il settimanale gratuito per la tua salute previeni … · ritrova la tua forma cerca il tuo...

38
Cuore Occhio ai farmaci a base di erbe Test QUANTO SEI ATTRAENTE? Scoprilo con il & VITAMINA D Nutri Previeni & IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE SETTIMANALE NUMERO 6 ANNO III DAL 31 MAGGIO AL 6 GIUGNO 2017 A LETTO CON LA FAME O SPUNTINO DELLA SERA? SOLE MALATTIA DEL BACIO MONONUCLEOSI 3 ESERCIZI PER L’INTERNO COSCIA Orgasmo SE RAGGIUNGERLO È UN PROBLEMA MEDICINA ESTETICA DEL VISO Il decalogo per il filler sicuro ALLERGIE UN AIUTO DAI PROBIOTICI Il kit medico perfetto SOS MONTAGNA BELLEZZA Labbra perfette? Sì, è possibile Digital aging Monitor invecchiano la pelle Cervello Più reattivo con 2 bicchieri d’acqua Frutta e verdura Alleati dell’umore ALIMENTAZIONE

Upload: ngominh

Post on 17-Feb-2019

217 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

CuoreOcchio ai farmaci

a base di erbe

Test

QUANTO SEI ATTRAENTE?Scoprilo con il

& VITAMINA D

Nutri Previeni&IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE

SETTIMANALE • NUMERO 6 • ANNO III • DAL 31 MAGGIO AL 6 GIUGNO 2017

A LETTO CON LA FAME O SPUNT INO DELLA SERA?

SOLE MALATTIA DEL BACIO

MONONUCLEOSI

3ESERCIZI PER L’INTERNO

COSCIA

Orgasmo SE RAGGIUNGERLO È UN PROBLEMA

MEDICINA ESTETICA

DEL VISOIl decalogo

per il filler sicuroALLERGIEUN AIUTO DAI PROBIOTICI

Il kit medico perfetto

SOS MONTAGNA

BELLEZZA

Labbra perfette?Sì, è possibile

Digital agingMonitor invecchiano

la pelle

CervelloPiù reattivo con 2 bicchieri d’acqua

Frutta e verduraAlleati dell’umore

ALIMENTAZIONE

Page 2: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

© Kekoa Publishing S.r.l.REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N.103/2015 DEL 22.06.2015

Via Mantova 44, 00198 ROMA

SE T TIMANALE - ANNO III - NUMERO 6 DAL 31 MAGGIO AL 6 GIUGNO 2017

Nutri Previeni&Direttore Responsabile Francesco Maria Avitto

Direttore Editoriale Vincenzo Coluccia

Vicedirettore Lucia Limiti

E D I T O R I A L S T A F FMagazine Editor Attilia BurkeFocus Editor Michela PerroneWeb Editor Marzia Caposio

S C I E N T I F I C A D V I S O RCentro Ricerche Nutrizionali DIETOSYSTEM – Milano

A R TMagazine Art Director Francesco MoriniImpaginazione e Grafica Niccolò IacovelliWeb Art Dominga CozziWeb Developer Roberto Zanetti, Paolo CambiaghiPhotos shutterstock.com

COMMUNICATION & MARKETINGChief Marketing Officer Luigi De SantisAdvertising [email protected]

F I N A N C EChief Financial Officer Marco Amicarelli

I T & D I G I T A LICT Manager Giuseppe RicciDigital Operation Manager Davide Battaglino

E D I T O R EKekoa Publishing Srl (Gruppo Sics)

Amministrazione Via Mantova 44, 00198 - Roma

Redazione: Via Boncompagni, 16 - 0187 Roma Viale Monza, 133 - 20125 Milano Tel. (numero unico nazionale): 02.28172609

PUBBLICITÀKekoa PublishingVia Boncompagni, 16 - 0187 RomaTel. 02.28172609 [email protected]

Prof. Gianfranco BeltramiPresidente Commissione Medica della Federazione ItalianaBaseball e Softball - Consigliere Nazionale FMSI

Dr Antonio CarettoPresidente Associazione Italiana di Dieteticae Nutrizione Clinica (ADI)

Prof.ssa Hellas CenaUniversità di Pavia Dip.to di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense Unità di Scienza dell’Alimentazione

Prof. Costantino De GiacomoA.O. Ospedale Niguarda Ca’ GrandaDirettore Dipartimento Materno Infantile

Prof. Lorenzo Maria DoniniDirettore della Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università La Sapienza - Roma

D.ssa Sara FarnettiSpecialista in Medicina Interna, Fisiopatologia della Nutrizionee del Metabolismo

Prof. Marco GasparottiChirurgo Plastico

Prof.ssa Maria Gabriella GentilePresidente Fondazione FOBANResponsabile Centro DCA - Centro Diagnostico Italiano

Prof. Michelangelo GiampietroSpecialista in Medicina dello Sport e in Scienza dello Sport. Presidente SIAMAB

Prof. Filippo GrazianiProfessore associato Università di PisaHonorary Senior Lecturer University College of London

Prof. Giacinto MiggianoDirettore di Unità Operativa Complessadi Dietetica e Nutrizione Umana Policlinico A.Gemelli

Prof.ssa Silvia MigliaccioDipartimento di Scienze del Movimento, Umanee della Salute Università di Roma “Foro Italico”

Prof. Fabrizio MuratoriPresidente eletto Società Italianadell’Obesità (SIO)

Prof. Pierluigi PecoraroBiologo Nutrizionista, Dirigente SIAN – ASL Napoli 3 SudConsigliere Ordine Nazionale Biologi e Membro direttivo SINU

Prof. Alessandro PintoMembro del Consiglio direttivo nazionaleSocietà Italiana Nutrizione Umana (SINU)

Dr Enrico Prosperi Segretario Società Italianadi Psicologia Clinica Medica (SIPCM)

Dr Pier Luigi RossiDocente di Nutrizione Clinica Università degli Studi di BolognaSpecialista in Scienza dell’Alimentazione e Igiene, Divulgatore scientifico

Prof. Luca ScalfiProfessore Ordinario di Nutrizione Umana Universitaria Policlinico Federico II - Napoli

D.ssa Tiziana StalloneBiologa Nutrizionista e Presidente ENPAB (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a Favore dei Biologi)

Prof. Andrea Vania Responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica Università “La Sapienza”- Roma

Prof. Stefano ZurridaProfessore Associato di Chirurgia Generale, Università degli Studi di Milano Dir. Unità Diagnostico Chirurgica in Senologia Istituto Europeo di Oncologia

COMITATO SCIENTIFICO

2 N&P

Page 3: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

N&P 3

Page 4: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

IN QUESTO NUMERO

Nutrizione6 Cervello Chi beve tanto è più reattivo

7 Frutta e verdura alleati dell’umorePiù ne mangi e meglio ti senti

Salute08 EmicraniaDagli Usa nuova tecnica per trattarla

09 CuoreOcchio ai famaci a base di erbe

10 AllergieUn aiuto dai probiotici

12 Montagna sicuraEcco il kit medico perfetto

Fitness14 Adduttori3 esercizi al dì per l’interno coscia

Bellezza16 Labbra perfette?Sì, è possibile

17 Digital agingI monitor invecchiano la pelle

Reportage18 MononucleosiLa malattia del bacio

Focus26 A letto con la fame o spuntino della sera? La tua fame su una scala da 1 a 10

28 Medicina estetica del visoEcco il decalogo per un filler sicuro

30 Sole e vitamina DIl pieno di salute a tutte le età

32 OrgasmoSe raggiungerlo è un problema

Test34 Quanto sei attraente?

4 N&P

Page 5: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

N&P 5

È il trattamento dietetico d’urto che ti aiuta a perdere peso rapidamente e che ti motiva a intraprendere un percorso di dimagrimento equilibrato, l’unico in grado di darti una soluzione definitiva ai tuoi problemi di peso.

Dieta Combinata integra la personalizzazione dietetica realizzata con il contributo scientifico di Dietosystem con ProteoNorm, l’integratore proteico di altissima qualità.

Dieta Combinata e il prodotto ProteoNorm sono esclusivamente affidati ai nutrizionisti*, in grado di prescriverti il trattamento personalizzato e monitorare il tuo stato di salute.

Dieta combinatacon

Senza fatica, con l’aiuto di un nutrizionista

Perdi peso, Ritrova la tua forma

Cerca il tuo nutrizionista di fiduciasu www.dietacombinata.it

una divisione di DS MEDICA

20125 Milano - Viale Monza, 133 - Tel. +39 02 28172 200 - Fax +39 02 28172 299 eMail: [email protected] - Web: www.dsmedica.info

FILIALI | Roma: Viale Regina Margherita, 302 - Napoli: Via Jannelli, 646

Page 6: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

Bere due bicchieri d’acqua può velocizzare i tempi di reazione del cervello. A suggerirlo uno studio

dell’Università di East London, co-ordinato da Caroline Edmonds. Più precisamente, secondo gli scienziati londinesi, “le persone che bevono mezzo litro di acqua prima di con-durre compiti mentali – spiega Ed-monds – hanno tempi di reazione del 14% più veloci rispetto a coloro che non la bevono”. Per scoprirlo è stato fatto un esperimento su 34 uomini e donne che hanno com-pletato due volte una serie di test psicometrici, la prima volta dopo una colazione con una barretta di cereali e la seconda dopo aver con-sumato una barretta di cereali e una bottiglietta d’acqua. L’assunzione di acqua, secondo gli esperti, “ha aiu-tato il cervello a ‘liberare’ le parti che si occupano di inviare al corpo le informazioni sulla necessità di bere, aumentando così la capacità di rispondere ad altri impulsi”. Se-

80%La percentuale

di acqua nel cervello

Bere acqua, secondo i ricercatori della East London University, “aiuta il cervello a ‘liberare’ le parti che si occupano di inviare al corpo le informazioni sulla necessità di bere, aumentando così la capacità di rispondere ad altri impulsi”.

condo Edmonds “il tempo di reazio-ne è sembrato dipendere soprattutto dall’acqua, in particolare laddove se le persone erano assetate. Ci sono anche teorie ormonali su come la di-sidratazione colpisce il cervello, ed è possibile che l’acqua possa riparare uno squilibrio anche di questo tipo. Se si considera poi che l’80% del cer-vello è fatto di acqua, risulta ancora più evidente quanto sia importante assicurarsi di assumerne la giusta quantità”.

Cervello più velocecon 2 bicchieri d’acquaCHI BEVE TANTO È PIÙ REATTIVO

I CONSIGLI DELLA SCIENZA A PORTATA DI MANO A CURA DI ELISABETTA FRIGERIO

Nutrizione

6 N&P

Page 7: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

Frutta e verdura, già note per i loro molteplici effet-ti salutari sul fisico, sono un toccasana anche per il benessere psicologico. Aumentarne il consumo, in-fatti, migliora l’umore, almeno secondo un gruppo

di ricercatori neozelandesi dell’Università di Otago, il cui studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi han-no preso in esame 171 persone, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, che consumavano poca frutta e verdura. Questi sono stati divisi in tre gruppi e sono stati monitorati per 14 gior-ni. Il primo gruppo ha mantenuto l’alimentazione a cui era abituato ad attenersi, al secondo gruppo di partecipanti, in-vece, venivano mandati degli sms di promemoria sul cellu-lare affinché non si dimenticassero di assumere più frutta e verdura. Inoltre, per incentivarne ulteriormente il consumo avevano anche accesso a voucher prepagati. Il terzo gruppo di partecipanti, invece, godeva della fornitura diretta di due porzioni giornaliere di ortaggi e frutta fresca (carote, kiwi, mele e arance). Dai risultati è emerso che i partecipanti che erano stati inseriti in quest’ultimo gruppo, a cui cioè erano state date in maniera diretta frutta a verdura, non solo ne consumavano di più ma aumentava anche il loro benessere psicologico, rilevato tramite appositi test. Inoltre, chi era in questo gruppo tendeva a consumare più ortaggi e frutti cru-di rispetto agli altri, che avevano ricevuto solo dei prome-moria o degli incentivi al consumo, che invece sceglievano più di frequente di cuocerli o mischiarli ad altri ingredienti.

VITAMINE, ACQUA, FIBRE, SALI MINERALI, ZUCCHERI E PROTEINE: QUESTE LE SOSTANZE NUTRITIVE PREZIOSE PER L’ORGANISMO CONTENUTE NELLA FRUTTA

LE PORZIONI DI FRUTTA E VERDURA

CONSIGLIATE AL DÌ10

N U T R I Z I O N E

Cervello più velocecon 2 bicchieri d’acquaCHI BEVE TANTO È PIÙ REATTIVO

Frutta e verduraalleati dell’umorePIÙ NE MANGI E MEGLIO TI SENTI

N&P 7

Page 8: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

SaluteI CONSIGLI DELLA SCIENZA A PORTATA DI MANO A CURA DI ATTILIA BURKE

Potrebbe arrivare da oltre Oceano un dispositivo in grado di alleviare il dolore invaldante dell’emicrania in modo rapido ed efficace, anche sui più giovani. Il trattamento (blocco del gan-glio sfenopalatino) prevede l’inserimento di un catetere, sottile

come uno spaghetto nelle narici, tramite il quale viene somministrato un anestetico, generalmente la lidocaina, diretto al ganglio sfenopalati-no, un fascio nervoso che si trova nella parte posteriore del naso e che si pensa essere associato all’emicrania. Secondo una ricerca presentata al Society of Interventional Radiology’s Annual Scientific Meeting, questo metodo già in uso per gli adulti potrebbe portare beneficio anche a bam-bini e adolescenti. L’emicrania, infatti, non risparmia proprio nessuno, basti pensare chr il 12% degli over 12 ne soffre. Nell’ambito dello studio presentato sono stati effettuati 310 trattamenti in 200 pazienti tra 7 e 18 anni. I livelli di dolore sono stati registrati su una scala da 1 a 10. Dieci minuti dopo il trattamento, i ragazzi sono stati invitati a confron-tare il loro livello di dolore, utilizzando la stessa scala. I ricerca-tori hanno visto una diminuzione statisticamente significati-va dei punteggi relativi al mal di testa, con una riduzione media del dolore di poco più di 2 punti. “Anche se non è una cura per l’emicrania, questo trattamento ha il potenziale per migliorare la qualità di vita”, con-cludono i ricercatori.

12%PERCENTUALE

DI OVER 12 CHE SOFFRE

DI EMICRANIA

EmicraniaDAGLI USA NUOVA TECNICA PER TRATTARLA

Page 9: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

I farmaci a base di erbe offrirebbero più rischi che benefici alle persone con malattie cardiache. A sostenerlo è uno studio “made in Italy” pubblicato sul Journal of American College of Cardio-logy. Graziano Onder dell’Ospedale Gemelli dell’Università Cat-

tolica del Sacro Cuore a Roma e colleghi hanno esaminato le pro-ve per la sicurezza e l’efficacia di integratori a base di erbe per chi soffre di cuore. È stato osservato un possibile beneficio dell’olio di lino, del cardo mariano, dei semi d’uva, del tè verde, del bianco-spino, dell’aglio e della soia. Tuttavia, queste deboli evidenze non sembrerebbero essere sufficienti a controbilanciare i rischi di inte-razione con i farmaci per il cuore, specie per tè verde, biancospino e aglio. Inoltre, non è emersa alcuna evidenza di beneficio dell’a-stragalo. Il ginseng asiatico ha mostrato sia benefici che un elevato rischio di interazione con farmaci per il cuore, e il Ginkgo biloba sia effetti collaterali potenzialmente gravi che un elevato rischio di interazioni con i famaci per i cardiopatici. E ancora, mirtillo, sam-buco europeo, goldenseal, radice di liquirizia, salvia miltiorrhiza e iperico avevano interazioni significative con i farmaci da prescri-zione comunemente usati per trattare le malattie cardiache, tra cui warfarin, diuretici, aspirina e altri anticoagulanti. Secondo Onder, i pazienti cardiopatici dovrebbero informare subito il medico quan-do decidono di assumere un preparato a base di erbe, anche se i medici possono non essere a conoscenza di molti di questi effetti negativi “perché nella maggior parte dei paesi occidentali, lo studio della medicina alternativa non è radicato nelle facoltà di medicina”, commenta.

È tutta italiana la ricerca che

mette in guardia i cardiopatici dall’utilizzo di integratori a

base di erbe e fitoterapici in generale ed è

stata pubblicata sul Journal of

American College of Cardiology

Negli Stati Uniti, una persona su

cinque ammette di aver assunto

integratori o prodotti dietetici a base di erbe ad un certo punto

della propria vita, e questo potrebbe essere motivo di preoccupazioni

per i medici, specie quando ad assumerli sono i

cardiopatici.

S A L U T E

CuoreOCCHIO AI FARMACI A BASE DI ERBE

N&P 9

Page 10: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

AllergieUn aiuto dai probiotici

La rinite allergica si verifica quando il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo agli allergeni presenti nell’aria e, in genere, è innescata da pollini e spore della muffa. Gli antistaminici possono aiutare ad alleviare i sintomi ma, come con tutti i farmaci, possono causare effetti indesiderati come sonnolenza, vertigini o nausea

LO STUDIO “MADE IN USA” È STATO CONDOTTO SU 173 ADULTI CHE SOFFRIVANO DI ALLERGIA STAGIONALE DA LIEVE A MODERATA

Il clima ballerino degli ultimi anni ha reso altrettanto incerte le stagioni e le allergie rimangono in agguato più a lungo. Dunque, non è mai troppo tardi per “ar-marsi” e cercare di prevenirne le manifestazioni come

occhi rossi e naso chiuso. In tal senso, un aiuto potreb-be arrivare dai probiotici, almeno secondo un gruppo di ricercatori dell’Università della Florida che ha condotto uno studio sull’effettiva efficacia di lattobacilli e bifido-batteri, già noti per contribuire al mantenimento di un buon sistema immunitario. I ricercatori hanno testato una combinazione dei due probiotici su 173 adulti che presentavano allergia stagionale da lieve a moderata e che non stavano usando farmaci. I soggetti sono stati divisi casualmente in due gruppi: ad uno di questi è stato som-ministrato il probiotico in un’unica capsula da assume-re due volte al giorno, mentre il secondo ha ricevuto un placebo. Durante il periodo di studio di otto settimane e svolto al culmine della stagione allergica, coloro che ave-vano assunto la combinazione di probiotici hanno riferito una riduzione dei sintomi e miglioramenti nella qualità della vita rispetto all’altro gruppo. Precedenti studi aveva-no già indagato l’efficacia dei probiotici sulle allergie sta-gionali, ma i risultati variavano molto a seconda dei ceppi batterici utilizzati.

S A L U T E

Page 11: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

N&P 11

Inse

rzio

ne a

pag

amen

to

www.dietacombinata.it

Viale Monza, 133 - 20125 [email protected] - [email protected]

FILIALI | Roma: Viale Regina Margherita, 302 - Napoli: Via Jannelli, 646

Call Center NutrizionistiTel. 02 2800 5700

METODOLOGIE PER LA NUTRIZIONE ESCLUSIVE PER IL

MEDICO E IL BIOLOGO NUTRIZIONISTA

DS Medica sostiene la lotta al sovrappeso, all’obesità e alle sue patologie correlate attraverso un sistema

diagnostico-terapeutico integrato, erogato soltanto dai medici e dai biologi nutrizionisti, in grado di offrire ai pazienti soluzioni

scientificamente validate e durature nel tempo.

www.dsmedica.info

Il benessere come scienza

PLICOMETRIAANAMNESI ALIMENTAREE PIANO NUTRIZIONALE

IMPEDENZIOMETRIA

Page 12: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

MONTAGNA SICURA

Ecco il kit medico perfetto

Gambe rotte, distorsioni e ferite. Questi alcuni degli infor-tuni in cui può incappare chi va in montagna. Ma quanti alpinisti o sciatori portano con sé lo zaino di primo soc-corso? E soprattutto, quali medicine e presidi deve con-

tenere? A rispondere a questa domanda un gruppo di ricerca sta-tunitense che ha analizzato i dati di 11 studi su infortuni e malattie tra alpinisti ed escursionisti. Tra il 58% e il 76% delle lesioni che necessitano di cure mediche sono riconducibili a cadute o incidenti similari; nel 25-29% dei casi si tratta invece di eccessivi sforzi e di-storsioni. Il team di ricerca ha offerto nuove raccomandazioni per i kit medici di escursionisti e scalatori, tra cui prodotti per curare le ferite, come guanti e nastro medico, bende e materiali per steccare. Si consiglia, inoltre, di portare siringhe, pinzette, colla medica per suturare le ferite, vaselina e cerotti per le vesciche. Senza dimenti-care i farmaci antiinfiammatori, gli antiepiretici, i farmaci anti-diar-rea e i sali minerali per la reidratazione. Per gli scalatori che hanno un allenamento adeguato, anche analgesici e farmaci anti-vomito. “Essere preparati e non sottovalutare la vita all’aria aperta, in parti-colare l’ambiente di montagna, è il consiglio degli esperti, secondo i quali è essenziale istruirsi sui potenziali pericoli prima di partire e portare l’attrezzatura adeguata, ricordando che oltre ai kit medici, servono l’abbigliamento adeguato, acqua e apparecchiature idonee a orientarsi e comunicare anche laddove il segnale è assente.

Dei 355 amanti dell’alta quota

intervistati negli studi, solo 212 portavano con

sé un kit medico, e le informazioni

raccolte dalle 158 persone che hanno fornito una descrizioni

dei loro kit d’emergenza,

hanno rivelato che al primo

posto tra i must have di cui gli escursionisti

credono di non dovere fare a meno ci sono

cerotti e altri tipi di bende, seguiti da farmaci non-steroidei e anti-infiammatori.

Alcuni portano con sé anche

unguenti, tra cui vaselina e creme

antibiotiche.

Un gruppo di ricercatori statunitensi

ha analizzato i dati di 11 studi

precedenti su lesioni e

malattie tra gli arrampicatori

e ha stilato un elenco

delle forniture mediche che dovrebbero essere nello zaino di ogni

alpinista. Ha poi preso in esame gli scalatori di 11 montagne in Colorado

di altezza superiore ai

1.400 metri per vedere quali

accessori medici portavano. Più

di un terzo degli scalatori non aveva un kit

medico.

S A L U T E

12 N&P

Page 13: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

N&P 13

La rivista di viaggi e turismo

ISLANDS Viaggi collega i lettori alle loro destinazioni preferitepresentando nuove eccitanti opportunità di viaggio

islandsviaggi.it

“IL VIAGGIO PIÙ BELLO È QUELLOCHE NON È STATO ANCORA FATTO” - Loick Peyron

In edicola e in edizione digitale

Page 14: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

I CONSIGLI DELLA SCIENZA A PORTATA DI MANO A CURA DI EMANUELA DOLCIMINI

Fitness

Sono tre, sono posizionati all’in-terno della coscia e sono quelli che, se allenati, contrastano l’an-tiestetico effetto della forza di

gravità su questa parte del corpo: sono gli adduttori. Il lungo, il medio e il gran-de adduttore sono tra i primi muscoli a cedere con il passare del tempo. Tutta-via, un allenamento costante, consente di non perdere la tonicità. Oltre a sport come il nuoto, la cyclette e il jogging, ci sono alcuni esercizi da fare comoda-mente a casa che aiutano a mantenere “giovani” le proprie gambe.

ADDUTTORImodellare l’interno coscia

14 N&P

Page 15: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

F I T N E S S

DISTENDERSI SUPINI, zona lombare appiattita sul pavimento, addominali contratti, braccia rilassate lungo il cor-po, testa e spalle rilassate. Inspirare ed espirando sollevare le gambe a 90 gradi, piedi a martello. Inspirando divaricare le gambe senza eccedere, gambe dritte. Mantenere le gambe divaricate al mas-simo dell’estensione per alcuni secondi e, espirando, chiuderle lentamente. Non sollevare la zona lombare e non sforza-re il collo.

3 serie da 8 ripetizioni

DISTENDERSI SUL FIANCO DESTRO con la schiena dritta, i piedi uniti, come se aveste una tavola di legno davanti e una dietro. Contrarre gli addominali. Piegare la gamba sinistra e appoggiarla al pavimento, ad angolo retto rispetto al corpo. Piegare il braccio destro e ap-poggiare la testa, appoggiare la mano sinistra al pavimento. Mantenere la gamba destra dritta, piede a martello ed espirando sollevarla lentamente fino a dove possibile. Tenere le posizione alcuni secondi e, inspirando, ritornare alla posizione di partenza. Finita la serie con la gamba destra alternare con l’altra gamba.

3 serie da 8 ripetizioni

METTETEVI A QUATTRO ZAMPE, sen-za inarcare la schiena, busto e bacino fermi. Allungare indietro una gamba alla stessa altezza della schiena (non di più), inspirate ed espirando spingetela in direzione dell’altra gamba, cercando di andare verso un punto a terra al di là dell’altra gamba, sempre appoggiata a terra.

3 serie da 10 ripetizioni per ciascuna gamba

N&P 15

Page 16: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

BO

NN

INST

UD

IO/S

HU

TT

ER

STO

CK

.CO

M

Definire le labbra femmi-nili perfette è possibile. Come? È indispensabile il rispetto delle proporzioni

tra il labbro superiore e quello infe-riore, in particolare quando si fanno degli interventi di ‘riempimento’ e definizione. Dunque, sono decisa-mente da evitare gli interventi ad “effetto canotto” tipicamente rico-noscibili in alcune celebrità della tv. A evidenziarlo sono proprio i chirur-ghi plastici, in uno studio pubblicato su Jama Facial Plastic Surgery. Nella ricerca dell’Università della Califor-nia di Irvine guidata da Brian J.F. Wong, è stata studiata l’attrattività di alcune donne in base a diversi mo-delli di labbra. Dai risultati è emerso che le labbra che rispettavano il rap-porto di uno a due tra parte superio-re e parte inferiore e che costituiva-no il 10% della superficie totale del terzo inferiore del viso (che si esten-de dalla base del naso al punto più basso del mento) erano considerate le più attraenti. Proprio sul rappor-to tra labbro superiore e inferiore si concentra principalmente il mes-saggio degli autori dello studio. “So-steniamo con convinzione la con-servazione del rapporto naturale tra labbro superiore e labbro inferiore o il raggiungimento di un rapporto 1 a 2 nelle procedure di aumento delle labbra, evitando che il labbro supe-riore sia troppo pieno, come spesso si vede tra le celebrità,” concludono i ricercatori.

Le labbra che rispettano il rapporto di uno a due tra parte superiore e parte inferiore e che costituiscono il 10% della superficie totale del terzo inferiore del viso - dalla base del naso al punto più basso del mento - sono considerate le più attraenti

PAROLA D’ORDINEEVITARE

L’EFFETTO CANOTTO

Labbra perfetteSÌ È POSSIBILE

I CONSIGLI DELLA SCIENZA A PORTATA DI MANO A CURA DI ELENA MAINARDI

Bellezza

16 N&P

Page 17: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

Ebbene sì; il monitor-del computer invec-chia la pelle del viso, la rende secca e fa ve-

nire le rughe. A rivelarlo è la dermatologa  Rachel Nazarian che afferma, secondo quanto riportato dal sito In a Bottle, che i raggi uv collegati alle onde elettromagnetiche de-gli schermi elettronici sur-riscaldano i tessuti ricchi di acqua e li ‘invecchiano’, con un fenomeno chiamato digital aging. Secondo l’esperta que-sto ‘invecchiamento digitale’ colpisce persone di tutte le età, e sarebbe causato da un deterioramento delle proteine di collagene, che sono di fat-to la struttura portante della pelle. “Per prevenire gli effetti del digital aging – si legge – è necessario bere molta acqua, seguire una dieta ricca di ali-menti idratanti come frutta e verdura, e alimenti ricchi di omega 3, omega 6 e omega 9 come pesce, cereali e frutta oleosa. Questa alimentazione aiuta la pelle a ritrovare ela-sticità e tono”. Inoltre, è indi-spensabile “staccare spesso gli occhi dal monitor, e alzarsi di tanto in tanto per allontanarsi dallo schermo”.

DIGITAL AGINGI monitor invecchiano la pelle

STARE TROPPE ORE AL COMPUTER FA VENIRE LE RUGHE PERCHÉ LE ONDE ELETTROMAGNETICHE DEGLI SCHERMI ELETTRONICI SURRISCALDANO I TESSUTI RICCHI DI ACQUA E LI ROVINANO

Tanta acqua, frutta, verdura e omega 3 e 6 servono a prevenire

l’invecchiamento digitale

B E L L E Z Z A

Page 18: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

MononucleosiMononucleosi

REPORTAGE

MononucleosiLa malattia

del bacioNel mirino ci sono soprattutto bambini e adolescenti, ma la

patologia non risparmia nemmeno gli sportivi, costringendoli a lunghe pause. Si trasmette attraverso la saliva e per questo è meglio

conosciuta come la malattia del bacio. Nonostante sia abbastanza comune, la diagnosi risulta ancora complessa: spesso si scambiano i

sintomi per influenza, oppure per malattie di origine batterica.

18 N&P

Page 19: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

di Michela Perrone

N&P 19

Page 20: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

CColpisce nel periodo più dolce dell’adole-scenza, quello dei primi baci “rubati” a scuo-la o durante le feste. Provoca forte mal di gola, febbre e una stanchezza che si trasci-na anche per settimane. È la mononucleosi, patologia conosciuta anche come la malat-tia del bacio perché si trasmette soprattut-to attraverso la saliva e predilige bambini e adolescenti. Meno frequentemente colpisce chi beve dallo stesso bicchiere o condivide le posate con persone già infette.“La mononucleosi è una malattia acuta in-fettiva dovuta al virus di Epstein-Barr (Ebv) che appartiene alla famiglia degli Herpes vi-rus, molto diffusi nella popolazione”, spie-ga Costantino De Girolamo, direttore della Struttura complessa di Pediatria e del Di-partimento materno-infantile dell’ospedale Niguarda di Milano. Sono famosi l’Herpes

simplex, virus che provoca la cosiddet-ta “febbre” sul labbro (quelle che i medici chiamano gengivostomatiti) e l’Herpes della varicella zoster. “L’Ebv, oltre ad avere una predilezione per la cute, le mucose e la zona faringo-tonsillare, interessa anche le cellule del tessuto linfatico – continua De Girolamo – La conseguenza di questa infezione è la stimolazione del sistema immunitario pro-prio perché questo virus in particolare va a infettare i linfociti. Ne consegue un numero veramente importante di patologie, tra cui però quella più acuta e che riguarda l’età pe-diatrica è la mononucleosi”.

SINTOMI COMUNIDifficoltà respiratorie, dolore a deglutire e stanchezza diffusa sono i primi campanelli d’allarme dell’arrivo della malattia. “Tipica-

Tra i sintomi comuni ci sono:difficoltà respiratorie, dolore a deglutire e stanchezza diffusa

La mononucleosi è una malattia acuta infettiva dovuta al virus di Epstein-Barr (Ebv) che appartiene alla famiglia degli Herpes virus

20 N&P

Page 21: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

N&P 21

La rivista di scienza e tecnologia più diffusa al mondo

Popular Science racconta e spiega come l’innovazione scientificaentra nella vita quotidiana, tra le novità già disponibili e quelle in arrivo.

popsci.it

“CHI DICE CHE È IMPOSSIBILE, NON DOVREBBEDISTURBARE CHI CE LA STA FACENDO” - Albert Einstein

In edicola e in edizione digitale

Page 22: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

mente si tratta di una reazione acuta dell’or-ganismo nei confronti del virus Ebv: la mo-nonucleosi è una malattia che comincia con malessere e stanchezza, sintomi che a volte persistono anche in assenza di febbre. Però nella forma conclamata compare appunto la febbre, oltre a una faringo-tonsillite molto vistosa. Addirittura, le tonsille si coprono di placche biancastre e il ragazzino ha una dif-ficoltà enorme a deglutire a causa del dolore che questo atto provoca. Non riesce quindi a mangiare e si idrata a stento”, fa il punto il pediatra.Oltre alle tonsille, il tessuto linfatico colpi-to è anche quello delle adenoidi, tanto che il bambino può parlare con una voce molto nasale. Infine, “l’interessamento dei linfo-nodi del collo fa sì che ci sia anche un’evi-dente tumefazione dei linfonodi laterocer-vicali”. In rari casi, il decorso della malattia può essere rallentato da un’epatite o dall’in-grossamento patologico della milza.

“Nella stragrande maggioranza dei casi la diagnosi si sospetta già clinicamente osser-vando l’insieme dei sintomi, cioè una ton-sillite che non risponde all’antibiotico, la febbre, la stanchezza che non passa – osser-va l’esperto – Per averne conferma tuttavia basta un esame del sangue in cui si va alla ricerca degli anticorpi di classe IgM contro il Vca, che è l’antigene virale del capside del virus Ebv. A questo punto è possibile confer-mare la diagnosi”.

UN VIRUS CHE (QUASI) TUTTI ABBIAMO DENTROOccorre distinguere tra l’infezione da Ebv, che contrae la stragrande maggioranza del-la popolazione e che può essere asintoma-tica, e la mononucleosi, malattia precisa con sintomi ben definiti: “Si calcola che in Europa quasi tutti i trentenni siano stati infettati dal virus di Epstein-Barr – confer-ma De Girolamo – Parliamo di percentuali

“Le tonsille si coprono di placche

biancastre causando

difficoltà a deglutire

Nella seconda metà

dell’Ottocento la mononucleosi

veniva chiamata febbre

ghiandolare

22 N&P

Page 23: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

oltre il 95%. Però non tutti contraggono la mononucleosi, ma solo un numero com-preso tra il 25 e il 50% dei soggetti che han-no l’infezione. Stando a questi numeri, che ritroviamo anche in Italia, diciamo quindi che una persona su quattro dovrebbe pren-dere la mononucleosi”.Non trattandosi di una malattia batterica ma virale, non ha una terapia specifica. A volte, vista la gravità della tonsillite, può accadere che venga somministrato un anti-biotico perché si scambia la tonsillite della mononucleosi per una di origine batterica. “Tuttavia, il fatto che la febbre non passi e addirittura che la tonsillite peggiori di-mostra che non si sta seguendo la terapia giusta – osserva il pediatra –. Solo in casi molto particolari l’indicazione può essere quella di assumere steroidi. Quando per esempio il ragazzino non respira quasi più perché ha tonsille e adenoidi talmente in-grossate da compromettere il passaggio dell’aria”. Le raccomandazioni consiglia-no di limitare l’uso degli steroidi ai casi di ostruzione delle vie respiratorie o di

ingrossamento della milza. “In questo se-condo caso il rischio è quello di lesionare l’organo con un trauma minore – spiega De Girolamo –. Siccome stiamo parlando di bambini, che tipicamente faticano a stare fermi anche quando stanno male, in alcu-ni casi pur senza grandi evidenze da studi scientifici possono essere prescritti gli ste-roidi”. Nonostante si tratti di una malattia piuttosto comune, infatti, la letteratura scientifica non è molta: questa primavera una revisione degli studi esistenti pubbli-cata sul “Journal of American Medical As-sociation” evidenziava proprio la carenza di conoscenza, sottolineando l’importanza di una diagnosi precoce per l’appropria-tezza terapeutica. Se il medico si accorge fin da subito che ha di fronte un caso di mononucleosi, può infatti evitare di tratta-re i sintomi con antibiotici che si rivelano inutili.

UN VIRUS PAZIENTEIl virus di Epstein-Barr tende a rimanere latente nell’organismo, indipendentemen-

Nella seconda metà dell’Ottocento, poiché non era ancora stato isolato il virus di Epstein-Barr la mononucleosi veniva chiamata febbre ghiandolare per via dell’ingrossamento dei linfonodi del collo.L’Ebv fu scoperto a Londra a metà anni Sessanta. Anthony Epstein e Yvonne Barr, autori della scoperta, stavano coltivando alcune cellule provenienti da pazienti ugandesi affetti da un particolare linfoma che colpiva quella zona dell’Africa. Considerato inizialmente il responsabile del tumore, il virus venne trovato nel giro di pochi anni in molte persone. Entro la fine degli anni Sessanta si sapeva quindi che il virus infettava la maggioranza delle persone, spesso senza che si manifestasse alcun sintomo specifico.La mononucleosi infettiva fu riconosciuta e descritta per la prima volta in alcuni pazienti nel 1920 ma il suo legame con il virus di Epstein-Barr fu stabilito solo nel 1968.

Un po' di storia

Si calcola che in Europa quasi tutti i trentenni siano stati infettati dal virus di Epstein-Barr

N&P 23

Page 24: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

te dalla mononucleosi. Come altri della stessa famiglia tende cioè a inserire il proprio Dna in quello dell’o-spite. La mononucleosi di per sé al di là di un decorso più o meno lungo e di una stanchezza che può durare anche settima-ne non dovrebbe lasciare residui, a meno che non abbia gravi complicanze come l’encefalite. “In linea di massima la mononucleosi è una malattia autolimitante”, sottolinea De Girolamo.Il virus però tende a persistere come infe-zione latente e può riattivarsi in determi-nate situazioni. Questo avviene per esem-pio “in condizione di immunodepressione

come può essere per esempio quella ac-quisita durante chemioterapie o trapianti con terapia immunosopressiva”, precisa l’esperto. In questi casi la riattivazione del virus è frequente e può portare all’insor-genza di quadri anche maligni, per esem-pio linfomi o altri tipi di tumori nei sogget-ti trapiantati.“Un’altra popolazione a rischio è quella in cui ci sia un’immunosoppressione dovuta a motivi di malnutrizione o altro. Qui però entriamo nel mondo delle infezioni latenti da virus Ebv nel paziente immunodepresso che con la mononucleosi c’entra perché è lo stesso virus, ma non c’entra perché non è lo stesso paziente”.

La mononucleosi si chiama così perché provoca l’aumento dei mononucleati, termine con cui vengono indicate alcune cellule ematiche tra cui i globuli bianchi. Per questo basta una semplice analisi del sangue per individuare i valori al di sopra della norma e formulare una diagnosi.Può sembrare banale ma non lo è: famoso il caso del tennista Roger Federer che nel 2008, quando deteneva la prima posizione al mondo nel ranking dell’Association of Tennis Professionals, si ammalò di una patologia misteriosa che lo fece scendere in campo profondamente sottotono. I medici gli diagnosticarono prima un’influenza e poi un’intossicazione alimentare. Solo diverse settimane dopo i primi sintomi capiro-no che si trattava di mononucleosi.

Lo sapevate che..

24 N&P

Page 25: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

N&P 25

Page 26: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

A letto con la fame o spuntino della sera?La tua fame su una scala da 1 a 10

F O C U SNUTRIZIONE

26 N&P

Page 27: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

SPUNTINI SANI SOTTO LE 200 CALORIE

3 fettine di avocado su una fetta biscottata integrale

1 cubetto di parmigiano (30gr) e una mela

1 bicchiere di latte e 4 biscotti secchi light

10 mandorle e una fetta biscottata con la marmellata

1 tisana alla melissa o alla passiflora o ai fiori di arancio, che favori-scono il senso di sazietà e attenuano la fame nervosa da accompagna-re alle altre scelte.

Puoi anche comporre il tuo spuntino ideale giocando sugli abbinamenti, l’importante è che ci sia sempre una piccola quota di grassi sani (che in questo caso si trovano nelle mandorle, nell’avocado e nel parmigiano) che determinano un rilascio graduato degli zuc-cheri nel sangue, proprio per questo motivo è sconsigliato assumere solo frutta!

Ci siamo passati tutti: sono le 21:30, hai ancora una mezz’oretta prima di an-dare a letto e improvvi-

samente hai voglia di biscotti – do-vresti resistere fino alla mattina o concederti lo snack della sera?

Per trovare l’equilibrio perfetto, classifica la tua fame su una scala da 1 a 10, dove uno è la sazietà e 10 la fame da lupi. Sopra sei, faresti me-glio a fare uno spuntino prima di prendere sonno – ma che sia sotto le 200 calorie. Se il grado di fame è cinque o inferiore bevi un bicchiere d’acqua o un tè caldo e vai a letto. Per la maggior parte delle persone, il bisogno di sgranocchiare qualcosa dopo cena non è dovuto a una vera fame ma è indotto da noia o stress. Se, invece, senti proprio i crampi del-la fame notturna, opta per uno snack integrale con poche calorie come un toast o cereali ad alto contenuto di fibre. I carboidrati integrali aiutano a rilasciare la serotonina nel cervel-lo, facendoti sentire calmo e pron-to per il sonno. Qualsiasi cosa farai, stai lontano dai cibi molto proteici o grassi, quindi niente dolci a base di burro che rendono la digestione più lenta e possono portare ad interrom-pere il sonno. Secondo gli esperti, per un sonno ottimale è meglio non andare a letto troppo affamati: pren-dere sonno quando un unico pensie-ro martellante - “cibo” - si ripete nel-la tua testa, non è semplice; d’altra parte mangiare troppo tardi la sera non è salutare. Cenare proprio pri-ma di coricarsi, infatti, può causare problemi di cattiva digestione, gon-fiore e sonno inadeguato, che posso-no portare a ridotti livelli di energia e stanchezza. Inoltre, quando non si dorme bene il corpo produce meno melatonina e questo – a posteriori – induce un aumento dell’appetito al risveglio creando un circolo vizioso negativo.

Se da una parte è preferibile

non andare a letto con un mattone sullo stomaco,

anche addormentarsi con i crampi della fame

non è la scelta più indicata.

F O C U SNUTRIZIONE

N&P 27

Page 28: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

Ecco il decalogo per un filler sicuro

Medicina estetica del viso

F O C U SBELLEZZA

Page 29: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

I dati italianiNell’attesa che la scienza riesca a realiz-zare l’elisir della giovinezza, la medicina estetica rimane una delle opzioni più quotate da chi vuole attenuare i segni del tempo che passa con qualche “ritocchino”. Tuttavia, con aghi, acidi e quant’altro non si scherza: la differenza tra un intervento ben riuscito e un’”opera” disastrosa, anche per la salute, la fanno tanti piccoli accor-gimenti, tra cui quelli stilati nel decalogo elaborato dagli esperti del Dipartimento di Scienze Cliniche Sperimentali - Settorato Anatomico dell’Università degli Studi di Brescia.

Il decalogo

1 I REQUISITI MINIMIIl filler deve essere effettuato da un laureato in medicina, meglio se

specializzato in dermatologia o in chirurgia plastica o in medicina estetica.

2 LA PREPARAZIONE COMPLESSIVA DEL MEDICOSembra facile iniettare un filler

o la tossina, ma non lo è. Solo un medico preparato, soprattutto sull’anatomia delle aree da trattare, può evitare brutte sorpre-se anche molto gravi come, per esempio, la cecità.

3 LA PREPARAZIONE TECNICA DEL MEDICOÈ molto raro, ma iniezioni fatte

male, o esercitando troppa pressione o iniettando troppa sostanza in una stessa zona, possono creare occlusioni e trom-bosi di arterie del viso con conseguenze drammatiche. Solo una grande preparazione del medico (corsi di pratica, di anatomia con esercita-zioni su cadavere) può ridurre al massimo i rischi.

4 L’ATTENZIONE DEL MEDICOQualche piccolo ematoma o qual-che nodulino può formarsi dopo

una iniezione, e non c’è nessun rischio

grave o permanente. Un buon medico è sempre pronto e preparato a rimediare a qualsiasi piccolo inconveniente.

5 LO STUDIO MEDICOIl luogo dove il medico effettua il filler deve essere un ambulato-

rio medico, idoneo a trattamenti iniettivi (pulito, a norma, luminoso, con misure igieniche adeguate, come i guanti e il ma-teriale sterile). Sembra ovvio, ma spesso questo non succede, come testimoniano i molteplici casi di persone che si fanno fare iniezioni da sedicenti medici in una stanza di hotel o in un bar”.

6 LA QUALITÀ DEI MATERIALIBisogna essere certi che la qualità delle sostanze utilizzate per il filler

o la tossina botulinica sia elevata. Spesso si tratta di sostanze costose anche per il medico: prezzi bassi generalmente sono indicativi di prodotti di qualità infima o scadente.

7 IL COSTO DELL’INTERVENTOUn buon professionista ha un prez-zo mediamente alto. Se un medico

applica tariffe basse o molto basse (meno di 50 euro) probabilmente o usa prodotti pericolosi o è un benefattore”.

8 LA PELLECi sono vari modi per iniettare un filler: aghi o cannule di varie di-

mensioni. Non sono tutti uguali e la scelta del medico deve essere fatta in base alla zona da trattare, allo spessore della pelle (diverso a seconda dell’età, per esempio), alla viscosità e all’elasticità del prodotto da iniettare.

9 I CONSIGLI DEL MEDICODopo il trattamento è bene seguire le raccomandazioni che ogni medi-

co preparato impartisce (attenzione al sole, alla frequenza dei trattamenti ecc.).

10 NO AL SILICONENon farsi iniettare mai filler a base di silicone.

L’Italia è attualmente il settimo paese al mondo per numero di interventi estetici effettuati

F O C U SBELLEZZA

N&P 29

Page 30: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

SoleE VITAMINA D

Fondamentale a tutte le età, in Italia 6 bambini su 10 ne sono carenti. Importante per prevenire malattie scheletriche come il rachitismo, facilita anche l’assorbimento del calcio, regalando lunga vita alle nostre ossa, ma perché svolga in modo adeguato la sua attività la condizione sine qua non è l’esposizione alla luce solare. Ecco i consigli dell’esperto per assumerla correttamente a tutte le età.

F O C U SSALUTE

Page 31: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

È una sostanza fondamenta-le per mantenere in buona salute le nostre ossa e per facilitare l’assorbimento di calcio. Il nostro corpo non la produce e la dobbiamo assumere dall’esterno, attra-verso la dieta ma soprattutto con l’esposizione solare. È molto importante anche nei bambini, che nel 60% dei casi ne sono carenti. È la vitamina D, “un ormone che si forma quando ci esponiamo ai raggi del sole e che una volta entrato nell’organismo viene attivato a livello epatico e renale”, spiega Giuseppe Sag-gese, professore ordinario di Pediatria all’università di Pisa.Cosa fare per raggiungere i livelli appropriati di vitamina D nei più giovani? Ecco alcuni consigli dell’esperto, a partire da quando il bambino è anco-ra nella pancia della mamma.

DURANTE IL PRIMO ANNO DI VITA La vitamina D previene il rachitismo e nei primi 12 mesi di vita, quando il bimbo è troppo piccolo per essere esposto al sole, “è una buona pratica supple-mentare la vitamina D con integratori. In questo caso occorre rivolgersi al proprio pediatra: chi fa uso di latte artificiale, per esempio, già lo assume almeno in parte. La dose consigliata è di 400 unità al giorno”.

NEL RESTO DELLA VITA“Ci sono alcuni alimenti che contengono vitamina D, come il pesce grasso, ma la sua pre-senza è trascurabile perché occorrerebbe mangiarne in grandissime quantità – spiega l’esperto – La fonte principe di vitamina D sono i raggi solari”. E non serve essere amanti dell’abbronzatura: basta esporre gli arti per una mezz’ora due o tre volte la settimana, evitando la fascia oraria che va da mezzogiorno alle cinque del pomeriggio, quando i raggi sono più violenti. Per raggiungere l’o-biettivo “basta che i bambini escano a giocare fuori, men-tre soprattutto gli adolescenti passano molto tempo chiusi in casa di fronte al compu-ter”, sottolinea il pediatra.

ALIMENTAZIONESe è vero che l’alimentazione è ininfluente per sintetizzare vitamina D, diventa invece un fattore importante affinché l’ormone possa svolgere la sua funzione di facilitatore nell’as-sorbimento di calcio. “I bambini dovrebbero fare colazione con una bella tazza di latte e mangia-re occasionalmente formaggi e latticini – osserva Saggese – In questo modo introducono nel loro corpo il calcio che, grazie alla vitamina D, viene assorbito dall’organismo e contribuisce alla buona salute delle ossa durante tutta la vita”.

IN GRAVIDANZA“È importante che anche la gestante abbia corretti livelli di vitamina D – spiega il pediatra – In caso contrario può procurare danni a se stessa e al feto”. La carenza di vitamina D è infatti un fattore di rischio per la preeclampsia e può provocare problemi al nascituro come basso peso o mineralizzazione alla nascita.

F O C U SSALUTE

Page 32: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

Se raggiungerlo è un problema

OrgasmoOrgasmo

F O C U SSESSO

32 N&P

Page 33: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

STUZZICA LA SUA FANTASIAAnche gli uomini possono avere difficoltà a raggiungere l’orgasmo. Diciamo che la loro predisposizione al climax può cambiare con il tempo, special-mente nelle relazioni lunghe. Provare cose nuove è abba-stanza importante anche per loro perché così mantengono l’eccitazione. Se cadete nella monotonia (stessi luoghi, posi-zioni e tempi), anche a lui può risultare più difficile raggiunge-re l’orgasmo. Come fare: dedi-cate da due a tre sessioni di 20 minuti a settimana a esplorare cose nuove (e fatelo insieme, chiaramente). Potete provare con la lettura erotica, nuove posizioni o video hot. Se anche così non c’è niente da fare, allora il consiglio è di parlare con uno specialista per scartare qualsiasi problema fi-siologico, come il testosterone basso o una disfunzione eret-tile.

Nella donna la testa gioca sicuramente un ruolo fondamentale nel rag-giungimento del piacere,

ma non fatevene un cruccio perché molte volte esistono anche delle ba-nalissimi ragioni fisiche per cui non si arriva esattamente là dove si vuole arrivare. Tanto per cominciare, non è assolutamente scontato che tutte raggiungano l'ambita meta trami-te la penetrazione: infatti, l’organo preposto al raggiungimento del pia-cere è il clitoride, non la vagina, nel-la quale i recettori del piacere sono presenti in quantità notevolmente inferiori rispetto che in altre aree ano-genitali. Tuttavia, c'è chi ignora tutto ciò e non sono poche le donne che si inibiscono a chiedere al part-ner esattamente ciò che vogliono. Anche se secoli di storia ci hanno insegnato che, quando si vuole qual-cosa, specialmente da un uomo, bi-sogna dirlo – perché aspettarsi che qualcuno possa capire cosa vuoi senza esserne informato è un'utopia – c'è ancora chi vive come un tabù alcuni argomenti. Ebbene sì, nono-

stante questa sia l'epoca del tutto è concesso e sdoganato, in realtà una grossa fetta della popolazione, spe-cialmente in Italia, vive ancora dei tabù che non permettono di godere appieno del sesso. Tuttavia, la comu-nicazione è sempre stata e rimane la metà della colonna portante del ses-so, l'altra metà è costituita da istinto e passione. Un secondo problema è la difficoltà che alcune donne han-no a “concentrarsi” su sesso, e la stessa parola “concentrarsi” risulta fuorviante perché la prima regola è proprio rilassarsi e lasciarsi andare a pensieri lussuriosi e al piacere, smet-terla di pensare alla riunione di lavo-ro e, senza ossessionarsi, godersela. Prestare attenzione alle sue labbra che si posano sul tuo collo o alle ca-rezze nell’inguine, invece di pensare se oggi giungerai o no all’orgasmo. La nostra cultura si basa sui risulta-ti, invece il sesso è dare e ricevere. Per quanto riguarda la stimolazione del clitoride, se non riesci a spiegare al tuo compagno cosa ti piace passa dalle parole ai fatti e dimostraglielo con le tue mani.

La comunicazione è

sempre stata e rimane la metà della colonna

portante del sesso, l'altra metà è costituita da istinto e passione.

Il blocco mentale o fisico che ti lascia “a piedi”

F O C U SSESSO

N&P 33

Page 34: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

Quanto sei attraente?Quanto tempo occorre per attrarre

gli altri? Secondo gli studi sull’amore dell’antropologa statunitense Helen Fisher, ci bastano pochi secondi per decidere se una persona è fisicamen-

te attraente. Senza rendercene conto il nostro cervello formula giudizi incredibilmente definiti nei primi attimi di un incontro. Ma la scienza ci dice anche che non sono lo sguardo, le gambe o il sorriso a determinare la nostra attrattività. Piuttosto le dimensioni psicologiche, emotive e sociali come piacevolezza, apertura, accoglienza, empatia, le emozioni che esprimiamo, il modo di stare con il nostro corpo e con noi stessi. Conta essere connessi emotivamente con l’altro, sim-metrici e reciproci anche nel linguaggio del corpo. Sono soprattutto queste caratteristiche a renderci interessanti, a intrigare e coinvolgere. La risorsa

sulla quale puntare èv soprattutto la disponibilità. Nel senso di sapersi interessare, accogliere. Di-sponibilità sessuale forse in un incontro di dating, economica e intellettuale negli affari, ma soprat-tutto emotiva nei campi di amicizia e amore. Per-ché attraiamo quanto più realizziamo il desiderio dell’altro di essere importante. Siamo spontane-amente attratti da persone che si rivolgono a noi, che ci promettono accoglienza, riguardo, cura. Il potere di attrarre è inoltre legato a quella preziosa risorsa chiamata autostima. Sottili influenze tra attrattività auto percepita, senso personale - cioè riuscire ad affascinare, a piacere agli altri, a susci-tare desiderio e stima di sé - trovano conferma in diversi studi. In pratica risultiamo desiderabili quanto più sentiamo di esserlo.Il test che segue aiuterà a capire qual è il nostro personale quoziente di attrazione.

Page 35: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

Di Brunella Gasperini

Page 36: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

ISTRUZIONI INDICATE QUANTO VI RICONOSCETE IN OGNI AFFERMAZIONE CON 0 (POCO),

1 (COSÌ E COSÌ) E 2 (MOLTO). AL TERMINE, SOMMATE I PUNTEGGI PER

DETERMINARE IL PROFILO DI APPARTENENZA.

2Tendo a sorridere, entusiasmarmi, accalorarmi facilmente

nell’esprimere quello che penso

Mentre parlo o ascolto tendo a stare vicino, guardare negli

occhi, avvicinarmi all’altro

Gli altri mi cercano per essere ascoltati, confortati,

rasserenati

Mi sento molto bene nel mio corpo, lo vivo con disinvoltura

Mi sento in grado di piacere comunque, di risultare

attraente al di là delle mie fattezze o dei miei inestetismi

Mi capita spesso di sentirmi sulla stessa “lunghezza

d’onda” delle persone con cui mi relaziono 1Stabilisco relazioni sentimentali con facilità, come tutti

gli altri 3Se fossi un’altra persona uno/a come me mi piacerebbe

davvero molto

Riesco ad esprimere bene i miei sentimenti, le mie

emozioni, le mie sensazioni

Quando parlo con un’altra persona ascolto

attentamente cercando di capire cosa prova

45 67 89 10

Page 37: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

L’attrazione ha le sue regole. Se siamo monotoni, pigri, pesanti, ma soprattutto incapaci di sintonizzarci con gli altri risultiamo poco attraenti, allontananti, inaccessibili. Realizziamo rapporti difficili se non disastrosi. Gli studi dimostrano che per risultare affascinanti non ser-vono palestra o chirurgia estetica: gli aspetti determinanti sono nell’ambito della cura di sé, anche dal punto di vista psicologico. Aspetti sui quali in parte si può intervenire, lavorando su sé stessi, rivedendo il proprio modo di approcciare gli altri, certi atteggiamenti di chiusura, prevaricazione o trascuratezza, di cui spesso siamo inconsapevoli, alcuni blocchi mentali o modi neutri di interagire che ci contraddistinguono. Come? Partendo dal provare a mettere qualcosa di nuovo nelle interazioni per aumentare simpatia, sentirci collegati, apprezzati, e sperimentare la nostra capacità di piacere.

L’attrazione non è il magnetismo magico di cui siamo più o meno dotati dalla nascita. La scienza ha scandagliato i motivi che ne stanno alla base. Ne risultano implicati fattori inconsci come il rapporto che abbiamo con noi stessi e con il nostro corpo. Quanto risultiamo desiderabili dipende anche da come sentiamo di esserlo, dal giudizio che abbiamo di noi stessi come partner sociali e sentimentali, dal sentirci o meno idonei a stabilire relazioni. Contano molto le vicende passate, quanto nelle prime esperienze siamo stati sostenuti, amati per costruire un’idea buona di noi stessi. Risultiamo attraenti inoltre quando sappiamo essere disponibili, accoglienti. Facciamo sentire bene l’altro, comodo e sicuro nella relazione, sappiamo ascoltarlo, riusciamo a comunicare “Ci sei, ti ascolto, mi interesso a quello che dici e a come sei”. Un mix complesso che ci rende affascinanti e irresistibili.

Cercare di piacere, sedurre, affascinare è un po’ il desiderio di tutti. Ma cercare di fare buona impressione, conquistare a tutti i costi, strafare nei tentativi di risultare irresistibili può avere effetti controproducenti. Tradisce fragilità, rischia di farci finire in storie prive di spessore, distogliendoci dai nostri veri bisogni. A volte si tende a voler costruire immagini di noi sulla base di quello che si pensa che gli altri vogliano, oppure a proporsi sempre al top, belli, sorridenti e sicuri, finendo per offrire immagini che non ci appartengono veramente. E che non aiutano a stabilire connessioni reali con gli altri, ma solo a raccogliere consensi. Il desiderio di piacere deve andare per mano con la capacità di essere sé stessi, anche a costo, a volte, di creare disapprovazione. Cercare di darsi la possibilità di attirare gli altri per farsi conoscere è cosa diversa dall’avere bisogno di un pubblico.

Fino a 7 punti Quoziente basso: IL RESPINGENTE

Da 8 a 16 punti Quoziente buono: L’AFFASCINANTE

Oltre 16 puntiQuoziente “over quota”: IL SEDUTTIVO

Page 38: IL SETTIMANALE GRATUITO PER LA TUA SALUTE Previeni … · Ritrova la tua forma Cerca il tuo nutrizionista di ducia su ... studio è pubblicato sulla rivista Plos One. Gli studiosi

38 N&P