il project finance in italia mito e realta’ avv. velia m. leone responsabile area legale trento, 9...

32
IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica Unita Tecnica Finanza di Progetto

Upload: giulio-poletti

Post on 02-May-2015

219 views

Category:

Documents


1 download

TRANSCRIPT

Page 1: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

IL PROJECT FINANCE IN ITALIAMITO E REALTA’

Avv. Velia M. LeoneResponsabile Area Legale

Trento, 9 marzo 2001Trento, 9 marzo 2001

Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica Unita Tecnica Finanza di Progetto

Page 2: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

2

Il quadro economicoIl quadro economico

• Controllo sul debito pubblico

Trattato di Maastricht

• Gap infrastrutturale

• Riforma della P.A. e dei servizi pubblici

• Ridefinizione del ruolo dello Stato

• Rivalutazione del ruolo del settore privato

• Partenariato privato - pubblico

Page 3: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

3

Iniziative del governoIniziative del governo

• Finanza di Progetto PPP

• Costruzione e gestione delle infrastrutture

• Modifica del quadro normativo di riferimento

- stabilità

- certezze delle tariffe

• Riforme della pubblica amministrazione

Page 4: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

4

Punti di riferimentoPunti di riferimentoPPP = Miglior uso delle risorse + finanziamenti

(tecnologie)

Costituzione di società miste

Costruzione e gestione delle infrastrutture

Finanza di Progetto

Corretta identificazione dei bisogni da parte delle P.A.

PROGRAMMAZIONE

Page 5: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

5

La Finanza di progettoLa Finanza di progetto

PROJECT FINANCINGPROJECT FINANCING

FINANZIAMENTO DI UNA DETERMINATA ATTIVITA’ ECONOMICA IN CUI IL FINANZIATORE TRAE IL RIMBORSO DEL SUO FINANZIAMENTO DAI FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL’UNITA’ STESSA ED IN CUI IL PATRIMONIO DI QUEST’ULTIMA COSTITUISCE UNA GARANZIA COLLATERALE DEL PRESTITO (NEVITT, 1996)

PROJECT FINANCINGPROJECT FINANCING

FINANZIAMENTO DI UNA DETERMINATA ATTIVITA’ ECONOMICA IN CUI IL FINANZIATORE TRAE IL RIMBORSO DEL SUO FINANZIAMENTO DAI FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL’UNITA’ STESSA ED IN CUI IL PATRIMONIO DI QUEST’ULTIMA COSTITUISCE UNA GARANZIA COLLATERALE DEL PRESTITO (NEVITT, 1996)

PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATOPARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO

NOZIONE PIU’ AMPIA RISPETTO AL P.F. CHE RICOMPRENDE INIZIATIVE CHE NON GENERANO FLUSSI FINANZIARI SUFFICIENTI A GARANTIRE UN ADEGUATO RITORNO AGLI INVESTIMENTI EFFETTUATI E NELLE QUALI IL SETTORE PUBBLICO E’ CHIAMATO, CON FORME E MODALITA’ DIVERSE, A SVOLGERE IL RUOLO DI VOLANO DELL’INIZIATIVA FACENDOSI CARICO, EVENTUALMENTE, ANCHE DI UNA COMPONENTE DI RISCHIO ECONOMICO - FINANZIARIO

PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATOPARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO

NOZIONE PIU’ AMPIA RISPETTO AL P.F. CHE RICOMPRENDE INIZIATIVE CHE NON GENERANO FLUSSI FINANZIARI SUFFICIENTI A GARANTIRE UN ADEGUATO RITORNO AGLI INVESTIMENTI EFFETTUATI E NELLE QUALI IL SETTORE PUBBLICO E’ CHIAMATO, CON FORME E MODALITA’ DIVERSE, A SVOLGERE IL RUOLO DI VOLANO DELL’INIZIATIVA FACENDOSI CARICO, EVENTUALMENTE, ANCHE DI UNA COMPONENTE DI RISCHIO ECONOMICO - FINANZIARIO

Page 6: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

6

INSIEME DI RAPPORTI ECONOMICIINSIEME DI RAPPORTI ECONOMICI CHE DEVONO ESSERE PRECISAMENTE DEFINITI SUL PIANO LEGALE E CONTRATTUALE - (CONTRATTI DI APPALTO, FINANZIAMENTO, FORNITURA, STATUTI, PATTI PARASOCIALI, CONCESSIONE, GESTIONE GARANZIE ACCESSORIE)

INSIEME DI RAPPORTI ECONOMICIINSIEME DI RAPPORTI ECONOMICI CHE DEVONO ESSERE PRECISAMENTE DEFINITI SUL PIANO LEGALE E CONTRATTUALE - (CONTRATTI DI APPALTO, FINANZIAMENTO, FORNITURA, STATUTI, PATTI PARASOCIALI, CONCESSIONE, GESTIONE GARANZIE ACCESSORIE)

TECNICA FINANZIARIATECNICA FINANZIARIA CHE CONSENTE LA REALIZZAZIONE DI UNA INZIATIVA ECONOMICA IN FORMA DI IMPRESA AUTONOMA ATTRAVERSO:

LA DISTRIBUZIONE DEI RISCHI E DEI RENDIMENTI TRA I DIFFERENTI SOGGETTI A VARIO TITOLO COINVOLTI

IL FINANZIAMENTO DELL’INIZIATIVA BASATO SOPRATTUTTO SULLA VALIDITA’ ECONOMICA E FINANZIARIA DEL PROGETTO A BASE DELL’INIZIATIVA

TECNICA FINANZIARIATECNICA FINANZIARIA CHE CONSENTE LA REALIZZAZIONE DI UNA INZIATIVA ECONOMICA IN FORMA DI IMPRESA AUTONOMA ATTRAVERSO:

LA DISTRIBUZIONE DEI RISCHI E DEI RENDIMENTI TRA I DIFFERENTI SOGGETTI A VARIO TITOLO COINVOLTI

IL FINANZIAMENTO DELL’INIZIATIVA BASATO SOPRATTUTTO SULLA VALIDITA’ ECONOMICA E FINANZIARIA DEL PROGETTO A BASE DELL’INIZIATIVA

DEFINIZIONIDEFINIZIONI

La Finanza di progettoLa Finanza di progetto

Page 7: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

7

CARATTERISTICHE DISTINTIVECARATTERISTICHE DISTINTIVE

L’OBIETTIVO È LA SEPARAZIONE DEL FABBISOGNO FINANZIARIO DEL PROGETTO DAL SEPARAZIONE DEL FABBISOGNO FINANZIARIO DEL PROGETTO DAL

BILANCIO DEI PROMOTORIBILANCIO DEI PROMOTORI OBIETTIVO, NON REQUISITO DEL PROJECT FINANCING: PUÒ

ESSERE PRESENTE ANCHE SOLO IN FORMA PARZIALE

L’OBIETTIVO È LA SEPARAZIONE DEL FABBISOGNO FINANZIARIO DEL PROGETTO DAL SEPARAZIONE DEL FABBISOGNO FINANZIARIO DEL PROGETTO DAL

BILANCIO DEI PROMOTORIBILANCIO DEI PROMOTORI OBIETTIVO, NON REQUISITO DEL PROJECT FINANCING: PUÒ

ESSERE PRESENTE ANCHE SOLO IN FORMA PARZIALE

IL PROGETTO È POTENZIALMENTE IN GRADO DI GENERARE FLUSSI DI CASSAFLUSSI DI CASSA SUFFICIENTI

A RIPAGARE I PRESTITI OTTENUTI PER IL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO STESSO ED A

GARANTIRE UNA ADEGUATA REMUNERAZIONE DEL CAPITALE IN ESSO INVESTITO

IL PROGETTO È POTENZIALMENTE IN GRADO DI GENERARE FLUSSI DI CASSAFLUSSI DI CASSA SUFFICIENTI

A RIPAGARE I PRESTITI OTTENUTI PER IL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO STESSO ED A

GARANTIRE UNA ADEGUATA REMUNERAZIONE DEL CAPITALE IN ESSO INVESTITO

COSTITUZIONE DI UN’UNITÀ ECONOMICA AD-HOCUN’UNITÀ ECONOMICA AD-HOC,, QUASI SEMPRE SOTTO FORMA DI UNA

SOCIETÀ AVENTE PERSONALITÀ GIURIDICA AUTONOMA, ALLA QUALE VENGONO

DESTINATI I FINANZIAMENTI OTTENUTI (COSIDDETTI “PRESTITI PER SCOPO”)

COSTITUZIONE DI UN’UNITÀ ECONOMICA AD-HOCUN’UNITÀ ECONOMICA AD-HOC,, QUASI SEMPRE SOTTO FORMA DI UNA

SOCIETÀ AVENTE PERSONALITÀ GIURIDICA AUTONOMA, ALLA QUALE VENGONO

DESTINATI I FINANZIAMENTI OTTENUTI (COSIDDETTI “PRESTITI PER SCOPO”)

LA PARTECIPAZIONE DI PIÙ SOGGETTI GARANTISCE UN’ALLOCAZIONE DEI RISCHIUN’ALLOCAZIONE DEI RISCHI DEL

PROGETTO ATTUATA ATTRAVERSO UNA COMPLESSA PROCEDURA DI

CONTRATTUALIZZAZIONE DEGLI IMPEGNI, DELLE RESPONSABILITÀ, DELLE GARANZIE

LA PARTECIPAZIONE DI PIÙ SOGGETTI GARANTISCE UN’ALLOCAZIONE DEI RISCHIUN’ALLOCAZIONE DEI RISCHI DEL

PROGETTO ATTUATA ATTRAVERSO UNA COMPLESSA PROCEDURA DI

CONTRATTUALIZZAZIONE DEGLI IMPEGNI, DELLE RESPONSABILITÀ, DELLE GARANZIE

La Finanza di ProgettoLa Finanza di Progetto

Page 8: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

8

SOCIETA’ SOCIETA’ DI PROGETTODI PROGETTO

PROMOTOREPROMOTORE//

SPONSORSPONSOR

PROMOTOREPROMOTORE//

SPONSORSPONSOR

FINANZIATORIFINANZIATORI(banche e Istituti finanziari)

FINANZIATORIFINANZIATORI(banche e Istituti finanziari)

SOGGETTI SOGGETTI TERZITERZI

SOGGETTI SOGGETTI TERZITERZI

ACQUIRENTI/UTENTIACQUIRENTI/UTENTIACQUIRENTI/UTENTIACQUIRENTI/UTENTI

CapitalePrestiti Subord.Garanzie Operative

Dividendi, interessiRitorni economici

diretti

CessioneGaranzia

RimborsoFinanziamenti

Contributi

Garanzie Operative

Ritorni economici diretti o indiretti

Prezzi/tariffe

La Finanza di ProgettoLa Finanza di ProgettoSOGGETTI E RELAZIONISOGGETTI E RELAZIONI

Finanziamenti

Prodotti/servizi

Page 9: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

9

La Finanza di ProgettoLa Finanza di ProgettoSOGGETTI E RELAZIONISOGGETTI E RELAZIONI

AMMINISTRAZIONEPUBBLICA

AMMINISTRAZIONEPUBBLICA

cessionedell’opera

a fine gestione

cessioneproventi

di gestione

prezzodi concessione

concessionedi lavori pubblici

CONCESSIONARIODI LAVORIPUBBLICI

CONCESSIONARIODI LAVORIPUBBLICI

erogarioneservizi

tariffe

UTENZEUTENZE

ammortamentodel credito

capitale creditoprivilegiato

ENTEFINANZIATORE

ENTEFINANZIATORE

appalto lavori> 30%

servizioperativi

forniture

lavori

corrispettiviper lavori

lavori

pagamenti

SOCIOPERATORI

SOCIOPERATORI

APPALTATORIESTERNI

APPALTATORIESTERNI

creditosubordinato

ammortamentocredito subord.

SOCIFINANZIATORI

SOCIFINANZIATORI

Page 10: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

10

SOGGETTO SOGGETTO CENTRALE DEL CENTRALE DEL

P.F.P.F.

SOGGETTO SOGGETTO CENTRALE DEL CENTRALE DEL

P.F.P.F.

OPERATIVITA’ AUTONOMA – “ISOLAMENTO” OPERATIVITA’ AUTONOMA – “ISOLAMENTO” GIURIDICO ED ECONOMICO FINANZIARIO DEL GIURIDICO ED ECONOMICO FINANZIARIO DEL PROGETTOPROGETTO

OPERATIVITA’ AUTONOMA – “ISOLAMENTO” OPERATIVITA’ AUTONOMA – “ISOLAMENTO” GIURIDICO ED ECONOMICO FINANZIARIO DEL GIURIDICO ED ECONOMICO FINANZIARIO DEL PROGETTOPROGETTO

ACQUISIZIONE DEL CAPITALE DI PRESTITO ACQUISIZIONE DEL CAPITALE DI PRESTITO PROVENIENTE DA TERZI FINANZIATORI – PROVENIENTE DA TERZI FINANZIATORI – RIMBORSO PRESTITO (CAPITALE ED INTERESSI)RIMBORSO PRESTITO (CAPITALE ED INTERESSI)

ACQUISIZIONE DEL CAPITALE DI PRESTITO ACQUISIZIONE DEL CAPITALE DI PRESTITO PROVENIENTE DA TERZI FINANZIATORI – PROVENIENTE DA TERZI FINANZIATORI – RIMBORSO PRESTITO (CAPITALE ED INTERESSI)RIMBORSO PRESTITO (CAPITALE ED INTERESSI)

CONFERIMENTO DEL CAPITALE DI RISCHIO – CONFERIMENTO DEL CAPITALE DI RISCHIO –

ASSUNZIONE DEL RISCHIO IMPRENDITORIALEASSUNZIONE DEL RISCHIO IMPRENDITORIALECONFERIMENTO DEL CAPITALE DI RISCHIO – CONFERIMENTO DEL CAPITALE DI RISCHIO –

ASSUNZIONE DEL RISCHIO IMPRENDITORIALEASSUNZIONE DEL RISCHIO IMPRENDITORIALE

SVOLGIMENTO DI FUNZIONI ORGANIZZATIVE E SVOLGIMENTO DI FUNZIONI ORGANIZZATIVE E MANAGERIALI DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA DEL MANAGERIALI DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA DEL PROGETTOPROGETTO

SVOLGIMENTO DI FUNZIONI ORGANIZZATIVE E SVOLGIMENTO DI FUNZIONI ORGANIZZATIVE E MANAGERIALI DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA DEL MANAGERIALI DELL’ATTIVITA’ ECONOMICA DEL PROGETTOPROGETTO

VIENE COSTITUITA DAI PROMOTORI NELLA VIENE COSTITUITA DAI PROMOTORI NELLA FORMA GIURIDICA GIUDICATA PIU’ ADEGUATAFORMA GIURIDICA GIUDICATA PIU’ ADEGUATA

VIENE COSTITUITA DAI PROMOTORI NELLA VIENE COSTITUITA DAI PROMOTORI NELLA FORMA GIURIDICA GIUDICATA PIU’ ADEGUATAFORMA GIURIDICA GIUDICATA PIU’ ADEGUATA

La Finanza di ProgettoLa Finanza di ProgettoSOCIETA’ DI PROGETTOSOCIETA’ DI PROGETTO

Page 11: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

11

ProgrammazioneProgrammazione opera o impiantoopera o impiantoper la produzioneper la produzione

di servizi pubblici vendibilidi servizi pubblici vendibili(art. 14, L. 109/94)(art. 14, L. 109/94)

ProgrammazioneProgrammazione opera o impiantoopera o impiantoper la produzioneper la produzione

di servizi pubblici vendibilidi servizi pubblici vendibili(art. 14, L. 109/94)(art. 14, L. 109/94)

Predisposizione ePredisposizione eapprovazione approvazione progetto preliminareprogetto preliminare corredato da indagini geologiche corredato da indagini geologiche

(art. 16/18 e 20 L.109/94)(art. 16/18 e 20 L.109/94)

Predisposizione ePredisposizione eapprovazione approvazione progetto preliminareprogetto preliminare corredato da indagini geologiche corredato da indagini geologiche

(art. 16/18 e 20 L.109/94)(art. 16/18 e 20 L.109/94)

Indizione Indizione licitazione privatalicitazione privata per la concessione per la concessione(art. 19 e 20 L. 109/94)(art. 19 e 20 L. 109/94)

Indizione Indizione licitazione privatalicitazione privata per la concessione per la concessione(art. 19 e 20 L. 109/94)(art. 19 e 20 L. 109/94)

Applicazione del criterio di aggiudicazionaggiudicazionee dell’offerta economica più vantaggiosa(art.21, co.2, L. 109/94)

Applicazione del criterio di aggiudicazionaggiudicazionee dell’offerta economica più vantaggiosa(art.21, co.2, L. 109/94)

Elementi di valutazione prezzo, valore tecnico, tempi, rendimento, durata, costi operativi, tariffeElementi di valutazione prezzo, valore tecnico, tempi, rendimento, durata, costi operativi, tariffe(art. 21 co.2 L.109/94)(art. 21 co.2 L.109/94)

Elementi di valutazione prezzo, valore tecnico, tempi, rendimento, durata, costi operativi, tariffeElementi di valutazione prezzo, valore tecnico, tempi, rendimento, durata, costi operativi, tariffe(art. 21 co.2 L.109/94)(art. 21 co.2 L.109/94)

CONCESSIONE DI COSTRUZIONE E GESTIONE – PF AD INIZIATIVA PUBBLICA

La Finanza di ProgettoLa Finanza di Progetto

Page 12: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

12

CONCESSIONE DI COSTRUZIONE E GESTIONE – PF AD INIZIATIVA PUBBLICAIl Il concessionarioconcessionario predispone la predispone la progettazione definitiva progettazione definitiva ed ed esecutivaesecutiva

(art. 19 co. 2, L. 109/94)(art. 19 co. 2, L. 109/94)Il Il concessionarioconcessionario predispone la predispone la progettazione definitiva progettazione definitiva ed ed esecutivaesecutiva

(art. 19 co. 2, L. 109/94)(art. 19 co. 2, L. 109/94)

Il Il concessonarioconcessonario appaltaappalta almeno il almeno il 40%40% dei lavoridei lavori(art. 2, co.4 bis, L. 109/94)(art. 2, co.4 bis, L. 109/94)

Il Il concessonarioconcessonario appaltaappalta almeno il almeno il 40%40% dei lavoridei lavori(art. 2, co.4 bis, L. 109/94)(art. 2, co.4 bis, L. 109/94)

Esclusione dell’appalto delle imprese riunite, Esclusione dell’appalto delle imprese riunite, consorziate, controllate e collegateconsorziate, controllate e collegate

(art. 4, co. 5, Dlgs. 406/91)(art. 4, co. 5, Dlgs. 406/91)(art. 2, co.4, L. 109/94)(art. 2, co.4, L. 109/94)

Esclusione dell’appalto delle imprese riunite, Esclusione dell’appalto delle imprese riunite, consorziate, controllate e collegateconsorziate, controllate e collegate

(art. 4, co. 5, Dlgs. 406/91)(art. 4, co. 5, Dlgs. 406/91)(art. 2, co.4, L. 109/94)(art. 2, co.4, L. 109/94)

Aggiudicazione dell’appalto mediante licitazione Aggiudicazione dell’appalto mediante licitazione privata con il criterio dei prezzi unitariprivata con il criterio dei prezzi unitari

(art.29,co.3, Dlgs.406/91) (art.29,co.3, Dlgs.406/91) (art.21, co.1, L. 109/94)(art.21, co.1, L. 109/94)

Aggiudicazione dell’appalto mediante licitazione Aggiudicazione dell’appalto mediante licitazione privata con il criterio dei prezzi unitariprivata con il criterio dei prezzi unitari

(art.29,co.3, Dlgs.406/91) (art.29,co.3, Dlgs.406/91) (art.21, co.1, L. 109/94)(art.21, co.1, L. 109/94)

RealizzazioneRealizzazione dei lavori dei lavoriRealizzazioneRealizzazione dei lavori dei lavori

GestioneGestione di opere e servizi di opere e serviziGestioneGestione di opere e servizi di opere e servizi

La Finanza di ProgettoLa Finanza di Progetto

Page 13: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

13

CONTROPRESTAZIONE DELL’ENTE A FAVORE DEL CONCESSIONARIO (art. 19 L. 109/94)CONTROPRESTAZIONE DELL’ENTE A FAVORE DEL CONCESSIONARIO (art. 19 L. 109/94)CONTROPRESTAZIONE DELL’ENTE A FAVORE DEL CONCESSIONARIO (art. 19 L. 109/94)CONTROPRESTAZIONE DELL’ENTE A FAVORE DEL CONCESSIONARIO (art. 19 L. 109/94)

DIRITTO DI GESTIRE E SFRUTTARE ECONOMICAMENTE I LAVORI REALIZZATI EVENTUALE PREZZO CORRISPOSTO DA AMMINISTRAZIONE (MAX 50% IMPORTO TOTALE LAVORI) TRASFERIMENTO DI BENI IMMOBILI DELL’AMMINISTRAZIONE DA DISMETTERE PER UN VALORE MAX DEL 50%

DELL’IMPORTO TOTALE DEI LAVORI (POSSESSO IMMEDIATO E PROPRIETA’ DOPO IL COLLAUDO)

DIRITTO DI GESTIRE E SFRUTTARE ECONOMICAMENTE I LAVORI REALIZZATI EVENTUALE PREZZO CORRISPOSTO DA AMMINISTRAZIONE (MAX 50% IMPORTO TOTALE LAVORI) TRASFERIMENTO DI BENI IMMOBILI DELL’AMMINISTRAZIONE DA DISMETTERE PER UN VALORE MAX DEL 50%

DELL’IMPORTO TOTALE DEI LAVORI (POSSESSO IMMEDIATO E PROPRIETA’ DOPO IL COLLAUDO)

DURATA DELLA CONCESSIONEDURATA DELLA CONCESSIONEDURATA DELLA CONCESSIONEDURATA DELLA CONCESSIONEMASSIMO 30 ANNIMASSIMO 30 ANNI

OGGETTO DELLA CONCESSIONEOGGETTO DELLA CONCESSIONEOGGETTO DELLA CONCESSIONEOGGETTO DELLA CONCESSIONE

PROGETTAZIONE DEFINITIVAPROGETTAZIONE ESECUTIVAESECUZIONE LAVORI PUBBLICI O DI PUBBLICA UTILITA’GESTIONE FUNZIONALE ED ECONOMICA DELL’OPERA REALIZZATA

PROGETTAZIONE DEFINITIVAPROGETTAZIONE ESECUTIVAESECUZIONE LAVORI PUBBLICI O DI PUBBLICA UTILITA’GESTIONE FUNZIONALE ED ECONOMICA DELL’OPERA REALIZZATA

DOCUMENTI FONDAMENTALIDOCUMENTI FONDAMENTALIDOCUMENTI FONDAMENTALIDOCUMENTI FONDAMENTALI

PIANO ECONOMICO-FINANZIARIOPIANO ECONOMICO-FINANZIARIO (CON SPECIFICAZIONE VALORE RESIDUO AL NETTO AMM.TI ANNUALI E AL

TERMINE DELLA CONCESSIONE) CONVENZIONE DI CONCESSIONECONVENZIONE DI CONCESSIONE

PIANO ECONOMICO-FINANZIARIOPIANO ECONOMICO-FINANZIARIO (CON SPECIFICAZIONE VALORE RESIDUO AL NETTO AMM.TI ANNUALI E AL

TERMINE DELLA CONCESSIONE) CONVENZIONE DI CONCESSIONECONVENZIONE DI CONCESSIONE

CONCESSIONE DI COSTRUZIONE E GESTIONE – PF AD INIZIATIVA PUBBLICA

La Finanza di ProgettoLa Finanza di Progetto

Page 14: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

14

PRESUPPOSTI (art. 37-bis L. 109/94)PRESUPPOSTI (art. 37-bis L. 109/94)PRESUPPOSTI (art. 37-bis L. 109/94)PRESUPPOSTI (art. 37-bis L. 109/94)INSERIMENTO DEI LAVORI PUBBLICI O DI PUBBLICA UTILITA’ NEL PROGRAMMA TRIENNALE EX ART. 14

ovveroINSERIMENTO NEGLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE FORMALMENTE APPROVATI

DALL’AMMINISTRAZIONE

INSERIMENTO DEI LAVORI PUBBLICI O DI PUBBLICA UTILITA’ NEL PROGRAMMA TRIENNALE EX ART. 14ovvero

INSERIMENTO NEGLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE FORMALMENTE APPROVATI

DALL’AMMINISTRAZIONE

SOGGETTI PROMOTORI SOGGETTI PROMOTORI (art. 37-bis L. 109/94)(art. 37-bis L. 109/94) SOGGETTI PROMOTORI SOGGETTI PROMOTORI (art. 37-bis L. 109/94)(art. 37-bis L. 109/94)

1. SOGGETTI EX ART. 10 L. 109/942. SOCIETA’ DI INGEGNERIA3. SOGGETTI DOTATI DI IDONEI REQUISITI TECNICI, ORGANIZZATIVI, FINANZIARI E GESTIONALI eventualmente associati o consorziati con 4. ENTI FINANZIATORI5. GESTORI DI SERVIZI

1. SOGGETTI EX ART. 10 L. 109/942. SOCIETA’ DI INGEGNERIA3. SOGGETTI DOTATI DI IDONEI REQUISITI TECNICI, ORGANIZZATIVI, FINANZIARI E GESTIONALI eventualmente associati o consorziati con 4. ENTI FINANZIATORI5. GESTORI DI SERVIZI

OGGETTO DELLA PROPOSTA OGGETTO DELLA PROPOSTA ((art. 37-bis L. 109/94)art. 37-bis L. 109/94) OGGETTO DELLA PROPOSTA OGGETTO DELLA PROPOSTA ((art. 37-bis L. 109/94)art. 37-bis L. 109/94)

1. STUDIO DI INQUADRAMENTO TERRITORIALE E AMBIENTALE2. STUDIO DI FATTIBILITA’3. PROGETTO PRELIMINARE (CORREDATO DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE, GEOTECNICHE, ETC.)4. BOZZA DI CONVENZIONE5. PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO6. ASSEVERAZIONE DEL PIANO SUDDETTO DA ISTITUTO DI CREDITO7. SPECIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO E DELLA GESTIONE8. INDICAZIONE DELLE SPESE SOSTENUTE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO (MAX 2,5% DEL VALORE DELL’INVESTIMENTO)9. INDICAZIONE ELEMENTI PER AGGIUDICAZIONE EX ART. 21 CO. 2 LETT. B) (PREZZO, VALORE TEC., TEMPO ESEC., RENDIMENTO, DURATA, MODALITA’ DI GESTIONE E LIVELLO DELLE TARIFFE, ALTRI ELEMENTI)

1. STUDIO DI INQUADRAMENTO TERRITORIALE E AMBIENTALE2. STUDIO DI FATTIBILITA’3. PROGETTO PRELIMINARE (CORREDATO DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE, GEOTECNICHE, ETC.)4. BOZZA DI CONVENZIONE5. PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO6. ASSEVERAZIONE DEL PIANO SUDDETTO DA ISTITUTO DI CREDITO7. SPECIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO E DELLA GESTIONE8. INDICAZIONE DELLE SPESE SOSTENUTE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO (MAX 2,5% DEL VALORE DELL’INVESTIMENTO)9. INDICAZIONE ELEMENTI PER AGGIUDICAZIONE EX ART. 21 CO. 2 LETT. B) (PREZZO, VALORE TEC., TEMPO ESEC., RENDIMENTO, DURATA, MODALITA’ DI GESTIONE E LIVELLO DELLE TARIFFE, ALTRI ELEMENTI)

PROMOTORE – PF AD INIZIATIVA PRIVATA

La Finanza di ProgettoLa Finanza di Progetto

Page 15: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

15

PROJECT FINANCINGPROJECT FINANCINGPROJECT FINANCINGPROJECT FINANCING

AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE (art. 37- quater L. 109/94)AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE (art. 37- quater L. 109/94) AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE (art. 37- quater L. 109/94)AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE (art. 37- quater L. 109/94) 1. DEFINIZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE E DEGLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA2. PROCEDURA NEGOZIATA TRA PROMOTORE E DUE MIGLIORI OFFERENTI

1. DEFINIZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE E DEGLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA2. PROCEDURA NEGOZIATA TRA PROMOTORE E DUE MIGLIORI OFFERENTI

ATTUAZIONE DELLA CONCESSIONE (art. 37- quater e ss. L. 109/94)ATTUAZIONE DELLA CONCESSIONE (art. 37- quater e ss. L. 109/94)ATTUAZIONE DELLA CONCESSIONE (art. 37- quater e ss. L. 109/94)ATTUAZIONE DELLA CONCESSIONE (art. 37- quater e ss. L. 109/94)

1. EVENTUALE COSTITUZIONE DELLA SOCIETA’ DI PROGETTO2. OBBLIGO DI SUBAPPALTARE IL 30% DEI LAVORI3. POSSIBILITA’DI EMETTERE OBBLIGAZIONI IN DEROGA AI LIMITI EX ART. 2410 C.C. GARANTITE DA IPOTECA 4. PERFORMANCE BOND5. REVISIONE PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO SULLA BASE DI VARIAZIONI APPORTATE DALL’AMMINISTRAZIONE O DI NUOVI MECCANISMI TARIFFARI O CONDIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ INTRODOTTE DA NORME LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI

1. EVENTUALE COSTITUZIONE DELLA SOCIETA’ DI PROGETTO2. OBBLIGO DI SUBAPPALTARE IL 30% DEI LAVORI3. POSSIBILITA’DI EMETTERE OBBLIGAZIONI IN DEROGA AI LIMITI EX ART. 2410 C.C. GARANTITE DA IPOTECA 4. PERFORMANCE BOND5. REVISIONE PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO SULLA BASE DI VARIAZIONI APPORTATE DALL’AMMINISTRAZIONE O DI NUOVI MECCANISMI TARIFFARI O CONDIZIONI PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ INTRODOTTE DA NORME LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI

PREROGATIVE PER GLI ENTI FINANZIATORI PREROGATIVE PER GLI ENTI FINANZIATORI (art. 37- octies e nonies L. 109/94)(art. 37- octies e nonies L. 109/94) PREROGATIVE PER GLI ENTI FINANZIATORI PREROGATIVE PER GLI ENTI FINANZIATORI (art. 37- octies e nonies L. 109/94)(art. 37- octies e nonies L. 109/94)

1. POSSIBILITA’ DI DESIGNARE SOGGETTO SUBENTRANTE AL CONCESSIONARIO INADEMPIENTE A CONDIZIONE CHE:IL SUBENTRANTE ABBIA CAPACITA’ TECNICHE E FINANZIARIE EQUIVALENTI E, INOLTRE, CHELA DESIGNAZIONE SIA FATTA ENTRO 90 GG. DA COMUNICAZIONE DELLA VOLONTA’ DELL’ENTE DI RISOLVERE IL CONTRATTOL’INADEMPIMENTO DEL CONCESSIONARIO CESSI ENTRO 90 GG. DAL TERMINE PRECEDENTE O ENTRO IL MAGGIOR TERMINE CONCORDATO2. DIRITTO DI PRELAZIONE SULLE SOMME DOVUTE DAL CONCEDENTE IN CASO DI REVOCA O RISOLUZIONE3. PRIVILEGIO GENERALE SUI BENI MOBILI DEL CONCESSIONARIO CHE RISULTI DA ATTO SCRITTO

1. POSSIBILITA’ DI DESIGNARE SOGGETTO SUBENTRANTE AL CONCESSIONARIO INADEMPIENTE A CONDIZIONE CHE:IL SUBENTRANTE ABBIA CAPACITA’ TECNICHE E FINANZIARIE EQUIVALENTI E, INOLTRE, CHELA DESIGNAZIONE SIA FATTA ENTRO 90 GG. DA COMUNICAZIONE DELLA VOLONTA’ DELL’ENTE DI RISOLVERE IL CONTRATTOL’INADEMPIMENTO DEL CONCESSIONARIO CESSI ENTRO 90 GG. DAL TERMINE PRECEDENTE O ENTRO IL MAGGIOR TERMINE CONCORDATO2. DIRITTO DI PRELAZIONE SULLE SOMME DOVUTE DAL CONCEDENTE IN CASO DI REVOCA O RISOLUZIONE3. PRIVILEGIO GENERALE SUI BENI MOBILI DEL CONCESSIONARIO CHE RISULTI DA ATTO SCRITTO

SU INIZIATIVA PRIVATA SU INIZIATIVA PRIVATA SU INIZIATIVA PRIVATA SU INIZIATIVA PRIVATA

Page 16: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

16

TERMINITERMINITERMINITERMINI

1. PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE ENTRO 30 GIUGNO

2. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE ENTRO 31 OTTOBRE3. INDIZIONE GARA ENTRO 31 DICEMBRE

1. PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE ENTRO 30 GIUGNO

2. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE ENTRO 31 OTTOBRE3. INDIZIONE GARA ENTRO 31 DICEMBRE

ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA FATTIBILITA’ DELLE PROPOSTE (art. 37-ter L. 109/94)ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA FATTIBILITA’ DELLE PROPOSTE (art. 37-ter L. 109/94)ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA FATTIBILITA’ DELLE PROPOSTE (art. 37-ter L. 109/94)ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA FATTIBILITA’ DELLE PROPOSTE (art. 37-ter L. 109/94)

1. PROFILO COSTRUTTIVO, URBANISTICO E AMBIENTALE

2. QUALITA’ PROGETTUALE

3. FUNZIONALITA’ E FRUIBILITA’ DELL’OPERA E SUA ACCESSIBILITA’ AL PUBBLICO

4. RENDIMENTO

5. COSTO DI GESTIONE E MANUTENZIONE

6. DURATA DELLA CONCESSIONE

7. TARIFFE E LORO AGGIORNAMENTO

8. VALORE ECONOMICO E FINANZIARIO DEL PIANO

9. CONTENUTO DELLA BOZZA DI CONVENZIONE

10. ASSENZA ELEMENTI OSTATIVI

1. PROFILO COSTRUTTIVO, URBANISTICO E AMBIENTALE

2. QUALITA’ PROGETTUALE

3. FUNZIONALITA’ E FRUIBILITA’ DELL’OPERA E SUA ACCESSIBILITA’ AL PUBBLICO

4. RENDIMENTO

5. COSTO DI GESTIONE E MANUTENZIONE

6. DURATA DELLA CONCESSIONE

7. TARIFFE E LORO AGGIORNAMENTO

8. VALORE ECONOMICO E FINANZIARIO DEL PIANO

9. CONTENUTO DELLA BOZZA DI CONVENZIONE

10. ASSENZA ELEMENTI OSTATIVIFASE DELLA NEGOZIAZIONE FASE DELLA NEGOZIAZIONE (art. 37- ter e quater L. 109/94)(art. 37- ter e quater L. 109/94) FASE DELLA NEGOZIAZIONE FASE DELLA NEGOZIAZIONE (art. 37- ter e quater L. 109/94)(art. 37- ter e quater L. 109/94)

L’AMMINISTRAZIONE HA L’OBBLIGO DI SENTIRE I PROMOTORI CHE NE FACCIANO RICHIESTA E PUO’ DEFINIRE MODIFICAZIONI DEL PROGETTO PRELIMINARE PRESENTATO

L’AMMINISTRAZIONE HA L’OBBLIGO DI SENTIRE I PROMOTORI CHE NE FACCIANO RICHIESTA E PUO’ DEFINIRE MODIFICAZIONI DEL PROGETTO PRELIMINARE PRESENTATO

La Finanza di ProgettoLa Finanza di ProgettoPROMOTORE – PF AD INIZIATIVA PRIVATA

Page 17: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

17

La situazione italianaLa situazione italianaLegge-quadro sui lavori pubblici

opera # progetto # servizi/gestione

promotore # sponsor

procedure # concorrenza effettiva = mortificazione dell’innovazione/mercato “adiacente”

Art. 37 bis e ss. = Art. 19 - progettazione preliminare - 37 quinquies concessione “tradizionale

- 30 anni - 50 per cento

- rinegoziazione

Page 18: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

18

Cosa fare?Cosa fare?

Programmazione = identificazione dei bisogni utenti finali

• PA = “sponsor” + procedure autorizzative

•“promotore” = gara ad hoc

• proposta = affinamenti successivi

• aggiudicazione = “bocce-ferme”

• SPV = soggetto centrale

Page 19: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

19

PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATOPARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO

SOCIETA’ MISTE

SpA o Srl (anche consortili) >pubblica locale

(ex art. 113, lett.e), D.Lgs. n. 267/2000)

“costituite o partecipate dall’ente titolare del pubblico servizio qualora sia opportuna in relazione alla natura o all’ambito territoriale del servizio la partecipazione di più soggetti pubblici o privati”.

SpA (anche consortile) > privata(ex art. 113, lett.f) e art. 116, D.Lgs. n. 267/2000)

Costituite dagli “enti locali per l’esercizio di servizi pubblici e per la realizzazione delle opere necessarie al corretto svolgimento del servizio, nonché per la realizzazione di infrastrutture ed altre opere di interesse pubblico. (…)”.

Promosse dagli enti pubblici territoriali

Page 20: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

20

PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATOPARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO

Caratteristiche societarie• “i comuni, le province, e gli altri enti locali, possono, per atto

unilaterale, trasformare le aziende speciali in società per azioni, di cui possono restare azionisti unici per un periodo comunque non superiore a due anni dalla trasformazione” (v. art. 115, comma 1, D.Lgs. 267/2000).Tale articolo è sintomatico del favore del legislatore per le società di capitali quali forme di gestione dei servizi pubblici locali ;

• un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato ritiene che occorre indire una gara ad evidenza pubblica per la scelta del socio privato di minoranza (socio imprenditore o socio finanziatore);

• occorre procedere a gara ad evidenza pubblica per appalti di lavori e/o servizi e/o forniture;

• la società è formalmente soggetto privato, ma definito – dalle direttive europee – organismo di diritto pubblico si applicano i principi delle direttive appalti lavori, servizi, forniture, settori esclusi;

• emergono spesso difficoltà a trovare privati che abbiano interesse a partecipare come soci finanziatori:

a) perché devono rimettere il loro capitale di rischio alla efficienza della gestione della P.A.;

b) perché sono esclusi, per incompatibilità, dal partecipare a gare per l’appalto di lavori, forniture, servizi.

SpA o Srl a prevalente capitale pubblico locale

Page 21: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

21

PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATOPARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO

Caratteristiche societarie

La costituzione di società miste a maggioranza privata è disciplinata da apposito regolamento (D.P.R. 533/1996) il quale prevede che:

a) possono essere soci, oltre all’ente e agli enti promotori, le regioni, altre amministrazioni pubbliche anche statali, e società a partecipazione pubblica;

b) il capitale iniziale non può essere inferiore a un miliardo di lire;

c) l’ente promotore, o almeno uno di essi in ipotesi di pluralità, non può avere una partecipazione inferiore al quinto del capitale sociale;

d) la partecipazione azionaria di maggioranza, pari almeno al cinquantuno per cento, deve essere assunta da imprenditori individuali, o da società singole o raggruppate allo scopo;

e) all’azionariato diffuso è, comunque, riservata una parte ben definita del capitale sociale;

f) la scelta del socio di maggioranza è effettuata attraverso una procedura concorsuale ristretta, assimilata all’appalto concorso previsto dal D.Lgs. 157/95 e disciplinata specificatamente dal regolamento stesso;

g) l’eventuale modifica dell’assetto societario, per l’ingresso di nuovi soci enti locali, avviene previo apposito aumento di capitale, mentre eventuali cessioni di azioni, o ogni altro atto idoneo a determinare la perdita della posizione di maggioranza del socio privato, sono preclusi per un periodo di tempo determinato (fino al 31 dicembre del quinto anno dalla costituzione della società) e, comunque, sono soggetti al gradimento motivato dei soci pubblici;

h) i rapporti tra i soci pubblici e privati sono regolati attraverso apposite convenzioni, a garanzia del corretto esercizio del servizio e della permanenza dell’assetto societario, anche con l’attribuzione all’ente concedente di mezzi di controllo e verifica della economicità della gestione e della quantità dei servizi.

SpA o Srl con partecipazioneminoritaria di enti locali

Page 22: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

22

PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATOPARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO

Caratteristiche societarie • gli azionisti privati delle società per azioni devono essere scelti

tramite procedura di evidenza pubblica;

• le STU provvedono:

a) alla preventiva acquisizione delle aree interessate dall’intervento;

b) alla trasformazione delle aree di intervento;

c) alla commercializzazione delle aree di intervento;

• l’individuazione delle aree di intervento equivale a dichiarazione di pubblica utilità, anche per le aree non interessate da opere pubbliche;

• le aree di proprietà degli enti locali interessate dall’intervento possono essere attribuite alla società a titolo di concessione;

• i rapporti tra gli enti locali azionisti e la STU sono disciplinati da una convenzione contenente, a pena di utilità, gli obblighi ed i diritti delle parti.

SOCIETA’ DI TRASFORMAZIONE

URBANA (STU)

Esempio di società per azioni a capitale misto pubblico-privato:fattispecie “tipica”, prevista dall’art. 120 del D.lgs. 267/2000

Promossa da città metropolitane e comuni, anche con la partecipazione della provincia e della regione, AL FINE DI PROGETTARE E REALIZZARE INTERVENTI DI TRASFORMAZIONE URBANA, in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti.

Page 23: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

23

La Finanza di Progetto in ItaliaLa Finanza di Progetto in Italia

• La legge di modifica della disciplina in materia di lavori pubblici (c.d. Merloni-ter) ha introdotto modifiche dirette a rendere lo strumento della concessione di costruzione e gestione compatibile con la tecnica della finanza di progetto.

• La legge No. 144/1999 ha istituito all’interno del CIPE la Unità Tecnica Finanza di Progetto (UFP).

• I componenti della UFP sono professionisti provenienti dal settore privato e dalla Pubblica Amministrazione nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nell’Aprile 2000

Page 24: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

24

Componenti UFPComponenti UFP

• CoordinatoreCoordinatore Luigi de Pierris

• Settore LegaleSettore Legale Velia Leone

Rosalba Cori

Gabriele PasquiniMassimo Ricchi

• Settore FinanziarioSettore Finanziario Luigi de PierrisMonica FoschiGabriele PescariniMaria Samoggia

• Settore IngegneriaSettore Ingegneria Pasquale SerlengaAlberto GermaniLorenzo Serra

Page 25: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

25

Compiti istituzionali della UFPCompiti istituzionali della UFP• Promozione della tecnica della Finanza di Promozione della tecnica della Finanza di

ProgettoProgetto La UFP “ha il compito di promuovere, all’interno delle La UFP “ha il compito di promuovere, all’interno delle

pubbliche amministrazioni, l’utilizzo di tecniche di pubbliche amministrazioni, l’utilizzo di tecniche di finanziamento di infrastrutture con ricorso a capitali finanziamento di infrastrutture con ricorso a capitali privati”privati”

• Supporto alle AmministrazioniSupporto alle Amministrazioni La UFP “fornisce supporto alle commissioni costituite La UFP “fornisce supporto alle commissioni costituite

nell’ambito del CIPE su materie inerenti il nell’ambito del CIPE su materie inerenti il finanziamento delle infrastrutture”finanziamento delle infrastrutture”

La UFP fornisce “supporto alle amministrazioni La UFP fornisce “supporto alle amministrazioni aggiudicatrici nella attività di individuazione delle aggiudicatrici nella attività di individuazione delle necessità suscettibili di essere soddisfatte tramite la necessità suscettibili di essere soddisfatte tramite la realizzazione di lavori finanziati con capitali privatirealizzazione di lavori finanziati con capitali privati””

Page 26: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

26

Compiti istituzionali della UFPCompiti istituzionali della UFP

• Assistenza alle AmministrazioniAssistenza alle Amministrazioni

La UFP “assiste le pubbliche amministrazioni che ne La UFP “assiste le pubbliche amministrazioni che ne facciano richiesta nell’attività di valutazione facciano richiesta nell’attività di valutazione tecnico-economica delle proposte presentate dai tecnico-economica delle proposte presentate dai soggetti promotori ai sensi dell'art. 37-bis della soggetti promotori ai sensi dell'art. 37-bis della Merloni-ter, nelle attività di indizione di gara e della Merloni-ter, nelle attività di indizione di gara e della aggiudicazione delle offerte da essa risultanti.”aggiudicazione delle offerte da essa risultanti.”

La UFP “esercita la propria attività nel quadro degli La UFP “esercita la propria attività nel quadro degli investimenti individuati dalla programmazione investimenti individuati dalla programmazione triennale dei lavori pubblici”triennale dei lavori pubblici”

Page 27: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

27

Compiti istituzionali della UFPCompiti istituzionali della UFP

•““Evoluzione normativa”Evoluzione normativa”

L’UFP “formula raccomandazioni in merito L’UFP “formula raccomandazioni in merito

ai mutamenti legislativi necessari a ai mutamenti legislativi necessari a

rimuovere ostacoli alla diffusione della rimuovere ostacoli alla diffusione della

tecnica di Finanza di Progetto”tecnica di Finanza di Progetto”

Page 28: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

28

Linee operativeLinee operative

• Promozione del Partenariato Pubblico-PrivatoPromozione del Partenariato Pubblico-Privato

Supporto e promozione delle Supporto e promozione delle iniziative non rientrantiiniziative non rientranti direttamente nel contesto della direttamente nel contesto della legge Merloni- terlegge Merloni- ter

Applicazioni delle tecniche di Finanza di Progetto nel Applicazioni delle tecniche di Finanza di Progetto nel processo di liberalizzazione e processo di liberalizzazione e privatizzazione dei servizi privatizzazione dei servizi pubblici e di pubblica utilitàpubblici e di pubblica utilità

Page 29: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

29

Punti chiavePunti chiave

• Superare difficoltà e resistenze “culturali”:

Possibile scetticismo sulle reali possibilità di Possibile scetticismo sulle reali possibilità di aprire il aprire il mercatomercato alle iniziative private alle iniziative private

Difficoltà delle amministrazioni locali a Difficoltà delle amministrazioni locali a gestire regole e gestire regole e procedureprocedure a cui non sono abituati, ma essenziali per le a cui non sono abituati, ma essenziali per le tecniche di finanza di progetto tecniche di finanza di progetto

Fraintendimento sugli Fraintendimento sugli obiettiviobiettivi della Finanza di Progetto della Finanza di Progetto (sopravvalutazione dei vantaggi ottenibili) (sopravvalutazione dei vantaggi ottenibili)

Page 30: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

30

Punti chiavePunti chiave

• Creare un contesto per la diffusione della Finanza di Creare un contesto per la diffusione della Finanza di Progetto in Italia:Progetto in Italia:

Incoraggiare l’imprenditoria privata ad Incoraggiare l’imprenditoria privata ad investireinvestire nel capitale nel capitale di rischiodi rischio delle società di progetto delle società di progetto

Motivare il sistema bancarioMotivare il sistema bancario ad intervenire in operazioni di ad intervenire in operazioni di Finanza di ProgettoFinanza di Progetto

Sfruttare le Sfruttare le possibilità offertepossibilità offerte dalla crescente dalla crescente internazionalizzazione dei internazionalizzazione dei mercati dei capitalimercati dei capitali (equity e (equity e debito) debito)

Individuare Individuare operazionioperazioni suscettibili di essere suscettibili di essere co-finanziate con co-finanziate con fondi UEfondi UE

Page 31: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

31

ConclusioniConclusioni

PPP Necessità per la P.A.Procedure più complesse

Relazioni settore pubblico - privato

Rivoluzione copernicana

Page 32: IL PROJECT FINANCE IN ITALIA MITO E REALTA’ Avv. Velia M. Leone Responsabile Area Legale Trento, 9 marzo 2001 Comitato Interministeriale per la Programmazione

32

Unità Tecnica Finanza di Unità Tecnica Finanza di ProgettoProgetto

Unità Tecnica Finanza di ProgettoUnità Tecnica Finanza di Progetto

Via Lucania 29Via Lucania 29

00187 Roma00187 Roma

Telefono 06 4761 7151

Fax 06 4761 7165

WebSite www.Tesoro.it/Banche Dati/Project Financing