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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010 pag. 1 “QUELLO CHE FARETE A QUESTI PICCOLI…” Dal “San Martino” BOLLETTINO D’INFORMAZIONE Autorizzazione n. 397 del 9 maggio 1977 - Tribunale di Udine 33040 LIESSA DI GRIMACCO - Piazza Don Rino Marchig, 3 - Tel. (0432) 725012 Direttore responsabile: dott. Iole Namor - Impaginazione e stampa: Tip. Tomadini - Udine Dal San Martino BOLLETTINO D’INFORMAZIONE Autorizzazione n. 397 del 9 maggio 1977 - Tribunale di Udine Anno XLVII - N. 3 - Docembre 2010 33040 LIESSA DI GRIMACCO - Piazza Don Rino Marchig, 3 - Tel. 0432 725012 e-mail: [email protected] Direttore responsabile: dott. Iole Namor - Impaginazione e stampa: Tip. Tomadini - Udine TAXE PERÇUE TASSA PAGATA Pubbl. quadrimestrale - Poste Italiane s.p.a. Spediz. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB UDINE In caso di mancato recapito inviare a UDINE CPO per la restituzione al mittente previo pagamento resi Ormai siamo in prossimità delle feste del Natale. Sono da poco passate le celebrazioni dei Santi e dei morti e dopo la corsa alla tomba più bella e fiorita ci apprestiamo ad assistere alla corsa agli addobbi natalizi. Tanto di- spendio di energie per tante cose che durano pochi giorni e poi sono da cambiare. Affronto sempre con diffi- coltà queste feste perché rappresenta- no sempre più un’esaltazione del con- sumismo, dell’usa e getta. Sempre più in questi anni mi viene il rimpianto dei Natali passati da bam- bino ad aspettare un regalo con cui poi giocavi per tutto l’anno perché, escluso il compleanno, non c’erano altre feste e regali. Oggi se entri nella camera di un bambino non riesci nep- pure a camminare per i tanti giochi che ci sono. Come genitori e familia- ri vogliamo sempre di più riempire le stanze dei nostri piccoli di cose: quan- do impareremo a riempirgli il cuore? In queste feste c’è un’altra cosa alla quale dovremmo pensare tutti, ed è l’abbandono di tanti nostri anziani. Noi ci diamo tanto da fare per preno- tare veglioni, pranzi e cene e non riu- sciamo a visitare i nostri poveri vecchi. Mi chiedo se quando facciamo il pre- sepio ci rendiamo conto di quello che stiamo facendo, ovvero che accoglia- mo quello che ha detto: “quello che farete a questi piccoli, l’avete fatto a me”. Forse anch’io mi farò prendere dalla corsa, dal “bisogna fare questo e bisogna fare quello”. Cercherò sem- pre però, quando vedrò un presepio, di domandarmi chi nasce e che cosa nasce in me. Il mio augurio non può che essere che anche voi, e sopratutto i più soli e afflitti, quando vedete un presepio abbiate la consapevolezza e la gioia che Gesù nasce proprio per voi. Vaš famoštar – Il vostro parroco Don Federico Počeščen Ti, ki prišel si odrešit vse ljudi! Gloria in excelsis Deo, tako angelci pojejo: lepo pojo na čast Bogu, odparto je Nebo.” “Meraviglioso scambio! Oggi tutto si rinnova: Dio si è fatto uomo; immutato nella sua Divinità ha assunto la nostra umanità” A tutti voi ed in par- ticolare agli ammalati e agli anziani auguriamo un Santo Natale e un fe- lice anno tenendo sempre per mano il Signore. Usiem našim lju- dem doma in po sviete, posebno te bunim in te starim želmo vesel Svet Božič in srečno novo leto nimar z Buogan blizu.

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. TM pag. 1

“QUELLO CHE FARETE A QUESTI PICCOLI…”

Dal

“San Martino”BOLLETTINO D’INFORMAZIONEAutorizzazione n. 397 del 9 maggio 1977 - Tribunale di Udine

33040 LIESSA DI GRIMACCO - Piazza Don Rino Marchig, 3 - Tel. (0432) 725012

Direttore responsabile: dott. Iole Namor - Impaginazione e stampa: Tip. Tomadini - Udine

Dal

San MartinoBOLLETTINO D’INFORMAZIONEAutorizzazione n. 397 del 9 maggio 1977 - Tribunale di Udine

Anno XLVII - N. 3 - Docembre 201033040 LIESSA DI GRIMACCO - Piazza Don Rino Marchig, 3 - Tel. 0432 725012 e-mail: [email protected] responsabile: dott. Iole Namor - Impaginazione e stampa: Tip. Tomadini - Udine

TAXE PERÇUETASSA PAGATA

Pubbl. quadrimestrale - Poste Italiane s.p.a. Spediz. in abb. postale D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB UDINE

In caso di mancato recapito inviare a UDINE CPO per la restituzione al mittente previo pagamento resi

Ormai siamo in prossimità delle feste del Natale. Sono da poco passate le celebrazioni dei Santi e dei morti e dopo la corsa alla tomba più bella e fiorita ci apprestiamo ad assistere alla corsa agli addobbi natalizi. Tanto di-spendio di energie per tante cose che durano pochi giorni e poi sono da cambiare. Affronto sempre con diffi-coltà queste feste perché rappresenta-no sempre più un’esaltazione del con-sumismo, dell’usa e getta.

Sempre più in questi anni mi viene il rimpianto dei Natali passati da bam-bino ad aspettare un regalo con cui poi giocavi per tutto l’anno perché, escluso il compleanno, non c’erano altre feste e regali. Oggi se entri nella camera di un bambino non riesci nep-pure a camminare per i tanti giochi che ci sono. Come genitori e familia-ri vogliamo sempre di più riempire le stanze dei nostri piccoli di cose: quan-do impareremo a riempirgli il cuore?

In queste feste c’è un’altra cosa alla quale dovremmo pensare tutti, ed è l’abbandono di tanti nostri anziani. Noi ci diamo tanto da fare per preno-tare veglioni, pranzi e cene e non riu-sciamo a visitare i nostri poveri vecchi. Mi chiedo se quando facciamo il pre-sepio ci rendiamo conto di quello che stiamo facendo, ovvero che accoglia-mo quello che ha detto: “quello che farete a questi piccoli, l’avete fatto a

me”.Forse anch’io mi farò prendere

dalla corsa, dal “bisogna fare questo e bisogna fare quello”. Cercherò sem-pre però, quando vedrò un presepio, di domandarmi chi nasce e che cosa nasce in me. Il mio augurio non può che essere che anche voi, e sopratutto i più soli e afflitti, quando vedete un presepio abbiate la consapevolezza e la gioia che Gesù nasce proprio per voi.

Vaš famoštar – Il vostro parroco Don Federico

Počeščen Ti, ki prišel si odrešit vse ljudi! Gloria in excelsis Deo, tako angelci pojejo: lepo pojo na čast Bogu, odparto je Nebo.”

“Meraviglioso scambio! Oggi tutto si rinnova: Dio si è fatto

uomo; immutato nella sua Divinità ha assunto la nostra umanità”

A tutti voi ed in par-ticolare agli ammalati e agli anziani auguriamo un Santo Natale e un fe-lice anno tenendo sempre per mano il Signore.

Usiem našim lju-dem doma in po sviete, posebno te bunim in te starim želmo vesel Svet Božič in srečno novo leto nimar z Buogan blizu.

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 2 pag. 3

Cronaca parrocchialeLUGLIORAZSTAVA

Durante il mese di luglio abbiamo avuto la fortuna di visitare la mostra installazione di Lino Scuoch dal titolo “gelo-disgelo”.

La mostra è stata allestita in un’an-tica casa di Topolò ed entrando l’at-mosfera ti immergeva nel passato guardando però sempre con un occhio al presente.

Un tributo al passato con speranza nel futuro!

25 LUGLIOSVET JAKOB

Grazie all’interessamento e aiuto dei nostri giovani abbiamo, con gran-de solennità, celebrato la festa di San Giacomo.

Nella nostra chiesa parrocchiale si è celebrata la Santa Messa solenne cantata da tutta l’assemblea liturgica e guidata dai nostri fedelissimi giovani e come ormai da tradizione, per l’occa-sione, è stata esposta la Sacra immagi-ne del Santo.

Il pomeriggio è proseguito poi presso la nostra palestra con il pranzo comunitario, la tradizionale tombola, i nostri bei canti sloveni, la musica del-le nostre fisarmoniche e il ballo. Come

sempre il ricavato del pranzo e della tombola è stato interamente devoluto per le necessità della nostra chiesa.

Un grazie va ai coordinatori Ema-nuele Angelini, Marco Marinig e Sabi-na Cernoia, al consiglio parrocchiale, agli alpini del comune, ai suonato-ri Roberto Čizguj e al nostro Piero Chiabai, e a tutti i giovani del gruppo parrocchiale che sono veramente la benedizione di Dio su questa nostra comunità.

Per dover di cronaca a questa festa hanno partecipato tutti (come sempre la palestra e la chiesa erano piene), però a voler essere precisi mancavano quei due ormai esigui poli o gruppet-ti che si dimostrano uguali anche se contrari…!!!

1 AGOSTOPRAZNIK OD ALPINU

La prima domenica di agosto, come ogni anno, il gruppo alpini di Grimacco organizza la sua festa presso il passo Prievalo a San Martino.

Grazie anche al bel tempo la par-tecipazione è stata buona; la festa, iniziata con il consueto alzabandie-ra (a cui hanno partecipato anche alpini di altri gruppi), è continuata con la Santa Messa celebrata da Don Federico.

Dopo il pranzo, preparato dagli al-pini (aiutati da alcuni simpatizzanti / amici che come ogni anno danno una mano per la buona riuscita della festa), quest’anno a grande richiesta c’è stata l’estrazione della tombola, un gioco vecchio ma che piace ancora a tutti, giovani e non.

I festeggiamenti sono proseguiti per tutto il pomeriggio tra canti, ten-tativi di ballo e bicchieri di vino.

21 AGOSTOJAGARSKI PRAZNIK

Azzeccata quest’anno l’idea di fare la festa dei cacciatori il sabato mattina, momento che non interferisce con le celebrazioni festive della parrocchia.

Così ci siamo tutti ritrovati presso la baita dei cacciatori sul monte San Martino dove il nostro parroco don Federico ha celebrato la Santa Messa di ringraziamento e di suffragio per tutti i cacciatori defunti.

All’ombra e al fresco degli alberi è proseguita la festa con il pranzo so-ciale.

Un grazie va a quanti hanno parte-cipato, al direttore della riserva Clau-dio Vogrig e a tutti i cacciatori (di entrambi i gruppi) presenti alla cele-brazione, dimostrando così sensibilità e maturità; con la speranza di vederli, appena terminata la stagione venato-ria, presenti ogni domenica nella no-stra chiesa all’incontro con il Signore e con la comunità che è formata da tutti e da ciascuno!

Si gioca alla festa di San Giacomo festa alpini prievalo

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 2 pag. 3

29 AGOSTOGREMO NA BOŽJO POT

Nell’ultima domenica di agosto ci siamo ritrovati tutti in corriera per la nostra gita -pellegrinaggio parrocchia-le.

Quest’anno la nostra meta era Ca-nale d’Agordo, dove è nato Papa Lu-ciani – Giovanni Paolo 1°.

Don Federico ha celebrato la Santa Messa e non sono mancati anche i no-stri bei canti sloveni con l’amatissima “Lepa si” come canto finale. Il parroco del luogo ci ha illustrato tutta la sto-ria e le opere della chiesa. Bellissimo l’altare verso il popolo tutto scolpito in legno che rappresenta la breve vita del Papa.

Fra nuclei famigliari e persone sin-gole, gli interventi di quest’anno han-no riguardato 7 realtà in difficoltà, se-gnalate dalle assistenti sociali o da altre persone, in più comunità della nostra forania.

Invito naturalmente a proporre, con la necessaria delicatezza, situazio-ni di disagio a vostra conoscenza, che possono aver bisogno di aiuto tramite il parroco o una o un referente della comunità.

Il ricavato della vendita dei dolci e delle offerte, dello scorso mese di ot-tobre alla festa delle castagne è stato di euro 1920. Purtroppo quest’anno il tempo brutto non ha favorito la presenza di molte persone e quindi il

ricavato è stato decisamente inferiore agli anni scorsi. Sono avanzate alcu-ne torte che sono state consegnate al CRSE di Carraria e alla mensa dei po-veri. Questa iniziativa resta comunque preziosa, come risorsa per la Caritas foraniale e la sua attività. Per questo ringrazio molto tutte le persone che in qualche modo hanno collaborato.

La coop. “Il melograno” ci manda come sempre i suoi ringraziamenti per il nostro sostegno, sia per la giornata della vita, ma anche per l’acquisto dei ciclamini o di altre piantine durante l’arco dell’anno.

Anche la raccolta degli indumenti usati, organizzata in primavera, dalla “Caritas Diocesana” e alla quale par-

tecipa anche la nostra forania, ha dato un buon risultato.

Il ricavato infatti è stato di 28.000 euro e sarà utilizzato per finanziare il progetto “SU MISURA PER NOI” che prevede l’apertura di due labora-tori: uno di tappezzeria e uno di sarto-ria pensati per offrire possibilità di for-mazione e di occupazione a persone in situazione di disagio sociale.

Sono sempre a vostra disposizione per chiarimenti, suggerimenti, propo-ste.

Grazie ai redattori del “San Mar-tino” per l’ospitalità. Colgo l’occasio-ne per fare a tutti i migliori auguri di buon Natale.

La referente foraniale

RENDICONTO “CARITAS FORANIALE” 2009-2010

Pellegrinaggio a Canale D’Agordo

USCITE

Rinnovo adozioni a distanza € 1200Alla cooperativa “Il melograno € 1500Al “centro aiuto alla vita” € 250Disavanzo anno precedente € 225Acquisto alimentari- detersivi € 950Contributi buoni mensa, materiale didattico € 900Acquisto medicine, visite mediche

€ 180Bombole gas € 60Contributi per famiglie in stato di difficoltà € 1350Acquisto scaffale magazzino indu-menti € 80Acquisto scarpe € 180Trasporti € 70

Totale uscite € 6945

ENTRATE

Vendita dolci ottobre 2009 (comprese offerte) € 2900Giornata della vita (primule euro € 3200Offerte parrocchie Savogna, Tercimonte, Montemaggiore, Vernassino € 700Altre offerte € 200Ricavato mercatini equosolidale € 250

Totale entrate € 7250

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GENEROSITÀDI UNA VOLTA

I nostri genitori non avevano molto materialmente, ma ci han-no insegnato tantissimo: ad essere contenti di ciò che c’era, ad amare e rispettare tutto e tutti e pregare ringraziando ogni giorno il Signo-re per tutto questo.

Perciò anche nella miseria si viveva sereni!

Quella volta non c’erano pen-sioni per tutti e per questo si tro-vavano persone che chiedevano anche cibo e si accontentavano di tutto.

Una famiglia con due bimbe e genitori che viveva in un paesino delle valli era povera, ma la casa con la stufa era calda.

Un giorno bussa alla porta un mendicante e chiede di poter entrare per riscaldarsi, fuori c’è la neve.

La mamma delle bimbe lo fa entrare e l’uomo si siede vicino alla stufa e ringrazia con preghiere.

Dopo un po’ chiede se c’è qualcosa da mangiare perché è da due giorni che non mangia qual-cosa di caldo.

In casa non c’è niente, solo un po’ di polenta condita con lardo avanzata dal pranzo di mezzogior-no e che serve per la cena.

La mamma guarda le due bim-be che con la testa dicono di sì.

L’uomo mangia con gusto questa polenta riscaldata e ringra-zia con altre preghiere e se ne va contento.

Quella sera la cena per quella famiglia era una mela a testa, ma erano tutti contenti di aver potuto aiutare chi aveva più bisogno di loro.

Storia vera della nostra gente sempre alla sequela del vangelo.

In canonica è allestito il museo sulla sua vita e la nostra guida, dopo averci ben spiegato il tutto, ci ha fatto vedere anche un filmato sul Pontefice Luciani.

La gente del luogo è molto affezio-nata al Papa del sorriso e accoglie con rispetto e gentilezza tutti quelli che vengono a ricordarlo e pregarlo.

Il paese di Canale d’Agordo è mol-to carino e curato, le case sono tipi-che del luogo con tetti a punta per le abbondanti nevicate, i balconi delle case in legno sono meravigliosi con tanti fiori di tutti i colori. La cosa più curiosa sono i “kazoni” in legno che, come ci ha spiegato la guida, una vol-ta erano anche abitazioni per la gente; sono parecchi, sparsi per il paese, non sono stati distrutti ma quasi tutti ri-strutturati.

Commovente è stata anche la visita al giardino dei ricordi, dedicato ai ca-duti della seconda guerra.

E’ stata una bellissima ed interes-sante giornata e la gioia dello stare in-sieme ci ha ripagato della stanchezza dei tanti chilometri fatti.

AGOSTO/ SETTEMBRENOGOMET - OVER 40 A COSIZZA

Nel consueto periodo a cavallo tra agosto e settembre si è svolta la tredi-cesima edizione del torneo di calcet-to Over 40 e la quarta del Memorial Lauretig Andrea, torneo dedicato alla categoria pulcini.

Come gran parte delle manifesta-zioni, anche il torneo quest’ anno ha dovuto fare i conti con le bizze del tempo. Le numerose giornate di piog-gia hanno creato qualche problema con la qualità del campetto su cui si sono disputate le gare, ma non han-no di certo tolto entusiasmo ai parte-cipanti che hanno dato una ulteriore dimostrazione di non voler proprio appendere gli scarpini al chiodo, tanto meno al pubblico che ha seguito l’e-vento, premiati, in occasione della se-rata conclusiva, con la porchetta offer-ta dal Circolo Culturale Val Cosizza,

come ormai da tradizione.Per quel che riguarda i risultati,

nella fascia A la squadra di Grimacco ha ottenuto il suo primo successo as-soluto nel torneo, battendo in finale Savogna, mentre nella fascia B la vit-toria è andata alla squadra di Pulfero, con Mersino secondo classificato. Nel Memorial Lauretig Andrea il successo è andato alla squadra di Moimacco, che ha avuto la meglio su Audace San Leonardo, Azzurra Premariacco e Tor-reanese.

Da queste pagine il Circolo Cultu-rale Val Cosizza ringrazia tutti coloro che danno il loro contributo sia per la gestione della sede del Circolo che per l’organizzazione dei suoi eventi.

2 SETTEMBREPASTORALNI SVET

Giovedì 02 settembre si è riunito presso l’appartamento “don Azeglio” il consiglio pastorale parrocchiale per discutere il seguente ordine del gior-no:

Con grande serenità, disponibilità e gioia dello stare insieme e del saper ascoltarci discuteremo, programmere-mo e decideremo sulla festa della Ban-dimica e intitolazione della palestra a Don Azeglio.

Festa della KuatarincaGiornalino “San Martino”Varie“Pojmo Gospuodu, ki je dobar.Gospuod je naša muoč in naša pie-

sam,on nas je riešu„

5 SETTEMBRESENJAM SVETEGA SINŽILIHA

La prima domenica di settembre siamo soliti celebrare la festa del no-stro patrono Sant’ Egidio.

Come ormai da tradizione la Santa Messa è stata celebrata nel pomerig-gio per permettere ai sacerdoti di es-sere presenti. La Santa Messa è stata presieduta da padre Raja, missionario

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PRE AZEGLIU U SPOMIN INTITOLAZIONE DELLA PALESTRA

In una assolata domenica, il 12 settembre, grande è stata la festa del-la comunità in occasione dell’intito-lazione della palestra di Liessa a Don Azeglio Romanin. Si è scelta questa data in modo che potesse coincidere, per quanto possibile, con l’ingresso del nostro amato parroco a Liessa (era il lontano 1961), data che, a sua vol-ta, era coincisa con l’anniversario di quell’8 settembre 1936, giorno in cui fu consacrata la Chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio di Liessa.

La solenne Santa Messa, comin-ciata alle 11.30, è stata presieduta da Mons. Igino Schif, già Vicario per la Pastorale della Diocesi di Udine. Han-no concelebrato i nostri Don Federico e Mons. Marino Qualizza, mentre il coretto dei giovani - a cui Don Azeglio teneva moltissimo anche in funzione della soddisfazione che traeva nell’a-scoltare l’assemblea che rispondeva e partecipava ai canti - ha allietato la funzione religiosa con canti allegri, melodicamente ritmati e ben eseguiti.

All’inizio della celebrazione, Don Federico ha ricordato la caparbietà e la tenacia di Don Azeglio per riuscire a costruire la palestra.

Decisamente originale e sicura-

mente molto toccante, nel significato, è stata la processione svoltasi all’aper-to, accompagnata dalle sonorità solen-ni ed armoniche della Nuova Banda di Orzano. L’idea di ospitare la Banda di Orzano per questo evento, infatti, è stata di Giacomo, che se ne è assunto l’onere economico, regalando all’in-tera comunità dei momenti emozio-nanti ed intensi, proprio in memoria di Don Azeglio, che spesso lo porta-va a Qualso a vedere e ad ascoltare la banda durante la Processione del-la Madonna. Al termine della Santa Messa, tutti si sono recati davanti alla palestra. Al commovente discorso di Lino Chiabai, direttore del Consiglio Parrocchiale, che ha illustrato il lavoro di Don Azeglio in questa comunità, è succeduto il discorso del sig. sindaco di Grimacco Eliana Fabello, che ha brevemente ripercorso con le parole la figura umana e ringraziato Don Aze-glio per il suo impegno nella comu-nità. La nuova Banda di Orzano suo-nava mentre Don Federico e Giacomo scoprivano la targa commemorativa che intitola la palestra a Don Azeglio, benedetta subito dopo da mons. Igi-no Schif. Così sta scritto sulla targa: PALESTRA - SALA PARROCCHIA-

LE DON AZEGLIO ROMANIN PARROCO DI LIESSA DAL 1961 AL 2005. “IST SAN DOBRI PA-STIR. DOBRI PASTIR DA NJEGA ŽIVLJENJE ZA OUCE” (Jan 10,11). Un ringraziamento, in questo senso, va sicuramente rivolto alle onoranze funebri “La Ducale” di Pascolini Ga-stone (Cividale del Friuli), che ha vo-luto donare la targa.

Tutti i convenuti, davvero nume-rosi, sono dunque entrati in sala per il pranzo, preparato per l’occasione dal Consiglio Parrocchiale e dalla volen-terosa presenza della Sezione Alpini di Grimacco che, spontaneamente, si è resa disponibile a dare una mano. Il banchetto è stato allietato da un gruppo di baldi giovani che hanno rallegrato il convivio con chitarre, fi-sarmoniche e con i canti della nostra cara tradizione popolare. Al termine del pranzo è arrivato il momento delle premiazioni dei nostri giovani ragazzi. La Giunta comunale, infatti, per ono-rare l’amore che Don Azeglio nutriva verso i giovani, ha voluto consegnare 14 borse di studio ad altrettanti ragaz-zi, in età di scuola dell’obbligo, resi-denti nel Comune. Quest’anno sono stati scelti i ragazzi nati tra il 1997 ed

Benedizione della targa in pietra piasentina Scoprimento della targa

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IL SALUTO DEL NOSTRO PARROCO

Mons. Igino, con grande gratitu-dine le porgo a nome mio, dei miei collaboratori e di tutta la comunità parrocchiale il benvenuto.

Abbiamo deciso con il consiglio pastorale di fare qualcosa per ricordare la grande figura di don Azeglio e rin-graziarlo per il grande lavoro che ha compiuto per questa comunità.

Ci è subito venuto in mente di in-titolargli la palestra proprio perché è stato un suo sogno già dai primi anni di apostolato qui a Liessa e l’ha voluta con forza.

Gli archivi parrocchiali ci dicono che già nel 1964 don Azeglio si è pro-digato per l’acquisto del primo pezzo di terreno e nel 1965 è stato incaricato il geometra Celedoni per la realizza-zione del progetto per costruire una sala parrocchiale a Liessa.

Grazie all’intervento dell’ammini-strazione comunale è stato poi realiz-zato il campetto da tennis e nel 1974 la parrocchia, grazie anche ad un con-tributo regionale, ha realizzato gli spo-

gliatoi.Nel libro cronistorico del nostro

archivio è pubblicata nel 1972 la foto della prima parte dei lavori (colonne e tetto) della palestra.

La parrocchia nel 1972 ha anche chiesto ed ottenuto un prestito re-gionale che abbiamo restituito fino al 1991.

Il 17 maggio del 1980 è stata inau-gurata la palestra costruita con l’aiu-to dell’allora Jugoslavia grazie ad un intervento del post terremoto, della regione Friuli Venezia Giulia e del Co-mune, e sempre nel libro cassa della parrocchia in diversi anni leggiamo: l’intero incasso viene investito nella palestra. Ci furono anche alcuni anni di deficit che don Azeglio ha ammor-tizzato.

Tanti hanno operato per la realiz-zazione di questa grande opera, tanto che le cronache ci dicono che nel gior-no dell’inaugurazione sono stati distri-buiti 50 diplomi di ringraziamento.

Bisogna poi anche ricordare che, grazie alla scorsa amministrazione co-munale, la palestra è stata interamente ristrutturata e resa agibile ed ora tutti possiamo adoperarla!!

Quello che a noi interessa oggi, e per questo abbiamo fatto questa gran-de festa, non è ringraziare nuovamen-te quanti hanno operato e si sono sa-crificati, ma ricordare la figura tenace di don Azeglio che non ha fatto mai il “poglavar”, ma si è fatto anche per la palestra manovale, muratore, falegna-me e imbianchino.

Naj u mieru počiva. Amen

--------

Un grazie mons. Igino per la sua presenza e per le belle parole, a don Marino e ai nostri bravi giovani, gioia di questa comunità. Saluto e ringrazio le autorità convenute e in particolare la signora sindaco di Grimacco Fabel-lo.

Prima della processione e poi della benedizione della lapide vorrei ringra-ziare tutti quelli che si sono adoperati per la realizzazione di questa festa.

Un sentito grazie a tutto il consi-glio parrocchiale per la grande dispo-nibilità ed il lavoro che sempre svolge con dedizione.

Un grazie va all’amministrazione comunale che ha chiesto di partecipare tangibilmente a questa festa in ricordo dell’indimenticabile don Azeglio.

Un grazie di cuore lo rivolgiamo alle onoranze funebri La Ducale di Pascolini Gastone che ha realizzato e ci ha donato la lapide di intitolazione.

Ringraziamo gli alpini che hanno chiesto di poter essere presenti con il lavoro a questa giornata.

Un grazie a tutti voi, carissimi par-rocchiani, per la numerosissima pre-senza segno di grande riconoscenza a don Azeglio.

La comunità vive grazie a quel-li che ogni domenica partecipano alla Santa Messa; non dimenticatevi dell’incontro settimanale con il Signo-re ed incontriamoci rimanendo uniti e mantenendo così viva la parrocchia. (…)

DON FEDERICO SARACINOPARROCO

(Ringraziamo inoltre: Don Nata-lino Zuanella e Don Rinaldo Gerussi che hanno partecipato alla benedizione della targa e al pranzo, il direttore del consiglio Foraniale Simone Bordon e il prof. Faustino Nazzi per l’aiuto datoci.)

il 1994. La volontà dell’Amministra-zione comunale, ovviamente, è quella di proseguire con questa iniziativa e consegnare, il prossimo anno, le borse di studio ai ragazzi più giovani.

Al termine della premiazione non sono mancati i dolci, bagnati dal caffè e dall’immancabile correzione. Certo, tutta la popolazione è stata indistinta-mente invitata a partecipare, ma dav-

vero abbiamo vissuto una giornata di festa di comunità intensa e veramente sentita, a giudicare dal numero altissi-mo di convenuti e dai loro volti sereni e gioiosi. Sicuramente Don Azeglio ci stava osservando soddisfatto, seduto su qualche sedia, ed ha voluto profon-dere su tutti noi la sua gratitudine e la sua gioia!

Dal “S. Martino” - Settembre 2010pag. 6

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Saluto mons. Igino Schiff, mons. Marino Qualizza, le autorità, i parenti e voi tutti qui convenuti.

Ringrazio inoltre le onoranze fu-nebri “La Ducale” di Cividale per il dono di questa lapide.

Oggi, giornata del 74° anniversa-rio della consacrazione della nostra chiesa, la parrocchia, in collaborazio-ne con l’amministrazione comunale, vuole ricordare l’attività pastorale nei 44 anni di sacerdozio di don Azeglio tra le nostre comunità.

Arrivato nel lontano 1961 da Se-degliano, trovandosi di fronte una realtà completamente nuova, non si è perso d’animo, ma si è subito rim-boccato le maniche per cercare di inte-grarsi e capire quali fossero i problemi della nostra gente. Al tempo, a causa del fenomeno dell’emigrazione, i pa-esi erano popolati principalmente da donne, anziani e bambini e una delle sue prime preoccupazioni è stata quel-la di venire incontro alle famiglie in difficoltà.

Con il passare del tempo, i rappor-ti tra don Azeglio e le nostre comuni-tà sono andati via via cementandosi e diverse sono state le iniziative da lui prese a favore della parrocchia.

Tra quelle più importanti ricordo:la fondazione del bollettino par-

rocchiale “San Martino”, con il quale

voleva informare i parrocchiani e tutti gli emigranti di quanto accadeva nelle nostre comunità e non solo; il giorna-lino continua ad informare tuttora;

l’istituzione, assieme ai suoi colla-boratori, del circolo culturale Rečan, dedito alla promozione e divulgazione della cultura locale;

l’attività e l’impegno dedito alla ristrutturazione delle nostre chiese di Liessa, Topolò e Cosizza, non rinun-ciando a seguire da vicino i lavori e a metterci personalmente, spesso e vo-lentieri, il suo contributo manuale;

l’attività a favore delle missioni in Africa, in particolare in Tanzania, uno dei punti di forza della sua attivi-tà pastorale, per la quale non si è mai stancato di raccogliere contributi in denaro e materiali volti al sostegno dei missionari e alla formazione dei giova-ni africani, insegnandoci al contempo ad evitare gli sprechi a favore dei più bisognosi.

Quest’ ultimo aspetto era così im-portante per lui da spingerlo in due occasioni, nel 1982 e nel 2003, a re-carsi di persona in Tanzania, assieme ad alcuni giovani, per toccare con mano i progressi ottenuti e le necessi-tà e i problemi ancora da risolvere. La sua importante attività non è morta con lui, ma continua proprio attraver-

LE PAROLE DEL DIRETTORE DEL CONSIGLIO PARROCCHIALE

so quei giovani, in particolare il nostro Giacomo, con rinnovato vigore e non solo in Africa, sostenuti dal buon cuo-re dei parrocchiani.

Le ultime parole le spenderei pro-prio a favore dei giovani, per i quali nutriva un affetto smisurato. Ciò che ha lasciato oggi non è frutto del caso, ma di un continuo e paziente lavoro di educazione all’aggregazione e alla partecipazione costante alle attività parrocchiali, in quanto in loro vedeva sempre la luce e il futuro di una co-munità.

Per questo motivo ha deciso di costruire questa palestra, dove oggi lo ricordiamo con affetto, come punto di incontro non solo per i giovani, ma per tutte le persone che qui vogliono incontrarsi per le iniziative più varie.

Pertanto il consiglio parrocchiale ha deciso di scegliere questa parete per posizionare la targa in suo nome, con la speranza che sia ricordato anche dalle generazioni future.

Sono convinto che lui accoglierà con benevolenza tutto questo là dove, non voglio dimenticarlo, ha deciso di essere sepolto, tra la gente che ha tanto amato.

SIG. LINO CHIABAIDIRETTORE DEL CONSIGLIO

PARROCCHIALE

Il direttore del consiglio pastorale Chiabai Lino I sacerdoti della forania, autorità e giovani

Dal “S. Martino” - Settembre 2010 pag. 7

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Buon giorno, ringrazio innanzi tutto Don Federico, il direttore del consiglio parrocchiale Lino Chiabai e il Consiglio stesso e Giacomo Canalaz per avermi invitato a questa importan-te cerimonia in ricordo di Don Aze-glio in una giornata che la parrocchia e la nostra comunità ha voluto e vuole ricordare.

Sulla figura e la personalità del sa-cerdote e dell’ uomo, Lino e Don Fe-derico hanno già eloquentemente par-lato e con evidente affetto: vorrei dire o aggiungere che don Azeglio sin dai primi anni di sacerdozio nella nostra parrocchia aveva manifestato il desi-derio di realizzare un sogno, che era appunto la palestra, e non solo.

Con l’aiuto dei suoi più stretti col-laboratori, il coinvolgimento di altri che lo hanno voluto sostenere, il suo stesso lavoro e impegno che ha messo in evidenza anche le sue indubbie qua-lità di imprenditore.

Probabilmente ad occhi non vicini le sue qualità migliori erano offuscate da un operare non sempre diplomatico e da un carattere particolarmente for-te, ma ha certamente trasmesso sensi-bilità e valori al discepolo Giacomo, ai direttore Lino e ai suoi collaboratori e a tutta la comunità, che l’attento e

bravo Don Federico ha ripreso e rece-pito e aggiunto al già di suo.

È certamente una cosa positiva!È in questa cornice di festa, di gio-

ia, di ricordi ma soprattutto di valo-ri che, a nome dell’amministrazione comunale che ho il piacere di rappre-sentare, dopo il pranzo, consegnerò un piccolo contributo economico agli studenti del Comune, per ricordare Don Azeglio ed il suo amore per i gio-vani di Grimacco.

(…)Care ragazze, cari ragazzi, vi salu-

to a nome mio e dell’amministrazione comunale di Grimacco, mi fa molto piacere potervi vedere oggi presenti numerosi, è un piacere che dona spe-ranza e voglia di futuro a tutta la no-stra comunità.

Il fatto che siamo rimasti in pochi, non vuol dire che non ci sentiamo for-ti e forse per questo ancora più uniti dal fine comune di credere, proprio come ci credeva Don Azeglio, nei va-lori e nelle tradizioni che ci rendono così unici, vogliamo darci tutti insie-me da fare per tramandare e condivi-dere questi valori con voi, che siete le generazioni più giovani, che a vostra volta li porterete avanti e che, se sapre-te coltivarli diventeranno un dono che

vi renderà interiormente molto ricchi, e che saprà regalarvi tanto in ogni fase della vostra vita.

Come già vi ho scritto, infatti, Don Azeglio amava molto voi giovani, credeva a fondo nelle vostre potenzia-lità e aveva capito che i vostri talenti e le vostre capacità personali sono una ricchezza importante, in cui bisogna credere ed investire, perché da queste vostre qualità dipende il futuro, non solo vostro, ma di tutta la preziosa co-munità a cui appartenete, alla quale dovete sentirvi legati con orgoglio, e alla quale saprete sicuramente donare molto di voi.

È proprio per questo che insieme alla Giunta comunale ho ritenuto che la giornata di oggi potesse essere il momento migliore per consegnarvi, in memoria di Don Azeglio, un piccolo contributo economico allo studio, ora che l’estate pian piano volge al termi-ne e che il nuovo anno scolastico è già arrivato. È un modo per farvi sentire che vi siamo vicini e che guardiamo con attenzione e speranza alla vostra attività scolastica e alle strade forma-tive o professionali che deciderete di intraprendere, abbiamo tutti noi il piacere e la speranza di credere in un futuro che vi vedrà attivi protagonisti della vostra vita e, certamente, della vita della comunità di Grimacco alla quale, insieme a tutti noi, siete legati. Quest’anno, per cominciare, abbiamo pensato alle studentesse e agli studenti nati tra il 1994 ed il 1997. Il prossimo

L’INTERVENTO DEL SINDACO DI GRIMACCO

Consegna delle borse di studio

La signora sindaco Fabello Eliana

Dal “S. Martino” - Settembre 2010pag. 8

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CI HANNO SCRITTO ANCHE:

Caro Federico,prima di tutto un cordiale ed affettuo-so saluto.Grazie per il Suo gentile invito alla be-nedizione della lapide dedicata a Don Azeglio in concomitanza della festivitàdella “Bandimica”.Mi creda, sarei venuto volentieri e con gioia.Don Azeglio è stato, per me, un caro ed un sincero amico, come pochi se ne trovano ed incontrano.Minimo due volte al mese passava a trovarmi.Parlava e lo lasciavo parlare.La grandezza, la sensibilità, la com-prensione, del suo essere prete, Don Azeglio, l’ha costruita sulla sua pro-fonda ed autentica umanità.Prima di essere prete sapeva e ricono-sceva di essere un uomo!Per questo riusciva a capire, stimare ed essere capito e stimato; amare ed esse-re amato e seguito.Don Azeglio era un vulcano.Solo Dio lo sa ciò che navigava nel-la sua mente e nel suo cuore e quanti

anno sarà il momento dei ragazzi più giovani.

Spero, anzi sono certa che que-sto possa diventare uno stimolo, una spinta che vi dia la forza di impegnarvi seriamente, perché solo con l’impegno e l’amore che mettete nel fare le cose, otterrete dei risultati. Proprio come la nostra comunità, che va avanti grazie al sacrificio giornaliero di ognuno di noi.

Se saprete stringere i denti, andrete molto lontano. È questo l’augurio che l’amministrazione comunale, ma che sicuramente anche Don Azeglio, vor-rebbe farvi oggi.

(…)

SIGNORA ELIANA FABELLO SINDACO

DEL COMUNE DI GRIMACCO

Festa all’intitolazione della palestra

I bimbi spargono i fiori durante la processione

La processione

Dal “S. Martino” - Settembre 2010 pag. 9

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 10 pag. 11

progetti custodiva nel cassetto.Don Azeglio, un GRANDE!Avendo promesso a Don Gianni Mo-linari di celebrare la Messa a Canebo-la, sempre per la festività della “Bandi-mica”, non posso essere presente.Di certo sarò presente con voi col cuo-re ed una particolare preghiera.A Lei ed alla Sua meravigliosa comu-nità l’augurio più sincero.Da lassù Don Azeglio sorriderà e be-nedirà con quel suo sorriso unico.Sempre con sincera stima don Gio-vanni Oballa

Carissimo don Federico,ho ricevuto con piacere l’invito per l’incontro di domenica 12 settembre, durante il quale ricorderete in parti-colare don Azeglio Romanin, mio ca-rissimo amico, nonché compagno di classe.Purtroppo sono già impegnato a Chiusaforte, per cui non potrò essere presente.Lo sarò con il pensiero e con la pre-ghiera e con un fraterno saluto a te e a tutta laComunità di Liessa.Fraternamente nel Signore.+ Pietro Brollo

maria bandimijca

Intitolazione palestra a Don Azeglio

L’orchestra alla festa di intitolazione della palestra

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 10 pag. 11

in India e amico del nostro parroco, e concelebrata dal parroco di Cosizza don Federico e dal parroco di San Le-onardo don Rinaldo; il nostro coretto ha sostenuto i canti rendendo la ceri-monia più solenne.

Nell’omelia padre Raja ci ha illu-strato il suo lavoro in missione, dove cerca di dare una speranza ai tanti bambini e ragazzi abbandonati ed emarginati dalle famiglie.

Come sempre ha ringraziato per l’aiuto che riceve dalle nostre comuni-tà; aiuto essenziale per poter svolgere la sua opera in un paese poverissimo come è l’India.

Dopo la Santa Messa ci siamo ri-trovati dietro la chiesa per continuare la festa, assaporando la cena preparata dai bravi cuochi. La tombola gastro-nomica ha concluso la serata, dove i più fortunati sono tornati a casa con

un bel ricordo della vincita. Ringrazia-mo tutti quelli che si prodigano per-ché queste nostre feste resistano alla tentazione della globalità mediatica che ci porta a cercare al di fuori di casa nostra il relax e lo svago dimenticando le nostre tradizioni e le nostre radici.

19 SETTEMBREMATI ŽALOSTNA

In questo mese si ricorda la Beata Vergine Addolorata. In molti paesi del Friuli questa festa viene celebrata con solenni tridui, Sante Messe e proces-sioni, soddisfando anche voti per gra-zie ricevute dalla Sua intercessione.

Anche noi a Cosizza abbiamo cele-brato questa festa nella domenica più vicina alla solennità.

Come ogni anno la preziosa statua

lignea della Vergine Addolorata rima-ne esposta in chiesa fino all’avvento.

19 SETTEMBREKUATARINCA

La terza domenica di settembre si rinnova il tradizionale incontro per la celebrazione della Santa Messa sul monte San Martino.

Purtroppo quest’anno la pioggia dei giorni precedenti la domenica ha impedito la salita alla chiesetta, così la Celebrazione si è svolta a Prievalo dove, grazie a qualche flebile raggio di sole, la piccola piazzola si è riempita di fedeli.

Alcuni intrepidi, sfidando il ter-reno bagnato e scivoloso, sono saliti fiduciosi fino alla cima; avuto sentore che la Celebrazione non poteva ormai tenersi nella chiesetta sono scesi al pas-so, riuscendo a prendere la benedizio-ne.

Alla Celebrazione è seguito un momento conviviale con pastasciutta e musica.

A Plataz invece, come ormai da di-versi anni, ha trovato posto uno scor-cio del passato, con l’allestimento di attrezzi e lavori di un tempo.

26 SETTEMBRESVET MATEJ

Pioggia e brutto tempo hanno rovi-nato il senjam di Costne e pochi sono saliti alla chiesetta per la solenne Santa

Festa di Sant’Egidio a Cosizza

Padre Raja a Cosizza Festa della Kuatarinca

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 12 pag. 13

LIEŠKA FARA IN NAŠI TE MLADIVsi vemo, de v naši fari se runa puno reči. Čeglih nas je pru malo reči

gredo napri še buj, ku de b’ nas bluo na vien ki dost.Skor vsi naši te mlad, vse dielajo, so saldu parpravjeni za dat no roko

s pomočjo tud od te starih, zaki tud oni se na darže od zad naj za vsako parložnost, naj za ki počet al za skuhat, sa du naši palestri se pogostu srečujemo za kupe bit, za kupe ki sniest, se ki pomenat, se poguarjat s parjatelji.

Kajšankrat se zbere vič ku stuo ljudi, an tuole nie malo če pomislimo dost nas je tu vsin komune, vsega napravejo, dobre jedila an vsi parpomagajo, de tuole rata. Ženske pa še poskarbe, an parnesejo kako sladščino, an potle de-nejo vse na mest… tuole je čuda na Liesah.

Čez lieto pa še na Božjo pot, na sprehod na Staro Goro an potle usi na »pizzo«, sa ki pojest store dobro telesu an dušic.

Takuo nie štufno, je saldu ki!Za de je vse tuole muora pohvalit Giacoma, sa on poskarbi za vse, pru za

vse, an za tiste buoge otroke dol v Afriki. Skarbi za cierku, de bo čedna, za use andohte, an je tist, ki peje vse tuole napri.

Obednega na pozabe, hode gledat te bune tu špitalah an cja po rikoverjah.Tel je Giacomo, brez njega na viem kuo bi bluo, zatuo vsi s sarcam te le-

puo zahvalmo an Buog ti mantinji tako dobro pamet an zdravlje.

Messa e il pranzo che ugualmente è se-guito. La chiesa non è lontana dal pa-ese e ci si può salire facilmente anche se piove, basta avere un po’ di buona volontà e in fondo, non tanti anni fa, si scendeva a Liessa a piedi per la San-ta Messa domenicale con qualunque condizione meteorologica; oggi non si fa un passo senza l’automobile!

Ogni anno la seconda domenica di settembre ricordiamo e ringraziamo con la preghiera Don Arturo Blasutto e la sorella Michelina per tutto quello che hanno fatto e sofferto per noi e la nostra comunità; quest’anno lo abbia-mo fatto in questa festa.

Ringraziamo di cuore il comitato “Sv. Matija” che ci prepara sempre la festa conviviale, Ilaria Marzoli che con Piero ha ben addobbato e pulito la chiesetta sostituendo così Giacomo, impossibilitato per un’operazione al ginocchio, ma in particolare un grazie doveroso va a tutti quelli che parteci-pano ad ogni nostra festa mantenen-do così viva la nostra comunità: non con le chiacchiere o le teorie, ma con i fatti!

29 SETTEMBRE E 2 OTTOBRESVETI MIHAEL

La festa del patrono di Topolò quest’anno cadeva a metà settimana, pertanto si è pensato di festeggiarla il

-Al bo daz al bo sonce.- Senjam di Costne

Alcuni dei nostri giovani gioia della nostra comunità.jpg

Festa della Rozinca a Topolò

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 12 pag. 13

In questo periodo sto preparando l’ultimo esame dei miei studi. Lo dico perché preparo un esame su una ma-teria che può creare dubbi sul valore di queste cose.

La materia è il diritto penale. Questo può far venire in mente il passato della Chiesa, l’inquisizione, le torture e violenze che venivano fatte in nome della Chiesa. Nell’ ultimo Concilio Vaticano II questo è stato molto dibattuto. Il risultato è una for-te spinta nella direzione di un utiliz-zo primariamente dei mezzi pastorali e solo come estrema ratio quelli pe-nali. Le pene non sono naturalmente nè torture nè violenze fisiche, ma solo privazione dei beni di cui la chiesa è custode, i sacramenti.

Questo però fa uscire un altro problema: quando una pena può es-

sere data? Bisogna che il fatto sia di dominio pubblico? Oggi la fede viene considerata un fatto solamente priva-to, ma non è così. Senz’altro essa ha radici nel nostro intimo più profondo, ma non per questo deve essere nascosta o ridotta a un solo fatto intimistico. Concretamente scatta la pena per i peccati considerati dalla chiesa più gravi indipendentemente dal fatto che siano o meno conosciuti. Certamente però per i fatti più gravi che toccano i capisaldi della fede e che rischiano di far vacillare la fede dei credenti, la chiesa agisce pubblicamente e in ma-niera forte e rapida per controbattere eresie o scismi. Questo perché il fat-to pubblico e formale permette che le persone conoscano e capiscano qual è l’errore che viene condannato.

Giudicare Nella Chiesa

sabato per dare la possibilità anche a chi lavora di partecipare.

Don Federico però ha celebrato la Santa Messa anche il giorno 29, che è stata solennizzata dai canti di tutta l’assemblea guidati dal nostro Giaco-mo, sempre presente anche quando gli costa qualche sacrificio; e per questo lo ringraziamo.

Poi si è festeggiato il sabato, con la Santa Messa cantata dal coro Rečan che non manca mai alle nostre feste e questo rende la cerimonia più bella.

E‘ seguita la cena offerta dall’asso-ciazione Topolò, preparata da Sandro e Carla, alla quale abbiamo parteci-pato tutti sentendoci uniti come una famiglia con tanta gioia e allegria.

Durante la festa sono state raccol-te delle offerte per la chiesa di euro 68,50.

OTTOBREZA POMAT POTRIEBNIM JUDEM

Come è ormai da tradizione, la Ca-ritas foraniale organizza per le dome-niche di ottobre un mercatino di dol-ci alla festa delle castagne nella zona industriale di San Pietro al Natisone; il ricavato ogni anno è devoluto per opere di bene.

Si avvisa già per l’anno prossimo che le nostre comunità (Cosizza, To-polò e Liessa) prepareranno i dolci

nella stessa domenica del mese, por-tando avanti insieme questa iniziativa così come tutte le altre, cosa che già facciamo assieme da cinquant’anni!

10 OTTOBREROŽARSKA NEDIEJA

Domenica 10 ottobre, entrando in chiesa, l’occhio cadeva sui due sten-dardi bianchi con le immagini della Madonna di Lourdes e di Cristo risor-to che riempivano la parte destra della navata, posti vicino alla porticina che porta al campanile.

I nuovi stendardi, dono di Silvia Crucil e Giovanna Qualizza - Matija-cova, permettono alla nostra comunità di riavere tutti i suoi stendardi che in occasione delle processioni facevano bella mostra di sè, ravvivando la fede e la devozione che da sempre è stata professata dalla nostra gente.

Durante la celebrazione Eucaristi-ca, don Federico ha benedetto il dono. Speriamo di poter vedere presto le processioni con tutti i suoi stendardi.

Un sentito e sincero ringraziamen-

to va a Silvia Crucil e Giovanna Qua-lizza - Matijacova per il prezioso dono fatto al Signore e a tutta la comunità.

28 OTTOBREROŽARSKI MIESAC

Anche quest’anno il martedì e gio-vedì sera abbiamo recitato il rosario nel mese di ottobre presso la nostra bella cappella accanto alla chiesa di Liessa.

La novità di quest’anno è data da alcune nuove canzoni dedicate alla Regina della pace di Medjugorje che Giacomo ci ha insegnato, grazie anche ai foglietti sui quali ognuno poteva seguire. Sono canti molto belli e orec-chiabili, facili da imparare.

L’ultima sera non è mancata la pro-cessione con la statua della Madonna attorno alla chiesa e tutto il percorso era illuminato con candeline rosse. L’atmosfera era veramente toccante.

Dopo la funzione ci siamo tutti ritrovati presso l’appartamento “don Azeglio” dove Emanuele Angelini, Marco Marinig e Sabina Cernoia han-

I nuovi stendardi bianchi

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Io non sono una persona che va alla ricerca di Santuari, a causa delle folle di gente che spesso e volentieri trasformano il luogo sacro in una piaz-za di mercato.

Sono convinto che per pregare le funzioni svolte nelle nostre chiese, se non si partecipa solo per abitudine, siano molto adatte.

Per pregare fermandosi in intimità con Gesù è sufficiente entrare in una delle nostre chiese in qualunque ora del giorno; lì troveremo il silenzio e la pace e nessuna distrazione ci disto-glierà dal rimanere a tu per tu con il Signore presente realmente nel Santis-simo Sacramento.

Molto indicati sono anche i nostri sentieri e le nostre montagne dove ti puoi ritirare a “contemplare il Creato-re nelle bellezze del creato”.

Ci hanno insegnato al catechismo che Dio è in cielo, in terra ed in ogni luogo e la Vergine Maria che veneria-mo presso l’altare della nostra chiesa di Liessa è sempre la stessa di tutte le al-tre chiese e santuari. Cambia soltanto l’affetto verso un luogo, verso un’im-magine che differisce da un’altra solo per la rappresentazione iconografica.

In pellegrinaggio poi si va per chie-dere qualche grazia, per intensificare

la nostra preghiera o per ritornare in amicizia con Dio - rinascere spiritual-mente con il perdono dei peccati.

Premesso tutto ciò ho sempre sen-tito un particolare desiderio nel visi-tare Medjugorje; non tanto per le ap-parizioni mensili, ma piuttosto per le tante “apparizioni” e conversioni del cuore che ho toccato con mano anche qui in parrocchia. Ricordo che una volta, andando a trovare Don Luciano Bassi (erano i primi anni di Medju-gorje), alla domanda di che cosa ne pensasse mi rispose: “Se i frutti sono buoni non può essere che buono an-che l’albero”.

Grazie alla disponibilità e al buon cuore del mio parroco don Federico che mi ha voluto accompagnare (c’era tra noi anche l’amico Fabrizio Cernot-ta), il mese di agosto ho potuto visita-re questo posto.

A Medjugorje si incontra tantis-sima gente di nazionalità diverse; ad ogni ora c’è una Santa Messa presso la chiesa parrocchiale celebrata in varie lingue. Ho partecipato a tante Cele-brazioni Eucaristiche in diverse lingue e ho potuto notare tanta devozione e rispetto; ho visto il diverso genere di canti e come tutti, durante la consa-crazione, si mettano in ginocchio (qui

pochi lo fanno).C’è molta gente e quindi è nor-

male che per le strade, nella piazza e durante gli spostamenti tra una Cele-brazione e l’altra ci sia molta confusio-ne (gli Italiani per questo sono bravi maestri), ma poi il rispetto e il silenzio prendono il sopravvento.

Molto commovente è l’Adorazione Eucaristica che si fa in tarda serata nel grande piazzale dietro la chiesa. Una moltitudine di persone si raduna per la preghiera che viene fatta in tante lingue; lì si percepisce la Pentecoste, il dono delle lingue, il rispetto del pros-simo, cosa così difficile da capire per alcune persone delle nostre comunità.

Non so, saranno i tanti canti, l’at-mosfera toccante, le belle preghie-re, ma durante l’adorazione dinanzi all’Ostia Consacrata dove Gesù è pre-sente, realmente regnano il rispetto e il religioso silenzio.

Durante il giorno sono salito sul Podbrdo, il luogo delle apparizioni: un colle formato tutto di rocce dove centinaia di persone salgono a grup-petti recitando il Santo Rosario. An-che qui regna il silenzio e la preghiera.

Molto bella è la salita sul monte Križevac, un percorso arduo, sempre tra le rocce che tanti percorrono scal-zi (io non ho avuto tanto coraggio!), dove si sale pregando la Via Crucis; in cima c’è una grande croce bianca che sovrasta tutta la valle. Anche qui a far da padrona sono la preghiera e il silenzio.

Sul Podbrdo come sul Križevac ci sono andato da solo, ma ho sem-pre cercato di inserirmi in un gruppo che saliva per poter pregare assieme, mantenendo però un pò di distan-za per non rovinare la loro intimità. All’inizio della Via Crucis, mentre aspettavo qualche gruppo per poter salire assieme e pregare con loro, non credevo alle mie orecchie perché ho sentito il nostro “O pridite, stvari…”; era una famiglia slovena: papà, mam-ma e bambino che salivano scalzi tra

ANCHE IO PELLEGRINO A MEDJUGORJE

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quelle rocce. Non ho potuto fare a meno di salire con loro man-tenendo la giusta distanza per poter seguire la preghiera e non disturbare. Arrivati in cima e ter-minate le orazioni sono venuti a ringraziarmi di aver pregato con loro. Conoscevano bene anche dove è la nostra Benečija.

Quanti giovani ho visto con la coroncina del rosario tra le mani, quante mamme con le lacrime agli occhi, gruppi di giovani sposi o fidanzati in pre-ghiera mano nella mano, quan-ti macigni vengono portati a Medjugorje per essere levati dal cuore, che file lunghe davanti ai confessionali (si confessa anche per la piazza per poter soddisfare tutti).

Io a Medjugorje non ho visto nulla di strano, non ho visto il sole pulsare, non ho visto la Ma-donna, niente di tutto questo, soprattutto perché là non sono andato per avere conferme. Ho percepito però la presenza di Dio e di Maria Santissima in quel-la famiglia che è salita con me scalza sul Monte Križevac, ho sentito la loro presenza in quella coppia di giovani sposi abbrac-ciati che con me hanno fatto più di un’ora di fila per entrare in confessionale, l’ho sentita in quella mamma che continua-va ad asciugarsi le lacrime, l’ho percepita nei canti e nei balli di tanti gruppi di giovani che riem-pivano a tarda sera la piazza della chiesa, l’ho percepita in tantissi-mi sacerdoti di cui moltissimi giovani che passavano ore e ore a confessare.

Questa è stata per me Medju-gorje e a Dio piacendo spero di poter ritornare e trovare tutto così come l’ho visto ora.

no preparato un‘ abbondante castagnata con mosto e ribolla (dono di Marco) per tutti. Grazie ragazzi!! Hvala!!

Un doveroso grazie va anche a Renzo Primosig - Kovaču per la disponibilità.

31 OTTOBREPO HLIEBCE

Fa davvero piacere essere accolti con il sorriso da chi, ormai, conta sul tuo arrivo.

Aspettano per dire una preghiera in ricordo dei loro cari defunti e per ono-rarli aiutando chi si trova in difficoltà.

Si ripete così ogni anno la tradizio-ne per cui “i grandi” di Liessa e Clodig mantengono viva la tradizione dei “pa-netti” nei loro paesi.

Si può certamente dire, però, che è nata anche una “tradizione nella tradi-zione”: quella di destinare tutto quanto raccolto per mantenere un’adozione a distanza e aiutare chi è meno fortunato di noi.

E così si mette in pratica quel detto “non fiori, ma opere di bene” che spesso sentiamo, ma che non sempre riuscia-mo a realizzare.

Un ringraziamento, dunque, a tutti coloro che aprono le loro case per con-dividere un momento di raccoglimento (spirituale e “materiale”), senza dimen-ticare di recitare una preghiera anche in ricordo di coloro che vivevano dietro a

quelle porte che, volenti o nolenti, ri-mangono chiuse.

Si dorme meglio quando si sa di aver contribuito a fare del bene… o il sonno è conciliato dal the e biscottini che Gia-como offre sempre alla fine della serata?

Sia quel che sia, grazie a tutti!

-------------Un foltissimo gruppo di bambini

è passato per le case della comunità di Cosizza a pregare per i defunti; meri-tevoli di ogni ringraziamento ed elogio questi nostri bimbi, ma anche i loro genitori che hanno saputo spronarli. Sarebbe stato molto bello vedere tutti questi nostri piccoli anche alla Santa Messa festiva a Topolò, che avrebbero sicuramente commosso gli anziani di lassù che raramente vedono tanti bimbi tutti insieme.

Tale plauso non lo possiamo fare nè ai bambini, nè ai genitori della co-munità di Liessa, perlomeno a quelli di fondovalle dove non si è visto un bam-bino per la preghiera dei “panetti – po hliebce”… se i genitori non spronano più i loro figli!!!

Pure a Seuza si è rinnovata anche quest’anno la preghiera serale di casa in casa di un foltissimo gruppo di adulti e non, un grazie di cuore anche a loro.

Un grazie va anche alle giovani Ni-cole ed Elisa per la preghiera fatta in qualche casa (zona Popolari).

Processione per la chiusura del mese di Ottobre

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 16 pag. 17

I paesi sono sempre quelli, ma i preti calano e tante volte non arrivano a benedire tutte le case (n.d.r. non è il caso di queste nostre piccole comu-nità).

Così viene a mancare la visita alle persone guardandole in faccia e da vi-cino, buttando così “la rete nel mare grande”, almeno una volta all’anno.

I Cristiani della parrocchia si ren-dono disponibili a dare una mano.

Il parroco di Povoletto don Vale-rio si era ammalato, non arrivava ad andare a benedire, e allora mandava i suoi giovani, nelle case a recitare una preghiera. Don Luigi, arrivato dopo di lui, per fortuna non era ammala-to, ma aveva due parrocchie, la Cari-tas diocesana e il centro missionario; dunque ha pensato di continuare sulle orme di don Valerio. Con il consiglio pastorale parrocchiale abbiamo invita-to tutti quelli che si danno da fare in parrocchia. Si sono ritrovate circa 80 persone, a cui è stata fatta una propo-sta di fare visita alle famiglie al posto

della benedizione.Abbiamo fatto due riunioni di pre-

parazione per discutere sugli spunti e le motivazioni a visitare le 760 fami-glie.

Si sono divisi in gruppi formati da un adulto, un giovane e un bambino.

A Pasqua tutta la gente è stata av-visata e il sabato dopo si sono ritrovati in chiesa per una preghiera allo Spirito Santo e poi sono partiti.

Ogni gruppo aveva tre ore per fare il suo pezzo di paese. L’incontro si svolgeva così: salutavano e dicevano di essere venuti per incontrarci e per fare una preghiera assieme.

Sul foglio che lasciavano alla fami-glia c’era un’ immagine della parroc-chia e la preghiera firmata dal parroco.

Se si trattava di una famiglia nuova si consegnava anche un foglio di in-formazione sulle attività della parroc-chia, delle associazioni, e il bambino consegnava un rametto di ulivo.

Quei momenti erano importanti perché si faceva conoscenza della fa-

miglia, si veniva informati delle perso-ne ammalate che desideravano la Co-munione e se qualche bambino non veniva a dottrina.

Non si raccoglievano offerte per-ché questo doveva essere un incontro di preghiera e conoscenza.

E’ chiaro che non andava bene dappertutto! In qualche casa dicevano che si aspettavano di vedere il sacer-dote, qualcuno rimaneva sulle sue ed altri li liquidavano dicendo che a loro non interessavano queste cose. Dove non trovavano nessuno lasciavano un foglietto su cui era scritto: “Siamo ve-nuti a trovarvi, abbiamo pregato per voi, arrivederci al prossimo anno”.

La settimana dopo, come gli apo-stoli dopo la missione (Luca 10,17), si sono ritrovati per ringraziare il Si-gnore e raccontare le loro impressioni. Tutti sono stati contenti, ancor di più quelli che per intraprendere questa missione hanno avuto bisogno di una spinta. Traduzione libera

1 NOVEMBREUSI SVETI

Il primo novembre la chiesa cele-bra la solennità di tutti i Santi; grande festa, dunque, non giorno di lutto e di morte, ma contemplazione della gloria di Dio in tanti nostri fratelli santificati dalla loro vita operosa alla sequela del Vangelo.

I nostri cimiteri in questo giorno si riempiono di fedeli che, spinti dall’af-fetto umano che li lega ai propri cari defunti, spesso dimenticano il vero motivo di questa festa.

E‘ doveroso per ogni Cristiano ce-lebrare la Comunione dei Santi senza

confonderla con il suf-fragio, con la pienezza di gioia che ci dà l’Eu-carestia celebrata in questo giorno.

Nelle celebrazioni delle nostre comuni-tà abbiamo ricordato don Azeglio nell’an-niversario di morte. Dopo ogni celebra-zione (Santa Messa o “vespero”, secondo il turno) ci siamo recati in cimitero per la pre-ghiera in suffragio dei nostri cari defunti. Abbiamo concluso

la giornata con la preghiera del Santo Rosario nel cimitero di Liessa, dove un buon numero di persone ha parte-

Tutti i Santi a Topolò

IMPARIAMO A CAMMINARE CON LE NOSTRE GAMBE!

IMPARA L’ARTE E METTILA DA PARTE… LEGGIAMO CON ATTENZIONE COME LAVORANO SPIRITUALMENTE GLI OPERATORI PARROCCHIALIPubblichiamo un articolo di pre Rizieri De Tina dal titolo:“Nol è mai un măl che nol jessi un ben”, tratto da “la Vita Cattolica”.

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 16 pag. 17

cipato vivendo nell’intimità della pre-ghiera un legame fraterno con tutte le persone care che ci hanno preceduto.

Dobbiamo ringraziare di cuore don Marino Qualizza che in questa giornata, ogni anno, ci viene ad aiuta-re. Grazie al suo aiuto tutte le comu-nità hanno la Celebrazione altrimenti dovremmo averla a rotazione!

2 NOVEMBREUSE DUŠE

Commemorando i fedeli defun-ti, subito dopo la solennità di tutti i Santi, la chiesa vuole ricordare tutti i nostri fratelli morti in Cristo e biso-gnosi delle nostre preghiere. Questo è il giorno dei morti, sarebbe oppor-tuno che ognuno di noi trovasse il tempo per soffermarsi nella preghiera ricordando i propri cari che aspettano fiduciosi un aiuto.

La nostra preghiera oggi diventa una comunione con la realtà Divina del cielo, dove tutti un giorno ci ri-troveremo.

Nel pomeriggio abbiamo recitato il Santo Rosario nel cimitero di Cosizza. La Santa Messa presso la cappella del nostro cimitero è stata celebrata nella domenica seguente dando la possibi-lità di partecipare anche a quelli che lavorano.

Nella sera del due novembre la Santa Messa di suffragio di tutti i de-funti è stata celebrata a Topolò. La giornata si è conclusa a Liessa con una liturgia della parola in ricordo di tutti i defunti.

In queste giornate di festa e di ri-cordo dei defunti, come ogni anno ab-biamo raccolto le offerte per le nostre missioni.

La nostra è una iniziativa che por-tiamo avanti da tanti anni che non chiede le tombe spoglie, ma solamente di non esagerare con i vasi di fiori; uno per tomba è bello, tre e più è esagerato e, come dice il proverbio, “il troppo stroppia”!

Abbiamo letto sul settimanale dio-cesano, su un articolo di testa del 31 ottobre, che “l’indicibile necessita di un linguaggio simbolico”; siamo però più che convinti che questo non si-gnifichi esagerare con le cose esteriori, come si vede a certi funerali (non da noi, grazie a Dio e agli insegnamenti di un parroco dal grande cuore missio-nario, che ad ogni iniziativa ha sempre guardato ai poveri bimbi dell’Africa); come ripetiamo sempre, le offerte rac-colte per i nostri bimbi dell’Africa, “non fiori ma opere di bene”, sono il più bel ricordo e aiuto per i nostri defunti… senza pretendere le tombe spoglie e i funerali senza un fiore!

La fede nel Cristo Risorto ci inse-gna che la preghiera e le opere buone sono il miglior aiuto per i nostri de-funti.

6/7 NOVEMBRESENJAM BENEŠKE PIESMI

Sabato 6 e domenica 7 novembre 2010 si è svolta nella palestra di Liessa la XXIX edizione del Senjam Beneške Piesmi. L’evento musicale, organizzato dal Circolo Culturale Rečan, ha visto quest’anno esibirsi sul palco musicisti, gruppi e cantanti per un totale di 12 canzoni. Queste sono state registrate sul cd che lo stesso Circolo ha prodot-to.

Nella giornata di sabato, che si è aperta alle 20.30 circa, si sono ascol-tate le canzoni e si è poi assistito alla presentazione del nuovo cd del grup-po BK Evolution “Jablen”.

Domenica invece, davanti ad un pubblico numerosissimo e molto partecipe, sono state elette le canzoni vincitrici; ospite era il gruppo Kraški Ovčarji. Prima è arrivata la canzone “Te gledam”, scritta da Franco Qualiz-za e musicata da Cristopher Chiabai, seconda “Pujdi na Matajur” di Lui-sa Battistig e Andrea Martinis, terza “Svetilka” di Marco Brondani e Igor Cerno.

A esibirsi sul palco sono stati mu-sicisti provenienti non solo dalle Valli del Natisone, ma anche dalla Val del Torre, da Livek e dal Collio sloveno. Tutti hanno dimostrato interesse e voglia di partecipare e di suonare as-sieme. Per alcuni di loro questa è sta-ta addirittura la prima occasione per esibirsi davanti ad un pubblico. Un ringraziamento in questo senso va al Circolo Culturale Rečan che per mez-zo del Senjam Beneške Piesmi dà la possibilità a tutti i giovani e giovanis-simi musicisti delle nostre zone di in-contrarsi, suonare assieme ed esibirsi.

L’intera organizzazione di questo Senjam ha coinvolto circa una sessan-tina di persone, segno che molti sono

senjam beneske piesmi 2010- il gruppo vincitore

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 18 pag. 19

TUOLE NIE NAŠE!!!Nella nostra tradizione i bambini giocavano con le

zucche in date molto lontane da quella del 31 ottobre. In questa data qui da noi si è sempre passati di casa in casa per la preghiera per i defunti: po hliebce – a panetti

GLI ORATORI: HALLOWEEN, NON CI IMBROGLI

Halloween in oratorio? No, grazie. “Il primo novembre è la festa di Tutti i Santi, e la Chiesa celebra il rendimento di grazie per la nuova Gerusalemme (…).

Tutto ciò non ha nulla a che fare con satanassi e diavolesse, scheletri e streghe, dolcetto o scherzetto, zucche vuote e illuminate e via fantasticando”.

Parole chiare quelle di don Sandro Stefani, presidente nazionale di “Noi associazione”, sul dilagare di un appuntamento – quello della notte tra il 31 ottobre e il primo novembre. (…)

“Non ha senso accordarci e svuotare di significato le feste cristiane riempiendole di nulla, magari soltanto per trovare un’ulteriore occasione di aggregazione giovanile nei nostri ambienti – annota il sacerdote padovano-. Certo, è sempre bello ritrovarsi e fare festa, ma attorno a cosa, con quali motivazioni? (…) “(Le associazioni sono chiamate) a servire coloro che frequentano gli oratori e i patronati, molti dei quali sono bambini e ragazzi, proponendo la bellezza della nostra fede e delle feste cristiane, e anche aiutando le famiglie a discernere le proposte che spesso arrivano loro anche dalle scuole frequentate dai figli”. (…)

“Paradossalmente, mi rendo conto che organizzare una festa con zucche e streghe e con i ragazzini che passano per le case a dire: dolcetto o scherzetto? è più semplice che spiegare il mistero della Comunione dei Santi che realizza il Corpo mistico di Cristo - conclude don Stefani -.

Ma è sbagliato pensare a una neutralità di Halloween, affermando che è tutto un gioco. Se non ci crediamo, che senso ha assecondarlo?”. E le zucche? “Usiamole per fare i tortellini. O un risotto”. Liberamente tratto da un articolo

di Avvenire del 30 ottobre 2010

ancora coloro che credono in questo progetto e lo porta-no avanti. D’altro canto anche il pubblico, riempiendo per due sere la palestra di Liessa, ha dimostrato interesse e approvazione verso questo bell’evento.

Tutto questo avviene dal 1971, data della prima edi-zione, grazie alla collaborazione in totale di circa quattro-centocinquanta persone.

Tutti speriamo di assistere ancora a molte edizioni a partire dalla prossima, che raggiunge l’importante tra-guardo di trenta.

6 NOVEMBREZAČNE LOTRINA

Sabato sei novembre, i bambini delle elementari di Cosizza (presso la loro chiesa) e di Liessa (presso l’appar-tamento “don Azeglio”) si sono ritrovati per cominciare un nuovo anno di catechismo.

In questo primo incontro, al quale erano presenti an-che tutti i catechisti che seguiranno i bambini durante l’anno, il nostro parroco don Federico ha parlato della chiesa non solo come “casa di Dio”, ma anche “casa di tutti noi Cristiani” e dell’importanza che ha il partecipare alla Santa Messa domenicale.

Al termine, per la gioia di tutti, è seguito un momento di convivialità con pizza, bibite e patatine.

Cogliamo l’occasione di ricordare che è dovere di voi

TE GLEDAM

Kar sonce prihaja,odpre se nebo,sarce se posmejean duša oživi.

Lepo je živeti,kar sam blizu tebe,use čisto an sladkoživljenje je za me.

Te gledam čez dan,te gledam čez noč,te čujem kot vieter,te čujem kot daž.

Kar sonce prihaja,odpre se nebo,sarce se posmejean duša oživi.

Te čujem v vodi,ki po potokah šumi,te gledam po stazicah,buj stare ku mi.

Lepo je živetiin prijatelji bit,de življenje kratko je,se na mormo zabit.

Te gledam v drievjah,ki naraščajo hosti,kjer ptički prepevajoan tvoja roža še cveti.~Besiede: Franco Qua-

lizzaGlasba: Cristopher

ChiabaiPiejejo: Elena Rucli

an Elena Guglielmotti

LA CANZONE VINCITRICE

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 18 pag. 19

“Oggi ho buttato via 12 scatoloni di mozzarelle. Mancavano due giorni alla data di scadenza eppure ho dovuto aprire le confezioni, svuotarle nel contenitore dell’umido e irrorarle con un acido per renderle immangiabili”.

Mi confida Beatrice (il nome è di fantasia), 39 anni, dipendente di un supermercato Carrefour. “Per non parlare poi delle baguette, filoni di pane francese ancora caldi e fragranti gettati a decine nei bidoni della spazzatura. E ancora: montagne di vasetti di yogurt non ancora scaduti. Barattoli di pelati e conserve leggermente ammaccati e per questo considerati invendibili. Il destino

di tonnellate di alimenti di prima qualità è ogni giorno il bidone dell’immondizia. Guai a pensare di portarmi a casa qualcosa: sarei licenziata! E pensare che fuori c’è gente che muore di fame”, dice.

“Quella di buttare via cibo eccedente, ancora commestibile, è una pratica comune a tutta la catena della grande distribuzione. Una filiera dell’assurdo che nel nostro Paese vale circa 6 milioni di tonnellate di alimenti”, spiega il giornalista e scrittore Antonio Galdo sul sito www.nonsprecare.it. In una famiglia media del nord Italia, dove si usano i bidoni per i rifiuti organici, ogni persona produce 73 chilogrammi di avanzi

alimentari. Secondo dati del 2008, ogni giorno finiscono in discarica 4 mila tonnellate di alimenti: il 15 per cento del pane e della pasta che gli Italiani acquistano quotidianamente, il 18 per cento della carne e il 12 per cento della verdura e della frutta. “Acquistando più cibo di quello che ci necessita divoriamo terra e risorse” spiega Tristram Stuart, 33 anni, attivista e scrittore inglese. (…..)

Di Diana de MarsanichTratto dal mensile rivista

Natural Style

COSA DIREBBE NOSTRO SIGNORE SE NASCESSE OGGI CON QUESTI SPRECHI… INDIFFERENTI ALLA GENTE CHE MUORE DI FAME!!!DENUNCIA LA COMMESSA DI UN SUPERMERCATO: “CI FANNO BUTTARE CIBO NON SCADUTO. SE LO DONASSIMO AI POVERI SAREMMO LICENZIATI”. INCHIESTA SUL PIU’ ODIOSO DEGLI SCANDALI

genitori accompagnare i figli all’Euca-restia domenicale visto che siete i pri-mi responsabili della loro educazione. E poi si sa che la teoria senza la pra-tica…

7 NOVEMBRESPOMIN NA PADLE TU UJSKAH

La celebrazione del 4 novembre, in ricordo di tutti i caduti delle guerre,

quest’anno presso il monumento di Clodig si è tenuta il 7 novembre.

La cerimonia, iniziata con l’onore ai caduti e la deposizione della corona, è proseguita con la preghiera e bene-dizione di Don Federico e il consueto discorso del Sindaco.

Tra i discorsi ufficiali c’è stata una bella “novità”: alcuni bambini e gio-vani hanno letto delle poesie molto commoventi sulla guerra e sulla pace (come si usava fare tempo fa quando la scuola di Clodig era ancora aperta).

Anche se la giornata non era delle migliori (durante la cerimonia è co-minciato a piovere) la partecipazione è stata buona, e si è visto qualche gio-vane in più rispetto agli anni prece-denti (forse grazie agli inviti mandati dall’amministrazione comunale).

Ricordare soprattutto ai giovani gli orrori che ci sono stati (e purtroppo da qualche parte ci sono ancora) du-rante le guerre è importante, soltanto in questo modo si può evitare di com-mettere gli stessi errori in futuro.

11 NOVEMBREZA LOTRINO

In un secondo incontro, che il si-gnor parroco ha avuto con i catechisti e i collaboratori, è stato deciso di for-mare tre classi di lezione. E’ norma-le che risulti molto faticoso seguire i bambini tutti assieme dalla prima alla quinta elementare, perché i bimbi di prima imparano appena a scrivere e leggere e invece i grandi sono già espertissimi, ed il programma non può essere che molto diverso.

Pensiamo anche che i bambini che quest’anno riceveranno per la prima volta Gesù presente realmente nella

Preparazione della corona dell’avvento...peccato mancano 4 bimbi per la foto!

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SAN MICHELE ARCANGELO

Santissima Eucaristia hanno biso-gno di un particolare cammino.

Pertanto i bambini di Liessa e di Cosizza che quest’anno faran-no la prima comunione (ognuno nella propria chiesa) si incontre-ranno con il signor parroco don Federico ogni sabato tutti assieme nella sacrestia della chiesa di Co-sizza (magari anche, quando può partecipare, con la catechista Pia Rucchin. Confidiamo nel suo aiu-to in modo che il parroco possa, di tanto in tanto, incontrare anche le altre 2 classi di bambini). Gli altri due gruppi (i piccolissimi e i medi) sempre di Cosizza e Liessa assieme (si unirà anche qualcuno di Dren-chia: speriamo!), si incontreranno presso le due aule dell’appartamen-to “don Azeglio”. Alla fine dei con-ti quasi tutti i bambini rimarranno “sotto l’ombra del proprio campa-nile”: scenderanno a Cosizza solo 4 bambini di Liessa e saliranno a Liessa solo 4 bambini di Cosizza.

Ovunque, i bambini di diver-se comunità vengono radunati assieme per un più proficuo inse-gnamento (vedi solo nelle Valli: Stregna con San Leonardo, le varie comunità di Pulfero e San Pietro, quelle di Savogna ecc.). Si guarda al bene del bambino prima di tutto!

Noi da sempre, a differenza di quanto avviene nelle varie parroc-chie vicine, ci teniamo al fatto che

ognuno riceva i sacramenti (quindi anche la prima comunione) nella propria chiesa alla quale è legato (quelli di Cosizza a Cosizza, quelli di Liessa a Liessa, ecc.) ma è nor-male che per alcune cose, come anche il catechismo, ci si debba incontrare come una vera famiglia che ha un unico pastore.

Confidiamo vivamente nella maturità dei genitori!

14 NOVEMBRESVET MARTIN

A ricordare il grande attac-camento della nostra comunità al Santo Martino, domenica 14 novembre nella chiesa di Liessa è stato allestito un piccolo altare sul quale dominava la statua del santo. (Durante l’anno la statua della co-munità viene custodita a Plataz da Luigi Vogrig che in occasione delle celebrazioni alla chiesetta, pronta-mente la porta a San Martino).

Durante la Celebrazione don Federico, nella preghiera euca-ristica dove si prega per i vivi, ha ricordato tutti i viventi devoti a San Martino e alla sua chiesetta sul nostro monte. Al termine di questo ricordo ci si è stretto il cuore, e nel nostro piccolo abbiamo ricordato anche i nostri defunti che tanto hanno venerato il nostro Santo.

Riportiamo qui di seguito la spiegazio-ne su come viene rappresentato iconogra-ficamente San Michele Arcangelo.

Da quanto segue apprendiamo che tutte e due le statue lignee della chiesa di Topolò rappresentano San Michele Ar-cangelo.

La statua che si conserva nella sacre-stia è stata acquistata negli anni di apo-stolato a Topolò di don Mario Cernet e fu collocata nell’altar maggiore a sostituire la vecchia molto rovinata. Nel 1973 don Azeglio Romanin fa ristrutturare l’antica statua e la ricolloca nell’altar maggiore spostando in sacrestia la nuova che ora viene esposta in chiesa nel giorno della festa di San Michele.

San Michele Arcangelo è normal-mente rappresentato come un an-gelo alato (con due ali) in armatura. Nelle mani spesso cinge una lancia nell’atto di infilzare il demonio quasi sempre rappresentato come un dragone. Altre volte nella mano impugna una spada. In epoca paleocristiana e bizantina San Michele Arcangelo è rappresentato con l’abito nobiliare (il “loron”) in uso alla corte di Bisanzio ed era considerato il me-dico delle infermità degli uomini in cielo. San Michele Arcangelo ha una terza rap-presentazione iconografica come “pesato-re di anime”, perciò in alcune delle sue rappresentazioni, specie rinascimentali, oltre alla spada, San Michele Arcan-gelo porta in mano una bilancia. (…)

I bimbi preparano la corona dell’avvento... manca qualcuno!

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 20 pag. 21

KAMUNSKE DIELAIMPIANTO FOTOVOLTAICO

L’Amministrazione comunale, al fine di incentivare la generazione di energia elettrica pulita, e di abbatterne i relativi costi, ha previsto la realizza-zione di un impianto di generazione di energia elettrica di tipo fotovoltai-co (potenza nominale di 19,78 Kwp), da costruire sul tetto dell’ex latteria di Plataz. A fronte di una spesa pre-sunta di € 100.000,00 da finanziarsi con l’assunzione di un mutuo ven-tennale con la cassa depositi e pre-stiti, l’impianto ha una producibilità media prevista, in 20 anni, di 20.958 Kwh. L’incentivo lordo annuo prodot-to dall’impianto è pari a 9.263 €. In vent’anni, dunque, il totale ricavato sarà pari ad € 185.260,00!

ECO RACCOLTAPer sopperire alla chiusura obbli-

gatoria dell’ecopiazzola di Dolina il Comune ha predisposto, negli ultimi mesi, due raccolte di prodotti ingom-branti e una raccolta di elettrodome-stici, realizzate in giorni stabiliti e pre-ventivamente comunicati alla popola-zione, nella locazione sita sul piazzale retrostante la caserma dei carabinieri di Clodig. Un sentito ringraziamento ai volontari della Protezione Civile del comune che si sono prestati alla pre-senza e al monitoraggio costante del-le operazioni, divisi in diversi turni. In località Clodig e Liessa sono stati posizionati, in aggiunta a quelli già presenti, nr. 2 contenitori (colore blu) per la raccolta della plastica. Questa operazione è volta a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di uno smaltimento consapevole di rifiuti. Nei prossimi anni, infatti, saremo tutti chiamati ad incrementare la per-centuale di raccolta differenziata nello smaltimento dei nostri rifiuti.

AIUTO PER IL DIGITALE TER-RESTRE

Con l’arrivo del digitale terrestre a dicembre, l’Amministrazione comu-nale, per il tramite della Protezione civile del comune, mette a disposi-

zione dei residenti un supporto per eventuali informazioni relative alla sintonizzazione dei canali digitali in seguito all’installazione delle eventua-li antenne e/o parabole ed ai relativi decoders. Per informazioni o richie-ste, contattate gli uffici comunali (tel 0432.725006).

DIELA ZA CIERKUTante persone gratuitamente do-

nano il loro tempo per lavori utili da donare alla chiesa. Oltre ai vari lavori ordinari, di pulizia e giardinaggio che tanti compiono per le varie chiese ci sono dei lavori che non si fanno spes-so ma sono necessari, anche grossi, da svolgere.

Da queste righe vogliamo ringra-ziare Gariup Renzo e Zabrieszach Li-dia per tutto il lavoro di cucito, tap-pezzeria, ricamo, pulizia, ecc… che continuamente compiono gratuita-mente per tutte le nostre chiese. A loro dobbiamo anche tutto l’arricchimento della casula dedicata alla Madonna di Medjugorie che durante il pellegri-naggio dello scorso agosto abbiamo acquistato là.

Il nostro grazie va anche a Vitto-rio Scuoch per tutto il lavoro edile che ha compiuto gratuitamente sul tetto della chiesa di Topolò. Dopo ogni in-verno il tetto ha bisogno di un grosso e paziente lavoro di manutenzione a causa delle tegole poco adatte per le zone di montagna.

Grazie di cuore a tutti in Buog loni!

“SVET MARTIN”Il nostro giornalino San Martino

non ha contributi e sostegni di nessun tipo, vive esclusivamente grazie alla sensibilità e al buon cuore dei lettori.

Per tanto confidiamo nell’aiuto di tutti coloro che lo ricevono ed in particolare quelli che lo ricevono per posta.

Chi lavora per la realizzazione del giornalino lo fa gratuitamente per amore verso il Signore e la comunità, rimettendo di tasca propria anche le

basilari spese di cancelleria. Un grazie va a tutti questi volontari!

Ora, ascoltando i vostri suggeri-menti, abbiamo aperto un conto cor-rente postale in modo tale da far evita-re spese a tutti quelli che fin ad ora ci hanno inviato offerte tramite assegni e per quanti ci vorranno aiutare.

Sul cedolino del conto corrente trovate lo spazio per la causale; potrete cosi scrivere per cosa è la vostra offer-ta (giornalino San Martino, Chiesa di Topolò, Chiesa di Cosizza, Chiesa di Liessa, pro Africa o Sante Messe).

Grazie di cuore per la vostra sen-sibilità.

Numero conto corrente postale: 04312265Intestato a:

Parrocchia di Santa Maria in Liessa

Coordinate bancarie internazionali IBAN

IT 82 X 07601 12300 000004312265

ROBERTO PENSA NUOVO DIRETTORE DE

“LA VITA CATTOLICA”

A nome della redazione del S. Martino e del coretto dei giova-ni di Liessa, e di tutta la comuni-tà parrocchiale facciamo le nostre più vive congratulazioni all’amico Roberto Pensa che dal 1° ottobre è diventato il nuovo direttore del set-timanale diocesano.

Roberto conosce bene le Valli del Natisone perché è tra i fonda-tori e collaboratori della pro-loco “Nediške Doline”. Conosce bene anche la nostra comunità perché spesso ci ha dato una mano con il gruppo dei giovani e ha anche can-tato al festival della canzone slovena delle Valli del Natisone.

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Anagrafe parrocchiale

Piccola PostaEMIDIO VOGRIGCANADACarissimo sig.Emidio,la ringraziamo di tutto cuore per

la sua offerta che ci ha inviato per la piazza della nostra chiesa.

Questa sua generosa offerta sarà proprio un pezzo di piazza a suo ri-cordo.

Auguri di ogni bene in Buog loni!Don Federico

PADRE CLEMENTE BALU FUTI - KENYA

Carissimo padre Clemente,grazie vivissime di tutte le notizie,

e-mail e lettere che ci spedisci. È im-portantissimo tenerci sempre in con-tatto in modo da non perdere mai i legami che ci uniscono.

Pensiamo sempre a te e alla tua missione.

Grazie di cuore asante sana!Don Federico

ANDREINA CIGNACCOCANADACarissima signora Andreina,ci è arrivata la sua lettera, con l’of-

ferta per il nostro San Martino.Riceviamo la notizia che sta cam-

DEFUNTI

Signore tu sei la vita dopo la morte.

Gospod ti si življenje po smarti.

Vogrig Bruno “Lukic” da Gri-macco sup. – Aetatis 80

Vogrig Gino “Lukic” da Gri-macco inf. – Aetatis 93

Gariup Maria Luigina “Lukent” da Costne – Aetatis 67

Dufour Arthur “Polonkin” da Grimacco sup. – Aetatis 73

Canalaz Aldo “Žefcju” da Ca-nalaz – Aetatis 77

G r a -zie a Car-lo Conti e al suo program-ma “I mi-

gliori anni”, oggi vanno molto di moda i “noi che”, tanto che è stato pubblicato anche un libro.

Una buona mamma ha prepa-rato dei “noi che” per meditare su come sono cambiate le cose…forse

in peggio!

Noi che…Noi che andavamo a messa sem-

pre con il fazzoletto o la velina in testa…

Noi che andavamo alla comu-nione sempre a digiuno…

Noi che andavamo a confessarci una volta al mese…

Noi che osservavamo l’astinenza e il digiuno nei giorni prescritti...

Noi che ad ogni processione o

funerale andavamo ben allineati in due file…

Noi che andavamo in chiesa ve-stiti decorosamente…

Noi che incontrando il parroco salutavamo sempre dicendo “sia lo-dato Gesù Cristo!”…

Noi che ogni sera, con tutta la famiglia riunita, recitavamo il Santo Rosario…

Noi che andavamo a messa ogni domenica.

Noi che…

NOI CHE…

biando indirizzo, disponiamo come desidera ma attendiamo con gioia di sapere la sua nuova ubicazione per continuarle a spedire il nostro gior-nalino “San Martino” e tenerci così in contatto.

Auguri vivissimi in Buog vas var!Don Federico

LILIANA CERNOTTAAUSTRALIACarissima signora Liliana,abbiamo ricevuto la sua e-mail con

il nuovo indirizzo.Disponiamo come ha richiesto.Tanti auguri in Zbuogam!

Don Federico

ELSA SDRAULIG GARDINIUDINECarissima signora Elsa,puntualissima è arrivata la sua let-

tera come l’offerta.Disponiamo tutto come ci ha ri-

chiesto.Grazie di cuore per la sollecitudine

che è da esempio.Auguri in Buog loni!

Don FedericoPADRE FRANCO SORDELLATANZANIACarissimo padre Franco,riceviamo con gioia tutte le notizie

dalla sua missione.Apprendiamo che Padre Giulio è

tornato in Italia, ci piacerebbe poterlo

incontrare raggiungendolo a Bergamo o a Torino. Forse lei può informarlo di questo nostro desiderio e magari poi avvisarci.

A proposito del nostro bollettino disponiamo a riguardo del vostro logo come suggerito.

Grazie e auguri a tutti.

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Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 22 pag. 23

OfferteÈ Natale... È Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano; ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare un altro; ogni volta che volgi la schiena ai principi che cacciano gli oppressi ai margini del loro isolamento; ogni volta che speri con i “prigionieri” *gli oppressi dal peso della povertà fisica, morale e spirituale*; ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza! È Natale ogni volta che permetti al Signore di amare gli altri attraverso di te...  Madre Teresa di Calcutta

IL VOSTRO BUON CUORE:

CHIESA DI LIESSAVogrig Franca (Milano) €10,00Vogrig Mario Vanac €10,00Soci e direttore riserva di cacciaGrimacco €50,00Vogrig Bruno Počalin €60,00Vogrig Mario Vanac €10,00Gardini Sdraulig Elsa €10,00Crisetig Annamaria Balonar €15,00Crisetig Gemma e Fam. €20,00Centin Loredana €20,00N.N. (Milano) €50,00N.N. (Peternel) €5,00

Nel giorno della festa di benedizione del nuovo camion:Trusgnach Romeo Jakopin €50,00

Nel giorno del loro matrimonio:Cromaz Dario e Alessandra Jozul €120,00

In memoria di Don Azeglio:Fam. De Luca Lino €150,00

In memoria di Vogrig Bruno e Gino Lukic:I nipoti Tinto, Anita e Velia €150,00In memoria di Vogrig Bruno Lukic:Franco, Franca e Tatiana €100,00

In memoria di nonno Gino Vogrig Lukic:Franco, Franca e Tatiana €300,00In memoria di Vogrig Gino Lukic:moglie e figlio €500,00Feletig Antonia €50,00Nell’anniversario di morte di Vogrig Antonio Pičul: la moglie €100,00In memoria dei defunti:Maria Piščakuova €10,00In memoria di Iellina Giuseppe:i nipoti Ettore ed Ernesta €100,00In memoria di Gariup Luigina:la Famiglia €50,00Fam. Gianni Kokoc €20,00In memoria di Canalaz Aldo:Famiglia e congiunti €400,00Fam. Gianni Kokoc €50,00N.N. (San Pietro al Nat.) €120,00In memoria dei defunti Vogrig e Gariup €50,00

-Si ringrazia per il dono dei fiori per tutti gli altari:Chiabai SilvanaTrusgnach Teresa Ta za RojoCernotta Fabrizio-Si ringrazia tutti coloro che offrono fiori,di serra o del loro giardino, per gli altari.-Un grazie va a Primosig Romeo Rezian per tutto il lavoro di giardinaggio e pulizia donato alla chiesa.-Si ringrazia Crisetig Chiara, Primosig Mirel-la e Carlig Pia per lavoro gratuito donato alla chiesa.-Un sentito grazie va a chi ha riparato gli sten-dardi verdi e rossi.BUOG LONI A TUTTI!

CHIESA DI COSIZZACalcetto Over 40 €100,00-Ringraziamo di tutto cuore Floreancig Natalia Simulnova che per i suoi 100 anni ha regalato i 2 nuovi portoncini della sacrestia della nostra chiesa di Cosizza. -Si ringrazia tutti coloro che offrono fiori,di

DON ANDREJ VOLČINATOLMIN - SLOVENIJACarissimo pre Andrej,con gioia riceviamo tue notizie. Come è andata la festa della Men-

gorska nedelja?Molto bello è il santuario sul mon-

te Mengore e caratteristico il percorso della Via crucis: una grande opera tut-ta in mosaico.

Non mancheremo ad invitarla alla prossima occasione.

Upamo, de se bomo videli čimprej. Želmo tebi in usiem drugim tol-minskim duhounikom vse najboljše.

Zbuogam

ADRIANA, LUCIANO E TONINZA - TORINOCarissimi,è arrivata la vostra generosa offerta

per la piazza della nostra chiesa; sarà un pezzetto di noi che rimarrà indele-bile nella storia!

Grazie di cuore e auguri.Buog loni!

Don Federico

Il parroco don Federico e Giacomo ringraziano per i saluti e auguri di:

Padre Clemente Balu Futi (Kenya); Pre Andrej Volčina (Tolmin); Mons. Giovanni Oballa (Povoletto); + Mons. Pietro Brollo (Tolmezzo); Liliana Cer-

notta (Australia); Emidio Vogrig (Ca-nada); Andreina Cignacco (Canada); Padre Franco Sordella (Tanzania); Mariarosa e Andrea (Canada); Angela (Grecia); Rina, Ettore, Alma e Micha-el (Villach); Rachele, Rosanna, Davi-de, Andrea, Mirella, Giovanni, Fran-cesca e Giuliano (Vallo di Diano - Sa); Alessandro e Nadia (Ossiacher); Ugo, Eliana e Fredi (Medjugorje); Missioni Consolata ONLUS (Torino); Il Sinda-co Eliana Fabello (Grimacco); Clau-dio Vogrig (Grimacco); Dina e Nice (Londra).

A questo numero hanno collaborato:

Angelini Emanuele, Bucovaz Daniel, Canalaz Giacomo, Canalaz Loretta, Cernoia Sabina, Cernotta Fabrizio, Cernotta Filippo, Chiabai Martina, Chia-bai Piero, Gariup Angela, Lauretig Daniela, Marinig Marco, Marzoli Ilaria, Primosig Mirella, Rucli Stefania, Saracino don Federico, Spagnut Silvia, Vue-rich Alda; Zabrieszach Lidia.

Page 24: In caso di mancato recapito inviare a UDINE CPO per Dal la … · 2011-01-17 · presepio abbiate la consapevolezza e la gioia che Gesù nasce proprio per voi. ... quei due ormai

Dal “S. Martino” - Dicembre 2010Dal “S. Martino” - Dicembre 2010pag. 24 pag. TM

serra o del loro giardino, per gli altari.BUOG LONI!

CHIESA DI TOPOLO’Don Mario Gariup Liukin €50,00Gariup Valentina €30,00Buonincontri Giovanna €10,00Bucovaz Romano €50,00Bucovaz Gabriella Ieukna €20,00Filipig Norma €25,00Filipig Giuseppe €10,00-Si ringrazia Gariup Angela per il dono dei fio-ri per gli altari nel giorno di San Michele-Si ringrazia tutti coloro che offrono fiori,di serra o del loro giardino, per gli altari.-Un sentito grazie a tutti quelli che, in diversi modi, si danno da fare per la nostra chiesaBUOG LONI A TUTTI!

PER OPERE SOCIALI AFRICA E IN-DIABrugniza Fabrizio €10,00Chiabai Tomasetig Lucia €10,00N.N. (Cosizza) €50,00Gardini Sdraulig Elsa €10,00Kaučič Annamaria €20,00Rucli Valerio €20,00N.N. (Cosizza) €30,00Canalaz Chiara €5,00Brosutti De Luca Mirella €50,00N.N. €1000,00N.N. (Cosizza) €30,00N.N. (Cosizza) €50,00

In memoria dei defunti Vogrig Gariup €50,00

Borsa-Mosnica TUTTI I SANTI:Cosizza €287,52Topolò €174,00In Onore della Beata Vergine Maria:Fam. Zanon Guido e Rosina €90,00In memoria di Don Azeglio:FAM. Nazzi Faustino €100,00Per i panetti-po Hliebce:Adulti Liessa e Clodig €651,00I bambini di Cosizza €20,00Luciana Cicigoi €10,00Marinig Roberto €20,00N.N. (Popolari) €5,00In memoria di Canalaz Aldo:I giovani del coretto €50,00L’aiuto ai poveri è il fiore più bello donato a Dio.BUOG LONI!

SANTE MESSE DA CELEBRARE IN AFRICASecondo le intenzioni di:Vogrig Franca (Milano) €20,00Vogrig Beppo Konsor €10,00Fam. Katinčin €30,00Fam. Brosutti Compagnon €100,00Bruna Chiuch €10,00Fam. Simaz Lauretig €10,00Fam. Cervellera Gariup €30,00Canalaz Loretta €10,00Filipig Giuseppe €10,00

Fam. Canalaz Žefciova €50,00Giacomo €50,00Don Federico €10,00Un sentito grazie per questa vostra grande sen-sibilità! BUOG LONI!

IL VOSTRO BUON CUORE PER LA PIAZZA DELLA CHIESA(terzo elenco)Dreszach Luciana €20,00N.N. (Grimacco) €20,00Trusgnach Gus Giuseppina €20,00Gus Marina €10,00Gardini Sdraulig Elsa €50,00In memoria dei suoi defunti N.N. €50,00Emidio Vogrig (Canada) Dollari 100,00Bucovaz Ernesto Mizert €100,00Vogrig Eliana e Ugo Konsor €200,00Pauletig Eligio €50,00Onoranze Funebri La Cividalese €50,00Sdraulig Adriana, Luciano e Toninza €200,00Gianni e Maria Kokoc nella festa delloro anniversario €50,00Dresig Maria e Santo €50,00Feletig Ernesta €50,00Kaučič Annamaria €50,00Zanon Rosina e Guido €50,00Vogrig Mario e Sara Konsor €40,00

Un sentito e vivissimo grazie – Buog Loni!- per il vostro buon cuore, ci affidiamo ancora a chi ha tanta sensibilità e tanto amore nell’aiutarci in questo progetto.

PER LA VITA DEL NOSTRO GIOR-NALINO SAN MARTINO50,00€ Pauletig Eligio Baldu Canada; Sdrau-lig Trusgnach Irene; Vogrig Franca (Milano); N.N. (Moimacco);40,00€ Trusgnach Gianni (Arbida); Primosig Maria Lukentova; Pauletig Maria (Svizzera);33,00€ Cignacco Adriana30,00€ Feletig Antonia Vogrig; Kaučič Anna-maria; Vogrig Giovanna Korosinova Treviso; Feletig Silvio; 20,00€ Eliana e Ugo Vogrig Konsor; Vogrig Romeo Skinin; Vogrig Concitta Mohor; Ma-rinig Pia e Andrea; Buffon Luciano; Trusgnach Lea; Vogrig Zora; Dreszach Luciana; Diodato Bucovaz Gianna; Vogrig Bruno Počalin; Vogrig Federica; Rucchin Adele Drečinka; Trusgnach Rosina, Anna e Lucia; Dresig Maria e Santo; 15,00€ Filipig Norma; Vasconi Loredana, Monia e Lucia; 10,00€ Vogrig Mario e Sara Konsor; Cendon Elena; Trusgnach Antonietta; Cernotta Ma-rio; Obit Angelo; Berta Vogrig Sibau; Vescovo Corrado; Trusgnach Romano; Chialchia Ro-berto; Vogrig Renzo; Vogrig Massimo; Predan

Luciana; Tomasetig Rosina; Gariup Sonia; Ipaviz Silvana; Zabrieszach Ernesta; Loszach Lorenzo; Centin Loredana; Sdraulig Paola; Marinig Catia; Filipig Giuseppe; Vogrig Dori-na (Sverinaz); Sdraulig Giovanna e Pierpaolo; Canalaz Mirella Iakuova; N.N. (San Pietro); Gariup Valentina; Gardini Sdraulig Elsa; Vo-grig Adele; Fam. Piva; Dreszach Beppino; Pri-mosig Renzo; Marinig Viviana; Marinig Lino; Bucovaz Lucia; Peternelli Antonia; Vogrig Ma-rio Vanac; Predan Graziella; Vizutti Luciano; Simonelli Paola; Nocerino Gianfranca; Feletig Mario; Trusgnach Teresa Ta za rojo; Primosig Mirella; Ruttar Giuseppe; Vogrig Giuseppe Konsor; Kaučič Silvana; N.N. (Tribil sup.); Fam. Cervellera; Predan Stefano; Vogrig Fred-di; Bucovaz Elena; Pauletig Patrizia; Clodig Maria e Paola;7,00€ Feletig Ernesta; Predan Albino; Cicigoi Din; 6,00€ Pauletig Celesta;5,00€ Trusgnach Gianni (Cosizza); Bergnach Roberto; Bordon Giuseppina; Cernotta Fabri-zio; Cernotta Pia; Dorgnach Aladino; Dresig Dino; Lauretig Giuseppe; Mamuša Martin; Martinig Edy; Pittia Franco; Pontoni Romeo; Simaz Paolo; Tomasetig Franco; Tomasetig Guido; Tomasetig Paolo; Tomasetig Renzo; Tomasetig Teresa; Zuodar Giorgio; Rucli Va-lerio; Adriano Barčanju; Cernotta Gianfranco; Salamant Giuliano; Bernich Romeo; Bernich Andrea; Obit Marco; Floreancig Mara; Flore-ancig Dorina; Ruttar Roberto; Bucovaz Massi-mo; Vogrig Luigi; Chiabai Luigi; Chiabai Elio; Vogrig Sergio; Vogrig Isabella; Fam. Obriu; Trusgnach Edy; Pauletig Giulio; Ipaviz Lucia; Bucovaz Dora; Trusgnach Margherita; Oballa Mariarosa; Trusgnach Pietro; Trusgnach Erne-sto; Trusgnach Andreina; Trusgnach Gianni (Arbida); Sdraulig Diana; Crisetig Gemma; N.N. (Francia); Bucovaz Cristina; Trusgnach Romeo; Bucovaz Elvira; Canalaz Edda; Flo-reancig Nino; Floreancig Feroccio; Floreancig Renato; Floreancig Gianni; Gus Remo; Flore-ancig Davide e Luisa; Chiabai Martina; Chia-bai Elisa; Bucovaz Mario; Floreancig Elvira; Marinig Emili; Bianchi Shionda; Rucli Irene; Canalaz Chiara; Bergnach Emilia; Bergnach Giuseppe; Bucovaz Anna; Bucovaz Ugo; Cici-goi Roberta; Coren Michele; Fam. Gus Pina Haiacova; Kocina Enrico; Scuderin Nicolet-ta; Lauretig Giovanna; Iob Renata; Crainich Beppino; Canalaz Michele; Scuoch Vittorio; Chiabai Lino; Qualizza Mauro; Chiuch Pie-tro (Faedis); Gariup Angela; Filipig Romilda; Trusgnach Aldo; Trusgnach Alfonso; Rucli Lidia; Trusgnach Lucia (Cosizza); Loszach Vil-ma; 4,00€ Chiabai Paolo; Scuoch Romina; 3,00€ Terlicher Isella; Tomasetig Marco; Cen-don Beppino; Qualizza Giovanna; N.N. (Clo-dig); Scuoch Maria; 2,00€ Carlig Lucia (Laipacco);Si ringrazia di vero cuore tutte le zelatrici e i zelatori che a ogni numero distribuiscono di casa in casa i San Martini. BUOG LONI A TUTTI!