il problema della tolleranza

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  • 7/27/2019 Il Problema Della Tolleranza

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    Introduzione

    Anche oggi la tolleranza sottoposta a molteplici attacchi

    A) dai fanatici e dagli intolleranti (intolleranze religiose,politiche,ideologiche,etniche,razziali ecc.) B) da coloro che la ritengono pericolosa perch gli intolleranti non vanno tollerati altrimenti l'intolleranza prevarrebbe

    Tra i sostenitori si distinguono

    A) coloro che pensano sia solo una forma di sopportazione benevola e paternalistica da parte di coloro che ritengono di avere la verit unica

    D) coloro che pensano che la tolleranza debba essere fondata sul riconoscimento dell'esistenza di una pluralit di verit e che tutti hanno ildiritto di esprimersi liberamente secondo coscienza

    Si pu essere tolleranti

    A) per motivi pratici : la tolleranza un metodo di convivenza politicamente efficace per la democrazia perch comporta il rifiuto dellaviolenza

    B)per motivi etici : la tolleranza moralmente doverosa perch doveroso il rispetto dell'altro e dei suoi diritti

    C) per motivi teoretici : la verit non unica ma molteplice (relativismo) per cui la tolleranza la conseguenza logica della stessa naturapluralistica della verit

    Problema : tolleranza assoluta o relativa ?

    A) tolleranza assoluta anche verso gli intolleranti altrimenti si cade in una contraddizione logica e si diviene intolleranti

    B) nessuna tolleranza verso gli intolleranti altrimenti l'intolleranza pu vincere

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    Il problema della tolleranza nel Cinque-Seicento

    Storicamente il problema della tolleranza si pose a partire dalla Riforma,quando l'unit religiosa del mondo cristiano si spezz e il potere politico sitrov a doversi confrontare con sudditi che aderivano ad una pluralit di credi differenti,la tolleranza dunque venne a porsi con grande urgenza comeproblema non solo teologico ma anche politico e giuridico insieme

    In questa situazione l'Europa visse tra Cinquecento e Seicento un periodo di forte instabilit e di guerre di religione e si assistette al trionfo dellaintolleranza,vi era infatti diffusa sia tra i cattolici che tra i riformati la convinzione che, essendo la fede condizione necessaria alla salvezza dell'animaed essendo la fede incarnata in una ortodossia dottrinale dogmatica e in una organizzazione ecclesiale esclusiva,tale ortodossia dovesse valere in modoassoluto come verit . L'errore doveva perci essere perseguitato per la salvezza delle anime

    In tale situazione cominciano a levarsi seppur isolatamente voci e movimenti a favore della tolleranza religiosa e le spinte provengono da vari fattori

    Il fattore teologico si diffondono in ambito cattolico le posizioni umanistiche di derivazione da Erasmo che ponevanoil valore del Vangelo e della carit al di sopra dell'ortodossia dogmatica,accentuando l'aspetto della libera scelta di coscienza

    Sociniani (da Lelio e Fausto Socini da Siena), negano la Trinit ,il peccato originale e la predestinazione e la mediazione della Chiesa,inseriscono nelloro catechismo di Rak w (capitale polacca dei sociniani) del 1605 la tolleranza tra i loro principi fondamentali e ricorrono alla ragione per interpretarela Bibbia,preminenza dell'etica sulla dogmatica,il messaggio etico religioso concorda con le istanze della ragione,separazione tra stato e chiesa

    in ambito protestante in Inghilterra il latitudinarismo, che sottolineava nel cristianesimo la presenza di un nucleo di verit fondamentali comuni a tuttele chiese fondate sulla Scrittura e ammesse da tutti,relegando le divergenze solo intorno a questioni oscure e marginali

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    Il conflitto religioso si sviluppa anche all'interno dello stesso calvinismo. In Olanda ad es.gliArminiani detti anche Rimostranti (da Arminius prof. alla Universit di Leida,il centro culturale pi importante dei Paesi Bassi) che contestavano ilrigido predestinazionismo calvinista contando anche sulla collaborazione dell'uomo alla sua salvezza,e sostenevano il pluralismo religioso. Dietro c'erala ricca borghesia costituita dai ceti mercantili aperta al pluralismo ideologico e tendenzialmente pacifista. Ad essi si contrappongono i Gomaristi (daGomar prof. dell'Universit di Leida) predestinazionisti rigidi con dietro la nobilt latifondista e larghi settori del mondo contadino,favorevoli a unapolitica estera interventista e all'accentramento amministrativo e favorevoli all'unit dottrinalenel 1614 gli Stati Generali d'Olanda promulgano un decreto pro pace ecclesiarum accogliendo le richieste di tolleranza degli arminiani

    Nel dibattito sulla tolleranza oltre al fattore teologico molto incise anche il fattore politico . Si cominci a stabilire i limiti del potere statale e la suaseparazione dalle chiese come fattore indispensabile per la pacifica convivenza dei cittadini

    Anche il fattore culturale dette un contributo decisivo il razionalismo sulla scia della rivoluzione scientifica soppianta sempre pi la concezionescolastico-aristotelica e rivaluta il soggetto e la sua coscienza come il luogo dove matura liberamente il convincimento religioso da qui la lotta controogni forma di fanatismo

    Infine il fattore economico con l'emergere di una nuova classe borghese e soprattutto, nella seconda met del Seicento, con lo sviluppo del capitalismofinanziario e commerciale l'esigenza di superare le divergenze religiose per preservare relazioni sociali stabili e pacifiche che favorissero i commerci.E' il caso soprattutto dell'Olanda che divenne il rifugio di molti perseguitati religiosi europei e svilupp una notevole f loridezza economica,mentresimmetricamente la Spagna,intollerante e inquisitoria, dopo l'espulsione degli ebrei e degli arabi,imped la formazione di un ceto borghese e si avvi aldeclino economico e politico

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    Erasmo da Rotterdam (1466-1536)

    Negli anni precedenti la Riforma E. d vita ad un movimento che si propone per riformare la chiesa il ritorno al VangeloIl centro della sua filosofia caratterizzato da alcune novit

    A)il cristianesimo soprattutto un insegnamento morale: emulare Cristo. Questa spinta deve venire dai laici perch il clero non pi il detentore delmonopolio sulle cose religiose.

    B) Privilegia l'interiorit spirituale e relativizza gli aspetti dogmatici e dottrinali con i relativi riti

    C) occorre rifarsi al Nuovo testamento con gli strumenti della filologia in tal modo mette in crisi le interpretazioni tradizionali della chiesaspecialmente sui sacramenti,facendo vedere che ce ne sono solo due battesimo ed eucarestia, gli altri sono invenzioni successive

    Sembra vicino a Lutero in realt c' una profonda differenza nella concezione della libert dell'uomo

    Erasmo> l'uomo libero e responsabile nelle sue scelte di fronte a Dio (fiducia e ottimismo)( De libero arbitrio 1524)

    Lutero> l'uomo non libero dipende interamente dalla grazia di Dio,predestinazione( De servo arbitrio 1526)

    Dove le divergenze con Lutero sono pi accentuate sul problema della tolleranza degli eretici

    Per E. l'eretico non va violentato o bruciato ma corretto, si richiama all'antico concetto cristiano di tolleranza verso chi sbaglia

    Ora io temo assai che con questi rimedi ignobili,ritrattazioni forzate,prigionia e roghi,il male diventi pi grave

    Un tempo l'eretico era sentito attentamente. Se dava soddisfazione veniva assolto; se si ostinava dopo essere stato convinto ( di eresia),la penasuprema era per lui l'esclusione dalla comunione ecclesiastica. Ora il crimine di eresia ha mutato carattere; per una qualsiasi futile ragione si hasubito in bocca < un'eresia!E' un 'eresia!>

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    Ci che importa,ci a cui dobbiamo dedicare ogni nostra energia, di guarire la nostra animadall'invidia,dall'odio,dall'orgoglio,dall'avarizia,dall'impurit . Tu non sarai condannato perch ignori se lo Spirito Santo procede dal padre e dalFiglio,da un solo principio o da due; ma non eviterai la dannazione se non ti sforzerai dei possedere i frutti dello Spirito,cio carit ,gioia,pace,pazienza,mansuetudine,castit ...Un tempo la fede consisteva nella vita piuttosto che nella professione degli articoli di fede

    Le opere di Erasmo furono messe all'indice nel 1557,ma ormai le sue idee avevano fecondato e feconderanno alcuni degli intellettuali pi brillanti neidecenni successivi e nel secolo successivo

    1) Gli eretici non vanno violentati o bruciati2) libert di coscienza per ognuno3) il potere politico non deve intervenire nella cose religiose4) il cristianesimo soprattutto comportamento morale e non dogmatismo teologico5) la visione laica

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    Sebastiano Castellione (1515-1563)

    Profondamente influenzato da Erasmo, decisivo per comprendere la sua posizione sulla tolleranza il rogo di Michele Serveto

    Il quale nel 1531 aveva scritto il De trinitate erroribus, dove veniva messo in discussione e rifiutato il dogma trinitario che era unanimemente accettatoda tutte le chiese riformate.

    I cattolici lo perseguitano e arrestano, fugge dal carcere. Successivamente arrestato e bruciato, dopo avergli amputato la lingua, da Calvino a Ginevra(1553),dove vigeva un regime teocratico, nel quale potere politico e potere religioso erano tutt'uno e trionfava l'intolleranza pi assoluta.La vicenda fece scalpore,parve che Calvino usasse con Serveto la stessa persecuzione che rimproverava alla chiesa romana contro i protestanti.

    Convinto di interpretare la volont di Dio scriveva che Serveto era un eretico e la tolleranza verso gli eretici era un attentato alla car it ,perch mettevain pericolo le anime del popolo

    Ora Dio non vuole affatto che si risparmino nemmeno le citt ,n i popoli,giungendo perfino a radere al suolo le mura e a distruggere la memoriadegli abitanti...nel timore che l'infezione si estenda sempre di pi

    non era la prima volta che nei paesi che avevano abbracciato la riforma avveniva la condanna a morte di un eretico

    1535 Massacro di Munster degli anabattisti considerati eretici perch sostenevano la necessit di ribattezzare,il principio della non violenza,l'egualitarismo evangelico,il rifiuto della gerarchia ecclesiastica, il rifiuto dell'intervento dell'autorit civile nelle questioni religiose. La Dieta imperiale

    nel 1529 con il consenso unanime dei cattolici e dei luterani decretava la pena di morte Menno Simons,uno dei capi degli anabattisti, un cronista delrempo ricostruisce cos gli eventi che fecero seguito al decreto Chi stato appeso alla forca,chi torturato con disumana ferocia,prima di essere soffocato al palo col cappio. Chi stato arrostito e bruciato vivo,chi

    passato a fil di spada e lasciato quindi in pasto agli uccelli del cielo. Chi stato gettato ai pesci...Altri vanno errando qua e l ,indigenti,afflitti,senzatetto,per montagne e deserti,in tane e grotte della terra. Fuggono con mogli e bimbi da un Paese all'altro,dall'una all'altracitt ,odiati,oltraggiati,scherniti,calunniati da tutti

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    nel 1554 Sebastiano Castellione, umanista che aveva aderito alle tesi riformate,pubblica con uno pseudonimo l'opera De haereticis an sint persequendisolleva il problema della tolleranza verso gli eretici e apre il dibattito moderno sulla tolleranza

    nel 1554 rende pubblica Contra libellum Calvini, un'opera che circola solo manoscritta nella quale confuta la dottrina di Calvino e il suo fanatismoreligioso

    Il De Haereticis sviluppa questa posizione: il cristianesimo consiste nella purezza della vita morale piuttosto che nella esattezza della dottrina e laricerca esasperata della ortodossia spinge i cristiani gli uni contro gli altri,dando luogo a crimini e persecuzioni

    Tanto pi che le cose contenute nella Bibbia ci sono date oscuramente e spesso per enigmi e domande oscure e che sono in discussione gi da pi dimille anni,senza che ci si sia potuti accordare

    essendo le verit

    di fede misteri, non vi

    alcuno in terra che pu

    ergersi a giudice tra chi legge la Scrittura in un senso e chi in un altro,invece quandosi tratta di indicare le regole morali per la salvezza la Scrittura chiarissima

    Non si discute della strada per la quale si possa arrivare al Cristo,ossia alla correzione della nostra vita ma della stato e della funzione di Cristo

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    Ora provvedete piuttosto voi tutti magistrati fedeli...al fine di ben servire Dio che vi ha messo in mano l'arma per mantenere l'onore e la gloria disua maest ,colpite virtuosamente con questa spada per la salvezza del gregge quei mostri mascherati da uomini

    Castellione affronta il problema della definizione di chi sia eretico perch vede un'estensione troppo vasta del termine e una vera e propria strage

    Nome oggi reso cos infame,cos odioso,cos nero,che se qualcuno vuol uccidere il suo nemico non ha una via pi spedita che accusarlo di eresia. Appena le gente sente questo nome,per questo solo nome,odia talmente un uomo da perseguitare con furia sfrenata,senza voler sentire nulla in suadifesa,non solo lui ma pure tutti quelli che osino tentare di dire qualcosa a suo favore...Non dico ci perch io sia favorevole agli eretici. Io odio glieretici ma vedo nella persecuzione due grandissimi pericoli. Primo che sia considerato eretico qualcuno che non eretico...l'altro pericolo sta nel fattoche qualcuno,anche se veramente eretico,venga punito troppo severamente o in modo difforme da ci che richiede la disciplina cristiana...OPrincipi,aprite gli occhi e non date s poca importanza al sangue umano da spargerlo cos facilmente,soprattutto nella causa della religione

    Secondo Castellione si fa l'errore di considerare eretico chi dissente da noi

    ...come risulta dal fatto che di tutte le sette (oggi innumerevoli) non ce n' quasi nessuna che non tenga gli altri per eretici. In tal modo se seiortodosso in questa citt o in questa regione,in quella vicina sarai considerato eretico...

    Esistono due tipi di eretici quelli che vengono meno alla pratica cristiana nei costumi:gli avari,i lussuriosi, gli ubriaconi,i persecutori degli altri,iladroni,i traditori e quelli che si allontanano dalla giusta dottrina,ma questi non facile giudicarli tali perch mentre sul giudicare i costumi siamo tuttid'accordo nella dottrina pi difficile,essendo spesso le Sacre Scritture oscure e interpretabili.Occorre perci richiedere la fede in Dio padre,in Cristo figlio e nello Spirito Santo e una vita retta secondo i principi della piet e carit cristiana e delVangelo e poi lasciare la libert di interpretazione

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    Scriveva nel Contra libellum Calvini

    Uccidere un uomo non difendere una dottrina, uccidere un uomo. Quando i ginevrini hanno ucciso Serveto,non difendevano unadottrina,uccidevano un uomo. Difendere una dottrina non compito del magistrato .Che cosa ha in comune la spada con la dottrina?..

    E' un attacco alla intolleranza di Calvino che pochi mesi dopo l'uccisione di Serveto nel 1554 aveva fatto una vera e propria apologia della intolleranza

    I nostri misericordiosi che prendono tanto gusto a lasciare impunite le eresie,vedono ora come il loro capriccio troppo male si accordi con ilcomandamento di Dio. Essi vorrebbero che,per paura che un troppo grande rigore diffami la Chiesa di Dio,che si desse voga a qualsiasi errore per tollerare un uomo. Ora Dio non vuole affatto che si risparmino nemmeno le citt ,n i popoli,giungendo perfino a radere al suolo le mura e adistruggere la memoria degli abitanti...

    Castellione,da cristiano,si appella allo spirito evangelico per rifiutare ogni forma di violenza e di intolleranza,facendo notare che

    ...l'Evangelo ha cattiva fama tra i gentili per colpa nostra. Quando vedono infatti che tra di noi ci facciamo violenza come belve e che sempre i pi

    deboli sono oppressi dai pi forti,detestano l'Evangelo,quasi fosse esso a generare gente simile e detestano Cristo stesso quasi egli avesse comandatoche accadessero tali cose...Chi infatti vorrebbe diventare Cristiano,vedendo che coloro che confessano il nome di Cristo,senza alcuna misericordiasono uccisi dagli stessi cristiani,col fuoco,coll'acqua e col ferro e trattati severamente che alcun ladrone o grassatore?

    rispetto agli atei prende una posizione chiara: vanno esiliati ma senza ricorrere alla violenza. Per quale motivo?Perch , essendo la libert di coscienza la voce di Dio,l'ateo non pu rivendicarla

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    Ugo Grozio (1583-

    Nasce in Olanda da una famiglia della ricca borghesia,favorevole all'arminianesimo,fu lui a redigere il Decreto del 1614,con il quale gli Stati Generalid'Olanda accoglievano le tesi tolleranti degli arminiani. Era sostenitore del diritto dello Stato di intervenire nel merito delle questioni ecclesiastiche eteologiche al fine non di appoggiare l'una o l'altra posizione ma al fine di imporre la tolleranza rifiutando ogni forma di repressione violenta ad operadell'autorit ecclesiastica del dissenso religioso. La finalit dell'intervento era solo civile e politica lasciando intatta la libert della coscienzaindividuale

    Se tale l'accanimento degli animi dei pastori che un sinodo (come spesso accaduto)aggraverebbe pi che guarire il male,allora dovere del magistrato,dopo aver sentito il parere degli uomini pi dotti,porre certi limiti allalibert ,perch essa non degeneri in sfrenata licenza e all'interno di essi difendere con la sua autorit e la sua forza la pace della chiesa

    nel 1618-19 nel il Sinodo di Dodrecht vincono gli intolleranti gomaristi,appoggiati dal potere politico,e viene riconfermata la rigida dottrinapredestinazionista,gli arminiani vengono scomunicati e Grozio incarcerato con una condanna all'ergastolo. Evade e si rifugia a Pariginel 1622 pubblica il De veritate religionis Christianae, che ebbe una grande diffusione per tutto il Seicento nella quale tenta una definizione deifondamenti dottrinali e biblici comuni a tutti i cristiani,evidenziando come Castellione gli aspetti etici del messaggio evangelico,prescindendo dallequestioni dogmatiche pi controverse. La sua apologia del Cristianesimo si basa sul fatto etico

    la divergenza di opinioni tra cristiani non ha potuto impedire che vi sia sufficiente certezza intorno ai punti fondamentali,cio a quei precetti in baseai quali soprattutto abbiamo svolto la nostra argomentazione a sostegno della religione cristiana

    Come si gi visto in Castellione, l'unico modo di affermare la tolleranza religiosa quello di individuare un nucleo di verit fondamentali accettate da

    tutti i cristianima quali sono queste verit ?

    In primo luogo credere in Dio Padre e creatore,poi credere in Ges Cristo dal quale abbiamo la salvezza,poi nell'immortalit dell'anima, nellarettitudine morale della vita e nella verit delle Sacre Scritture

    infatti i loro autori furono troppo onesti o troppo ripieni dell'afflato divino per volerci defraudare della necessaria verit

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    ne discende che sovrana ingiustizia

    perseguitare genti che,pur riconoscendo come vera la legge di Ges ,dubitano o errano su alcuni punti sia perch non vi su di essi nulla di deciso inquesta Legge,sia perch il senso della legge sembrerebbe ambiguo ed stato diversamente interpretato dagli antichi

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    Johann Crell

    un convinto sociniano la sua opera rappresenta un momento importante nella maturazione del concetto di tolleranza religiosa. Con lui il dibattitoesce dall'ambito etico-religioso per affrontare l'ambito politico offrendo una riflessione sulla natura e sui compiti specifici dello Stato

    Scrive nel 1632 Vindiciae pro religionis libertate (Rivendicazione della libert religiosa) pubblicate sotto pseudonimo ad Amsterdam nel 1637 ilconcetto centrale il principio politico e giuridico della distinzione tra stato e chiesa,tra principi naturali e civili da un lato e legge divina dall'altro

    Compito dello stato il mantenimento della pace e della tranquillit civile e deve garantire le condizioni per il libero confronto tra le varie opinioni enon deve in alcun modo punire gli eretici devono essere puniti coloro che violano la pace comune

    ...diverso invece il caso degli eretici che osservano la pace con gli altri e desiderano fermamente osservarla anche in futuro,che non sanno di peccare,che non commettono alcuna colpa nei confronti delle leggi civili

    Secondo Crell l'eretico esiste ma non sa di esserlo,crede di avere opinioni conformi alla parola di Dio senza fare n voler fare male a nessuno,l'eresia un errore della mente,ma gli uomini vanno giudicati non in base a quello che pensano ma a quello che fanno

    Perch devono essere giudicati come persone con le quali non sia possibile alcun rapporto sociale,alcuna legge,alcuna amicizia,dal momento che per tutto il resto vivono onestamente,non fanno male a nessuno...si mantengono in pace con tutti?

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    Crell allarga per il discorso anche a quanti sono totalmente estranei al cristianesimo,sicuramente allude ad altre religioni come giudaismo e islamismochiss se comprendeva anche gli atei?

    ...la conclusione di questo discorso che tutti coloro i quali,per quanto compete loro,osservano come gli altri le norme della societ civile e nonturbano la pace e la tranquillit altrui,non possono per alcuna ragione essere esclusi dalla societ civile n in alcun modo si pu loro negare la pace

    gli eretici non possono essere puniti dallo stato che ha un compito distinto dalla chiesa ma la condanna potr essere meramente ecclesiastica

    pi tardi un altro sociniano, Szlychting, esplicitando ancora di pi questa posizione scriveva

    La chiesa accoglie coloro soltanto che hanno fatto propria la regola di piet prescritta da Cristo;tiene in s e ha cura solamente di coloro che non siallontanano da questa regola.lo stato invece accoglie e ha cura degli uomini di qualunque genere e religione,anche idolatri,anche pagani,ancheeretici,anche apostati dal cristianesimo...purch tutti vivano pacificamente e siano leali nei confronti di uno stato che,pur in tanta difformit diopinioni,abbraccia uniformemente tutti quanti

    Anche qui la logica del discorso doveva comprendere anche gli atei,che per non sono nominati

    direttamente

    La grande fortuna dell'opera che fu subito tradotta in olandese e francese e molte volte riedita testimonia che la strada intrapresa da Crell,quella disaldare il principio di tolleranza ad una concezione generale dello stato,era la pi adatta alla diffusione del principio di tolleranza

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    John Milton

    Areopagitica ( dall'orazione di Isocrate all'Areopago ateniese) 1644, un appello al Parlamento inglese,che aveva approvato una legge che proibiva lapubblicazione di libri sediziosi,scismatici o offensivi e che impediva la stampa di un'opera prima che questa fosse stata letta ed autorizzata da specialiautorit tra cui i vescovi di Londra e Canterbury

    mentre il presbiterianesimo,(che una organizzazione ecclesiastica di alcune chiese protestanti di origine calvinista,che affidava il governo dellacomunit agli anziani anche laici) intendeva sostituire la struttura episcopalistica gerarchica della chiesa anglicana con una nuova religione di stato ederano contrario alla tolleranza religiosa,intesa come complicit con l'errore,Milton sostenne la libert di coscienza e di espressione

    L'Areopagitica non affronta direttamente il problema della tolleranza,ma quello della libert della ricerca intellettuale,tuttavia la sua posizioneteoretica non poteva non sfociare in una difesa totale della tolleranza attraverso la difesa della libert di espressione e dei libri,i quali sono il primobersaglio di una politica repressiva e intollerante,che si sposta dai libri agli studi alla religione

    Da qui una difesa strenua della funzione della libert di pubblicazione dei libri

    Ma d'altra parte ci vuole estrema cautela con i libri, perch uccidere un buon libro quasi lo stesso che uccidere un uomo. E in un certo senso ancor peggio perch chi uccide un uomo,uccide una creatura dotata di ragione,fatta a immagine di Dio;ma chi distrugge un buon libro,uccide laragione stessa,distrugge,direi quasi, la pupilla di quella immagine divina... un buon libro il prezioso fluido vitale d'uno spiritosuperiore,imbalsamato e gelosamente custodito per una vita al di l della vita. E' vero che il tempo non potr mai restituirci una vita umana,una voltadistrutta...ma una verit soppressa,se pur vero che possa talvolta essere recuperata,non lo sar che dopo lungo volger di anni,mentre nel frattempodebbono soffrire della sua mancanza popoli interi

    Il discorso dal piano teologico si spostato su quello politico

    Lo stato fatto per governare non per dirmi quali libri io debba leggere

    la vera causa del disordine non la pluralit di sette,ma lo spirito di intolleranza

    Ci sono che non finiscono mai di lamentarsi degli scismi e delle sette e che riguardano come una grande calamit che si possa dissentire dalle loro proprie massime. Sono l'orgoglio e l'ignoranza loro le vere cause di tutto il disordine,sono loro che non vogliono ascoltare pazientemente gli altri,n sono capaci di convincerli,e per vogliono che sia soppresso tutto quello che non si trova nei loro trattati

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    Interessante la concezione della verit come conquista progressiva

    Impiegare incessantemente tutto quel che gi conosciamo al fine di scoprire quello che ancora ci ignoto...d'altra parte non forse possibile che essa possegga pi di un aspetto?

    il primato della coscienza individuale quello che fonda la tolleranza

    Quante altre cose potrebbero essere tollerate in pace e affidate alla coscienza,solo se usassimo della carit e riuscissimo ad abbattere quella roccadella nostra ipocrisia che l'abitudine a giudicarci a vicenda!

    John Goodwin (1644) aveva scritto che ovunque vi sia un gruppo o una setta dissidente pu esservi un soffio dello spirito di Dio per cui ognirepressione autoritaria corre il rischio di sopprimere questo spirito e di lottare contro Dio

    la rivendicazione della libert di coscienza ritorna con insistenza nelle pubblicazioni del tempo,Henry Robinson nell'opera Libert di coscienza (1644)

    nessun uomo pu

    essere perseguitato per motivi che hanno a che fare con le scelte della sua coscienza...Obbligare un uomo ad accettare qualcosacontro la sua coscienza,specialmente in ambito religioso, un'azione cattiva che Dio proibisce,anche se compiuta a fin di bene

    per Milton tante coscienze tanti pensieri

    ...se non possiamo pensare tutti allo stesso modo...ci bene un consiglio,sicuramente pi sano,pi saggio e pi cristiano: quello di tolleraremolti,piuttosto che costringere tutti

    dice molti e non tutti dobbiamo pensare che allora la tolleranza non sia totale? proprio cos infatti subito dopo aggiunge

    E con questo voglio dire non che sia tollerato il Papismo colla sua evidente superstizione,perch esso,cercando di estirpare ogni altra religione oautorit politica,dovrebbe essere esso stesso estirpato,dopo che si sia per con ogni mezzo piuttosto caritatevole,di persuadere e redimere i deboli e glisviati

    l'esclusione dei papisti dalla tolleranza che ritroveremo anche in Locke deriva dal fatto che essi propongono una dottrina intollerante e costituisconoquindi un pericolo per la tolleranza. Ugualmente non devono essere tollerate quelle dottrine che mirino a diffondere costumi contrari alla morale

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    Spinoza(1632-1677)

    nel 1670 pubblica anonimo ad Amsterdam il Trattato teologico-politico, che porta alle estreme conseguenze la critica filosofica razionalistica alle verit assolute e intolleranti della religione e dello stato assoluto. L'accento si sposta sempre pi sull'aspetto politico cio su una concezione pi liberale dellostato come unica possibilit per una reale tolleranza.

    Sto ora scrivendo un trattato in cui espongo il mio pensiero sulla Sacra Scrittura. A ci mi inducono in primo luogo i pregiudizi dei teologi, so infattiche proprio questi pregiudizi sono ci che pi di ogni altra cosa distoglie la mente degli uomini dalla studio della filosofia, e perci mi sforzo dievidenziarli e di liberarne la mente delle persone pi accorte. Vi poi l'idea che di me ha la gente volgare che continuamente mi accusa di ateismo emi vedo costretto a combatterla,nei limiti del possibile. Infine la libert di filosofare e di dire quel che si pensa,libert che voglio difendere con tutti imezzi e che qui in mille modi frustrata dall'autorit eccessiva e dall'insolenza dei predicatori (lettera al segretario della Royal Society di Londra1665)

    L'attacco razionalistico di Spinoza alla tradizione biblica ortodossa ridimensiona il valore teoretico del libro sacro,che non contiene verit ma soltanto

    le condizioni della obbedienza a Dio,in cui consiste la fede. Si dissolve cos l'ortodossia intesa come sistema di dogmi nella pratica etica. Vengono intal modo a cadere le dispute che sono all'origine dell'odio teologico,in quanto la fede religiosa si precisa per il suo contenuto pratico e non si presentacome un sistema di verit .

    In verit null'altro contiene la dottrina evangelica oltre la semplice fede,cio il credere a Dio,temerlo o,ci che lo stesso, prestargli obbedienza

    Essendo la fede completamente distinta dalla conoscenza razionale viene rimossa ogni possibilit di conflitto tra libera ricerca razionale e il fattoreligioso inteso come obbedienza alla divinit

    per realizzare le condizioni di tolleranza e libert occorre uno stato,la cui autorit non si schieri con una o l'altra setta ma che garantisca la libera

    espressione del pensiero,senza giudicare la verit

    dell'una o dell'altra

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    Spinoza espone nel XX capitolo del Trattato la concezione dello stato come garante della libert di ogni cittadino e come garante del libero eserciziodella razionalit

    lo stato deve intervenire nei problemi religiosi ma non per imporre determinati dogmi ma per farsi garante di un'estesa tolleranza e per impedire che ledifferenze religiose portino a contrasti in grado di turbare la pace della convivenza civile,fonda la tolleranza su una nuova concezione dello stato

    Il fine ultimo dello stato non di dominare e nemmeno quello di opprimere gli uomini col timore e di porli alle merc della volont altrui,ma alcontrario di liberare ciascun uomo dal timore affinch egli possa,quanto pi gli possibile,vivere in sicurezza...Dico infatti che non fine dello stato ditrasformare gli uomini da esseri ragionevoli in bruti o in macchine,ma al contrario di far s che la loro mente e il loro corpo possano esplicare insicurezza le loro funzioni;che possano fare libero uso della ragione ...quindi il vero fine dello stato soltanto la libert

    L'uomo che guidato dalla ragione pi libero nello stato dove vive secondo una decisione comune che in solitudine dove obbedisce solo a sestesso

    Quale tipo di stato pu garantire la libera ricerca e il libero pensiero? La prospettiva quella contrattualistica liberale secondo la quale lo stato il

    prodotto della scelta dei liberi cittadini di devolvere ad esso parte dei loro diritti naturali in cambio di sicurezza e tranquillit che lo stato di natura nongarantisce perch prevale il diritto del pi forte (Hobbes),ma diversamente da Hobbes non tutti i diritti vengono trasferiti allo stato,meno che mai icittadini possono alienare il diritto connesso alla loro natura quale la facolt di pensare e giudicare liberamente

    E' impossibile che l'animo di un uomo si sottometta completamente al diritto altrui, nessuno pu alienare a favore di altri il proprio dirittonaturale,inteso qui come facolt di pensare liberamente e di giudicare su qualsiasi argomento,n a tale alienazione pu mai essere costretto

    per sommo diritto di natura signore dei propri pensieri...

    nessuno pu mai trasferire in altri la sua potenza e conseguentemente il suo diritto fino a rinunciare ad essere uomo

    Ne concludo che bisogna lasciare a ciascuno la libert del suo giudizio e la potest di interpretare secondo il suo intendimento i fondamenti della fede

  • 7/27/2019 Il Problema Della Tolleranza

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    I cittadini sono sottomessi alle leggi dello stato e la libert di pensiero e di espressione non comporta la disobbedienza alle leggi anche se ritenuteingiuste

    ...perci un suddito anche se riterr ingiusti i decreti dello stato sar nondimeno tenuto ad osservarli

    la libert non comporta per il singolo il diritto di sospendere la sua obbedienza alle leggi,ma solo la possibilit di impegnarsi per farle mutare,lapreoccupazione di Spinoza sono le rivolte e le ribellioni che si originano dal fatto che ognuno vuol far prevalere la sua verit

    Per preservare la pace civile lo stato non deve fare leggi intorno a problemi teologici e dogmatici perch scatenerebbero l'odio teologico di coloro chequeste leggi discriminano ma deve fare leggi che permettano la libert per tutti di pensare ed esprimere le proprie opinioni

    scopo della filosofia infatti niente altro che la verit ,mentre scopo della fede..nient'altro che l'obbedienza e la piet ...per conseguenza la fede

    concede la massima libert

    di filosofare in modo che ciascuno possa,senza commettere alcun crimine,pensare intorno ad ogni cosa nella maniera cheegli crede pi conveniente

    Laddove venga concessa agli uomini minore libert di pensare,tanto pi ci si allontaner dallo stato naturale perfetto e di conseguenza pi violentasar la tirannide

    Spinoza in pi punti del trattato fa l'esaltazione della Repubblica olandese e della citt di Amsterdam

    non vi in questa Repubblica una setta tanto e in tutto odiosa i cui affiliati (purch non danneggino nessuno,diano a ciascuno il suo e vivanoonestamente) non siano protetti e difesi dalla pubblica autorit dei magistrati

    Ma poich ci toccata in sorte questa rara felicit di vivere in una Repubblica dove a ciascuno concessa integra la libert di giudicare e di onorare Dio secondo la propria indole e dove niente stimato pi caro e gradito della libert ,credetti di apprestarmi a fare opera non ingrata n inutile seavessi dimostrato che questa libert non soltanto pu essere concessa senza nocumento per la piet e la pace dello stato,ma che inoltre essa non pu essere distrutta se non insieme alla pace stessa dello stato e alla piet

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    Pierre Bayle (

    Protestante,esule a Rotterdam per l'intolleranza di Luigi XIV,nel 1686 pubblica il Commentaire Philosophique appassionato appello in favore dellatolleranza religiosa,fondato sulla centralit della coscienza . L'opera si presenta come un commento alle parole del Vangelo di Luca

    Il padrone allora disse al servo: esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare perch la mia casa si riempia

    queste parole si trovano all'interno di una parabola in riferimento a persone invitate ad un banchettoe furono utilizzate da Agostino per giustificare le conversioni forzate e dalla chiesa cattolica nel 1500 per giustificare le persecuzioni dei protestanti.Bayle intende dimostrare che

    non vi sia nulla di pi abominevole che fare conversioni con l'uso della forza

    La Scrittura interpretabile ma certa una cosa che

    ogni interpretazione letterale da cui scaturisca l'obbligo di commettere crimini falsa

    e siccome convertire con la forza un crimine la frase suddetta della parabola non pu essere interpretata al modo di Agostino

    In genere le differenze nell'interpretazione della Scrittura vertono su questioni su cui non si pu raggiungere alcun livello di certezza perch nell'ambito teorico e dottrinale abbiamo una ignoranza invincibile qual dunque il criterio della verit ? E' la coscienza di ciascuno di noi perch

    tutto ci che fatto contro il comando della coscienza un peccato,perch cos evidente che la coscienza un lume che ci indica che una cosa buona o cattiva... e se non si atei,se si crede in una religione si suppone necessariamente che questa legge e questa regola sia in Dio. Pertanto ioconcludo che la stessa cosa dire < la mia coscienza giudica che una tale azione buona o cattiva> e dire < la mia coscienza giudica che una taleazione piaccia o dispiaccia a Dio>

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    Dunque la libert di coscienza di ciascun individuo garantita dal fatto che in essa si manifesta Dio per cui la coscienza che noi giudichiamo in erroreha gli stessi diritti di quella che pensiamo non lo sia,perci sono assurde le persecuzioni. Per quanto riguarda le verit speculative e dottrinali la libert di coscienza deve essere massima

    ogni omaggio reso alla coscienza,ogni sottomissione ai suoi giudizi e alle sue convinzioni,indica che si rispetta la legge eternache la legge di Dio, in una condizione come quella dell'uomo al quale la verit si presenta poco chiara il rispetto per la coscienza altrui diventa legge

    e il fanatismo il peccato pi grande

    Concludo legittimamente da tutti questi principi che il primo e pi indispensabile di tutti i nostri doveri quello di non agire assolutamente control'ispirazione della coscienza e che ogni azione che fatta contro i lumi della coscienza intrinsecamente malvagia. Cos come la legge di amare Dionon tollera mai alcuna deroga,perch l'odio verso Dio un atto in s malvagio,cos la legge di non contrastare i lumi della coscienza tale che Dionon pu mai dispensarcene,dato che questo ci consentirebbe di disprezzarlo e di odiarlo,atto criminale di sua natura. C' dunque una leggterna eimmutabile che obbliga l'uomo,a meno di non commettere il pi grande peccato mortale che sia possibile, a non fare nulla in dispregio o malgrado ilcomando della coscienza

    Come si vede la libert

    di coscienza

    il prodotto di un comando divino

    una posizione rivoluzionaria per il tempo. E che ci dice Dio attraverso lanostra coscienza? Che dobbiamo rifiutare ogni forma di violenza perch essa male,dunque niente ferro e fuoco per imporre la propriareligione

    All'opposto secondo la chiesa cattolica la parola di Dio non si mostra nella coscienza ma nella parola della chiesa e secondo Lutero, che avevarivendicato la libert di coscienza rispetto alla chiesa papale, chi sostiene l'errore e l'eresia dimostra di non avere affatto una coscienza

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    ma quale definizione d dell'ateo? E' colui che non riconosce l'esistenza di alcun Dio e pensa che tutte le religioni sono invenzioni degli uomini,maBayle considera atei anche i deisti,i quali ammettono l'esistenza di un Dio principio primo ma che non si occupa del mondo

    Si potr anche riconoscere l'esistenza di un essere primo,di un Dio sommo,di un principio originario,ma ci non basta a costituire il fondamento di

    una religione...E' necessario stabilire in pi che quest'essere primo con un unico atto del suo intelletto conosce tutte le cose e con un unico atto dellasua volont conserva a suo piacimento l'ordine dell'universo o lo muta. Di qui deriva la speranza di essere esauditi quando lo si prega,il timore diessere castigati quando si agisce male,la fiducia di essere ricompensati se si vive rettamente. L'intera religione senza questo fondamento non religione

    per assicurare ordine e stabilit allo stato i magistrati devono punire chi attenti alla libert delle varie chiese,non devono proteggerne alcuna magarantire la libera espressione dei vari culti.

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    LA LETTERA SULLA TOLLERANZA DI LOCKE

    Composta durante l'esilio olandese nel 1685 e pubblicata anonima nel 1690

    la tolleranza reciproca tra cristiani...la ritengo il principale distintivo della vera chiesa

    Ciascuno ortodosso per se stesso

    Se dobbiamo prestar fede al Vangelo e agli Apostoli,nessuno pu essere cristiano senza carit e senza la fede che agisce con l'amore,non con la forza

    Che qualcuno voglia che un'anima,la cui salvezza egli intensamente desidera,spiri tra i tormenti,quando per giunta non ancora convertita,mistupisce davvero...nessuno pu pensare che un tale comportamento derivi dall'amore,dalla benevolenza,dalla carit

    L. fa notare una contraddizione: coloro che col pretesto della religione bruciano e torturano e perseguitano perch non puniscono i loro amici e parentiche peccano continuamente contro il Vangelo?

    Fin dall'inizio L. insiste sul rapporto tra stato e chiesa

    Ritengo che si debba innanzitutto fare distinzione tra materia civile e religiosa e che si debbano fissare convenientemente i confini tra chiesa e stato

    Lo stato ,a mio modo di vedere, una societ umana costituita unicamente al fine della conservazione e della promozione dei beni civili. Chiamo benicivili la vita,la libert ,l'integrit fisica e l'assenza di dolore e la propriet di oggetti esterni come terre,denaro,mobili ecc.

  • 7/27/2019 Il Problema Della Tolleranza

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    Il magistrato deve, mediante leggi uguali per tutti, garantire questi beni (diritti),chi li viola deve essere punito con la sottrazione o diminuzioni di questidiritti,di cui come cittadino usufruisce

    Il magistrato civile si deve occupare di questi beni e non della salvezza delle anime per due motivi

    1) n Dio n gli altri uomini hanno affidato al magistrato civile l'autorit di costringere altri ad abbracciare una religione

    2) L'autorit del magistrato civile consiste interamente nella costrizione,ma la fede,essendo una scelta interiore,non pu essere costretta da nessuno

    Questo dunque ci che affermo: che l'autorit civile non deve prescrivere con legge civile articoli di fede o dogmi o forme del culto divino

    Siamo esattamente all'opposto della posizione intollerante della chiesa cattolica ma anche di Lutero il quale scriveva Un principe secolare non deve sopportare che i suoi sudditi siano indotti alla discordia da predicatori rivali,discordia dalla quale si potrebberotemere tumulti e fazioni,ma in una localit deve esservi una sola specie di predicazione( anticipazione del cuius regio eius religio)

    ...I principi e le autorit civili hanno il potere e il dovere di abolire i culti illegittimi e di stabilire invece l'insegnamento e il culto ortodosso

    Chi bestemmia Dio deve essere messo a morte...i principi non devono soltanto proteggere i loro sudditi nei loro benei e nella vita corporale ma laloro funzione pi essenziale di favorire l'onore di Dio e di reprimere la bestemmia e l'idolatria

    e di Melantone

    coloro che difendono articoli chiaramente blasfemi...devono essere condannati a morte dall'autorit civile

    L.si chiede poi che cosa sia la chiesa

    La chiesa una libera societ di uomini che si uniscono volontariamente per adorare pubblicamente Dio nel modo che credono gradito alla divinit al fine della salvezza delle anime. Dico che una societ libera e volontaria. Nessuno nasce membro di una chiesa,altrimenti ciascunoerediterebbe,insieme alle terre,la religione dei padri e degli antenati e ciascuno sarebbe debitore della fede ai suoi natali: che la cosa pi assurdache si possa immaginare

  • 7/27/2019 Il Problema Della Tolleranza

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    Quali leggi reggono una chiesa?

    Le regole che si danno i suoi adepti

    L. critica l'anglicanesimo (episcopalismo,autorit dei vescovi) e presbiterianesimo di origine calvinista (autorit del presbiterio o Consigliodegli anziani) che fanno risalire la loro autorit agli apostoli,da cui discende per continuit ininterrotta

    ...chiedo che mi si mostri l'editto in cui Cristo ha fissato alla sua chiesa questa legge

    Infatti i dissensi sono stati molti su chi deve reggere la chiesa e questo dimostra che necessario che ci sia libert nello scegliere i reggitori. L. passa dauna concezione teologica della chiesa, nella quale prevale il vincolo sacrale e esclusivo a una concezione settaria costituita da pi chiese liberamentecostituitesi

    Questo possibile perch occorre distinguere nel cristianesimo un nucleo di verit che sono nella Scrittura necessarie assolutamente alla professionedel cristianesimo(ad es. il carattere di messia di Cristo) dal resto delle invenzioni e interpretazioni che non figurano nella Scrittura

    Chi richiede per la comunit ecclesiale condizioni che Cristo non ha richiesto per la vita eterna,costituisce forse per sua comodit una societ adattaalle sue opinioni e al suo utile

    L'utile comprende le regole e i dogmi che spesso giustificano la violenza contro chi non le condivide vedi Calvino che nel Defensio ortodoxae fidei sosteneva,prendendo spunto dalla esecuzione di Michele Serveto, la necessit di difendere la retta fede (la sua) dagli eretici con la pena di morte

  • 7/27/2019 Il Problema Della Tolleranza

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    L. afferma di non aver trovato questo nel Nuovo Testamento,dunque la chiesa deve rispettare la tolleranza?

    ...nessuna chiesa tenuta a mantenere nel suo seno in nome della tolleranza uno che,nonostante le ammonizioni continua ostinatamente apeccare contro le leggi stabilite in quella societ

    Perch un'associazione privata che pu espellere dal suo seno chi non condivide queste leggi a due condizioni

    1) bisogna fare attenzione a non aggiungere al decreto di scomunica un'offesa verbale o un'azione violenta

    1. ...Nessun privato deve danneggiare o diminuire in alcun modo i beni di un altro per il fatto che quello si professa estraneo alla sua religione eai suoi riti. Tutti i diritti che gli appartengono come uomo e come cittadino devono essergli conservati come sacrosanti

    Quindi tolleranza civile,ma non tolleranza religiosa

    Anche le chiese si pongono tra di loro come persone private e nessuna ha diritti nei confronti di un'altra

    Il magistrato civile pu

    aderire o no ad una chiesa ma questo non cambia la sua funzione che

    neutrale nel campo dei diritti civili e non d

    alla chiesa acui aderisce alcun diritto sulle altre. Si conferma la distinzione tra sfera civile e sfera religiosa

    E' il ribaltamento del cuius regio eius religio sancito dalla pace di Augusta nel 1555,secondo cui chi aveva la sovranit su un territorio imponeva a tuttila sua religione. L. lo rifiuta perch considera la religione una libera scelta della coscienza di ogni individuo

    Ogni chiesa ortodossa per se stessa o erronea o eretica per le altre

    Non c' nessun giudice che possa giudicare i dogmi di una religione pi veri di quelli di un'altra

  • 7/27/2019 Il Problema Della Tolleranza

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    I DOGMI SI CREDONO

    Il credere diverso dal conoscere razionale

    La fede l'assenso a una proposizione non formulata in base a deduzione razionale ma sul credito di chi la propone come proveniente da Dio. Questavia di scoprire la verit agli uomini la chiamo rivelazione

    La ragione per l'empirista L. si basa su evidenze che derivano dalla sensazione e dalla riflessione

    Come devono comportarsi gli uomini di chiesa (vescovi,sacerdoti,presbiteri,ministri ecc.)?

    le chiese non hanno alcuna giurisdizione sulle cose di questo mondo

    Quale che sia l'origine della loro autorit ,essa ecclesiastica e dunque deve restare confinata nell'ambito della chiesa,n pu estendersi in alcunmodo agli affari civili,dal momento che la chiesa completamente separata e scissa dallo stato e dagli affari civili

    Chi vuole confondere chiesa e affari civili (stato) mescola il cielo con la terra

    nessuno, quale che sia il compito di cui investito nella chiesa, pu privare un uomo qualsiasi,estraneo alla sua chiesa o alla sua fede,della vita,dellalibert o di una parte qualsiasi di beni terreni per fini religiosi

    quali sono i compiti del magistrato (stato)?Non compete al magistrato la cura delle anime

    la cura della propria anima spetta al singolo e a lui deve essere lasciata

    obiezione: ma se lui la trascura?Non compito del magistrato intervenire,la responsabilit resta dell'individuo anche se trascura la sua salute e i suoi beni il magistrato non c'entra,essodeve solo difendere la salute e i beni dalla violenza altrui

    nessuno pu essere costretto contro la sua volont a stare bene di salute o ad arricchirsi

  • 7/27/2019 Il Problema Della Tolleranza

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    La concezione di L. quella liberale di una legge intesa come cornice all'interno della quale gli individui possono esercitare i loro diritti naturali(vita,libert ,propriet ) e non come strumento di una volont generale al volere della quale l'individuo deve sottomettersi

    Io affermo che quell'unico,angusto sentiero che conduce al cielo non pi noto al magistrato che ai privati cittadini

    Il sovrano non pu appoggiare una singola chiesa

    Questo definitivamente certo che nessuna religione alla cui verit io non credo pu essere vera o utile per me. E' vano dunque che il magistratocostringa i sudditi a far parte della sua chiesa col pretesto di salvare la loro anima...Per quanto dunque si possa pretendere di volere il bene di unaltro,per quanto ci si affatichi per la sua salvezza, alla salvezza l'uomo non pu essere costretto : dopo che tutto stato tentato,deve essere lasciato a sestesso e alla sua coscienza

    L'uomo non pu raggiungere la salvezza se non ne intimamente convintoOgnuno deve poter scegliere la propria chiesa per testimoniare davanti a tutti di essere adoratori di Dio e guadagnarsi la salvezza

    Chiamo chiese queste societ religiose e il magistrato deve tollerarle perch il popolo,riunito in quelle assemblee,non si occupa che di cose perfettamente lecite ai singoli uomini separatamente e cio la salvezza delle anime. E a questo riguardo non c' differenza tra la chiesa regia e le altrechiese diverse da essa

  • 7/27/2019 Il Problema Della Tolleranza

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    L. viene cos a delineare uno stato aconfessionale e laico

    Il magistrato non pu ,n nella sua chiesa,n nella chiesa degli altri,stabilire con legge civile determinati riti ecclesiastici o cerimonie da allestire nelculto divino

    Il magistrato non pu proibire l'uso nelle assemblee religiose dei riti sacri di una chiesa e del culto che vi accettato,poich a quel modo abolirebbela chiesa stessa il cui fine adorare liberamente Dio secondo le sue usanze

    Problema> se i riti comportano cose che non sono lecite n in privato n nella vita civile?es. fare violenza, sacrifici, immolare un neonato?

    Il magistrato deve intervenire e proibirle perch se non sono lecite in privato o nella vita civile non lo sono nemmeno nei culti religiosi

    Ci che proibito nella vita di ogni giorno da leggi promulgate in vista del bene comune,perch dannoso alla comunit ,non pu essere lecito nellachiesa,anche se vi assume una funzione sacra e non pu meritare l'impunit

    L . preoccupato anche di tutelare la propriet dalla religione

    nessuno degli uomini deve essere strappato ai suoi beni terreni per motivi di religione,N i sudditi americani di un sovrano cristiano devono esserespogliati della vita o dei beni perch non abbracciano la religione cristiana

    Problema>

    se una chiesa idolatrica,il magistrato dovr tutelare anche quella?

    la risposta di L. SI

    I protestanti,partendo dalla Bibbia che condannava idolatria e apostasia, accusavano di idolatria cio di paganesimo la chiesa cattolica e quellaanglicana,perch si ritenevano chiesa ortodossa

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    Precedentemente i cristiani,prima pochi e poveri e perseguitati,diventano pi forti perch il magistrato (il potere politico) passa dalla loro parte ecominciano a perseguitare gli idolatri pagani togliendo loro i beni e la vita

    si fa pretesto della religione e della salvezza delle anime per le ruberie e l'ambizione

    i diritti civili non devono essere violati n mutati...per motivi di religione

    se si dice

  • 7/27/2019 Il Problema Della Tolleranza

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    L. si sofferma in particolare sulle caratteristiche dello stato giudaico che spiegano l'atteggiamento intollerante verso gli idolatri e gli apostati

    lo stato dei Giudei infatti si differenziava profondamente dagli altri,in quanto fondato su una teocrazia e non ci fu n avrebbe potuto essercidistinzione alcuna tra chiesa e stato,come dopo la nascita di Cristo: presso quel popolo le leggi riguardanti il culto della divinit unica e invisibileerano leggi civili e costituivano parte integrante di un regime politico di cui Dio stesso era il legislatore

    Ma la venuta di Cristo ha fatto s che si separasse la religione dallo stato

    Sotto il Vangelo non esiste uno stato cristiano

    Egli insegn la fede e i costumi con cui ciascun singolo doveva giungere alla vita eterna,ma non istitu nessuna societ politica,non introdussenessuna nuova forma di governo,che dovesse essere propria del suo popolo in modo particolare,n arm di spada i magistrati perch gli uomini

    fossero costretti alla fede e al culto che egli aveva proposto ai suoi o fossero distolti dalla religione altrui

    L. afferma che la punizione della idolatria e della apostasia da parte dello stato giudaico nasceva dal fatto che era uno stato teocratico, questoimplicava che idolatri e apostati non riconoscessero non solo la autorit religiosa ma anche quella politica

    L. passa poi ad analizzare il problema del rapporto tra la coscienza individuale e le leggi dello stato

    nella religione va distinta

    una parte speculativa e teologica che riguarda i dogmi di fede,tipo l'eucarestia,la trinit ecc, che non hanno nulla a che fare con i diritti civili deisudditi e richiedono solo di essere creduti

    una parte etico-pratica che riguarda i comportamenti pratici. Questa parte riguarda sia la chiesa che il magistrato civile,cio sia il foro interiore (lacoscienza,il privato) sia il foro esteriore(i comportamenti pratici,il pubblico)

  • 7/27/2019 Il Problema Della Tolleranza

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    In questo secondo caso pu nascere il conflitto tra la centralit della coscienza individuale e il compito politico dello stato di legiferare per il benepubblico

    Come si risolve il problema?

    Secondo L. il cittadino tenuto ad astenersi da quanto comandato da una legge che in contrasto con la sua coscienza religiosa perch

    si deve obbedienza in primo luogo a Dio poi alle leggi...affermo che il privato deve astenersi da un'azione che sia illecita in base ai dettami della suacoscienza,ma deve sottoporsi a una pena che,per lui che la sopporta,non illecita: infatti il giudizio privato di ciascuno non elimina l'obbligazione che connessa ad una legge promulgata per il bene pubblico e relativa a questioni politiche e non merita tolleranza,ma se invece la legge riguarda unamateria che fuori della giurisdizione del magistrato,ad es. se costringe il popolo o una sua parte ad abbracciare la religione altrui e a passare ad altri riti,allora chi di diversa opinione non vincolato da quella legge

    Si tratta di quella che viene chiamata obiezione di coscienza che consiste nella obbedienza passiva,che consiste in una obbedienza parziale allalegge,viene infatti rifiutato il comando imposto dalla legge,ma si accettano le pene che la legge commina per la disobbedienza

    Problema > chi stabilisce che la legge promulgata per il bene pubblico? Se il magistrato ritiene che ci che lui comanda utile allo stato e i cittadiniritengono il contrario?Chi sar il giudice tra loro?

    L. Risponde: solo Dio

    perch tra legislatore e popolo non c' giudice al mondo. Dio solo dico arbitro di questo caso,Dio che nel giudizio finale ripagher ciascuno in proporzione ai suoi meriti,nella misura in cui avr provveduto sinceramente e secondo giustizia a promuovere il bene pubblico,la pace e la piet

    Ma questo nell'al di l ,nel frattempo nell'al di qua? Se non c' un giudice si pongono due alternative

    A) Rispettare il diritto,rifiutando l'uso della forza

    B) Ricorrere all'uso della forza : quando il magistrato viola i diritti civili fondamentali es. se toglie le libert religiose o la propriet , i cittadini nondevono tollerarlo (resistenza all'oppressione)quindi i cittadini hanno dei limiti alla loro tolleranza

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    ma quali limiti ha la tolleranza del magistrato? Cio che cosa il magistrato non deve tollerare?

    A) il magistrato non deve tollerare nessun dogma avverso o contrario alla societ umana o ai buoni costumi,che sono necessari alla conservazionedella societ civile

    L. convinto che vi sia una legge morale che l'uomo in grado di riconoscere razionalmente ,e che non pu essere violata se non al prezzo deldisordine e della violenza,che impediscono alla societ civile di esistere

    Su cosa fondata questa legge? Sulla natura umana che attraverso la ragione riconosce i diritti naturali di ogni individuo che sono, secondo il pensierodel giusnaturalismo, la vita,la libert ,la propriet ,sul rispetto dei quali si fonda la societ civile

    B) Non deve tollerare coloro che riservano alla propria setta il possesso della verit cio gli intolleranti perch in caso di loro vittoria distruggerebberola societ civile che invece fondata sulla tolleranza

    E' una posizione ripresa nel Novecento da Karl Popper e soprattutto da Herbert Marcuse,che nella sua opera Critica della tolleranza pura (1965)

    distingue

    I) la tolleranza pura (assoluta) che tollera anche gli intolleranti

    2) la tolleranza repressiva ,che quella che non tollera gli intolleranti

    C) Non deve tollerare quella chiesa ,in cui tutti quelli che vi fanno parte passano al servizio di un altro sovrano e a lui debbono obbedienza. Sono icattolici o papisti. La motivazione della intolleranza verso di loro non di tipo ideologico ma politico

    D) Non deve tollerare gli atei

    Non devono in alcun modo essere tollerati coloro che negano che esista una divinit . Per un ateo infatti n la parola data n i patti n igiuramenti,che sono i vincoli della societ umana,possono esistere stabili o sacri; eliminato Dio anche soltanto con il pensiero,tutte queste cosecadono

    Questa intolleranza nasce in L. da un'esigenza di tipo politico: Dio il garante della validit di quei patti su cui si fonda la convivenza umana,chi non

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    crede in Dio,annullando ogni riferimento normativo immutabile,renderebbe instabili i rapporti tra gli uomini

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    A questo punto sorge chiara un'obiezione : L. aveva distinto gli aspetti speculativi e teologici della religione da quelli morali e pratici e aveva lasciatolibert sui primi. Ma la credenza in Dio non dovrebbe far parte dei primi?

    Risposta di L.

    La fede in una divinit non deve essere annoverata tra le opinioni puramente speculative,dato che essa a fondamento di ogni moralit e influenzal'intera vita e le azioni degli uomini e senza di essa un uomo non deve essere considerato altrimenti che una delle specie pi pericolose di bestieselvagge e quindi incapace di far parte di una qualsiasi societ

    Questa posizione comune anche a Pierre Bayle e Tommaso Moro : la credenza in un Dio la palla al piede che si portano appresso e che impedisceloro di accedere ad un concetto veramente laico di tolleranza

    Perci lasci ognuno libero di ci che volesse credere,salvo che severamente e religiosamente viet che nessuno avvilisse la natura umana fino al punto di credere che l'anima perisca col corpo o che il mondo vada innanzi a caso,toltane di mezzo la provvidenza...si pu infatti dubitare che che noncerchi di eludere segretamente e con astuzia le leggi pubbliche della patria o di abbatterle a viva forza,pur di obbedire in privato alla propriacupidigia colui per il quale non c' altro da temere al di l delle leggi,non c' pi da sperare al di l del corpo? ( Tommaso Moro ,Utopia,1516)

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    L. affronta infine il problema del proliferare delle sette religiose,che aveva caratterizzato l'et rivoluzionaria e che era continuato anche in seguito.Carlo II (1660-1685) aveva approvato provvedimenti repressivi

    1) Conventicle Acts > leggi sui piccoli gruppi che proibivano le riunioni non autorizzate di 5 o pi persone2) Quacker's Act > legge sui quaccheri con la quale vietavano leloro riunioni liturgiche

    I quaccheri erano una setta caratterizzata...

    la posizione che L. prende nei confronti di queste leggi decisamente antiproibizionista,queste sette sono socialmente pericolose per la stabilit dellasociet solo perch sono oppresse e non possono esprimersi liberamente,la loro ribellione provocata dal fatto che non sono tollerate

    Se alcune riunioni a scopo religioso sono clandestine,chi deve essere incolpato,quelli che vogliono che le assemblee siano pubbliche o quelli che lo proibiscono?...Se gli uomini concepiscono progetti faziosi,non la religione ad indurveli...ma l'infelicit della loro condizione di oppressi

    Le rivoluzioni religiose sono il risultato di un'oppressione politica

    Abolite l'iniqua discriminazione giuridica,mutate le leggi e abolite le pene e le torture e tutto sar sicuro,tutto sar tranquillo

    In uno stato che pratica un'estesa tolleranza la molteplicit delle confessioni religiose non provocherebbe alcun danno. L. Dice,formulando conchiarezza il suo principio di tolleranza

    Neppure il pagano o il maomettano o il giudeo dovrebbero essere banditi dalla stato a causa delle loro religione

    Non la diversit di opinioni,che non si pu evitare,ma il rifiuto della tolleranza a quelli che hanno opinioni diverse...ha prodotto la maggior partedelle contese e delle guerre di religione che sono sorte nel mondo cristiano

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    L., da buon borghese, non manca di far notare come i vantaggi della tolleranza si riflettano anche nel campo economico, lo sviluppo del capitalismofinanziario e commerciale nella seconda met del 1600 e l'estendersi dei traffici richiedeva un'organizzazione sociale che non ostacolasse questosviluppo e dunque una societ nella quale la presenza di una molteplicit di confessioni religiose convivesse in armonia

    Secondo alcuni critici L. poneva lo sviluppo dei traffici e la protezione della propriet privata al di sopra della religione. In realt motivazioni

    politico-filosofico-religiose e motivazioni economiche contribuiscono entrambe alla posizione di L. sulla tolleranza

    L. si chiede quale sia l'origine dei mali delle societ

    e si d questa risposta> E' il desiderio di dominio e di potere dei capi della chiesa che sobillano il popolo contro gli eterodossi,ma anche del magistratoche ha approfittato per ampliare il suo potere contro eretici e scismatici

    Sono state mescolate due cose diversissime,lo stato e la chiesa,dimenticando i principi evangelici di non violenza e di carit , per fini di potere

    Se entrambi si fossero mantenuti nel loro ambito,non avrebbe potuto esserci discordia tra loro perch

    questo si sarebbe occupato unicamente deibeni terreni,della societ civile,quella della salvezza delle anime

    Gli ecclesiastici che proclamano di essere successori degli apostoli,seguano le orme degli apostoli e si dedichino soltanto alla salvezza delle animecon spirito di pace e senso della misura,abbandonando la politica

    Nella parte conclusiva L. mette a punto il concetto di eresia

    Uomini di religioni diverse non possono essere eretici o scismatici l'uno per l'altro

    L'eresia riguarda solo l'interno di una religione cio coloro che hanno la stessa fede e la stessa regola di cultoI papisti e i luterani,anche se sono evidentemente cristiani gli uni e gli altri,in quanto professano la loro fede nel nome di Cristo,non hanno per lastessa religione,perch questi riconoscono come regola e fondamento della loro religione soltanto la Sacra Scrittura,quelli invece aggiungono allaSacra Scrittura la tradizione e i decreti del papa e di tutto ci fanno la regola della loro religione

    L'eresia una scissione operata in una comunit ecclesiastica tra uomini della stessa religione a causa di dogmi che non sono compresi nella regolastessa

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    convinzione di L. che il termine eretico debba essere applicato non solo al fondatore di una setta,ma anche alla maggioranza di una chiesaquando pretenda di imporre come verit fondamentali tesi teologiche che non si trovano esplicitamente nelle Scritture

    Il termine eresia riguarda gli errori di fede,il termine scisma riguarda gli errori di culto

    Lo scisma... non altro che una scissione operata in una comunit ecclesiale per un elemento non necessario del culto divino o dell'ordinamento

    ecclesiastico

    Nessuno deve imporre agli altri le proprie interpretazioni della Sacra Scrittura

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    Voltaire (1694-1778)

    Voltaire pubblica il Trattato sulla tolleranza nel 1763, che un contributo decisivo alla lotta contro i pregiudizi,l'ignoranza e il fanatismo religioso, rappresenta un momento essenziale per il progresso della civilt . Sono

    presenti

    motivazioni etiche

    se volete imitare Ges Cristo siate martiri e non carnefici

    motivazioni politiche

    meno dogmi,meno dispute,meno dispute,meno sventure

    filosofiche

    sarebbe il colmo della follia pretendere di indurre gli uomini a pensare in maniera uniforme in metafisica

    la tolleranza non ha mai suscitato guerre civili,l'intolleranza invece ha ricoperto la terra di massacri

    riferendosi alla strage di S.Bartolomeo (il massacro dei protestanti da parte dei cattolici nel 1572)

    ci sono persone che pretendono che l'umanit ,l'indulgenza e la libert di coscienza siano delle cose orrende,main verit sarebbero state capaci di produrre sventure simili a queste?

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    contro l'intolleranza c' una sola cura

    la filosofia,la filosofia da sola,questa sorella della religione,ha disarmato le mani che la superstizione aveva per cos lungo tempo insanguinato e lo spirito umano,destatosi dalla sua ebbrezza,si meravigliato degli eccessicui lo aveva condotto il fanatismo

    l'intolleranza una malattia dello spirito

    la controversia teologica una malattia epidemicail mezzo migliore... di affidare questa malattia alle cure della ragione,che illumina gli uomini lentamente mainfallibilmente

    un vescovo di Varmia,in Polonia,aveva un anabattista come fittavolo e un sociniano come esattore;gli proposero di cacciare e punire l'uno perch non credeva nella consustanzialit e l'altro perch non battezzava il figlio che aveva gi 15 anni,rispose che essi sarebbero stati dannati in eterno nell'altro mondo,ma che in questomondo a lui erano molto necessari

    Voltaire da buon borghese convinto del fatto che gli interessi commerciali tra i vari popoli favoriscano laconoscenza reciproca e dunque la tolleranza

    Alla Borsa di Amsterdam,di Londra,di Surata o di Bassora...l'ebreo,il maomettano,il deista cinese,il bramino,ilcristiano greco,il cristiano romano,il cristiano protestante,il cristiano quacchero,trafficano tutto il giornoassieme e nessuno lever mai il pugnale sull'altro per guadagnare un anima alla sua religione. E perch alloranoi ci siamo scannati quasi senza interruzione a partire dal Concilio di Nicea?

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    riferendosi all'America

    oggi stabilita la piena libert di coscienza, e purch si abbia fede in un Dio,qualunque religione beneaccolta: in conseguenza di che il commercio fiorisce e la popolazione aumenta

    Voltaire non ha l'impalcatura teorica di Spinoza,Bayle e Locke,ma il suo Trattato fu efficacissimo comestrumento polemico per la lotta al fanatismo religioso. La sua posizione religiosa il deismo,secondo cui Dio l'artefice dell'universo ma non interviene nella storia umana

    ...possiamo considerare questa proposizione: esiste Dio,come la cosa pi

    verosimile che gli uomini possano pensare

    Pi in l l'uomo non pu andare e dunque la tolleranza fondata sulla condizione di ignoranza

    La natura ha detto a tutti gli uomini: io vi ho fatto nascere tutti deboli e ignoranti,per vegetare alcuni minuti

    sulla terra e per ingrassarla con i vostri cadaveri. Poich siete deboli aiutatevi ,poich sieteignoranti,illuminatevi e sopportatevi

    del cristianesimo rifiuta i dogmi e salva il messaggio evangelico dell'amore per il prossimo

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    Non necessaria una grande arte n un'eloquenza ricercata per provare che i cristiani devono tollerarsi gli unicon gli altri. Mi spingo pi lontano:vi dico che bisogna considerare tutti gli uomini come fratelli. Come!Mio

    fratello il turco?Mio fratello il cinese?L'ebreo?Il siamese?Proprio cos : non siamo forse figli dello stesso Padre ecreature dello stesso Dio?

    La religione cristiana dunque non in s fanatica,sono i fanatici e gli intolleranti che l'hanno resa tale

    Il diritto naturale quello che la natura indica a tutti gli uomini. Il diritto umano non pu essere fondato,innessun caso,che su questo diritto di natura, il fondamentale principio,il principio universale di entrambi i diritti su tutta la terra: 'non fare agli altri ci che non vorresti fosse fatto a te'.Ora non si vede come un uomo,se si

    segue questo principio,possa dire ad un altro: 'Credi quello che credo io e che tu non puoi credere,altrimentimorirai...Il diritto all'intolleranza dunque assurdo e barbaro: il diritto delle tigri,pi orribile anzi,perch essenon sbranano che per mangiare, ma noi ci siamo sterminati per dei paragrafi

    esalta la tolleranza degli inglesi

    Un inglese da uomo libero va in paradiso per la strada che pi gli piace

    Verso la fin e del Trattato forse dubitando molto degli uomini si rivolge contraddittoriamente a Dio

    ...tu non ci hai dato un cuore per odiarci l'un l'altro,n delle mani per sgozzarci a vicenda,fa che noi ci aiutiamo

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    vicendevolmente a sopportare il fardello di una vita penosa e passeggera...possano gli uomini ricordarsi chesono fratelli!Abbiano in orrore la tirannia esercitata sulle anime,come odiano il brigantaggio che strappa con la

    forza il frutto del lavoro e dell'attivit pacifica!Se sono inevitabili i flagelli della guerra,non odiamoci,nonlaceriamoci gli uni con gli altri nei periodi di pace ed impieghiamo il breve istante della nostra esistenza per benedire tutti insieme in mille lingue diverse dal Siam alla California,la tua bont che ci ha donato questoistante

    Forte e netto il suo anticlericalismo e l'avversione per la chiesa, la sua intolleranza e le sue verit dogmatiche

    Il dubbio spiacevole,ma la certezza ridicola

    l'intolleranza non produce che ipocriti o ribelli

    Alla voce tolleranza del Dizionario filosofico scrive

    Una cos orribile discordia,che dura da tanti secoli, una chiarissima lezione che noi dovremmo perdonarcil'un l'altro i nostri errori: la discordia la gran peste del genere umano e la tolleranza il solo suo rimedioChe cos' la tolleranza?E' l'appannaggio dell'umanit . Noi siamo tutti impastati di debolezze ed errori:

    perdoniamoci reciprocamente le nostre balordaggini, la prima legge di natura

    E' incontestabile che i Cristiani volevano che la loro religione fosse dominante. Gli Ebrei non volevano che lastatua di Giove fosse a Gerusalemme,ma i Cristiani non volevano che stesse neppure in Campidoglio...la loroopinione era che tutta la terra deve essere cristiana: essi erano dunque necessariamente nemici di tutta la

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    terra,fino a che non riuscissero a convertirla

    Fra tutte le religioni la cristiana senza dubbio quella che per i suoi precetti dovrebbe ispirare maggiormentela tolleranza; fino ad oggi i Cristiani sono stati i pi intolleranti degli uomini

    A esaminarla bene,la religione cattolica,apostolica e romana, in tutte le sue cerimonie e in tutti i suoidogmi,l'opposto della religione di Ges

    Ogni setta,di qualunque genere sia uno schieramento del dubbio e dell'errore.....non esistono sette ingeometria: non si dice mai un euclidiano,un archimedista. Quando la verit chiara impossibile che nenascano partiti o fazioni .Mai si disput se c' luce a mezzogiorno

    Alla voce Ario scrive

    Ed ecco una controversia incomprensibile,che ha tenuto in esercizio per pi di 16 secoli la curiosit ,lasottigliezza dialettica,l'acredine,lo spirito di intrigo,la bramosia del potere,il furore di persecuzione,il fanatismocieco e sanguinario,la credulit barbarica e che ha provocato sulla terra pi orrori che l'ambizione dei

    principi,la quale ne ha pur provocati moltissimi. Ges egli Verbo?E se egli verbo, emanato da Dio nei tempio prima dei tempi?E se emanato da Dio, coetaneo e consustanziale con lui o invece di una sostanza simile; distinto da lui o non lo ; creato o generato?E pu generare a sua volta?Ha la paternit o la virt riproduttiva

    senza paternit ?E lo Spirito Santo creato o generato o prodotto o procedente dal Padre,o procedente dalFiglio,o procedente da tutti e due?E pu generare ,o pu produrre?E la sua ipostasi consustanziale conl'ipostasi del Padre del Figlio?E in qual modo,avendo essa precisamente la stessa natura,la medesima essenzadel Padre e del Figlio,non pu fare le stesse cose di quelle due persone,che sono poi lui stesso?Io non ci capisconulla di sicuro .Nessuno ci ha mai capito nulla. E per questa ragione ci si scannati a piacimento

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    V. si chiede se l'intolleranza religiosa fu praticata dai Greci,dai Romani e dagli Ebrei,la risposta no in tutti etre i casi

    Gli Ateniesi avevano un altare dedicato agli dei stranieriNessuna citt greca combatt mai per delle opinioni, Socrate il solo che i Greci abbiano fatto morire

    per le sue opinioniI Greci per quanto religiosi fossero,accettavano che gli epicurei negassero la Provvidenza e l'immortalit dell'anima

    Il grande principio del Senato e del popolo romano era

    Gli ebrei commerciavano a Roma fin dai tempi delle guerre puniche,vi avevano delle sinagoghe fin daltempo di Augusto...vi pu essere esempio migliore che la tolleranza era considerata dai Romani la legge pi sacra del diritto delle genti?L'intolleranza arrivata per reazione contro il Cristianesimo antipagano e dogmatico,ma i motivi nonerano religiosi ma politiciNoi oggi siamo molto pi intolleranti,riferendosi agli albigesi,agli hussiti,ai valdesiNoi oggi li abbiamo sgozzati,bruciati in massa senza distinzione di et n di sesso. C' forse nei raccontiaccertati delle antiche persecuzioni un solo aspetto che assomigli alla notte di S:Bartolomeo?

    VI.Anche gli Ebrei per V. cerca di mettere in evidenza gli esempi di tolleranza religiosa,minimizzando quelli diferoce intolleranza

    ma costretto a concludere ...se si esamina da vicino il giudaismo ci si stupisce di trovare la pi grandetolleranza in mezzo agli orrori pi barbari. una contraddizione, vero ma quasi tutti i popoli si sono governati

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    con delle contraddizioni

    Alcuni fanatici hanno voluto interpretare alcune parabole di Ges come giustificazione della violenza

    es. la parabola del possidente che invita a cena gli amici che non si presentano allora ordina al servo ...va per lestrade e lungo le siepi e costringi la gente a entrare il banchetto sarebbe il regno dei cieli

    la espulsione dei mercanti dal tempio, o espressioni tipo se qualcuno viene da me e non odia il padre e la madre

    non pu

    essere mio discepoloper V. in realt Quasi tutte le parole e le azioni di Ges predicano dolcezza,la pazienza,l'indulgenza

    Eppure il Cristianesimo ha prodotto intolleranza per secoli. V. riporta un documento del 1714,una lettera algesuita Le Tellier,confessore di Luigi XIV,da parte di un suo beneficiario assolutamente allucinante per il tasso difanatismo e criminalit che contiene

    Reverendo padre,obbedisco agli ordini che vostra Reverenza mi ha dato di presentarle i mezzi pi adatti per liberare Ges e la sua Compagnia dai loro nemici:Credo che non restino pi di cinquecentomila ugonotti nelregno,qualcuno dice un milione,altri un milione e mezzo. Ma qualunque sia il loro numero,ecco la miaopinione,che,come mio dovere,sottopongo molto umilmente alla vostra:

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    acceleriamo la loro beatitudine,in un caso e nell'altro siamo ministri della Provvidenza. Quanto a quelliche potrebbero essere impressionati dal numero,la Vostra Paternit potr far notare che dai giorni fiorentidella chiesa sino al 1707,vale a dire per circa millequattrocento anni, la teologia ha causato lo sterminiodi pi di cinquanta milioni di uomini: io invece propongo di impiccarne o sgozzarne o avvelenarne solo seimilioni e mezzo circa...non si vede infatti che con il mio sistema salvo la vita a tutti i cattolici sino alla finedel mondo?

    7) Quando un prete dice: adorate Iddio e siate giusti,indulgenti,caritatevoli,si comporta come un ottimomedico. Quando dice: credetemi o vi far bruciare, un assassino

    Quale posizione assume nei confronti dell'ateismo?

    Da deista definisce l'ateismo

    ...abominevole e repellente dottrina

    Perch si giudica soprattutto impossibile una comunit di atei?Perch si pensa che uomini senza freno dimorale non potrebbero mai vivere insieme:che le leggi non possono nulla contro i delitti segreti,che occorrel'idea di un Dio vendicatore il quale punisca,in questo mondo o nell'altro,i malvagi che sfuggono alla giustiziaumana... chiaro che la santit dei giuramenti necessaria alla vita sociale e che ci si pu fidare di pi di quelliche pensano che un falso giuramento sar punito dagli dei,che di quelli pensano di poter fare falsi giuramenti

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    impuniti. E' indubitabile che in una societ regolarmente costituita infinitamente pi utile avere unareligione,anche fallace,che non aver niente del tutto

    Perfino la credenza nell'inferno, a cui V. non crede, socialmente utile

    Noi dobbiamo farcela con una quantit di birbanti...con una folla di ometti brutali,ubriaconi,ladri.Predicate pure voi,se vi pare,che l'inerno non esiste e che l'anima mortale. Per parte mia,io mi sgoler a gridargli nelleorecchie che se mi derubano saranno dannati per sempre

    Sembra dunque che nulla c'entri l'elemento esistenziale della fede quanto piuttosto la necessit del controllosociale

    V. denuncia anche l'uso politico della religione da parte dei capi guerrafondai

    VI. Ma il pi straordinario di queste infernali intraprese che ciascuno di quei capi di assassini fa benedire le suebandiere e invoca solennemente Iddio,prima di andare a sterminare il suo prossimo

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    E' assolutamente necessario per i principi e per i popoli che l'idea di un essere supremocreatore,reggitore,remuneratore e vendicatore sia profondamente radicata negli spiriti degli animi

    Questa posizione sul pericolo dell'ateismo non gli fa dimenticare la pericolosit peggiore del fanatismo

    E il fanatismo certamente mille volte pi funesto: perch l'ateismo non ispira passioni sanguinarie ma il fanatismo s ; l'ateismo non serve da freno ai delitti ma il fanatismo spinge a commetterliIl pi detestabile esempio di fanatismo fu quello dei borghesi di Parigi che si precipitarono ad assassinare,scannare,gettare dalle finestre,fare a pezzi,la notte di S:Bartolomeo,tutti i loro concittadini che noncredevano bene di assistere alla messa cattolica

    La sua conclusione

    Che l'ateismo un mostro assai pericoloso per quelli che governano; che lo anche nelle persone di studio,se pure la loro vita innocente,perch dal loro studio esso pu arrivare fino a quelli che vivono in piazza e che,senon funesto quanto il fanatismo, tuttavia quasi sempre fatale alla virt

    Di chi la colpa del fatto che esistono gli atei?

    ...di quei tiranni mercenari delle anime i quali,obbligandoci a ribellarci contro le loro furfanterie,spingono

    alcuni spiriti deboli a negare quel Dio che questi mostri disonorano

    V. si chiede se utile mantenere il popolo nella superstizione

    Tale la debolezza del genere umano,tale la sua malvagit ,che senza dubbio meglio per lui essere soggetto a

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    tutte le superstizioni possibili,purch non siano fonte di delitti,piuttosto che vivere senza religione. L'uomo hasempre bisogno di un freno,per quanto fosse ridicolo far sacrifici ai fauni,ai silvani,alla naiadi,era molto pi ragionevole e utile adorare queste immagini fantastiche della divinit ,piuttosto che abbandonarsi all'ateismo. Unateo che fosse ragionatore,violento e potente,sarebbe un flagello tanto funesto quanto un superstiziososanguinario...il pagano si guardava dal commettere un delitto per paura di essere punito dai suoi falsidei...dovunque ci sia una societ organizzata,una religione necessaria,le leggi vegliano sui delitti conosciuti ela religione su quelli che restano segreti

    Alla domanda di Holbach Un ateo pu avere una coscienza morale? V. risponde di no,perch l'ateo ,nonavendo paura del castigo eterno,pu fare qualsiasi delitto, vi dice . I superstiziosi commettono mille misfatti con rimorso,gli ateisenza rimorso

    Holbach (1723-1789)

    La critica all'intolleranza della religione arriva al suo culmine con l'opera Il buon senso (che esce anonimo nel 1772) nella quale lo spirito critico dell'Illuminismo si spinge a trarre le estreme e logiche conseguenze con il

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    rifiuto totale di ogni forma di religione

    Ogni religione intollerante e quindi impedisce di fare il bene...I fondatori delle religioni e i preti che letengono in vita si sono evidentemente proposti di separare dagli altri popoli i popoli che essiindottrinavano...soprattutto cercando di persuaderli che le religioni degli altri erano empie e abominevoli...eccocome la religione arrivata ad indurire i cuori e a mettere per sempre al bando l'affetto che l'uomo deve avere

    per il loro simile.

    Completamente ossessionato dai propri terrori e dalle proprie fantasticherie incomprensibili,l'uomo fu semprein balia dei suoi preti,che si riservarono il diritto di pensare in vece sua e di prescrivergli la sua condotta.

    Per mettere in chiaro i veri principi della morale gli uomini non hanno bisogno n di teologia,n dirivelazione,n di divinit : hanno bisogno solamente del buon senso

    Come si potuti riuscire a persuadere esseri ragionevoli che la cosa pi incomprensibile era per essi la pi essenziale?Perch sono stati fortemente terrorizzati,perch quando si ha paura si cessa di ragionare,perch sonostati esortati soprattutto a diffidare della loro ragione,perch quando il cervello turbato si crede a tutto e non

    si esamina pi niente

    ogni religione nata dal desiderio di dominio. I primi legislatori dei popoli si proposero di dominarli

    Inventando il dogma dell'eternit delle pene infernali,i teologi hanno fatto del loro Dio un essere detestabile,pi

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    malvagio del pi malvagio tra gli uomini,un tiranno perverso

    utile ai preti che la gente tremi dinnanzi al loro Dio,affinch si ricorra ad essi per placare i propri timori

    Ormai in pieno Illuminismo H. trae le conseguenze logiche sul concetto di tolleranza con l'affermare, senza leremore degli autori che abbiamo visto, che se tolleranza ci deve essere questa vale anche per gli atei

    Ci chiedono quali ragioni pu avere un ateo per agire bene. Pu avere la ragione di piacere a se stesso,di piacere ai suoi simili,di vivere felice e tranquillo,di farsi amare e stimare dagli uomini,la cui esistenza e le cui propensioni sono molto pi sicure e pi note di quelle di un Essere inconoscibile. Colui che non teme gli dei,pu temere alcun'altra cosa?Pu temere gli uomini,pu temere il disprezzo,il disonore,le punizioni e la condannadelle leggi; infine pu temere se stesso,pu temere i rimorsi che provano tutti coloro che sono consapevoli diessere incorsi meritatamente nell'odio dei propri simili...Un ateo pu avere coscienza morale?Quali sono i suoimotivi per astenersi dai vizi nascosti e dai misfatti segreti che gli altri uomini ignorano e sui quali le leggi nonhanno alcun potere?... Se ne asterr per timore di essere costretto ad arrossire dinanzi ai suoi propri occhi,al cuisguardo non pu sottrarsi. Se dotato di ragione,conoscer il pregio della stima che un uomo onesto deve avere

    per se stesso...l'altro mondo non fornisce alcun motivo di agire bene a chi non ne trova quaggi .

    Alla obiezione che l'ateo filosofo pu formare degli atei politici: principi e ministri,non sentendosi pi trattenutidal timore di Dio,si abbandoneranno senza scrupoli ai pi orribili eccessi. H risponde

    Ma per quanto si possa supporre grande la depravazione di un monarca ateo,potr mai essere pi forte e pi dannosa di quella di tanti conquistatori,tiranni,persecutori,ambiziosi,cortigiani perversi,i quali,senza essereatei,essendo anzi spesso molto religiosi e devoti,non cessano di far gemere l'umanit sotto il peso dei lorodelitti?...nulla di pi raro che pr ncipi atei,ma nulla di pi comune che tiranni e ministri ferocissimi e

  • 7/27/2019 Il Problema Della Tolleranza

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    religiosissimi

    La filosofia adatta a coltivare il cuore e l'intelletto. Dal punto di vista della morale e dell'onest chi riflette eragiona non ha evidentemente un vantaggio rispetto a chi si fa un dovere non ragionare?...Meno gli uominiragionano e pi sono malvagi

    C' una scienza che ha per oggetto solamente cose incomprensibili. Al contrario di tutte le altre scienze,essanon si occupa che di ci che non pu essere percepito dai sensi. Hobbes la chiama il regno delle tenebre...inquesta strana regione la luce non altro che buio,l'evidente diviene dubbio o falso,l'impossibile divienecredibile,la ragione una guida infedele e il buon senso si trasforma in delirio. Questa scienza si chiamateologia e questa teologia un insulto continuo alla ragione umana

    I precettori del genere umano si comportano con molta avvedutezza,insegnando agli uomini i principi religiosi prima che essi siano in grado di distinguere il vero dal falso o la mano sinistra dalla mano destra. Sarebbedifficile ammaestrare un uomo di quarant'anni fornendogli le nozioni incoerenti che ci vengono dette sulladivinit ; altrettanto difficile quanto scacciare quelle nozioni dalla testa di un uomo che ne sia imbevuto dalla pi

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    tenera infanzia

    lQuale felice e grande rivoluzione si compirebbe nell'universo se la filosofia si sostituisse alla religione!