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IL PROGETTO “COSTRUIRE LA MENTE MULTICULTURALE” COME PERCORSO EDUCATIVO PER FAVORIRE L'APPARTENENZA INTERCULTURALE

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IL PROGETTO “COSTRUIRE LA MENTE MULTICULTURALE”

COME PERCORSO EDUCATIVO PER FAVORIRE

L'APPARTENENZA INTERCULTURALE

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METODO

E’ un apprendimento attraverso l’esperienza all’interno di situazioniinterattive multiculturali che avviene attraverso gli altri, non per via diretta (è un’esperienzamediata dagli altri)

L’attività di produzione di senso avviene nell’incontro tra due menti e si realizza attraverso sequenze strutturate di comportamenti (format culturali) che non sono astratte, ma sono sempre contingenti, cioè legate a una situazione (Anolli, 2006).

L’appropriazione della mente multiculturale

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Tali modelli, una volta che se ne sia fatta esperienza e che ci se ne sia appropriati,

- diventano accessibili e applicabili in funzione degli indizi contestuali contingenti (livello di adattamento ottimale alle relazioni interculturali)

- consentono una lettura più articolata (con più livelli di astrazione, e con una organizzazione multidimensionale) delle singole forme culturali.

In assenza di indizi contestuali, tuttavia, essi rimangono silenti(mente multiculturale non è una mente schizofrenica).

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La disponibilità di modelli culturali molteplici per le diverse situazioni (da come gestire un conflitto, a come comunicare un fallimento, al se e quando intervenire in una discussione fra adulti, ecc.) non è tuttavia spesso consapevole (consapevolezza come fascio ridotto di luce ed enigma della psicologia contemporanea).

Inoltre, si può giungere all’appropriazione di una mente multiculturale implicita che consiste nel saper tradurre le categorie di un’altra cultura in quelle della propria (anche se una traduzione perfetta non è possibile, tuttavia lo sforzo traduttivo implica inevitabilmente la comprensione del punto di vista con cui l’altro produce determinate categorie e modelli culturali)

... o di una mente multiculturale esplicita, che prevede invece la capacità di appropriarsi e di disporre in modo immediato dei modelli culturali di due o più culture, per usare gli uni o gli altri in base agli indizi della situazione.

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Appropriazione della mente multiculturale e identità culturale

L’appropriazione di modelli culturali alternativi a quelli della cultura di appartenenza, in modo meno (i.e., attraverso creolizzazione) o più consapevole (i.e., attraverso percorsi istituzionali specifici) genera comunque effetti sull’identità culturale.

L’identità culturale ha una natura relazionale, e non assoluta (è lo spazio fra come mi propongo di essere e il riconoscimento di questa proposta da parte di un altro), e quindi costituisce non un’entità, ma una relazione (c’è un’identità culturale solo agli occhi di qualcun altro e rispetto a uno specifico punto di vista).

Per questo, l’appropriazione di modelli culturali alternativi da parte di attori di culture diverse fornisce i presupposti per vivere la propria identità senza bisogno di affermarla e di proclamarla, ma praticandola dentro precise scelte , decisioni e valori in riferimento a un certo habitat di significati.

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Il progetto Costruire la mente multiculturale

E’ in questo quadro che è nato e, nel corso degli ultimi anni, è statomesso a punto dal Centro Studi per le Scienze della Comunicazionedell’Università degli Studi di Milano Bicocca il progetto Costruire la mente multiculturale come percorso

educativoesplicito per rendere gli individui destinatari dell’opportunità formativa:

• - in grado di riconoscere la propria identità culturale senza

assolutizzare le differenze

• - elaborare una molteplicità di modelli culturali anche fra loro

contrastanti

- saper attivare i modelli culturali di volta in volta più appropriati in

funzione degli indizi forniti dalla situazione (contesto).

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METODO

• attività formative strutturate in riferimento a format esperienziali culturali (identificati sulla base di letteratura; Anolli, 2004) che consentissero ai ragazzi di fare esperienza di modelli culturali diversi dai propri

•ragazzi di gruppi culturali diversi assumono alternativamente la posizione di esperti e di novizi in funzione dei modelli culturali del proprio e dell’altro gruppo culturale.

• dispostivi educativi: role-playing, disegno, simulazioni, recitazione, osservazione spontanea e guidata, attività manuale, etc

•attività di riflessione finalizzate a:

•confrontare le diverse esperienze concrete e i punti di vista a esse sottese

•Individuare somiglianze e diversità dei modelli culturali appartenenti a diverse culture (comprensione del punto di vista con cui l'altro produce certi modelli culturali)

•Mettere in evidenza le implicazioni e i vantaggi concreti sul piano relazionale in contesti biculturali dell'immediata disponibilità di modelli culturali alternativi

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L'ESPERIENZA DI MILANO

Attori coinvolti

• Scuole secondarie statali di primo grado del Comune di Milano

30 ragazzi di cultura cinese e 30 di cultura italiana; 6 insegnanti

• CESCOM – Università degli Studi di Milano-Bicocca

• Ufficio Scolastico Regionale (U.S.R.) per la Lombardia

•Lavoro di rete, metodologia di co-progettazione

a) proposta preliminare di diverse unità formative da parte dell'Università di Milano-Bicocca

b) collaborazione tra l'università e gli insegnanti delle scuole

• Favorire il processo di appropriazione e di condivisione del progetto (premesse teoriche e metodologiche)

• Mettere a punto le attività in base a realizzabilità concreta in aula

• Approccio condiviso per proporre le attività formative in aula

• Revisione processi ed esiti formativi una volta terminata l'attuazione dei format educativi in aula

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ESEMPIO DI ATTIVITA'Esperienze emotive in diverse culture

Obiettivo: favorire nei ragazzi l’appropriazione di modelli culturali (diversi da quelli della cultura d’appartenenza) relativi alle emozioni e alla loro esperienza.

L’obiettivo è pertanto di favorire nei ragazzi la costruzione di una mente emotiva multiculturale (Anolli, 2006).

– Ha a disposizione una molteplicità di fuochi e di stili emotivi

– Processi di calibrazione affettiva in funzione di indizi contestuali

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Esperienze emotive in diverse culture: obiettivi

L’applicabilità di diversi modelli culturali emotivi favorisce la modulazione delle espressioni e delle condotte emotive dell’individuo di una cultura nei confronti di un individuo di cultura diversa in un progressivo percorso di affinamento, di sintonia e di sensibilità emotiva.

Si tratta quindi di porre le premesse affinché gli scambi interattivo-relazionali possano giocarsi sulla base di una piattaforma di significati emotivi, almeno in parte, condivisi.

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Esperienze emotive in diverse culture: sfondo teorico-metodologico

SCRIPT EMOTIVO: l'esperienza emotiva è scomposta e ricomposta nelle sue componenti essenziali e tipiche.

– verifica empirica degli aspetti concettuali comuni (di somiglianza), condivisi da varie culture, e di quelli differenti (di variazione), specifici di una data cultura rispetto a un’altra

– comprensione concettuale e semantica dei vari script emotivi fra le diverse culture.

Uno script (o copione) è una forma schematica di conoscenza degli eventi, organizzata in modo sequenziale sul piano temporale e psicologico (non logico), in cui l’evento in esame è scomposto in una successione di sottoeventi (Abelson, 1981).

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Esperienze emotive in diverse culture: sfondo teorico-metodologico

Il modello dello script pone in evidenza il valore di mediazione delle emozioni fra sé e il contesto (fisico e sociale).

Le emozioni non sono accadimenti casuali che “ci cadono addosso”, ma sono parte di una storia con diversi protagonisti e vicissitudini.

Nessuna emozione è mai fuori contesto, poiché la sua comparsa e il suo svolgimento fanno parte costitutiva di una rete d’interazioni e di scambi fra il soggetto e l’ambiente.

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Esperienze emotive in diverse culture: sfondo teorico-metodologico

A loro volta, i contesti sono – di norma – ricorrenti. Il fatto che una certa esperienza emotiva si ripeta in modo routinario nel corso del tempo entro un dato contesto (contesto standard) conduce a concettualizzarla e a categorizzarla nel medesimo modo, facendo ricorso alla stessa etichetta emotiva.

Di conseguenza, la regolarità dei contesti è la regolarità dei significati emotivi all’interno di una certa cultura.

Tale ripetizione e regolarità dei contesti sono alla base della costruzione di una mente emotiva multiculturale.

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Esperienze emotive in diverse culture: sfondo teorico-metodologico

Un esempio. Lo script della collera

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Esperienze emotive in diverse culture: sviluppo dell'attività

“Leggi la storia e immagina di essere tu il protagonista. Quando hai terminato di leggere rispondi alle domande. Ricordati che non ci sono risposte giuste e risposte sbagliate, sentiti libero di rispondere immaginando di essere proprio tu a vivere quella situazione.”

Che dispetto!

Sei a casa, stai facendo merenda con un tuo amico e bevi con lui un succo di frutta. Gli chiedi: “Vuoi vedere i miei compiti che ho fatto oggi?”. Intanto che il tuo amico prende in mano i fogli dei tuoi compiti rovescia il succo sul tavolo. Prima che tu possa fare qualcosa, il tuo amico usa i tuoi fogli per pulire il tavolo che ha sporcato con il succo. Adesso ha rovinato i tuoi compiti e tu devi farli di nuovo!”

Ora prova a rispondere a queste domande, sempre immaginando di essere tu il protagonista della storia

Ti capita questa cosa:

– Cosa pensi? VALUTAZIONE DELL’EVENTO

– Cosa senti? Cerca di esprimere quello che provi in quel momento. Puoi scrivere nella lingua che preferisci, l'importante è che le parole che usi esprimano bene quello che provi LESSICO EMOTIVO

– Scegli tra queste frasi quella che più si avvicina a come ti senti: a) sarei felice; b) mi vergognerei; c) mi arrabbierei; d) mi sentirei normale; e) nessuna di queste, e cioè...

– Come sarebbe la tua faccia in quel momento? Disegna solo la faccia ESPRESSIONE FACCIALE

– Guardando la tua faccia, si capirebbe come ti senti? Per quali motivi? RICONOSCIMENTO ATTESO

– Vorresti che dalla tua faccia si capisse come ti senti? Per quali motivi?INTENZIONE COMUNICATIVA

– Che cosa faresti in quella situazione? TENDENZA ALL'AZIONE/CONDOTTA

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• Espressione facciale della vergogna

• lacrime come indicatore della complessa articolazione della vergogna nella cultura cinese (esperienza acuta di disagio-tristezza)

• “un conto è provare la vergogna nella cultura italiana e un conto è provarla nella cultura cinese”

Esperienze emotive in diverse culture: esiti dell'attività

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• espressione facciale della collera

• cinesi indizi espressivi sono limitati all’area degli occhi (sguardo fisso) e all’area della bocca (labbra serrate);compare quando la persona si sforza di controllare l’espressione vocale della rabbia e stringe le labbra per impedirsi di gridare o dire qualcosa di ostile

Disegni dell’espressione facciale della collera eseguiti da ragazzi di cultura cinese

Esperienze emotive in diverse culture: esiti dell'attività

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• italiani segnali mimici coinvolgono tre aree del volto (sopracciglia, occhi e bocca): sopracciglia abbassate e ravvicinate, palpebre tese, sguardo fisso, bocca aperta e squadrata; compare tendenzialmente quando la persona passa all’azione aggredendo verbalmente l’altro

• espressione facciale della collera

Disegni dell’espressione facciale della collera eseguiti da ragazzi di cultura italiana

Esperienze emotive in diverse culture: esiti dell'attività

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• Tramite l’osservazione e la condivisione del senso dei disegni effettuati dai loro compagni (sia di cultura cinese sia di cultura italiana), i ragazzi hanno reso più elastici i propri registri di valutazione degli indizi facciali della collera.

• Hanno pertanto appreso a valutare in modo più calibrato quali indizi considerare ambigui o adeguati e sufficienti per inferire lo stato emotivo dell’interlocutore.

Esperienze emotive in diverse culture: esiti dell'attività

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Riflettendo sulle risposte date dai compagni alla domanda “Guardando la tua faccia, si capirebbe come ti senti? Per quali motivi?”, è emerso che

• esistono differenze tra ragazzi cinesi e ragazzi italiani nell’esprimere e nel comunicare ciò che “si capisce” dal volto dell’altroi ragazzi di cultura cinese fanno ricorso molto frequentemente a micro-segnali espressivi del volto, senza tuttavia fare riferimento esplicito all’emozione che da essi si potrebbe comprendere;(credenza culturale secondo cui per gli individui di cultura cinese gli stati interni degli individui sono opachi all’osservazione dell’interlocutore e, di conseguenza, non è appropriato attribuire a un individuo uno stato emotivo sulla base dell’osservazione del suo volto)

• per i ragazzi italiani, il processo di attribuzione dello stato emotivo del compagno a partire dalla configurazione globale del volto è una pratica culturalmente condivisa e accettata.

Esperienze emotive in diverse culture: esiti dell'attività

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Pertanto:

• i ragazzi di cultura italiana e cinese si sono appropriarti del cosiddetto “vantaggio intra-culturale” dell’altra cultura (consente agli individui di una certa cultura di comprendere, riconoscere e valutare in modo più appropriato e accurato le esperienze emotive delle persone della propria comunità culturale; Elfenbein e Ambady, 2003)

• maggiore pertinenza emotiva (Anolli, 2002): espressioni e condotte emotive dei ragazzi dell’altra cultura non sono più considerate inappropriate o fuori luogo, ma pertinenti alle situazioni contingenti e dotate di nuovi significati

In generale, i ragazzi hanno acquisito la consapevolezza di altre prospettive per capire e gestire le emozioni proprie e altrui.

Esperienze emotive in diverse culture: esiti dell'attività

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ESITI del PERCORSO EDUCATIVO

Processo di valutazione mediante interviste semi-strutturate

• Incremento rilevante del numero di interazioni biculturali al termine del percorso; influenze sul processo di definizione dell’identità culturale (struttura del network relazionale più articolata come condizione per l’elaborazione di un’identità biculturale).

• Conseguente effetto di facilitazione dell’apprendimento della lingua italiana da parte dei ragazzi di cultura cinese

• “Circolo virtuoso” tra intensificazione della rete relazionale biculturale, appropriazione di modelli culturali e apprendimento della lingua italiana

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ESITI del PERCORSO EDUCATIVO

Il percorso ha posto le condizioni per modificare la complessità e la flessibilità di funzionamento della mente dei partecipanti

I ragazzi hanno dimostrato di essersi appropriati e di saper applicare, in concrete situazioni interattive biculturali, i modelli

culturali appartenenti alla cultura diversa dalla propria, all’interno di specifiche esperienze e situazioni

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L'ESPERIENZA DI RUVO DI PUGLIA

Attori coinvolti• Liceo Scientifico Tedone di Ruvo di Puglia

11 ragazzi albanesi e 10 ragazzi italiani di età compresa fra I 14 e I 19 anni, frequentanti classi diverse del Liceo

• CESCOM - Università degli Studi di Milano Bicocca

• Ufficio Scolastico Provinciale (U.S.P.) di Bari.

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ESEMPIO DI ATTIVITA'

Le categorie di base di una cultura

L’obiettivo di questa attività è, anzi tutto, far emergere le categorie di base della cultura albanese e della cultura italiana attraverso la ricostruzione delle complessità e della ricchezza dei significati che i ragazzi attribuiscono alle rispettive culture di origine.

Inoltre, attraverso il confronto con il punto di vista dei ragazzi dell'altra cultura sulle categorie di base della propria cultura di origine, l'obiettivo è di esplorare i processi di differenziazione categoriale per la comprensione degli stereotipi culturali.

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Le categorie di base di una cultura: lo sfondo teorico

Il significato di una qualunque realtà dipende dall'esperienza che noi abbiamo di quella realtà (concezione realista del significato).

L'esperienza è una prospettiva sul mondo, cioè è data dalla somma delle mie conoscenze enciclopediche su quella realtà.

Di conseguenza, il concetto di esperienza rimanda al concetto di mediazione culturale. L'esperienza, infatti, è il modo di affrontare, di spiegare e di interpretare gli eventi che succedono nella vita ed è non solo influenzata, ma anche plasmata dalla cultura di appartenenza.

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Le categorie di base di una cultura: lo sfondo teorico

L'esperienza così intesa è la manifestazioe di un punto di vista (o prospettiva) applicato ai fatti reali, in base al quale sono generati i significati.

A sua volta, l'esperienza personale dei soggetti, in quanto attori e protagonisti, va a orientare la cultura di cui si è parte.

Questa interdipendenza fra soggetto e cultura è il motore che consente di rinnovare e di modificare continuamente nel tempo le forme culturali che una certa comunità è in grado di esprimere in una data epoca storica.

Allora il significato non è qualcosa di fisso e di univoco, ma esistono diversi percorsi di senso.

La complessità del significato passa attraverso le figure retoriche, intese come degli indizi, che vanno esplorati nella loro ricchezza.

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Le categorie di base di una cultura: sviluppo dell'attività

Il significato non è una faccenda di definizioni, ma rimanda all'esperienza

Collage come modalità di esplorazione indiretta del significato perchè consente di arrivare all'esperienza attraverso l'uso di metafore.

Metafore sono uno strumento efficace per cogliere la complessità del significato poiché utilizzano al massimo il doppio codice (verbale e visivo): quindi, fanno riferimeto all'esperienza e possono includere gli aspetti affettivi e gli atteggiamenti che ho verso una certa realtà.

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Le categorie di base di una cultura: sviluppo dell'attività

Lavoro sulla complessità del significato atrv collage è lavoro ricco perchè prevede una serie di confronti, e mi consente di amplificare le differenze e, quindi, di aumentare le possibilità di conoscenza.

Cosa confronto?1 fra individuo e una serie di stimoli ambientali: ho di fronte tutta una serie di stimoli che non ho previsto e che mi sollecitano tutta una serie di reazioni2 con gli altri ragazzi del gruppo, a fronte del medesimo traguardo3 con i ragazzi degli altri gruppi

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Le categorie di base di una cultura: sviluppo dell'attività

Le fasi del lavoro in aula

• Lavoro in piccoli gruppi monoculturali (2 gruppi italiani e 2 gruppi albanesi)

• costruzione di un collage dal titolo “noi ragazzi italiani/albanesi siamo...”

• esplorazione dei significati attribuiti dai ragazzi dell'altra cultura

• Esplorazione dei significati attribuiti al proprio collage

• Discussione a gruppo allargato

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Le categorie dei ragazzi albanesi

Al centro il muro dei pink floyd, simbolo del muro del pregiudizio che deve essere abbattuto. A questo si lega la collera nei confronti di coloro che non li accettano, e all'accento posto sulla socievolezza del popolo albanese

Nella lettura dei ragazzi italiani la socializzazione non viene letta come caratteristica del popolo albanese

Le categorie di base di una cultura: esiti dell'attività

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Le categorie dei ragazzi italiani

Al centro l'attaccamento in chiave positiva ad alcune icone (musica, auto, cibo, paesaggi), forte richiamo alla politica e alle attese che chi ci rappresenta riesca a farci uscire dalla crisi.

La politica è letta dai ragazzi albanesi in chiave di scontro fra dx e sx (stereotipo). Interessante: immagini interpretate dagli italiani in chiave seduttiva (bellezze italiane), dagli albanesi viene letta in chiave critica come “valore” dell'apparenza (fattore fondamentale per gli italiani)

Le categorie di base di una cultura: esiti dell'attività

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Le categorie di base di una cultura: esiti dell'attività

DISCUSSIONE DEI CARTELLONI E DEI SIGNIFICATI A GRUPPO ALLARGATO

Esplorazione delle regolarità e delle differenze sia intra che interculturali

- regolarità:

politica e paesaggi (per tutti)pubblicità (per italiani)pace (per albanesi)

- Fuoco sulle differenze

Ragazzo italiano: “La presenza di pochi elementi in comune significa che la pensiamo diversamente”Ragazza italiana: “Ognuno si appropria [delle cose] del proprio paese, di ciò che lo rappresenta”

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Le categorie di base di una cultura: esiti dell'attività

Esplorazione dei significati

- Molteplicità di esperienze come ricchezza

Ragazza italiana: “Le nostre riflessioni sono più superficiali, abbiamo descritto le immagini, le loro sono più profonde”

Ragazza albanese: “Loro lo hanno fatto molto più semplice, hanno scritto tante cose giusto per scrivere [...]”

Ragazza italiana: “Voglia di libertà, di pace, i loro cartelloni sono più profondi, anche a livello di immagini. Nei nostri c'è più apparenza”

Ragazzo italiano: “Loro hanno potuto imparare di più perchè hanno vissuto prima in Albania e poi in Italia. Voi avete queste esperienze in Albania e poi le ambientate in Italia, quindi avete la possibilità di scrivere cose più profonde. Noi siamo costretti a scrivere quello che vediamo nel nostro paese soltanto.”

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Le categorie di base di una cultura: esiti dell'attività

- Rifiuto delle differenze e accentuazione delle somiglianze come strada per fronteggiare stereotipi negativi e pregiudizi

Ragazza albanese: “Io penso che siano simili le cose che hai vissuto tu e che ho vissuto io […] La differenza che ho notato è che sui nostri cartelloni c'è la pace. Forse perchè venendo anche qui ci troviamo un po' attaccati, visti un po' con il malocchio.”

Ragazzo italiano 2: “La maggior parte dei ragazzi albanesi sono venuti qui quando erano piccoli, non penso abbiano avuto esperienze molto significative in Albania.”

Ragazza italiana: “Al massimo possono avere culture, tradizioni diverse.”

Ragazzo italiano 2: “Forse i loro genitori possono parlare di esperienze sia in Albania sia in Italia. Per me sono italiani.”

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Le categorie di base di una cultura: esiti dell'attività

- Rivendicazione della propria identità culturale

Ragazza albanese: Per me io sono albanese ma perchè sono io che conservo questo senso di...non la prendere male!

- Assenza di pregiudizio per assenza di differenze

Ragazzo italiano 3: Alla fine non si vede che sono allbanesi, non è che uno può avere dei pregiudizi e dire “quello è albanese”.

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Le categorie di base di una cultura: elementi di riflessione

L’equivoco dell’integrazione

Difficoltà manifestata dai ragazzi nel trovare una coerenza/un senso (anche a livello formativo) fra riconoscimento delle diversità culturali e raggiungimento dell’integrazione fra culture.

Integrazione è vista come un obiettivo connotato in positivo sul piano affettivo e sul piano valorialeLe diversità sono viste come potenziali ostacoli per tale obiettivo.

MA integrazione è equivoca, perchè le culture sono incommensurabili e il target è la gestione dello spazio interculturale, che prevede che ci sia una frontiera: se non c’è frontiera, c’è appiattimento e riduzione della ricchezza delle forme che ciascuno ha elaborato.

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Esiti del percorso educativo

Visione ingenua e stereotipica delle diversità culturali

Difficoltà a scindere fra - ideologie di acculturazione, connotate positivamente sul piano affettivo e valoriale (aspettative di maggiore adattamento della comunità minoritaria a fronte di accentuazione delle somiglianze nelle forme culturali)- valorizzazione delle diversità, che richiede il fare cose e dare senso a tali cose insieme agli ‘altri’.

La valorizzazione della diversità, al momento, vale principalmente per le culture + diverse e sul piano delle conoscenze.

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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

La costruzione della mente multiculturale è un processo valido ed efficace per promuovere l’appartenenza multiculturale

attraverso percorsi basati su operazioni concrete

che consentono di appropriarsi di modi di pensare e di fare

che trasformano le differenze culturali in opportunità.

Favorire i processi formativi multiculturali, soprattutto nei bambini e nei ragazzi, è oggi un progetto e una sfida indispensabile per una convivenza in un mondo pluralista più tollerante, giusto e libero.

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Luigi Anolli, La sfida della mente multiculturale. Nuove forme di convivenza, Milano: Cortina, 2011

Luigi Anolli, La mente multiculturale, Roma-Bari: LaTerza, 2006.

Contatti:

[email protected]

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ATTIVITA’ relative alle PRATICHE CONVERSAZIONALI

I ragazzi dimostrano di riconoscere differenze culturali tra la cultura cinese e quella italiana sul modo di salutarsi e di riconoscersi reciprocamente:

•la reciproca identificazione e riconoscimento sono accompagnate dall’espressione ‘ciao’ (cultura italiana) e da sguardi reciproci (e assenza di parole) (cultura cinese)•le domande rituali che esprimono interesse per il benessere/per l’andamento della giornata passano attraverso l’espressione “come va?” (cultura italiana), e l’espressione “hai mangiato oggi?” (cultura cinese)

Disegno dell’incontro di

un ragazzo cinese con suo

padre

Disegno dell’incontro di una ragazza

italiana con suo padre

Pratiche conversazionali in diverse culture: esiti dell'attività