il sole in comune

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Comune di Saltara Comune di Serrungarina Comune di Montemaggiore è un progetto di

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Opuscolo della campagna "Il sole in comune" finalizzata a promuovere l'efficienza energetica e le energie rinnovabili, promossa dai comuni di Montemaggiore al Metauro, Saltara e Serrungarina.

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Page 1: Il sole in comune

Comune di Saltara

Comune di Serrungarina

Comune di Montemaggiore

è un progetto di

Page 2: Il sole in comune

Impaginazione Oblò s.c.s - Monte San Vito (An)

Stampato su carta riciclata al 100%

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La questione energetica rappresenta una delle componenti che stanno alla base sia della crisi ambientale che di quella economica che stiamo attraversando. L’in-quinamento, i cambiamenti climatici e l’esaurimento delle riserve rappresentano una vera e propria emergenza a cui tutti siamo chiamati a far fronte. Gli Enti Locali, come evidenziato anche dall’Unione Europea, possono e devono giocare un ruolo importante, sia intervenendo sul patrimonio e gli impianti pubblici, sia impegnandosi in azione di sensibilizzazione dei propri cittadini. È da questa con-sapevolezza che nasce la campagna “Il Sole in Comune”, finalizzata a diffondere una maggiore conoscenza sull’importanza di rendere più efficienti le nostre case e di alimentarle con l’energia solare, sulle possibilità offerte dalle varie forme di in-centivo statale, che rendono questi interventi convenienti anche dal punto di vista economico e anche sugli installatori e gli istituti di credito presenti sul territorio a cui ci si può rivolgere per realizzare questi interventi.

Si prevede che i costi energetici nei prossimi anni siano destinati a crescere sen-sibilmente e a pesare sempre più sui bilanci familiari. Scegliere il sole come prin-cipale fonte energetica significa pertanto, oltre che contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e della salute, risparmiare sensibilmente nel presente e ancora di più nel futuro. Oltre a questo opuscolo, la campagna “Il Sole in Comune” preve-de l’organizzazione di incontri informativi sul territorio, trasmissioni televisive, volantini e manifesti, oltre che il sito internet www.ilsoleincomune.it e la pagina “facebook” che vi invitiamo a visitare e consultare per rimanere aggiornati ed approfondire le varie tematiche.

Tarcisio VerdiniSindaco diMontemaggiore al Metauro

Fabio CicoliSindaco di Saltara

Marta FalcioniSindaco di Serrungarina

Introduzione dei sindaci

Vladimiro PerliniVice Sindaco e assessore all’ambiente

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La questione energetica rappresenta una delle principali preoccupazioni che l’u-manità si trova ad affrontare in questa epoca storica. In essa si intrecciano diver-se problematiche, tra le quali le principali sono:• i cambiamenti climatici globali e le problematiche sanitarie• la riduzione delle scorte• le tensioni internazionali

Cambiamenti climatici e saluteSecondo gli studiosi, l’aumento della temperatura media del pianeta e lo scio-glimento dei ghiacciai dipendono dall’incremento dell’effetto serra causato dall’emissione di alcuni gas. A partire

dal XX secoli i consumi energetici sono continuamente cresciuti, con un costan-

te aumento dell’inquinamento. Questi consumi, nei paesi occidentali, sono quasi equamente ripartiti tra consu-mi industriali, consumi residenziali e consumi per i trasporti. Oltre all’e-missione dei gas climalteranti e di altri fenomeni ambientali, come le piogge acide, la produzione ed il con-

sumo di energia sono responsabili di numerose patologie e problematiche

sanitarie in costante crescita, dai tumori alle malattie respiratorie.

La questione energeticaAlcuni datiI consumi energetici mondiali sono pari a 11.164,3 Mtep1 .Di questi, l’88% sono stati prodotti attraverso combustibili fossili:il 34,7% dal petrolio, il 29,4% dal carbone, il 23,7% dal metano.Il 6,6% deriva da centrali nucleari e il 5,4% da fonti rinnovabili.Mediamente, ogni essere umano sulla terra consuma 2510 kWh di energia. Ma i consumi cambiano molto in base alle aree geografiche, infatti, un abi-tante degli Stati Uniti consuma 12.389 kWh all’anno, mentre un africano ne consuma 533. Le emissioni globali di gas serra sono cresciute del 70% nel periodo dal 1970 al 2004 come conseguenza dell’aumento dell’impiego delle fonti fossili per la produzione energetica.

Fote: M. Agostinelli, R. Meregalli, P. Tronconmi – Cercare il sole (Ediesse 2011)

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Riduzione delle scorteLe principali fonti energetiche fossili sono in via di esaurimento, compreso l’ura-nio impiegato nelle centrali nucleari. La scoperta di nuovi giacimenti non è più in grado di compensare l’aumento dei consumi, così le riserve diminuiscono pro-gressivamente, e questo è uno dei motivi dell’aumento dei costi energetici. Nel volgere di qualche decennio il petrolio, il gas, il carbone e l’uranio disponibili non saranno più sufficienti a coprire la domanda di energia globale. Se non si comin-cia ad invertire la tendenza la nostra civiltà dovrà affrontare un vero e proprio shock dalle conseguenze drammatiche.

Guerre del petrolio e democraziaBuona parte delle guerre degli ultimi decenni ha sullo sfondo conflitti legati all’ap-provvigionamento delle materie prime energetiche. Allo stesso modo a questo mercato sono collegate violazioni di diritti umani, regimi oppressivi e guerre civili.La scarsità delle riserve rischia di rendere ancora più instabile la situazione inter-nazionale, anche perchè le risorse energetiche sono concentrate in poche mani, gli interessi in gioco sono altissimi e grande è il potere che questi soggetti riescono a mettere in campo, condizionando anche gli stati e la democrazia. Anche per que-sto è necessario ridurre la dipendenza da queste fonti e avviarsi verso risorse più diffuse e democratiche come quelle rinnovabili.

1Tep sta per “tonnellate equivalenti di petrolio”. E’ l’unità di misura usata per calcolare i consumi energetici, attraverso un’equivalenza che indica quante tonnel-late di petrolio sono necessarie per copri-re quei consumi. Mtep sta per “milioni di tonnellate equivalenti di petrolio”.

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Di fronte a queste emergenze siamo tutti chiamati a fare la nostra parte nella costruzione di un nuovo modello energetico. Si tratta di una vera e propria “rivo-luzione molecolare” fatta sia di grandi scelte politiche internazionali, che di piccole azioni quotidiane da parte dei singoli cittadini. Il nuovo modello energetico dovrà essere capace di perseguire l’obiettivo della sostenibilità ambientale e sociale.La sua realizzazione richiede tre passi fondamentali:• la riduzione degli sprechi e dei consumi superflui;• l’aumento dell’efficienza dei consumi;• la conversione verso le energie rinnovabili

RisparmioFacendo un po’ di attenzione ai nostri comportamen-ti quotidiani ci possiamo facilmente rendere conto di quanti consumi energetici siano in realtà degli sprechi. Luci lasciate accese anche quando non ser-vono, uso dell’auto per piccoli percorsi, impianti di ri-scaldamento a temperature altissime, grandi quantità di oggetti spesso inutili acquistati e presto finiti nella spazzatura...Sono le abitudini che abbiamo ricevuto in eredità da una so-cietà basata sulla convinzione che l’energia fosse illimitata, poco costosa e senza conseguenze ambientali e sociali. Oggi sappiamo che si trattava di un’illusione e dobbiamo sostituire le vecchie cattive abitudini con altre più sane e sagge.Qui ci limitiamo ad alcuni piccoli consigli, invitandovi ad un approfondimento sul sito della campagna: www.ilsoleincomune.it

Qualche consiglio• Accendere la luce solo quando strettamente necessario e non lasciarla accesa

inutilmente• Tenere il riscaldamento ad una temperatura non superiore ai 20° e installare

valvole termostatiche che permettono di regolare la temperatura in ogni stanza• Preferire la doccia al bagno e non lasciare scorrere l’acqua inutilmente• Utilizzare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e a basse temperature• Evitare di acquistare o utilizzare il meno possibile elettrodomestici molto ener-

givori e non proprio indispensabili come l’asciugatrice• Tenere aperte meno possibile gli sportelli di frigoriferi e congelatore e sbrinarli

regolarmente. Non introdurre cibi ancora caldi• Evitare la funzione stand-by nelle apparecchiature elettroniche di vario tipo• Ogni volta che sia possibile, andare a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici

in alternativa all’auto

Tre passi verso il futuro

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EfficienzaL’efficienza si aggiunge al risparmio. Significa riuscire a fare la stessa cosa con minore spreco. Per esempio, spegnere la lampadina e il riscaldamento quando non servono è risparmio, usare una lampadina a basso consumo e una caldaia ad alto rendimento è efficienza. Usare in maniera efficiente l’energia significa scegliere le tecnologie migliori per le nostre necessità. A volte queste tecnologie costano un po’ di più, ma quel maggior costo nell’immediato si ripaga ampiamen-te con i risparmi ottenuti in seguito. Ad esempio, ormai si è diffusa l’etichettatura energetica per gli elettrodomestici.

Quelli di classe superiore costano un po’ di più, ma consumano molto meno. L’efficienza dipende spesso anche dalla corretta manutenzione, ad esempio dell’automobile, o della caldaia, che se controllate e messe a punto regolarmente, con-sumano molto meno.

Anche sull’efficienza, in questo opuscolo, forniamo solo alcuni consigli, invitandovi ad approfondire sul sito della campagna: www.ilsoleincomune.it

Qualche consiglio• Sostituire le tradizionali lampadine ad incandescenza con quelle a basso consumo• Far controllare periodicamente la caldaia per mantenerla alla massima efficienza• Isolare meglio possibile i cassonetti delle serrande avvolgibili e gli infissi in pre-

senza di spifferi• Applicare ai rubinetti rompigetto e regolatori di flusso• Scegliere elettrodomestici a basso consumo (classe A o superiori)

La casa efficienteCome abbiamo detto, dalle nostre case dipende circa un terzo dei

consumi energetici complessivi del paese. Una buona parte di questi consumi dipende dall’inefficienza delle strutture

e degli impianti. Pensiamo all’isolamento delle pareti e dei tetti, che dal punto di vista termico sono spesso dei veri e propri colabrodo, e disperdono verso l’esterno il calore prodotto a caro prezzo dalle caldaie. Oppure agli infissi ed ai vetri, altri elementi di grande dispersione. Con piccoli investimenti che si

ripagano in beve tempo grazie ai risparmi successivi, è possibile rendere più effi-

cienti le nostre abitazioni, e spesso anche migliorarne il comfort abitativo.

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Incentivi fiscali

Queste operazioni sono rese ancora più van-taggiose dal fatto che lo Stato incentiva gli interventi di efficientamento energetico degli edifici, consentendo di recuperare una parte della spesa tramite detrazio-ni fiscali. Il recupero è del 55% per gli interventi realizzati entro il 2012, e del 50% per quelli tra il 1 gennaio e il 30 giugno 2013.

Sono ammesse a beneficio (36% fino al 26/6/2012 e 50% dopo questa data) le opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici e allo sfruttamento del-le fonti rinnovabili di energia realizzate dall’i-nizio del 2012.

Gli interventi incentivati possono riguardare i serramenti e gli infissi, la coiben-tazione delle pareti e delle coperture, la ristrutturazione generale dell’edificio e gli interventi sugli impianti, come l’installazione di caldaie a condensazione o a biomasse, pompe di calore e pannelli solari termici.

Per maggiori informazioniSito campagna

http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/

Certificazione energetica

Da alcuni anni è prevista anche in Ita-lia la certificazione energetica degli edifici, che ne valuta il livello di effi-cienza, un po’ come avviene per la-vatrici e frigoriferi. La certificazione energetica rappresenta un elemento di valore dell’edificio in un mercato

sempre più sensibile a questi aspetti, sia per ragioni ambientali che econo-

miche. Così come per gli elettrodome-stici, quando si compra una casa è meglio

scegliere quelle di classe più elevata.

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Risparmio ed efficienza ci permetteranno di ridurre i nostri consumi energetici. Per la quota rimanente l’o-biettivo è ridurre il ricorso a fonti fossili inquinanti, sempre più costose e scarse, sostituendole con le fonti alternative, rinnovabili, a basso costo e dispo-nibili per tutti. Queste fonti sono l’energia solare, l’e-nergia eolica e l’energia geotermica. A queste possia-mo aggiungere l’energia proveniente dalle biomasse, purchè utilizzata in modo razionale.

Nelle nostre zone l’energia eolica non riesce ancora ad essere sfruttata in maniera efficiente dalle attuali tecnologie. Mentre di sole ce n’è in abbondanza per tutti. In questi ultimi anni, grazie anche agli incentivi, abbiamo assistito ad una certa diffusione di impianti solari (sia termici che fotovoltaici). In alcuni casi sono stati realizzati anche grandi impianti a terra che se da un lato producono energia pu-lita, dall’altra rappresentano un degrado per il nostro paesaggio. Ma molto di più si potrebbe e si dovrebbe fare rispetto all’utilizzo di queste tecnologie nell’ambito domestico. Questo opuscolo e la campagna “Il Sole in Comune” hanno tra gli obiettivi proprio la sensibilizzazione dei cittadini in tal senso, per promuovere la conoscenza dei vantaggi e delle opportunità di queste tecnologie.

Solare fotovoltaicoI pannelli solari fotovoltaici convertono l’energia del sole in elettricità. Per ottenere il miglior rendimento questi pannelli devono essere esposti il più possibile verso sud e con un’inclinazione capace di cogliere al meglio i raggi solari. Gli incentivi previsti dallo Stato negli ultimi anni hanno contribuito allo sviluppo del mercato, con una progressiva riduzione dei costi da una parte e un continuo sviluppo tecnologico dall’altra. Parallelamente anche gli incentivi sono stati ridotti, ma nel complesso, la realizzazione di un impianto fotovoltaico per i consumi domestici ha mantenuto la sua convenienza, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico.

Alcuni parametriL’unità di misura in base alla quale si dimensiona l’impianto è rappresentata dai kWp, cioè la potenza di picco che un impianto è in grado di produrre. Ovviamente la produzione varia in base alle ore del giorno, alla stagione e alle condizioni clima-tiche. Comunque, alle nostre latitudini, 1 kWp di fotovoltaico produce mediamente 1200 kWh di corrente elettrica all’anno.Per i consumi elettrici di una famiglia può essere necessario un impianto intorno ai 3 kWp.Per installare 1 kWp di pannelli fotovoltaici sono necessari circa 8 mq di superficie, quindi, per un impianto domestico medio ne occorrono circa 24.

Le energie rinnovabili

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In sostanza, grazie agli incentivi, il costo di un impianto si ripaga da solo in meno di 10 anni. E per gli anni successivi fino al ventesimo ci sono solo gua-

dagni. Realizzando l’impianto tramite un finanziamento bancario, con un mutuo di 10 anni, le rate si ripagano. Ciò significa che il rendimento

economico di un impianto fotovoltaico nell’arco dei 20 anni è circa il doppio dell’investimento iniziale. Molto meglio che investire in

titoli finanziari!!!

Incentivi e vantaggiRealizzando un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione, oltre a contribuire ad un futuro migliore per tutti e per le prossime generazioni, ogni famiglia può ottenere anche importanti vantaggi economici, usufruendo degli incentivi statali.

Gli incentivi, che vengono erogati per 20 anni dall’installazione dell’impianto, si compongono di due quote:• tariffa omnicomprensiva, per la parte di elettricità che viene prodotta e non

consumata• tariffa per l’autoconsumo, per la parte di elettricità prodotta e consumata diret-

tamente sul posto.Quindi, una volta installato un impianto fotovoltaico, è conveniente concentrare i consumi elettrici nelle ore di sole e ridurli al minimo di sera e di notte, infatti, la tariffa per l’autoconsumo è più bassa di quella omnicomprenisva, ma va sommata al risparmio che si avrà in bolletta, che è intorno ai 0,18 € a kWh.

Facciamo un esempio: per un impianto su tetto da 3 kW di potenza, il valore della tariffa onnicomprensiva è di 0,208 €/kWh, quello del premio autoconsumo 0,126 €/kWh. Al valore del premio autoconsumo, però, vanno sommati gli 0,18 € a kWh del valore dell’energia che non è stata consumata, ma è stata risparmiata e che, quindi, non sarà pagata in bolletta. Per cui, per ogni kWh autoconsumato, si avrà un beneficio economico complessivo di 0,306 €: superiore di circa il 50% rispetto al valore della tariffa onnicomprensiva.

Dimensioneimpianto

Impianti sugli edifici(€ a kWh)

Altri impianti(€ a kWh)

1-3 kWp

3-20 kWp

20-200 kWp

200-1000 kWp

1000-5000 kWp

> 5000 kWp

0,208

0,196

0,175

0,142

0,126

0,119

0,126

0,114

0,093

0,060

0,044

0,037

0,201

0,189

0,168

0,135

0,120

0,113

0,119

0,107

0,086

0,053

0,038

0,031

Tariffaomnicomprensiva

Tariffaomnicomprensiva

Tariffa premioper autoconsumo

Tariffa premioper autoconsumo

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La normativa sugli incentivi prevede anche alcuni incrementi della tariffa.

0,030 €/kWh se realizzati entro il 20130,020 €/kWh se realizzati entro il 20140,010 €/kWh dal 2015 in poi

0,020 €/kWh se realizzati entro il 20130,010 €/kWh se realizzati entro il 20140,005 €/kWh dal 2015 in poi

Per gli impianti inferiori ai 20 kWpPer gli impianti realizzati con com-ponenti provenienti esclusivamente da paesi dell’Unione Europea:

In caso di sostituzione di amianto o eternit, sono premiati anche gli impianti supe-riori ai 20 kWp, ma con tariffe più basse.Le due tipologie di premio sono tra loro cumulabili.

1 – 3 1,8 – 2,6 130 - 1504 – 5 3,6 – 5,2 150 – 3006 – 8 5,4 – 7,8 300 - 450

Numero di abitanti Metri quadri dipannelli necessari

Capacità del serbatorio

Per il dimensionamento di un impianto si utilizzano solitamente i parametri indica-ti nella tabella sottostante, anche se è opportuno ogni volta studiare la situazione e le condizioni specifiche.

I pannelli solari termici sfruttano l’energia solare per la produzione di acqua calda sanitaria. In alcuni casi l’acqua calda può essere utilizzata anche per gli impianti di riscaldamento, di norma viene impiegata come acqua cor-rente per il bagno e la cucina. Si tratta di una tecnologia ormai matura e consolida-ta che potrebbe fornire un enorme con-tributo nella sostituzione di combustibili fossili. Di norma va usata in abbinamento con una caldaia tradizionale (possibilmen-te ad alta efficienza), ma grazie al “lavoro” fatto dal pannello solare, la caldaia consu-merà molto meno, infatti un impianto solare termico riesce a coprire da solo circa il 60% del fabbisogno annuo di acqua calda sanitaria.

Solare termico

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A chi ti puoi rivolgereNell’avviare la Campagna “Il Sole in Comune” abbiamo contattato le aziende del territorio chiedendo loro di sostenere il progetto. Infatti, uno degli obiettivi che gli enti promotori si sono prefissi, oltre a promuovere l’energia pulita e a diffondere informazioni utili ai cittadini, è anche di sostenere l’economia locale.

Per questo segnaliamo le realtà a cui i cittadini po-tranno rivolgersi per richiedere ulteriori informazio-ni, valutare la propria situazione specifica, otte-nere preventivi e studi di fattibilità. Rivolgersi ad un’impresa del territorio significa instaurare un rapporto di fiducia e avere un interlocutore presente e disponibile.

Tenendo conto di variabili quali posizionamento, zona geografica, radiazione so-lare giornaliera, in media si può considerare una produzione di acqua alla tem-peratura di 40° pari a 80-100 litri al giorno per ogni mq di pannello installato. Come per i pannelli fotovoltaici è opportuno installare i pannelli verso sud e con un’adeguata inclinazione.

Incentivi e vantaggiAnche in questo caso, ai benefici ambientali e sociali, si abbinano quelli economici. Infatti un impianto solare termico consente di ridurre sensibilmente la propria bol-letta, soprattutto nel caso in cui per la produzione di acqua calda si utilizzi il GPL, il gasolio o uno scaldabagno elettrico.

Per la realizzazione di questo tipo di impianti è previsto un incentivo statale sotto forma di recupero fiscale, come indicato nel paragrafo “La casa efficiente”. Anche in questo caso, unendo risparmi ed incentivi fiscali, l’investimento si recupera in pochi anni, a fronte di una durata dell’impianto che supera tranquillamente i 20 anni.

Istituti di CreditoOltre ai tecnici e gli installatori, abbiamo individuato alcuni partner anche tra

gli istituti di credito. Infatti, realizzare impianti solari e interventi di efficien-tamento degli edifici può richiedere il ricorso al credito bancario. Per ogni

tipo di intervento può essere individuato lo strumento più adatto, infatti si tratta di interventi che producono risparmi o guadagni nel tempo, e proprio attraverso questi è possibile recuperare i capitali investiti.

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Installatori

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Istituti di credito

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