in barca a marèttimo nel blu, dipinto di blu · nasce con obiettivi di tutela, valorizzazione,...

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L’evento Area Marina Protetta, Donati: “Un modello per l’Italia e l’Europa” L’intervista SUPPLEMENTO DEL PORTALE WWW.PROLOCOEGADI.IT - N. 5 - ANNO I - COPIA GRATUITA servizio alle pagine 4 e 5 ...a pag. 2 Il rito della mattanza: Favignana tornerà ad essere l’isola del tonno ...a pag. 3 Un emozionante giro dell’isola tra grotte e calette Casa Macondo è una finestra che si affaccia sul mondo dalla pro- spettiva di un’isola al centro del Mediterraneo. Favignana non è solo turismo, mare e divertimento ma è tanto altro, è sociale, am- biente, non violenza, è la bellezza dei nostri giovani è il darsi agli altri, fare comunità. Casa Macondo, dedicata alla memoria di Mauro Rostagno, è il primo bene sotto sequestro per mafia in Italia ad essere riutilizzato da una associazione, in questo caso Legam- biente insieme a Libera e al Gruppo Giovani, per una vera restitu- zione di un luogo negato dal malaffare. Qui ci siamo riusciti grazie ai tanti che durante tutto l’anno collaborano gratuitamente al pro- getto. “E’ stata una sfida di vita – parla il referente del Presidio Li- bera Peppe Campo – grazie agli esempi di persone come l’ex Prefetto Fulvio Sodano che ci ha insegnato ad essere uomini con la U maiuscola, ci siamo rimboccati le maniche per far si che questo sogno diventasse realtà”. D’estate si accolgono centinaia di giovani da tutto il mondo per la cura dell’ambiente, del territorio, in colla- borazione con l’Area Marina Protetta. Nel periodo invernale Ma- condo diventa un caleidoscopio, luogo aperto ai giovani, dove si possono esprimere, dove trovano ispirazione e sperimentano nuove esperienze, come la WEB Radio RGO fatta dai ragazzi, oppure i la- boratori d’arte creativi dei bimbi, condotti da Barbara Nicolini, il presidente di Legambiente Egadi. “Bisogna inventare il futuro – dice Barbara – e qui lo abbiamo fatto ascoltando e dialogando con il territorio”. I progetti futuri da sviluppare sono tanti, il Carcere di Favignana, la scuola superiore di magistratura, le maschere di car- nevale, il gemellaggio tra l’isola d’Elba, Favignana e le isole della Tunisia. Speriamo anche in una collaborazione futura con questa nuova realtà, la Pro Loco delle Egadi, dove si progetta uno spazio da dedicare ai giovani isolani, futuri protagonisti. Chi varca il can- cello di Macondo dove campeggia la scritta PACE, non si limita a vedere il mondo nella sua dimensione reale, ma anche nel suo rove- scio meno banale e più reale. Chi viene qui diventa “Compagno nel sogno”, come diceva Rostagno, quindi sognare, sentire, intuire, am- plificare, non rimanere chiusi e creare.Qui lo Stato ha VINTO! a cura di Casa Macondo In barca a Marèttimo Nel blu, dipinto di blu In barca a Marèttimo Nel blu, dipinto di blu

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Page 1: In barca a Marèttimo Nel blu, dipinto di blu · Nasce con obiettivi di tutela, valorizzazione, promo-zione dello sviluppo sostenibile, ma anche ricerca e monitoraggio. Coi i suoi

L’evento

Area Marina Protetta, Donati: “Unmodello per l’Italia e l’Europa”

L’intervista

L’esperienza di Casa Macondo

SUPPLEMENTO DEL PORTALE WWW.PROLOCOEGADI.IT - N. 5 - ANNO I - COPIA GRATUITA

servizio alle pagine 4 e 5

...a pag. 2

Il rito della mattanza: Favignana tornerà ad essere l’isola del tonno

...a pag. 3

Un emozionante giro dell’isola tra grotte e calette

Casa Macondo è una finestra che si affaccia sul mondo dalla pro-

spettiva di un’isola al centro del Mediterraneo. Favignana non è

solo turismo, mare e divertimento ma è tanto altro, è sociale, am-

biente, non violenza, è la bellezza dei nostri giovani è il darsi agli

altri, fare comunità. Casa Macondo, dedicata alla memoria di

Mauro Rostagno, è il primo bene sotto sequestro per mafia in Italia

ad essere riutilizzato da una associazione, in questo caso Legam-

biente insieme a Libera e al Gruppo Giovani, per una vera restitu-

zione di un luogo negato dal malaffare. Qui ci siamo riusciti grazie

ai tanti che durante tutto l’anno collaborano gratuitamente al pro-

getto. “E’ stata una sfida di vita – parla il referente del Presidio Li-

bera Peppe Campo – grazie agli esempi di persone come l’ex

Prefetto Fulvio Sodano che ci ha insegnato ad essere uomini con la

U maiuscola, ci siamo rimboccati le maniche per far si che questo

sogno diventasse realtà”. D’estate si accolgono centinaia di giovani

da tutto il mondo per la cura dell’ambiente, del territorio, in colla-

borazione con l’Area Marina Protetta. Nel periodo invernale Ma-

condo diventa un caleidoscopio, luogo aperto ai giovani, dove si

possono esprimere, dove trovano ispirazione e sperimentano nuove

esperienze, come la WEB Radio RGO fatta dai ragazzi, oppure i la-

boratori d’arte creativi dei bimbi, condotti da Barbara Nicolini, il

presidente di Legambiente Egadi. “Bisogna inventare il futuro – dice

Barbara – e qui lo abbiamo fatto ascoltando e dialogando con il

territorio”. I progetti futuri da sviluppare sono tanti, il Carcere di

Favignana, la scuola superiore di magistratura, le maschere di car-

nevale, il gemellaggio tra l’isola d’Elba, Favignana e le isole della

Tunisia. Speriamo anche in una collaborazione futura con questa

nuova realtà, la Pro Loco delle Egadi, dove si progetta uno spazio

da dedicare ai giovani isolani, futuri protagonisti. Chi varca il can-

cello di Macondo dove campeggia la scritta PACE, non si limita a

vedere il mondo nella sua dimensione reale, ma anche nel suo rove-

scio meno banale e più reale. Chi viene qui diventa “Compagno nel

sogno”, come diceva Rostagno, quindi sognare, sentire, intuire, am-

plificare, non rimanere chiusi e creare.Qui lo Stato ha VINTO!

a cura di Casa Macondo

In barca a MarèttimoNel blu, dipinto di bluIn barca a MarèttimoNel blu, dipinto di blu

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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE TURISTICA DELLE ISOLE EGADINUMERO V PAG. 2

Stefano Donati, direttore dell’AMP

GIOVANNA SFRAGASSO

Nasce con obiettivi di tutela, valorizzazione, promo-

zione dello sviluppo sostenibile, ma anche ricerca e

monitoraggio. Coi i suoi 53.992 ettari di estensione,

rappresenta la riserva marina più grande del Medi-

terraneo. È l’AMP, l’Area Marina Protetta Isole Egadi,istituita nel 1991 e gestita, dal 2001, per conto del Mi-

nistero dell’Ambiente, dal Comune di Favignana. Un

patrimonio immenso, di fronte alla costa nord-occi-

dentale della Sicilia, di cui è direttore Stefano Donati.

Da quanti anni ricopre questo ruolo? Ne ha altri o si

dedica completamente all’Amp?

“Sono direttore dell’Area Marina Protetta Isole Egadidal 2010 e non ricopro altri ruoli perché questo com-pito è molto impegnativo. Fino al 2012, per 13 anni,ho lavorato anche presso il ministero dell’Ambiente,occupandomi di aree marine protette a livello cen-trale, seguendo istruttorie per l’istituzione, regola-menti, progetti, linee guida. Poi nel 2010 ho decisodi provare a mettere alla prova quanto avevo im-parato, in prima linea, in un’area marina protettache aveva eccezionali potenzialità, ma completa-mente inespresse. Oggi posso dire che questa sfidaè stata vinta alla grande, siamo un modello per l’Ita-lia e per l’Europa”.

Quali compiti svolge l’AMP più grande d'Europa?

“Ne svolge moltissimi. Facciamo conservazione, conprogetti di tutela di posidonia oceanica, coralligeno,foca monaca, fauna ittica. Ad esempio, abbiamoazzerato lo strascico illegale sotto costa (-85%), ri-dotto l’erosione dei fondali provocato dalle ancoredelle barche (gestiamo 182 gavitelli nelle cale piùbelle e vulnerabili), combattuto il bracconaggio(pesca sub) e i ‘ricciaioli’, che sono una piaga so-ciale legata alla malavita organizzata. E poi fac-ciamo ricerca, monitoraggio: abbiamo accertato ilritorno della foca monaca, dimostrato la ripresa dellafauna ittica e dell’ambiente marino in generale. Lostudio realizzato con l’Università di Palermo dice chel’AMP vale, ogni anno, più di un miliardo di euro. Cioccupiamo anche di comunicazione ed educa-zione ambientale, con scuole e turisti; facciamo pre-venzione e informazione: ogni giorno abbiamo inmare 4 gommoni, attorno alle 3 isole, che fanno 3uscite al giorno, e a fine anno abbiamo 5.000 ore dinavigazione con ogni mezzo. Facciamo sorve-glianza, con la Polizia Municipale in mare, e pianifi-cazione della fascia costiera, dando pareri su tuttoquello che avviene sulla costa, in quanto siamoanche gestori, per conto della Regione, del Sito ma-rino di Importanza Comunitaria: e gli abusi sonoormai un ricordo. Infine ci occupiamo di promozionedello sviluppo sostenibile, affiancando le imprese permigliorare le loro performance ambientali (80 dittecon il marchio di qualità dell’AMP) e promuovendoprogetti di gestione sostenibile della fascia costiera(Medonia, Egadi Cosmesi)”.

Tante attività e tutte impegnative. L’Amp può essere

un’opportunità di lavoro anche per i giovani?

“Le ricadute occupazionali ed economiche di unamoderna area marina protetta sono soprattutto in-dirette, come sta avvenendo alle Egadi, con l’AMPsempre sui media, con un gran lavoro di marketingterritoriale e con un turismo che ha tassi di crescitadel 5-10% ogni anno. Questo genera un incredibileindotto, che alimenta l’occupazione in tutti i settori.In ogni caso, nell’AMP Egadi abbiamo anche rica-dute occupazionali dirette: circa 15-20 persone la-vorano per noi tutto l’anno, tra contratti a progetto,collaborazioni continuative e cooperative che vin-cono le gare pubbliche per l’affidamento dei servizi.In estate arriviamo a 45-50, un numero incredibile.L’opportunità quindi c’è, ma è precaria, perché al

Tutela e valorizzazione, ma anche ricerca e monitoraggio: ecco la mission della più grande area marina protetta del Mediterraneo

L’Area Marina Protetta Isole Egadi“Siamo un modello per l’Italia e l’Europa”. Parola del direttore Stefano Donati

momento l’Amministrazione ha le piante organichebloccate dalle varie nore per il contenimento dellaspesa. E’ un errore e un peccato, perché stiamo for-mando e professionalizzando ad alto livello ungruppo eccezionale, che andrebbe stabilizzato”.

Con quali enti collabora l’AMP e in quali settori?

Con tutte le istituzioni (Ministeri, Regione, Soprinten-denze, Prefettura, Procura della Repubblica) c’è unrapporto di grande rispetto e considerazione perquello che facciamo. E anche con le Forze dell’Or-dine c’è una collaborazione e una sinergia notevole.Ma il massimo del riscontro lo abbiamo con il mondodella ricerca e con il settore economico e produt-tivo: tutti i maggiori Enti di ricerca in campo marinolavorano con noi su progetti importanti (ISPRA, ENEA,CNR, Università, CoNISMa), mentre varie aziende cisponsorizzano e sostengono (Riomare, FondazioneTim, Toshiba, Prada, per citarne alcune) e altre sistanno avvicinando, anche a livello locale”.

Cosa ne pensa della nascita della nuova Pro Loco e

del settimanale “La Tartaruga”?

“Un’organizzazione che si occupi di fare promozionee marketing territoriale a livello associato è impor-tante in una realtà come questa. La sfida per la ProLoco è diventare rappresentativa di tutti i soggetti etutte le categorie, in tutte le isole, superando le divi-sioni e i personalismi, che in questo territorio sono unproblema serio. E il giornale è partito con un nomeche non può che piacermi”.

LE BUONE PRATICHE

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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE TURISTICA DELLE ISOLE EGADIPAG. 3 NUMERO V

La mattanza, un rito millenario da rivivereFavignana tornerà ad essere l’isola del tonno

Il Rais Salvatore Spataro spera nel ritorno delle reti in mare: “Vorrei insegnare ai giovani questo antico metodo di pesca”

Tutto ha inizio nel 1848, con il Rais Michele Casu-bolo, che dà il via ad un’epoca favolosa, quasimitica, per le isole Egadi, come testimonia lascritta posta all’ingresso dell’ex Stabilimento Flo-rio. Tutto ha invece fine nel 2007, con Gioac-chino Cataldo, quando la Regina delle Tonnarefu calata per l’ultima volta. I protagonisti indi-scussi di questo arco di tempo sono i Rais, perso-naggi carismatici, veri e propri sciamani del

mare che hanno fatto la storia di Favignana eche sono protagonisti di una serie di ritratti rea-lizzati dalla pittrice Giovanna Guccione. Volti diuomini, di “guerrieri della tonnara”, impressi nellamemoria degli isolani e riportati su tela dall’arti-sta al termine di un lungo lavoro di ricerca. Unimpegno spinto fino ad aprire i cassetti dimenti-cati dei loro familiari, per recuperare fotografiecadute nell’oblio e diventate fonte di ispirazione.

Giovanna Guccione e i Rais della tonnara

Giovanna Guccione

Salvatore Spataro - Rais della tonnara di Favignana dal 1986 al 1996 (Gestione Castiglione)

Seguono la corrente atlantica, oltrepassano lostretto di Gibilterra e arrivano nel Mediterraneo. Abranchi risalgono verso le coste settentrionali dellaSicilia, approdando nelle acque che bagnano leEgadi, ideali per temperatura, profondità e salinità,per la procreazione. Sono i tonni, gli esemplari adultiche, tra maggio e giugno, compiono questo viag-gio e che, per secoli, sono stati protagonisti della“mattanza”. Un rito millenario raccontato da

Omero e praticato da Romani, Arabi e Spagnoli, chepensarono di sfruttare le prevedibili migrazioni deitonni per dare impulso alla loro attività di pesca. Acapo della mattanza c’è il Rais, che come spiega Sal-vatore Spataro, uno degli ultimi ad aver ricopertoquesto ruolo nella tonnara di Favignana, “è colui checoordina tutte le operazioni legate a questo metododi pesca del tonno rosso, compreso come mettere inacqua il castello di reti costruite durante tutto l’in-verno”. I tonni vengono catturati in una serie di retiche formano delle camere tra loro comunicanti at-traverso reti mobili dette “porte”. Con un sistema diapertura e chiusura delle camere, i tonni vengonospinti verso la “camera della morte”, l’unica ad avereuna rete anche sul fondo, issata dalle barche che sidispongono attorno ad essa, per far affiorare i tonniin superficie. Presi con degli arpioni i tonni muoiono el’acqua si tinge di rosso. “Se le correnti sono favorevoli– dice Spataro – i tonni arrivano prima nella cameradella morte. In una sola mattanza a Favignana hocatturato 678 tonni”. Chi come Salvatore Spataro ha vissuto le emozionidella mattanza ha nostalgia di questa antica tradi-

zione, ferma sull’isola al 2007: “Per noi pescatori lamattanza richiede uno sforzo enorme, ma è un la-voro che ci piace e ci diverte, come fosse una par-tita di calcio. Per questo ci auguriamo che possapresto ricominciare. È un’attività che ci portiamodietro da decenni, che ha dato lavoro a tante fa-miglie, con lo Stabilimento Florio, una struttura dasempre all’avanguardia, la prima ad aver realizzatoil tonno in scatola e ad aver creato al suo internoun asilo nido, per permettere ai genitori di lavoraretranquilli. Mi piacerebbe insegnare ai giovani cosavuol dire fare una mattanza. Sull’isola ci sono ra-gazzi promettenti e sarebbe bello tramandare que-sto antico rito”. Dopo l’ultima mattanza del 2007, Favignana po-trebbe tornare nuovamente protagonista. Il Senato,a fine luglio, ha approvato un emendamento al de-creto Mezzogiorno che include le tonnare fisse,compresa quella dell’isola egadina, nella riparti-zione delle quote aggiuntive di tonno rosso previsteper l’Italia a partire dal 2018. “Se ci sarà la mattanza– conclude Spadaro – sarò sicuramente a bordo”.

G.S.

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PAG. 4SETTIMANALE DI INFORMAZIONE TURISTICA DELLE ISOLE EGADINUMERO V

GLI SCATTIPIÙ BELLI

Grotte marine, piccole cale, acqua azzurra, pesce fresco da gustare a bordo. Un’esperienza indimenticabile

Un giro in barca a MarèttimoL’incantevole bellezza dell’Isola Sacra vista dal mare

Grotte marine, piccole cale, acqua azzurra

in cui si riflette il colore rosa delle pareti roc-

ciose a picco sul mare. La bellezza di Marèt-

timo, vista a bordo di una delle barche

guidate dai pescatori dell’isola, è indescrivi-

bile. Soprattutto in compagnia di Pippo e

dei suoi due figli, Antonino e Giuseppe, che

mostrano e descrivono un susseguirsi di me-

raviglie che gli occhi non si stancherebbero

mai di guardare...

IL TOUR. Il viaggio inizia imbarcandosi alloScalo Vecchio e procedendo verso Nord.La prima grotta che si incontra è quella delCammello, riconoscibile per la presenza del-l’omonimo scoglio, che ha la forma dell’ani-male accovacciato con le sue due gobbe.Oltrepassata Punta Troia, sulla cui sommità siammira lo storico Castello, si raggiunge laGrotta del Tuono, così chiamata per il boatoche emette all’infrangersi delle onde controle sue pareti. Poi è la volta della Grotta dellaPipa.

UN TRIONFO DI AZZURRO... Superata la Praiadu Libàno e doppiata Punta Mugnone si rag-giunge Cala Bianca, una meravigliosa baiache simile ad un’enorme piscina, per il co-lore azzurro delle sue acque, riflette comeuno specchio l’imponente vista dei barran-chi, picchi aguzzi di roccia dolomitica di co-lore rosa che hanno dato a questo scenarioil nome di Dolomiti sul mare. Continuando ilviaggio, ci si imbatte nella Grotta degli Inna-

A bordo - Pippo con i suoi figli Giuseppe e Antonino

Dario Piccolo e Giovanna Sfragasso

morati, dove con una piccola immersionea pelo d’acqua, per circa due metri, si ac-cede ad un’altra cavità appena illuminatada un buco nella roccia. L’esperienza suc-cessiva è l’entrata attraverso due strettepareti nella Grotta Perciata, passando poiper un’altra piccola cavità, quella delTàuro. Segue la Grotta del Presepe, dovestalattiti e stalagmiti danno l’impressione divedere lo scenario della natività. Poi ap-pare la Grotta della Ficaredda, riconoscibileper il forte odore, dovuto alla presenzadell’uccello delle tempeste (Hydrobadespelagicus).

“IL DUOMO”. La Grotta della Bombardachiude la serie delle più grandi grotte di Ma-rèttimo. Per la sua imponenza si potrebbe

definire “il duomo” delle grotte dell’isola (“lacattedrale” si trova sott’acqua). E’ sormon-tata dalla “mitra du papa”, una stalagmiteche la fantasia popolare ha fatto somigliareal copricapo del sommo pontefice.

IL FARO. Doppiato l’isolotto di Punta Libec-cio e già prima di superare la praia di CalaNera si scorge il Faro, che si erge a 24 metrisul livello del mare e domina la costa Ovestcon i suoi 50 metri di altezza.Continuando il giro dell’isola, si passa laFacciazza, che prende il nome da un sug-gestivo volto scolpito sulla roccia, per poidoppiare Punta Basano e raggiungere nuo-vamente lo Scalo Vecchio, dopo essersi la-sciati alle spalle il cosiddetto “Sticchio dellaCastellana”, parete rocciosa che trae il

Supplemento in distribuzione gratuitadel portale di informazione turistica www.prolocoegadi.itRegistrazione Tribunale di TrapaniN. 362 del 10 luglio 2017Sede legale Palazzo Florio – 91023 Favignana (TP); C.F. 93077910813

Direttore responsabile: Giovanna SfragassoDirettore editoriale:Vito Massimo SaladinoRedazione:Giovanna Sfragasso, Vito Dario Piccolo

Editore: Pro Loco Isole EgadiStrada Costiera di Mezzogiorno snc -91023 Favignana (TP)Responsabile dati personaliD.Lgs. 196-2003: Vito Massimo SaladinoStampa: Rallo srl, Via degli Archi 222Mazara del Vallo (TP) Concessionaria di pubblicità: Pro Loco Isole EgadiDiffusione: Isole Egadi, Trapani, MarsalaNumero copie: 5.000

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PAG. 5 SETTIMANALE DI INFORMAZIONE TURISTICA DELLE ISOLE EGADI NUMERO V

Un convegno sulla piccola pesca artigianaleBraschi: “La nostra società conta 70 soci”

Salvatore Braschi

rispettivamente dell’IAMC CNR di Mazaradel Vallo e Castellammare, il biologo Fran-cesco Bertolino, il presidente regionaledella Federcoopesca Nino Accetta ed ilsindaco Giuseppe Pagoto. A chiudere i la-vori sarà il vice presidente del Senato Mau-rizio Gasparri. “La nostra societàcooperativa, nata 25 anni fa, ha volutocreare a Marèttimo una struttura localeche potesse offrire dei servizi ai pescatori –spiega Braschi – Inizialmente eravamo ap-pena 10 soci, tra cui Pippo, ora siamo 70con 22 imbarcazioni. Mi piace sottolinearecome, tre anni dopo la nostra costituzione,si sia parlato di diversificazione, oggi temamolto caro alla Comunità Europea. Lapesca turismo, le visite naturalistiche e lavalorizzazione del territorio sono stati i nostripunti di forza per promuovere l’isola eavere una nuova forma alternativa diguadagno”. G.S.

“La piccola pesca artigianale all’internodelle aree marine protette esiste an-

cora?”. E’ questo il titolo del convegno inprogramma a Marèttimo il prossimo 28agosto, alle ore 18.00, presso l’asilo dellaparrocchia. All’incontro, organizzato dallasocietà cooperativa “San Giuseppe”, pre-sieduta da Salvatore Braschi, partecipe-ranno il dott. Sergio Vitale e Carlo Pipitone,

GLI SCATTIPIÙ BELLI

racconti ogni volta che riper-corre con la mente le mille diffi-coltà incontrate in quasi unsecolo di vita. Giuseppe Bevi-lacqua, questo il suo nome, de-scrive, circondato dall’affettodei suoi tre figli, con lucidità, en-fasi e trasporto una serie di av-venture che meriterebbero lasceneggiatura di un film o di es-sere romanzati in un libro. Fin dagiovane ha iniziato a coltivarela passione per la pesca. Poi la

partenza per la guerra conanni trascorsi tra Grecia e Ger-mania, tra battaglie in trincea etentativi di fuggire dai campi diconcentramento. Dopo l’espe-rienza in una famiglia tedescache lo aveva “adottato”, laconoscenza di un corregionaledi origine catanese ed il ritornoa casa con la gioia della fami-glia e degli amici che lo crede-vano morto. Una nuovabattaglia ed una lunga lotta

per vincere la malaria, prima diiniziare una vita fatta di pescaed amore per l’isola. Gli ultimianni sono stati poi vissuti su unaimbarcazione da diporto diproprietà di una famiglia tori-nese che, in uno dei suoi viaggi,lo riportò in Grecia. Qui l’incon-tro fortuito con un camionistadel luogo che lo accompagnòa visitare i posti di guerra doveoltre 6000 suoi compagni per-sero la vita. D.P.

Storie da raccontare... le avventure di “zio pippineddro”

Giuseppe Bevilacqua

nome dalla forma delle due cavità che lacostituiscono.

PIPPO: “REGALO EMOZIONI”. “Ho iniziato nel1973 facendo il pescatore. Guadagnavo25.000 mila lire al mese. Poi l’intuizione, lavo-rare con i turisti. Ogni passeggero pagavacirca 1000 lire per fare il giro dell’isola, ne im-barcavo 30 al giorno, guadagnando30.000 mila lire, più di quanto riuscivo a farein 30 giorni di pesca. Dopo dieci anni, però,per amore della mia fidanzata Maria -spiega Pippo - ho lasciato tutto e sono tor-nato a fare il pescatore. Ma non ero soddi-sfatto. Allora ho fatto un passo indietro econ il sostegno di quella che intanto era di-ventata mia moglie ho comprato una scia-luppa, arrivata direttamente da Genova. Eho ricominciato a regalare emozioni ai turi-sti. Un lavoro bellissimo, che amo, che fac-cio con i miei figli, con i quali racconto dauna barca le bellezze di Marèttimo e pre-paro a bordo pesce alla griglia appena pe-scato. A volte anche in compagnia ditelecamere e microfoni, che arricchisconoil mio tour. Oggi la diretta di Radio 102 e l’in-tervista per La Tartaruga”.

“Zio pippineddro” è il pesca-tore più anziano di Marèttimo.Compirà 94 anni a novembre.La sua è una storia carica diemozioni che rivivono nei suoi

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Una veduta di Levanzo

Dopo il successo riscosso ad iniziomese a Marèttimo, l’Associazione

“Sole delSud”, con ilcontributo delComune diFav ignana,ha deciso di ri-

proporre l’evento “Aspettando SanGiuseppe” anche a Levanzo. Do-menica 27 agosto, alle 21.30,presso il Piazzale del Porto andrà inscena una serata di musica, video,degustazioni e tanto divertimento.

Dopo la degustazione di “panecunzato”, piatto tipico siciliano,sarà proiettato un primo video conle immagini più belle della festa diSan Giuseppe che si rinnova ogni19 marzo. Successivamente, sarà lavolta di un documentario a cura diFrancesco Marraffa dal titolo “Giar-dino delle ancore”. Lo stesso Mar-raffa insieme a Piera Bertolino daràvita ad un concerto di musica po-polare. Infine, è in programma unaserata danzante con Salvatore Tor-rente e Giuseppe La Saia.

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE TURISTICA DELLE ISOLE EGADINUMERO V

Pane “cunzato”, un piacere per il palato Serata di musica e degustazioni a Levanzo

Appuntamento al Piazzale del Porto il 27 agosto. Di scena anche Torrente e La Sala

Risotto “La Lampara”

RICETTA

LA

Ingredienti per 4 personetre zucchine medie

200 g. di pesce spada

250 g. di gamberetti sgusciati

400 g. di riso

scaglie di bottarga fresca

aglio, olio, peperoncino, sale

Lavare, cuocere e frullare lezucchine. Scottare il pescespada e aggiungerlo in-sieme ai gamberetti lessi esguscitai al riso sbollentato.Amalgamare il tutto e ser-vire con aggiunta di scagliedi bottarga fresca, sale, olioe peperoncino.

a cura di Said Elgarras

La Lampara

Vino consigliato da Francesco Intorcia Heritage“Grillo Intorcia”

A Marèttimo il 25 agosto

Nell’ambitodella rasse-gna “Libri eLetture Di

qua e di là

dal Mare”,l ’Assoc ia-zione CSRT“ M a r e t -timo” pre-senta il libro “Una strada fra leonde” di Lorenzo Mercurio(Wordmage Edizioni). Un rac-conto ambientato sull'isola diMarettimo. Dialogherà conl’autore Laura Lodico. L’appun-tamento è venerdì 25 agosto,alle ore 17:00, presso il Museodel Mare - Scalo Vecchio. L’ini-ziativa ha il patrocinio del Co-mune di Favignana – IsoleEgadi e dell’Area Marina Pro-tetta.