ma in una certa percentuale (otiti necrotizzanti) la membrana timpanica resta perforata, e si richiede l'inter-vento chirurgico per la ricostruzione della stessa, una volta superata la fase infiamma-toria (timpanoplastica).

Esiste poi una variante dell'otite, più fre-quente in estate ma presente anche in inver-no, soprattutto in chi frequenta le piscine: si tratta dell'otite esterna, caratterizzata dall'in-fiammazione della pelle che riveste il condot-to uditivo esterno. Spesso il fenomeno si ac-compagna all'eccessiva pulizia del condotto stesso con i cotton fiock o con salviettine non idonee, che producono micro-abrasioni della pelle, dove poi si innestano i germi dell'acqua, che provocano l'infezione».

Per finire, qualche consiglio sull'igiene dell'orecchio?

«Sono convinto che madre Natura abbia fatto il condotto uditivo in forma sinuosa pro-prio per preservare le strutture nobili da ag-gressioni esterne. Dunque le manovre di pu-lizia che vanno dall'esterno all'interno sono decisamente controindicate. Il consiglio è di pulire solo la conca del padiglione auricola-re, ricorrendo alla blanda detersione con faz-zoletto imbevuto di acqua tiepida, ed evitan-do prodotti aggressivi. Se si vuole pulire un po' in profondità, al limite si può ricorrere agli appositi preparati, reperibili in farmacia, che hanno la funzione di diluire le naturali secre-zioni dell'orecchio (cerume) in modo che vengano auto-espulse».

Le otiti sono spesso legate ai virus influenzali o parainfluenzali. Magnani: «Attenti alle complicanze»

L

Salute22Quel terribile mal d’orecchie...

Il dottor Maurizio Magnani, direttoredell’unità

operativa di otorinolarin-

goiatria dell'Ospedale

di Cremona

Sabato 19 Gennaio 2013

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi

come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza,

risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario:da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10

Impegnativa del medico curante.Allergologia per sospetti professionali

Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì.

Visite specialistiche di medicina del lavoroTel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d

alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico

di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIADove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178

da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presi-

dio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Gentilissima Naturopata buongiorno, sono nonna di una nipotina di pochi mesi e mi chiedevo se il miele è un ali-mento che si può dare a un neonato. La ringrazio. Una nonna felice.

Gentile signora, innanzi tutto

congratulazioni per il lieto evento a Lei e alla mamma della bambi-na. Per rispondere alla Sua do-manda utilizzo la mia esperienza personale, in questo modo penso di spiegarmi meglio. Io ho due fi-glie e due nipotini (un maschio e una femmina), quando le mie fi-glie erano molto piccole, mi ricor-do che a volte nella loro tisana aggiungevo un pò di miele (scelto con cura), oppure anche solo un pò di acqua tiepida con il miele e ad entrambe piaceva molto. La stessa cosa con il primo nipotino e forse è iniziato questo passag-gio di tradizione alimentare anche

con la piccola, fino a quando, mia figlia (che frequenta l'università), telefona allarmata a me e alla so-rella dicendoci che il miele non si può dare ai bambini al di sotto dell'anno di età, perché il miele può contenere "spore" di Clostri-dium Botulinum che, a differenza di quanto accade nell'adulto o nei bambini al di sopra dell'anno di età, nei neonati queste "spore" sarebbero in grado di germinare a livello del colon, con conse-guente produzione di tossina, la quale provoca manifestazioni es-senzialmente riconducibili all'in-tossicazione classica. Se e quando questo succede, può portare a complicazioni molto gravi. Ho visionato il materiale di studio sull'argomento e sono ri-masta senza parole, pertanto il mio consiglio personale è di evi-tare di dare il miele ai neonati, fintanto non abbiano compiuto un anno di età.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] Oppure a: [email protected]

• Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

Page 23: Il Piccolo 19 gennaio 2013

di Giulia Sapelli

i sembra di aver esagera-to durante le feste natalizie? Panettoni, cioccolati, pranzi e cene con parenti ed amici vi hanno regalato 2-3 kg in più?

Se durante le feste avete esagerato con il cibo e siete ora alla ricerca di un modo veloce ed efficiente per smaltire i chili in eccesso, potrebbero tornarvi senz’altro molto utili i consigli della dottoressa An-nalisa Subacchi, Nutrizionista e Specia-lista nelle Intolleranze Alimentari e in die-te personalizzate.

1: niente pAnicoIniziamo da una premessa importante

che faccio sempre ai miei pazienti sotto le festività: niente panico e niente sensi di colpa inutili. E’ importante e anzi ne-cessario lasciarsi andare un po’ nei ce-noni, ci rivediamo a gennaio per una ali-mentazione disintossicante.

L’alimentazione corretta e la forma fi-sica non devono essere un’ossessione, altrimenti le persone dovrebbero passa-re la vita a dieta! Ognuno di noi deve sa-pere cosa mangiare, e come mangia-re, e quindi lo "sgarro" dei cenoni è utile per evitare eccessive ed inutili privazio-ni ed è un modo per poi ricominciare a mangiare correttamente dopo, in manie-ra più serena e per raggiungere una for-ma fisica che duri nel tempo e negli anni.

2: non ASpettAre troppo tempoDopo le feste, non aspettiamo trop-

po, ma corriamo subito ai ripari con una dieta (o meglio alimentazione) disintos-sicante. Infatti, i chili in eccesso sono spesso provocati solo da ritenzione i li-quidi, tossine e accumulo di carboidrati che sono “stoccati” nel nostro corpo ma non sono ancora stati trasformati tra-sformati in chili di massa grassa e quindi facilmente eliminabili.

3: eVitAre i cLASSici DiGiUni inUtiLiSe priviamo di cibo il nostro corpo in

maniera drastica, è come se decidessi-mo di non mettere benzina nell’automo-bile: non andrebbe in moto, o comunque

si fermerebbe molto presto! Inoltre atten-zione: diete troppo drastiche e restrittive potrebbero portarvi nervosismo, ansia e frustrazione. Spesso sono i complimen-ti sarcastici di qualche collega, amico, fi-danzato o del coniuge che ci spingono a dimagrire ad ogni costo: ci si priva pra-ticamente di tutto, dalla pasta ai biscot-ti alla frutta.

4: AttiVitA’ FiSicA per BrUciAre Le cALorie AccUmiLAte

Soprattutto per chi normalmente conduce una vita sedentaria, stimolia-mo correttamente il nostro fisico con una maggiore (ma non eccessiva per non esagerare) attività fisica. Anche per i più pigri, una camminata sugli ar-gini o in centro, il rinunciare all’automo-bile per la bicicletta, una corsa leggera, faranno sì che qualche fetta di panet-

tone in più o qualche cioccolatino ex-tra diano solo gratificazione al nostro corpo e non rappresentino un aumen-to di peso, in quanto verranno brucia-ti rapidamente.

5: LA DietADi seguito, infine, ecco qualche consi-

glio e un esempio di dieta disintossican-te dopo le feste natalizie da seguire indi-cativamente per una settimana

• Evitate quanto più possibile il sale che è causa ritenzione di liquidi (di cui avrete sicuramente abbondato durante i vostri succulenti pranzi) e bevete il mag-gior quantitativo possibile di liquidi (sì ad acqua naturale, infusi e tisane; no a be-vande zuccherate e a bibite gassate).

• Dedicatevi a un po’ di attività fisica giornaliera (30/40 minuti)

• A tavola prediligete cibi integrali e

ricchi di fibre, verdura sia cruda che cot-ta a volontà senza limiti particolari (ot-time le classiche conse); preferite frut-ta poco zuccherina come agrumi e mele verdi. Meglio le proteine vegetali (fagio-li-ceci-soia) rispetto a quelle della car-ne. In questo momento, infatti, è davve-ro molto importante riuscire a depurare quanto più possibile l’intestino e l’orga-nismo in genere.

L’augurio e l’invito ai lettori è che una volta rimessi in forma proseguano con una buona e consapevole alimentazio-ne. Che non è da ricercare solo tra Na-tale e Capodanno (e quindi solo per po-chi giorni) ma da Capodanno a Natale (quindi tutto l’anno) perché la salute e il sentirsi bene con se stessi e con gli altri è un valore molo importante da non sot-tovalutare mai.

VCome disintossicarsi dopo le festivitàEcco la dieta-tipo per rimettersi in forma a partire da gennaio: la spiega la nutrizionista Annalisa Subacchi

La Giunta regionale della Lombardia, su propo-sta dell'assessore alla Famiglia, Conciliazione, Inte-grazione e Solidarietà sociale, ha deciso di approva-re, per il 2013, uno stanziamento di 2 milioni di euro da destinare a iniziative a sostegno dell'alimentazione dei neonati e delle loro madri in condizione di pover-tà. In particolare, tramite carta prepagata, sarà desti-nato un contributo di 900 euro, vincolato all'acquisto di beni alimentari e destinato a mamme in condizione di forte disagio economico per un sostegno concre-to dell'alimentazione sana ed equilibrata della madre che allatta e del bambino fino a 12 mesi di vita.

«Le neo mamme in condizioni di povertà assolu-ta - sottolinea l'assessorato - potranno rivolgersi ai Consultori pubblici e privati accreditati per attivare il loro progetto di sostegno, a partire da febbraio. Inol-

tre, per potenziare ulteriormente l'iniziativa, saranno ricercate e sviluppate partnership con soggetti del settore privato e del Terzo settore, sia attraverso lo strumento della manifestazione d'interesse, sia at-traverso specifici accordi di filiera».

i reQUiSiti per AcceDere AL contriBUto

Per accedere al contributo è necessario avere un figlio di età compresa tra 0 e 12 mesi, essere resi-denti in Lombardia da almeno un anno alla data di presentazione della richiesta di accesso al contribu-to ed essere in possesso di attestazione Isee inte-grata da idonea documentazione, che consenta la definizione della condizione di difficoltà economica della donna e/o del suo nucleo familiare nel momen-to della richiesta.

moDALitÀ Di preSentAZione DeLLA DomAnDA Le richieste di accesso al contributo dovranno

essere presentate presso il consultorio pubblico/pri-vato accreditato e a contratto della Asl di residenza, le risorse verranno contingentate per ogni Asl, sul-la base del numero di nuovi nati nel territorio di ri-ferimento. Con successivo provvedimento saranno definite le modalità di attestazione della condizio-ne di difficoltà economica, che, insieme al certifica-to di nascita, dovrà costituire requisito di accesso al contributo per l'alimentazione del neonato nel primo anno di vita. Le modalità di erogazione del contribu-to e le caratteristiche del progetto saranno realizza-te ad hoc per ogni richiedente.

gs

Novecento euro a sostegno delle neo mamme meno abbientiRegione Lombardia

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Dottoressa Annalisa Subacchinutrizionista, specialista in test intolleranze

alimentari e diete personalizzate, test del DnA (Lattosio, celiachia, Breath test)

master in nutrizione, Fitness e Sportpresidente ALiAc onlus di cremona

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a:

[email protected] oppure a [email protected]

La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a:cremonA: Ambulatorio meDicenter Via Giuseppina n.21 tel. 0372/434988

cremonA: Ambulatorio meD Gadesco pieve Delmona tel. 0372/803801

cremA: Ambulatorio Santa claudia Via La pira n.8 cell. 366 4759134

www.nutrizionistabiologo.it Facebook: Lisa nutrizionista

Non ci sarà nessun taglio di posti letto e di servizi nelle strut-ture sanitarie della Lombardia nel 2013. E' quanto stabilisce la de-libera approvata dalla Giunta re-gionale, su proposta dell'asses-sore alla Sanità Mario Melazzini, che recepisce il provvedimento nazionale della cosiddetta 'spen-ding review'.

Sarà poi la nuova Giunta re-gionale a farsi carico dell'attua-zione di questo provvedimento nazionale, attraverso alcune azio-ni, tra cui: ridefinizione, entro il 30 giugno, della rete delle emo-dinamiche e delle alte speciali-tà (cardiochirurgie, chirurgie va-scolari, neurochirurgie, chirurgie toraciche) in base a criteri di ap-propriatezza, numero e tipologia di prestazioni stabiliti grazie al la-voro di appositi Gruppi di appro-fondimento tecnico; riorganizza-zione, entro dicembre 2013, dei punti nascita in base ai parame-tri nazionali (accordo Stato-Re-gioni del 2010) e regionali (Grup-po di approfondimento tecnico) e tenuto conto di peculiarità parti-colari (territori montani, difficoltà viabilistiche, ecc).

Posti letto. Le norme naziona-li prevedono un indice di posti letto pari a 3,7 per mille abitan-ti, compresi 0,7 posti letto per la riabilitazione. Secondo la bozza di regolamento attuativo a oggi disponibile, il calcolo riguarda i posti letto accreditati ed effet-tivamente a carico del Servizio sanitario. In più, il numero degli stessi posti letto viene incremen-tato o diminuito a seconda del-le mobilità tra regioni, il che por-ta la Lombardia a un tasso del 3,84 per mille abitanti. I posti let-to a oggi effettivamente operanti a carico del Servizio sanitario re-gionale rispettano già l'indice di 3,84 per mille (compresa la ripar-tizione tra letti per acuti e per la riabilitazione). Per questo non ci sarà alcun taglio di posti letto in Lombardia nel 2013 e non sarà dunque necessario chiudere nes-suna unità operativa per centrare l'obiettivo nazionale. Ecco i prin-cipali punti, su cui la nuova Giun-ta regionale sarà chiamata a inter-venire.

Radioterapie. L'attuale offer-ta di unità operative di Radiote-rapia resterà inalterata, in base ai risultati dello specifico Gruppo di approfondimento tecnico, che ha visto lavorare insieme Regione Lombardia e i rappresentanti dei radioterapisti. Prevista una ulte-riore ottimizzazione del lavoro in rete delle diverse strutture.

Punti nascita. E' prevista entro il 31 dicembre 2013 la riorganizza-zione dei punti nascita sulla base dei parametri dell'accordo Stato-Regione del 16 dicembre 2010 e di quelli stabiliti anche in que-sto caso nel documento prodot-to dallo specifico Gruppo di ap-profondimento tecnico. Verranno prese in considerazione le pecu-liarità dei bacini di utenza monta-ni e di quelli caratterizzati da par-ticolari difficoltà viabilistiche.

Alte specialità. In program-ma, entro il 30 giugno 2013, sul-la base della casistica degli anni 2011 e 2012, una ridefinizione della rete delle alte specialità, che tenga conto di aspetti generali re-lativi ad attività rese in emergen-za urgenza, ampiezza e contiguità territoriale, popolazione residen-te, accessibilità ai servizi, casi-stica oncologica (per la chirurgia toracica e la neurochirurgia) e ca-ratteristiche geomorfologiche del territorio.

sanitàNiente tagli suposti letto e servizi

Un esempio di dieta disintossicante

Gentile dottore, a fronte di diffi-coltà scolastiche di mio figlio, mi sono rivolta ad un centro speciali-

stico per comprenderne le cause. Mi è stato detto che il mio bambino presenta un deficit di intelligenza. Ma cosa si intende per intelligenza? Come si sviluppa? Grazie per l’attenzione, Chiara

Gentile Chiara,l’intelligenza si può definire come la capacità di

risolvere problemi attraverso la ricerca delle relazioni esistenti tra le variabili in gioco, piuttosto che attra-verso la ripetizione di schemi consolidati. Una prima caratteristica è dunque la capacità di combinare in maniera creativa conoscenze pregresse e dati os-servabili per produrre nuove conoscenze. Tuttavia, una caratteristica che la distingue dalla creatività è il

fatto di operare in situazioni dove le soluzioni non sono tutte uguali: alcune sono giuste, altre sono sbagliate. Lo sviluppo intellettivo è reso possibile grazie all’interazione di geni e ambiente: le capacità del bambino inducono l’ambiente a fornire maggiori o minori stimoli, nello stesso tempo le caratteristiche dell’ambiente incentivano o disincentivano il bambi-no ad acquisire nuove abilità.

Per stimolare l’intelligenza occorre che l’ambiente proponga al bambino un approccio orientato non solo alla performance, ma anche alla curiosità verso la realtà nel suo complesso, compresi fatti apparen-temente semplici. Infatti il nostro cervello, che è un organo “pigro”, tende nel tempo a omologare gli aspetti della realtà facendo perdere le differenze. L’intelligenza si sviluppa all’interno di un insieme di fattori che chiamiamo contesto di sviluppo, in cui

assume un ruolo importante la qualità affettiva che fonda la relazione con il bambino. Il deficit cognitivo è una difficoltà permanente nell’operare i processi di elaborazione delle informazioni.

Il livello intellettivo è tale per cui il soggetto fatica nel comprendere fatti semplici e nel pianificare atti-vità fondamentali legate al gioco, ai compiti scolasti-ci, alla cura della propria persona e alla valutazione dei rischi. Il ritardo cognitivo non è una lentezza nel ragionamento ma un vero e proprio deficit: esso comporta che il bambino non potrà mai effettuare determinate operazioni mentali. Gli interventi sui ri-tardi mentali sono strettamente legati all’entità del deficit. Essi consistono nell’aiutare il bambino a re-perire le strategie affinché si appoggi sui punti di forza per compensare i punti di debolezza.

Cordiali saluti

a cura del dott. Diego Scarselli, psicologo clinicoLo Psicologo Risponde...

STUDIO ASSOCIATO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA di DOTT. LOCCI GRAZIELLA, DOTT.BARBIERI MICHELA & ASSOCIATI Lun-ven:15.30-19.30 - Sab: 9.30-12.30/ 14.00-19.00 tel 0372 429208 - Castelverde (CR) Via Manzoni 12 - Loc. Castelnuovo del Zappa - Tel. 0372 429208 - mail: [email protected]

• colazione Tisana o the depurativo con un cucchiaino di miele (gli zuccheri come glucosio e zucchero raffinato sono stati assunti troppo a Natale) + fiocchi integrali.• Spuntino Frutta di stagione o spremuta.• pranzo Verdura cotta o cruda a volontà e legumi.• merenda Tè o tisana con 2-3 biscotti secchi.• cena Pesce oppure minestre di legumi a volontà.

Page 24: Il Piccolo 19 gennaio 2013

Cremo a Salò solo per vinceredi Matteo Volpi

n attesa di un colpo ad effetto, la Cremone-se si concentra sulla trasferta di Salò. Una gara difficile, nella quale i grigiorossi incon-treranno tuttavia una formazione reduce da tre sconfitte consecutive e ridimensionata

rispetto a qualche mese fa. La settimana di mer-cato non ha prodotto volti nuovi come previsto, motivo per cui mister Scienza dovrà far fronte al-la trasferta con gli effettivi già a disposizione. Tra questi rientreranno Moi e Buchel, mentre usciran-no di scena per un turno Martina Rini e Carlini, uno dei più in forma di quest’ultimo periodo. A centrocampo dovremmo rivedere all’opera Dege-ri, sacrificato nella gara di Bergamo, mentre in avanti siamo in trepidante attesa del primo gol targato 2013 di Milan Djuric che in assistenza do-vrebbe aver Caridi e Le Noci. Il Feralpi Salò, come detto, è reduce da tre sconfitte consecutive ed ha battezzato l’anno anche con una bruciante scon-fitta casalinga (3-0 per opera del Pavia). Per la truppa grigiorossa, dunque, le scusanti sembrano finite. Si va a Salò per vincere, alla faccia di chi ama criticare e scuotere la testa e senza attende-re che arrivi un santo protettore dal mercato di gennaio. Anche perché l'affare Altinier pare esse-re sfumato e la pista più battuta rimane quella di Eusepi del Varese e non stiamo certamente par-lando di Drogba o Balotelli, indipendentemente dal colore della pelle. I tifosi, quelli veri, seguiran-no la squadra in riva al Garda (neve permettendo), nonostante non sia proprio stagione di bagni e tintarelle, perché in questo progetto in fondo ci sperano ancora. La corsa ai playoff è ancora tut-ta da scrivere, ma perdere altro terreno per strada

potrebbe essere deleterio.PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Viotti; Sa-

les, Moi, Tedeschi, Visconti; Baiocco, Buchel, De-geri; Caridi, Djuric, Le Noci. All.: Scienza.

CESSIONI Giovedì la dirigenza grigiorossa ha ceduto due attaccanti: Alessandro Marotta al Be-nevento e Antonino Bonvissuto alla Reggiana.

REPLICA «La Società Us Cremonese, senza voler creare nessun tipo di polemica, ricorda ad

Alessandro Marotta, in merito alle dichiarazioni rilasciate negli scorsi giorni, che la città di Cre-mona e la tifoseria della Cremonese non sono mai state razziste e mai lo saranno. I tifosi grigio-rossi hanno sempre applaudito i propri atleti, da qualsiasi parte dell’Italia venissero (vedi Priscian-daro e altri) e continueranno a fischiare quei gio-catori che non rispettano la gloriosa storia dell'Us Cremonese». Più chiaro di così...

I

Doppio pareggio per 1-1 per la Pergolettese nella settimana che porta al big-match di domani a Ponte San Pietro contro la capolista Pontisola. Due pari con rimpianti per i punti persi. Ma se dall’incontro di domenica scorsa a Castelgofferdo il rimorso è stato per il gol subìto su dubbio rigore al 95’ dalla Castellana, dopo il vantaggio di capitan Scietti poi espulso per doppia ammoni-zione, il pareggio contro il Lecco è arrivato dopo una gara che ha visto nella prima frazione una delle migliori prestazioni della Pergolettese, alla quale è mancata solo un po’ di cattive-ria sottoporta. Poi nella ripresa il Lecco, scampato il pericolo, ha preso coraggio ed aumentando ritmo e corsa, è riusci-to a togliere l’iniziativa alla compagine cremasca ed è andato a segno con un bel colpo di testa del centravanti Castagna. I gialloblu sono però riusciti

a riprendere in mano il gioco e a perve-nire al pareggio al 91’ con Chiurato che ha festeggiato nel migliore dei modi il suo compleanno. Il commento di fine partita di mister Venturato è eloquente: «Per 70 minuti ho visto in campo una sola squadra a cui l’unico appunto che posso muovere è di non aver chiuso in

vantaggio il primo tempo nonostante almeno due nitide occasioni da rete. Poi ci può stare nel calcio che alla prima opportunitaà della squadra avversaria si possa subire un gol, anche perché il Lecco nella seconda parte di gara è scesa in campo con maggior intensità e corsa e ci ha messo un po’ in difficoltà per una ventina di minuti . Poi ci siamo ripresi ed il pareg-gio realizzato è stato più che meritato, anzi pensavo anche di poter vincere nel finale con l’opportunità avuta da Pantaleoni. Comunque accettiamo il risultato del campo e concentriamoci subito per la partita di domenica contro il Pontisola a cui arriviamo consapevoli della nostra forza e che affronteremo con l¢obbiettivo di uscire vincitori come facciamo ogni domenica». Nota lieta è stato il rivedere in campo dopo quattro mesi dall’infortunio, Zoppetti

che al termine della gara, nonostante i novanta minuti giocati, non ha risentito alcun dolore alla caviglia e può ritenersi pienamente recuperato anche se deve sostenere ancora una visita di control-lo. Ma la voglia di giocare accumulata in questi mesi è stata talmente tanta che niente poteva impedirgli di scende-re in campo vista l’assenza di capitan Scietti. Ora si spera di poterli rivedere finalmente in coppia nella sfida alla capolista Pontisola.

CLASSIFICA (22ª giornata) Ponti-sola 48; Pergolettese 45; Caronnese 44; Olginatese 41; Voghera 38; Lecco 35; Castellana 34; Montichiari 33; Mapello-Bonate, Caravaggio 31; Alzano Cene, Aurora Seriate 28; Seregno 26; Darfo Boario (-1) 24; St. Georgen, Pro Sesto 21; Fersina P. 20; Sant’Angelo 14; Mezzocorona 13; Trento 11 (-1).

dalla redazione

Doppio 1-1 non senza rimpianti per i gialloblu che hanno comunque giocato bene

Pergolettese, sfida alla capolista dopo due pareggi

Per alimentare speranze di playoff i grigioriossi hanno assolutamente bisogno dei tre punti

Il giovane talento francese Alexis Pinturault, grazie a una perfetta prova in slalom, si è aggiudicato la super-combinata di Wengen. Secondo il croato Ivica Kostelic e terzo il redivivo svizzero Janka, che nella libera ha battuto il record di velocità, facendo registrare 158

km/h. Bene gli italiani: 5° Innerhofer (primo in discesa) e 6° Paris. Solo 14° Svindal, che però riduce di qualche punto il distacco da Hirscher nella classifica generale di Coppa del Mondo. In campo femminile, miglior tempo di Daniela Merighetti nelle prove della libera di Cortina.

Pinturaultsi imponea Wengen

SPORTSPORTSPORTloSCI ALPINO

LEGA PRO

SERIE D

PROMOZIONE

Le Noci impegnato a Bergamo(foto © Ivano Frittoli)

ECCELLENZA

Con un gol di Fiorentini arrivato al 6’ della ripresa, il Crema ha regolato la pratica Arcel-lasco. Tre punti che permettono alla forma-zione di Lucchetti di assestarsi al quinto posto in piene zona playoff. Una posizione di classifica che rispecchia il valore della squadra, che domani ha un’altra ghiotta oc-casione per salire in graduatoria nel match casalingo contro il Sondrio, un solo punto sotto i nerobianchi e potenzialmente un av-versario pericoloso nella corsa ai playoff. Nulla da fare, invece, per la Rivoltana caduta di misura (1-0) a Sancolombano. Un risultato prevedibile, ma ora la squadra deve reagire, a partire dalla sfida interna con la Trevigliese.

CLASSIFICA (17ª giornate) Giana 45; Ciserano 37; Sancolombano 34; Cavenago 32; Crema 30; Sondrio, Trevigliese 29; Base 96 25; Ardor Lazzate 24; Desio 23; Mariano 22; Arcellasco 19; Valle Brembana, Rivolta-na 18; Real Milano 17; Zanconti 10; Gius-sano 7; Cantù 2.

Crema in ascesapunta ai playoff

Casalese ferma ai boxper colpa della neveLa comunicazione ufficiale è arrivata ieri pomerig-

gio dalla Figc emiliana: tutte le gare del girone A di Promozione (quello in cui milita la Casalese) sono rin-viate a data da destinarsi. La neve, caduta copiosa-mente soprattutto al di là del Po, ha indotto il comita-to regionale a rimandare la prima giornata di ritorno, che a Casalmaggiore avrebbe visto scendere in cam-po i locali biancocelesti contro la Langhiranese. Uno scontro diretto a tutti gli effetti, posticipato per cause di forza maggiore che costringono la Casalese a rinviare le velleità di ri-monta. Chiuso il girone d’andata all’ultimo posto e con due sconfitte con-secutive ad inizio anno, i maggiorini allenati da Agazzi dovranno iniziare a pensare anticipatamente alla trasferta di Brescello, in programma domenica 27. Gara proibitiva se si considera la cinquina subìta al “Ferrari” all’andata. La settimana di sosta forzata po-trebbe però far comodo in Baslenga: oltre all’autosti-ma da ritrovare, c’è un’infermeria piena da svuotare.

CLASSIFICA (17ª giornata) Arcetana 34; Castel-lana, Meletolese 33; Montecchio 28; Castelnovese 27; Povigliese 26; Cadelbosco, Medesanese 23; Bor-gonovese, Brescello, Falk 22; Ciano 21; Carignano 20; Langhiranese 18; Bobbiese, Fabbrico, Traverse-tolo 17; Casalese 15.

Simone Arrighi

Il campionato è ufficialmente riaperto. Gra-zie ai due punti restituiti dalla Corte di giustizia federale, il Napoli è tornato ufficialmente in lotta per lo scudetto e delle tre pretendenti al titolo, dà la sensazione di essere la squadra più in forma. Ne avremo la controprova domani all’ora di pranzo, quando la squadra di Mazzarri misurerà le ambizioni della Fiorentina, reduce da due ko di fila. Un match molto delicato, il cui esito inciderà pesantemente sul campionato di entrambe le formazioni. I partenopei scende-ranno in campo al “Franchi”, sapendo già il risultato della Juve, che stasera cercherà di dare un calcio alla crisi di risultati (un punto nella ultime due partite) battendo l’Udinese. Un match comunque non facile, perché la squadra

di Guidolin è in crescita e potrebbe mettere in difficoltà una Juve in calo fisico e sempre alle prese con il problema offensivo. Delicato è anche l’impegno della terza protagonista in vetta, la Lazio in campo oggi pomeriggio a Palermo, contro un avversario caduto nel bara-tro. Senza le penalizzazioni, i rosanero sareb-bero all’ultimo posto in classifica e senza l’arri-vo di un vero bomber, raggiungere la salvezza diventa un’impresa. Il piatto forte della dome-nica è sicuramente la partita dell’Olimpico tra Roma e Inter. Entrambe vittoriose in Coppa Italia, cercano un rilancio in campionato, con la consapevolezza che la zona Champions rischia di diventare un miraggio. Nella zona “calda” della classifica, punti pesanti sono in palio a

Bergamo, dove l’Atalanta ospita il Cagliari.Fabio Varesi

[email protected]

21ª GIORNATA (20-1-h 15) Atalanta-Cagliari, Chievo-Parma, Fiorentina-Napoli (h 12.30), Genoa-Catania, Juventus-Udinese (19-1 h 20.45), Milan-Bologna, Palermo-Lazio (19-1 h 18), Pescara-Torino, Roma-Inter (h 20.45), Sie-na-Sampdoria.

CLASSIFICA Juventus 45; Napoli, Lazio 42; Inter 38; Fiorentina 35; Roma 32; Milan 31; Parma, Udinese 30; Catania 29; Chievo 24; Torino (-1) 23; Atalanta (-2) 22; Sampdoria (-1) 21; Pescara 20; Cagliari 19; Genoa 17; Palermo 15; Siena (-6) 11.

Grazie ai due punti restituiti dalla Corte di giustizia federale i partenopei sono tornati in corsa per lo scudetto

Il Napoli ora minaccia la JuventusSERIE A

Carpi-PortogruaroComo-TritiumCuneo-ReggianaFeralpi Salò-CremoneseLumezzane-PaviaSan Marino-LecceTreviso-TrapaniVirtus Entella-AlbinoLeffeRiposa: SudTirol

Lecce 34Trapani 32Carpi 30SudTirol 30Pavia 29Virtus Entella 27San Marino* 25Lumezzane* 23Cuneo 23Cremonese (-1) 22Portogruaro (-2) 18Feralpi Salò* 18Reggiana 18Como (-1) 17AlbinoLeffe (-10) 16Tritium* 9Treviso (-1) 8

20ª

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Responsabile Fabio Varesi

Il tecnico Venturato

La Baslenga innevata

Cavani, bomber del Napoli

Page 25: Il Piccolo 19 gennaio 2013

di Giovanni Zagni

na super Vanoli, la migliore probabilmente tra quelle viste sinora, ha strapazzato l’An-gelico Biella sul suo campo, segnando ben 92 punti! Si

è trattato di una prestazione super per intensità difensiva, per grande presenza a rimbalzo, per eccellente qualità nella selezione dei tiri e nelle letture sui giochi a due dei piemontesi. Una prestazione di grande spessore che viene subito dopo quella un po’ “molle” contro Reggio Emi-lia e proprio per questo motivo ancor più gradita. Segno che in settimana Gresta ed i suoi giocatori hanno lavorato con intensità e professionalità. Sì, perché vincere così largamente a Biella significa guardare avanti con maggiore serenità verso il futuro. Mancava Vitali, fermo per l’infortunio all’indice della mano destra (ne avrà ancora per un bel po’), ma i compagni, Peric e Jackson in testa (ma anche Johnson e Stipanovic), ne hanno mascherato l’assenza andando oltre ogni più rosea aspettativa. In settimana poi è arrivata la notizia dell’ingaggio di Brian Chase, play-guardia statunitense con alle spalle una carriera ad alto livello, che coprirà l’assenza di Vitali e si spera, non solo, mentre l’altra buona notizia è l’acquisizione della cittadinanza italiana

per Jackson, che così ha permesso il tesseramento di un nuovo straniero. Prima di introdurre la prossima gara, ci pare giusto commentare brevemente l’impresa di Sassari che ha tramortito la Mens Sana Siena, travolgendola con 30 punti di scarto, in virtù di giocate anche rischiose ma affidate a mani eccellenti

come sono quelle degli uomini di Meo Sacchetti. La Sardegna esulta e tutto il basket ne trae vantaggi a livello di immagine, perché lo spettacolo visto in tv è stato gradevolissimo. Torniamo alla Vanoli, per dire che sarà ancora in viag-gio. Stavolta, nel primo turno del girone di ritorno, è in arrivo la trasferta di Bolo-

gnacontro la Virtus, squadra dalla grande tradizione ma che al momento viaggia nelle zone basse della classifica, appena sopra alla Vanoli. Ma non si creda di fare una scampagnata, perché pur privi di Hasbrouck e Minard, gli emiliani hanno venduto cara la pelle a Cantù, perden-do 79-64, dopo essere stati addirittura

in vantaggio al 20’ (38-39). Gli emiliani hanno nel roster molti giovani promet-tenti (su tutti Imbrò e Moraschini) qual-che espertissimo come il play Poeta ed i centri Rocca e Gigli, nonché giocatori di categoria come Gaddefors, Smith e Parzenski. All’andata Poeta e compagni ebbero vita facile al PalaRadi, contro una Vanoli ancor priva di certezze, ma ades-so “la musica” potrebbe essere diversa, anche se non sarà facile ripetere la recentissima prestazione di Biella, aven-do riguardo anche alla diversa caratura dei due avversari. Ci dicono che anche a Bologna i tifosi ci saranno, avendo organizzato il viaggio e si faranno sentire così com’è stato a Biella. In bocca al lupo anche a loro!

AVELLINO La squadra irpina torna al passato, ingaggiando Cesare Pancotto per risollevare una classifica fattasi peri-colosa. «Non potevo rifiutare, doveroso essere qui», sono state le prime parole del coach che ha allenato Avellino nella stagione 2009-2010, pilotata a lottare per i playoff, persi proprio all’ultima giornata di regular season al PalaRadi. La Sidigas Avellino ha deciso di solle-vare dall’incarico Gianluca Tucci (che a sua volta aveva sostituito Giorgio Valli), dopo la sconfitta casalinga con Pesaro, che ha complicato il cammino degli irpini verso la salvezza.

La Vanoli sogna un’altra impresaDopo aver sbancato Biella, i biancoblu ci riprovano domani contro una Virtus in difficoltà

La trasferta di Bologna si annuncia impegnativa, anche se coach Gresta può contare sull’esordio di Brian Chase

ULEGA A

Renato Di Rocco è stato conferma-to per la terza volta alla presidenza del-la Federciclismo fino al 2016. Ha vinto alla prima votazione con 144 dei 257 voti, superando di poco (2 voti) il 55% che gli serviva. E’ andata un po’ come era nel-le aspettative: Di Rocco, 66 anni roma-no, prese il posto di Gian Carlo Ceruti nel 2005, era l’unico candidato solido. Per Di Rocco sono risultati decisivi i voti degli atleti e dei tecnici. «Mi aspettavo un con-senso più ampio, ma negli ultimi tempi abbiamo preso decisioni forti e impopola-ri - dice il presidente confermato - voglia-mo dimostrare che il ciclismo non è solo doping, ma uno sport straordinario per tutti i bambini. Il nostro impegno principale, nel quadriennio sarà a sostegno delle socie-tà, a facilitare l’attività giovanile, con pro-

getti dei velodromi di Treviso e di Milano-Assago da completare per il rilancio del-la pista». Al congresso di Levico Terme (Trento) Di Rocco ha distanziato cinque dirigenti: Davide D’Alto, milanese ha rac-colto 41 voti, Rocco Marghegiano, pre-

sidente della Fci piemontese 39, Claudio Santi, piacentino e organizzatore della Sei Giorni delle Rose di Fiorenzuola d’Arda 18, Gianni Sommariva, bergamasco e orga-nizzatore della Settimana Lombarda 6, Salvatore Bianco, leccese e presidente del-la Fci pugliese 2. Cinque le schede bianche e due nulle. Questo il nuovo consiglio fede-rale: presidente Renato Di Rocco, vice-presidenti Daniela Isetti (vicario), Giovanni Duci e Michele Gamba. Consiglieri: Igino Michieletto, Renato Riedmuller, Corrado Lodi, Camillo Ciancetta, Giovanni Vietri. Rappresentanti atleti: Noemi Cantele e Andrea Tiberi. Presidente Corte federale Jacopo Tognon, presidente Commissione Claudio Vallorani, presidente Revisori dei Conti Simone Mannelli.

Fortunato Chiodo

CICLISMO

Avellino-MontegranaroBrindisi-VareseCantù-VeneziaCremona-BolognaMilano-Caserta Pesaro-RomaReggio Emilia-SienaSassari-Biella Varese 26Sassari 24Siena 22Cantù 22Roma 20Reggio Emilia 16Brindisi 16Milano 16Venezia 14Caserta 14Bologna 12Cremona 10Montegranaro 8Avellino 8Pesaro 6Biella 6

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Il rieletto Di Rocco punta al rilancio della pistaIl presidente federale ribadisce la volontà di completare i progetti dei velodromi di Treviso e Milano-Assago

Sport Sabato 19 Gennaio 201325

(F.C.) Completata la rosa delle squadre ammesse al 96° Giro d’Ita-lia, che scatterà da Napoli il 4 maggio e si concluderà a Brescia il 26. Corsa rosa che vedrà al via 22 squadre di 9 corridori (198 in totale). Giro che ha puntato ancora all’italianità, con un panorama tecnico non abbondante e una scelta felice: in tempi di crisi economica stagnan-te, si garantisce un futuro alle nostre squadre. Questi i team ammes-si, con le punte di ciascuno (al momento sicure): Ag2r La Mondiale (Pozzovivo, Betacur), Astana (Nibali, Fuglsang, Brajkovic), Bmc (Phinney), Cannondale (Basso, Viviani, Moser), Euskaltel (S. Sanchez), Fdj (Demare), Blanco-Ex Rabobank (Gesink), Garmin-Sharp (Hesjedal, Farrar), Lampre-Merida (Scarponi, Petacchi), Lotto-Belisol (Greipel), Movistar (Capecchi, Visconti), Omega Pharma- Quick Step (Cavendisch), Orica-Greendedge (Goss), Radioshack-Nissan (Cancellara), Team Sky (Wiggins), Argos-Shimano (Kittel), Saxo Bank- Tinkoff (Kreuziger, Bennati), Vacansolei-Dcm (Rujano), Vini Fantini-Selle Italia (Garzelli, Gatto, Rabottini, Chicchi ), Bardiani-Csf (Modolo, Battaglin, S. Locatelli), Androni Giocattoli (Pellizotti, Sella, Felline), Team Colombia (Duarte, Atapuma, Chaves). Un cast di attori destinato ad arricchirsi, visto che al momento la Katusha di Joaquin “Purito” Rodriguez è esclusa dal World Tour per motivi etici.

Le magnifiche 22 del GiroCompletata la rosa della squadra al via nella 96ª edizione

Piadena a Orzinuovi per la prova del noveDopo otto vittorie consecutive, possiamo dire che

l’MgK Vis è attesa alla prova del nove domani pome-riggio a Orzinuovi. Il risultato ci darà probabilmente il vero valore dei Piadena, che comunque merita ampiamente il secondo posto in classifica, proprio davanti ai bresciani. Tempi duri, invece, per l’Eroga-smet Crema. Dopo una partenza a razzo, la forma-zione di Galli ha accusato troppi infortuni, che l’han-

no limitata parecchio, allontanandola dal vertice della classifica. Oltretutto stasera a Crema arriva la capo-lista Montichiari: è vietato abbassare la guardia.

CLASSIFICA (13ª giornata) Montichiari 24; MgK Vis Piadena 20; Orzinuovi 18; San Bonifacio, Erogasmet Crema, Cantù 16; Milanotre Basiglio, Lissone, Pisogne 14; Bernareggio 12; Bergamo, Cittadella 8; Bancole 2; Arzignano 0.

BASKET DNC

Tec-Mar, scontro al vertice a MilanoIncassata l’inevitabile sconfitta con il San Martino

di Lupari, l’Assi Manzi Cremona torna ad affrontare avversari più abbordabili, anche se vincere ad Alghero (stasera alle ore 19) sarà molto difficile senza sfoderare una prestazione super. Ben diverso il campionato della Tec-Mar Crema, salita al terzo posto in classifica dopo l’autoritaria affermazione contro Alghero (76-50). La formazione di Giancarlo

Giroldi è impegnata domani pomeriggio a Milano in un autentico scontro al vertice, visto che in palio c’è il terzo posto solitario in classifica.

CLASSIFICA (15ª giornata) Venezia 28; San Martino di Lupari 26; Milano, Tec-Mar Crema 22; Udine, Marghera 18; Alghero 16; Broni, San Salvatore 14; Muggia, Valmadrera 10; Assi Manzi Cremona 6; Virtus Cagliari 4; Biassono 2.

BASKET A2

Renato Di Rocco

Harris a canestro(foto Castellani)

Page 26: Il Piccolo 19 gennaio 2013

i chiama Serena Malvestito e proviene dalla Idea Volley Bologna di A1 ed è la nuova centrale della Pomì Casal-maggiore. La società Vbc

ha ufficializzato l’ingaggio della gio-catrice pavese, classe 1988, resosi necessario a seguito dell’infortunio occorso a Rossella Olivotto, che accusa un fastidioso risentimento alla schiena e che non potrà alle-narsi per tutto il mese di gennaio e solo da febbraio potrà riprendere gradualmente confidenza con la palla. L’arrivo di Serena Malvestito ridà quindi completezza all’organi-co di mister Gianfranco Milano. La giocatrice sarà a referto per la par-tita di domanicon la Sigel Marsala. La nuova centrale rosa ha iniziato la sua carriera nel Club Italia durante la stagione 2004-2005. Quindi l’ap-prodo alla Riso Scotti Pavia per due stagioni in A2 e successivamente, nel 2007, alla Biancoforno Santa Croce. Seguono due annate sporti-ve a Volta Mantovana dopo le quali si registra per la giocatrice pavese l’approdo alla formazione di Giaveno nel 2010. Le ultime stagio-ni hanno visto Serena Malvestito nelle file di Conegliano in A1 e poi, a seguito del ritiro della squadra veneta dal campionato, con la maglia della Rebec-chi Nordmeccanica Piacenza. Nella

Pomì la giocatrice vestirà la maglia numero 7. «Sono molto contenta dell’opportunità concessami dalla Pomì – ha dichiarato la diretta inte-ressata - arrivo in un gruppo già affiatato che sta facendo molto bene e il secondo posto in classifi-ca ne è la dimostrazione. Sono consapevole degli obiettivi societa-ri e mi metto sin da subito al lavoro per dare il mio contributo».

Obiettivi ambiziosi, dopo che la

massima serie la scorsa stagione è sfuggita solo nella finale con l’Icos Crema. Con la vetta a soli due punti, la Pomì non può far altro che incamerare i tre punti contro il fanalino di coda Marsala. Un match facile solo sulla carta, che le ragaz-ze in maglia rosa devono affrontare con la massima determinazione, per evitare spiacevoli sorprese. Del resto, la differenza tra le due squa-dre è notevole e le siciliane sanno

perfettamente a cosa vanno incon-tro. Il resto del programma vede la capolista Novara impegnata sul parquet amico contro il Sala Consilina, formazione di metà clas-sifica. Difficile prevedere che le piemontesi perdano punti, quindi il divario con la Pomì rimarrà proba-bilmente invariato. Trasferta insi-diosa, infine, per l’Ornavasso, terza forza del campionato che è impe-gnata a Montichiari.

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Nel match con il fanalino di coda le casalasche possono schierare il nuovo acquisto, la centrale Serena Malvestito

Una Pomì più forte contro il Marsala

La Pomì conferma l’ottimo momento di forma e riesce ad avere la meglio anche nel secondo test ami-chevole nel giro di sette giorni con la Systema Montichiari. Bacchi e compagne si sono imposte al Pala George in quattro set, vincendo i primi due, lasciando l’iniziativa alle padrone di casa nel terzo e tornando padrone del gioco e del punteggio nel quar-to parziale. Ad assistere alla gara c’era il nuivo acqui-sto Serena Malvestito. Nel primo set mister Milano ha schierato la formazione tipo con Corna al palleggio, Zago opposta, Bacchi e Beier di banda, Repice e Nardini al centro, Gibertini libero. Il bilancio comples-sivo per la formazione di Casalmaggiore parla di un ottimo test in vista del match al Pala Farina di Viadana sarà di scena la Sigel Marsala.

SYSTEMA MONTICHIARI-POMI’ 1-3 (18-25, 24-26, 25-18, 14-25) - POMÌ CASALMAGGIORE: Bacchi 6, Guatelli 13, Nardini 9, Nasari 3, Corna 3, Zago 9, Beier 14, Repice 7, Gibertini (L), Agrifoglio, D’Ambros (L), Olivotto ne, Malvestito. All.: Milano.

Vinto con autorità (3-1)il test con Montichiari

VOLLEY A2

SportSabato 19 Gennaio 201326

Ha svolto solo due allenamenti ed ha visto giocare la sua nuova squadra una sola volta, in coincidenza con la vittoria determinante sull’Ol-bia (per 3-1). Ma Marco Gazzotti, il nuovo tecnico della Reima Crema sa perfettamente che la stra-da da percorrere per centrare la salvezza è anco-ra molto lunga.

Mister che impressioni ha avuto della sua nuova squadra?

«Per anni ho allenato il settore femminile per cui mi devo ancora rendere conto del livello del campionato. Al di là della vittoria di domenica contro Olbia, la squadra mi ha dato un’ottima impressione e sicuramente ha mostrato che non merita l’attuale posizione di classifica. Ho notato

rabbia, determinazione ed una gran voglia di lasciarsi alle spalle un periodo negativo; non sco-pro nulla di nuovo se dico che la squadra ha qualità, ma servirà lavorare molto dal punto di vista psicologico per recuoerare la fiducia nei propri mezzi».

Quale è stata la principale motivazione che l’ha spinta a scegliere la Reima?

«Principalmente è stata la voglia di allenare. Dopo i primi contatti telefonici con la dirigenza, ho avuto anche delle ottime referenze sulla società e sulla squadra, per cui ho deciso di accettare. Sarà una bella sfida, ma possiamo uscire dalle zone basse della classifica e centra-re la salvezza quanto prima».

Che ambiente ha trovato?«Ho notato che l’ambiente è buono e sono

molte le persone che seguono le sorti della squa-dra. Durante la partita ero assorto dal gioco, non sono riuscito a sentire il tifo. Mia moglie Tiziana me lo ha riferito dopo dei cori e degli incitamenti rivolti alla squadra».

Naturalmente ora serve una continuità di risul-tati, ecco perché è indispensabile recimolare punti domani sul campo del fanalino di coda Cisano.

CLASSIFICA (12ª giornata) Cantù 29; Berga-mo 27; Genova, Asti 23; Milano 21; S. Antioco 19; Cagliari, Mondovì 18; Iglesias, Olbia 15; Brugherio 14; Brescia 13; Reima Crema 10; Cisano 7.

SERIE B1

E’ tutto pronto a Catania per la 13ª edizione dei Campionati italiani di indoor rowing (in Italia conosciu-to anche come remoergometro). L’appuntamento è per domani presso l’impianto “La Vecchia Dogana”, noto per aver ospitato la rassegna regionale siciliana esatta-mente un anno fa. In gara gli Adaptive sui mille metri, poi le categorie Ragazzi, Junior, Esordienti, Under 23, Pesi Leggeri e Senior sui 2000. Abbinati ai Campionati italiani, ci sono anche il Meeting nazionale Allievi e Cadetti ed il Tricolore Master. Al via anche due rappre-sentanti della Baldesio, Michele Manzoli e Raffaele Beduschi, che vogliono ben figurare. Lo scorso anno Manzoli ha conquistato la medaglia d’argento e prove-rà a salire ancora sul podio.

ROWING

Gazzotti: «La Reima può riuscire a salvarsi»

L’AMICHEVOLE

Esultanza della Reimanel match contro Olbia

Manzoli e Beduschi in gara agli Italiani

Riflettori puntati sulle accoglienti corsie del boc-ciodromo di Bosco ex Parmigiano dove questa sera si concluderà il trofeo “Palabosco”, una gara a cop-pie regionale organizzata da Claudio e Sabrina con il supporto della bocciofila Cral Aziende Sanitarie Cremonesi. A questa prima manifestazione dell’anno 2013, giunta alla sua terza edizione, hanno parteci-pato circa 340 giocatori (almeno una ventina in più dello scorso anno!) ed ha visto la presenza di un discreto pubblico durante le due settimane e mezzo di batterie svoltasi interamente sulle corsie del Palabosco e del Dlf di via Bergamo: iscrizioni e spet-tatori che hanno ampiamente ripagati gli sforzi dei solerti e produttivi gestori del bar pizzeria Palabosco.

La finale, sotto la direzione di Carlo Spadafora, inizierà alle ore 17.30 con ben sei “spareggi” in pro-gramma sulle corsie del Ferroviario e del Palabosco dove ci sarà l’epilogo della gara in tarda serata.

M.M.

Stasera l’epilogo del “Palabosco”Sabato prossimo parte il campio-

nato italiano per società: prime for-mazioni a scendere in corsia saran-no quelle di terza categoria. Con il passare degli anni sta sempre più calando la partecipazione delle nostre formazioni, ma la novità del 2013 è, dopo qualche anno di disin-teressamento, la presenza di una bocciofila cremasca. Due i raggrup-pamenti della categoria A (prima categoria) e nel girone 1 è iscritta la “Vis Trescore”: squadra con gioca-tori di esperienza nelle condizioni di poter guardare al campionato con fiducia, perché la formazione è di quelle che difficilmente non lasciano il segno. La bocciofila del presiden-te Luigi Comolli, guidata dal tecnico

Sergio Marazzi, è composta da Giuliano Galantini, Paolo Guglieri, Stefano Guerrini, Alberto Pedrignani ed Andrea Zagheno. L’esordio è

previsto per sabato 9 febbraio al bocciodromo di San Donato Mila-nese contro la formazione locale della “Madonnina”, mentre l’incon-tro di ritorno è in programma saba-to 16 sulle corsie del comunale di via Indipendenza.

Frattanto ieri sera a Capergnanica, sotto la direzione di Franco Stabilini, c’è stato l’epilogo del 3° trofeo “Mcl”, gara individuale con due finali sepa-rate. Nella categoria A/B in semifinale Pierantonio Comizzoli, Paolo Guglieri (nella foto), Mario Lotti e Mattia Visconti, mentre in categoria C/D si sono contesi la vittoria Morrys Vailati, Palmiro Rossetti, Gabriele Nichetti e Piergiorgio Cabrini.

Massimo Malfatto

Campionato per società, Vis Trescore ambiziosa

Cadelbosco-Frosinone Montichiari-Ornavasso Novara-Sala Consilina Pavia-Mazzano Pomì Casalmaggiore-Marsala San Vito-Fontanellato Soverato-San Casciano

Novara 36Pomì Casalmaggiore 34Ornavasso 33Frosinone 24Mazzano 22Pavia 21Montichiari 21Sala Consilina 20Soverato 20Cadelbosco 18San Casciano 18Fontanellato 12San Vito 8 Marsala 7

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Serena Malvestito,nuova centrale della Pomì

Reduce dal successo per 15-7 nell’impegnativo derby col Codogno, il Crema Rugby Club (nella foto) torna in campo domani alle 14.30 nel diffi-cile match contro la Bassa Bresciana. In palio punti importante per la clas-sifica e per le ambizioni dei cremaschi, che proveranno a sfruttare il fattore campo. Turno casalingo anche per il Cremona Rugby, in campo da favorito contro il Marco Polo, formazione di bassa classifica. Il bilancio della sta-gione dei grigiorossi, fino ad ora, è stato soddisfacente, come ha confer-mato la dirigenza della società. Nell’altro girone, invece, il Casalmaggiore prova a riscattare il ko con l’Elephant Rugby, battendo il Cernusco Rugby, seconda forza del campionato e avversario molto ostico da superare.

Sfida bresciana per dueRUGBY

Zagheno e Guerrinifinalisti al Palabosco

BOCCE

Page 27: Il Piccolo 19 gennaio 2013

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected] & Opinioni Sabato 19 Gennaio 2013 27" punto di vista

i sacerdoti devono tornarequelli di una volta

Gentile direttore, so che l’argomento che vado a toccare è molto delicato. Ultimamente, ferma restando la fede in Cristo, mi risulta sempre più difficile ritrovarmi nella Chiesa, per numerose contraddizioni che sto vedendo in essa, a livello loca-le ma anche mondiale. La domanda che sempre più mi pongo (dubitando, tuttavia, di essere “in solitaria”) è la seguente: dove sta andando la Chiesa? E, soprattutto, dove stanno andando i suoi sacerdoti? Quale esempio di coe-renza e di fedeltà al Vangelo ci danno? Chiese drammaticamente vuote durante la giornata: entrare nelle chie-se lascia a dir poco desolati. Non c’è la presenza di un solo sacerdote, salvo recarsi, per esempio, in Cattedrale. Ma i sacerdoti delle altre chiese dove sono? Dov’è la cura d’anime di cui un tempo si parlava? Un parroco, quando viene nominato tale, viene forse eso-nerato dal confessare i fedeli? O deve essere cercato a destra e a manca per poterlo fare, anziché trovare momenti in cui restare in Chiesa, attendendo lui – come “padre” – l’arrivo di coloro che desiderano confessarsi o vogliono tro-vare una parola di confronto e di con-forto? Mi si dirà che oggi i sacerdoti sono pochi e hanno molto da fare; prima di scrivere mi sono informata: nella nostra città i sacerdoti sono ancora, fortunatamente, in numero sufficiente per poter rispondere alle esigenze dei fedeli. Inoltre, molti sono i laici impegnati nelle parrocchie cittadi-ne, lasciando quindi modo ai sacerdoti – soprattutto ai parroci – di poter dedi-carsi alla cura d’anime. Coerenza con ciò che viene annunciato: spesso accade di sentire sacerdoti tenere omelie profonde, ma poi nella realtà si notano comportamenti contrari. La punta dell’iceberg è senza dubbio uno scollamento tra una richiesta di “pover-tà” rispondente al Vangelo e l’evidenza di una Chiesa, sia a livello di strutture che di persone, lontana da una vera immagine di povertà. Sempre a propo-sito di coerenza si sentono sacerdoti insistere sull’amore e sul perdono fra-terno, sulla necessità di restare uniti sia all’interno delle famiglie sia nelle comunità parrocchiali stesse, auspica-re che in esse tutti si sentano rispettati e valorizzati nel loro pensiero, eppure ancora la teoria si stacca dalla pratica e ci si trova ad essere emarginati, ose-rei dire “esiliati”, quando il proprio pensiero – esposto coraggiosamente – non trova la rispondenza di chi è alla guida della parrocchia, trovando pur-troppo l’avallo di alcuni fedeli che cer-cano di conservare in parrocchia una propria “nicchia” a scapito di altri. Credo che oggi nella Chiesa ci siano troppe voci contraddittorie, ritengo ci siano alcune centralità, anche nella vita di un sacerdote, imprescindibili per il suo ministero, quali confessione e celebrazione della messa. Credo un prete non debba sentirsi offeso nel momento in cui qualcuno fa notare che, oggi, un numero sempre minore di essi si dedica con gioia alla direzione spirituale e alla confessione, preferen-do l’insegnamento, o altre attività che potrebbero essere svolte anche da laici. Mi rivolgo così a tutti i sacerdoti: i giovani e non solo loro, in questo mondo fatto di individualismo, hanno bisogno di vedere in voi chi è pronto a servire tutti, chi la pensa come voi ma anche chi non la pensa allo stesso modo ma ve lo dice in faccia e non alle spalle – come troppi “bravi cattolici” invece fanno –, a vedere in voi chi è disposto a spendere il suo tempo nell’ascolto, anche quando l’altro ha solo problemi o “banalità” da raccon-tare, chi è pronto a rimettere i debiti dell’altro non solo a parole, ma anche nei fatti, chi è pronto a vedere nel suo prossimo Gesù. I giovani, e non solo loro, vorrebbero vedere in voi il volto di quel Cristo che non ha mai cacciato nessuno, ma che accoglierebbe l’altro a braccia aperte, con i peccati piccoli o grandi che ha, magari con la sempli-ce voglia di sentire una parola buona, forse piangendo con lui per poi rico-minciare a sperare insieme.

Lettera firmata

" appeLLo

Chiediamo rispetto sulla nuovacentrale vicino a Crotta d’adda

Signor direttore, si sono da poco spenti i riflettori sulla proposta di macroprovincia Cremona, Lodi, Mantova. I tempi parlamentari, legati al fine legislatura, non hanno con-sentito di approvare il provvedimento e della cosa si riparlerà in futuro. Nell’oc-casione bisognerebbe mettere i “punti-ni sulle i” dei rapporti tra la realtà della nostra provincia ed il Lodigiano, evitan-do i personalismi. I rapporti con il presi-dente della provincia Foroni o con il suo predecessore Felissari o con Santanto-nio, suo vice e ora consigliere regionale, sono buoni anche se, a livello di que-stioni energetiche, i lodigiani hanno già cercato, in passato, di fare i propri affa-ri, a prescindere dal nostro territorio. Per la questione della centrale Sorgenia di Bertonico, infatti, gli amministratori laudensi hanno definito tutte le intese ed anche le cospicue cosiddette com-pensazioni ambientali e le relative rica-dute economiche a prescindere dai nostri interessi territoriali. I nostri sinda-ci hanno dovuto minacciare il ricorso ad azioni legali, convocare assemblee sempre più inviperite per un modus operandi del tutto irrispettoso delle no-stre ragioni e delle legittime attese dei comuni cremonesi. Si è dovuto dar vita ad una estenuante trattativa nel corso della quale Sorgenia si giustificava di-cendo “abbiamo già dato” ed alla fine abbiamo dovuto accontentarci delle briciole. Ancora peggio i rapporti col Piacentino se si giudica come è andata la vicenda della centrale nucleare di Ca-orso, che ha portato benefici di circa 40-50 milioni a quel Comune ed alla provincia di Piacenza, ma nemmeno un centesimo ai Comuni ed agli enti cre-monesi, pur avendo sostenuto ingenti investimenti per la realizzazione di cen-tri di decontaminazione, di protezione civile e di prevenzione. Se questi sono i precedenti rispetto alle questioni ener-getiche, non possiamo dimenticare la stessa vicenda delle compensazioni per l’impianto idroelettrico di Isola Se-rafini che ha visto gli enti locali ricorrere, in più occasioni, alle vie legali per il ri-conoscimento delle intese, a suo tempo concordate. Ora, dopo due conferenze di servizi, la prima nel 2011 e la seconda lo scorso anno, viene in trattazione la questione della nuova centrale da rea-lizzarsi in prossimità del “salto” tra Ca-stelnuovo Bocca d’Adda e Crotta d’Ad-

da. Mi pare che la metodologia finora abbia ricalcato i non edificanti prece-denti, anche in termini di correttezza di rapporti tra amministrazioni che, negli ultimi tempi, si erano promesse pubbli-camente “eterno amore”. Le nostre ragioni devono essere considerate “qui e subito”, sia sul piano della trasparen-za delle procedure che dell’ascolto di tutti i portatori di interessi, sia del coin-vogimento di tutti gli enti interessati. Al riguardo l’Autorità di Bacino del Po di Parma, finora esclusa nonostante le sue indiscusse competenze ambienta-li, ribadite anche dalla richiesta della Provincia di Cremona sulla valutazione di incidenza dei siti di interesse comu-nitari a monte ed a valle della prevista centrale, è stata interessata perché venga convocata in tutte le fasi relative non solo alle future conferenze di ser-vizio ma anche per l’acquisizione del previsto parere. Di questo si è trattato anche nel corso dei contatti con il se-gretario generale Puma e con l’inge-gner Alessio Picarelli.

Giuseppe torchio Consigliere provinciale

***

" quesito

a cosa servirebbeuna base nato a soncino?

Signor direttore, una base Nato a Soncino? Che ci si sia addormentati il 2 gennaio risvegliando-ci nel bel mezzo del carnevale? O è forse il 1° aprile? Questa è la prima novità del 2013 per il nostro territorio. Tutto il resto può aspettare! Vogliamo sperare, che la proposta fatta dall’am-ministrazione soncinese cada nel vuoto, ma vediamo a cosa andremmo incontro. Leggiamo su un giornale che sarà “un centro di supporto (una sede informatizzata, non un poligono di tiro)”. Ma il sindaco di Vicenza, Achille Variati, in una lettera spiega le motiva-zioni del suo rifiuto parlando di “analisi della documentazione (…) in cui viene descritta la realizzazione di una strut-tura con funzioni di bunker per muni-zioni e altre opere per accogliere cen-tinaia di militari (...)”. Una polveriera, una santabarbara? Come si concilia questa affermazione con la sede infor-matizzata cui fa riferimento il sindaco Pedretti? Quali tipi di munizioni verreb-bero portate a Soncino? Come sup-porterebbero le nostre strade l’andiri-vieni di mezzi militari? Quali rischi correrebbe la cittadinanza con un bun-

ker (solitamente sotterraneo) scavato e costruito su un territorio sismico ed interessato da un mega stoccaggio di gas? Quanto terreno agricolo scompa-rirebbe dal nostro territorio? Quali benefici avrebbe la cittadinanza da questa struttura? Considerando che le basi militari Nato sono autonome ed autosufficienti, quali benefici per la disoccupazione giovanile ed in che modo tale struttura militare risolleve-rebbe “la crisi economica che sta condizionando alcune prestigiose aziende locali”? Alla fine vogliamo pensare che uno spiritello goliardico si sia insinuato temporaneamente tra quelle mura, ma anche chi ci abita lo abbandoni e si dedichi da subito alla serietà che richiede il governare la città ed ai tanti problemi insoluti di Soncino.

ernesta del sarto Italia Attiva Cremona***

" a Crema

Le nuove casermesono ormai indispensabili

Egregio direttore, ha ragione il sindaco Bonaldi a soste-nere che Crema e i Comuni del territo-rio non sono in grado di sostenere la spesa per la realizzazione delle nuove caserme dei Vigili del fuoco e della Polizia di Stato. Ma non per questo, come territorio, dobbiamo rinunciare a questo sacrosanto diritto! E’ un diritto che i cittadini cremaschi ed i lavoratori della Polizia e dei Vigili del fuoco atten-dono da anni: questi due presidi devo-no essere tutelati e potenziati. Il mantra de “i soldi non ci sono” non mi convin-ce e serve a colpire sempre i soliti soggetti e il Cremasco è uno di questi.Nel recente passato come consigliere comunale di Crema ho avuto modo di dimostrare, pur nella limitatezza delle disponibilità economiche, quanti e quali altri territori sono stati e vengono tuttora tenuti in considerazione nel-l’adeguamento delle strutture per la sicurezza dei cittadini e la tutela del territorio. Crema è da anni, tanti anni, che non gode più di un intervento sta-tale: ciò non è più tollerabile. Tutti i rappresentanti del Cremasco, istituzio-nali e non, devono “fare lobby” per impegnare il prossimo Governo e Parlamento a reperire le risorse neces-sarie per la realizzazione delle nuove caserme. Nell’ottica di rappresentare il territorio in cui da sempre vivo, come candidato per Sinistra Ecologia Libertà

alle elezioni della Camera dei Deputati, mi impegno sin da ora a sostenere que-sta necessaria azione di “lobby territo-riale” per l’affermazione di una risposta positiva a questo bisogno. Se eletto, uno dei primi passi che muoverò come deputato sarà quello di far sì che il Cremasco abbia il suo giusto riconosci-mento nell’ambito delle capacità di spesa di competenza del Ministero degli Interni. Si può fare, si deve fare!

Franco BordoCapolista per Sel

alla Camera dei Deputati***

" Consorzi di BoniFiCa

ancora una volta ci sono solorappresentanti del mondo agricolo

Signor direttore, lo scorso mese di dicembre si sono svol-te le elezioni dei consiglieri di ammini-strazione dei Consorzi di bonifica pre-senti sul nostro territorio. Tra questi ulti-mi vi era anche il neonato Consorzio di Bonifica Dugali, Naviglio e Adda Serio, che è subentrato a diversi consorzi sop-pressi. I candidati da eleggere erano suddivisi per fascia di contribuenza e cioè sulla base del contributo versato annualmente dai diversi consorziati. Come Lega Consumatori avevamo dato il nostro appoggio tecnico a una lista per la fascia di contribuenza più bassa, rela-tiva ad immobili costituiti prevalente-mente da appartamenti e villette e quindi composta da persone non legate al mondo agricolo. Tutto questo per cerca-re di dare, per la prima volta, spazio anche ad altri interessi che, nel passato, non avevano mai avuto voce in questi organismi. Per una decina di voti questa lista non è riuscita a eleggere il proprio rappresentante e così tutti i 12 consiglie-ri eletti appartengono al mondo agricolo, espressione di liste legate rispettivamen-te alla Libera associazione agricoltori cremonesi e alla Coldiretti. Nulla da eccepire. Tutto regolare e tutto come è sempre avvenuto. Ora rimane però il problema di come garantire la rappre-sentanza non solo al mondo agricolo, ma a tutti i gli altri cittadini che sono chiamati a concorrere economicamente ad opere su cui non hanno avuto né avranno in futuro la possibilità di interlo-quire. Il problema si pone anche perché, come si è già detto, fino ad ora la gestio-ne di questi enti, anche al di là della volontà dei singoli o delle associazioni di riferimento, è sembrata cosa riservata a una ristretta elite a cui, anche l’ente pub-blico, colpevolmente, ha delegato tutto. E questa delega è stata gestita spesso anche in modo discutibile. Basta ricor-dare che, in un momento di grave crisi economica, quando sono a rischi servizi essenziali, il soppresso Consorzio Vacchelli ha dirottato i maggiori prelievi imposti a tanti cittadini, su maggiori spese per il personale e per l’autoparco. Si è affermato, da parte di alcuni ammi-nistratori locali che forse nelle decisioni in materia non c’è stata adeguata infor-mazione alla cittadinanza. Ma come può essere diversamente se la legge regiona-le prevede che, per un atto importante come l’approvazione del nuovo Piano di classifica per il riparto delle spese con-sortili, l’unica informazione prevista per i cittadini è solamente quella della sua pubblicazione all’albo del consorzio? E’ evidente che queste norme siano da cambiare (ma di ciò cosa ne pensano i candidati al Consiglio Regionale?), ma nella situazione data, ci si chiede che cosa abbiano fatto i rappresentanti degli enti locali che sedevano nel consiglio di amministrazione del Consorzio sopra citato per sensibilizzare sul problema gli enti di riferimento e per cercare di infor-mare preventivamente i cittadini di ciò che si stava decidendo sulle loro teste. Un’ultima osservazione. Nessun rilievo sulla correttezza formale delle elezioni. Si ricorda solamente che nella città di Cremona, dove interi quartieri erano interessati al voto, il seggio elettorale previsto era ubicato in pieno centro, in zona non facilmente accessibile ai citta-dini di detti quartieri. Queste elezioni si sono svolte mercoledì 5 dicembre, con seggio aperto dalle ore 9 alle ore 16. E’ evidente che per un normale cittadino, esprimere il proprio voto era cosa molto semplice: bastava prendere un giorno di ferie e, magari, un taxi.

Lega Consumatori Cremona

Buongiorno avvocato, vorrei sapere se posso smet-tere di pagare l’abbonamento del canone Rai intestato a mio marito deceduto da or-mai dieci anni. Fino ad oggi ho continuato a corrisponde-re i versamenti del canone, ma sinceramente non trovo giusto continuare a pagarlo dato che oltretutto non guar-do mai la televisione.

Francesca***

Il cosiddetto canone Rai non è un abbonamento, ben-sì una vera e propria imposta che grava su tutti i possesso-ri di televisori, introdotta nel lontano 1938 con il Regio Decreto-Legge del 21 feb-braio 1938 n. 246, convertito con la Legge 4 giugno 1938 n. 880, secondo cui deve pa-gare il canone Rai “chiunque detenga uno o più apparec-chi atti o adattabili alla rice-zione dei programmi televisi-vi. Si paga in quasi tutta Eu-ropa per le emittenti pubbli-che e il canone italiano è uno dei più bassi in Europa, in te-sta c’è la Svizzera. In buona sostanza, detto balzello va pagato per il solo fatto di possedere uno o più televiso-ri, indipendentemente dal fatto che questi vengano

usati o meno, o dalla scelta delle emittenti televisive e per assurdo anche se si è proprietari di un televisore non funzionante dimenticato in cantina. L’obbligo tributa-rio non viene meno neppure al verificarsi di eventi quali l’assenza di segnale o il pos-sesso di antenna idonea per la ricezione digitale. Se un abbonato muore, gli eredi de-vono continuare a pagare il canone anche se abitano al-trove, a meno che essi non abbiano dato disdetta nei modi che vedremo di seguito, oppure, se sono già abbona-ti, abbiano preso in carico il televisore del defunto alle-gando il certificato di morte e restituendo il libretto. Oggi, con la legge dell’ex re d’Italia ancora in vigore, ci sono sol-tanto due modi per non pa-gare il canone, entrambi pie-namente leciti: buttare o re-galare il televisore secondo una procedura ben precisa, oppure chiederne il suggella-mento sempre con una pro-cedura precisa. In particola-re, se si opta per la prima soluzione (buttare la tv) biso-gna dare disdetta entro il 31 dicembre tramite raccoman-

data a.r., allegando una di-chiarazione sostitutiva di atto di notorietà con firma auten-ticata nella quale si dichiara che l’apparecchio è stato gettato e non se ne possie-dono altri. Bisogna restituire anche il libretto di abbona-mento. Se si decide di “rega-larla”, è prevista la stessa procedura di disdetta invian-do l’apposita cartolina che sta nel libretto di abbona-mento unitamente ad una dichiarazione di ricevuta del nuovo possessore e ad una fotocopia della sua carta d'identità. Il libretto va sem-pre restituito insieme alla di-sdetta. Per quanto riguarda l’ipotesi del “suggellamento”, c’è un'altra cartolina nel li-bretto che fornisce le indica-zioni. Bisogna fare domanda sempre per raccomandata a.r. entro il 30 novembre, alle-gando la ricevuta di un vaglia postale di 5,16 euro intestato al Sat e restituendo il libretto. A questo punto l’utente non è più tenuto al pagamento del canone e dovrebbe avvenire il suggellamento del televiso-re: la Rai manda due funzio-nari dell’ufficio tecnico eraria-le con un sacco di juta per

avvolgere il televisore, chiu-derlo con un filo di ferro mu-nito all’estremità di un piom-bino timbrato e redigere un verbale in tre copie. Questa operazione è abbastanza ra-ra, in quanto pare che gene-ralmente non arrivi mai nes-suno. Infine, con la Legge 248/2007 è stata prevista l’abolizione del canone Rai per i cittadini che abbiano un’età pari o superiore a 75 anni. Per aver diritto all’esen-zione occorre che la persona beneficiaria non conviva con altri soggetti diversi dal co-niuge titolare di reddito pro-prio e possieda un reddito che unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore complessi-vamente ad euro 516,46 per tredici mensilità (6713,98 eu-ro annui).

*avvocato stabilitoe mediatore civile

[email protected]

Canone Rai: ecco quando non devete pagarlo

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

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