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ORDINE PROVINCIALE MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI BENEVENTO XIX FESTA DEL M EDICO ANNITA S Sabato 10 Novembre 2018 ore 18.00 Auditorium Seminario Arcivescovile Viale Atlantici - Benevento GRAFICA MELLUSI - BN In copertina particolare Teatro Romano di Benevento - VI secolo d.c. Foto Mimmo Salierno Il Teatro Romano di Benevento Nel mondo romano, l’edificazione di un teatro non aveva solo una funzione culturale. Era significativo, infatti, del raggiunto e consolidato benessere politico/economico di una città. Benevento, ingrandita da Augusto, conseguita la sua crescita durante il I secolo con Traiano, nel secondo volle concedersi il lusso di un proprio teatro. La datazione dell’imponente costruzione è incerta. Il Teatro, semicircolare, misura circa 90 metri nella parte rettilinea esteriore con circa 50 metri di raggio. Sormontato da tre ordini di 25 arcate (delle quali la prima è ben conservata, delle rimanenti, la seconda è parzialmente distrutta, la terza completamente). Interamente rivestito di marmo pario, era ornato da statue e da numerose decorazioni quali affreschi, mascheroni, marmi policromi. L’utilizzo dei materiali, la dimensione e lo slancio degli archi che sostengono la cavea, tipici del II-III sec. d.C., suggeriscono che il Teatro fu eretto per volere di Adriano (una iscrizione rinvenuta sul pulpitum, indica nel 126 d.C. che fu l’imperatore il curator dell’edificio); fu restaurato da Commodo (come da incisione a lui dedicata dalla città, grata per il restauro del Teatro e delle Terme); fu ultimato nel III sec. d.C. con Caracalla (come ricaviamo da una base onoraria dedicatagli dalla Colonia Beneventana). Frequentato dalla classe colta, era adibito a spettacoli tragici e comici, ma di certo non a giochi circensi o gladiatori (ai quali era riservato l’Anfiteatro -oggi ancora interrato-). Abbandonato durante la guerra greco- gotica, il Teatro –da cui dapprima fu attinto il materiale per la realizzazione di mura difensive, poi di ponti ed edifici- sul finire dell’epoca longobarda, ormai completamente espoliato di tutti i suoi tesori, fu parzialmente interrato e utilizzato come fondazione per abitazioni. Trascorrono i secoli. Del Teatro si è persa la memoria. Nel corso del tempo (Ottocento) con un epiteto popolare si parla di Grottoni Mappa da una famiglia di vinaioli che vi abitava usando i corridoi come cantine. L’inizio dei lavori di restauro -progettati già nel 1890- porta la data del 1917, ma gli scavi furono effettivamente avviati solo nel 1923 ed attuati per opera dell’architetto ed archeologo Almerico Meomartini e per volere di Alfredo Zazo, ma interrotti sia per il terremoto del 1930 che per la Seconda Guerra Mondiale. Il Teatro venne consegnato una prima volta nel 1938 alla Soprintendenza per essere finalmente riaperto al pubblico venti anni dopo, nel 1957. Negli anni Ottanta, con delibera dell’11 marzo 1981, il Consiglio Comunale di Benevento approvò un progetto per il Piano di Recupero del Teatro Romano e di tutta la zona circostante, con l’obiettivo di rivitalizzare un frammento della antica civitas, riconsegnandolo ai cittadini, alla storia e quindi, alla cultura.

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ORDINE PROVINCIALEMEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI

BENEVENTO

XIX FESTA DEL

MEDICO ANNITAS

Sabato 10 Novembre 2018ore 18.00

Auditorium Seminario ArcivescovileViale Atlantici - Benevento

GRA

FIC

A M

ELLU

SI -

BN

In copertina particolare Teatro Romano di Benevento - VI secolo d.c.Foto Mimmo Salierno

Il Teatro Romano di BeneventoNel mondo romano, l’edificazione di un teatro non aveva solo una funzione culturale. Era significativo, infatti, del raggiunto e consolidato benessere politico/economico di una città. Benevento, ingrandita da Augusto, conseguita la sua crescita durante il I secolo con Traiano, nel secondo volle concedersi il lusso di un proprio teatro. La datazione dell’imponente costruzione è incerta. Il Teatro, semicircolare, misura circa 90 metri nella parte rettilinea esteriore con circa 50 metri di raggio. Sormontato da tre ordini di 25 arcate (delle quali la prima è ben conservata, delle rimanenti, la seconda è parzialmente distrutta, la terza completamente). Interamente rivestito di marmo pario, era ornato da statue e da numerose decorazioni quali affreschi, mascheroni, marmi policromi. L’utilizzo dei materiali, la dimensione e lo slancio degli archi che sostengono la cavea, tipici del II-III sec. d.C., suggeriscono che il Teatro fu eretto per volere di Adriano (una iscrizione rinvenuta sul pulpitum, indica nel 126 d.C. che fu l’imperatore il curator dell’edificio); fu restaurato da Commodo (come da incisione a lui dedicata dalla città, grata per il restauro del Teatro e delle Terme); fu ultimato nel III sec. d.C. con Caracalla (come ricaviamo da una base onoraria dedicatagli dalla Colonia Beneventana). Frequentato dalla classe colta, era adibito a spettacoli tragici e comici, ma di certo non a giochi circensi o gladiatori (ai quali era riservato l’Anfiteatro -oggi ancora interrato-). Abbandonato durante la guerra greco-gotica, il Teatro –da cui dapprima fu attinto il materiale per la realizzazione di mura difensive, poi di ponti ed edifici- sul finire dell’epoca longobarda, ormai completamente espoliato di tutti i suoi tesori, fu parzialmente interrato e utilizzato come fondazione per abitazioni. Trascorrono i secoli. Del Teatro si è persa la memoria. Nel corso del tempo (Ottocento) con un epiteto popolare si parla di Grottoni Mappa da una famiglia di vinaioli che vi abitava usando i corridoi come cantine. L’inizio dei lavori di restauro -progettati già nel 1890- porta la data del 1917, ma gli scavi furono effettivamente avviati solo nel 1923 ed attuati per opera dell’architetto ed archeologo Almerico Meomartini e per volere di Alfredo Zazo, ma interrotti sia per il terremoto del 1930 che per la Seconda Guerra Mondiale. Il Teatro venne consegnato una prima volta nel 1938 alla Soprintendenza per essere finalmente riaperto al pubblico venti anni dopo, nel 1957. Negli anni Ottanta, con delibera dell’11 marzo 1981, il Consiglio Comunale di Benevento approvò un progetto per il Piano di Recupero del Teatro Romano e di tutta la zona circostante, con l’obiettivo di rivitalizzare un frammento della antica civitas, riconsegnandolo ai cittadini, alla storia e quindi, alla cultura.

Page 2: Il Teatro Romano di Benevento · Il Teatro Romano di Benevento Nel mondo romano, l’edificazione di un teatro non aveva solo una funzione culturale. Era significativo, infatti, del

XIX FESTA DEL

MEDICO ANNITAS

Il Presidente,unitamente al Consiglio,

si pregia di invitare la S.V. alla

XIX Festadel Medico Sannita

Programma

ConducePasquale GrimaldiConsigliere OMCeO di Benevento

SalutiGiovanni Pietro IannielloPresidente OMCeO di Benevento

Saluti Autorità

GIURAMENTO di IPPOCRATEdei NEO-LAUREATIConsegna targhe ricordo

40 ANNI DI LAUREAConsegna medaglie d’Oro

Segue Buffet

Il Presidente