il settimanale di arezzo 120

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WWW.FONDAZIONEMONNALISA.ORG LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO) 0575/1786102 - INFO@STRASICURA.EU ANNO III NUMERO 120 • VENERDÌ 19 OTTOBRE 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO DI ANDREA BARDELLI APPUNTAMENTO APPUNTAMENTO DI...VINO DI...VINO ad Arezzo Fiere e Congressi ad Arezzo Fiere e Congressi NUOVA RENAULT CLIO. DA SEMPRE, LA PASSIONE HA UN COLORE. DA OGGI, HA ANCHE UNA FORMA.

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Il Settimanale di Arezzo 120

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Page 1: Il Settimanale di Arezzo 120

WWW.FONDAZIONEMONNALISA.ORG

LOC. MONTECCHIO VESPONI, CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO)

0575/1786102 - [email protected]

ANNO III NUMERO 120 • VENERDÌ 19 OTTOBRE 2012 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: FOTO DI ANDREA BARDELLI

APPUNTAMENTOAPPUNTAMENTODI...VINODI...VINO

ad Arezzo Fiere e Congressiad Arezzo Fiere e Congressi

NUOVA RENAULT CLIO. DA SEMPRE, LA PASSIONEHA UN COLORE. DA OGGI, HA ANCHE UNA FORMA.

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 19 OTTOBRE 2012

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO III NUMERO 120 – VENERDÌ 19 OTTOBRE 2012

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENAN-ZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected] TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

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LA FONDAZIONE MONNALISA ONLUS,

IL “SETTIMANALE DI AREZZO” E LE

EDIZIONI GIORGIO VASARI SONO PARTNER NEL

PROMUOVERE LA CRESCITA DELLA

COMUNITÀ DI AREZZO E IL

BENESSERE DELLE PERSONE CHE VI

ABITANO

VITA DELLA CITTÀ3 Una città a misura di cittadino4 Gestione dei rifiuti: secondo Bianchi, M5S, «manca una strategia chiara»5 Con i Mercatini del Mondo Arezzo diventa inter-nazionale6 Nasce Aisa Impianti, stop al raddoppio dell’ince-neritore di San Zeno?7 Abit.Ar., lo stile per la casa in mostra10 Donne, servizi e mobilità, per una conciliazione dei tempi di vita, di cura, di lavoro

NON PIÙ PAROLA OMAI8 I tempi delle carriere nella Giostra del 2 settembre

AREZZO SPORT13 ALGA ETRUSCATLETICA: il futuro è adesso15 Grandi obiettivi da raggiungere sui pattini17 Tango, emozione continua18 Arezzo, l’importante adesso è tenere il passo

19 Nel Corsalone si pesca anche d’inverno20 Fitness in acqua? C’è l’“Assaggio dei Corsi”

CULTURA21 Al via il 24 ottobre la X edizione di Aurora Ridens22 Gli alieni sbarcano in Piazza Grande: arte e pro-vocazione sociale con Alien Art Show24 Dal 31 ottobre al 1° novembre la IV edizione del concorso nazionale di pittura Chimera Arte Arezzo

SEGUENDO ROTTE GHIOTTE26 Oriente e Occidente s’incontrano nel Manti

COCKTAILS & DREAMS27 Storia ed etimologia di una leggenda

SÌ, VIAGGIARE!28 le offerte di questo mese

30 Dove andare, Recensione, Sonetto, Chilometro Zero

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Page 3: Il Settimanale di Arezzo 120

3IL SETTIMANALE DI AREZZO19 OTTOBRE 2012

quello che, in sintesi, ha chiesto lunedì il consigliere comunale del “Nuovo Polo per Arezzo” Luigi Scatizzi [nella foto qui sotto a sinistra] con la sua interrogazione durante il

Consiglio municipale; nono-stante l’argomento principa-le della discussione a Palazzo Cavallo fosse il futuro di Aisa e il ciclo dei rifi uti, il Capogruppo del partito di opposizione è riuscito a presentare un’interrogazione sul Regolamento Urbanistico.

«Tutto parte da un atto di indirizzo che ho pronto da circa dieci-undici mesi, in cui avevo preparato alcune linee guida su come sarebbe dovuto evolversi il nuovo Regolamento Urbanistico di Arezzo, perché quello attuale è ormai vecchio, fatto durante la precedente Amministrazione e con norme basate su una prospettiva di sviluppo della città non più al passo con la situazione odierna.

Già da tempo, e dopo le proteste dei gruppi di cittadini direttamen-te interessati a questo piano di sviluppo della città, come geometri,

architetti e ingegneri, mi ero interessato alla questione e avevo chiesto, e ottenuto, il piano per poterlo rivedere e apporvi alcune modifi che. In quell’occasione mi era stato assicurato che se ne sarebbe riparlato a breve, ma fi no a ora non era avvenuto, così durante il Consiglio comunale di lunedì ho fatto un’interrogazione per sapere quando sarebbe stato il momento adatto per rivisitare il Regolamento Urbanistico, idea condivisa da Assessore, Commissione consiliare e gruppi d’interesse».

«Il motivo per cui chiedo questa revisione – ci spiega il Consigliere – è che ormai il Regolamento è lontano dalla realtà cittadina dove, anche per colpa della crisi, non si investe più sull’edilizia come prima: questo settore una volta era luogo sia di operazioni speculative sia di investimenti di piccoli orafi , ora è in crisi.

Adesso le esigenze cittadine sono cambiate: c’è bisogno di norme che aiutino la ripresa eco-nomica, attraverso la semplifi cazione di vincoli che non permettono alle famiglie di allargare la propria proprietà per ospitare i fi gli o di ingrandire il laboratorio dell’impresa senza essere obbligati a comprare un nuovo edifi cio, quando non si hanno le risorse per farlo».

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giovedì 18 ottobre inizia la revisione del

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Page 4: Il Settimanale di Arezzo 120

4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 19 OTTOBRE 2012

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l Consiglio comunale di questa settimana, tra i tanti argomenti, aveva all’ordine del giorno la divisione di Aisa in due società: una di impianti e servizi, l’altra una holding, «ovve-ro un’azienda non operativa che dà solo capitale al consorzio Progetto 6, quello che ha partecipato al bando di gara per i rifi uti della Toscana del Sud» spiega Lucio Bianchi,

consigliere comunale per il Movimento 5 Stelle.«L’unica problematica è che la strategia e i motivi di questa separazione non sono assoluta-

mente chiari, nonostante le spiegazioni di Sindaco, assessori e consiglieri». Inoltre, spiega, ci sono perplessità sulla validità del bando di gara poiché «dalle parole del

Sindaco è emerso essere molto probabile che, invece del raddoppio dell’inceneritore, si faccia un ammo-dernamento di quello attuale, infi ciando il bando di gara che conteneva il progetto di un impianto da 82 milioni di euro che adesso verrebbe meno: chi voleva partecipare al bando di gara e non l’ha fatto per questa spesa, invece avrebbe potuto averlo fatto... Ci sono una serie di criticità sui rischi che l’azienda si prende per-

ché Aisa spa non avrà più servizi, ma solo costi: secondo i sindaci revisori, dal 2014 inizierà ad avere un debito annuo di circa 100.000 euro, ed è un aspetto che andrebbe considerato».

Non è l’unica perplessità: «La no-stra Ato è l’unica in Toscana in corsa per l’affi damento dei servizi, perché nessun altro ha creato consorzi di aziende o fatto un bando di gara... Abbiamo fatto un percorso di con-fronto con gli altri consiglieri per capire la strategia del Municipio, ma è venuto fuori che non c’è una stra-tegia ben precisa per la gestione dei rifi uti... La mozione è passata solo grazie a colpi di maggioranza, non perché ci siano progetti condivisi, studiati o preparati insieme nelle Commissioni».

GESTIONE DEI RIFIUTI: SECONDO BIANCHI, M5S, «MANCA UNA STRATEGIA CHIARA»

Idi Elena Aiello

Page 5: Il Settimanale di Arezzo 120

5IL SETTIMANALE DI AREZZO19 OTTOBRE 2012

(continua a pag. 6)

l Mercato internazionale dei Prodotti Tipici, una sorta di amichevole “campionato mondiale” delle cucine locali, partecipa quest’anno anche l’Ungheria, con alcuni banchi-ni che propongono il pan dolce ungherese e la birra tipica

magiara. È questa la new entry più importante dell’ottava edizione della fi era organizzata da Confcommercio che si svolge da oggi a domenica ad Arezzo, fi era che nel giro di pochi anni è riuscita a rita-gliarsi uno spazio importantissimo nel panorama non solo cittadino ma pure regionale e nazionale.

«Mi hanno chiesto informazioni sull’evento da tutta la Toscana, da Bologna e da Padova – rivela Tiziana Burgassi, responsabile mercati della Confcommercio – e so di alcuni tour operator sparsi per l’Italia che organizzano gite ad Arezzo proprio in occasione dei Mercatini del Mondo». Insomma, il Mercato internazionale è cresciuto. Quest’anno si punta a sfondare la cifra record di 200.000 visitatori in soli tre giorni. Ma il Mercato internazionale è cresciuto anche fi sicamente. Oltre all’area storica, quella comprendente via Spinello e l’area Eden, la manifestazione è presente con i banchi dei prodotti tipici italiani pure in piazza San Jacopo, piazza Risorgimento (dove ci saranno i banchi dei macellai)

e via Margaritone alta, fi no quindi a sfi orare Sant’Agostino. Saranno in tutto 150 gli espositori stranieri, contro gli 80 italiani, e in questo ambito Confcommercio può contare sulla collaborazione della Provincia e di varie sigle quali Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Cna, Federconsumatori, Comune e Camera di Commercio.

Ma qual è il segreto di così tanto successo? Tiziana Burgassi risponde con una sola parola. «La novità!». E spiega: «Si tratta di una fi era particolarissima, con un taglio originale, non i classici banchini dei mercati tradizionali, ma centinaia di prodotti stranieri che fanno incuriosire i visitatori. Poi è una fi era che si differenzia anche nell’orario, qui c’è gente dalle 9 di mattina fi no alle 2 di notte».

Al Mercato internazionale c’è un vero mondo di sapori e di profumi. Non solo carne argentina e vin brulé, ma anche salumi austriaci, paella spagnola, crêpes olan-desi, birra tedesca, dolci scandinavi, fi no ai prodotti biologici e a quelli per bambi-ni. Chi più ne ha più ne metta. E se qualche inguaribile tradizionalista preferisce il caro panino alla porchetta, beh, c’è anche quello.

CON I MERCATINI DEL MONDO AREZZO DIVENTA INTERNAZIONALE di Luca

Trippi

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Page 6: Il Settimanale di Arezzo 120

6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 19 OTTOBRE 2012

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annosa questione del raddoppio dell’inceneritore di San Zeno si avvia a trovare una soluzione inaspettata. Nasce infatti, dopo il via libera in Consiglio comunale, Aisa Impianti. Una scissione dalla preesistente Aisa che lascerà alla nuova società la proprietà del già esistente inceneritore di San Zeno, con gli sviluppi futuri

dell’impianto che dovrebbero rimanere nel quadro di quel progetto Life Plus voluto for-temente dalla sinistra aretina e quindi recepito dal Comune. Una bella svolta, non c’è che dire.

«Il problema che ci siamo posti – ha commentato il sindaco Giuseppe Fanfani – è stato di conservare ad Arezzo due cose: un patrimonio sul quale abbiamo investito tantissimo, l’inceneritore di San Zeno, e quel

reddito che viene restituito dalle migliaia di tonnellate da incene-rire che verranno conferite in futuro da Progetto 6. Utili di cui il Comune di Arezzo benefi cerebbe.

Diversamente avremmo visto morire il nostro inceneritore e ne avremmo visto nascere un altro. Se poi questo nostro inceneritore verrà ampliato o meno dipenderà dai risultati dei processi analitici messi in campo e dalla quantità dei rifi uti conferiti. Per fare un’ope-razione di questo tipo, pare necessaria la scissione di Aisa in due so-cietà: la prima che entra in Progetto 6, il gestore del ciclo dei rifi uti urbani, raggruppamento temporaneo di imprese, la seconda, Aisa Impianti spa, che resta per l’appunto proprietaria dell’impianto».

Conseguenza diretta? Probabilmente non si arriverà alla costru-zione di un nuovo impianto di incenerimento in grado di smal-tire il doppio rispetto alle circa 45.000 tonnellate annue attuali, si dice anche a causa delle diffi coltà economiche della banca die-tro la Progetto 6, che dovrebbe mettere a diposizione i necessari 100 milioni di euro per l’operazione. Al contrario la nuova società potrebbe molto semplicemente ammodernare o ampliare l’attuale impianto, con un impatto generale, è prevedibile, assai inferiore rispetto all’opzione del “raddoppio”. Insomma un’operazione eco-nomicamente vantaggiosa per il Comune nel medio periodo, che a livello ambientale in una zona già “satura” potrebbe portare a una soluzione di mediazione davvero signifi cativa.

NASCE AISA IMPIANTI, STOP AL RADDOPPIO DELL’INCENERITORE DI SAN ZENO?

L’di David Mattesini

Page 7: Il Settimanale di Arezzo 120

7IL SETTIMANALE DI AREZZO19 OTTOBRE 2012

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erza edizione per Abit.Ar., il Salone che il polo fi eristico di Arezzo Fiere e Congressi dedica all’arre-damento e alla casa. Per cinque giorni consecutivi, dal 31 ottobre al 4 novembre, la manifestazione offrirà ai visitatori una visione completa di proposte e suggerimenti creativi per la casa, dall’edilizia all’arredamento, ospitando in ben 15 mila metri quadrati i più importanti marchi di progettazione e

un vasto assortimento di soluzioni d’arredo, secondo le linee di tendenza più attuali.Si conferma anche in questa nuova edizione, il Salone degli Sposi di Arezzo, un intero padiglione nel

quale i futuri coniugi potranno seguire un nutrito calendario di eventi utili per pianifi care un matrimonio originale e di classe. Tra gli stand gli sposi potranno scegliere gli abiti per lei, lui e per gli ospiti, bomboniere, partecipazioni, liste nozze, addobbi fl oreali, servizi fotografi ci, location e musica. Spazio anche alle attese ed emozionanti sfi late di abiti da sposa e poi agli accessori, alle lezioni di make-up e acconciature, e infi ne all’ascolto dei suggerimenti di galateo e bon ton degli esperti presenti in fi era. Quest’anno la proposta della Fiera si amplia: il Salone apre al giardinaggio e alla creatività femminile del bricolage, espressione di una crescente tendenza verso l’hobbistica come momento di relax nel vivere quotidiano.

La novità principale del 2012 è dunque Outdoor, un padiglione tematico dedicato al verde e al giardinag-gio. Un ampio ventaglio di proposte legate all’arredamento degli esterni e all’hobby del garden: dalla realizzazione del giardino agli articoli e utensili per il giardinaggio, dal barbecue fi no all’arredo da esterno. Un’occasione per i visitatori di apprendere tutti i segreti dell’arte del pollice verde.

Nuova è anche la sezione speciale riservata al bricolage, con particolare riguardo al patchwork e al cucito creativo. Un’isola del Salone, infatti, sarà intitolata “Creare Insieme” e realizzata da Casa Cenina, la community di bricoleur che offrirà incontri e dimostrazioni legate al fai-da-te. Abit.Ar. 2012 vuole anche valorizzare la cultura del design e della progettazione, e lo fa con “I Love Me: DESIGN”, un concorso di idee a partecipazione aperta che vede in gara 31 progetti provenienti da tutta Italia. Spazio pure all’arte con la IV edizione della Mostra e Concorso nazionale di Pittura “Chimera Arte”, realizzata in collaborazione con Chimera Arte Arezzo. Abit.Ar., infi -ne, rafforza il legame con l’enogastronomia proponendo agli ospiti le “Cene di Abit.Ar.”: ogni sera sarà possibile degustare i piatti della tradizione aretina presso il risto-rante “La Piazza”. Assortimento, settorializzazione e stile saranno quindi i punti di forza di una Fiera ricca di idee per arredare con intelligenza e gusto ogni spazio della propria casa, scegliendo le migliori soluzioni in linea con le tendenze del momento.

T

al verde e al giardinag-del garden: dalla all’arredoce

ABIT.AR. LO STILE PER LA CASA IN MOSTRA

Page 8: Il Settimanale di Arezzo 120

8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 19 OTTOBRE 2012

ogliamo l’occasione della pubbli-cazione dei tempi registrati nelle carriere della Giostra dello scorso 2 settembre, per pubblicare anche

le foto di Alessandro Falsetti di tutte e otto le carriere della giostra della Madonna del Conforto.

PRIMA SERIE DI CARRIERE1) Porta Santo Spirito, Elia Cicerchia (in

sella a Baby Doll): 4,64 secondi;2) Porta del Foro, Enrico Giusti (in sella a Lilla): 4,40 secondi;3) Porta Sant’Andrea, Stefano Cherici (in sella a Pepito): 4,38 secondi;4) Porta Crucifera, Alessandro Vannozzi (in sella a Miss): 4,53 secondi.SECONDA SERIE DI CARRIERE5) Porta Santo Spirito, Gian Maria Scortecci (in sella a Machine Gun): 4,21 secondi;6) Porta del Foro, Daniele Gori (in sella a Tudor): 4,35 secondi;7) Porta Sant’Andrea, Enrico Vedovini (in sella a Peter Pan): 4,27 secondi;8) Porta Crucifera, Carlo Farsetti (in sella a Carlito Brigante): 4,66 secondi.

PAOLO PARIGI MAESTRO DI CAMPO A SAN GEMINIDomenica 14 ottobre si è corsa la Giostra dell’Arme a San Gemini (Terni), ultima giostra storica del ca-

lendario nazionale. A “dirigere” la corsa l’ex giostratore Paolo Parigi che, da oltre cinque lustri, è chiamato a ricoprire tale ruolo. La Giostra si sviluppa con una serie di tornate dove i tre cavalieri dei due Rioni Rocca e Piazza devono infi lare un anello (del diametro di 5 centimetri) con un giavellotto, dopodiché scagliarlo contro un bersaglio a forma di scudo gentilizio diviso in settori e colori, dai diversi punteggi.

La gara è stata vinta dal Rione Piazza (che non vinceva dal 2006) con un totale di 285 punti contro i 263 del Rione Rocca, con i cavalieri Marco Bisonni, Jacopo Rossi e Cristiano Liti. Quest ultimo è risultato anche miglior cavaliere del torneo con 63 punti stabilendo anche il record con un tempo di 14 secondi e 78 centesimi.

NON PIÙ PAROLE OMAI…

Ca cura di Roberto Parnetti

I TEMPI DELLE CARRIERE NELLA

GIOSTRA DEL 2 SETTEMBRE

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO19 OTTOBRE 2012

Elia Cicerchia Gian Maria Scortecci

Enrico Giusti Daniele Gori

Stefano Cherici Enrico Vedovini

Alessandro Vannozzi Carlo Farsetti

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 19 OTTOBRE 2012

iovedì 11 ottobre ad Arezzo si è svolto il convegno Donna: il mio lavoro, il tuo diritto orga-nizzato dal Coordinamento Donne Lavoratrici dei Trasporti della Filt Cgil di Arezzo.

L’evento, in attesa del convegno regionale che si terrà a Firenze il 26, 27 e 28 ottobre, ha affrontato i temi della sicurezza, dei servizi, della mobilità per una conciliazione dei tempi di

vita, di cura, di lavoro, di lavoratrici e di utenti del servizio del trasporto.Tanti i relatori e le relatrici, tra i quali Massimo Lanucci (segretario Filt Cgil di Arezzo) e Laura Bottai

(coordinatrice Donne Filt Cgil Toscana e Commissione regionale Pari Opportunità), che nei loro interventi hanno evidenziato le problematiche da affrontare per rendere il lavoro nel settore dei trasporti più adeguato alle mutevoli esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’aumento della “femminilizzazione” della forza lavoro nel settore, richiede l’integrazione e l’arricchimen-to delle politiche sindacali e della contrattazione collettiva con la dimensione di “genere”: questo vuol dire migliorare le condizioni di lavoro rispondendo alle esigenze di conciliazione dei tempi di vita, di cura, di lavoro; ciò favorirebbe la partecipazione delle donne in tutti gli aspetti della vita sindacale e socio-politica.

Le donne al pari degli uomini guidano camion, furgoni, autosnodati, autobus, aerei, sono impegnate in turni di lavoro massacranti (notti comprese), da svolgere frequen-temente in stazioni distanti molti chilometri dalla residenza, con stipendi sempre più inadeguati. Spesso i luoghi di lavoro sono privi di servizi adatti alle loro esigenze.

Non è più possibile ignorare o sottovalutare la “specifi cità” dei problemi delle donne in un settore storicamente maschile come quello dei trasporti. È necessario ripensa-re e rimodellare i rapporti tra la-voratrici e lavoratori, sindacato e controparti.

Il mondo del lavoro non può essere “neutro” rispetto ai bisogni

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Page 11: Il Settimanale di Arezzo 120

11IL SETTIMANALE DI AREZZO19 OTTOBRE 2012

di donne e uomini: non può conti-nuare a parlare genericamente di lavoratori, ma tenere conto che esistono anche le lavoratri-ci, portatrici di punti di vista diversi, che richiedono risposte adeguate, come indicato dalla Legge 53/2000 sui piani re-golatori dei tempi di vita e del lavoro.

Proprio la Regione Toscana, già dal 1998, ha una specifi ca

legge per il governo del territorio che ha previsto, prima di quella naziona-le, un piano regolatore degli orari per garantire a tutte e a tutti il diritto di lavorare, muoversi, vivere una vita di relazione adeguata alle esigenze delle persone, non solo del mercato.

Di particolare interesse in questa direzione è il progetto ideato e gesti-to dall’Associazione “In Costruzione” onlus, divenuto un servizio effettivo dall’incontro con la Cgil di Arezzo: da cinque mesi lo sportello Articolo 4 (l’articolo della Costituzione italiana che parla di diritto al lavoro, di dove-re, ma anche di possibilità e di scelta e di contributo al progresso materiale e spirituale della società) ha obiettivi molteplici che si possono riassumere in due macro-obiettivi: il primo è dare sostegno a qualsiasi lavoratore che viva una diffi coltà, un disagio, un problema legato direttamente o indiret-tamente al suo ambiente lavorativo; il secondo obiettivo è utilizzare lo spor-tello per monitorare le dinamiche che regolano tali diffi coltà, con l’idea di offrire spunti concreti al sindacato stesso per eventuali azioni politiche.

Al momento il 90% degli utenti che si sono rivolti allo sportello sono donne (info: dott.ssa Benedetta Ricci, 392 3279643).

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OBILITÀdi Luciana Pastorelli

Page 12: Il Settimanale di Arezzo 120

12 IL SETTIMANALE DI AREZZO 19 OTTOBRE 2012

Page 13: Il Settimanale di Arezzo 120

1319 OTTOBRE 2012

rande succes-so per l’even-to sportivo “Velocissimi 2012” organiz-

zato da Alga EtruscAtletica presso il Campo Scuola di via Fiorentina lo scorso 10 ottobre.

Evento che nella sua pri-ma edizione ha avuto subito un grande consenso tra le scuole medie aretine e che ci viene presentato nel det-taglio dal presidente dell’Al-ga EtruscAtletica Stefano Arniani: «Abbiamo provato a portare ad Arezzo una manifestazione sportiva già presente in altre città, con l’intento di scovare giovani e ragazzi di qualità da av-vicinare al mondo dell’atle-tica».

Manifestazione alla quale hanno partecipato i miglio-

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Page 14: Il Settimanale di Arezzo 120

14 19 OTTOBRE 2012

ri sette studenti (sia nella categoria maschile sia in quella femminile) delle classi prime e se-conde di ogni scuola media del distretto are-tino, a cui si è unita anche la scuola media di Capolona.

L’evento è stato organizzato con il patro-cinio di Miur, Fidal e Coni provinciali, e l’inter-vento dell’Assessorato allo Sport del Comune di Arezzo, con quest’ultimo presente tramite l’assessore Donati, il quale al termine delle gare (corse esclusivamente sui 60 metri) ha premiato gli studenti più veloci.

Manifestazione tra l’altro avvenuta all’interno del-lo storico Campo Scuola, che in un futuro sempre più prossimo verrà sostituito dal nuovo impianto di atletica in zona Giotto: «Oramai siamo sempre più concentrati sul nuovo impianto che sta crescendo, un impianto pensato e sviluppato esclusivamente per l’atletica».

Un “quartier generale” in grado di rafforzare i rap-porti tra le varie società aretine: «In un momento di crisi generale come questo, credo che il nuovo impianto possa fare da punto d’accentramento, unendo ulteriormente tutte le società di atletica del territorio». Impianto in grado di essere punto di svolta per lo sport aretino, attraverso una struttura all’avanguardia in grado di ospitare manifestazioni anche di carattere nazionale.

Lo speriamo tutti, lo spera soprattutto Stefano Arniani, presidente di una società storica del pano-rama sportivo aretino. Società nata nel 1969 sotto

la UnoAerre e cresciuta in modo indipendente dal 1981; e costituita con l’unico intento di concentrare le proprie forze nella scoperta di giovani promes-se: «Seguiamo le categorie Esordienti, Ragazzi e Cadetti tramite il contributo di quindici persone tra dirigenti e allenatori, e dopo quindici anni di colla-borazione, da due ci siamo uniti ufficialmente con la Asics Firenze Marathon: una delle società più im-portanti in Italia».

Immancabile è uno sguardo alla crisi che coinvol-ge l’atletica e non solo: «La crisi sta logorando tutti, senza risparmiare le società sportive. Con l’andare del tempo abbiamo imparato a ragionare da “pic-cola azienda”, continuando a puntare sempre sui giovani di qualità: solo così potremmo raccogliere risultati importanti sfruttando le (poche) risorse che abbiamo». Un legame, quello tra l’Alga e i giova-ni, che è rimasto sempre vivo negli anni, perché è dei ragazzi di cui hanno bisogno l’atletica, la nostra Nazionale e il nostro Paese in generale: perché il fu-turo è adesso.

[segue da pag. 13]

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Alga EtruscAtletica: il futuro è adessoIl presidente Stefano Arniani ci presenta il resoconto dell’evento sportivo “Velocissimi 2012” e ci parla della situazione dell’atletica aretina e nazionale

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Page 15: Il Settimanale di Arezzo 120

1519 OTTOBRE 2012

ue piccole stelle del pattinaggio, con in cor-po tanta grinta e un’immensa voglia di riu-scire in quella che definiscono “la loro gran-de passione”. Sono Alessandra Caroccia e Chiara Malentacchi, due atlete che pos-

sono essere considerate vere e proprie campionesse, fiori all’occhiello non soltanto del loro team ma di tut-ta la città d’Arezzo. Infatti, nonostante la giovanissima età (Alessandra ha 11 anni e Chiara 10), queste due pattinatrici portano avanti il proprio progetto sportivo con una maturità e una determinazione disarmanti. Alessandra e Chiara nascono e crescono come atlete tra le fila della società Arezzo Roller2 e, sebbene siano entrate a far parte dell’ambiente agonistico soltanto da qualche anno, già hanno collezionato una serie di risultati a dir poco sorprendente. Niente di insolito se si pensa che l’Arezzo Roller, oltre a essere una società molto presente in tutta la provin-cia, ha da sempre riscosso numerosi successi.

«Alessandra e Chiara, benché appartengano alla società, ga-reggiano per un team esterno – spiega Elena Belotti, presidente

D

Grandi obiettivi da raggiungere sui pattini

continua a pag. 16

di Elettra Fiorini

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Alessandra Caroccia e Chiara Malentacchi,

cresciute tra le file dell’Arezzo Roller 2, ci raccontano come si fa per

diventare giovani campionesse

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in città (e a ballare!)

ee

in città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

ed allenatrice dell’Arezzo Roller 2, – peccato che le condizioni e la man-canza di strutture sportive specifiche adibite al pattinaggio, non ci permetta lo svolgimen-to di allenamenti ad hoc per i nostri agonisti». Ma tutti gli inconvenienti del caso non sem-brano fermare Alessandra e Chiara, che van-no dritte all’obiettivo.

Quando avete iniziato ad avvicinarvi al pattinaggio?

Alessandra: «Mia madre è allenatrice di pattinaggio, ma visto che da piccola non mi piaceva molto questo sport nessuno mi ha mai forzato a praticarlo. Poi quattro anni fa ho messo i pattini, da sola, giusto per provare, e non me li sono più tolti».

Chiara: «Ho scoperto il pattinaggio due anni fa. Ce l’hanno fatto provare a Subbiano, durante i campi solari, e me ne sono subito innamorata. Così ho smesso di praticare nuoto e non ho fatto in tempo a iscrivermi all’Arezzo Roller che subito ho iniziato a gareggiare: una sfida stimolante».

Come vi concentrate prima delle gare?A: «Ho iniziato a gareggiare un paio d’anni fa, ma ancora ho mol-

ta paura prima di infilarmi i pattini. Però poi cerco di non pensare a niente, e raggiungere a tutti i costi il mio obiettivo».

C: «Mi ripeto di continuo “Ce la posso fare, non agitarti”, ma mi agito ugualmente. L’ansia da gara è comunque una bella sensa-zione».

C’è un momento che considerate come il vostro attimo di glo-ria?

A: «La mia specialità sono le gare di velocità, e ricordo con emo-zione i Campionati Italiani 2011, dove ho ottenuto il primato dei 200 metri. Ero decisamente tesa, ma al tempo stesso mi sentivo pronta per quella sfida. Mi ero allenata tutti i giorni a Siena visto che qui non abbiamo gli impianti adeguati».

C: «A differenza di Alessandra, io preferisco le gare di fondo e, sicuramente, la mia più grande soddisfazione è stata trionfare nel

2011 in Francia, al Campionato Internazionale “Tre Piste”. Non pensavo di farcela, e ottenere un tale suc-cesso è stato emozionante».

La vita da atleta comporta sacrifici.A: «Ci alleniamo cinque giorni a settimana e ovviamente non abbiamo pomeriggi liberi, ad esempio, per

uscire con le amiche. Ma quando si ha una passione certe rinunce si fanno volentieri».C: «Inoltre anche studiare è difficile: spesso facciamo i compiti in auto. Ma tutti i nostri sforzi vengono

sempre ricompensati».Sui progetti futuri entrambe concordano: «Tra due mandate potremmo andare alle Olimpiadi». Progetti

di un certo livello, ma non impossibili da realizzare per due atlete del loro calibro. In fondo tra otto anni l’età sarebbe quella giusta, e con la loro carica ed energia di certo non ci farebbero sfigurare.

[segue da pag. 15]

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1719 OTTOBRE 2012

hissà perché quando sen-tiamo parlare di tango lo associamo quasi istintiva-mente al colore rosso. Il rosso di un vestito femmini-

le che ne esalta le forme. Il rosso del-la sensualità che proviene come una brezza leggera da terre lontane. Il rosso di un abbraccio che si fa incontro tra due persone, due realtà differenti che si fondono, per un piccolo istante, in pura armonia, tessuta e tramata dai caldi ritmi latini. I passi dai nomi evo-cativi come volcada, colgada, ocho, parada mentre il bandoneón (lo strumento musicale tipico di tale disciplina) ne scandisce il ritmo, custodiscono in seno una dimensione non solo fisica ma spirituale, di un ballo che da sempre ammalia con la propria magia migliaia di persone.

Una storia che parte da lontano, nata nei porti e nelle carceri argentine e arrivata sino nella nostra città. Così nel 2004, grazie al progetto di due ragazzi innamorati della propria passione, Valentina Angelozzi e Lorenzo Stella, prende vita l’Asd “Tango Arezzo”. La sede era in via Divisione Garibaldi dove il Bocciodoromo comunale aveva consentito ai due tangueri di po-ter praticare e insegnare il tango argentino: «È stato il tango a sceglierci, e dal primo istante ci ha intrappolato nelle sue calde e suadenti trame – spiega Valentina. – All’inizio è stato difficile rompere quella cortina di reticenza e igno-ranza (il tango è spesso associato al liscio) che a volte le cose nuove suscitano, soprattutto nella nostra città.

Ma grazie a un lavoro costante e serio e dimostrazioni pubbliche nel periodo estivo, siamo riusciti a convin-cere sempre più persone a intraprendere un percorso in questo mondo incredibile. Adesso la nostra sede è alle Poggiola».

Tango Arezzo ha dimostrato la sua vitali-tà attraverso la brillante idea di “milonghe clandestine” (alla stregua di coreografici flash mob) o serate di “tango sotto le stelle” nelle più belle piazze della città. Far vedere concretamente l’eleg anza e la bellezza di quei movimenti ha dato i suoi risultati: «Abbiamo avuto molti iscritti in più rispet-to alla passata stagione. Sono moltissimi i principianti che vengono da noi a ci-mentarsi nel tango argentino. Tutto questo ci stimola a crescere ancora di più e ampliare i nostri progetti. Tra cui una serata al mese di milonga al Centro Eventi di Subbiano, che ha avuto un grande successo di adesioni. La passione, il diverti-mento e l’amicizia che vediamo dipinte nelle persone che vengono è impagabi-le, significa che il nostro lavoro, i nostri sforzi, non sono stati vani. Poi basta provare per rimanere ammaliati da questo ballo, che non smette mai di sorprenderti».

Il tango è un’emozione che si trasforma in un passo unico e irripetibile, che va al di là degli schemi. È un ballo galante e ap-passionato («Il ballerino conduce, ma balla per la sua compagna, per farla sentire comoda e bella»), in cui si balla per se stessi, ma tutto ha inizio da un abbraccio frontale che ti mette in sintonia con l’al-tro. Cercando di trovare il proprio baricentro, la propria essenza, mentre tu, inerme ed estasiato, ti lasci perdere nel rosso più assoluto.

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Tango,emozione continua

C

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18 19 OTTOBRE 2012

Arezzo, l’importante adesso è tenere il passo

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a stagione scorsa, il Sansepolcro conquistò una sal-vezza tranquilla, mettendo in fila 44 punti grazie a 11 vittorie complessive nel corso dell’intero cam-pionato. Dopo sette giornate, i biturgensi hanno già conquistato quasi la metà dei punti (21) del-

lo scorso anno, frutto di ben sette vittorie consecutive che gli hanno cucito addosso il ruolo di “ammazza-campionato”. Almeno così sembrerebbe. Allora, che si fa? Si alza bandiera bianca e si program-ma la prossima stagione, ammesso che, con questi chiari di luna, sia possibile programmare non diciamo a lungo, ma persino a medio termine? Sarebbe follia, tenendo conto dell’aleatorietà del campionato di Serie D; ricordiamo il Montevarchi, capace di tener testa alla corazzata Perugia due stagioni or sono, retrocesso poi addi-rittura in Eccellenza a fine corsa.

Quello che serve adesso è tenere il passo e trovare continuità nei risultati. Non serve vincere a Spoleto e Terni, se poi si perdono punti contro il Pierantonio, il Cas acastalda e il Trèstina. Allora sotto con la Viterbese, altra nobile decaduta nella palude dei Dilettanti.

Lorenzo BUCCHINonostante quest’anno non abbia sempre convinto, il numero uno ama-

ranto rimane pur sempre una sicurezza, vuoi per l’esperienza, vuoi per le doti dimostrate in passato. Eppure, a causa della regola che vuole in campo un certo numero di giocatori under, rischia di passare l’inverno a scaldare la panchina. Spreco.

Roberto DOLCIAl contrario del collega di reparto Bucchi, la regola di cui sopra per lui

– classe 1992 – diventa un trampolino di lancio da prendere al volo, con o senza guanti. Se non fosse che alla prima occasione, contro lo Sporting Terni, si fa male e gli tocca cedere la porta al vecchio inquilino. Se non è sfortuna questa…

Mario RASOVentotto gol in amaranto li aveva fatti un certo Floro Flores. Fatte le debite

proporzioni, legate al con-testo, al profilo e alla ca-tegoria, Raso si avvia a entrare nella Hall of Fame dei bomber di tutti i tempi. Chiamiamolo Super Mario. Alla Frick, tanto per rimanere in tema “bomber del passato”. E non è ancora finita.

Luca Stanganini

Lal-

e la ddi-

ontinuità si perdono

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1919 OTTOBRE 2012

er l’Arci Pesca Fisa di Arezzo è stata un’annata intensa e ricca di novità. Dalla promozione delle gare sportive all’organizzazione delle visite guidate all’impianto ittiogenico di Carda, dai corsi per la pesca di selezione al siluro alla gestione della zona regolamentata del torrente Corsalone: di tutto questo ce

ne parla il presidente Alfredo Rondoni.«La notizia più fresca è la riapertura del Corsalone anche nel periodo invernale – avvia Rondoni. –

Solitamente la stagione di pesca alla trota si chiude il 30 settembre, ma stiamo lavorando insieme alla Provincia per prevedere una riapertura straordinaria a partire da novembre. Gli appassionati della trota potranno continuare a pescare nel tratto di fiume denominato “zona regolamentata”, che è delimitato a valle dalla briglia del Ponte Rosso e che prosegue a monte fino al torrente Fossatone. Rispetto al resto dell’anno, nei mesi invernali la zona sarà sottoposta al regime “no-kill”, cioè sarà obbligatorio rigettare in acqua quanto pescato: le nostre guar-die ittiche vigileranno con attenzione per garantire il rispetto del regolamento».

In Casentino c’è anche l’impianto ittiogenico di Carda.«Questo è uno dei fiori all’occhiello della nostra attività. Oltre

a produrre le trote che vengono seminate nei vari torrenti della provincia, nel corso dell’anno l’impianto ha ospitato circa 150 ragazzi e bambini di varie scuole e dei campi solari, a cui ab-biamo proposto un progetto didattico volto a far conoscere il funzionamento e l’importanza di questa struttura, spiegando loro l’ecosistema fluviale e le varie fasi di crescita della trota: ab-biamo registrato un vero e proprio successo, dunque speriamo di ripetere questa iniziativa anche in futuro».

Nel corso dell’inverno continuerete pure con il progetto di selezione al pesce siluro?«Ormai è noto che i fiumi e i torrenti aretini sono stati invasi dal siluro, un predatore che,

razziando tutto ciò che trova sul fondale, rischia di mettere a repentaglio l’intero ecosistema fluviale della provincia. In questo senso ci siamo immediatamente attivati promuovendo alcuni corsi di formazione volti al monitoraggio della presenza dei siluri nelle nostre acque: fi-nora abbiamo normato 220 pescatori, ma ci stanno arrivando numerose richieste, e dunque nei prossimi mesi continueremo in questa nostra opera per frenare il pericoloso predatore».

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L’Arci Pesca Fisa annuncia che da novembre aprirà la zona regolamentata del torrente casentineseP

Nel Corsalone si pesca anche d’inverno

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20 19 OTTOBRE 2012

he cos’è la ginnastica in acqua? A questa domanda è pronta a rispon-dere la Sport3, associazione sportiva attiva all’interno del Centro Sport Chimera che venerdì 19 ottobre

proporrà una giornata di prova per conoscere il fitness acquatico.

L’iniziativa, completamente gratuita, si svol-gerà all’interno del Palazzetto del Nuoto e per-metterà agli aretini di provare tutte le discipline che la Sport3 propone nella ginnastica in acqua: l’acqua gym, il training, il triathlon, l’idrobike, l’acqualta e lo stesso fitness sportivo. Queste discipline si diversificano per l’intensità dell’attivi-tà, per la tipologia degli esercizi e per gli attrezzi utilizzati (è possibile scegliere tra piccoli attrezzi come manubri, tavolette e galleggianti, o gran-

di attrezzi come tram-polini, tapis roulant e bici acquatiche), una varietà che permette al fitness acquatico di adeguarsi e rispondere alle esigenze di tutti.

Nel corso della giornata, i tecnici e gli istruttori della Sport3 saranno a disposizio-ne di tutti gli interessati in tre distinte fasce orarie: dalle 9.30 alle 11, dalle 13.30 alle 14.30 e dalle 17.30 alle 19.30. A conclusione dell’evento sarà possibile assistere all’esibizione della squadra agonistica di fitness sportivo, reduce da uno splendido quarto posto ai recenti Campionati italiani di specialità.

«Questo assaggio è completamente gratuito e offrirà la splendida occasione di testare le discipline proposte nel Palazzetto del Nuoto – spiega Marco Magara, direttore tecnico del Centro Sport Chimera. – Il fitness acquatico è una disciplina

divertente, completamente a ritmo di musica, che permette di tonificare il corpo, dimagrire e mantenersi in forma: la partecipazione a questa giornata permetterà di scoprirlo e potrà essere da stimolo per iniziare a

praticare uno sport che, in un ambiente chiuso e protetto da qualsiasi con-dizione meteorologica, si configura come l’attività ideale in vista della sta-gione invernale».

Per ulteriori informa-zioni è possibile rivolgersi alla segreteria del Centro Sport Chimera in viale Gramsci 7, visitare il sito www.centrosportchime-ra.com, chia-mare o scrivere un sms a Marco Magara al 347/42.49.641.

C Venerdì 19 ottobre è in programma al Centro Sport Chimera una giornata gratuita dedicata

alla ginnastica in acqua

FITNESS IN ACQUA? C’È L’“ASSAGGIO DEI CORSI”

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO19 OTTOBRE 2012

ercoledì 24 ottobre, sul palco del Circolo Aurora di piazza Sant’Agostino, prende il via Aurora Ridens, laboratorio d’improv-visazione comica che quest’anno spegne le

dieci candeline. Facciamo il resoconto di questa lunga avventura con i suoi ideatori e principali artefi ci, il duo comico Noidellescarpediverse formato da Samuele Boncompagni e Riccardo Valeriani, che ci rivela anche qualche gustosa anticipazione sulla nuova stagione.

Davvero un bel traguardo questo decennale.«Ci piace dire che è “il vecchio che avanza”, siamo fi e-

ri di essere vecchi, anzi vecchissimi e senza fronzoli, ma con tanta sostanza. Se guardiamo alla natura del progetto – che si autosostiene e non gode di fi nanziamenti istituzionali – e ai progetti culturali offerti dalla nostra città, arrivare a dieci anni non è da poco. Aurora Ridens è un laboratorio comico nel vero senso di pubblica sperimentazione: i comici provano pezzi da rodare e il pubblico fa da cavia e si diverte.

L’ingresso è gratuito, da sempre. Si tratta del laboratorio più longevo della Toscana, il più continuativo, quello che ha visto passare più artisti della risata in questi anni, un punto di riferimento anche per i comici delle regioni vicine».

Quali sono i punti di forza che hanno permesso questa longevità?«Anime del progetto sono le due coppie comiche del nostro territorio, i sottoscritti e

Alan & Lenny, oltre alla musica dal vivo del maestro Luigi Basco, che al pianoforte accompagna e interagisce con i partecipanti. Senza dimenticare il Circolo Aurora, fonda-mentale risorsa per una manifestazione di questo tipo, sul cui palco, tra l’altro, sono nate le prime gag e i primi spettacoli dei Noidellescarpediverse nel 1998».

Com’è strutturata la nuova edizione?«Si dividerà in due parti: cinque appuntamenti entro la fi ne dell’anno, a partire da mer-

coledì 24 ottobre – poi 7 e 21 novembre, 5 e 26 dicembre – e una seconda fase in prima-vera tra marzo e aprile, inaugurata da una grande festa per i dieci anni. Il programma è in via di defi nizione, ma sono confermati gli interventi comici della Compagnia Persei e il gemellaggio con il Makkekomiko di Roma, importante e prestigioso progetto curato da Mago Mancini presso l’Accento Teatro di Testaccio». www.auroraridens.it

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AL VIA IL 24 OTTOBRE LA X EDIZIONE DI AURORA RIDENS

Mdi Enrico

Badii

o

Page 22: Il Settimanale di Arezzo 120

22 IL SETTIMANALE DI AREZZO 19 OTTOBRE 2012

S

GLI ALIENI SBARCANO IN PARTE E PROVOCAZIONE SOCIALE CON ALIEN

ono coraggiosi, vogliono farsi conoscere attraverso le loro opere d’arte funzionali, e soprattutto non temono il confronto con i dirigenti di aziende che stanno ai piani alti.

Sì, perché l’occhio degli studenti del Liceo Artistico “Piero della Francesca” è attento e sa scrutare non solo quello che gli sta attor-no, ma anche il mondo del lavoro con cui una volta usciti dalla scuola si dovranno confrontare. Alien Art Show, mobilitazione pacifi ca all’in-segna dell’arte e del design, si vuole rivolgere proprio all’imprenditoria, troppe volte chiusa in strette convenzioni.

La giornata di sabato 20 ottobre vedrà molti stranieri nella nostra città. È il weekend del Mercato Internazionale, con prodotti e persone provenienti da ogni dove. Ma un fi ne settimana dedicato anche ad altri mondi, quelli popolati dalla freschezza d’ingegno e dalla marcata sensi-bilità dei giovani artisti della scuola aretina, che difendono, attraverso il Made in Italy, le nostre radici e la nostra tradizione.

«Solo così infatti – afferma la professoressa Carla Nassini, presiden-te del Consorzio Arezzo Fashion – l’economia potrebbe ritrovare uno spunto favorevole di rilancio». In Piazza Grande, alle ore 12, si ritro-veranno gli artisti-alieni del Liceo Artistico e daranno vita a un fan-tascientifi co e dissacrante fl ash mob, la cui coreografi a sarà guidata da tre studentesse della classe Va F, che vestiranno i panni delle aliene per eccellenza.

Non solo provocazione, però. Gli allievi si faranno conoscere soprat-tutto attraverso le opere che sanno realizzare, frutto di un lavoro costan-te svolto durante il loro iter scolastico.

«Le vetrine dei negozi del centro, da Corso Italia a via Madonna del Prato, fi no a piazza Sant’Agostino – prosegue l’insegnante – ospitano, grazie a Confcommercio e Camera di Commercio di Arezzo, dal 12 al 20 ottobre, le opere d’arte dei nostri studenti, che abbracciano i tre set-

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Page 23: Il Settimanale di Arezzo 120

23IL SETTIMANALE DI AREZZO19 OTTOBRE 2012

tori cardini dell’Istituto: oro, abbiglia-mento e arredamento».

Così, secondo l’ispirazione suggerita da grandi artisti contemporanei e non, abbiamo monili d’argento che richia-mano forme gotiche, vestiti in stile art nouveau, pezzi d’arredamento dalle li-nee cubo-futuriste e oggetti coloratissi-mi della più tipica pop art.

Una mostra originale che si fonde e si confonde con la quotidianità e la società del consumo, destinatarie del grido provocatorio che i ragazzi inten-dono lanciare con il fl ash mob.

Le voci che provengono dal mondo del lavoro spesso redarguiscono i gio-vani, dicendo loro di osare di più, di mettersi in gioco e rischiare.

Ecco dei ragazzi che non esitano a farlo, nonostante spesso si trovino in mano contratti-capestro dalla scadenza mensile che odorano tanto di sfrutta-mento.

Dunque, come possono non sentirsi alieni?

N PIAZZA GRANDELIEN ART SHOW

IL CASENTINO RICORDA WALTER SOLDANILe sue foto in un album corredato da quartine

Walter Sodani. Il gigante fotografo (che a volte baciava la sposa) è un album che omaggia il noto fotografo casentinese scomparso nel 1998. Gli scatti

d’autore, tutti risalenti ai primi anni Settanta, rappresentano matrimoni, feste pa-esane, manifestazioni di protesta, momenti rubati all’intimità familiare e volti noti del Casentino.

Il libretto fotografico è corredato da dieci quartine scritte da Francesco Maria Rossi, attore, scrittore e comico, che di Soldani era amico. Egli ci descrive una figura imponente, tanto di stazza che di personalità, mentre sbarrava il passag-gio a chiunque transitava vicino al suo studio semplicemente per salutarlo o fargli una foto con uno stile moderno, mai banale.

Walter era un “cacciatore” di piazze che pullulavano di uma-nità, all’interno delle quali cercava le facce o le situazioni che avrebbe utilizzato per riempire il suo artistico album di ricordi. L’Archivio Soldani è conservato in quello che fu il suo studio di Bibbiena, aperto alla fine degli anni Cinquanta e poi ereditato dalla figlia Roberta, anche lei fotografa.

www.fotosoldani.191.itSara Gnassi

di Valentina Paggini

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 19 OTTOBRE 2012

DAL 31 OTTOBRE AL 1° NOVEMBRE LA QCONCORSO NAZIONALE DI PITTURA

CHIMERA ARTE AREZ

L a città di Arezzo torna protagonista dell’arte contemporanea con la quarta edizione del Concorso Nazionale di Pittura “Chimera Arte Arezzo”. Da mercoledì 31 ottobre a domenica 4 novem-bre, ad Arezzo Fiere e Congressi in via Spallanzani, si svolgerà la manifestazione ideata nel 2009 dall’associazione culturale omonima, con l’idea di rinverdire i fasti del glorioso

“Premio Arezzo”. Per il terzo anno consecutivo si

rinnova il connubio con il Salone del Mobile e della Casa “Abit.Ar.”. Le opere in concorso, pro-venienti da tutta Italia, saranno in mostra, con ingresso gratuito, all’interno del Padiglione 5.

«Come da regolamento, anche quest’anno partecipano artisti di qualsiasi espressione – ci spie-ga Paola Manneschi, presidente dell’associazione Chimera Arte Arezzo. – Il termine ultimo per l’iscrizione è lunedì 29 ottobre, quindi raccomando a tutti gli inte-ressati di affrettarsi».

Quando sarà decretato il vincitore?«I risultati del concorso saranno sanciti da una giuria spe-

cializzata domenica 4 novembre, alle ore 18. Quest’anno la commissione sarà composta da Liletta Fornasari, Matilde Puleo e Dino Tiezzi».

Cosa si vince? «I primi classifi cati otterranno dei premi acquisto of-

ferti dalla nostra associazione e dagli sponsor (Camera di Commercio, Ancos Confartigianato Arezzo, Aci Arezzo,

Coingas, Lodovichi Ristorazione), mentre due prestigiose aziende orafe aretine (Graziella Gioielli Scultura e Artlinea spa) offriranno le loro creazioni per i riconoscimenti speciali in omaggio al “Premio Arezzo”, a ricordare quella relazione tra oro e arte che connotava lo storico concorso».

Una quarta edizione ricca di novità.«La più importante è senza dubbio l’opportunità, per i primi tre classifi cati, di allestire una mostra a fi ne

febbraio 2013 nei prestigiosi locali del Circolo Artistico di Corso Italia. Gli stessi ambienti in questo periodo stanno ospitando l’antologica di Mario Caporali, uno che del “Premio Arezzo” ha scritto la storia».

Da quest’anno anche un riconoscimento riservato ai giovani.«L’idea è promossa dalla Provincia grazie al progetto “Generazione Protagonista”. Possono concorrere gli

under 35, ma ciò non preclude la loro partecipazione anche agli altri premi. Di questa iniziativa siamo molto lieti, poiché la nostra associazione sostiene già nel suo statuto l’arte giovanile».

Page 25: Il Settimanale di Arezzo 120

25IL SETTIMANALE DI AREZZO19 OTTOBRE 2012

LA QUARTA EDIZIONE DEL A

REZZO 2012di Marco

Botti

Tanti anche gli eventi collaterali.«Ospiteremo il meglio della Galleria di Arte

Contemporanea di Civitella, per una mostra cu-rata da Dino Tiezzi. Uno stand sarà invece riservato alla personale di Sigfrido Nannucci di Firenze, vin-citore della precedente edizione. Come lo scorso anno, infi ne, il padiglio-ne verrà arricchito dalle sculture di importanti artisti del territorio».

Concorsi nazionali, fi ere, mostre, nuove gal-lerie. Ad Arezzo c’è un bel fermento.

«Devo dire con or-goglio che una mano la stiamo dando anche noi. Chimera Arte Arezzo

è ormai un appuntamento di rilievo nel panora-ma della pittura contemporanea nazionale, e ha contribuito a far crescere artisti che ora si stanno proponendo con successo anche fuori dai confi ni locali. La strada intrapresa è quella giusta, adesso c’è solo da comminare».

www.chimeraartearezzo.it

NATURALNEROPensieri e visioni di Pasquale Nero Galante

Inaugura sabato 20 ottobre, alle ore 18, presso la Villicana D’Annibale Galleria D’Arte di via Cavour

la mostra di pittura di Pasquale Nero Galante dal titolo Naturalnero.

Curata da Angelo Andriuolo, Francesco Giulio Farachi e Danielle Villicana D’Annibale, l’esposizione ospiterà fino a mercoledì 31 ottobre una selezione di opere recenti del pittore salentino di nascita, romano d’adozione.

Una pittura a tratti dark quella di Nero Galante, artista contemplativo. I suoi dipinti, frutto di pensieri e visioni profonde, sono quasi privi di varietà cromati-che ma pieni di riflessioni.

Paesaggi, nature morte, volti. Nella sua ricerca in-trospettiva l’artista mira ad arrivare al nocciolo della psiche umana, ai segreti dell’esistenza.

Nell’arte del salentino la decadenza è solo appa-rente, poiché emerge dietro le righe una rappresen-tazione metaforica della realtà ancora tutta da vivere, la luce che si trova rovi-stando nel buio.

Un messaggio che vuole ridare nuova forza al presente.

www.frescoqueen.comChiara Savarino

Page 26: Il Settimanale di Arezzo 120

26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 19 OTTOBRE 2012

IL CORSO PREVEDE 12 INCONTRI SETTIMANALI IL VENERDÌ POMERIGGIO, DALLE 16.30 ALLE 18.30, PRESSO I LOCALI DEL CIRCOLO ARCOBALENO, SPAZIO RICREATIVO APERTO A TUTTI I GIOVANI IN VIA CURTATONE 77/A, AREZZO: IL PRIMO INCONTRO SARÀ VENERDÌ 12 OTTOBRE. PER PARTECIPARE AL CORSO È NECESSARIO ISCRIVERSI A QUESTI NUMERI: 0575/1943610 OPPURE 349/6761845 O MANDANDOCI UNA EMAIL ALL’INDIRIZZO [email protected]. LA PARTECIPAZIONE AL CORSO È LIBERA E GRATUITA, IN QUANTO IL PROGETTO È STATO FINANZIATO DALLA PROVINCIA DI AREZZO (BANDO GIOVANI ATTIVI 2012)

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Corso di creatività e divertimento a suon di musica!UN LABORATORIO DI ATTIVITÀ MUSICALI APERTO AI GIOVANI, IN CUI MUSICISTI AMATORIALI E PROFESSIONISTI VI FARANNO SPERIMENTARE, ATTRAVERSO VOCE E STRUMENTI, LA BELLEZZA CREATIVA ED ESPRESSIVA DELLA MUSICA!

Seguendo Seguendo rotte rotte ghiotte ghiotte

e vi diciamo la parola “Turchia”, pensereste mai ai tortellini? Probabilmente no, a meno che non abbiate assaggiato il Manti, piat-to turco giunto ad Arezzo grazie allo chef

Shady delle Rotte Ghiotte. L’abbiamo assaggiato per voi con Giuseppe Gori, cliente fi sso del ristorante e lettore del “Settimanale”.

Giuseppe ha 26 anni ed è l’amministratore di una nota azienda di legnami aretina: dopo aver frequen-tato negli Stati Uniti liceo e università (è laureato in Economia e Commercio), è tornato nella nostra

città per seguire l’azienda di fami-glia. Appassionato di cucina, mentre ci sediamo al tavo-lo ci racconta del suo rapporto con l’arte culinaria: «Per me cucinare signifi ca relax, di-vertimento. Ero bravino, ma grazie a Shady e al Social Cooking sono “sa-lito di livello”, e adesso mi diverto

ancora di più [ride, nda]!». Giuseppe ha partecipa-to a un concorso all’interno di Medoliva, dove ha presentato empanadas con spezie e carne chianina accompagnate da una tartare con guacamole: si è ag-

giudicato il terzo premio. Arriva Shady con i piatti, e cominciamo a mangiare.

Cos’è il Manti?«È un primo della tradizione turca: un tortellino

in brodo di pomodoro con yogurt [parola derivante dal turco, tra l’altro, nda] aromatizzato all’aglio».

Perché l’hai scelto per proporlo ai lettori del “Settimanale”?

«È una perfetta fusione tra Oriente e Occidente: la Turchia non a caso è a cavallo di questi due mon-di. È un piatto dominato da contrasti: l’acido dello yogurt e il dolce del brodo di pomodoro, il caldo dei tortellini e il freddo dello yogurt».

C’è anche un altro contrasto che colpisce: l’essere un piatto a prima vista “nostrano”, familiare, grazie ai tortellini, che però riserva una gradita sorpresa una volta assaggiato, risultando “esotico”. «I tortellini li facciamo noi, e nell’impasto mettiamo assieme alla carne di vitello anche l’agnello», interviene Shady.

«Questi contrasti mi affascinano – conclude Giuseppe. – A mio giudizio il Manti è il piatto più interessante che le Rotte Ghiotte hanno attualmente nel menù: oltretutto, non si trova da nessun altra parte, o si va a Istanbul o si viene qui [ride nuova-mente, nda]. Mi rendo conto che è un primo senza mezze misure: o si ama o non piace, ma invito tutti a provarlo almeno una vol-ta». Il Manti vi aspetta per essere messo alla prova in via Monte Falterona 34, presso le Rotte Ghiotte. Buon appetito.

Francesco Ciabatti

Oriente e Oriente e

Occidente in Occidente in

un piattoun piatto

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redo che più che storia si possa parlare di leggenda, anzi leg-gende, dato che non abbiamo documen-

ti scritti o testimonianze dirette di come sia nata questa parola, che letteralmente significa “coda di gallo”.

Sono molte, stravaganti e variopinte le storie giunte, di bocca in bocca, ai giorni nostri; la prima narra di una locandiera di nome Betsy Flanagan, che ai tempi della Guerra di Secessione, era solita servire a tutti i soldati, prima e dopo le battaglie, un miscuglio con tutti i liquori e distillati che aveva a disposizione, e per abbellire i bicchieri utilizzava variopinte piu-me di coda di gallo; la ricetta ebbe così successo che fu battezzata cock-tail.

Un’altra leggenda ci porta in America centrale alla fine del diciottesimo secolo, pe-riodo nel quale erano molto popolari i combattimenti fra galli, nei quali era consuetu-dine donare al vincitore la coda del gallo vinto. Dopo il combattimento i partecipanti brindavano con bevande miscelate di vari distillati, succhi o altri liquori, alla salute

della coda di gallo; cioè “on the Cock’s Tail”. Tra le più accreditate c’è quella legata a uno dei

più antichi cocktail codificati, il Sazerac, creato a New Orleans agli inizi del diciannovesimo secolo e servito in un bicchiere a forma di uovo chiamato coquetelle.

Le favole si susseguono, ma hanno l’unica utilità di donare un’aura di mistero e fascino a questa be-vanda, capace di emergere dal nulla e raggiun-gere la conquista del mondo intero.

Mettendo da parte per un attimo il romantici-smo e analizzando meglio gli eventi storici, possia-mo supporre che il cocktail nasca per esigenze di mercato. Infatti nei secoli scorsi i distillati e i liquori mancavano di quella finezza ed eleganza che li caratterizza oggigiorno; ecco che qualche ante-nato degli attuali barman aggiunge a quel whisky

o a quella vodka un goccio di sci-roppo o un succo, per rendere la bevanda più gradevo-le e ampliare così il suo portafoglio clienti. Quello che tut-tavia rese celebre il nostro drink e cambiò il modo di bere delle persone fu senz’altro l’era del proibizionismo attor-no agli anni Venti, periodo nel quale anche il bevitore più incallito aveva la possibilità di non nascondersi e di sorseggiare al bancone del bar, con aria immacolata, un Long Island Iced Tea.

Per domande, curiosità, richieste sul mondo dei cocktail e del bartending, contattate Alessandro Ferretti al 335/61.63.316 o all’in-dirizzo [email protected]

Ca cura diAlessadro Ferretti

Seguendo rotte ghiotte

Drops: fu un giornale di Houston negli Usa che cer-

cò di definire, nel 1806, cosa fosse un cocktail, definendolo “un liquore fatto con distilla-ti, acqua, bitter e zucchero, in grado di corroborare il corpo e alleviare la testa”. Nel 1862 il già citato Jerry Thomas [vedi “Il Settimanale” 116] scrive la pri-ma Bartender’s Guide.

Ricetta del Sazerac: 5 cl di cognac, 1 cl di as-senzio, 2 spruzzate di Peichaud’s bitter, 1 zollet-ta di zucchero di canna bianco

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sì, viaggPaese affascinante, ricco di storia e di bellezze naturali, culla di grandi civiltà, la COLOMBIA ri-serva ai viaggiatori intense emozioni per un’av-ventura insolita e indimenticabile.

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30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 19 OTTOBRE 2012

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di Fabio Mugelli

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lom

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roBERSANI O RENZI?

«Bersani o Renzi? Tésto è ’l problema!Col primo vè su l’usato sicuro,ma col secondo te piglia ’l patemade fare un salto al buio nel futuro.

Col primo, Beppe, un se cambia sistema,i ministri degià me li figuro:

Veltroni, Bindi, Fassino, D’Alema…;col secondo saremo anco a l’oscuro,

ma almeno c’è speranza de cambiare»«Io, Tónio, un ce sto a capì ppiù gnente:te giuro che ’n saprèbbi chj votare…

Booh! Con Berlusconi era differente:contro ’l nemico el pòpelo era unito…

mentr’ora ce se scanna nel partito!»

MERCATINI DEL MONDO

NELLE VIE DI AREZZODa venerdì 19 a dome-

nica 21 ottobre la VIII edizione dell’evento che porta in città 150 operato-ri stranieri e 80 italiani. La manifestazione ha raggiun-to in passato le 200.000 presenze. Gli

stand saranno aperti dalle 9 di mat-tina alle 2 di notte. Su iniziativa di Comune e Camera di Commercio di Arezzo, con la collaborazione di Confcommercio, Cna, Coldiretti, Cia, Associazione Provinciale Apicoltori per Confagricoltura e Federconsumatori.di Leonardo Zanelli

di Lucio Massai

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Pietà di Kim Ki-Duk ****Un aguzzino di artigiani mo-

rosi e una madre pronta a tut-to per recuperare il rapporto filiale in un dramma intimo ma universale, ambientato in un quartiere inghiottito – con i suoi abitanti – dall’espansione urba-nistica. Il regista di Ferro 3 trionfa a Venezia col suo diciottesimo lavoro, che intreccia vendetta, miseri-cordia e relazioni familiari in un’analisi fortemente anticapitalistica: è la dipendenza dal denaro che ha diffuso nella nostra società i semi del disagio, dell’aridità sentimentale, della mancanza di valori.

Una pellicola sgradevole nella sua ferocia, gira-ta in maniera gelida ed essenziale e illuminata da un toccatissimo finale, che lascia una scia nelle viscere dello spettatore e fa crescere al suo interno la memoria fil-mica per giorni. Bentornato, Kim, ci eri mancato. Enrico Badii

[email protected]

Casa fai-da-te, o quasi! Dalla messa in opera delle balle di fi eno alla struttura grezza di una casa di paglia possono passare circa 15 giorni e se vengono usati buoni intonaci, un edifi cio

ben progettato potrebbe durare secoli. Sono vari i motivi che spingono architetti e non a

ricercare e consolidare nuove tecniche per una casa di paglia passiva, ecologica.

Fra questi il fatto che la paglia è a tutti gli effetti un “materiale di scarto”, e per questo ha costi molto basi. Una balla può variare tra i 2,5 e i 3,5 euro. Se considerate che per una casa di 150 metri quadrati, ne servono circa 400, i conti sono presto fatti.

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