il taglio degli arbusti ornamentali s · 2019-10-28 · supplemento a vita in campagna 2/2004 15 s...

10
SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 15 S e gli alberi possono essere consi- derati la trama di ogni spazio ver- de, gli arbusti ne sono l’ordito, poiché sono in grado di creare movi- mento e colore attraverso la forma (al- lungata, bassa, strisciante, aperta, ecc.), il fogliame (piccolo o grande, lucido od opaco, liscio o frastagliato, ecc.) e le fioriture. La potatura all’impianto avvia l’ar- busto a trovare la sua forma definitiva; mentre la potatura di mantenimento, di- versa da una specie all’altra, serve ad ottenere speciali effetti estetici. Viene eseguita per riequilibrare la massa, sol- lecitare la crescita di nuovi germogli, ri- muovere le parti vecchie o ammalate, ecc. e per ottenere il massimo effetto decorativo (aumentare, accelerare o ri- tardare la fioritura). Altra finalità della potatura è quella di permettere all’aria e alla luce di penetrare attraverso il fo- gliame, per consentire alla fotosintesi di realizzarsi anche all’interno dell’arbu- sto e per evitare il formarsi di marciumi e il verificarsi di attacchi fungini. Potature «mirate» secondo le caratteristiche di ogni specie Esistono molte specie e varietà d’arbusti; per eseguire una giusta potatura occorre conoscere a fondo le caratteristiche di crescita e di fioritura di ognuna di esse La gran quantità d’arbusti a foglia caduca va divisa in due gruppi: quelli che fioriscono dal tardo inverno alla pri- mavera avanzata sui rami che si sono formati l’anno precedente (Hamamelis mollis, Forsythia, Chaenomeles japoni- ca, Jasminum nudiflorum, Syringa vul- garis, Rhododendron, Prunus, Spiraea, Cytisus scoparius, Weigela, Phila- delphus, ecc.) e quelli che fioriscono in estate e autunno sui rami che si formano dalla ripresa vegetativa dello stesso an- no (Buddleia, Hibiscus, Caryopteris, Spiraea bumalda, ecc.). Nel primo caso la potatura si riman- da al termine della fioritura (da aprile a giugno, intervenendo circa un mese do- po l’appassimento dei fiori), mentre tut- ti gli altri arbusti si potano dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera, per le zone del centro e nord Italia. Nelle zone più fredde o di montagna è consigliabile rinviare ogni intervento alla fine di marzo e, nel caso di località ove le giornate di gelo si prolungano, si può attendere anche fino al mese di aprile. Nelle zone a clima mite, al sud e nel- le isole, è preferibile la potatura autun- nale (da fine novembre) in quanto la ri- presa vegetativa di tutti gli arbusti risul- ta anticipata. Per le siepi squadrate e per tutte le piante allevate in forme obbligate o sa- gomate (ars topiaria) la potatura si de- ve effettuare due volte l’anno, alla fine dell’inverno e nella tarda estate, per ot- tenere una vegetazione fitta, omogenea e impenetrabile. Non va dimenticato che con la pota- tura si possono contenere in parte le di- mensioni di un arbusto, ma vi sono piante di grande sviluppo che difficil- mente possono essere ridimensionate e continuare a fiorire. Infatti una volta ri- dotta alla grandezza voluta, la pianta «ripartirà», producendo nuovi rami, al- lungando quelli esistenti e in breve tem- po riconquisterà le sue dimensioni natu- rali, vanificando l’intervento di riduzio- ne o, peggio, smetterà di fiorire per molte stagioni. La cosa migliore è quin- di scegliere, anche per gli arbusti, quel- li di dimensioni adatte agli spazi a di- sposizione. In questo modo si limitano gli inter- venti annuali riducendo lavoro e spese. Il taglio degli arbusti ornamentali L’azalea ha una crescita naturale ro- tondeggiante e non va di norma potata; si possono eventualmente eliminare al- cuni getti troppo allungati che rendono disordinata la massa verde Potatura di un vecchio arbusto: procedendo per gradi (A e B) vengono eliminati i rami cresciuti in sovrannumero (1), quelli deboli (2) e quelli che s’intersecano all’interno della chioma (3). C-L’arbusto dopo la potatura 3 3 3 3 1 2 1 2 1 3 2 A B C

Upload: others

Post on 25-Jan-2020

17 views

Category:

Documents


3 download

TRANSCRIPT

Page 1: Il taglio degli arbusti ornamentali S · 2019-10-28 · SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 15 S e gli alberi possono essere consi-derati la trama di ogni spazio ver-de, gli arbusti

SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 15

Se gli alberi possono essere consi-derati la trama di ogni spazio ver-de, gli arbusti ne sono l’ordito,

poiché sono in grado di creare movi-mento e colore attraverso la forma (al-lungata, bassa, strisciante, aperta, ecc.),il fogliame (piccolo o grande, lucido odopaco, liscio o frastagliato, ecc.) e lefioriture.

La potatura all’impianto avvia l’ar-busto a trovare la sua forma definitiva;mentre la potatura di mantenimento, di-versa da una specie all’altra, serve adottenere speciali effetti estetici. Vieneeseguita per riequilibrare la massa, sol-lecitare la crescita di nuovi germogli, ri-muovere le parti vecchie o ammalate,ecc. e per ottenere il massimo effettodecorativo (aumentare, accelerare o ri-tardare la fioritura). Altra finalità dellapotatura è quella di permettere all’aria ealla luce di penetrare attraverso il fo-gliame, per consentire alla fotosintesi direalizzarsi anche all’interno dell’arbu-sto e per evitare il formarsi di marciumie il verificarsi di attacchi fungini.

Potature «mirate»secondo le caratteristiche

di ogni specieEsistono molte specie e varietà

d’arbusti; per eseguire una giusta potatura occorre conoscere a fondo

le caratteristiche di crescita e di fioritura di ognuna di esse

La gran quantità d’arbusti a fogliacaduca va divisa in due gruppi: quelli

che fioriscono dal tardo inverno alla pri-mavera avanzata sui rami che si sonoformati l’anno precedente (Hamamelismollis, Forsythia, Chaenomeles japoni-ca, Jasminum nudiflorum, Syringa vul-garis, Rhododendron, Prunus, Spiraea,Cytisus scoparius, Weigela, Phila-delphus, ecc.) e quelli che fioriscono inestate e autunno sui rami che si formanodalla ripresa vegetativa dello stesso an-no (Buddleia, Hibiscus, Caryopteris,Spiraea bumalda, ecc.).

Nel primo caso la potatura si riman-da al termine della fioritura (da aprile agiugno, intervenendo circa un mese do-

po l’appassimento dei fiori), mentre tut-ti gli altri arbusti si potano dalla finedell’inverno all’inizio della primavera,per le zone del centro e nord Italia.

Nelle zone più fredde o di montagnaè consigliabile rinviare ogni interventoalla fine di marzo e, nel caso di localitàove le giornate di gelo si prolungano, sipuò attendere anche fino al mese diaprile.

Nelle zone a clima mite, al sud e nel-le isole, è preferibile la potatura autun-nale (da fine novembre) in quanto la ri-presa vegetativa di tutti gli arbusti risul-ta anticipata.

Per le siepi squadrate e per tutte lepiante allevate in forme obbligate o sa-gomate (ars topiaria) la potatura si de-ve effettuare due volte l’anno, alla finedell’inverno e nella tarda estate, per ot-tenere una vegetazione fitta, omogeneae impenetrabile.

Non va dimenticato che con la pota-tura si possono contenere in parte le di-mensioni di un arbusto, ma vi sonopiante di grande sviluppo che difficil-mente possono essere ridimensionate econtinuare a fiorire. Infatti una volta ri-dotta alla grandezza voluta, la pianta«ripartirà», producendo nuovi rami, al-lungando quelli esistenti e in breve tem-po riconquisterà le sue dimensioni natu-rali, vanificando l’intervento di riduzio-ne o, peggio, smetterà di fiorire permolte stagioni. La cosa migliore è quin-di scegliere, anche per gli arbusti, quel-li di dimensioni adatte agli spazi a di-sposizione.

In questo modo si limitano gli inter-venti annuali riducendo lavoro e spese.

Il taglio degli arbusti ornamentali

L’azalea ha una crescita naturale ro-tondeggiante e non va di norma potata;si possono eventualmente eliminare al-cuni getti troppo allungati che rendonodisordinata la massa verde

Potatura di un vecchio arbusto: procedendo per gradi (A e B) vengono eliminati i rami cresciuti in sovrannumero (1),quelli deboli (2) e quelli che s’intersecano all’interno della chioma (3). C-L’arbusto dopo la potatura

3

3

3

3

1

2

1

2

13

2

A B C

Page 2: Il taglio degli arbusti ornamentali S · 2019-10-28 · SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 15 S e gli alberi possono essere consi-derati la trama di ogni spazio ver-de, gli arbusti

16 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004

Gli interventiPer tutti gli arbusti sono necessari una

potatura di rimonda annuale e degli interventi di ringiovanimento

ogni tre-quattro anni

A fine inverno-inizio primavera vaeffettuata una potatura di rimonda (eli-minazione delle parti secche, ammalateo rotte) su tutti gli arbusti, indipenden-temente dall’epoca di fioritura e dalfatto di essere a foglia caduca o sem-preverdi.

Per alcuni di essi questo è l’unicointervento annuale necessario (le variespecie di Cotoneaster, Crataegus,Rhododendron, ecc.), a cui può seguireun eventuale riordino se taluni rami sisono allungati troppo e conferisconoun aspetto disordinato alla massa.

Periodicamente (ogni 3-4 anni, equesto vale per tutti gli arbusti) va ese-guita una potatura di ringiovanimentocon l’eliminazione dei rami più vecchie lo sfoltimento della chioma. Nel casodel Cornus alba e del Cornus stolonife-ra «Flaviramea», il taglio dei vecchi ra-mi, ormai di colore grigio, stimola lacrescita di getti nuovi, rispettivamentedi colore rosso vivo e giallo, che illumi-nano l’aiola nei mesi invernali, quandol’arbusto è spoglio.

Spesso si vedono interventi drasticieffettuati su arbusti o intere siepi alloscopo di rinvigorirle, con un risultato ilpiù delle volte negativo. Il lavoro èspesso inutile e talora anche dannoso,quando mette a nudo i tronchi (che mol-to raramente saranno in grado di emet-tere nuove gemme dalla base) o riduceun arbusto a rami morbidi ad una sortadi massa rotondeggiante e densa, asso-

lutamente diversa dalla sua forma natu-rale. In questo caso ci vorranno almenoun paio d’anni perché si riformino i lun-ghi rami e soprattutto si abbiano dellericche fioriture.

La potatura per rinvigorire un arbu-sto si esegue solo su piante che ne ab-

biano assolutamente bisogno (malattie,grandi traumi, ecc.) eliminando alla ba-se tutti i rami rovinati: se l’apparato ra-dicale è sano, si svilupperanno nuovigetti e l’arbusto, col tempo, riacquisteràil suo portamento naturale.

Effettuate sempre i tagli di potaturacon una cesoia ben affilata, per non pro-durre sfilacciature, non più di 8-10 mil-limetri al di sopra di una gemma rivoltaverso l’esterno dell’arbusto, angolativerso il basso; se il taglio viene esegui-to troppo lontano dall’ultima gemma, laparte di ramo rimasta si necrotizzerà inbreve tempo, diventando veicolo di ma-lattie.

Per rami di un certo diametro usateun segaccio, o un troncarami a manicolungo per quelli difficili da raggiungereperché cresciuti al centro dell’arbusto.

Per ottenere un buon risultato è fon-

I tagli di potatura vanno effettuati nonpiù di 8-10 mm al di sopra di una gem-ma rivolta verso l’esterno dell’arbusto,angolati verso il basso, dalla parte op-posta a quella della gemma. 1-Tagliocon inclinazione inesistente. 2-Tagliotroppo lontano dalla gemma. 3-Taglioslabbrato e con inclinazione errata. 4-Taglio corretto angolato verso il basso

Il risultato di una potatura mal esegui-ta, come mostra la foto, è la crescita dilunghi rami deboli, che non porterannofiori per quest’anno e ne porterannopochissimi l’anno prossimo. La giustapotatura di ringiovanimento di un ar-busto va eseguita in autunno con le se-guenti modalità: si eliminano alla basetutti i rami vecchi (quelli marrone scu-ro); i rami verde scuro si accorcianocon un taglio di ritorno in corrispon-denza di una forcella e i nuovi getti del-l’anno (color marroncino) si lascianoindisturbati, poiché porteranno la fio-ritura più ricca nella prossima buonastagione; se sono troppo lunghi o di-sordinati, si accorciano leggermenteper ridare una forma armonica all’ar-busto

1 2 3 4

Se da uno stesso nodo si dipartono piùgetti, occorre eliminare i più deboli equelli che si incrociano, selezionando ipiù robusti e quelli più esterni (i gettida eliminare sono quelli piegati)

La potatura di un arbusto allevato in modo naturale non deve dare come risulta-to una massa densa, regolare e compatta, ma deve conferire alla pianta un aspet-to armonico; i rami devono avere una lunghezza irregolare, pur restando com-presi in una forma predefinita, e l’interno del cespuglio deve essere alleggeritoper permettere a luce ed aria di penetrare

NONO NO NO SÌ SÌ

NO

Page 3: Il taglio degli arbusti ornamentali S · 2019-10-28 · SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 15 S e gli alberi possono essere consi-derati la trama di ogni spazio ver-de, gli arbusti

SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 17

damentale che procediate per gradi, ini-ziando con gli interventi adatti a tutti gliarbusti, attenendovi alle regole seguenti:– eliminate tutti i rami rotti, secchi, ma-lati, lesionati o quelli che penetrano al-l’interno dell’arbusto incrociandosi,con un taglio netto a partire dalla base oda una biforcazione; – accorciate i rami che si sono allungatitroppo nella stagione passata e che con-feriscono un aspetto disordinato all’ar-busto;– se da uno stesso nodo si sono svilup-pati più getti (risultato di una potaturadell’anno precedente), recidete alla ba-se i più deboli o quelli che tendono adincrociarsi verso l’interno dell’arbusto.

Una volta portate a termine questeoperazioni sarà più facile scegliere i ra-mi in sovrappiù e quelli che vanno ac-corciati o eliminati.

Continuate poi la potatura assecon-dando le caratteristiche d’ogni arbustoma tenendo anche conto del risultato fi-nale che vi eravate prefissi.

Mentre procedete alle diverse opera-zioni di riassetto, potatura o svecchia-mento, allontanatevi ogni tanto dal ce-spuglio, per meglio osservare la formache questo sta assumendo.

Tutti gli arbusti al momento dellamessa a dimora non necessitano di po-tature particolari; controllate che non visiano rami secchi o rotti, che vanno eli-minati alla base o appena al di sopra diuna forcella, con un taglio netto. Se lapianta è rappresentata da un unico asto-ne, cimatelo lasciando 2 o 3 gemme.

L’anno dopo accorciate a 2-3 gem-me i 2 o 3 rami che si sono formati, eli-minando eventualmente quello debole.Si saranno nel frattempo sviluppatinuovi polloni dalle radici che garanti-ranno l’allargamento dell’arbusto.

La potatura degli arbusti a fioritura primaverile

Berberis (Berberis thunbergii). Vieneutilizzata spesso come siepe formale e

pertanto la pota-tura si esegue duevolte l’anno: a fi-ne inverno, solose necessario, e asettembre per ri-comporre la for-ma. Se l’arbusto èallevato in forma

libera, la potatura si limiterà all’accorcia-mento dei getti troppo lunghi e disordina-ti e all’eliminazione dei rami vecchi incorrispondenza di un getto giovane.

Biancospino (Crataegus monogyna eCrataegus oxyacantha). È una pianta

arbustiva con cui for-mare anche grandisiepi informali; la po-tatura va limitata al-l’eliminazione di ra-mi deboli, rotti, sec-chi, disordinati; si ef-fettua a fine inverno.

Calicanto d’inverno (Calycanthus fra-grans). È una pianta arbustiva che fiorisce

sui rami vecchi;la potatura si de-ve limitare alla ri-monda o, nel ca-so la massa sifosse fatta troppodensa, al dirada-mento, che con-siste nell’elimi-nazione dei rami

più vecchi all’interno dell’arbusto, sem-pre dopo la fioritura.

Chaenomeles (Chaenomeles japoni-ca). La potaturasi effettua dopola fioritura, ac-corciando la ve-getazione dellametà; si devonoaccorciare a 2-3gemme i vecchirami che hanno

portato fiori l’anno precedente, per sol-lecitarli a creare nuovi getti.

Fiore d’angelo (Philadelphus, variespecie). Questapianta, in fiorefra maggio egiugno, va po-tata al terminedella fioritura;durante l’estatesi svilupperan-no i nuovi rami

che porteranno fiori nella tarda primave-ra successiva. Si accorciano i rami chehanno portato fiori di 1/3 o di 1/4, secon-do lo sviluppo dell’arbusto e si elimina-no al centro i rami più vecchi e legnosi,dalla base. Se non lo avete già fatto a fi-ne inverno, procedete anche ad una ri-monda dal secco.

Forsizia (Forsythia, varie specie). L’ar-

Una siepe formale di Berberis thunber-gii «Atropurpurea»

Gli arbusti di fiored’angelo si devono

potare al termine della fioritura,accorciando i

rami che hanno portato fiori

in modo da stimolare l’emissione

di nuovi getti per l’anno prossimo;

si eliminano inoltre i rami più vecchi e legnosi

tagliandoli a livello del terreno

Gli arbusti di Philadelphus coronariusvanno tenuti controllati nella forma,poiché tendono a crescere in altezza e asvilupparsi anche in modo disordinato

Foto

viv

ai T

orsa

nlor

enzo

Ard

ea (

Rm

)

Page 4: Il taglio degli arbusti ornamentali S · 2019-10-28 · SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 15 S e gli alberi possono essere consi-derati la trama di ogni spazio ver-de, gli arbusti

18 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004

busto tende a lignificare eccessivamen-te i rami vecchi,con conseguentescarsa o nulla fio-ritura; la potatu-ra, da eseguiredopo la fiorituraper diradare l’ar-busto, consistenell’asportare irami vecchi ta-

gliandoli a livello del terreno o in corri-spondenza di una biforcazione, mante-nendo quello più giovane, e nell’accor-ciare quelli che hanno portato fiori nellastagione; queste operazioni servono a ri-dare un aspetto ordinato all’insieme.

Gelsomino d’inverno (Jasminum nudi-florum). È unarbusto con ra-mi morbidi daallevare comepianta semi-rampicante ocome una pian-ta a portamentolibero e rica-dente. Dopo la

fioritura, accorciate della metà i ramiche hanno portato fiori, eliminando allabase i più vecchi e legnosi.

Kerria (Kerria japonica). È un arbustovigoroso cheproduce dallabase numerosinuovi getti adogni primavera;la potatura siesegue dopo lafioritura, eli-minando i ramipiù vecchi alla

base e accorciando della metà quelli chehanno portato fiori. Lasciate indisturbati i nuovi getti che già

Il ringiovanimento e il contenimento degli arbusti di lillà va effettuato ogni 2-3anni, se necessario, nella stagione invernale e prevede l’eliminazione dei ramisecchi, deboli o troppo vecchi e lignificati, per liberarne l’interno.Annualmente invece, dopo la fioritura, si devono togliere le infiorescenze ap-passite, tagliandole appena sopra le prime foglie, e i polloni che nascono dalleradici al di sotto del punto d’innesto

Nella forsizia la potatura vaeseguita dopo la fioritura

(aprile): asportate i rami vecchitagliandoli a livello del terreno

o in corrispondenza di una biforcazione,

salvando il più giovane,anche allo scopo

d’alleggerire la massa svuotandone l’interno;

accorciate quelli che hanno portato fiori

nella stagione e quellieccessivamente lunghi,

ridando così un aspetto ordinatoall’arbusto, senza però farlo

apparire tozzo e troppo regolare

Nelle spiree a fioritura primaverile lapotatura si esegue dopo la fioritura(giugno), asportando il ramo che haportato fiori sino ad un nuovo getto benposizionato e robusto, facilmente rico-noscibile per il colore più chiaro e ros-siccio della corteccia

fiori secchiprima dopo

ramo vecchio

polloni

La kerria si pota tutti gli anni dopo lafioritura (maggio), eliminando i ramipiù vecchi tagliandoli a livello delterreno (a), accorciando della metàquelli che hanno portato fiori (b), oeliminadoli con un taglio all’altezzadi una biforcazione (c); manteneteinvece indisturbati i nuovi getti che sistanno sviluppando dalla base (d)

a

bc

c c

d

Page 5: Il taglio degli arbusti ornamentali S · 2019-10-28 · SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 15 S e gli alberi possono essere consi-derati la trama di ogni spazio ver-de, gli arbusti

si stanno formando alla base.

Lillà (Syringa vulgaris). Il lillà si potain primavera al termine della fioritura,

accorciando i ra-mi che hannoportato fiori, ap-pena sopra leprime foglie; untaglio più severopuò compromet-tere la fiorituraper alcuni anni.

Tagliate al livello del terreno tutti i pol-loni che nascono dalle radici, al di sottodel punto d’innesto.

Palla di neve (Viburnum opulus). Di-versamente dai viburni sempreverdi, i

diversi ibridi delViburnum opulusproducono solofiori sterili chevanno eliminatial termine dellafioritura; con-temporaneamen-te si effettua an-

che un alleggerimento-svecchiamentodell’arbusto, eliminando, alla base, i ra-mi molto vecchi: si formeranno nel cor-so dell’estate nuovi getti che porterannofiori la primavera successiva.

Spiree a fioritura primaverile (Spi-raea henryi,Spiraea nipponi-ca, Spiraea veit-chii, Spiraea xv a n h o u t t e i ,ecc.). È un arbu-sto che può rag-giungere anchegrandi dimen-sioni; la potatura

si esegue dopo la fioritura, eliminandotutto il ramo che ha portato i fiori sinoad un nuovo getto fiorifero ben posizio-nato e robusto.

Weigela (Weigela florida). La pianta vapotata dopo lafioritura: si dira-da la chioma e siaccorciano i ramiche hanno porta-to fiori tagliandosopra un nuovogetto, riconosci-bile dal colore

più chiaro della corteccia.

La potatura degli arbusti a fioritura estiva e autunnale

Abelia (Abelia x grandiflora). È questoun arbusto solitamente allevato in formel ibere, che viene

lasciato crescerein modo natura-le, poiché i ramimolto morbiditendono ad ar-cuarsi verso ilbasso. La pota-

tura si limita all’eliminazione dei ramisecchi, ammalati o rotti. Ogni 2-3 anni infebbraio-marzo ringiovanite l’arbustorecidendo alla base un certo numero dirami (i più vecchi) al centro dell’arbusto,così da alleggerire la massa.

Albero delle farfalle (Buddleia davidii).Una decisa potatura a fine inverno-ini-

zio primaverasi deve effettua-re sui rami chesi sono formatil’anno prece-dente, riducen-doli a 8-10 cmdi lunghezza:durante la bellastagione si svi-lupperanno i

getti che fioriranno in piena estate. LaBuddleia alternifolia e la Buddleia glo-bosa invece fioriscono sulla vegetazionedell’anno precedente e pertanto vannopotate solo dopo la fioritura.

Caryopteris (Caryopteris clandonensis).

SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 19

Ceanoto: per effettuare un taglio diritorno si elimina il ramo vecchio incorrispondenza di un ramo più giova-ne (a) o di un nuovo futuro getto (b)

a

Alcuni arbusti di ibisco dopo la potatu-ra: i rami eretti che hanno portato fioril’estate passata sono stati accorciati a2-3 gemme

Gli arbusti di Weigela si potano dopo lafioritura, accorciando il ramo che haportato fiori sino ad un nuovo getto, ri-conoscibile per il colore chiaro dellacorteccia

b

Alla fine dell’inverno si deve potarel’albero delle farfalle (Buddleia da-vidii), accorciando a 8-10 cm di lun-ghezza i rami che si sono formatil’anno precedente; dalle gemme ri-maste si svilupperanno i getti chefioriranno in piena estate

Page 6: Il taglio degli arbusti ornamentali S · 2019-10-28 · SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 15 S e gli alberi possono essere consi-derati la trama di ogni spazio ver-de, gli arbusti

Ha rami sottili,semilignificati, dapotare a fine in-verno lasciandosolo 2-3 gemme:da queste si svi-lupperanno lun-ghi rami con igermogli di una

ricca fioritura azzurro carico, sul finiredell’estate.

Ceanoto (Ceanothus x «Gloire de Ver-sailles»). A fineinverno-inizioprimavera pota-te i rami con untaglio di ritorno,cioè asportandouna parte di ra-mo in corrispon-denza di un ramo

più giovane o di un nuovo futuro getto.

Ibisco (Hibiscus syriacus). È questo unarbusto che ha un portamento eretto e

non molto rami-ficato. Si cimanole piante giovaniper stimolareuna maggioreramificazione edottenere un ce-spuglio più lar-go. Nelle pianteadulte, a fine in-

verno si eliminano i rami troppo vecchio secchi e malati e si accorcia a 2-3gemme, con un taglio di ritorno, la ve-getazione che è fiorita l’anno passato.

Lagerstroemia (Lagerstroemia indica).La pianta fioriscesolo sulla som-mità della vegeta-zione dell’anno;occorre quindipotare a fine in-verno i getti chesono fioriti l’esta-te precedente, eli-minando anche i

rami secchi, rotti o ammalati.

Ligustro (Ligu-strum vulgare). È un ar-busto sempre-verde, a crescitarapida, con fioribianco crema inpiccole infiore-scenze a grappo-lo, molto profu-mati, che si usaabitualmente per

creare siepi formali. La potatura va ef-fettuata nella tarda primavera e a set-tembre.

Ortensia (Hydrangea, varie specie). In

tutte le specie la potatura va eseguita al-la fine dell’in-verno (febbraio-marzo) con di-verse modalità,secondo il tipodi arbusto e ilsuo sviluppo.Nelle ortensiepiù comuni(Hydrangea ma-crophylla) si

asporta la parte di ramo che porta l’in-fiorescenza secca, tagliando subito so-pra le prime gemme ingrossate. Si eli-minano alla base i rami troppo vecchi enon si cimano i nuovi polloni che porte-

ranno i primi fiori.La potatura dell’ortensia a panicolo

(Hydrangea paniculata) deve essere in-vece più decisa: va infatti accorciato ilramo che ha portato fiori, sino alla se-conda o terza gemma e vanno eliminatiall’attaccatura quelli deboli e filiformi.

Nell’ortensia a foglia di quercia(Hydrangea quercifolia) si effettua untaglio di ritorno, asportando la cima delramo e l’infiorescenza secca sino ad unaforcella con un ramo più giovane.

Spiree a fioritura estiva (Spiraea bu-malda «Antony Waterer» e Spiraea ja-

ponica). La po-tatura si effettuaa fine invernoaccorciando tuttii rami con taglidi ritorno ed eli-minando alla ba-se i rami piùvecchi per alleg-gerire l’arbusto

che si presenta spesso troppo fitto. Altermine della fioritura, per sollecitare lapianta ad emettere nuovi fiori, si rimo-della l’arbusto asportando tutte le infio-rescenze sfiorite.

Symphoricarpos (Symphoricarpos,varie specie).Non sono neces-sarie potature,servono sola-mente una puli-zia e un dirada-mento dell’arbu-sto, se necessari,

da effettuare a fine inverno. ❏

20 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004

A fine luglio eliminate le infiorescenzeappassite della Spiraea Bumalda «A.Waterer» per sollecitare la pianta aprodurne di nuove, che fioriranno circa30 giorni dopo

a bc

Potatura dell’ortensia comune. a) A fine inverno, taglio di un astone di un anno. b) Al secondo anno accorciate i rami nati dall’astone lasciando 2-3 gemme. c) Al terzo anno accorciate ancora a 2-3 gemme i rami che hanno portato fiori, tagliandoli sopra due gemme gonfie, e lasciate indisturbati i nuovi polloni che saranno i primi a fiorire. d) Negli anni successivi eliminate i rami più vecchi o mal posizionati e ripetete i tagliin corrispondenza delle gemme più gonfie

d

Foto

viv

ai T

orsa

nlor

enzo

Ard

ea (

Rm

)Fo

to v

ivai

Tor

sanl

oren

zo A

rdea

(R

m)

Page 7: Il taglio degli arbusti ornamentali S · 2019-10-28 · SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 15 S e gli alberi possono essere consi-derati la trama di ogni spazio ver-de, gli arbusti

Arbusti: tabella riepilogativa delle epoche di fioritura (❀) e di potatura (✄)

Arbusti a fioritura primaverile

Berberis(Berberis thunbergii) solo potatura di rimonda

Biancospino (Crataegus monogynae Crataegus oxyacantha) solo potatura di rimonda

Calicanto d’inverno (Calycanthus fragrans) solo potatura di rimonda

Chaenomeles (Chaenomeles japonica)

Fiore d’angelo(Philadelphus, varie specie)

Forsizia(Forsythia, varie specie)

Gelsomino d’inverno (Jasminum nudiflorum) solo potatura di rimonda

Kerria(Kerria japonica)

Lillà (Syringa vulgaris)

Palla di neve(Viburnum opulus)

Spiree a fioritura primaverile(Spiraea henryi, Spiraea nipponica,Spiraea veitchii, Spiraea x vanhouttei, ecc.)

Weigela(Weigela florida)

Arbusti a fioritura estiva e autunnale

Abelia(Abelia x grandiflora)

Albero delle farfalle(Buddleia davidii)

Caryopteris(Caryopteris clandonensis)

Ceanoto(Ceanothus x «Gloire de Versailles»)

Ibisco (Hibiscus syriacus)

Lagerstroemia(Lagerstroemia indica)

Ligustro(Ligustrum vulgare)

Ortensia(Hydrangea, varie specie)

Spiree a fioritura estiva(Spiraea bumalda «Antony Waterer» e Spiraea japonica)

Symphoricarpos(Symphoricarpos, varie specie)

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

❀ ❀

❀ ❀

❀ ❀

❀ ❀

❀❀

❀ ❀

❀ ❀

❀ ❀ ❀ ❀

❀ ❀

❀ ❀

❀ ❀

❀ ❀ ❀

❀ ❀

❀ ❀ ❀ ❀

❀❀ ❀

❀ ❀ ❀

✄✄

❀✄

✄ ❀ ❀

✄ ✄

dopo la fioritura

dopo la fioritura

dopo la fioritura

dopo la fioritura

dopo la fioritura

dopo la fioritura

dopo la fioritura

dopo la fioritura

dopo la fioritura

dopo la fioritura

Page 8: Il taglio degli arbusti ornamentali S · 2019-10-28 · SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 15 S e gli alberi possono essere consi-derati la trama di ogni spazio ver-de, gli arbusti

24 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004

Per quanto riguarda le rose, l’inten-to della potatura è quello di far as-sumere alla pianta una forma ar-

moniosa e di stimolare la fioritura.Molto diversi sono i tipi di rosaio eognuno richiede un procedimento ap-propriato, quindi la potatura va eseguitacon particolare attenzione.

Quando potareÈ assai importante sapere quando

eseguire la potatura delle rose. Questa operazione va fatta in autunnonelle zone a clima mite, va rimandataalla primavera in quelle più fredde.

Vi sono però delle eccezioni

Nelle zone a clima mite dell’Italiacentrale, del sud e delle isole, è preferi-bile la potatura autunnale (fine no-vembre-primi di dicembre), che do-vrebbe garantire un’anticipata fiorituraprimaverile. Nelle zone più fredde è in-vece consigliabile rimandare la pota-tura a febbraio-marzo e, nel caso di lo-calità ove le giornate di gelo si prolun-gano, si può attendere anche fino adaprile. È comunque opportuno interve-nire sempre prima della ripresa vegeta-tiva: una potatura tardiva pregiudica eritarda la prima fioritura. Nei rosai mol-to rigogliosi è necessario intervenireuna prima volta a novembre, accorcian-do di 1/3 i rami troppo lunghi, per evi-tare che il vento o il peso della nevepossano spezzarli; si procederà poi allapotatura vera e propria nell’epoca e neimodi richiesti dal rosaio.

A queste regole fanno eccezione:– i rosai non rifiorenti che si devonopotare solo al termine della fioritura(giugno), asportando i rami sfioriti; – le varietà antiche che vanno sempli-cemente riordinate con un intervento diripulitura dal secco (a fine inverno); – le botaniche, che producono bacchedecorative, dove si interviene con unarimonda dal secco a fine inverno e conl’accorciamento dei getti troppo lunghie disordinati per ridare un aspetto ordi-nato all’arbusto.

Come potareLa giusta tecnica di potatura

si esegue in due fasi principali.Molto importante è anche

l’utilizzo di cesoie ben affilate

Il taglio di potatura va praticato nonpiù di 6-8 millimetri al di sopra di unagemma rivolta verso l’esterno del ce-spuglio.

Servitevi di cesoie ben affilate, per

non produrre sfilacciature ed eseguiteogni taglio angolato verso il basso dallaparte opposta della gemma.

Quando asportate completamenteuna branca, praticate il taglio a filo delramo da cui si diparte, ripulendo poi lasuperficie con un coltellino molto affi-lato. Per rami di un certo diametro usa-te una sega da potatore.

Come nella potatura degli arbusti, viconsigliamo di dividere l’intervento indue fasi, come segue:

– asportate i rami morti, quelli troppovecchi e quelli spezzati o ammalati, ta-gliando all’altezza di una gemma rivol-ta verso l’esterno;– eliminate i rami deboli o sottili, perfavorire gli steli più vigorosi; – asportate i rami che si incrociano, eli-minando i più deboli e quelli che si diri-gono verso il centro del cespuglio, perpermettere alla pianta di ricevere luce earia anche all’interno; questa praticanon è necessaria per i rampicanti e i sar-mentosi per i quali occorre solo legarele ramificazioni ai sostegni in modo chenon sfreghino tra loro.

Mentre procedete nelle operazioni dipotatura, ogni tanto allontanatevi dal

cespuglio per meglio osservare la formache va assumendo.

Una volta eseguite queste operazionipreliminari sarà più facile passare allaseconda fase che consiste nell’indivi-duare i rami in sovrappiù, che vannoeliminati, e quelli che devono essere ac-corciati, secondo i differenti tipi di ro-saio.

Durante l’estate, poi, si procede allapotatura verde che prevede:– l’eliminazione dei polloni (rami sel-vatici che crescono dalle radici o dal fu-sto sotto il punto d’innesto);– il diradamento dei boccioli per ottene-re fiori più grandi; – l’asportazione dei fiori sfioriti dallevarietà rifiorenti, per favorire una se-conda fioritura;– l’eliminazione di parte del fogliameche cresce all’interno, per alleggerire ilcespuglio, far circolare l’aria e impedi-re le infezioni fungine.

La particolare potatura delle rose

Una potatura sbagliata: il taglio delramo eseguito l’anno scorso, troppolontano dall’ultima gemma, ha genera-to un moncone che si è seccato-a. Lanuova potatura mal eseguita mostra ilmoncone (che non è stato eliminato) e irami nati l’anno scorso che sono statiaccorciati, ma non selezionati (alcunisi incrociano verso l’interno-b1, i de-boli non sono stati eliminati-b2, ecc.) enuovamente tagliati senza porre atten-zione all’ultima gemma

Per favorire una seconda fioritura ac-corciate di un terzo il ramo che porta lerose sfiorite

In estate si eliminano i polloni checrescono dalle radici o dal fusto sot-to il punto d’innesto

ab1

b1

b2

b2

Page 9: Il taglio degli arbusti ornamentali S · 2019-10-28 · SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 15 S e gli alberi possono essere consi-derati la trama di ogni spazio ver-de, gli arbusti

SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 25

Ogni tipologia di rosaioha la sua potatura

A seconda della tipologia di rosaio(ibridi di Tea, Floribunda, rampicante,sarmentoso, antico e botanico) occorre

una specifica potatura

Negli ibridi di Tea si procede ad ac-corciare di un terzo la vegetazione di unanno, tagliando sino a tre gemme soprail punto di partenza di ogni ramo e con-servando da 3 a 5 rami principali: si ot-terranno così fiori meno numerosi mapiù grandi.

Nelle rose Floribunda e assimilate,che hanno generalmente una vegeta-zione più rigogliosa e fiorifera, la pota-tura deve essere più leggera; accorcia-te quindi i rami solo di un quarto. Al-leggerite l’interno dell’arbusto, se pre-senta una vegetazione troppo densa,eliminando i rami più vecchi.

I rosai ad alberello rifiorenti si de-vono potare secondo il tipo di rosaioche è stato innestato sul tronco (ibridodi Tea, Floribunda, miniatura, ecc.),cercando di ricomporre la forma a vaso;eliminate con un taglio netto anche tut-te le gemme che si sono sviluppate lun-go il tronco e rinnovate i legacci che lotengono accostato al tutore.

Nel caso di rosai a portamento pen-dulo e non rifiorenti, la potatura si ef-fettua solamente al termine della fiori-tura (giugno-luglio), eliminando i ramiche hanno portato fiori e conservando irami nuovi dell’anno che sono in fase disviluppo.

I rosai rampicanti hanno ramifica-zioni rigide e fioriscono sul legno del-l’anno precedente; una volta eliminato illegno vecchio, ammalato o debole, siaccorciano le ramificazioni principalisino ai nuovi germogli e si recuperano inuovi rami dell’anno, che ancora nonsono fioriti, legandoli ai fili il più possi-bile in orizzontale, per sostituire costan-

temente i rami già sfruttati ed eliminati.Se un vecchio fusto non produce piùgermogli, asportatelo alla base per solle-citare la pianta a produrre nuovi rami.

I rosai sarmentosi, solitamente nonrifiorenti, nel corso della stagione estivasviluppano dalla base lunghi rami fles-sibili, che produrranno fiori la primave-ra successiva. Con la potatura, al termi-ne della fioritura (maggio-giugno), sieliminano i rami che hanno portato fio-ri, con un taglio di ritorno, lasciandoquelli nuovi liberi di svilupparsi, permantenere al rosaio una forma equili-brata. Questi rosai possono venire la-

sciati crescere a cascata, a denso arbu-sto, o essere allevati a parete o a venta-glio con l’uso di tutori.

I rosai non rifiorenti si potano uni-camente al termine della fioritura (giu-gno), eliminando o accorciando i ramiche hanno portato dei fiori, appena so-pra un nuovo getto. Durante l’estate lapianta svilupperà nuovi rami che fiori-ranno la primavera successiva; da que-sto si comprende come una potaturaprimaverile danneggerebbe i rami del-l’anno precedente che si preparano afiorire.

Per le rose antiche la potatura va li-

Negli ibridi di Tea accorciate di un ter-zo la vegetazione di un anno, tagliandoall’altezza della terza gemma dal puntodi inserzione di ogni ramo e conservan-do da tre a cinque rami principali

Nelle roseFloribunda accorciate i rami solo di un quartoe cercate di alleggerire il centro del cespuglio,se presenta una vegetazionetroppo densa,eliminando i ramipiù vecchi

Potate i rosai ad alberello rifiorenti (a sinistra) cercando di ricomporre la formaa vaso ed eliminando anche tutte le gemme che si sono sviluppate lungo il tron-co. Nei rosai a portamento pendulo e non rifiorenti (a destra), effettuate la po-tatura al termine della fioritura eliminando i rami che hanno portato fiori e con-servando i rami nuovi dell’anno che sono in fase di sviluppo-a

a

a

Page 10: Il taglio degli arbusti ornamentali S · 2019-10-28 · SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004 15 S e gli alberi possono essere consi-derati la trama di ogni spazio ver-de, gli arbusti

mitata all’eliminazione (ogni 2 o 3 an-ni) del legno molto vecchio; se l’arbu-sto si presenta molto disordinato, sipossono accorciare i rami troppo lun-ghi, eliminando i residui della fioritura.

I rosai botanici necessitano solo diinterventi da effettuare a fine inverno sesi vuole godere dei colori dei cinorrodi.Si effettua una rimonda dal secco e ogni2-3 anni si elimina il legno troppo vec-chio, fino all’altezza di un nuovo ger-moglio. Qualora il cespuglio si presen-tasse troppo disordinato, si possono ac-

corciare di un terzo i rami esagerata-mente lunghi, affinché non si pieghino,spezzandosi.

Molti ibridi moderni (particolar-mente robusti) in fiore da maggio ai ge-li, non necessitano di potature annuali,ma richiedono interventi solo ogni 3-4anni, da effettuarsi anche con il solo usodi apparecchiature meccaniche. Questoconsente ai cespugli di svilupparsi inmodo più marcato e i rami, cresciuti inlunghezza, possono così più facilmentecreare dense masse fiorite o tappezzare

il terreno. Ogni anno, a fine inverno,vanno eliminati solo i rami secchi, rottio malati.

* * *

Al termine delle operazioni di pota-tura le rose rampicanti, sarmentose e adalberello vanno legate ai rispettivi so-stegni.

Per questa operazione si possonoutilizzare legacci in plastica, gomma,rafia, ecc. eseguendo il fissaggio del ro-saio al tutore con una legatura a 8. Nelcaso venga usato del filo di ferro, è op-portuno proteggere la corteccia conpezzi di gomma. Controllate periodica-mente le legature, per rinforzarle o al-lentarle quando la crescita dei rami lorendesse necessario. ❏

26 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2004

I rosai sarmentosisviluppano lunghi rami flessibili dalla base della pianta,che producono fiori solo al secondo anno. Con la potatura eliminate i rami che hanno fiorito lasciando quelli nuovi

I rosai non rifiorenti si potano al ter-mine della fioritura primaverile-estiva,accorciando i rami che hanno portatofiori. Gli stessi interventi si devono ef-fettuare per i rosai botanici, ma solo afine inverno per poter godere della bel-lezza dei cinorrodi

Molti ibridi moderni (solitamente rosai Floribunda a portamenti diversi) si po-tano ogni 3-4 anni. Ogni anno vanno eliminati solo i rami secchi, rotti o mala-ti e vanno accorciati i rami troppo lunghi e, volendo, anche quelli che hannoportato fiori

Un rosaio rampicante rifiorente prima della potatura (a sinistra) e dopo l’intervento eseguito a fine inverno (a destra)