il primo gruppo editoriale privato
TRANSCRIPT
IL PRIMO GRUPPO
EDITORIALE PRIVATO
DELLA SVIZZERA ITALIANA
GRUPPO
CORRIERE DEL TICINO
LEADER NELLA SVIZZERA ITALIANA
ASSOCIAZIONE INDUSTRIE TICINESI
31.702copie
101.000 lettori
Ogni giorno raggiunge 1/3 della popolazione ticinese
Quotidiano indipendente della Svizzera italiana
G.A. 6900 LUGANO / ANNO CXXVII NUMERO DIRETTORE RESPONSABILE: FABIO PONTIGGIA
Venerdì 22 giugno 2018 www.cdt.ch
UFFICI AMMINISTRATIVI E SHOWROOM
www.art isaimmobil iare.com+41 (0) 91 873 45 00
www.art isaimmobil iare.com+41 (0) 91 873 45 00
bistro e centro fitness
numerosi posteggi
top location
CENTRO AMBROSARTVia Cantonale 36, Manno
AFFITTASI
Da Fr. 190.-/MQ ANNUO
141
Fr. 3,50 OGGI CON EXTRA SETTE
OGGI L’INSERTO EXTRASETTE
segue a pagina 4
ECONOMIA
IL FRANCO, L’ITALIA, I DAZI USA di LINO TERLIZZI
Cosa impedisce al franco di attestarsi in queste setti-mane almeno all’1,20 nel cambio con l’euro? Si trat-
ta di un livello che era stato riacciuf-fato nei mesi scorsi, ma poi il franco è tornato ad apprezzarsi ed ora sia-mo attorno all’1,15. I fattori che stanno rendendo difficile un ulte-riore e voluto (dalla Banca naziona-le svizzera e dall’industria d’espor-tazione elvetica) indebolimento del franco sono principalmente due: le tensioni politiche nell’Eurozona, con un epicentro in Italia, e la batta-glia dei dazi innescata dal presiden-te USA Donald Trump. Sono i due elementi che non stanno andando come le previsioni prevalenti aveva-no indicato nei mesi scorsi e le in-certezze ad essi collegate stanno fre-nando le Borse e riportando in auge i beni rifugio o di ancoraggio, tra i quali il franco. Un Governo italiano Lega-5 Stelle era fuori dalle previsioni. Il che po-trebbe anche non essere importan-te, se non fosse per il fatto che il nuo-vo Esecutivo di Roma non può o non vuole rassicurare i partner dell’Eu-rozona sul rispetto o meno degli im-pegni per il risanamento dei conti pubblici ed i mercati sulla sua inten-zione di rimanere o meno in futuro nella moneta unica. Questa tensio-ne con targa italiana si somma na-turalmente alle altre tensioni nell’Eurozona e nell’Unione euro-pea, con Francia e Germania anco-ra una volta impegnate a cercare di mettere un argine. Il risultato è fatto di Borse più incerte, di differenziale (spread) più alto sui titoli pubblici italiani e, appunto, di euro in inde-bolimento. In questo quadro, diven-ta difficile per il franco non apprez-zarsi. Quanto ai dazi USA, molte previsio-ni indicavano che Trump avrebbe fatto la voce grossa ma non avrebbe concretizzato molto. Quello che sta accadendo mostra invece che l’Am-ministrazione Trump sta proceden-do a tutto campo con la sua linea protezionista. Che si tratti di una strategia di fondo o di una tattica per intimorire gli avversari per ora non ha grande importanza, ciò che con-ta è l’incertezza creata dalla batta-glia dei dazi (che c’è) e il rischio di freno ad una crescita economica mondiale che sin qui era stata buo-na. Le Borse risentono anche dell’effetto dazi e una parte degli in-
L’ecumenismo riparte da Ginevra Un successo la storica visita di papa Francesco al Consiglio mondiale delle Chiese Il terreno di intesa tra cristiani si rafforza soprattutto nella pratica della solidarietà
Nell’attesa e storica visita a Ginevra, dove è stato ospite del Consiglio ecume-nico delle Chiese (CEC) prima di celebra-re al Palexpo, nel pomeriggio, una messa davanti a decine di migliaia di cattolici, papa Francesco ha riaffermato la volontà
di camminare insieme alle altre Chiese cristiane «con una meta precisa, l’unità». Una chiara conferma del desiderio del Pontefice di non rallentare il passo sulla strada dell’ecumenismo.
alle pagine 2 e 3
cantone Iniezione da 34 milioni per il turismo ticinese Luce verde dal Gran Consiglio a due crediti quadro per sostenere il turismo ticinese. Costo totale dell’operazione: 34 milioni di fran-chi. Ma ci sono anche criticità.
MARTINELLI a pagina 13
cronaca Svincolo A2 di Sigirino, ecco il progetto generale Deciso passo avanti verso la rea-lizzazione dello svincolo di Sigiri-no. Il progetto generale, elaborato dall’USTRA, è stato inviato ai Co-muni per la consultazione.
ROBBIANI a pagina 15
Pista della Valascia, il primo sì è di Dalpe Dalpe è il primo Comune della media ed alta Leventina a conce-dere la fideiussione per la nuova Valascia. Ora servono altri cinque sì per complessivi 4 milioni.
DEL DON a pagina 18
sport Un fulmine chiamato Ajla e quei 100 m nella storia Mercoledì a Thun, correndo i 100 metri in 11’’29, la ticinese Ajla Del Ponte è diventata la terza sviz-zera più veloce di sempre. Ci ha raccontato le sue emozioni.
LAVEZZO a pagina 29
economia Troppe regolamentazioni pesano sulle banche Il legislatore spesso non pensa al costo delle norme che si riper-cuote anche sui clienti. È quanto rileva in una intervista Gabriele Corte della Banca del Ceresio.
TERLIZZI a pagina 33
spettacoli Per Franco Ambrosetti premio e autobiografia Il musicista ticinese, che ha da poco pubblicato un’autobiografia, riceverà domenica nell’ambito di JazzAscona lo Swiss Jazz Award 2018. Lo abbiamo intervistato.
ZANOLI a pagina 37
MEDIA
Alle testate online i proventi del canone Presentata la nuova Legge sui media elettronici. Tra le altre cose, prevede il sostegno con i proventi del canone di chi diffonde contenuti audiovisivi online.
VON NIEDERHÄUSERN a pagina 7
COMPETITIVITÀ
Fiscalità e imprese: il Ticino arranca Riducendo dal 9% al 6% l’aliquota su-gli utili delle persone giuridiche il Tici-no resterebbe tra i Cantoni meno com-petitivi. Lo dice uno studio della SUPSI. SOLARI a pagina 11
IL CORAGGIO DI LAVORARE IN PERDITA di CARLO SILINI
T ra le molte frasi di ie-ri ce n’è una in parti-colare che spiega sen-za ipocrisie quanto
fosse in realtà delicata e diffi-cile la visita del Papa a Gine-vra. Jorge Mario Bergoglio ha detto, testualmente, che l’ecu-menismo «è una grande im-presa in perdita». Precisando subito, però, che si tratta di una perdita necessaria secon-do l’ottica evangelica. A cosa si riferiva? Qualcuno potrebbe malignamente pen-sare al buco di almeno un mi-lione di franchi che resterà sul-le spalle della Diocesi di Gine-vra, Losanna e Friburgo per coprire i costi della messa al Palexpo. Certo, anche quello è un problema indirettamente legato alla grande giornata ecumenica di ieri e non c’è dubbio che la vicenda aggiun-ga qualche interrogativo ma-teriale circa la necessità di ce-lebrare una messa (cioè un evento destinato ai cattolici) in un contesto che avrebbe con ogni probabilità giustificato la scelta di una grande celebra-zione ecumenica: cattolici, protestanti e ortodossi tutti in-sieme. Ma questa è una pole-mica dalla quale è impossibi-le uscire indenni. Quando, all’inizio del pontificato, il Pa-pa era andato a visitare le isti-tuzioni europee a Strasburgo, i cattolici si erano lamentati proprio del fatto che il Vatica-no non avesse voluto celebrare una messa per loro. Insomma: se la si fa non va bene perché costa, se non la si fa non va be-ne perché non la si fa. Il discorso del Papa, tuttavia, andava ben oltre gli orizzonti finanziari della Chiesa catto-lica svizzera. Era sia politico sia spirituale. Politico perché mettere d’accordo o, se voglia-mo utilizzare le parole del
segue a pagina 4
IL COMMENTO TITO TETTAMANTI*
Il Mar Mediterraneo e l’immigrazione
C hi come me è molto in avanti negli anni ha molti ricordi. Tra questi un convegno nel luglio del 1992 organizzato dall’IRI
(Istituto per la ricostruzione industria-le), ente che raggruppava le partecipa-zioni statali italiane di allora. Tema: il Mediterraneo ed i rapporti tra le due sponde. Il presidente dell’IRI Franco No-bili, caro amico dai tempi della politica giovanile, mi aveva invitato e pregato di invitare alcuni esponenti dell’economia svizzera. Per farla breve, abbiamo dibattuto du-rante due giorni a Venezia l’ipotesi di creare nel Maghreb, sulla sponda medi-terranea, zone industriali franche. Una soluzione simile a quella degli Stati Uni-ti che hanno al confine del Messico la zo-na «maquiladora», vale a dire la zona
di produzione di beni a basso valore ag-giunto grazie anche al minor costo della vita e quindi a costi unitari più bassi. La soluzione sarebbe servita tra l’altro per combattere la concorrenza asiatica su prodotti manifatturieri per i quali noi europei non eravamo più concorrenzia-li. Grosso modo si proponeva di istituire più zone franche con diverse fabbriche a fianco delle quali si sarebbero dovute or-ganizzare scuole professionali adottan-do il sistema svizzero di formazione duale con l’apprendistato per formare lavoratori qualificati. Attorno si sareb-bero costruite case e le infrastrutture ne-cessarie (comprese le scuole primarie) per le famiglie dei lavoratori. Gli imprenditori non avrebbero chiesto aiuti finanziari o sovvenzioni d’altro ge-nere alla politica. Solo l’intervento nel
campo a loro precluso, vale a dire la col-laborazione per la creazione e concessio-ne delle zone franche e la protezione in-ternazionale in caso di nazionalizzazio-ni, espropri od altri pericoli conseguen-ti a cambi di governo negli Stati africani. Un piano che originava dall’intelligente
segue a pagina 4
* finanziere
È un enigma contro la Serbia Dopo il pari strappato al Brasile, la Svizzera di Shaqiri e Zakaria affronta stasera a Kaliningrad il suo secondo impegno contro la Ser-bia. Quale strategia dovranno adottare i rossocrociati per riuscire a ottenere un risultato positivo che ci terrebbe in corsa per gli ottavi di finale? «Noi dovremo essere noi» sintetizza Antonio Manicone, il vi-ce di Vladimir Petkovic. La partita è un enigma da risolvere. PELIZZARI alle pagine 23, 24, 25, 26 e 27
CALCIO
Penetrazione
32%
50.848copie
70.000lettori
Primo domenicale della svizzera italiana
Co – editore: 2R Media
ANFOSSI, BALDINI, CARLINI, GROSSO, PACE e VASTANO ALLE PAGINE 22 e 23
Dall’Europaagli Stati Uniticosì si studiala Civica
L’APPROFONDIMENTO
Dal caviale all’aringa“Ammettiamolo, Cassis ha il carisma di un’aringa, ma la presidenza della frazioneliberale radicale e l’esperienzanegoziale sono ottime premesseper l’elezione e la futurafunzione” (commento di TitoTettamanti, Corriere del Ticino,8.09). Come dice Titò, ops,Totò, signori si nasce...
Proprio un’idea da LocL’idea? Estendere il divieto difumare canapa light “invitandoi consiglieri comunali a nonconsumare prodotti del generealmeno nell’arco delle sei oreche precedono le riunioniconsiliari o commissionali”(Niccolò Salvioni, capodicasterosicurezza a Locarno, Cdt, 7.09).Ai tempi c’era Erba in municipio.
Il sillogismo retorico“Se Antonio Perugini stafacendo accertamenti suDaniele Caverzasio, ciòdimostrerebbe la suaindipendenza e la capacità dinon farsi condizionare dallapolitica” (Werner Walser,presidente del Consiglio dellamagistratura, Teleticino 8.09).Vigilanza a passo di Walser.
Il profumo dell’erbaCosa le manca dellaprofessione? “Sicuramentel’odore dell’erba dei campi dagioco appena tagliata prima diun match (l’ex arbitro MassimoBusacca intervistato da Ticino7,8.09). Finalmente qualcuno chenon parla di cannabis.
Troppo bello per Botta“Seguo la sua ascesa conpreoccupazione. Macron ètroppo bello, troppo alla moda,troppo mondano. Non sonosicuro che durerà a lungo”(l’architetto Mario Bottaintervistato da Bilanz e ripresoda Ticinonews, 7.09).
Rispettare gli ottanta“Potranno vincere tutti i titoli di questo mondo, ma sarannosempre nati quattro anni dopodi noi” (Filippo Lombardi,presidente dell’Ambrì, stuzzicai cugini (ab)battuti, GdP 9.08).
di STEFANO PIANCA
Apriticielo
Mentre in Ticino il voto del24 settembre sull’introduzionedella Civica come materia obbli-gatoria a scuola si avvicina, an-che nel resto del mondo il temaresta molto dibattuto.
LE INTERVISTE
Copia in omaggio (in edicola Fr. 2.-/ € 1,85) Anno XIX • Numero 32In edicola Fr. 2.- / € 1,85
9771660968900
32
GAA
660
0 LO
CARN
O –
–N
. 32
xx xxx 20xx
“Il capo dell’esecutivo oltrecenerino” hail sorrisone di Alain Scherrer. Non ha infattinulla di minaccioso nel sembiante il sindacodi Locarno, così avventurosamente definitonelle cronache luganesidi un giornale. Ingenuochi era rimasto a “so-pra” e “sotto” il monteche ha diviso, in passa-to (?), il Ticino. Invecele barriere mentali, chesono le più difficili daabbattere, resistono.Anzi quell’oltre, usatoa sproposito, dice che sistanno rafforzando. Enon basterà Alptransit per appianare nel2020 il dosso. Se i neologismi sono figli delproprio tempo e ne rivelano le trippe, sullaparola, “oltrecenerino”, partorita per nobili-tare banali accadimenti, è giusto riflettere.
Perché non sempre andare “oltre” signi-fica progredire. Ma la regressione è garantitaquando si inforcano gli occhiali dell’iperboleche esagerando mistifica la realtà: ci sta an-
dare “oltre” i 2.106 metridel San Gottardo, assaimeno se si scollina a554. Insomma “oltre-cenerino” farebbe ride-re, in un’altra epoca.Preoccupa invece nellastagione in cui gli “ul-tras” della politicasfruttano ogni appiglio,e la stampa è un loro
terreno di caccia, per ol-trepassare i limiti. Altro titolo,
letto nei giorni scorsi: “Il Ticino cresce, manon grazie ai nostri”. Certo! Cresce in virtùdell’immigrazione che salverà il Paese da untravaso soverchiante nell’oltre... tomba.
Fotoreportage dalla Corea del NordMomenti quotidiani di un “Paese eremita”
PARDELLI A PAGINA 21con un’analisi di BONANATE A PAGINA 6
buonadomenica
OLTRECENERINO
Pubblicità
1965-2015
anni
Settimanale di attualità, politica,cultura e sport
Non c’è democrazia senza una stampa libera
10 settembre 2017
caffe.ch | [email protected] | 091 756 24 00
Il Ticino ai vertici nazionali per numero di esami diagnostici.
In proporzione agli abitantii dati sono superiori alla media
di oltre il 70 per centoGUENZI ALLE PAGINE 4 e 5
Alla vigilia della votazione
A PAGINA 7
Sui derby non trasmessi in tvinterviene il presidente Corsi
A PAGINA 3
Nella giungladelle badantidove si lavoraad oltranza
“Le Leghe sportiveabbagliate dai soldinon comprendonoil ruolo della Rsi”
In 10mila assistono gli anzianima per Berna mancano regole
“Per le pensioninon esistealcun piano B”PIANCA A PAGINA 16
“La riforma Avsrompe il pattofra le generazioni”A PAGINA 16
“Su bilaterali, sanitàlavoro e migrantiecco le mie ricette”SCHIRA ALLE PAGINE 14, 15 e 31
Foto
gram
ma
Ti-P
ress
Tac e risonanzerecord
da
LE INCHIESTE
Alain Berset Christian Vitta Pierre Maudet
Penetrazione
24%
ANFOSSI, BALDINI, CARLINI, GROSSO, PACE e VASTANO ALLE PAGINE 22 e 23
Dall’Europaagli Stati Uniticosì si studiala Civica
L’APPROFONDIMENTO
Dal caviale all’aringa“Ammettiamolo, Cassis ha il carisma di un’aringa, ma la presidenza della frazioneliberale radicale e l’esperienzanegoziale sono ottime premesseper l’elezione e la futurafunzione” (commento di TitoTettamanti, Corriere del Ticino,8.09). Come dice Titò, ops,Totò, signori si nasce...
Proprio un’idea da LocL’idea? Estendere il divieto difumare canapa light “invitandoi consiglieri comunali a nonconsumare prodotti del generealmeno nell’arco delle sei oreche precedono le riunioniconsiliari o commissionali”(Niccolò Salvioni, capodicasterosicurezza a Locarno, Cdt, 7.09).Ai tempi c’era Erba in municipio.
Il sillogismo retorico“Se Antonio Perugini stafacendo accertamenti suDaniele Caverzasio, ciòdimostrerebbe la suaindipendenza e la capacità dinon farsi condizionare dallapolitica” (Werner Walser,presidente del Consiglio dellamagistratura, Teleticino 8.09).Vigilanza a passo di Walser.
Il profumo dell’erbaCosa le manca dellaprofessione? “Sicuramentel’odore dell’erba dei campi dagioco appena tagliata prima diun match (l’ex arbitro MassimoBusacca intervistato da Ticino7,8.09). Finalmente qualcuno chenon parla di cannabis.
Troppo bello per Botta“Seguo la sua ascesa conpreoccupazione. Macron ètroppo bello, troppo alla moda,troppo mondano. Non sonosicuro che durerà a lungo”(l’architetto Mario Bottaintervistato da Bilanz e ripresoda Ticinonews, 7.09).
Rispettare gli ottanta“Potranno vincere tutti i titoli di questo mondo, ma sarannosempre nati quattro anni dopodi noi” (Filippo Lombardi,presidente dell’Ambrì, stuzzicai cugini (ab)battuti, GdP 9.08).
di STEFANO PIANCA
Apriticielo
Mentre in Ticino il voto del24 settembre sull’introduzionedella Civica come materia obbli-gatoria a scuola si avvicina, an-che nel resto del mondo il temaresta molto dibattuto.
LE INTERVISTE
Copia in omaggio (in edicola Fr. 2.-/ € 1,85) Anno XIX • Numero 32In edicola Fr. 2.- / € 1,85
9771660968900
32
GAA
660
0 LO
CARN
O –
–N
. 32
xx xxx 20xx
“Il capo dell’esecutivo oltrecenerino” hail sorrisone di Alain Scherrer. Non ha infattinulla di minaccioso nel sembiante il sindacodi Locarno, così avventurosamente definitonelle cronache luganesidi un giornale. Ingenuochi era rimasto a “so-pra” e “sotto” il monteche ha diviso, in passa-to (?), il Ticino. Invecele barriere mentali, chesono le più difficili daabbattere, resistono.Anzi quell’oltre, usatoa sproposito, dice che sistanno rafforzando. Enon basterà Alptransit per appianare nel2020 il dosso. Se i neologismi sono figli delproprio tempo e ne rivelano le trippe, sullaparola, “oltrecenerino”, partorita per nobili-tare banali accadimenti, è giusto riflettere.
Perché non sempre andare “oltre” signi-fica progredire. Ma la regressione è garantitaquando si inforcano gli occhiali dell’iperboleche esagerando mistifica la realtà: ci sta an-
dare “oltre” i 2.106 metridel San Gottardo, assaimeno se si scollina a554. Insomma “oltre-cenerino” farebbe ride-re, in un’altra epoca.Preoccupa invece nellastagione in cui gli “ul-tras” della politicasfruttano ogni appiglio,e la stampa è un loro
terreno di caccia, per ol-trepassare i limiti. Altro titolo,
letto nei giorni scorsi: “Il Ticino cresce, manon grazie ai nostri”. Certo! Cresce in virtùdell’immigrazione che salverà il Paese da untravaso soverchiante nell’oltre... tomba.
Fotoreportage dalla Corea del NordMomenti quotidiani di un “Paese eremita”
PARDELLI A PAGINA 21con un’analisi di BONANATE A PAGINA 6
buonadomenica
OLTRECENERINO
Pubblicità
1965-2015
anni
Settimanale di attualità, politica,cultura e sport
Non c’è democrazia senza una stampa libera
10 settembre 2017
caffe.ch | [email protected] | 091 756 24 00
Il Ticino ai vertici nazionali per numero di esami diagnostici.
In proporzione agli abitantii dati sono superiori alla media
di oltre il 70 per centoGUENZI ALLE PAGINE 4 e 5
Alla vigilia della votazione
A PAGINA 7
Sui derby non trasmessi in tvinterviene il presidente Corsi
A PAGINA 3
Nella giungladelle badantidove si lavoraad oltranza
“Le Leghe sportiveabbagliate dai soldinon comprendonoil ruolo della Rsi”
In 10mila assistono gli anzianima per Berna mancano regole
“Per le pensioninon esistealcun piano B”PIANCA A PAGINA 16
“La riforma Avsrompe il pattofra le generazioni”A PAGINA 16
“Su bilaterali, sanitàlavoro e migrantiecco le mie ricette”SCHIRA ALLE PAGINE 14, 15 e 31
Foto
gram
ma
Ti-P
ress
Tac e risonanzerecord
da
LE INCHIESTE
Alain Berset Christian Vitta Pierre Maudet
Contatti
172.000
Penetrazione
45%82.550
copie
171.000lettori
Raggiunge quasi la metà della popolazione ticinese
Quotidiano indipendente della Svizzera italiana
G.A. 6900 LUGANO / ANNO CXXVII NUMERO DIRETTORE RESPONSABILE: FABIO PONTIGGIA
Venerdì 22 giugno 2018 www.cdt.ch
UFFICI AMMINISTRATIVI E SHOWROOM
www.art isaimmobil iare.com+41 (0) 91 873 45 00
www.art isaimmobil iare.com+41 (0) 91 873 45 00
bistro e centro fitness
numerosi posteggi
top location
CENTRO AMBROSARTVia Cantonale 36, Manno
AFFITTASI
Da Fr. 190.-/MQ ANNUO
141
Fr. 3,50 OGGI CON EXTRA SETTE
OGGI L’INSERTO EXTRASETTE
segue a pagina 4
ECONOMIA
IL FRANCO, L’ITALIA, I DAZI USA di LINO TERLIZZI
Cosa impedisce al franco di attestarsi in queste setti-mane almeno all’1,20 nel cambio con l’euro? Si trat-
ta di un livello che era stato riacciuf-fato nei mesi scorsi, ma poi il franco è tornato ad apprezzarsi ed ora sia-mo attorno all’1,15. I fattori che stanno rendendo difficile un ulte-riore e voluto (dalla Banca naziona-le svizzera e dall’industria d’espor-tazione elvetica) indebolimento del franco sono principalmente due: le tensioni politiche nell’Eurozona, con un epicentro in Italia, e la batta-glia dei dazi innescata dal presiden-te USA Donald Trump. Sono i due elementi che non stanno andando come le previsioni prevalenti aveva-no indicato nei mesi scorsi e le in-certezze ad essi collegate stanno fre-nando le Borse e riportando in auge i beni rifugio o di ancoraggio, tra i quali il franco. Un Governo italiano Lega-5 Stelle era fuori dalle previsioni. Il che po-trebbe anche non essere importan-te, se non fosse per il fatto che il nuo-vo Esecutivo di Roma non può o non vuole rassicurare i partner dell’Eu-rozona sul rispetto o meno degli im-pegni per il risanamento dei conti pubblici ed i mercati sulla sua inten-zione di rimanere o meno in futuro nella moneta unica. Questa tensio-ne con targa italiana si somma na-turalmente alle altre tensioni nell’Eurozona e nell’Unione euro-pea, con Francia e Germania anco-ra una volta impegnate a cercare di mettere un argine. Il risultato è fatto di Borse più incerte, di differenziale (spread) più alto sui titoli pubblici italiani e, appunto, di euro in inde-bolimento. In questo quadro, diven-ta difficile per il franco non apprez-zarsi. Quanto ai dazi USA, molte previsio-ni indicavano che Trump avrebbe fatto la voce grossa ma non avrebbe concretizzato molto. Quello che sta accadendo mostra invece che l’Am-ministrazione Trump sta proceden-do a tutto campo con la sua linea protezionista. Che si tratti di una strategia di fondo o di una tattica per intimorire gli avversari per ora non ha grande importanza, ciò che con-ta è l’incertezza creata dalla batta-glia dei dazi (che c’è) e il rischio di freno ad una crescita economica mondiale che sin qui era stata buo-na. Le Borse risentono anche dell’effetto dazi e una parte degli in-
L’ecumenismo riparte da Ginevra Un successo la storica visita di papa Francesco al Consiglio mondiale delle Chiese Il terreno di intesa tra cristiani si rafforza soprattutto nella pratica della solidarietà
Nell’attesa e storica visita a Ginevra, dove è stato ospite del Consiglio ecume-nico delle Chiese (CEC) prima di celebra-re al Palexpo, nel pomeriggio, una messa davanti a decine di migliaia di cattolici, papa Francesco ha riaffermato la volontà
di camminare insieme alle altre Chiese cristiane «con una meta precisa, l’unità». Una chiara conferma del desiderio del Pontefice di non rallentare il passo sulla strada dell’ecumenismo.
alle pagine 2 e 3
cantone Iniezione da 34 milioni per il turismo ticinese Luce verde dal Gran Consiglio a due crediti quadro per sostenere il turismo ticinese. Costo totale dell’operazione: 34 milioni di fran-chi. Ma ci sono anche criticità.
MARTINELLI a pagina 13
cronaca Svincolo A2 di Sigirino, ecco il progetto generale Deciso passo avanti verso la rea-lizzazione dello svincolo di Sigiri-no. Il progetto generale, elaborato dall’USTRA, è stato inviato ai Co-muni per la consultazione.
ROBBIANI a pagina 15
Pista della Valascia, il primo sì è di Dalpe Dalpe è il primo Comune della media ed alta Leventina a conce-dere la fideiussione per la nuova Valascia. Ora servono altri cinque sì per complessivi 4 milioni.
DEL DON a pagina 18
sport Un fulmine chiamato Ajla e quei 100 m nella storia Mercoledì a Thun, correndo i 100 metri in 11’’29, la ticinese Ajla Del Ponte è diventata la terza sviz-zera più veloce di sempre. Ci ha raccontato le sue emozioni.
LAVEZZO a pagina 29
economia Troppe regolamentazioni pesano sulle banche Il legislatore spesso non pensa al costo delle norme che si riper-cuote anche sui clienti. È quanto rileva in una intervista Gabriele Corte della Banca del Ceresio.
TERLIZZI a pagina 33
spettacoli Per Franco Ambrosetti premio e autobiografia Il musicista ticinese, che ha da poco pubblicato un’autobiografia, riceverà domenica nell’ambito di JazzAscona lo Swiss Jazz Award 2018. Lo abbiamo intervistato.
ZANOLI a pagina 37
MEDIA
Alle testate online i proventi del canone Presentata la nuova Legge sui media elettronici. Tra le altre cose, prevede il sostegno con i proventi del canone di chi diffonde contenuti audiovisivi online.
VON NIEDERHÄUSERN a pagina 7
COMPETITIVITÀ
Fiscalità e imprese: il Ticino arranca Riducendo dal 9% al 6% l’aliquota su-gli utili delle persone giuridiche il Tici-no resterebbe tra i Cantoni meno com-petitivi. Lo dice uno studio della SUPSI. SOLARI a pagina 11
IL CORAGGIO DI LAVORARE IN PERDITA di CARLO SILINI
T ra le molte frasi di ie-ri ce n’è una in parti-colare che spiega sen-za ipocrisie quanto
fosse in realtà delicata e diffi-cile la visita del Papa a Gine-vra. Jorge Mario Bergoglio ha detto, testualmente, che l’ecu-menismo «è una grande im-presa in perdita». Precisando subito, però, che si tratta di una perdita necessaria secon-do l’ottica evangelica. A cosa si riferiva? Qualcuno potrebbe malignamente pen-sare al buco di almeno un mi-lione di franchi che resterà sul-le spalle della Diocesi di Gine-vra, Losanna e Friburgo per coprire i costi della messa al Palexpo. Certo, anche quello è un problema indirettamente legato alla grande giornata ecumenica di ieri e non c’è dubbio che la vicenda aggiun-ga qualche interrogativo ma-teriale circa la necessità di ce-lebrare una messa (cioè un evento destinato ai cattolici) in un contesto che avrebbe con ogni probabilità giustificato la scelta di una grande celebra-zione ecumenica: cattolici, protestanti e ortodossi tutti in-sieme. Ma questa è una pole-mica dalla quale è impossibi-le uscire indenni. Quando, all’inizio del pontificato, il Pa-pa era andato a visitare le isti-tuzioni europee a Strasburgo, i cattolici si erano lamentati proprio del fatto che il Vatica-no non avesse voluto celebrare una messa per loro. Insomma: se la si fa non va bene perché costa, se non la si fa non va be-ne perché non la si fa. Il discorso del Papa, tuttavia, andava ben oltre gli orizzonti finanziari della Chiesa catto-lica svizzera. Era sia politico sia spirituale. Politico perché mettere d’accordo o, se voglia-mo utilizzare le parole del
segue a pagina 4
IL COMMENTO TITO TETTAMANTI*
Il Mar Mediterraneo e l’immigrazione
C hi come me è molto in avanti negli anni ha molti ricordi. Tra questi un convegno nel luglio del 1992 organizzato dall’IRI
(Istituto per la ricostruzione industria-le), ente che raggruppava le partecipa-zioni statali italiane di allora. Tema: il Mediterraneo ed i rapporti tra le due sponde. Il presidente dell’IRI Franco No-bili, caro amico dai tempi della politica giovanile, mi aveva invitato e pregato di invitare alcuni esponenti dell’economia svizzera. Per farla breve, abbiamo dibattuto du-rante due giorni a Venezia l’ipotesi di creare nel Maghreb, sulla sponda medi-terranea, zone industriali franche. Una soluzione simile a quella degli Stati Uni-ti che hanno al confine del Messico la zo-na «maquiladora», vale a dire la zona
di produzione di beni a basso valore ag-giunto grazie anche al minor costo della vita e quindi a costi unitari più bassi. La soluzione sarebbe servita tra l’altro per combattere la concorrenza asiatica su prodotti manifatturieri per i quali noi europei non eravamo più concorrenzia-li. Grosso modo si proponeva di istituire più zone franche con diverse fabbriche a fianco delle quali si sarebbero dovute or-ganizzare scuole professionali adottan-do il sistema svizzero di formazione duale con l’apprendistato per formare lavoratori qualificati. Attorno si sareb-bero costruite case e le infrastrutture ne-cessarie (comprese le scuole primarie) per le famiglie dei lavoratori. Gli imprenditori non avrebbero chiesto aiuti finanziari o sovvenzioni d’altro ge-nere alla politica. Solo l’intervento nel
campo a loro precluso, vale a dire la col-laborazione per la creazione e concessio-ne delle zone franche e la protezione in-ternazionale in caso di nazionalizzazio-ni, espropri od altri pericoli conseguen-ti a cambi di governo negli Stati africani. Un piano che originava dall’intelligente
segue a pagina 4
* finanziere
È un enigma contro la Serbia Dopo il pari strappato al Brasile, la Svizzera di Shaqiri e Zakaria affronta stasera a Kaliningrad il suo secondo impegno contro la Ser-bia. Quale strategia dovranno adottare i rossocrociati per riuscire a ottenere un risultato positivo che ci terrebbe in corsa per gli ottavi di finale? «Noi dovremo essere noi» sintetizza Antonio Manicone, il vi-ce di Vladimir Petkovic. La partita è un enigma da risolvere. PELIZZARI alle pagine 23, 24, 25, 26 e 27
CALCIO
+
6.289copie
(circa metà distribuite oltre Gottardo)
22/25.000lettori
Unico settimanale ticinese in lingua tedesca
Freitag 29. Januar 2021
AZA 6601 Locarno 1
� Seite 3Ti-Press
Spanische Grippe 1918
Einige Analogien und Unterschiede zur Covid-Pandemie
Seite 2
Zweisprachen-Maturität
Für ein Jahr in der Tessiner Gastfamilie im Sopra- und Sottoceneri
Seite 8
Stadt Lugano
In altem Postgebäude finden Kultur, Technik und Wissenschaft Platz
Seite 9
30-Jahr-Jubiläum
Seiten 4 und 6 mieten, kaufen, verkaufen... mit der Tessiner Zeitung Seiten 4 und 6 Seite 20 gastronomie
Lega dei Ticinesi hat die Politlandschaft umgepflügt
� Seite 5
Nr. 4 Fr. 3.00
9771660969006
50004
ASSOFIDEIMMOBILIEN AGENTUR
SEIT 1923
MusikEin bisschen Zuversicht – JazzAscona feilt optimistisch am diesjährigen Sommerfestival
Seite 13
KonzerteEin bisschen Ohrenschmaus – Giulio Mercati sorgt für betörende Orgelklänge
Seite 17
FreizeitEin bisschen Ablenkung – Cioss Prato bietet Schneespass für grosse und kleine Winterfans
Seite 16
UnterstützungEin bisschen Schwindel – die Kulturszene organisiert (un)bezahlbare Geisterkonzerte
Seite 19
GeschäftssinnEin bisschen Fantasie – Kunsthandwerker bündeln ihre kreativen Kräfte
Seite 21
GastronomieEin bisschen Genuss – das Ristorante Vallemaggia lässt seine Gäste nicht im Stich
Seite 20
NOTGROSCHEN FÜR SELBSTSTÄNDIGE
NOTGROSCHEN FÜR SELBSTSTÄNDIGE
29.483copie
66.000lettori
Magazine del Corriere del Ticino che tratta il tempo libero
Star Trek
Avventure animate
Eventi del territorio e programmi tv 22-28 gennaio 2021
31.702copie
101.000 lettori
Nuova rivista mensile su carta patinata, che tratta di cultura e
di stile, di tendenze e di lusso, di viaggi e di meraviglie.
31.702copie
101.000 lettori
Magazine mensile conorientamento tematico
di interesse comune qualimotori, enogastronomia...
Kengo Kuma L’architetto del tempo
Il Maestro e le sue collaborazioni con Rolex e Grand Seiko
Rivista mensile Monthly magazine / Numero 1 Issue 1 Gennaio 2021 January 2021
Cultura, stile e tendenze
Culture, style and trends
The Architect of time
Kengo Kuma reflects on his collaborations
with Rolex and Grand Seiko
Inimitabile Swiss Sound La purezza dell’Hi-end elvetico
The excellence of Swiss innovation and design
Giuseppe Lavazza Il futuro è gia qui
Exclusive interview with the Crown Prince of coffee
Mettiamo i nostri dati in cassaforteL’aumento dei crimini digitali e lo sviluppo della sicurezza informatica
Tech&Scienza
Numero 1
Gennaio 2021
Sempre più smartGli smartphone evolvono tra 5G e nuove app: cosa ci aspetta nel 2021
Intelligenza ArtificialeQuanto stanno cambiando i rapporti tra lavoro e tecnologia
99.941copie
113.000lettori
Il periodico ticinese. La Rivista con più tradizione.
Mensile allegato a “il caffè”e al “corriere del ticino”
gennaIo 2021
daIsygIlardInI
“Un icebergha cambiatola mia vita”
FotograFa, 52 annI
la saluteBrividi di benessere
con la crioterapia
Il cIboLo scrigno segreto
nelle case degli chef
I soldIBasta isolarsi
per risparmiare
6.578copie
20.000 lettori stimati
Trimestrale dedicato ai piaceridella tavola, pubblicato in lingua
italiana e tedesca.
Numero 4Anno XIX Inverno 2019
La rivista di chi ama i piaceri della tavola
Il legametra turismoed enologia
Bianchi barricatiin degustazione
La visione del vinodi Michele Conceprio
Do-Minus, la rinascitadi una casa a Gnosca
Alex e Almute insiemenel marmo di Peccia
Die Verbindungvon Tourismusund Önologie
Il legametra turismoed enologia
Die Verbindungvon Tourismusund Önologie
10.000 copie al giorno
per 11 giorni
Lingue: italiano/inglese
Aggiornamento: giornaliero
La pubblicazione è prodottarispettando l’ambiente.
8.000 copie
Lingue: italiano/tedesco francese/inglese
Aggiornamento: annuale
La pubblicazione è prodottarispettando l’ambiente.
LocarnoDaily partner:
LocarnoDailyFriday · Venerdì 9 | 8 | 2019
72 Locarno Film Festival
Hilary Swank
CHF 15.—
711–11 | 8 | 2018Deutsch
Italiano |
9 788899 894276
ISBN 978-88-99894-27-6
LOCARNO FILM
FESTIVAL
Catalogo Locarno Daily
ONLINE
www.cdt.chPage views 5.970.673
Unique Clients 1.284.491
www.ticinonews.chPage views 5.661.967
Unique Clients 627.953
www.heshootshescoores.comPage views 887.287
Unique Clients 57.598
Dati media mensili
RADIO
La prima radio privata in Ticino
Ascolti raddoppiati dal 2013 ad oggi
Quota di mercato secondo semestre 2020
13.92%
Penetrazione secondo semestre 2020
81.180
TV
Penetrazione contatti sul Target 30+
20%
Spettatori giornalieri
61.000
La prima emittente regionale privata
in Svizzera
MediaTI Marketing i professionisti della comunicazione della Svizzera Italiana.
Riconosciuti ufficialmente dall’associazione SWA/ASA come agenzia a livello nazionale, siamo la prima e unica concessionaria cross-media nel
Ticino in grado di offrire soluzioni personalizzate di comunicazione integrata per migliorare le performance del vostro business su Radio, TV, Testate
Giornalistiche, Cartellonistica, Online e non solo.
Ci occupiamo di media management e sviluppiamo su misura tutte le fasi del processo, dalla consulenza strategica e lo sviluppo creativo dei messaggi, fino alla produzione, pianificazione e diffusione sui media del
Gruppo Corriere del Ticino e dei nostri partner.
CAMPAGNE PUBBLICITARIE
AIDA Marketing SA, società al 100% del gruppo Corriere del Ticino e controllata da MediaTI Marketing SA,
è un agenzia di digital marketing.
Siamo Gold Partner di Hubspot e creiamo valore per e con i nostro clienti, aiutandoli a crescere il loro business grazie alle potenzialità dei nuovi canali
digitali. Il nostro business è orientato in particolare al B2B e ci muoviamo con un approccio strategico e data driven, con un forte accento sulla
produzione di contenuti di valore. I nostri servizi principali sono: analisi & strategia – web development – content marketing – inbound marketing.
DIGITAL MARKETING
Scopri i nostri serviziaidamarketing.ch
Per crescere ancoraci vuole un personal trainer.
IL GRUPPO CORRIERE DEL TICINORAGGIUNGE OGNI SETTIMANA L’85% DELLA POPOLAZIONE TICINESE
CONTATTIVia Cantonale 36, 6928 Manno
Tel. +41 (0)91 960 34 34
www.mediatimarketing.ch