il romanzo fra '800 e '900 francesco toscano anno scolastico 2006 - 2007
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Il romanzo fra '800 e '900Il romanzo fra '800 e '900
Francesco ToscanoAnno scolastico 2006 - 2007
Il romanzo dell’OttocentoIl romanzo dell’Ottocento
espressione di un dominio sulla realtàespressione della fiducia dello scrittore
riguardo alla totale spiegabilità del mondo
vicende, rapporti, sentimenti, società costituiti attorno ad un centro ideale (fede, denaro, «lotta per la vita»)
F. Dostoevskij (1821-1881)F. Dostoevskij (1821-1881)
Memorie del sottosuolo (1865)
Delitto e castigo (anno 1866)
L’idiota (anno 1868)I fratelli Karamazov (anno
1879)
F. Dostoevskij (1821-1881)F. Dostoevskij (1821-1881)
Io, non dico malvagio, ma niente sono riuscito a diventare: né cattivo, né buono, né ribaldo, né onesto, né eroe, né insetto. E ora trascino la mia vita nel mio angolo, tenendomi su la maligna e magrissima consolazione che un uomo intelligente non può in verità diventar nulla e che solo gli sciocchi diventano qualcosa.
Sì, l’uomo del diciannovesimo secolo deve per forza, è moralmente tenuto, a essere una creatura sostanzialmente priva di carattere; mentre l’uomo di carattere, l’uomo d’azione, deve per forza essere una creatura sostanzialmente mediocre.
Dostoevskj, Ricordi del sottosuolo (1865)
F. Dostoevskij (1821-1881)F. Dostoevskij (1821-1881)
impianto di fondo è tradizionalemanca un centro comune ai
personaggi: ciascuno costituisce un universo logico e affettivo a se stante
sembrano esserci più mondi distinti, frutto di una frattura violenta che impedisce la reciproca comunicazione
Presupposti filosoficiPresupposti filosofici
«maestri del sospetto»: Marx († 1883), Nietzsche († 1900), Freud († 1939)
crisi delle verità di sempre (ad esempio, il tempo)
crisi delle scienze esatte: teoria della relatività di Einstein (1905)
Marx (1883)Marx (1883)
riconduce le ideologie e i valori di sempre alle esigenze della classe sociale dominante
il sistema morale e giuridico non risponde a valori eterni (religiosi o laici), ma a precisi interessi concreti e storici dei gruppi sociali dominanti
Nietzsche (1900)Nietzsche (1900)
« morti sono tutti gli dèi: ora vogliamo che il superuomo viva »
nelle sue opere filosofiche si scagliò contro il Positivismo e la sua fiducia nel fatto scientifico e oggettivo, demolendo il concetto di progresso da lui definito come un'idea "moderna" e "falsa", e contro ogni tipo di spiritualismo proclamando la morte di Dio
Freud (1939)Freud (1939)
i comportamenti sono in genere giustificati attraverso «razionalizzazioni» che esprimono la sublimazione di pulsioni inconsce nascondendone nel contempo le reali cause psicologiche
preponderanza dell’inconscio sul conscio
Bergson (1941)Bergson (1941)
separa la concezione fisica e rettilinea del tempo (nel 1912 si svolge la Conferenza sul tempo per stabilire l’ora ufficiale mondiale) dalla durata, che rappresenta il «flusso continuo di attimi inseparabili»; è il tempo autentico della coscienza, indivisibile e organico;
considera «vero» ciò che non può essere analizzato, ma solo intuito, ciò che è spirituale e non materiale; ciò che è libero, ma non necessitato
Istanze narratologicheIstanze narratologiche
tramapersonaggitempospazionarratore e discorso
La tramaLa trama
1800 lineare, pur presentando analessi e
prolessi
1900 assente, circolare, labirintica, spesso
incompleta o casuale rottura dei nessi causa-effetto viaggio, metafora del romanzo
I personaggiI personaggi
1800 ‘eroi’: hanno qualità, vizi e virtù esemplari e spesso simbolici
1900 ‘antieroi’: senza qualità, vizi e virtù inetto a vivere (insetto); ‘malati’ spesso specchio della società (“non dicono
niente”)
Il tempoIl tempo
1800lineare; definito e percepibileapporta significato (cronòtopo)
1900spesso assente o irrilevanteconfuso e quasi casuale;
simultaneo; per lo più interiore
Il tempo dei Il tempo dei Promessi SposiPromessi Sposi
NUCLEI FATTI CAPITOLI
I nucleo i due protagonisti sono insieme nel paese I - VIII
II nucleo vicenda di Lucia a Monza IX - X
1ª digress vicenda di Gertrude X
III nucleo Renzo nei tumulti di Milano e fuga nel Bergamasco XI - XVII
2ª digress Conte Zio e Padre Provinciale; Innominato XVIII - XIX
IV nucleo Lucia presso l'Innominato e presso Donna Prassede XX - XXVII
3ª digress carestia, guerra, peste XXVIII - XXXII
V nucleo Renzo torna al paese e va a Milano XXXIII - XXXV
VI nucleo si ritrovano e vanno a viere nel Bergamasco XXXVI - XXXVIII
Il tempo de Il tempo de Il treno ha Il treno ha fischiatofischiato di Pirandello (1914) di Pirandello (1914)
Lo spazioLo spazio
1800presente e importante, perché
apporta significato al contenutoper lo più oggettivo e realistico
1900irrilevante; spesso labirinticovisto sempre attraverso gli occhi
del protagonista
Il narratore e il discorsoIl narratore e il discorso
1800 onnisciente e capace di giudicare
1900 autodiegetico protagonista malato, quindi inaffidabile
come narratore stream of consciousness; monologo
interiore
Analogo processo in pitturaAnalogo processo in pittura
• il Realismo nasce dopo il 1848 in Francia come rifiuto del Classicismo e del Romanticismo
• in Italia il Realismo è rappresentato dai Macchiaioli, sviluppatosi fra 1855 e 1867
Lega, Il pergolato (1868)
Cubismo (1907)Cubismo (1907)
Picasso, Les demosielles d’Avignon (1907)
rappresenta simultaneità di prospettive diverse da cui è possibile vedere un soggetto scomponendolo e smenbrandolo in vedute particolari tutte compresenti
Astrattismo (1912)Astrattismo (1912)
Kandinskij, Improvvisazione (1910)
La funzione del colore non è più quella di descrivere, ma di comunicare emozioni.
Ciò che domina è la suggestione psicologica e simbolica del colore e la dinamica dissonante della composizione, che elimina ogni equilibrio e simmetria
Motivi nuoviMotivi nuovi
Dalla crisi di identità derivano• nevrosi (Svevo)• memoria (Proust)• malattia (Mann)• dimensione onirica (Kafka)• uomo senza qualità (Musil)• inetto (Svevo, Pirandello)• rapporto conflittuale padre-figlio (Tozzi)
Le maschere della crisiLe maschere della crisi
La trama passa in secondo piano, mentre centrali diventano i personaggi e lo stile. Ne nascono• i brutti fisicamente e moralmente, per
comunicare angoscia e smarrimento («forestiero della vita» è Pascal; Camus, Lo straniero); spesso sono modellati sugli autori stessi e le loro psicolpatologie;
• l’inetto, anticipato da Amleto e da Schopenhauer
• il malato, soprattutto nevrotico (Th. Mann, La montagna incantata)
Il caso di D’annunzioIl caso di D’annunzio
trama assente o poco rilevante personaggi: esteta o superuomo e donna
fatale tempo presente, ma irrilevante spazio simbolico, poco realista narratore:
– psiconarrazione e percezione indiretta– focalizzazione interna al protagonista
Il caso di Svevo (1861-1928)Il caso di Svevo (1861-1928)
scrive tre romanzi– Una vita (1892)– Senilità (1896)– La coscienza di Zeno (1923)
conosce le opere di Schopenhauer, Nietzsche, Freud e personalmente Joyce
Una vitaUna vita e e SenilitàSenilità
trama presente e lineare personaggi: inetti contro “lottatori” per la
conquista di una donna fatale tempo presente spazio presente, ma non rilevante narratore:
– eterodiegetico– focalizzazione per lo più interna al protagonista– smaschera gli autoinganni costruiti dal
protagonista; ne sa più del protagonista
La La CoscienzaCoscienza (1923) (1923)
trama assente; in alcuni capitoli è lineare personaggi: malati di mente in cura dallo
psichiatra tempo «misto», complicato, presente solo in
alcuni capitoli spazio irrilevante narratore:
– autodiegetico– nevrotico: opera rimozioni, autogiustificazioni,
spiegazioni a posteriori– inattendibile