il signore è il mio pastore - coro diocesi di salerno · 2017. 10. 28. · xxxiii settimana del...

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web: www.corodiocesisalerno.com mail: [email protected] 1 Testo Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla. Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi guida e rinfranca nel giusto cammino, per amore del suo santo nome. Se dovessi andare in valle oscura, non potrò temere alcun male. Perché, o Signore, tu con me sei sempre, col bastone e il vincastro mi dai pace. Per me tu prepari una mensa, davan agli occhi dei nemici. Cospargi di olio il mio capo, di gioia trabocca il mio calice. Felicità e grazia mi saranno compagne per tu i giorni della vita. Signore, abiterò nella tua casa per la lunga distesa dei giorni. XXXIII Settimana del Tempo Ordinario (20 - 26 novembre 2017) Il Signore è il mio pastore G: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T: Amen. G: La nostra vita è una perpetua ricerca di felicità e di sicurezza. La certezza suprema che contraddisngue il crisano è la presenza connua del Signore nella propria vita. Questo senmento è cantato dal salmo 22 (23): uno dei salmi più brevi, ma al tempo stesso, più intensi dell’Anco Testamento. Canone Confitemini Domino (Taizè) Commento Soffermiamo la nostra aenzione e la nostra riflessione su due immagini: il Pastore con il suo gregge e la Mensa conviviale. Sono due immagini ricorren tanto nell’Anco, quanto nel Nuovo Testamento: due simboli tra dalla vita rurale e dalla vita comune che ben simboleggiano l’azione e la presenza di Gesù nella vita di ogni crisano. Gesù stesso a proclamarsi “Buon Pastore” (Gv 10,14): non si paragona

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  • web: www.corodiocesisalerno.com mail: [email protected]

    Testo

    Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla.Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla.

    Su pascoli erbosi mi fa riposare,ad acque tranquille mi conduce.

    Mi guida e rinfranca nel giusto cammino,per amore del suo santo nome.

    Se dovessi andare in valle oscura,non potrò temere alcun male.

    Perché, o Signore, tu con me sei sempre,col bastone e il vincastro mi dai pace.

    Per me tu prepari una mensa,davanti agli occhi dei nemici.

    Cospargi di olio il mio capo,di gioia trabocca il mio calice.

    Felicità e grazia mi saranno compagneper tutti i giorni della vita.

    Signore, abiterò nella tua casa per la lunga distesa dei giorni.

    XXXIII Settimana del Tempo Ordinario (20 - 26 novembre 2017)

    Il Signore è il mio pastore

    G: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T: Amen.

    G: La nostra vita è una perpetua ricerca di felicità e di sicurezza. La certezza suprema che contraddistingue il cristiano è la presenza continua del Signore nella propria vita. Questo sentimento è cantato dal salmo 22 (23): uno dei salmi più brevi, ma al tempo stesso, più intensi dell’Antico Testamento.

    Canone

    Confitemini Domino (Taizè)

    Commento

    Soffermiamo la nostra attenzione e la nostra riflessione su due immagini: il Pastore con il suo gregge e la Mensa conviviale. Sono due immagini ricorrenti tanto nell’Antico, quanto nel Nuovo Testamento: due simboli tratti dalla vita rurale e dalla vita comune che ben simboleggiano l’azione e la presenza di Gesù nella vita di ogni cristiano. Gesù stesso a proclamarsi “Buon Pastore” (Gv 10,14): non si paragona

  • Riflessione personale

    • Nella sua dolcezza, questo salmo ci invita ad una riflessione attenta sulla nostra vita e ci interpella con una domanda: siamo guidati dal “Buon Pastore” o piuttosto la nostra vita segue strade tortuose e impervie, nella scia dei falsi profeti dei giorni nostri?

    • La Domenica, festa del Signore, ha il vertice più alto nella Comunione: “Gustate e vedete quanto è buono il Signore” (Sal 33,9). Siamo consapevoli che quel momento ci ha cambiato, ci sta cambiando e ci cambierà legandoci indissolubilmente a Dio? Il nostro cuore è davvero preparato e ben disposto a questo cambiamento?

    Canto

    Il Signore è il mio pastore (Frisina)

    web: www.corodiocesisalerno.com mail: [email protected]

    G: Le brevi e intese parole del Salmo 22 (23) lasciano nel cristiano, che vive con responsabilità, consapevolezza e viva partecipazione la propria fede, un sentimento di serenità e gioia: il Signore è presente e conduce la nostra esistenza verso “i pascoli erbosi e le acque tranquille”. Cosa mai dobbiamo temere?

    ad un sovrano potente o ad un signore della guerra, ma più semplicemente alla figura che incarna in maniera mirabile l’idea di custodia, di attenzione, di premura, di presenza rassicurante. È il “buon Pastore” delle nostre vite, che guida i passi nelle strade spesso dissestate, che non ci lascia indietro nel cammino, che ritorna a prenderci quando siamo smarriti. La mensa è immagine della presenza continua di Gesù: “non vi lascio soli”, disse ai suoi discepoli prima di ascendere al cielo. Nell’Eucaristia perpetua nei secoli la sua presenza accanto al suo popolo, a coloro che hanno tradotto in realtà il dono della fede: e la sua compagnia è dolce e rinfrancante, come la convivialità di una tavola imbandita, come la dolcezza di un ricco banchetto.

    Canto

    Il Signore è il mio pastore (Turoldo, Passoni, Bosi)