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Impronta Ecologica e analisi eMergetica Applicazione locale dei nuovi indicatori di sostenibilità ambientale

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Page 1: Impronta Ecologica e analisi eMergetica · Il calcolo dell’Impronta Ecologica 23 Il calcolo della Biocapacità 26 L’Impronta Ecologica delle nazioni 27 L’analisi eMergetica

Impronta Ecologica e analisi eMergeticaApplicazione locale dei nuovi indicatori di sostenibilità ambientale

L’ora della bancarotta ecologica

Agli oltre 850.000 mila abitanti della provincia di Venezia, il territorio compreso tra lefoci di Adige e Tagliamento non basta più… e da un bel po’ di tempo, purtroppo! I nostriattuali consumi sono infatti tre volte superiori alle risorse che la natura ci ha messo adisposizione. Per vivere dobbiamo ricorrere a servizi, prodotti che provengono da altriluoghi.

È questo forse il dato più sconcertante tra quelli emersi dall’Analisi di sostenibilità della provincia di Venezia che è stata condotta da un gruppo di studio il quale si è avvalso,nel corso della sua ricerca, di alcuni importanti ed innovativi indicatori: la BiocapacitàLocale, l’Impronta Ecologica e l’Analisi eMergetica. Tutti concetti che verranno spiegatinel modo più semplice ed esaustivo nella presente pubblicazione.

Lo Studio di sostenibilità della provincia di Venezia, voluto dall’assessorato provincialealle Politiche Ambientali e curato dal gruppo di ricerca diretto dal professor Enzo Tiezzi,ci indica alcune strade da seguire per riconquistare, o non perdere definitivamente, ilnecessario rapporto con le tradizioni, la storia, la natura della nostra terra.

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Assessorato allePolitiche Ambientali

Assessore alle Politiche AmbientaliEzio Da Villa

Dirigente:Massimo Gattolin

U.O. Sviluppo Sostenibile ed Educazione Ambientale:Enrica MarraGiampietro ManenteGiorgia Lando

Testi di:Enrico Galeazzo

Giorgia RevelliStampa:

Michele Zanetti, Archivio Limosa,Associazione per la Laguna di Caorle e Bibione

Provincia di VeneziaSettore Politiche AmbientaliVia Forte Marghera 19130173 Mestre – Veneziawww.politicheambientali.provincia.venezia.it

E’ consentita la riproduzione dei testi e delle illustrazioni citandone la fonte

Prof. Enzo TiezziProf. Nadia MarchettiniIng. Simone Bastianoni

Dr. Federico M. PulselliDr. Valentina Niccolucci

Responsabili per l’Impronta Ecologica:Dr. Marco BaglianiDr. Silvia BattagliaIlaria Coscia

Hanno collaborato:Dr. Laura Fugaro, Dr. Fabiana Mapelli,

Arch. Marco Rosini,Dr. Ludovico Susani, Dr. Angelo Facchini, Dr. Federico Rossi

Il presente volume è stampato su carte delle Cartiere Fedrigoni Freelife Vellum e Symbol Freelife ISBN: 88-89105-18-6

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Impronta Ecologicae analisi eMergetica

Applicazione locale dei nuovi indicatoridi sostenibilità ambientale

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IMPRONTA ECOLOGICA E ANALISI EMERGETICA DELLA PROVINCIA DI VENEZIA 6L’oradellabancarottaecologica 7Capitolo 1:STUDIODISOSTENIBILITA’DELLAPROVINCIADIVENEZIA 10 “Nonesistonoventifavorevoliperchinonsadoveandare” 11 Unindicatoredellasostenibilitàambientale:l’ImprontaEcologica 13 L’analisieMergetica 15 Comeunasintesi 17Capitolo 2:SISTEMIEDINDICATORIBIOLOGICI 20 Svilupposostenibileesostenibilitàambientale 21 Ilcalcolodell’ImprontaEcologica 23 IlcalcolodellaBiocapacità 26 L’ImprontaEcologicadellenazioni 27 L’analisieMergetica 29 Raccoltadelleinformazionisulterritorio 34Capitolo 3: ANALISIERISULTATI:IMPRONTAECOLOGICA 36 L’ImprontaEcologicadellaprovinciadiVenezia 37 Metododellostudio 41 Risultatidellostudio 43 LaBiocapacitàdellaprovinciadiVenezia 52Capitolo 4:ANALISIERISULTATI:EMERGIA 54 AnalisieMergeticadellaprovinciadiVeneziaedeisuoibacini 55 Ilmodello 59 CalcoloflussieMergetici 62 Risultatidellostudio 76Capitolo 5: L’AMBIENTELAGUNA 78 LaBiocapacitàdell’ecosistemalaguna 79 Sostenibilitàinlaguna 98Capitolo 6: L’IMPATTODELTURISMO 100 L’ImprontaEcologicadelturismo 101 L’ImprontaEcologicatotaledeituristinellaprovincia 109Capitolo 7: CONSIDERAZIONIFINALI 114

Impronta Ecologica e analisi eMergeticaApplicazionelocaledeinuoviindicatoridisostenibilitàambientale

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IMPRONTAECOLOGICAE ANALISIEMERGETICAApplicazione locale dei nuovi indicatori di sostenibilità

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L’ora della bancarotta ecologica

Agli oltre 850.000 mila abitanti della provincia diVenezia, il territorio compreso tra le foci di Adige eTagliamentononbastapiù…edaunbelpo’ditempo,purtroppo! I nostri attuali consumi sono infatti trevoltesuperioriallerisorsechelanaturacihamessoadisposizione.Perviveredobbiamoricorrereaservizi,prodotticheprovengonodaaltriluoghi.

E’ questo forse il dato più sconcertante tra quelliemersi dall’Analisi di sostenibilità della provincia diVeneziacheèstatacondottadaungruppodistudioilqualesièavvalso,nelcorsodellasuaricerca,dialcuniimportanti ed innovativi indicatori: la BiocapacitàLocale, l’Impronta Ecologica e l’Analisi eMergetica.Tutti concetti che verranno spiegati nel modo piùsempliceedesaustivoneicapitolicheseguono.

Concetti che però, alla fin fine, ci dicono che secontinueremoaconsumarepiù risorsediquellechelanaturacifornisceinmodorinnovabile,amangiarciilcapitalebiologicoaccumulatoinoltretremiliardidianni di evoluzione, non faremo altro che avvicinareulteriormente quella che gli analisti hanno definitoEarthOvershootDay:l’oradellabancarottaecologica.Nel2008,alivelloglobale,abbiamoconsumatoquasiil40%inpiùdiquellochelanaturapotevaoffrircisenzaimpoverirsi.SecondoleproiezionidelleNazioniUnite,

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nel 2050, senonsiprenderannoprovvedimenti, persoddisfarelenostreesigenzedivitaavremmobisognodiunsecondopianeta.Evistocheèdifficileipotizzareperquell’epocailtrasferimentoinunaltromondo,perarginare ilsovraconsumobisogneràagiresuldoppiofrontedelletecnologieedellostiledivita.Unosforzoche deve coinvolgere tutti, governi, istituzioni, entilocali e singoli cittadini,perchéanche ipiccoligestiquotidiani di sensibilità ambientale contribuiranno aridurrelanostrapersonaleImprontaEcologica,cioèilsegnocheognunodinoilasciasulpianetaprelevandociòdicuihabisognopervivereedeliminandociòchenongliservepiù.

Lo Studio di sostenibilità della provincia di Venezia,voluto dall’assessorato provinciale alle PoliticheAmbientali e curato dal gruppo di ricerca diretto dalprofessorEnzoTiezzi,ciindicaalcunestradedaseguireper riconquistare, o non perdere definitivamente, ilnecessariorapportoconletradizioni,lastoria,lanaturadellanostraterra.

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STUDIO DI SOSTENIBILITA’ DELLA PROVINCIA DI VENEZIA

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CAPITOLO 1

“Non esistono venti favorevoli per chi non sa dove andare”

“Nonesistonoventifavorevoliperchinonsadovean-dare”.LafraseèattribuitaaSeneca,filosofoeuomod’ingegnodioriginespagnola,alserviziodell’impera-toreromanoCaligolaeaddiritturaprecettorediNerone,personaggiocheinquantoasprechiedistruzionenontemeconfronti.Seneca,cheeraunsaggio,avevalan-ciato un monito ai suoi contemporanei e certamentenellasuapreveggenzaancheagliuominiealledonnedeinostritempi.Perquantoinascoltato, ilmessaggioèsemplice:Senecacivuoldirecheèinutilenavigareconilventoinpoppasenoncisiprefiggeunameta.Rincorrere il futuro, lamodernitàa tutti icosti,senzaun progetto definito non porta da nessuna parte, senonallosprecodienergie,capacità,intelletto.Sipotràapprodareinunqualcheisolottoapparentementebel-lissimo,temporaneamentesoddisfacente,ma…Allafinesifannoiconti,edilprezzodiunaderivasfre-nataesenzalimitisenonlopaghiamonoi, lopaghe-ràqualcunaltro,inostrifiglienipoti.E’inevitabile,chitroppovuolenullastringe.Veniamoanoi,uominiedonnedelXXIsecolo,perchéoraparleremodeltempoedeiluoghiincuiviviamo,laprovinciadiVenezia.Persostenereilnostrostiledivita

EziodaVillaAssessoreall’AmbienteProvinciadiVenezia

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avremmobisognodispazibenpiùampidiquellichelastoriaelanaturacihannoconsegnato.LaBiocapa-citàLocale,cioèl’insiemedellerisorse,deibeniedeiserviziche l’ambientecimetteadisposizione,noncibastapiù.Troppospesso,noncirendiamocontochelacrescita,ilprogresso,lamodernità,comunqueedo-vunque,nonpossonoesseresenzalimiti,inunpianeta,inunterritoriolecuirisorsesonolimitate–perinten-derci,ècomeilcontoinbanca,asuondiconsumareandremoinrosso,poiandremosottoilfidoeaquestopunto il direttore ci farà una telefonata per avvisarcichelasituazioneègrave,insostenibile,rischiamoilfal-limento-checosafacciamo?Inmolticasicibendere-mogliocchi,assecondandoitradizionalimeccanismidell’economiachecispingonoacercareinaltriluoghibeni fondamentali appartenenti ad altre comunità. Inpratica chiederemo prestiti laddove pensiamo di po-ternerecuperare,lontanodaidebitorivicini,checico-nosconobeneelasciandounbuconelcontocorrente,nellasperanzacheildirettoredellanostrabancacambiprestooperqualchevicissitudinefinanziariacilasciinpaceesidimentichidinoi.Così facendo poniamo un’Impronta Ecologica tantoprofondacheildeficitecologicoconseguenteavràdi-mensionitalinonsolodacondizionarelaqualitàdellavitadi noi, donneeuominidi oggi,maanchequelladelle generazioni future. Un esempio? Gli studiosi cidiconocheinostriattualiconsumisonotalmenteele-vati da richiedere alla natura servizi, beni, prodotti inquantitàtrevoltesuperioriaquantofornitodallasolaprovinciadiVenezia.Restailfattochenedisponiamodiunasoltanto.Abbiamofinorasommariamenteintrodottodueconcet-tichecipermettonodianalizzare il temadellasoste-nibilità, laBiocapacitàLocalee l’ImprontaEcologica.

Utilizzandoneunaltro,l’AnalisieMergetica,noteremmocheilflussodimaterieedienergiacheconvergenellenostrecittà,maancheneipaesienellecampagne,ècosìintenso,cheècostituitodacapitalenaturalelocalesoltantoinunapiccolapercentuale,tuttoilrestovienedafuori,dasistemiesterni.TornandoaSenecaealsuosaggiorimprovero,potrem-modirechenonostanteilventofavorevole-finchétira-nonsappiamopropriodovevogliamoarrivare.Siamodiventatideigranditrasformatorichenonsiaccorgono(manontuttisonoinconsapevolmentesprovveduti)di“guadagnare”, alla fine, se non l’impoverimento gra-duale dei suoli, delle acque, del patrimonio naturale,storicoepaesaggisticocheci è statodato inpresti-todainostriavi.Senzaaccorgercene,anzi,pensandol’esattocontrario,stiamoperdendomoltointerminidi“qualitàdellavita”:piùtelefonini,autosuperaccesso-riate,elettrodomesticisofisticati,masempremenoariapura, zone verdi, mare pulito e acque limpide che cidissetino.Bisogna cambiare rotta, forse affidarsi a venti all’ap-parenzamenofavorevoli,machecipermettanodiap-prodare in lidipiù sicuri, dobbiamodare fondamentoscientificoed impulsoanuove formedi gestionedelterritorio.

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CAPITOLO 1

LaSostenibilitàèricercadiequilibriotraleattivitàuma-neelabiosfera,conlesuedinamiche,chesonogene-ralmentepiùlente.Leteoriedellosvilupposostenibilecipongonounnuo-vo paradigma: non più un’economia basata essen-zialmentesudueparametri, il lavoroe ilcapitale,maun’economia ecologica che riconosce l’esistenza dialmenotreparametri, il lavoro, il“capitalenaturale”eil“capitaleprodottodall’uomo”.Con“capitalenatura-le”siintendel’insiemedeisisteminaturali(mari,fiumi,laghi,flora,fauna,etc.),iprodottiagricoli,dellapesca,dellacacciaedellaraccolta,chesuquestosibasano,maancheilpatrimonioartistico-culturalepresentenelterritorio.

Perlagestionedellerisorsecisonodueprincipidisvi-lupposostenibile.Ilprimoèchelavelocitàdelprelievodev’essere pari alla velocità di rigenerazione (rendi-mentosostenibile).Ilsecondo,chelavelocitàdiprodu-zionedeirifiutidev’essereugualeallecapacitànaturalidiassorbimentodapartedegliecosistemiincuiirifiutivengonoemessi.L’interfaccia tra ambiente e società umana è moltospesso il mercato, dove le risorse vengono sfruttatee vendute. In questo processo, l’ambiente deve so-stenerealcunetrasformazionichepossonoturbare lastabilitàdellabiosferanelsuoinsieme.E’semprepiùimportantechegliuominiconsiderinoleconseguenzeambientalidellepropriedecisionieconomiche, inunascalatemporalemoltopiùlungadiquantofattofinora.Questoè indispensabile, se vogliamoaffrontareade-guatamenteiproblemidisostenibilitàdeiprocessidecisio-naliinmateriadipoliticaeconomica.Troppo spesso l’economia, con il suo ristretto intervallotemporaleeilsuolimitatoechiusosistemadivalori,èilcriterioguidachestaallabasedelledecisionipolitiche.Ilnuovosistemadi indicatoriper lapoliticaeconomi-co-ambientale (dall’Analisi eMergetica all’ImprontaEcologica) è in grado di riconoscere le differenze trapreferenzeumaneindividualidibreveperiodoebenes-sere collettivo di lungo periodo ed è utile per deter-minarequantitativamente ilvalorediunarisorsasullascalamacroscopicadellasocietàedell’ambiente.Conquestametodologiadianalisièpossibileconfrontareilvaloredisisteminaturaliedumaniedeiloroprodotti,così da determinare l’importanza relativa, il contribu-toalbenesserecomplessivoedallasostenibilitàdellabiosfera.Leanalisienergeticaedeconomicatradizionalidisolitotrascuranogliinput(cioègliapporti),chenonsonoin

Un indicatore della sostenibilità ambientale: l’Impronta Ecologica

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gradodivalutaresuunabasemonetariaoenergetica.Cosìfacendo,differentiinputhannodiverseunitàdimi-suraedèimpossibileunbilanciocompleto.Anche per questi motivi la Commissione Europea hamessoapunto,attraversoungruppodilavorocuihan-nopartecipatoespertideiPaesimembriconilcontri-buto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, un set diindicatoriconcepitopermonitorarel’orientamentoallasostenibilitàdellecittà.Sitrattadi5Indicatoriobbligatorie5facoltativi,cuièstataaggiuntadirecentel’ImprontaEcologica.L’inizia-tivasichiama“Versounprofilodisostenibilitàlocale,indicatoricomunieuropei”.Lacampagnaperlaloroadozioneprevedel’adesionedeiComunialgruppodisperimentazione.QuestiIndi-catoriprevedonodelleconidzioni,necitiamoalcune:lasoddisfazionedeicittadinicon riferimentoallacomu-nitàlocale;lasoddisfazionedeicittadini(ingeneraleeconriferimentoaspecifichecaratteristichedelComunediappartenenza); ilcontributo localealcambiamentoclimaticoglobale;lamobilitàlocaleediltrasportopas-seggeri;ilnumerodeglispostamenti,tempoemododitrasporto impiegato,distanzepercorse; l’accessibilitàalleareeverdiedaiservizilocali;laqualitàdell’arialo-cale,etc.Alcunideiprincìpidisostenibilitàallabasedellasele-zionedegliIndicatorisono:lapromozionedell’occupa-zioneedell’impresasecondomodalitàcheminaccinoinmisuraminimale le risorsenaturali e l’ambiente; laminimizzazione dell’uso delle risorse naturali, del ter-ritorio, della produzione di rifiuti e di sostanze inqui-nanti;l’accrescimentodellabiodiversità;laprotezione,conservazioneed il recuperodivaloristorici,culturaliedarchitettonici,maanchel’accessoaservizidibaseadeguatiedeconomicipertuttiolapartecipazionedi

tuttiisettoridellacomunitàlocaleaiprocessidecisio-nali.Tuttociò,necessitadiunprelievodiBiocapacità,ovve-rodiservizinaturali,dibioproduttività,diunadataarea.IservizichelaBiocapacitàconsideravannodalleterrearabiliaipascoli,dalleforestealleareemarineprodutti-veecomprende,inparte,areeedificateoindegrado.L’ImprontaEcologicamisura invece laquantitàdiareabioproduttiva(siaessaterraoacqua),diservizinaturali,insomma,dicuiunapopolazionenecessitaperotteneretuttelerisorsecheconsumaeperassorbireirifiutichegeneraconilpropriostiledivita.L’Improntaindicaper-tantoladomandadiBiocapacità.Perviadeimeccanismidimercato,leareedacuisiprele-vanoiservizipossonoessereubicateovunquesulpiane-tael’Improntaconsentedivalutarleinmodoaggregatoedomogeneo.L’Improntaèdunqueutilepercorrelarelostiledivitaediconsumidiunapopolazionecon“laquantitàdinatura”cheservepersostenerlaatempoindeterminato.Questa“quantitàdinatura”-espressainettariditerritoriobiolo-gicamenteproduttivo-comprendesialerisorsenaturalinecessariepermantenerequeltipodivitaediconsumi(campiperprodurregrano,alberiperlacarta,terrenoperil costruito, etc.), siagli spazi ambientali necessaripersmaltireirifiutigenerati,peresempiogliettaridiforestenecessari per assorbire l’anidride carbonica prodottadalle auto. In pratica l’Impronta rappresenta “il peso”,espressoinettari,cheognipopolazionehasull’ambien-te.Dalpuntodivistadell’equilibrioecologicosel’ImprontaèminoredellaBiocapacità-cioèconlaproduttivitàdeiser-vizinaturali-tuttovabene,seèmaggiorec’èdapreoc-cuparsi perché significa che la popolazione esaminataprelevarisorsedaiterritoriesterniaisuoiconfini.Perfare

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CAPITOLO 1

unesempio,sesidesseillivellodivitadell’italianomedioatuttigliabitantidellaTerraoccorrerebbelaproduttivitàdiduepianetiequesto,chiaramente,nonèpossibile.L’Improntadell’Italiaèdi3,8ettariprocapitementrelaBiocapacitàdell’Italiaèparia1,3ettari.Questosigni-ficachel’Italiahaundeficitecologicoprocapiteparia2,5ettari.InaltreparolegliitalianipernongravaresulrestodelmondoavrebberobisognodellaBiocapacitàdialmenoaltredue“Italie”.Vadettocheilbenesserenoncorrispondenecessaria-mente al valore definito dall’Improntadi unapopola-zione:unamericano,unosvedeseounitaliano,infatti,hannoraggiuntounlivellodibenessereparagonabile,ma ottengono valori comunque dissimili nell’Impron-ta.Questofapensarechesipossaoperareperridurrel’Improntadiunapopolazionesenzadiminuirneilgra-dodibenessere.Immaginiamodiprogettareunanuovasocietà,piùequa:inquestocaso,possiamopartiredaunvaloremediodisponibile(crescitademograficaper-mettendo),dicirca1,8ettariatesta.Isistemieletec-nologieperrispettareivaloridiequitàecologicasonomolteplici: vannodal risparmioenergeticoallacondi-visionedeimezzidimobilità,dalconsumodialimentilocaliallaproduzionedioggettiriparabili,senzaicostidell’”usaegetta”.L’ImprontaEcologicanonriguardasoltantolepopola-zioni,coinvolgegli individuiequindinoi tutti. Inostricomportamentiedabitudinicontribuisconoadetermi-nareivaloridellanostrapersonaleImprontaEcologica.Piùavantivedremocomelenostreabitudini,lanostraquotidianità,influiscasull’ImprontaEcologica;manonsolo,vedremocomeunabuonaAmministrazionePub-blica,locale,nazionalesovranazionale,possadetermi-naredeicambiamentipositivisullaqualitàdellavitadinoitutti.

In questo paragrafo parleremo di eMergia, (d’ora inavantieMergia),danonconfondersiconl’energia,an-cheseidueterminisonocorrelati.Sappiamocheperfar funzionareun telefonocellulare,ounospazzolinodadentielettricoabbiamobisognodienergia.Ilcuiva-loresiamoingradodiquantificaresoprattuttoquandoci arrivano a casa le bollette. Anche la bistecca, o illattehannouncostoenergetico:perprodurlic’èbiso-gnodipersone,pascoli,mezzicometrattori,camion,congelatori.L’eMergianonèuncosto,maun indica-torediSostenibilitàambientale,unostrumentocheglistudiosidiecologiautilizzanoperdecifrarelarealtàincuiviviamoetentaredimigliorarla.Qualsiasiprocessodi trasformazione sfrutta risorse di natura diversa, lamaggiorpartedellequalièilrisultatoditrasformazionidirisorseavvenuteinprecedenza.PerfareunquadroglobalediSostenibilitàbisognatrovarelarisorsaorigi-naria,ciòchepuòessereconsideratainesauribile.Questaèlaradiazionesolareche,perl’utilizzochenefal’uomo,puòessereconsideratainestinguibile.L’obiet-tivoèquellodiquantificareinmodoprecisolaquantitàdiradiazionesolarenecessariaperprodurre l’unitàdimassaodienergiadiqualunquealtro tipodi risorsa.Dietroadognitecnologiaproduttivac’è,dunque,unacatenaditipoenergetico.Inquestosenso,perognisistema,diversiinputdiener-gia“rozza”sononecessariperdarluogoaduntipodienergia“nobile”,cioèpiùversatilenell’uso,faciledatra-sportarechehamaggiorepotenzialitàdiesercitareunafunzionedi controllo sull’intero sistema.Adesempio,perprodurreenergiaelettricaènecessariaunagrandequantitàdienergianellaformadicombustibileediim-

L’analisi eMergetica

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pianti.Laquantitàdienergiaelettricaèmoltominoredella somma delle energie necessarie per ottenerla,malasuaproduzionepuòessereugualmentevantag-giosaperchél’energiaelettricaèmoltopiù“flessibile”equindiingradodirinforzareilsistemacomplessivodicui l’impiantoèparte. Ingeneralesipuòdirecheun’unità(joule),dienergiasolare,un’unitàdicarboneeunadienergiaelettrica,ancheserappresentanolastessaquantitàdi energia, nehannounaqualitàdi-versa,nelsensocheleloropotenzialitàsonodiverse.

Si definisce allora eMergia la quantità di energia solare necessaria per ottenere un prodotto o un flusso di energia in un dato processo; la sua unità di misura è il solar eMergy joule (sej).

IlflussoeMergeticonecessarioperundatoprocessodivienequindiunindicedelcostoambientalepresenteepassatopersupportarlo.IltermineeMergiapuòin-fattiessereconsideratocomeuna“energymemory”,cioècomelamemoriadituttal’energiasolarespesaduranteunprocesso.Poiché l’approccioeMergeticoè in grado di tenere conto del lavoro che l’ambien-tehadovutosvolgereperprodurreuncertobene,è

difondamentaleimportanzaperunadefinizionedellaSostenibilità,perunutilizzodelcapitalenaturaleediquellocreatodall’uomo,chesiacorrettononsoltantodaunpuntodivistaeconomico,maancheambien-tale.Più grande è la quantità di energia solare, ovvero ilflusso eMergetico, che sostiene un dato processo,maggioreè ilcostoambientalenecessarioamante-nerlo.L’analisi eMergetica consiste nel calcolare l’eMergiadi ogni stadio di trasformazione. Attraverso questotipodianalisièpossibilevalutarelosviluppotecnolo-gico,l’usodirisorse,lasostenibilitànellungoperiodoel’equilibriodegliscambicommercialiconaltriPaesi.La disponibilità di eMergia totale per un territorio el’usodieMergiapro-capitesuggerisconounamisuradellostandarddivitamediodiunanazione,moltopiùchel’usodipetrolioodielettricitàpro-capite,comedisolitovienefatto.Adesempioilconsumodielettricitàdiminuisceconl’affermarsidellatecnologiaelettroni-carispettoaquellaelettrica,maquestononvuoldirecheillivellotecnologicoelostandarddivita(cioèladisponibilitàpotenzialedirisorseebeni),diminuisca-no.Taliconsiderazioniservonopervalutareemonetizzaregli impatti ambientali. Se un prodotto ha un elevatovalore di transformity (si tratta di un coefficiente diconversionetralevarieformedienergia)ciòdàaditoadueimportantiepossibiliinterpretazioni:ilprodottohaun’elevatacomplessitàedunalto livelloorganiz-zativo - si trova in una posizione nobile - oppure ilprocessocheportaaquelprodottoèaltamenteinef-ficienteeglisprechisonoelevati.Nelprimocasoèimpossibileridurresignificativamen-telatransformity,nelsecondoèinvecepossibile.Un

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CAPITOLO 1

processoinefficienteèunprocessodannosointermi-niambientali.I beni reali (cibo, indumenti, case, materiali, acqua,gioielli, conoscenza, letteratura, arte, etc.), possonoesserevalutatitramitelarispettivaeMergia.Ildenaropermettediacquistarebenirealisecondoilprezzodelmercato.Dividendol’usototaledieMergiadiunPaeseperilrispettivoProdottoInternoLordo(PIL)siottieneilrapportoeMergia/denaro.IrapportieMergia/denarodi due Paesi permettono di valutare il reale profittoinbenidelrispettivocommercio internazionaleedeirispettiviscambifinanziari.

Abbiamo finora illustrato alcuni degli indicatori chestudiano la sostenibilità ambientale del pianeta, neiprossimicapitolivedremocomequesticriterid’analisipossanoessereutilizzatipermigliorarelaqualitàdellavitanelnostroterritorio.

Una sintesi dei risultati derivanti dall’analisi dell’Im-prontaEcologicaedell’eMergiacondottadalgruppodilavorodirettodalprofessorTiezzinonpuòchepar-tiredaivaloritotalidell’ImprontaEcologicaprocapite(4,68haeq-ettariequivalenti-procapite)edellabio-capacitàprocapite,che,con1,45haeqprocapite,èingradodicopriresoloil30,8%dell’utilizzodiservi-zinaturalidapartedellapopolazioneresidentenellaprovincia di Venezia, lasciando un deficit ecologicodel69,2%.Questodatosottolineaunasituazionedielevatodeficitambientale,dovutasiaadunaImprontaEcologicapiùelevatadellamediaitaliana,siaaduna

bassabiocapacitàdisponibile.Laquantitàtotalediserviziecologiciutilizzatapervi-veredagliabitantidellaprovinciadiVenezia,rappre-sentata dalla misura dell’Impronta Ecologica, risultasuperioreallamedianazionaledel22%circaeoltre-passadimoltolaquotadispazioecologicomediodi-sponibileprocapitealivelloplanetario,chesiattestaintorno a 1,90 ha eq pro capite. Se comparata allabiocapacità globale, ossia alle capacità rigenerativemedieglobalidegliecosistemi,lasituazionedellapro-vinciadiVeneziarisultaquindiambientalmentepocosostenibile.Unabuonapercentuale(69,3%)dell’ImprontaEcolo-gicaricadedirettamentesullesceltedeisingolicitta-dinieriguardasoprattutto l’altousodienergia(per itrasporti,perl’illuminazioneeperilfunzionamentodielettrodomestici),glielevaticonsumidibenieserviziadaltocontenutoenergetico,oleabitudinialimentariorientateversodietecongrandeconsumodicarne.L’altracomponentedell’ImprontaEcologica(30,7%)èdirettamenteo indirettamente influenzabiledaazionie politiche da parte della Pubblica Amministrazioneeriguardaleproblematichedeitrasporti,dellosmal-timentodeirifiuti,delriscaldamentoedeiservizipub-blici.PerquantoriguardalaBiocapacitàdelterritoriopro-vinciale,sivedràcomelelagunedellaprovincia,puroccupando soltanto il 24,4 % circa dell’intero terri-torio,offranounaBiocapacitàparial62%circadellaproduttività totale. Tale risultato è infatti confermatodallastraordinariaproduttivitàdellalagunadiVenezia.Tuttavia,adun’analisiattentadell’attualesituazione,si noteràcomequesti altissimi valori siano,almeno inparte,imputabiliallapescadellavongolafilippina,Tapes philippinarum.Lasuamassicciapresenzaeimetodidi

Come una sintesi

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raccolta presentano comunque notevoli conseguenzesull’ecosistema lagunare tanto da rischiare di rendereinsostenibilel’attualeattivitàdipesca,siadaunpuntodivistaecologico-ambientaleche,negliultimianni,daunpuntodivistaeconomico.L’analisi ambientale relativa al turismo distingue tra lecomponenti di Impronta Ecologica legate al soggior-no,cheproduconoimpattodirettamentesullaprovincia(energia,combustibileperusidomestici,usodelsuolo,alimenti,acqua,rifiuti)eilviaggio,legatoaitrasporti,cheproduceunimpattoditipoglobale.Relativamenteall’impattodelturismosullaprovinciadiVenezia, sarà interessante osservare che il soggiornodeituristifapeggioraredel12,3%circalasituazionedideficitecologicochecaratterizzalaprovincia.Ilmaggio-recontributodiImprontaEcologicaècausatodaituristiprovenientidall’Italia,nonperchéabbianouno“stiletu-ristico”piùimpattante,maperchésonodigranlungaipiù numerosi, seguiti a ruota, comepresenzee comeimpattoambientale,daitedeschi.Lacomparazionetral’ImprontaEcologicagiornalieradelturistamedio(0,0112haeqprocapite/giorno)edell’abi-tantemediodellaprovinciadiVenezia(0,0128haproca-pite/giorno)faeMergereunagrandevicinanzadivalori.Esiste un forte parallelismo anche nella distribuzionedell’Impronta tra le varie categorie di terreno ecologi-camenteproduttivo:lapercentualepiùelevataèquelladelterrenoperl’energia(66,9%perituristie62,5%perlapopolazioneresidente).

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CAPITOLO 1

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SISTEMI EDINDICATORIBIOLOGICI

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CAPITOLO 2

Sviluppo sostenibile e sostenibilità ambientale

Ilconcettodisvilupposostenibilesiègrandementedif-fusoapartiredal1987,daalloraledefinizionisisonomoltiplicate, collezionandosfumatureesottolineaturediverse. Questa moltiplicazione ha però concorso asvuotarlodiogniprecisosignificatoeaspogliarlodiqua-lunqueoperatività,disinnescandonecosìlaforzainiziale.Inquest’analisi,perciò,nonsifaràriferimentoalconcettodisvilupposostenibile,quantopiuttostoaquello,piùlimitatoepreciso,disostenibilitàambientale,concettodirettamen-telegatoalleproprietàeallecaratteristichedell’oggettocuisiriferisce:l’ambiente,appunto.Gliecosistemipuressen-docaratterizzatidaproprietàemodalitàdifunzionamentosicuramentecomplesse,sonocomunqueoggettistudia-bili,dicuisipossonostimareiritmidicrescita, i tassidirigenerazione, levelocitàdismaltimento.L’operazionedidescrivere e quantificare, seppure all’interno di un cer-tomarginediapprossimazione, ledinamichedeisistemiecologici,permettedievidenziarneilimitielefragilitàedirendere operativo il concetto di sostenibilità ambientale.Diventaquindievidentel’importanzacherivestelasceltadiindicatoriadattiastimarel’impattodelleattivitàumanesull’ambiente.Primadientrarenelvivodellapresentazionedell’ImprontaEcologicaedellaBiocapacità,gli indicatorisceltiperquestaanalisi,èopportunointrodurrebrevemen-tealcunedelleproprietàpiùimportantichecaratterizzanogliecosistemiechesonoallabasedellostudiodisoste-nibilitàdellaprovinciadiVenezia.

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Negliultimidecenniglistudinelcampodellabiologiaedell’ecologiahannodimostratocheilruolodeisisteminaturaliètutt’altrochepassivo: l’insiemedegliecosi-stemifornisceungrandissimonumerodiservizi eco-logicichesonovitaliperlasopravvivenzadellaspecieumana(enonsolo).Traquesticitiamo:

•lacatturadell’energiasolareelasuasuccessivamessaadisposizionesottoformadibiomassa;

•laregolazionedellacomposizionedell’atmosfera(regola-zionedell’ossigeno,dell’anidridecarbonica,etc.);

•laregolazionedelclima;

•laformazionedelsuolo;

•lafissazionedeiterreniedilcontrollodell’erosione;

•lafissazionedell’azotoneisuoli;

•ladecomposizioneedilriciclodeirifiutiorganici;

•ilcontrollodell’inquinamento,tracuiladepurazionedelleacqueedell’atmosfera;

•ilcontrollobiologicodimalattieedinfestazioni;

•laregolazionedelciclodell’acqua;

•l’impollinazione.

Tuttiiserviziquielencaticontribuiscono,direttamenteo indirettamente, a rendere vivibile, per l’uomoepermoltealtrespecieviventi,ilnostropianeta.

Pertanto il raggiungimentodellasostenibilitàambien-talenonèpiùsoltantoriconducibileadunproblemadiimpattoambientaleedellasuariduzione(ruolopassivodegliecosistemi),quantoaduncorrettousodeiservizierogatidallanatura(ruoloattivodegliecosistemi).Una definizione coerente ed appropriata di sosteni-bilità ambientaledovrebbequindipartiredallaconsi-derazionedeiservizioffertidallanaturaeconfrontareitassiconcuitaliservizisonorichiestidall’uomoconiritminaturalidierogazione.Sipotràquindidefiniream-bientalmentesostenibilequell’azionechecomportaunutilizzo,direttoe/oindirettodeiservizinaturali,conuntassoinferioreougualeaquellopropriodierogazionedapartedellanatura.

Un esempio: l’utilizzo di servizi di produzione di biomassa, quali il pascolo di animali che si nutrono di erba, sarà soste-nibile soltanto se l’erba verrà brucata ad un tasso inferiore o uguale a quello naturale di ricrescita. In caso contrario il pascolo sarà condannato alla desertificazione.

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CAPITOLO 2

Leconsiderazioni sul ruoloattivodegli ecosistemi ri-vestonounaparteimportantenellasceltadiindicatorichesiano ingradodistimare lasostenibilitàambien-talediuna regioneodiunapopolazione. Ingeneraletaliindicatori,dovendovalutarecontemporaneamenteesommaregliusididifferentitipidiservizinaturali,in-dividuanoun“denominatorecomune”perriportareadun’unicamisura:lastimaquantitativadeidiversiservizinaturali.Esistonovariindicatoriconquestecaratteristi-chetracuiricordiamo:

•ImprontaEcologica;

•indicatorieMergetici;

•indicatoriche,perstimarel’entitàdeiservizinatura-li fruiti,nonutilizzanounfattore internoalladinami-cadegliecosistemi (comefanno invece l’eMergiael’ImprontaEcologica),mafornisconounavalutazionemonetaria.

L’ImprontaEcologicaèstataintrodottadaWackerna-geleReesdell’UniversitàdellaBritishColumbia,Ca-nada,apartiredaglianni’90.Sitrattadiunindicatoresinteticodisostenibilitàambientaleingradodistima-relaquantitàtotalediserviziecologicicheunapopo-lazioneutilizzapervivere,calcolando l’area totalediecosistemiterrestrieacquaticinecessariaperfornire,

in modo sostenibile, tutte le risorse utilizzate e perassorbire,sempreinmodosostenibile,tutteleemis-sioniprodotte.La formulazione teoricadell’ImprontaEcologicaconsideraquindituttiiserviziecologicicheconcorronoalmantenimentodiunapopolazione:siaquelli“amonte”chepermettonol’estrazionedirisor-sedall’ambiente,siaquelli“avalle”checonsentonoladepurazionedelleemissioni.È interessante confrontare il concetto di ImprontaEcologica con quello di Capacità di Carico. Que-st’ultimagrandezza è definita come il caricomassi-mo,esercitatodallapopolazionediunacertaspecie,che un determinato territorio può supportare senzache venga permanentemente compromessa la pro-duttività del territorio stesso. L’Impronta Ecologicarappresentaquindi laquotadiCapacitàdiCaricodicuisièappropriata lapopolazioneumana residentenell’areaconsiderata.L’analisidell’ImprontaEcologi-carovescia,inuncertosenso,ilconcettodiCapacitàdiCarico:l’attenzioneinfattinonvienepostasullade-terminazionedellamassimapopolazioneumanacheun’areapuòsupportare,bensìsulcomputodelterrito-riobiologicamenteproduttivoeffettivamenteutilizzatodairesidenti,indipendentementedalfattochequestasuperficiecoincidaconilterritoriosucuilapopolazio-nestessavive.Nella formulazione classica proposta da Wackerna-geleRees,ilcalcolodell’ImprontaEcologicasibasasui consumi medi della popolazione partendo dalpresupposto che ad ogni unità materiale o di ener-giaconsumata,corrispondaunacertaestensionediterritorioappartenenteadunoopiùecosistemi,chegarantiscono, tramite l’erogazionedi servizi naturali,il relativo apporto per il consumo di risorse e/o perl’assorbimentodelleemissioni.

Il calcolo dell’Impronta Ecologica

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L’ImprontaEcologicaconsidera i seguenti tipi di at-tività che richiedono direttamente o indirettamente iservizidegliecosistemiechepossonoquindiesseretradottiinsuperficiditerrenoecologicamenteprodut-tivo:

•estrazione, lavorazioneetrasportodeibeniedellemerciconsumate;

•produzionedell’energiautilizzata;

•smaltimentodegliscartiedelleemissioniprodottedaivariconsumi(adesempiolasuperficienecessa-riaperassorbirel’anidridecarbonicaemessa);

•occupazionedi territoriodapartedi infrastrutture,impianti,abitazioni,etc.

Laformulazioneclassicadell’ImprontaEcologicasud-dividel’utilizzoditerritorioecologicamenteproduttivoinseiprincipalicategorie:

•Terreno per l’energia: superficie necessaria per pro-durre,conmodalitàsostenibili(peresempiolacol-tivazionedibiomassa),laquantitàdienergiautiliz-zata.WackernageleReesnel1996applicanounadefinizionedifferentechesibasasull’areadiforestanecessariaperassorbirelaCO2(anidridecarboni-ca)emessadallaproduzionedienergiaapartiredacombustibili fossili. Le due aree hanno lo stessoordine di grandezza ma con quest’ultimo metodoèpossibile,partendodaidatiriguardantilediverseemissionidiCO2,distingueregli impattiprovocatidall’usodidifferenticombustibilifossili(solidi,liqui-di,gassosi)perprodurreenergia;

•Terreno agricolo:superficiearabile(campi,orti)utilizza-taperlaproduzionedellederratealimentariedialtriprodotti non alimentari di origine agricola (cotone,tabacco);

• Pascoli: superficie dedicata all’allevamento e, conse-guentemente, alla produzione di carne, latticini, uova,lanaedituttiiprodottiderivatidall’allevamento;

•Foreste: areadeisisteminaturalidedicatiallaprodu-zionedilegname.

• Superficie degradata: terreno degradato, ecologica-menteimproduttivo,dedicatoallalocalizzazionedel-leinfrastrutturequaliabitazioni,attivitàmanifatturie-re,areeperservizi,viedicomunicazione,etc;

•Mare: superficiemarinanecessariaallacrescitadellerisorseitticheconsumate.

Laconsiderazionedi territoricosìdiversichedevonoessere sommati insiemeper arrivare alla stima finaledell’Impronta Ecologica, ha posto il problema delledifferenti produttività che caratterizzano i territori so-praelencati.Perrenderecomparabilitralorogliusideidiversitipiditerreno,laformulazioneclassicadell’Im-prontaEcologicaintroduceun’operazionedinormaliz-zazionecheconsentedipesareleareedeidifferentitipiditerrenoinbaseallaloroproduttivitàmediamondialerispecchiatadaifattori di equivalenza.Perquestesu-perficinonsiutilizzacomeunitàdimisural’ettaro,chesiriferisceasuperficireali,bensìl’“ettaroequivalente”(haeq)o“ettaroglobale”(globalhectar-gha).Perme-gliochiarirelanormalizzazioneapplicataaidiversitipiditerrenosiconsideriilseguenteesempio:laterraarabile

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CAPITOLO 2

ècirca2,11voltepiùproduttivadellamediamondiale,mentre un ettaro di pascolo arriva solo al 47% dellaproduttivitàmediamondiale.Percompensarequestedifferenzeetenerecontocheunettarodiforesta“valedipiù”diunettaroditerrenomedio,mentreunettarodi pascolo “vale di meno”, si introduce l’ettaro equi-

valentepari allaproduttivitàmediamondiale. Inque-stomodounettarodiforestaequivarràa2,11haeq,mentreunettarodipascoloasoli0,47haeq:unettaroditerrenoaltamenteproduttivorappresentaquindipiùettariequivalentidiunapariquantitàdi terrenomenoproduttivo.

Il calcolo matematico dell’Impronta Ecologica

• Calcolo dell’Impronta Ecologica F (espressa in ha), sommando i contributi delle diverse superfici Sn relati-ve a tutti gli n beni consumati:

• Calcolo dell’Impronta Ecologica pro capite f (espressa in ha/persona), dividendo l’Impronta Ecologica totale F per la popolazione P residente nella regione in esame:

• Calcolo della superficie equivalente. Moltiplicando le aree dei sei diversi tipi di terreno per i fattori di equiva-lenza hi, proporzionali alla loro produttività media mon-diale, si ottengono l’Impronta Ecologica E espressa in ha equivalenti e l’Impronta Ecologica pro capite e espressa in ha equivalenti pro capite.

• Calcolo dei consumi medi Cn, (espressi in kg/anno) per ogni bene o prodotto n consumato dalla popola-zione residente nella regione in esame.

• Calcolo della superficie Sn (espressa in ha) necessa-ria per la produzione dello specifico bene n, ottenuta dividendo il consumo medio annuale di quel bene Cn per la sua produttività o rendimento medio annuale pn, espresso in kg/(ha anno):

Nella contabilizzazione dei territori devono essere inclusi anche quei terreni produttivi che non sono legati diretta-mente ai consumi di beni ma a quei servizi naturali indi-spensabili per assorbire le emissioni prodotte. In questo caso la produttività media pn dovrà essere intesa in sen-so generalizzato, come la quantità, in chilogrammi, della sostanza inquinante n che può essere assorbita da un ettaro di terreno produttivo.

Per illustrare la metodologia base di calcolo consideriamo una generica regione di cui si vuole valutare l’Impronta Ecologica: procedendo per passi successivi si devono affrontare le seguenti operazioni.

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Una parte integrante dell’analisi della sostenibilità di unterritorioattraverso l’ImprontaEcologicaè rappresentatadalcalcolodellaBiocapacità.Conquestoterminesiindi-ca l’insiemedeiserviziecologicierogatidagliecosistemilocali,stimatoattraversolaquantificazionedellasuperficiedei terreni ecologicamente produttivi che sono presen-tiall’internodellaregioneinesame.Riprendendoquanto

affermatonel“Rapportofinaledelprogettoindicatorico-muni europei EUROCITIES” (Lewan, Simmons, 2001),“laBiocapacitàmisural’offertadibioproduttività,ossialaproduzionebiologicadiunadataarea.Questaèdatadallaproduzioneaggregatadeidiversiecosistemiappartenentiall’areadesignata,chevannodalleterrearabiliaipasco-li,dalleforestealleareemarineproduttiveecomprende,inparte,areeedificateoindegrado.LaBiocapacitànondipendedallesolecondizioninaturali,maanchedallepra-ticheagricoleeforestalidominanti”.

Il calcolo della Biocapacità

Il calcolo matematico della Biocapacità

•Il primo passo consiste nel calcolare l’estensione ai dei territori ecologicamente produttivi presenti all’interno della regione in esame, per ciascuna delle sei categorie di terreno sopra menzionate.

•Occorre poi pesare ciascuna delle superfici dei diffe-renti tipi di terreno per i fattori di equivalenza hi propor-zionali alla loro produttività media mondiale: in questo modo, sommando i diversi contributi presenti, si ottie-ne una misura della Biocapacità che, similmente all’Im-pronta Ecologica, risulta espressa in ettari equivalenti.

•Dal momento che la Biocapacità stima l’offerta di bio-produttività degli ecosistemi locali è importante con-siderare eventuali differenze di produttività rispetto alla media mondiale. In regioni aride lo stesso tipo di ecosistema ha, solitamente, una produttività minore che in regioni umide. Per tenere conto di queste pos-sibili differenze si moltiplica la misura ottenuta al punto precedente per un fattore di rendimento (yield factor) yi

che tiene conto delle variazioni della produttività locale rispetto alla media mondiale.

•Sommando le aree ai pesate con i fattori di equivalen-za e di rendimento delle sei categorie di terreno si ot-tiene l’area totale B (misurata in ha) di terreno occupato da ecosistemi, e quindi potenzialmente produttivo, che è presente sul territorio:

•A tale valore si sottrae, seguendo Wackernagel (1997), un 12% di terreno, considerato l’area minima indispen-sabile per la preservazione della biodiversità.

•Partendo dalla misura così ottenuta e dividendola per il numero di abitanti è possibile calcolare la Biocapacità pro capite b.

Il calcolo della Biocapacità si rifà alle definizioni e al formalismo matematico dell’Impronta Ecologica.

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CAPITOLO 2

LaBiocapacità rappresentaquindi l’estensione totaledi territorio ecologicamente produttivo presente nellaregione,ossia lacapacitàpotenzialedierogazionediservizinaturaliapartiredagliecosistemilocali.Questagrandezzavacomparataconl’ImprontaEcologicachefornisce una stima dei servizi ecologici richiesti dallapopolazionelocale.Èpossibiledefinireunveroepro-priobilancioambientalesottraendoall’offertalocaledisuperficie ecologica (la Biocapacità), la domanda ditalesuperficie,richiestadallapopolazionelocale(l’Im-prontaEcologica).Adunvalorenegativo(positivo)delbilanciocorrispondeunasituazionedideficit(surplus)ecologico:questostaadindicareunasituazionediin-sostenibilità (sostenibilità)ambientale incui iconsumidiserviziecologicisonosuperiori (inferiori)ai livellidierogazioneerigenerazionechesihannopartendoda-gli ecosistemi locali. L’entità del deficit o del surplusecologicorappresentapertantounastimadellivellodisostenibilità/insostenibilitàambientaledelterritorio lo-cale.

Lametodologiadell’ImprontaEcologicaèstatautilizzatainnumerosistudisullasostenibilitàambientale. Illustria-mooraleanalisidiWackernageledeisuoicollaboratorichehanno riguardato il calcolodell’ImprontaEcologicaedellaBiocapacitàper tutte lenazionidelmondo (conunapopolazionesuperiorealmilionediabitanti). Iprimicalcolidell’ImprontaEcologicaedellaBiocapacitàdellenazionisiriferisconoa52StatiesonodovutiaWacker-nagel(1996).InquestoparagrafociriferiamoadalcunideirisultatipiùinteressantiemersidairecentistudidelLivingPlanetReport,effettuatisempredaWackernagel.Nel1999l’ImprontaEcologicaglobaleèparia13,7mi-lionidiettariequivalenti,ovveroa2,28ettariequivalentiprocapite.Apartiredal1961èaumentatainmediaogniannodi1,6puntipercentuali,quasidiparipassoconlacrescita della popolazione mondiale (1,8% di crescital’anno). Questi valori dell’Impronta Ecologica possonoessereconfrontaticonlaBiocapacitàdelpianeta.Dall’ini-ziodelsecololospazioecologicodisponibileprocapiteèdiminuitodacirca5-6haglobalipro-capiteasoli1,9haequivalentipro-capite: lasituazioneèestremamentecriticaperchél’ImprontaEcologicaglobaleprocapitesu-peraormaidel20%lacapacitàbiologicamondiale,ossialaquantitàdi terreniecologicamenteproduttivipresentisullaTerra.Questetendenzeillustranomoltobeneilpro-blemadellamancanza,alivellomondiale,diunasoste-nibilità inter-generazionale:conilivellidiconsumoattualisistannodistruggendopersemprerisorsenaturalichedovrebbero, invece,essereconsegnate intatteallege-nerazionifuture.

L’Impronta Ecologica delle nazioni

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Ancheladistribuzionespazialedegliusidiservizina-turali, cheèdirettamenteproporzionaleai consumieagli stili di vita,puòessereaccuratamenteanalizzataattraverso l’ImprontaEcologica.Lafigurapermettedievidenziare, in tutta la sua drammaticità, il problemadellamancanzadisostenibilità intra-generazionaleos-

L’ImprontaEcologicamediadi uncittadinoneiPaesiadaltoredditoècircaseivoltemaggiorediquelladeiPaesiabassoredditoepiùdi3voltemaggioredellaquotamediaditerradisponibilealivellomondiale(1,9haeqpro-capite).Laquota media di terradisponibile

siaiprofondisquilibripresenti,alivellomondiale,nel-l’accesso delle diverse nazioni alle risorse: le regionipiù rosse, coincidenti con le cosiddette nazioni “svi-luppate”,sonoanchequellecaratterizzatedaipiùaltivaloridiImprontaEcologicaesonoquindiresponsabilideimaggioriimpattiversol’ambiente.

rappresenta la quantità di terreno che spetterebbe aognipersonase le risorseambientali fosseroripartiteequamente,ottenibiledividendolasuperficieprodutti-vadell’interopianetaperlapopolazionemondiale.

L’Impronta Ecologica delle nazioni. Fonte: Living Planet Report 2002

5.0 and over

3.0-5.0

1.5-3.0

1-1.5

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CAPITOLO 2

Siconsideriilcasodell’Italia.Vengonoquicitatiirisul-tatidelLivingPlanetReport2002e,traparentesi,quel-lidelLivingPlanetReport2000perchésonoutiliperunconfrontoconirisultatidialtreanalisidell’ImprontaEcologicaeffettuateneglianniprecedentiinItalia.L’Impronta Ecologica pro capite dell’italiano medio è3,84(5,51)haeqprocapite.Èinteressante,anzitutto,compararequestovalorecon laquotamediadi terradi1,9(2,18)haeqprocapite:ogniitalianoconsumaildoppiodelquantitativoaccettabileperavereun’eco-nomiasostenibileper l’ambienteeun’equaripartizio-nedellerisorse.Sipuò,inoltre,confrontarel’ImprontaEcologica italianacon la capacitàbiologicadellana-zione,paria1,18(1,92)haeqprocapite.Ladifferenzafral’ImprontaEcologicaelacapacitàbiologicarappre-senta il deficit ecologico, che, nel caso italiano, valeben 2,67 (3,59) ha eq pro capite. Il deficit ecologicofornisceunavalutazionedelsovraccaricolocale,sve-landoquantounaspecificaregionesiadipendentedacapacitàproduttiveextra-territoriali,attraversoilcom-mercioe/o l’appropriazionedeiflussinaturali.Questovuoldirechesoltantocircaunterzodeiconsumidegliitalianipotrebbeessereprodottoapartiredai territorinazionali.

L’analisieMergeticaèuntipodianalisitermodinamica,basatasuiconcettidisolar eMergy e solar transformity,introdottanegli anniOttantadalprofessorHowardT.Odum(UniversitàdellaFlorida),perstudiareilgradodiorganizzazioneelacomplessitàdeisistemiaperti,cioècapacidiscambiareenergiaemateriaconl’esterno.Quest’approccio consiste nel considerare i differentiinput,cioègliapportichealimentanouncertosistema,su di una base energetica comune: l’energia solare.L’eMergiamisuraquindiilcontenutoglobaledienergiasolarenecessariopersostenereuncertosistemaoperottenereundatoprodotto,ovveroper rigenerare taleprodottounavoltaconsumato.Perdefinizione l’eMergia solare, o eMergia semplice-mentedetta,èlaquantitàdienergiasolareequivalentenecessaria,direttamenteoindirettamente,perottenereunprodottoounflussodienergiainundatoprocesso.Lasuaunitàdimisuraèilsolar eMergy joule(sej).Macomesiutilizzaquest’innovativaunitàdimisura?

L’analisi eMergetica

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Facendounesempioperprodurreenergiaelettricaènecessaria una grande quantità di energia nella for-madicombustibileedi impianti.Laquantitàdiener-gia elettrica prodotta da un impianto è molto minoredella somma delle energie necessarie per ottenerla,malasuaproduzionepuòessereugualmentevantag-giosaperchél’energiaelettricaèmoltopiù“versatile”edimaggiorvaloreper ilsistemacomplessivodicuil’impiantoèparte.Ingeneralesipuòdirecheun’unità(joule)dienergiasolare,unjouledicarboneeunjouledienergiaelettrica,ancheserappresentanolastessaquantità di energia, hanno diversa qualità, nel sensocheleloropotenzialitàsonodiverse.Poichémoltijouledienergiadibassaqualitàsonone-cessariperottenerepochijoulediqualitàpiùelevata,perdareunapossibilemisuraalla“qualità”edallapo-sizionegerarchicadeivari tipidienergia,bisogna in-trodurreilconcettoditransformitycheèlaquantitàdienergiadiuntiponecessariaperottenereun jouledi

unaltrotipo.Inparticolare,perconvertiretuttigliinpute iflussidienergiadidiversaoriginechealimentanounsistema in terminidienergiasolareequivalente,èutilizzatouncoefficientediconversionechiamatosolartransformity(otransformity),cherappresental’eMergianecessaria per ottenere un certo prodotto per unitàenergeticadiprodottostesso(eMergia specifica).Tantopiùbassorisultailvaloredellatransformity,tantopiùilprocessosfruttainmodorazionaleedefficientelerisorseadisposizione.L’eMergia può essere considerata come una energy memory, cioè come una memoria di tutta l’energiasolare necessaria per supportare un certo sistema apartiredaquellaspesaperprodurreesosteneretuttelesueparti.Quindipiùgrande risultaessere il flussoeMergeticocomplessivonecessarioasupportaretaleprocesso,maggioreèlaquantitàdienergiasolarechequesto“consuma”,ovveromaggioreèilcostoambien-talepresenteepassatonecessarioamantenerlo.Bi-sogna inoltre prestare attenzione al fatto che un altoflussodieMergiapuòessereindiziodiunaltolivelloor-ganizzativodiunsistema(perlanecessitàdimoltetra-sformazioni)oppure,serelazionatoadidenticiprodotticon energia diversa, può essere sinonimo di un nonefficiente utilizzo delle risorse disponibili. Per questomotivolagrandezzaeMergiadipersénonèsufficienteacaratterizzareunsistema.ÈnecessariointrodurrevariindicatoribasatisulconcettoevaloredieMergia.Confrontandol’analisieconomicaclassicadiunsiste-mae l’analisieMergetica,sivedràcomequest’ultimatengacontodiunnumerodifattorisuperiore,compre-siquellinaturalichesonodifficilmentecontabilizzabi-li. Perciò i modelli che saranno introdotti, per la loropeculiarità di considerare l’ambiente come l’attoreprotagonistae la forzamotricediogniattività,side-

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CAPITOLO 2

finisconoambiente-centrici. In talecontesto ibisognidella società o le preoccupazioni ambientali spessotrascurati,sonopostialcentrodeimodellieconomicielacosiddettaesternalitàèrappresentatadalmercatotradizionale.L’inputeMergeticopermettelosviluppodiognisiste-manellabiosferaelacrescitadicomplessitàeBiodi-versità. Lo stesso vale per le economie umane il cuisviluppoèbasatosu inputnaturalinonmonetizzatieinput dal sistema economico monetizzati. Soltanto ilvalore monetario è tradizionalmente riconosciuto dalmercato,maleeconomiesibasanoanchesunotevoliinputprovenientidall’ambiente(es.acqua,aria,risorseminerarie,etc.)chedisolitovengonosoltantoconside-ratiper il lavoroumanonecessarioed“estraibile”.Sequestiinputnonsonoconsideratienonvieneloroattri-buitounvalore,lerisorsevengonousateinformanonappropriataenonèpossibileprevedereleprospettivefutureperilsistema.IlflussoeMergeticonecessarioperundatoprocessodivienequindiunindicedelcostoambientalepresenteepassatonecessariopersupportarlo.Poichél’approc-cio eMergetico è in grado di tenere conto del lavorochel’ambientehadovutosvolgereperprodurreuncer-to bene o prodotto, il suo utilizzo è di fondamentaleimportanzaperunadefinizionedisvilupposostenibile,perunutilizzodelcapitalenaturaleediquelloprodottodall’uomo,chesiacorrettononsolodaunpuntodivi-staeconomico,maancheambientale.La funzioneeMergia dipendealloradallascelta fatta,termodinamicamenteparlando,dalcamminopercorsoperraggiungereuncertoobiettivo,siaessounsingoloprodottoolosviluppodiunterritorio,cioèdalnumeroetipoditrasformazioniintrodotte.Inunostudiodisostenibilitàciòrappresentaunpunto

di forza. In talmodo infatti,si riesceaquantificare ladiversitàdeicamminipercorsi;seadesempioconsi-deriamodiversimodidiprodurreelettricità,otterremotransformitydifferentiasecondacheessavengaotte-nutadirettamentedalsole(comenelfotovoltaico),dabiomassaodaunacentrale termoelettricaalimentatadaoliocombustibile.Inquestomodolafunzione eMergiapermettedidiffe-renziaresistemichehannountipodisviluppoecono-micamentesimilemanonnecessariamenteugualmen-tesostenibile.Seilsistema(produttivo,ecologico,territoriale,etc.)èconfrontato con altri sistemi dello stesso tipo o se ilsistemavieneanalizzato in tempidiversi, i risultati diun’analisieMergeticamostranoconpiùevidenzailloropotenziale.Ècosìpossibilevalutarelosviluppotecno-logico, l’usodellerisorse (impattoambientaleedeffi-cienzadiconversione),lasostenibilitànellungoperio-doeperfinol’equilibriodegliscambicommercialiconaltriPaesi.Lerisorseprovenientidalsistemanaturalepossonoes-sererinnovabili(rappresentatedafontidienergiaqualisole,vento,pioggia,caloregeotermico)enonrinnova-bili (qualipetrolioocarbone). Il gradodi rinnovabilitàdiunarisorsaè legatoal temponecessarioaripristi-narlarispettoallavelocitàconlaqualelarisorsavienesfruttata.Lerisorseprovenientidalsistemaeconomicosono in generale beni materiali, lavoro umano o altritipidiservizievengonoperlamaggiorparteinglobatenellafrazionenonrinnovabile.Dall’appropriata combinazione di questi flussi, chepermettonodievidenziareilsignificatoambientaledelmododiutilizzareunarisorsapiuttostocheun’altra,sitraggonoleindicazionisullasostenibilitàterritorialedelsistemastesso.

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Eccoalcuni degli indicatori subaseeMergetica chevengono comunemente sfruttati per l’analisi di unarealtàterritoriale.

La disponibilità di eMergia totale per un territorio el’uso di eMergia pro capitesuggerisconounamisurainsenso latodellostandarddivitamediodiun’areaterritoriale,intesoancheinterminidisviluppotecno-logico dello stesso. Per standard di vita, in questocaso, si intende ladisponibilitàpotenzialedi risorseebeni,nonunamisuradiqualitàdellavita insensosociale (meno criminalità, più felicità, più alto livelloculturaleecosìvia),anchesespessoiduefenomenisonolegatienonèfacileottenereilsecondo(qualitàdellavita),senzailprimo(disponibilitàdibeni).Questidue indicatoriconsentonounprimoesamedel livel-lodi industrializzazionediun territorio.Adesempio,l’economiadeiPaesimenosviluppati èmoltospes-so sostenuta da una maggiore percentuale di inputeMergeticidirettamentefornitidall’ambientealdifuorideimeccanismidimercato;alcontrario,neiPaesiin-dustrializzati,lamaggiorpartedegliinputsonoprimasottopostiaprocessidi trasformazione(petrolio,mi-nerali, cibo, etc.) che contribuiscono al prodotto in-ternolordoeall’aumentodell’eMergiachesostieneilpaese.UnelevatousodieMergiaprocapitepotrebbesuggerirequindiunelevatolivellodisviluppotecnolo-gicoeindustrialemaancheunelevatostressambien-talequaloranonsiutilizzinorisorserinnovabili.

Il rendimento eMergetico è dato dal rapporto tral’eMergia totale che converge sul sistema e l’eMer-gia degli input esogeni che provengono dal settoreeconomico (cioè che non sono forniti gratuitamentedall’ambiente).

Questorapportopuòforniredueindicazioni:

•valutareseunprocessoècompetitivocomefontedieMergiaprimariaperun’economia.SeilrendimentoeMergetico del processo considerato è inferiore aquellodiprocessialternativi,cisaràunminorritor-noperunitàdieMergiainvestita;seilrendimentoèpocoaldisopradelvaloreunitario,ilprocessononèingradodifornireeMergia“netta”poichéinpraticarestituisceall’economiaquantoharicevutoinprece-denzacomeinvestimento.

•valutare la competitività di processi differenti conidenticoprodotto.Adunpiùelevatovaloredelrendi-mentoeMergeticocorrispondeunamaggiorefrazio-nediinputderivantedirettamentedall’ambiente.

L’indiceèdunqueunamisuradellacapacitàdelpro-cessodisfruttarelerisorsefornitegratuitamentedal-l’ambienteaparitàdiinputdalsistemaeconomico,adesempio la produzione di elettricità da processi dif-ferenti(termoelettrico,nucleare,solare,eolico,idroe-lettrico), laproduzionedicalore (percombustionedipetrolio, metano, legno o mediante pannelli solari),laproduzionedicombustibilielaproduzionedicibo(comelacarnebovinamediantediversisistemidial-levamento,fattoriachiusa,fattoriaorganica,pascololibero).L’investimento eMergetico è il rapporto tra l’eMergiafornitadalsistemaeconomicoequellafornitadiretta-mentedall’ambienteall’internodelsistema inesame.Questo indice valuta se il processo è un buon utiliz-zatoredell’investimentoeffettuatodalsistemaecono-mico rispetto a processi alternativi. Il suo significatofisico è la quantificazione dell’input richiesto per lo

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CAPITOLO 2

sfruttamentodiunarisorsalocale.Perchéilprocessosiaconveniente,questodeveavereunindicediinvesti-mentoeMergeticosimileaquellodieventualiprocessialternativi.Sel’inputdalsistemaeconomicoèinferiore,losaràan-chel’indicediinvestimentoeilprocessosaràingradodicompeteresuimercati; infatti, ilcostodelprodottopotràessereinferiorepoichéharicevutounamaggiorepercentualediinputeMergeticogratuitodall’ambienterispettoaiprocessiconcorrenti.Tuttavia,processiadun troppo basso investimento unitario, sfruttano unaminore percentuale della risorsa locale rispetto allepossibilità. La tendenza sarà perciò quella di accre-scere l’input dall’economia fino al più elevato valoredell’indiceancoraingradodicompetereconprocessialternativi,ossiacisaràunatendenzaversounutilizzoottimaledellerisorsefornitedalsistemaeconomico.Tuttiiprocessiilcuiindicediinvestimentosiainferioreosuperioreallamediaperunadataarea,tenderannoaconvergereversoilvaloremedio,penaildivenirenoncompetitivi inquellazona.Ovviamente,questo indiceèinfluenzatodaiconfinidellaregioneconsiderata:ciòpuòcomportareunaparticolarepoliticaeconomicapergli investimentied il commerciosuscala localeo tradiverseareecaratterizzatedadifferentiindicatoridisvi-luppo.Ilrapporto di impatto ambientaleèdefinitocomeilrap-porto tra l’eMergia derivanteda inputprovenientidalsistemaeconomicoedarisorselocalinonrinnovabili,el’eMergiaderivantedarisorselocalirinnovabili.Areeconindicatoridiimpattoambientalemoltoaltohannomenoattivitàambientale(fontirinnovabilidieMergia)asostegnodiciascunaunitàdiattivitàeconomica(eMer-giadi origine localenon rinnovabileo importata).Unelevatovalorediquesto indice,spessodovutoadun

elevato livello tecnologico nell’uso delle risorse, sug-gerisce l’esistenza di un elevato stress per l’ambien-tepoichéicicliambientalilocalisonosovraccarichi.Ilterminestressvaquiintesoinsensocomplessivo:peresempio,idanniambientalicausatidall’attivitàagricolaintensivasonolasommadidannispecificidovutiallacombustione di combustibili fossili, all’erosione delsuolo,allanaturachimicadeipesticidiecosìvia,mainultimaanalisiderivanodallapraticaagricola intensivae quindi dall’eccessivo uso di eMergia destinato allosfruttamentodellarisorsalocalerinnovabile.UnamisuradellaconcentrazionespazialedelflussodieMergiaall’internodiunprocessoodiunsistema,èdatadalladensità di flusso eMergeticodefinitacomeflussodieMergiaperunitàdiarea.UnadensitàeMer-geticaelevatapuòriscontrarsiinterritoridovel’usodieMergia è grande a confronto con l’area disponibile.Ciòsiesplicaspessoinunagerarchiaspazialeconallatesta aree (città, regioni industriali, nazioni) molto in-dustrializzate,seguitedaareeconeconomia ruraleocomunquepocosviluppata.Nonsemprequestoindiceè proporzionale alla densità di popolazione. Ad ognimodo,un’elevatadensitàdiflussoeMergeticosugge-risceche ladisponibilitàdi territoriopossaessereunfattore limitante per la crescita economica futura delPaese,anchesenonneimpediscelosviluppochede-rivainvecedaunmigliorusodellerisorsedisponibili.

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LametodologiaeMergeticaprevede l’inventariocapillaredeiflussidimateriaedenergiachealimentanoilsistema.Ilmodellodunquesibasasullosfruttamentodellerisorseindipendentementedall’attribuzioneadessediunprezzodimercato.Apparecrucialeun’analisidisaggregatadellevariecategoriedirisorsecheèpossibileindividuarease-condadellelorocaratteristiche.Saràladiversacomposi-zionedellerelazionitraquestecategoriedirisorsechedaràorigineagli indicatorieMergetici,portatoridi informazioniaggiuntiverispettoalsempliceinventario.

Diseguitosiriportanolecategoriedirisorsediriferimentoperl’analisieMergetica.

Risorse endogene: locali rinnovabili, materiali da cava,acqua,suolo.

•Locali rinnovabili(fontidienergiacomesole,vento,piog-gia, ecc.) costituiscono la forza del sistema, anche sespessosonotrascurate,dalmomentochenonèsempli-ceattribuirelorounpesoadeguatorispettoaglialtriinput.Sonoilvero“donogratuito”chel’ambienteforniscealsi-stema,anchesesoltantounapartediquestevienesfrut-tatadalmomentocheperlamaggiorpartesidisperde.

•Le risorse minerarie:sonopropriamentenonrinnovabili,consideratiilunghitempidirigenerazione.

•Acqua di fiumi e bacini:èunarisorsailcuigradodirinno-vabilitàèlegatoalrapportotrailflussoinentrataequello

inuscita.Sel’utilizzodellarisorsaèsuperioreallacapa-citàdirigenerazionedellastessa,citroviamodifronteadunarisorsanonrinnovabile.L’utilizzodiquestarisorsadapartedell’uomononèperòesclusivamente legatoallasuarealedisponibilità,maancheadaspettiforsemenotangibili.Sistimaadesempiocheperrenderefruibilelarisorsaidricaalconsumatore,sirichiedemediamenteundispendio,interminieMergetici,dirisorsenonrinnovabi-li(intesecomemateriali,infrastruttureedenergia)pariacirca2/3deltotale.

•Considerazionianaloghepossonoesseresviluppateperilsuolo;lapressioneesercitatasulterreno,attraversolecoltureintensive,portaricchezzainterminidiproduzio-ne,maallostessotempoimpoverisceilsuolointermini,peresempio,dihumus.Ancoraunavolta,ilcriteriopre-cauzionaledeve indirizzareversounagestioneoculatadellarisorsa-terreno,adottando,peresempio,larotazio-nedellecolturepiuttostocheilricorsoadosimassiccedifertilizzanti.Ilmettereinevidenzalalimitatezzadiquesterisorseforsenonrispecchialalororealesituazionemapiuttostosignificastimolareunacertaoculatezzanellalorogestione.

Risorse esogene: sono le risorse che provengono dal-l’esternoeinparticolaredalsistemaeconomico;sonoingeneralequeibeni,materiali,informazioni,fontidienergia,lavoroumanoequalsiasialtro tipodiservizio,chesononecessaripersostenereilsistema.Anch’essesonoconsi-deraterisorsenonrinnovabili,dalmomentochesonosot-topostealmenoaunatrasformazione,quellanellospazio,cheprevedeiltrasportodall’esternoall’internodelsistema,cosacheavvienecon l’ausiliodi risorsenon rinnovabili.Dunque,uneccessivoricorsodiquesterisorseèindicedielevatadipendenzadelsistemadaaltrisistemi.

Raccolta delle informazioni sul territorio

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CAPITOLO 2

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ANALISI E RISULTATI:IMPRONTA ECOLOGICA

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CAPITOLO 3

L’Impronta Ecologica della provincia di Venezia

L’ImprontaEcologicaèunostrumentomoltoversatilechepuòessereutilizzatoperstimare l’usodeiserviziecologiciadifferentiscale:dalsingolobenediconsu-mo all’attività produttiva di un’industria, dalla singolapersona,allenazioni,finoalcalcolodell’ImprontaEco-logicadell’interopianeta.IlRapportofinaleredattoperil “Progetto indicatori comuni Europei EUROCITIES”(Lewan,Simmons,2001)descriveirisultatideglistudieffettuatidaunacommissionediespertisullepotenzia-lità, leproblematiche, lemetodologiee icriteripraticiperapplicarel’analisidell’ImprontaEcologicaaterritoria scala geografica sub-nazionale. Nel rapporto sonoforniti 14 criteri per studiare e comparare le diverseapplicazionidelconcettodiImprontaEcologicaall’in-ternodell’Unioneeuropeae5 raccomandazioni iniziali.L’obiettivodel documentoèquellodi proporre edif-fondereunmetodocomuneeconcertatoper l’analisidell’ImprontaEcologicaascalalocale.Per realizzare il calcolo dell’Impronta Ecologica dellaprovinciadiVeneziasiècercatodirimanereilpiùpos-sibileaderentiaisuggerimentiealleraccomandazioniforniteinquestodocumento.

Siriassumonoquidiseguitoi14criterid’analisineces-saripergiudicarelascientificità,lacorrettezzael’accu-ratezzadiunostudiosullasostenibilitàambientalecheutilizzil’ImprontaEcologica.

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Principio ‘geografico’ o ‘di responsabilità

Questocriteriostabilisceselostudioèimpostatoinmodotaledafornirel’ImprontaEcologicadelterritorioconside-rato(Principiogeografico)odelconsumodeisuoiabitanti(Principiodi responsabilità).Nelprimocasosiconsideratuttol’impattodelleattivitàcheavvengonosulterritorio,nelsecondosistimasoltantolapartediimpattoriconducibileagliabitanti.Anchel’analisidellaprovinciadiVeneziaapplicailprincipiodiresponsabilitàecentrailcalcolosuiconsumidegliabi-tantiresidentinell’areaconsiderata.

Rendimenti locali o rendimenti globali

Sidistinguonoduepossibilità:sipossonodefinireirendi-mentideiprodottiagricolieforestalirispettoaivalorilocali(rendimentieffettivi)orispettoallamediamondiale.Con-sideratal’estremadifficoltàditrovarevalorilocalidirendi-mentitralorocoerenti,sièdecisodiimpostareilcalcolosuirendimentiglobali,inmododarendereilrisultatoconfron-tabileconaltrericercheedanalisialivellomondiale.

I fattori di equivalenza

Ilcriterioinesameevidenziase,insededicalcolodell’Im-prontaEcologica,idiversitipiditerrenosonostatipesatipernormalizzarliallaproduttivitàmedia.Ovenonsifacciausodei fattoridiequivalenza, il consumodeidiversi tipiditerrenononpuòessereaggregatoinununicovalorediImprontaEcologicae, inoltre, il risultatononpuòesserefacilmenteconfrontatoconquellirelativiadaltreregioniinquantogliettarinonsonostatistandardizzatirispettoallospaziobioproduttivomediomondiale.L’analisidellaprovinciadiVenezia,comelaquasitotalità

delleapplicazionidell’ImprontaEcologica,fausodeifattoridiequivalenza.

Utilizzo di un modello disaggregato per componenti o di uno aggregato

Ilcriteriovalutaseirisultatisonodisaggregatisecondolecomponentirilevantiperlepoliticheambientaliosevienefornitoununicorisultatofinale.Si è deciso di impostare l’analisi della provincia di Ve-nezia inmododaoffrire lamassimaleggibilitàefruibilitàdeidatidapartedegliamministratori locali. I risultatidelcalcolosonodisaggregati in tremodidifferenti:oltreallesuddivisionisecondo le tipologiedi terreno (terrenoagri-colo,pascoli,foreste,mare,superficiedegradata,terrenoperenergia)esecondolemodalitàdiconsumo(consumialimentari,abitazione,trasporti,altribeni,servizi,rifiuti),sifornisceunnuovotipodidisaggregazione,“perareediin-fluenza”,ovverounasuddivisionechesottolineagliimpattiattribuibilialsingolocittadinoequellidicompetenzadellapubblicaamministrazione.

Dati sui consumi: dati di origine locale e dati di origine nazionale

SonostatiutilizzatiperilcalcoloidatiISTATsuiconsumimedi:sitrattadidatidialtaqualità,omogeneialivellona-zionale.

Aggiunte rispetto al calcolo standard dell’Impronta

Ilcriterio indicaqualisono le innovazioni introdottedallostudioinesamerispettoallametodologiagenerale.

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CAPITOLO 3

Perquantoriguardailcalcolodell’ImprontaEcologicadellaprovinciadiVenezia,siècercatodiuniformarloaglistan-dardchesivannodiscutendoalivelloeuropeoinmododagarantirelamassimaconfrontabilitàdeirisultati.Sièaltresìritenutaopportunal’introduzionedivariazioniedaggiunteperfavorirelaleggibilitàelafruibilitàdeirisultati.Grandi innovazioniesviluppi sono invecestati apportatiperilcalcolodellaBiocapacitàeperlaconsiderazionedel-l’impattoderivantedalturismo,dueaspettichecaratteriz-zanofortementeilterritorioprovincialediVenezia.PerilcalcolodellaBiocapacitàèstatoeffettuatounostudioapprofonditochehaportatoall’introduzionediunanuovacategoriadi territorioecologicamenteproduttivo: l’ecosi-stemalaguna,digrandeimportanzanell’areaconsiderata.

Omissioni rispetto al calcolo standard dell’Impronta

Questocriterioindicasecisonodellepartichesonostatetrascuraterispettoallametodologiaoriginale.Nonvièal-cunaomissionenellostudiodellaprovinciadiVeneziache,anzi,includeanchel’utilizzodellasuperficiemarina.

Fonti

Suddivisionedellefontirispettoall’origine:internazionale,nazionaleodell’areageograficadiinteresse.

Classificazione dell’energia nucleare

Valutazionedelconteggiodell’energianucleare;nelcasodiregioniitalianeilproblemadell’energianucleareèmenoimportantecheperaltriPaesipoichénonvièproduzionedirettainterna,masoltantoimportazionedienergiaelettri-cadall’energianucleare.

Stime dell’energia incorporata utilizzate per il calcolo di manufatti/prodotti lavorati

Distinzionefrastimelocali,nazionalioglobaliutilizzateperilcalcolodell’energiacontenutainmanufattieprodottila-vorati.Vengonoquiutilizzatestimeglobali(coefficientidesuntidadiversistudidiWackernagel).

Contabilizzazione del terreno edificato

LaBiocapacitàdelterrenoedificatovienestimatainalcunistudipariaquelladelterrenoarabile, inaltrièstimatainbaseaunaBiocapacitàmedia.Quisièfattousodelprimometododistimacheèquellodigranlungapiùutilizzato.

Contabilizzazione della Biodiversità

Sivalutainchemanieraèconsideratoquestofattoreall’in-ternodelcalcolodell’ImprontaEcologica.LabiodiversitàèinclusanelcalcolodellaBiocapacitàdellaprovinciadiVenezia:siutilizzalastimaclassicachecon-teggiaun12%delterritoriodasottrarrealleareeecologi-camentedisponibiliperstimarelaBiocapacitàlocale.

Assorbimento della CO2

Lamaggioranzadeglistudifausodeltassodiassorbi-mentomedioglobaleriportatonellostudio“L’ImprontadelleNazioni”considerandolanaturaglobalediquestasostanzainquinante,l’anidridecarbonica.AnchelostudiodellaprovinciadiVeneziafariferimentoaquestiparametri.

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Per arrivare alla stima della spesa pro capite annuasonoinoltrestatinecessariiseguenticalcoli:

•calcolodeivalorimediannualifamiliari(misuratiinlireall’annoperfamiglia),perognicategoriadiconsumoottenutamoltiplicando ivalorimedimensiliper i12mesidell’anno.

•calcolodellaspesaprocapiteannua(inlireprocapiteall’anno),ottenutadividendolaspesaannuafamiliareper il numero medio di componenti di una famigliaricavatodall’ISTAT.

Considerazione della Biocapacità

Si rileva se lo studio include o meno il calcolo dellaBiocapacità.L’analisiambientaledellaprovinciadiVeneziariportaesviluppaulteriormenteilcalcolodellaBiocapacità.

Nel calcolo dell’Impronta Ecologica della provincia di Venezia si è cercato di utilizzare dati il più possibile omogenei, così da evitare errori sistematici nel calcolo e ridurre al minimo le approssimazioni peraltro inevi-tabili. Sono stati ad esempio utilizzati dati Ancitel per quel che riguarda gli aspetti demografici, o Istat per i consumi della famiglia e per i prezzi, o quelli forniti dal ministero dell’Industria relativi al consumo di carburanti per trasporto privato. Si ricorda che l’anno di riferimen-to per questa ricerca è il 2000.

L’applicazione della procedura di calcolo dell’Impronta Ecologica richiede una notevole quantità di informazio-ni relative ai consumi di risorse e di beni, all’efficienza tecnologica ed energetica dei processi industriali, alla produttività agricola. Questi dati sono generalmente presenti a livello nazionale mentre sono difficilmente reperibili a livello regionale e soprattutto locale. Ciò si-gnifica che nell’applicazione su scala locale (dettaglio provinciale e/o comunale) è necessario ricorrere ad operazioni di stima e di approssimazione.

Il metodo di calcolo

Per la valutazione dell’Impronta Ecologica si utilizzano dei fattori di conversione che permettono di passare dal bene o servizio consumato al corrispettivo terreno in ettari utilizza-to per produrre, direttamente e/o indirettamente, quel bene o servizio.

•Perilcalcolodell’ImprontaEcologicarelativaallato-talitàdeiconsumidialimentarieallamaggiorpartediquelliriferitiabeninonalimentarieaservizi,cisièavvalsideidatiISTATsuiconsumimensilidellefami-glieitalianedel2000.

I dati e le fonti

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CAPITOLO 3

delterritorioparial12%dasottrarrealleareeecolo-gicamenteproduttivepresentiall’internodellaregioneconsiderata.Anche per la stima della Biocapacità si è eseguital’operazione di pesatura attraverso i fattori di equi-valenza. In tal modo anche questa quantità vieneespressainettariequivalenti(haeq)epuòquindies-sereconfrontataconivaloridell’ImprontaEcologica.

Irisultatidell’analisidell’ImprontaEcologicarelativiallaprovincia di Venezia sono stati aggregati seguendotreripartizioni.Nelleprimeduel’ImprontaEcologicaèsuddivisa secondo le categorie di terreno ecologica-menteproduttivoerispettoallecategoriediconsumo;accantoaquestesuddivisionisièdecisodiaggregareirisultatiancherispettoallanuovamodalitàdefinitaper“areediinfluenza”.Sonoinoltrestatipresentatielementiinnovativiall’ana-lisichetengonocontodegliapportiderivantidalcalco-lodellaBiocapacitàdell’ecosistemalagunareedall’ap-plicazionedellametodologiadell’ImprontaEcologicaaidatisulturismo.

Aggregazione per categorie di terreno ecologicamente produttivo

Ispirandosi a numerosi studi precedenti, anche quii risultati vengono presentati secondo le categorie diterrenoecologicamenteproduttivo.Lanovitàdiquestostudioèrappresentatadall’introduzionediunanuova

Per il calcolo della Biocapacità sono necessari i datidi estensione di territorio ecologicamente produttivo,suddivisi per tipologia di terreno: superficie agricola,pascoli, foreste, mare, superficie degradata (si riferi-sceallasuperficiedipianuraoccupatadaabitazionieinfrastruttureenonallasuperficieimproduttivadialtamontagna o coperta da ghiacciai che non potrebbe,neppurepotenzialmente,produrrebiomassa).GrandecuraèstatapostanelladeterminazionedellesuperficidegliecosistemilagunaridiVeneziaeCaorle.

Sommando i diversi contributi di Impronta Ecologicaperciascunadelleseicategoriediterrenoproduttivo,siottieneilvaloredell’ImprontaEcologicatotaledellaprovinciadiVenezia.Perrendereconfrontabiliesom-mabili tra loro lediversecomponenti di terreno eco-logicamente produttivo, è necessario introdurre unaoperazione di pesatura che consiste nel moltiplica-releareedeiseidiversitipiditerrenoper i fattoridiequivalenzaproporzionaliallaloroproduttivitàmediamondiale. L’areachenederiva rappresenta il valorefinaledell’ImprontaEcologicaerisultaespressoinet-tariequivalenti.Accanto al calcolo dell’Impronta Ecologica è statocondottoanchequellodellaBiocapacitàcherappre-senta l’estensionetotaledi territorioecologicamenteproduttivopresentenellaregione,ossialacapacitàdierogazionediservizinaturaliapartiredagliecosistemilocali.Partendodaidatisull’usodelsuolosisonosuddivisiidiversitipiditerritorionelleseicategoriediterrenoecologicamenteproduttivoconsiderateperl’Impron-taEcologica.LabiodiversitàvieneinclusanelcalcolodellaBiocapacitàdellaprovinciadiVeneziautilizzan-do la stima classica che conteggia una percentuale

Metodo dello studio

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categoria di terreno precedentemente non considerata.Accantoalterrenoagricolo,aipascoli,alleforeste,alterre-noperl’energia,almareeallasuperficiedegradata,vieneconsiderataanchelasuperficielagunarechenonpotevaesseretrascuratanelcasodellaprovinciadiVenezia.Que-stacategoriaèinclusanelcalcolodellaBiocapacitàcheri-fletteiterrenieffettivamentepresentiall’internodelterritorioprovinciale,mentrenonèstataconsiderataperl’ImprontaEcologicaperchéidatiadisposizionenoneranosufficientiperdisaggregareiconsumidiprodotti itticidistinguendoquelliprovenientidallalagunadaquellidioriginemarina.

Aggregazione per categorie di consumo

Un’altraaggregazioneèquellasecondoleseguenticate-goriediconsumo:

• Consumi di alimenti. Questa categoria comprendequellapartediconsumiISTATrelativiaglialimenti.Sonoinclusiancheipastifuoricasa.

•Abitazioni.Lacategoriacomprendel’usodelsuolore-lativoalterrenoedificatoenonedificatoperusiciviliecommerciali,ilconsumodienergiaperleabitazioni(ener-giaelettrica,gas,gasolio,gpl),ilconsumodiacquaelespeserelativealleattrezzatureturistichecomealberghiepensioni.

•Trasporti.Itrasportisonosuddivisiintrasportipubblicieprivati;questiultimicomprendonoiconsumidicarburan-teelespeserelativeall’acquisto,gestioneemanutenzio-nedelveicolo.

•Altri beni.Questavocecomprendeleseguentisotto-categorie:tabacchi,abbigliamentoecalzature,mobi-

li,elettrodomesticieserviziperlacasa,comunicazioni,sanità e istruzione, tempo libero, cultura e giochi edaltribeni.

•Servizi.Questacategoriacomprendelespeserelativeatuttaunaseriediservizidiutilizzoquotidiano,piùilconsumodienergiaperusicommerciali,perilsettoreterziarioeperiservizi.

• Rifiuti. L’Impronta Ecologica relativa ai rifiuti derivadagli smaltimenti dei rifiuti indifferenziati e differen-ziati.

Aggregazione per aree di influenza

Questo nuovo tipo di suddivisione è stato introdottoperfacilitarelaletturael’interpretazionedeirisultatidaparte delle Amministrazioni locali e, soprattutto, peroffrireunostrumentochepossarisultareutilenelde-lineare la situazione della sostenibilità della provinciadiVeneziaedefficacenelprogettareazionidiriduzionedellasituazionediinsostenibilitàambientalepresente.L’aggregazioneperareediinfluenzahaloscopodidi-stinguere icontributidi ImprontaEcologicadovutiadabitudini,azioniecomportamentidelsingolocittadinodaquellichedipendonoopossonoesserealmenoin-fluenzati,inmodopiùomenodiretto,dallepoliticheedalledecisionidellapubblicaamministrazione.

Quidiseguitoèindicatalasuddivisionedellecategoriediconsumosecondoquestonuovocriterio:

• Impronta Ecologica di influenza del cittadino.Èco-stituitadatrevoci:consumidialimenti,altribeni,eserviziprivatieabitazioni.Iconsumirelativiall’abita-

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CAPITOLO 3

zionecomprendonoilconsumodisuperficie,iconsumidienergiaperusodomestico,diacquaelespeserelativealleattrezzatureturistichecomealberghiepensioni.

•Impronta Ecologica di influenza della pubblica ammi-nistrazione.Comprendeleseguenticategoriediconsu-mo:riscaldamentoeservizipubblici,trasporti,rifiuti.

Ilcalcolodell’ImprontaEcologicadellaprovinciadiVeneziaèstato realizzatoadottandosia i fattoridiequivalenzaedirendimentodel“LivingPlanetReport2002”,peruni-formarsiallaletteraturacorrente,siaquelli indicatinel“Living Planet Report 2000”, per poter fare confronticonstudianaloghirealizzatiinquestiultimiannisualtrerealtàprovincialiitaliane.

Risultati dello studio

Biocapacità

Impronta Ecologica

Deficit Ecologico -3,22

4,68

1,45

Figura. I valori pro capite della Biocapacità, dell’Im-pronta Ecologica e del deficit ecologico riferiti alla pro-vincia di Venezia

Tabella. I risultati del calcolo dell’Impronta Ecologica per l’Italia riportati nel Living Planet Report 2002 comparati a quelli calcolati per la provincia di Venezia. Tutti i valori sono per persona e sono riportati in ha eq pro capite.

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ImprontaEcologica

4,68 ha eq/persona

Biocapacità

1,45ha eq/persona

DeficitEcologico

-3,22 ha eq/persona

Terra per la conservazione

della Biodiversità

UnaprimaanalisidacompiereèilconfrontofralaBio-capacitàlocale,checonteggial’estensionedeiterritoriecologicamenteproduttivipresentenellaprovincia,os-sialacapacitàdierogazionediservizinaturaliaparti-redagliecosistemi locali,e l’ImprontaEcologica,chefornisceinveceunastimadeiserviziecologicirichiestidallapopolazionelocale.Sottraendol’ImprontaEcolo-gicaallaBiocapacitàèquindipossibiledefinireunveroepropriobilancioambientalechepermettedistimareildeficit(setaledifferenzaènegativa)oilsurplus(sein-vecetaledifferenzaèpositiva)ecologicodellaregioneesaminata.Dei3.811.463,9ettariequivalentidisuperficieecologi-carichiestidagliabitantidellaprovinciadiVenezia, labioproduttivitàlocaleriesceacoprirnesolo1.185.874,2ossiail31,1%.Ilbilancioevidenziachiaramenteunasi-tuazionedideficitecologicolocaleparia–2.625.589,7ettariequivalenti,cheèproporzionaleal68,9%delladomandadiserviziecologiciequindidiImprontaEco-logica.

Per rendere più immediate queste considerazioni siricorre all’utilizzo grafico dellemappe: in figura sonoriportatetreimmaginidellaprovinciadiVenezia,rispet-tivamente proporzionali all’Impronta Ecologica, allaBiocapacitàlocaleealdeficitecologicolocale.PassandoaidatiprocapitesiottieneperlaBiocapa-citàunvaloredi1,45haeqprocapite,che,afrontediun’ImprontaEcologicadi4,68haeqprocapite,provo-caundeficitecologicodi3,22haeqprocapite.Poiché la quota di territori biologicamente produttivipresentièingradodifarfrontesoltantoal31,1%dellarichiestacomplessivaditerritoridapartedellapopola-zione,larimanentepartediservizinaturalideveesse-re“importata”aldi fuorideiconfinidellaprovinciadiVenezia:sitrattadiunasuperficiepariaben2,2voltel’estensione di territori biologicamente produttivi pre-sentiinprovincia.

Il confronto con la Biocapacità media nazionale

IIvalorimedidell’Italiapubblicatinel“LivingPlanetReport2002”,mostranoun’ImprontaEcologicadi3,84haeqprocapite,unaBiocapacitàmediadi1,18haeqprocapiteedundeficitecologicodi2,67haeqprocapite.LaBiocapacitàmediaitalianaèquindiingradodicopriresoloil30,8%dell’ImprontaEcologica,lasciandoundeficitecologicoparial69,2%.TalipercentualisonomoltosimiliaquelleriscontrateperlaprovinciadiVenezia.Ilconfrontodeidatiriportati intabellaindicaun’ImprontaEcologicaper laprovinciadiVeneziamaggioredel22%rispettoalvaloremedioitaliano.Pergiudicareilrisultatoèopportunoconsiderarechelacomparabilitàtraiduevalorinonpuòesseretotale,poichésitrattadiduestudiascalemoltodifferenti(provinciale–nazionale),chequindiutiliz-

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CAPITOLO 3

italianoemergecomelaprovinciadiVeneziarisultiave-reun’ImprontaEcologicainferioredellamediaitalianaperquantoconcernel’utilizzodegliecosistemiagricoliedelleforeste(escludendolacomponenteenergetica),mentrerisultamaggiorerelativamenteallacomponenteenergia,pascoliesuperficiedegradata.Lacomponen-temaresiassestasuvaloriviciniallamediaitaliana.

Figura. Comparazione dell’Impronta Ecologica pro capite media di un abitante della Provincia di Venezia, degli Stati Uniti, dell’Italia, dell’India e del Mozambico.

zanometodologieeapprossimazionidiversetraloro.Unconfrontotraiduevalorièquindilecitosesitengonopre-sentiquestelimitazioni.Perscendereindettaglioedinda-garepiùapprofonditamentesull’origineditalivalorièutileanalizzareirisultatidellesingolecategoriediterrenoeco-logicamenteproduttivo.Dallacomparazionecolcaso

Il confronto con la Biocapacità media mondiale

Vienequiriportatounconfrontodellasituazionevene-zianaconivaloridiImprontaEcologicaediBiocapa-cità medi mondiali riportati nel “Living Planet Report2002”.AfrontediunaBiocapacitàmediamondiale,di-sponibileperognicittadinodelmondo,di1,90haequi-valenti,l’ImprontaEcologicamediaèstimatain2,28haequivalenti.Facendounconfrontocon i valoriemersidalcalcolodellaprovinciadiVeneziasicapiscecomeivenezianiconsumino,inmedia,benieservizieconomici(equin-di fruiscono in maniera diretta e/o indiretta di servizinaturali),inmisuradecisamentesuperiorerispettoallamediamondiale.Lostiledivitabasatosualticonsu-midirisorsenaturali,checaratterizzagliabitantidellaprovinciadiVenezia,determinaunvaloredi Impronta

EcologicapariaduevolteemezzolaBiocapacitàme-diamondialeeffettivamentedisponibile.Atitoloesemplificativosiriportanonellafigurasopraquat-troesempi,permostrarequantosianodifferentiivaloridi

ha eq/abitante

ha eq/abitante

ha eq/abitante

ha eq/abitante

ha eq/abitante

PROVINCIADI VENEZIA

USA

ITALIA

INDIA

MOZAMBICO

4,68

9,703,840,770,47

Energia

2,21

2,92

Italia

provincia di Venezia

Agricolo

0,81

0,55

Pascoli

0,18

0,52

Sup.degradata

0,07

0,15

Mare

0,27

0,26

Foreste

0,30

0,27

TOTALE

Biocapacità

1,18

1,45

Impronta Ecologica

3,84

4,68

Deficitecologico

-2,67

-3,22

Tabella. I risultati del calcolo dell’Impronta Ecologica per l’Italia riportati nel Living Planet Report 2002 comparati a quelli calcolati per la provincia di Venezia. Tutti i valori sono per persona e sono riportati in ha eq pro capite.

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ImprontaEcologicamediaasecondadellanazionediori-gine.Uncittadinomedioamericanohabisogno,pervivere,diunasuperficiebioproduttivaparia9,70haeqprocapi-te,mentreunabitantedell’Italia,comegiàvisto,neutilizza3,84;percontrol’ImprontaEcologicadiunindianoèdisoli0,77haeqprocapitee,addirittura,quelladiuncittadinodellostatodelMozambicoèdi0,47haeqprocapite.Tuttelenazioniindustrializzate,caratterizzatedastilidivitabasati sui consumi e su alti utilizzi delle risorse naturali,sonoaccomunatedavaloriqualitativamentesimilidell’Im-prontaEcologica.LaTerra,però,nonèillimitata:laquan-titàdirisorsenaturalipresentièsoggettaailimitinaturaliealleleggidellatermodinamica,chenonpossonoinalcunmodoessereeluse.Adottaremodellidivitaediconsumoelevatisignificaimprimereun’accelerazioneallavelocitàdiconsumodellerisorsenaturalirispettoaquellichesonoitassinaturalidirigenerazioneequestoportaadun’erosio-nedelcapitalenaturaleglobale.

Il confronto con altre realtà italiane

Sono stati inoltre confrontati i risultati emersi per laprovinciadiVeneziaconquellidialtrerealtàterritorialiitalianequalileprovincediSiena,Ancona,Pesaro-Ur-bino,Cagliari,Forlì-Cesena,AscoliPiceno.L’esamerivelavaloridiImprontaEcologicaabbastan-zasimili.LaprovinciadiVenezia,pursituandosialdisopra della media italiana, non rappresenta uno deicasi a più elevata Impronta Ecologica, poiché è su-peratada tutte le rimanentiprovinceconsiderateadeccezionediCagliari.Sel’ImprontaEcologicanazio-nalecalcolatainettariequivalentiprocapiteèparia5,51,quelladiVeneziaèparia5,71,mentrequelladiCagliaricorrispondeadunvaloredi5,43.Ilvalorepiùalto,7,43,èquellodiForlì-Cesena.Quest’insiemedi

valori,tendenzialmenteelevatiesimilitraloro,èun’ul-teriore conferma della sostanziale omogeneità neglistilidivitadegliitaliani,tutticaratterizzatidaun’eleva-tarichiesta,direttaoindiretta,diservizinaturali.Anchel’esamedeidiversivaloridiBiocapacitàportaadalcuneconsiderazioni.IvaloridiBiocapacitàsonopiùeterogeneirispettoaicorrispondenti valori di Impronta Ecologica, a testi-monianzadiquantosiavariabile lasituazionesocio-demografica fra levarieprovinceanalizzate.LaBio-capacità, infatti, oltrechedipenderedalladotazionedi ecosistemi del territorio, presenta anche un fortelegameconladensitàdipopolazione.Tragliesempipiù interessanti si osservi la provincia di Siena, chehaunaBiocapacità,calcolatainettariequivalentiprocapitedi5,74,piùelevatadellealtreprovince (quel-ladiVeneziaèparia2,33),grazieallaconcomitantepresenza di una grande estensione di superficie adaltaproduttività(piùdel90%diterritoribiologicamen-te produttivi sono adibiti a terreno agricolo, pascolie foreste)ediunabassadensitàdipopolazione (66ab/km2).Viceversa,realtàcomeAncona,maanchelastessaprovinciadiVenezia,soffronosoprattuttodellapresenzadiungrannumerodipersone(ladensitàdipopolazioneèdioltre230ab/km2).Un indice di Biocapacità molto basso potrebbe ri-velarsinel lungoperiodo (ovveronei tempidellaso-stenibilità), un elemento di fragilità per l’economiacomplessiva del sistema. La disponibilità di spaziopotrebbecostituireunelemento limitanteper losvi-luppo. Questo tipo di considerazione assume unavalenza particolare per la provincia di Venezia se siconsiderachenelcalcolodellasuaBiocapacitàèsta-toinseritoilcontributodovutoallapresenzadellala-guna,unecosistemaadaltaproduttivitàbiologica.La

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CAPITOLO 3

lagunacontribuisceperbenil63%dellaBiocapacitàcomplessiva:sesiescludesseilsuoapporto,laBio-capacità totaleprocapitescenderebbeamenodi1haeqprocapite.Infineèinteressantenotarechetuttiibilanciambien-talidelleprovinceesaminaterisultanoinnegativo(adeccezionediquellodiSienachepuòessereconside-rato inpari),adevidenziare lapresenza,piùomenoingente di deficit ambientali: nessuno dei territorianalizzatièquindiingradodifarfrontealleesigenzediservizinaturalideipropriabitantiapartiredaisoliecosistemipresentilocalmenteericorreall’utilizzoditerritoriesternialsistemaconsiderato.

L’Impronta Ecologica per categorie di terreno ecologicamente produttivo

Questadisaggregazionepermettedievidenziarequa-li tipologie di territorio produttivo vengono maggior-menteutilizzateperiservizinaturalicheerogano.Dall’Impronta Ecologica della provincia di Veneziaripartita per categoria di terreno appare evidente lagrande percentuale di terreno utilizzato per scopienergetici (62,5%),ossia l’estensionedi territoriofo-restalenecessariaperassorbire tutte leemissionidiCO2causatedall’utilizzodienergiadapartedegliabi-tantidellaprovincia.IngeneralesipuòdirecheanchelaprovinciadiVeneziasegueun trend tipicodialtrerealtàindustrializzate,incuilapercentualediterrenoper l’energiasiattesta traunoedue terzidell’interovaloredell’ImprontaEcologica.All’internodiquestacategoriaditerritoriosonocon-teggiati siagliusidirettidienergia,come iconsumidicarburanteperlamobilitàoilriscaldamento,ogliusidicombustibilifossiliperlaproduzionedienergia

elettrica,siaquelli indiretti,ossia l’energia impiegatanellafabbricazioneeneltrasportodeibeniconsumatiequellautilizzatanell’esecuzionediservizifruiti.

Èinteressanteanalizzarelacomposizionedell’Impron-taEcologicainterminidicategoriediterrenoecologi-camenteproduttivononsoltantoperquantoriguardailvalore totale,maancheper lesingolecategoriediconsumo. Ne eMerge che la componente “energia”rappresenta ilcontributomaggioreper tutte lecate-goriediconsumo.Inparticolarequestacomponentearrivaasfiorarelaquasitotalitàperquantoconcerneitrasporti,leabitazionieiservizi.Daciò lanecessitàdiattuarepolitichemirateallari-duzionedelleemissionilocalidigasserraequindiallariduzionediterritorioperscopienergeticie inultimaanalisi del valoredi ImprontaEcologica.Fra lepos-sibili strategie attuabili per raggiungere tali obiettivipossonoesserecitate:

- incentivazione all’uso di fonti energetiche rinnova-bili;

-risparmioenergeticoedaumentodell’efficienzadu-ranteilciclodivitadeibeniconsumatiedeiservizifruiti,inparticolaredurantelafasediproduzione;

-riduzionedell’usodapartedeicittadiniedelleAm-ministrazionidienergiadiretta(perspostamenti,ri-scaldamento,illuminazione,elettrodomestici,etc.)eindiretta(consumodibeniprodottiutilizzandoener-gia).

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L’Impronta Ecologica per tipologia di consumo

Rifacendosialloschemapressione-stato-risposta,questotipodidisaggregazionefornisceinformazionisuglielementichegeneranopressionesulsistema.Dallaripartizionedel-l’ImprontaEcologicapertipologiadiconsumoeMergeche lacategoriaconmaggiorepeso (39,5%)èquelladeiconsumidialimenti, seguitadai trasporti (20,1%)edalleabitazioni (19,0%).Lasituazioneèqualitativa-mentesimileairisultatidellealtreprovinceRifacendosialloschemapressione-stato-risposta,questo tipodidisaggregazione fornisce informazioni sugli elementichegeneranopressionesulsistema.Dallaripartizio-nedell’ImprontaEcologicaper tipologiadiconsumoeMergechelacategoriaconmaggiorepeso(39,5%)èquelladeiconsumidialimenti,seguitadaitraspor-ti (20,1%)edalleabitazioni (19,0%).Lasituazioneèqualitativamentesimileairisultatidellealtreprovinceitaliane.È interessante valutare quali sono le categorie chemaggiormentecontribuisconoall’ImprontaEcologicaperchéquestopuòaiutarea individuare lerealicau-sedell’impattoambientaleead intraprendereazionicorrettive.Nell’analizzarelaripartizionepercategoriediterrenoecologicamenteproduttivoediconsumo,sivedràchelecategoriediconsumochepiùcontribuisconoallacomponente energia dell’Impronta Ecologica sonoi trasporti e le abitazioni, due settori adaltoutilizzodienergia,e,inmisuraminore,iconsumidialimenti,cherappresentanoinvecelaquasitotalitàdellecom-ponenti di Impronta Ecologica imputabili all’uso diterreniagricoliepascoli,perchélamaggiorpartedeiprodotti ricavati dall’agricoltura e dall’allevamento èfinalizzataaiconsumidialimenti,adeccezionedifibre

animali (lana,seta)evegetali (iuta,cotone)destinatealsettoretessile.Perapprofondireulteriormentel’analisideirisultatisiè analizzata l’ImprontaEcologica totaledifferenziataperledifferentisottocategoriedeiconsumidialimen-ti.Emergechiaramenteilpiccodovutoallacarnebo-vina,cheègeneratosiadaglialticonsumidiquestoalimento,circa19,8kgprocapiteall’anno(piùditrevoltesuperioriaiconsumidicarnesuinaeaisalumi,mainferioriaiconsumidipollame,coniglieselvaggi-na),siasoprattuttoall’altovaloredi ImprontaEcolo-gicachesihaperognichilogrammodicarnebovinaconsumata.Danotare,parallelamente,ilcontributodatodallaca-tegoria patate, frutta e ortaggi, che, pur avendo unconsumoinchilogrammi10voltesuperioreaquellodicarnebovinaèmenodellametàinterminidiImpron-taEcologica.Ciòèdovutoallalimitataestensionediterreno necessario per far crescere vegetali rispettoall’area che si dovrebbe avere per ricavare lo stes-soquantitativodicalorieallevandoanimali.Unadie-taequilibratachecomprendacarne,vegetaliefruttarisulta quindi a minore Impronta Ecologica rispettoadunregimealimentarebasatosulforteconsumodicarneealtriprodottidiorigineanimalequaliilatticinieleuova.Èbeneinfinenotareilpiccorappresentatodall’acquamineraledovutoalgrandeconsumodiquestoprodot-to,stimatoinben225litriprocapiteall’anno.

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CAPITOLO 3

DallasuddivisionegeneraleperareediinfluenzaeMer-gechelapubblicaamministrazionepotrebbe(almenoteoricamente),avereun’influenza,direttaoindiretta,sucircail30,7%dellefontidell’ImprontaEcologicadellaprovinciadiVenezia,mentreilrimanente69,3%dipen-detotalmentedalledecisionideisingolicittadini.

Lafiguraquisopramostraindettagliolediversecom-ponenti che costituiscono le due aree di influenza:nelledifferentitonalitàdiblusonoillustratequellechedipendonodirettamentedalleabitudinidelprivatocit-tadino,mentreledifferentitonalitàingiallosiriferisco-no,adiversotitolo,all’amministrazionepubblica.

L’Impronta Ecologica per aree di influenza

Infine,vengonopresentatiirisultatidell’ImprontaEco-logicasecondounanuovadisaggregazionechesirifàallecosiddetteareediinfluenza,inquantoilrisultatoviene scorporato secondo le diverse responsabilità.Lafinalitàdiquestaripartizioneèdidistinguereicon-tributidiImprontaEcologicadovutiadabitudini,azio-niecomportamentidelsingolocittadinodaquellichedipendono, o possono essere almeno parzialmenteinfluenzatiinmodopiùomenodiretto,dallepoliticheedalledecisionidellapubblicaamministrazione.Lecategorieperareadi influenzasonostate riparti-tesecondoilseguenteschema:Lecategorieperareadi influenzasonostate ripartite secondo il seguenteschema:

-areediinfluenzadelprivatocittadino:

•settore“consumiperabitazioni”

•settore“altribenieserviziprivati”

•settore“consumidialimenti”

-areediinfluenzadellapubblicaamministrazione:

•settore“trasporti”

•settore“riscaldamentoeservizipubblici”

•settore“rifiuti”

Abitazioni18,4

Riscaldamentoeservizipubblici

4,1Trasporti

20,1

Altribenieserviziprivati

11,4

Rifiuti6,5

Consumialimentari

39,5 %

Impronta Ecologica per aree di influenza

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Aree di influenza del privato cittadino

Lecomponentidelleareediinfluenzaattribuitealsingolocittadinoriguardanoiconsumiperigenerialimentari,peribeniediserviziadusoprivatoeiconsumiinerentil’abita-zione.Vannoperòesclusiiltrasportoprivatoedilriscalda-mentodell’abitazione,perchésitrattadiambitidirettamen-teoindirettamenteinfluenzabilidallepolitichepubblicheequindiascrivibiliallapubblicaamministrazione.Orasiprenderannoinconsiderazionealtreduecomponen-ti(abitazioni,benieserviziprivati).

AbitazioniLacategoria“abitazioni”comprendegliutilizzidienergia(siaelettricaper illuminazione, riscaldamentoe funziona-mento di elettrodomestici, sia combustibili fossili per ri-scaldamento),iconsumidiacqua,l’occupazionedisuolodell’edificioel’utilizzodiserviziditipoabitativo(alberghi,pensioni,etc.).Emergechiaramentecome,ancheinque-sta categoria, la maggior parte dell’Impronta Ecologica(benil68,2%)siadaimputarealconsumodienergia.

Beni non alimentari e servizi privatiNellaripartizionedelsettore“altribenieserviziprivati”sipuònotareilnotevolepesoambientaledelleattivitàrelativealtempolibero,allaculturaeaigiochichecontribuisconocon il33,8%, iserviziper lacasasiattestanoal20,2%,l’abbigliamentoal20,8.

Aree di influenza della pubblicaamministrazione

Lapubblicaamministrazionepuòinfluiresulvalorefi-nalediimprontaecologicaagendoinduedirezioni:

-inmododirettosullecomponentidipropriacompe-tenza (ossiadipendentidirettamentedaessaodapratiche su cui può esercitare forme di controllo):trasporti,rifiuti,riscaldamentoeservizipubblici;

- inmodo indiretto sulle sceltecomportamentali delcittadino,tramiteinformazioneeformazione,alfinediridurneoriorientarneiconsumiadesempioeducandoadunadietamenoriccadicarne,alrisparmioenerge-tico,all’acquistodiprodotti localicheevitinoilgrossocontributodeitrasportie,diconseguenza,dellacom-ponenteenergeticadell’ImprontaEcologica.

TrasportiLacomponente“trasporti” includeicontributidi Im-pronta Ecologica derivanti dal trasporto pubblico eanche da quello privato relativamente alle persone,ma non al trasporto merci. Tale componente contri-buisce per circa due terzi all’Impronta Ecologica diinfluenzadell’amministrazionepubblica.Ciòsottolinealapresenzadiunsistemalocaleditra-sportodellepersonechiaramentepocosostenibileeacuiscel’esigenzadisoluzionipiùrispettosedell’am-bientecheportinoadabbassarel’ImprontaEcologicarelativa all’utilizzo di trasporti privati. Calcoli prece-dentimostranoche lasceltadelmezzodi trasportohaunagrandissimainfluenzasull’ImprontaEcologica.Sesiconsiderache,nelcasodellaprovinciadiVene-zia, il 93,4% dell’Impronta Ecologica dei trasporti ècausata dall’utilizzo di mezzi privati, si capisce qualèl’entitàdelmiglioramento,interminiambientali,chesi potrebbeavere spostandounapartedei trasportiprivati (adaltaImprontaEcologica)suquellipubblici(aImprontaEcologicaminore).

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CAPITOLO 3

risparmio

vetro

alluminio

metalli ferrosi

plastica

carta

RifiutiLa componente legata allo smaltimento dei rifiuti causail6,5%dell’ImprontaEcologicatotale.Lafiguraquisottomostralaripartizionedell’ImprontaEcologicadeirifiuti infunzionedellalorocomposizioneecomparalasituazionediraccoltaesmaltimentoattualeconidueipoteticiscenaridirifiutitotalmenteindifferenziatietotalmentedifferenziati.

Inquestomodoèpossibileevidenziarel’efficaciaedilimitidiunabuonaraccoltadifferenziata.L’areaverderappresenta infatti il risparmiodi ImprontaEcologica(equindidiimpattoambientale)rispettoalcasototal-menteindifferenziato:apartiredallasituazioneattuale,caratterizzatadaunrisparmiodi ImprontaEcologicadel7,9%,sipotrebbegiungere,nelcasoipoteticodiunatotaledifferenziazionedeirifiuti,adunrisparmioecologicomassimoparial32,8%.Inquestocasol’ImprontaEcologicapotrebbeessereulteriormentediminuitasevenisserointrapreseinpri-moluogoazionidiriduzionedellaproduzionedeirifiu-ti,cheagisconosullecause“amonte”e,inaggiunta,azionidimitigazionedeglieffetti“avalle”,attraversol’adozionedelriuso(riutilizzodellebottigliedel latte,degli imballaggi,deicontenitori,etc.)e lamassimiz-zazionedella raccoltadifferenziataedel riciclodellematerieprimeeseconde.

Riscaldamento e servizi pubbliciLa componente dovuta a riscaldamento e servizipubblici contribuisce per circa il 4,1% dell’ImprontaEcologica totale. Inquestosettoreciòchemaggior-menteinfluiscesonoiconsumienergeticirelativiagliusipubbliciecommerciali(73,3%),mentrelarestanteparte è divisa tra il riscaldamento (13,3%) e gli altriservizipubblici(13,4%).

Figura. Ripartizione dell’Impronta Ecologica dei rifiuti in funzione della loro composizione e di tre scenari di raccolta e smaltimento: la situazione attuale e i due ipotetici casi di rifiuti totalmente indifferenziati e totalmente differenziati.

Rifiuti totalmenteindifferenziati

Smaltimentoattuale

Rifiuti totalmentedifferenziati

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LaBiocapacitàmisuralacapacitàdellaregioneinesa-medierogareservizinaturaliapartiredagliecosistemilocalmente presenti. Questa risulta funzione sia delladotazionedi ecosistemi locali (la superficieoccupatadataliecosistemi),siadalla loroeffettivaproduttività,chevieneconsideratapesandolesuperficideiterreniecologicamente produttivi con opportuni coefficienti(fattoridiequivalenzaedirendimento),chesonostatidiscussipiùapprofonditamenteinprecedenza.La reale Biocapacità espressa dal territorio venezia-no è stata valutata attraverso l’implementazione del-loschemadicalcolotradizionaleadottatonelleusualianalisidellaBiocapacità.Poichél’ecosistemalagunarenonsoltantoèparteintegrantedelterritorioprovincia-le(costituendonebenil24%),maèancheunofragliecosistemipiùproduttivi,ilsuocontributononpotevaesseretrascuratonelcomputodellaBiocapacità.

La Biocapacità per categorie di territorio biologicamente produttivo

L’applicazione del nuovo calcolo della Biocapacità allaprovinciadiVenezia,cheincludeancheilterritoriolagu-nare,portaadunvaloreperlaBiocapacitàdi1.185.874,2haeqchecorrispondea1,45haeqprocapite.LaBioca-pacitàprovincialevienedisaggregatapertipologiaditer-ritorioecologicamenteproduttivo:l’ecosistemalagunarecontribuisce in modo preponderante alla Biocapacitàcomplessiva(62,8%),mentreilterritorioagricolopesasultotaledellaBiocapacitàperil28,5%,ilmareperil3,0%,ipascoliperl’1,0%eleforesteperlo0,4%.

La Biocapacità della provincia di Venezia

Questo primo risultato evidenzia l’importanza di averegeneralizzato il calcolo della Biocapacità allo scopo diincludere anche l’ecosistema laguna. Se non si fosseoperatauna talegeneralizzazione, l’analisiavrebbecol-tosoltantounapiccolaparte (37,2%)dellaBiocapacitàeffettivamentepresenteall’internodelterritorioinesame,fornendocosìunquadrodistortodelbilancioecologicoprovinciale.

E’interessanteconfrontarelaBiocapacitàdiciascunterri-torioconlapropriasuperficiereale:lalagunaèilterritorioconilpiùaltorapportotraBiocapacitàesuperficiereale,seguitadalterritorioagricolo.Inparticolarel’ecosistemalagunare,conunasuperficiechecopreil24,4%circadelterritorioprovinciale,forniscequasidueterzidellaBioca-pacitàcomplessiva. Ilmaree leacque interne, al con-trario,contribuisconosoltantoperil3%allaBiocapacitàtotale,mentrepascolieforestepresentanosiaunabassasuperficierealesiaunabassaBiocapacità.Questirisultatiriflettonoineffettilarealenaturadelterritorioprovinciale,completamentepianeggianteeprincipalmenteutilizzatoperattivitàagricoleooccupatodall’ecosistemalaguna.

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CAPITOLO 3

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ANALISI E RISULTATI:EMERGIA

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CAPITOLO 4

Analisi eMergetica della provincia di Veneziae dei suoi bacini

Laveraidentitàdiunterritorioècomprensibilesoltantoat-traverso l’analisidi tuttigliequilibrie le interrelazionichesiinstauranotraivarielementichelocostituiscono.Ilsi-stematerritorialeècaratterizzatodaunelevatogradodiorganizzazionema,soprattuttodaunaserieinfinitadicom-ponentiediconnessionitraesse.Quindi,nellastrutturadiquestaricerca,unaposizionedominanteèassuntadallaconoscenzadelmaggiornumeropossibilediinformazioni:com’èfondamentaleconoscereladistribuzionedellapo-polazioneel’urbanizzazionedeiterritoriel’organizzazionedelsistemaproduttivo,altrettantoimportanteèconsidera-reevalutarelapiattaformaambientalesullaqualequestepoggiano.L’analisidelsistematerritorialedellaprovinciadiVenezia,l’acquisizionedeidatisuiflussidimateriaedenergiaelaloroelaborazione,portaaldisegnodialcunemappediso-stenibilità.

La provincia di Venezia e i bacini di contabilità ambientale

NeiconfiniamministratividellaprovinciadiVeneziaècom-presounterritorioestremamentevariegatoedeterogeneosiadalpuntodivistanaturalistico-ambientalechedalpun-todivistainsediativoesocio-economico.Ilprimotipodieterogeneitàderivadallacompresenzadivarietipologiedi

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ecosistemi,daquellolagunare,allezoneumide,allezoneboschiveedagricole,finoall’“ambiente”urbano.Quest’ul-timova ricondottoall’evoluzionedelleattivitàchehannocaratterizzatoilterritorionelcorsodeisecoli,dallemaritti-meeportuali,aquelleagricole,finoalleartigianaliedindu-striali,senzatrascurareilturismoeglielevatiediversigradidiurbanizzazionecheconnotanoicentridellaprovincia.Inentrambiicasisitrattadielementicheattivanooimplicanodivoltainvoltaunfluiredienergiaemateriacheèdiversi-ficatoinqualitàeinquantitàedicuibisognatenerecontoperottenererisultatisignificativi.Percogliereinmodocompletolecaratteristicheeleperfor-manceambientalidelterritoriodellaprovinciadiVenezia,questoèstatodivisoinseidistrettiiqualisarannosottopo-stiallemedesimeanalisi.UnodeimomentiimportantiedelicatidellavorodianalisièladefinizionedeidistrettioBacinidiContabilitàAmbientale(BCA)incuisuddividereilterritorioprovincialeperapplicarelemetodologiedimonitoraggioambientaleadunamagliapiùristrettadiosservazione.Nonesistonoinrealtàdeiveriepropricriteriperdisaggre-gareilterritorio,visonoperòalcunielementichefungonodadiscriminanteperlascelta,inprimoluogol’evidenzadizoneconcaratteristicheproprie,qualilapresenzadidistrettiindustriali,odicoltivazioniagricoleintensive,odiareeconprevalentevocazionenaturalistica.L’obiettivoèquellodifareMergereledifferenzefraidiversibacini,ancheattra-versogliindicatori,perevidenziarneilruolocheciascunoriveste,interminidisostenibilità,nelbilanciocomplessivodellaprovincia.

PerlaprovinciadiVeneziasonostatiindividuati6bacinidicontabilitàambientalecomeevidenziatonellamappa.

BCA 1 MERIDIONALE

BCA 2 MIRESE

BCA 3 MIRANESE

BCA 4 VENEZIANO

BCA 5 SANDONATESE

BCA 6 PORTOGRUARESE

Figura: La provincia di Venezia e i 6 bacini di contabilità ambientale.

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CAPITOLO 4

BCA 1 MERIDIONALE

Localizzato nella parte meridionale della provinciacomprende 3 comuni: Chioggia, Cavarzere e Cona,perunasuperficiecomplessivadi390,27km2 (dicui100,98km2disuperficielagunare)eunapopolazionedi70.786perunadensitàdipopolazioneparia181,38ab./km2.Inquestodistrettoèpredominantelavocazioneagrico-la(èparticolarmentesviluppatal’orticoltura)el’attivitàagroalimentare.Lazonalitoraneaèinoltre interessatadal turismo. Rilevante è anche il comparto ittico conl’acquacoltura(crostaceiemitili)elapesca:Chioggiaèunimportantemercatoitticoalivellonazionale.

BCA 2 MIRESE

Localizzato nella parte sud-occidentale della provinciacomprende 9 comuni: Campagna Lupia, CampolongoMaggiore, Camponagara, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò,Mira,StraeVigonovo,perunasuperficiecomplessivadi293,72km2(dicui101,13km2disuperficielagunare)eunapopolazionedi103.608perunadensitàdipopolazio-neparia352,74ab./km2.Il bacino del Mirese è un’area urbanizzata, con un’altadensitàdiimpreseartigiane,inparticolarecalzaturiere,diprestigio.

BCA 3 MIRANESE

Localizzatonellapartecentro-occidentaledellaprovinciacomprende8comuni:Martellago,Mirano,Noale,Pianiga,Salzano,SantaMariadiSala,ScorzèeSpineaperunasuperficiecomplessivadi203,86km2eunapopolazionedi136.350perunadensitàdipopolazioneparia668,84

ab./km2. In questo bacino, fortemente urbanizzato, èmolto radicata l’industriadibasee inparticolarequellameccanicaedelettromeccanica.Nonmancanorinomateproduzioniagricole.

BCA 4 VENEZIANO

Localizzatonellapartecentraledellaprovinciacompren-de3comuni:Venezia,MarconeQuartod’Altino,perunasuperficiecomplessivadi466,17km2(dicui274,59km2disuperficielagunare)eunapopolazionedi294.728perunadensitàdipopolazioneparia632ab./km2.Laden-sitàdipopolazionesalirebbea1538,42ab./km2qualorasiescludesselasuperficielagunare,cheoccupail60%dell’interoterritoriodelbacino.Ilbacinoracchiudeinsèforticontraddizioni:allafragilitàdella sua laguna, sovrapponeadesempio il polo indu-strialediMargheraedilcaoticoinsediamentourbanodiMestre.Massiccialapresenzadituristicheogniannoin-vadeVeneziaeinparticolareilsuocentrostorico.Ancheinquestobacinoilcompartoitticoèmoltosviluppato.

BCA 5 SANDONATESE

Localizzato nella parte nord della provincia comprende10comuni:CavallinoTreporti,Ceggia,Eraclea,FossaltadiPiave,Jesolo,Meolo,MusilediPiave,NoventadiPia-ve,SanDonàdiPiave,TorrediMosto,perunasuperficiecomplessivadi474,15km2(dicui41,23disuperficiela-gunare)eunapopolazionedi118.822perunadensitàdipopolazioneparia250,60ab./km2.QuestaèlazonadelPiaveedèconosciutaancheper laproduzionedi vini,siabianchicherossi.Lapartelitoranea,neicomuniso-prattuttodiCavallinoTreportieJesolo,èparticolarmenteinteressataadunturismoditipobalneare.

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BCA 6 PORTOGRUARESE

LocalizzatonellapartepiùsettentrionaledellaprovinciaalconfineconilFriuli,comprende11comuni:AnnoneVeneto,Caorle,CintoCaomaggiore,ConcordiaSagit-taria, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Portogruaro,Pramaggiore,SanMichelealTagliamento,SanStinodiLivenza,TeglioVenetoperunasuperficiecomplessivadi632,02km2(dicui24,77disuperficielagunare)eunapopolazionedi90.950perunadensitàdipopolazione

paria143,90ab./km2.Zonaabassaintensitàurbanaconvocazioneagricola,rilevantelaproduzionedivinidocconcentrataneicomunidellaLivenzaePramag-gioreemolteattivitàditipoartigianale;diffusaèl’indu-striadelmobile.Molto sviluppataè la zonacostierae inparticolare ilcomunediCaorleincuisitrovaunimportantemercatoitticoesirilevaungrandeafflussoturisticoinparticola-renelperiodoestivo,cosicomeaBibionenelcomunediSanMichelealTagliamento.

• ISTAT (Istituto nazionale di statistica) – Ufficio del Commercio con l’Estero

• Istituto di Ricerche Ambiente Italia• Istituto Guglielmo Tagliacarne• MICA (Ministero dell’Industria, dl Commercio e del-

l’Artigianato)• Ministero dei Trasporti• Ministero dell’Ambiente• OGS Trieste• Provincia di Venezia – Assessorato Caccia, Pesca e

Polizia Provinciale• Provincia di Venezia – Assessorato Politiche Ambientali• Regione Veneto, Assessorati vari• SNAM• UNIONCAMERE• Università di Venezia

• ACI (Automobil Club Italia)• ANCI (Associazione nazionale comuni italiani)• ANPA (Associazione nazionale protezione ambiente)• APT – Aziende di Promozione Turistica della provin-

cia di Venezia• ARPAV (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Pro-

tezione Ambientale del Veneto)• Autorità per l’energia• C.C.I.A.A. Camera di Commercio della Provincia di

Venezia• Consorzio Venezia Nuova• COSES Consorzio per la Ricerca e la Formazione• ENEL – GRTN (Gestore della Rete Trasmissione Na-

zionale)• Gestori Locali dell’Acqua• IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change)• IRPET (Istituto Regionale per la Programmazione Eco-

nomica della Toscana)

Principali fonti dei dati statistici raccolti:

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CAPITOLO 4

Il modello

LaprovinciadiVeneziaèstata“modellizzata”inmododafotografareilsistemanelsuocomplesso,lecom-ponentiprincipaliealcunedelleinterrelazionitraque-steel’esterno.La modellizzazione ha dato vita al diagramma ener-geticoriportatoinfiguraincuiilgrandecontenitore,aformadirettangolo,definisceiconfinifisicidelsiste-ma-provinciaveneziano.Seguendole indicazionisuggeritedall’ISTAT, ilsiste-maèstatoscorporato in3macrosettori:agricoltura,allevamento e industria manifatturiera, che fungonodaproduttoriprimariesecondariecheconfiguranolevarietipologiediattività.In particolare possiamo individuare alcuni poli pro-duttivi specialistici: il distretto del Brenta (per il cal-zaturiero),delMiranese(perl’industriameccanica),ilbacinodelPortogruarese(perl’industriadelmobile),ildistrettodelPiave(perisuoivini),PortoMarghera(perilpolochimico),percitarnealcuni.Nel comparto primario (a sinistra del diagramma) èstatoinseritol’ecosistemalagunarecheattraversolapescaalimentailmercatoitticodellezonecostiereeinparticolarediChioggiaeVenezia.Laproduzionelocaledienergiaelettricaderivaessen-zialmentedafontetermoelettricaeriesceasoddisfa-reladomandacomplessiva.Un’entitàspecificaèilsottoinsiemedenominato“cit-tà e popolazione” che serve ad individuare i flussienergetici che alimentano la parte urbanizzata delterritorio,valeadiredovevivelamaggiorpartedellapopolazioneedovesonocollocateverosimilmenteleattivitàproduttive.Questarivesteilruolodiconsuma-toreedèrappresentatadaunesagono.

Lerisorsecheconvergonoasostentamentodelsiste-masonodiduediversitipiasecondachelaloroorigi-nesiaendogenaoesogena.Lelocali rinnovabili(fontidienergiacomesole,vento,pioggia,etc.)costituisco-no insieme al mercato, le forzanti del sistema e adessevieneassociatocomesimbolouncerchio,postosullatosinistro,chepresentaunafrecciaricurvaver-sol’esternodelsistema;questopertenerecontochesoltantounapartediquesterisorsevienesfruttatadalsistemamentrelamaggiorpartevienedispersa.Le quantità immagazzinate all’interno del sistema,comeadesempioilsuolofertile,l’acquaderivantedabaciniedalaghieanchelerisorseminerarievengonorappresentateconilsimbolodiunserbatoiodicapa-citàlimitata.L’utilizzodiqueste risorsedapartedell’uomononèesclusivamentelegatoallalororealedisponibilità,maancheadaltriaspettiforsemenotangibili.Adesem-pio,perrenderefruibilelarisorsaidricaalconsuma-tore,sirichiedemediamenteundispendio,interminieMergetici,dirisorsenonrinnovabili(intesecomema-teriali, infrastruttureedenergia)pariacircaildoppiodellerisorserinnovabili.Classificarequestitipidiinputcome risorsenon rinnovabili forsenon rispecchia lalororealesituazionemaciinvitaadunutilizzopruden-zialedeglistessistimolandoilperseguimentodiunagestionesostenibiledellarisorsa.Considerazioni analoghe possono essere sviluppa-te per il serbatoio-suolo; la pressione esercitata sulterrenoattraversocoltureintensiveportaricchezzainterminidiproduzione,maallostessotempoimpove-risce il suolo in termini di fertilità. Ancora una voltailcriterioprecauzionalecideve indirizzareversounagestione oculata della risorsa-terreno adottando adesempiolarotazionedellecolturepiuttostochericor-rereadosimassiccedifertilizzanti.

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Una presa di coscienza immediata di questa realtàpotrebbeconsentireunmiglioremonitoraggiomaso-prattutto un’oculata programmazione della gestionediquesterisorse.Irifiutiprodottidallevarieattivitàantropichechepre-mono sul sistema, convergono anch’essi in un ser-batoiolacuicapienzaèstataquasisaturata;questamoledi“spazzatura”costituisceunarisorsaquandoèvalorizzataattraversoazioniqualiilrecuperodimate-riae/odienergia.Le risorse che provengono dall’esterno (esogene) einparticolaredalsistemaeconomico,sono ingene-ralequeibeni(materiali,informazioni,fontidienergia,lavoro umano) e qualsiasi altro tipo di servizio, chesononecessaripersostenereilsistema.Questesonocollocatenellapartesuperioredeldiagrammaerap-presentatecondeicerchi.Ciascunflussodienergiaemateriaèdefinitodaunafreccia; le frecceverso ilbasso,checonvergonoal-l’heat sink, cioèal pozzodi calore, indicanocheadogni trasformazionepartedell’energiaviene,appun-to, degradata sotto forma di calore, in accordo coniprincipidella termodinamica.Le frecce tratteggiaterappresentano flussi di denaro che caratterizzano ilsistemaeconomico.Conilsimbolodelrombosonodescrittelerelazioniinterminidimerciedidenarotrailsistemael’esterno,ovveroilmercato,ibenieiservizi.Tutti isettorichecompongonoilsistemahannoinfatticomecontropar-te,dalpuntodivistaeconomico,ilmercatochevieneintesocomeun’entitàesterna.Lapresenzadelmer-catofungedainterfacciatrailsistemadeiflussiener-getici e laquantificazioneeconomicacheall’internoèrappresentatadallostorageP.P.L.(ProdottoProvin-cialeLordo).Ilturismorappresentaunodeglielementi

trainantidell’economialocale;taleinputèconsideratoinquestomodellocomeunflussodidenaroiningres-so al sistema (freccia tratteggiata), che contribuisceanch’essoadalimentareilprodottoprovincialelordo.L’amministrazionepubblicasiponecome regolatoredeirapportifralapopolazioneeiflussichealimenta-noilsistema.Industria, produzioni energetiche, pubblica ammi-nistrazione sono raffigurati con il simbolo di box,cioèdiscatolaorettangolo, ingenereutilizzatoperrappresentarecomponenticomplessechecompren-donoal loro internounaseriedi interazioni edaltrielementi.Allafasedielaborazionedeidatipresiedeuncomplessolavorodi raccoltadi informazionistatistichesul territorio,cheèstatosuccessivamentedescrittointabelle.Leinfor-mazionicomprendonolerisorseutilizzatedalsistemaelerisorse importate dall’esterno. Le prime sono suddivise,inbaseallaloroprovenienzaenatura,inlocalirinnovabili(energiasolare,pioggia,ventoecaloregeotermico),loca-linonrinnovabili(materialiestratti,suoloerosoeacqua)eriservedienergia(prodottipetroliferi,gasnaturaleedelet-tricità). Le seconde sono raggruppate inquattromacro-settori(agricoltura,allevamentocacciaepesca,industriaestrattiva,industriamanifatturiera),esonostateelaborateprendendoinconsiderazionesial’importdall’estero(vedidocumento ISTAT per la provincia di Venezia), sia l’im-portnazionale,attraversoidatidellacontabilitàregionaleestrattidallamatriceIRPET.InoltresonoriportatelerisorseesportatedallaprovinciaestrapolatecontestualmentedaldocumentoISTATedallamatriceIRPET.Latotalitàdellerisorse,allequalièattribuita lasopravvi-venzadel sistema,èstatadisaggregata inbaseadunaclassificazioneconsolidatanell’ambitodelleanalisidiso-stenibilitàalivelloterritoriale.

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CAPITOLO 4

Figura: Diagramma energetico della provincia di Venezia e dei suoi bacini di contabilità

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Calcolo dei flussi eMergeticiLa metodologia eMergetica consente di prendere inconsiderazione tutti gli input che permettono ad unsistema di ottenere e mantenere il livello di organiz-zazione attuale considerato, in prima approssimazio-ne,comeunostatostazionario.Ilfattodiconsiderarecomecomuneoriginedituttigli input l’energiasolareconsentepoidimetterliinrelazionetraloro.IlterritoriodellaprovinciadiVeneziaèalimentatodaunammontaredieMergiaparia6,94x1022solareMergyJoules all’anno, dovuti all’utilizzo di risorse sia localicheprovenientidaaltrisistemioltreiconfiniprovincialinell’arcodiunannosolare.Nellaseguentefigurasiapprezzail fabbisognoeMer-geticodiognunodeiseidistrettiincuièstatadivisalaprovincia.Si trattadella ripartizionedel totaleprovin-cialeneidistrettiindividuati.

DaldiagrammasinotacomelamaggiorepercentualedeiflussieMergeticisiarichiestadaidistrettimaggior-mentepopolatiesviluppatidalpuntodivistaindustria-le.Oltreall’elevatonumerodiabitantichelicaratterizza,infatti, l’altroelementochepermettediattribuiregranpartedell’attivitàproduttivaaidistrettiinquestione,Ve-neziano,MireseeMiraneseèlapercentualediaddettiaivarisettorimanifatturiericheoperanoinquestezonerispettoaltotaleprovinciale.Ciòsignificache,siadalpuntodivistaenergeticochedeimaterialiedeiservizi,iduedistrettinecessitanoef-fettivamentediingentiflussieMergeticipersoddisfareilpropriofabbisogno.Ildistrettodelcapoluogosidiscostatuttaviadaglialtridue(MireseeMiranese)perladiversaconformazionedelproprioterritorio,chesirifletteinmanieraimportan-tesullatipologiadirisorsecheloalimentano.Giocaunruolofondamentaleinquestosensolapresenzadellalagunachecostituiscenelprimocasoil50%delterri-torioamministrativodelbacino, il 18,63%nelMiresementreilMiranesenonpossiedealcuncomunechesiaffacciasullalaguna.Lalagunacostituisce,infatti,unarisorsafondamentaledalpuntodivistaeconomico,maanche ambientale per la provincia. Successivamentesaràpresentataunasezione incui l’ecosistemalagu-naresaràanalizzatoallastreguadiunsistematerrito-rialeaséstante,quasiavoler individuareunsettimobacinodicontabilitàambientaleall’internodelterritorioprovinciale.

Gli altri tre comprensori territoriali sono caratterizzatidaflussipiùlimitatiperunammontareminoredieMer-giacheglobalmenteècircail23%deltotale.Inordinedecrescente,sitrovanoilbacinoSandonatese,Porto-gruareseeMeridionale.

Figura. Ripartizione dell’eMergia complessiva della pro-vincia di Venezia per i 6 bacini di contabilità.

Mirese17,12

Miranese18,36Veneziano

40,70

Meridionale5,03

Sandonatese10,89

Portogruarese7,90

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CAPITOLO 4

(R) Risorse locali Rinnovabili

(N) Risorse locali NON Rinnovabili

(F1) Risorse Importate (Energetiche)

(F2) Risorse Importate (Beni e Servizi) BCA 1

BCA 4BCA 3

BCA 2

BCA 5

BCA 6

2 R1 N

15 F1

82 F2

5 R 3 N11 F1

81 F2

%

1 R 1 F17 N

91 F2

%

0 R 0 N10 F1

90 F2

%

2 R1 N

80 F2

17 F1

% %

1 R1 N

17 F1

81 F2

%

Diquesti,iprimiduepresentanoundinamicocompar-tomanifatturiero,anchese lavocazioneagricolaèdigrande importanza, cosa che li rende maggiormente“eMergivori” rispetto al distretto meridionale, vocatoquasiesclusivamenteall’agricolturaealleattivitàinla-guna(pescaeacquacoltura),costituendoquest’ultimaquasiil20%delterritorioattribuitoalbacino.

Conciòtuttelerisorsesonoraggruppateinquattroca-tegorie:•RisorselocaliRinnovabili(R)•RisorselocaliNONRinnovabili(N)•RisorseImportate(Energetiche)(F1)•RisorseImportate(BenieServizi)(F2)Lafiguramostracome,perognidistretto,iltotaledel-l’eMergiautilizzatasiaripartitotraquestecategoriedirisorse.

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Lesituazionichesirilevanoneibacini,interminidiusodellerisorse,sonoabbastanzasimilitraloroeinlineaconciòcheeMergeglobalmentealivelloprovinciale.Perquantoriguardalerisorseclassificatecomerinno-vabili(energiasolare,energiadelvento,pioggia,caloregeotermico,mare, fiumi), ci sono da fare almeno treconsiderazionirelativamenteallorolimitatoutilizzo:

• laprima riguardaunusoche, inuncerto senso, èimpostodallecondizioniambientali;valeadirecheèlanaturastessaastabilireinlargapartedellaquantitàdisponibileditalirisorseindipendentementedall’usochesenepuòfare;

• la seconda considerazione riguarda il basso pesoche,interminidicoefficientiditrasformazione(tran-sformity), si attribuisce alle risorse locali rinnovabilidal momento che esse sono di diretta derivazioneambientale.Tuttavia, l’analisieMergeticahapropriol’obiettivodiquantificarel’apportoimprescindibilediesseadunsistematerritoriale,cosachespessovie-netrascuratainquantononsièsoliticonsiderareciòcheè“donato”gratuitamentedall’ambientechenonprevedacostiperilsuosfruttamento;

• la terza osservazione è strettamente connessa allapresenza peculiare del sistema lagunare, che inte-ressatutti ibaciniesclusoilMiranese.Questocon-feriscealterritoriounacontinuitàdiflussidirisorsenaturalirinnovabilichealimentano,anchesesfrutta-tespessoinmodononsostenibile,numeroseattivitàchesisvolgonoinprovinciadiVenezia.

In tutti i bacini i flussidi energiaemateria inentrataattraversoicanalicommercialisuperanol’80%rispetto

altotaledell’eMergiadiciascuno,conpuntedel90%nei bacini del Mirese e del Miranese. In particolare,leattivitàproduttivepiùeMergivoresonolapetrolchi-mica, la metallurgica, la meccanica e in alcuni casil’alimentareeiltessile.In questo caso, dal momento che la caratteristicaprincipaledelsistemavenezianoèquelladiessereuntrasformatoredimerci inprodotti,nonsistaparlan-dodiquantitàdienergiaemateriachevieneeffetti-vamenteconsumataall’internodeiconfini territoriali.Inaltreparole,aiflussiinentratacontabilizzaticorri-spondeunagrandequantitàdimercidibenieservizichefuoriesconodalterritorioedesplicanolepropriefunzioniocedonolapropriautilitàaltrove.L’enormequantitàdimateriaedienergia, individua-ta come entrante all’interno dei confini provinciali eripartitainbaciniinbasealpesodeisettoriprodutti-vi,nonpuòessere trascurataproprioperchérisulta-toprimariodisceltepluriennalidipoliticaeconomicae industriale. Inoltre, taleflussoè rappresentativodimoltialtrielementicollateraliecollegatiallapresen-zadelleattivitàproduttivechenaturalmentesono ingradodiinciderenegativamentesullasostenibilitàdelsistema.Cisiriferisceinparticolareaiseguentipunti:

•èinnegabilelacorrelazionefraconsumo(intesocometrasformazione)dirisorsedidiversotipoefenomenilegati all’inquinamento dei tre comparti tradizionali:suolo,acquaearia.Unaquantità infinitadimodellieanalisiambientalidimostracheciòètantoveroalivellolocalequantoalivelloglobale.Ildistrettoindu-strialeècentrodiinteresseepuntodiriferimentoperareediverse,pertantosopportailpesodell’inquina-mentoafrontediunafruizionecheavvienealtrove.

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CAPITOLO 4

• Il fabbisognodimateriaedenergiaperunterritoriocongrandevocazioneproduttivaèenormeeconti-nuo.Unamanifestazionedelledimensionidelproble-maèadesempiolacongestionedelsistemaviarioetrasportisticolocale.

• Gli impianti e le installazioni produttive occupanoun’ingente porzione di territorio. Intorno ad essi sievolvesistematicamenteunosviluppourbanopiùomenoordinatoe/opianificato.Nelcorsodegliannigliinsediamentifinisconoperridurreladisponibilitàtotalediquellaspeciediterritorioche,perusareunaterminologiatipicadell’analisidell’ImprontaEcologi-ca,èbiologicamenteproduttivo,valeadirechehaunavalenzabiotica.

Sebbene questi aspetti non siano rappresentati conevidenza dalla dimensione numerica dell’aggregatoeMergetico,costituisconodeiciclidiretroazionepo-sitiva,dalmomentochesonol’effettodiunfenomenoche va ad accrescere la causa che lo determina. Inaltreparole,seun’aziendaconundeterminatofabbi-sogno di materia ed energia produce inquinamento,per risolvere questo problema dovrà investire (essastessaochiperlei)inmacchinariecombustibiliadi-biti al disinquinamento, cosa che andrà appunto adaccrescere i flussi in entrata all’interno del sistemanellasuaglobalità.Allostessomodosesiverificanodelle condizioni di particolare disagio a causa dellacongestione dei trasporti, permanendo la necessi-tàdelleimpresedifarfrontealpropriofabbisognoedellapopolazionedicircolarecomodamente,sarannonecessaridegliinvestimentipermigliorarelasituazio-ne.Questoaccresceràdinuovoiflussiinentratadelsistema.

L’aspetto più importante, se si ragiona in termini dilungoperiodoequindidisostenibilità,ècomunquelasproporzionatadipendenzadelsistemainoggettodaaltrisistemi.Questadipendenzaèunindicedifragilitàdelsistemalocale.

Il Rapporto di Impatto Ambientale

Il rapportodi impattoambientaleè l’indicatoredellapressione esercitata dall’attività umana (misurata inbaseall’utilizzodellerisorse)sull’ambiente(sialocalecheglobale, a secondadell’originedelle risorse). E’il risultatodel rapporto tra tuttociòchealimentaunsistemaedèdioriginenonrinnovabile.Mentreè immediato individuare lacategoriadelle ri-sorse rinnovabili (R), tra quelle non rinnovabili biso-gna distinguere quelle locali (N) da quelle importate(F).Entrambeesercitanopressionesull’ambientedalmomentochesollecitanoiciclinaturaliessendosfrut-tateadunavelocitàsuperioreallacapacitàdell’am-biente di ripristinarle. Le risorse importate vengonoaggregatetralerisorsenonrinnovabiliancheperchèperlamaggiorpartehannosubitodelletrasformazio-nifisiche inseguitoaprocessidi lavorazione;asuavoltaper larealizzazionediquestiultimisisonoresinecessariflussidimateriaedenergianonrinnovabile.Anchequellerisorsedidirettaderivazioneambientaleprovenientidall’esternodel sistema,chepotrebberoessereconsideraterinnovabili,possonoessereaffian-cateaquellechenonsonorinnovabilisoltantoperilfattodiaversubitounatrasformazionenellospazio(iltrasporto);perottenerequesta trasformazione,sonostate necessarie risorse non rinnovabili in termini dimezziecarburanti.L’elaborazione dei dati evidenzia che in provincia di

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Venezialerisorseconcaratteristichedinonrinnovabi-litàvengonousateinmisuramaggiorerispettoaquellerinnovabiliperunfattoreparia71,77,datochemisurailrapportodiimpattoambientalealivelloprovinciale.Perquantoriguardaquestoindicatore,ivaloririscon-trati acquistano rilevanza soltanto se sono possibilideiconfrontitrasistemi,elaripartizionedelterritoriodellaprovinciadiVeneziaindistrettipermettedidarequestasignificativitàainumeri.E’quindiinteressantevedere ilcomportamentocheassumonolevarieco-munitàall’internodeibacinidicontabilitàambientale.Il distretto Meridionale è quello che contrappone laquantitàmaggioredi risorse rinnovabili aquellenonrinnovabili (per la maggior parte, si è visto, prove-nienti dall’esterno del sistema), attribuite in base alpeso delle attività produttive qui riscontrate. Il livel-lodell’indicedi impattoambientaleinquestocasoè19,80eciò sidevesoprattuttoallaprincipale voca-zione per l’agricoltura e per le attività collegate allosfruttamento delle risorse lagunari. La laguna costi-tuiscecirca il 20%del territorio attribuito ai comunidiquesta zona, cosache incidepositivamentesullapercentualedirinnovabilitàediapportointerminidiserviziapprestatidall’ecosistemanaturale.Lastessasituazioneaccade,ovviamente,intuttiidistrettiinte-ressatidallapresenzadellalaguna,dalmomentochequestaconferiscealterritoriounaingentequantitàdiflussidienergiaemateriadidiversetipologieche,en-trocertilimiti,possonoessereconsideratirinnovabili.E’ così chedistretti come ilSandonatesee, soprat-tutto,ilPortogruarese,puressendointeressatidaungradorilevantedicolonizzazionedeipropriterritoridapartediinsediamentiproduttivi,hannovaloriinferioridell’indice (rispettivamente65,36e45,31) rispettoaquellorilevatoperlaprovincia.Ilbacinodenominato

Mireseènell’areacentraledellaprovinciaesipresen-taaltamenteurbanizzatoedensodiimpiantimanifat-turieri.Talesituazionecorrispondeunarealtàdiflussialtamentestressantipericiclinaturalilocali,tantocheil rapporto di impatto ambientale è calcolato pari a76,17.Contrariamenteaquest’ultimocomprensorio,chepurgodediunapercentualerilevantedisuperficielagunare(circail20%delproprioterritorio),ilbacinoMiraneseècollocatonellazonainternadellaprovinciadiVenezia,quindiprivodegliapportirinnovabilidellalaguna.Allostessotempo,granpartedellasuperficieterritoriale è occupata da abitazioni e strutture pro-duttive,checatalizzanoun’enormequantitàdiflussidienergiaematerianonrinnovabileafrontedeiqua-lisirapportasoltantoilresiduolivellodiBiocapacitàdel territoriononoccupatodallacementificazione. Illivello dell’indicatore è eccessivamente elevato, ben432,58, testimonianzadiun’eMergenzadi insosteni-bilitàchesipotrebbedefiniresoffocante,nonavendonemmenolanecessaria“ossigenazione”naturaleperleattivitàeperlapopolazione.Perattenuareunatalesituazione,cheècomunquecaratterizzatadauncertogradodiarbitrarietàinvirtùdellasceltachesièfattaripartendoicomunitraidistretti,siproponeunosce-nario leggermentediverso: si supponeche ilMireseeilMiranesecostituiscanoununicobacino.Ebbene,le cosecambiano, tuttavia il nuovocomprensorio sipresentaancoracomequellomaggiormentestressa-to,essendoilnuovolivellod’impattoambientaleparia133,28.Lalagunasiimponecomeelementocarat-terizzante ildistrettoVenezianoeovviamentenena-scondeiproblemilegatiall’enormequantitàdirisorsechedevonoalimentarecontinuamentel’apparatopro-duttivochesorgeallespalledelcapoluogo,nonchéiquasi300.000abitantichevirisiedono.Adampliareil

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CAPITOLO 4

problemadelcaricoacuièsottopostoilterritoriovaaggiuntoilturismodimassacheinteressasoprattuttoquestodistrettoperlapresenzadellacittàdiVenezia,delle isoleedi importanti localitàper il turismobal-neare.L’indicatoreelaboratoperlazonavenezianaèparia75,25,nonostantelasuperficielagunareoccupicircail50%delterritorioattribuitoalbacino.Sièdettopiùvoltechelalagunacostituisceunapre-ziosarisorsaperlaprovinciadiVeneziae,anchegra-zieairiscontrinumerici,sievincecomeicomunichesiaffaccianosull’ecosistemalagunarenetragganogio-vamento.Lalaguna,tuttavia,nonpuòesserepresainconsiderazionesoltantocomerisorsainquantoentitàcheapprestaservizi fondamentalierinnovabili.Essaèancheunimportantericettorediciòcheèdefinitoilcaricoambientaleindottodaunatalestrutturasocio-economica.L’evidenzaempiricadiquestaaffermazio-ne sta nei livelli di degrado in cui versa per svariatimotivi,qualil’inquinamento,ilsovrasfruttamentodellerisorse,lacongestionedeitrasporti,l’erosione.Rilevarel’importanzadiunecosistemanaturaleall’in-ternodiunterritorioaltamenteantropizzatocomportaun’attenta valutazione dei flussi che lo interessano.Che cosa sarebbe del già elevato sovraccarico am-bientale qualora la laguna, paradossalmente, non cifosse? Il rapportodi impattoambientale, inassenzadell’apportodirisorsenaturalidapartedella laguna,sarebbepariaquasi250.Globalmente, irisultatidelrapporto di impatto ambientale sono motivati dallagrandeconcentrazionespazialediattivitàproduttiveedall’elevatolivellodiurbanizzazione,eciòrichiedeche grandi quantitativi di materia ed energia sianodisponibiliconcontinuitàperalimentareilsistema.Ilsistemainquestioneèfondatoessenzialmentesuri-sorseimportate(sottoformadibeniedenergia),per

cuièevidenteilgradodidipendenzadaaltrisistemiedecosistemi.LapresenzanelbilancioeMergeticototalediuncosìelevato peso percentuale di risorse non rinnovabilimettearepentagliolapossibilitàdelsistemadiman-tenersiagliattualilivellidireddito,consumo,occupa-zioneecapitalenaturaleperuntempoindefinito,valeadirelasuasostenibilità(vedimappa 1,pag.73).

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L’Indice di Densità eMergetica

LamappadidensitàeMergetica(vedimappa 2,pag.74),èindicativadiquantolacomponenteantropicainfluiscasullivellodisostenibilitàdiunterritorio.Questoindicatore,det-toEmpowerDensity(ED),metteinrelazionedirettamentelecategoriedirisorseconlasuperficiesucuiinsistono.Lasuperficieè,inquestocaso,ilfattorelimitante.LamappadidensitàeMergeticaesprimeunavalutazioneanalogaaquellafornitadalleanalisidiImprontaEcologicarappresen-tando,attraversol’intensitàdelcolore,larelazionetrailter-

Può sembrare un’ovvietà che la città risulti essere un si-stema altamente eMergivoro. Tuttavia è importante sot-tolineare che molte delle “opportunità” offerte dalla città non sono quantificabili in termini di eMergia solare equi-valente nè, a volte, qualificabili. La città è di per sè una risorsa, è un sistema complesso che si avvale di proprie-tà di autorganizzazione, di interazioni e coevoluzioni tra elementi costituenti; si tratta pertanto di un sistema alta-mente produttivo. Ci riferiamo a “beni immateriali” diffi-cilmente quantificabili, ma che contribuiscono ad elevare la qualità della vita. La città offre un’alta concentrazione di benessere e servizi offerti: occupazione e circolazione di capitali per via dei servizi stessi (il commercio, le am-ministrazioni e il terziario in genere), fattori di interazione e comunicazione di primo livello tra interi settori o singoli individui, opportunità di creazione e diffusione dell’infor-mazione, della cultura, dell’innovazione.Questo tipo di produttività giustifica l’esistenza della città nonostante la sua natura riveli alti valori di impatto am-bientale rispetto al resto del territorio.

La mappa di densità eMergetica consente una percezio-ne immediata della condizione del territorio e del rappor-to tra le aree urbane e il circondario, ovvero la loro area d’incidenza più prossima. Una città è una struttura dissi-pativa interessata da continui flussi di energia e materia che ne attraversano i “confini”; si nutre di neghentropia, cioè di energia di qualità, che riceve dal suo ambiente e, nello stesso tempo, libera nell’ambiente entropia, energia degradata sotto forma di scarti, rifiuti e inquinamento.L’autosostenibilità del territorio, tuttavia, impone che siano presenti condizioni diverse di antropizzazione co-sicché aree biologicamente produttive siano in grado di supportare e sostenere nel tempo il peso impattante del-la città.Riflessioni sulla dimensione globale del problema della sostenibilità rilevano che, in realtà, è impossibile attual-mente parlare di autosostenibilità. Si può tuttavia auspi-care che un territorio sia sempre più consapevole del proprio trend di sviluppo e del ruolo che ogni sua parte gioca rispetto alle altre e rispetto alla dimensione globale della biosfera.

L’impatto della città

ritorioeffettivamentedisponibileelapressioneantropica.L’informazionefornitadaquestoindicatoreèmoltochiara:lamaggioredensitàeMergeticasirilevaincorrispondenzadellasuperiorepressioneantropicainsostanzaladdoveèpresenteunamaggioredensitàdipopolazioneimpegnatainun’attivitàproduttivaditiposoprattuttoindustriale.Que-stosignificachel’indiceassumevaloririlevantidov’èpre-senteunacittàedoveilsistemaproduttivoèfortementeimpostatosudimensioninotevoli,comenotevoleèlasuaimportanzaalivellolocale.LarealtàdellaprovinciadiVeneziaappareparticolarmente

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CAPITOLO 4

quasiquattrovoltemaggiore.Inoltre,ilvaloreperilbacinoVeneziano in realtàdovrebbeessereconsideratodoppiodalmomentocheil50%delterritorioalqualeèstatariferital’eMergiatotalenonèaltrochesuperficielagunare.

L’eMergia per persona

L’indicatoredell’eMergiaprocapitesicalcolarapportandoiltotaledell’eMergiachesupportaunsistemaallapopola-zione.Spessosidefiniscequestovalorecomeladisponi-bilitàdirisorsedellaqualepuògodereogniindividuocheabitauncertosistema.Inrealtà,laveridicitàditaleafferma-zioneèrelativaallacategoriaeallaquantitàdirisorsechevengonoconsumate.Quandosianalizzaunsistema,losifaprocedendoall’indi-viduazionedituttigliinput(risorse)chesonostatinecessariadalimentarloinundatoperiododitempo.Sitrattaquindidiun’analisiaposteriori,nelsensochequellerisorsesonostatedisponibiliinuntempocheègiàpassatonelmomen-toincuisisonoraccoltiidati,quindinonsisaconcertezzaseessecontinuerannoadesseredisponibiliperuntempoindefinito.Lasoluzioneaquestoproblemastaappuntonell’analisidellatipologiadellerisorseutilizzate:seunsistemasialimentapergranpartedirisorserinnovabili,utilizzan-dole inmodooculatoe sostenibile, allora è legittimopensarechelalorodisponibilitàsiprotrarràperunpe-riododitempoanchelungo.Qualora,invece,comeac-cadequandosistudianoisistemiterritorialideiPaesisviluppati,gli inputchesononecessariallasopravvi-venzadelsistemasonoperlopiùdinaturanonrinno-vabile,nonèdettochesipotràfarcontosudiessinelfuturo.Ilsecondocaso,purpresentandoun’apparentericchezzaprocapiteinterminieMergetici,èconbuonaprobabilitàuncasodiinsostenibilità.

problematicarispettoall’informazionechesitraedalcalco-lodelladensitàeMergetica.Alivelloprovincialeilvalorediquestoindicatoreè28,2x1012sej/m2.IlbacinoPortogruareseèquellocaratterizzatodallaminoreconcentrazionedieMergiaperunitàdiarea(che,comesièripetutamenteaffermato,inprovinciadiVeneziaèquasitotalmentediorigineesogena),edunvaloresimileèsta-tocalcolatoperildistrettoMeridionale.Iduecomprenso-ri,ovviamente,sonoimenodensamentepopolatiemenosollecitatidalpuntodivistadeiflussiinentratadimateriaedenergiaattiasupportareunapparatoindustrialeecces-sivamenteampio.C’èdadireche laquantitàdieMergiatotalecalcolataperognunodeidistrettièstatarapportataallasuperficieterritorialetotale,compresalasuperficiela-gunareappartenenteadognunodiloro.QuestoavvaloralaposizionedimaggioresostenibilitàdelPortogruarese,lacuiarealagunareèpercentualmenteinferioreaquelladeldistrettodiChioggia.IlSandonateserisentemaggiormentedellosfruttamentodelterritorioafiniproduttivi,presentan-dounvaloreleggermentesuperiorerispettoaidueprece-denti(15,9x1012sej/m2rispettoa8,94delMeridionaleea8,67delPortogruarese).Passandoatrattaredeibacinidellapartecentraledellaprovincia,sinotaunsaltodilivelloversol’altoincorrispondenzadiunapopolazionecheavrebbelanecessitàdiesplicareleproprieattivitàsudiunterritoriomoltopiùvasto.LaconcentrazionedieMergiadeidistrettiMireseeMiraneseèrispettivamenteparia40,4x1012sej/m2e62,5,ilsecondodeiqualirappresentailpiccomas-simodellaprovinciadiVenezia.Lasituazionedimaggio-recomplessitàedidifficilegestione,tuttavia,èquelladelbacinoVeneziano,ilquale,puravendodimensionirilevantipresentaunindicedidensitàeMergeticaparia60,6x1012sej/m2,moltovicinoaquelloriscontratonelMiranese.LedimensionideldistrettoVenezianosonosimiliaquelledelSandonatesemaladensitàeMergeticachesiècalcolataè

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Latabellariassuntivarappresentairisultatialivellodidi-stretti.Labipartizionechesierapotutaapprezzareesa-minando la concentrazione dell’eMergia sul territorio èconfermataanchedaquestoindicatore.IvaloririscontratineidistrettiNord-orientalie inquelloMeridionale (rispet-tivamente6,03nelPortogruarese,6,36nelSandonatesee4,93nelMeridionale)sitrovanoaldisottodellamediaprovincialecalcolatasuunanno,paria8,51x1016sej/per-sona.PocoaldisopradellamediaprovincialesicollocanoilMiraneseed ilVeneziano(9,34e9,58rispettivamente),mentreilMireseèquelloconlaquantitàdieMergiapro-capitemaggiorecalcolatainprovinciadiVenezia(11,5).Vaevidenziato,peraltro,chequestivalorisonotuttieccessiva-mentealtinonostantesirilevisututtoilterritoriounlivello

elevatodidensitàdipopolazione.Inparticolare,ècuriosochel’ingentepressionedemograficadeidistrettidellafa-sciacentralesiapiùchecompensatadaglienormiflussidieMergiachelicaratterizzano.Puravendo623abitantiperkm2,ildistrettoVenezianoèilsecondoinquantoadeMergiaperpersonaesecondoperdensitàsoloalMi-ranese (circa670). Tuttavia va rilevato che se i residentifosserodistribuitisoltantosulleterreemerse,senzatenerecioèinconsiderazionelasuperficielagunare,ilbacinoconilcapoluogoavrebbeunadensitàdipopolazionedoppiarispettoaquantononsiriscontriinrealtà.Oltrealleattivi-tàproduttive tradizionali,chepervadono tutto il territorioprovincialeechesonostateampiamenteconsideratealfinedivalutarneilpesointerminidieMergia,vadettoche

INDICI EMERGETICI

Area

Densità eMergetica

Popolazione

Emergia usata per persona

Densità di popolazione

Rapporto di investimento Emergetico

Rendimento Emergetico

Rapporto di Impatto Ambientale

m2

sej/m2/anno

sej/uomo/anno

ab/Km2

U/area

U/popolazine

F/ (N+R)

U/F

(N+F)/R

1 Meridionale

390.270.000

8,94 E+12

70.786

4,93 E+16

181,38

11,41

1,09

19,8

2 Mirese

293.720.000

40,4 E+12

103.608

1,15 E+16

352,74

43,19

1,02

76,17

4 Veneziano

466.170.000

60,6 E+12

294.728

9,58 E+16

632,23

36,29

1,03

75,25

3 Miranese

230.860.000

62,5 E+12

136.350

9,34 E+16

668,84

183,16

1,01

432,58

5 S.Donatese

474.150.000

15,9 E+12

118.822

6,36 E+16

250,6

37,78

1,03

65,36

6 Gruarese

632.020.000

8,67 E+12

90.950

6,03 E+16

143,9

28,6

1,03

45,31

PROVINCIA

2.460.190.000

28,2 E+12

815.244

8,51 E+16

331,37

38,50

1,03

71,75

BACINI DI CONTABILITA’ AMBIENTALE

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CAPITOLO 4

inalcunezone,mainparticolareaVenezia,ciòchenonèpresoinconsiderazionenelcalcolodiquestoindicatoresonotutticolorocheinsistonofisicamentesuunterritoriosenzaesserneresidenti.Sitrattadiunproblemadiconta-bilitàcheabbraccia,nelcasospecificodiquestaprovincia,l’ingenteflussoturisticochelainteressa.Sifaovviamenteriferimentoalcapoluogo,visitatoannualmentedaoltre20milionidipersone,manonètrascurabilenemmenoilturi-smobalnearedellacostanétuttiivisitatoridellecittà,deiborghiedellevilledell’entroterra.SicalcolachelaquantitàdiabitantiequivalenticheinunannosipossonocontareinprovinciadiVeneziasiano890.672(stimasudati1999del-laProvinciadiVeneziaeAPT).Ilvaloredell’eMergiaproca-piteprovinciale,applicataagliabitantiequivalenti,diventa7,79x1016sej/personaedèovviamenteinferioreaquellovistoprecedentemente(8,51).Varimarcatocomel’essenzadell’informazionecontenutanelvaloredell’eMergiaperpersonasiaimportanteaifinidella valutazione della responsabilità dell’attivazione deiflussidienergiaemateriadapartedeicittadiniedeisog-gettieconomicisuunterritorio.Sièdettoinprecedenzacheladisponibilitàdirisorserilevatadall’indicatoreètan-topiùvolatilenelfuturoquantomaggioreèlapercentualedirisorsenonrinnovabiliutilizzate.Ebbene,dall’analisideiflussicheinteressanolaprovinciadiVeneziasièapprezza-tocometaledisponibilitàdipendagrandementedalleca-pacitàdelsistemadiapprovvigionarsialdifuorideipropriconfiniamministrativi.Ciòportaadunadupliceconside-razionechetienecontoanchedeivaloriciviliedeticidellasostenibilità:

−nonc’èpienaconsapevolezzadeldepauperamentodicapitalenaturalecheavvieneneiluoghidadoveproven-gono le risorse,cosache,sedaunapartenon incidedirettamentesull’ambientelocale(salvoifenomeni,pure

importanti,diinquinamento,perditaditerritorio),dall’al-trarendefragile il futuropiùomenoprossimodi tutteleattivitàproduttivecosìaffamatedienergiaemateriadall’esterno,checostituisconoperoralabasesullaqua-leècostruitoilcomplessosistemaeconomicoesocialeveneziano;

−lafragilitàdelsistemaresteràsottintesafinoacheesi-sterannolepossibilitàeconomicheperfarfronteallado-mandadimerciedenergia,valeadirefinoaquandosipotrannogenerareredditiadeguatiperapprovvigionarsi.Inquestosenso,l’unitàdimisuraconlaqualesivalu-tanoleperformancedeisistemioccidentali,lamoneta,èimportantechesiaaffiancatadasistemichepossanodare l’ideadellerealicondizioniedeglieventuali rischidicollassoconnessiconletipologieeledimensionideiflussicheinteressanoilsistema.

Lamappa 3(pag.75)rappresentairisultatidelleelabora-zionidell’eMergiaperpersona.

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Il Rendimento eMergetico ed il Rapporto di Investimento eMergetico

Gliultimidueindicatoriconsideratifornisconounamisuradell’equilibrioconilqualelecategoriedirisorsesonoutiliz-zateneivaridistretti.Ilprimoèl’Indicedirendimentoenergetico,cheèdatodalrapporto tra il totale dell’eMergia utilizzata nell’arco delperiodo considerato e le risorse provenienti dall’esternodelsistema.QuestoindicatoreserveavalutarequantounprocessoècompetitivocomefontedieMergiaprimaria,valeadireprovenientedirettamentedall’ambiente.Inaltritermini,rappresentaunasortadivalorecheilsistemaag-giungeaifattoriimportatiattraversol’usodirisorselocali.Quantomaggioreèquestovalore,tantomaggioresaràlacapacitàdelsistemadisfruttarelerisorselocaliperogniunitàdiinputprovenientedall’esterno.IlvalorecalcolatosullaprovinciadiVeneziaglobalmente(1,03),èanalogoaquellicalcolatipertuttiibacini.Laquan-titàingentedimercierisorseenergetichechedevonoes-sereutilizzateperfarfrontealfabbisognodellapopolazio-nema,soprattutto,dell’industrialocale,poneinsecondopianol’usodellerisorselocalidiorigineambientaledelter-ritorio.Questoètantopiùverosesiconsideracomeanchel’apportofondamentaledellalagunasiapocacosarispettoaciòchediartificiosoèstatoprodottosulterritorio.E’ proprio il livello di dipendenza da altri sistemi quellochevieneesplicitatodall’ultimodegli indicatorianalizzati:l’Indicedi investimentoeMergetico,chepotrebbeessereconsiderato, in senso lato, un indicatore economico. Sitrattadelrapportotralerisorseacquisitedall’esternodelsistemarispettoaquelle localiprovenientidall’ambiente,siarinnovabilichenonrinnovabili.Inquestocasosiparladi“investimento”perchél’indicequantifical’eMergiachesipagaall’economia(dalmomentocheperimportarerisorse

bisognafarricorsoalmercato)perpotersfruttareogniuni-tàdieMergialocale,o,inaltreparole,valutaseilsistemaèunbuonutilizzatoredellerisorseimportate.Seilvaloredell’indicatorefossetroppoalto,ilsistemastarebbespen-dendomoltofuoridasèperpotersfruttarepocherisorseinterne, ossia sarebbe fortemente dipendente dall’ester-no.E’facilesupporrecheleregionimaggiormentedediteall’industriaabbianovalori rilevantidi investimentoeMer-getico,datal’elevataquantitàdi importazioninecessaria.Questaèunacondizionechesiripete,ancheseinmisuradifferente,pertuttiidistrettidellaprovinciadiVenezia,perlaqualesiriscontraunvaloremedioparia38,50.Ildistret-toMeridionaleèquellochesidiscostamaggiormentedalvaloreaggregato,presentandounmiglioreequilibriotrari-sorseesogeneedendogene,sebbeneleprimesianooltrediecivoltepiùingentidelleseconde.L’estremooppostoèrappresentatodaldistrettoMiraneseconunrapportoparia183,16mentreinposizioneintermediastazionanoglialtripresentandopochedifferenze.Dalmomentochequestoindicatoremetteinrelazionelerisorseasecondadellaloroprovenienza,puòessereinteressante,comesiègiàfattonelcasodelrapportodiimpattoambientaleedelladensitàdieMergia,propornel’elaborazionesenzatenereincon-siderazionel’apportodellalaguna.Lerisorsechedaessaderivano sono tutte locali, sia rinnovabili (fiumi, pioggia,energiadellemaree,etc.)chenonrinnovabili (erosioneoperditadisostanzeorganichenelsuolo)ediammontarenontrascurabile.Alivelloprovinciale,aparitàdiimporta-zioni, l’investimento eMergetico aumenta fino a 106,82,assumendolostessoordinedigrandezzariscontratoperildistrettoMiraneseche,comesièpiùvolteevidenziato,nonhasbocchiinlaguna.Ingenerale,dalmomentocheilproblemadellasostenibili-tàèunproblemaglobale,acquistare risorse non rinno-vabili dall’esterno significa semplicemente trasferi-

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CAPITOLO 4

re spazialmente i problemi di pressione antropica altrove.Ciòvuoldireche,qualorailsistemaesportatoreavessedeiproblemidiesaurimentodirisorseedi inqui-namento,legatiarestrizioniamministrativeoamanovredi

politicaeconomica,l’importatorediquellerisorsevedrebbepregiudicatalapropriapossibilitàdisopravvivere.Questoèilsignificatodidipendenzadall’esternocheilrapportodiinvestimentoeMergeticometteinevidenza.

ELRBologna 88Siena 13PesaroeUrbino 32Ancona 57ForlìCesena 52Modena 240Torino 122Ravenna 211

BCA 565,36

BCA 645,31

BCA 119,80

BCA 475,25

BCA 276,17

BCA 3432,58

71,75

Senza laguna250

133,28

Mappa del Rapporto di Impatto Ambientale MAPPA 1

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BCA 56,36

BCA 66,03

BCA 14,93

BCA 49,58

BCA 211,5

BCA 39,34

8,51

Mappa dell’eMergia per Persona (x1016 sej/anno) MAPPA 2

EPPBologna 5,0Siena 3,5PesaroeUrbino 4,4Ancona 3,2FolrlìCesena 5,6Modena 10,3Torino 5,4Ravenna 12,4

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CAPITOLO 4

EYR = 1,03EIR = 28,60

EYR = 1,03EIR = 37,7

EYR = 1,03EIR = 36,2

EYR = 1,03EIR = 38,50

EYR = 1,01EIR = 183.16

EYR = 1,02EIR = 43,1

EYR = 1,09EIR = 11,41

Mappa del Rendimento eMergetico e dell’Indice di Investimento Emergetico MAPPA 3

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Risultati dello studioQuestostudiotracciaunsentierodiconoscenzadelterri-toriodellaprovinciadiVeneziasottodiversipuntidivista,pernullatradizionali,econtribuisceadun’ottimalegestio-nedell’ambienteedellerisorsenellungoperiodoperunosvilupposostenibile.Lostrumentoutilizzatoèl’analisieMergetica,lametodo-logiatermodinamicaintrodottaallafinedeglianni’80daHowardOdum,chevalutaiprodottiediserviziambientaliedeconomicisullabasediunindicatoresempliceenelcontempostraordinario: l’eMergia, cioè l’energia solaredirettamenteoindirettamentenecessariaperottenerebe-neficieservizi.Le analisi tradizionali di solito trascurano gli input - gliapporti-chenonsonoingradodivalutaresuunabaseenergeticaomonetaria iprocessichestudiano.L’anali-sieMergetica,invece,tienecontocontemporaneamentesiadegliaspettieconomici,chediquelliambientalidiuncertosistema,uniformandonegliinput,iflussieglioutputinterminidienergiasolare,l’energiabasedellabiosfera,dellavitadituttinoi,donneeduomini,pianteedanimali,acqua,terraecielo.L’eMergiaciaiutaadapprezzarealcuniindicatorisuiqualiimpostareleattivitàdelsistemaedaconfrontareirisulta-ticonaltrisistemi.Perraffrontareidiversitipidienergiasecondo ilcomunedenominatoredell’energiasolare,siusacomevalorediconversione,la transformity,ovve-ro l’energia solare equivalente necessaria per ottenereun’unitàdiuncertoprodotto.Piùaltoèilsuovalore,piùelevataèlaqualitàinterminienergetici,mentre,perpro-cessiequivalenti,piùbassoèilvaloredellatransformity,maggiore è l’efficienza. Il flusso eMergetico necessarioperundatoprocessodivienequindiunindicedelcostoambientalepresenteepassatopersupportarlo.L’eMer-

giaèdunqueunamemoriaenergetica,cioèlamemoriadituttal’energiasolarespesaduranteunprocesso.L’analisieMergeticaèinsostanzaunmetodoperlacon-tabilità ambientale in grado di fornire, attraverso variindicatori, alcuni criteri di valutazione dell’efficienza edell’impattoambientaledelsistemaedidirigernelaso-stenibilità.Traquestiindicatoriiprincipalisono:

•Il Rapporto di impatto ambientale,datodall’eMergiadegliinputprovenientidal sistemaeconomicoeda risorselocalinonrinnovabili,divisaperl’eMergiaderivantedarisorse locali rinnovabili. Un valore elevato di questoindicerifletteunelevatostressambientalee/ounele-vatolivellotecnologico.Questorapportocresce,infatti,quandoillivellotecnologicodelsistemaèmaggiore,maancheesoprattuttoquandol’utilizzodiinputnonrinno-vabiliètroppoaltorispettoaquellodi inputdinaturarinnovabilefornitidall’ambiente.

•La Densità di eMergia,datadall’eMergiaperunitàdiarea,èunamisuradellaconcentrazionespazialedell’eMer-gia.Unvaloreelevatodiquestoindicesaràriscontratoinquellezone,comeicentriurbanioipoli industriali,neiqualil’usodieMergiaèsuperiorerispettoallasuper-ficieadisposizione.Inquesticasil’areadisponibilepuòdiventareunfattorelimitanteperlosviluppo.Ingenere,perprocessianaloghi,periqualiillivellotecnologicoèdaconsiderarsiequivalente,opersistemiterritorialisimiliequindiconfrontabili,unvaloremaggioredelladensitàdieMergiacorrispondeadunpiùelevatostressambien-tale.

•L’eMergia pro capite,datadalrapportodell’eMergiauti-lizzatainunacertaareadivisaperilsuonumerodiabi-

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CAPITOLO 4

tanti,fornisceunasortadimisuradellostandarddivita,intesocomedisponibilitàdibenierisorse,maanchelamisuradiquantoogniindividuocontribuiscaallasoste-nibilità(oall’insostenibilità)delproprioterritoriointerminidieMergia.

IlterritoriodellaprovinciadiVeneziarisultaincondizioniabbastanzacritichedalpuntodivistaambientale,consi-derandoirisultatichederivanodall’analisidelladisponibi-litàedellosfruttamentodellerisorse.Ilrapportodiimpat-toambientaledellaprovincia,nonraggiungeilivellimoltoelevatichecaratterizzanoaltriterritori industrializzatidelnostro Paese soltanto perché tale risultato è mediatodallapresenzadell’ecosistemalagunare,checostituiscela base naturale di molte delle attività che sostengonol’economia e la popolazione veneziane. La produzioneindustriale,chepersuanaturanecessitadicontinuiap-provvigionamentiinterminidimateriaedenergia,èl’ele-mentotrainantedelsistemasocio-economicoprovincia-le.Questasimanifestaintuttalasuaimponenza,sianelgigantismo infrastrutturale di Porto Marghera, sia nelladimensioneestensivaediffusadelmodellomanifatturie-ro-commercialechepervadetuttoilNord-Est.Entrambiifenomeniespongonoilterritorioallapressionedei flussi chegenerano, senzachequestopossacon-trapporreun’adeguatacontroparteinterminidiCapitaleNaturaleeCarryingCapacity(cioèlacapacitàdisosten-tamento),salvo iflussi rinnovabilichealimentano iciclivitalidellalaguna.Nonèuncasoche,nonostanteildi-strettoMiranesepropongadacircaundecenniolemiglio-riperformancetra idistretti industrialinord-orientali,siaquelloche,inprovinciadiVenezia,presentalasituazionepiùcriticainchiavedisostenibilità.LaDensitàdieMergiaestendelecriticitàdeldistrettoMiraneseatuttalafasciacentraledellaprovincia,indicandocomeinquestazona

lasuperficieterritorialesiadaconsiderarsiunfattorelimi-tanteperlosviluppodell’area.Proprioladecisionedipredisporreindaginiparticolareg-giateanchesuidistrettichecompongonolaprovinciadiVeneziahapermessodiscoprirerealtàambientalichedif-ficilmentesarebberoemersedaun’analisiamaglielarghedelterritorioprovinciale.Così, inseguitoallaraccoltadeidati in situedallaloroelaborazioneperognunodeiseidistrettiindividuati,sièpotutadefinireunasortadibipartizionedellaprovincia;nelsensocheallaregionealtamentesfruttatainterminidi insediamentiproduttiviedurbani,senecontrapponeun’altra(distrettiMeridionale,SandonateseePortogrua-rese)dovequestofenomenodicongestioneèmenoevi-dente.

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L’AMBIENTELAGUNA

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CAPITOLO 5

La Biocapacità dell’ecosistema laguna

Brevi cenni sulla morfologia lagunare ed altri aspetti ecosistemici

Unaparteintegrantedell’analisidellasostenibilitàdiunter-ritorioattraversol’ImprontaEcologicaèrappresentatadalcalcolodellaBiocapacità,intesacomelasuperficie di ter-reni ecologicamente produttivi presentiall’internodellaregioneinesameestimatatramitelaproduzioneaggrega-tadeidiversiecosistemi.Nelcasospecifico,essendolaprovinciadiVeneziacarat-terizzatadallapresenzadiunparticolareecosistema,lala-gunacostiera,lacuiestensionerappresentabenil24,4%circadell’interoterritorioprovinciale,èevidentelanecessitàdinontrascurarelacapacitàdierogazionediservizinaturalidiquest’area,checomprende,oltreallalagunadiVenezia,anchequelladiCaorleconlerispettivevallidapesca.

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Sitrattadispecchid’acquasalmastrapocoprofondi,formatisilungolacostainprossimitàdellefocideifiu-mi,separatidalmareapertodabarrierelitoranee(cor-doni) intercalatedaaperturelagunari(boccheofoci),che permettono il contatto con il mare attraverso lecorrentidimarea.Lelagunesonotragliambientipiùgiovaniedeffimeridelpaesaggiocostiero:lebarrierelitoraneeoggiesistentihannoineffetti iniziatoadas-sumereilprofiloattualecirca6000annifa,dopol’ulti-maglaciazione,esisonoformate,grazieallecorrentilitorali,mediantel’accumulodiunagrandequantitàdisedimenti ad una certa distanza dalla costa. Questeinfattisiformanoquandoostacolitopografici(promon-tori)oidrodinamici(contrastifracorrentideltiziefluvia-li e moto ondoso marino), provocano una perdita dienergiacineticadapartedelleonde,depositandoneipunticriticiilmaterialemenofinetenutoinsospensio-ne,soprattuttosabbia.Imeccanismidi funzionamentodelle lagune rivelanounaparticolare instabilitàdeiparametrichimico-fisicinelbrevetempo.Lapeculiaritàconsistenelfattochelaproduttivitàlagunareèassicurata,rispettoaquellamarina,daun numero elevatissimo di individui appar-tenentiadunnumeroesiguodispecieingradodisop-portarelerilevantivariazionineiparametrichimico-fisi-cidisalinità,temperaturaedossigenazione.Purriconoscendolespecificitàdiognisingolalaguna,è possibile individuare alcune caratteristiche tipichedegliecosistemilagunari:

• elevata produttività, sia in termini di produzione pri-maria(vegetali),siasecondaria(erbivoriecarnivori),caratterechehasicuramenteinfluenzatol’interesseeconomico-commercialerelativoallapescaeall’ac-quacoltura;

•complessità ecologica,intesanoncomeelevatadiver-sitàspecificamacomeelevatadiversitàdei fattoriambientali,elevatogradodi relazione internoalsi-stemaeconisistemicircostanti;

•stabilità,intesacomecapacitàdelsistema,nellungoperiodo, di ritornare allo stato originario dopo unaperturbazione;

•molteplicità delle interfacce,chehannotra l’altroper-messo,graziealleconnessioniconilsistemamarinoecontinentale,differentiutilizzidapartedell’uomoe,di conseguenza, ulteriori interazioni aumentandonelacomplessità.

Gliinterventiumanihannospessointerferitoconidinami-smielefunzionalitàdellelagune,creandosituazioninuovechenoncorrispondonoacondizionidiequilibrionaturaleeche,inmolticasi,creanodifficiliproblemidigestione.Un’importantealterazioneditipochimico-fisico-biologicodegliambientiacquei,èrappresentatadaglieffettidell’ec-cessivoaccrescimentodegliorganismivegetali(eutrofizza-zione).Sièsottolineatalanaturastagionaledelciclofisiolo-gicodellalaguna,caratterizzatodanaturalicrisidistrofiche,cioèdallamancanzadinutrientidovutaall’eutrofizzazione;tuttavianelleacquelagunaripossonomanifestarsideiverie propri fenomeni progressivi di degenerazione causatidall’immissionedi eccessivi carichidi nutrientidi origineantropica(fosforoeazoto),entrantidalbacinoscolanteedagliscarichilungolacostainterna.L’elevataquantitàdinutrientiprovocaunaproduzionedisostanzaorganica(so-prattuttoalghe)inquantitàtalmenteelevatadafarsìche,allamortenaturaleealconseguentemassicciofenomenodidecomposizione,nonpossaesseresmaltitadaiconsu-matoripresentiedagliorganismidetritivori.Laconseguente

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CAPITOLO 5

decomposizionedellamassaalgaleprovocalasottrazionedell’ossigenodiscioltonell’acquaeinnescalacrisi,rappre-sentatadaunaelevatamoriadegliorganismimenoresi-stentiemenomobili(tracuianchespecieittichedipregio),conulterioreincrementodeifenomenididecomposizioneeconseguenteulterioreanossia.Questoinduceunaveraepropriageneralizzazionedellemorieacausadell’anossiastessaelaconseguenteliberazionedisostanzetossiche(idrogenosolforatoeammoniaca)acausadelladecom-posizione.Gliammassimortidialghegalleggiantiisolanol’acqua sottostante dall’ossigeno dell’aria e fermano laluce,impedendocosìanchel’ossigenazionepercontattoconl’atmosferaeperfotosintesi,conpossibilesuccessi-vadegenerazionedelleacque(reversibileintempibreviinpresenzadiunfortericambio)edegenerazionedeifondali(irreversibileintempibrevi). Ingenerale, iprincipalifattoridieutrofizzazionepossonoessererappresentatidaelevaticarichidiffusie/olocalizzatidinutrienti,bassifondali,scar-soricambioidrico(inparticolarenelperiodoestivo),elevatatemperaturadelleacqueedelevaticarichituristici.AifinidelcalcolodellaBiocapacitàdell’ecosistemalaguna-renelcontestodellostudiodisostenibilitàambientaledellaprovinciadiVenezia,èimportanteanalizzarealcunedellecaratteristicheappenacitatenelle loro interrelazioni reci-proche.Sipuòdedurreinparticolarecomeunapeculiaritàqualel’elevataproduttivitàbiologica,indiceanchediun’al-taproduzioneittica,possaparadossalmenteancheesserepossibilecausa, inpresenzadi fenomenidegeneratividieutrofizzazione,diunadiminuzionedellastessaproduttivi-tàsecondariaeterziaria(molluschi,crostaceiepesci).L’ecosistemalagunaredellaprovinciadiVeneziaèrappre-sentatodallalagunadiVeneziaedaquelladiCaorle.En-trambefannopartedell’ampiafasciacostieraalto-adriati-ca,dinotevolepregioambientale.LalagunadiVeneziaèlapiùvastalagunaitaliana,conunasuperficiedicirca55.000

ettari,mentrelalagunadiCaorle,dopomoltebonificheeinterramenti,haattualmenteun’estensionedicirca5.000ettari.Insiemerappresentanocircail24,4%dell’interoter-ritorioprovinciale.DalmomentochelalagunadiVeneziarappresentadasolail22,1%circadellaprovincia,edatelesueeccezionalicaratteristichedovuteallaprofondainte-razionetraelementinaturaliedantropici,sièdecisodiap-profondire,aifinidelcalcolodellaBiocapacitàdellelagunedelterritorioprovinciale,gliaspettilegatialfunzionamentodellasolalagunadiVenezia.

L’ecosistemadellalagunadiVeneziaècostituitodatreen-titàstrettamenteconnessemedianteilororeciprociscam-bi:il bacino scolante,ossiaquellapartediterrafermacheconvoglialeacquepiovaneefluvialiinlaguna,la laguna stessael’Alto Adriatico,lecuimareegovernanolalagunacon ilflussoeriflussodelleacqueattraverso le treboc-chediportodiChioggia,MalamoccoeLido.Mentrel’AltoAdriaticorappresenta,neiconfrontidella laguna,alterna-tivamenteunambientediuscitaedientratadienergiaemateria,ilbacinoscolantefungepraticamentesempredaambientedientrata.L’interobacinoscolantehaunasu-perficiedicirca1877chilometriquadratiditerreemerse,checonvoglianoinlagunacirca900milionidimetricubidiacquadolceall’annoattraversounareteidricadi2515chilometri,mentreilvolumemediogiornalierod’acquachesiscambianomareelagunaèdicirca400milionidimetricubi.

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LalagunadiVeneziaèsoggettaacontinuevariazioninel-la morfologia e nelle caratteristiche chimico-fisico-bio-logiche,dovutesiaacondizioninaturalisiaagliinterventiumani.Appenasiinstauranonuovecondizioniambientalichesembranostabiliedellequalisiapprofondiscelaco-noscenzascientifica,rapidamente,nell’arcodipochianni,sicreanosituazionidifferenticheevolvonoversounnuovoequilibriodinamico,spessoanchemoltodiversodalpre-cedente.GlieventichehannomaggiormentemodificatolecondizionidellalagunadiVenezianegliultimiquarant’annisonostatiiseguenti:

•ladiffusionedellemacroalgheverdiavvenutatraglianni’60e’70;

•lamassicciadiffusionedellamacroalgaUlva rigidaneglianni‘80;

•ladrasticariduzionedellaproduzioneedelladistribuzio-neditalespecie,avvenutatrail1990eil1993;

•ladiffusionedellapescadelbivalveTapes philippinarumediconseguentieffettinegativisullecomunitàbentoni-che,sullarisospensionedeisedimentiesullaridistribu-zionedinutrientiedinquinanti.

Finoaglianni’60ibassifondidellalagunadiVeneziaeranopopolatiessenzialmentedafanerogamemarine,ossiaspe-ciealgali(macrofite)noninvadenti,indicatricidiunambien-tepocoeutrofizzato.Inseguitoadimportanticambiamentidell’idrodinamica del sistema lagunare e all’accumulo inlagunadielevatequantitàdinutrienti(azotoefosforo)pro-venientidafonticivili,agricoleedindustrialipresentisullacostaenelbacinoscolantedellalaguna,siebbeunadiffu-sionedell’algaverdeUlva rigida.Sitrattadiunamacroalga

caratterizzatadaunaccrescimentoestremamenteelevato(finoal30%algiorno)edafrondechecontinuanoacresce-refinoadoccuparetuttolospazioacqueodisponibileperpoieMergereinsuperficie.Inquestomodolamacroalgahasoppiantatolefanerogamemarineedaltrespeciealgalidistribuendosinellalagunacentralefinoallasuaestremitàsettentrionale.Negliannidimassimadiffusione,l’Ulvarigidaraggiunsebiomassecompresetrai5ei20chilo-grammipermetroquadrato,conunaproduzionelordacheraggiungevagli11milioniditonnellate,occupandounasuperficiedidecinedichilometriquadrati.Aque-ste fasi di produzione seguivano imponenti fenomenididecomposizionedibiomassaconconseguenticrisianossiche(incuigliorganismisitrovanoincarenzadiossigeno),mortedipesciedellamacrofauna;ilculmi-nediquestofenomenofuraggiuntoneglianni’80.Successivamente,dal1990, ladistribuzionee lapro-duzione di quest’alga ha iniziato progressivamente adiminuire. Questa inversione di tendenza è stata in-dividuata indifferenti fattori, fra iquali i cambiamenticlimatici,lapresenzadegliinvertebratierbivori(aumen-tatiacausadellamaggiorepresenzadiossigenoeingradodicibarsidellemacroalgheinquantitàsufficientiacontrollarnelacrescita),lariduzionedelleimmissioniantropichedifosforoedazotoelapescadellavongolafilippinaTapesphilippinarum,probabilenuovo fattorelimitanteallacrescitadellemacroalghe.

La pesca in laguna

Fin dalla nascita della Serenissima, la laguna è stataalcentrodell’attenzionedell’uomoperl’importanzadelruolodellerisorsealieutiche(ilpescato)comefonteali-mentare.Nonostanteleprofondealterazioniambientaliavvenutenelcorsodeisecoli,lerisorsedellapescadel-

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CAPITOLO 5

lalagunavenezianahannoiniziatoasubiresignificativevariazioniall’iniziodelventesimosecolo,conl’avventotecnologico, la nascita dei centri industriali, gli effettidelleguerremondialie larapidacrescitaregistrata intuttiisettorieconomico-produttivi.Conl’avventodellamotorizzazione e delle moderne tecnologie, la pescaharapidamenteraggiuntoe,forsesuperato,lecapaci-tàportantidell’ambiente.IlTapes philippinarum (vongolafilippina),fuintrodottonellalagunadiVeneziaascopicommercialinel1983.AppartenenteallostessogeneredellavongolaveracenostranaTapes decussatus,èunmolluscobivalveche,rispettoallaspecieautoctona,sièdimostratomaggior-menteresistenteallevariazioniditemperaturaesalinitàedècaratterizzatodaun tassodi crescitamoltopiùelevato.Lasuaespansionenell’AltoAdriaticoèstatataleda far registrareall’Italia lapiùaltaproduzionealivello europeo. Nella laguna di Venezia si è passatidai100chilogrammidel1985alle1300tonnellatedel1997.Le valli da pesca e l’acquacoltura

Lapescatradizionalenellevallilagunari,anticaedallostesso tempo funzionale, rappresenta anch’essa unaformadicostantesottrazionedellasostanzaorganicadalla laguna, sottrazione di cui l’ambiente stesso hanecessità.L’arginaturadialcuneporzionidilagunachesfruttano laproduttivitànaturaledelsistema,caratte-rizzainmanierasignificativagliambientilagunariinge-nereelaLagunadiVeneziainparticolare.Se,finoaqualche tempo fa, losfruttamentodelle ri-sorse lagunari avveniva tramite la semplice raccoltadellespecie itticheomedianteunagestioneattraver-so le valli dapesca,oggi le lagunesonospessoca-ratterizzatedallapresenzadiimpiantidiacquacoltura.

LaLagunadiVenezianonfaeccezioneelesuevalliospitano allevamenti estensivi, semi-intensivi ed in-tensivi.Nell’allevamento estensivo,chenonsiavvaledialimentisomministratidall’esterno,ilpescesinutreconlarisorsaorganicapresentenaturalmentee,salvoeccezioni,l’impattoambientalediquestaattivitàsugliambientiacquaticipuòessereconsiderato trascura-bile.L’allevamento intensivo, invece,somministraali-menticonformulazioniparticolari,adatteallespecieallevateedèspessoresponsabiledidifferentitipolo-giediimpattoambientale.

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I concetti di catena trofica e di produttività

Introduciamoora iconcettidicatena trofica,produttivitàprimariaeproduttivitàsecondaria,necessariall’analiside-gliaspettilegatialladefinizioneedalcalcolodellaBiocapa-citàdell’ecosistemalaguna.Lacatena alimentare o troficarappresentalasequenzadipassaggiodeglialimenti,equindidell’energia,traidiversiesseriviventichepopolanounecosistema,attraversounacatena,appunto,nellaqualegliorganismimangianoeven-gonoalorovoltamangiati.Negliecosistemi,inmedia,perognipassaggiodiquestacatenasihaunaperdita di ener-gia utiledicircal’80-90%,acausadellaqualeglianellidellacatenasonogeneralmentelimitatia4o5.Laseriedilivellitroficipiùsempliceèquellacompostadaunprimolivellooccupatodaiproduttori primari(gliesseriviventicapacidi“nutrirsi”direttamentedilucesolare,ossiaifotosintetizza-tori:piante,alghe,fanerogamemarineefitoplancton),unsecondolivellooccupatodaorganismichesicibanodeiproduttoriprimari,ossiaglierbivori(consumatori primari),unterzodagliorganismichesicibanodierbivori,ossiaicarnivori(consumatori secondari)eilquartodacarnivori

chesinutronodeicarnivoriappartenential livelloprece-dente(consumatoriterziari).DalmomentocheladefinizionediBiocapacitàècollegataaquellediproduzioneeproduttività,èutileesaminarean-chequesticoncettipiùneldettaglio.Perproduttività primariadiunecosistemasi intende lavelocitàditrasformazionedell’energialuminosainsostan-zeorganichesottoformadibiomassaadoperadeivegeta-li.Laproduttivitàprimarialordacomprendetuttalamateriaorganicafotosintetizzata,senzatenercontodiquellacon-sumataperlacontemporaneaquotadirespirazione,men-trelaproduttivitàprimarianetta,minoredellaprecedente,detrae laquotadiconsumo internodeivegetali.Questadipendeprincipalmentedallaquantitàdilucedirettamentedisponibileperl’organismoproduttore,dallaconcentrazio-nedisalinutritivi,dallalatitudineedallastagione.Perproduzione primaria,invece,siintendelavariazionedibiomassaperunitàdisuperficieperunitàditempoe,ana-logamente,siparladiproduzioneprimarianettae lorda.Anch’essadipendedallaquantitàdilucedirettamentedi-sponibileperl’organismoproduttore,dallaconcentrazionedisalinutritivi,dallalatitudineedallastagione.

decompositore

consumatore carnivoro consumatore erbivoro

produttore

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CAPITOLO 5

Laproduzione secondariaèinvecerelativaallavariazionedibiomassadiorganismieterotrofi,consumatoriedecom-positori,chedevonoricorrereallacapacitàdialtriorganismi(ivegetali)disintetizzareilnutrimentoapartiredasostanzeinorganiche.Sebbenedipendadallaproduzioneprimaria,nonèperòdesumibiledaivaloridiquest’ultima,inquantolaproduzionesecondariaèfunzionedinumerosifattori,traiqualiladisponibilitàalimentare,latemperatura,l’efficienzadiassimilazioneeleinterazioniintraedinter-specifiche.

Imeccanismiresponsabilidell’altaproduzioneprimarianeisistemi lagunarisono rappresentatidaun latodallapre-senzadielevatiflussidienergia:l’energiasolare,utilizzabileperlafotosintesiedincidentesuunbacinogeneralmenteestesoepocoprofondo,e iflussidienergiameccanicafornitidalventoedallemaree;dall’altrolato,lerisorsefon-damentaliallosviluppodiun’abbondanteflorasonorap-presentatedaglielementinutritiviinorganici(nutrienti),primifratuttinitratiefosfati.Neisistemilagunariiproduttori pri-mari sonorappresentatidafitoplancton(ilcuicontributoèmaggiorenellelagunepiùprofonde),microfiteemacrofite.

I livellidiproduzioneprimarianelle lagunecostieresonodellostessoordinedigrandezzadiquellidellepiùprodut-tiveareemarine: laproduttivitàprimariamediamondialedellelaguneèinfattistimatain200-400g/mq/anno(gram-mipermetroquadratoall’anno),quantitàcheincondizioniottimalipuòraggiungerei700-900g/mq/anno,rispettoadunamediadicirca30-60g/mq/annonelrestodell’ocea-no.Allostessomodoanchelequantità di pescato per unità di superficiesonogeneralmentemoltomaggioririspettoalmare:laproduzionemediamondialedipescatonellela-gunecostiereèdicirca107kg/ha/anno(chilogrammiperettaroall’anno),contro i59kg/ha/annodellepiattaforme

continentaliei26kg/ha/annodeilaghi;moltelagunesonocapacidiraggiungereproduzionidi300-400kg/ha/anno,e inalcunicasipersinogli800-900kg/ha/anno.L’eleva-taproduttivitàprimariapermetteinfattiilmantenimentodigrandibiomassediconsumatoriprimariesecondari,capa-cidigarantireanchel’interesseeconomicodiattivitàantro-pichequalilapescael’acquacoltura.

Il calcolo della Biocapacità lagunare

Il calcolo della Biocapacità dell’ecosistema laguna ècoerenteconleosservazionifattesiasull’elevatapro-duttivitàprimariaed itticadella lagunaveneziana,siasul concetto di una produttività “utile” all’uomo. TalecalcoloèstatoinfatticentratosullaquantitàdipescatodellalagunaeilvalorediBiocapacitàèstatocalcolatorispettoallaquantitàdipescato inmareequindiallaBiocapacitàdelsistemamare.Ne risulta che l’insieme delle lagune mondiali è 2,85voltepiùproduttivodelmare.Considerandocheilfat-torediequivalenzariferitoalmarevale0,35,siricava,per il fattorediequivalenzadella laguna,unvaloredi0,997.Il fattore di rendimento descrive di quanto le diversecategorie di utilizzo di territorio ecologicamente pro-duttivo(foresta,pascolo,etc.)alivellolocalesonopiùomenoproduttive rispettoallamediamondialedellestessecategorie.Ogni regioneesaminatapossiede ilsuoinsiemedifattoridirendimento.Ilcalcolodelfat-toredi rendimentosibasaquindisullepeculiaritàdelterritorio locale preso in considerazione, nel caso inesame, ilsistema lagunaredellaprovinciadiVenezia,costituitodalleduelagunediVeneziaediCaorle.Perla lagunadiVenezia inparticolare,si sonoanalizzatelepeculiaritàrelativedaunlatoall’eutrofizzazione,fe-

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nomenoche,inpassato,hacausatounastraordinariaproduzionedimacroalghe,edall’altroall’introduzioneinlagunadellavongolafilippina.

La produzione secondaria e terziaria, rispettivamentedegli organismi erbivori e dei carnivori e predatori, èstrettamenteconnessaallaproduzioneprimaria.Que-stoavvieneinassenzadifenomenidistroficiconcrisianossiche,qualiquelliavvenutinellalagunadiVenezianeglianniSettanta-Ottantaconlegrandiproduzionidimacroalghe.Questifenomenididegradazionesonoat-tualmente molto circoscritti e, come afferma il Pianodella provincia di Venezia, si può ritenere applicabileancheallalagunadiVeneziauntrasferimentodiener-giadaiproduttoriprimariaiproduttorisecondaridicir-ca il10%dellaproduzionenetta.Ciòsignificherebbeche laproduzionesecondaria in lagunapotrebbees-seredicirca200-250.000tonnellate,equelladeipesciedi altri consumatori secondaridi 20-25.000 tonnel-late.Quest’ultimovaloreèpropriodellostessoordinedigrandezzadellaquantitàdipescatoeffettivamenteprelevata.

In realtà le specie considerate strettamente lagunaripossonoesserepochissimeesoltantoalcunediessehannoqualcheinteresseperlapescaol’acquacoltura.Tuttavia l’importanza della laguna risiede anche nellaqualitàdeiservizinaturalioffertiallapesca:essainfattifungedanursery areas (areeadatteallacrescita)perquasituttelepiùimportantispeciemarinediinteressecommercialeeda feeding grounds(areecheconsento-nodimantenerelecondizioniadattealciclodivita)pergliadultidellestessespecie.

Il caso della vongola filippina

UnarecentepeculiaritàdellalagunadiVeneziaèrap-presentatadallamassicciapresenzadellavongolafi-lippina,introdottanel1983nell’ambitodiricerchesullamolluschicoltura.Sitrattadiunaspeciediorigineindo-pacificaestremamentetollerante,introdottaindiverseregionibiogeografiche, tra lequali l’Italia.Moltesonolecausepercuiilsuoallevamentoèstatosuccessiva-mentepreferitoaquellodellavongolaindigenaTapes decussatus: l’elevatotassodicrescita,lafacilitàdellariproduzione artificiale, la tolleranza alle ampie varia-zioniditemperatura,salinitàequalitàdelsubstrato.Ladiffusionediquestaspecieèstataabnorme,tantodasoppiantare laspecie tradizionaleedaessereattual-mentelapiùdiffusaedimportanterisorsapresenteinlagunadalpuntodivistaeconomico.Poichélavongolaèunaspeciefossoria,ossiasiancoranelfondolagu-nare,tuttiglistrumentiutilizzatiperlasuapescasono

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CAPITOLO 5

concepitiinmododapenetrarenelsedimentolagunareper una certa profondità (almeno 10-15 centimetri). Iconseguenti impattiditipomorfologico,sedimentolo-gicoebiologicosull’ecosistemalagunaresianellesuesingoleparti chenel suo insieme, sonoovvi: i solchiche ne derivano, fungendo da zone di ristagno, pro-duconolocalizzatifenomenididistrofia; ifondali inte-ressati risultano più suscettibili all’erosione, conside-ratounodeipiùgravifattorididegradodellalagunadiVenezia; lamobilizzazionedeisedimenticausadaunlato ladispersionediunapartediessi inmareattra-verso lebocche lagunari,dall’altro lasedimentazioneanchenellezoneatteallanavigazione(canali,ghebi…);l’azionediciascunostrumentoprovocainoltreunadi-minuzionediricchezzaspecificaebiomassadeipopo-lamentideifondali.Glistrumentisembranointeressareancheimportanticomponentibiologichequalilefane-rogamemarine,considerate,tral’altro,validielementidistabilizzazionedeifondalilagunaricontroiprocessierosivi.

Calcolo del fattore di rendimento e della Biocapacità lagunare

Il fattorediequivalenzaèstatocalcolatocome rap-porto tra il pescato dell’ecosistema lagunare dellaprovinciadiVeneziaeilpescatodellamediamondialedellelagune(ilvalore8,0g/mq).Ilpescatodellelagu-nedellaprovinciaèstatoricavatodaldatodipesca-to relativo alla laguna di Venezia, comprendente siala quota di pesci, crostacei e molluschi tipicamentelagunarisialevongolefilippine,edallequoteprove-nienti dalle valli da pesca e dalla laguna di Caorle.Lasuperficietotaledellelaguneconsiderataèparia56840ettari(ha).

Riportiamoalcunestimeeffettuatenelcalcolodelfat-toredirendimento.

•Lapresenzadellavongolafilippinarappresentaunfenomeno importante da numerosi punti di vistache,nelterritorioprovinciale,riguardainparticolarelalagunadiVenezia.Confrontandoivaloridipesca-tolagunareconquelliriferitiallavongolaperl’anno2000,siosservainfattiun’enormedifferenza:2100tonnellatedipesce tipicamente lagunarecontro lequasi 50000 tonnellate di vongole. Risulta quindievidentelanecessitàditrattarequestoaspettoconparticolareaccuratezza.

•Ildatodipescato,analogamenteaquantofattoperilcalcolodelfattorediequivalenza,èstatocorrettoconilvaloredipescaaccessoria:ilbycatchaggiun-tononèstatopostofittiziamenteparial40%(Wac-kernagel,2002),marappresentaildatorealelocale,parial25%perilTapes decussatus(Pranovietal.,2003).Anche inquestocaso,quindi,sièottenutounvalorerealeenonunasovrastima.

•IlpescatoinlagunadiVeneziadaglianni1994-1995presentaunacrescitastraordinariadovutaallavon-gola filippina, caratterizzata da un’oscillazione chepresentaunpicconel1999,pertornarenel2001aivalori del 1995. L’andamento relativo agli anni piùrecenti risulta quindi non stabile ma in rapida evo-luzione.Sonopertantostaticonsideratiduescenariperilcalcolo:

- l’utilizzodelvaloredipescatodella lagunadiVe-neziarelativoall’annobase2000,pariacirca113,6t/kmq(tonnellateperchilometroquadrato).Ilfattore

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diequivalenzacalcolato risultaparia14,2; tuttavia,questo dato risulta poco rappresentativo dell’interasituazionedellalaguna,vistalaveloceevoluzionechecaratterizzagliultimianni;

-l’utilizzodelvaloremediodipescatorelativoagliannipiùrecenti.Sièsceltodiconsiderareunamediadeidatidegliultimisetteanni,alfineditagliareilpiccoinmodosimmetricopernonprivilegiarenél’andamen-toascendentenédiscendentedella curva. Il valoremediochenerisultaèdicirca119t/kmq,aconfermadella straordinaria produttività ittica dell’ecosistemalagunaredel territorioprovinciale.Bastipensare,adesempio,che laproduttivitàdelmarAdriaticoèsti-mataincirca2,8t/kmq.Ilfattorediequivalenzacosìcalcolatorisultaparia14,9.

Dalmomentocheiduescenariportanoavalorivicinietraloroconsistenti,sièdecisodiutilizzareilsecondometodoperchépiù rappresentativodellamediadelledinamiche ecologiche della laguna in questi anni piùrecenti.Sièottenutounvaloredelfattoredirendimentoparia14,9,ossiailsistemalagunaredellaprovinciadiVene-ziaècirca15voltepiùproduttivo rispettoallamediamondialedellelagune.

LaBiocapacitàvaria in funzionedidueparametri:daunlatolaproduttivitàmediamondialedell’ecosistemalaguna(rappresentatadalfattorediequivalenza)edal-l’altrolatolaproduttivitàlocale(rappresentatadalfat-toredirendimento),entrambevariabili,diannoinanno,colmutaredellecondizioninaturaliedantropiche.LaBiocapacitàdelle lagunedellaprovinciadiVeneziasipuòquindicalcolarecomeprodottotralasuperficiela-

gunareprovinciale,ilfattorediequivalenzaedilfattoredirendimento.Ilvaloreottenutoèparia845.225,294haeq(ettariequivalenti).E’importantenonsoltantocalcolarelaBiocapacitàla-gunare,checaratterizzagliannipiùrecenti,maancheanalizzarel’evoluzionetemporalechehasubìtonegliulti-micinquant’annianni.PerfarequestosièristrettoilcampodianalisiallasolalagunadiVenezia,perchéèsolosuque-stachesihannodatipertuttalaseriestorica.ConquestaanalisidiventapossibilemettereinrelazionelaBiocapacità,cherappresentala“saluteecologica”della laguna,conifenomeniambientalielerelativericaduteeconomicheav-venutidaldopoguerraadoggi.Ilfattoredirendimentoperciascunannoèstatocalcola-tocomeilrapportotrailpescatodellalagunadiVenezia(considerandounbycatchdel25%per levongole)ed ilpescatodellamediamondialedellelagune.Ilfattoredirendimentocrebbe,seppurmoltomodestamen-te,finoaglianni’60daunvaloreminoredi0,5adunvaloreparia1circa:inquestolassoditempolalagunadiVeneziapoteva essere considerata meno produttiva della mediamondialedellelagune.L’andamentonegliannisuccessivicontinuòacrescereseppurlentamente,finoadunmassi-morelativoparia1,7circanel1975,peravereunaltropic-conel1982ediminuirenuovamentefinoaglianniNovanta.Dal1992circaèevidenteinveceunacrescitamarcata,davaloriinferioria2finoadunmassimo,raggiuntonel1999,pariaddiritturaa22,3.Nel1999,quindi,laproduttivitàitticadellalagunadiVeneziapotevaessereconsiderata22vol-tequelladella lagunamediamondiale.Dal1999al2001ilfattoredirendimentodiminuìnuovamentefinoalvalore,comunquemoltoalto,di15.

Daun’analisipiùapprofonditaèpossibile individuarequattro distinti intervalli di tempo, ognuno caratteriz-

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CAPITOLO 5

zatodaunparticolarefenomenonaturaleodiorigineantropica o misto, determinante per l’evoluzione delfattorediequivalenzarelativoaquelperiodo.Ifenomenichehannocaratterizzatol’evoluzionechimi-co-fisico-biologicadellaLagunadiVenezianeltempo,determinandounsimiletrenddelfattoredirendimento,sonoriconducibiliadunsusseguirsidisituazionichesisonoevoluteversounnuovoequilibriodinamico,spes-somoltodiversodalprecedente.Nelprimointervalloditempopresoinconsiderazione(1945-1975), il fattoredi equivalenzaècresciutodi3volte;ciòdipende,secondovariautori,inpartedauneffettivoaumentodellaproduttività lagunare, inpartedaunfattorespurio: l’introduzionedelmotorenell’at-tivitàdipesca lagunare, ingradodi aumentarenote-volmente le quantità pescate. Allo stesso tempo, ladisponibilitàdimaggiori quantitàdi nutrienti (azotoefosforo), provenienti dall’esterno, ha rappresentato lafonteperunamaggioreproduttivitàprimaria,equindianche produttività ittica, della laguna, compensandocosì ilmaggioreprelievodipescato.Nelsecondo in-tervallo di tempo, compreso all’incirca tra il 1975 edil 1992, sonovisibili oscillazioni eduncollassofinaledelpescatononimputabile,secondol’opinionediffusadegli studiosi, all’eccessivo sforzo di pesca. Si trattainfattidelperiodomaggiormenteinteressatodalfeno-meno dell’eutrofizzazione, ossia dallamassiccia pro-duzionedimacroalghe in laguna,edalladiminuzionedelpescatotradizionale.

Il terzoperiodo (1992-1999)è invece interessatodal-l’intensaattivitàdipescalegataallavongolafilippina.Giàstressatoacausadei fenomenidistrofici, ilsiste-ma lagunare,pur nonpresentandopiù laproduzionemacroalgale degli anni precedenti, ha rappresentato

l’ambiente idealeper lacolonizzazionedapartedellavongola,con leconseguenzenegativesottolineate inprecedenza.Nel1999,suunaquantitàtotaledipesca-to pari a circa 62.000 tonnellate, quasi 60.000 eranocostituitedallevongole.Ilfattoredirendimentorelati-voaquell’annoeraparia22,3.Lanecessitàdirego-lamentare tale pratica di pesca per una gestione piùsostenibile dell’ecosistema lagunare venne invocatadapiùparti.Leconseguenzenegativesullostatochi-mico-fisicodelsistema,dovuteallemodalitàdipescadellavongolaeidannialivellobiologico,riscontrabiliinunacontinuadiminuzionedelpescato tradizionale,fannodedurrechequestaaltissimabiocapacità lagu-nare non è traducibile in un’alta produttività a lungotermine,mapuòpreludereall’instaurarsidiunnuovoequilibriodinamicodella laguna,conseguenteadunacrisiinstauratadallastessapescaallevongole.Questosembraessereconfermatodalla tendenzadel fattoredi rendimentonegliultimianni (1999-2001):anchesesempreintornoavalorimoltoalti,ilfattoredirendimen-tomostrainfattiunatendenzaalladiminuzione.

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L’andamento della Biocapacità per la Laguna di Venezia

Comesipuònotaredallafigurasottopossonoessereindividuatiquattro trendprincipali nei valoridibioca-pacitàdellalaguna,imputabiliadeterminatecausena-turaliedantropichechehannofattoevolverelalagunaversosemprenuovecondizionidiequilibriodinamico,nell’ambitodeiquattro intervallidi tempodescrittinelparagrafoprecedente.

Ildatorelativoagliultimiannièparticolarmentesigni-ficativo, potrebbe infatti essere considerato come ilsegnalediunnuovocambiamentonell’equilibriolagu-nare,determinatodall’attualesovrasfruttamentodellavongolafilippina.GlialtivaloridiBiocapacitàdellala-gunarilevatinegliultimianni,purtestimoniandol’ele-vataproduttivitàdell’ecosistema,sonolaconseguen-

zadiunasituazioneecologicamentenonsostenibile:enormisonoleconseguenzeambientalinegativedellapescaallavongolafilippinacosìcomeeffettuataallostatoattuale.Questesonounafraletantecausecheostacolano la diffusione delle specie ittiche tipica-mentelagunari;situazionechepuòtrovareconfermanelfattocheattualmente,alladiscretadiminuzionedipescatorelativoallevongole,corrispondeunseppurleggeroaumentodiqualchepredatore.ProprioperquestomotivolaProvinciadiVeneziahapropostounPiano per la gestione delle risorse alieuti-che delle lagune della provincia di Venezia,chepreve-dealcunipuntifondamentali,traiqualiilpassaggiodaunacondizionediliberoaccessoadunacondizionedisfruttamentodellarisorsaalieuticainconcessioneelanecessitàdiprogrammareilprelievodivongolafilip-pinaacirca30.000 tonnellateannue,consideratealmomentounaquantitàgestibileinmodocorretto.Ciòpotrebbeportareadunaumentodellapescatra-dizionale proporzionale alla superficie di laguna “li-berata”dallevongole;inquestomodolaBiocapacitàrisulterebbedi556.000haeq.circa.TalescenariopotrebbeforserappresentareunvalorediBiocapacitàsostenibilenel tempo,capacediele-vatilivellidiproduzionema,alcontempoingradodiridurrealmassimoe,sullungoperiodoazzerare,ilde-pauperamentodellerisorsenaturalilocali.

Figura. La Biocapacità della laguna di Venezia negli anni 1945-2001.

1945

1948

1951

1954

1957

1960

1963

1966

1969

1972

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1981

1984

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1999

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0

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CAPITOLO 5

Gli effetti della laguna di Venezia sull’eMergia

DelsistemalagunareabbiamoscrittoampiamentenelparagraforelativoallaBiocapacità.Quici limiteremoadosservareglieffettieMergeticidellalagunadiVe-neziasulcomplessodelterritorioprovinciale.Incorrispondenzadelletreapertureversol’Adriatico,possono essere individuati tre sub-bacini aventi ca-ratteristichediverse:ilbacinosettentrionalechepre-sentaunamaggioreinterazioneconifiumiesiavvi-cinamaggiormenteallecondizioniprimitive;ilbacino

centrale,fortementeantropizzato,vistalapresenzadiVeneziaedeisitiindustriali;ilbacinomeridionaleconunforteidrodinamismoinvirtùdegliscaviperigrandicanalinavigabili.Dalpuntodivistaamministrativo,lalagunacompren-deinparteiterritorideiComunidiVenezia,Chioggia,CampagnaLupia,Mira,Quartod’Altino,MusilediPia-ve, Jesolo, Cavallino-Treporti, con alcune appendicilagunariancheaConcordiaSagittaria,CaorleeSanMichelealTagliamentoinProvinciadiVenezia,oltreaCodevigo,inprovinciadiPadova.

La provincia di Venezia e le superfici lagunari

ConcordiaSagittaria

S. Micheleal Tagliamento

Cavallino Treporti

Caorle

JesoloVenezia

Chioggia

Mira

Campagna Lupia

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Comedetto, l’apportodeinutrientièdifondamentaleimportanza per la laguna, soprattutto composti del-l’azotoedelfosforo,chederivanodagliimmissari(fiumiemare).Questisedimentanofacilmenteepermangonoall’internodella lagunaper lunghiperiodifacilitandoillavorodimoltissimianimalifiltratori.Fapartediunatale

Biodiversità,secondoalcuni,ancheunelevatolivellodiversatilitàalimentaredegliorganismiviventiinlaguna,cosa che contribuisce ad aumentare la resilienza delsistema,valeadirelasuacapacitàdiripristinareleca-ratteristicheoriginarieinseguitoalleperturbazioni.

A - Bonifica Adige Bacchiglione

B - Chioggia

C - Bonifica del Brenta

D - Altipiano Schilla

E - Lova ed altri

F - Fiumicello

G - Gambarare

H - Naviglio Brenta

L - Lusore

M - Marzenego

N - Dese - Zero

P - Portegrandi

Q - Vela

R - Cavallino

PN - Propaggine Nord

AR - Area Ricarica

Bacini idrografici

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CAPITOLO 5

Iprincipaliproblemisonol’insediamentodeigrandicom-plessi industrialinellazonadiPortoMarghera, l’eccessi-vaedisordinataurbanizzazionedell’entroterraveneziano,l’attivitàdiportisticaetrasportisticacheavvienesull’acquael’ingenteattivitàdipesca,ilcrescenteimpattochel’atti-vitàagricoladell’entroterracausasullalagunadalbacinoscolante e l’eccessivo carico ambientale provocato daimassicciflussituristici.Inbreve,questofragileecosistema,cheèoltretuttovitaleperlasopravvivenzadelsistemaeco-nomicoesociale,vienedepauperatogiornodopogiornodellasuacapacitàdiapprestareserviziindispensabili:daunapartesenesfruttanoleproprietàelerisorseinmodoincompatibilecon lacapacitàdellanaturadi ripristinarle;dall’altra losiutilizzacomeimmensoserbatoioperriver-sarescarti,rifiutiedemissioniinquantitàsuperiorerispettoallacapacitàdell’ambientediassorbirliesmaltirli.

Lalagunaènelcontempounecosistemaditransizioneeunpotentesistemanaturaledifito-bio-depurazioneche,semantenutoincondizionidiefficienza,èingradodiesprimereunaelevatacapacitàportanteeautodepurativa.Ingenerale,lalagunaèunecosistemafragileesensibileri-spettoallecondizioniesterne.Numerosifattori,siaalivelloglobaleche locale, incidonosugliequilibridegliambientilagunarideterminandonel’evoluzione.E’ilcasodellasu-bsidenza,fenomenodiabbassamentodelsuolodovutoalcompattamentodeipiùrecentidepositialluvionali.Nell’ul-timosecolosistimaunavariazionedimatricenaturalepariacirca0,5millimetriannui.Altrofenomenodiparticolareinteresseinlagunaèl’eustatismo,modificadellivellome-diodelmaredovutaacauseclimatiche.Lestimeindicanouninnalzamentodellivellodell’acquapariadunmillime-troannuo.Entrambiquesti fattori,di importanzaglobale,possonotuttaviaessereaccentuatidall’attivitàantropica.Così,seilprelievodirisorsedalsottosuolo(comel’acqua)ha provocato una subsidenza che ha raggiunto dal do-poguerra i10centimetri, l’inasprirsidell’effettoserraed icambiamenticlimaticiindicanol’uomocomeresponsabiledeglisconvolgimenticlimaticiprevistiperunfuturopiutto-stoprossimo.Alivellolocaleifenomeniprincipalisonolasedimentazio-ne(depositodimaterialevarioprovenienteprincipalmentedaldrenaggiodelbacinoscolante)el’erosione(perditadimaterialedovutaallecorrenti).Inquestiultimicasièchia-ral’influenzachel’attivitàumanapraticataalivellolocalepuòaveresull’ecosistemalagunare.Inmodoparticolare,lamassicciaattivitàdinavigazioneperdiversiscopi,lapescapraticataindeterminatecondizionidaunaparteelage-stioneartificialedelcorsodeifiumidall’altra,provocaogniannolaperditadicircaunmilionedimetricubidisedimen-todaifondali.

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Apartiredaquestostatodifattosiproponeoraun’ana-lisidelcontestofisicoeduncomputodeiprincipaliele-mentinaturali,sottoformadiflussidienergiaemateria,chealimentanoilsistemanelperiododiriferimento(unannosolare).Sitrattadicalcolareunamisuradell’attivi-tàciclicadell’ecosistema,attivitàchepuòesserecon-siderata totalmente rinnovabileechealimenta tantoisistemiantropiciche trovano la loronaturaleespli-cazionesulla laguna,quanto ilpatrimonioambienta-le(oCapitaleNaturale)disponibileinundeterminatoperiodo.

Idati inquestionesonostatiraccoltiper ilperiododiriferimentodiunannosolare(il2000)dadiversepub-blicazioniedinterrogazionididatabase,quinditabula-tiseguendounoschematismoadattoallavalutazioneeMergeticadelsistemaattraversogliopportunifattoridiconversionedettitransformities.

Ilflussoprincipalecheinteressailsistemaèovviamen-tel’acqua.L’interscambiodiacquaèilrisultatodell’in-terfaccia con il mare tramite le bocche di porto, conl’entroterra,obacinoscolante,econl’atmosferavistoilflussoiningressodellapioggiasiadirettamente(quellachecadeall’internodellasuperficie lagunare)che in-direttamente (quella che cade altrove ma che vieneconferitainlaguna)edilflussoinuscitadatodall’eva-porazione.L’apportodiacquadaifiumièstatostimatointorno al miliardo di metri cubi all’anno, mentre si ècalcolatochesulbacinolagunareneprecipitinocirca370milionidimetricubi.L’acquachederivadalmareèstataconsideratacomeparteresiduale,dalmomen-toche,dipersè,si trattadiunflusso inentratacheècontrobilanciatodaunanalogoflussoinuscita.Perquestomotivosièconsideratochel’apportonettodal

mareinterminidimetricubidiacquafossedatodalladifferenzatralacomponenteinentrata(acquadifiumeepioggia)equellainuscita(evaporazione)dallalagu-na.Laprimaèmaggioredellasecondapercuirisultacheilflussonettodiacquadimaresianegativo,quindinoncontabilizzato.E’stato inoltrestimato ilflussodienergiadatodallemaree,checostituisceilfondamentodell’interazionetral’Adriaticoelalaguna.Nelcomputodegli inputsiè inseritaanche l’energiadelventochecondizional’idrodinamica;concludendosiconsideranoelementifondamentaliperlavitaall’internodell’ecosiste-malagunarel’energiasolarecheinducelafotosintesiedàorigineallacatenatroficaeinutrientichelaalimentano,principalmentecompostidiazotoefosforo.Gli input così selezionati nel modello esemplificativodeiflussicheinsistonosullalagunasonostaticonvertitiineMergiaattraversol’utilizzodiopportunetransformities.

Figura. Ripartizione percentuale degli input naturali alla laguna.

Fiumi74,97

Marea12,73

Fosforo0,02

Caloregeotermico

1,40Azoto3,07

Pioggia7,81

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CAPITOLO 5

LafigurarappresentailpesoeMergeticodiognielemen-tonaturale,inmodochevengaevidenziatoil lavoroam-bientalenecessarioperrenderedisponibileunarisorsainterminidienergiasolareequivalenteo,altrimenti,ladispo-nibilitàinsensolatodellarisorsainquestionenelperiododiriferimento.Laconvergenzadienergiamanmanopiùpregiatanelcor-sodeltempofasìcheall’internodell’ecosistemasiinne-schinocicliecatene,retiefenomenidicoproduzionechecostituisconoinultimaistanzal’outputdelsistema.Inpar-ticolare,laproduttivitàdellalagunasimanifestaattraversolapresenzadiunnotevolelivellodiproduzioneprimariaesecondariadeterminatadaiflussidienergiaemateriachelacaratterizzano.LaproduzionelordaprimarianellalagunadiVeneziaècal-colabileintornoai6milioniditonnellatementrequellanetta(cheescludelarespirazione,ladegradazioneedilpascolodeglierbivori)èdicirca2-2,5milioniditonnellate,edèpos-sibilestimarein200.000-250.000tonnellatelaproduzionesecondariaein20.000-25.000tonnellatelaproduzionedipesciedaltriconsumatorisecondari(PianoperlagestionedellerisorsealieutichedellelagunedellaProvinciadiVene-zia,2000).Sesiescludel’apportodeinutrienti,superioretral’altroalcaricomassimoammissibilescaricabilenellalagunadiVe-neziaindicatodalDecretointerministeriale23/4/98(ilimitisono3000tonnellate/annoperl’azotoe300t/annoperilfosforo),gliinputallalagunachesonostaticalcolatinelmodellosonotuttidinaturarinnovabile.Fermire-standogliinvestimenticheneltemposonostatifattiesifannopersalvaguardarelalagunadalsuostessoevol-versi,moltideiqualisonocomunquespesediripristinodicondizionidegradatedall’attivitàumana,sipuòevin-ceredaquestosemplicecalcolounavalutazionenoneconomicadelcapitalenaturalecheèstato“investito”

dall’ambienteperl’esistenzadiquestarisorsa.OgniannolalagunaèinteressatadaunflussoeMergeticoparia6,83x1020sej/anno(joulesdienergiasolareequiva-lente),oltre il75%delqualeècostituitodaacquadolceconferitainlagunadalbacinoscolante,mentreall’intera-zioneconilmaresiattribuisceunpesopariadoltreil12%deltotale.Sesirapportal’eMergiatotaledelsistemaal-l’outputannuodiproduttoriprimarisiottieneunvaloredieMergiaperunitàdiprodotto,(14x109sej/g)particolar-menteelevatoseconfrontatoconivaloridellabiomassaspontaneaterrestrecomealberieproduzionedilegnoingenerale.Ilfattochel’ecosistemalagunaresiainteressatodaflussiingentidienergiaemateriachenedeterminanol’elevatavitalitàbiologicaèconfermatodal valoredellaconcen-trazionediflussoeMergeticoperunitàdiarea,datodalrapportotrailtotaledell’eMergiacalcolataelasuperficiedeglispecchid’acquainlaguna(circa420km2).Ilrisulta-toditalerapportoèparia1,63x1012sej/m2.Laparticola-ritàdiquestorisultatoèche,nonostantesisianopresiinconsiderazionesoloinputnaturali,ladensitàeMergeticacalcolataperlalagunadiVeneziapresentalostessoor-dinedigrandezzadeivaloridellostessoindicecalcolatipersistemiterritorialiantropizzati.Mentreiprimi(gliinputnaturali)sonostaticomputatiperchéfondamentaliperilripetersi ciclicodellecondizioni ambientali chepermet-tonolavitadell’ecosistemanaturale, isecondi (quellidiorigineantropica)alimentanoprevalentementeleattivitàdell’uomo.Perrimarcareilruolodisupportofondamentaledellalagunaatuttoilsistema,siproseguel’analisiinserendonell’ambitoecosistemicol’interventoumano,inparticolarefinalizzatoall’attivitàdipesca,dalmomentochequestorisultaessereunodeisettorichiaveperlagestionedellarisorsadalpuntodivistaambientaleoltrecheeconomicoesociale.

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La laguna come sistema produttivo

Agli input naturali dell’ecosistema lagunare analizzati inprecedenza, aggiungiamo ora quelli di origine antropicachepresiedonoadunadelleprincipaliattivitàpraticateinlaguna:lapesca.Loscopoèquellodipesaresubasefisicailvaloreel’impattochequestaattivitàproducesull’ecosi-stema.Inparticolare,l’attenzionesaràrivoltaalfenomenoattualmentepiùevidentechesimanifestainlagunaeog-gettodistudiperunanecessariaregolamentazione,valeadireilprelievodivongoleTapes philippinarum,introdottesperimentalmentenelleacquelagunarinel1983.L’attivitàdipescaallevongoleèunsettoremoltocontro-versodell’economialocale,quantomenodalpuntodivistastatistico,considerata ladifficoltàdiotteneredatiprecisiedattendibili;ciòèdovutoinparticolareallapraticaabusi-vadiun’attivitàchefruttabuonerenditeperunnumerodipescatorimoltomaggiorerispettoaquellimunitidiregolariautorizzazioni.All’apportodiinputantropicichealimentanol’attivitàdipe-scaallevongole,sideveaggiungereancheuncostoam-bientaledientitàrilevantedovutoallemodalitàdiprelievo.NelPianoperlagestionedellerisorsealieutiche(cosìcomeinaltrepubblicazioni),sileggechesideveallapescalaper-ditaannualedicircaunmilionedimetricubidisedimento,elementofondamentaleperlavitadegliorganismidellala-guna.Laquestioneèimportantevistocheingeneralene-gliultimianniilbilanciotrasedimentazioneederosioneinlagunapendeafavoredellaseconda:l’erosionedeifondaliedellebareneadoperadeiventiedellemaree,infatti,nonèpiùcompensatacomeuntempodall’apportosolidoflu-viale.Durantel’attivitàdipescamedianteattrezzimecca-nici,inoltre,ilsedimentovienecompletamentemovimen-tatocreandonotevoliproblemiatuttigliorganismivegetaliedanimaliche loabitano.Taleattivitàvieneconsiderata

comeelementoche“supporta”lapescainquantodirettoconsumodiuna risorsa,equindi inseritanelle tabelledicalcolo(èun’assunzionesimileaquellacheispirailfattoditenerecontodell’erosionedelsuolo,intesacomeperditadisostanzaorganica,dovutaall’agricoltura).Lamovimen-tazionedelsedimentooltreunacertaprofonditàpuòinoltrerimescolaresostanzecontaminantichegiaccionodatem-poaldisottodeglistratisuperficialiechevengonorimessesistematicamenteincircolo.Diquialcuneconsiderazioni.Adesempio,ilPianoperlagestionedellerisorsealieutichecitaalcunieffettiindottisul-l’ecosistemalagunareoltreall’alterazionedelritmodelse-dimentocuisièaccennato:laperditadiricchezzaspecificaedibiomassadeipopolamentibentonici;l’alterazionedelleformazioniafanerogamemarine,validistrumentidistabi-lizzazionedei fondali lagunariedi lottacontro iprocessierosiviel’alterazionedellefunzionidinursery(cioèutiliallosviluppo)perlepopolazioniittichedimaggiorpregio.Ulte-rioreproblemaèquellorelativoallacontaminazioneeall’in-quinamentodisitidaiqualisiprelevanovongolebenchésiaproibito.Ilprodottovieneegualmentecommercializzatosenzaidovuticontrollisanitari(ediconseguentirischiperlasalute),dandovitaadun’ampiaporzionedieconomiasommersa per la quantificazione delle cui dimensioni sipossiedonosoltantostime.

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CAPITOLO 5

Categorie di consumo

Carburanti per trasporto privatoBenzinapertrasportoprivatoGasoliopertrasportoprivatoGplpertrasportoprivato

Energia elettricaEnergiaelettricaperusodomesticoEnergiaelettricaperamministrazionepubblicaealtriserviziEnergiaelettricapercommercio

Riscaldamento e usi civiliGasolioperusodomestico(riscaldamento)Gasolioperamministrazionepubblica,altriserviziecommercioGasperusodomesticoGasperusicommercialiGplperusodomesticoGplperterziarioCarboneperusidomestici

Quantità

300,4736,6426,31

1.063,73278,99341,80

32,33-

789.12-

13,35--

Unità di riferimento

kg/annoprocapitekg/annoprocapitekg/annoprocapite

Kwh/annoprocapiteKwh/annoprocapiteKwh/annoprocapite

kg/annoprocapitekg/annoprocapite

mcubi/annoprocapitemcubi/annoprocapite

kg/annoprocapitekg/annoprocapitekg/annoprocapite

La tabella indica come tra gli input antropici quelli dimaggiorerilevanzainterminieMergeticisianoillavoroumanoe,soprattutto,l’utilizzodienergiasottoformadicombustibili(dieselebenzina),mentrelepartimecca-nichehannounpesominore.Tuttavia,l’elementoche

modifica inmaggiormisura ilquadrodellasituazionerispetto a quello descritto dallo studio della lagunacomeecosistemaèlaperditadisedimentochesiim-putaall’attività.Lafigura(apaginasuccessiva)mostral’apportopercentualediognunodegliinput.

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La sostenibilità in lagunaLalagunaèunaricchezza,uncopiososerbatoiodirisorseacuilacomunitàhaattintonelcorsodeisecoli.Ebbene,lalagunarappresentaperlaprovinciadiVenezia,edinparti-colareperilcapoluogo,unimmensopatrimoniodienergiaincorporatache,aldilàdiognivalutazioneeconomica,hafattopermoltotempolafortunadellapopolazionelocale.Ilrapportodivirtuosamutuadipendenzacheèsemprein-tercorsotralasocietàvenezianaedilsuotipicoambiente(bastipensare,daunaparteall’usochegliuominihannosempre fattodella lagunaaVeneziae,dall’altra,alle im-ponentioperechelastessapopolazionehaprogettatoepostoinesserepersalvaguardarla),sièevolutoperòver-sounasituazionedistortadisfruttamentounilateraledellerisorsenaturali innomedelrisultatoeconomicodibreveperiodo.Allostessotemposièassistitoprogressivamenteadunsovrasfruttamentodelbioslagunare,cheifenomenievidentidellacongestionedeitrasporti,delmotoondosoedellapescadimostranoovunqueeinognimodo.E’opportunorichiamarel’attenzionesulfattoche,nono-stantesiaunanimamentericonosciutoilruolofondamen-taledellalagunadiVeneziacomerisorsapertuttoilcon-testoprovinciale, lacomponenteantropica, ilgigantismoindustriale, l’omologazione urbana dell’entroterra che in-cidonosudiessapersistonoinevidentecontravvenzionealleregoledellasostenibilitàedelbuonsenso.Sisachelalagunaèdipersèunsistemaproduttivochecostituiscelapiattaformaperdiverseattività:daquellediprelievodiret-to,aquellediportisticheeinfrastrutturali,finoadarrivareaconcepirlacomeluogodistoccaggiopermerciematerialiorganicieinorganicidaeliminare.Ovviamenteognunadiquesteattività,adispettodiquantosuccedeinrealtà,deveprevedereunorizzontedilimitibiofisicioltreiqualil’ecosi-stemanonèingradodisostenerealcuncarico.

LaquantitàdieMergia totalenecessariaasupportareilsi-stemaappenadescrittoèparia1,23x1021sej/anno,deiqualiil44,46%èdidirettaoindirettaderivazioneantropi-ca.Taleammontare,serapportatoallaquantitàdiprodottopescato,forniscel’informazionesulcostoambientalecheè necessario sostenere per unità di prodotto (transfor-mityoeMergiaspecifica). Ilvalorecosìcalcolato,paria3,51x1010 sej/g, ha lo stesso ordine di grandezza delletransfomitydialtriprodottianimali(carnediboviniopescedaallevamento)calcolatoinpassato.E’darilevare,tuttavia,chel’eMergianecessariaallaraccoltadellevongolevieneripartitadiannoinannosuun’ingentequantitàdipescato,cosache,sedaunapartefaapparireefficientel’operazio-nediprelievo(icostiambientaliperunitàdiprodottosonocontenuti),dall’altranasconde la realtàdell’abusivismoedellacontravvenzioneallenorme,nonchétutti iproblemiadessaassociatidiordinesiaambientalecheeconomico,giuridico,istituzionaleesociale.

Figura. Ripartizione percentuale degli input naturali ed antropici alla laguna

Erosione32,57Barchini

0,55

Pescherecci0,77

Motori0,21

Combustibile7,95

Caloregeotermico

0,78Pioggia

4,34

Fiumi41,63 Marea

7,07

Azoto1,70

Fosforo0,01

Lavoroumano2,41

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CAPITOLO 5

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L’IMPATTO DEL TURISMO

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CAPITOLO 6

L’Impronta Ecologica del turismo

Il turismo riveste un ruolo centrale nell’economia dellaprovinciadiVeneziae,considerati inumeriche locarat-terizzano, è ipotizzabile prevederne un rilevante impattoambientale. Analizziamo pertanto questo aspetto con lametodologiadell’ImprontaEcologica.Secondolestatistichedel2000,inItaliasonostatiregistratidallestrutturericettive80,1milionidiarrivieuntotaledi338,9milionidigiornatedipresenza.Leprincipalimetedeituristisonostatelelocalitàmarineelacualiconunincre-mentodellepresenzenelNordEst; ilVenetohaunapo-sizionedirilievonelpanoramaitaliano.Ineffetti ilVenetorisultaesserelaprimaregioneturisticad’Italia,davantiallaToscanaeall’Emilia,conuntotaledi55milionidigiornatedipresenza.Questaposizionediprimatoèrelativaancheallapresenzaestera:nel2000sonostateregistrate32mi-lionidipresenzestraniere.InquestoscenariolaprovinciadiVeneziarivesteunruolopredominanteconunflussodituristimoltoelevato.Ciòèdovutoallapresenzadicittàd’artedelcalibrodiVeneziaediun importantecomprensoriobalneare.LaprovinciadiVenezianel2000havistol’arrivodi6.072.553turisti(53%sultotalediarriviinVeneto)dicuiun73%dioriginestra-niera.Lepresenzesonostateintotale28.498.482ovve-roil52%dituttequelleregistratenell’annoinVeneto.Laprovinciahaunastrutturaalberghieracomprendente1.197esercizi,conunanettapreponderanzadialberghia3stelle,edunacapacitàricettivadi82.307postiletto.Aquestisi

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devonoaggiungere lestruttureextralberghierecompren-dentigliostelliperlagioventù,ivillaggiecampeggi,glial-loggiprivatiealtriesercizicheaggiungono256.005postiletto.IlturismoinVenetoèestremamenteeterogeneo,inconsi-derazioneanchedellaposizionegeograficadellaregione.Ilfenomenosipuòripartiresudiversearee:balneari,monta-ne,delGarda,termali,dellecittàd’arte.Perquantoriguar-dalaprovinciadiVeneziailsettoreturisticosidistribuiscesuduearee:ilcomprensoriobalneareelecittàd’arte.IlcomprensoriobalnearedellaprovinciadiVeneziacom-prendeprincipalmente7Comuni(Cavallino,SanMichelealTagliamento,Jesolo,Caorle,Chioggia,VeneziaedEraclea),ècaratterizzatodaunaelevatastagionalitàependolarismoevieneassorbitodastrutturealberghiereedextralberghie-recontempidipermanenzamedidicircaunasettimana.L’areadellecittàd’artecomprendeilcentrostoricodiVe-neziae laRivieradelBrenta.Questocomprensorioè in-teressatodaunturismodigrandemobilità,consumatoinbrevisoggiorni (2giornidipermanenzamedia).Èun fe-nomenopresentetuttol’anno,conparticolareintensitàdaaprileaottobre,edingeneralesiappoggiasullestrutturealberghiere.Glistranierisononumerosieinlargamaggio-ranzarispettoallepresenzeitaliane:adesempio,nel2000il47%degliarrivieil22%dellepresenzestranierecom-plessivamenteconteggiatenelVenetosonostateregistra-teinquestocomprensorio.Gliitaliani,indecisaminoranzainterminidipernottamenti,dannoluogoadunmassiccioturismopendolarechecreacrescentiproblemidalprofiloambientaleelogisticosoprattuttoaVenezia.Lacittàèunodeipolipiùattrattividelcomprensoriotu-risticodellaprovincia:nellasolacittàlagunaresiconcen-trail12%deltotaledellepresenzeprovincialidituristi.Lepresenze sono registrabili durante tutto l’arco dell’anno,conunaleggeraflessioneneimesiinvernali(inparticolare

agennaio, inmisuraminoreadicembreenovembre); ingeneralesimantengonotrale310.000dimarzoelecirca370.000diottobre.

Il turismodi Venezia è caratterizzato da una fortissimacomponente di “pendolarismo”, ossia di persone chevisitano Venezia senza passarvi la notte: in effetti i tu-ristichepernottanoaVeneziarappresentanosoltantoil30,8%,mentre il restante69,2%si limitaapassarvi lagiornata.Questiultimipossonoessereulteriormentedif-ferenziatiasecondadellatipologiadiviaggio:viè,infatti,chipernottanell’hinterland,colorochepartonoetornanonelluogodiresidenza,coloroche,invece,partonoetor-nanoinunluogodivacanzaaldifuoridellaprovincia,ed

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CAPITOLO 6

infinechivisitaVeneziaduranteunviaggioitinerante.Questamassicciapresenzadituristicomporta,oltreabe-neficieconomici,anchenotevolidisagiper lapopolazio-neresidente.Traleconseguenzepiùvistosesiricordanolaquantitàdirifiutiprodottieglialticonsumidiacquaedelettricità,moltopiùaltidiquelligiustificatidalnumerodiresidenti:secondoilRapportoAmbienteItalia(Legambien-te,2000),aVenezia,apersona,siconsumano562litridiacquaalgiorno,6.700kWh/annoesiproducono639kgdirifiutisolidiurbanil’anno,icuicostiambientaliricadonoprincipalmentesullaprovinciadiVenezia.

Come quantificare l’impatto ambientale provo-cato dal turismo?

Numerosistudihannorilevatocheitrasporti(specialmenteiltrafficoaereo),sonoimaggioriresponsabilidell’impattoambientaleassociatoaiviaggialungadistanza.Aquestosisomma,naturalmente,ilsoggiornodelturistaediconsu-midienergiaerisorseadessoassociato,chevannoagra-vareulteriormentesullacapacitàdicaricodelterritorio.Ineffettilepresenzeturistichegiornaliere,ovverolepresenzetotaliannuesuddiviseper365giorni,possonoesserevistecomeabitantichesivannoadaggiungereallapopolazioneresidente:perquestovengonochiamatiabitantiequivalen-ti.Questoimplicachelostessoterritoriodevesupportareunlivellodiconsumimaggioreesmaltireunquantitativodiemissionipiùelevato.Allalucediquesteconsiderazionisull’importanzadelturi-smoperlaprovinciadiVeneziaesull’impattoambientalecheessogenera,sièdecisodieffettuare,all’internodel-l’analisidell’ImprontaEcologica,unostudiodettagliatodelturismo.Percoerenzacon lealtrepartidell’analisieperrenderecomparabili irisultati,ancheinquestocaso,sièadottatocomeindicatore l’ImprontaEcologica.Utilizzan-

dol’analisidelsuddettoindicatore,iconsumiascrivibiliaituristisonoconvertitiinsuperficiequivalentiattraversoglistessi fattori di conversione utilizzati nel calcolo dell’Im-prontaEcologicadegliabitantidellaprovinciadiVenezia.Calcolarel’ImprontaEcologicadelturismosignificavalu-tarelesuperficiditerrenoproduttivonecessariepersup-portaretuttiiconsumiepersmaltiretuttiirifiutiprodottidaituristiduranteilloroviaggioeillorosoggiornoall’internodellaprovinciadiVenezia.È interessanteanalizzare l’improntaEcologicadel tu-rismodifferenziandoancherispettoallalocalizzazionespazialedegli impattiambientali:unaparte ricadedi-rettamenteall’internodellaprovincia,adesempioperquanto riguarda la produzione di rifiuti, i consumi diciboedialtribenieservizilocali,mentreun’altraparte,imputabileaiviaggidiandatae ritorno tra il luogodiresidenzadelturistaelaprovinciadiVenezia,ricadesuiterritoriattraversatidalviaggioosidistribuiscesutut-toilpianeta(sipensialleemissionidigasclimalterantidovuteaiviaggiaerei).Un’altra analisi riguarda la suddivisione dell’ImprontaEcologica rispetto ai Paesi di provenienza dei turisti:inquestomodosipuòquantificareillivellodi“respon-sabilità”diciascunanazionenelprodurreimpattoam-bientaleconviaggituristicinellaprovinciadiVenezia.

Per rendere l’analisi dell’Impronta Ecologica del turismocoerentecon ilcalcolodell’ImprontaEcologicadellapo-polazione della provincia di Venezia, si considera comeannodiriferimentopertuttiidatiil2000.Siutilizzainoltreunapartedidatichesonostatisfruttatiancheperilcal-colodell’ImprontadegliabitantidellaprovinciadiVenezia:datidemografici,consumidienergiaelettrica,consumodicombustibileperusidomestici,usodelsuoloeproduzio-nedirifiuti.

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Idatielencatiquidiseguitosonospecificidelcalcolodel-l’ImprontaEcologicarelativaalturismo:

•Arrivi e presenze turistiche in provincia di Venezia.I dati sono forniti per i complessi alberghiero ed extral-berghieroaccorpatiesiriferisconoaglianni1999,2000e2001.Perogniannosonoregistratigliarrivi(totaliedistra-nieri)elepresenze(totaliedistranieri).Idatisonoriferitialtotaleprovinciale,masonoanchedisaccorpatinelleAPTdiBibioneeCaorle,Chioggia,Venezia,JesoloedEraclea.

•Arrivi e presenze turistiche in Italia.Idatiriguardanoivaloritotali,quellirelativiaglistranieriequellisuddivisiperNazionediprovenienza.

•Consumi di alimenti.Idatisonoalivellonazionaleesiriferisconoall’ImprontaEcologicaperglialimentidelle7nazioniconilmaggiornumerodipresenzeturistichenellaprovinciadiVenezia.

•Dati sulle distanze.

•Dati sul movimento turistico in Italia.

La metodologia di calcolo dell’impronta ecologica

Apartiredaidatiadisposizione,sièsuddivisol’impat-todelturistaincategorie,alcunesiriferisconoafontidiimpattochevannoaricaderedirettamenteall’internodelterritorioprovinciale,altre,comeimezziditraspor-toperilviaggio,produconounimpattopiùglobalechenonpuòesserecorrelatoaunadefinita realtà territo-riale.Ilcalcolodell’ImprontaEcologicasieffettuacon-vertendoiconsumieleemissionideituristiinsuperfici

equivalenti.Sonostatepreseinesamelesettecatego-rieelencatequidiseguito:

• Consumi di energia elettrica

• Consumi di combustibile per uso domestico

• Rifiuti

• Uso del suolo

• Acqua

• Consumi di alimenti

•Trasporti

I calcoli basati sugli abitanti equivalenti

Le prime cinque categorie (consumi di energia elettrica,consumidicombustibileperusodomestico,rifiuti,usodelsuolo,acqua),vengonotrattatenellostessomodopoichériguardanoconsumiedemissionirelativisiaaituristicheagliabitantilocali.

• La considerazione degli abitanti equivalenti consentequindidivalutaremegliosiairealiconsumideiresidentisiadistimarequellideituristi.Esistonocomunquealcunilimitiedapprossimazioni,dalmomentoche lemodali-tàdialimentazioneediconsumochecaratterizzanounviaggioturisticosonosolitamenteabbastanzadiversedaquelletipichedellavitaquotidianadeiresidenti.

•Ilnumerodiabitantiequivalentièingradodiprenderein

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CAPITOLO 6

considerazionesoltantoquellepresenzeturistichedicuisihaundatodipermanenza:tuttoilfenomenodelturi-smo“pendolare”, formatodapersonecheognigiornoarrivanoperandareviaprimadinotte,sfuggeaquestotipodiconteggio.Tralecategoriediconsumocitatecompareanchel’ener-giaelettricacheha,comesottocategoriaiconsumidialberghi,ristoranti,bar:poichéiprincipalifruitoridiquestiservizisonoituristi,sièdecisodiripartirequesticonsumisoltantosulnumerodiabitantiequivalentienonsulnu-merodiabitanti“totali”.Pervalutarel’ImprontaEcologicaprovocatadalturismoconvienepartiredalcalcolodell’ImprontaEcologicage-neratadal singolo turistaduranteun singologiornodisoggiorno medio. Seguono i passaggi esplicitati per ilcasodelconsumodiacqua:

•Considerareilconsumototaleannuodiacquanellapro-vinciadiVenezia;passarealquantitativoprocapitedi-videndoper lasommadiabitantieabitantiequivalenti(osoltantoabitantiequivalentinelcasodell’energiaperalberghi,ristoranti,bar).

•Dividere ilvalorecosìottenutoper365,perottenere ilconsumodiunturistainunsingologiornodipermanen-za(faeccezioneilcasodeitrasporti,chesaràillustratoinseguito).

•Moltiplicareperilfattorediconversioneappropriato,checonsentedipassaredaivaloriquantitativi(nelnostrocasolitridi acqua), agli ettaridelle variecategoriedi terrenoecologicamenteproduttivo.

• Moltiplicare ogni categoria di terreno ecologicamenteproduttivoperilfattoredirendimento(yieldfactor),per

normalizzarelesingolecategorierispettoallaproduttivitàmediamondialedellastessacategoria.

•Sommarelesingolecategoriediterrenonormalizzateperottenereilvalorecomplessivodisuperficieutilizzata.

•Moltiplicareinfineilvalorecomplessivodisuperficieuti-lizzataperilfattorediequivalenza,ovveronormalizzarerispettoallaproduttivitàmediaglobaledel terreno,perottenereunvaloredi ImprontaEcologicaconfrontabileconquelladeglialtriPaesi.

L’Impronta Ecologica dei consumi di alimenti

L’ImprontaEcologicadeiconsumidialimentièstatasti-matautilizzandodatirelativiaituristi.Apartiredaivaloridelle presenze si sono suddivisi i turisti per nazione diorigine e si sono ordinati i Paesi in senso decrescentecalcolando,perogninazione,lapercentualedituristisultotaledipresenzeelapercentualecorrente.Indichiamodiseguitolesettenazionichemaggiormenteincidonosulterritorioprovinciale:Italia,con10.102.175milionidipre-senzeannueperunapercentualeparial35%(percen-tualecorrente35%),perunapermanenzamediacalcola-taingiorniparia6,2;Germania,con7.073.133presenze,percentualedel35%(corrente59%),permanenzamedia8 giorni; Austria, con 2.399.392, percentuale pari all’8%(corrente68%),permanenzamedia5,5giorni;StatiUnitid’America,1.169.695presenze,percentuale4%,(corren-te72%),permanenzamedia1,9giorni;Francia,927.413presenze, percentuale 3% (corrente 75%), permanenzamedia2,9giorni;RegnoUnito,868.264,percentuale3%(corrente 78%), permanenza media 3,6 giorni; Svizzera,709.633, percentuale 2%, (corrente 80%), permanenza

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media6giorni.Valorichesommatiaquellirelativiallealtrenazionidannountotaledi28.990.994perunaperma-nenzamediaparia4,8giorni.Sonostateselezionateleprime7nazioni,cheinsiemecoprono l’80% delle presenze di turisti. Per i turistiprovenientidaquestiPaesisièipotizzatochelaqua-litàelaquantitàdiciboconsumatosiasimilealcon-sumonelpaesediorigine.L’Impronta Ecologica degli alimenti è composta daterrenoagricolo,pascoloemare,manontienecontodella componente di terreno per l’energia, che con-teggia l’energia necessaria alla produzione e al tra-sportodeglialimenti.Questoproduceunasottostimadelvaloredi ImprontaEcologica,percompensare laqualesièipotizzatochelapercentualediterrenoperl’energia,siaugualeaquelladel terrenoperenergiaper i consumi di alimenti della provincia di Venezia.Effettuandounaproporzioneèstatoquindipossibilestimareanchequestacategoriaditerreno.L’ImprontaEcologicadeiconsumidialimentièquindicalcolata,per i turistiprovenientidalle7diversena-zioni, sommando le componenti di terreno agricolo,dipascoloedimarericavatedal“Livingplanetreport2002”perquellanazione,conlacomponentediterre-noperenergiaproporzionataapartiredaivaloridellaprovinciadiVenezia.Perlerestantinazioni,accorpateinun’unicavoce,sièipotizzatoun’alimentazionesimileaquellaitalianaesièquindicalcolatal’ImprontaEcologicaapartiredaivaloridell’Italia.Irisultaticosìottenutisiriferisconoavaloricalcolatisull’arcodell’anno:èpossibilericavarequelli corrispondenti alla singola giornata di perma-nenzadividendoper365.

L’Impronta Ecologica dei trasporti

La stima dell’Impronta Ecologica dei trasporti relativa alturismocomprendel’impattodovutoaiviaggidiandataeritornotrailluogodiresidenzaelaprovinciadiVeneziaequellodovutoaglispostamenti interniallaprovincia.Sièpotutocalcolaresoltanto lacomponenterelativaalviag-giopermancanzadidati sufficientementeaccurati suglispostamentiinternideituristi.DiquiinavantiparlandodiImprontaEcologicadeitrasporti,cisiriferiràquindiesclusi-vamenteaiviaggiperraggiungerelaprovinciadiVenezia.Perlastimadell’ImprontaEcologicarelativaaitrasportiènecessarioconoscereladistanzapercorsatrailPaesediorigineelaprovinciadiVeneziaeilmezzoditrasportouti-lizzato.IlcalcoloèstatoeffettuatodistinguendoilPaesediprovenienzaeconsiderandoleImpronteEcologichedelleprime19nazioni,cheinsiemecopronoil95%dellepre-senzeturistichedellaprovincia.Lerimanentinazionisonostateaccorpateinun’unicavoce.PerquantoriguardaledistanzepercorsedaituristiitalianiperarrivarenellaprovinciadiVenezia,sisonostimatetredistanzemedieasecondadell’areageografica(Nord,Cen-troeSud)diprovenienza,ciascunacalcolatacomemedia

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CAPITOLO 6

delledistanze tra i capoluoghidelle regioni appartenentiall’area.Perottenereilvalorecomplessivomedio(347km),sièeffettuataunamediasullepercentualidituristichedalletreareehannocomedestinazioneilNord.Perquantoriguardalealtrenazionisiècalcolataladistan-zatraVeneziaelacittàconl’aeroportopiùimportantedelpaeseinesame(disolitolacapitale).Asecondadelmezzoditrasportosiutilizzaundiversofat-torediconversioneCIperpassaredaichilometripercorsiagliettariequivalentidi ImprontaEcologica.NonavendostatisticheprecisesugliarrivinellaprovinciadiVeneziase-condo ilmezzodi trasportoe ilPaesed’origine,sisonoeffettuatealcune ipotesiperstimareun insiemedi fattoridiconversioneche tenganocontodellepossibiliopzionidiviaggio.Perituristiprovenientidall’Italiasiconoscevanolepercentuali relativealmezzodi trasportoutilizzatoneiviaggituristiciinItalia:treno(13,4%),auto(75,7%),aereo(3,9%),altro(7%).UtilizzandoquestivalorisonostatipesatiifattoridiconversionerelativiaisingolimezziditrasportoottenendounfattorediconversioneglobaleCItalia.

Perlealtrenazionisisonoipotizzatiquattropossibiliscena-rirelativialmezzoditrasportoutilizzatoperraggiungerelaprovinciadiVenezia,asecondadelladistanzadellanazio-nedioriginedelturista.

1. Aereo. PerPaesilontani(Australia,Giappone,Canada,Svezia,RegnoUnito,Danimarca),si ipotizzachelato-talitàdeituristiutilizzal’aereoperrecarsinellaprovinciadiVenezia.

2. Aereo/auto. PerPaesieuropeinonconfinanticonl’Italia(Germania,PaesiBassi,Spagna,Belgio),si ipotizza laseguenteripartizionedelmezzoutilizzatoperrecarsinel-laprovinciadiVenezia:50%aereo,50%macchina.

3. Aereo/auto/treno.PerPaesieuropeinonconfinanticonl’Italia e con basso livello di ricchezza (RepubblicaCeca,Slovacchia,Ungheria,Polonia),siipotizzalase-guenteripartizionedelmezzoutilizzatoperrecarsinellaprovinciadiVenezia:33,3%aereo,33,3%macchina,33,3%treno.

4. Auto/treno. Per Paesi europei confinanti con l’Italia(Francia, Svizzera, Austria) si ipotizza la seguenteripartizionedelmezzoutilizzatoperrecarsinellapro-vinciadiVenezia:50%macchina,50%treno.Perognicasosiècalcolatounfattorediconversioneottenutocomemediadei fattoridiconversionedeisingolimezziditrasporto.

Tabella. Fattori di conversione a seconda della tipolo-gia di trasporto e presupposti utilizzati per la stima del fattore.

PresuppostiTipo di trasporto

auto

Aereo

Bus otreno

Fattore di conversione

da0,06a0,13

da0,06a0,09

0,03

(ha eq/anno per 1000 km/passeggero)

Sullabasedi:consumipetro-liferi,fattorirelativiallacostru-zione e manutenzione delleinfrastrutture, alla superficiestradaleoccupata,alnumerodipasseggeri/auto.

Sullabasediconsumiener-geticieareedegradate

Sullabasediconsumidiesel,energia incorporata, spaziostradaleoccupato.

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Sièsceltodimoltiplicareilfattorediconversionerelativoaiviaggiaereiperunvaloreparia2,7,chetienecontodelfat-tocheleemissioniavvengonoperlamaggiorpartea10-12kmdialtezza,nellatroposferasuperioreenellastratosferainferiore,dovel’impattosull’ozono,equindisull’aumentodell’effettoserra,èmaggiore.IvaloridiImprontaEcologicarelativialviaggiosiottengonomoltiplicandoichilometrididistanzapercorsiperiviaggidiandataeritornodalPaesediorigineallaprovinciadiVene-zia,perilfattorediconversionestimatoperogninazionediorigine.Ilvalorecosìricavatononsiriferisceall’impattoambientalegeneratoinungiornodipermanenza,bensìalsingoloviaggio,ossiaèunvalorediImprontaEcologicare-lativoaigiornicompresitral’andataedilritorno.PertrovareilvalorediImprontaEcologicarelativoallasingolagiornataturisticaènecessarioquindidividereilrisultatoperladu-ratamediadelviaggio,chenonnecessariamentecoincidecon i giorni di permanenza medi all’interno del territoriodellaprovinciadiVenezia.

E’statafinoraillustratalametodologiadicalcolodell’Im-prontaEcologicarelativaallecategorie:“consumidiener-gia”“consumidicombustibile”,“acqua”,“usodelsuolo”,“rifiuti”,“alimenti”e“viaggio”.Apartiredaquestecomponenti,aggregandoleesomman-doletraloroinmodidiversi,èpossibilecalcolarel’Impron-taEcologicasecondodifferentilivellidiaggregazione,chepermettonodievidenziareaspettidifferentidell’impattodelturismo.

Èinteressanteconsiderareanzituttol’impattodelturismosullaprovinciadiVenezianelsuocomplesso,ossia l’Im-prontaEcologicatotaledovutaatuttiituristicheinunannovisirecanoinvisita.Perottenerequestotipodiinformazio-ne,perciascunanazionedioriginedeituristi,sisommano

le varie componenti dell’Impronta Ecologica calcolate inprecedenza,simoltiplicailvalorecosìottenutoper365eperilnumerodiabitantiequivalentiproporzionatoaituristidellanazioneconsiderata.Questivalorisonostatianaliz-zati,siadifferenziando l’impattoperPaesedioriginedeituristi,siaguardandoaivaloritotali. Inquest’ultimocasoèstatofattounconfrontotra l’ImprontaEcologicatotaledovutaaituristiequellaprovocatadagliabitanti,laBioca-pacitàlocaleedildeficitecologico.Inquest’ultimaanalisienelconfrontoconilbilancioecologicolocalenonèstataconsideratal’ImprontaEcologicarelativaalviaggioperchénon è direttamente correlata con il territorio provinciale,bensìrappresentaunimpattodistribuitoglobalmente.

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CAPITOLO 6

Nella ripartizionepercentualedell’ImprontaEcologica to-taletralediversenazionidiprovenienzadeituristieMergechiaramentelagrandepercentualedovutaaituristiitaliani(maggiorediunterzodeltotale)chetotalizzanoilpiùaltonumero di presenze (27.677 abitanti equivalenti) ed unapermanenzamediaabbastanzaelevata(6,2giorni).Seguo-noituristitedeschi,caratterizzatidaunnumerodipresenzeancoradecisamenteelevato(19.378abitantiequivalenti)edallapiùaltapresenzamedia:8giorni.L’ImprontaEcolo-gicatotaleannuadelturismonellaprovinciadiVeneziaèparia323.745,6ettariequivalentiecorrispondea79.427,4abitantiequivalenticongliitalianialprimoposto(115.071,4ettariequivalenti,27.677,2abitantiequivalenti),seguitidaitedeschi(72.384,8ettariequivalenti,19.378,4abitantiequi-valenti).

L’Impronta Ecologica totale dei turisti nella provincia

Se includessimo nel conteggio dell’Impronta Ecologi-caanchelacomponentedovutaalviaggionoteremmocomeiPaesipiùviciniallaprovinciadiVenezia(Italia,Germania,Austria,Svizzera),periqualiilviaggiocontameno,siaper labrevedistanza,sia,soprattutto,per-chénonèeffettuatoinaereo,subiscanounanotevoleriduzionepercentualedelloroimpattopercentuale.Percontro,ituristiprovenientidallenazionipiùdistanti(adesempiogliStatiUniti),cheeffettuanounlungoviaggioinaereo,vedonolapercentualedellapropriaImprontaEcologicaaumentarenotevolmente.

Figura. Impronta Ecologica del turismo (viaggio escluso):ripartizione per nazione di origine

Figura. Impronta Ecologica del turismo (viaggio incluso):ripartizione per nazione di origine

Germania22,4

Germania19,2

Austria8,0

Austria3,8

Italia35,5

Italia16,2

USA4,7 USA

16,2

Francia3,5

Francia3,0

Svizzera2,4

Svizzera1,0

Rep.Ceca2,2

Rep.Ceca1,4

PaesiBassi2,0

PaesiBassi2,2

Danimarca2,0 Danimarca

2,4Altripaesi14,0

Altripaesi31,0

RegnoUnito3,4

RegnoUnito3,8

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detto,siconsideracheilsuoimpattoricadasuscalaglobaleenonlocale.Il turismo provoca un incremento del numero di per-sone che insistono sulla provincia di Venezia dell’or-dinedel9,7%(79.427abitantiequivalentisuuntota-le di 815.244 residenti) ed un conseguente aumentodell’Impronta Ecologica complessiva, che passa da3.811.463,9 ha eq a 4.135.210,6 ha eq, dell’ordine

UnconfrontodirettotraivaloritotalidiImprontaEco-logicaconesenzailviaggio,perlediversenazionidiprovenienza,dimostra,afiancodegliStatiUniti,ilgran-deaumentodiImprontaEcologicasubitodaGiapponeedAustralia,confermandol’altoquantitativodiImpron-taEcologicaconnessaaiviaggiaerei.Unaltromodopervisualizzarel’ImprontaEcologicato-taleèquellorelativoallecategoriediimpatto.Lecate-goriechefornisconoilmaggiorcontributoall’ImprontaEcologicasonoiconsumidialimentiequellidienergiaelettrica.Siosservachel’ImprontaEcologicatotale,perogninazione,èfortementeinfluenzatadalnumeroditu-ristiesoltantoinmisuraestremamenteridottadalleca-tegoriediimpattolequalisidifferenzianosolamenteperquantoriguardaiconsumidialimenti.Ituristiitaliani,adesempio, costituiscono la quota maggiore di ImprontaEcologica(35,5%)nontantoperunostilediturismode-cisamentepiùimpattanterispettoaquellodialtrenazioni,maperchésononotevolmentepiùnumerosi rispettoaituristiprovenientidellealtrenazioni.ApartiredaidatiquiillustratièstatoricalcolatoilbilancioambientaledellaprovinciadiVenezia includendoanchel’ImprontaEcologicadovutaaituristi.Inquestomodoèpossibilestimareilcaricoambientalecomplessivoeserci-tato,daabitantieturisti,sulterritorioprovinciale.LaBiocapacitàcomplessivachecaratterizzailsistemaveneziano rimane naturalmente costante perchè nondipendedalnumerodiabitantie/odeituristi,madalladotazionediecosisteminaturali.L’ImprontaEcologicainvece risentedel numerodellepresenze turisticheedeltipodiimpattocheessegeneranosulterritorio,chedipende dal modello di consumo adottato. In questicalcolivienetrascuratoilcontributoall’ImprontaEco-logicadovutoalviaggiodi trasferimentodal luogodiresidenza alla provincia di Venezia, in quanto, come

Biocapacità

Impronta Ecologica turismo

Impronta Ecologica abitanti

Deficit Ecologico turismo

Deficit Ecologico abitanti

Figura. Biocapacità, Impronta Ecologica e deficit eco-logico in valori assoluti della popolazione residente e dei turisti.

mili

oni h

a eq

-3

-2

-1

0

1

2

3

4

5

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CAPITOLO 6

dell’8,5%,rappresentatanellafiguraapag.110lapar-tetratteggiataindicatacome“ImprontaEcologicadelturismo”. L’aumento del consumo di servizi naturali(aumento dell’Impronta Ecologica), a fronte di un’of-ferta che rimane costante (Biocapacità), provoca unpeggioramento del deficit ecologico che diminuisceulteriormentedel12,3%.Sitrattadiun’ulteriorerichie-stadiservizinaturalidaricercarsifuoridaiconfinidellaprovincia di Venezia, indicata nella figura dalla partetratteggiata“Deficitecologicodelturismo”.

L’Impronta Ecologica della vacanza media nella provincia di Venezia

L’Impronta Ecologica della vacanza media è riferitaal tempodipermanenzadel turistanellaprovinciadiVenezia.Fornisce informazionisull’impattototaledellapermanenzaturisticaevienedistintapernazionedipro-venienza,poichélecaratteristichemediedipermanen-zapossonodifferireasecondadelPaesedioriginedelturista.Grazieaquesticalcolièpossibileparagonaregliimpattiambientaligeneratidaidifferenti“stiliditurismo”checaratterizzanoivisitatoridellaprovinciadiVenezia.Per ottenere i risultati richiesti si rapportano, per ogninazionediprovenienza,ivaloridell’ImprontaEcologicadelsingoloturistaedellasingolagiornataalnumerodigiornimedidipermanenza.Sitrattadell’ImprontaEcologicadellagiornataturisticamediadeivisitatoridelledifferentinazioni.Questodatocontiene lo stesso tipo di informazione dell’ImprontaEcologicadellavacanzamedia(siricavaappuntodivi-dendoquest’ultimovaloreperilnumerodigiornimedidipermanenza),marisultacomunqueutilepercompararelo“stiledivita”deituristiprovenientidallediversenazio-

niconlo“stiledivita”checaratterizzagliabitantilocali.Questamisuraquantifical’entitàdiservizinaturalirichie-sti dal singolo turista durante l’intera permanenza nelterritoriodellaprovinciadiVenezia(nonvienequicon-teggiatal’ImprontaEcologicaderivantedaunaeventua-leprosecuzionedelsoggiornoturisticoaldi fuoridellaprovincia).Nelcalcolosonoinclusiitrasporti,l’elettricità,icarburan-ti,irifiuti,lasuperficie,l’acquaeglialimenti.L’ImprontaEcologicamaggiorelalascianonazionicomeAustralia,Canada,Danimarca,Svezia,GiapponeeStatiUniti.Infatti,ilcontributodelmezzoditrasportoperilviaggioèestremamenteelevato,inalcunicasianchediunor-dinedigrandezzamaggioredellealtrecomponenti.Sitrattadelcontributodominante,chediventaparticolar-mentesignificativoquandoilmezzoditrasportousa-toè l’aereo: tutte lenazioniconpiùelevata ImprontaEcologicadellavacanzasonocaratterizzatedall’esseremoltodistantidallaprovinciadiVeneziaedalnecessi-tarespostamenticonl’aereo.

Peresaminarelerimanenticomponentiecapirecomequeste ultime influenzano l’Impronta Ecologica dellavacanzamedia,occorreeliminarelacategoriarelativaaltrasporto.Sipotràcosìnotarecomecambial’ordinedellenazionidiprovenienzadeituristicheeffettuanolevacanzeapiùelevataImprontaEcologica:Danimarca,Germania,Slovacchia,RepubblicaCeca,PaesiBassi,Italia, mentre nazioni come Canada, Giappone, StatiUniti,Australiafiniscono,percosìdire,nellapartebas-sadellaclassifica.Inquestocasononèpiùilviaggioaereochedeterminaicontributipiùalti.Emergeinfatticomel’ImprontaEcologicadeituristidellevarienazionicrescaconl’aumentaredeigiornidipermanenza:ilva-loremaggioreèquellodeituristidanesi(0,088hapro

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capite)etedeschi(0,0821haprocapite),cheeffettiva-mentetrascorrononellaprovinciadiVeneziapiùgiornirispettoatuttiglialtrituristi.A conferma del forte legame esistente tra ImprontaEcologicadellavacanzamediaeduratadelsoggiornobasticonfrontarel’ImprontaEcologicadelviaggiome-dioeigiornidipermanenza:neeMergeunparallelismoquasitotale.Questovuoldirechel’informazioneconte-nutanellediversecomponentidell’ImprontaEcologicadelviaggiomedionondifferiscesensibilmenteinfun-zionedellanazionediprovenienza.

L’Impronta Ecologica della giornata turisti-ca media nella provincia di Venezia

Analizziamoora laquantitàdiserviziecologiciutiliz-zatiduranteunagiornatamediadivacanzadai turi-stiprovenientidallediversenazioni,ossia l’ImprontaEcologicadellagiornataturisticamedia.Èinteressan-tecompararequestequantità con l’ImprontaEcolo-gicadi unabitante residente.Escludendo il viaggio,il turistamedio invisitanellaprovinciadiVeneziahaun’ImprontaEcologicagiornalieraparia0,0112haeqpro capite, mentre quella di un abitante locale è di0,0128haeqprocapite.Aparte ilviaggioquindi, larichiesta di servizi ecologici da parte di un abitantelocaleediunturistamediosidiscostanodipoco.

Un ulteriore confronto può essere fatto ripartendol’Impronta Ecologica della giornata turistica mediaincategoriediterrenoproduttivo.Comparandol’Im-prontaEcologicadellagiornatamediadelturistaedelresidentesipuònotarecomelacomponentedimag-giore rilievo, in entrambi i casi, sia quella di terreno

perusienergetici,cheèparial66,9%perituristieal62,5% per la popolazione residente. Una differenzaleggermentepiùmarcatariguardailmaggioreusoditerrenoapascolidapartedegliabitanti locali,cheèprobabilmentederivatodallediverseabitudinialimen-tarideituristirispettoairesidenti.

Abbiamo dunque visto come il consumo di acqua,alimenti ed energia elettrica, la produzione di rifiuti,l’impattodelviaggioedel tipodimezzidi trasportoutilizzati,generatidall’immensamassadituristicheinogniperiododell’annosiriversanellaprovinciadiVe-nezia,contribuiscanoadaumentarel’Improntaecolo-gicadelnostroterritorio.Nederivacheènecessarioattuarepolitichedicontrolloedi indirizzochesianoingradodicambiare lostiledi vita, l’approccioconilterritorio,nonsoltantodapartedichiviabitatuttol’anno,maanchedapartedicolorochenegodonopeculiarità,bellezzepaesaggisticheedartistichesol-tantoperbreviperiodi.

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CONSIDERAZIONIFINALI

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LarealtàdellaprovinciadiVeneziaappareparticolarmen-te problematica rispetto all’informazione che si trae dalcalcolo dell’Analisi eMergetica, della Biocapacità localee dell’Impronta Ecologica. In tutto il territorio provincia-lenonc’èunsignificativoalternarsidizoneantropizzate(chepossanoapprestarebenieserviziperlapopolazioneequindiessereconsiderateunarisorsa)ediareenaturaliomenocolonizzate(che,invece,conservinoquellebasidicapitalenaturalesullequalifarelevaperlasostenibilitàdilungoperiodo).Sirileva,peraltro,unamaggiorepressionenellafasciacentraledelterritorioprovincialepiuttostocheaiconfinisud-occidentaleenord-orientale.Imotividi talesituazionesiconosconofin troppobene.Bastidirechegliscenarisullungoperiodononpossonocherappresentareunsistemacheaccresceràlapropriadi-pendenzaversol’esterno,ancheperilfattochelospazioèfinitoeprimaopoiilfabbisognodiareasifaràstringente.Ilterritorioprovincialenecessitadiaccrescereperilfuturoquell’adeguatogradodidiversificazionealsuointernopercuiareemenourbanizzatepossanofarfrontealleesigenzedi“ambiente”espressedaquellechepresentanolemag-gioriconcentrazioni.Invirtùdiquestapericolosatendenzaall’omologazionedeiterritoriprovinciali,aquellocheède-finitoil“modelloproduttivodelNord-Est”,dunque,sembrafintroppofacileaffermarechelaresilienzadelsistema,vale

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dell’ambienteabitatoesoprattuttodellospaziodisponibile,verofattorelimitanteperlosviluppodellasocietà.Nelquadrofinquirappresentatosiinserisceilruolofonda-mentaledellalaguna,deiflussidimateriaedenergiachealimentanoilripetersideiciclivitalialsuointerno.Ipotizzan-do,paradossalmente,l’assenzadellalaguna,laprovinciadiVeneziasitroverebbeambientalmentesvantaggiataan-cherispettoaqueiterritoriche,alivellonazionale,rivestonoparticolareimportanzaperlapropriavalenzaindustriale.Inquestocontestosinteticorisiedonoleinformazionicheservonoadunentelocaleperintegrareiprogrammiediprogettiamministrativisulterritorio.Laprogrammazioneelapianificazioneterritorialedevonoesserestrumentibasilariperlapoliticadisviluppoevannoaffiancatiadichiarazionidiadesionedapartedellasocietàlocaleadundisegnostrategicopredefinitoechiaramen-tevocatoallasostenibilità.Sideveoperare,daunaparteperaumentarelasensibilitàdell’opinionepubblicaversoleproblematicheambientalie,dall’altra,perridurreildivariotraleideeprogettualielacapacitàdirenderleoperative.Gliinvestimentieleazionidevonoessererealizzatisecon-dounprogettocondivisodelfuturodelterritorio,secondol’ideacomplessivadelmodellodisviluppoedellasuacon-figurazione.Sidevepromuovere,pertanto,unariletturadelruolodeglistudidifattibilità.Ciòsignificachela“fattibilità”nondevepiùessereridottaalcalcolodellecapacitàdiinvestimentoediusufruttoeconomicodiunintervento,madovràavva-lersidiunsignificatopiùcompletoeagirecomeverificadellivellodicompatibilitàdiogniinterventoinrelazioneadunmodellosostenibile.

adirelasuacapacitàdirispondereasquilibrioasollecita-zionidiqualsiasigenere,siainadeguataetendaadiminui-re.Inaltreparole,la“quantità”diterritoriodellaprovinciadiVenezia,perciòchesopradiessoèstatoerettodall’uomo,sembraessereunelementodidebolezzaaifinidellasoste-nibilitàdelsistema.Sarebbenecessarioridefinirelapoliticapianificatoriaaidiversi livelliedoperaredellevereepro-prierivoluzioniurbanistiche,soprattuttoladdovelapraticaediliziahacompiutosemplicioccupazionidisuolopiùchecostituire elementi razionalmente funzionali. L’ideale sa-rebbe,dovepossibile,recuperareterritoriobiologicamenteproduttivo,anchesemoltedellecostruzionichedominanol’entroterraprovincialesonosorteaprezzielevatissimi interminiditrasformazioniirreversibilichel’ecosistema,nonsololagunare,hasubìto.LacaratterizzazioneterritorialedellaprovinciadiVeneziael’elaborazionedeidatiraccoltineiseidistrettiincuièstatasuddivisa, indicanodifferentisentieridisviluppo:unour-bano,esclusivamentequalitativoediriqualificazionecheesaltierecuperiglispazivitalidella“città”erazionalizziiconsumidimateriaedenergia (perquantoriguarda idi-stretti industrializzati), ed un altro meno forzato, lontanodall’usointensivodellerisorse,chevalorizziibeniambien-talielerisorserinnovabiliestimoliun’abitabilitàalternativaeattivitàdidiversoimpatto.Elementodacontrastareèlatendenzaall’omologazionedeiterritori,ispirataalmodellochehaprodottomoltointerminidiredditiedoccupazione,maancheinterminididispendiodirisorseedicapacitàricettivadapartedell’ambiente.Questi risultati, anche in rapportoaquelli riscontrati peraltreprovince italiane,sonocoerenticonun’elevatissimadensitàdipopolazionechefasìcheanchel’eMergiaperpersonasiadinotevoleentità.Sonocomunqueladensitàdipopolazioneedirilevanticonsumiindottidallapresenzadellacittà,cherendononecessariounsistemadigestione

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giugno 2009

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Impronta Ecologica e analisi eMergeticaApplicazione locale dei nuovi indicatori di sostenibilità ambientale

L’ora della bancarotta ecologica

Agli oltre 850.000 mila abitanti della provincia di Venezia, il territorio compreso tra lefoci di Adige e Tagliamento non basta più… e da un bel po’ di tempo, purtroppo! I nostriattuali consumi sono infatti tre volte superiori alle risorse che la natura ci ha messo adisposizione. Per vivere dobbiamo ricorrere a servizi, prodotti che provengono da altriluoghi.

È questo forse il dato più sconcertante tra quelli emersi dall’Analisi di sostenibilità della provincia di Venezia che è stata condotta da un gruppo di studio il quale si è avvalso,nel corso della sua ricerca, di alcuni importanti ed innovativi indicatori: la BiocapacitàLocale, l’Impronta Ecologica e l’Analisi eMergetica. Tutti concetti che verranno spiegatinel modo più semplice ed esaustivo nella presente pubblicazione.

Lo Studio di sostenibilità della provincia di Venezia, voluto dall’assessorato provincialealle Politiche Ambientali e curato dal gruppo di ricerca diretto dal professor Enzo Tiezzi,ci indica alcune strade da seguire per riconquistare, o non perdere definitivamente, ilnecessario rapporto con le tradizioni, la storia, la natura della nostra terra.

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