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1 SISTEMAZIONE APPUNTI PRESI DURANTE GLI INCONTRI REALIZZATI NELL’AMBITO DEL PROGETTO “MAREE DI UOMINI E DI VIAGGI” A CURA DELL’UFFICIO EDUCAZIONE ALLA MONDIALITA’DEL PIME Prof.sa Valeria Calcagno/classe 3E scuola media Forlanini Sesto San Giovanni/a.s.2014-2015 Primo incontro Che cosa abbiamo imparato? PRIMA DI TUTTO CHE COSA E’ IL PIME , PONTIFICIO ISTITUTO MISSIONI ESTERE, E IN CHE SENSO SI OCCUPA DI EDUCAZIONE Il Pontificio Istituto Missioni Estere Il Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME) è una comunità di preti e di laici che dedicano la loro vita all'annuncio del Vangelo e alla promozione umana presso altri popoli e culture. Due sono le sue radici storiche. La prima, e più antica, risale al 1850 e all'intuizione di mons. Angelo Ramazzotti, allora sacerdote milanese, poi vescovo di Pavia, quindi patriarca di Venezia. In quegli anni, infatti, nonostante l'eccezionale fioritura di congregazioni e di iniziative missionarie in varie regioni d'Italia, mancava un istituto esclusivamente missionario non religioso. Perciò, chi voleva partire per le missioni non poteva far altro che entrare in un ordine o congregazione religiosa, oppure cercare un'accordo personale con i vescovi di missione. L'atto di nascita di quello che sarà il «Seminario Lombardo per le Missioni Estere» reca la data del 10 dicembre 1850 e, in calce, la firma di tutti i vescovi lombardi, riuniti a Milano in consiglio provinciale, che in tal modo non solo si assumevano la responsabilità della nuova istituzione, ma ne diventavano i «fondatori».

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Page 1: Il Pontificio Istituto Missioni Estere · dal Concilio Vaticano II, ... Nonni e migranti raccontano le guerre e ... Sperimenteremo quindi il cambiamento di punto di vista a partire

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SISTEMAZIONE APPUNTI PRESI DURANTE GLI INCONTRI REALIZZATI NELL’AMBITO DEL PROGETTO

“MAREE DI UOMINI E DI VIAGGI” A CURA DELL’UFFICIO EDUCAZIONE ALLA MONDIALITA’DEL PIME

Prof.sa Valeria Calcagno/classe 3E scuola media Forlanini Sesto San Giovanni/a.s.2014-2015 Primo incontro Che cosa abbiamo imparato? PRIMA DI TUTTO CHE COSA E’ IL PIME , PONTIFICIO ISTITUTO MISSIONI ESTERE, E IN CHE SENSO SI OCCUPA DI EDUCAZIONE

Il Pontificio Istituto Missioni Estere

Il Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME) è una comunità di preti e di laici che dedicano la loro

vita all'annuncio del Vangelo e alla promozione umana presso altri popoli e culture.

Due sono le sue radici storiche. La prima, e più antica, risale al 1850 e all'intuizione di mons. Angelo

Ramazzotti, allora sacerdote milanese, poi vescovo di Pavia, quindi patriarca di Venezia. In quegli

anni, infatti, nonostante l'eccezionale fioritura di congregazioni e di iniziative missionarie in varie regioni

d'Italia, mancava un istituto esclusivamente missionario non religioso. Perciò, chi voleva partire per le

missioni non poteva far altro che entrare in un ordine o congregazione religiosa, oppure cercare

un'accordo personale con i vescovi di missione. L'atto di nascita di quello che sarà il «Seminario

Lombardo per le Missioni Estere» reca la data del 10 dicembre 1850 e, in calce, la firma di tutti i

vescovi lombardi, riuniti a Milano in consiglio provinciale, che in tal modo non solo si assumevano la

responsabilità della nuova istituzione, ma ne diventavano i «fondatori».

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La seconda radice, molto simile alla prima, risale a un'intuizione del papa Pio IX, lo stesso che aveva

approvato la nascita del Seminario Lombardo. Egli, infatti, nel 1871 dà inizio, a Roma, a un altro

seminario missionario, di clero secolare: il«Pontificio Seminario dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

per le Missioni Estere», fondato da mons. Pietro Avanzini, con caratteristiche identiche al seminario

milanese. I due seminari proseguono nel loro cammino parallelo per diversi annifino al 1926 quando,

data l'affinità di carisma e di impostazione, si fusero in un unico istituto, dando origine al PIME.

Artefice dell'unificazione fu Pio XI e alla guida dell'Istituto nei primi dieci anni di vita fu p. Paolo Manna,

una tra le figure più significative nella storia della Chiesa missionaria italiana, proclamato beato da

Giovanni Paolo II il 4 novembre 2001.

Fin dall'inizio i membri dell'Istituto sono stati preti e laici che vivono la loro vocazione missionaria ad

vitam, ad extra, ad gentes ed insieme.

Una caratteristica, certo non esclusiva, ma gelosamente custodita e sviluppata nell'Istituto, è la sua

vocazione alla «prima linea», dove la parola di Dio non è stata ancora annunciata, la Chiesa non è

ancora presente e dove sussistono particolari difficoltà. Attualmente l'Istituto opera in Algeria,

Bangladesh, Brasile, Cambogia, Camerun, Cina-Hong Kong, Costa D'Avorio, Filippine, Giappone,

Guinea Bissau, India, Messico, Myanmar (Birmania), Papua Nuova Guinea, Taiwan, Thailandia, USA.

Da non pochi anni il PIME si aperto alla internazionalità accogliendo nelle sue file giovani delle

missioni per vivere lo stesso carisma missionario. La nuova consapevolezza teologica promossa

dal Concilio Vaticano II, che riconosce in ogni cristiano, in virtù della fede e della grazia battesimale, un

vero testimone del Vangelo, ha stimolato il PIME ha promuovere il sorgere della Comunità

Missionarie Laiche (CML) e dal 1990 l'Associazione Laici Pime (ALP) composta da singoli, copie e

famiglie che dedicano dai tre ai cinque anni alla missione per la costruzione del Regno di Dio.

VEDI ANCHE www.pimemilano.com

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IL PROGETTO :

MAREE DI UOMINI E VIAGGI

Nonni e migranti raccontano le guerre e le migrazioni

Quando il tesoro della memoria storica e l'attualità diventano patrimonio comune

Il progetto "Maree di uomini e di viaggi" intende far incontrare e confrontare "due umanità": una ormai

stanziale, per età e condizione, quella degli anziani, l'altra ancora in viaggio, apolide, in fuga, quella

degli emigrati, fuggiti da paesi in guerra, favorendone il dialogo intergenerazionale ed interculturale.

In particolare per le scuole si propone un percorso di educazione all'intercultura e all'integrazione a

partire dall'ascolto e dalle narrazioni.

I ragazzi e le ragazze saranno portati a riflettere sul nostro modo di vedere la diversità personale,

culturale e generazionale sradicando pregiudizi e paure. Supereremo categorie e stereotipi,

riconoscendoli e smascherandoli, per aprirci all'incontro con la persona, unica e preziosa.

Sperimenteremo quindi il cambiamento di punto di vista a partire da altre visioni del mondo e della vita.

Il percorso mira ad allenare il pensiero critico, per diventare responsabili attori di cambiamento.

Con queste solide basi condurremo i ragazzi all'ascolto di testimonianze di "maree di uomini e viaggi",

anziani e migranti, vite che, a distanza di tempo e di luoghi, si somigliano.

È l'incontro allora tra due umanità, due gruppi apparentemente molto diversi ma che trovano terreno

comune, orizzonte comune nel linguaggio della narrazione: le storie degli uni e degli altri hanno come

elemento aggregante il racconto delle vite interrotte da sopraggiungimento improvviso della guerra o

dell'emigrazione.

La testimonianza sarà un video, frutto di laboratori di narrazione per migranti e anziani delle storie

vissute. Il gruppo dopo un percorso di ricerca, narrazione e teatro realizzerà una video intervista per le

scuole aderenti al progetto e un docu-film.

La metodologia usata in classe sarà attiva e coinvolgente. Narrazioni, lavori di gruppo, dinamiche,

giochi di ruoli e filmati per coinvolgere e rendere protagonisti i ragazzi e le ragazze.

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Gli incontri sono tenuti da educatori dell'Ufficio Educazione Mondialità della Fondazione Pime Onlus. Il

progetto è realizzato in collaborazione con Anteas, Anolf e FormattArt con il finanziamento di

Fondazione Cariplo.

Il percorso prevede la realizzazione di due incontri da due ore a classi singole nelle Scuole Secondarie

di Primo Grado e nelle Scuole Secondarie di Secondo Grado di Milano e provincia.

Attività N. 1 ABBIAMO DISEGNATO UN PLANISFERO DAL MODO IN CUI ABBIAMO FATTO QUESTO DISEGNO E’ EMERSO :

- CHE METTIAMO IL PAESE IN CUI VIVIAMO AL CENTRO - CHE LO RAFFIGURIAMO IN MODO PIU’ PRECISO - CHE LO RAFFIGURIAMO IN MODO PIU’ GRANDE RISPETTO ALLA REALTA’

Chi ha iniziato a disegnare i planisferi? Mercatore : per coloro che viaggiavano ha disegnato il mondo ; è stato preciso sui perimetri , ma a scapito della reale grandezza delle terre emerse Peters ha costruito un nuovo planisfero per rappresentare in modo preciso le terre emerse. Nella carta di Peters l’Europa non è più al centro e la parte sud del mondo appare più allungata Noi abbiamo disegnato il mondo mettendo in atto dei meccanismi. Quali? Partiamo sempre da un punto di vista, il nostro. Il mondo cambia in base al mio punto di vista Noi indossiamo degli occhiali “culturali” Gli oggetti possono essere neutri. Chi dà senso all’oggetto? La persona che lo usa.

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Pensiamo al discorso della migrazione La migrazione non ha connotazioni valoriali Dipende da chi ci sta dietro. Noi facciamo un lavoro per capire. I nostri disegni dicono un etnocentrismo, ma dietro questa parola ci sta un mondo intero. ATTIVITA’ N. 2 Vengono distribuiti dei foglietti; su ogni foglietto ciascuno scrive le prime tre parole che gli vengono in mente pensando alla parola “Extra comunitario” Passiamo alla lettura di quanto è emerso e notiamo: extracomunitario è colui che non fa parte dell’Unione europea, quindi un americano , per esempio , è un extra comunitario. E’ evidente che questo termine non dovrebbe essere più usato

Influenzano il nostro punto di vista. Il mondo reale e il mondo mio non possono coincidere. Abbiamo paura : di che cosa? Che possa succedere qualcosa a me. Esempio: il coltello è un oggetto . È neutro. Il valore lo dà chi lo usa . Interpretiamo la realtà in base a ciò che vediamo . Di solito si ha paura di ciò che non si conosce. Ogni periodo storico ha le sue paure.

scuola

mass media

internet

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Il senso che io do alle cose è frutto della nostra cultura. Siamo il frutto di ciò che ci hanno trasmesso Secondo incontro Attività n. 1 Abbiamo riflettuto sul tema dell’identità guardando un filmato: un gruppo di anziani di Milano e di richiedenti asilo politico raccontano le loro esperienze. Che cosa hanno in comune? L’esperienza del viaggio Il punto è imparare a capire l’altro come diverso da me e a cogliere ciò che unisce. Qui puoi trovare il video racconto: https://vimeo.com/117250840 abbiamo poi svolto un’attività che potremmo chiamare

“LA TOVAGLIA DELLA NOSTRA IDENTITA’

Ciascuno di noi ha scritto su una tovaglia cerata con pennarello indelebile i luoghi del mondo che la propria famiglia ha attraversato nel tempo. Ognuno di noi ha alle spalle una storia di migrazione, interna o esterna Qualche esempio: Silvia : Puglia,, Calabria Sesto San Giovanni (milano) Carolina : El Salvador , Sesto san Giovanni (Milano) Denisse Ecuador , Sesto San Giovanni (Milano) Sara : Marche Veneto Lombardia (Sesto san Giovanni) E potremmo continuare…………………………..

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Si può guardare questa attività anche qui : https://www.facebook.com/pages/Maree-di-Uomini-e-di-Viaggi/ Da ultimo abbiamo guardato TRE corti della Pixar che simpaticamente molto hanno da insegnarci sul tema della migrazione , dell’accoglienza, delle relazioni, della migrazione etc ……………

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Li trovi qui: http://www.bestmovie.it/news/10-i-migliori-corti-pixar-for-the-birds-pennuti-spennati/200632/ http://www.cineblog.it/cerca/Pixar/ disneymagicworld .forumfree.it › Pixar › I corti Pixar oppure … naturalmente su …

www.youtube.com/