il reporter-impruneta-agosto 2009

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P rincipi, marchesi e quant’al- tro. Le famiglie dell’aristo- crazia fiorentina hanno riempito pagine e pagine di volumi di storia con i loro trascorsi intriganti e con gli intrecci di potere. Il Repor- ter ha fatto un viaggio in cinque tra i casati più famosi della città (Antinori, Frescobaldi, Corsini, Guicciardini e Torrigiani), per scoprire com’erano un tempo e come sono oggi. Tra gli aneddoti legati al passato, il più curioso è sicuramente quello che coinvolge Bartolomeo Frescobaldi che, du- rante un ballo organizzato nella villa di Montecastello, lasciò che gli ospiti danzassero nudi. Il Papa la prese male e il buon Frescobaldi non la passò affatto liscia. Tra sto- rielle divertenti e conoscenze pre- stigiose (tra i tanti, Piero e Luigi Guicciardini nell’800 erano molto amici di Giampietro Vieusseux), si scoprono i retroscena dei co- gnomi blasonati della città. L’altra faccia della medaglia sono i nobili di oggi. Una volta messi da parte scettri, troni e abiti damascati, le teste coronate del XXI secolo han- no intrapreso altre attività - la più gettonata è l’imprenditore vinico- lo - che permettono loro di rima- nere ben ancorati alle tradizioni guardando con un occhio al futuro del granducato. AGOSTO 2009 Essere nobile a Firenze, ieri e oggi COM’ERA E COM’È. Blasoni a confronto, tra aneddoti e nuovi mestieri C hiuso per ferie. Ad agosto chiudo ogni mia attività cele- brale (mia moglie dice che questo già lo faccio per tutto l’anno). E’ salutare avere ogni tanto il cervello in stand by. Il cervello di mia moglie inve- ce non stacca mai la spina. E con il caldo spesso va in tilt. L’altro giorno eravamo in un parcheggio di asfalto, mia moglie mi ha guardato e poi mi ha detto “Mi racco- mando… parcheggia all’ombra!”. “Cosa faccio? Aspetto che il vento porti qua un seme così fra 20 anni posso parcheggiare sotto una pianta?”. Ad agosto non voglio pensare a niente. Non mi agiterò più per il rincaro dei prezzi. Che sarà, sarà! D’altron- de se la benzina continuerà ad aumentare sarà inevitabile tra qualche anno prendere una decisione drastica: o la macchina o la benzina. Tutte e due, no! Sono convinto che tra un po’ vedremo gente che andrà a piedi spingendo la macchina, mentre altri cam- mineranno con una tanica di benzina sotto braccio. Le macchine sono dei moltiplica- tori di odio; in mezzo al traffico ci si manda sempre a quel paese. L’altro giorno un au- tomobilista davanti a me ha messo la frec- cia poi ha cambiato idea ed ha proseguito a diritto. Uno scooterista che era dietro ha co- minciato subito ad offenderlo “Accidenti a te, tuo babbo, tua mamma, tua sorella…!”. E’ arrivato fino al settimo grado di parente- la, poi dopo 5 minuti di offese ininterrotte mi ha bussato al finestrino della macchina e mi ha chiesto “Mi sono dimenticato perché l’offendevo, te lo ricordi?” “Per la freccia” “Ah già!” ed è subito ripartito “ Accidenti a te, tuo babbo, tua mamma!”. Ad agosto ho proprio voglia di staccare la spina. Metterò il cervello sulla sdraio! Chiuso per ferie!! *Comico Andrea Muzzi* Il cervello sulla sdraio Ottimismo per il teatro fiorentino. Costi di produzione tagliati del 15% ma spettacoli di qualità CULTURA MAGGIO, NUOVA STAGIONE PAG.22 Il neoacquisto: “L’esultanza del violino di Gilardino è nata per scherzo a cena con me” SPORT MARCHIONNI SI PRESENTA PAG.26 Viaggio tra i tifosi che ogni estate rinunciano al mare per seguire la Fiorentina in ritiro VIOLA... DI PASSIONE PAG.27 Musica contro l’allarme alcol I numeri sono preoccupanti: otto toscani su dieci tra 14 e 19 anni bevono alco- lici, c’è chi inizia a scolarsi birre e affini già a 12 anni, e dal Nord Europa è arriva- ta anche da noi un’usanza che si chiama “binge drinking”, che consiste nel con- sumare 5 o più bicchieri di una qualsiasi bevanda alcolica in un’unica occasione. Dati allarmanti, che in altre città (vedi Milano) hanno portato a nuovi divieti per arginare il fenomeno tra i giovanissimi. Ma Firenze ha deciso di tentare un’altra strada, che passa dalla musica e da due serate in piazza (una si è tenuta in Santa Croce, l’altra è in programma in Santo Spirito) per dire ai ragazzi che bere fa male. E che ci si può (e deve) divertire anche senza sballarsi. di Matteo Francini PAG.3 PAG Due aree verdi in vendita fanno discutere la città PRIMO PIANO Tutte le iniziative messe in campo dalle istituzioni e dalle associazioni contro solitudine e calura ESTATE SICURA ANZIANI PAG.5 Quelle biblioteche in riva al mare Relax PAG.23 PAGG.14-15 PAG.17 EDIZIONE DI IMPRUNETA • 6.273 COPIE DISTRIBUITE DA Periodico d’informazione locale. Anno III n.45 del 1 agosto 2009. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10 Il Giornale del tuo Comune Affiliato AFFILIATO FI - Campo di Marte 055 0515231 VALUTAZIONI GRATUITE E SENZA IMPEGNO 1013960 AFFILIATO FI - Campo di Marte - 055 0515231 Affiliato Pirelli RE Agency. Ogni affiliato è imprenditore indipendente ed autonomo. Affiliato CAMPO DI MARTE INIZIAMO VENDITE di nuove costruzioni in contesto silenzioso ed immerso nel verde di diverse metrature tutte dotate di terrazza abitabile e box auto Info in agenzia 1013961

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Il reporter-Impruneta-agosto 2009

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Page 1: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

Principi, marchesi e quant’al-tro. Le famiglie dell’aristo-

crazia fiorentina hanno riempito pagine e pagine di volumi di storia con i loro trascorsi intriganti e con gli intrecci di potere. Il Repor-ter ha fatto un viaggio in cinque tra i casati più famosi della città (Antinori, Frescobaldi, Corsini, Guicciardini e Torrigiani), per scoprire com’erano un tempo e come sono oggi. Tra gli aneddoti

legati al passato, il più curioso è sicuramente quello che coinvolge Bartolomeo Frescobaldi che, du-rante un ballo organizzato nella villa di Montecastello, lasciò che gli ospiti danzassero nudi. Il Papa la prese male e il buon Frescobaldi non la passò affatto liscia. Tra sto-rielle divertenti e conoscenze pre-stigiose (tra i tanti, Piero e Luigi Guicciardini nell’800 erano molto amici di Giampietro Vieusseux),

si scoprono i retroscena dei co-gnomi blasonati della città. L’altra faccia della medaglia sono i nobili di oggi. Una volta messi da parte scettri, troni e abiti damascati, le teste coronate del XXI secolo han-no intrapreso altre attività - la più gettonata è l’imprenditore vinico-lo - che permettono loro di rima-nere ben ancorati alle tradizioni guardando con un occhio al futuro del granducato.

AGOSTO 2009

Essere nobile a Firenze, ieri e oggiCOM’ERA E COM’È. Blasoni a confronto, tra aneddoti e nuovi mestieri

PAGG.8-9

Chiuso per ferie. Ad agosto chiudo

ogni mia attività cele-brale (mia moglie dice che questo già lo faccio per tutto l’anno). E’ salutare avere ogni tanto il cervello in stand by. Il cervello di mia moglie inve-ce non stacca mai la spina. E con il caldo spesso va in tilt. L’altro giorno eravamo in un parcheggio di asfalto, mia moglie mi ha guardato e poi mi ha detto “Mi racco-mando… parcheggia all’ombra!”. “Cosa faccio? Aspetto che il vento porti qua un seme così fra 20 anni posso parcheggiare sotto una pianta?”. Ad agosto non voglio pensare a niente. Non mi agiterò più per il rincaro dei prezzi. Che sarà, sarà! D’altron-de se la benzina continuerà ad aumentare sarà inevitabile tra qualche anno prendere una decisione drastica: o la macchina o la benzina. Tutte e due, no! Sono convinto che tra un po’ vedremo gente che andrà a piedi spingendo la macchina, mentre altri cam-mineranno con una tanica di benzina sotto braccio. Le macchine sono dei moltiplica-tori di odio; in mezzo al traffico ci si manda sempre a quel paese. L’altro giorno un au-tomobilista davanti a me ha messo la frec-cia poi ha cambiato idea ed ha proseguito a diritto. Uno scooterista che era dietro ha co-minciato subito ad offenderlo “Accidenti a te, tuo babbo, tua mamma, tua sorella…!”. E’ arrivato fino al settimo grado di parente-la, poi dopo 5 minuti di offese ininterrotte mi ha bussato al finestrino della macchina e mi ha chiesto “Mi sono dimenticato perché l’offendevo, te lo ricordi?” “Per la freccia” “Ah già!” ed è subito ripartito “ Accidenti a te, tuo babbo, tua mamma!”. Ad agosto ho proprio voglia di staccare la spina. Metterò il cervello sulla sdraio! Chiuso per ferie!!

*Comico

Andrea Muzzi*

Il cervello sulla sdraio

Ottimismo per il teatro fi orentino.

Costi di produzione tagliati del 15%

ma spettacoli di qualità

CULTURA

MAGGIO, NUOVA STAGIONE

PAG.22

Il neoacquisto: “L’esultanza del

violino di Gilardino è nata per

scherzo a cena con me”

SPORT

MARCHIONNI SI PRESENTA

PAG.26

Viaggio tra i tifosi che ogni estate

rinunciano al mare per seguire

la Fiorentina in ritiro

VIOLA... DI PASSIONE

PAG.27

Musica contro l’allarme alcol

I numeri sono preoccupanti: otto toscani su dieci tra 14 e 19 anni bevono alco-

lici, c’è chi inizia a scolarsi birre e affini già a 12 anni, e dal Nord Europa è arriva-ta anche da noi un’usanza che si chiama “binge drinking”, che consiste nel con-sumare 5 o più bicchieri di una qualsiasi bevanda alcolica in un’unica occasione. Dati allarmanti, che in altre città (vedi

Milano) hanno portato a nuovi divieti per arginare il fenomeno tra i giovanissimi. Ma Firenze ha deciso di tentare un’altra strada, che passa dalla musica e da due serate in piazza (una si è tenuta in Santa Croce, l’altra è in programma in Santo Spirito) per dire ai ragazzi che bere fa male. E che ci si può (e deve) divertire anche senza sballarsi. PAG.15

di Matteo Francini

PAG.3PAG

Due aree verdi in venditafanno discutere la città

PRIMO PIANO

Tutte le iniziative messe in campo

dalle istituzioni e dalle associazioni

contro solitudine e calura

ESTATE SICURA ANZIANI

PAG.5

Quelle bibliotechein riva al mare

Relax

PAG.23

PAGG.14-15

PAG.17

EDIZIONE DI IMPRUNETA • 6.273 COPIE DISTRIBUITE DA

Periodico d’informazione locale. Anno III n.45 del 1 agosto 2009.N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

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2 Agosto 2009 il giornale del tuo Comune

PRESENTE E PASSATO. Lo spiazzo ai Sassi Neri è stato dedicato al primo sindaco dopo la Liberazione

Una piazza per Attilio Bandinelli

La cerimonia d’intitolazione c’è stata a fi ne luglio, nello stesso

giorno del 65° anniversario del bombardamento di Impruneta. Nelle

intenzioni del Comune, il nuovo slargo deve diventare il terzo polo

della città dopo le piazze Buondelmonti e Accursio da Bagnolo

Ora la nuova piazza di Impruneta ha un nome e un cognome. E sono quelli di un uomo che è stato imprunetino fino al midollo e ha fatto tanto per il paese.

A fine luglio, lo spiazzo in erba e ghiaia del parco dei Sassi Neri è stato intitolato a Attilio Bandinelli, primo sindaco della città dopo la Liberazione dal nazi-fascismo. L’intitolazione è un altro tassello del progetto dell’amministrazione comunale, che vorreb-be far diventare lo slargo il terzo “polo” della città dopo le piazze Buondelmonti e Accursio da Bagnolo, un luogo di aggregazione immerso nel verde e quindi complementare a quegli storici del centro del paese. Per raggiungere questo scopo, nell’area vicino alla nuova piazza dovrebbe nascere in futuro anche uno spazio dedicato ai bambini. Lo spiazzo creato nel par-co urbano è stato dedicato a Attilio Bandinelli perché - spiega France-sca Bucconi, assessore alle Politi-che della comunicazione - “è stato un personaggio straordinario che ha guidato la ricostruzione di Im-pruneta dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. A sostegno di questa idea c’è stata una forte iniziativa popolare che non pote-vamo né volevamo ignorare”. Quella del Comune è stata infatti una decisione presa a furor di popolo, e non è un’esagerazione dirlo, perché sono stati davve-ro i cittadini a volerla. Prima dell’inaugurazione della piazza, avvenuta qualche mese fa, l’amministrazio-ne comunale aveva chiesto alla popolazione di dare suggerimenti su come chiamare il nuovo spiazzo: oltre 370 imprunetini hanno firmato una petizione per chiedere che portasse il nome di Bandinelli. Una dimostrazione di affetto che ha commosso Lisetta Bandinelli, la figlia dell’ex sindaco, che da molti anni

non abita più a Impruneta ma ci è cresciuta ed è ri-masta così attaccata al paese che “quando ci torno, ogni sasso, ogni particolare, ha per me un significato: questo significa che è sempre la mia terra” . Quan-do ha saputo che avrebbero dedicato una piazza del paese a suo padre, Lisetta Bandinelli è rimasta “un po’ sorpresa, perché per tutto questo tempo la figura di mio padre era forse stata un po’ dimenticata. Ma soprattutto - continua - ho provato tanta gratitudine e mi sono commossa, perché i vecchi imprunetini hanno fatto molto per dare questo riconoscimento al babbo. Se fosse ancora qui tra noi, sarebbe l’uomo più contento al mondo”. La cerimonia di intitolazione si è svolta il 27 luglio scorso, nel giorno del 65° anniversa-rio del bombardamento di Impruneta, che provocò la morte di oltre cento persone (moltissimi erano sfolla-

ti da altre zone), la distruzione del centro del paese e il crollo di una parte della basilica di Santa Maria. E, per onorare il ricordo di quei giorni terribili, sempre il 27 luglio è stata presentata anche la ricerca “Il piano di ricostruzione post-bellico:

ricostruire la memoria” di Eleonora Berti, dottoran-da al dipartimento di urbanistica e pianificazione del territorio dell’Università di Firenze. Non solo. Qual-che anno fa il Comune ha prodotto il video dvd del filmato “Il passaggio del fronte all’Impruneta”, che raccoglie vecchie immagini dell’epoca, ma le ristam-pe sono tutte finite da tempo e le molte richieste di copie non sono potute essere soddisfatte. Ma a breve, dice l’assessore Buccioni, “metteremo il video sul sito internet del Comune (www.comune.impruneta.fi.it). In questi anni lo abbiamo proiettato nelle scuole per farlo vedere a più ragazzi possibile, ma tra poco sarà di nuovo visibile da tutti, imprunetini e non”.

Federico Bausi

Lo spiazzo che è stato intitolato a Bandinelli

L’assessore Buccioni: Omaggio a un grande imprunetino volutodalla popolazione

Quella di Attilio Bandi-nelli è la storia di “un

uomo umile” che fece e fu tante cose. E’ stato calzolaio e poeta, fondatore e maestro di una scuola serale, politico e pittore. Ma se chiedete di lui a chi l’ha conosciuto, la prima risposta che avrete sarà sulle sue qualità umane. Nato nel 1902 da una famiglia contadi-na, Bandinelli inizia a lavorare molto giovane come calzolaio. Anche la sua grande passione, la pittura, si manifesta molto presto e a 21 anni si trasferisce a Firenze per poter studiare ai corsi liberi dell’Accademia delle Belle Arti, continuando a fare il calzolaio. Nel capo-luogo entra in contatto con gli artisti che abitano al “Conven-tino”, un ex con-vento di via Villani, dove poi va anche lui a vi-vere. Allo stesso tempo, alla fine degli anni Trenta, fonda una scuola serale all’Impru-neta insieme al suo maestro calzolaio Armando Menchi. “A quell’epoca Impruneta era quasi un’unica famiglia, c’erano 3mila abitanti...”, dice Mario Gasparri, uno degli animatori del comitato per intitolare la piazza dei Sassi Neri all’ex sindaco. “Io che sono del ’21 frequentavo que-sta scuola serale, dove Bandi-nelli insegnava disegno. Non guardava nessuno dall’alto in basso, trattava tutti allo stesso modo”. Nel ’43 - dopo che l’anno precedente aveva perso la prima moglie per una grave malattia - Bandinelli viene mandato al confino in

Abruzzo dal regime fascista. Ma nemmeno questa espe-rienza lo fiacca. “Quando ci rivedemmo a Impruneta, alla fine della guerra - racconta Gasparri - mi abbracciò e mi disse: ‘Mario, ce l’abbiamo fatta’”. C’è però da ricostru-ire il paese e gli imprunetini scelgono proprio Bandinelli per farlo: nel ’46 viene eletto sindaco e in seguito riconfer-mato fino al ’56. “Non aveva grande cultura amministrativa né era un’aquila politica, ma governò con grande buonsen-so e ascoltando tutti. E’ stato un primo cittadino popolare nel senso più genuino della parola”, dice Iaris Nardini, ragionere comunale al tempo

in cui Ban-dinelli era sindaco e animatore del comi-tato per intitolargli

la piazza. “Era comunista - aggiunge Gasparri - ma fu il sindaco di tutti. Per lui non c’entrava se eri rosso o bian-co, l’importante era ricostru-ire il paese”. “Il babbo era un comunista sui generis per l’epoca - conferma la figlia Li-setta - io, per dire, ho fatto la comunione e non ha battuto ciglio. Quando, più grandicel-la, ho iniziato a fargli qual-che domanda sul mondo, lui mi diceva: ‘Di queste cose si parlerà quando sei più gran-de, perché prima devi farti le tue idee’”. Nel ’59 entra in Provincia come dipendente, restandoci fino alla pensione. Continua a dipingere e a scri-vere poesie praticamente fino alla morte, avvenuta il 15 ot-tobre 1979.

Il calzolaio pittoreche ricostruì il paese

IL RICORDO. Fu primo cittadino dal ’46 al ‘56

/F.B.

Attilio Bandinelli circondato dai suoi collaboratori in Comune

Trattava tuttiallo stesso modo.Era comunista ma governò senza guardare ai colori

Page 3: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

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art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10€

3IMPRUNETA

URBANISTICA. Sulle aree, che sono state rese edificabili, nasceranno circa 25 appartamenti

Si avvicina l’ora della verità per le aree messe in vendita ai Sassi Neri e in via delle Fornaci. Proprio in que-sti giorni - il 3 agosto a mezzogior-

no - è scaduto il termine per la presentazione delle offerte. E se le aste pubbliche saranno andate deserte, dice il sindaco Ida Beneforti, “andremo a trattativa privata”. Stiamo par-lando dei due spazi di verde non attrezzato che il Comune ha reso edifi cabili. Il terreno dei Sassi Neri ha una superfi cie di 2600 me-tri quadri, “di cui circa 600 - spiega il primo cittadino - saranno destinati alle costruzioni: una decina di appartamenti con pian terreno e primo piano”. In pratica nasceranno due piccoli blocchi di nuove abitazioni davanti a quelle già esistenti, a una cinquantina di me-tri di distanza. L’area di via delle Fornaci ha invece una superfi cie di 2350 metri quadri: circa 400 saranno edifi cati per un totale di quattordici-quindici alloggi. Sulla decisione di cambiare destinazione d’uso e vendere questi due spazi, c’è stata una lunga pole-mica che è “approdata” anche in un consi-glio comunale aperto che si è svolto a metà luglio. “La nostra è stata una scelta sofferta ma praticamente obbligata - spiega il sinda-co - perché il Patto di stabilità interno (vedi scheda in alto a destra, ndr), vieta ai Comuni di spendere anche un solo euro in più delle entrate registrate. Il governo Berlusconi ha ignorato tutte le richieste, provenienti dalle amministrazioni locali, di allentare questa restrizione e molti Comuni si sono trovati in diffi coltà”. La giunta si è trovata davanti a due dilemmi. Primo: sforare o non sforare il Patto di stabilità? “Ma un sindaco - dice Be-neforti - deve sempre rispettare e far rispet-tare la legge, anche quando non la considera buona. E poi, a parte questo, le penalizza-zioni in caso di sforamento sarebbero state pesanti: divieto di prendere mutui, niente as-sunzioni, divieto di spendere un euro in più della spesa corrente più bassa dell’ultimo triennio (in sostanza avremmo dovuto fare tagli per 800-900mila euro, anche sul socia-le) e riduzione del 30% delle indennità degli amministratori”. Lei ha deciso di tagliar-si comunque lo stipendio, “perché non ero

e non sono preoccupata per le mie tasche, ma per le conseguenze che lo sforamento del Patto avrebbe avuto sulla comunità im-prunetina”. Secondo dilemma di sindaco e assessori: se non possiamo spendere un euro in più, come paghiamo interventi importan-ti come la manutenzione delle scuole, o i lavori di alcune opere già iniziate come la Circonvallazione? La risposta è stata la deci-sione di mettere all’asta l’area dei Sassi Neri e quella di via delle Fornaci. Contro questa

scelta si è costituito il Comitato per la dife-sa del verde pubblico, che ha raccolto 1800 fi rme per chiedere la cancellazione delle de-libere sulle alienazioni. “Dopo quanto acca-duto nella seduta consiliare aperta - hanno scritto quelli del Comitato dopo il consiglio di metà luglio - e constatata la mancanza di volontà della giunta di risolvere i problemi di bilancio evitando di ricorre ad operazioni una tantum che ricadono negativamente sui cittadini, il Comitato ha deciso di proseguire

la lotta contro la vendita dei verdi pubblici annunciando fi n da adesso la propria deci-sione di richiedere al Tar la sospensiva dei bandi di gara”. (Al momento di chiudere questo numero del Reporter, il Tar non si era ancora pronunciato). “Capisco l’irritazione dei cittadini - conclude il sindaco - ma le valorizzazioni sono il male minore. Tra l’al-tro le edifi cazioni riguarderanno circa 5mila metri quadri su 169mila di verde pubblico che ci sono in città”.

Il Comune mette in vendita due terreni

Paolo Ceccarelli

Si tratta di due spazi

di verde non attrezzato.

Beneforti: “Decisione

sofferta ma necessaria.

L’alternativa era tagliare

la spesa corrente,

servizi compresi”

L’OPINIONE

Le opposizioni vanno all’attacco della giunta su tutta la linea. Nel consiglio

comunale di luglio hanno chiesto di sospen-dere le aste per le aree dei Sassi Neri e via delle Fornaci, anticipando al 2009 la vendita dell’immobile ex Coop per rispettare il Pat-to di stabilità. E la loro battaglia va avanti. “Purtroppo sindaco e maggioranza - dice Massimo Bisignano di Obbiettivo Comune - hanno compiuto un atto che ho defi nito “an-tidemocratico”: hanno pubblicato il 2 luglio i bandi per la vendita dei due verdi pubblici senza aspettare il consiglio aperto che doveva dare una risposta alla petizione dei cittadini,

mostrando una arroganza incomprensibile”. Secondo Marco Pesciullesi del Popolo delle Libertà, questo modo di operare della giun-ta non è una novità: “sin dalle prime ore di vita della nuova amministrazione - sostiene il consigliere del Pdl - ha preso tutte le decisio-ni dall’interno del suo gruppo, senza ascoltare altre fonti. E quando le sue decisioni non sono condivise, va avanti con delle forzature, a col-pi di maggioranza. Allora, quando i cittadini valuteranno le scelte dell’amministrazione, sapranno anche di chi sono le responsabilità”. Molto critico con la giunta anche Marco Maz-zetti de La Sinistra, secondo cui “con l’ope-

razione delle alienazioni si vuole far pagare alla collettività gli errori di pochi. La storia del Patto di stabilità - attacca Mazzetti - è un paravento per coprire le loro scelte sbagliate. La verità è che non hanno fatto una program-mazione di largo respiro e devono mettere toppe di anno in anno”. Infi ne, i Verdi per l’Impruneta propongono di rivedere la parte-cipazione alle spese per la Circonvallazione, invece di cedere i due terreni: “riequilibrare (riducendolo) l’onere a carico del Comune, “rivendendo” alla Provincia una quota mag-giore della Circonvallazione, che sarà poi la nuova strada provinciale”.

Obbiettivo Comune, Pdl, Sinistra e Verdi

Le opposizioni: “Giunta arrogante. Servivano altre scelte”

/P.C.

La vendita delle due aree verdi è la solu-zione scelta dalla giunta per rispettare il Patto di stabilità senza dover tagliare la spesa corrente. Ma cosa è questo patto? Prima di tutto serve una precisazione: c’è il Patto di stabilità e crescita (Psc), l’ac-cordo a livello di Unione europea sulla disciplina di bilancio degli Stati membri che punta ad evitare defi cit eccessivi, mantenendo così la stabilità monetaria; e c’è il Patto di stabilità interno (Psi), che è il modo in cui ogni Paese europeo - dice la Ragioneria dello Stato - “ha implementato internamente il Psc seguendo criteri e re-gole proprie, in accordo con la normativa interna inerente la gestione delle relazioni fi scali fra i vari livelli di governo”. Il Psi mira a controllare l’indebitamento netto della Pubblica Amministrazione, cioè il rappor-to tra entrate e spese fi nali senza conside-rare operazioni fi nanziarie come riscossio-ne e concessione di crediti. E sono proprio le regole del Psi 2009-2011 ad essere de-fi nite troppo restrittive da tanti Enti locali, come il Comune di Impruneta.

Il Patto di stabilità,cosa è e a che serve

FOCUS

Anno III n. 45 del 1 agosto 2009

Il Reporter di Impruneta raggiunge 6.273

famiglie nel Comune di Impruneta

Page 4: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

4 Agosto 2009 il giornale del tuo Comune

Sulle notti imprunetine ve-gliano angeli speciali. Si muovono in auto o a piedi, controllano che in paese

tutto vada bene e, se c’è urgente bisogno di loro, basta fare una te-lefonata. Riconoscerli è facilissimo: indossano la divisa della polizia municipale. Anche quest’anno, durante l’estate, i vigili urbani aggiungono ai loro abituali compiti il pattugliamento notturno di Impruneta e Tavarnuz-ze. Il servizio è partito a luglio, an-drà avanti fi no ad ottobre e prevede la presenza degli agenti durante alcune serate, dalle 20 a mezza-notte, con l’obbiettivo di scorag-giare l’abuso di alcol, porre fi ne a eventuali schiamazzi notturni e più in generale rispondere alle segnala-zioni dei cittadini. Il territorio viene e verrà “setaccia-to” in tre modalità distinte. “A volte - spiega la comandante Simonetta Piani - esce un’auto con tre agenti a bordo, per fare dei posti controllo lungo le strade. Altre notti abbia-mo due macchine fuori, una a Ta-varnuzze e l’altra nel capoluogo. Infi ne, in occasio-ne delle manife-stazioni cittadine, una pattuglia gira a piedi per il pae-se e un agente resta al comando per poter fare le eventuali verifi che del caso, come quelle anagrafi che, sul computer”. Il servizio è pianifi cato in collabo-razione con la stazione dei Carabi-nieri dell’Impruneta, con cui i vigili si dividono orari e zone del pattu-gliamento notturno.

“L’anno scorso - continua Piani - fu avviato anche un coordina-mento con la Questura di Firenze e alcune zone, come la rotonda del-la Certosa, le facevamo insieme. Speriamo di ripetere l’esperienza

anche quest’an-no, perché per noi è stata davvero positiva”. Un au-spicio condiviso anche dall’asses-sore alle Politiche

per il controllo del territorio, Remo Bombardieri, che spiega com’è nata l’idea del servizio: “si tratta di un progetto - dice - che è partito qual-che anno fa a seguito di un accordo con i Comuni e i Comandi di po-lizia municipale di Scandicci e San Casciano Val di Pesa. Lo scopo è soprattutto quello di prestare atten-zione all’uso e abuso di alcol, ma

non solo”. Durante l’estate 2008 il pattuglia-mento notturno fu effettuato da giugno a settembre. Quest’anno la sua durata è stata allungata fi no a ottobre per “coprire” anche i giorni della Festa dell’Uva, che comincia il 27 settembre. “Anche per la fi e-ra - dice la comandante - faremo particolare attenzione al consumo di bevande alcoliche. E poi met-tiamo già in conto l’idea di passare nei cantieri dei rioni, dove si co-struiscono i carri, perché quasi tutti gli anni ci sono cittadini che si la-mentano per qualcosa”. Per i vigili, insomma, l’estate sarà lunga. Già sono sotto organico - sono in nove più la comandante e dovrebbero essere quindici, stando alla propor-zione con il numero di abitanti - e quest’anno faranno anche gli “stra-ordinari” fi no a ottobre...

Sei Comuni dichiarano insieme guerra a chi lascia bocconi av-

velenati per strada. A fi ne giugno, il Palazzo comunale di Impruneta ha ospitato un incontro di forma-zione su questo terribile fenome-no e i metodi per contrastarlo: una panoramica sulle leggi attualmen-te in vigore, passando per i com-piti che spettano ai Comuni e il tavolo di coordinamento messo in piedi nell’aprile scorso dalla Pre-fettura, fi no ad arrivare al modo in cui individuare le esche avve-lenate. Alla riunione, organizzata dalla comandante dei vigili im-prunetini Simonetta Piani, hanno partecipato i rappresentanti della polizia provinciale e delle polizie municipali di Greve in Chianti, Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, Scandicci e Fiesole, gli ispettori ambientali di Safi e un tecnico dell’uffi cio Ambiente di Impruneta. “Purtroppo - dice l’assessore alle Politiche ambientali, Filippo Ciol-li - la piaga dei bocconi avvelenati è abbastanza diffusa nel Chianti e nella Valdisieve, e la nostra città non fa eccezione. Tra aprile e mag-gio, ad esempio, abbiamo registra-to un’intensifi ca-zione di questo fenomeno aber-rante”. Bisogna ricordare che que-sti “esercizi” di crudeltà e vigliac-cheria - come defi nire altrimenti il gesto di preparare e lasciare per la strada un boccone avvelena-to? - portano quasi sempre alla morte dell’animale che si imbat-te nell’esca con il veleno. “Qui a Impruneta ci sono una attenzione e sensibilità particolari verso que-

sto tema - continua Ciolli - perché ci sono tanti proprietari di cani e di animali d’affezione, che chie-dono all’amministrazione di fare prevenzione e nel caso repressio-ne del fenomeno. C’era e c’è un controllo ordinario del territorio da parte della polizia provinciale, che viene intensifi cato ogni volta che si verifi ca un caso di avve-lenamento nella zona, perché di solito non c’è una sola esca ma diverse. L’altro obbiettivo è natu-ralmente trovare i colpevoli”.

Il Comune, però, vuole anche coin-volgere di più i cittadini. Vanno in questo senso l’in-contro tra l’am-ministrazione e un

comitato che si è svolto a giugno in Municipio, e l’assemblea che dovrebbe essere convocata per settembre e a cui saranno invita-te anche le associazioni ambien-taliste della zona. “Lo scopo di tutte queste iniziative - conclude l’assessore Ciolli - è migliorare l’attività di prevenzione e investi-gazione”.

SICUREZZA. Un progetto, nato qualche anno fa, in collaborazione con la stazione dei carabinieri

Vigili di giorno, “angeli” di notte

Paolo Ceccarelli

Contro le esche avvelenateANIMALI. Sei Comuni insieme per fermare il fenomeno

Il pattugliamentodurerà fi no a ottobreper “coprire”la Festa dell’Uva

La polizia municipale in servizio notturno

In estate la polizia municipale è in servizio, in alcune serate, anche

dalle 20 alle 24. Primo obbiettivo, scoraggiare l’abuso di alcol

L’assessore Ciolli: Tra aprile e maggioci sono statidiversi casi

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Page 5: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

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Renzo e Marianna se la godono. In un afoso pomeriggio di luglio guardano il Tour de France in te-levisione, e mica lo sentono il cal-

do che batte per la strada. “Magari se apro le fi nestre e la porta di casa circola un po’ d’aria, ma con questo si sta ancora meglio”, sorride Renzo, 94 anni, indicando il condizionatore portatile di fronte a loro. Perché Marianna e Pizzicore, così lo chiamano tutti i vecchi com-paesani, sono tra gli anziani dell’Impruneta che in estate possono contare su un nuovo “amico”: il condizionatore, appunto. A distri-buirli, per il terzo anno consecutivo, è la “Rete di solidarietà”, una sorta di aggregazione di associazioni locali (dall’Auser alla Caritas passando per Misericordia, Pubblica assisten-za e tante altre). L’obbiettivo è rendere sop-portabile la calura estiva alle persone anziane, i soggetti maggiormente a rischio - insieme ai bambini - quando le temperature si alzano.

“Questa estate - spiega il presidente della Rete e dell’Auser, Bernardo Simonetti - abbiamo consegnato sette condizionatori portatili. Il prossimo anno vorremmo arrivare a dieci e per questo lancio un appello perché qualcuno ci aiuti: donateci un condizionatore oppure, e lo dico ai rivenditori, veniteci incontro sul prez-zo. Gli anziani ne hanno davvero bisogno”. Chi vuole rispondere all’appello e chi vuole semplicemente maggiori informazioni, può telefonare allo 055.2012142 oppure presen-tarsi direttamente alla sede della Rete in via Paolieri 16. La consegna a domicilio dei con-dizionatori rientra nell’“Estate sicura anzia-ni”. “Si tratta - spiega l’assessore al Welfare, Paolo Poggini - di un progetto in risposta alle situazioni di emergenza sociale, costituito da una serie di interventi attivabili tramite un nu-mero verde gratuito. Insomma anche in estate, quando tutti vanno in ferie, il Comune si ri-corda degli anziani”. E c’è un numero verde

a cui rivolgersi: 800.98.33.33 attivo fi no al 31 agosto, tutti i giorni dalle 9 alle 21, compreso la domenica. L’ “Estate sicura anziani” - a cui partecipano anche i Comuni della Società del-la Salute Sud-est, i tre distretti socio-sanitari della Asl, i medici di famiglia, le associazioni

e le cooperative sociali - prevede anche altri servizi: dalla consegna della spesa e dal di-sbrigo di commissioni alla teleassitenza e al telesoccorso, senza dimenticare le quotidiane telefonate di controllo e rassicurazione nelle case degli anziani, se sono necessarie.

Tanti interventi per rendere meno duri i mesi estivi.

Distribuiti sette condizionatori e la Rete di solidarietà

lancia un appello: “Ne servono altri”

Renzo e Marianna con il loro condizionatore

Anziani, un’estate sicura. E fresca

Federico Bausi

SOCIALE. Fino al 31 agosto è attivo un numero verde per richiedere sostegno: 800.98.33.33

Una carta associativa per il cotto dell’Impruneta, dopo 700 anni e come 700 anni fa. Il mese scorso i più im-

portanti produttori del cotto hanno firmato un accordo di cooperazione, a distanza di sette secoli dall’atto con cui i loro colleghi antenati decisero di unire le forze per soddisfare al meglio le richieste dei committenti. L’occasione è stata il con-vegno su “Il cotto tra tradizione e innovazione” che si è svolto il mese scorso a villa Corsini di Mezzomonte, un palazzo che per un breve periodo fu una residenza di campagna di Lo-renzo il Magnifico. L’incontro è stato promosso dal Comune – con il patrocinio della Provincia, della Regione e in collabo-razione, tra gli altri, con la Camera di Commercio di Firenze e l’Ente Cassa di Risparmio – a conclusione della mostra “Il cotto dell’Impruneta. Maestri del Rinascimento e le fornaci

di oggi”, che si è tenuta nei chiostri della Basilica di Santa Maria da marzo a fine luglio. Al convegno hanno parteci-pato storici dell’arte, architetti e professori universitari, che hanno ripercorso la storia del cotto. Presenti anche alcuni delegati dell’Unesco, l’organizzazio-ne delle Nazioni Unite per l’educa-zione, la scienza e la cultura. “E’ stato un momento veramente importante – commenta l’assessore alla cultura Marco Pistolesi – perché a distanza di 700 anni si è dato nuovo avvio ad un percorso di collaborazione tra fornaci e valorizzazione del prodotto. Si tratta del primo passo verso un progetto ancora più ampio, ma è giusto sottolinearne l’importante. Ora siamo

in attesa dell’ufficializzazione della Disciplinare della cera-mica artistica, che dovrebbe arrivare in breve tempo”. La fir-ma della nuova carta associativa è avvenuta sotto agli occhi del primo notaio imprunetino, Pia Poccia: una “circostanza”

voluta per sottolineare una volta di più come la storia del cotto sia pro-fondamente legata a Impruneta e alla sua gente. Sottoscrivendo l’atto del 1309, ancora conservato nell’archivio di Stato di Firenze, i vecchi artigiani fecero nascere di fatto la corporazio-

ne dei fornaciai. L’accordo tra quelli di oggi, invece, mette nero su bianco la volontà di ricercare sempre l’assoluta eccel-lenza nella loro attività.

Il cotto 700 anni dopo: un nuovo patto tra le fornaciL’OCCASIONE. Durante un convegno a villa Corsini di Mezzomonte è stato siglato un accordo per l’eccellenza

/F.B.

La fi rma alla presenzadel primo notaio imprunetino. Presenti anchedelegati dell’Unesco

SPI/CGIL 14° MANIFESTAZIONE REGIONALE DI “LIBERETA’”PREMIATO IL COMPAGNO LEONELLO MORANDIIl 5 giugno scorso si è svolta a Portoferraio la 14/a edizione di ‘’LiberEta’’’, Festa Regionale del Sindacato pensionati della Cgil. Nell’occasione sono stati premiati 2 iscritti per ogni provincia tra coloro che si sono distinti nella diffusione di questo mensile. Per la provincia di Firenze, è stato premiato anche LEONELLO MORANDI un nostro iscritto che ha avuto il ri-conoscimento per l’impegno che ha messo per la divulgazione di “Liberetà”, rivista mensile che tratta argomenti politico-sindacali e dà informazioni in campo previdenziale, assisten-ziale e quanto nell’interesse dei pensionati e lavoratori.

A Leonello, che si è sempre prodigato col massimo impegno in tutte le attività che riguar-dano lo SPI/CGIL sul territorio, il ringraziamento di noi tutti e l’augurio di continuare il suo lavoro perché il sindacato ha bisogno di persone come lui, motivate e disponibili a dedicare qualche ora del loro tempo agli altri.

QUATTORDICESIMAPer tutti i pensionati che hanno i requisiti richiesti, dal primo luglio è stata messa in pagamento la 14° mensilità, frutto dell’accordo sindacale del 23 luglio 2007, fatto con il precedente governo che ha interessato circa 3,5 milioni di pensionati. L’ac-cordo prevede, tra l’altro, l’istituzione di un tavolo perio-dico tra OO.SS. dei pensionati e governo con l’intento di estendere la 14° mensilità alle pensioni superiori a 700 euro mensili. Ad oggi nessuna risposta è venuta dall’attuale governo su questi ed altri temi nell’interesse dei pensionati. Ricordiamo che la 14° viene data ai pensionati senza che questi debbano fare nessuna richiesta, diversamente da quanto avviene per la social-card, istituita da questo governo, che ha creato false aspettative e molta delusione tra i pensionati che, pur essendo in grave difficoltà economica, si sono scoperti troppo ricchi per avere di-ritto a questo beneficio. Anche il bonus straordinario alle famiglie è una misura una tantum che non risolve i problemi economici delle persone in situazioni disagiate.

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Page 6: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

6 Agosto 2009 il giornale del tuo Comune

C’è una buona notizia per i bambini di Tavarnuzze e le loro famiglie. Quando gli alunni torneranno sui banchi, il refettorio della scuola

primaria “Alice Sturiale” avrà un tetto nuo-vo, senza amianto. Nel mese di luglio sono partiti i lavori di bonifi ca, che sono necessa-ri per togliere l’amianto da quella parte del-la struttura: l’attuale copertura della mensa, costruita tra gli anni 60 e 70, sarà sostituita con una in guaine e resine, più semplice e non pericolosa per la salute. Il resto del tetto della scuola, invece, non ha bisogno di que-sto intervento perché non contiene amianto. La spesa per il Comune sarà di 40mila euro. “Per settembre sarà tutto pronto”, assicura Leonello Buccianelli, il vicesindaco con la delega ai Lavori pubblici. Ma non c’era soltanto la questione amianto a preoccupa-re i genitori degli alunni e il personale della scuola. Il Comune ha ricevuto segnalazioni su infi ltrazioni d’acqua sempre nella coper-tura della mensa. “Anche questo problema - continua il vicesindaco - sarà risolto. A suo tempo abbiamo chiesto alla Asl e all’Arpat

di fare dei controlli ed è emerso che il tetto non era in buone condizioni. Ma, non essen-doci un pericolo immediato, Asl e Arpat ci hanno dato un anno di tempo per cambiare la copertura. L’amministrazione ha aspettato l’estate per fare i lavori per non disturbare il normale svolgimento delle lezioni”. Duran-te questo periodo estivo sono in programma anche altri interventi alla scuola “Sturiale”: alcuni riguarderanno le scale e i muri ester-ni, altri la risistemazione di ringhiere, lucer-nai e coprispigolo. “Si tratta di opere piccole ma importanti - spiega Buccianelli - perché

hanno a che vedere con la sicurezza e la funzionalità dell’edifi cio scolastico”. Anche alla scuola media “Domenico Ghirlandaio” di Tavarnuzze verrano realizzati alcuni lavo-ri di messa in sicurezza. Dopo gli interventi al sistema elettrico, che si sono già conclusi, ora ci si occuperà delle scale di emergen-za e della passerella. E sempre in tema di scuole sicure, a fi ne giugno il vicesindaco e i tecnici comunali si sono incontrati con il re-sponsabile della sicurezza di tutto l’Istituto comprensivo, l’ingegner Ottanelli. Duran-te la riunione è stata fatta una panoramica

sugli altri interventi da fare nelle scuole di Impruneta e Tavarnuzze. Su questo piano di massima grava però l’incognita del tetto di spesa imposto ai Comuni dal Patto di sta-bilità interno (un argomento che in questo numero de il Reporter è affrontato anche a pagina 3, riguardo alle alienazioni di due aree verdi a Impruneta). Insomma è troppo presto per indicare date precise, anche si può già dire che non si tratterà soltanto di lavori edili ma anche di studi sulle condi-zioni degli edifi ci scolastici, richiesti dalla normativa nazionale.

Tutti a mensa sotto un nuovo tettoTAVARNUZZE. Sono in programma altri piccoli interventi, anche alla media “Domenico Ghirlandaio”

Paolo Ceccarelli

Lavori alla scuola “Alice

Sturiale”: la copertura

del refettorio, in

amianto, sarà sostituita

entro settembre

L’ingresso della scuola “Alice Sturiale” a Tavarnuzze

Un bilancio dell’attività degli asili nido, in attesa della ri-

apertura per l’anno 2009/2010. A farlo, dati alla mano, è stata l’am-ministrazione comunale prima di fare gli auguri per le vacanze ai bambini e ai loro genitori. Ecco qualche numero dell’anno appe-na concluso. Il nido di Tavarnuz-ze ha ospitato, per dieci mesi e mezzo, quaranta bimbi. Divisi in tre sezioni, i piccoli hanno vissu-to un anno ispirato dalla fi aba “Ci vuole un fi ore” di Gianni Rodari per scoprire come vivono le pian-te (dalla semina alla fi oritura). A conclusione di questo percorso hanno fatto una gita nel bosco accompagnati dai loro maestri. Il “Giardino dei Piccoli” di Ba-gnolo, un nido comunale che è in concessione a una cooperativa, ha ospitato invece dai 22 ai 24 bambini nel corso dell’anno edu-cativo. Anche qui molto tempo è stato dedicato alla natura, con il percorso “Esplorare, esplorando” che ha portato i bambini a cono-scere il giardino e l’orto, fi no ad arrivare alla coltivazione di pic-cole piante di fragole fatta insie-me ai genitori. E anche all’asilo privato “Alouette” di Impruneta,

autorizzato dal Comune, le gior-nate sono state scandite dal lavo-ro con elementi naturali come i chicchi e i semi. “Un’esperienza importante quella dei nidi - com-menta l’assessore alle Politiche della Formazione, Francesca Buccioni - dove l’educazione all’infanzia supera i confi ni del-la scuola materna, diventando una priorità sin dai primi mesi di vita e durante ogni momento della giornata, da garantire e as-sicurare. I nidi, nel corso degli anni, sono diventati sempre più un luogo di incontro non solo tra i bambini, ma anche tra genitori ed educatori”.

Un bilancio dell’attività dei tre nidi

Se gli asili sono verdi

/F.B.

IL PUNTO

Page 7: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

AGOSTO 2009

CONTINUA L’IMPEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE E DEL CONSIGLIO COMUNALE SULLA VICENDA DELL’ELETTRODOTTOL’elettrodotto a 380 kw è stato alla fine degli anni 90 e nei primi anni 2000 all’attenzione della cronaca.L’impegno e la volontà del sindaco Capezzuoli portò ad ottenere l’interramento dell’ultimo tratto del trac-ciato Casellina-Tavarnuzze, eliminando dall’abitato di Tavarnuzze l’attraversamento dei fili elettrici, con con-seguenze certamente migliorative per la salute dei cit-tadini.Questa Amministrazione ha poi duramente lavorato e combattuto fino ad ottenere l’interramento della se-conda parte del tracciato dalla stazione di Tavarnuzze fino al fosso di Riboia verso Cavriglia in modo da libera-re dai tralicci tutta la valle, fittamente abitata.L’obiettivo prioritario era salvaguardare la salute dei cittadini, ma anche di tutelare un ambiente di pregio, densamente abitato e ricco di opere d’arte come ad esempio la Certosa.L’interramento ha però un prezzo da pagare, costituito dalle stazioni di ingresso o di uscita del cavo interrato che deve riprendere la via aerea, stazioni piuttosto va-ste, la cui localizzazione non è facile.La stazione sul versante delle Rose, che sorgerà presso il fosso di Riboia e i cui lavori stanno partendo, se pure collocata in un luogo appartato e poco visibile, creerà difficoltà viarie durante la sua realizzazione, tanto che l’Amministrazione ha ottenuto in cambio l’impegno della società Terna a rifare Via delle Rose e a realizzare in prossimità della Chiesa un breve braccetto che permet-ta di migliorare la viabilità.Per quanto riguarda la stazione del tratto Casellina Ta-varnuzze essa è situata dal progetto all’inizio della valle del Lupo e l’Amministrazione ha già ottenuto un miglio-ramento ulteriore con l’abbassamento della stazione.Negli anni successivi alla definizione del tracciato, l’Am-ministrazione ha accolto nel Piano Strutturale la pre-visione di un Parco di inziativa privata nell’area delle vecchie Cave di pietra. Il tracciato, che interessa sia pure marginalmente questa area, appare oggi incongruo con tale previsione.Anche su richiesta della proprietà, l’Amministrazione Comunale si è attivata con Terna e con la Regione Tosca-na per verificare la possibilità di spostare più a monte la stazione. La Regione ha dato il suo appoggio a patto che questo non significasse il riaprirsi delle lunghissime procedure di approvazione.Sono state esaminate tre localizzazioni, poi scartate per ragioni di impatto ambientale, finchè nel dicembre del 2008 la proprietà ha presentato una proposta giudicata interessante, che la Regione Toscana e l’Amministrazio-ne Comunale hanno inviato, con l’appoggio dei capi-gruppo consiliari, al ministero delle Infrastrutture.Ad oggi , dopo vari solleciti, siamo ad attendere una ri-sposta, ma nel frattempo i lavori per l’elettrodotto, (pro-getto approvato dal CIPE nell’agosto 2008), sono partiti: per questo abbiamo concordato con i capigruppo un nuovo pronunciamento del Consiglio Comunale per in-vitare il Ministro a esaminare urgentemente la richiesta e a valutarla positivamente.L’interesse prioritario dell’Amministrazione in questa vicenda resta in primo luogo quello della salute dei cit-tadini, senza per questo dimenticare l’integrità dell’am-biente e lo sviluppo del territorio.

Il sindacoIIda Beneforti Gigli

BONUS PER L’ENERGIA ELETTRICA:Il Bonus Energia è un’agevolazione introdotta per sostenere la spesa elettrica delle famiglie in condizione di disagio economico e delle famiglie presso le quali vive un soggetto in gravi condizioni di salute che necessita di utilizzare apparecchiature domestiche elettromedicali.Nel caso del disagio economico, per ottenere il bonus occorre possedere un valore ISEE non superiore a 7.500 € (in caso di famiglie con 4 o più figli a carico, il valore ISSE non deve superare i 20.000 €).Il 30 giugno scorso è scaduto il termine per presentare la domanda di contributo con effetto retroattivo per il 2008, ma è possibile presentare la domanda per fruire dell’agevolazione per l’anno 2009.Per ulteriori informazioni, rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP).

BONUS GASDopo il bonus energia, è in arrivo il Bonus Gas a sostegno dei consumatori più bisognosi. Il bonus potrà essere richiesto dal prossimo mese di novembre presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, come indicato nel comunicato stampa del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas del 7 luglio 2009. Presentando la domanda entro il 30 aprile 2010 il bonus avrà effetto retroattivo al 1° gennaio 2009. I parametri economici necessari per accedere al bonus saranno gli stessi già previsti per il bonus elettrico. Per informazioni, rivolgersi all’URP.

AGEVOLAZIONI TASSA PER I RIFIUTI SOLIDI URBANI (TARSU)Tra le agevolazioni Tarsu ricordiamo:- la riduzione del 10% per nuclei familiari composti da due persone di età superiore a 65 anni alla data del 1° gennaio cui è riferita l’agevolazione, con reddito imponibile lordo complessivo del nucleo familiare inferiore a € 15.493,71: - la riduzione del 33% per unico occupante.Per informazioni più dettagliate, e per le altre agevolazioni, rivolgersi all’Ufficio Tributi o all’URP.

AGEVOLAZIONI SCOLASTICHE:Per poter usufruire di agevolazioni al pagamento dei servizi scolastici comunali (trasporto, mensa, servizi per la prima infanzia, ecc.) occorre presentare agli uffici URP del Comune l’attestazione ISEE in corso di validità.L’attestazione ISEE si ottiene a seguito della compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), tramite un servizio di assistenza fiscale gratuita (CAF). Per i centri CAF ai quali rivolgersi, e per ulteriori informazioni sui servizi scolastici, rivolgersi all’URP.

ULTERIORI ESENZIONI O CONTRIBUTI ECONOMICI:Le forme di intervento economico sono erogate individualmente ai cittadini residenti nel Comune di Impruneta, a seguito del parere favorevole del Servizio Sociale. Gli interessati devono presentare richiesta alle Assistenti Sociali del Comune di Impruneta. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Socio Educativo.

ASSEGNO DI MATERNITA’:L’assegno spetta, per ogni figlio nato, alle donne che non beneficiano di alcun trattamento economico per la maternità (indennità o altri trattamenti economici a carico dei datori di lavoro privati o pubblici), o che beneficiano di un trattamento economico di importo inferiore rispetto all’importo dell’assegno (in tal caso l’assegno spetta per la quota differenziale). Alle medesime condizioni, il beneficio viene anche concesso per ogni minore in adozione o affidamento preadottivo purché il minore non abbia superato i 6 anni di età al momento dell’adozione o dell’affidamento.La domanda deve essere presentata entro il termine perentorio di 6 mesi dalla nascita del figlio presso il comune di residenza della madre.Per informazioni e la modulistica rivolgersi all’URP o all’Ufficio Socio Educativo. Ulteriori notizie sul sito www.inps.it

GUIDA ALLE AGEVOLAZIONI ECONOMICHEASSEGNO PER NUCLEO FAMILIARE: L’assegno è erogato a sostegno dei nuclei familiari con almeno tre figli minori e che dispongono di patrimoni e redditi limitati. La domanda deve essere presentata all’URP entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello per il quale è richiesto l’assegno.L’importo dell’assegno per l’anno 2009 è di € 124,89 per 13 mensilità con cadenza semestrale posticipata, per un totale di euro 1.623,57. Per informazioni rivolgersi all’URP.

CONTRIBUTO AFFITTO: Nella primavera di ogni anno il Comune bandisce il concorso per il contribuito affitto ai sensi della Legge 431/1998. Il bando rimane aperto 30 giorni, periodo nel quale è necessario presentare domanda. Avviso del bando e lo schema di domanda saranno reperibili presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico e presso l’Ufficio Socio Educativo, nonché sul sito del Comune.

CASE POPOLARI:Il Comune, ai sensi della Legge Regione Toscana 96/1996, ogni due anni bandisce il concorso per la graduatoria degli alloggi popolari, alloggi ERP; per l’autunno 2009 è prevista la pubblicazione del bando che rimane aperto per due mesi, periodo nel quale è necessario presentare domanda in carta da bollo. Avviso del bando e lo schema di domanda saranno reperibili presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico e presso l’Ufficio Socio educativo, nonché sul sito del Comune.

CREDITO AGEVOLATO – PROGETTO MICROCREDITO:Il progetto Microcredito di solidarietà è nato fra i 13 Comuni della zona Sud Est e le Banche di Credito Cooperativo, e quindi anche con la BCC di Impruneta.I prestiti erogati sono finalizzati a coprire esigenze di prima necessità come il pagamento o l’anticipo delle mensilità dell’affitto, l’acquisto di mobili o forniture per la casa, il pagamento delle bollette e il pagamento delle spese relative a piccoli lavori di ristrutturazione. Il prestito dovrà essere rimborsato in trentasei mesi; le rate saranno adeguate alla situazione economica del richiedente.L’accoglimento della richiesta deve essere approvata dall’istituto di credito.Il modello di domanda può essere ritirato e compilato presso l’Ufficio Socio educativo.

Informazioni utiliISEE – Indicatore della situazione economica equivalente; rappresenta la situazione patrimoniale della famiglia. Per calcolare l’ISEE è necessario rivolgersi ai CAAF.L’attestazione ISEE si ottiene a seguito della compilazione della Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) che riporta i dati di reddito e di patrimonio del nucleo familiare, relativi all’anno solare precedente. Effettuando un particolare calcolo con questi dati, si ottiene il cosiddetto indice ISEE.

ISE - Indicatore della situazione economica. Per calcolare l’ISEE è necessario rivolgersi ai CAAF. Le modalità sono le medesime richieste per l’ISEE.

CAAF presenti sul territorio comunale: CIA (c/o Casa del popolo Via della Croce, 39 Impruneta) – tel. 335/8125038;Dr. De Tora Via Paolieri, 45 Impruneta tel. 392/8090925;Studio Monducci Guidantoni Dal Pino & Associati Via Cavalleggeri, 61 Impruneta tel. 055/2313208;Studio Chianti di Pulselli E C. Via Togliatti, 6 Tavarnuzze tel. 055/2374566

Orari URP (in vigore fino al 7 settembre) – 055203641Impruneta - Via Cavalleggeri,16:- Lun., Mar., Gio., Ven. 8.30-13- Gio. 15-18Tavarnuzze – Via F.lli Rosselli, 6- Mer. 8.30-13

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L’ARTE DEL COTTO,TRA ORIENTE ED OCCIDENTEIl ricco programma della festa dell’uva 2009, prenderà il via sabato 5 settembre, con un interessante evento culturale promosso dall’Amm.Comunale, grazie al lavo-ro del Prof..Valerio Sestini docente di architettura presso l’Università di Firenze. Due realtà, Impruneta e Bhaktapur, lontane tra loro nel tempo e nello spazio, inserite in ambienti culturali ben diversi, una ad occidente e l’altra ad oriente, hanno in comu-ne una attività: la produzione di materiali in cotto. Bhaktapur si trova nella valle di Kathmanduin Nepal ed è stata capital diun regno durato molti secoli (1300-1767). La valle è un antico bacino lacustre interrato e la sua origine è legata ad una leg-genda tra le più note del paese. Il suolo di questa ha fornito per secoli abbondante materiale per la fabbricazione di terrecotte. Nel corso del convegno, verrà eviden-ziato come le due città abbiano dei punti in comune: primo su tutti, la presenza di rgilla di qualità, sono inoltre ambedue definite “città del cotto” e l’inizio delle attività artigianali è quasi contemporanea, infatti, mentre ad Impruneta il famoso atto no-tarile del 1309 venne a stabilire la riformadegli statuti della Corporazione dei forna-ciai imprunetini, a Bhaktapur, invece, è con l’avvento della civiltà dei Malla sempre intorno al 1300 che vengono fatte risalire la prime attività produttive. L’aspetto più interessante del convegno riguarderà l’analisi delle tecniche produttive e lo studio sistemi di cottora dei manufatti in cotto, che seppure mostrino dei curiosi paralle-lismi, evidenziano anche delle caratteristiche distinte, a testimonianza di tradizioni culturali diverse, dove il comune denominatore è la materia prima: l’argilla.

Marco PistolesiAssessore alla Cultura e SviluppoEconomico

“LA CURA DELL’ISTRUZIONEE’ AMORE” (SAPIENZA 6,17)

La Comunità intera di Pozzolatico e non solo, si trova a vivere un nuovo passag-gio: l’ARRIVEDERCI alla Congregazione delle Suore Stabilite nella Carità dalla Scuola dell’Infanzia e Primaria Parificata “S. Giuseppe”.L’eredità e la connotazione dell’offerta formativa verranno mantenute e continuate dalla Cooperativa E-Ducere, ma il distacco umano e il vuoto, credo, siano tangibili e prevedibili.Da tanti anni la presenza di queste Suore è stata discreta, silenziosa ed educata, ma solida, determinata e costante nell’intera frazione di Pozzolatico. Un vero e proprio punto di riferimento, non solo per gli alunni e le Famiglie della Scuola, ma un sup-porto e un elemento di sostegno alla vita dell’intera Comunità Parrocchiale.Come Assessore alle Politiche della Formazione del Comune di Impruneta, a nome del Sindaco e dell’intera Amministrazione Comunale, non posso che ringraziare una ad una le Suore di adesso e quelle che si sono alternate nel corso degli anni per quanto hanno offerto e sostenuto nell’accoglienza, nell’educazione e nella forma-zione dei bambini del territorio.La loro missione è stata rivolta a creare un luogo di educazione integrale della per-sona umana attraverso un chiaro progetto educativo che ha avuto come fondamen-to i principi cristiani e la carità educativa.Sono certa che il loro operato in questa struttura si sia adoperato nell’ottica del rinnovamento dell’istruzione e della formazione, interrogandosi sulla propria tradi-zione, per rendersi sempre più in linea con le sfide della società che oggi si presenta strutturalmente complessa e culturalmente diversificata, e sono ancor più convinta che il lascito educativo sarà nell’ottica della fedeltà alla sua identità.Il servizio offerto dalla Congregazione a Pozzolatico ha svolto un lavoro, che pur essendo chiaramente e dichiaratamente configurato secondo la prospettiva della fede cattolica, non è mai stato riservato ai soli cattolici, ma aperto a tutti coloro i quali abbiano mostrato di apprezzare e condividere una proposta educativa qua-lificata.Nell’augurare a Suor Celina, Suor Donata e Suor Paola tempi di riposo e di preghie-ra, pause dalla frenetica attività didattica, colgo l’occasione per esprimere ricono-scenza all’intera Congregazione per tutto quanto è stato realizzato negli anni, quale onere educativo e formativo è stato sostenuto con impegno e tenacia, quanto la loro presenza abbia arricchito e caratterizzato una parte del territorio.E rinnovo la disponibilità al dialogo e alla collaborazione serena e costruttiva con il Parroco, Don Mario, basata sul mutuo rispetto, sul riconoscimento reciproco del proprio ruolo (Scuola Cattolica e Amministrazione Comunale) e sul servizio comune alla persona umana.

Francesca BuccioniAssessore alle Politiche della formazione e comunicazione

LA BIBLIOTECA COMUNALE:APERTA ANCHE D’ESTATE!Forse non tutti sanno che la Biblioteca comunale è aperta anche questa estate: tutte le mattine dal lunedì al venerdì e i pomeriggi del lunedì e del giovedì fino alle 18,30. Le porte rimarranno chiuse soltanto dal 10 al 14 agosto!Cosa fare in biblioteca? È possibile consultare quotidiani e riviste, prendere in pre-stito l’ultimo libro uscito di Camilleri o di Agnello Hornby, trovare guide pratiche per scoprire il territorio e per percorrerlo a piedi o in bicicletta, informarsi sull’of-ferta culturale nella zona collegandosi a internet, ascoltare o prendere in prestito cd musicali e film in dvd. Per i minori di 10 anni, c’è una stanza per leggere, giocare, chiacchierare, divertirsi da soli o in compagnia ricca di libri e giochi e a misura di

bambino.

In biblioteca ci sono attualmente più di 32.000 volumi, e se non trovi quello che fa per te, è possibile tramite il prestito interbibliotecario accedere a quasi un milione e mezzo di titoli andando su http://opac.comune.fi.it/easyweb/w2001/.

Legate alla biblioteca, ogni anno, vengono proposte diverse iniziative indirizzate a pubblici specifici, e che brevemente vi ricordo:per gli over 65, grazie alla collaborazione con il Prof. Cesare Cristofolini, da ottobre a giugno riparte un ciclo di letture commentate sui classici della letteratura contem-poranea; per gli under 12 a ottobre per sei sabati saranno organizzate delle letture animate e dei laboratori; gli adolescenti (14-19) sanno che tutti gli anni possono contare sul LIBERNAUTA, “il concorso per i terrestri curiosi”; per chi vuole conoscere nuovi scrittori, leggere i loro libri, incontrarli, fare loro do-mande, confrontarsi e magari bere un aperitivo insieme, non rimane che il PREMIO LETTERARIO CHIANTI giunto ormai alla 23ma edizione;ogni anno la biblioteca aderisce a diversi progetti di respiro regionale e sovracomu-nale…

Pertanto non rimane che informarsi o sul sito o venendoci a trovare. Sarà l’occasione per scoprire che gli spazi della biblioteca sono ampi, accoglienti, arredati in maniera tale da renderlo vero e proprio luogo di aggregazione, di incontro e di scambio. E colgo anche l’occasione per fornirvi qualche dato e qualche numero sulle presen-ze, sui prestiti e sul patrimonio posseduto:

Abitanti 14.860

Prestiti 9.665

Totale presenze 18.531

Nuovi iscritti 216

Acquisizioni testi 1.923, di cui 243 per bambini

Documentazione totale posseduta 31.118

Volumi disponibili per il prestito 29.601

Libri per ragazzi 5.292

Documenti multimediali 2.020

Audio libri per non vedenti 100

Documenti in lingua diversa da italiano 323

CD 1.693

Testate di periodici 25

Testate di quotidiani 6

Computer per navigazione gratuita 2

(dati aggiornati al 31 dicembre, sull’anno 2008)

Biblioteca Comunale, Piazza Buondelmonti 19-20 - 50023 - Impruneta (FI) Tel. 055-2036407 Fax 055-2312517e-mail: [email protected]

lunedì 9-13 e 14,30-18,30martedì 9-13mercoledì 9-13giovedì 9-13 e 14,30-18,30venerdì 9-13SABATO CHIUSO E CHIUSO DAL 10 AL 14 AGOSTO

Francesca Buccioni Assessore alle Politiche della formazione e comunicazione

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OBBIETTIVO COMUNECONSIGLIO COMUNALE APERTO SUI VERDI PUBBLICI: GRANDE PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI, INCREDIBILE ARROGANZA DI SINDACO E MAGGIORANZAStraordinaria partecipazione dei cittatini (oltre 100!) al Consiglio aperto del 13, riunito per decidere la risposta ai 1800 fi rmatari della petizione per cancel-lare la vendita dei verdi pubblici.Ridicolo il tentativo di addossare al Comitato, che ha aperto il Consiglio con un effi cace ed applaudito inter-vento, la responsabilità dei mancati “miglioramenti” (diminuzione delle volumetrie, ecc.)che il Sindaco aveva illustrato negli inconti con il Comitato, vista l’emissione dei bandi senza nessun miglioramento.PERCHÉ QUESTA ARROGANZA SE ANCHE NEL PD CI SONO DUBBI?Emettere i bandi pochi giorni prima del Consiglio, è stato un atto antidemocratico in quanto assunto in totale dispregio del Consiglio, che si è trovato davanti alla decisione già presa, dei 1800 cittadini fi rmatari e del nuovo Statuto comunale (che prevede la petizio-ne come strumento di democrazia).Evidentemente questa è l’attuazione della tanto sbandierata, in campagna elettorale, “partecipazio-ne”.L’arroganza mostrata con l’emissione dei bandi e con il comportamento in Consiglio (respingendo tra l’al-tro un documento delle opposizioni che prevedeva l’anticipo della vendita dell’ex coop in alternativa alle vendite dei verdi pubblici)è ancora più strana se teniamo conto che anche all’interno del PD ci sono perplessità sull’operazione verdi pubblici “il Sindaco è stato pesantemente criticato da alcuni iscritti che per la prima volta sono stati coinvolti uffi cialmente su questa tematica scottante” (Metropoli 10.7.2009).La partecipazione è addirittura mancata all’interno del PD!COSA È SUCCESSO ALLA LOTTIZZAZIONE DI POZ-ZOLATICO?Considerate le diffi coltà legate al patto di stabilità diven-ta incomprensibile il non aver portato avanti la lot-tizzazione di Pozzolatico (prevista da anni, promessa più volte ai cittadini e che porterebbe a miglioramenti di viabilità e verde pubblico) la cui realizzazione porte-rebbe, in termini di oneri un’entrata paragonabile ai due interventi previsti nei verdi pubblici.Obbiettivo Comune presenta una interpellanza per chiedere i motivi del blocco.

Per informazioni e segnalare [email protected],per le attività svolte consultare il sitowww.obbiettivocomuneimpruneta.orgIl Capo Gruppo ConsiliareMassimo Bisignano

PARTITO DELLE LIBERTÀSAXA NIGRA (SASSI NERI)Ricevo e pubblico, facendolo mio, il pensiero di un Imprunetino.“ Ad una mia lontana richiesta di fare un giar-dino in Piazza Accursio il Sindaco di allora obiettò che Impruneta era circondata da così tanta campagna che di giardini non ce n’era proprio bisogno!Decenni sono trascorsi ma la mentalità sem-bra intatta. La terra non coltivata si trasfor-ma “naturalmente” in area fabbricabile o in posteggio. Rilevatore è l’appellativo di parco agrario attribuito al verde pubblico dei Sassi Neri quasi a giustificarne, con questa vuota locuzione, il mancato impiego produttivo. Il senso di colpa per questo spreco ha sopraf-fatto l’Amministrazione che, per fare cassa, ha valorizzato ovvero ceduto alla speculazione edilizia il verde pubblico la cui conservazione, secondo loro, non rientrerebbe nelle funzioni dei comuni.Questo modo estemporaneo di fare politi-ca del territorio ridicolizza lustri di studi, re-lazioni, piani strutturali, assetti urbanistici e quant’altro la fantasia politica ha partorito negli anni, alimentata da ben pagate schiere di consulenti. Ma insomma cosa vuole diven-tare Impruneta? Una periferia dormitorio di Firenze? Allora costruiamo pure: i compratori non mancheranno almeno finché l’ambiente non sarà definitivamente compromesso…..ogni metro di territorio è prezioso e non può essere sottratto alle popolazioni future che potrebbero forse esprimere consiglieri e am-ministratori migliori. La decisione di svendere una (prima) parte del suolo pubblico, presa con inusuale rapidità compromette definiti-vamente la credibilità dell’Amministrazione: la popolazione posta davanti al fatto compiuto, ha potuto constatare quanto valgano le pro-messe elettorali sulla COMPARTE-CIPAZIONE.”Meditate gente, meditate!

Maria Teresa LombardiniCapogruppo PDL

LA SINISTRAUN APPELLO AI POTENZIALI ACQUIRENTI DEI VERDI PUBBLICI!E’ con estremo rammarico, all’indomani del Con-siglio Comunale “aperto” in merito all’annosa que-stione della vendita dei “verdi pubblici” da parte del Comune di Impruneta, che la Sinistra imprunetina ha deciso di rivolgersi a tutti i “potenziali acquirenti” di questi beni; vogliamo con ciò ricordare come i terreni in que-stione siano in realtà beni acquistati con le proprie abitazioni e successivamente donati dai cittadini alla nostra amministrazione e quindi in realtà do-nati alla comunità!Vogliamo altresì ricordare a tutti dell’esistenza di un Comitato di cittadini “per la difesa dei verdi pub-blici” e soprattutto dell’imponente raccolta di fi rme come testimonianza dell’avversità a tale scelta…la vendita per l’appunto!Tutto ciò, tra l’altro, culminato con un ricorso al TAR (anche questo con il contributo economico volon-tario dei cittadini!!!) che di fatto cerca di scongiura-re la vendita dei “verdi pubblici”.La Sinistra di Impruneta continua nella lotta civile intrapresa mesi or sono alfi ne di scongiurare que-sta sciagura e nel rinnovare il proprio impegno lan-cia l’appello:

NON COMPRATEI VERDI PUBBLICI!

Gruppo consiliareLA SINISTRA di Impruneta

Riccardo LazzeriniMarco Mazzetti

i gruppi consiliari

PARTITO DEMOCRATICOANCORA SUL VERDE PUBBLICONella diffi cile vicenda dell’alienazione del verde pubblico il Partito Democratico si è mosso con grande senso di respon-sabilità, cercando di trovare le migliori soluzioni, e agendo non per acquistare consensi ma soprattutto per garantire a tutta la comunità di Impruneta le migliori condizioni di vita.Questo ha cercato di far capire nel Consiglio Comunale aper-to svoltosi il 13 luglio, dove con compattezza e convinzione ha sostenuto la scelta del sindaco e dell’Amministrazione.Sull’argomento il Partito Democratico ha approvato tre ordini del giorno.Il primo, nel CC del 29 giugno, riguardava l’intervento in Via della Cooperazione e aff ermava che esso si sarebbe po-tuto fare solo se si fossero trovate le condizioni per salvaguar-dare tutto il verde pubblico presente. La minoranza è uscita dal Consiglio e non ha votato!Gli altri due sono stati presentati nel CC del 13 e sono stati votati , uno all’unanimità e l’altro con il voto dell’opposizione su alcuni punti.Il primo aff rontava la questione dei Sassi Neri, ribadendo la volontà della maggioranza ( e da oggi anche dell’opposizio-ne) di mantenere al Parco le sue funzioni di polmone verde, da inserire nel sistema del verde di Impruneta nel Regola-mento Urbanistico.

Invitava poi a trovare le risorse per attrezzare e completare il Parco.Nell’ultimo ordine del giorno nella premessa si elencavano le motivazioni che portavano la maggioranza a proseguire nel progetto di vendita dei terreni e cioè le assurde regole del patto di stabilità, che impongono di trovare nell’anno risorse equivalenti a quelle che si devono spendere, anche se i soldi sono in cassa; l’inderogabilità delle spese per i lavori già re-golarmente appaltati nel 2007 e per la manutenzione delle scuole; le gravi penalizzazioni che una uscita dal patto farebbe pesare nel 2010 sulla popolazione tutta di Impruneta e che non riguardano solo la spesa per gli investimenti ma soprat-tutto la spesa corrente ( con un taglio previsto di 800.000 €) e quindi con una drastica riduzione dei servizi.Si stabiliva che in via delle Fornaci l’intervento si ricompor-rà nell’operazione di trasferimento di tre attività produttive e nella riqualifi cazione complessiva dell’area, dove si ritrove-ranno spazi verdi più ampi e qualifi cati nonché una viabilità più adeguata e funzionale; ponendo intanto a carico degli acquirenti una manutenzione straordinaria dell’area pubblica esistente; che nel Parco dei Sassi Neri l’area da alienare sosti-tuisce un’area di sosta camper; anche qui l’amministrazione ha messo a carico dell’acquirente la presentazione di un pro-getto per il completamento e la sistemazione defi nitiva del Parco, impegnandosi a destinare una parte del ricavato alla realizzazione di questo progetto, in particolare dell’area giochi richiesta da tanti genitori.

Per tutte queste considerazioni il Partito Democratico 1) ha respinto la richiesta di cancellazione della delibera , in considerazione delle ricadute negative che tale atto avrebbe avuto su tutta la comunità di Impruneta .

Ha invitato l’Amministrazione comunale:2) a proseguire nelle procedure avviate;3) a prestare attenzione e ad accogliere le opportunità di al-leggerimento del Patto di Stabilità Interno che dovessero es-sere apportate da modifi che legislative;4)a ricercare comunque, qualora le alienazioni non si concre-tizzassero, tutte le eventuali soluzioni possibili per non uscire dal Patto di Stabilità.

Ha invitato il Consiglio Comunale a 5) a prendere pubblica posizione richiedendo la modifi ca del-le regole del Patto di Stabilità Interno, come proposto anche dalla mozione votata all’unanimità dalla Camera dei Deputati;6)a valutare un possibile ricorso contro la sostanziale retroat-tività delle norme sul Patto contenute nella Legge fi nanziaria 2009.I punti 3,4,5 e 6 sono stati votati anche da Obiettivo Comune e da La Sinistra, mentre il PDL ha votatoin parte a favore e in parte si è astenuto.

IL GRUPPO CONSILIAREDEL P.D. DI IMPRUNETA Per scrivere al Gruppomail [email protected]

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“ESTATE SICURA 2009”Anche quest’anno come gli anni passati nel periodo estivo il servizio della Polizia Municipale si prolunga anche nelle ore serali e notturne per alcuni giorni della settimana. A partire dal mese di luglio fino al mese di ottobre i servizi saranno mirati a prevenire e reprimere atti che potrebbero turbare la tranquillità dei cittadini.I pattugliamenti serali/notturni sono volti a contrastare fenomeni come i danneggiamenti, il disturbo alla quiete pubblica, l’abuso di alcool, la velocità dei veicoli ed il rispetto delle regole in senso ge-nerale.La Polizia Municipale vuole dare un segnale tangibile della sua at-tenzione al territorio in particolare nelle zone dei centri storici di Im-pruneta e Tavarnuzze, effettuando controlli nelle piazze, nelle zone verdi e nelle zone isolate.Gli interventi per trascorrere un’estate più sicura promossi dall’Am-ministrazione comunale intendono svolgere una funzione preven-tiva per il rispetto delle regole di civile convivenza e di ordine pub-blico, ma sono particolarmente mirati al fenomeno dell’uso e abu-so di alcool e per questi controlli il Comando di Polizia Municipale, insieme alla Locale Stazione dei Carabinieri, organizzerà dei servizi specifici anche nelle ore notturne .

PROGETTO REGIONALE PER LA SALUTE DEGLI ANZIANI NEL PERIODO ESTIVOAd integrazione e sviluppo dell’attività già svolta dalle Reti di Soli-darietà locali, i 13 comuni della zona Socio-Sanitaria Fiorentina Sud-Est, i Medici di famiglia, le Associazioni di volontariato, le cooperati-ve sociali e le stesse Reti di Solidarietà, offrono ai cittadini anziani, e in particolar modo agli anziani soli, una serie di interventi per con-trastare il disagio arrecato dalle condizioni climatiche estive.Come:

Il numero verde è sempre attivo tutti i giorni della settimana dalle ore 9.00 alle 21.00Il servizio è GRATUITO ed è attivo dal 1 luglio a 31 agosto

MOSCA DELLE OLIVEPROGRAMMA DI CONTROLLO DEL FITOFAGONella nostra zona, la lotta alla mosca delle olive rappresenta ancora oggi un problema per gli olivicoltori, in quanto la Bactrocera oleae risulta il parassita più pericoloso nei confronti della coltura. Il “Pro-gramma per il controllo della mosca delle olive”, organizzato dall’An-tico Frantoio Doglia, nella scorsa campagna olearia, ha ottenuto un successo rilevante. Ciò ha infatti permesso agli olivicoltori, un’accu-rata informazione periodica sulla situazione fitosanitaria della zona,

in modo da poter effettuare i trattamenti nel momento più opportu-no e soprattutto con prodotti adeguati, evitando così inutili sprechi.Anche quest’anno, al fine di garantire la conoscenza dell’andamen-to delle principali problematiche fitosanitarie, insorgenti nei diversi oliveti della zona, l’Antico Frantoio Doglia, in collaborazione con la neolaureata in Medicina delle piante Giulia Torrini, ha deciso di met-tere nuovamente in atto la rete di monitoraggio, che mira al con-trollo del grado di infestazione della mosca delle olive e di parassiti secondari dell’agroecosistema oliveto. Verrà inoltre realizzato un servizio di informazione sull’andamento delle infestazioni. I report verranno diffusi con cadenza settimanale tramite internet, all’inter-no del sito www.anticofrantoiodoglia.it e saranno affissi anche bol-lettini fitosanitari in diverse bacheche del Comune di Impruneta.In base alle adesioni degli olivicoltori a tale “Progetto”, le aree olivi-cole su cui verrà effettuato il monitoraggio dai primi di luglio fino alla raccolta potranno essere numerose, in modo da coprire gran parte del territorio imprunetino, poiché la continuità territoriale e la condivisione di scelte agronomiche per contenere i parassiti, la cui attività influisce pesantemente sulla qualità del prodotto finale, è fondamentale per il risultato qualitativo e quindi economico delle aziende olivicole.

L’Amministrazione Comunale augura un gioioso compleanno ai concittadini

che hanno compiuto 100 anni

Nel primo semestre di quest’anno nel nostro territorio, a conferma della longevità legata alla qualità della vita, festeggiamo ben tre

centenari.

“Cento anni” un traguardo davvero eccezionale raggiunto da:

Argentina Barchinata il 15 giugno 1909

Gina Montelaticinata il 30 marzo 1909

Giuliana Tarchinata il 13 giugno 1909

Auguri…

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è di circa 10 gradi. Per fronteggiare la canicola è importante rispettare anche alcuni piccoli accorgimenti sul modo di vestire. “È preferibi-le indossare abiti in fi bre naturali, di lino o cotone, di colore chiaro e non aderenti - suggerisce il dottor Lagi - perché gli indumenti di ma-teriale sintetico trattengono il calo-re, aumentando così la temperatura corporea. È buona abitudine usare occhiali da sole che, riparando gli occhi dai raggi solari, proteggono dalla cataratta. In testa è sempre meglio portare un cappello”. Per vincere il caldo serve qualche ac-cortezza anche in casa. “È bene - consiglia il medico - rinfrescare le abitazioni con deumidifi catori piuttosto che con condizionatori che creano sbalzi di temperatura spesso fonte di malesseri. E se si utilizza un ventilatore, è necessario evitare di rivolgerlo direttamente sulla persona”. Infi ne, “i pazien-ti con patologie croniche come i cardiopatici e i diabetici - spiega Lagi - devono esporsi al sole con molta cautela. Gli ipertesi sono particolarmente suscettibili e pos-sono manifestare episodi di dimi-nuzione della pressione arteriosa. I diabetici devono stare attenti ai raggi solari perché, a causa della possibile minor sensibilità al dolo-re, potrebbero ustionarsi anche in maniera seria”. La raccomandazio-ne alla prudenza non è mai troppa ed è valida per tutti perché il caldo non risparmia nessuno.

giare molta frutta e verdura fresca, alimenti che contengono una gran-de percentuale di acqua. Ancora, meglio fare pasti leggeri, evitando cibi ricchi di grassi come salumi, fritture e dolci. Occorre bere molta acqua, almeno un litro e mezzo al giorno, di più se si svolge un’atti-vità che comporta un’intensa su-dorazione. Le persone anziane, che tendenzialmente avvertono meno lo stimolo della sete, è importante che bevano comunque molta ac-qua, evitando così il rischio di di-sidratazione. Per chi suda molto, il consiglio è quello di rimpiazzare i liquidi e i sali perduti con bevande e cibi salati: per esempio un succo di pomodoro o di frutta. E ancora, bisogna evitare di bere alcolici, caffè e bevande gassate o zucche-rate che non soddisfano il bisogno di liquidi dell’organismo. Vanno evitate anche le bibite troppo fred-de perché possono causare crampi e congestioni”. La temperatura ideale di una buona bevanda, quel-la che permette un veloce assorbi-mento e un giusto raffreddamento,

I medici non si stancano di ri-peterlo. Con le temperature elevate le persone anziane devono stare particolarmen-

te attente alla loro salute. Ecco al-lora alcuni consigli per affrontare al meglio il periodo estivo, modifi -cando le normali abitudini giorna-liere. “Il primo suggerimento - dice il dottor Alfonso Lagi, direttore del Dipartimento di emergenza e ac-cettazione e Medicina d’urgenza dell’ospedale Santa Maria Nuova - è quello di evitare di uscire nelle ore più calde della giornata, cioè fra le 12 e le 18. È necessario man-

Gli anziani sono una categoria a rischio: ecco perché è importante che non escano

nelle ore da bollino rosso, che bevano molta acqua (non troppo fredda) e che stiano

attenti a non abusare dell’aria condizionata. Attenzione anche all’esposizione al sole

SALUTE. Ecco i consigli di un medico esperto per affrontare al meglio il periodo estivo

Sopravvivere alla canicola si puòGiuditta Boeti

Per fronteggiare la canicola di questi giorni non rimane

che andar per parchi alla ricerca di un po’ di fresco. E Firenze of-fre tante aree verdi dove trovare sollievo, dai giardini più famosi a quelli fuori dalle rotte classi-che. Tra i parchi più amati c’è quello delle Cascine, meta di scampagnate già all’epoca dei Lorena. Oggi, questo grande polmone verde, sempre aperto e con ingresso libero, rappresenta un’ancora di salvezza nei roven-ti pomeriggi fi orentini. Più di-stanti dal centro, ci sono i parchi delle ville nobiliari, oggi aperte al pubblico, come Parco Stroz-zi al Boschetto (con un portale d’entrata in via Pisana 77, uno in via di Soffi ano e un piccolo accesso sul Monte Oliveto a Bellosguardo) e il parco di Vil-la Vogel (ingresso gratuito, via delle Torri 23, Viale Canova). Un pezzo di quiete ritagliato in città è il giardino di Villa Fa-vard in via Aretina, aperto tutti i giorni dalle 8 alle 20. Se ci si sposta verso Sesto Fiorentino, si trovano due celebri giardini rinascimentali legati ai Medici. Il giardino di Villa di Castello (ingresso libero, dalle 8.15 alle 19.30) e Villa Petraia i cui am-bienti sono accessibili con visite accompagnate ogni 45 minuti a partire dalle 8.30 (ingresso li-bero). Meta degli escursionisti, ed anche chiamato balcone di Firenze, è il Monte Morello, la montagna dei fi orentini che re-gala un contatto diretto con la natura. Per trascorrere una pia-cevole giornata all’aria aperta, una visita da non perdere è quel-la al giardino delle meraviglie: il parco mediceo di Pratolino, a Vaglia, con prati, piante e fi ori di ogni genere in un continuo al-ternarsi di statue, laghetti, colori e profumi.

La mappa delle oasi urbane

Fresche frasche contro l’afa

FOCUS

Villa Demidoff

/G.B.

vademecum 11

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Quest’anno i fi orentini per non rinunciare alle vacanze estive scelgo-no di cambiare le pro-

prie abitudini. In tempo di crisi, si privilegiano ferie all’insegna del risparmio, acquistando biglietti low cost oppure organizzando vacanze “fai da te”. Ma la vera novità per questo 2009 sono le “vacanze ver-di” ossia quelle trascorse a contat-to con la natura, in campagna, nei parchi o nelle oasi naturalistiche. Sono sempre di più, infatti, i fi o-

Quando la vacanza si passa... al verdeFERIE. In tempi di crisi vanno forte i viaggi low cost, nella natura e spuntano mete nuove

Giuditta Boeti

estate

Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania: sono tanti i fi orentini

che quest’anno hanno optato per queste destinazioni,

all’insegna del risparmio e della “toccata e fuga”

per non penalizzare un portafoglio già piangente di suo

rentini che preferiscono trascorrere le ferie nei numerosi e incontami-nati agriturismi toscani. Per i più tradizionalisti, invece, basta fare un giro per le agenzie di viaggi fi oren-tine e scoprire che le prenotazioni quest’anno faticano a decollare. Una ricerca condotta da Aduc, l’As-sociazione dei consumatori, ha rive-lato che quest’anno per le vacanze estive sei italiani su dieci andranno in ferie massimo una settimana, mentre solo l’1 per cento potrà go-dere di un mese intero di vacanze. Un dato che rispecchia anche la situazione locale. “Si preferisce ac-corciare la villeggiatura o scegliere mete più economiche - spiegano da un’agenzia di viaggi in zona Stazio-ne - le due settimane, ormai sono un miraggio per la stragrande maggio-ranza dei fi orentini. Ma c’è ancora una fetta di popolazione che non ha problemi di budget”. Il mese prefe-rito per andare in vacanza rimane sempre agosto ma, ultimamente, settembre sta diventando un perio-do sempre più appetibile tanto che è in crescita la percentuale di turisti che parte a fi ne agosto. In aumento anche i viaggi low cost, scelti dal 35 per cento dei vacanzieri e quelli pagati a rate, da circa l’8 per cento. Le mete più ambite? “Al momento - dicono dall’agenzia di viaggi - le prenotazioni accendono i rifl ettori sul Mare Adriatico: destinazione Slovenia, Montenegro, Albania. Qui ci sono località balneari bene attrez-zate, capaci di accogliere anche il turista più esigente. E poi ci sono le mete che non tramontano mai gra-zie ad un ottimo rapporto qualità-prezzo: l’Egitto e la Tunisia sono tuttora molto richieste dai fi orentini. Molto gettonate anche le Maldive, l’Indonesia, le Filippine, il Madaga-scar e gli Stati Uniti”. E per chi non può permettersi viaggi lontani? “La Croazia detiene ancora il primato di meta favorita - raccontano gli esperti - anche perché da Firenze è comodo (ed economico) raggiungerla anche in auto”. I fi orentini che vogliono (o devono) scegliere una meta a breve raggio preferiscono passare le ferie sulle coste toscane, in particolare sull’Argentario. Anche se non sem-pre è sinonimo di risparmio. Infatti, da un’indagine del Codacons emer-ge che le spiagge italiane sono le più care d’Europa. Quest’anno solo il noleggio di ombrellone, sdraio e lettino per una settimana di mare per due persone a Porto Santo Stefano costa circa 136 euro. Insomma, non basta fare le valige per andare in va-canza, il vero obiettivo è potersela permettere.

Molto gettonate anche le Maldive,

l’Indonesia, le Filippine, il Madagascar

e gli Usa

È nata una nuova giovane moda turistica, il CouchSurfi ng,

ovvero lo scambia-divano. Pratica-mente, saltare da un divano all’altro. Come funziona? Semplicissimo. Attraverso un sito internet (Couch-sourfi ng.com) i proprietari di divani si mettono in contatto con i turisti fai da te. Tramite la rete è possibile infatti, accordarsi con utenti di tut-to il mondo per offrire o richiedere ospitalità nella propria abitazione e non è necessario garantire una stan-za per gli ospiti: basta un semplice divano. Il fenomeno - nato per faci-litare lo scambio culturale tra viag-giatori disposti a qualche sacrifi cio per conoscere paesi stranieri- conta quasi 210 mila utenti registrati e la Toscana è una delle mete più richie-ste dagli “scambisti” di tutto il mon-do. Ma per chi preferisce il comfort all’avventura, azzerando comunque tutte le spese relative al soggiorno e al pernottamento, è anche possibile ricorrere all’Home Exchange, ov-vero lo “scambia casa”. In questo caso, è necessario che si abbia una casa da offrire in cambio di un’altra ma soprattutto occorre abilità con internet. La maggior parte delle offerte, infatti, arriva dalla rete. La lista dei siti dedicati al fenomeno “scambista” è lunga, uno dei por-tali più gettonati è scambiocasa.com. Unica spesa richiesta è quella del pagamento del canone annuale (75 euro) con cui è possibile fare un numero illimitato di scambi d’abitazione. Si tratta di una cifra comunque inferiore a quella che occorre in genere sborsare per per-nottare qualche giorno in strutture alberghiere, residence o campeggi. Una volta effettuata l’iscrizione e pagato il canone richiesto è neces-sario descrivere in modo esaustivo la propria abitazione. Solo succes-sivamente si possono contattare gli altri iscritti per trovare un accordo sulla data e sulla durata dello scam-bio. E non occorre avere a disposi-zione una casa di charme per aderi-re all’iniziativa.

Una nuova moda turistica

Scambisti? Sì, ma di divani

L’INTERVISTA

/G.B.

12 Agosto 2009

"IL SUPERMERCATO ALIMENTARE SOTTO CASA"

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Page 13: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

estate

Un po’ come l’eroi-na del fi lm “Scrivi-mi una canzone”, che incontra Hugh

Grant perché è stata ingaggia-ta per annaffi are il verde del suo appartamento. Un po’ come se le piante avessero bisogno, oltre che dell’acqua, di essere curate da una persona che le passa a trovare an-che quando tutto il mondo è in fe-rie. Arrivano anche in Italia e a Fi-renze i primi “green-sitter”. Sarà colpa anche dei condomini che non sono più quelli di una volta e della sempre maggiore specia-lizzazione in tutti i settori, ma andare ad annaffi are le piante al-trui sta diventando un vero e pro-prio lavoro, anche se part-time. Il modo migliore per trovare la per-sona giusta è rivolgersi al proprio fi oraio o vivaista di fi ducia, che, anche se non si occuperà di perso-na della questione, saprà affi dare il compito di annaffi are e curare

il verde del cliente a qualcuno che non affoghi il gelsomino, né asse-ti il geranio, come avrebbe potuto fare la vicina distratta. Il costo del servizio è molto variabile, dipen-de dalla quantità delle piante e dalla distanza che il “green-sitter” deve percorrere, dalla frequenza e dalla durata del “sitteraggio”. Del resto, come sanno gli appassiona-ti di giardinaggio e i pollici verdi ci sono delle piante che valgono molto di più di quanto sono sta-te pagate, purché non appassisca in una settimana tutto il lavoro di un inverno. Altrimenti, un po’ come accadeva quando andavano di moda le pellicce, si può ricorre-re ad una “residenza estiva” per le piante. Esistono in tutta Italia ed anche nella nostra zona, soprattut-to fuori città e nel pistoiese, vivai che offrono il servizio di ricove-ro e cura delle piante durante le vacanze. In questo caso il costo base è di pochi euro a pianta al

giorno, ma può lievitare a secon-da dei servizi aggiuntivi che ven-gono richiesti, come il ritiro e la consegna a casa: il trasporto in auto, infatti, se non è ben organiz-zato può essere letale per alcune specie più delicate e con il caldo. Inoltre molti approfi ttano della re-sidenza delle piante nel vivaio per trasformarla in un “trattamento di

bellezza” per il verde di casa, ad esempio richiedendo trattamenti antiparassitari, il rinvaso o la po-tatura della pianta. Infi ne, ci sono i soliti consigli per chi vuole fare da sé: dal mettere le piante nella vasca da bagno con una riserva di acqua e dei conduttori (stop-pini o stracci di cotone), agli ali-mentatori in terracotta (si trovano

nei negozi di casalinghi e nelle mesticherie) ai trucchi più tecno-logici, come i vasi autoinnaffi an-ti. Valgono comunque le regole generali, come moderare la luce che le piante riceveranno, evitare che siano seccate dal sole diretto e lasciarle in una zona umida: in casa mettendo dei secchi accanto ai vasi, ad esempio.

Serena Wiedenstritt

Tempo di vacanze, anche per gli amici a quattro zampe.

Anche se gli ultimi anni hanno visto crescere a dismisura alber-ghi e pensioni che accolgono an-che cani e gatti (informazioni su www.dogwelcome.it) sono sem-pre tanti i padroni che optano per la pensione per animali o per un cat o dogsitter. La pensione ha un costo variabile, a seconda della qualità (che si declina a seconda dello spazio che ha l’animale, del-la località più o meno fresca e nel verde in cui si trova la pensione) del cibo e delle cure che vengo-no fornite. Per ovvi motivi, costa meno mandare in villeggiatura un gatto di un cane e per questi ulti-mi, spesso conta la taglia. Alcune pensioni offrono inoltre un servi-zio di ritiro e consegna del cane/gatto. In media i prezzi variano dai 15 ai 20 euro per i cani e si attestano sui 10-12 per i gatti. Per trovare la lista delle pensioni, ol-tre al passaparola, molto materia-le si trova sul web (www.clinica-veterinaria.org; www.tuttocani.it; www.dogsitter.it). Il cat o dogsit-ter è sicuramente più economico, ma anche questa è una figura che sta cambiando. Il catsitter può so-stituire la pensione per gatti quan-

do la vacanza si riduce ad un week end, mentre il dogsitter è spesso la soluzione preferenziale per chi lascia l’amico a quattro zampe dall’anziana zia ma vuole assi-curarsi la presenza di un esperto che lo curi. Il dogsitter moderno, infatti, non è solo quello che porta a spasso e ad espletare i propri bi-sogni fisiologici il cane, è piutto-sto l’esperto di psicologia canina o felina che sa come far divertire, rilassare e far star bene l’anima-le. Continua ad esserci una folta schiera di studenti che lo fanno come “lavoretto”, ma sempre più spesso la richiesta è quella di personale specializzato, magari dotato di patentino di conduttore cinofilo.

Se anche il cane va in villeggiaturaANIMALI. Alberghi, cat o dogsitter per i 4 zampe

TENDENZE. E’ il mestiere nuovo di chi innaffia il verde domestico mentre i proprietari sono in vacanza

Alle piante ci pensa il green-sitter

In molti prima di partire affi dano

i propri vasi e vasetti alle cure di terzi

mentre altri preferiscono portarli

nelle serre, che diventano una sorta

di “buen retiro” estivo per i vegetali

/S.W.

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Page 14: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

Pietro Torrigiani fu sin-daco di Firenze per due volte, nonché deputato e senatore del Regno d’Ita-

lia. Francesco Guicciardini è inve-ce ricordato per la sua “Historia d’Italia”, che è considerato il primo esempio di storiografi a moderna. Ma la carriera di Lorenzo, fi glio di un Corsini e una Strozzi, resta probabilmente imbattibile: prima avvocato, poi responsabile delle fi nanze vaticane, cardinale e infi ne Papa con il nome di Clemente XII. Epperò non è stata tutta rose e fi ori, né tutta così seriosa, la storia delle famiglie nobili di Firenze. Prendete il “povero” Bartolomeo Frescobal-

di che, durante il “Ballo Angelico” organizzato nella villa di Monteca-stello, lasciò che gli ospiti danzas-sero nudi. Correva l’anno 1685 e il Papa non la prese bene: Bartolo-meo fu scomunicato e, per ottenere il perdono, dovette prima andare a piedi a Roma e poi fi nanziare la co-struzione di 40 chiese nella Val di Pesa. (E va bene che il ballo non fu così angelico come diceva il nome, ma camminare fi no a Roma sareb-be una pena dura da scontare anche oggi...). Ma, al di là dei destini dei singoli e di qualche aneddoto di-vertente, il passato dell’aristocrazia fi orentina è soprattutto un balcone da cui guardare la storia della città. Basta prendere cinque casati come “campione” – Frescobaldi, Corsi-ni, Torrigiani, Antinori e Guicciar-

dini – e leggere le loro biografi e. I Frescobaldi, originari della Val di Pesa e poi trasferitisi a Firenze, per la precisione in Oltrarno, furo-no banchieri, altri letterati e artisti (come Dino, amico di Dante) e, intorno al 1300, la famiglia iniziò a dedicarsi anche all’attività vini-cola. Grazie alle vigne e ai poderi lasciati in eredità ai fi gli da Berto, i Frescobaldi cominciarono a pro-durre vino che venne esportato in Inghilterra e nelle Fiandre. Anche i Corsini provengono dal contado e si

spostarono a Firenze nella seconda metà del ‘200. Anch’essi banchieri, entrarono a far parte di quel gruppo di persone che controllava la Signo-ria fi orentina. Nel XIV secolo fi ni-rono nei guai, come altre famiglie, a causa della crisi fi nanziaria che colpì l’Europa, ma riuscirono a ri-sollevarsi. I Torrigiani arrivarono a Firenze a fi ne 1200 con Ciardo, che diede avvio alla tradizione vinicola della famiglia aprendo una rivendi-ta e iscrivendosi all’Arte de’ Vinat-tieri. Sull’origine degli Antinori gli

studiosi non concordano appieno, ma si sa che furono diplomatici, accademici e scienziati, oltre che – da fi ne ‘800 – produttori di vino. Un ramo del casato si trasferì a Napoli nel ‘400. Infi ne, la famiglia Guicciardini. Fiorentina almeno dal 1199, dicono gli archivi, gestirono attività manifatturiere e banche, senza dimenticare la politica e la diplomazia né la cultura: Piero e Luigi, vissuti nell’800, frequentaro-no Giovan Pietro Vieusseux e il suo cenacolo liberale.

SANGUE BLU/1. Dal Torrigiani che aprì una bottega di vini ai Guicciardini amici di Vieusseux

I Signori che hanno fatto la storia

Federico Bausi

Sono stati banchieri, politici, intellettuali e

per molto tempo hanno deciso le sorti

della città. Le biografi e (in pillole) di cinque

famiglie fi orentine, tra governo, affari,

possedimenti, opere letterarie. E una

scomunica per nudismo, tanto tempo fa...

Palazzo Corsini

passato...

ANTINORI

Origine incerta per questa fami-glia. Si sa che furono diplomati-ci, accademici e scienziati e che un ramo del casato si trasferì a Napoli nel ‘400. Da fi ne ‘800 diventarono anche produttori di vino, attività che portano avanti ancora oggi. Possiedono magio-ni nel chianti, ristoranti e canti-ne a Firenze, tenute in Toscana, Usa, Cile, Malta e Ungheria. E’ di loro proprietà anche il Pro-cacci di via Tornabuoni.

CORSINI

Originari del contado, si spostaro-no a Firenze nella seconda metà del ‘200. Banchieri di tradizione, entrarono a far parte di quel grup-po di persone che controllava la Signoria fi orentina. Nel XIV se-colo fi nirono nei guai a causa del-la crisi fi nanziaria che colpì l’Eu-ropa, ma si risollevarono. Oggi possiedono agriturismo, affi ttano le loro proprietà in occasione di eventi e promuovono appunta-menti in location prestigiose.

FRESCOBALDI

Nativi della Val di Pesa, si tra-sferirono presto a Firenze. Fu-rono banchieri, letterati e artisti. Intorno al 1300 cominciarono a dedicarsi anche all’attività vi-nicola. Grazie alle loro vigne e poderi i Frescobaldi produssero vino che venne esportato anche all’estero, per l’esattezza in In-ghilterra e nelle Fiandre. Oggi continuano a portare avanti la tradizione vinicola. Sono pro-prietari di ristoranti e wine bar.

14 Agosto 2009

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Page 15: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

Il sangue blu fa sempre la sua bella fi gura, anche nel se-colo numero ventuno, quando tessuti damascati, servitù e regge da mille e una notte sembrano diventati appannaggio di rock star, ereditieri, sceicchi e imprenditori. In questo

tran tran da show business, i nobili (quelli veri) perdono il pri-mo piano. Le luci della ribalta si concentrano su personaggi più coloriti (spesso totalmente all’oscuro del signifi cato della parola galateo), ma loro non sembrano interessarsene più di tanto. Non aspirano (tranne alcuni) a catalizzare l’attenzione su di sé anzi, l’etichetta impone discrezione ed equilibrio. Ma che fi ne hanno fatto i nobili made in Florence? I discendenti delle famiglie che hanno fatto la storia della città del giglio? Molti hanno smesso gli abiti di una volta e hanno cambiato abitudini. La gran parte si è riciclata nelle industrie alberghiera, olearia e vinicola, vestendo i panni di padroni di casa in agriturismo, residenze estive extra lusso e tenute smisurate, la cui proprietà spesso è tramandata di generazione in generazione. I luoghi idilliaci che invitano a tra-scorrere le vacanze in questa o quell’altra tenuta, si sprecano. A cominciare dalla famiglia Corsini, che offre a vacanzieri e pas-santi in cerca di refrigerio ospitalità nelle varie magioni sparse per la Toscana. Dal chianti ai dintorni di Firenze, passando per la maremma dove Duccio Corsini si offre disponibile per ac-compagnare i villeggianti in battute di caccia e cavalcate, sulle orme delle antiche tradizioni (www.principecorsini.it). Non con-tenti, a Firenze i principi Corsini affi ttano l’omonimo palazzo sull’omonimo lungarno (www.palazzocorsini.it) in occasione di

eventi speciali, meeting e per la “vippissima” Biennale dell’anti-quariato, oltre ad aprire le porte dell’altrettanto noto giardino in via della Scala per aste di benefi cenza e per la mostra-mercato dedicata al saper fare italiano “Artigianato e palazzo”. Stesso spi-rito imprenditoriale anima gli Antinori (www.marchesiantinori.it), che oltre ad offrire ospitalità nel loro agriturismo immerso nel Chianti e a offrire pietanze succulente nei ristoranti che portano il loro nome, nell’era della globalizzazione hanno varcato i confi ni esportando la tradizione secolare di imprenditori vinicoli anche all’estero. Oltre alle tenute in Toscana, hanno possedimenti negli Stati Uniti, in Ungheria, in Cile e a Malta, Paesi nei quali produ-cono e vendono nettari prestigiosi. Anche i Frescobaldi non sono da meno. Sono di loro proprietà, oltre alle tante etichette, i wine bar di via della Condotta a Firenze e dell’aeroporto di Fiumicino a Roma, dove i viaggiatori di passaggio hanno a loro disposizio-ne stuzzichini e vini blasonati, saporiti e tutt’altro che economici. I Guicciardini affi ttano case e magioni tra Firenze e San Gimi-gnano (www.guicciardini.it), mentre il conte Ferdinando, erede dello stesso casato nobiliare, attende i suoi ospiti nel Castello di Poppiano, nel Chianti, dove organizza tour enogastronomici gui-dati, per singoli e gruppi. Dulcis in fundo, ci sono i Torrigiani, gli unici apparentemente fuori dal coro. Neri, ha aperto uno studio di grafi ca e design che lavora con brand di primo piano, sia italiani che stranieri, mentre Vieri Torrigiani Malaspina cura il bellissimo giardino che porta il loro cognome (il più grande all’interno delle mura), lo stesso dove nacque la prima società botanica italiana e dove ha sede un prestigioso vivaio che fornisce anche servizi di noleggio e manutenzione di piante in vaso.

I Frescobaldi hanno un wine bar all’aeroporto di Fiumicino e Neri Torrigiani fa il designer. Ma quasi tutti hanno

trasformato le loro magioni in agriturismo e le tenute in aziende vinicole

SANGUE BLU/2. Il presente dei casati storici fiorentini. Alla scoperta dei nuovi mestieri

Se nobiltà fa rima con imprenditoria

Caterina Gentileschi

...e presente

Si dedicano alla benefi cenza e all’agricoltura. Si tra-sformano in zelanti padroni di casa per bed and bre-akfast fi nto casual, vigneti e distese di ulivi che pro-ducono nettari rigorosamente blasonati. Va bene che noblesse oblige, ma ce ne fosse uno che lavori nel vero senso della parola. La nutrita schiera di nobili to-scani, i cui nomi altisonanti fanno balzare alla mente palazzi imponenti e stemmi disseminati per la città, da un po’ di tempo a questa parte hanno comincia-to a fare, si potrebbe dire, “di nobiltà virtù”, sfruttando il loro nome per dar vita ad attività invitanti quanto remunerative. Come nella migliore tradizione tosca-na, tutto è equilibrato e mai fuori squadra. Sui siti in-ternet e nei depliant che invitano a frequentare i loro agriturismi (deluxe) per un weekend di tranquillità, principi, principesse e conti indossano polo dai colori tenui, giacche tipo buttero e pantaloni cachi. Sorrido-no insieme ai lori pargoli e le gentildonne mostrano volti scuriti dal sole e senza un fi lo di trucco. Il look da contadino vip va per la maggiore. La riscoperta delle origini diventa un vanto. Ma di quali origini si sta par-lando se i cosiddetti lavori di fatica non rientrano, a memoria d’uomo, nel dna di questi signori (a meno che non si vada molto molto indietro, quasi alle radici dell’albero genealogico)? Il nobile denobilizzato piace un casino. Sta su un poggio e grida “sono uno di voi”, gioca a non tirarsela, si dedica ad attività benefi che. E spesso la gente abbocca. Si fa conquistare dal sorriso bonario e accondiscendente. Si scioglie come farebbe davanti ad un impomatato Tom Crouise alla notte de-gli Oscar. “Hey, ha guardato me” oppure “si è avvicina-to per stringermi la mano”. I comuni mortali si crogio-lano in questi momenti, credono che oggi, nel terzo millennio, non esista più il divario storico tra signori e gente comune. I loro b&b glielo fanno credere, e le eti-chette in off erta al supermercato. Un american dream in salsa toscana. Della serie: l’importante è crederci.

Quando si dice“Miseria e nobiltà”

GUICCIARDINI

Arrivarono a Firenze intorno al 1199 per star dietro ad attività manifatturiere e banche, senza dimenticare la politica, la di-plomazia e la cultura. Piero e Luigi, vissuti nell’Ottocento, frequentarono Giovan Pietro Vieusseux e il suo famoso ga-binetto. Oggi affi ttano case va-canze di prestigio tra Firenze e San Gimignano. A Poppiano il conte Ferdinando organizza tour enogastronomici guidati.

TORRIGIANI

Arrivarono a Firenze a fi ne 1200 e diedero avvio alla tradizione vinicola della famiglia apren-do una rivendita e iscrivendosi all’Arte de’ Vinattieri. I Torri-giani hanno cambiato strada nel corso dei secoli. Neri Torrigiani ha aperto un prestigioso studio di grafi ca e design mentre Vieri Torrigiani Malaspina si occupa dell’omonimo giardino, all’in-terno del quale c’è un vivaio specializzato in piante in vaso.

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Page 16: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

VIZI E VIRTÙ. Volenteroso, ironico, polemico: in tre parole, il popolo del capoluogo si potrebbe descrivere così

Ai fi orentini? Piace “bubare”Hanno la battuta pronta

e la lingua tagliente,

ma anche una grande

capacità di rimboccarsi

le maniche. Ecco un

ironico ritratto della

gente di casa nostra

e della sua “bonaria

cattiveria”

I fi orentini sono vip. Ma non nell’acce-zione più nota del termine. Niente a che vedere con le “very important person”. Dimentichiamo l’inglese e la socie-

tà mondana: in fi orentino l’acronimo sta per Volenterosi, Ironici e Polemici. Perché queste sono le peculiarità dei cittadini di Firenze. Generalizzando, s’intende. Seppur diffi cile, e ingiusto, tracciare un idealtipo della gen-te fi orentina non è impossibile. Basta porsi in osservazione della quotidianità, passata e presente, depurandosi dei pregiudizi dettati da quel sano campanilismo che anima ogni fi orentino. Tre aggettivi su tutti, a dipingere una genìa di persone. Volenterosi, in primis: uno sguardo indietro di qualche decennio, ed ecco ritornare alla memoria Firenze travolta dal fango, botteghe distrutte, case allagate. Fu allora che emerse dall’acqua dell’Arno il coraggio, la dignità e la forza di volontà dei fi orentini. Maledì il destino, la gente di Firen-ze, ma non si lasciò travolgere. Si rimboccò le maniche e, come negli anni dell’immediato dopoguerra, cominciò a ricostruire ciò che la forza distruttrice - dell’uomo prima, della na-tura poi - aveva portato via con sé. V come virtù, V come volontà. Ironici, quindi. Battuta sempre pronta, intelligenza arguta, lingua ta-gliente. La fi orentinità non può prescindere da queste caratteristiche. Talvolta amara, talvolta volgare, spesso pungente, sempre ai limiti del

sarcasmo. Una “bonaria cattiveria”, dettata da un sentimento di superiorità che alberga nell’anima di chi vive in una città allo stesso tempo altera e popolare. E non è necessario rispolverare le videocassette della trilogia di “Amici miei”. Basta girare per le strade della città e porgere l’orecchio a dialoghi e scambi di battute non sempre riferibili. Basta leggere gli striscioni partoriti dalla fantasia dei tifosi della Fiorentina. Come dimenticare la battu-ta: “Ma lo stadio che l’avete preso all’Ikea?”, dedicata ai tifosi empolesi, colpevoli solo di avere uno stadio con un settore ospiti non mol-to accogliente. Polemici, infi ne. E soprattutto. Ai fi orentini piace “bubare”, ribattere punto su punto, contraddire costantemente l’interlo-

cutore. Spesso per il semplice gusto della po-lemica. O per meglio dire, della “polemiha”, con tanto di gorgia. Bastian contrari per natu-ra, i fi orentini sono pronti a negare le proprie opinioni pur di non dar ragione agli altri. La coerenza cede così il passo alla diatriba fi ne a se stessa, sia che si parli di sport, di politica, perfi no di cucina. Questi sono i pregi e i difet-ti dei fi orentini. Questi e molti altri, su alcuni dei quali pare opportuno glissare, quantome-no per non fare emergere altre caratteristiche negative della gente di Firenze. Orgogliosa, permalosa, pronta a tutto e capace di tutto. Di-struggere per ricostruire. In fondo, come disse un fi orentino doc come Gino Bartali, “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”.

Lorenzo Salusest

società

L’estate fi orentina si colora di giallo e di blue, grazie ai numerosi risciò nel-

le strade del centro storico. Un modo inso-lito e divertente per visitare la città senza inquinare, un’idea innovativa in Italia che tuttavia nasce da molto lontano. “A New York nel ‘95 e a Berlino nel ‘97. A Firenze dal 2000 alcune persone ci provano incon-trando non poche diffi coltà” spiega Neri Tarchiani, responsabile di Olim, società che attualmente si occupa del noleggio di riscio. Quest’anno, grazie all’iniziativa “Notte a pedali”, i risciò sono più visibili che mai. Alla loro guida ci sono i cosiddet-ti “free-riders”, pedalatori liberi interessati a promuovere una mobilità sostenibile ed ecologica nella città. Si tratta di privati che affi ttano a loro spese i risciò, pagando una decina di euro a serata, e che, come spie-gano, lo fanno “per scelta personale, come forma di volontariato ambientale, offrono liberamente e gratuitamente passaggi con velocipedi adatti al trasporto di persone, a coloro che ne facciano richiesta nella città di Firenze”. Un servizio totalmente gratu-ito quello offerto dai pedalatori, che i pas-seggeri possono ringraziare a fi ne corsa of-frendo loro una piccola mancia, una birra o anche un gelato. L’iniziativa, pur nascendo come attività di volontariato, ha sollevato numerose polemiche da parte dei tassisti, fortemente contrari ad un’attività che re-putano illegale e dannosa per l’immagine della città. Scettico il presidente della coo-perativa Cotafi : “Personalmente penso che nessuno faccia niente per niente”. I peda-latori, tuttavia, restano ottimisti: “L’inizia-tiva sta avendo un successo strepitoso. La gente ci vuole bene, la città sembra dalla nostra parte. La nostra è un’attività di pro-mozione sociale, senza fi ni di lucro”. La loro “mission”: “mostrare che è possibile un tipo di mobilità sostenibile, che porta benefi ci alla città e ai cittadini, senza cau-sare inquinamento”.

“NOTTE A PEDALI”

La città si guardaseduti sul risciò

/Francesca Quercia

16 Agosto 2009

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Page 17: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

In piazza la guerra all’alcolL’ALLARME. I giovani bevono sempre di più. E iniziano prima

Matteo Francini

Se c’è un elemento che accomuna sempre più i gio-vani toscani con i loro coetanei del Nord Europa è l’uso (o l’abuso) di alcol. E non è certo un confronto che fa onore ai ragazzi di casa nostra, che dai loro

pari età stranieri, anziché prendere esempio per attività più virtuose (come ad esempio la scioltezza nel parlare diverse lingue) hanno importato piuttosto una cosa che si chiama “binge drinking”, che altro non è che il consumo di 5 o più bicchieri di una qualsiasi bevanda alcolica in un’unica occa-sione. A dirlo è uno studio dell’agenzia regionale di sanità, che ha intervistato oltre 5mila giovani di età compresa tra 14 e 19 anni: e i dati emersi, in effetti, non sono dei più incorag-gianti, se è vero che in quella fascia d’età, in Toscana, i bevi-tori sono ben l’81,1% del totale, che aperitivi e superalcolici hanno scalzato dai primi posti tra le bevande preferite i più “classici” vino e birra e che, nell’anno precedente all’inda-gine, quasi la metà degli intervistati si era ubriacato almeno una volta. Ma ad alzare il gomito più del dovuto, in Italia, non sono solo i giovani toscani, come è evidente dalla recente de-cisione del sindaco di Milano Letizia Moratti di varare un’or-dinanza per vietare la vendita di alcolici ai minori di 16 anni (pena salatissime multe), subito seguita da altri primi citta-dini e da catene commerciali come Esselunga, che ha esteso il divieto a tutti i suoi supermercati sparsi per lo Stivale. Il fenomeno, insomma, è esteso quanto preoccupante, e ognu-no cerca di affrontarlo come può. O come meglio crede. A Firenze, una statistica effettuata dagli operatori dei servizi del Comune dice che meno del 10% di coloro che frequentano i

locali notturni sono “astinenti”, ovvero non bevono né assu-mono altre sostanze. Non solo, ma l’età in cui si comincia a bere si abbassa sempre di più, fi no ad arrivare a 12-13 anni: insomma, alla stessa età in cui, fi no a poche generazioni fa, si chiedeva ancora il permesso a mamma e papà per bere una Coca Cola fuori pasto, oggi si è già al bancone a ordinare bir-re e cocktail. E anche al Sert l’impressione è quella dell’au-mento del numero dei giovani che abusano di alcol. “Dati allarmanti, certo”, commenta l’assessore alla sanità di Palaz-zo Vecchio Stefania Saccardi. Una nuova raffi ca di divieti in arrivo, dunque? Assolutamente no. A Firenze, per sensibiliz-zare i giovani sulla questione, si punta sul divertimento, la musica e l’evasione, attraverso due appuntamenti in piazza che hanno l’obiettivo di far capire che abusare di alcol e di altre sostanze fa male. Molto male. Il primo si è tenuto a fi ne luglio in Santa Croce, il secondo è in programma in Santo Spirito il 18 settembre. “Non è che imponendo nuovi divieti si raggiungano risultati – spiega Saccardi – anche perché le norme che vietano la vendita di bevande alcoliche ai mino-renni ci sono già, il problema è farle rispettare. L’ordinanza di Milano è una ripetizione, è demagogia”. Ma come fare, allora, ad affrontare il problema? “Servono politiche educa-tive e informative – risponde l’assessore – scuola e famiglie devono riprendersi le loro responsabilità per quanto riguarda i giovani. Il Comune aprirà anche tavoli di concertazione con locali ed esercenti, per limitare l’offerta e porre attenzione sul tema. Ma – conclude – bisogna puntare su educazione e informazione: è solo così che si può vincere questa partita”.

Otto ragazzi su dieci dai 14 ai 19 anni non sono astemi, e c’è chi

comincia a bere a 12 anni. Contro l’abuso nessun nuovo divieto: si

punta su musica e divertimento. Prossimo appuntamento in Santo

Spirito. L’assessore Saccardi: “Servono educazione e informazione”

società

Il progetto si chiama “Iesa” e si tratta di un’iniziativa dell’Azienda Sanitaria di Firenze. Prevede l’inserimento di adulti con disturbi psichici nelle fami-

glie che ne fanno richiesta e che, dopo un’adeguata selezione, vengono ritenute idonee. Da qualche mese a questa parte sta ottenendo ottimi risultati, come dimostrano i numeri: dopo che nel suo primo anno di vita si era registrato l’inserimento di una persona in una famiglia (“ed era già un buon risultato, in altre città italiane si è dovuto aspettare almeno due anni”, spiega il dottor Davide Musian, psicoterapeuta familiare che, insieme alle psicologhe Virginia Quaranta e Sara Binazzi, porta avanti il progetto), da qualche mese i numeri sono lievitati: “In pochi mesi abbiamo ricevuto più di cento telefonate, fatto una settantina di colloqui con le famiglie interessate, selezionato una ventina di queste e preso contatto con un’altra sessantina di nuclei familiari”, racconta Musian. “Ora – prosegue – abbiamo una lunga lista di famiglie da cui attinge-re, una possibilità di inserimento che prima non c’era, ed è una cosa molto im-portante”. Ma come funziona il progetto Iesa? Si tratta di un’iniziativa (l’acro-nimo sta per “Inserimento eterofamiliare supportato e assistito) che ha come obiettivo quello di inserire adulti affetti da disturbi psichici (non gravi) in cura nei centri di salute mentale, in famiglie selezionate dagli psicologi del progetto Iesa. Famiglie che ricevono, per questo, un contributo mensile di 1.200 euro, con il fine di un reinserimento sociale delle persone che accolgono e di una loro uscita dall’isolamento in cui spesso purtroppo si trovano. “Un progetto in particolar modo importante per i pazienti – conclude Musian - ma anche per l’azienda sanitaria, che per mantenere queste persone in case famiglia o residenze psichiatriche ha una spesa molto più alta, e infine per le famiglie coinvolte, che riescono così ad avere un introito in più”.

Equipe Iesa:da sinistra Davide Musian, Sara Binazzi, Virginia Quaranta

“Iesa”, per adulti con disturbi psichici

Dai centri di salute mentaleall’inserimento in una famiglia

IL PROGETTO

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VENDUTO

Page 18: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

politica

L’aveva promesso in campagna elettorale: una giunta leggera in termini numerici, composta da “facce nuove”, e con un’equa rappresentanza di uomini e donne. Detto,

fatto: i primi due degli ormai celeberrimi “cento pun-ti”, base del programma elettorale di Matteo Renzi, sono realizzati. A pochi giorni dal ballottaggio la squadra di governo del neosindaco di Firenze era già composta, pronta per mettersi all’opera e risollevare le sorti della città, nel segno di una discontinuità con il passato ripetutamente auspicata da Renzi duran-te la lunga strada verso le elezioni. I nomi? Alcuni, i fedelissimi, erano già trapelati, seppure avvicinati ad assessorati diversi da quelli poi effettivamente asse-gnati: è il caso di Massimo Mattei (sperava di otte-nere la delega alla Casa, gli è toccato un superasses-sorato alla mobilità e al decoro), e di Dario Nardella (confidava di guidare la Cultura, invece si è dovuto “accontentare” della delega allo sviluppo economico e del ruolo di vicesindaco). Altri nomi hanno rappre-sentato una vera e propria sorpresa (Giuliano da Em-poli alla Cultura, Angelo Falchetti al Bilancio e alle società partecipate), altre ancora sono “facce nuove” solo in parte, provenendo chi dalla giunta provinciale guidata dallo stesso Renzi (Stefania Saccardi, a cui sono state affidate le Politiche socio-sanitarie, ed Eli-sabetta Cianfanelli, detentrice della delega a Univer-sità e ricerca), chi, come Rosa Maria Di Giorgi (neo-assessore all’Istruzione) ha alle spalle un’esperienza al governo di Palazzo Vecchio. Infine, ultimi ma non certo per l’importanza delle loro deleghe, Claudio Fantoni (Casa), Barbara Cavandoli (Sport) e Cristi-na Scaletti (Ambiente). Dieci giocatori, di cui molti “stranieri”(di nascita non fiorentina), dieci “portatori d’acqua” guidati dal capitano, il sindaco Matteo Ren-zi. Allo stesso tempo un po’ regista, un po’ fantasista (per certo fantasioso), sicuramente non portiere. Del resto quel ruolo avrebbe potuto essere ricoperto dal candidato sindaco del Centrodestra Giovanni Galli.

Lorenzo Salusest

COMUNE/1. Dieci assessori nella giunta di Palazzo Vecchio

Via alla squadra di Renzi, eccole “facce nuove”

DARIO NARDELLAVicesindaco, delega a Sviluppo economico e turismo

Nonostante i suoi 34 anni Dario Nardella, sguardo bam-bino e pettinatura d’altri tempi, ha un curriculum vitae lungo quanto l’elenco dei suoi elettori (e sono tanti: 911). E siccome, come diceva il suo conterraneo Totò, è la som-ma che fa il totale, Nardella ha fatto da subito pesare uno sull’altro i due addendi per salire di un gradino. Di gradi-ni, il violinista Nardella, ne ha saliti due, conquistando la poltrona di vicesindaco, oltre che di assessore allo svilup-po economico. Si dice che si sarebbe accontentato della delega alla Cultura, ma qualcuno gli ha fatto notare che con due incarichi il suo curriculum sarà ancora più lungo.

GIULIANO DA EMPOLIDelega alla Cultura e alla contemporaneità

E’ nato a Parigi, ha lavorato a Milano, Roma, Venezia. Ma come dicevano i latini il nome è nel destino, e Giuliano da Empoli, 36 anni intensamente vissuti, è fi nalmente tornato alle origini (o meglio a pochi chilometri). Assessore alla Cultura e alla contemporaneità: incarico gravoso per il giovane intellettuale dalla folta chioma, lo sguardo timido e la fervida fantasia. Molto fervida. La sua prima iniziati-va? Il barcamp, un metodo che, nelle sue parole, “consente una mappatura aperta, con elementi di serendipity… non un processo top-down, a cui si può partecipare iscrivendo-si sul wiki”. Come, scusi?

ELISABETTA CIANFANELLIDelega a Università e ricerca

Un assessore da togliere il fi ato. Vuoi per l’eleganza e la cura del particolare, vuoi per lo sguardo sornione, vuoi soprattutto per la lunghezza del suo nome, impossibile da pronunciare se non dopo una lunga inspirazione: Elisabet-ta Cianfanelli. A lei, ricercatrice alla facoltà di architettura nel settore degli accessori dell’abbigliamento, il sindaco ha affi dato in passato la delega alla moda e oggi quella all’università e alla ricerca. Le competenze ci sono, l’im-magine pure. E nella capitale della bellezza ciò non guasta.

BARBARA CAVANDOLIDelega allo Sport

Se si dovesse designare un assessore in base alla passione per la materia in questione, la scelta di Barbara Cavandoli sarebbe inattaccabile: laurea in Scienze motorie, appassio-nata di sci, giocatrice e allenatrice di pallavolo, dirigente della Uisp. Una sportiva tipo, con tanto di tendine d’Achil-le saltato. Chi meglio di lei per occupare il posto che fu di Eugenio Giani? Manca il calcio, nel suo curriculum, e un po’ si vede: nel giorno della partenza della Fiorentina per il ritiro Cavandoli ha rivolto alla squadra “gli auguri alla vigilia di una stagione importante”. No, assessore, gli auguri no..

18 Agosto 2009

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CRISTINA SCALETTIDelega all’Ambiente

Fisico atletico, sorriso perennemente stampato sul svolto, Cristina Scaletti si è presentata ai fi orentini comparendo sulle schede elettorali nelle vesti di candidata dipietrista alle elezioni europee. Perso il biglietto per Strasburgo si è ritrovata assessore all’ambiente a Palazzo Vecchio. Il primo impegno? Sostenere la mobilità sostenibile, in-centivando l’uso delle biciclette. Non ha fatto neanche in tempo a dirlo che qualche buontempone ha pensato bene di rubarle la sua due ruote. Ma lei ha preso il furto con un immancabile sorriso...

STEFANIA SACCARDIDelega al Welfare

Abbigliamento sportivo, accessori marinareschi (come il ciondolo con un’ancora attaccato alla catenina), occhiali da sole sulla testa, linguaggio semplice e diretto, Stefania Saccardi è quel che si dice un assessore “da battaglia”. A confermarlo anche il suo recente passato: ha superato i marosi di un’indagine della magistratura sull’urbanistica a Campi Bisenzio, uscendone indenne. Scesa dalla barca del Comune di Campi è salita prima su quella della Pro-vincia, ora su quella del Comune di Firenze, con delega alle politiche socio-sanitarie. In entrambi i casi con Matteo Renzi al timone.

Un tocco di verde, poco rosso, molto azzurro, e una sfumatura di rosa. E’

la tavolozza dei colori dell’opposizione in Consiglio comunale: diciotto esponenti pronti a dare battaglia nel Salone de’ Du-gento. Il verde è quello di Tommaso Grassi, giovanissima mascotte del Consiglio, eletto nella Lista Spini. A lui il compito di tene-re alta la bandiera dell’ambientalismo. E le premesse ci sono tutte, viste le decine di interrogazioni che Grassi ha già pronte nel cassetto. Quindi il rosso, in due tonalità: quello acceso di Ornella De Zordo, e quello più tenue di Valdo Spini. La prima, ricon-fermata tra i banchi di Palazzo Vecchio, è la paladina delle battaglie impossibili, dal no all’Alta Velocità alle critiche alla gestio-ne urbanistica della città. Si sente Davide contro Golia, e a Ornella De Zordo il ruolo (non fosse altro che per l’esito fi nale dello scontro) sembra piacere. Per Spini si tratta di un ritorno al passato, dopo le esperienze

a livello nazionale. Si è candidato a sindaco cercando di inserirsi nelle fratture del Pd, riuscendovi solo in parte. Quindi l’azzurro, il colore dominante dell’opposizione. L’az-zurro del PdL, all’interno del quale sono confl uiti sia Giovanni Galli che i quattro eletti nella lista civica che portava il suo nome. Una nutrita pattuglia di 14 consiglie-ri (senza considerare l’apparentato Mario Razzanelli), un giusto mix di esperienza, entusiasmo giovanile e competenze profes-sionali e amministrative, che opererà sotto la guida di Galli. Mantenendo la parola data in campagna elettorale, il Galli ha con-fermato la sua volontà di proseguire il suo impegno politico. “Un’opposizione sui con-tenuti, coerente e intransigente” ha ribadito in occasione della sua nomina a capogrup-po. Ma manca un colore all’appello. Dei 18 consiglieri di minoranza solo due sono don-ne: De Zordo e Bianca Giocoli. Un po’ più di rosa non avrebbe certo stonato.

Tutti i colori dell’opposizione

/L.S.

COMUNE/2. Diciotto consiglieri pronti a dare battaglia

politicaROSA MARIA DI GIORGIDelega all’Istruzione

Prima (1996) capo di Gabinetto del sindaco di Firenze Mario Primicerio, poi, anche se solo per poco più di un anno(1999-2000), assessore alla Cultura nel primo mandato di Leonardo Domenici. Quindi consigliera comunale e vicepresidente del Consiglio (2004) e in-fi ne, dal gennaio al maggio scorsi, capogruppo del Partito democratico. Adesso assessore all’istruzione. Competente ed esperta, l’elegantissima Rosa Maria Di Giorgi è una habituée di Palazzo Vecchio. Più che una “faccia nuova” un usato garantito...

MASSIMO MATTEIDelega a Mobilità, Infrastrutture,Opere pubbliche e Decoro urbano

Presenza imponente, mascella volitiva, sguardo penetran-te: Massimo Mattei ha senza dubbio il phisique du role dell’assessore alle “rogne”. Matteo Renzi se n’è accorto, togliendogli l’agognato assessorato alla casa per le meno ambite, ma altrettanto impegnative, deleghe al traffi co, alle infrastrutture e al degrado. Un ruolo nel quale Mat-tei si è subito immedesimato. Narra la leggenda che in occasione del Barcamp (vedi Da Empoli) sia intervenuto dicendo solamente: “Se non ci sono transenne o buche io non mi diverto”. Conciso ed essenziale.

CLAUDIO FANTONIDelega alla Casa

Immaginate una giunta comunale in cui all’ordine del giorno ci siano alcuni aspetti relativi alla gestione degli al-loggi popolari a Firenze. Immaginate una discussione ani-mata, in cui è diffi cile per gli assessori presenti far sentire la propria voce per difendere le proprie richieste. Oppure immaginate un’assemblea vivace e partecipata degli as-segnatari delle case popolari. Ecco, in quella discussione c’è da scommettere che la voce di Claudio Fantoni, qua-rantunenne neoassessore alla Casa e baritono nel coro del Maggio musicale fi orentino si farà sentire.

ANGELO FALCHETTIDelega a Bilancio, Partecipate,Organizzazione e innovazione

Un passato da manager della new economy, una vaga so-miglianza (solo fi sica, s’intende) a Diabolik, e una ormai nota passione smodata per il tiramisù, Angelo Falchetti è il nuovo assessore al bilancio, all’organizzazione e all’inno-vazione. Tradotto in soldoni, Falchetti sarà colui che dovrà far tornare i conti. Ancor più chiaramente: tagliare spese inutili, rimuovendo dirigenti, eliminando poltrone e rior-ganizzando i servizi. Facile prevedere che incontrerà sul suo cammino un esercito di scontenti. E per addolcirli è diffi cile che possa bastare una coppa di tiramisù.

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Page 20: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

Combattivo, tenace e co-raggioso. Mario Razza-nelli, consigliere comu-nale uscente e paladino

dei No Tram non ha avuto timore a sfidare le due corazzate Pd e Pdl, candidandosi a sindaco a capo di una lista civica. Ottenendo con le sole sue forze un lusinghiero 3,3 per cento, poco meno di 7000 voti. Mario Razzanelli, soddisfatto del responso delle urne o si attende-va un risultato migliore?Non posso che ritenermi soddisfat-to. Nonostante non avessi il soste-gno di nessun partito ho ottenuto un numero di voti ragguardevole. Sono tuttavia rammaricato per le scelte compiute dal centrodestra, compreso l’Udc. Credo che abbia-no perso un’occasione storica per conquistare Palazzo Vecchio: il Pdl fi no alle primarie è stato assente dallo scenario politico, così parte del suo elettorato, in assenza di una candidatura alternativa, si è av-vicinato a Renzi. Il problema non è stato tanto “chi”, ma “quando”. Indipendentemente dal nome del candidato scelto, lanciarlo a fi ne marzo ha signifi cato essere fuori tempo massimo, la sconfi tta era già certa. In queste condizioni il ri-sultato è stato il migliore possibile.Chiusa la sfi da elettorale riparte la battaglia in Consiglio comu-nale. Quale opposizione conta di fare?Il mio impegno è già iniziato: ho già presentato 13 mozioni che rappresentano la sintesi del mio programma elettorale. Le priorità sono rappresentate dalla costruzio-ne di una metropolitana al posto delle linee due e tre della tramvia, la revisione del Piano struttura-le per evitare la cementifi cazione “selvaggia” della città e la modifi -ca del progetto dell’Alta velocità, evitando il sottoattraversamento a favore di un passaggio in super-fi cie, predisposto da un gruppo di docenti universitari. Il tunnel e la stazione sotterranea fanno parte di un progetto voluto da chi non ama Firenze. Se Renzi la ama come dice prenderà in considerazione la proposta alternativa, anche se do-vrà fare i conti con il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e il presidente della Regione Toscana Claudio Martini.E se il sindaco dovesse avallare il progetto attuale come si muo-verà?Premetto che sono un fautore dell’Alta Velocità, ma ritengo sba-gliato questo progetto, sia sotto il profi lo economico sia sotto quello ambientale: si tratta di realizzare sotto le nostre case due lunghi tun-nel e un’enorme stazione sotterra-nea in via Circondaria. Un’opera pericolosa e costosa. Per questo farò di tutto per bloccarla. Ho già depositato due quesiti referenda-ri per permettere ai fi orentini di

E’ sceso in campo da solo e con le sue forze

ha incassato poco meno di 7 mila voti: adesso in Comune

si prepara a un’opposizione che conta tra le sue priorità

il no alle linee 2 e 3 della tramvia, la revisione

del Piano strutturale e la modifi ca del progetto Tav

COMUNE/3. Mario Razzanelli, con la sua lista civica, ha ottenuto un lusinghiero 3,3 per cento

Il paladino dei No Tram torna a Palazzo

politica

Mario Razzanelli con la moglie

Lorenzo Salusest

Gli occhi e la mente puntati su quel motto simboleggiato

da una tartaruga che nel salone dei Duegento, a Palazzo Vecchio, ammonisce: “Festina lente”, af-frettati lentamente. Così, con lo sguardo puntato a quel monito, Eugenio Giani ha spiegato quale sarà il senso del suo lavoro da pre-sidente del Consiglio comunale: “In questo motto - ha detto - c’è il senso del nostro lavoro. Saper interpretare la velocità con pru-denza e attenzione”. Giani nel suo discorso inaugurale ha sot-tolineato che: “Matteo Renzi si è posto obiettivi importanti da rag-giungere in tempi certi e di questo mi sento garante”. E pochi giorni dopo la sua elezione ha sottoline-ato la sua volontà di comunicare “il più possibile i lavori del consi-glio comunale e fare in modo che i cittadini dicano la loro”, e non ha escluso di aprire una pagina ad hoc sul popolarissimo Facebook. Giani ha anche annunciato che a settembre vorrebbe portare i par-lamentari fiorentini ad una seduta del consiglio e che in autunno, in occasione dei 180 anni della Cassa di Risparmio, sarà proprio l’audi-torium di via Folco Portinari ad ospitare una seduta.

Eugenio Giani, neo presidente del Consiglio comunale

“Parola d’ordine: informare”

Eugenio Giani

esprimersi su questo sciagurato progetto. Stavolta parto con l’ap-poggio di Galli, De Zordo, Spini, Italia Nostra e comitati anti-Tav. La raccolta delle fi rme partirà a set-tembre, e verosimilmente potremo andare a votare nel febbraio pros-simo. L’alternativa c’è, e si chiama passaggio in superfi cie: tempi di costruzione dimezzati, disagi per la cittadinanza ridotti, minore im-patto ambientale e due miliardi di euro risparmiati. Credo che Renzi non aspetti altro, e lo invito a so-stenerci, indicendo il referendum di sua iniziativa.Questo nell’immediato futuro. Tra cinque anni la vedremo an-cora candidato a sindaco?Chissà…

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Page 21: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

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Page 22: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

Cinghia tirata ma sorriso sulle labbra per il Maggio Musicale Fiorentino, che nonostante il periodo durissi-mo che sta affrontando, propone

un anno ricco di spettacoli. Costi di produ-zione ridotti e contenuti (meno 15% rispetto alle precedenti, pari a 6,4 milioni per tutta l’attività) ma nessun taglio al programma, agli ospiti speciali, alla qualità, alle sfi de e alla contemporaneità. La Fondazione lirica di Firenze conferma dunque le sue molteplici linee di programmazione in cui articola l’at-tività nell’arco dell’anno: un anticipo autun-nale con il progetto Recondita Armonia, titoli popolari - quest’anno la Trilogia verdiana con Rigoletto, Trovatore e Traviata - che si alter-nano ogni sera per due settimane; la stagione, improntata fortemente al repertorio operistico italiano, ma con un’inaugurazione di livello internazionale con Ozawa che dirige Jana-cek, fra novembre e marzo; il festival Maggio Musicale Fiorentino, che giunge alla 73esima edizione, e poi le tournèe, le coproduzioni con l’Europa e gli Stati Uniti, l’attenzione alle nuove generazioni. Undici i titoli d’opera che andranno in scena complessivamente fra otto-bre e giugno, e tre i balletti con MaggioDanza, cui si affi anca un’organica stagione sinfonica e oratoriale che valorizza le possibilità tecni-che e stilistiche dell’orchestra e del coro del Maggio. Inaugura la stagione Seiji Ozawa, che torna a Firenze dall’8 novembre con un titolo mai rappresentato nel capoluogo tosca-no: La piccola volpe astuta di Leos Janacek, opera struggente dove gli animali dialogano fra loro e comprendono il linguaggio degli uomini, e in cui uomini e animali sono posti sullo stesso piano, nell’allestimento fi abesco, di grande impatto visivo anche per i più pic-coli, che vede il debutto del regista francese Laurent Pelly ed è co-prodotto, dopo la splen-dida Elektra dell’anno scorso, con il Saito Kinen Festival. L’Italiana in Algeri di Rossini

segna il debutto italiano nella regia lirica del-lo scatenato gruppo catalano Els Comediants; protagonista è Daniela Barcellona, affi anca-ta da specialisti come Simone Alaimo, John Osborn e Bruno De Simone, dirige Enrique Mazzola e il nuovo allestimento è realizzato insieme al Teatro Real di Madrid, l’Opéra Na-tional de Bordeaux e la Houston Grand Ope-ra. In dicembre signifi cativo è il progetto de Il Campanello, deliziosa farsa di Donizetti di rara esecuzione. Torna, dopo quasi trent’anni di assenza, il capolavoro liberty di Francesco Cilea Adriana Lecouvrer, sul podio salirà il

grande Bruno Bartoletti, protagonista Adina Nitescu, accanto a lei Marco Berti, Juan Pons e Marianne Cornetti, regia e costumi di Ivan Stefanutti. Nel campo della danza e del ballet-to, il Teatro del Maggio sceglie di confermare l’investimento sulla propria Compagnia Mag-gioDanza, guidata da Vladimir Derevianko, con due titoli tradizionali in stagione come Carmen Suite, coreografi a di Alberto Alonso, étoile ospite Eleonora Abbagnato, in abbina-mento a Il Campanello e Don Quixote dello stesso Derevianko, entrambi con orchestra dal vivo.

Un momento de “La piccola volpe astuta”

Caterina Gentileschi

IL TEATRO. La programmazione per la nuova stagione prevede tagli del 15% sulle spese

Maggio, costi ridotti e stessa qualitàTiene ancora duro il teatro fi orentino, che nonostante la crisi propone opere,

concerti e balletti di altissimo livello. Confermato il progetto Recondita Armonia, in

programma in autunno, e nuovo slancio per la 73esima edizione del Maggio

“É il libro di un uomo che avrebbe voluto e potuto essere anche storico, scrittore

e magari un po’ bandito: e che in un modo o nell’altro è riuscito ad essere anche tutte queste cose. (…) Questo libro parla di molti per i quali la guerra è stata solo morte e di altri per i quali è stata invece grasso, ricco affare. Parla di fortune e di sfortune, di eccidi e di vendette, di trame e di colpi di scena. (…)Una Firenze livida di potere e ferita dalla guerra civile. Eppure affascinante e superba. Una storia vera. Un affresco storico sorprendente”. Così lo storico fiorentino Franco Cardini introduce alla lettura dell’ultima fatica del presidente del consiglio regionale Riccardo Nencini, “L’imperfetto assoluto” (Mauro Pagliai editore, pp. 448, 19,00), che ci regala un tuf-fo nella Firenze del 1300. Un romanzo storico, una cronaca accurata raccontata con precisione e gusto narrativo. Il protagonista è Musciatto, gar-zone in una banca e poi mercante e banchiere tra i più grandi, il quale comparve in una novella del Decameron prima di essere vituperato e sepolto dai guelfi neri vincitori. Il libro trova spunto da un manoscritto ritrovato durante l’alluvione del 1966 che riporta in luce Musciatto assieme alle tante malefatte di cui si era reso protagonista tra Parigi e Firenze. Oltre ad un’estesa prefazione di Cardini, il volume contiene alcuni sonetti di Fe-derico Berlincioni.

IL LIBRO

Un romanzo storicoin salsa fi orentina

Riccardo Nencini

/Ciro Becchimanzi

Page 23: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

Che c’è di meglio di un buon libro in spiaggia? Non comprarlo! Si dice che gli italiani leggano poco. Un ristretto numero di lettori, ben-

ché molto impegnati, sono quelli che tirano su la media delle vendite editoriali nella stagio-ne estiva. Ma non è detto che gli amanti della lettura si limitino a quello sparuto gruppo di compratori. Per tutti gli altri c’è il prestito bi-bliotecario, adesso addirittura sul bagnasciu-ga. Accade a Piombino, dove il Comune ha allestito in collaborazione con la biblioteca Falesiana un punto di prestito direttamente in spiaggia. Un gazebo dove i bagnanti possono scegliere tra best seller, gialli, fantasy e rivi-ste, un ricco catalogo in grado di soddisfare anche i lettori più gio-vani, grazie a fumetti e libri per ragazzi. Partito a metà giugno, il servi-zio ha già conquistato i bagnanti ed è destina-to a protrarsi fi no alla fi ne di agosto. E con tutta probabilità anche ad essere ripetuto e copiato da altre località costiere. Spostandoci verso sud, invece, tro-viamo un’iniziativa ben più rodata, giunta alla tredicesima estate consecutiva. Si tratta del prestito in spiaggia organizzato dalla bi-blioteca di Follonica. Ogni giorno, dal lunedì

al giovedì, un furgone carico di volumi rag-giunge il lungomare, facendo tappa in diversi stabilimenti balneari. Una ricca porzione di titoli ha inoltre traslocato in un campeggio per la stagione estiva. Letture al chiar di luna, invece, alla biblioteca di Camaiore, mentre a Marina di Massa continua il ciclo di presenta-zioni dedicate agli autori locali, nel giardino della biblioteca dell’Apt. Chi per lavoro o per altri motivi resta in città, potrà assaggiare un po’ di vacanza andando comunque a leggere due righe all’aperto. In attesa della conclu-sione dei lavori e dell’inaugurazione della struttura, prevista per settembre, la biblioteca dell’Isolotto organizza il prestito in giardino. Il servizio è attivo due giorni la settimana,

il martedì e il merco-ledì, grazie all’ormai famoso Bibliobus, un autobus colmo di libri che mantiene in vita le attività bibliotecarie anche nella stagione

più calda. Partirà a settembre, invece, il ciclo di “pedalate letterarie” promosso dal Palagio di Parte Guelfa. Non solo un nuovo modo per assecondare l’antico principio mens sana in corpore sano, ma qualcosa di più. In sostanza funziona così: si parte dal Palagio in sella alla bici e si raggiunge un posto, si tratti di giar-

dino, piazza o altro, dove fermarsi e leggere un brano a voce alta. Un modo per conciliare la passione letteraria a un po’ di sano moto, ma anche per assegnare un’anima a quei co-siddetti “non luoghi” cittadini, spazi di pas-saggio transitati da molti ma vissuti da pochi.

“Contiamo di arrivare a 100 iscritti – spiega Andrea Stoppioni, responsabile della biblio-teca del Palagio – in modo che ogni pedalata richiami almeno una ventina di partecipanti”. Le iscrizioni rimangono perciò aperte. Hai voluto il libro? Allora pedala!

La biblioteca sotto l’ombrelloneFrancesca Puliti

MARE E DINTORNI. Piccolo excursus delle iniziative estive organizzate dalle sale di lettura toscane

A Piombino c’è il gazebo,a Follonica è sulla spiaggia,a Camaiore è by night ea Firenze in sella alla bici

Più che una biografia, un’antologia completa. Tutto quello che avreste sempre voluto sapere su Francesco Nuti e non avete mai osato chiedere è condensato in questo vo-

lume da 264 pagine, interamente a colori, ricco di foto e interviste inedite, completo di schede dei film con tanto di cronache dal set. Non per niente “Francesco Nuti. La vera storia di un grande talento” (Ibiskos Editrice Risolo) è costato a Matteo Norcini, autore del libro in stretta collaborazione con Stefano Bucci, anni di lavoro e ricerche. Ma il risultato è senza dubbio in grado di soddisfare la sete dei fan del celebre attore toscano. Dai primi anni di carriera fino ai più celebri successi, il libro non lascia fuori proprio niente, tantomeno le conquiste amorose di Nuti. Per veri appassionati e per appassionarsi al “Charlie Chaplin di casa nostra”.

Nuti, il regista in un libroLA RECENSIONE/2

/F.P.

cultura

Un viaggio nel tempo e nello spazio, sotto il cielo variabile e un po’ dispettoso del Mu-gello. Gli “Antichi percorsi in Mugello e Val di Sieve” (Polistampa) raccolti da Bruno

Santi si snodano tra vecchie pievi e piccoli borghi, palazzi signorili e stradine sterrate, tra-sportando il lettore fuori strada rispetto al classico giro della domenica, quello che predili-ge la via degli outlet o delle spiagge del lago di Bilancino. Uno spaccato approfondito che consente di conoscere davvero il territorio dell’hinterland fiorentino, ripercorrendone la storia, che è anche storia dell’arte e di nobili famiglie, come i Medici o gli Asburgo-Lorena. Dalla vicina Pontassieve fino al confine con l’Emilia Romagna, passando attraverso pic-coli e grandi centri, pascoli e affreschi, gli autori svelano il volto di un territorio ricco di sfaccettature, che ha saputo conservare fino ad oggi identità e tradizioni.

Mugello, indietro nel tempoLA RECENSIONE/1

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Page 24: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

Cronache di un debutto faticoso, quello di Cassandra De Rosa, so-

lare ventiduenne fiorentina, ex allieva dell’accademia di Amici di Maria de Filippi. La giovane cantante, in tour per l’Italia a promuovere il suo primo album “Gocce in mare aperto”, approderà an-che a Boston, dove intonerà l’inno ame-ricano nello stadio di baseball dei celebri Red Sox. Nonostante l’entusiasmo, Cassandra non nasconde una certa amarezza.Sono delusa dalla produzione di Amici che non ha sostenuto il mio progetto discografi co. Sto facendo tutto con le mie gambe. Il disco è autoprodotto, in collaborazione con Francesco Morettini e Luca Angelosanti. Anche le radio a dif-fusione nazionale stanno dimostrando una certa ostilità nei miei confronti. Qual è il tuo rapporto con Firenze? Nonostante le mie radici metà napoleta-ne, metà americane, mi sento profonda-mente fi orentina. Questo attaccamento però non è del tutto ricambiato, soprat-tutto dopo l’esperienza di Amici. Qui ricevo poche proposte e non ho spazio sulle radio locali. Paradossalmente, sono molto più apprezzata fuori dalla Toscana. Qual è il luogo della città al quale sei più legata? Piazza dell’Isolotto, dove ho visto la neve per la prima volta e dove incon-travo i miei primi amici. Uno dei miei sogni nel cassetto è proprio un concerto nel mio quartiere, l’Isolotto. Firenze offre buone opportunità per i cantanti emergenti? In base alla mia esperienza, credo di no. D’altra parte, la vocazione di Firenze è l’arte e per i giovani c’è poco spazio. Il pre-sente qui è subordinato al passato.

IL PERSONAGGIO

Cassandra: “Amici?Non così “amichevoli”

/A.C.

Un titolo emblematico, che fa sorridere a denti stretti, pensando a quali situazioni straordinarie

vivranno i protagonisti. La prima fa-tica nei panni di regista del comico fiorentino Andrea Muzzi si intitola Piove sul bagnato ed è in uscita il 28 agosto nelle sale cinematografiche fiorentine, per poi essere distribuito sul territorio nazionale a partire dalla settimana successiva. Una commedia sì – e anche molto comica a sentir par-lare lui – ma una commedia con l’am-bizione di parlare alla gente di una condizione tutt’altro che divertente, il precariato. “La mia idea – spiega il comico – è raccontare con dolcezza cose che hanno a che fare con la so-cietà. La mia ambizione è riuscire a dire cose profonde facendo sorridere”.Il mondo del precariato può essere raccontato in tanto modi. Qual è la chiave di lettura che ha dato al fi lm?E’ la storia di tre precari che inscena-no un sequestro in una concessiona-ria. I sequestrati sono dei fi gli di papà

mentre dall’altro lato della barricata ci sono tre personaggi che lottano per arrivare alla fi ne del mese. E da questa situazione nemmeno poi tanto surreale si scatenano gag esilaranti?Sì, una su tutte: ad un certo punto i sequestratori hanno fame, ma essendo squattrinati chiedono ai sequestrati un po’ di soldi per andare a fare la spesa, promettendo di “scalarli dal riscatto, appena arriva”. Il cast? Tutto toscano?Non tutto ma i personaggi principa-li sì. Si va da Andrea Bruno Savelli, amico e collega col quale ho curato la regia, a Daniela Morozzi (famosa per aver partecipato alla serie tv “Distret-to di polizia”, ndr) che a mio parere è una delle più brave attrici italiane, il livornese Totò Barbato (già parte del cast di Ovosodo fi rmato da Virzì), fi no agli intramontabili Carlo Monni e Sergio Forconi (l’attore che interpreta il babbo nel Ciclone di Pieraccioni, ndr).E le location? Dove è stato girato?Intanto bisogna dire che Firenze è

Ludovica Valentina Zarrilli

Nella Casa del popolo. Come BenigniAndrea Muzzi si cimenta

per la prima volta con la regia insieme

al collega Bruno Angelo Savelli,

proponendo un fi lm sul precariato

IL FILM. Il 28 esce nelle sale la pellicola che vede il comico nei panni di regista

cultura

Andrea Muzzi

stata volontariamente “scansata”. Ci siamo spostati verso l’area metropoli-tana. Abbiamo girato quasi tutto nella zona compresa tra Campi Bisenzio, San Donnino e la via Pistoiese.I luoghi più veraci e più popolari…Sì, decisamente. E alcuni di questi luoghi, senza volerlo, sono gli stessi di “Berlinguer ti voglio bene”, capo-lavoro interpretato da Roberto Beni-gni. Come il cavalcavia o la Casa del popolo. Ecco, per esempio, abbiamo girato delle scene nel bar della Casa del popolo e ci sono le stesse bottiglie che si vedevano in “Berlinguer ti vo-

glio bene” trent’anni fa. E’ inutile che cambino le etichette, io le riconosco!Sulle tracce di Benigni insomma?No, in realtà io sono più un seguace di Troisi che di Benigni e la scelta delle location è stata abbastanza casuale. Il fatto è che quelli in cui abbiamo girato sono luoghi veri. Non volevo scim-miottare nessuno ma semplicemente raccontare una Toscana con un ema-toma, la sfi da è stata calare un fi lm comico in un’atmosfera drammatica. Creare un fi lm solare in questo tipo di cornice. Perché non c’è niente di più diffi cile che strappare una risata.

24 Agosto 2009

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FABIO 28 anni, posato, sentimentalmente maturo. Amo molto viaggiare, andare al mare, fare escursioni in montagna. Ho casa mia, un lavoro impegnativo mache mi piace molto e che mi appaga. Non cerco un'avventura, ma una storia seria, basata su sentimenti veri e soprattutto sulla fiducia reciproca. La mia lei si devefidare di me, deve essere dolce, sensibile, non gelosa né possessiva, con la voglia di costruire qualcosa di concreto.

PAOLO 33enne. Non so come mi vedono le ragazze, ma iniziare questa nuova sfida è davvero entusiasmante, tutto pur di essere felice!

CLAUDIO 36enne, impegnato in una azienda agricola, amo la campagna e le cose semplici. Cerco una donna seria, educata, di sani principi, amante della cam-pagna e degli animali per un amore di grande valore.

OSVALDO 53 anni, celibe, senza figli, lavoro come dipendente. Cerco una donna tranquilla, serena, che abbia voglia di costruire una famiglia nostra.

ARMANDO 62enne, ex ufficiale dell'arma, mi sono ritirato nella mia casa di campagna per godermi momenti di natura e relax, voglio condividere la vita con unasignora libera mentalmente, intenzionata a dare e ricevere affetto, sentimenti e con la voglia di stare insieme.

GIUSEPPE 72 anni, vedovo, figli grandi. Vorrei avere vicino una donna seria, brava, onesta, per una compagnia reciproca.

992584

Page 25: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

Concerti

The Chieftains

6 agosto

Fortezza da basso

Il gruppo folk irlandese di in-

discusso successo tornerà a

calcare il palcoscenico fi oren-

tino in occasione di InFortez-

za. I Chieftains – il cui nome

in gaelico irlandese vuol dire

capo clan – hanno all’attivo

45 anni di esperienza e 34 al-

bum pubblicati coinvolgeran-

no il pubblico fi orentino con le

sonorità tipiche della tradizio-

ne nordeuropea. Ingresso 15

euro + prevendita

Easy Star All Star

7 Agosto

Fortezza da Basso

Tutti insieme a ritmo di reg-

gae. Gli Easy star all star

sono un gruppo di cantanti

e musicisti riuniti (per metà

statunitensi e per l’altra metà

giamaicani), che reinterpreta-

no in una variante contempo-

ranea reggae i grandi classici

della musica internazionale.

Tra i loro successi c’è “The

dub side of the moon” e “Ra-

diodread”, solo per citarne

due. Ingresso 10 euro + pre-

vendita.

Ivano Fossati

7 agosto

Abbazia di San Galgano Siena

Le sonorità calde e senza

tempo del cantautore arriva-

no a San Galgano per l’ulti-

ma tappa dell’edizione 2009

di Opera Festival. Autore e

interprete di canzoni me-

morabili, Ivano Fossati è uno

dei più acclamati musicisti-

intellettuali del panorama

italiano. Dagli esordi alla fase

rock fi no alle introspezioni

colte della maturità, il suo

canzoniere comprende una

vastità di brani straordina-

ri che sono entrati a pieno

diritto nella storia della mu-

sica rendendolo, di fatto, un

poeta prestato alla canzone

italiana. Anticipato dal sin-

golo Il Rimedio, il piatto forte

dell’artista genovese è oggi

Musica Moderna, il suo pri-

mo album Emi, a quasi tre

anni dal suo ultimo lavoro di

studio.

Io doppio music show

8 agosto

Fortezza da Basso

Spetta a Paolino Ruffi ni il

compito di chiudere in bel-

lezza l’estate alla Fortezza da

Basso, con il suo “Io doppio

music show”. Sul palcosce-

nico l’ironia e il divertimento

la faranno da padrone, con i

suoi famosi doppiaggi in sal-

sa livornese. Ingresso 5 euro

+ prevendita.

Patti Smith

10 settembre

Piazza Santa Croce

Il concerto di Patti Smith del

10 settembre 1979 fu un

evento storico non solo per

i 50.000 giovani del pubbli-

co, che vedevano sul palco

la futura icona della cultura

alternativa americana, allo-

ra potente sacerdotessa dei

miti di un’intera generazione,

ma anche per la stessa Pat-

ti Smith che in quell’evento

memorabile visse l’apice

della sua prima fase artisti-

ca, prima di raccogliersi a

vita privata e riemergere dal

silenzio molti anni dopo in

nuova e più matura veste di

intellettuale contro tendenza.

Da questo legame profon-

dissimo, nasce l’esigenza di

omaggiare esattamente 30

anni dopo Firenze e il suo

pubblico con due giorni di

eventi ad essa dedicati e

culminanti con il concerto

in Piazza Santa Croce il 10

settembre 2009. L’evento

dovrà essere un vero e pro-

prio “Diario della Memoria”,

personale e artistico, in cui

le esperienze, i ricordi e le

speranze dei cittadini si uni-

ranno a quelle della Smith in

un continuo dialogo aperto.

Ingresso: euro 12 + preven-

dita.

Wax Tailor

11 settembre

Saschall

SWITCH – creative social net-

work di nuovo in prima linea

per promuovere la musica

nel capoluogo fi orentino. Wax

Tailor è una star dal panora-

ma musicale hip-hop che il

prossimo autunno calcherà

i palchi di tutto il mondo per

presentare il suo ultimo ca-

polavoro In The Mood For Life

e che potrà essere ascoltato

in anteprima in occasione di

Mix’d up (l’uscita mondiale

del disco è prevista infatti

soltanto per il 21 settembre).

SWITCH porta per la prima

volta in Italia questo artista,

proponendo ancora una vol-

ta un biglietto di ingresso

bassissimo (5/8 euro). La

presenza di Wax Tailor sarà

ulteriormente valorizzata

dalla presenza del collettivo

fi orentino Overknights che

aprirà le danze e dalla pre-

sentazione del nuovo proget-

to live di Bonnot (Assalti fron-

tali) e Gruff, un vero e proprio

show che si articola tra hip

hop, drum’n’bass, scratch ed

elettronica.

Teatro

DuemilaNove

Teatro Povero di Monti-

chiello

Fino al 14 agosto

Monticchiello (Siena)

Torna puntuale come ogni

anno l’autodramma scritto,

ideato e sceneggiato dalla

gente di Monticchiello. Di-

ventato ormai un appunta-

mento fi sso delle estati to-

scane, questa volta la piazza

del paesino arrampicato su

una collina della val d’Orcia,

propone uno spettacolo che

ha come argomento il tema

più attuale e discusso degli

ultimi mesi, la crisi. Duemila-

nove, così si intitola lo spetta-

colo, è un viaggio all’interno

di un periodo diffi cile, visto

con gli occhi e con lo spirito

del gruppo affi atato di tea-

tranti toscani.

Il barbiere di Siviglia

1 agosto

Abbazia di San GalganoSiena

La splendida abbazia nella

campagna senese farà da

proscenio al capolavoro co-

mico di Rossini che trae origi-

ne da una celebre commedia

francese di Beaumarchais, Le

barbier de Séville (1775), la

prima della sua famosa Trilo-

gie. I sei personaggi, ruotano

intorno alla classica storia

d’amore ostacolata che alla

fi ne, dopo una serie di peripe-

zie, scene comico-grottesche

e arie famosissime in tutto

il mondo, avrà lieto fi ne con

l’unione di Rosina e del conte

di Almaviva.

Il Concorso

Premio nazionale narrati-

va per ragazzi

Scadenza: 31 agosto

Avventure, miti e leggen-de, gialli, ma anche tutela dell’ambiente, valori etici e sociali, queste alcune delle tematiche sulle quali sa-ranno invitati a scrivere i loro racconti i partecipanti all’edizione 2009 del premio nazionale di narrativa per ragazzi. L’inaugurazione del concorso letterario si è tenuta il 28 maggio. Ha presentato la scrittrice Elena Narbone che ha illustrato le norme di partecipazione ed i premi in palio. Un concorso per gli amanti delle favole e dei rac-conti adatti ai bambini e ra-gazzi fi no ai 13 anni. Ogni au-tore può partecipare con uno o più scritti inediti. Scadenza iscrizioni 31 agosto 2009. La quota di adesione per ogni opera è di 20 euro. L’incasso, escluse le spese di segreteria e stampa libri, sarà devoluto all’Associazione di Volontaria-

to denominata Centro di Aiuto alla Vita. La giuria selezionerà i migliori scritti e ne farà un libro che sarà stampato e di-stribuito a novembre 2009. Le opere devono essere spedite in copia cartacea e in copia cd a : MurenaLetteraria - via Torricella 07 - 50135 Firenze. Allegare una scheda con i dati anagrafi ci dell’autore o grup-pi di autori. Per informazioni: [email protected] o tel. 055.5213911 – 055.613321, oppure consultare il sito www.murenaletteraria.it.

La gara

Corri la vita

27 settembre

Piazza Santa Croce

L’appuntamento con la VII edizione di Corri la vita, la manifestazione benefi ca che raccoglie fondi per promuo-vere terapie riabilitative e di assistenza alle donne ma-late di tumore al seno nelle strutture pubbliche fi orentine è per la prossima domenica 27 settembre. Si tratta di una corsa podistica, ma anche di una passeggiata per famiglie, che riunisce in un un’unica occasione sport, benefi cenza, cultura e impegno sociale. Vi potranno partecipare atleti e non che affronteranno, a seconda dell’età e del livello di preparazione, due percor-si-itinerari differenziati per lunghezza e diffi coltà. Alla corsa competitiva di 10 Km, verrà infatti affi ancata una passeggiata di 5 km che si snoderà tra il centro storico e l’Oltrarno, con soste per vi-sitare giardini, chiese, palazzi e musei che apriranno ecce-zionalmente le loro porte per questa speciale occasione.

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Page 26: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

“Quando io e Gila inventammo il violino”FIORENTINA. Marco Marchionni, uno dei nuovi acquisti viola, si racconta a Il Reporter

“Marchionni è il secondo arrivo. Ha gran-di qualità, è un giocatore che stavamo cercando ancora prima che ci fossero le premesse per prenderlo a titolo defini-

tivo. Era una trattativa che stavamo intavolando da tempo, siamo contenti e lo è maggiormente il ragazzo. Prandelli mi ha detto che lui può essere utilizzato anche a sinistra, sa far-lo molto bene”. Sono queste le prime parole del ds Pataleo Corvino su Marco Marchionni, uno dei nuovi acquisti della Fiorentina. “La mia avventura con la Fiorentina - ha esordito Marchionni - è cominciata otto anni fa, quando giocavo a Empoli. Avevo già firmato ma poi è saltato tutto. La scelta di Firenze è stata mia”.Marchionni, che ricordi ha di Prandelli? Ho dei bei ricordi dell’avventura a Parma con lui. Poi le no-stre strade si sono divise, ognuno ha scelto di andare dove meglio credeva. Ora mi aspetto di aiutare i compagni, sono quattro anni che stanno facendo cose bellissime. Mi metterò a disposizione per aiutarli a migliorare. Ho ritrovato il mister molto sereno, l’anno sarà lungo e la tranquillità porta a lavo-rare nel migliore dei modi.E’ vero che ha fatto un sacrifi cio economico per venire a Firenze?Chi mi conosce sa che non ho mai detto di preferire la Ju-ventus in B che la Fiorentina in A. Non sarebbe intelligente andare in una squadra non considerata, mi dispiace che la gente pensi questo, non mi sono mai permesso di dire niente del genere sulla Fiorentina. Nella vita, poi, mai dire mai... Altre squadre sulle mie tracce? Il direttore ha lavorato bene, se sono qui è perché ha fatto di tutto.

Con quale spirito è pronto a indossare la maglia viola ? Ho dentro tante motivazioni, altrimenti non avrei scelto la Fiorentina. So quanto i tifosi vogliono vincere: sarà sempre diffi cile farlo, ma noi vorremmo migliorare quello che è stato fatto lo scorso anno. Le capacità dello staff e dei giocatori ci sono, starà a noi metterle in pratica.E nel frattempo cercherà di ritrovare anche la Naziona-le...Ci punto, però l’anno scorso ho fatto 40 partite alla Juventus e per alcuni motivi non sono riuscito ad andarci. Voglio fare bene con la Fiorentina, poi se viene la Nazionale meglio...Vivere la Champions League con la maglia viola è sicura-mente diverso dal viverla con quella della Juventus...Sarà più diffi cile, ci sono squadre molto forti. Per noi è im-portante passare i preliminari, uscendo perderemmo entusia-

smo... L’anno scorso con la Juve sono arrivato agli ottavi di fi nale e l’emozione che regala la Champions è unica.Esulterà in caso di gol alla Juventus?Ho sempre rispetto di chi mi ha voluto bene. Non esulterò contro né con l’Empoli, né con il Parma né con la Juventus. A Torino sono stati tre anni in cui sono stato bene, ma dal 1° al 90° minuto sarò un nemico.Qual è il suo rapporto con Gilardino? A Parma è stato il compagno, tra quelli che ho ritrovato qui a Firenze, con cui avevo un legame più forte. La sua esultanza, quella del violino, è nata per scherzo a cena con me. Volevo che lui si mettesse in ginocchio facendo qualcosa di particola-re. Il gesto del violino ha riscosso molto successo. Da quando è andato via da Parma ha sempre fatto più di 15 reti, non sono io il suo portafortuna. Posso aiutarlo, come altri compagni...

Cristina Guerri

Fu a Parma, durante una cena

tra il centrocampista e la punta,

che venne ideata l’esultanza che

ormai contraddistingue

il bomber gigliato. A Firenze

i due vestiranno nuovamente

la stessa maglia, e l’ex juventino

ritrova anche Prandelli:

“Con lui ho dei bei ricordi”

La presentazione di Marco Marchionni

Page 27: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

La passione per la Fio-rentina non ha limiti. Se ne sono accorti anche gli ampezzani, che sono

rimasti stupiti dall’affetto che i tifosi viola nutrono nei confronti

della loro squadra. “Ho visto una signora di una certa età arrabbiar-si con il proprio fi glio al telefono solo perché l’aveva disturbata du-rante gli allenamenti della squa-dra”, racconta stupito il cameriere di un noto ristorante di Cortina. In effetti, per chi non ha nel sangue un po’ di tinta viola, è diffi cile im-

maginare quante siano le persone disposte a rinunciare alle vacanze al mare per seguire i propri benia-mini in ritiro, tra le montagne. Ma per i veri tifosi non è un sacrifi cio, bensì solo un modo per unire l’uti-le al dilettevole. “Ogni anno basia-mo le nostre vacanze sul ritiro del-la Viola: siamo contenti di essere qui a prendere il fresco a Cortina. E’ bella e non c’ero mai stato”. Ad ammetterlo è un folkloristico ti-foso che si fa chiamare “Zampa”. “E’ dall’82 che seguo la squadra in ritiro. All’inizio non è stato facile soprattutto per mia moglie, che non accettava l’idea di seguire pas-so passo una squadra di calcio. Ora lei e i miei tre fi gli sono contenti di andare dietro alla squadra, anche perché non hanno scelta: o a Firen-ze a bubbolare dal caldo o in riti-ro con la Fiorentina”. Diversa è la storia di Danilo, giunto a Cortina con la moglie e Ulisse, il barbonci-no nano della coppia. “E’ la prima volta che seguo la squadra in ritiro. Sono anni che passo le mie vacan-ze sulle Dolomiti, avevo sentito dire che la Fiorentina sarebbe ve-nuta a Cortina e ho prenotato nello stesso periodo del loro arrivo. Pas-so tutto il giorno qui al campo di allenamento per farmi autografare l’album fotografi co da regalare al mio genero, poi gli ultimi giorni di vacanza li dedicherò a fare lunghe passeggiate”. E diversa è anche la storia di Lucio e della sua famiglia. “Sono venuto qui con mia fi glia

Cristina Guerri

Tante facce e storie diverse.

Un supporter: “A mia moglie non do

scelta: o a Firenze a bubbolare dal caldo

o in ritiro con la Fiorentina”

Quelli che le ferie le passano in violaTIFOSI. Numerosi i fiorentini che trascorrono le vacanze seguendo la preparazione estiva della squadra

sport

Carolina e mia moglie Stefania per portare un dono a Prandelli”, racconta. Lucio è un artista auto-didatta, autore e decoratore di ma-schere del Carnevale di Venezia in cartapesta e ceramica, ma è anche il presidente del viola club Sere-

nissima di Cavallino Treporti (Ve). Tutta la famiglia è arrivata apposta per regalare a mister Prandelli un quadro che raccoglie alcune ma-schere del Carnevale di Venezia. E il mister ha accettato con gratitudi-ne il bellissimo regalo.

Anche se sono ancora nel vivo per la maggior par-

te delle persone “comuni”, le vacanze per i calciatori sono finite da un bel po’ di tempo. Dal 31 maggio scorso, ovvero dall’ultima giornata di cam-pionato, il clan viola ha avuto circa 43 giorni di ferie. Tran-ne chi è andato in Sudafrica a giocare la Confederation Cup con la maglia della Nazionale. I tre “violazzurri” Alessandro Gamberini, Riccardo Monto-livo e Alberto Gilardino, dopo le fatiche con la selezione del Ct Lippi, hanno raggiunto il resto della squadra a Cortina a ritiro già iniziato. Per tutti e tre sono state vacanze all’in-segna del relax al mare. Nello specifico, Montolivo si è go-duto una sosta alle Seychelles in compagnia della fidanzata Cristina De Pin. Per Alberto

Gilardino, invece, il viaggio di nozze con la moglie Alice e la figlia Ginevra si è diviso fra la Costa Azzurra e l’isola greca di Creta. Gamberini, infine, ha preferito non lasciare l’Italia e si è trattenuto in Sardegna con la compagna e la figlia. Poi gli altri. Seba Frey ha diviso le sue vacanze tra la Francia e Forte dei Marmi, dove ha una casa e la moglie possie-de un albergo di lusso. Per lui non solo dolce far niente: il numero uno viola ha anche sostenuto una fase riabilitati-va al ginocchio sinistro soffe-rente da alcuni mesi. Diversa la meta per Cesare Prandelli. L’allenatore, giunto al quinto anno sulla panchina viola, si è goduto le meritate vacanze a Formentera, dopo alcuni gior-ni “extra” passati nella sede di viale Fanti.

Montolivo alle Seychelles, Frey tra Francia e Forte dei Marmi

E i giocatori scelgono il mare

/C.G.

VACANZE... DA CAMPIONI

27

Page 28: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

Ci sono squadre che fanno la storia di un quartiere: tra queste c’è il Rifredi 2000. Nato nel 1999 dalla fusione

tra “Madonnina del Grappa” e “Liberi e Forti”, è un progetto talmente impor-tante che ha visto la giovane società di-ventare una polisportiva capace di por-tare ad alti livelli tennis, calcio, atletica leggera e pallavolo (la B1 riconquistata da Firenze porta il marchio del Rifre-di). Ma a lasciare il segno è soprattutto l’opera sul sociale che rende importante il lavoro fatto dai volontari. “Stiamo realizzando un progetto per inserire ancora meglio i ragazzi down del quar-tiere – commenta Paolo Bosi, allenato-re del ’95 e pedina fondamentale della prima squadra - allestendo una squadra di calcio a 5 composta da questi ragaz-zi. Nel tennis stiamo già organizzando tornei per i giovani disabili”.Qual è la vostra forza?Siamo una famiglia. Quando abbiamo visto la nostra squadra in terza categoria e abbiamo deciso di riportarla subito in seconda sono scesi anche giocatori dal-

la Promozione.Secondo lei perché?Avevamo iniziato tutti insieme nella Madonnina del Grappa, ed è stato natu-rale per tutti dare una mano. Insieme a loro, che stanno dando una mano anche alla scuola calcio, e al direttore sportivo Bosco, puntiamo in alto.Quali sono i vostri obiettivi?Riportare le giovanili dai campionati provinciali a quelli regionali. Su quali squadre puntate?Riconquistare i regionali con Giovanis-simi e Juniores sarebbe importantissi-mo. Poi vorrei parlare del nostro fi ore all’occhiello, la scuola calcio.Avete tutte le categorie?Certo. I bambini del nostro quartiere

vengono volentieri da noi, e questo è un vanto.Novità per la prossima stagione?In seconda categoria rientrerà Iacopo Benvenuti dall’Albereta ‘72, mentre negli Juniores continuerà l’avventura Lorenzo Bernocchi. Gli Allievi saran-no affi dati a un allenatore d’esperienza come Ettore Nanni, continuerà anche il suo lavoro il confermatissimo Claudio Cardini. Io proseguirò con molto piace-re il lavoro con il ’95. Sempre nel segno della continuità con la stagione passata arriva la conferma di Giacomo Cespi sulla panchina dei Giovanissimi B. Alla guida dei ragazzi del ’97 siederanno Battistoni e Davide Roschi. Conferma nel 1998 anche per Gianni Tornese.

VIAGGIO NEL PALLONE. Paolo Bosi, allenatore e giocatore: “Siamo una famiglia”

Rifredi 2000, tra sport e sociale

Lorenzo Mossani

Paolo Bosi

Belle e brave: è questo lo slogan che accompagna le imprese del-

le ragazze della Fiorentina Waterpolo, che anche la scorsa stagione hanno disputato uno splendido campionato. Personificazione perfetta del simpatico slogan è Mila De Magistris, figlia d’arte che si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nelle fila della compagi-ne gigliata. La Fiorentina Waterpolo è uscita sconfitta 3 a 1 nella finale contro l’Orizzonte, ma ha dato l’impressione di poter vincere ancora una volta lo scu-detto. Le giovani stelle fiorentine sono state le uniche a competere seriamente per il campionato, nonostante qualche difficoltà che le ha accompagnate a ini-zio stagione.Mila, prime in regolar season, scudet-to che sembrava un ‘Orizzonte’ vici-no, poi sulla linea del traguardo cosa è successo? Sono contenta di come è andata la no-stra stagione, anche se avevamo sognato un fi nale diverso. Siamo state perfette tutto l’anno, peccato che alla fi ne a esul-tare siano state le nostre avversarie.Quindi le responsabilità del secondo posto sono tutte vostre?Proprio tutte forse no, noi ci abbiamo messo del nostro ma qualche decisio-ne arbitrale ci ha nettamente sfavorito. Per non parlare poi della squalifi ca di Rita Dravucz, quantomeno discutibile. Purtroppo lo sanno tutti che senza di lei siamo un’altra squadra…La Dravucz è una fuoriclasse, ma non è la sola, viste le numerose convoca-zioni in Nazionale delle tue compa-gne...

Sono state quasi tutte chiamate dalle rispettive selezioni. Sono contenta so-prattutto per Lavorini e Cotti, che sono andate in Russia per la World League e hanno giocato da campionesse, sempli-cemente perfette.Lei alla Nazionale non pensa mai?Impossibile (ride imbarazzata, ndr). In famiglia abbiamo già avuto un campio-ne assoluto, diffi cile ripetersi.Cosa vede nel suo futuro?Il prossimo anno resterò sicuramente alla Fiorentina. Mi trovo benissimo nel gruppo e giocando a questi livelli non posso che migliorare. Spero che lo stes-so facciano anche le mie compagne, in-sieme possiamo vincere tanto.E fuori dalla vasca? Sappiamo che ha una passione per la moda…Quest’estate aiuterò mio padre a gestire L’Arena, un chiosco che abbiamo inau-gurato in piazza Bartali, nella zona di Gavinana. Sarà un’estate di spettacoli, concerti, musica e cabaret. Per la moda c’è tempo…

L’INTERVISTA. A tu per tu con Mila De Magistris

La fi glia d’arte diventa grande:“Non posso che migliorare”

/L.M.

Mila De Magistris

In cantiere

un progetto

per inserire

i ragazzi down

del quartiere

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Page 29: Il reporter-Impruneta-agosto 2009

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CANE SMARRITO RITROVATO AL GALLUZZO, UN RINGRAZIAMENTO

Il giorno 20 giugno avevo smarrito il mio pic-colo cane, Naima, in zona Galluzzo. Questo è un messaggio per tutte le persone della zona del Galluzzo che erano a conoscenza dell’ac-caduto e che si sono prestate con grande di-sponibilità e sensibilità a darmi un aiuto nella ricerca. Con immensa gioia vi comunico che Naima è stata ritrovata la sera stessa, stanca e stremata ma intatta. Un grazie particolare a tutte quelle persone che con il loro appoggio e la loro solidarietà sono riuscite a non farmi sentire sola in quel momento. Un grazie a tut-te quelle persone per le quali è ancora pos-sibile poter parlare di spirito comunitario. Un

grazie davvero infinito a tutti.Paola

“IL MIO SGUARDO SULLA VITA NOTTURNA FIORENTINA”Si aggirano furtivi e scattanti per tutte le feste, passano da un aperitivo all’altro per sbarcare la cena a poco prezzo, cercano ritrovi all’im-pazzata e vogliono imperativamente essere invitati dai ricchi. Si insinuano come bisce nel-la vita delle persone che ritengano possano essere funzionali alla loro professione o peg-gio ad alimentare il loro torbido desiderio di narcisismo. Si muniscono di pacchiani simboli di elevazione sociale: pagano a rate auto lus-suose, fanno credere di essere proprietari di sontuosi appartamenti sulle colline della città mentre dilapidano uno stipendio per pagar-ne l’affitto. All’occorrenza, se la ruga cede non esitano a imbotulinarsi fino al cervello. Sono i “parvenu” del nuovo millennio, alcuni non più tanto giovani, si vestono alla moda e talvol-ta pensano di essere appunto “fuori dal co-mune”. Camperos pitonati, camicie da ampi risvolti, jeans stropicciati al punto giusto. Ec-coli, sulla ribalta della scena cittadina, patetici sembrano dire “guardatemi”, mentre provano ostilità e disprezzo per gli altri. Alcuni si tra-sformano in tutto ed il contrario di tutto, con l’unico intento di utilizzare gli altri per il loro patologico desiderio di emergere. Diventano umanitari impegnati con i bambini brasiliani, mostrano disprezzo per la casta (ammesso che sappiano cosa sia), diventano gli impren-ditori specchiati della città. Spacconi e sprez-zanti si lanciano in invettive contro la classe politica annaspando in eloqui da “bar dello sport”, ne raccontano di cotte e di crude se-minando pressappochismi, alterazioni dei fat-ti e falsità. Eppure le masse, i branchi li stanno ad ascoltare, li ammirano, addirittura provano una sottile invidia per il loro modus vivendi così apparentemente vincente. Nell’intento di sedurre i branchi si trovano talvolta costretti a ripetere altisonanti i valori della moralità, ma è evidente che hanno problemi relativi alla falsità e alla disonestà. Per molti di loro, l’iter personale, passa attraverso un fallimento ma-trimoniale al quale è seguita una convivenza con donne ricche, esibizioniste e ambiziose come loro, spesso funzionale alla ricerca di sostegni economici o ad una rispettabilità pubblica. Molti di loro si vantano pure di esse-re buoni padri attenti all’educazione di poveri figli che si confrontano settimanalmente con veri “burattinai”. Pervasi dalla totale assenza di capacità di riflessione e correlazione tra

pensiero, vita interiore, azione e sentimenti, rappresentano il pericolo subdolo della sot-tocultura che pervade gran parte della nostra società. E’ questo che conferisce loro popo-larità e a volte autorevolezza. La vacuità cul-turale di questi stili di vita o meglio modi di essere si autogenera dove prima non c’era e chi non le si adegua, scompare sui bassi fon-dali dell’isolamento dal branco, dell’effimero certo, ma di un magma generato da se stesso, millantato in un’essenza che non esiste ma appare ed è forte, granitica. Si radicano nella solitudine di donne sole, in giovani fanciulle in cerca di fortuna, procurano una serata di sesso a imprenditori frustrati che poi saranno riconoscenti in altro modo… Si presentano ai ritrovi mondani della nostra città e dintorni confortati da una sorta di “harem” femmini-le reclutato nelle scorribande notturne con trappole sempre collegate al denaro o a so-stanze stupefacenti. Quale orgoglio per una persona sana e priva di loschi traffici econo-mici potrebbe esserci a presentarsi sniffante e impasticcata ad una festa con “due gnocche” delle quali conosce a fatica il nome? Una vita la loro dell’inconsistenza dell’assopimento di coscienza che si ritaglia – accontentandose-ne – dei propri spazi di utilità. E’ la banalità dei fasulli che si aggirano nella nostra città e oltre che diventa allora la “radice” di un pro-blema di relazione: l’incapacità di interessarsi alla vita ed alla sorte dell’altro come “perso-na” in quanto perfettamente ripiegati su se stessi, per cui privi di quello sguardo che si fa attenzione, cura dell’altro. Questa quotidiana “distrazione”, ci rende meno umani, è la fon-te di una irrazionalità etica o “perversione motivazionale” che sfocia nel disimpegno, nell’indifferenza, nel “pressapochismo”, e di-ciamocelo nella “prostituzione dei sentimenti umani” così tanto di moda. E’ chiaro per tutti, tanto più per questi fasulli millantatori perver-si che si aggirano per la città, che ciascuno di noi è più interessato ad un solo dito della propria mano piuttosto che al rispetto della coscienza e all’onesta dei nostri simili. La si-tuazione sociale è delicata, tanti equilibri da mantenere, e poi sicuramente la crisi econo-mica ruba spazi di riflessione altrimenti de-dicati a strategie di valori… questo “vuoto di pensiero” è sempre, in definitiva, pensiero di qualcos’altro e se ne seguissimo le tracce come dei bravi segugi, scopriremmo che non è di nichilismo che si tratta, come qualcuno afferma, ma rimarremmo scandalizzati dalla scoperta di un consistente mucchio di varie banalità, tutte indispensabili … la banalità di

esistere a scapito del mondo e di sfidare tutti i giorni il prossimo raccontandosi la menzo-gna del successo, dell’ambizione, del denaro e in ultima istanza dell’esistere. I parvenu che circolano nelle serate fiorentine si sentano costituzionalmente superiori agli altri, a volte addirittura speciali e fuori dal comune.. Non stiamo forse anche qui parlando di superio-rità presunta, non stiamo forse parlando del Terzo Reich… ovvero dello spirito che lo co-stituì????? Non stiamo ancora parlando della banalità del male? Proprio quella che genera il vuoto nelle coscienze? e se da un lato le cronache mondiali si indignano per le scorri-bande sessuali del nostro premier, dall’altro la ristretta e provinciale vita notturna della no-stra città è popolata da patetici ladri di polli che pensano di emanciparsi con festini, sesso di gruppo e macchinoni! Nell’innocenza di un aperitivo talvolta si dispiegano le trame di questo mondo, di una società, di una città, di un gruppo di persone che fanno della loro vita un misto di banalità, inutili, insulse e illu-sorie. Di fatto di vite perverse e narcisiste sem-pre più lontane dalla sana coscienza civile.

Mic

I NEGOZI E LA CRISIChe siamo in tempi duri ce ne siamo accorti, benché si tenti da tutte la parti di arginare il pessimismo più nero, la crisi c’è e si vede. Crisi deriva dal greco crisis e significa discontinuità. A me francamente sembra una continuità di discontinuità, se diamo retta al termine greco e perdonatemi il gioco di parole. La cosa che mi fa tristezza è notare sempre più quanti ne-gozi stanno chiudendo. In periferia siamo alla desertificazione degli esercizi commerciali molti inflazionati dai supermercati e dai gran-di centri commerciali cresciuti a dismisura. Poi ci si è messa pure la crisi che non ha rispar-miato nessuno, laddove molti galleggiano al limite della chiusura, tanti spazi vuoti hanno preso il posto dei negozi. Perfino nel centro storico che aveva retto bene grazie anche alla costante sebbene non più massiccia, affluen-za dei turisti, vedo impotente cartelli con su scritto: cedesi attività, chiusura per inventario quando ormai siamo a luglio, e affittasi. Va bene essere ottimisti e darsi da fare per rea-gire, ma non si può fare a meno di notare ciò che ci circonda. A coloro che dicono che la crisi è finita, li inviterei a farsi un giro un po’ ovunque e constatare ciò che viviamo real-mente per poi mettersi a lavorare seriamente sul da farsi.

Francesca Lombardi

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30 Agosto 2009

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